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Prepararsi al futuro IL SISTEMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER COLLEGARE ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E LAVORO

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Preparars i a l fu turo

IL SISTEMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER COLLEGARE ORIENTAMENTO, FORMAZIONE E LAVORO

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I n d i c e T e m a t i c o

3 Introduzione

4 Scuola, Università, Lavoro. L’orientamento in azione permanente

8 Dalla scuola all’impresa. L’importanza dell’alternanza scuola-lavoro

12 Quando la scuola illumina l’impresa. Dalla formazione alle «idee eccellenti»

14 Formare per l’innovazione e lo sviluppo. Dall’istruzione tecnica e professionale al rilancio del sistema Ifts

15 Stage e tirocini. Una formazione sul lavoro per il lavoro

16 A scuola in azienda. Il progetto e il portale POLARIS

17 «Job creation». La cultura d’impresa per l’autoimpiego

18 Rapporti consolidati in via di sviluppo. Università, Alta Formazione e Formazione continua

19 Alte professionalità. Attrarre, formare e inserire talenti stranieri

20 Laboratori Territoriali. Sviluppo del capitale umano e incontro domanda-offerta di formazione e lavoro

22 Fare rete. Le relazioni e gli accordi istituzionali

23 Portali e strumenti editoriali. Per l’orientamento, per l’alternanza scuola-lavoro, gli stage e i tirocini

27 Orientamento, formazione e mercato del lavoro. In Unioncamere e sul territorio

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Cooperare per orientare e formareL’Area Promozione Servizi alle Imprese di Unioncamere promuove, coordina e realizza le strategie nazionali, le iniziative di rete e gli interventi territoriali delle strutture camerali sui temi dell’alter-nanza scuola-lavoro, del passaggio dei giovani dal mondo della scuola o dell’università a quello del lavoro e dell’impresa, dei rap-porti tra sistemi formativi e mondo della produzione. Il rafforzamento delle competenze relative alla «cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in materia di alternanza scuola-lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni», previsto dall’art. 2 del D. Lgs. 23/2010 di riforma delle Camere di commercio, rappresenta un riconoscimento al sistema camerale per le sue funzioni di collegamento tra canali formativi ed esigenze delle imprese e dei territori.

Un network per i giovani e le impreseAlle imprese, Unioncamere, le Camere di commercio e le loro Azien-de speciali offrono maggiori possibilità di trovare professionalità e competenze necessarie per innovarsi e svilupparsi, ma anche di assumere un ruolo da protagoniste nei processi formativi, per colmare le distanze tra scuola e lavoro. Ai giovani sono date più chance per fare esperienza diretta di come funzioni il mondo del lavoro. Il Sistema Informativo Polaris è una «rete connettiva» tra scuole, imprese e ragazzi per i progetti di al-ternanza e per i tirocini formativi e di orientamento. Si aggiungono le azioni di orientamento nelle scelte formative e professionali di giovani e adulti, il Premio «Scuola, Creatività e Innovazione» e le

collaborazioni con il MIUR per il riordino del canale dell’istruzione tecnica e professionale e il decollo dell’istruzione e formazione tec-nica superiore.

Laboratori territoriali per capire ciò che cercano le imprese e per far crescere le risorse umanePer facilitare l’incontro domanda-offerta di formazione e lavoro, il sistema camerale sperimenta da anni i Laboratori territoriali per «fare rete» e creare partenariati forti con i soggetti impegnati a migliorare l’offerta formativa locale e creare nuovi percorsi di co-municazione e orientamento. Il punto di partenza è la rilevazione dei fabbisogni di professionalità delle imprese attraverso Excel-sior, per progettare indirizzi di studio e rendere più flessibili quelli esistenti. Completano il quadro delle attività la diffusione della cultura del lavoro imprenditoriale e autoimpiego e la salvaguardia dell’occupabilità, attraverso l’aggiornamento permanente degli occupati e l’assunzione di giovani laureati, tecnici e professionali-tà di alto livello. Se la formazione è una continua crescita e «ma-nutenzione» delle proprie competenze, cui sono dedicate inizia-tive come l’università telematica Universitas Mercatorum, anche l’orientamento per il sistema camerale è un’azione imprescindibile che investe la persona lungo tutto l’arco della propria vita. Tutto ciò per poter contare su risorse umane pronte per affrontare con le imprese, nell’interesse della collettività, le sfide dell’economia globale.

I n t r o d u z i o n e

Le Camere di commercio sanno che per uscire dalla crisi e sostenere la competitività e lo sviluppo dei tessuti produttivi si deve puntare su qualità e valorizzazione del capitale umano. Per questo, c’è un filo rosso che corre nel sistema camerale per favorire le potenzialità dei giovani, rendere spen-dibile la loro formazione e fluidificare le dinamiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro.

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Conoscere per orientareLe iniziative di orientamento del sistema camerale portano un aiuto concreto per indirizzare i ragazzi e le loro famiglie nel mo-mento della scelta della scuola superiore, dell’università e, in pro-spettiva, del percorso professionale, anche in direzione del lavoro imprenditoriale e dell’autoimpiego. Si punta, in sintesi, a suppor-tare i processi decisionali dei giovani e delle persone in cerca di occupazione, favorendo una maggiore e migliore conoscenza del mercato del lavoro e delle sue dinamiche, fornendo strumenti per valutare le diverse alternative formative e gli sbocchi professionali a disposizione.

Il portale JobTel per aiutare a scegliereExcelsior è stato uno dei motori propulsivi delle attività di orien-tamento promosse dal Progetto Virgilio, realizzato da Unioncamere e finanziato (fino al 2007) dal Ministero del Lavoro. L’esigenza di diffondere e valorizzare i dati di Excelsior ha portato infatti a una serie di supporti per facilitarne un utilizzo integrato con altre in-dagini conoscitive, anche tramite la rete internet. Nel 1999 nasce il portale dell’orientamento www.jobtel.it che offre a educatori, insegnanti, orientatori e a chi cerca lavoro e formazione, informa-zioni sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese, sulla «spendibilità» dei titoli di studio nel mercato del lavoro, sulle pro-

S c u o l a , U n i v e r s i t à , L a v o r oL ’ o r i e n t a m e n t o i n a z i o n e p e r m a n e n t e

Unioncamere e le Camere di commercio sono impegnate a promuovere sul territorio attività di orientamento scolastico, universitario e lavorativo, con particolare attenzione per temi specifici come la cultura imprenditoriale, tecnico-scientifica e professionale. In sinergia con il Sistema In-formativo Excelsior e altre azioni di analisi dei fabbisogni, è già una realtà l’assistenza alle reti di orientamento, per accompagnare i giovani nella transizione tra i diversi livelli e percorsi formativi e lavorativi, ma anche gli adulti in quelli di mobilità professionale.

spettive di sviluppo delle professioni e sulle competenze richieste dalle imprese.Gestito e aggiornato quotidianamente grazie a una Convenzione tra Unioncamere e la casa editrice Sonda, JobTel è promosso anche attraverso seminari formativi, a livello nazionale e locale. Oggi, ar-ricchito di nuovi strumenti, è un network affermato tra gli operatori di orientamento. Ogni mese 360.000 utenti navigano tra 28.000 news inserite nelle rubriche informative, 1.600 schede nella bi-blioteca dell’orientamento, 1.000 siti selezionati e recensiti, 480 profili professionali analizzati in 2.880 schede, 4 moduli interattivi di autoformazione.

Le strutture e le attività dedicate all’orientamento60 le Camere di commercio che hanno realizzato o promosso nell’ultimo anno servizi e attività d’informazione e orientamento per la formazione e il lavoro, raggiungendo una platea di destina-tari in continua crescita: oltre 13 mila utenti coinvolti, in maggio-ranza (59%) studenti delle scuole superiori, seguiti da inoccupati e disoccupati (14%), studenti universitari (6%) e delle scuole me-die inferiori (3%).Le azioni di orientamento nella scuola e nell’università si basano soprattutto sull’organizzazione di seminari e incontri di gruppo con studenti e insegnanti. Alcune strutture camerali offrono an-

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Quello che cercano le imprese. Il Sistema Informativo Ex-celsior si basa su un’indagine annuale sui fabbisogni pro-fessionali e formativi delle imprese, avviata nel 1997, che il Centro Studi Unioncamere, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, realizza effettuando interviste a circa 100mila aziende private e fornendo con dati significativi per tutti i settori di attività economica, le classi dimensionali e le province italiane. L’obiettivo è portare alla luce i programmi di assunzione del-le imprese e le relative caratteristiche: le figure professiona-li e i titoli di studio richiesti, la difficoltà di reperimento di ciascun profilo, l’esperienza pregressa, la necessità di ulte-riore formazione, la conoscenza informatica e delle lingue straniere, la disponibilità di assumere lavoratori immigrati extracomunitari. Da qualche anno, inoltre, si rilevano anche il ricorso a rapporti di lavoro «non standard» e contratti «a causa mista» (lavoro dipendente a termine e part-time, collaborazioni a progetto, lavoro stagionale, apprendistato, contratti d’inserimento ecc.), le dimensioni e le caratteri-stiche degli investimenti annuali delle imprese italiane in formazione continua e le imprese che ospitano tirocinanti con l’indicazione dei tirocini attivati complessivamente di anno in anno.L’indagine Excelsior, quindi, fornisce indicazioni utilissime per supportare le scelte di programmazione della formazio-ne, dell’orientamento e delle politiche attive del lavoro.

I dati di Excelsior possono essere consultati all’indirizzo http://excelsior.unioncamere.net.

che percorsi personalizzati di assistenza e consulenza orientativa (incontri e colloqui individuali, bilancio di competenze, test e altri strumenti di autovalutazione ecc.). Sono attivi servizi di informa-zione, orientamento, formazione e assistenza tecnica per aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi.Completano l’offerta la realizzazione e diffusione di materiali, pro-dotti editoriali, guide e strumenti informativi aggiornati a suppor-to delle politiche del lavoro, dell’orientamento e della formazione. Recentemente, a livello nazionale ma anche ad uso delle iniziative delle varie Camere, Unioncamere ha sperimentato nuovi servizi di comunicazione orientativa mirata a scuole, famiglie, operatori di orientamento per proporre, in chiave semplificata e divulgativa, i dati Excelsior integrati con altre fonti istituzionali (MIUR, Istat, Isfol, Almalaurea, Almadiploma ecc.). Tutto questo si accompagna alla partecipazione a manifestazioni ed eventi specializzati per creare «ponti» e nuove opportunità di collaborazione all’interno di un tessuto connettivo in grado di accogliere nuovi partner ed elaborare progetti di orientamento mirati.

Una cooperazione che continuaA questi temi, il sistema camerale si è dedicato anche in collega-mento con altre istituzioni pubbliche (MIUR, Ministero del Lavoro, ISFOL, Regioni, Province ecc.). Un impegno in crescita che ha trovato riconoscimento nel decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio (n. 23/2010) che rafforza i rapporti di collaborazione con le istituzioni scolastiche e universitarie in materia di «orientamento al lavoro e alle pro-fessioni». L’orientamento, d’altra parte, si qualifica sempre più come un’“azione permanente”. A testimoniarlo la recente istitu-zione del “Forum nazionale per l’orientamento lungo tutto il corso della vita”, cui partecipa anche Unioncamere e che ha tra i suoi principali compiti la messa a punto delle Linee guida per un Piano Nazionale in materia di orientamento (C.M. 43 15/4/09).

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Vengonoacquisite alcune

informazioni sulle caratteristiche del

candidato

Si ricorrea JobTel per associare

le caratteristiche legate alla formazione desumibili

dal curriculum allaprofessione più

prossima

Vengono definiticon Excelsior for You

gli sbocchiprofessionali

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U t i l i z z a r e J o b T e l p e r l ’ o r i e n t a m e n t o

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Si descrivela professioneindividuata con

la Guida ai Mestieridi JobTel e altri

Repertori È possibiledefinire un quadro

generale dellecaratteristiche individuali

del candidato e doveattingere per eventuali

approfondimenti

Si puòredigere il curriculumvitae sulla base delleinformazioni fin quiraccolte in modo da

renderlo più spendibilenel mercato del

lavoro

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Alternanza è …L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattico-formativa in cui il curriculum di lezioni in aula si integra con attività pratiche ed esperienze aziendali coerenti al corso di studi seguito e ricono-sciute con crediti scolastici utili, cioè, al conseguimento di titoli e qualifiche.I percorsi sono composti per circa 2/3 da tirocini, stage o visite aziendali. Si tratta prevalentemente di esperienze in ambito la-vorativo, che non costituiscono un rapporto di lavoro. Caratteriz-zandosi per il loro valore essenzialmente formativo e orientativo, permettono ai giovani di entrare in contatto diretto con la cultura aziendale e farsi conoscere dai possibili futuri datori di lavoro, capire il valore del “tempo”, mettere alla prova le capacità orga-nizzative - a vantaggio del lavoro di gruppo - e quelle relazionali in un contesto differente da quello scolastico, riutilizzare in chiave applicativa le nozioni apprese, dando loro finalmente senso, usa-re Internet come risorsa di lavoro, esercitare capacità di analisi e valutazione. In breve: apprendere per crescere in autonomia e scegliere con consapevolezza, acquisendo competenze spendibili anche in prospettiva nel mercato del lavoro.

Una sfida per l’innovazione del sistema dell’istruzione, che ha per-

messo alla scuola non solo di confrontarsi con il mondo dell’impre-sa e del lavoro, cioè con il mondo dei “saperi” applicati ed assi-milati nella prassi, ma attraverso l’impresa, di aprirsi al confronto con il territorio, con la società, con i problemi dell’innovazione e della globalizzazione. Vengono così finalmente a contatto e si par-lano due mondi – scuola e lavoro.

I protagonisti dell’alternanzaAll’interno del sistema di alternanza scuola-lavoro, l’istituzione scolastica e il sistema produttivo sono chiamati a progettare e in-tegrare la preparazione tradizio-nale e l’esperienza assistita (da un tutor scolastico e aziendale) di stage o tirocinio sul posto di lavoro (o in situazioni lavorative simulate), in un unico piano for-mativo, coerente e organico, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica (o formativa), in base ad apposite convenzioni con im-prese, associazioni di categoria, enti pubblici e privati.

Dal la scuo la a l l ’ impresaL’ importanza de l l ’a l ternanza scuo la- lavoro

Diminuire il divario tra scuola e lavoro, in un’ottica di interazione e reciproca contaminazione tra sistemi, è sempre più indispensabile per avvicinare i giovani agli ambienti occupazionali reali e il mondo delle imprese agli ambienti formativi. Periodi sui banchi di scuola e altri in azienda, in fabbrica, in cantiere, in un’agenzia turistica, in uno studio professionale, in una bottega artigiana, in un giornale o in una casa editrice. L’impresa come “aula scolastica allargata”, per offrire la pos-sibilità di imparare in concreto, lavorando. Ovvero un “ponte” per garantire un più stretto raccordo tra scuola e mondo delle imprese.

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Nasce il network delle Camere di commercio Fin dal 2003, in base alla L. 53/03, Unioncamere e il sistema ca-merale provvedono a progettare, realizzare e potenziare sul terri-torio servizi e sportelli per l’alternanza scuola-lavoro e il raccordo formazione-imprese, che hanno dato vita a percorsi formativi co-progettati e cofinanziati dalle Camere di commercio e dagli Uffici scolastici regionali. Ne sono derivati network relazionali e orga-nizzativi in grado di coinvolgere sul territorio le singole Camere o l’Unione regionale, l’Ufficio scolastico regionale, le scuole, le aziende di ogni settore (dall’industria al terziario) e, in molti casi, le associazioni di categoria o gli uffici degli enti locali (Regioni, Province, Centri per l’impiego, Comuni).

I numeri dell’AlternanzaNelle Camere di commercio, dal 2003 a oggi, nelle Camere di commercio sono nati 88 Sportelli per l’alternanza, praticamente in tutte le regioni italiane e realizzati 2.500 percorsi formativi in al-ternanza. Solo nell’ultimo anno sono stati 500, con 400 scuole su-periori (circa l’8% della totalità italiana), 10.000 studenti e 2.500 aziende impegnati. In 7 anni il sistema camerale ha investito ri-sorse per più di 15 milioni di euro, in aggiunta ai co-finanziamenti ministeriali attraverso gli USR. Un portale specializzato per i tiro-cini e l’alternanza scuola-lavoro, POLARIS, creato da Unioncamere, mette in contatto e fa lavorare insieme scuole, imprese e Camere di commercio.

7 anni di lavoro impegnativo hanno reso oggi il sistema camerale il primo (e per ora unico) network realmente nazionale per l’alternan-za scuola-lavoro, con un ruolo attivo di mediazione e interfaccia, di traghettatore di esigenze tra scuola e impresa, di supporto ai docenti nella progettazione dei percorsi e nel coinvolgimento delle imprese.

La legge 53/03 e il D.Lgs. 77/05 valorizzano le espe-

rienze di alternanza nel sistema di formazione e istru-

zione di II grado per la loro valenza educativa e pro-

fessionalizzante. In particolare, l’articolo 4 della L. 53

riconosce un ruolo determinante e attivo alle Camere

di commercio nella progettazione, attuazione e valuta-

zione dei percorsi formativi, e come potenziali soggetti

di convenzioni per l’accoglienza di studenti in tirocinio

formativo.

Su tale base, è stato siglato il 27 giugno 2003 un Pro-

tocollo di Intesa tra Ministero dell’Istruzione e Union-

camere, da cui sono scaturiti Accordi operativi - in

quasi tutte le regioni italiane - tra Uffici scolastici

regionali, scuole e Camere di commercio per sperimen-

tare percorsi in alternanza cofinanziati dal Ministero

dell’Istruzione e dal Fondo perequativo del sistema

camerale.

A distanza di 7 anni, il recente decreto legislativo

(15 febbraio 2010, n. 23) di riforma delle Camere di

commercio affida al sistema camerale la competenza

di «cooperare con le istituzioni scolastiche e univer-

sitarie, in materia di alternanza scuola-lavoro e per

l’orientamento al lavoro e alle professioni».

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A l ternanza scuo la- lavoro

Province (88)

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Nord-ovest

AlessandriaAstiBiellaCuneoNovaraTorinoVerbaniaVercelliBergamoComoCremonaLeccoMantovaMilanoPaviaSondrioVareseGenovaImperiaLa SpeziaSavona

Nord-est

BolzanoBellunoPadovaRovigoTrevisoVeneziaVeronaVicenzaPordenoneTriesteUdineBolognaFerraraForlìModenaParmaPiacenzaRavennaReggio EmiliaRimini

Centro

ArezzoFirenzeGrossetoLivornoLuccaMassa CarraraPisaPistoiaSienaPerugiaTerniAnconaMacerataFrosinoneLatinaRietiRomaViterboChietiL’AquilaPescaraTeramo

Sud e isole

CampobassoIserniaBeneventoNapoliSalernoBariBrindisiMateraPotenzaCatanzaroCosenzaCrotoneReggio CalabriaVibo ValentiaAgrigentoCaltanissettaCataniaEnnaMessinaPalermoRagusaSiracusaTrapaniCagliariSassari

I numer i da l 2004 a l 2009

Indicatori

N. province coinvolte nella sperimentazione di percorsi di alternanza scuola-lavoroN. accordi e convenzioni territorialiN. totale di percorsi di alternanza scuola-lavoro realizzatiN. totale di scuole coinvolteN. totale di studenti partecipantiN. totale di imprese coinvolte

2004

85

-2773245.4781.400

2006

88

10357640613.7363.029

2007

85

13066546914.9053.411

2008

87

11550935911.6092.887

11

2009

78

11050030010.0002.500

Le sper imentaz ion i de l network camera le promosse e coord inate da Un ioncamere

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Gli obiettivi del premioIl premio è una competizione nazionale per stimolare l’ideazione di prodotti e servizi da tradurre in business attraverso iniziative imprenditoriali, e per sensibilizzare il mondo della scuola sull’im-portanza della crescita sociale ed economica dei territori e sui temi della creatività, dell’innovazione e della tutela della proprietà in-dustriale e intellettuale.

I protagonisti della competizione Gli studenti della scuola secondaria superiore, a gruppi e guidati da un docente tutor, sono in-vitati a presentare un progetto. Il docente tutor registra e iscrive il gruppo di studenti al premio: è il referente principale del proprio team di lavo-ro, colui che lo accompagna, guida, sollecita e sostiene nella elaborazione di un progetto inno-vativo, completo di modalità organizzativa, tem-pistica e strumenti tecnici e relazionali utilizzati nella sua realizzazione. Durante la preparazione dei progetti è benvenuto il coinvolgimento di rappresentanti del mondo

delle imprese, della ricerca e dell’università. Del resto, l’incontro tra diverse esperienze e competenze assicura maggiore ricchezza ai progetti e pone le basi per risolvere e superare gran parte delle difficoltà nelle fasi di ideazione e realizzazione del progetto. Speciali «Innovation Social Club» aiutano i gruppi di lavoro a pre-sentare e discutere le varie idee progettuali, scambiarsi metodolo-

gie e fonti informative, richiedere informazioni e assistenza tecnica, ricercare esperti e speciali-sti e creare delle partnership.

I numeri del premioGiunto alla quinta edizione, il premio ha coin-volto complessivamente oltre 800 istituti e circa 1.850 studenti per 650 progetti di qualità presentati.Bando, regolamento e guida alla partecipa-zione del premio «Scuola, Creatività e Inno-vazione» possono essere scaricati dal sito www.premioscuola.unioncamere.it, dove è possibile procedere alla registrazione tramite form on line.

Quando la scuo la i l lumina l ’ impresa Da l la formaz ione a l le « idee ecce l lent i»

Per poter crescere è necessario mantenere alta la competitività dei territori dei sistemi economi-co-sociali. E la competitività passa attraverso la capacità di innovare e di innovarsi. Il premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione» è un esempio, semplice e concreto, dell’impegno camerale a puntare sulla forza delle idee e sulla qualità del capitale umano. Non «idee innate», ma attitudini del pensiero e dell’azione coltivate fin da giovani. In quest’ottica, il premio è un’opportu-nità per i giovani studenti che vogliono superare la continuità e la tradizione e trasformare un’idea in un progetto attuabile di cambiamento. In breve, esercitarsi a gettare lo sguardo oltre l’orizzonte, a osare con concretezza.

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Il nostro progetto consiste nella realizzazione di un’area ecologica dotata di cassonetti “intelligenti”

urbani e dei materiali riutilizzabili. L’isola ecologica sarà composta da quattro cassonetti (Carta,

tastiera per la comunicazione con l’utente. Il contribuente, giunto nell’area ecologica, passerà il badge nell’apposito lettore posto nei pressi della bilancia. A questo punto la bilancia richiederà la

permettere l’inserimento della spazzatura sulla bilancia. Quindi verrà richiesta l’obbligatoria chiusura

In base al quantitativo dei rifiuti conferiti, verranno attribuiti dei crediti all’utente registrato nel

un’organizzazione migliore dei mezzi adibiti al servizio di raccolta: il software avvisa infatti la centrale quando il volume dei rifiuti in un cassonetto raggiunge l’80% della capienza totale in modo da ottimizzare tempi e

E’ prevista la realizzazione di una prima isola ecologica nel cortile del nostro istituto

inizialmente nel territorio del nostro comune, ma si prevede l’estensione del

4^Ast

4^Bst

“Gianfrancesco CIGNA”Sez. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE - LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICOVia di Curazza, 15 Sez. ISTITUTO TECNICO AGRARIO Via Nino Manera,13 C.F. 84004970046

I v inc i tor i de l la qu in ta ed iz ione de l premio «Scuo la , Creat iv i tà e Innovaz ione»

Design

Prodotti Servizi

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Le azioni a favore degli IFTSIl sistema camerale presta particolare attenzione al sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per la specia-lizzazione tecnica superiore dei giovani e degli adulti occupati e non. Istituito dall’art. 69 della legge 144/99 sull’obbligo forma-tivo, questo percorso post-diploma si basa su accordi e piani di intervento pluriennali a livello locale tra scuole, università, centri di formazione professionale e altri soggetti del territorio, tra cui le Camere di commercio, che operano all’interno di appositi «Poli formativi» (introdotti dall’Accordo in Conferenza Unificata Stato-Regioni del 25/11/2004).Gli IFTS integrano le risorse di scuola, formazione professionale, università e mondo del lavoro, e puntano ad accelerare l’ingres-so dei giovani nel mondo del lavoro e riqualificare chi è già in possesso di un’esperienza lavorativa. Ampio spazio è dedicato al conseguimento di abilità professionali tramite esperienze pratiche grazie anche a uno stage obbligatorio in azienda pari al 30% delle ore complessive del corso.

Gli strumenti delle Camere di commercioAnche in questo ambito, le singole Camere sono l’anello di con-giunzione tra mondo della formazione e produttivo attraverso la rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi, la promozio-ne della cultura d’impresa, la realizzazione di stage formativi in azienda e il supporto ai diplomati. Inoltre, Unioncamere ha fornito assistenza tecnica per il Comitato Nazionale IFTS e in occasione della Prima Conferenza dei Servizi del 2009 sulla riorganizzazione di questo canale formativo e sulla costituzione degli Istituti Tecnici Superiori.

Le ultime novitàLe recenti normative aprono nuove prospettive di impegno per le strutture camerali. La legge finanziaria 2007, la legge n. 40/07 e il D.P.C.M. 25 gennaio 2008 favoriscono la messa a regime del siste-ma, nel quadro del rafforzamento della filiera tecnico-scientifica e dell’alta formazione professionale, per raggiungere un solido rac-cordo con le misure di sostegno alla competitività e allo sviluppo economico.

Con la legge finanziaria per il 2007 e la Legge n. 40/07, si è stabilito che gli IFTS faranno parte dell’Ordinamento Nazionale dell’Istru-zione, riorganizzandoli nell’ambito del potenziamento dell’offerta formativa post-diploma ad alta specializzazione alternativa al percorso universitario. In seguito, con il D.P.C.M. 25 gennaio 2008, sono state adottate le linee guida che disciplineranno la riorga-nizzazione del sistema dell’IFTS, prevedendo anche un apposito fondo stabile per il suo finanziamento. Le strutture presso le quali i percorsi dell’IFTS si realizzeranno, rinnovate anche nel loro impianto, si chiameranno Istituti Tecnici Superiori e saranno parte integrante dei nuovi «Poli Tecnico–Professionali», previsti per diffondere in modo stabile e organico la cultura scientifica e tecnologica e per sostenere le misure destinate allo sviluppo sociale, economico e produttivo.

Formare per l ’ innovaz ione e lo sv i luppoDal l ’ i s t ruz ione tecn ica e profess iona le a l r i lanc io de l s i s tema IFTS

Il sistema camerale, direttamente o tramite Unioncamere, sostiene il rilancio dell’istruzione tecnica e professionale attraverso: la partecipazione di propri rappresentanti a commissioni ministeriali, tavoli e gruppi di lavoro incaricati di riprogettare e riordinare i relativi percorsi; la progettazione, l’organizzazione, il supporto e il finanziamento di attività di alternanza scuola-lavoro presso gli istituti tecnici e professionali; la promozione della cultura tecnico-scientifica.

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Stage e t i roc in iUna formaz ione su l lavoro per i l lavoro

Tra i soggetti più adatti a favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro, le Camere di commercio mettono in campo una consolidata esperienza nel campo dell’orientamento, della formazione e dell’analisi dei fabbisogni professionali. Punto di forza è il tirocinio formativo e di orientamento, esperienza in azienda che favorisce l’incontro tra imprese e giovani per sviluppare un bagaglio di competenze concretamente spendibili nel mondo del lavoro.

Stage o tirocinio?Il termine «tirocinio» è spesso affiancato o sostituito da «stage» o «internship», vocaboli, rispettivamente francese e inglese, che si-gnificano «pratica»: tutti rimandano a un’esperienza di formazio-ne pratica svolta all’interno di un contesto lavorativo, per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. Il tirocinio formativo e di orientamento è regolato in Italia dall’art. 18 della legge n. 196/1997, detta «Pacchetto Treu», e dal relativo regolamento di attuazione contenuto nel decreto ministeriale n. 142/1998.

Perché fare un tirocinio in aziendaUno stage o tirocinio ha certo una valenza formativa, ma può esse-re anche fortemente propedeutico all’inserimento lavorativo, per-ché agevola le scelte professionali dei giovani grazie a un contatto diretto con il lavoro e con le imprese. Del resto, la formazione in contesto lavorativo rientra a pieno titolo tra le «reti informali» che (secondo i risultati delle indagini Excel-sior) costituiscono ancora il principale canale di reclutamento di

personale utilizzato dalle aziende, soprattutto piccole e medie. Sono proprio le imprese di minori dimensioni a rivelare un forte bi-sogno di servizi mirati di assistenza nella ricerca di personale, che potrebbero trovare nel tirocinio formativo una risposta adeguata. Per questi motivi, Unioncamere e il sistema camerale sono impe-gnati da tempo a sviluppare una rete territoriale in grado di as-sicurare al sistema formativo e delle imprese servizi e strumenti dedicati alla promozione e diffusione dell’esperienza di tirocinio.

Il ruolo delle Camere di commercioLe Camere di commercio, pertanto, assumono sempre più il ruolo di «facilitatori» dell’incontro domanda-offerta di lavoro, proprio grazie ai tirocini formativi e di orientamento finalizzati all’inseri-mento lavorativo. Era quindi naturale che le riforme del mercato del lavoro aprissero nuovi spazi: l’art. 6 del decreto legislativo 276/03 (attuativo della legge 30/2003) prevede infatti che anche le Camere di commercio possano essere abilitate a livello regiona-le, in «regime particolare di autorizzazione», allo svolgimento di attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro.

Il tirocinio, che non costituisce un rapporto di lavoro (quindi non prevede nessuna retribuzione), offre a chi è in attesa di occupa-zione o in formazione scolastica, universitaria e professionale un’opportunità per fare esperienza dell’ambiente aziendale, della sua organizzazione e del suo funzionamento, tramite un percorso che consente di acquisire competenze di base, tecnico-operative e trasversali a carattere professionalizzante, ma soprattutto di tipo relazionale, comunicativo e organizzativo.Il tirocinio sviluppa inoltre le attitudini mentali rivolte alla soluzione dei problemi e alla valutazione delle esperienze, utili per qualsiasi tipo di lavoro. Si realizza così una proficua e reale integrazione tra teoria e prassi, tra «sapere», «saper fare» e «saper essere», assai gradita nel mondo aziendale.

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A scuo la in az iendaI l proget to e i l por ta le POLARIS

Unioncamere ha messo a punto, nel corso degli anni, una serie di servizi a sostegno delle iniziative degli enti camerali impegnati nel campo dei tirocini e dell’alternanza formativa. Dal 2003 è attivo un apposito Sistema Informativo, POLARIS (Portale per l’Orientamento al Lavoro, l’Alternanza e il Raccordo tra Imprese e Sistemi formativi), che consente la gestione online di una «banca dati tirocini» e la condivisione di strumenti, informazioni e contenuti editoriali utili agli operatori e agli utenti. Nel 2009 è stata rilasciata la nuova versione, fortemente rinnovata dal punto di vista grafico e frutto di un lavoro di riprogettazione e riorganizzazione dei contenuti, dei database e delle funzionalità.

A chi si rivolgeI servizi del portale, accessibili all’indirizzo www.polaris.unionca-mere.it, si rivolgono a:

giovani (studenti delle scuole superiori, ma anche universitari);

imprese (in particolare piccole e medie); scuole e altri soggetti impegnati nei processi di formazione in

alternanza (università, enti formativi, associazioni imprenditoria-li, ordini professionali, centri per l’impiego ecc.).

Gli obiettivi Il portale intende:

essere un «borsino telematico degli stage» per l’inserimento e la consultazione dei curricula di studenti e delle offerte di stage da parte delle aziende;

fornire strumenti per l’orientamento al lavoro e alla formazione come notizie, manuali, guide e riferimenti normativi;

dare visibilità agli sportelli POLARIS attivi presso le Camere di commercio e le Aziende speciali, attraverso mini siti provinciali gestiti dagli operatori dei singoli enti camerali.

I numeri di POLARISPOLARIS conta su 96 sportelli camerali e oltre 50mila schede in-serite nei database.Oggi POLARIS è uno dei siti più importanti per l’incontro domanda-offerta di tirocini e, soprattutto, è l’unico portale tematico specializzato sull’alternanza scuola-lavoro, a eccezione di Scuola Lavoro attivato per conto del MIUR tre anni fa dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica, ex INDIRE.

52.900 schede nei database:25.000 curricula

900 enti formativi7.500 aziende8.500 proposte di tirocinio

11.000 tirocini attivati

POLARIS oggi raccoglie

(dati POLARIS aggiornati a giugno 2010)

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«Job creat ion» La cu l tura d ’ impresa per l ’auto impiego

Accanto alle tradizionali politiche per il lavoro dipendente, i processi di «job creation» si stanno affermando come alternativa per creare nuovi posti e opportunità di lavoro attraverso la strada dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego. In breve, se il lavoro non si trova si può creare mettendosi in proprio. E qui entra in gioco Unioncamere con il suo ricco bagaglio di strumenti e servizi per pro-muovere, coordinare, supportare, accompagnare, monitorare e valutare sul territorio la creazione, lo sviluppo e la sostenibilità della micro-imprenditorialità e dell’autoimpiego.

I servizi delle Camere di CommercioIl sistema camerale si è dotato nel tempo di un proprio model-lo operativo distribuito sul territorio nazionale: il Servizio nuove imprese o Punto nuova impresa svolge infatti attività di sportel-lo a prevalente contenuto informativo e di promozione su credito, agevolazioni di fonte pubblica, dati e opportunità di mercato. Fa seguito un’intensa attività di orientamento, formazione, affianca-mento allo start-up, accompagnamento alla redazione del busi-ness plan e, in misura minore seppure in crescita negli ultimi anni, erogazione di contributi all’avvio d’impresa. Convegni, seminari, riunioni e incontri tecnici per aspiranti e neo-imprenditori comple-tano il quadro.

Si tratta di servizi di prima informazione, a carattere generalista e pubblico (non specialistico o consulenziale) ora disponibili anche on line, che si evolvono grazie a strumenti e banche dati e all’avvio di partenariati con gli altri attori del territorio, dai BIC (Business Innovation Center) alle agenzie di sviluppo locale, fino ai centri provinciali e alle agenzie regionali per l’impiego.

Speciali filoni di intervento coinvolgono temi di grande importanza, come l’imprenditorialità giovanile, femminile e straniera, la crea-zione e lo sviluppo di imprese innovative, la trasmissione d’impre-sa e il passaggio generazionale nelle PMI.

Sviluppare competenze imprenditorialiIl sistema camerale è dunque un efficace punto di snodo per la dif-fusione della cultura d’impresa e delle competenze imprenditoriali necessarie a chi intenda mettersi in proprio o semplicemente as-sumere «atteggiamenti imprenditoriali» nella ricerca e nell’eser-cizio della propria occupazione.Un sistema, dunque, capace di adeguare e aggiornare i propri ser-vizi (contenuti e modalità del rapporto con l’utenza) in chiave inte-grata e complementare con quelli offerti da altri soggetti operanti sul territorio sia del mondo associativo che di quello istituzionale (servizi per l’impiego, università, informagiovani ecc.).

Unioncamere contro la crisiPer affrontare la crisi in atto, Unioncamere e Ministero dello Svi-luppo Economico hanno sottoscritto nel 2009 l’Accordo di Pro-gramma che promuove la creazione di nuove imprese e supporta quelle già esistenti e i loro lavoratori. Sulla stessa linea, le misure di sostegno e assistenza personalizzata di natura economica, pro-fessionale, consulenziale e tutoriale, ma talora anche psicologica, a imprenditori e imprese in grave difficoltà, attivate da alcune Camere di commercio con enti e attori locali, che costituiscono la serie più recente e innovativa di servizi «anticrisi».

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Rapport i conso l idat i in v ia d i sv i luppoUnivers i tà , A l ta Formaz ione e Formaz ione cont inua

Tra le relazioni consolidate dalle Camere di commercio, una posizione di rilievo meritano quelle con il mondo accademico, da sempre ritenuto strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese, anche in virtù della comune natura istituzionale di “enti autonomi funzionali”.

Unioncamere incontra le universitàLa collaborazione, rafforzata nel 1998 dall’Accordo di Programma tra Unioncamere e la CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, si è sviluppata in modalità molteplici a partire dal model-lo formativo speriemntato nell’ambito dei diplomi univeristari, con i progetti “Ponte”, “Campus” e “CampusOne”, che hanno favorito il decollo del nuovo sistema universitario, in particolare delle lau-ree triennali. In altri casi, le Camere di commercio hanno facilitato l’attivazione di nuovi poli e sedi universitarie, finanziato iniziative di formazione e ricerca, sostenuto processi di innovazione e di sviluppo locale e migliorato la corrispondenza tra offerta formativa accademica ed esigenze del mondo del lavoro.

Le azioni attivateIn quasi tutte le province italiane le Camere di commercio, direttamente o indirettamente, colla-borano con le università, soprattutto attraverso la concessione di contributi per iniziative specifi-che o la partecipazione a consorzi e fondazioni. La presenza camerale negli atenei si concretizza anche con l’attivazione di stage, seguiti da con-vegni e seminari, ricerche e studi economici, ma-ster e scuole di specializzazione, borse di studio o ricerca e progetti con finanziamenti pubblici. Più modesta l’attività di placement e attivazione di dottorati di ricerca: l’impegno finanziario supera annualmente i 10 milioni di euro.

Universitas MercatorumIl punto di svolta arriva però nel 2007 con l’università telematica

Universitas Mercatorum (www.unimercatorum.it), nata per valoriz-zare le esperienze accumulate dalle strutture camerali nel campo della formazione continua e a distanza, a cui si uniscono quelle nell’ambito delle collaborazioni con le università e dell’offerta di master di alta formazione. Universitas Mercatorum intende anche e soprattutto favorire la partecipazione ai processi di formazione continua e aggiornamen-to permanente delle persone già occupate, con particolare riguardo per i lavoratori e i titolari delle aziende di piccole e medie dimen-

sioni. Si tratta di un elemento (life-long learning) sempre più rilevante nelle strategie dell’Unione europea per l’occupazione e lo sviluppo.

Partecipano a Universitas Mercatorum 36 orga-nismi del sistema camerale: oltre a Unioncame-re, 29 Camere di commercio (Ascoli Piceno, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Cuneo, Foggia, Frosinone, Genova, Grosseto, Imperia, Latina, Livorno, Massa Carrara, Nord Sardegna - già Sassari -, Padova, Parma, Reggio Emilia, Roma, Siena, Siracusa, Taranto, Treviso, Trieste, Venezia, Verona, Vicenza e Viterbo), 3 Unioni Regionali (Calabria, Piemonte e Toscana) e 3 agenzie e strutture specializzate (Istituto G. Ta-

gliacarne, IFOA e Dintec).

Tra le ultime novità dell’ateneo, l’apertura continua delle iscri-zioni e delle immatricolazioni, non più vincolate a date fisse, la sperimentazione di sessioni di esami sul territorio (a Milano e a Napoli) e il passaggio a un solo corso di laurea in Gestione di impresa.

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Profili high skill, S.O.S tecnici specializzatiNegli ultimi 2 anni Excelsior ha rilevato la tendenza a un ridi-mensionamento quantitativo del ricorso a lavoratori stranieri da parte delle imprese italiane, a fronte di un miglioramento qualitativo riguardante sia i livelli di istruzione, qualificazione ed esperienza richiesti in entrata, sia le professioni ricercate e l’esigenza di un’ulteriore formazione post-assunzione. D’altra parte, per le nostre imprese è spesso difficile trovare an-che personale da adibire a professioni dirigenziali, specialistiche e tecniche. Un’autentica emergenza è, in particolare, l’esigenza di tecnici specializzati, visto che sono sempre meno i giovani che s’iscrivono alle nostre scuole tecniche e ne escono per entra-re nel mercato del lavoro. Ciò pone all’attenzione generale delle istituzioni, come pure a quella specifica del sistema camerale, l’esigenza (già molto sentita in alcune aree produttive) di at-trarre sempre più nel nostro Paese laureati, tecnici e lavoratori qualificati stranieri, analogamente a quanto già avvenuto negli USA e in vari Stati europei dove, ad esempio, si è fatto ampio ricorso nel campo dell’informatica a programmatori specializzati indiani.

Nuove politiche migratorie, in fase di studio, dovranno aiutare le imprese a ricercare, selezionare e formare (in Italia o nel loro Paese di origine prima che si trasferiscano) i lavoratori specializ-zati per poi inserirli nel mercato del lavoro con regolare contratto e permesso di soggiorno, come previsto dall’art. 23 del Testo Uni-co sull’Immigrazione.

La formazione di laureati stranieriUnioncamere promuove la formazione in Italia e nei paesi di origine di laureati, tecnici e lavoratori qualificati stranieri. In particolare, nell’ambito dell’intesa ICE-Unioncamere, segnaliamo i progetti:

Invest your talent in ItalyNato da un’idea del Ministero degli Esteri, con la Camera di com-mercio di Torino capofila, ha permesso la formazione di oltre 120 studenti indiani laureati in discipline tecniche presso le università italiane, grazie alla collaborazione tra mondo universitario, siste-ma camerale, aziende e ICE.

Formare ingegneri stranieri in ItaliaRealizzato dalle Camere di commercio di Lecco e Como, in colla-borazione con il Politecnico di Milano, nelle sue 5 edizioni ha con-sentito la formazione di oltre 500 laureati stranieri, anche grazie a stage presso aziende italiane convenzionate.

Questi progetti potranno collegarsi alla ripresa, rilancio e svi-luppo del Protocollo di Intesa Unioncamere-OIM (Organizzazione Internazionale delle Migrazioni), sottoscritto nel 2004, che attiva accordi specifici per percorsi sperimentali, a carattere provinciale o regionale, di selezione, reclutamento, formazione e inserimento lavorativo di personale immigrato.

A l te profess iona l i tàAt t rarre , formare e inser i re ta lent i s t ran ier i

La presenza di lavoratori stranieri è ormai una componente rilevante nelle trasformazioni del mer-cato del lavoro italiano. I risultati Excelsior segnalano da tempo il carattere strutturale del fabbi-sogno di manodopera immigrata, in relazione a diffuse difficoltà di reperimento di personale, con una diversificazione territoriale legata ai differenti gradi di dinamismo dei sistemi imprenditoriali locali e alla loro vocazione produttiva.

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Come funzionano i LaboratoriSi tratta di comitati, gruppi di lavoro o tavoli di dialogo, concerta-zione, proposta, progettazione, programmazione, indirizzo, moni-toraggio e valutazione degli interventi formativi e occupazionali. Grazie a un coinvolgimento ampio e coordinato delle organizza-zioni imprenditoriali, dei sindacati e di altri partner istituzionali locali, i Laboratori fanno emergere i fabbisogni di professionalità e le competenze necessarie per lo sviluppo della competitività delle imprese e migliorano la capacità di risposta di scuola, università, formazione professionale e formazione continua. Permettono dunque alle Camere di dare un contributo fondamen-tale a iniziative formative coerenti con la domanda di competenze delle imprese, favorire l’«occupabilità» dei giovani (ma non solo) e «fluidificare» così le dinamiche di incontro tra domanda-offerta di formazione e lavoro.

Gli obiettivi propostiI Laboratori aiutano le imprese nell’esplicitare le loro esigenze e nel reperire le professionalità necessarie. Inoltre, agevolano la transizione dei giovani in uscita dai percorsi formativi e l’ingres-so, o il reinserimento, di persone inoccupate e disoccupate nel mondo del lavoro, con particolare riguardo per alcune fasce di lavoratori a elevata qualificazione. Infine, sviluppano i percorsi di qualificazione e formazione continua del personale già occu-pato.

Le azioni in campoI filoni di attività che i Laboratori si propongono di realizzare ri-guardano:

analisi dei fabbisogni territoriali a partire dai dati Excelsior, e sviluppo di accordi di partenariato fra differenti soggetti per con-dividere un progetto (dalla rilevazione e mappatura della domanda alla progettazione di profili professionali o percorsi formativi);

orientamento formativo e professionale, anche avvalendosi del portale www.jobtel.it;

sviluppo degli stage e dell’alternanza scuola-lavoro nei licei, nell’istruzione e formazione professionale, nell’IFTS (Istruzione e formazione tecnica superiore) e nei corsi universitari;

promozione della cultura d’impresa, della cultura dell’innova-zione e della cultura tecnico-scientifica, anche attraverso la costi-tuzione di poli tecnico-professionali e il coinvolgimento di istituti tecnici superiori;

promozione della formazione continua, anche in collegamento con l’università telematica del sistema camerale Universitas Mer-catorum;

monitoraggio e valutazione degli esiti dei percorsi formativi, in un’ottica di customer satisfaction.

Il fine ultimo è favorire una migliore valorizzazione delle risorse umane, sostenendo lo sviluppo del capitale umano nei mercati del lavoro territoriali.

Laborator i terr i tor ia l iSv i luppo de l cap i ta le umano e incontro domanda-of fer ta d i formaz ione e lavoro

Negli ultimi anni il sistema camerale, grazie al Sistema Informativo Excelsior e ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, è diventato l’anello di congiunzione tra il mondo della formazione e quello del lavoro, riconosciuto anche dal recente decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio. Per consolidare e rafforzare questo ruolo è nata una nuova linea progettuale, finanziata con le risorse del Fondo di Perequazione del sistema camerale, che punta ad attivare i Laboratori territo-riali permanenti per l’incontro domanda-offerta di formazione e lavoro. Nel complesso, sono stati ammessi al finanziamento del Fondo perequativo, a valere sulle risorse dell’annualità 2006, 40 progetti in grado di coprire ben 73 province.

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La re te de i laborator i terr i tor ia l i de l le Camere d i commerc io

Nord-ovest

NovaraComoSondrioMilanoBergamoBresciaPaviaCremonaMantovaMonza-BrianzaSavonaGenovaLa Spezia

Nord-est

BolzanoVicenzaTrevisoRovigoUdineGoriziaTriestePordenonePiacenzaParmaReggio EmiliaModenaBolognaFerraraRavennaForlìRimini

Centro

Massa-CarraraLuccaPistoiaFirenzeLivornoPisaSienaGrossetoPerugiaTerniAnconaMacerataRietiLatinaFrosinoneL’AquilaTeramoChieti

Sud e isole

CampobassoIserniaNapoliAvellinoSalernoBrindisiPotenzaMateraCosenzaCatanzaroReggio CalabriaCrotoneVibo ValentiaTrapaniPalermoMessinaAgrigentoCaltanisettaEnnaCataniaRagusaSiracusaNuoroCagliariOristano

Province

SI (73)

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Gli accordi stipulatiTra gli accordi attualmente attivi si segnalano:

Accordo di Programma CRUI-Unioncamere (1998) per la pro-mozione e lo sviluppo delle esperienze di stage e cultura d’impresa in ambito universitario;

Protocollo di intesa MIUR-Unioncamere per l’alternanza scuo-la-lavoro (2003);

Convenzione tra Ministero della Difesa e Unioncamere (2004, rinnovato nel 2010) per facilitare lo scambio di informazioni sulla domanda delle imprese (Excelsior) e l’offerta di militari volontari in congedo (banca dati PREVIMIL) e collocamento degli stessi in stage presso le aziende;

Protocollo di Intesa Ministero della Giustizia-Dipartimento amministrazione penitenziaria e Unioncamere (2004) per favo-rire l’incremento delle lavorazioni carcerarie e l’inserimento lavo-rativo di detenuti ed ex-detenuti, tramite iniziative di informazione e sensibilizzazione alle imprese sugli sgravi contributivi e fiscali previsti dalla normativa in materia;

Protocollo di Intesa OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) e Unioncamere (2004) per sperimentare iniziative di ri-cerca, selezione, formazione e inserimento lavorativo di immigrati nelle imprese italiane;

Accordo di programma MISE-Unioncamere (2009) per il so-stegno al credito, all’occupazione e alla creazione di microimpren-ditorialità.

Le collaborazioni istituzionaliUnioncamere ha garantito la presenza del sistema camerale presso:

Forum nazionale per l’orientamento lungo tutto il corso della vita (MIUR);

Comitato Nazionale per il Monitoraggio e la Valutazione dell’Alternanza scuola-lavoro (MIUR);

Incontri con le parti sociali sui Regolamenti per il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali (MIUR);

Comitato Nazionale IFTS e Conferenza dei Servizi sulla riorga-nizzazione del sistema dell’Istruzione e Formazione Tecnica Supe-riore e la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori (MIUR);

Sottocomitato «Risorse Umane» del Quadro Strategico Nazio-nale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali);

Forum ristretto sui programmi di formazione all’estero dei lavo-ratori extracomunitari organizzato dall’ONC (Organismo Nazionale di Coordinamento delle politiche di integrazione sociale degli im-migrati) presso il CNEL;

Comitato Nazionale per l’emersione del lavoro non regolare.

Fare re teLe re laz ion i e g l i accord i i s t i tuz iona l i

Unioncamere e il sistema camerale contribuiscono attivamente ai processi di riforma del sistema dell’istruzione e della formazione, dell’università e del mercato del lavoro: monitorano l’evoluzione del quadro normativo, formulano documenti, pareri e proposte, partecipano a una fitta rete di con-tatti e rapporti di partnership con i Ministeri, gli organismi e le agenzie competenti.

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Porta l iper lo sv i luppo de l cap i ta le umano un f i lo corre on l ine ne l s i s tema da Exce ls ior a JobTe l , a Po lar is , a «Scuo la , Creat iv i tà e Innovaz ione»

Sistema Informativo Excelsior

Polaris

per l’analisidei fabbisogniprofessionalie formatividelle imprese

excelsior.unioncamere.net

Servizio ditirocini ealternanzascuola-lavoro

www.polaris.unioncamere.it

Scuola, Creativitàe Innovazione

un premio per giovani talenti fortementeinnovativi

www.premioscuola.unioncamere.it

JobTel

il portale dell’orientamento

www.jobtel.it

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Strument i ed i tor ia l i per l ’or ientamento

Scaricabili dawww.polaris.unioncamere.it e www.jobtel.it

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Gl i s t rument i ed i tor ia l i per l ’a l ternanza scuo la- lavoro , g l i s tage e i t i roc in i

Scaricabili dawww.polaris.unioncamere.it

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Scaricabili dawww.polaris.unioncamere.it

G l i s t rument i ed i tor ia l i per l ’a l ternanza scuo la- lavoro , g l i s tage e i t i roc in i

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Or ientamento , formaz ione e mercato de l lavoro in Un ioncamere e su l terr i tor io

Area Promozione Servizi alle ImpreseAlternanza scuola-lavoro, orientamento e formazione

Sandro Pettinato, Vicesegretario [email protected]

Stefano [email protected]

Elisabetta Ziantoni [email protected]

Caterina Pampaloni [email protected]

Sul territorio per conoscere i referenti nelle Camere di commercio e nelle loro Aziende speciali

www.camcom.gov. it

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La redazione è stata curata da Stefano Casagrande, Andrea Costanzo, Caterina Pampaloni. Il progetto grafico è di Thomas ElliottGiugno 2010

© 2010 by Unioncamere, Retecamere Scrl, RomaTutti i diritti riservati

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