Il Teatro Di Mattina Favolosamente vera ‘17/‘18 da 4 a 13 … tempo guida il succedersi dei...

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Il Teatro Di Mattina Favolosamente vera ‘17/‘18 da 4 a 13 anni

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Il Teatro Di MattinaFavolosamente vera ‘17/‘18

da 4 a 13 anni

regia, disegno luci Cosimo Severo; arrangiamento musicale da Tchaikovsky e musiche originali Fabio Trimigno; collaborazione alle musiche originali Celestino Telera, Michele Lorenzo Telera; interpreti Alessandra Ardito, Daniele Piscitelli, Fabio Trimigno, Michele Lorenzo Telera, Luca Pompilio; sguardo drammaturgico Stefania Marrone; videoproiezioni, tecnico luci Luca Pompilio, Tea Primiterra; tecnico del suono Carlo Giordano; assistente alla regia, foto di scena Filomena Ferri.Con un ringraziamento speciale a Nunzia Antonino per averci prestato la sua preziosa voce e a Rosa Merlino per averci donato la sua ombra.

Schiaccianoci Swing concerto teatraledi Bottega degli Apocrifi - musica dal vivo, teatro d’attore e nuovi media

Ci sono quelle domande che ti porti dietro da sempre.Come marcia un esercito di topi?Come si entra in un mondo magico?Come se ne esce?Come faccio a sapere quando un sogno è davvero finito?A queste domande risponderemo insieme, con la musica.La fiaba dello Schiaccianoci si trasforma in un’opera dedicata ai più piccolie viene custodita da musicisti / giocattolocapaci di credere ai sogni fino a farli diventare veri.

‘’...Lo Schiaccianoci Swing riescedavvero a catturare anche i più piccoli,

proponendo un ingegnoso miscugliodi performance musicale e teatro fisico.

La fiaba originaria di E.T.A. Hoffmann sitramuta in un lungo sogno dadaista ...

si sfruttano gli strumenti del teatroper guidare anche in un’appuntita

ricerca musicale,che spazia di genere in genere e finisce

per farsi parola...’’(Sergio Lo Gatto su

teatroragazziosservatorio.it)

durata 50 min circaetà consigliata 5-11 anni

SCHEDA DIDATTICA

IL GIOCO MUSICALEPeter Ilic Tchaikovsky, autore del celebre balletto ‘‘Lo Schiaccianoci’’ oggi è considerato uno dei più grandi musicisti russi, ma è ancor più noto per aver forgiato un proprio stile musicale russo, consolidando l’uso di convenzioni compositive della musica classica accanto alla musica tradizionale.

Il gioco musicale dello spettacolo “Schiaccianoci Swing” nasce fondendo i generi, rileggendo in chiave swing i brani più famosi del balletto, dondolando tra il jazz e il blues, saltellando dallo stile classico al bluegrass, dallo swing alla musica folk, dal valzer alle improvvisazioni.Unico vincolo è la coordinata del TEMPO.Il tempo guida il succedersi dei brani e i musicisti/giocattoli in scena come se fossero parte di un grande carillon; è la pulsazione che disegna il movimento delle melodie come in un perfetto ingranaggio; è il battito della

grancassa; è il ticchettio dell’orologio che segna la mezzanotte con dodici rintocchi.

LA STORIALo spettacolo parte dlla lettura della fiaba originale di E.T.A. Hoffman ‘‘Schiaccianoci e il re dei topi’’, fortemente incentrata sull’impossibilità di distinguere nettamente tra sogno e realtà.La lettura di questo testo potrebbe agevolare la visione, visto che lo spettacolo è pressocchè muto salvo piccole eccezioni.

TECNICHE E LINGUAGGI UTILIZZATIMusica dal vivo, teatro d’attore e videoproiezioni

BRANI TRATTI DAL BALLETTO CONSIGLIATI PER LA GUIDA ALL’ASCOLTO IN CLASSE

- Fata Confetto- Ouverture- Trepak - Danza Russa- Caffè - Danza Araba - Marcia

di e con Annabella Tedone, consulenza artistica Marianna Di Muro, Rossana Farinatitecnico di scena Iyas Jubeh, con il sostegno di Ass. Cult. Tra il dire e il fare - Compagnia La luna nel letto. Lo spettacolo è dedicato a nonno Feluccio. Spettacolo semifinalista Premio Scenario Infanzia 2010.

Il rapporto tra due generazioni, tra due “tempi”: un nonno e sua nipote. Un’assenza, presente, che invita a vivere la vita un passo alla volta, perché ogni passo ha la sua storia da raccontare. Un’assenza, presente, nel tempo, nel suo mistero quotidiano, nel suo scorrere lento o veloce...Tic tac, tic tac, tic tac... Per scoprire che le espressioni “Non ho tempo!”, “Non posso perdere tempo!” sono solo un’invenzione adulta.Tic tac, tic tac, tic tac... Esiste davvero il Tempo? E com’è? Dov’è? È un profumo? Un rumore? Una musica? Un vento?Il Tempo... è quel che c’è dentro!

Ai miei tempidi Kuziba Teatri - teatro d’attore

durata 45 min circaetà consigliata 6-10 anni

La trama.“Ricomincio”: è così che la protagonista, schiacciata dai ritmi frenetici della quotidianità, decide di fermare la propria corsa, uscire da quella “gabbia” in cui finiscono le persone quando diventano grandi, e prendersi i suoi tempi. Porta indietro le lancette dell’orologio e torna nel passato, ripercorrendo alcune tappe della sua infanzia... raccontando di un nonno che non c’è più, ma che è ancora presente, come l’esuvia, quella “scorza” che le cicale lasciano quando crescono e si trasformano, che il nonno le regalò il giorno del suo decimo compleanno. Proprio come fanno le cicale con l’esuvia, anche Daria lascia la sua “scorza”, si libera dalla gabbia che diventando adulta si era costruita addosso e, insieme al nonno, “passo dopo passo”, riscopre il valore del tempo, la preziosità di ogni istante.

SCHEDA DIDATTICA

Temi prevalentiI temi che emergono dal lavoro sono:• Il Tempo, il suo valore, la sua finzione, il suo mistero;• Il rapporto tra generazioni;• Il rapporto con la morte, con l’assenza.Riferimenti all’esperienza del bambino:• Lo stress del mondo adulto, che travolge la quotidianeità del bambino.• Il rapporto con i nonni, importanti punti di riferimento nell’infanzia e non solo.• L’accettazione della realtà,anche nei suoi aspetti dolorosi, e la capacità di affrontarle trasformarla in senso positivo, “passo dopo passo”.Spunti relativi ai temi trattati:• Il nonno che incontriamo nello spettacolo trasmette a sua nipote il senso della capacità di prendersi dei tempi di attesa e di riposo; lasciarsi guidare dal coraggio delle scelte, e “stare” nella vita: siamo in grado oggi di rispettare questi tempi, di dare valore al gioco, all’ascolto, all’incontro, al riposo?• Ci capita, a volte, di sentirci schiacciati dal tempo, dagli impegni, dalle mille cose da fare nostre e dei nostri genitori, che non ci lasciano la possibilità di fermarci, di respirare?• “Percorso di iniziazione”: cosa impara Daria di importante per la propria vita? Il personaggio, adulto, ripercorrendo alcune tappe del passato, affronta la sfida di crescere mantenendo la forza dell’ “essere piccoli”, rispettando “i propri tempi”; come le ripeteva il nonno quando era piccola: “Ricorda: la Vita è più importante del Tempo.”)

Tecniche e linguaggi teatrali utilizzatiTeatro d’attore, teatro danza; uso dello spazio scenico come spazio di gioco reale; drammaturgia originale.

Metodo di lavoro e indicazioni sulle scenografie e gli oggetti di scena.Ai miei tempi nasce come progetto di ricerca di un linguaggio teatrale dedicato all’infanzia; un linguaggio fatto di parole semplici, ma anche di grandi verità. “Estate. All’ombra di un ulivo. Il vento soffia tra i suoi rami, accompagnando alle mie orecchie il canto delle cicale. In quel canto riconosco per un istante la sua voce. La voce di un’assenza, la voce di un tempo che è passato e non può più tornare. E in quel vento, in quel canto, respiro e decido di raccontare.” Raccontare ai piccoli, ma anche ai grandi, la possibilità di afferrare qualcosa che non si può afferrare, né trattenere, qualcosa che forse è solo finzione, un’ invenzione adulta, che a volte rischia di travolgere il mondo dei bambini, i quali rientrano ormai a pieno ritmo in tabelle di marcia sature di impegni quotidiani. Ed è proprio da loro che parto nella prima fase del processo creativo, attraverso un lavoro di ricerca sul tema del tempo. Un fare teatro per l’infanzia, a partire dall’infanzia, dalle richieste dei bambini, dai loro desideri più profondi, dal loro bisogno di spazi riconquistati alla negazione quotidiana. Essere partecipe insieme a loro di un’esperienza teatrale che, prendendo in prestito le parole di Rodari, comunichi loro “non solo il piacere della vita, ma la passione della vita”, li agevoli nella conoscenza di sé e delle proprie emozioni e nel rapporto con gli altri, stimolando la loro immaginazione.

Sinbad il viaggiatoredi Bottega degli Apocrifi - Teatro d’attore, teatro acrobatico, teatro e musica

Scritto da Stefania Marrone, Regia Cosimo Severo; con Kingsley Ngadiuba, Bruno Soriato, Luca Pompilio, Raffaella Giancipoli; scene e Costumi Iole Cilento e Porziana Catalano; disegno luci Michelangelo Campanale; spazio Sonoro e editing musicale Danilo Mottola; ricerche musicali e arrangiamenti Fabio Trimigno, Cosimo Severo; produzione Bottega degli Apocrifi; con il contributo di Regione Puglia, Ministero alle Attività e ai Beni Culturali

E’ ancora notte e una nave sta lasciando il porto; a bordo ci sono Sinbad e la sua ciurma.Sinbad vuole viaggiare per tutti i mari conosciuti dall’uomo e se per fare questo tocca scappare di notte rubando la nave di famiglia … poco importa. Lui è fatto per seguire le rotte dei naviganti e non le regole del palazzo reale, che Isac, suo fratello, gli ripete ad ogni occasione. Basta ordini! Basta gente che ti dice cosa devi pensare e come devi comportarti: Sinbad vuole scrivere da solo la sua storia,

durata 50 min circaetà consigliata 6-13 anni

vuole sfidare il suo destino.E il destino si presta volentieri a giocare con lui … ma lo avvisa: per vincere la partita probabilmente ci sarà da sacrificare la ciurma e sicuramente ci sarà da sacrificare Isac, che si è imbarcato di nascosto sulla nave. Quando dici “è destino”…Sinbad vincerà la sua partita? Attraversa mari infestati da mostri, perde la ciurma, sacrifica suo fratello … ma cosa farà davvero di lui un capitano?

SCHEDA DIDATTICA

Lo spettavolo Sinbad il viaggiatore è una libera riscrittura dei sette viaggi di Sinbad il marinaio in cui si racconta nelle Mille e una notte.Esistono numerose versioni di questa grande raccolta poiché, derivando direttamente dalla tradizione orale, anche la scelta delle storie da inserire al suo interno è stata affidata ai diversi trascrittori; consideriamo perciò significativo che i viaggi di Sinbad siano stati inseriti in tutte le raccolte.Di seguito alcuni spunti/suggestioni che possono essere approfonditi con i ragazzi.

SPUNTI DI APPROFONDIMENTO• Nella riscrittura dello spettacolo Sinbad è un ragazzo adottato e amato dal re di Baghdad, e quindi ha avuto un grande dono dal destino. Eppure non si accontenta, e per affermare la sua identità ha bisogno di mettersi in viaggio contando solo sulle proprie forze, a rischio di apparire ingrato.• Il viaggio in mare è uno dei paradigmi del viaggio di scoperta: dall’Odissea all’Isola del tesoro, da Il vecchio e il mare a Capitani coraggiosi, il viaggio in mare rappresenta un viaggio nel profondo di sé.• I capricci del destino mettono Sinbad davanti ad un bivio: deve scegliere tra i suoi desideri e la vita di suo fratello. Quante volte e in che modo la società in cui viviamo ci pone di fronte ad una scelta simile?• Sinbad riesce a raggiungere il suo obiettivo

quando smette di considerarlo più importante delle persone che lo circondano. Quanto sono determinanti nelle nostre scelte le relazioni con le altre persone?• Sinbad riesce a vincere la sua sfida perché rovescia le sue priorità (le persone diventano più importanti dell’amor proprio) e ha il coraggio di cambiare idea. Quanto è difficile per noi cambiare idea, non facendo quello che gli altri si aspettano da noi?

TECNICHE E LINGUAGGI UTILIZZATITeatro d’attore, teatro acrobatico, teatro e musica

VASSILISSA E LA BABARACCAdi Kuziba teatro - Teatro d’attore e teatro di oggetti

Regia Raffaella Giancipoli; con Bruno Soriato e Annabella Tedone; disegno luci Tea Primiterra; scene Bruno Soriato; musiche originali Mirko Lodedo e Francesco Bellanova - Casarmonica Edizioni; costumi Raffaella Giancipoli; tecnico di scena Angelo Piccinni; cura della produzione Annabella Tedone.

Vassilissa è una bambina abituata a dire sempre sì, solo sì, sì mamma, si papà, sì a tutti pur di essere amata. E’ una bambina brava e ubbidiente, la figlia perfetta che qualunque genitore vorrebbe: non si oppone, non protesta, non fa nulla di diverso da quello che le viene chiesto. Vassilissa si prende cura degli adulti come se l’adulta fosse lei, a tal punto che quando la mamma muore è lei a rassicurare il padre accettando che si risposi. Poco prima di morire, la mamma dona a Vassilissa una bambolina alla quale chiedere aiuto in caso di difficoltà. Difficoltà che non esitano a presentarsi quando entra nella nuova casa: non appena il padre parte per un lungo viaggio d’affari, la nuova moglie rivela presto il suo cuore di matrigna e costringe Vassilissa ai lavori più umili e faticosi. Esasperata dalla piccola

durata 55 min circaetà consigliata 6-11 anni

adulta che si ritrova in casa, la matrigna la manda con l’inganno nel bosco a cercare il fuoco dalla Baba Jaga, certa che non farà più ritorno. L’unica ad avere il fuoco sempre acceso è la terribile strega che vive arroccata nella Babaracca, la casa selvaggia con occhi di fuoco con la quale riduce i bambini in polpette. La Baba Jaga invece tiene Vassilissa con sé promettendole il fuoco se riuscirà a superare delle prove impossibili. Grazie all’aiuto della bambolina e alla vicinanza con questa strega da cui tutti fuggono, Vassilissa scopre che non è poi così terribile dire ciò che si pensa per davvero, correndo il rischio di non essere accettati; scopre che il sì ha senso perché c’è il no, che si può essere amati anche quando non si è d’accordo.

SCHEDA DIDATTICA

TEMI PREVALENTIA partire dalle tematiche principali della fiaba popolare russa, “Vassilissa la bella”, si affronta il tema della morte e dell’abbandono, la familiarizzazione con l’alterità e lo sviluppo dell’interiorità istintuale. Nella nostra versione della storia si pone l’accento sul percorso di definizione dell’identità, sul bisogno del bambino di essere accettato e sul tema dell’iper-responsabilizzazione dei bambini spesso trasformati in genitori dei loro genitori.

RIFERIMENTI ALL’ESPERIENZA DEL BAMBINODifficoltà del bambino ad affermare se stesso, il proprio sentire, il proprio pensiero per paura di non essere amato; bisogno del bambino di essere visto, riconosciuto, accettato; esperienze di separazione e abbandono, in senso stretto o figurato.

METODOLOGIE DI LAVOROLa produzione nasce da un lavoro di ricerca con e sul mondo dell’infanzia, attraverso laboratori condotti nelle scuole e nei centri per minori del territorio, dove abbiamo raccolto disegni, scritti e immagini prodotte dai bambini. Parallelamente al lavoro di ricerca con l’infanzia, abbiamo interrogato la scena attraverso l’elaborazione di immagini, l’improvvisazione sui temi della storia, la costruzione della scenografia e la scrittura scenica dove la parola scritta e quella improvvisata si sono nutrite e modificate a vicenda. Ci siamo avvalsi della collaborazione di un sapiente musicista pugliese, Mirko Lodedo, che ha composto le musiche originali dello spettacolo, e per il lavoro degli attori con gli oggetti dello sguardo di una esperta del teatro di figura, Daria

Paoletta; queste competenze hanno arricchito e integrato il lavoro durante un anno e mezzo di produzione. Il potere del fuoco come fonte di energia è alla base della scelta dell’ambientazione in linea con la corrente steampunk, una corrente artistica che si basa sulla domanda “Come sarebbe il futuro se fosse avvenuto nel passato?” - dove per “passato” si fa perlopiù riferimento al secolo XIX, epoca dell’esplosione mondiale dell’industria grazie all’applicazione delle macchine a vapore (in inglese, “steam”) alimentate a fuoco di carbone. La trasformazione della protagonista riverbera nella scena, in cui un unico corpo centrale prende la forma di letto, di casa, di baracca. La polimorfia del macchinario scenico rispecchia i diversi aspetti del luogo “casa” sottolineati nei vari momenti della storia: il calore e la semplicità della casa materna, il gelo e la cupezza di quella della matrigna, la repellenza e la vitalità della baracca della Baba Jaga. La sua costruzione è partita dal recupero di materiali e oggetti di uso comune (tubi, vecchi strumenti di misurazione, utensili e strumentazioni in disuso, ecc.) e si è sviluppata dal gioco evolvendo in un processo di stratificazione, seguito da una rielaborazione scenografica rivolta a valorizzarne la carica evocativa. Riferimenti metodologici essenziali per l’approccio all’immaginario infantile rimangono: • Mario Bolognese, “Verso una pedagogia del mito” • Vladimir Propp, “Morfologia della fiaba” • Bruno Bettelheim, “Il mondo incantato”

TECNICHE E LINGUAGGI UTILIZZATITeatro d’attore e teatro di oggetti

biancaneve, la vera storiadi Teatro Crest - Teatro d’attore

Scene luci, testo e regia Michelangelo Campanale; con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente; costumi Maria Pascale; assistente alla regia Serena Tondo; assistente di produzione Sandra Novellino; tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo.

durata 55 minetà consigliata da 5 anni

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria.Nel nostro spettacolo, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire.

Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.

l’albero della memoriadi Catalyst - Teatro d’attore, musica dal vivo

Scritto e diretto da Riccardo Rombi; dal testo di Anna e Michele Sarfatti L’albero della memoria; con Alba Grigatti, Francesco Franzosi; musiche dal vivo Letizia Fuochi, Francesco Cusumano; aiuto regia Ulpia Popa; disegno luci Laura De Bernardis; progetto video Andrea Santese; produzione catalyst in collaborazione con La Nottola di Minerva e Teatro Puccini | Firenze 2016

La natura del testo di Anna Sarfatti ha permesso di costruire uno spettacolo che parlasse anche ai ragazzi più piccoli di un momento estremamente tragico della nostra storia recente con una delicatezza davvero inusuale. Riccardo Rombi ha infatti costruito, intorno alla vicenda narrata nel libro, una cornice teatrale semplice ma estremamente comunicativa in cui agiscono due personaggi immaginari, Irma, una ex staffetta partigiana che ora fa la postina in sella alla sua inseparabile Gina, e Pepe, gitano da dieci generazioni, custode di ricordi e di piccole magie. L’una rappresenta un pezzo della Resistenza che anche le donne hanno combattuto, l’altro le persecuzioni che intere popolazioni hanno sofferto durante la II guerra mondiale. Ad accompagnare il loro incontro la voce di Letizia Fuochi

durata 60 minetà consigliata 8-13 anni

e la chitarra di Francesco Cusumano chiamati sul palco a suonare la musica e di un intero popolo con tre brani in lingua yiddish che fotografano tre diversi momenti della storia del popolo ebraico: le persecuzioni, la guerra e la deportazione, il ritorno alla vita. Tra iniziali diffidenze, scambi di battute e tazze di caffè, Irma e Pepe cominciano a condividere alcuni ricordi e momenti delle loro vite. Il racconto della vicenda di Samuele Finzi, protagonista del libro, scivola all’interno di questo scambio come un dono: questo racconto, infatti, sarà la chiave per comprendere l’importanza della memoria perché, come dirà Irma, avere gli stessi ricordi “è come avere un pezzo di vita insieme”.

Le quattro stagioniPercorso tattile-sonoro

da una ricerca musicale del M° Fabio Trimignocon FabioTrimigno e Filomena Ferri

“Le Quattro Stagioni” è un percorso pratico di creazione musicale estemporanea, un percorso di ri-scrittura musicale alternativa per bambini, in cui gli strumenti adoperati non sono quelli tradizionali, ma sono re-inventati per suonare assieme.E’ un piccolo viaggio nel tempo che racconta lo scorrere delle stagioni, tra le note e i sonetti che hanno ispirato Antonio Vivaldi; un gioco tra i toni caldi e freddi delle quattro stagioni alla riscoperta di oggetti destinati ad essere scartati, ma che con un pizzico di fantasia si trasformano in strumenti musicali non convenzionali, pronti per essere suonati in un’orchestra estemporanea.

-La Primavera Il risveglio della natura tra il suono di chi ancora dorme

e il suono di chi prova a svegliarsi, tra i cuscini ancora caldi e il suono di una campana, tra le sveglie e i campanellini, tra

il silenzio dei fiori che sbocciano e il volo degli uccelli…

-L’EstateIl canto delle cicale in un’orchestra di fermagli

che duettano con le bolle d’acqua in un gioco di bicchieri e cannucce…

-L’AutunnoLa danza silenziosa di alberi

che perdono lentamente le loro foglie in un suono sommerso, delicato, fragile come le foglie, delicato come la carta…

-L’InvernoUn canto sottile, quello del vento tra le fessure delle porte, un

suono sottile che annuncia un temporale, una cascata frenetica di suoni di palloncini pizzicati

in un temporale incessante…

Un gioco tra ricerca e ri-creazione dei suoni della natura, tra oggetti e rumori, tra suono e ritmo, tra colori e dinamiche, tra note e sensazioni, tra il movimento del corpo e il suono degli oggetti che lo accompagnano.Uno spazio che diventa una mappa sonora, una mappa che diventa un’orchestra, un laboratorio che diventa un gioco tra il movimento del corpo e il suono degli oggetti, una palestra di suoni e ritmi che ri-creano una nuova partitura sonora delle quattro stagioni:

NOTE DIDATTICHE“Le Quattro Stagioni” è un percorso tattile e sonoro adattabile in qualsiasi spazio che possa ospitare trenta partecipanti in movimento.Lo spazio sarà identificato come “mappa sonora” e i partecipanti come “orchestra estemporanea”.

Ad accogliere l’orchestra estemporanea ci sarà un maestro di musica che sarà la “guida del laboratorio”. La mappa sonora, segnata a terra con un semplice nastro carta, sarà divisa in quattro regioni sonore chiamate “stagioni”. In ogni regione sonora saranno disposti oggetti e materiali che poi saranno utilizzati dall’orchestra estemporanea per ricercare, sperimentare e ri-creare i suoni di ciascuna stagione e farne una “partitura musicale”.I partecipanti saranno invitati a portare da casa degli oggetti per arricchire le regioni sonore e trasformarli – al momento opportuno - in strumenti musicali insospettati.

La guida del laboratorio condurrà l’orchestra estemporanea in un percorso tra movimento del corpo e scoperta della materia degli oggetti, tra il ritmo dell’uno e il suono dell’altra.La guida aiuterà a riconoscere ciascun oggetto e poi a trasformarlo, a trarre dalla sua materia il suono, che, attraverso la pratica dell’ improvvisazione di gruppo e il metodo dei loop delle cellule ritmiche genererà una sequenza musicale capace di raccontare lo scorrere del tempo e delle stagioni.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONEnumero max partecipanti 30durata percorso 1h 30metà consigliata 4-8 anni

Il percorso tattile può essere effettuato sia presso uno spazio dell’Istituto Scolastico (classe, aula magna, etc…) che in Teatro (previa disponibilità); la data e l’ orario sono da concordare con l’Istituto Scolastico in base alle esigenze delle classi coinvolte e alla disponibilità della Compagnia. Sarà cura dell’insegnante referente recuperare

gli oggetti sotto elencati per ciascun alunno:foglio di carta A4, campanellino o sonaglio (anche un orecchino pendente o un braccialetto che simuli un tintinnio), un paio di fermagli a scatto per capelli, un bicchiere di plastica dura o anche una tazza da tè di plastica dura, una cannuccia, un quotidiano, un rotolo di cartone (tipo scottex), un palloncino gonfiabile.

da un’idea musicale di Fabio Trimignodi e con FabioTrimigno

il giro della musica in 80 minutiGioco didattico/spettacolo partecipato

E’ un gioco didattico a squadre, uno spettacolo interattivo che vi farà fare un viaggio nel mondo della musica con la mente, con il corpo, con la voce e l’immaginazione. Un viaggio attraverso i cinque continenti per riavvolgere il tempo e la storia: dalla geografia dei luoghi alla storia della musica, dal regno degli animali alla nascita degli strumenti, dal canto al ritmo, dalle tradizioni musicali di un popolo alla teoria musicale, dai

teatri storici all’opera lirica, dai gruppi rock ai cantanti più famosi …L’obiettivo della squadra è essere la prima squadra a completare il giro del mondo (segnato da un percorso sulla mappa) in 80 minuti, e ritornare al punto di partenza, per entrare finalmente nel Mondo della Musica.Le squadre hanno a disposizione una mappa, delle pedine, dei mazzi di carta , un dado colorato, lavagna e gesso.Un Maestro di musica ha il compito di organizzare il viaggio, far rispettare le regole, dirigere le squadre come piccole orchestre e piccoli cori, dare chiarimenti, spiegazioni e, in situazioni controverse, ha l’ultima parola.Il Maestro di musica ha a disposizione le istruzioni del gioco, un fischietto, una clessidra, un metronomo.

Posizionate la grande mappa su di un tavolo, sul pavimento, su un bel prato, sul palco di un teatro, in classe…

Adesso siete pronti a giocare?

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONEnumero min partecipanti 15numero max partecipanti 45durata gioco didattico 2 ore circaetà consigliata 9-13 anni

Disponibilità:

il giro della musica in 80 minutiGioco didattico/spettacolo partecipato

ottobre 2017 20, 21novembre 2017 14, 15, 16

Le quattro stagioniPercorso tattile-sonoro

gennaio 2018 16, 17, 18marzo 2018 08, 09, 10

Schiaccianoci Swing concerto teatraledi Bottega degli Apocrifi - musica dal vivo, teatro d’attore e nuovi media

ottobre 2017 18dicembre 2017 04, 05, 06, 07, 13, 14gennaio 2018 12, 13

l’albero della memoriadi Catalyst - teatro

gennaio 2018 31febbraio 2018 1

Ai miei tempidi Kuziba Teatro - teatro d’attore

Novembre 2017 27

aprile 2018 08, 09, 10

Sinbad il viaggiatoredi Bottega degli Apocrifi - Teatro d’attore, teatro acrobatico, teatro e musica

Biancaneve, la vera storiadi Crest - teatro d’attore

marzo 2018

febbraio 2018 21, 22, 23

Vassilissa e la Babaraccadi Kuziba teatro - Teatro d’attore e teatro di oggetti

INFORMAZIONI

Gentili docenticon il presente modulo potrete inoltrarci le richieste di prenotazione per gli spettacoli.

✓ il modulo dovrà essere compilato in ogni sua parte e inviato a mezzo mail all'indirizzo: [email protected] oppure consegnato a mano presso gli uffici del Teatro Comunale "Lucio Dalla" di Manfredonia.

✓ qualora il numero di posti richiesti non sia disponibile per la data scelta, sarà nostra premura contattarvi per proporvi una data alternativa.

✓ In caso riscontraste difficoltà economiche che impediscono la partecipazione di alcuni alunni vi invitiamo a metterne al corrente l’organizzazione, confidando di riuscire ad elaborare una soluzione insieme.

✓ Per gli alunni degli Istituti dei Comuni limitrofi alla città di Manfredonia l’organizzazione può offrire la sua collaborazione per trovare soluzioni di trasporto con un costo aggiuntivo al costo del biglietto.

✓ Per il percorso tattile-sonoro “Le Quattro Stagioni” e per il gioco-laboratorio “Il giro della Musica in 80 minuti” si consiglia di contattare l’ufficio del Teatro per valutare la disponibilità della Compagnia e concordare data e orario.

BOTTEGHINO

Costo spettacoli , percorso tattile sonoro e gioco/laboratorio € 5,00

Le quote di partecipazione dovranno pervenire presso gli uffici del Teatro Comunale entro dieci giorni dalla data scelta per lo spettacolo.

Scheda di Prenotazione Spettacoli

(da compilare e riconsegnare alla Segreteria del Teatro Comunale “Lucio Dalla”Manfredonia)

dati scuola

SCUOLA___________________________________________________________________________

INDIRIZZO_________________________________________________________________________

TEL___________________________FAX_________________________________________________

CAP__________________________CITTA'_______________________________________________

E-MAIL____________________________________________________________________________

C.F. __________________________P. IVA_______________________________________________

dati insegnante referente

NOME_____________________________________________________________________________

COGNOME_________________________________________________________________________

TEL_____________________________CELL______________________________________________

E-MAIL____________________________________________________________________________

INDIRIZZO (facoltativo) ______________________________________________________________

CAP______________________CITTA'___________________________________________________

SPETTACOLO_______________________________________________DEL__________________

CLASSE_______ SEZ_______ N. ALUNNI_______ N. ACCOMPAGNATORI_______

SPETTACOLO_______________________________________________DEL__________________

CLASSE_______ SEZ_______ N. ALUNNI_______ N. ACCOMPAGNATORI_______

Confermo di aver preso visione delle modalità di partecipazione Firma del docente referente Timbro e firma del Dirigente Scolastico

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Scheda di Prenotazione Spettacoli

(da compilare e riconsegnare alla Segreteria del Teatro Comunale “Lucio Dalla”Manfredonia)

dati scuola

SCUOLA___________________________________________________________________________

INDIRIZZO_________________________________________________________________________

TEL___________________________FAX_________________________________________________

CAP__________________________CITTA'_______________________________________________

E-MAIL____________________________________________________________________________

C.F. __________________________P. IVA_______________________________________________

dati insegnante referente

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INDIRIZZO (facoltativo) ______________________________________________________________

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SPETTACOLO_______________________________________________DEL__________________

CLASSE_______ SEZ_______ N. ALUNNI_______ N. ACCOMPAGNATORI_______

SPETTACOLO_______________________________________________DEL__________________

CLASSE_______ SEZ_______ N. ALUNNI_______ N. ACCOMPAGNATORI_______

Compagnia Bottega degli Apocrifi

Bottega degli Apocrifi nasce a Bologna nel 2000 come collettivo di ricerca teatrale. E’ il 2004 quando trasloca a Manfredonia, in provincia di Foggia, proprio sul Golfo che il promontorio del Gargano crea nell’Adriatico: a sud est, nel nord della Puglia.Un trasloco con l’obiettivo politico di coltivare il deserto: scegliere un posto e dirlo casa, mischiarsi alle persone che già lo abitano, e con loro e per loro fare teatro. Quando siamo arrivati qui tredici anni fa prima di tutto siamo andati nelle Scuole a cercare i ragazzi: erano loro il gancio tra noi e una città tutta da scoprire; erano loro i primi interlocutori con cui immaginare di costruire. E’ nato così il Festival di Teatro delle Scuole con gli Occhi Aperti, che da allora ci accompagna ogni anno; sono nati così i laboratori di teatro e musica nelle Scuole: prima gli adolescenti delle Superiori (allora si chiamavano così), poi le Medie e le Elementari, e da qualche anno le Scuole dell’infanzia, perché quando il teatro comincia ad imparare dai più piccoli non si ferma più!E per questa ragione che accanto agli spettacoli serali - Lorenzo Milani, La Signorina Else, Controra, SottoSopra_la città salvata dalle donne e altri scherzi simili - nel 2010 abbiamo cullato il desiderio di realizzare uno spettacolo dedicato a bambini e famiglie ed è nato Nel Bosco Addormentato - vincitore dei più importanti premi nazionali (Premio “Eolo”, Premio “Rosa d’oro”, Premio “Uccellino azzurro”) – a cui hanno fatto seguito Sinbad il Viaggiatore e Schiaccianoci Swing, in tournée in tutta Italia.La costante ricerca di un prodotto artistico che permettesse di accorciare la distanza palco/platea con i più piccoli ha portato negli anni a microproduzioni che hanno preso la forma di spettacoli partecipati a metà tra gioco, teatro e percorso sensoriale: da L’imbottigliatore di spiriti a Hans e Clara, da Le quattro stagioni a Il giro della musica in 80 minuti.

Dal 2008 viviamo la creazione di un percorso di appuntamenti in matinée con compagnie che vengono da tutta Italia come anello prezioso della relazione costante tra Teatro e Scuola, tra saperi e Sapere, che solo insieme portano alla formazione di un individuo completo. Ringraziamo le insegnanti e gli insegnati, le Dirigenti e i Dirigenti Scolastici che condividono con noi questo sentire, e che ogni anno permettono che la magia del teatro si riaccenda davanti agli occhi dei loro ragazzi.

www.bottegadegliapocrifi.it

info e prenotazioni:Bottega degli Apocrific/o Teatro comunale ‘‘Lucio Dalla’’Via della Croce - MANFREDONIATel. 0884.532829 - cell. 335.244843

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