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    Il Ve(T)roPaura e delirio versione 16.0Periodico intramurario dinformazione trasparente

    Anno 5 - Numero 35 20/02/2016

    ATTUALIT-pagina 2-3

    LOCALE-pagina 4

    RUBRICHE-da pagina 5

    PASSIONE REPORTER-pagina 6-7

    il tempo di un viaggio in treno tra la nebbia e leciminiere, il tempo che trascorri ascoltando la pre-

    sentazione del piano formativo della scuola, il tem-po che ci vuole per buttare limmondizia: questo iltempo (una percentuale, almeno) che passi a pensa-re allovviet di alcune cose e alla sconcertante ot-tusit del resto del mondo. Quando pensi di avere ildiritto di votare non sai che quel diritto ti si rivoltercontro per il resto della tua vita. Quel parlamentare,quel consigliere, quel sindacalista, quel rappresen-tante lhai scelto tu e quindi, anche se lui sbaglia, lacolpa tua. Se lui ti mette una ciminiera sotto casa,se ti offre una scuola retrograda, se non sa ancorail significato del termine raccolta differenziata, non colpa sua. colpa tua, lhai scelto tu. Ma anche senon lhai scelto tu la colpa resta tua perch vivi in unsistema democratico e quindi scegli anche di non farprevalere sempre la tua scelta perch ci sia modo discegliere. Siamo noi a sbagliare nello scegliere chisceglier per noi e, in pi, a sbagliare quando lorosbagliano. Quindi: sbagliamo sempre. Se siamo cosincapaci, allora, istituiamo una patente per poter vo-

    tare. Vota solo chi sa scegliere i rappresentanti giu-sti. Se fai meno di 3 errori ti diamo la patente per vo-

    tare, senn a casa. Cos voteranno solo quelli capacidi scegliere e loro eleggeranno quelli che fanno cosebuone e non cose sceme. Allora, magari, vivremo inun mondo dove le ciminiere sotto casa non ti aumen-tano del 347% la possibilit di beccarti un tumore.O in cui, quando parlano dellistruzione di tuo figlio,nessun docente ti parler delle fontane di Carpinetoma, piuttosto, dellimportanza dello sviluppo di cittecocompatibili in Indonesia. In cui non ci accadr pidi andare a buttare limmondizia e riportarcela a casaperch quel cassonetto e un raggio di cinque metriattorno a lui erano stracolmi. Insomma, vivremo nel-la noiosa ovviet di cose esatte non nella perennee irritante presenza di errori madornali dei quali anessuno si pu dare colpa.

    Lisa

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    Il Paese dei paradossiIl passato che non passa

    Quante volte, ci saremmochiesti, ma cambierannomai le cose in Italia?, e,quante, altrettante volte, cisiamo risposti mai! ?. Tan-te, forse troppe. Ma le ripe-tute notizie quotidiane nonfanno altro che avvaloraretale tesi. Basti pensare chenel nostro Paese il figlio diun procuratore antimafiadeve girare scortato, men-tre il figlio di un mafioso fala guida turistica per unaagenzia di Boston. Mi rife-risco, rispettivamente, al fi-glio del procuratore di Reg-gio Calabria Nicola Gratterie al figlio del boss BernardoProvenzano, Angelo Proven-zano. Il primo, ( notiziarecente ) risiedendo a Mes-sina per motivi di studio, haricevuto un atto intimidato-rio. Due individui incappuc-ciati hanno suonato al cam-panello di casa del ragazzo,fingendosi dei poliziotti.Ora, per motivi di sicurez-za, il ragazzo girer sottoscorta. La colpa? Quella di

    avere un padre, che da oltre20 anni ( vive sotto prote-zione dal 1989 ) combattela Ndrangheta, indagandosu: narcotraffico, riciclag-gio, appalti e rapporti conla massoneria. Un destinomeno crudele sembra inve-ce essere capitato al figliodel boss. Da marzo scorso,a Palermo, Angelo Proven-zano, in un perfetto inglese,racconta ai turisti americani( fans di Don Vito Corleone) la sua adolescenza e la la-

    titanza del padre. Stando,per, alle sue dichiarazioni (e tralasciando ogni forma dipregiudizio ) egli si dissociacompletamente dal padre eda Cosa Nostra. E allora per-ch non trovare anche un podi tempo per raccontare aimagistrati dove si trovano lericchezze accumulate del pa-dre? Nel frattempo a Roma,durante ludienza di MafiaCapitale, lavvocato del bossCarminati si permesso diminacciare il giornalista cheha raccontato tale scempio,Lirio Abbate. In quale altropaese democratico succe-dono simili episodi? In qua-le altro paese, lavvocato diun criminale ha la possibilitdi minacciare un giornalistache compie il suo diritto-dovere di narrare la veritdei fatti? Qualche caso sicu-ramente ci sar. Ma ci chesconvolge, che, ormai, inItalia diventata una con-suetudine. A Sigfrido Ra-nucci ( co-autore di Report) invece, gli sono arrivate

    ben 5 querele per presun-ta diffamazione. Il motivo?Aver scritto (nonostante

    non abbia riportato i nomi e,quindi, senza diffamare nes-suno ) di alcuni ufficiali deicarabinieri, colpevoli di averostacolato le indagini perla cattura del boss MatteoMessina Denaro. Un lavorodinchiesta meritevole. Si,di ben 5 querele. Assurdo!Tutto ci, mentre il numerouno di Cosa Nostra ancoralibero ( e aggiungerei da ol-tre 30 anni ). Questi episodisconcertanti, fuori da ognilogica, sono, per, solo lapunta delliceberg di ci che sempre accaduto durantela storia repubblicana italia-na. I cambi di governo nelcorso degli anni non hannosortito nessun miglioramen-to. Cos come non ci salve-ranno un paio di commissari( come Gabrielli a Roma ) ounAutorit Nazionale Anti-corruzione ( lex magistratoCantone ) da questa culturadellomert.

    Zoran Ban

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    Di nuovo, successo di nuovo,hanno salvato altre 4 banche.Questa volta per c laggra-vante del conflitto di interessi,ma a quanto pare il governonon lo vede. Titoloni sui gior-nali raccontano di un Ministroche ha mezza famiglia impie-gata nella banca Etruria, ma

    nessuno vede il conflitto di in-teressi. Anche Crozza dal pa-ese delle meraviglie ci ricor-da: . Realte fantasia in questo paese sifondono e si confondono, pos-siamo parlare di realfanta. Ma

    questo non era il governo delfare? Si ma del fare che? Mi ri-cordo come se fosse ieri il sal-vataggio di MPS, 8 miliardi dieuro, lacrime e sangue di im-prenditori e famiglie che conl IMU versarono e versano 32miliardi di euro lanno allo sta-to. Mi potete dire si ma alle-poca cera lamico delle ban-che il dottor - professor Monti,quindi che ti volevi aspettare!

    Cerano imprenditori che sisuicidavano, bombe all Equi-talia, cera la Fornero che inun giorno ci tolse la pensio-ne, con quei cattivoni dei sin-dacati che non accennaronoa mezzo sciopero, insommatempi bui. Oggi per c Renzi,il sole tornato, lamico dellatecnologia, del lavoro smart,dei selfie in compagnia, dellecose facili, della crescita fe-

    lice, lamico della Leopolda edell Ubalda, si cambia ver-so, si migliora. LItalia crescedello zero virgola, il lavoro a

    tempo (in)determinato cre-sce, poi bisogna capire se indeterminato o determinato,non bisogna farsi problemi,limportante il risultato, cisono nuovi occupati? Si! allorasilenzio. E un quadro felice, lecose migliorano, nella realfan-ta italiana, si vede la ripresa.

    Poi per, siccome Renzi unogiovane, sposta i professo-ri dal sud Italia e li spediscein Trentino alto Adige, vuoi illavoro?, vai al nord!. Il cam-biamento di verso non si sentepi! da mezzo secolo che lagente si sposta da sud a nordanche senza Renzi! Il 24 Giu-gno 2015 si spara il presidentedella Maschio Gaspardo, 71anni, un pezzo dell industria

    Italiana se ne va via con lui,probabilmente perch le ban-che hanno chiesto il rientrodei fidi. Inizia a scricchiolare ilmito Renziano, gli imprenditorisi ammazzano anche col nuo-vo governo, qualche giorno faanche un pensionato che ave-va investito tutti i suoi rispar-mi in banca Etruria si tolto lavita. Forse la crisi non fini-ta? Forse questa crescita dello

    zero virgola, non sufficien-te? Forse il bel ministro delleriforme non sta riformando asufficienza?. Lunica certezza che siamo governati da gen-te che vive in stanze dorate,che il mondo reale lo perce-pisce solo come una fastidio-sa rappresentazione teatrale.Quando dai un occhiata alconto corrente e lo vedi sem-pre col segno positivo, perch

    un certo banchiere amico tuochiude un occhio sugli inte-ressi che dovresti pagare, nonpercepisci la sofferenza di chi

    invece lo vede tra 0 e menoinfinito. Quando a fine mese tiarrivano una pioggia di com-pensi, non ti preoccupi pidella crisi, per te qualcosadi lontano, di molto lontano.E allora limprenditore che siammazza diventa solo un po-veraccio con problemi psicolo-

    gici, era impazzito, ci dicono, anessuno sorge il dubbio, forsese un uomo che ha superatoi 50 anni da un pezzo, si am-mazza, c qualcosa di pi chesemplice depressione, forse solo la conseguenza di 20-25anni di politica sbagliata, dileggi finanziarie scritte allul-timo minuto per dare la man-cia a qualche amico. Poi quan-do si tratta di intascare i soldi

    sui compensi ai partiti per cisono tutti, non si perde tem-po! Tutti in aula ad approvareun centinaio di milioni di euroai partiti, se li meritano, dopotutte queste anime spedite alcreatore, giusto intascarequalche soldo. Un certo TitoBoeri, presidente dell Inps,ha dichiarato: , ci si-

    gnifica che i famigerati giova-ni non vedranno un centesimodallinps, per hanno lobbligodi versare i contributi. Possia-mo dire che qualcosa cam-biato, si cambiata lultimacifra del calendario, abbiamoqualche anno in pi, e tantealtre banche da salvare.

    Alone in the dark

    Salvate le BancheEliminati i risparmiatori

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    Sorgenti dellacqua del Carpino

    Nella seconda met dell800 ilterritorio carpinetano era di-verso dallattuale, interamentecoltivato e abitato da pastori,contadini e boscaioli. AllepocaCarpineto era abitato da pocomeno di 4.000 persone, granparte delle quali spendevano lamaggior parte del loro tempo

    in montagna, tra i pascoli e lecoltivazioni, rifugiandosi dalleclassiche, e anche un po po-etiche, capanne, per poi rien-trare a casa in paese solo nellasera e dopo ore di camminata.Anticamente Carpineto era unpaese che, allo stesso tempo,era praticamente sprovvisto diacqua a causa del suo territorioprofondamente carsi cato: nonaveva fonti di acqua super ciali

    o sorgenti naturali, solo pochis-sime abitazioni potevano conta-re su cisterne naturali ricavatedalla roccia mentre la maggiorparte usufruiva delle cisternedi acqua piovana alla Peschierae al Lavatoio. Una criticit checausava moltissimi problemispecialmente durante lestate enei periodi di siccit, tra laltromolto frequenti a Carpineto. proprio questa di colt nel ri -fornimento idrico da parte delnostro paese che spinse Gioac-chino Pecci e il prof. Secchi astudiare un modo per garantireacqua alla nostra citt anchenei mesi estivi di penuria: dap-prima fecero un tentativo con lasorgente della Fota, abbondan-te e perenne, ma i costi eranoun ostacolo troppo impervio dasuperare; successivamente conla sorgente di Pandolfo ma quii tentativi furono resi vani dal-la scarsit dacqua della fonte.Lidea di sfruttare le Sorgenti

    Quando si intrecciano storia e naturadellacqua del Carpino nascesolo dopo, contestualmenteallascesa al soglio ponti ciodello stesso Gioacchino Pecci,diventato a quel punto Papa Le-one XIII. Jo Papa Nostro infatti,dallalto della sua posizione, sifece carico di risolvere de niti -vamente, e una volta per tut-

    te, lannosa problematica chea iggeva il suo paese natio:incaric lIng. Olivieri di trova-re una fonte dacqua adeguataad alimentare il futuro acque-dotto; fonte che venne dunqueindividuata nella sorgente nelMonte Carpino. Fu Leone XIIIpoi a nanziare interamente ilprogetto: un immenso acque-dotto di acqua fresca e pura ingrado di soddisfare, nei periodidi siccit, i bisogni di ben 700famiglie carpinetane oltre chedei pastori che lavoravano sulmonte.Fu un lavoro magistrale: lIng.Olivieri segu il percorso dellasorgente n dentro la montagnaallinterno della quale si spinseper oltre 400 metri. La mon-tagna, composta di durissimaroccia calcarea, venne trafora-ta aprendo una galleria lunga

    90 metri nel anco del monte.Allinterno vennero costruiti lu-no sullaltro 5 serbatoi in gradodi raccogliere circa 2.000 metricubi di acqua, sbarrati in altez-za con dei muri dallo spessoredi 2 metri in grado di resisterealla potenza dellimmenso us -so di acqua e attraversati da

    una condotta che la conducevaallesterno. La presenza di altrecaverne sviluppate di 40 metriin lunghezza, 5 metri in altezzae 5 metri in larghezza, garan-tivano alle Sorgenti dellacquadel Carpino, e quindi alla popo-lazione carpinetana, una capa-cit totale di 7.000 metri cubi diacqua. Esternamente presen-te un edi cio diviso di due pianichiamato Castello delle Acque:al piano inferiore alloggiata lasala manovra con le valvole ele vasche di misura, mentre alpiano superiore presente unasala ottagonale e lingresso allevasche dei bottini.Una sorgente che stata ogget-to di numerose spedizioni spe-leologiche a partire dal 2011 edi numerose testimonianze vi-deo presenti su Youtube che viinvitiamo a guardare per poter-ne apprezzare la bellezza natu-ralistica. Avere a disposizioneuna risorsa del genere potreb-be aprire degli scenari no a undecennio fa inaspettati: a dettadi alcuni studiosi non esclusoinfatti che possa essere utiliz-zata al pieno delle sue poten-zialit e perch no, come fontedi energia rinnovabile.

    Chacun son go

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    PILLOLE DI STORIACIAK SI TORNA INDIETRO

    13 FEBBRAIO 1895

    Vi piace il cinema? Penso che la maggior parte delle persone stia rispondendosi, benissimo. Sapete da chi part tutto questo? Forse non tutti lo sanno, megliocos, ve lo racconto io. La nostra storia parte dalla Francia, i protagonisti sonodue fratelli, Auguste e Louis Lumire. Iniziano a lavorare sulla pellicola cine-matogra ca nel 1892. Brevettarono un buon numero di procedimenti, no adarrivare alla data che ci interessa, il 13 Febbraio 1895. In questa data i Lumireprodussero uno strumento che funzionava sia da camera che da proiettore.In quel periodo, le invenzioni legate alla fotogra a erano parecchie per i duegiovani francesi si di erenziarono dalla concorrenza usando un particolare ac -cessorio allinterno della macchina: la cremagliera, una piccola rotella dentatache trascinava la pellicola automaticamente a scatti ogni 1/25 di secondo conuna praticit mai vista prima. Il primo lm venne girato il 19 Marzo dello stessoanno,Luscita delle o cine. Con il cinematografo dei Lumire si pu iniziare aparlare di cinema vero e proprio.

    Stelvio Saltamerenda

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    Sono state 130 le persone che hanno perso la vita in quellattentato, mentre i feriti 352. Trale vittime guravano italiani, belgi, tunisini, svedesi e britannici. Tra i feriti, molti erano dinazionalit americana.A rivendicare questo attentato, come altri precedenti e successivi, stato il gruppo terrori-stico dellIsis che cerca di conquistare gli Stati di ondendo paura e arruolando sempre pipersone. Tutti proviamo odio nei confronti dei terroristi; in realt si tratta di persone che nonsi sentono integrate nella societ, nutrono rancore verso gli occidentali, considerati infedelie si ribellano.Turba il fatto che spesso si senta parlare dei terroristi nei dibattiti televisivi e che venganosopravvalutati come se fossero grandi strateghi. Molti attentati, come quello di Parigi, sonostati messi in atto per provocare la paura, ma i primi ad avere paura sono proprio loro. Hannotimore di aprirsi a nuove religioni, non accettano il fatto che ognuno possa avere una propriafede e che possano esistere diversi culti. Nonostante il pensiero condiviso, loro non uccidonoin nome di Allah, ma agiscono tenendo conto di strategie politico-economiche consolidateperch nessun Dio dice di uccidere.Nel periodo natalizio noi ragazzi, della scuola secondaria di primo grado di Carpineto Roma-no, abbiamo voluto ri ettere su quanto accaduto con una manifestazione culturale dal titolo

    Sognando la pace che ha mirato al concetto di fratellanza, rispetto e condivisione perch lediversit, in fondo, sono e devono essere sempre e solo fonte di arricchimento.In quelloccasione abbiamo composto e recitato diverse poesie sullargomento:

    Non si pu uccidere in nome di Dio! Bisogna essere tutti amici

    E non far saltare teatri e ufci,

    bisogna stare in allegriae allontanare la paura di uninutile agonia.

    Alziamo le mani in cielo Come ci ha insegnato il Vangelo

    E armiamoci di una preghiera dolce e capace Afnch tutto il mondo sia in pace.

    Non pi armi, non pi odio, non pi rancore,ma un unico grande popolo ammaestrato dallAmore.

    Lunico modo per reagire quello di non avere paura, di viaggiare, di uscire e dicontinuare a vivere serenamente perch altrimenti il terrore potrebbe impadronirsidelle nostre vite limitando la nostra libert e alimentando la strategia della tensionedelle frange terroristiche estremiste.

    Luca Cassandra 3b, Letizia Campagna 3b, D

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    Carpineto Romano, 20/02/2016

    Realizzazione grafca, Prof. Moriarty

    Stampato da Elioarchstampa digitale, plotter service, xerocopie, fotocopie

    Piazza Gobetti, 5 Colleferro (Rm) - tel./fax 06.97.01.256

    La pagina dei lettoririceviamo e pubblichiamo

    Cittadine e Cittadini, per il nostro mani-festo abbiamo scomodato niente di menoche i nostri Avi, prendendo in prestitouno dei proverbi pi attuale e plasmabilisu una societ che sta diventando cieca...Prima che il Sindaco si lanci in comunicatidove paventa querele o che qualche Con-sigliere ci scriva velate minacce su nostripresunti scheletri nellarmadio, ci tenia-mo a precisare che il titolo non si riferiscea qualcuno in particolare ma a uno statusche imperversa nella politica paesana,se poi qualcuno dei Nostri Dipendenti sisente colpito e paragonato ad un animalesporco e onnivoro (*), probabilmente do-vr zittire la propria coscienza e non noi,se invece qualcuno dei lettori riconoscenel titolo qualche persona reale...beh, noinon gestiamo le associazioni mentali del-la gente!!! Detto questo ( doveroso per-ch gli Amministratori possono diventaremolto suscettibili e si o endono moltofacilmente) veniamo al punto.In questi giorni, ad alcuni di noi Attivisti, stato noti cato a casa il divieto di acce -dere agli Atti Amministrativi riguardanti ilprogetto di messa in sicurezza della frana

    a Cima di Prato, tutto regolare secondola legge (che come sempre indietro ri-spetto ad altri Stati pi civilizzati e demo-cratici di noi), nessun cittadino che nonabbia un interesse giuridico diretto purichiedere al proprio Comune documentiche possono essere importantissimi perlinteresse collettivo, capite da Voi che gliunici portatori della verit assoluta sono,di fatto, gli stessi che potrebbero avereinteresse a distorcerla o ad ometterla.Parlando in generale, ovviamente, il Cit-tadino non pu far altro che sorbirsi lasolfa che gli si propina dagli organi u -ciali, salvo poi scoprire che possano es-sere collusi con delinquenza e mala are,come si sentito dalle cronache recen-ti in casi eclatanti, tipo Roma. La leggeper parla chiaro, non possiamo averepi niente, dobbiamo inevitabilmente

    darci del loro lavoro, non possiamo

    vedere con i nostri occhi come vengonogestiti i soldi, i lavori pubblici e nemmenosincerarci della nostra incolumit, anchequando una frana che rischia di causareMorti incombesulle nostre teste oppurequando acqua inquinata viene erogatanelle nostre condotte, anche quando nes-suno dei Nostri Dipendenti si preoccupaminimamente di porre rimedio oppure diprendere provvedimenti contro la Societche gestisce il servizio, abbiamo dovutofare una campagna di RACCOLTA FIRME(ancora in atto, rmate!!!) contro ACEA,per far si che il Sindaco si faccia portavo-ce di un reclamo per un eventuale rim-borso ai Cittadini danneggiati dal disser-vizio, e anche per far lresente ad ACEAche la prossima volta DEVE prendereprovvedimenti seri, con carro botti e tut-to il necessario per non gravare sulle ta-sche e sulla salute delle persone. A titoloinformativo vi comunichiamo che 154 r -me sono gi depositate in Comune, e nestiamo raccogliendo altre. Appro ttiamodelloccasione per ringraziare tutti coloroche hanno rmato e anche chi lo far infuturo, la vera forza sta nellessere UNITI

    e lottare luno per laltro, la raccolta rmenon che la semplice espressione di que-sto grande SENTIMENTO COMUNE, unavolta tanto poter esprimere un dissensocon un piccolo gesto che ha un enormevalore per tutta la Nostra Comunit.Tornando al Comunicato Vi starete cer-tamente chiedendo per quale motivo loabbiamo scritto, se di fatto la scelta divietarci le carte permessa dalla legge,e la risposta semplice quanto logica,sostanzialmente perch siamo liberi diesprimere la nostra opinione, criticandouna legge vecchia di 25 anni che sarebbedovuta cambiare con la nuova legge sul-la trasparenza ma che purtroppo di fattofa riferimento ai diktat della vecchia, uncane che si morde la coda come in Italiaavviene spesso in materia giuridica...Prima di salutarVi, per, vorremmo farpresente che no ad oggi gli Atti che ab -

    biamo richiesto ci sono sempre stati dati,noi nella nostra ignoranza pensavamofosse un nostro Diritto di Cittadini poterlivisionare ma adesso ci rendiamo contoche come se ci avessero fatto un fa-vore, una collaborazione ad orologeria,durata no ad un certo punto per motiviche a noi non sono noti, forse si pensa-va che saremmo stati buoni o incapaci diusare le carte in nostro possesso, forseabbiamo dato fastidio quando abbiamocontribuito pesantemente a far saltare ilbanco con i profughi gi piazzati in nonben de nite case al paese vecchio, poinon pi arrivati, oppure quando abbiamocostretto i Nostri Dipendenti a prendereprovvedimenti immediati nella zona fra-nosa di Cima di Prato con la chiusura del-la strada e la sistemazione dei pali dellacorrente elettrica, oppure quando ab-biamo sollevato il polverone dei ragazzidi Garanzia Giovani non pagati da mesie poi, forse casualit, pagati in tempibrevissimi. Ci viene anche il dubbio cheforse conviene mantenere questo statusbipartitico, avere un terzo incomodo in-controllabile, appassionato e soprattutto

    ONESTO fa male al gioco di forze che ge-stiscono la Cosa Pubblica.Noi vogliamo tranquillizzare chi ci seguema anche chi ci osteggia che il nostrolavoro non subir grossi cambiamenti,il materiale che ci serve lo reperiremocomunque e sar su ciente per poteravanzare critiche o proposte, poi se i No-stri Dipendenti vorranno dare eventualispiegazioni ben vengano, solo che adessoTUTTI sapremo che sono a senso unico...E non poco. Questo quanto. Adesso arrivate alleconclusioni che volete, che speriamo soloscaturiscano da il senso di onest intel-lettuale che sappiamo vi appartiene.

    Carpineto Romano a 5 Stelle

    riceviamo e pubblichiamo