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Letto, confermato e sottoscritto IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO F.TO: B. BUSCEMA F.TO: G. ROCCUZZO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione verrà affissa all’albo Pretorio online del Comune per quindici giorni consecutivi a partire dal 17/11/2015 Data 17/11/2015 Il sottoscritto Segretario Generale, su conforme dichiarazione del Responsabile dell’Albo Pretorio online attesta che la presente deliberazione è stata pubblicata dal 17/11/2015 al 1/12/2015 con n. di registro di pubblicazione. Data _____ IL SEGRETARIO GENERALE F.TO: B. BUSCEMA IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE F.TO : _G. MIGLIORE__ IL SEGRETARIO GENERALE F.TO: B. BUSCEMA ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITÀ Delibera dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 16 della L.R. 03/12/1991 n°. 44. Delibera divenuta esecutiva il giorno _____________, ai sensi dell’art. 12, comma 1, della L.R. 03/12/1991, n. 44, trascorsi dieci giorni dall’inizio della Pubblicazione. Ispica, lì IL SEGRETARIO GENERALE F.TO: B. BUSCEMA E’ Copia conforme per uso amministrativo Ispica, lì IL SEGRETARIO GENERALE CITTÀ DI ISPICA ORIGINALE COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N°. 53 R.V. Seduta del 10 NOVEMBRE 2015 OGGETTO: Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare. L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno DIECI del mese di NOVEMBRE alle ore 19.47 in Ispica, nella Casa Comunale. Dietro avviso notificato nei modi e termini di legge si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Ordinaria di 1^ Convocazione, in seduta pubblica, sotto la presidenza del Presidente Sig. Roccuzzo Giuseppe, con l’assistenza di me B. BUSCEMA Segretario Generale. All’appello risultano: PRES. ASS. PRES. ASS. 1 Roccuzzo Giuseppe 11 Denaro Carmelo 2 Arena Serafino 12 Leontini Gerry 3 Gambuzza Giovanni 13 Muraglie Giovanni 4 Barone Giuseppe 14 Pluchinotta Giuseppe 5 Rosa Stefania 15 Genovese Gianluca 6 Stornello Giovanni 16 Marina Francesca 7 Pisani Rodolfo 17 Oddo Carmelo 8 Sudano Angelina 18 Santoro Gaetano 9 Corallo Giuseppe 19 Spataro Massimo 10 Sessa Matilde 20 Quarrella Giuseppe TOTALE 13 7 Premesso che sulla proposta di deliberazione relativa all’oggetto hanno espresso ai sensi dell’art. 12 L.R. 23/12/2000 n°. 30: Parere del Responsabile del Servizio in merito alla regolarità tecnica: FAVOREVOLE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ispica lì 19/10/2015 F.to: rag. Maria Blandizzi Parere del Responsabile di Ragioneria in merito alla regolarità contabile: FAVOREVOLE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ispica lì 19/10/2015 F.to: rag. Maria Blandizzi_ Per l’assunzione dell’impegno di spesa, si attesta la regolare copertura finanziaria, ai sensi dell’art. 55, comma 5° della legge 8/6/1990, n°. 142, recepito dalla L.R. 11/12/1991, n°. 48. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Ispica lì Timbro

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Letto, confermato e sottoscritto

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

F.TO: B. BUSCEMA F.TO: G. ROCCUZZO

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione verrà affissa

all’albo Pretorio online del Comune per

quindici giorni consecutivi a partire dal

17/11/2015 Data 17/11/2015

Il sottoscritto Segretario Generale, su conforme

dichiarazione del Responsabile dell’Albo Pretorio

online attesta che la presente deliberazione è

stata pubblicata dal 17/11/2015 al 1/12/2015 con n. di registro di pubblicazione.

Data _____ IL SEGRETARIO GENERALE

F.TO: B. BUSCEMA

IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE

F.TO : _G. MIGLIORE__

IL SEGRETARIO GENERALE

F.TO: B. BUSCEMA

ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITÀ

Delibera dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 16 della L.R.

03/12/1991 n°. 44.

Delibera divenuta esecutiva il giorno _____________, ai sensi dell’art. 12, comma

1, della L.R. 03/12/1991, n. 44, trascorsi dieci giorni dall’inizio della

Pubblicazione.

Ispica, lì IL SEGRETARIO GENERALE

F.TO: B. BUSCEMA

E’ Copia conforme per uso amministrativo

Ispica, lì IL SEGRETARIO GENERALE

CITTÀ DI ISPICA

ORIGINALE

COPIA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N°. 53 R.V. Seduta del 10 NOVEMBRE 2015

OGGETTO: Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare.

L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno DIECI del mese di NOVEMBRE alle ore 19.47 in Ispica, nella

Casa Comunale.

Dietro avviso notificato nei modi e termini di legge si è riunito il Consiglio Comunale in sessione

Ordinaria di 1^ Convocazione, in seduta pubblica, sotto la presidenza del Presidente Sig. Roccuzzo Giuseppe, con l’assistenza di me B. BUSCEMA Segretario Generale.

All’appello risultano:

PRES. ASS. PRES. ASS.

1 Roccuzzo Giuseppe 11 Denaro Carmelo 2 Arena Serafino 12 Leontini Gerry 3 Gambuzza Giovanni 13 Muraglie Giovanni 4 Barone Giuseppe 14 Pluchinotta Giuseppe 5 Rosa Stefania 15 Genovese Gianluca 6 Stornello Giovanni 16 Marina Francesca 7 Pisani Rodolfo 17 Oddo Carmelo 8 Sudano Angelina 18 Santoro Gaetano 9 Corallo Giuseppe 19 Spataro Massimo 10 Sessa Matilde 20 Quarrella Giuseppe

TOTALE 13 7

Premesso che sulla proposta di deliberazione relativa all’oggetto hanno espresso ai sensi dell’art. 12 L.R.

23/12/2000 n°. 30:

Parere del Responsabile del Servizio in merito alla regolarità tecnica: FAVOREVOLE

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ispica lì 19/10/2015 F.to: rag. Maria Blandizzi

Parere del Responsabile di Ragioneria in merito alla regolarità contabile: FAVOREVOLE

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Ispica lì 19/10/2015 F.to: rag. Maria Blandizzi_

Per l’assunzione dell’impegno di spesa, si attesta la regolare copertura finanziaria, ai sensi dell’art.

55, comma 5° della legge 8/6/1990, n°. 142, recepito dalla L.R. 11/12/1991, n°. 48.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO Ispica lì

Timbro

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Pone in trattazione il punto n. 2 posto all’o.d.g.: “Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare” e spiega che

la proposta prevede l’istituzione e l’approvazione di un regolamento che

consenta ai cittadini possessori di fondi e di immobili gravati da livello o

enfiteusi di poterli affrancare previo pagamento del così detto capitale di

affrancazione che nella proposta di delibera viene determinato ai sensi di

legge. Al fine di evitare importi esigui si è ritenuto opportuno inserire dei

minimi. Questa proposta consentirà quindi ai cittadini di divenire pieni

proprietari dei fondi oggetto del livello e consentirà all’Ente di ottenere

risorse finanziare.

Interviene il Consigliere Santoro il quale chiede che il suo intervento

venga trascritto integralmente.

Il Consigliere Santoro così interviene: “Sig. Presidente, colleghi

consiglieri, intervengo per sollecitare, chiedere ai proponenti, il ritiro della

proposta di deliberazione avente ad oggetto regolamento per l’affrancazione

dei livelli.

La delibera per come proposta, a firma di 11 Consiglieri, è irricevibile da

questo Consiglio Comunale per i seguenti motivi:

1) non risulta espresso nessun parere tecnico;

2) i criteri di calcolo non risultano proposte dagli uffici tecnici nè si

riscontra alcuna nota tecnica da parte degli uffici comunali”. Si dà atto che durante l’intervento del Consigliere Santoro entra in aula il Consigliere Leontini: presenti 14. Interviene il Presidente per fare notare che la proposta ha i pareri di

regolarità tecnica, contabile e il parere del Collegio dei Revisori.

Il Consigliere Santoro così interviene:

3)“Nel regolamento tra i possibili richiedenti l’affrancazione del livello si

individua anche l’utilizzatore, figura questa a noi incomprensibile,

sconosciuta al panorama giuridico in materia di enfiteusi;

4) il modello di domanda per richiedere l’affrancazione fa riferimento a

delle società e non a singoli cittadini. Esistono società interessate?

5) non risulta nel modello di domanda nessuna dichiarazione di

responsabilità nè la indicazione del foglio e particella mappale;

6) al responsabile del procedimento che verifica la documentazione non

viene riconosciuto il diritto di rinvio o interruzione del termine di 30 giorni

previsto per motivate esigenze di integrazione dei documenti, palesando un

silenzio assenso;

7) non è indicato l’organo deliberante del diniego o accoglimento

dell’istanza di affrancazione del livello; ( Consiglio o Giunta );

8) il Segretario Comunale risulta tra coloro che possono stipulare l’atto di

affrancazione con onere per il richiedente di provvedere alla necessaria

trascrizione dell’atto nei registri immobiliari. Ipotesi palesemente in

contrasto con le disposizioni che assegnano al Pubblico Ufficiale che

redige un atto di provvedere alle relative note di trascrizione nei pubblici

registri;

9) tra la documentazione da presentare non risulta indicato il titolo di

provenienza ( successione, proprietà, preliminare ecc.);

10) non sono state richiamate e quindi applicate le disposizioni di cui alla

Sentenza della Corte Costituzionale n.143/1997 che dichiara l’illegittimità

costituzionale dell’art. 1, primo e quarto comma, della legge 22 luglio

1966, n. 607;

Fin qui le motivazioni tecniche.

Orbene ancora una volta l’Amministrazione, intesa come Sindaco e Giunta,

sono assenti e preferiscono delegare il Presidente Roccuzzo per l’adozione

di atti amministrativi affrettati e privi delle più elementari risorse tecniche.

Chiedo che il presente intervento sia integralmente trascritto a verbale, e

rinnovo la richiesta, a ogni singolo consigliere firmatario, di ritirare la

proposta per nuovi approfondimenti di carattere tecnico giuridico.

Basta ricordare i dubbi espressi dal Consigliere, Assessore e vice Sindaco

dott. Giuseppe Barone che in sede di commissione consiliare, dopo aver

firmato la proposta, si stupisce del fatto che non esiste un censimento e un

dato certo sui possibili destinatari del provvedimento.

Allora è legittimo chiederci, chi sono i destinatari? Chi sono i diretti

interessati del provvedimento? Basta una semplice visura catastale e fare un

elenco, perché non la si vuole fare?

Perché si vuole che si deliberi senza una mappatura e una trasparenza?

Perché nel regolamento non è stato previsto il Consiglio o la Giunta quale

organo competente per legge a far venire meno un diritto patrimoniale in

capo al Comune?

Per concludere l’atto deliberativo proposto è un’opera d’arte, che appare

sempre di più un falso; pertanto al fine di fare chiarezza, allego l’originale

dell’opera d’arte di riferimento e che invito tutti i consiglieri a leggerla con

attenzione e domandarsi il perché delle modifiche e manipolazioni.

Grazie per l’attenzione”.

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Interviene l’Assessore Barone il quale afferma di volere dare il suo

contributo in merito alla proposta di delibera che si sta per approvare. E’

chiaro che si tratta di una argomentazione per la quale occorre uno studio

approfondito prima di arrivare a delle risultanze. Il lavoro che lo stesso ha

effettuato in merito alle particelle interessate dall’affrancazione dei livelli e

dalla banca dati da parte dell’Agenzia delle Entrate risultano a tutt’oggi

1229, ovvero sono 1229 le particelle che il Comune possiede a titolo di

proprietà o a titolo di diritto del concedente. Afferma di avere esaminato

tutte quelle che sono particelle di diritto del concedente e queste ammontano

a 762, di queste 762, 3 riguardano i fabbricati rurali. I mq di competenza di

queste 762 particelle ammontano a 955.875.000; queste sono le particelle

che possono essere interesse da parte di chi in questo momento detiene i

terreni a titolo di conduttore con il Comune di Ispica. Precisa di avere fatto

dei conti di quello che potrebbe essere la potenziale entrata dell’opera e

quindi dell’esecutività di questa delibera e sui 30 fabbricati rurali la

potenziale entrata può essere quella di 10.000,00 euro, invece per quanto

riguarda l’affrancazione dei livelli il ritorno per conto del Comune di Ispica

si può basare intorno ai 100.000,00 euro. La difficoltà nell’individuare le

entrate certe sta nelle numerose particelle che rappresentano il diritto di

concedente, per cui diventa difficile andare a trovare i proprietari di queste

particelle. Quindi il calcolo viene fatto in maniera molto prudenziale anche

se si può dire che le entrate accertate possono essere molto di più. Precisa

poi che in sede di Commissione ha semplicemente dato contezza del risultato

che avrebbe potuto dare questa delibera; sottolinea che non si è mai espresso

nei termini utilizzati dal Consigliere Santoro. Si dà atto che durante l’intervento dell’Assessore Barone entra in aula il Consigliere Genovese ed esce il Consigliere Leontini: presenti 14. Il Consigliere Quarrella afferma di non avere gradito molto l’intervento del

Sindaco e di alcuni Consiglieri Comunali, perché quando si cerca di far

passare i Consiglieri per coloro che fanno perdere tempo, a suo avviso,

diventa una sorta di intimidazione politica nei confronti dei Consiglieri di

opposizione quasi a trattenersi nel loro operato, così come previsto nel

regolamento. I Consiglieri di minoranza fanno solo opposizione, che prevede

un sistema di controllo sugli atti deliberativi che porta avanti non

l’amministrazione, perché di atti amministrativi portati in Consiglio, fino ad

oggi la maggior parte degli atti provengono dai Consiglieri. Quindi se c’è il

rischio di rendersi antipatici ai cittadini soltanto perché si vuole fare bene il

lavoro per conto di chi li ha mandati qua a rappresentarli, è pronto ad

assumermi questa responsabilità. Afferma di non aver presentato

quell’esposto, ma se qualcuno l’ha fatto e perché ha sentito l’esigenza di

farlo. Se ha sbagliato non si sa, si saprà più avanti, ma non si sa se ha

sbagliato la maggioranza in questo momento. Quindi c’è poco da parlare

male dei Consiglieri di opposizione. Riferisce di essere stato assente nella

seduta consiliare del 30 ottobre ma di avere sentito parlare di un plauso ai

Consiglieri di opposizione che sono rimasti in aula per consentire il numero

legale per consentire alla maggioranza di approvare la delibera; precisa di

avere sentito alla radio che quando però è arrivato un Consigliere di

maggioranza, qualcuno ha commentato che la minoranza poteva anche

uscire, perché non serviva più. Ritiene che imputare le colpe al passato

significa avere paura di affrontare il futuro, non essere capace di affrontare il

futuro, avere bisogno di nascondere la propria incapacità. In riferimento alla

delibera in trattazione, che è stata mandata in II^ Commissione, si chiede di

cosa si tratta, di alienazione di suoli o di proprietà private, perché in questo

caso era di competenza della III^ Commissione. Se si sta approvando un

regolamento, così come dice la delibera, la stessa doveva essere trasmessa

alla I^ Commissione, perché ha la competenza per poter esitare le delibere in

cui si approvano i regolamenti. Ritiene indispensabile un censimento, per

potere avere un elenco dei proprietari e delle particelle., perché tra i

proprietari potrebbe esistere anche un parente e quindi potrebbe esserci

incompatibilità a votare la delibera. Afferma di potere essere contrario a una

delibera che riesce a far incamerare dei soldi al Comune, ma è necessario

avere un elenco dei proprietari, per sapere se qualche Consigliere rischia di

essere incompatibile. Il Presidente precisa che l’onere di rilevare incompatibilità su qualsiasi atto

amministrativo sta in capo a soggetto che potrebbe essere incompatibile,

questo dice la norma. Quindi di conseguenza, rientra nella buona diligenza

del buon amministratore la verifica delle condizioni di incompatibilità

rispetto agli atti amministrativi che si affrontano in Consiglio Comunale

piuttosto che in altre sedi. La delibera per essere regolare da un punto di

vista tecnico e contabile, per essere esitata in Consiglio Comunale, non

richiede necessariamente l’elenco, nè tantomeno richiede i nomi e cognomi

di coloro i quali sono in possesso dei terreni che potrebbero essere oggetto di

affrancazione. Aggiunge poi che i dati sono pubblici perché la visura

catastale in quanto pubblica, può essere effettuata da qualunque cittadino. Il

Consiglio ha preso atto dall’Assessore Barone di numeri risultati da uno

studio fatto, ma non è necessario allegarli alla delibera. Il Consigliere Quarrella sottolinea che la visura catastale è consentita nei

termini in cui si ha il cartaceo da cui si possono rilevare i dati identificativi

del bene. Quindi era necessaria una certificazione cartacea che, a suo avviso,

doveva essere allegata a questa delibera. Si è parlato di terreni, suoli, di

proprietà immobiliari del Comune. Essendo Ispica un Comune in dissesto, è

previsto che sia la Commissione Straordinaria di Liquidazione a interessarsi

della alienazione dei suoli per poter poi ripianare la massa passiva. Chiede se

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in questo caso subentra la Commissione Straordinaria per dare il suo

assenso, perché si prevede che se c’è un bene da vendere dopo lo stato di

dissesto, la somma ricavata da questo bene debba essere messa a

disposizione del Commissario Straordinario per poter poi pagare i debiti che

provengono dalla massa passiva. Il Presidente afferma che il Consiglio Comunale è deputato ad adottare le

delibere. Successivamente sono gli uffici che una volta divenuta esecutiva la

delibera, agiscono secondo le norme di legge. Quindi se gli introiti dovranno

andare all’organismo straordinario di liquidazione, l’ufficio si comporterà di

conseguenza. Il Consiglio è chiamato a deliberare nel merito del

regolamento, questa è la competenza dei Consiglieri, per cui non bisogna

andare oltre. Interviene il Consigliere Santoro per chiedere se si sta parlando di enfiteusi

o livellarie. Invita il Segretario a chiarire le due figure; precisa che nel

regolamento si parla di enfiteusi, per cui occorre dobbiamo discernere chi

sono gli enfiteusi e chi sono i livellari. Sottolinea che si sta andando ad

approvare una delibera che riguarda gli enfiteusi non i livellari. Afferma che

da un attento controllo che ha fatto, l’enfiteusi sono tutti quelli che si

estendono dalla Crocefia, i livellari sono tutti quelli a mare. Chiede ulteriori

chiarimenti in merito.

Il Consigliere Stornello sottolinea di essere uno dei proponenti che non

pensa minimamente di ritirare la propria firma dalla proposta di delibera;

afferma di intervenire per fare due considerazioni di ordine politico. Si

viene da una stagione in cui il Consiglio Comunale era un’aula ristretta nelle

competenze, senza alcun ruolo propositivo e attivo. Afferma che da

Consigliere Comunale, al di là del fatto di essere in maggioranza o in

minoranza sarebbe contento del fatto di far parte di un organo che discute,

che dibatte i problemi e non di subire dalla Giunta una serie di

provvedimenti. Quindi il fatto che ci sia questo eccesso di democrazia, è un

fatto positivo e non è un fatto negativo che i provvedimenti passino dal

Consiglio Comunale. Quindi sono atti che vanno da una parte a beneficio

delle casse comunali e dall’altra vanno incontro ai cittadini nell’aiutarli nel

disbrigo delle pratiche quotidiane. Si dà atto che durante l’intervento del Consigliere Stornello esce dall’aula il Consigliere Santoro: presenti n. 13. Il Consigliere Genovese afferma che il movimento Cinque Stelle ravvisa la

bontà di questa proposta che riconosce la proprietà a quei soggetti che hanno

avuto o hanno un diritto di godimento sugli immobili di proprietà comunale,

con la corrispondenza di un canone e di migliorare il fondo. Ora questi fondi

sono stati venduti a prezzi di mercato ad altri soggetti privati, e questi

soggetti si ritrovano senza la piena proprietà del fondo che conducono.

Precisa che nella proposta ha rilevato alcuni errori, come ad esempio all’art.

7 quando si parla delle spese al comma 1 dice: tutte le spese inerenti

l’affrancazione del livello, sono sostenute dalla parte richiedente. Il mancato

versamento anche di una sola voce di spesa comporta il blocco

dell’istruttoria e il proseguo della pratica”. Dovrebbe comportare il blocco

dell’istruttoria e del prosieguo della pratica, per cui, a suo avviso, c’è solo un

errore di preposizione. Il Presidente ritiene che si possa procedere ad una rettifica, intanto invita il

Consigliere Genovese a concludere il suo intervento. Il Consigliere Genovese precisa che all’allegato “A”, quando il firmatario

chiede di poter affrancare il livello enfiteutico sui terreni o su unità

immobiliari, manca l’identificazione con foglio e particella; a suo avviso

sarebbe opportuno precisare di quali immobili si sta parlando.

Il Presidente chiede di quale articolo si sta parlando.

Il Consigliere Genovese spiega che si riferisce al modello “A”.

Il Presidente chiede di quale modello sta parlando.

Il Consigliere Genovese afferma di riferirsi al modello “A” la parte in cui il

firmatario chiede di poter affrancare il livello sui terreni o su unità

immobiliari. Ribadisce poi che occorrerebbero foglio e particella.

Il Presidente precisa che non è stato messo perché al catasto tutti gli

immobili sono identificati per sezione. In ogni caso siccome è obbligatorio

allegare le visure catastali, in questo modo si può identificare il bene. In

riferimento al modello cui faceva riferimento il Consigliere Santoro,

afferma che lo stesso è una parte dell’atto amministrativo non vincolante,

che viene indicato per facilitare ai cittadini di poterlo scaricare

contemporaneamente al regolamento stesso. Quindi ritiene che possa essere

l’ufficio a sistemarlo, senza toccare l’atto amministrativo.

Il Consigliere Genovese chiede un chiarimento dall’Assessore Barone sulla

nota in evidenza all’allegato “B” quando parla di fabbricati rurali superiori ai

90 mq e dice che in questo caso verrà valutata in sede di istruttoria una

riduzione del costo di affrancazione, tenendo conto dei valori contenuti nella

superiore tabella. Ritiene non sia chiaro come verrà stabilita questa

riduzione. A suo avviso lascia troppa discrezione agli uffici e potrebbero

nascere problemi. L’Assessore Barone afferma che quasi tutti i fabbricati rurali non portano

specificità per quanto riguarda la determinazione del valore. Quindi nella

delibera si fa riferimento a fabbricati della stessa specie e quindi a fabbricati

vicinori rispetto al sito dove si trovano. Quindi è chiaro che anche per questi

fabbricati si fa riferimento a questa tipologia di valutazione. Il Consigliere Genovese dichiara che voterà favorevolmente questa

proposta sperando che non ci siano favoritismi a parenti. Il Presidente sottolinea che in ogni caso le particelle superano il migliaio

quindi non è un provvedimento che interessa poche persone. In merito ai

fabbricati rurali di misura superiore a 90 mq, precisa che la postilla si

riferisce ai fabbricati rurali diroccati ed ex rurale agibile. Ritiene che la

spiegazione dell’Assessore Barone sia stata più che convincente.

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Il Consigliere Quarrella fa notare che non si è parlato di una modifica alla

delibera, che dovrebbe essere fatta con un emendamento. Chiede se ci sarà

una modifica a questa delibera. Il Presidente comunica che i Consiglieri stanno preparando un

emendamento. Legge poi l’articolo: il mancato versamento anche di una sola

voce di spesa, comporta il blocco dell’istruttoria e del prosieguo della

pratica. Precisa che occorre un emendamento con la firma di quattro

Consiglieri Comunali, altrimenti deve essere trascritto a verbale, anche

perché la rettifica è consentita dal regolamento. Comunica che è stato

presentato un emendamento a firma di quattro Consiglieri che propone di

sostituire all’art.7 comma 1 il testo: “comporta il blocco dell’istruttoria e il prosieguo”, con “comporta il blocco dell’istruttoria e del prosieguo”. Precisa che è stata aggiunta una seconda parte cioè di cassare all’art. 8 le

parole a partire da “fermo restando” fino a “registri immobiliari”; sottolinea che l’art. 8, così come sarà emendato recita: “il richiedente la cancellazione del livello, o suo delegato, procede all’affrancazione, tramite notaio, a proprie cure e spese. Su richiesta l’atto di affrancazione potrà essere stipulato dal Segretario comunale”. A questo punto, non avendo nessun Consigliere chiesto di intervenire, il Presidente pone in votazione l’emendamento che viene approvato all’unanimità dai 13 Consiglieri presenti e votanti.

Interviene il Consigliere Quarrella il quale afferma che, pur condividendo

l’indirizzo di questa delibera, si astiene perché la ritiene carente di

informazione per i Consiglieri Comunali.

Subito dopo il Presidente pone in votazione il punto n.2 posto all’o.d.g.:

“Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare”, così come emendato, che viene approvato con n. 12 voti favorevoli (Roccuzzo, Gambuzza, Barone, Rosa, Stornello, Pisani, Corallo,

Sessa, Pluchinotta, Marina, Denaro e Genovese ) e n.1 astenuto (Quarrella).

____________

Si dà atto che tutti gli interventi, nella loro integralità, sono riportati nella

registrazione agli atti, che per eventuale verifica sarà messa a disposizione

dei sigg.ri Consiglieri Comunali, che ne potranno richiedere copia su

supporto informatico.

IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la proposta di delibera: “Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare”; Visto il verbale della II Commissione Consiliare trasmesso in data

22/10/2015, prot. n. 0030397/C_e366;

Visto il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, trasmesso in data

28/10/2015, prot.n. 0030985/C_e366;

Visto l’emendamento presentato in aula, a firma di 4 Consiglieri Comunali;

Sentiti gli interventi in aula; Visto l’esito delle eseguite votazioni, accertate e proclamate dal Presidente,

con l’ausilio degli scrutatori nominati;

D E L I B E R A

1) Di approvare l’emendamento a firma di n. 4 Consiglieri Comunali; 2) Di approvare la proposta di deliberazione: “Regolamento per l’affrancazione dei livelli – Proposta di iniziativa consiliare”,così come

emendata.

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