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II www.gazzettino.it Sabato 5 Ottobre 2019 Il report Veicoli datati per il tpl su gomma IL RAPPORTO UDINE In Friuli Venezia Giulia au- tobus meno vecchi nel resto d’ Italia, con Trieste che vanta ad- dirittura un 56,6% dei mezzi cir- colanti acquistato dopo il 2013, a fronte di molte altre province italiane in cui la percentuale rag- giunge a malapena il 10%. Mezzi un po’ più datati sarebbero inve- ce in circolazione nelle province di Udine e Pordenone, dove gli autobus immatricolati dopo il 2013 raggiungono percentuali del 28,3% nell’udinese e del 29,4% nel Pordenonese. Una di- stanza siderale rispetto alla si- tuazione della Sardegna, con il 92,2% dei mezzi immatricolati prima del 2012 e, di conseguen- za, appena il 7,8% dopo il 2013 o della Calabria, dove gli autobus con sei anni si attestano al 9,5%. Sono i numeri di un’elaborazio- ne del Centro ricerche Continen- tal Autocarro, su dati Aci. Nel particolare, secondo tale rappor- to in regione gli autobus imma- tricolati prima del 2012 sarebbe- ro per il 71,7% in provincia di Udine, del 70,6% in quella di Por- denone, del 67,5% a Gorizia e del 43,4% a Trieste. In media, quin- di, gli immatricolati dopo il 2013 sarebbero il 34,4% (in Italia la media è del 19,6%) e quelli con immatricolazione anteriore sa- rebbero il 65,6%, a fronte di una media nazionale dell’80,4%. In sintesi, in Fvg gli autobus con ap- pena sei anni di vita sono quasi il doppio della media italiana. Un aspetto, quello dell’età dei mez- zi, su cui gli affidamenti per la gestione del trasporto pubblico locale hanno posto l’attenzione sia negli anni passati, sia con la gara che è stata appena aggiudi- cata definitivamente. Già le so- stituzioni dei mezzi previste nel 2016, per gli obblighi contrattua- li legati al bando del 2000, han- no portato l’età media a 5,5 anni. A Trieste la media a fine 2018 era scesa a 4,2 anni, contro una me- dia italiana di dieci anni. Inoltre, il bando di gara che ha affidato la gestione a Tpl Fvg scarl preve- de il «rinnovo costante del parco rotabile a carico dell’affidatario con i migliori standard Euro sul mercato». In generale in Italia sono due gli elementi che stan- no alzando l’età media degli au- tobus, secondo il rapporto: il parco circolante continua a cre- scere, tanto che nel 2018 ha supe- rato quota 100mila veicoli e, con- temporaneamente, nell’ultimo anno si è assistito a una diminu- zione di immatricolazioni di nuovi mezzi. Sale così l’età di questi quattro ruote, che è di cir- ca 4 anni in più rispetto alla me- dia europea, attestantesi a 7,5 anni. Da una simile situazione consegue una minore sicurezza della circolazione e un maggior impatto ambientale. «Gli auto- bus più vecchi ancora in circola- zione, infatti, hanno dispositivi di sicurezza non aggiornati con le tecnologie più recenti e allo stesso tempo presentano livelli di emissioni di sostanze inqui- nanti più alti rispetto ai mezzi di ultima generazione», osserva lo studio Continental. Proprio nel- la direzione di accelerare il tasso di rinnovo del parco circolante di autobus va il Piano strategico nazionale della mobilità sosteni- bile per il rinnovo del parco au- tobus con mezzi a basso impatto ,che prevede lo stanziamento di 3,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033 e punta al rinnova- mento del parco di autobus inve- stendo in particolare su mezzi meno inquinanti. In Fvg, dopo aver portato a termine il bando per il tpl su gomma, si sta lavo- rando per l’affidamento dei ser- vizi ferroviari. Un iter che «pre- vediamo di concludere entro il 2020», ha affermato l’assessore regionale Graziano Pizzimenti. Antonella Lanfrit © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO LATISANA Benvenuti a Latisana, ma la cartolina che si presenta non rispecchia l’accoglienza dei latisanesi. Già, perché il ter- minal dei bus di Latisana, co- struito da poco più di un de- cennio, pur essendo funziona- le per la posizione sembra ab- bandonato a se stesso. Peccato per quella che di fatto non è al- tro che una “cartolina” per le migliaia di persone che ogni anno vi transitano, che al loro arrivo si ritrovano un terminal sporco, con pochi servizi e con le toilette che di dignitoso han- no probabilmente solo il no- me. La struttura comunale di via Beorchia è divisa in più aree: il piazzale per i bus, la bi- glietteria, il bar, i servizi igieni- ci, mentre al piano superiore ci sono l’Innformagiovani e al- tri servizi. Una location di tut- to rispetto, a due passi dalla stazione ferroviaria e con tan- to di copertura che permette di prendere i mezzi pubblici al ri- paro dalle intemperie. Il pro- blema nasce quando si rimane in attesa di prendere il bus. Se infatti all’interno c’è una sala d’attesa con alcune panchine, sul piazzale davanti alle ban- chine bisogna rimanere in pie- di. A quel punto guai a chi fu- ma o deve gettare una carta o una semplice bottiglietta d’ac- qua. RIFIUTI Al di là della raccolta diffe- renziata, che di fatto non è pos- sibile, risulta già difficile getta- re i rifiuti dal momento che in tutta l’autostazione ci sono so- lo due cestini, posti rispettiva- mente all’entrata e nella sala d’attesa. Per i fumatori più at- tenti le sigarette invece finisco- no direttamente sopra ad un cestino che diventa un portace- nere, le altre fanno cumulo nei pozzetti. Se “accidentalmente” capita di avere un bisogno im- pellente, andare in bagno risul- ta difficile. Già, perché a volte le porte di ingresso alla stazio- ne sono fuori uso, mentre quel- le del bagno sono tutte chiuse a parte una, dove tra l’altro la vaschetta del wc è fuori uso. In “tilt” anche la presa di corren- te del bagno, a penzoloni a due passi dal lavandino dove man- ca il sapone, mentre le mani si possono asciugare durante il ritorno sventolandole l’una all’altra. I disabili invece sono costretti a non usare i bagni, tanto che un cartello avvisa che il bagno è fuori uso. Per il resto vige il “fai da te”. IL TOTEM All’esterno un totem infor- mativo è stato tolto da mesi, con un cavo elettrico lasciato a terra, un monitor all’interno dopo che per mesi non veniva aggiornato è stato definitiva- mente spento. Quello al fianco è l’unico invece che informa sulle corse dei bus Atvo, Saf, Apt e Atap, le cui corsie sono state numerate con dei fogli plastificati solo grazie alla in- traprendenza di qualche di- pendente dei mezzi pubblici. Difficile invece capire se il bus sia in ritardo o in orario, dal momento che ognuno deve os- servare il proprio orologio, dal momento che non ce n’è uno in stazione. Tutto sommato in- vece funzionano benissimo la biglietteria e il bar, gestiti in questo caso dai privati. E pen- sare che le compagnie di tra- sporto versano migliaia di eu- ro ogni anno al Comune per poter usufruire di una “catte- drale” abbandonata a se stes- sa. Marco Corazza © RIPRODUZIONE RISERVATA Le immagini I nodi dei trasporti Graffiti dentro i bagni Un’immagine dei servizi igienici del polo passeggeri di Latisana per il trasporto su gomma. Cestini pieni di cicche Un’immagine di un portarifiuti ricolmo di mozziconi di sigaretta. Ci sono pochi cestini. Servizi igienici ad ostacoli Non sempre è così agevole servirsi dei wc presenti al servizio dell’autostazione cittadina. In provincia sette mezzi su dieci immatricolati prima del 2012 TRASPORTO Il bando ha previsto un rinnovo del parco mezzi Primo Piano ` Il polo passeggeri di Latisana non sembra una bel biglietto da visita per la cittadina NASTRO Un’altra foto scattata nell’autostazione ` Il totem informativo è stato rimosso da mesi Il monitor all’interno è stato spento definitivamente MANCA UN OROLOGIO MOLTE SIGARETTE SI ACCUMULANO NEI POZZETTI FUNZIONANO BENISSIMO BAR E BIGLIETTERIA Il terminal dei bus fra bagni fuori uso e cestini stracolmi BIGLIETTO DA VISITA Una foto scattata nella stazione dei bus (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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www.gazzettino.itSabato5Ottobre2019

Il report Veicoli datati per il tpl su gomma

IL RAPPORTO

UDINE In Friuli VeneziaGiulia au-tobus meno vecchi nel resto d’Italia, con Trieste che vanta ad-dirittura un 56,6% dei mezzi cir-colanti acquistatodopo il 2013, afronte di molte altre provinceitaliane in cui la percentuale rag-giunge amalapena il 10%.Mezziun po’ più datati sarebbero inve-ce in circolazione nelle provincedi Udine e Pordenone, dove gliautobus immatricolati dopo il2013 raggiungono percentualidel 28,3% nell’udinese e del

29,4% nel Pordenonese. Una di-stanza siderale rispetto alla si-tuazione della Sardegna, con il92,2% dei mezzi immatricolatiprima del 2012 e, di conseguen-za, appena il 7,8% dopo il 2013 odella Calabria, dove gli autobuscon sei anni si attestano al 9,5%.Sono i numeri di un’elaborazio-ne del Centro ricerche Continen-tal Autocarro, su dati Aci. Nelparticolare, secondo tale rappor-to in regione gli autobus imma-tricolati prima del 2012 sarebbe-ro per il 71,7% in provincia diUdine, del 70,6% in quella di Por-denone, del 67,5%aGorizia e del

43,4% a Trieste. In media, quin-di, gli immatricolati dopo il 2013sarebbero il 34,4% (in Italia lamedia è del 19,6%) e quelli conimmatricolazione anteriore sa-rebbero il 65,6%, a fronte di unamedia nazionale dell’80,4%. Insintesi, in Fvg gli autobus con ap-penasei anni di vita sonoquasi ildoppio della media italiana. Unaspetto, quello dell’età dei mez-zi, su cui gli affidamenti per lagestione del trasporto pubblicolocale hanno posto l’attenzionesia negli anni passati, sia con lagara che è stata appena aggiudi-cata definitivamente. Già le so-

stituzioni dei mezzi previste nel2016, per gli obblighi contrattua-li legati al bando del 2000, han-noportato l’etàmedia a 5,5 anni.ATrieste lamedia a fine 2018 erascesa a 4,2 anni, contro una me-dia italianadi dieci anni. Inoltre,il bando di gara che ha affidatola gestione a Tpl Fvg scarl preve-de il «rinnovocostante del parco

rotabile a carico dell’affidatariocon i migliori standard Euro sulmercato». In generale in Italiasono due gli elementi che stan-no alzando l’età media degli au-tobus, secondo il rapporto: ilparco circolante continua a cre-scere, tanto che nel 2018 ha supe-rato quota 100mila veicoli e, con-temporaneamente, nell’ultimoanno si è assistito a una diminu-zione di immatricolazioni dinuovi mezzi. Sale così l’età diquesti quattro ruote, che è di cir-ca 4 anni in più rispetto alla me-dia europea, attestantesi a 7,5anni. Da una simile situazioneconsegue una minore sicurezzadella circolazione e un maggiorimpatto ambientale. «Gli auto-bus più vecchi ancora in circola-zione, infatti, hanno dispositividi sicurezza non aggiornati conle tecnologie più recenti e allostesso tempo presentano livelli

di emissioni di sostanze inqui-nanti più alti rispetto aimezzi diultima generazione», osserva lostudio Continental. Proprio nel-la direzionedi accelerare il tassodi rinnovo del parco circolantedi autobus va il Piano strategiconazionale dellamobilità sosteni-bile per il rinnovo del parco au-tobusconmezzi a basso impatto,che prevede lo stanziamento di3,7 miliardi di euro nel periodo2019-2033 e punta al rinnova-mento del parco di autobus inve-stendo in particolare su mezzimeno inquinanti. In Fvg, dopoaver portato a termine il bandoper il tpl su gomma, si sta lavo-rando per l’affidamento dei ser-vizi ferroviari. Un iter che «pre-vediamo di concludere entro il2020», ha affermato l’assessoreregionaleGrazianoPizzimenti.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL CASO

LATISANA Benvenuti aLatisana,ma la cartolina che si presentanon rispecchia l’accoglienzadei latisanesi. Già, perché il ter-minal dei bus di Latisana, co-struito da poco più di un de-cennio, pur essendo funziona-le per la posizione sembra ab-bandonato a se stesso. Peccatoper quella che di fatto non è al-tro che una “cartolina” per lemigliaia di persone che ognianno vi transitano, che al loroarrivo si ritrovanoun terminalsporco, con pochi servizi e conle toilette che di dignitoso han-no probabilmente solo il no-me. La struttura comunale divia Beorchia è divisa in piùaree: il piazzale per i bus, la bi-glietteria, il bar, i servizi igieni-

ci, mentre al piano superioreci sono l’Innformagiovani e al-tri servizi. Una location di tut-to rispetto, a due passi dallastazione ferroviaria e con tan-todi copertura chepermettediprendere imezzi pubblici al ri-paro dalle intemperie. Il pro-blema nasce quando si rimanein attesa di prendere il bus. Seinfatti all’interno c’è una salad’attesa con alcune panchine,sul piazzale davanti alle ban-chine bisogna rimanere in pie-di. A quel punto guai a chi fu-ma o deve gettare una carta ouna semplice bottiglietta d’ac-qua.

RIFIUTIAl di là della raccolta diffe-

renziata, che di fatto non è pos-sibile, risulta già difficile getta-re i rifiuti dal momento che in

tutta l’autostazione ci sono so-lo due cestini, posti rispettiva-mente all’entrata e nella salad’attesa. Per i fumatori più at-tenti le sigarette invece finisco-no direttamente sopra ad uncestino che diventa un portace-nere, le altre fanno cumulo neipozzetti. Se “accidentalmente”capita di avere un bisogno im-pellente, andare in bagno risul-ta difficile. Già, perché a voltele porte di ingresso alla stazio-ne sono fuori uso,mentre quel-le del bagno sono tutte chiusea parte una, dove tra l’altro lavaschetta del wc è fuori uso. In“tilt” anche la presa di corren-te del bagno, a penzoloni a duepassi dal lavandino dove man-ca il sapone, mentre le mani sipossono asciugare durante ilritorno sventolandole l’unaall’altra. I disabili invece sono

costretti a non usare i bagni,tanto che un cartello avvisache il bagno è fuori uso. Per ilrestovige il “fai da te”.

IL TOTEMAll’esterno un totem infor-

mativo è stato tolto da mesi,conuncavo elettrico lasciato aterra, un monitor all’internodopo che per mesi non venivaaggiornato è stato definitiva-mente spento. Quello al fianco

è l’unico invece che informasulle corse dei bus Atvo, Saf,Apt e Atap, le cui corsie sonostate numerate con dei fogliplastificati solo grazie alla in-traprendenza di qualche di-pendente dei mezzi pubblici.Difficile invece capire se il bussia in ritardo o in orario, dalmomento che ognuno deve os-servare il proprio orologio, dalmomento che non ce n’è unoin stazione. Tutto sommato in-vece funzionano benissimo labiglietteria e il bar, gestiti inquesto caso dai privati. E pen-sare che le compagnie di tra-sporto versano migliaia di eu-ro ogni anno al Comune perpoter usufruire di una “catte-drale” abbandonata a se stes-sa.

MarcoCorazza

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Le immaginiI nodi dei trasporti

Graffiti dentro i bagniUn’immagine dei servizi igienici del polopasseggeri di Latisana per il trasporto sugomma.

Cestini pieni di ciccheUn’immagine di un portarifiuti ricolmo dimozziconi di sigaretta. Ci sono pochicestini.

Servizi igienici ad ostacoliNon sempre è così agevole servirsi dei wcpresenti al servizio dell’autostazionecittadina.

In provincia sette mezzi su dieciimmatricolati prima del 2012

TRASPORTO Il bando ha previstoun rinnovo del parco mezzi

Primo Piano

`Il polo passeggeri di Latisana non sembrauna bel biglietto da visita per la cittadina

NASTRO Un’altra foto scattatanell’autostazione

`Il totem informativo è stato rimosso da mesiIl monitor all’interno è stato spento definitivamente

MANCA UN OROLOGIO

MOLTE SIGARETTE

SI ACCUMULANO

NEI POZZETTI

FUNZIONANO BENISSIMO

BAR E BIGLIETTERIA

Il terminal dei busfra bagni fuori usoe cestini stracolmi

BIGLIETTO DA VISITA Una foto scattata nella stazione dei bus

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I dem: basta leggi confuseci vuole maggiore serietà

`Dopo la decisione del Governola Regione si prepara al contrattacco

LE POSIZIONI

UDINE «Fedriga e la Lega conce-piscono l’amministrazione soloin termini di contrapposizioni elotta politica. Sono carenti dalpunto di vista tecnico e istitu-zionale eora chenonhannopiùil potere a livello nazionale han-no perso la ragione. Anziché in-ventarsi un governo cattivo enemico, Fedriga costruisca undialogo positivo per il Fvg anzi-ché ostinarsi a utilizzare la Re-gione per obbedire a Salvini».Parla così il capogruppo del Pd,Sergio Bolzonello commentan-do l’impugnativa dell’assesta-mento. «Esiste da sempre un’in-terlocuzione tra enti, che pre-scinde dal colore politico, so-prattutto dal punto di vista tec-nico.Avoltabastaunconfrontoper evitare di andare incontro aimpugnative. La capacità di go-

verno si qualifica anche attra-verso l’interlocuzione, ma Fe-driga sta dimostrando, in ma-niera palese, che l’unico con ilquale è in grado di parlare è Sal-vini. Non è vero che viene impu-gnato tutto, anzi, il comporta-mento del Consiglio dei mini-stri è istituzionale e non politi-co come quello di Fedriga, co-

me dimostra la decisione delGoverno di non intervenire nelgiudizio di legittimità costitu-zionale promosso dal Fvg con-tro il decreto Calabria che in te-ma di Sanità prevede il tagliodell’uno per cento sul persona-le sanitario». Rincara la dose ilsegretario regionale Dem Cri-stiano Shaurli: «Quando si legi-

fera in modo confuso e sbaglia-to, a forza di leggi omnibus incui si mette di tutto il calo dellaqualità delle norme è evidente.Anche il ruolo e il filtro di con-trollo rappresentato dalla presi-denza del Consiglio regionale ri-sulta debole se non inesistenteesponendo tutto il consiglio re-gionale abrutte figure».Di tutt’altro avviso la deputa-

ta friulana Vannia Gava, com-missario della Lega in Fvg: «Ilgoverno delle tasse ha dichiara-to guerra al Friuli-Venezia Giu-lia. Per quanto politica, l’impu-gnazione della legge regionaledi bilancio è una decisione gra-vissima.Èunattaccoai principidi autonomia e autodetermina-zione del nostro popolo, oltreche al buongoverno regionale.Lo respingeremo. Il governic-chio di Conte non può pensaredi farsi propaganda sulle spalledella nostra regione e della no-stragente.Nonpasseranno».

LE REAZIONI

UDINE Il governatore Massimilia-no Fedriga parla apertamente di«neocentralismo» e l’assessorePierpaolo Roberti di «un attaccoalla specialità». Così la giunta re-gionale, chehaappenadeliberatodi resistere in giudizio alla primaimpugnativa del Governo di unmese fa (coincisa con il debuttodella coalizione giallo-rossa) cheriguardava le norme friulan-giu-liane, ora si prepara a difendersidavanti alla Corte costituzionaleanche inquesto secondo rounddifronte a quello che ritiene un at-tacco di matrice squisitamentepolitica. Non si sono fatte attende-remolto le reazioni alla decisionedel consiglio dei ministri che, suproposta delministro per gli Affa-ri regionali Francesco Boccia, hadeliberato di impugnare l’assesta-mento di bilancio del 6 agostoscorso. Tre, in particolare, i punticontestati: un provvedimento le-gato all’erogazione di contributial terzo settore, per una frase incui la regione riconosce il valore ela funzione dei soggetti del terzosettore «aventi sede ed operanti»in Fvg, una norma sugli interven-ti anti-povertà, che destina il con-tributo di solidarietà solo ai ri-chiedenti in grado di dimostraredi risiedere da almeno 5 anni inregione e la norma sull’autorizza-zione alla realizzazione di nuovecase di riposo. Il tema ha tenutobanco fino a quando l’urgenzadella cronaca, con la tragedia diTrieste, ha colonizzato - come ènormale - l’attenzionedi tutti.

LE REAZIONIIl presidente Fedriga rispon-

dendo ai cronistialmattino ha as-sicurato che «daremo rispostepuntuali rispetto agli appunti dei

diversi ministeri. Evidentementeè da rivedere il rapporto con loStato se questa è l’impostazione.Noi abbiamo sempre dimostratodi essere collaborativi. Con il pre-cedente governo non è mai stataimpugnataunanorma.Nonè cheimprovvisamente scriviamo lenorme inmodo diverso. Forse c’èuna neo-volontà centralista dovesi impugnamolto volentieri». Mavede un segnale positivo nel fattoche «molte altre norme non sonostate impugnate. Un passo avanti

rispetto a quanto successo nellaprima seduta del Consiglio deiministri».Nel dettaglio nonvuolescendere, in attesa delle carte for-mali.Ma, aggiunge, «sono convin-to che senonavessimoapprovatole norme ci sarebbe stato un pro-blema di tenuta dei conti e di ri-sposte da dare ai cittadini». Co-munque, secondo Fedriga la nor-ma «è valida. Loro hanno impu-gnato di fronte alla Corte. Noi cidifenderemo di fronte alla Cortecome fatto con la prima impugna-

tiva». Per l’assessore Roberti «or-mai è chiaro che la priorità delGoverno è di andare allo scontrocon la Regione. Intanto oggi (ierindr) in giunta abbiamo datoman-dato di andare a giudizio sulle pri-me norme impugnate. È chiaroche non staremo fermi mentrequalcuno tenta di calpestare l’au-tonomia del Fvg usando la pro-priaposizioneal governononperrisolvere i problemi dei cittadinima per interessi partitici». Rober-ti, sempre in mattinata, anticipa-va che «presumo che andremoavanti a resistere anche suquestaimpugnativa, anche se attendia-mo le carte». Lui ritiene «inaccet-tabile che ci sia un Governo cheha come unica priorità andarecontro il Fvg. L’antipasto si è vistosubito, ora questo. È chiaro chenon c’è la volontà di risolvere iproblemi dei cittadini,ma di rom-pere le scatole alle Regioni gover-nate dal centrodestra. In Fvg glistiamo particolarmente simpati-ci», ironizzava. Le norme «le fac-ciamoperché ci sono basi giuridi-che. Resisteremo molto volentie-ri, ma è un peccato perché è unaperdita di tempo e uno spreco didenaro, su norme di competenzadel Fvg, che abbiamo il diritto dipoter fare, diritto che ci deriva daun mandato popolare ben defini-to, che ha dato pieni poteri a Fe-driga, con quasi il 60 per centodei voti, di fronte ad un Governoche sappiamo bene com’è nato».Un attacco politico? «Direi pro-prio di sì. Nonme lo spiego diver-samente. Queste decisioni hannoun iter politico. Per un anno emezzo non abbiamo avuto nessu-na impugnativa. Adesso due inun mese. Ma non permetteremoche venga calpestata l’autonomiadel Fvg e non tollereremo questoattaccoallanostra specialità».

Cdm

©RIPRODUZIONERISERVATA

«Loro impugnano?Noi pronti a resistere»

Il braccio di ferro

AMMINISTRAZIONE Il palazzo dipiazza Unità a Trieste

MA LA LEGHISTAVANNIA GAVAFA QUADRATO:«IL GOVERNOHA DICHIARATO GUERRAALLA REGIONE»

Regione Primo Piano

`Fedriga ha parlato di neocentralismoRoberti : «Un attacco di natura politica»

CONSIGLIO Unaseduta delparlamentinoregionale chesi svolge aTrieste inun’immaginetrattadall’archivio

CONSIGLIO DEI MINISTRI Una nuova impugnativa decisa a Roma

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www.gazzettino.itSabato5Ottobre2019

IL MECCANISMO

UDINE Retribuzioni mascherateda indennità di trasferta:ma i fi-nanzieri, in collaborazione conl’ufficio di vigilanza dell’Inps diUdine hanno scoperto l’escamo-tage e rivelato l’esistenza di al-tri 579 lavoratori irregolari.

OPERAZIONESi è conclusanei giorni scorsi

la terza fase dell’operazioneOvertime, condotta dalla Com-pagnia della Guardia di Finan-za di Gorizia, in collaborazionecon l’Ufficio Vigilanza dell’Inpsfriulano, finalizzata al contra-sto del lavoro sommerso ed alriscontro del corretto assolvi-mento degli obblighi dei sostitu-ti d’imposta. L’indagine ha por-tato a scoprire l’assunzione irre-golare di altri 579 operai specia-lizzati, in prevalenza di nazio-nalità rumena, polacca, bosnia-ca e croata, ai quali, nel periododal 2014 al 2018, parte delle re-tribuzioni sarebbero state ca-muffate in busta paga con unavoce non imponibile ai fini fi-scali e contributivi – nello speci-fico come “indennità di trasfer-ta” – nella misura di 15 eurogiornalieri per circa 200 euro

mensili. I compensi sottratti atassazione Irpef sono statiquantificati in 873mila eurocon conseguenti ritenute nonoperate e non versate nelle cas-se dello Stato per 235mila euro,a danno della collettività e deglistessi dipendenti.

LO STRATAGEMMAI lavoratori irregolari, a quan-

to è stato evidenziato dall’inda-gine, risultavanoassunti daunasrl con sede legale in Croazia estabile organizzazione in pro-vincia di Gorizia, amministratada un soggetto di nazionalitàcroata, che aveva per attivitàeconomica lavori di carpente-ria pesante e di edilizia in subappaltodadiverse aziendedelleprovince di Gorizia, Pordeno-ne, Udine, Treviso, Venezia, Fi-renze. In provincia di Udine leaziende coinvolte sono 2 (perun cantiere a San Giorgio) e al-trettante a Pordenone (per can-tieri a Budoia, Aviano, Sacile ePolcenigo). L’esame dei contrat-ti di sub appalto stipulatidall’azienda, con un volumed’affari nel 2017 per circa 4 mi-lioni di euro, il vaglio delle di-chiarazioni rese dagli operai du-rante gli accessi eseguiti dallefiamme gialle e degli ispettoriInps, l’analisi della documenta-zione contabile acquisita nelcorso delle indagini, hanno con-sentito di scoprire che i lavora-tori non si spostavanomaidalleloro sedi di lavoro e chedunquenessuna indennità di trasfertaavrebbe dovuto essere loro rico-nosciuta. Quindi, secondo gli in-vestigatori il meccanismo sa-rebbe servito solo a realizzare

una rilevante evasione fiscale.Lo spostamento (fittizio) dellemaestranze, riportato in bustapaga sotto la voce “trasferta Ita-lia”, avrebbe trovato ulterioreriscontro nell’analisi dei nume-rosi contratti di locazione stipu-lati dall’azienda controllata perl’affitto di abitazioni situate pro-prio vicino gli stabilimenti pro-duttivi dei committenti e con-cesse inuso ai dipendenti.

OVERTIMEIn totale, l’operazione Overti-

me ha permesso di individuarecomplessivamente 1.352 lavora-tori irregolari (operai specializ-zati) di cui 36 risultati comple-

tamente “in nero”. L’ammonta-re dei compensi cui non è stataapplicata l’Irpef è stato determi-nato in quasi 2,3 milioni di eu-ro, con ritenute non versate per792mila euro. Gli accertamentisvolti dalla Guardia di Finanzadi Gorizia, in collaborazionecon l’Inps di Udine, sono stati fi-nalizzati a contrastare il feno-meno del lavoro irregolare e ditutte lemanifestazioni di illega-lità connesse, come l’evasionecontributiva e le frodi in dannodel sistema previdenziale, maha avuto anche l’obiettivo di tu-telare le imprese oneste da unadannosa forma di concorrenzasleale.

`Parte dei compensi camuffati come indennità di trasfertaIn provincia coinvolte due aziende per lavori a San Giorgio

NELL’AMBITO

DELL’INCHIESTA

SONO STATI

INDIVIDUATI

OLTRE 1.300

ADDETTI NON IN REGOLA

SCALO

UDINE Ryanair annuncia duenuove rotte estive in partenzada Trieste Airport: Cagliari eMalta. La compagnia irlandeseannuncia 4 nuovi collegamentisettimanali dalla prossima sta-gioneestiva 2020.Nel nuovo il network estivo

2020, Ryanair opererà con duenuove rotte da Trieste Airport.Diventeranno sei le destinazio-ni proposte per lo scalo del Friu-li Venezia Giulia: oltre alle rotteper Bari, Catania, Londra Stan-sted e Valencia, si conferma ilcollegamento per Malta, men-tre torna, dopo alcuni anni, il vo-

lo sul capoluogo sardo.Il volo Trieste–Malta partirà

il 27 ottobre con due frequenzesettimanali il mercoledì e la do-menica e proseguirà nell’estate2020 con partenza da TriesteAirport il giovedì alle 17.35 e ladomenica alle 17.25. Il volo perCagliari opererà dal 2 aprile2020 condue frequenze settima-nali in partenza il giovedì alle20.05e ladomenica alle 17.40.Marco Consalvo amministra-

tore delegato di Trieste Airport:«Siamo soddisfatti della cresci-ta di Ryanair con le due nuovedestinazioni Cagliari e Malta econfidiamo in ulteriori sviluppidella stessa compagnia sul no-stro scalo».

Nuove rotte estive per Malta e Cagliari

Aeroporto di Trieste

Scoperti altri 579 lavoratori irregolari

Friuli

FIAMME GIALLE I finanzieri del comando goriziano hanno seguitol’indagine

`Si è conclusa la terza fase dell’operazione Overtimecondotta dai finanzieri goriziani con gli ispettori Inps Udine

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VI

www.gazzettino.itSabato5Ottobre2019

LA RUBRICA

Luise e à trê fîs. Intal so cjâf eveve simpri pensât che, di sigûr,e varès passade la sô vecjaie incompagnie di un di lôr, ancje acost di sopuartâ une brût smor-feose. Invezit, il prin si è mari-dât zovin e al è lât a stâ a cjadal-diaul; il secont, chel che al pare-ve che al volès restâ vedran, aplui di cincuante agns no aialpensât ben di cjatâsi une moro-se e adiriture di maridâsi? Al àcjatât cjase a un tîr di sclop, maparLuise “dongje” nol è avonde.Il tierç fi si è maridât ancje luimassezovin, soredutpar capî ince berdei che si steve butant;cundut che al jere a stâ a doi chi-lometris, si viodevin une vorepôc. Cuant che Luise e va fûr in-tal curtîl a bagnâ lis rosis, i venun lancûr di chei. Chel lûc alì aljere simpri stât il centri de sô vi-te e de sô famee: li a scjamavin icjars plens di fen o di blave, li icanais a zuiavin a corisi daûr, lia lassavin lismachinis, prin il soom e po dopo i lôr frutats. Fin aiprins agns dal doimil, par chen-ti a passavin ducj chei che a vi-gnivin a cjoli lis jerbis che cuntante dedizion e coltave tal ortdaûr di cjase e simpri li, sot delobie, si fasevin lis fiestis di fa-mee, chês cun passe cincuante

di lôr a ridi e a berlâ. Vuê lis uni-chis robis che a ’nd è cussì tantisa son lis jerbatis che a cressindapardut e che di sigûr nissunal ven a comprâ. Il campanel alà sunât aes vot di matine: so fi ilpiçul - si fâs parmût di dî, parcèal è dongje i cuarantevot - al è ri-vât vaint tant che un frutin. I àcontât che lui e la sô femine aàndecidût di lassâsi. Stant che lacjase là chea sona stâ e je di jê, il

fi i domandave ce che jê e pensa-rès se al tornàs a vivi li, puartan-tsi cun se ancje i doi fîs adoles-sents che al à. La nestre si è ditealore: cu la calme, chel toc dicjase indulà che a stevin i vonssi podarès comedâ un fregul ecussì…. Savint che no je une bie-le robe pensâle cussì pal fi, dutcâs, ….“Signôr graciis!” (Cu la co-laboraziondeArlef).

LE POSIZIONI

UDINE Confagricoltura lancia l’al-larme e chiede un interventodel premier. Confindustria Udi-ne non nasconde le preoccupa-zioni ma è sicura che la qualitàpremierà. È l’effetto dazi UsasulFriuli.

CONFAGRICOLTURA«Al presidente del Consiglio

Conte chiediamo un’iniziativaper discutere la questione deidazi Usa nel corso della riunio-ne dei capi di Stato e di governodell’Ue in programmaametà ot-tobre. All’Amministrazione sta-tunitense va ulteriormente sot-tolineato che non può esserel’Italia, tra gli Stati membri,quella più penalizzata per gliaiuti pubblici al consorzio Air-busdi cui non facciamoparte. Eall’Ue bisogna far cambiare pas-so sulla difesa dei nostri prodot-ti agricoli». È la reazione delpresidente di ConfagricolturaFvg, Philip Thurn Valsassina al-la pronuncia degli organidell’Organizzazione mondialedel commercio (Wto) relativaall’ammontare dei dazi aggiun-tivi che gli Stati Uniti sono auto-rizzati a imporre sulle importa-zioni dall’Ue, compresi i prodot-ti agroalimentari. «Non può es-sere sempre l’agricoltura, equella italiana in particolare, apagare per tutti». «Serve unitàd’intenti, collaborazione e forzacommerciale per studiare e ag-gredire nuovi mercati. Dalle in-formazioni che abbiamo raccol-to – prosegue – risulta, inoltre,che gli Stati Uniti potrebberoimporre i dazi aggiuntivi secon-do il cosiddetto sistema a “caro-sello”. In pratica, i dazi colpireb-

bero a rotazione tutte le produ-zioni destinate almercato statu-nitense. Forse è giunto il mo-mento di valutare pure qualchemisura che penalizzi l’importa-zione, in Europa, dei prodottiagricoli statunitensi. Infine, an-che un negoziato diretto dell’UecongliUsa, più volte sollecitato,consentirebbe di affrontarel’eterna questione del fenome-nodell’ItalianSounding».

CONFINDUSTRIA«L’export della provincia di

Udine verso gli Stati Uniti - diceAnna Mareschi Danieli, presi-dente di Confindustria Udine –dopoessere aumentatonel 2018del 17,8% rispetto al 2017, nelprimo semestre 2019 è cresciu-to ulteriormente, +36,6%, rispet-to allo stesso periodo dello scor-so anno (da 197 a 269 milioni dieuro).GliUsaper le bevande, edin particolare per i vini, nono-stante il calo di quest’anno, rap-presentano il primo mercatoper le esportazioni friulane».Gli Usa «rappresentano il secon-do partner commerciale ancheper la regione». Secondo lei «ilnostro Paese – commenta la pre-sidentedi ConfindustriaUdine -non si deve faremanipolare nel-la battaglia commerciale in attotra Usa e Cina. Faremmo esatta-mente i loro interessi, ovvero cifaremmo guerra a vicenda, per-dendo di competitività. Piutto-sto l’Italia, insieme all’Europa,deve riuscire a recuperare unruolo di grande mediatore e disalvaguardia dei propri interes-si. Credo, infatti, che la sfida siatra Europa e resto del mondo.Se pensiamo di rispondere allaguerra commerciale come sin-goli stati dell’Unione Europeaallora la partita per noi è giàpersa in partenza». Per lei «èevidente che l’eventuale appli-cazione di dazi potrebbe avereripercussioni sulle esportazionidi alcuni prodotti, ma noi dob-biamo continuare a mantenereil focus di eccellenza e qualitàdel prodotto italiano. Da sem-pre, il prodotto italiano non èacquistato per il prezzo, ma perlaqualità».

LA POLEMICA

UDINE Troppi parcheggi, mar-ciapiedi stretti: secondo l’asso-ciazione Fiab Udine Abicitudi-ne la “nuova” via Aquileia rap-presenta un’occasione perdu-ta. La strada, appena ripavi-mentata, è infatti al centro del-le polemiche per il nuovo asset-to viabilistico. “Vediamo con-fermate le preoccupazioniespresse già da tempo su unaderiva auto-centrica della no-stra bella città” commenta ilpresidentePaoloAttanasio.

LA POSIZIONEPer l’associazione, prima la

via era usata solo come arteriadi scorrimento e di sosta occa-sionale e spesso selvaggia (conl’annoso problema della dop-pia fila) e quindi era tempo che

venisse ripensata: “Ma non inquestomodo. La speranza, col-tivata da molti, era quella diuna nuova via Aquileia, chesfruttasse inmaniera più razio-nale gli enormi spazi a disposi-zione, facendo tornare alla gen-te la voglia di andarci, di fer-marcisi, di viverla – continua -.Una strada più residenziale, in-somma. Invece, le immaginidella nuova via Aquileia volutadalla giunta, e frettolosamenteillustrata in un incontro pub-blico di alcune settimane fa incui tutto era già stato deciso,sono semplicementedesolanti.Al netto della bella ripavimen-tazione, il dato significativo èche i parcheggi sono raddop-piati: guardando la sistemazio-ne complessiva, viene da pen-sare che fosse questo il veroscopo di tutta l’operazione. Ilfallimento riguarda tutto il

nuovo assetto della via, checontinua ad avere un rapportodi uno a quattro fra marciapie-di e sede stradale”. Secondol’associazione, il risultato sarà“una concentrazione di auto, ascapito sia di residenti sia deicommercianti. Se il buongior-no si vede dal mattino, prepa-riamoci al restyling dell’asseviaCosattini-viaZanon”.

LA RISPOSTA“Abbiamo cercato di mette-

re ordine nella viabilità di viaAquileia – risponde il vicesin-daco Loris Michelini -, con unsenso unico sia per le auto siaper i bus navetta che non rovi-neranno il porfido; se non aves-simo fatto i parcheggi anchedal lato della pista ciclabile, sisarebbe ripresentato il proble-ma della sosta non regolamen-tata. E non si tratta di una solu-

zione come quella di via Za-non: in via Aquileia, abbiamocreato una fascia di protezionetra i posteggi e il percorso per iciclisti”. Il vicesindaco assicu-ra che la carreggiata rimane di3,70 metri di larghezza lungotutta la via, quindi sufficientiper il transito: “Nei punti piùstretti – continua -, dove nonsono stati realizzati posteggi, cisaranno barriere fisiche perimpedire i sorpassi: è una viasu cui si andrà lentamente enon si sfreccerà come accade-va in precedenza”. Infine, il nu-mero dei parcheggi (37 in più):“I commercianti avevano chie-sto di aumentarli e d’altronde,questa è una via fortementeemporiale: ha bisogno di pedo-ni, di ciclisti, ma anche di postiauto”.

AlessiaPilotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA PRESIDENTEDI CONFINDUSTRIANON NASCONDELE PREOCCUPAZIONIMA È CONVINTACHE LA QUALITÀ PREMI

TRE VERDETTI

TOLMEZZO La Corte dei conti ha di-chiarato l’estinzione del procedi-mento per danno erariale a cari-codiDemetrio Condello, 58 anni,già luogotenente dei Carabinierie già comandante delNucleo ope-rativo radiomobile di Tolmezzo,giudicato a suo tempo in sede pe-nale assieme ad altri appartenen-ti all’Arma nell’ambito di un pro-cedimento nel quale si contesta-vano l’appropriazione di sostan-ze stupefacenti e la falsificazionedi verbali di sommarie informa-zioni. Laquestioneprovocòa suotempo parecchio clamore. Con-dello, assistito dall’avvocato diTrieste Cristina Da Ros, avevapatteggiato nel 2012 davantiall’allora ancora esistente Tribu-nale di Tolmezzo la pena di 4 an-ni di reclusione e 18mila euro dimulta. La Procura della Corte deiconti, considerando fra l’altro lanatura dolosa dei fatti contestati,ha inteso procedere contro l’ex

sottufficiale deiCarabinieri per ildanno all’immagine patitodall’Arma in tale vicenda, chie-dendo la condannaal pagamentodi 36mila euro. Ma l’uomo ha in-vece ottenuto l’estinzione delprocedimento contabile dalla Se-zione giurisdizionale della Corte(presidente Paolo Simeon, consi-glieri Giancarlo Di Lecce e GiuliaDeFranciscis), dopoaver versatola somma di 15mila euro “opzio-nando” il rito abbreviato e dopoaver conseguito dai giudici la ne-

cessaria valutazionedi congruitàdell’importo proposto per chiu-dere in un sol colpo anche la par-tita davanti alla Corte. Imagistra-ti hanno definito con analoghemodalità anche la posizionedell’ex sindaco di Pasian di PratoLorenzo Tosolini, 66 anni, cheera stato citato a giudizio dallaProcura contabile per un dannoerariale subito da tale Comune acausa di un procedimento davan-ti al Tar conclusosi sfavorevol-mente per il Comune medesimo.

Tale vicenda riguardava la circo-stanza che l’allora sindaco avreb-be partecipato alla votazione diuna deliberazione consiliare no-nostante “un potenziale interes-se personale” - scrive la Corte - alcontenuto del provvedimento.Tosolini, chiedendo la definizio-ne in forma abbreviata del proce-dimento, ha versato 1.050 euro,somma ritenuta congrua. Il Co-munedi Pasian di Prato aveva do-vuto sborsare 5.044 euro per lespese del processo al Tar, di cuigran parte al proprio difensore e500 euro a titolo di contributounificato. Ma parte di tale som-ma non è entrata nel noverodell’azione risarcitoria a causadella prescrizione. Infine una ter-za sentenza contabile riguarda lacondannaa risarcire alla CciaadiUdine un danno erariale pari a38.252 euro stabilita nei confron-ti della srl unipersonale SviluppoEmme e della legale rappresen-tante e amministratrice dellame-desima FernandaVeronez Buelo-ni, di origine brasiliana, per“fraudolenta acquisizione di fi-nanziamenti pubblici”. Le irrego-larità contestate erano state alcentro di un’indagine eseguitadalla Polizia tributaria dellaGuardiadi finanza diUdine.

MaurizioBait

Friuli

DOPO I LAVORI Un’immagine di via Aquileia

Detulisesprocsdi îrdivuêedidoman

Nol è mai un mâl cheal sedi ancje un bendi Francesco Sabucco

IL PALAZZO La sede della Corte dei conti

`Dichiarato estintoil procedimentocontabile

La nuova via Aquileiabocciata anche dai ciclisti

Dazi Usa, Confagricolturachiede l’intervento di Conte

Corte dei conti, militare chiude la partita

`Per l’associazione i parcheggi sono troppie i marciapiedi comunque restano stretti

`Ma il Comune assicura che gli spazisono quelli previsti dalla normativa

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VII

www.gazzettino.itSabato5Ottobre2019

«SOLITE DICHIARAZIONIURLATE DI FEDRIGALA GRATUITÀGIÀ ESISTEMA L’APPLICAZIONEÈ STATA ESTESA»

GIUNTA

UDINE Duemilioni emezzo stan-ziati per l’aggregazione delleimprese e a sostegno dell’im-prenditoria femminile. È l’im-porto che ha approvato ieri laGiunta regionale, su propostadell’assessore alle Attività pro-duttive Sergio Bini, destinandoanche il riparto su base provin-ciale. In particolare, una misu-ra riguarda l’incentivazioneper le Pmi affinché si costitui-scano in reti d’impresa con sog-gettività giuridica per la realiz-zazione di progetti di aggrega-zione; la seconda riguarda l’in-centivazione, attraverso contri-buto in conto capitale, per lacreazione di nuove attivitànell’ambito dell’imprenditoriafemminile, specificatamentenell’artigianato, nell’industria,nel commercio e nel turismo.Nel dettaglio, per quel che ri-guarda i progetti di aggregazio-ne in rete –unmilione e 50milaeuro - la suddivisione delle ri-sorse a livello territoriale è cal-colata in proporzione al nume-ro di imprese attive nelle quat-tro aree della regione (rilevazio-ne Movimprese di Infocame-re). Questo, quindi, il ripartodeliberato dall’Esecutivo regio-naleprevedeadisposizioneperUdine 508mila euro (43.459 im-prese); per Pordenone quasi275mila euro (23.513 imprese);per Trieste quasi 163mila euro(13.942 imprese); per Gorizia104mila euro.

LE POSTEInmerito agli incentivi desti-

nati all’imprenditoria femmini-le –unmilione e 525mila euro -,anche in questo caso lametodo-logia del riparto è strutturatasul numero di aziende attive inogni territorio provinciale, peruna suddivisione finale cosìcomposta:Udine 738mila euro;Pordenone quasi 400mila eu-ro; Trieste pocomenodi 237mi-la euro; Gorizia 151mila 226 eu-ro. Su proposta dell’assessore aInfrastrutture e Territorio, Gra-ziano Pizzimenti, la Giunta re-gionale, ha poi approvato il pro-grammadei lavori dimanuten-

zione straordinaria delle infra-strutture viarie e nuove costru-zioni per il 2019 che sarà realiz-zato da FvgStrade per importiche complessivamente supera-no i 6milioni Tremilioni di eu-ro sono stanziati direttamentedalla Regione, mentre la som-manecessaria a coprire l’interoprogramma verrà garantita darisorse proprie di Fvg Strade.Nel dettaglio, è stata deliberatal’esecuzione di lavori da appal-tare in tutta la regione per unimporto superiore ai 5 milionidi euro, mentre 400mila eurosono destinati all’installazionedi barriere antirumore nel Co-mune di Tavagnacco in attua-zione dei piani di Azione anti-rumore. Altri 230mila euro so-no previsti per la fase proget-tuale di alcuni interventi finan-ziati con i Fondi sociali di coe-sione. Infine, circa 500mila eu-ro saranno impegnati per inca-richi professionali. «È quanto

mai necessaria una correttaprogrammazione, integrandoprima possibile tutta la rete incapo a Fvg Strade, compresa laviabilità provinciale trasferitaalla società dal gennaio 2018 –ha affermato l’assessore -.L’obiettivo è garantire la gestio-ne delle attività dell’azienda inmodo efficiente ed efficace, so-prattutto per le risorse pubbli-che impegnate». L’assessore haaggiunto che chiederà a Fvg-Strade di fornire la rappresen-tazione grafica della rete con lecaratteristiche salienti già ana-lizzate in relazione agli inter-venti conclusi, a quelli in corsoe quelli programmati. E a pro-posito di infrastrutture, un ruo-lo strategico ora lo giocanoquelle digitali. Per questo, haaggiornato ieri l’assessore ai Si-stemi informativi SebastianoCallari dopo aver incontrato ilpresidente di Insiel, «dovrà es-sere disponibile in rete quantoprima il nuovo sportello unicodigitale dei servizi», con carat-teristiche da «piattaforma webdove gli utenti possano entraree navigare senza difficoltà, re-perendo con pochi clic tutte leinformazioni richieste alla Re-gione e, successivamente aglienti locali».

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA POLEMICA

UDINE «E bravo Fedriga, che ven-de come un’assoluta novità,quasi una rivoluzione, qualco-sa che in realtà esisteva già inlarga parte. La guardia medicaera già gratuita, ora si amplia ilservizio e questo è positivo, masiamo lontani dal loromotto #f-vgcambia, i toni restano quellida propaganda». A dirlo è ilconsigliere regionale del PdRo-berto Cosolini, commentandole dichiarazioni del presidentedellaRegione,Massimiliano Fe-driga, riguardo all’accordo coni rappresentanti delle organiz-zazioni deimedici volto ad assi-curare efficacia al servizio dellaguardia medica sul territorio.«Siamo alle solite dichiarazioniurlate, di propaganda. Fedriga,

attraverso la sua pagina Face-book si limita a dire inmanieraambigua che la guardiamedicasarà gratuita per tutti i cittadinidel Friuli Venezia Giulia. E di-fatti i commenti di cittadini sor-presi per qualcosa che esistevagià, non mancano. Se quella diFedriga e della Lega non fosseuna politica di strilli, l’informa-zione sarebbe dovuta essere:gratuità della guardia medica,già esistente, estesa anche ai Co-

muni di non residenza per i cit-tadini del Fvg». Cosolini, quin-di, non nega la positività dellanotizia, ma che va «molto ridi-mensionata rispetto al clamoredell’incipit del presidente. Evi-dentemente è più facile sempli-ficare aproprio favore la realtà,gli effetti speciali colpisconosempredi più».

LA MISSIONE

UDINE Montasio, Prosciutto diSan Daniele e vino. Sono statequeste le tre parole chiavedell’incontro istituzionale tra ladelegazione del Friuli VeneziaGiulia, guidata dall’assessore al-le Finanze, Barbare Zilli, e il go-vernatore di Shizuoka (Giappo-ne), Heita Kawakatsu. “Abbia-mo riscontrato grande aperturada parte del governatore di Shi-zuoka - ha spiegato Zilli - rispet-to alla nostra proposta di am-pliamento della partnership trale due realtà, in particolare perquanto riguarda la promozionedei prodotti agroalimentari delFriuli Venezia Giulia che stannogià riscuotendo successo suiconsumatori giapponesi”. Kawa-katsu ha rimarcato come i prece-

denti accordi abbianopostobasisolide per i rapporti tra FriuliVenezia Giulia e Prefettura diShizuoka e ha sottolineato la vo-lontà di ampliarli per allargaregli attuali orizzonti commercia-li, sportivi e istituzionali. Zilli haquindi invitato il governatore diShizuoka a visitare nuovamentela nostra regione per incontrareil governatore Massimiliano Fe-driga e, in quell’occasione, ratifi-care ufficialmente il nuovo ac-cordo di collaborazione nel qua-le rientrerà anche la promozio-ne dell’offerta culturale regiona-le. “Sul fronte istituzionale ab-biamo ottenuto risultati estre-mamente positivi e, parallela-mente, abbiamo proseguito an-che l’azione attuata in questigiorni dalla Regione assieme aPromoturismoFvg. In quest’otti-ca, abbiamopromosso un incon-

tro a Tokyo tra produttori di vi-no e buyer locali, durante il qua-le sono stati avviati numerosicontatti commerciali, a cui hapartecipato anche il presidentedel FogolarFurlandella capitalenipponica, Flavio Parisi”. In me-rito, Gomiero, ha spiegato che“le prime due presentazioni-de-gustazioni di vini a Shizuoka eTokyo ci confermano che la stra-da di combinare turismo ed eno-gastronomia è funzionale perpresentare la destination FriuliVenezia Giulia”. Prima del mee-ting con il governatore di Shi-zuoka, la delegazione regionaleha accompagnato il due voltecampione del mondo di ciclo-cross, Daniele Pontoni, e gli altriciclisti che domani partecipe-ranno alla cronoscalata Fu-ji-Zoncolan in un giro d’allena-mento.

LA DELIBERA

UDINE Un nuovo passo che raf-forza l’autonomia del Fvg quel-lo che è stato compiuto ieri ingiunta con il via libera al dise-gno di legge che recepisce iprincipi fondamentali del siste-ma integrato degli enti territo-riali della regione inmateria difinanza pubblica, sulla basedel famoso patto Fedeiga-Triasiglato il 25 febbraio. Ne è con-vinto l’assessore Pierpaolo Ro-berti, che nel frattempo si stapreparando a varare (il provve-dimento è atteso «probabil-mente venerdì prossimo») laprimaparte della riformadeglienti locali, che poggia su duepilastri, l’introduzione delle co-munità facoltative dei Comunie i quattro commissari perl’edilizia scolastica. Con il ddlcostruito sulla base dell’accor-do di febbraio, «si esplicita ilprincipio contenuto nel pattoFedriga-Tria - spiega Roberti -sul sistema integrato. Vuol di-re che non si guarda più allasingolarità dell’ente, ma al

Friuli Venezia Giulia nel suocomplesso». Un esempio?«Ogni ente deve rispettare iltetto di spesa del triennio, perle assunzioni di personale. Fi-nora se io Regione avessi deci-so di dare mille dipendenti alComune di Marano, per dire,avrei potuto farlo in virtù dellecompetenze, ma il Comunenon avrebbe potuto assumerliperché avrebbe sforato il tettodi spesa. Con questa norma, in-vece, si guarda al sistema Fvg.Su una serie di norme di carat-tere finanziario il Friuli vieneconsiderato come un sistemaunico e non come un comples-so di singolarità. Quindi devegarantire allo Stato solo il sal-do finale, poi come tiriamo fuo-ri i soldi sonoaffari nostri».

Una nuova prospettiva che,secondo l’assessore alle Auto-nomie locali, garantisce «ai Co-muni di lavorare meglio, adesempio assumendo più perso-nale, e di garantiremigliori ser-vizi. Attraverso piccoli passi ciavviciniamo al quadro com-plessivo che sarà dato dalla ri-forma completa degli enti loca-li».Roberti ricorda anche che

durante gli incontri fatti conmaggioranza e opposizione,ma anche con l’Associazionedei comuni Anci e l’Uncemperlamontagna, da più parti è sta-ta sottolineata «la necessità didare corso a più provvedimen-ti per risolvere i problemideglienti locali». E una risposta, se-condo lui, la dovrebbe dare «laprossima settimana un altroddl che contiamo di presenta-re sulle forme associate dei co-muni, proseguendoquindi consuccessivi interventi fino al pri-mo trimestre 2020 per dare ri-sposta alle sofferenze degli en-ti locali».

Cdm

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Montasio, vino e San Danielegli assi della missione in Giappone

DEM Roberto Cosolini

«Più autonomia per gestirela spesa pubblica dei Comuni»

«MENO PALETTIPER ASSUNZIONIALLO STATOVA GARANTITOSOLO IL SALDO»L’assessore

Roberti

Regione

AMMINISTRAZIONE La sede della Regione a Trieste

IMPRENDITORIAFEMMINILEAL TERRITORIOUDINESE 738MILA EUROALLA DESTRATAGLIAMENTO 400MILA

ENTE La sala del consiglio

Cosolini: guardia medicasolo tanta propaganda

Imprese in rosae aggregazionici sono 2,5 milioni`È lo stanziamento deciso ieri dalla giunta FedrigaNel riparto a Udine vanno 508mila euro per 43mila ditte

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IX

www.gazzettino.itSabato5Ottobre2019

ACQUA Cisterne per il rifornimento durante l’emergenza idrica. Hydrogea ne ha collocate 18 in dieci comuni montani

Ampliamenti, innovazione e ambiente: il Nip cambia volto

MANIAGO

Anche quest’anno, la Regio-ne ha pubblicato un bando perla promozione di nuovi insedia-menti produttivi o ampliamentinegli agglomerati industriali dicompetenza dei consorzi. Sitratta di un’iniziativa destinataa riscuotere lo stesso successoottenuto con gli analoghi bandi2017 e 2018, che hanno visto nu-

merose imprese del Nip di Ma-niago tra le beneficiarie delleagevolazioni. Anche grazie alservizio di consulenza e affian-camento che il Consorzio offrealle imprese. Il bando si rivolgealle piccole e medie impreseoperanti nei settori della produ-zione e dei servizi, ma anche al-le grandi imprese, limitatamen-te a determinate categorie dispesa. Come nelle edizioni pre-cedenti, l’iniziativa prevedecontributi in conto capitale pernuovi insediamenti produttivi,ampliamenti o programmi di ri-conversione produttiva, di im-prese già localizzate o che si an-dranno a localizzare nelle aree

industriali. Elemento fonda-mentale per la validità della do-manda di incentivo, presentabi-le fino al 14 febbraio 2020, è ilvaloreminimo dell’investimen-to previsto, che per le Pmi deveessere di almeno 500mila euro.Il progetto deve prevedere an-che una ricaduta occupaziona-le nel triennio successivo. Inol-tre, particolare riguardo è datoal rinnovamento degli impiantidi produzione e agli investimen-ti in efficienza energetica. Tra lespese ammissibili rientrano an-che quelle di pubblicità inclusequelle attraverso i siti e-com-merce, legate all’avvio dell’im-presa, e i costi salariali relativi

ai posti di lavoro creati per i pri-mi 2 anni del programma di in-vestimento. «Si tratta di un otti-mo strumento dimarketing ter-ritoriale - ha commentato Stefa-no Dametto, presidente del Nip- che ci consente di rendere an-cora più attrattive le aree di no-stra competenza e di dare im-pulso al circolo virtuosodell’economia locale. Questainiziativa testimonia la capaci-tà degli stakeholder della Regio-ne di lavorare in sinergia, attra-verso azioni che sostengonoconcretamente le imprese a be-neficio del tessuto socio-econo-mico del territorio». Ormai daanni gli spazi per nuovi insedia-

menti sono terminati,mentre sista operando per un amplia-mento dei capannoni. Soddisfa-zione per questo nuovo impul-so alle attività imprenditorialidel Nip è stata espressa anchedalle amministrazioni localidella pedemontana, che hannoricordato come nella zona pro-duttiva maniaghese gravitinoalcune migliaia di persone, nu-mero che cresce di oltre 600unità sommando lamanodope-ra impegnata alla Roncadin diMeduno, altra realtà che fa par-te del Consorzio per l’industria-lizzazionedell’area.

L.P.

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Produzione ancora a rilento alla Roncadin di Medunoa causa dei rigidi protocolli sulla tutela degli alimenti

`Finita l’emergenza idrica in 10 comuni, ma resta l’invitoa non bere se si presenta torbida. Monitoraggio costante

Fiore lascia

Tornaboni

al comando

dell’Ariete

VITO D’ASIO

Emergenza idrica finita: do-po 48 ore di passione, seguitealla perturbazione che avevamesso in ginocchio le presedella Val d’Arzino, che alimen-tano le condotte di una decinadi comuni della montagna epedemontana pordenonese, ie-ri la situazione generale é mi-gliorata fino a far cessare l’al-larme. «Facendo seguito allenostre precedenti comunica-zioni - si legge in una nota pub-blicata nella tarda serata di ie-ri sul sito di HydriGea - si se-gnala che i risultati analiticidegli autocontrolli sull’acquaimmessa in rete, ad oggi vali-dati dal nostro laboratorio diriferimento, non hanno evi-denziato alcuna anomalia suiparametri di cui al D.Lgs.31/2001».

EMERGENZA SUPERATA

Pertanto, «a seguito degli in-terventi eseguiti da Hydrogeaspa nei giorni scorsi sull’operadi presa sul torrente Comugna- prosegue la comunicazioneistituzionale della società chegestisce il servizio idrico inte-grato - l’emergenza è stata su-perata essendo state ripristina-te le condizioni di normaleesercizio della rete idrica. Adogni buon conto - si concludela nota di servizio a vantaggiodegli abitanti dei dieci comuniinteressati - Hydrogea spa ga-rantirà comunque, in accordocon l’Azienda sanitaria, il ser-vizio sostitutivo, tramite le 18cisterne inox già posizionatesul territorio dei Comuni affe-renti all’acquedotto Destra Ta-gliamento, oltre al monitorag-gio dei parametri qualitativisull’acquaerogata in rete».

LE CISTERNE

Da quanto si è appreso, i 18serbatoi - uno per ognimunici-pio e alcuni dedicati esclusiva-mentea casedi riposo emensescolastiche - saranno rifornitiregolarmente nel fine settima-ne e saranno rimossi nellagiornata di lunedì qualora nonsi evidenziassero problemati-che, al momento difficilmenteipotizzabili. Resta valida la

precauzione di non usare l’ac-qua a scopo alimentare se do-vesse essere torbida. Si sta tor-nando alla normalità anche al-la Roncadin di Meduno, dovec’erano stati due stop produtti-vi legati a rigidi protocolli ine-renti alla tutela degli alimenti.Daquanto si è appresoda fontiqualificate dell’azienda cheproduce pizze surgelate - e dálavoro a quasi 600 addetti - an-che ieri si è verificato qualchedisguido e rallentamento lega-to ai problemi che si erano ve-rificati tra mercoledì e giovedìnell’impossibilita di utilizzareacqua certificata. I verticidell’industria alimentare sonopersuasi di poter tornare allaproduzione ordinaria da lune-dì mattina, assicurando laclientela che nemmeno un chi-lo di impasto realizzato nelleore dell’emergenza è stato usa-to per produrre le rinomatepizzeRoncadin.

LorenzoPadovan

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L’AREA La zona industriale

`Confermato il bandoregionale dedicatoai consorzi produttivi

HYDROGEA:

«I RISULTATI

DELLE ANALISI

NON HANNO RILEVATO

ANOMALIE

NEI PARAMETRI»

Trent’anni faunpezzodimondoiniziòa tremare. Iniziòtutto il 9novembre1989,quandounamoltitudinedicittadinidell’Est si arrampicòsulMuroche tagliava indueBerlinoe losuperòperraggiungeregli abitantidellaGermaniaOvest.Alcuneimmagini sonopassateallastoria. IlCrafdedicaallacadutadelMurodue iniziativeespositive: laprima inprogrammadal9novembreaPordenonee laseconda,dagennaioaSanVito.Duemostrechenonsonoperòl’unicostrumentoperricordare lo storicoavvenimentoeguardarealfuturocon ideali liberi:«Vogliamocoinvolgere il

pubblico–afferma ilresponsabileLucaGiuliani –perquestochiediamoa tuttidicondividereconnoitestimonianzediquelmuroediqueimomenti». Furono inmoltidall’ItaliaedalFriuli araggiungereBerlinodopo il 9novembre1989.Tanti egiovanissimi in festahannoscandito laparola “libertà”esollevatopolvereacolpidipicconesuiquarantatréchilometridiMuro:«Sicuramentenegli albumditante famiglie si conservanoancora fotografiedell’evento».Daottobrea febbraio ilCentrodi ricercaearchiviazionedella fotografia celebrerà il 30.anniversariodella cadutadelMurooffrendoalpubblicol’opportunitàdivalorizzare

testimonianzestorichepersonali inunaveraepropriagalleriadigitale. Ilmurovennericiclato, senefecerostrade,alcuniblocchiandaronoall’astae finirononellecollezioniprivate: «Conle fotografie e i repertid’epocache lepersonevorrannocondividerepotremmodarevitaallaprimagalleriadigitalededicataall’evento,miauguroci siaunapartecipazionecorale».Per inviarlebasterà[email protected] lo0427. 91453.Dallasua fondazione, ilCrafharealizzatooltre300mostredifotografia in Italia enelmondo.

L.P.

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La caduta del Muro di Berlino diventa una galleria digitale

Spilimbergo

Spilimberghese Maniago

Acqua, cisterne operative sino a lunedì

MANIAGO

Si è svolta ieri mattina nellacaserma “Baldassarre” di Ma-niago la cerimonia di avvicenda-mento del comandante del Reg-gimento logistico “Ariete”. AlcolonnelloMarco Fiore è suben-trato il parigrado Carlo Torna-boni, proveniente dal 15° Centrodi rifornimento e mantenimen-to dell’esercito di Padova. Il co-lonnello Fiore lascia dopo quasiun anno. Durante questo perio-do ha saldamente condotto il re-parto nel fornire supporto logi-stico alla brigata “Ariete” enellenumerose attività addestrativee operative che lo hanno vistoimpegnato. Tra queste, da ricor-dare lapartecipazione al ciclo diattività legate al mantenimentodella prontezza operativa perl’esigenza Nato e il consistentesupporto fornito agli assettidell’Ariete che hanno partecipa-to nei mesi di maggio e giugnoscorsi all’importante esercita-zione “Dragon 2019” in Polonia.Sul fronte delle attività condottein territorio nazionale, assettidel reggimento sono attualmen-te impegnati nell’operazione“Strade sicure” a Tarvisio e, con-testualmente, il reparto sta for-nendo supporto logistico alcampo d’arma dell’Ariete insvolgimento in questi giorni alpoligono di Teulada in Sarde-gna. Il Reggimento logistico“Ariete” ha inoltre partecipato,nelmaggio scorso, ad un impor-tante esercitazione di Protezio-ne civile, organizzata dalla Re-gione nel comprensorio mania-ghese, in cui veniva simulato unintervento di soccorso a seguitodiun rilevante evento sismico.

L.P.

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LA CERIMONIA Ieri a Maniago