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Il tetto piano Sicurezza ad ogni livello

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Il tetto pianoSicurezza ad ogni livello

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Fig.2/1

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Sistemi Bauder per tetti piani Varietà basata sulla qualità

Una caratteristica peculiare dei tetti piani è senza

ombra di dubbio la varietà. Una varietà che da un lato

offre una gamma quasi illimitata di possibilità di pro-

gettazione e dall’altro porta a confrontarsi con elevate

ed estremamente specifiche esigenze in materia di

isolamento e impermeabilizzazione.

Ed è proprio questa qualità orientata alle specifiche

esigenze della copertura che determina la sicurezza e

la durata del tetto e costituisce il presupposto essen-

ziale per tutti gli spazi architettonici sul tetto piano:

dalla terrazza sul tetto fino all’inverdimento del tetto.

Se oggi si costruiscono tetti con pregiate copertu-

re che grazie alla loro affidabile tenuta e resistenza

alle intemperie offrono protezione per l’intera durata

dell’edificio, non da ultimo è anche merito di Bauder.

Da oltre 150 anni Bauder ha sempre indicato la

direzione: sia per il prodotto BauderKARAT nelle

robuste guaine polimeriche per la posa a fiamma,

sia per l’innovativa procedura di saldatura rapida

con BauderTHERM, per la tecnica autoincollante a

freddo con BauderTEC, i sistemi monostrato con

BauderPRO, i manti sintetici in FPO o PVC o il mate-

riale isolante PIR ad elevate prestazioni. Come veri

pionieri, con tecniche e prodotti innovativi, abbiamo

continuamente posto nuovi standard.

Oggi Bauder è sinonimo di pratiche e comprovate

soluzioni di sistema, con una gamma di offerta che

nessun altro produttore può vantare e ideali combina-

zioni di strati in grado di soddisfare in assoluto qual-

siasi esigenza.

Nel settore del risanamento di tetti piani Bauder offre

un supporto specializzato con sistemi ben studiati ed

economicamente vantaggiosi. Naturalmente anche in

questo caso i nostri esperti sono a completa disposi-

zione per assistervi con le parole e i fatti, sia per una

dettagliata analisi del tetto da sottoporre a risanamen-

to, sia per la successiva scelta dei prodotti.

I nostri consulenti specializzati e ingegneri delle appli-

cazioni saranno lieti di consigliarvi.

Spazio aperto alla 4 creatività dei progettisti

Sollecitazioni 6 tetti piani

Impermeabilizzazione con 8 guaine bituminose

Impermeabilizzazione con 9 manti sintetici

Qualità in ogni strato 10

Isolamento termico 12

Inverdimento 13

Risanamento di tetti piani 14

Glossario 18

Fig.2/1

4

Spazio aperto alla creatività dei progettistiIl tetto piano come opportunità di progettazione

La varietà progettuale offerta dal

tetto piano non trova eguali in

nessun’altra forma di tetto. Alla

creatività degli architetti non viene

posto alcun limite. Numerosi pro-

gettisti sfruttano questa libertà per

configurazioni orizzontali individuali

o per tipologie a più livelli sfalsati.

Il tetto piano offre considerevo-

li vantaggi anche da un punto di

vista prettamente pratico: primo

fra tutti la sua agibilità. Grazie al

terrazzamento ed all’inverdimento

della superficie del tetto l’edificio

guadagna molto più di un gradevole

aspetto esterno. Questi tipi di riva-

lutazioni creano ulteriori spazi abi-

tativi e vitali, sia nelle nuove costru-

zioni che nell’ambito di un succes-

sivo intervento di risanamento.

Al tempo stesso il tetto piano offre

all'interno dell'edificio i più elevati

livelli di confort abitativo. In assenza

di inclinazione lo spazio può essere

sfruttato in modo ottimale. Vantaggi

che comportano una migliore quali-

tà della vita per tutti gli interessati.

La copertura ottimale per il tetto piano:il tetto caldoRobusto cemento armato o leggera sottostruttura: il

tetto caldo non ventilato è la soluzione ideale per il

tetto piano. La sequenza compatta degli strati garanti-

sce la protezione dell’isolamento termico dall’umidità.

Al contempo la resistenza ai carichi meccanici offre

la massima libertà per lo sfruttamento della superficie

del tetto: dall’installazione di terrazze agibili sul tetto

fino all’inverdimento intensivo.

Fig. 4/1

Fig. 4/2

5

Fig. 5/1: tetto leggero industriale con impermeabilizzazione sintetica monostrato

Tecnicamente esigente:il tetto leggeroLe sottostrutture in acciaio, legno o

calcestruzzo poroso costituiscono

una variante per tetti piani eccezio-

nalmente economica. Proprio per la

loro tipologia costruttiva, questi tetti

leggeri si distinguono per gli elevati

requisiti di qualità e flessibilità

dell’impermeabilizzazione delle

coperture. Le pregiate soluzioni di

sistema Bauder consentono anche

in questo caso di ottenere risultati in

termini di durata simili ai robusti tetti

in cemento armato. In questo modo i

tetti leggeri diventano un’alternativa

economicamente vantaggiosa.

Paesaggi in fiore:il tetto verdeIl tempo in cui il tetto piano sottopo-

sto a inverdimento veniva utilizzato

unicamente come semplice superfi-

cie ornamentale è ormai passato. In

fondo l’ulteriore strato di utilizzo sul

tetto offre evidenti vantaggi: come

compensazione di superfici sigillate

funge da bacino di raccolta delle

precipitazioni e trasmettitore di aria

fresca, protegge il tetto dai raggi

UV e dalle temperature estreme e

naturalmente costituisce la base di

fauna e flora fiorente, fino a dar vita

a ricercati giardini.

Sempre più di tendenza: l'utilizzo

della superficie del tetto come ter-

razza che trasforma l'intera casa in

un giardino naturale e funge da area

fruibile per il riposo e il tempo libero.

Per ulteriori informazioni sulle sva-

riate possibilità offerte dall'inverdi-

mento dei tetti consultare il nostro

opuscolo „Il tetto verde - Spazio

vitale per la natura“.

Fig. 5/2: giardino pensile con inverdimento intensivo

6

Caldo, freddo, neve e pioggiadirettamente al cuore del tetto

Un tetto piano è esposto nel corso dei decenni a sollecitazioni estreme: oltre a tenere a bada la morsa del freddo e del caldo, deve assorbire notevoli movi-menti strutturali. Anche gli agenti atmosferici quali la grandine costituiscono elementi di solle-citazione sempre più importanti. Soltanto impermeabilizzazioni di altissima qualità e dalle grandi potenzialità riescono a sostenere tali sollecitazioni.

Manto sintetico o bitume I sistemi Bauder sono la soluzione

flessibile per tutte le richieste e i

desideri dei clienti. Per ogni neces-

sità di impermeabilizzazione posa-

tori e progettisti trovano il prodotto

specifico ottimale: da un unico

competente interlocutore.

Fig. 6/3: tetto piano con manto sintetico impermeabilizzante

Fig. 6/1: tetto piano con membrana impermeabilizzante bituminosa

Fig. 6/2

7

Temperaturan variazioni di temperatura da valori inferiori a –30 °C fino a valori superiori a +90 °C, accumuli di caloren notevoli sbalzi di temperatura in spazi ristretti: zone d'ombra, cumuli di neve e pozzangheren schock termici (ad es. temporali estivi)

Carichi meccanicin assestamenti dell'edificio ed elevata freccia d'inflessione della struttura portanten oscillazioni e vibrazioni in strutture di tetti leggerin carichi di compressione (per superfici di tetti utilizzate)

Agenti atmosfericin vapore acqueon pioggia, neve e grandinen ristagni di acquan irraggiamento UVn carico chimicon sporco e crescita dannosa di piante

Fig. 7/1: flessibilità a freddo sull'esempio della membrana in bitume polimero BauderKARAT: dopo 10 anni la flessibilità a freddo è ancora nettamente superiore a quella di una guaina standard appena posata.

-40°C

-25°C

2 anni 5 anni 10 anni

-40 °C

-35 °C

-30 °C

-25 °C

-20° C

-15°C

-10 °C

Flessibilità a freddo nell'arco di 10 anni

150°C

0°C

-50°C

Campo di plasticità

BauderKARAT

+150°C

-40°C

+100°C

-25°C

Membrana DIN PYE

Dal momento che le intemperie

e gli agenti atmosferici possono

notevolmente accelerare il naturale

processo di invecchiamento, nien-

te può essere lasciato al caso: solo

una scrupolosa scelta dei materiali

e l’accurata progettazione di tutti i

dettagli costituiscono i presupposti

di una lunga durata. Per evitare

danni prematuri, è necessario

conoscere perfettamente le molte-

plici sollecitazioni a cui è sottopo-

sto il tetto piano.

Fig. 7/2: campo di plasticità sull'esempio della membrana in bitume polimero BauderKARAT: perfino negli inverni più freddi e nelle estati più calde rimane costantemente efficiente.

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Sistemi Bauder per tetti pianiMembrane bituminose

Partendo dalla sottostruttura esistente o da quella prevista e dall’utilizzo dell’edificio emer-gono chiaramente i requisiti per una corretta costruzione del tetto. La possibilità di combina-re tra di loro i vari componenti del sistema Bauder è elevata: membrane Bauder convenzionali da saldarsi a fiamma con mem-brane BauderTHERM, dai ridotti tempi di posa o membrane del sistema autoincollante a fred-do BauderTEC. E tutto questo con l’elemento termoisolante prescelto.

Potente e vantaggiosa – la tecnica di saldatura attivaL'innovativo sistema

BauderTHERM pone nuovi stan-

dard per l'economica procedura

di posa a caldo. Le strisce Therm

in bitume speciale garantiscono

un incollaggio sicuro già dopo un

breve tempo di fusione, facendo

risparmiare gas e prezioso tempo

di posa.

Sicurezza nel tempo – per molti decenniLe robuste coperture saldate a

fiamma in bitume elastomerico

BauderKARAT e Baukubit K5K sono

in grado di sopportare notevoli varia-

zioni di temperatura grazie al loro

elevato campo di plasticità. L’elevata

elasticità consente alle membrane

di sopportare i movimenti del tetto

senza conseguenze: un’esperta lavo-

razione garantisce coperture della

stessa durata dell’edificio.

Posa senza fiamma libera Su isolamenti termici e sottofondi

termosensibili è bene evitare per

quanto possibile l’impiego di mem-

brane saldate a fiamma. Ma anche

senza fiamma libera non si può

scendere a compromessi quando

si tratta di impermeabilizzazione.

BauderTEC e BauderTEC DUO

mettono a disposizione un sistema

autoincollante a freddo completo

dalla posa semplice, veloce e

sicura.

Fig. 8/1 Fig. 8/2

9

Sistemi Bauder per tetti piani Manti sintetici

Le coperture leggere industriali e i grandi edifici vengono nor-malmente impermeabilizzati con manti sintetici. Come per le membrane bituminose anche in questo caso la regola da rispet-tare è la seguente: la qualità del sistema è determinante.

BauderTHERMOPLAN è un sistema

di impermeabilizzazione moderno in

FPO che supera ampiamente le pre-

stazioni dei manti sintetici in PVC.

È un punto di riferimento del settore

in termini di sicurezza, semplicità di

posa e durata e da anni raggiunge

risultati eccellenti nell’impiego prati-

co. I manti impermeabilizzanti sono

disponibili in vari spessori, così

da poter pienamente soddisfare

le esigenze più disparate. L'ampia

gamma di accessori facilita la posa

e consente di ottenere soluzioni

complete su misura.

BauderTHERMOPLAN è la soluzio-

ne ideale per tutte le sottostrutture

di tetti leggeri: nelle nuove costru-

zioni, nei risanamenti e negli inver-

dimenti. È inoltre compatibile con

le superfici bituminose e resistente

alla radicazione secondo le diret-

tive FLL/EN. I manti in FPO di alta

qualità sono stabili all'azione dei

raggi UV, resistenti alle intemperie e

all'invecchiamento. Essi proteggono

il tetto per un lungo periodo, sia che

siano posati a vista, oppure sotto

zavorra ad esempio ghiaia, pavi-

mentazioni per terrazzi o sistemi per

tetti verdi.

BauderTHERMOPLAN senza pla-

stificanti volatili è un materiale a

emissione zero. I manti sono posati

a vista, in uno strato unico e ven-

gono saldati ad aria calda senza

formazione di fumo nè di odori.

Un'efficace protezione contro le

forze di estrazione del vento è

garantita da fissaggio meccanico o

zavorra.

I manti, utilizzati per decenni come

impermeabilizzazione, possono

essere riciclati o rigenerati termica-

mente senza produrre residui.

Fig. 9/1

10

Sistemi Bauder per tetti piani Qualità e sicurezza in ogni strato

Temperatura, umidità, carichi meccanici e atmosferici - per proteggere il tetto da queste sollecitazioni, l’impermeabilizza-zione viene posata in più strati funzionali:

SottostrutturaLa sottostruttura del tetto piano

chiude l’edificio verso l’alto e funge

da elemento portante degli strati

costruttivi di seguito descritti.

A seconda della tipologia costrut-

tiva, la sottostruttura è formata da

cemento armato, calcestruzzo poro-

so, lamiere trapezoidali in acciaio o

legno e materiali legnosi.

AggrappantePer coperture del tetto incollate,

come aggrappante sulla sotto-

struttura viene stesa un’emulsione

bituminosa o una soluzione bitu-

minosa a freddo liquida. Questa

lega la polvere favorendo quindi

l’adesione della sottostruttura agli

strati costruttivi sovrastanti. La

composizione del primer Burkolit V

lo rende indicato per quasi tutte le

sottostrutture.

Strato separatore Non sempre è possibile e consentito

incollare direttamente la copertura al

sottofondo. Soprattutto per le sot-

tostrutture in legno vi sono impor-

tanti aspetti relativi alla sicurezza

che devono essere rigorosamente

osservati. In questo caso è neces-

sario un adeguato strato separatore

che protegga il legno dalla fiamma

libera e compensi la propagazio-

ne delle tensioni meccaniche. La

membrana di separazione e com-

pensazione BauderFLEX TA 600 si

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2

1

4

5

presta in maniera ideale allo scopo

- sia nelle nuove costruzioni che nei

risanamenti. Essa convince per il

suo grande potere di allungamento

e per la resistenza meccanica. E la

riduzione del tempo di posa a causa

della maggiore lunghezza dei rotoli

lo rende particolarmente conve-

niente.

Barriera vapore Per evitare la penetrazione di umi-

dità negli elementi costruttivi, la

barierra vapore deve affidabilmen-

te impedire qualsiasi diffusione

all’interno della copertura. Qui si

distinguono per la sicurezza e per i

ridotti tempi di posa le membrane a

saldatura rapida Bauder THERM DS

1 DUO e BauderTHERM DS 2. Le

caratteristiche adesive del bitume

speciale delle strisce Therm si attiva-

no immediatamente e permettono

una posa più veloce dell’isolante ter-

mico – senza collanti aggiuntivi.

Nei tetti in lamiera trapezoidale e

con sottostrutture in legno si impon-

gono le membrane vapore per

l'incollaggio a freddo BauderTEC

KSD DUO e BauderTEC DBR grazie

al basso pericolo di combustione

dovuto al ridotto tempo di posa,

senza impiego di fiamma.

Fig. 10/1: doppio strato bituminoso su calcestruzzo con isolante termico pendenzato:1 Strato superficiale BauderKARAT, 2 Primo strato impermeabilizzante BauderTHERM UL,3 Isolante termico BauderPIR T con pendenze integrate,4 Barriera vapore BauderTHERM DS2, 5 Aggrappante Burkolit V

11

Strato termoisolanteUno strato di lastre termoisolanti

mantiene costante la temperatura

ambiente e riduce al minimo le dis-

persioni termiche invernali. La schiu-

ma rigida di polyiso (PIR) garantisce

già a bassi spessori un elevato pote-

re isolante: con BauderPIR FA TE

(lD 0,022), BauderPIR M (lD da 0,025

a 0,028) o pannelli pendenzati

BauderPIR T (lD 0,026-0,028).

1°strato di impermeabilizzazionePer un utilizzo sicuro e di lunga

durata sono indicate le robuste

membrane BauderFLEX in bitume

elastomerico saldate a fiamma o le

membrane BauderTHERM UL 50,

a saldatura rapida. Grazie alla loro

eccellente flessibilità a freddo e alla

stabilità termica sopportano entram-

be sollecitazioni estreme – affidabi-

lità dopo decenni.

Se il primo strato viene posato su

fondo termosensibile come ad es.

su pannelli EPS, l’incollaggio a

caldo non è ammesso. Le membra-

ne impermeabilizzanti BauderTEC

KSA DUO e BauderTEC KSA, per

l'incollaggio a freddo rappresentano

una soluzione ottimale.

Strato superficialeUltimo strato esterno, lo strato supe-

riore dell’impermeabilizzazione deve

resistere ad ogni condizione atmo-

sferica. La sua qualità è determinan-

te per stabilire la durata del tetto.

La membrana di altissima qualità

BauderKARAT con la sua eccezio-

nale resistenza all’invecchiamento

pone dei parametri che superano

di gran lunga i criteri DIN. Grande

qualità e breve tempo di posa offre

anche lo strato superficiale Baukubit

K5K. Se per motivi di sicurezza non

si può utilizzare la fiamma Bauder

propone la membrana autoincollante

BauderTEC KSO SN.

Per gli inverdimenti si presta partico-

larmente la membrana impermeabile

BauderSMARAGD per posa a fiamma.

Un'alternativa all’impermeabilizzazio-

ne con membrane bituminose è

costituita, soprattutto nelle costru-

zioni leggere, dai manti sintetici. il

sistema antiradicazione in poliolefine

FPO BauderTHERMOPLAN non

lascia nulla a desiderare per quanto

riguarda qualità, durata e semplicità

di posa.

Strato calpestabile e protettivoOltre ai prerequisiti statici, è solo il

committente della costruzione che

con i propri gusti e desideri determi-

na l’ingegnoso utilizzo della super-

ficie del tetto. Laddove possibile, è

consigliabile cogliere l’occasione di

arricchire l’edificio dal punto di vista

estetico, ecologico e costruttivo

optando per l’inverdimento del tetto.

Diversamente le superfici utilizzate

possono essere rese agibili median-

te un rivestimento a piastrelle.

Entrambe le applicazioni pratiche

costituiscono un’ulteriore protezio-

ne degli strati impermeabilizzanti

dai carichi termici e dai raggi UV.

Fig. 11/2: sistema di impermeabilizzazione monostrato in FPO, fissato meccanicamente su lamiera trapezoidale (p.es. tetto leggero industriale secondo DIN 18234):1 Strato superficiale BauderTHERMOPLAN, 2 Isolante termico BauderPIR FA,3 Barriera vapore BauderTEC DBR.

2

1

3

12

Sistemi Bauder per tetti piani Isolamento termico con PIR

Fig. 12/2: BauderPIR: spessori isolanti ridot-ti – grande potere isolante

Bauder è uno dei più grandi pro-duttori di schiuma rigida di poliu-retano espanso, un materiale iso-lante con caratteristiche di qualità eccellenti.

In un periodo nel quale per questioni

legate alla tutela dell’ambiente e al

risparmio energetico vengono poste

richieste sempre più alte per l’isola-

mento termico, BauderPIR è diven-

tato uno dei materiali da costruzione

indispensabili. La schiuma rigida di

polyiso (PIR) è il materiale isolan-

te con il più basso coefficiente di

conducibilità termica. Inoltre i pan-

nelli in PIR non marciscono, sono

leggeri, resistono alla pressione

e sono dimensionalmente stabili.

BauderPIR non si decompone sotto

l'impermeabilizzazione ed è omo-

logato dal punto di vista della classe

fuoco anche per tetti industriali di

grandi dimensioni. La conducibilità

termica di BauderPIR, pari a 0,022,

consente l'impiego di spessori

minori con viti di fissaggio più corte

e altezze di raccordo più facilmente

raggiungibili.

Fig. 12/1: BauderPIR FA è concepito espressamente per i tetti leggeri industriali. Le buone proprietà isolanti consentono di ridurre lo spessore degli elementi termoisolanti. La combina-zione con un peso specifico ridotto rende possibile l'ottenimento di pannelli di formato grande e leggero.

Fig. 12/3: BauderPIR Kompakt tetto compatto è un sistema monolitico per tetto piano nel quale gli strati impermeabilizzanti e il materiale isolante sono incollati l'uno all'altro e con il sottofondo tramite bitume a caldo formando così un pacchetto di impermeabilizzazione com-patto e omogeneo.

Spes-sore iso-

lante(mm)

Conducibilità termica/Spessoricon U=0,20 W/(m²∙K) senza solaio

Conducibilità termica W/(mK)

0,050

0,040

0,022

Expand. Polistirolo,

Fibra mineraleBauderPIR FAVetro

cellulare

240

200

120

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Sistemi Bauder per tetti piani Verde pensile

Con ogni tetto verde nasce un nuovo spazio vitale sul tetto. I giardini pensili sono belli esteti-camente e offrono molti vantaggi.

I tetti verdi accumulano acqua,

abbattono le polveri e si riscaldano

difficilmente anche in caso di

temperature estreme. L’impermeabi-

lizzazione ha una prospettiva di

durata maggiore poiché viene

efficacemente protetta dagli influssi

atmosferici. Con la riduzione delle

tariffe per lo smaltimento separato

delle acque meteoriche in molti

comuni si può ottenere un risparmio

effettivo. Una tendenza che va sem-

pre più affermandosi è quella di pre-

vedere nei piani urbanistici comunali

coperture a verde, riconoscendone

il valore compensativo. Per la natura

si creano spazi vitali preziosi.

Gli inverdimenti intensivi con zone

adibite a prato alternate a piante,

camminamenti e punti di sosta

possono essere realizzati e utiliz-

zati come un giardino. Gli inverdi-

menti estensivi, invece, sono costi-

tuiti da piante poco pretenziose,

per lo più a bassa crescita e sono

accessibili solo per il controllo e la

manutenzione. Entrambi i sistemi di

inverdimento rappresentano spazi

vitali alternativi molto interessanti

per piante e piccoli animali. Essi

restituiscono in parte alla natura

quanto viene a mancare sul territo-

rio urbano a causa della cementi-

ficazione selvaggia.

Fig. 13/1: L’obiettivo dell’inverdimento estensivo è quello di realizzare una vegetazione naturale con carichi ridotti e interventi di manutenzione minimi. Le piante principali sono dei sedum. Con il completamento a base di erbacee si possono realizzare dei bei paesaggi di sedum e erbacee.

Fig. 13/2: Gli inverdimenti intensivi offrono molteplici possibilità di realizzazione e, oppor-tunamente concepiti, costituiscono dei veri e propri giardini sul tetto con tappeti erbosi prendisole e alberi.

14

Sistemi Bauder per tetti piani Strategie di risanamento di prim'ordine

Fig. 14/1: tetto dopo il risanamento

Nessun dubbio: i tetti piani sono di gran lunga migliori della loro reputazione. Con materiali moderni e di qualità e con la giusta manutenzione la durata dell’impermeabilizzazione oggi può addirittura superare la vita dell’edificio. Purtroppo si tende spesso a risparmiare sui mate-riali impermeabilizzanti e cioè dalla parte sbagliata. Ciò che inizialmente può apparire un risparmio si rivela spesso un fattore aggravante di costo: per la prematura necessità di risa-namento del tetto. Ancora più importante è non cadere nello stesso errore una seconda volta.

Per il risanamento di un tetto piano

non esistono soluzioni brevettate a

validità generale. Presupposto fon-

damentale per fornire una consulen-

za sul risanamento è un inventario

con l’analisi dettagliata del tetto, ivi

compresa la verifica della struttura

del tetto presente, dalla sottostrut-

tura fino allo strato superficiale di

impermeabilizzazione o alla prote-

zione superficiale. All’occorrenza è

possibile far analizzare le membrane

di impermeabilizzazione e l’isola-

mento termico nel nostro labora-

torio. L’utilizzo dell’edificio poi non

può essere trascurato perchè in-

fluisce in modo decisivo sulla sol-

lecitazione dell’intera struttura del

tetto. E qui sono importanti soprat-

tutto la temperatura e l’umidità

ambientali.

Fig. 14/2: tetto prima del risanamento

15

Durante il sopralluogo il tetto piano

viene esaminato. Si rilevano pen-

denza, tipologia e numero degli

allacciamenti (lucernari, sfiati ecc.).

L’impermeabilizzazione viene con-

trollata, verificando accuratamente

la presenza di pieghe, bolle, strappi,

porosità, fenomeni di reptazione. Si

controllano anche gli scarichi e tutti

gli allacciamenti:

n Il pozzetto di raccolta si trova

nel punto di maggior profondità

in modo che l’acqua possa

defluire?

n Gli allacciamenti e/o le fughe

di dilatazione sono sopraeleva-

te rispetto al livello di convo-

gliamento delle acque?

n Le altezze dei risvolti sui perime-

tri sono regolamentari?

n Come sono eseguiti i lavori di

lattoneria?

n Come sono eseguite le

fughe di dilatazione?

Fig. 15/2: pozzanghere e incrostazioni di sporco

Fig. 15/1: lacerazioni/strappi

Il reparto tecnico Bauder ha pre-

disposto una lista di controllo per

permettere al consulente tecnico in

loco di rilevare i punti più importanti.

Se nella rilevazione visiva sono

riconoscibili aree danneggiate, la

verifica del tetto deve essere molto

dettagliata. Il tetto va aperto in vari

punti per accertare lo stato della

struttura esistente.

Aprendo il tetto verificare l’eventuale

compromissione dell’isolamento

termico, la presenza della barriera

vapore e l'eventuale presenza di

umidità sulla stessa.

16

Sistemi Bauder per tetti piani Possibilità di risanamento

Nei tetti piani che hanno neces-sità di essere risanati la struttura esistente può essere conservata e le misure di risanamento pos-sono essere eseguite sulla vec-chia struttura.

Il risanamento sulla vecchia imper-meabilizzazione offre molti vantaggi:

n Non è necessario demolire la struttura del vecchio tetto, con conseguente risparmio di tempo e denaro.n La vecchia struttura non deve esse re smaltita in modo dispendioso.n Se la barriera vapore presente è intatta, non è necessario instal- larne una nuova.n L'isolamento esistente contribui- sce al risparmio energetico.

Fig. 16/1: sistema di risanamento bituminoso a due strati di alta qua-lità, con strato superficiale di impermeabilizzazione BauderKARAT e isolante termico BauderPIR pendenzato su struttura vecchia non più funzionante con isolamento termico asciutto.

Fig. 16/2: risanamento del tetto con manti sintetici Bauder: su molte strutture vecchie - anche con membrane bituminose - può essere applicato lo speciale manto sintetico BauderTHERMOPLAN T 15 V (lato inferiore accoppiato a tessuto).

I presupposti per un efficace risana-mento di un'impermeabilizzazione esistente sono i seguenti:

n Bolle e ondulazioni nella vecchia impermeabilizzazione devono essere eliminate.n L'isolamento termico esistente deve essere intatto e asciutto.n Inserimento di strato separatore funzionale tra la vecchia e la nuova impermeabilizzazione (se tecnicamente necessario come per esempio quando una vecchia struttura bituminosa debba venire risanata con manti sintetici).n Le forze di estrazione del vento devono essere state adeguata- mente considerate.

Se la vecchia struttura non può esse-re mantenuta, dopo l’asportazione del vecchio strato impermeabilizzan-te, deve essere prevista una struttura completamente rinnovata. (vedere per esempio fig. 1 a pagina 10)

17

Idoneità del sottofondo alla posa direttaIl sottofondo esistente è idoneo alla posa diretta di una membrana bituminosa o di un manto sintetico o è necessario interporre uno strato separatore (p.es. nel risanamento diuna membrana bituminosa)?

Uno strato separatore è necessa-rio se nell’impermeabilizzazione esistente ci sono delle tensioni (porosità e/o lacerazioni nella mem-brana). Lo strato di separazione evita che queste tensioni si tras-mettano al nuovo pacchetto. Uno strato di separazione è necessario anche quando vengono utilizzate delle membrane bituminose su superfici sintetiche non compatibili con il bitume.E, al contrario, quando manti sin-tetici – incollati sulla superficie con collanti PU e sormonti termosalda-ti – vengono posati su membrane bituminose preesistenti.

È necessario un drenaggio mirato del tetto?I ristagni d'acqua comportano sem-pre delle conseguenze negative, soprattutto nei tetti a vista:

n Maggiori incrostazioni di sporco in queste aree.n Sollecitazioni meccaniche nei punti di gelo e disgelo in inver- no e sbalzi di temperatura estre- mi d'estate, in particolare sui bordi dei ristagni di acqua e/o delle formazioni di ghiaccio.

In base alla nostra esperienza la soluzione più economica è rap-presentata dall’utilizzo dei pannelli isolanti BauderPIR T con pendenze integrate. I pannelli isolanti standard hanno una pendenza di ca. 2%.

È richiesto o addirittura previsto uno strato isolante termico ag-giuntivo?Determinante nei risanamenti di coperture esistenti è il valore U di trasmittanza termica previsto nell’ordinamento sul risparmio ener-getico. Se il coefficiente di trasmis-sione termica nel pacchetto esisten-te non viene raggiunto è necessario prevedere un isolamento termico supplementare.

La vecchia struttura è ancora efficiente? Secondo le linee guida per la pro-gettazione e l’esecuzione di tetti con impermeabilizzazioni “Linee guida tetto piano”, in presenza di una strut-

Fig. 17/1: sistema bituminoso monostrato di alta qualità, con strato superficiale di risanamento BauderTHERM SL 500 su vecchia strut-tura ancora funzionante.

tura ancora efficiente, è possibile, a determinate condizioni, una rilavora-zione con strato in guaina bituminosa polimerica.Il check-up del tetto piano -un servizio ad ampio spettro degli esperti Bauder.Struttura del tetto diversa, pro-blematiche diverse: non esistono soluzioni brevettate per il risana-mento di tetti piani. Per questo, prima di qualsiasi misura di risana-mento è necessario eseguire una minuziosa verifica delle condizioni attuali. Bauder Vi sostiene in loco grazie agli oltre 150 anni di espe-rienza nell’impermeabilizzazione di tetti piani. I nostri consulenti appositamente formati analizzano lo stato della superficie da risanare e individuano le misure di volta in volta più appropriate. E naturalmente Bauder offre anche i prodotti ottimali per eseguire ogni risanamento in modo sicuro ed economico.

Sistemi Bauder per tetti pianiPresupposti per il risanamento

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Glossario tetto piano

AggrappanteSoluzione bituminosa fluida che viene applicata sulla sottostruttura o vicino ai collegamenti per lega-re le polveri e come primer per le impermeabilizzazioni da incollare.

ArmaturaInserto di membrane bituminose, p. es. tessuto non tessuto, velovetro, fibra di vetro, inserti misti o lamine metalliche.

Barriera vaporeStrato che riduce o impedisce la diffusione del vapore acqueo.

BitumeDistillato di petrolio termoplastico per la produzione di membrane bituminose e adesivi.

ChiusuraFormazione dell’impermeabilizza-zione a bordo tetto.

CollegamentoFormazione dell’impermeabiliz-zazione su elementi costruttivi o strutturali confinanti o passanti.

Collegamento mobileCollegamento o chiusura su ele-menti costruttivi soggetti a movi-menti di vario tipo rispetto alla sottostruttura.

Giunto di dilatazioneSpazio tra due elementi costruttivi o strutturali progettato per permet-tere diversi movimenti.

ImpermeabilizzazioneElemento costruttivo piano, forma-to da materiali impermeabilizzanti sotto forma di membrana che forma uno strato impermeabile

sull’intera superficie del tetto per la protezione dell’edificio dalle preci-pitazioni.

Membrana bituminosaMembrana per tetto costituita da inserti con rivestimento bituminoso su entrambi i lati.

Membrana bituminosa elastomerica Membrana bituminosa con rivesti-mento a base di bitume elastome-rico modificato.

Membrane autoincollanti a freddoMembrane in bitume polimero dotate in fabbrica di strati autoin-collanti a freddo.

Membrana saldata a fiammaMembrana bituminosa con uno spessore di 4-5 mm posata mediante saldatura a fiamma.

ProtezioneFissaggio e protezione degli allac-ciamenti a elementi sporgenti.

Protezione superficialeStrato protettivo sull’ultimo strato impermeabilizzante che lo proteg-ge da sollecitazioni meccaniche e dalle intemperie. Si distingue tra protezione superficiale leggera (spargimento di ardesia in fabbrica) e protezione superficiale pesante (es. strato di ghiaia).

SottostrutturaBase piana per l’alloggio della struttura del tetto.

SovrapposizioneArea nella quale due membrane di uno strato impermeabilizzante si sovrappongono.

Strato isolante termicoStrato nella struttura del tetto che riduce la trasmissione termica tra interno ed esterno.

Strato protettivoStrato formato da materiali edili per la protezione duratura dell’imper-meabilizzazione da sollecitazioni meccaniche e termiche.

Strato separatoreStrato per la separazione duratura tra loro dei materiali edili o degli elementi costruttivi.

Superficie utilizzataSuperficie del tetto destinata alla permanenza di persone (sollecita-zione semplice), all’utilizzo da parte di veicoli (sollecitazione pesante) o alla piantagione.

Tetto in pendenzaPendenza del tetto realizzata con pannelli isolanti cuneiformi per la deviazione mirata delle acque meteoriche.

ZavorraStrato protettivo pesante per assi-curare gli strati del tetto contro l’aspirazione del vento.

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1 2Superfici e colori*

1 Ardesia verde/bianca2 Ardesia nero granito3 Ardesia marron autunnale4 Ardesia verde5 Ardesia naturale6 Ardesia rossa7 Cosparso minerale8 Talcata9 THERMOPLAN (FPO)10 THERMOFOL (PVC)

*L‘ardesia è un prodotto naturale nel quale sono possibili variazioni di colore. I colori raffigurati qui a fianco sono indicativi e non vincolanti.

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