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IL TUO BAMBINO COMPRENDE TUTTO CIÒ CHE GLI COMUNICHI? “Difficoltà di comprensione verbale” in bambini di 4-5 anni: SEGNALI E CONSIGLI PER I GENITORI

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IL TUO BAMBINO

COMPRENDE TUTTO CIÒ CHE GLI COMUNICHI?

“Difficoltà di comprensione verbale” in bambini di 4-5 anni:

SEGNALI E CONSIGLI PER I GENITORI

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INDICE

PREMESSA ............................................................................................ 3

QUAL’È IL LIVELLO DI COMPRENSIONE VERBALE

DI UN BAMBINO DI 4-5 ANNI? ......................................................... 4

COME SI RICONOSCONO “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE

VERBALE” IN UN BAMBINO DI 4-5 ANNI? .................................... 5

COME SI PUÓ FAVORIRE LA COMPRENSIONE VERBALE

NEI BAMBINI DI 4-5 ANNI? ............................................................... 7

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PREMESSA

Ti sei mai chiesto se il tuo bambino comprende effettivamente tutto ciò che gli

comunichi?

Quando si parla di linguaggio ci si riferisce troppo spesso alla capacità di parlare, di produrre suoni, parole, frasi e discorsi dando per scontato la capacità di

comprendere.

LA COMPRENSIONE ha un ruolo primario nella comunicazione umana perché è proprio da essa che trae origine lo sviluppo di un efficace linguaggio

verbale; infatti avrai notato che il tuo bambino nei primi anni di vita prima ha compreso, cioè ha acquisito il significato delle parole, e solo successivamente ha imparato a parlare.

Grazie alla comprensione verbale siamo in grado di interpretare e capire messaggi

verbali, di conoscere la realtà e di dialogare e relazionarci con altri individui per tutto l’arco della vita.

Eventuali “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE VERBALE” se non prevenute, individuate e riabilitate in età evolutiva possono apportare problemi linguistici, sociali e scolastici nel bambino con gravi conseguenze nell’efficacia della comunicazione in età adulta.

Nel bambino di 4-5 anni si è ancora in tempo per limitare tali conseguenze ma

bisogna porre attenzione e impegno alla sua comprensione verbale.

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QUAL’È IL LIVELLO DI COMPRENSIONE VERBALE DI UN BAMBINO DI 4-5 ANNI?

Un bambino a 4-5 anni dovrebbe aver acquisito:

• buone competenze linguistiche (conoscenze lessicali, morfo-sintattiche, pragmatiche ed iniziali conoscenze narrative)

• discrete competenze cognitive

(attenzione, memoria di lavoro, memoria a lungo termine, funzioni esecutive)

• riesce a comprendere la maggior parte di quello che gli viene detto e inizia a cogliere anche ciò che non viene esplicitato

Quindi devo: ascoltare la maestra

mangiare la merenda mettermi la felpa se

ho freddo e non litigare con i

compagni

Mi raccomando! Fai il bravo, ascolta la

maestra, mangia la merenda che sta dentro lo zainetto,

se hai freddo mettiti la felpa, non bisticciare con i compagni e divertiti

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COME SI RICONOSCONO “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE VERBALE” IN UN BAMBINO DI 4-5 ANNI?

Riconoscere eventuali “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE VERBALE” non è semplice:

1) possono essere inferite solo in base al comportamento di risposta

2) spesso i bambini deducono il significato di quello che ascoltano utilizzando il contesto: (situazioni, oggetti presenti, espressioni mimico-gestuali, intonazione di chi parla, conoscenza della probabilità di un evento), dando quindi la percezione all’interlocutore di aver compreso il messaggio.

Nella pagina seguente vengono illustrati alcuni SEGNALI che possono far pensare a “difficoltà di comprensione verbale” in bambini di 4-5 anni e che possono essere facilmente percepibili dai genitori.

Mi raccomando! Fai il bravo,

ascolta la maestra, mangia la merenda

che sta dentro lo zainetto, se hai freddo

mettiti la felpa, non bisticciare con i

compagni e divertiti. HAI CAPITO?

Quante cose, che significa “bisticciare”?

SI SI, DEVO FARE IL BRAVO

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NON RIUSCIRE A SEGUIRE UNA

DOPPIA ISTRUZIONE (“prendi il cubetto e mettilo sul tavolo”)

AVERE DIFFICOLTÁ DI INFERIRE IL SIGNIFICATO

DAL CONTESTO (comprendere ciò che non è

esplicitato dal discorso)

AVERE DIFFICOLTÁ A

RACCONTARE LE PROPRIE ESPERIENZE, I PROPRI

SENTIMENTI E AD ELABORARE I PROPRI

PENSIERI

NON PARTECIPARE ATTIVAMENTE

ALLE CONVERSAZIONI

ESSERE ARRABBIATI, CHIUSI, 0AGGRESSIVI (perché non comprendono e quindi non controllano

la situazione)

NON RISPONDERE ADEGUATAMENTE QUANDO GLI SI

DOMANDA QUALCOSA

NON COMPRENDERE COMUNICAZIONI

NON SITUAZIONALI (quando gli si domanda

qualcosa che non è presente)

AVERE DIFFICOLTÁ DI COMPRENSIONE LESSICALE E/O

MORFOSINTATTICA (limitata conoscenza delle

parole, e del significato che

PRESENTARE

DIFFICOLTÁ ESPRESSIVE (fornire poche informazioni,

frasi brevi con vocabolario limitato ed errori grammaticali,

talvolta presentano difficoltà fonetico-fonologiche

AVERE DIFFICOLTÁ DI COMPRENSIONE DEL TESTO ORALE

(chiedere spiegazioni sul testo, non rispondere alle domande poste sul testo,

avere una limitata rievocazione)

AVERE SCARSA MEMORIA VERBALE

(non ricordare parole, frasi, istruzioni)

P.S: SE NOTI UNO O PIÚ DI QUESTI SEGNALI NON ESITARE A RIVOLGERTI AD UN LOGOPEDISTA. “INDIVIDUARE E PREVENIRE TALI DIFFICOLTÀ PERMETTE DI LIMITARE GRAVI CONSEGUENZE NELL’EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE IN ETÀ ADULTÀ

IL BAMBINO DI 4-5 ANNI CON “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE VERBALE”

potrebbe:

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COME SI PUÓ FAVORIRE LA COMPRENSIONE VERBALE NEI BAMBINI DI 4-5 ANNI?

Sollecitare la COMPRENSIONE VERBALE è di fondamentale importanza sia per i bambini che presentano qualche difficoltà sia per coloro che non le presentano. Aiutare i bambini in questo processo non è difficile, è sufficiente prestare attenzione e impegno e, talvolta ritagliare dei momenti specifici durante la giornata: DURANTE LE CONVERSAZIONI È IMPORTANTE:

• Comunicare faccia a faccia, per garantire uno scambio comunicativo che passi attraverso il canale verbale ma anche quello non verbale (fatto di espressioni facciali, gesti e movimenti del corpo).

• Parlare con un ritmo lento per favorire l’attenzione e l’ascolto del bambino,

facendo uso anche di variazione di intonazione per dare risalto alle parole e al significato delle frasi.

• Semplificare e adattare il linguaggio al livello del bambino, ripetere spesso

le frasi, descrivere le azioni, gli oggetti presenti e non presenti, spiegare fatti o eventi aiutando così il bambino a comprendere ciò che non conosce, non comprende e ciò che non è esplicitato chiaramente.

• Sollecitare la comunicazione verbale del bambino, chiedere di raccontare

le proprie esperienze, i propri sentimenti, fare spesso domande aperte e favorire gli scambi conversazionali anche durante attività d’attenzione condivisa (giochi di scambio e attività di routine ecc.)

DURANTE LA QUOTIDIANITÀ È IMPORTANTE:

• Leggere racconti, fiabe, favole a i bambini La lettura ad alta voce apporta beneficio non solo alla comprensione verbale ma anche allo sviluppo linguistico, cognitivo, emotivo del bambino; apre la mente, sviluppa la fantasia e l’immaginazione I bambini che possono godere di un’esposizione alla lettura giornaliera e costante nel tempo, acquisiscono, a 4-5 anni, valide competenze per la comprensione del testo basilari per la futura acquisizione della letto-scrittura.

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CONSIGLI PER FAVORIRE LA LETTURA AD ALTA VOCE CON I TUOI FIGLI:

• Dedicare tempo alla lettura in modo regolare (bastano pochi minuti al giorno).

• Scegliere dei libri e dei racconti alla portata del bambino: storie semplici con immagini chiare e con una forma linguistica adatta per quella fascia d’età, ricca di sonorità e ritmo.

• Una volta selezionati i libri lasciare decidere al bambino quali leggere.

• Se il bambino si agita o è inquieto non è bene insistere.

• Eliminare le fonti di distrazione (televisione, radio, stereo).

• Scegliere un luogo confortevole dove sedersi.

• Tenere in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le immagini.

• Leggere con partecipazione: creare le voci dei personaggi e usare la mimica per raccontare la storia.

• Variare il ritmo di lettura (più lento o più veloce).

• Fare domande: “cosa pensi che succederà adesso?”.

• Lasciare che il bambino faccia le domande e generalizzare le sue domande ad eventi della vita quotidiana.

• Fare qualche domanda sulle informazioni principali per verificarne la comprensione.

• Chiedere al bambino di rievocare la storia.

• Se necessario rispiegare al bambino i fatti e gli eventi principali della storia usando eventualmente anche un linguaggio più semplice.

• Rileggere i suoi libri preferiti (anche se lo chiede spesso e questo annoia).

• Portarlo in biblioteca dove troverà un luogo accogliente ed una vasta scelta di libri.

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ATTIVITÀ SPECIFICHE PER BAMBINI CON “DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE VERBALE”

Qui di seguito proponiamo dei TRAINING SPECIFICI SUI TESTI ORALI, per allenare la capacità a compiere “processi inferenziali” (inferenze semantiche, a ponte, spaziali, da integrazione, causali, stato interno) che migliorano e favoriscono:

• la comprensione generale di un testo • l’arricchimento del vocabolario • il significato delle strutture delle frasi e le

relazioni tra di esse. “Compiere inferenze” è quella capacità di integrare gli input linguistici dei discorsi o del testo con le conoscenze possedute dall’ascoltatore, per rappresentarne mentalmente il significato e comprendere anche ciò che non è esplicitato.

AIUTARE A COMPIERE “INFERENZE” RENDE AUTONOMO IL BAMBINO NELLA COMPRENSIONE VERBALE

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ESEMPIO PER ALLENARE LE INFERENZE SEMANTICO-LESSICALI: (inferenze che permettono di dedurre il significato di alcuni termini sulla base del contesto proposizionale, anche risolvendo le ambiguità presenti).

Es. di attività sulle inferenze semantico-lessicali (Freccero, Perrotta, Rustici, & Tigoli, 2008)

Il contesto frasale e le conoscenze del bambino sull’argomento chiariscono che per porta si intende il nome “porta di casa” e non il verbo “portare”. ESEMPIO PER ALLENARE LE INFERENZE A PONTE: (inferenze che permettono di cogliere le relazioni tra un’informazione precedente ed una successiva, ad esempio tra un pronome e il suo referenti).

Es. di attività sulle inferenze a ponte(Freccero, Perrotta, Rustici, & Tigoli, 2008) L’inferenza a ponte consiste nel capire che il clitico “lo “si riferisce al bambino Luigi.

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ESEMPIO PER ALLENARE LE INFERENZE CAUSALI: (inferenze che permettono di stabilire relazioni di tipo causale tra concetti ed eventi, pur non presenti esplicitamente nel testo).

Es. di attività sulle inferenze causali (Freccero, Perrotta, Rustici, & Tigoli, 2008) La relazione tra la frase “non riesce a trattenersi e fa una bella scorpacciata” con la frase “la sera ha proprio mal di pancia” e le conoscenze del bambino sull’argomento permettono di comprendere il motivo per cui il bambino ha mal di pancia.

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TRAINING: “PARTIAMO DALLA TUA ESPERIENZA”, indicato per allenare la capacità a compiere più processi inferenziali in un'unica attività.

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Es. di attività sui processi inferenziali(Freccero, Perrotta, Rustici, & Tigoli, 2008)

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TRAINING: “DIALOGO STRUTTURATO” indicato per aiutare il bambino a compiere più spontaneamente i processi inferenziali Il training consiste nella lettura da parte di un genitore di un semplice racconto con un successivo dialogo strutturato; ogni informazione (esplicita ed implicita) contenuta nel testo, deve essere ripresa e riformulata dal genitore, come ritiene più opportuno, affinché ci sia un qualunque, seppure semplice, riferimento alla conoscenza o esperienza pregressa del bambino. Inoltre il genitore potrà scegliere se mostrare o meno le immagini (presenti nelle pagine successive) per facilitare la comprensione del testo. RACCONTO: “LA BAMBINA 1” C'era una volta una bambina di nome Nina che aveva 7 anni e viveva in campagna: aveva molti amici e si divertiva a giocare con loro. Tutti i giorni dava una mano alla mamma a prendere le uova nel pollaio. Un giorno mentre corre per i prati, trova un foglio per terra; lo prende e vede che c'è la figura di una bambina che balla. Allora decide di andare a cercare la scuola di ballo; prende la bicicletta e pedala fino in città. Dopo un po' Nina vede una porta con attaccato un foglio uguale a quello che aveva trovato lei in campagna. Allora apre la porta ed entra. Nella stanza ci sono dei bambini che ballano e la maestra che corregge i passi sbagliati. Tutti i bambini sono seri e impegnati. Nina pensa che giocare in campagna con i suoi amici è più divertente che fare la ballerina!!! (Levorato, Roch, & Nesi, TOR: Test di Comprensione del Testo Orale, 3-8 anni. Libretto delle storie e fogli di decodifica, 2007) ESEMPIO DI DIALOGO STRUTTURATO: Io ti ho raccontato questa storia della bambina. Ti è piaciuta? Secondo te perché te l'ho raccontata? Adesso 1a sappiamo tutti e due. Questo è bello, vero? Ora possiamo parlare un po' di questa storia della bambina? Come aiutava la mamma questa bambina che si chiama Nina? Cosa vuol dire? Che nel suo cortile c'erano le... galline? Come lo hai capito che la sua mamma allevava le galline? Poi Nina trova per terra una cosa molto interessante: che cosa? Cosa c'era disegnato in quel foglio? E cosa pensa allora Nina? Che cosa desidera? Perché poi lei parte? Dove va? Come ci va? Cosa va a cercare? E trova una porta dove c'era... che cosa? E cosa fa lei? Entra, vero, perché entra? Cosa si aspettava di trovare lì dentro? Ci sono dei bambini, vero? Che cosa fanno? Erano impegnati, vero? A fare cosa? E la maestra che cosa fa? Perché Nina pensa che sia più bello giocare in campagna? E allora cosa fa? Dove va dopo aver visto i bambini e le bambine che ballano? Forse è tornata a casa? Cosa ne pensi? Perché è tornata a casa? Secondo te come faccio io a sapere questa storia? A te chi le racconta le storie? Perché le persone si raccontano le storie? (Levorato, Roch, & Nesi, TOR: Test di Comprensione del Testo Orale, 3-8 anni. Libretto delle storie e fogli di decodifica, 2007)

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Immagini della storia, “La Bambina 1”, (Levorato, Roch, & Nesi, TOR: Test di comprensione del testo orale, 3-8 anni. Libro delle tavole figurate, 2007)

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I TRAINING CHE ABBIAMO ILLUSTRATO SONO SOLO DEGLI ESEMPI. PER ALTRI TIPI DI ATTIVITÀ PUOI CONSULTARE I SEGUENTI LIBRI:

-Tigoli, M.C. e Freccero, E. Sviluppare le abilità di comprensione e narrazione. Prevenzione e recupero delle abilità di linguaggio. Trento : Erickson, 2012. - Levorato, M.C., Roch, M. e Nesi, B. TOR: Test di Comprensione del Testo Orale, 3-8 anni. Libretto delle storie e fogli di decodifica. Firenze : Giunti O.S., 2007. - TOR: Test di comprensione del testo orale, 3-8 anni. Libro delle tavole figurate. Firenze : Giunti O.S., 2007. -Pagni, I. (2010). Comprensione e produzione verbale: storie e attività per il recupero e il potenziamento. Trento: Erickson. -Ripamonti, I. (s.d.). Il laboratorio del linguaggio: Parole e immagini per sviluppare le competenze morfosintattiche e lessicali. Trento: Erickson. -Freccero, E., Perrotta, E., Rustici, P., & Tigoli, M. (2008). Prevenzione e recupero delle difficoltà morfosintattiche: schede operative per la riabilitazione del linguaggio. Trento: Erickson -Spagnolo, A., & Clemente, E. (s.d.). La tombola delle frasi.Prevenzione e recupero delle difficoltà morfo-sintattiche. Trento: Erickson. -Maccagno, P., & Merletti, A. (2013). Sviluppare la comprensione verbale: attività per parlare meglio. Trento: Erickson.

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La gioia nell’osservare e nel comprendere è il dono più bello

della natura.

(Albert Einstein)

Realizzato da: M.Vittoria Manzoni In collaborazione con: Dott.ssa Federica Rocco

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CARO GENITORE

RICORDATI CHE IL TUO CONTRIBUTO È FONDAMENTALE PER

LO SVILUPPO LINGUISTICO DI TUO FIGLIO.

se noti qualche anomalia nel linguaggio e/o nella comprensione

di tuo figlio non esitare a rivolgerti ad un LOGOPEDISTA

individuare e prevenire in età evolutiva permette di limitare gravi conseguenze

nell’efficacia della comunicazione in età adulta