IL SISTEMA ECORELAZIONALE...

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Piano degli Interventi comune di Peschiera del Garda 1 Rete ecologica PI Peschiera del Garda Sommario PREMESSA................................................................................................................................................. 2 IL SISTEMA ECORELAZIONALE ..................................................................................................................... 2 IL SISTEMA ECORELAZIONALE REGIONALE ............................................................................................. 3 IL SISTEMA ECORELAZIONALE PROVINCIALE .......................................................................................... 4 IL SISTEMA ECORELAZIONALE COMUNALE ............................................................................................. 5 ASPETTI NORMATIVI E PROGETTUALI ......................................................................................................... 6 Norme Tecniche Operative ..................................................................................................................... 6 Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale .................................................... 8

Transcript of IL SISTEMA ECORELAZIONALE...

Piano degli Interventi comune di Peschiera del Garda

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Rete ecologica PI Peschiera del Garda

Sommario

PREMESSA ................................................................................................................................................. 2

IL SISTEMA ECORELAZIONALE ..................................................................................................................... 2

IL SISTEMA ECORELAZIONALE REGIONALE ............................................................................................. 3

IL SISTEMA ECORELAZIONALE PROVINCIALE .......................................................................................... 4

IL SISTEMA ECORELAZIONALE COMUNALE ............................................................................................. 5

ASPETTI NORMATIVI E PROGETTUALI ......................................................................................................... 6

Norme Tecniche Operative ..................................................................................................................... 6

Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale .................................................... 8

Piano degli Interventi comune di Peschiera del Garda

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Rete ecologica PI Peschiera del Garda

PREMESSA

Il Comune di Peschiera del Garda attribuisce grande valenza al sistema ecorelazionale locale e

ne promuove e pianifica la tutela, l’integrazione e la diffusione all’intero territorio comunale,

articolandolo in sistema naturalistico-ambientale con funzioni di prevalente significato ecologico e

rete dei percorsi ciclabili e pedonali atti a connettere i diversi ambiti.

I capisaldi della rete ecologica comunale sono l’ambito lacustre, il Laghetto del Frassino ed il fiume

Mincio.

Anche all’area di rinaturalizzazione del Lugana è attribuita grande importanza quale zona agricola di

particolare pregio, sia paesistico-ambientale, sia economico produttivo.

IL SISTEMA ECORELAZIONALE

La frammentazione degli ambienti naturali è considerata una delle principali cause di degrado degli

ecosistemi. Infatti essa, assieme alla alterazione e distruzione degli habitat, costituisce un elemento

fortemente penalizzante la struttura e la dinamica delle popolazioni di specie animali e vegetali.

Allo scopo di contrastare tale evoluzione negativa dell’assetto territoriale, si sono affermate alcune

importanti strategie a livello internazionale: si pensi, fra tutte, alla Rete europea Natura 2000, costituente il

sistema dei Siti considerati fondamentali ai fini della conservazione di habitat e specie di interesse

comunitario.

Il processo di pianificazione del sistema ecorelazionale (rete ecologica), si prefigge lo scopo di realizzare

la connessione funzionale delle aree naturali in modo tale da garantire agli ecosistemi, ed alle biocenosi, le

dimensioni e geometrie adeguate al loro funzionamento.

Si supera in tal modo la concezione “insulare” della conservazione ambientale (singole macroaree

tutelate immerse in una matrice antropizzata), in favore di un approccio più funzionale in senso ecologico,

teso al perseguimento di una “naturalità diffusa” .

Si sottolinea il requisito della “funzionalità” degli elementi della rete, essendo in molti casi impossibile,

a causa di importanti interruzioni fisiche, la sua continuità strutturale.

Da tutto ciò deriva il concetto di Rete ecologica intesa come un’infrastruttura naturale o paranaturale

che persegue il fine di relazionare e di connettere ambiti territoriali dotati di maggiore naturalità.

La funzione ecologica ed il ruolo strutturale svolto dai diversi elementi componenti la rete può

presentare numerose differenziazione, tuttavia essi si possono ricondurre ad alcuni casi, i quali ricorrono

nella letteratura tecnico-scientifica e nella normativa pianificatoria come la LR 11/04:

1. core area: nodo della rete. E’ rappresentata da aree ad elevato valore ecologico e/o naturalistico,

per la presenza di specie e/o habitat importanti e soggetti a tutela;

2. stepping stone: area di sosta e passaggio di specie importanti, ma di ridotte dimensioni ed immersa

in una matrice antropizzata;

3. corridoio ecologico. Elemento lineare di collegamento e penetrazione in matrici ostili alla diffusione

delle specie, il quale a seconda delle dimensioni e delle funzioni si distingue in principale e secondario;

4. buffer zone: area cuscinetto. E’ un’area a tessuto misto con caratteri ecologici e/o geomorfologici tali

da tamponare e mitigare gli effetti della antropizzazione sulle aree a maggior valenza naturalistica e

sottoposte a tutela;

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5. restoration area: area di rinaturalizzazione. Ambiti che, per valenze naturali e/o seminaturali,

possono costituire mosaici ecosistemici con importanti ruoli di miglioramento della funzionalità ecologica

della rete, previa conservazione ed incremento degli elementi naturaliformi.

Il sistema ecorelazionale assume valenze e funzioni differenti a seconda della scala territoriale di

progettazione e realizzazione, per tale motivo è necessario differenziare la progettazione ai diversi livelli di

pianificazione urbanistica.

IL SISTEMA ECORELAZIONALE REGIONALE

Il PTRC della Regione Veneto vigente, approvato nel 1992, non è dotato di una cartografia della rete

ecologici, poiché redatto in tempi in cui tale progettualità non apparteneva al lessico della pianificazione e

programmazione urbanistica.

Con deliberazione di Giunta Regionale n. 372 del 17/02/09 è stato adottato il nuovo Piano Territoriale

Regionale di Coordinamento ai sensi della legge regionale 23 aprile 2004, n.11 (art. 25 e 4) ed è in corso di

redazione una variante parziale con valenza paesaggistica. Sebbene tale Piano non sia vigente risulta

interessante riportare le previsioni regionali in materia di sistema ecorelazionale.

Lo studio, individua nel SIC-ZPS Basso Garda il ruolo di area nucleo, ed all’ambito delle colline

moreniche e del fiume Mincio, quello di corridoio regionale. La cartografia, essendo incompleta ad Ovest,

non riporta la funzione attribuita alla zona umida del laghetto del Frassino, sito di rilevanza naturalistica

locale e sovranazionale, nonché SIC-ZPS.

Figura 1 - Estratto della Carta del Sistema del Territorio Rurale e della Rete Ecologica del PTRC della Regione

Veneto in corso di approvazione

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IL SISTEMA ECORELAZIONALE PROVINCIALE

La rete ecologica comunale si colloca nel più ampio sistema ecorelazionale a scala provinciale. Tale rete,

proposta nel corso della redazione del PTCP della Provincia di Verona, inserisce il territorio di Peschiera del

Garda nell’ampia area di connessione naturalistica dell’anfiteatro morenico gardesano.

Qui i depositi glaciali o morenici sono costituiti dai detriti provenienti dalla disgregazione fisica dei

rilievi montuosi sovrastanti che lo stesso ghiacciaio ha trasportato con sé nella lenta discesa verso valle. I

materiali delle morene risultano in tal modo da una mescolanza caotica di grossi massi, di ciottoli striati, di

sabbie e di prodotti argillosi in relazione alle fasi glaciali corrispondenti; i detriti glaciali durante le fasi

interstadiali sono stati sovente rimaneggiati dalle acque provenienti dalla fusione dei ghiacciai, dando

origine a depositi fluvioglaciali, spesso terrazzati.

In tale area si alternano fasce intermoreniche, dove permangono relitti di zone umide torbose, di

notevole valore naturalistico, anche se nella maggior parte dei casi le aree sono state bonificate; e aree

collinari, nelle quali sono presenti nuclei boscati soprattutto sui versanti collinari più acclivi, alternati a prati

aridi (xerobrometi). Si tratta di cedui più o meno invecchiati, residui dei boschi che coprivano le colline

moreniche. Si hanno cenosi a carpino (Ostrya carpinifolia), roverella (Quercus pubescens).

Figura 2 - Estratto della Carta del Sistema Ambientale, PTCP di Verona in corso di approvazione.

In tale ambito si individuano alcuni elementi emergenti per la loro valenza naturalistica quale il SIC-ZPS

Basso Garda, il SIC-ZPS Laghetto del Frassino e il corridoio ecologico del Fiume Mincio.

Il SIC-ZPS Basso Garda si estende su una superficie di 1431,413 ha, di cui la maggiore parte in zona

acquatica

La valenza naturalistica del sito è ascritta alla residua presenza dell’ habitat “laghi eutrofici naturali con

vegetazione di tipo Hydrocharition e Magnopotamion”…. In realtà questo tipo di habitat comprende la

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vegetazione che caratterizza gli specchi d’acqua libera in cui è presente una rilevante quantità di soluti

minerali. Secondo Lasen e Wilhalm (2004), date le limitate informazioni fornite dal manuale interpretativo

2003, in generale questo habitat è caratterizzato dalla presenza di Nymphaea alba e/o Lemna spp. Tali

componenti non caratterizzano l’ambito costiero gardesano.

Nel caso del Garda l’habitat che conserva caratteri di maggiore naturalità e caratteri idonei al rifugio,

all’alimentazione ed alla riproduzione delle specie animali più significative ai sensi della Direttiva “Habitat”

è quello caratterizzato dalla presenza del fragmiteto, di cui la maggiore consistenza si ha nel basso lago.

Il SIC-ZPS Laghetto del Frassino si colloca nella zona più depressa dell’anfiteatro morenico di origine

quaternaria con un’area pari a 78 ha. Esso rappresenta un importante sito riproduttivo e di svernamento

per numerose specie ornitiche, grazie alla collocazione lungo l’importante rotta migratoria che attraversa le

Alpi e che si svolge lungo l’allineamento Lago di Garda–Valle dei Laghi, in Trentino.

Il fiume Mincio è lungo complessivamente 73 km, confluisce nel Po in prossimità di Sustinente

(Mantova) e costituisce l’unico emissario del lago di Garda. Esso percorre 17 km nella provincia di Verona, a

partire dal comune di Peschiera. Nel versante lombardo è stato istituito nel 1984 il Parco Naturale del

Mincio.

IL SISTEMA ECORELAZIONALE COMUNALE

In occasione della redazione del PATI dei Comuni di Castelnuovo d/G e Peschiera d/G è stata elaborata

la programmazione del sistema ecorelazionale di seguito descritto.

La struttura della rete ecologica attuale e di quella potenziale è costituita in particolare da:

• gli habitat sottoposti a tutela negli ambiti dei SIC/ZPS, quindi dall’ambito

• gli elementi naturali e seminaturali censiti sulla base della redazione della Carta

agrovegetazionale del territorio comunale di Peschiera, quali: boschi a prevalenza di querce

caducifoglie, boschi misti a prevalenza di latifoglie mesofile e mesotermofile, formazioni a

prevalenza di specie igrofile, praterie, prati stabili, aree prevalentemente occupate da colture

agrarie con presenza di spazi naturali importanti;

• il corso d'acqua Mincio quale elemento geomorfologico e naturalistico con potenziale ruolo di

corridoio.

Gli elementi sono distinti secondo i possibili ruoli ed in ordine gerarchico:

• core area (nodo della rete): SIC-ZPS Basso Garda e SIC-ZPS Laghetto del Frassino;

• corridoi, ovvero elementi lineari che a seconda delle dimensioni e delle funzioni si distinguono

in principale e secondario: corsi d’acqua;

• area di connessione naturalistica: area di rinaturalizzazione. Ambiti che, per valenze naturali

e/o seminaturali, possono costituire mosaici ecosistemici con importanti ruoli di miglioramento

della funzionalità ecologica della rete, previa conservazione ed incremento degli elementi

naturaliformi

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Rete ecologica PI Peschiera del Garda

Figura 3 – Estratto della Carta del Sistema Ecorelazionale (PATI dei Comuni di Castelnuovo d/G e Peschiera d/G)

Il PI recepisce la programmazione del sistema ecorelazionale redatto in occasione del PATI.

In particolare, riserva agli elementi principali della rete ecologica (Basso Garda, Laghetto del Frassino,

fiume Mincio, Lugana), particolari azioni di tutela e valorizzazione in senso naturalistico. Tali azioni si

concretizzano specificamente in:

• individuazione di parchi di interesse locale del Frassino e del Mincio;

• norme di tutele e rinaturazione per la Lugana;

• norme di tutele e rinaturazione per gli elementi puntuali e diffusi della rete ecologica locale.

ASPETTI NORMATIVI E PROGETTUALI

I riferimenti normativi al sistema delle reti ecologiche polivalenti comunali sono i seguenti.

Norme Tecniche Operative

Art. 64 – Parchi di Interesse Locale

Il PI individua gli ambiti dei Parchi del Mincio e del Frassino ai sensi dell’art. 27 della LR n. 40/84.

A tali ambiti è assegnato il ruolo rispettivamente di corridoio ecologico principale ed area nucleo nel

sistema ecorelazionale locale.

Area di connessione naturalistica

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Rete ecologica PI Peschiera del Garda

Il PI demanda a specifici Piani ambientali la normativa specifica e le modalità di gestione naturalistica di

detti ambiti. Tali Piani ambientali sono assimilabili a Piani Attuativi di cui all’art. 19 della LR n. 11/2004.

Nelle more della pianificazione attuativa gli ambiti dei Parchi sono soggetti a regime di salvaguardia.

Art. 65 – Ambito a naturalità diffusa del „Lugana“

Ai sensi dell’art. 51 delle NTA del PATI , si tratta di una vasta zona agricola, caratterizzata dalla

diffusione di colture viticole di pregio e dalla concomitante presenza di elementi lineari e puntuali naturali e

seminaturali. Essa costituisce un ambito a forte valenza paesaggistica ed identitaria dei luoghi di cui si

promuove la tutela e la valorizzazione.

Vengono fatte salve tutte le prescrizioni e di vincoli contenuti nell’articolo 51 delle NTA del PATI.

In essa vige la normativa specifica di cui all’art.44 e 45 della LR n. 11/2004 in quanto ad edificabilità e la

normativa di attenzione ambientale per la zona agricola di cui alle presenti Norme ed al Prontuario per la

edificabilità in zona agricola del PATI ed al Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione

ambientale.

Per quanto concerne gli elementi diffusi di naturalità, quali siepi, filari, nuclei boscati, valgono misure di

assoluta tutela e ripristino, quali:

assoluto divieto di estirpazione di elementi arboreo-arbustivi, anche isolati;

obbligo della messa a dimora di siepi interpoderali di elementi di specie autoctone nella realizzazione di

nuovi impianti colturali o nel rinnnovo di impianti esistenti.

Art. 66 - Ambito del laghetto del Frassino

Norme di Attuazione di riferimento al “Piano di Valorizzazione del Laghetto del Frassino”

La norma attuativa prevista dallo strumento urbanistico generale previgente è quella che definisce, in

previsione dell’istituzione delle Riserva Naturale Regionale, misure di salvaguardia che tutelano l’ambito

naturalistico; nella Tavola VA 1 del predetto Piano viene riportato l’ambito del laghetto del Frassino,

confermando per tale zona quanto di seguito riportato e contenuto nelle Norme di Attuazione del

previgente P.R.G. e confermato nel presente P.I.:a)

Art. 62 – Rete ecologica

La rete ecologica, individuata dal PATI (tavv. 2 e 4), è l’insieme degli elementi naturali e seminaturali del

territorio comunale fra essi in relazione strutturale e funzionale.

Il PI dettaglia tali elementi e ne individua ed integra i tratti carenti e/o mancanti allo scopo di assicurare

agli spazi aperti il massimo di naturalità diffusa.

Si rimanda al PAM per la descrizione e le modalità progettuali e gestionali della rete ecologica locale.

In linea generale:

Tutti gli interventi e, in modo particolare quelli edilizi o infrastrutturali, non devono interrompere la

continuità del sistema ecorelazionale rappresentato da siepi, alberature, corsi d’acqua, ecc, che connettono

le diverse principali aree naturali e seminaturali del contesto;

a)

modifica introdotta da approvazione variante parziale “Piano di Valorizzazione del Laghetto del Frassino” di cui alla Delib.

G.R. n. 262 del 12.02.2008 – BUR n. 17 del 26.02.2008

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Vanno mantenuti tutti i manufatti in pietra o legno predisposti in passato per particolari colture e per la

difesa del suolo (muretti di sostegno, terrazzamenti, dispositivi per lo scolo delle acque, ecc.). La loro

manutenzione o sostituzione deve essere fatta con i materiali e le tecniche preesistenti;

E’ vietata la sostituzione dei muri a secco con muri in materiali artificiali.

In linea generale in tutte le aree oggetto di trasformazione, nel caso di sottrazione non completamente

integrabile di elementi ecorelazionali quali siepi, filari o grandi alberi, andranno, in sede di progettazione,

individuate e definite da parte del proponente le opportune misure compensative atte a ricostituire in altra

sede pari o superiore quantitativo di formazioni vegetali sottratte. Tale progettazione di neo-ecosistemi -

effettuata da professionalità competenti in ambito naturalistico e forestale – dovrà avere coerenza

funzionale con il sistema ecorelazionale locale.

L’insieme degli elaborati progettuali relativi costituirà parte integrante dei Piani attuativi all’interno del

Prontuario per la mitigazione ambientale di cui all’art.18, comma 2.lettera l della LR n.11/2004.

Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale

articolo 26 – LA PIANIFICAZIONE DEL SISTEMA ECORELAZIONALE

Il sistema ecorelazionale presenta, per ogni ambiente e componente della rete, vari caratteri

paesistici e diversi obiettivi in termini di funzionalità ecologica e di contributo alla biodiversità.

Mediante il presente Prontuario si intende introdurre obiettivi di valenza multipla alla rete

ecologica locale, assegnandole, oltre che funzioni ecologiche, anche fruitive e di valorizzazione

delle attività agricole tradizionali (agriturismo), anche con il contributo aperto alle idee degli

operatori locali. Sono pertanto considerate fondamentali non solo le istanze di conservazione

naturalistica, ma anche quelle di protezione del paesaggio agricolo e dei manufatti rurali storici.

In linea generale in tutte le aree oggetto di trasformazione, nel caso di sottrazione non

completamente integrabile di elementi ecorelazionali quali siepi, filari o grandi alberi, andranno, in

sede di progettazione, individuate e definite da parte del proponente le opportune misure

compensative atte a ricostituire in altra sede pari o superiore quantitativo di formazioni vegetali

sottratte. Tale progettazione di neo-ecosistemi - effettuata da professionalità competenti in

ambito naturalistico e forestale – dovrà avere coerenza funzionale con il sistema ecorelazionale

locale.

L’insieme degli elaborati progettuali relativi costituirà parte integrante dei Piani attuativi

all’interno del Prontuario per la mitigazione ambientale di cui all’art.18, comma 2.lettera l della LR

n.11/2004..

IL VERDE FRUIBILE

Le aree verdi possono assolvere a diverse funzioni, a seconda della loro struttura e

composizione. In particolare si possono distinguere per:

- struttura della vegetazione in termini di diversità biologica e stratificazione verticale;

diversa pressione antropica;

- ruolo nei meccanismi ecologici di riqualificazione ambientale, i quali possono essere di tipo

locale (abbattimento del rumore) od esteso, con una valenza crescente che va dal

riequilibrio meteo-climatico a quello idro-geologico a quello più ampio di riqualificazione

territoriale tramite il potenziamento della rete ecologica.

- Pertanto nella valutazione dello stato attuale e nella previsione futura occorre disporre di

una metodologia atta a rilevare la distribuzione e/o concentrazione delle aree a diversa

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tipologia di verde ed a attribuire loro un valore di funzionalità. Ciò può essere ottenuto

mediante l’applicazione di un apposito indice (Modena & Tarocco, 2006).

- In seguito sarà pertanto possibile pianificare gli interventi di incremento e miglioramento

del verde fruibile sulla base di riscontro oggettivo.

articolo 26.1 – RIDUZIONE DEGLI IMPATTI SUL SISTEMA ECO RELAZIONALE: I SOTTOPASSI

FAUNISTICI

(Da Regione Piemonte – ARPA Piemonte. Fauna selvatica ed infrastrutture lineari. 2000):

Le problematiche connesse alle interruzioni della rete ecologica hanno effetti plurimi: a carico

della connettività ecologica, delle valenze paesistiche, della salvaguardia della fauna selvatica.

Oramai da decenni si sono diffuse in vari paesi d’Europa buone pratiche atte a minimizzare tali

impatti. In Italia, come avviene per molti settori ambientali, vi è un significativo ritardo, pur se non

mancano esempi di ottime realizzazioni.

Nel caso del Comune di Peschiera le importanti infrastrutture lineari che insistono nel

territorio costituiscono elementi di forte frammentazione e conseguente causa di difficoltà ai

trasferimenti della fauna.

Si auspica pertanto, che gli interventi futuri da parte degli Enti gestori di tali infrastrutture

avvengano mediante la realizzazione di adeguate opere di mitigazione ambientale, anche a

protezione della fauna selvatica.

A scala comunale, dovranno essere adottate le migliori pratiche in tal senso, compatibilmente

con le condizioni specifiche delle infrastrutture oggetto di nuova progettazione e/o

riqualificazione.

In ogni caso, tuttavia, negli elaborati progettuali si dovrà rendere conto delle azioni previste in

funzione della protezione della fauna selvatica.

Nel seguito si riportano alcuni esempi di possibili elaborazioni progettuali:

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