IL SANTO E GRANDE VENERDI’ - Monastero di Santa Barbara · 2020. 4. 16. · IL SANTO E GRANDE...

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1 IL SANTO E GRANDE VENERDI’ durante il quale si tiene il ricordo dei santi e salvifici patimenti del Signore nostro Gesù Cristo MATTUTINO DEL GRANDE VENERDI’ OSSIA LA FUNZIONE DEI SANTI E IMMACOLATI PATIMENTI DEL SIGNORE NOSTRO GESU’ CRISTO (di solito si celebra la sera della Grande Giovedì) Il sacerdote: Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Il lettore: Amen. Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te. Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime. Il Lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi (tre volte). Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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    IL SANTO E GRANDE VENERDI’

    durante il quale si tiene il ricordo dei santi e salvifici patimenti del Signore nostro Gesù Cristo

    MATTUTINO DEL GRANDE VENERDI’

    OSSIA

    LA FUNZIONE DEI SANTI E IMMACOLATI PATIMENTI DEL

    SIGNORE NOSTRO GESU’ CRISTO

    (di solito si celebra la sera della Grande Giovedì)

    Il sacerdote: Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre

    e nei secoli dei secoli.

    Il lettore: Amen.

    Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te.

    Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei

    presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e

    dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre

    anime.

    Il Lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di

    noi (tre volte).

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

    secoli dei secoli. Amen.

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    Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i

    nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e

    guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.

    Kyrie eleison (tre volte).

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

    secoli dei secoli. Amen.

    Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga

    il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci

    oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li

    rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci

    dal maligno.

    Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e

    Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Il Lettore: Amen. Kyrie eleison (dodici volte)

    Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

    secoli dei secoli. Amen.

    Venite, adoriamo e prostriamoci al Re, nostro Dio.

    Venite, adoriamo e prostriamoci a Cristo Re e nostro Dio.

    Venite, adoriamo e prostriamoci a Lui, Cristo, Re e Dio nostro.

    Poi si leggono i seguenti salmi, mente il sacerdote incensa con piccolo

    turibolo (Chatzìon):

    SALMO 19

    i esaudisca il Signore nel giorno della tribolazione, ti protegga il

    nome del Dio di Giacobbe. Ti mandi l'aiuto dal santuario e da Sion

    ti sostenga. Si ricordi di ogni tuo sacrificio e renda pingue il tuo

    olocausto. Ti dia secondo il tuo cuore e compia tutto il tuo volere.

    Esulteremo nella tua Salvezza e nel nome del nostro Dio saremo fatti

    grandi. Compia il Signore tutte le tue richieste: ora so che il Signore ha

    salvato il suo Cristo. Lo esaudirà dal suo cielo santo: in opere potenti

    la salvezza della sua destra. Questi nei carri e quelli nei cavalli, ma noi

    nel nome del Signore nostro Dio saremo fatti grandi. Essi furono presi

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    al laccio e caddero, noi invece ci siamo rialzati e siamo stati rimessi in

    piedi. Signore, salva il re ed esaudiscici nel giorno in cui ti invochiamo.

    SALMO 20

    ignore, il re gioirà nella tua potenza e per la tua Salvezza esulterà

    grandemente. La brama della sua anima gli hai concesso e la

    supplica delle sue labbra non gli hai negato; perché lo hai prevenuto

    con benedizioni di dolcezza, hai posto sul suo capo una corona di

    pietre preziose. Vita ti ha chiesto, e tu gli hai dato lunghezza di giorni

    nei secoli dei secoli. Grande è la sua gloria nella tua Salvezza, gloria e

    magnificenza porrai su di lui. Perché gli darai benedizione nei secoli

    dei secoli; lo rallegrerai di gioia con il tuo volto. Poiché il re spera nel

    Signore e nella misericordia dell'Altissimo non sarà mai scosso. Sia

    trovata la tua mano da tutti i tuoi nemici, la tua destra trovi tutti i tuoi

    odiatori. Li renderai come fornace di fuoco nel tempo del tuo volto; Il

    Signore li sconvolgerà nella sua ira e li divorerà il fuoco. Farai sparire

    il loro frutto dalla terra e la loro discendenza dai figli degli uomini;

    perché hanno riversato su di te il male, hanno tramato un progetto che

    non potranno attuare. Li porrai di spalle, mentre al tuo resto renderai

    stabile il volto. Innalzati, Signore, nella tua potenza; canteremo e

    salmeggeremo le tue opere potenti.

    Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, e ora e sempre

    nei secoli dei secoli. Amen.

    Il lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di

    noi (tre volte).

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

    secoli dei secoli. Amen.

    Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i

    nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e

    guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.

    Kyrie eleison (tre volte).

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

    secoli dei secoli. Amen.

    S

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    Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga

    il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci

    oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li

    rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci

    dal maligno.

    Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e

    Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Il lettore: Amen.

    E si leggono i seguenti tropari:

    alva o Signore, il tuo popolo * e benedici la tua eredità, * donando

    vittorie ai Re contro i Barbari * e proteggendo con la tua Croce la

    tua città.

    Gloria…

    Tu che sei stato innalzato sulla Croce volontariamente, * al tuo

    popolo denominato nuovo, * i tuoi sentimenti di pietà dona,

    *Cristo o Dio: * rallegra nella tua forza *i fedeli regnanti nostri *,

    fornendo loro vittorie* contro gli avversari. *Possano avere l’alleanza

    tua *, arma di pace, * invitto trofeo.

    E ora e sempre...

    emibile presidio mai confuso, * non disprezzare o buona, * le

    nostre suppliche, *Madre di Dio da tutti esaltata. * Sostieni il

    popolo ortodosso, * salva coloro cui ordinasti di regnare, * e dal cielo

    accorda loro vittoria, * poiché hai partorito Dio, * o sola benedetta.

    Il sacerdote dice la supplica, mentre il lettore risponde Kyrie, eléison tre volte, ad ogni invocazione.

    Il sacerdote: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande

    misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.

    Il lettore: Kyrie, eléison. (tre volte a ogni invocazione)

    Ancora preghiamo per tutti i Cristiani fedeli ed ortodossi.

    Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N….

    S

    O

    T

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    Poiché tu sei Dio, buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo

    gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei

    secoli.

    Il coro: Amen.

    I SEI SALMI E LE PREGHIERE

    Il lettore: Nel nome del Signore, Padre benedici. Il sacerdote:

    loria alla Santa, consustanziale, vivificante ed indivisibile Trinità,

    in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Il lettore: Amen.

    Colui che presiede o il lettore leggono l’Exapsalmo. (pag.) Il sacerdote

    legge le preghiere del mattino stando davanti alla Santa Mensa. Dopo i primi

    tre salmi, esce dalla porta settentrionale e legge le restanti preghiere davanti alla

    Icona di Cristo.

    Prima preghiera

    Ti rendiamo grazie, Signore Dio nostro, che ci hai fatti rialzare dai

    nostri giacigli e ci hai messo in bocca una parola di lode, per adorare e

    invocare il tuo nome santo: ti supplichiamo per i tuoi sentimenti di

    pietà, per i quali ti sei sempre prodigato per la nostra vita: invia anche

    ora il tuo aiuto a quelli che stanno dinanzi al volto della tua santa

    gloria e attendono da te copiosa misericordia, e da’ loro sempre con

    timore e amore di servirti, di lodare, inneggiare e adorare la tua bontà

    inesplicabile. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione: Padre

    e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

    Seconda preghiera

    Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio nostro, poiché

    luce sono i tuoi precetti sulla terra. Facci comprendere a portare a

    compimento la giustizia e la santità nel tuo timore: te infatti

    glorifichiamo, che sei veramente il nostro Dio. China il tuo orecchio ed

    ascoltaci; e ricordati, Signore, di quelli che sono presenti e che pregano

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    con noi, tutti, per nome, e salvali con la tua forza; benedici il tuo

    popolo e santifica la tua eredità; dona pace al tuo mondo, alle tue

    Chiese, ai sacerdoti, a coloro che ci governano e a tutto il tuo popolo.

    Poiché è benedetto e glorificato il tuttosanto e magnifico tuo nome:

    Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Amen.

    Terza preghiera

    Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio, poiché luce sono

    i tuoi precetti. Insegnaci, o Dio, la tua giustizia, i tuoi comandamenti e

    i tuoi ordinamenti; illumina gli occhi delle nostre menti, affinché mai

    ci addormentiamo nei peccati, fino alla morte; allontana dai nostri

    cuori ogni foschia, donaci il sole della giustizia, e custodisci incolume

    la nostra vita nel sigillo del tuo santo Spirito; dirigi i nostri passi sulla

    via della pace; dà a noi l’alba e il giorno nell’esultanza, per rendere a

    te le preghiere mattutine. Poiché tua è la potenza, e tuo è il regno, la

    forza, e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli

    dei secoli. Amen.

    Quarta preghiera

    Sovrano Iddio, santo e irraggiungibile, tu che hai detto alla luce di

    splendere dalle tenebre, che ci hai fatto riposare nel sonno della notte

    e ci hai rialzato a gloria e supplica della tua bontà, turbato dalla tua

    particolare clemenza, accoglici anche ora che ti adoriamo e ti rendiamo

    grazie come possiamo; e donaci quanto chiediamo per la salvezza;

    costituiscici figli della luce e del giorno ed eredi dei tuoi beni eterni.

    Ricordati, Signore, nella moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà,

    anche di tutto il tuo popolo, di quelli che sono qui presenti e che

    pregano con noi, e di tutti i nostri fratelli che sulla terra, sul mare e in

    ogni luogo del tuo dominio pregano il tuo amore per gli uomini e il

    tuo aiuto, e a tutti dispensa la tua grande misericordia. Affinché,

    restando sempre salvi nell’anima e nel corpo, glorifichiamo con

    franchezza il meraviglioso e benedetto tuo nome, Padre e Figlio e

    Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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    Quinta preghiera

    Tesoro di beni, fonte perenne, Padre santo, autore di miracoli, tutto

    forte e onnipotente, tutti noi ti adoriamo e ti preghiamo, invocando le

    tue misericordie ed i sentimenti di pietà in aiuto e soccorso al nostro

    umile stato. Ricordati, Signore, dei tuoi servitori; accetta le preghiere

    mattutine di noi tutti, come incenso davanti a Te, e non rendere alcuno

    di noi riprovevole, ma conserva tutti noi per mezzo dei tuoi sentimenti

    di pietà. Ricordati, Signore, di quelli che vegliano e cantano alla tua

    gloria, alla gloria del Figlio tuo unigenito e nostro Dio e del tuo santo

    Spirito; sii loro aiuto e soccorso, accetta le loro suppliche sul tuo celeste

    e spirituale altare. Poiché sei tu il nostro Dio, e noi rendiamo gloria a

    Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Amen.

    Sesta preghiera

    Ti rendiamo grazie, Signore, Dio della nostra salvezza, poiché fai tutto

    a beneficio della nostra vita, perché guardiamo in tutto a te, Salvatore

    e Benefattore delle nostre anime; poiché ci hai fatto riposare nel corso

    della notte passata, ci hai rialzato dai nostri giacigli per adorare il tuo

    nome onorabile; perciò ti preghiamo, Signore: da’ a noi grazia e forza

    per essere resi degni di cantare a te con comprensione e di pregare

    incessantemente, con timore e tremore e di operare per la nostra

    salvezza con il soccorso del tuo Cristo. Ricordati, Signore, anche di

    quelli che esclamano a te nella notte: ascoltali, ed abbi pietà di loro; e

    schiaccia sotto i loro piedi i nemici invisibili e ostili. Tu sei infatti il re

    della pace e il salvatore delle nostre anime, e noi rendiamo la gloria a

    Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Amen.

    Settima preghiera

    Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, tu ci hai rialzati dai nostri

    giacigli e ci hai radunati nell’ora della preghiera: dacci grazia all’aprire

    la nostra bocca e accogli le nostre azioni di grazie rese secondo le

    nostre forze, e insegnaci i tuoi ordinamenti, poiché noi non sappiamo

    pregare come si deve se tu, Signore, non ci guidi con il tuo Santo

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    Spirito; perciò ti preghiamo: se in qualcosa abbiamo peccato fino a

    quest’ora in parole, opere o nella mente, volontariamente o

    involontariamente, tu condona, rimetti, perdona: se infatti osservi le

    iniquità, Signore, Signore, chi mai resisterà? Poiché è presso di te la

    redenzione; Tu solo sei santo, aiuto e valido difensore della nostra vita,

    e in te vi è il nostro inno per ogni cosa. Sia benedetta e glorificata la

    potenza del tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e

    nei secoli dei secoli. Amen.

    Ottava preghiera

    Signore Dio nostro, tu hai allontanato da noi il torpore del sonno e ci

    hai convocati con una chiamata santa perché alziamo le nostre mani

    nella notte e ti confessiamo per i giudizi della tua giustizia: accogli le

    nostre preghiere, le nostre richieste, le nostre confessioni e il nostro

    culto notturno, e donaci, o Dio, fede non corrotta, speranza costante,

    amore non ipocrita; benedici gli ingressi e le uscite nostre, le azioni,

    opere, parole e pensieri: e dacci di arrivare all’inizio del giorno

    lodando, inneggiando e benedicendo la bontà della tua indicibile

    generosità. Poiché è benedetto il tuo Tuttosanto nome e glorificato il

    tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei

    secoli. Amen.

    Nona preghiera

    Fa’ risplendere nei nostri cuori, Sovrano amico degli uomini, la pura

    luce della tua conoscenza della divinità e apri gli occhi della nostra

    mente alla comprensione dei tuoi insegnamenti evangelici. Infondi

    anche in noi il timore dei tuoi beati comandamenti, affinché,

    calpestando ogni desiderio carnale, perseguiamo una vita spirituale

    pensando e compiendo tutto ciò che è di tuo gradimento. Poiché Tu

    sei tu la nostra santificazione, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio

    e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

    Decima preghiera

    Signore Dio nostro, che per mezzo della conversione hai donato agli

    uomini la remissione, e che hai mostrato la conversione del profeta

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    Davide come modello di come riconoscere e confessare le trasgressioni

    per ottenere il perdono, tu stesso, Sovrano, abbi pietà di noi caduti in

    molte e così grandi mancanze, secondo la tua grande misericordia; e

    secondo la moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella le nostre

    empietà; poiché abbiamo peccato contro di te, Signore che conosci le

    cose occulte e i segreti del cuore degli uomini e che solo, hai il potere

    di rimettere i peccati. Un cuore puro creando in noi, e uno spirito retto

    rinnovando in noi, e facendoci conoscere l’esultanza della tua

    salvezza, non distoglierci dal tuo volto, ma compiaciti, qual buono e

    amico degli uomini, di offrirti sino al nostro ultimo respiro un

    sacrificio di giustizia e un’oblazione sui tuoi santi altari. Per la

    misericordia, la pietà e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio,

    con il quale sei benedetto, insieme con il tuttosanto, buono e

    vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

    Undicesima Preghiera

    O Dio, Dio nostro, tu hai sottomesso alla tua volontà le potenze

    spirituali e razionali: ti preghiamo e ti supplichiamo: accogli il

    rendimento di gloria che secondo le forze eleviamo assieme a tutte le

    tue creature, e ricambiaci con i copiosi doni della tua bontà, poiché a

    te si piega ogni ginocchio degli esseri del cielo, della terra e di sotterra,

    e ogni respiro e creatura inneggia alla tua gloria irraggiungibile: Tu sei

    infatti, il solo Dio vero e ricco di misericordia. Poiché te lodano tutte

    le potenze dei cieli, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio e Spirito

    Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

    Dodicesima preghiera

    Lodiamo, inneggiamo, benediciamo e rendiamo grazie a Te, Dio dei

    nostri padri, perché hai fatto passare il buio della notte e ci hai

    mostrato di nuovo la luce del giorno; ma supplichiamo la tua bontà:

    sii benevolo con i nostri peccati e accogli la nostra preghiera, nella tua

    grande clemenza, poiché ci rifugiamo presso di te, Dio misericordioso

    e tutto forte. Fa’ risplendere nei nostri cuori il vero sole della tua

    giustizia: illumina la nostra mente e preserva tutti i sensi, affinché,

    mentre di giorno percorriamo nobilmente la via dei tuoi

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    comandamenti, giungiamo alla vita eterna – poiché presso di te è la

    sorgente della vita – e siamo resi degni di godere della luce

    inaccessibile. Poiché sei tu il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te:

    Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

    Amen.

    Il lettore:

    Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace sulla terra, e negli uomini

    buona volontà. (3 volte)

    Signore, aprirai le mie labbra, e la mia bocca annuncerà la tua

    lode. (2 volte)

    SALMO 3

    ignore, perché si sono moltiplicati i miei oppressori? Molti

    insorgono contro di me. Molti dicono all'anima mia: non c'è

    salvezza per lui nel suo Dio. Ma sei tu, Signore, il mio liberatore, la

    mia gloria e colui che innalza il mio capo. Con la mia voce ho gridato

    al Signore e mi ha esaudito dal suo monte santo. Io mi sono coricato e

    addormentato: mi sono destato perché il Signore mi soccorrerà. Non

    temerò miriadi di popolo che intorno mi assalgono. Sorgi, Signore!

    Salvami, Dio mio: perché tu hai percosso quanti mi avversano invano,

    i denti dei peccatori hai spezzato. Del Signore la salvezza e sul tuo

    popolo la tua benedizione. E di nuovo:

    Io mi sono coricato e addormentato: mi sono destato perché il

    Signore mi soccorrerà.

    SALMO 37

    ignore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non

    castigarmi. Poiché le tue frecce si sono conficcate in me e hai tenuto

    fissa su di me la tua mano. Non c'è sanità nella mia carne dinanzi alla

    tua ira, non c'è pace nelle mie ossa dinanzi ai miei peccati. Le mie

    iniquità, infatti, hanno oltrepassato il mio capo, come un grave peso si

    sono aggravate su di me. Sono fetide e imputridite le mie piaghe a

    S

    S

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    causa della mia stoltezza. Mi sono ridotto un miserabile e sono stato

    piegato fino in fondo; tutto il giorno mi aggiravo carico di mestizia.

    Poiché la mia anima è stata colmata di scherni e non c'è sanità nella

    mia carne. Sono stato maltrattato e umiliato all'estremo: ruggivo per il

    gemito del mio cuore. Davanti a te è tutto il mio desiderio e il mio

    gemito non ti è rimasto nascosto. Il mio cuore è sconvolto, mi ha

    abbandonato la mia forza e la luce dei miei occhi non è più con me. I

    miei amici e i miei vicini di fronte a me si sono accostati e fermati e i

    miei congiunti sono restati lontano. E facevano violenza quelli che

    cercavano l'anima mia e quanti cercavano il male contro di me hanno

    detto vanità e meditato inganni tutto il giorno. Ma io come un sordo

    non sentivo ed ero come un muto che non apre la bocca. E sono stato

    come un uomo che non sente e non ha repliche nella sua bocca. Poiché

    in te, Signore, ho sperato, tu mi esaudirai, Signore Dio mio. Poiché ho

    detto: Che mai godano di me i miei nemici, loro che al vacillare dei

    miei piedi contro di me hanno parlato con arroganza. Ecco, sono

    pronto ai flagelli e il mio dolore mi sta sempre davanti. Proclamerò

    infatti la mia iniquità e sarò inquieto per il mio peccato. Ma i miei

    nemici vivono e si sono rafforzati più di me e si sono moltiplicati

    quanti mi odiano ingiustamente. Quelli che mi rendono male per bene

    mi calunniavano perché seguivo la giustizia. Non abbandonarmi,

    Signore Dio mio, non allontanarti da me. Volgiti in mio aiuto, Signore

    della mia salvezza. E di nuovo:

    Non abbandonarmi, Signore Dio mio, non allontanarti da me.

    Volgiti in mio aiuto, Signore della mia salvezza.

    SALMO 62

    Dio, Dio mio, per te veglio all'alba. Ha avuto sete di te l'anima

    mia, quanta sete, di te, la mia carne, in una terra deserta,

    impraticabile e senz'acqua! Così sono apparso a te nel santuario per

    vedere la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua misericordia vale

    più di ogni vita le mie labbra ti loderanno. Così ti benedirò nella mia

    vita, nel tuo nome alzerò le mie mani. Come di grasso e di pinguedine

    sia colmata l'anima mia; e labbra di esultanza loderanno il tuo nome.

    O

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    Se mi ricordavo di te sul mio giaciglio, all'alba su di te meditavo.

    Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò al riparo delle tue ali. Si è attaccata

    dietro a te l'anima mia, mi ha sostenuto la tua destra. Ma quelli invano

    hanno cercato l'anima mia: entreranno nelle profondità della terra,

    saranno consegnati in mano alla spada, saranno porzione delle volpi.

    Il re invece gioirà in Dio, si glorierà chiunque giura per lui, perché è

    stata serrata la bocca di quanti dicono cose ingiuste. E di nuovo:

    All'alba su di te meditavo. Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò

    al riparo delle tue ali. Si è attaccata dietro a te l'anima mia, mi ha

    sostenuto la tua destra.

    Gloria… E ora… Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio

    (tre volte), Kyrie, eléison (tre volte). Gloria… E ora….

    SALMO 87

    ignore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte

    davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio

    alla mia supplica. Poiché è stata colmata di mali l'anima mia, la mia

    vita si è avvicinata agli inferi. Sono stato annoverato fra quelli che

    scendono nella fossa; sono diventato come un uomo senza aiuto, fra i

    morti libero. Come gli uccisi gettati via, che giacciono nella tomba, di

    cui non ti sei più ricordato e che dalla tua mano sono stati respinti. Mi

    hanno posto in una fossa profondissima, in luoghi tenebrosi e

    nell'ombra di morte. Su di me si è addensato il tuo sdegno e tutte le

    tue tempeste sopra di me hai rovesciato. Hai allontanato da me i miei

    conoscenti, mi hanno reso un abominio per loro. Sono stato

    consegnato e non ne uscivo; i miei occhi si sono estenuati per la

    povertà. Ho gridato a te, Signore, tutto il giorno, ho steso verso di te

    le mie mani. Farai forse meraviglie per i morti? o i medici li

    risusciteranno così che possano lodarti? Forse racconterà qualcuno

    nella tomba la tua misericordia e la tua verità nella perdizione?

    Saranno forse conosciute nelle tenebre le tue meraviglie e la tua

    giustizia in una terra dimenticata? Eppure io a te, Signore, ho gridato

    e al mattino ti preverrà la mia preghiera. Perché, Signore, respingi la

    S

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    mia preghiera, distogli da me il tuo volto? Povero sono io e nelle

    fatiche dalla mia giovinezza; sono stato innalzato e umiliato e sono

    rimasto smarrito. Su di me sono passate le tue ire e i tuoi terrori mi

    hanno sconvolto. Mi hanno circondato come acqua tutto il giorno, e

    insieme mi hanno stretto. Hai allontanato da me l'amico e i miei

    conoscenti dalla mia sventura. E di nuovo:

    Signore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte

    davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio

    alla mia supplica.

    SALMO 102

    enedici, anima mia, il Signore e tutto il mio intimo il suo santo

    nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutte le

    sue lodi. Egli perdona tutte le tue iniquità, guarisce tutte le tue

    malattie. Redime dalla corruzione la tua vita, ti corona di misericordie

    e di compassioni. Sazia di beni la tua brama, sarà rinnovata, come di

    aquila, la tua giovinezza. Opera misericordie il Signore e il giudizio

    per tutti quelli che subiscono ingiustizia. Ha fatto conoscere le sue vie

    a Mosè, ai figli di Israele le sue volontà. Pietoso e misericordioso è il

    Signore, longanime e ricco di misericordia. Non per sempre sarà

    adirato, né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri peccati ha

    agito con noi, né secondo le nostre iniquità ci ha retribuiti. Perché

    come l'altezza del cielo dalla terra ha rafforzato il Signore la sua

    misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l'oriente

    dall'occidente ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre

    ha pietà dei figli, ha avuto pietà il Signore di quelli che lo temono:

    perché egli sa di che siamo plasmati. Ricordati che siamo polvere!

    L'uomo, come l'erba i suoi giorni: come un fiore del campo, così

    sfiorirà. Perché un soffio passa in lui, e non sussisterà e non conoscerà

    più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno

    su quelli che lo temono. E la sua giustizia sui figli dei figli, per coloro

    che custodiscono la sua alleanza e si ricordano dei suoi comandi per

    compierli. Il Signore nel cielo ha preparato il suo trono e il suo regno

    domina tutto. Benedite il Signore, voi tutti angeli suoi, potenti e forti

    B

  • 14

    esecutori della sua parola appena udite la voce delle sue parole.

    Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri esecutori delle

    sue volontà. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del

    suo dominio; benedici, anima mia, il Signore. E di nuovo:

    In ogni luogo del suo dominio; benedici, anima mia, il Signore.

    SALMO 142

    ignore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica

    nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in

    giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun

    vivente. Sì, il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a

    terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per

    sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me

    è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho

    meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo.

    Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida.

    Presto esaudiscimi Signore, è venuto meno il mio spirito; non

    distogliere da me il tuo volto, perché sarei simile a quelli che scendono

    nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te

    ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché

    a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché

    in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il

    mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del

    tuo nome Signore, mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dalla

    tribolazione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei

    nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io

    sono tuo servo. E di nuovo:

    Esaudiscimi, Signore, nella tua giustizia. E non entrare in

    giudizio col tuo servo.

    Poi:

    Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.

    Gloria… E ora…

    S

  • 15

    Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio (tre volte),

    Speranza nostra, Signore, gloria a Te.

    LA LITANIA DI PACE Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il sacerdote postosi davanti alla

    Santa Mensa dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad

    ogni invocazione con Kyrie, eléison.

    In pace preghiamo il Signore.

    Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre

    anime, preghiamo il Signore.

    Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese

    di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore

    Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede,

    devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.

    Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.

    Per il nostro Arcivescovo N…, per l’onorabile presbiterio, per il

    diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il

    Signore. [Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:

    Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità

    in Cristo, preghiamo il Signore. Nei sacri monasteri femminili si dice:

    Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito,

    preghiamo il Signore.]

    Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari,

    preghiamo il Signore.

    Per questa città (monastero o isola), per ogni (monastero) città e

    paese e per coloro che vi abitano con fede, preghiamo il Signore.

    Per la salubrità del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra

    e per tempi di pace, preghiamo il Signore.

    Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e

    per la loro salvezza, preghiamo il Signore.

    Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità,

    preghiamo il Signore.

  • 16

    Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la

    tua grazia.

    Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

    benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

    Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

    tutta la nostra vita a Cristo Dio.

    Il coro: A Te, Signore.

    Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione,

    Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

    Il coro: Amen.

    Poi si canta l’Alleluia tre volte, in modo 4 pl., per ognuno dei quattro ritornelli. Inizia il primo coro.

    Stico 1: Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio,

    poiché luce sono i tuoi precetti sulla terra.

    Stico 2: Imparate la giustizia, voi che abitate la terra.

    Stico 3: La gelosia afferrerà un popolo privo di istruzione, perciò

    il fuoco divorerà gli avversari.

    Stico 4: Aggiungi loro mali, Signore; aggiungi mali ai gloriosi

    della terra. Modo 4 pl.

    Modo 4 pl.

    entre i gloriosi discepoli * nella lavanda della cena, si

    illuminavano, * ecco che Giuda l’empio * malato di avarizia, si

    ottenebrava * e a giudici iniqui * Te, il giusto giudice, consegnava. *

    Vedi come l’amante del denar, * proprio per questo finisce impiccato.

    * Fuggi l’anima insaziabile * che tanto contro il Maestro ha osato. * O

    Tu, buono con tutti, * Signore, gloria a Te. (tre volte)

    E di seguito il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    PRIMO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Giovanni. (13, 31 - 18, 1)

    M

  • 17

    isse il Signore ai suoi discepoli: Ora il Figlio dell’uomo è stato

    glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato

    glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà

    subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma

    come ho già detto ai giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi

    non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli

    uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli

    altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore

    gli uni per gli altri. Simon Pietro gli dice: Signore, dove vai? Gli rispose

    Gesù: Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più

    tardi. Pietro disse: Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia

    vita per te! Rispose Gesù: Darai la tua vita per me? In verità, in verità

    ti dico: non canterà il m’abbia rinnegato tre volte. Non sia turbato il

    vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella

    casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado

    a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un

    posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove

    sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. Gli disse

    Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo

    conoscere la via? Gli disse Gesù: Io sono la via, la verità e la vita.

    Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me,

    conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto.

    Gli disse Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci basta. Gli rispose Gesù:

    Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi

    ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non

    credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico,

    non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.

    Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo

    per le opere stesse. In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me,

    compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado

    al Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il

    Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio

    nome, io la farò. Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io

    pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga

    D

  • 18

    con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere,

    perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli

    dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani ritornerò da

    voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi

    vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io

    sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei

    comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal

    Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui. Gli disse Giuda,

    non l’Iscariota: Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e

    non al mondo? Gli rispose Gesù: Se uno mi ama, osserverà la mia

    parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo

    dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la

    parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

    Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore,

    lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome egli v’insegnerà

    ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi

    do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato

    il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado

    e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre,

    perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto adesso, prima che

    avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a

    lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun

    potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre

    e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di

    qui. Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che

    in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota

    perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho

    annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far

    frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non

    rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui,

    fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non

    rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca e poi lo

    raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le

    mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.

    In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e

  • 19

    diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho

    amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei

    comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i

    comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho

    detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è

    il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho

    amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i

    propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non

    vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;

    ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho

    fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi

    ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

    perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo

    conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. Se il mondo vi

    odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il

    mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma

    io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi

    della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo

    padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se

    hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto

    questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui

    che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non

    avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.

    Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a

    loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato;

    ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo

    perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato

    senza ragione. Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal

    Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre egli mi renderà

    testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete

    stati con me fin dal principio. i ho detto queste cose perché non abbiate

    a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in

    cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò,

    perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto

    queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne

  • 20

    ho parlato. Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi. Ora

    però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda:

    Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito

    il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne

    vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma

    quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto egli

    convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

    Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia,

    perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio,

    perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Ancora

    molte cose ho da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne

    il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità egli vi guiderà alla verità

    tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito

    e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà

    del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio;

    per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà. Ancora

    un poco e non mi vedrete; un po’ ancora e mi vedrete. Dissero allora

    alcuni dei suoi discepoli tra loro: Che cos’è questo che ci dice: Ancora

    un poco e non mi vedrete e un po’ ancora e mi vedrete e questo: Perché

    vado al Padre? Dicevano perciò: Che cos’è mai questo ‘un poco’ di cui

    parla? Non comprendiamo quello che vuol dire. Gesù capì che

    volevano interrogarlo e disse loro: Andate indagando tra voi perché

    ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po’ ancora e mi

    vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma

    il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si

    cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è

    giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si

    ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.

    Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il

    vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In

    quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità vi dico:

    se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome egli ve la darà.

    Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete,

    perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini;

    ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente

  • 21

    vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non

    vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi

    mi avete amato e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito

    dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e

    vado al Padre. Gli dicono i suoi discepoli: Ecco, adesso parli

    chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai

    tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo

    che sei uscito da Dio. Rispose loro Gesù: Adesso credete? Ecco, verrà

    l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto

    proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con

    me. Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete

    tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo. Così

    parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: Padre, è giunta l’ora,

    glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. Poiché tu gli hai dato

    potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti

    coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te,

    l’unico vero Dio e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho

    glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E

    ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso

    di te prima che il mondo fosse. Ho fatto conoscere il tuo nome agli

    uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi

    hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi

    hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date

    a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e

    hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego

    per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte

    le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie e io sono glorificato in

    loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo e io

    vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai

    dato, perché siano una cosa sola, come noi. Quand’ero con loro, io

    conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi;

    nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione,

    perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste

    cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la

    pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li

  • 22

    ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del

    mondo. Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal

    maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

    Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato

    nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me

    stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo

    per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in

    me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in

    te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu

    mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro,

    perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano

    perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai

    amati come hai amato me. Padre, voglio che anche quelli che mi hai

    dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria,

    quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione

    del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho

    conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere

    loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai

    amato sia in essi e io in loro. Detto questo, Gesù uscì con i suoi

    discepoli e andò di là dal torrente Cedron, dove c’era un giardino nel

    quale entrò con i suoi discepoli.

    Il primo coro: Gloria alla tua magnanimità, (secondo coro),

    Signore, gloria a te.

    E il primo coro inizia a cantare le antifone:

    Antifona 1 – Modo 4 pl.

    principi dei popoli di riunirono insieme * contro il Signore * e

    contro il Cristo suo.

    na parola malvagia * hanno augurato contro di me. * Signore,

    Signore, * non abbandonare me.

    I

    U

  • 23

    nostri sensi * presentiamo puri a Cristo * e come amici suoi *

    immoliamo le nostre anime per lui * e non lasciamoci soffocare *

    dalle cure della vita, come Giuda; * ma nel segreto delle nostre stanze

    gridiamo: * Padre nostro che sei nei cieli, * dal maligno liberaci.

    Gloria… E ora… Theotokion

    ergine hai partorito, * o ignara di nozze, * e Vergine sei rimasta, *

    madre senza nozze, * Madre di Dio Maria: * Cristo il Dio nostro *

    supplica di salvarci.

    Antifona 2 – Modo 2 pl.

    orse dicendo Giuda * agli iniqui scrivani: * che mi volete dare *

    perché io lo consegni a voi? * Ma tra costoro che si accordavano *

    tu stesso stavi invisibilmente * oggetto di tale accordo. * O conoscitore

    dei cuori, risparmia le nostre anime.

    on la misericordia serviamo Dio, * come Maria alla cena, * e non

    costituiamoci * amici del denaro, come Giuda, * per poter essere *

    sempre con Cristo Dio.

    Gloria… E ora… Theotokion

    ui che hai partorito, o Vergine, inesprimibilmente, * sempre come

    amico degli uomini, * non cessare di supplicare, * per salvare dai

    pericoli * coloro che in te si rifugiano.

    Antifona 3 – Modo 2

    er la resurrezione di Lazzaro, Signore, * l’Osanna ti gridavano * i

    figli degli Ebrei, o amico degli uomini; * ma l’iniquo Giuda * non

    ha voluto comprendere.

    lla cena tua, o Cristo Dio, * ai tuoi discepoli predicevi: * Uno di

    voi mi tradirà; * ma l’iniquo Giuda * non ha voluto comprendere.

    I

    V

    C

    C

    L

    P

    A

  • 24

    Giovanni che ti interrogava, Signore: * Chi è che ti tradisce? * Tu

    lo indicasti mediante il pane; * ma l’iniquo Giuda * non ha voluto

    comprendere.

    on trenta monete d’argento, Signore, * e un falso bacio, *

    cercavano i Giudei di uccidere te; * ma l’iniquo Giuda * non ha

    voluto comprendere.

    urante la lavanda, o Cristo Dio * i tuoi discepoli esortavi: * Così

    fate, come avete visto; * ma l’iniquo Giuda * non ha voluto

    comprendere.

    egliate e pregate, * per non entrare in tentazione: * Ai tuoi

    discepoli, o Dio nostro, dicevi; * ma l’iniquo Giuda * non ha

    voluto comprendere.

    Gloria… E ora… Theotokìon.

    alva dai pericoli * i tuoi servi, o Madre di Dio, * perché, tutti dopo

    Dio, * in te ci rifugiamo, * quale inespugnabile baluardo e

    protezione.

    Il primo coro:

    Kathisma. Modo grave.

    lla cena, mentre nutrivi i tuoi discepoli, * conoscendo la finzione

    del tradimento, * in ciò smascherasti Giuda, * e pur sapendolo

    incorreggibile, * desideravi a tutti far conoscere * che volevi

    consegnarti, * per strappare all’avversario il mondo. * O paziente,

    gloria a te.

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    SECONDO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Giovanni. (18, 1-28)

    A

    C

    D

    V

    S

    A

  • 25

    n quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente

    Cedron, dove c’era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli.

    Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si

    ritirava spesso con i suoi discepoli. Giuda dunque, preso un

    distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e

    dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. Gesù allora, conoscendo

    tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: Chi

    cercate? Gli risposero: Gesù, il Nazareno. Disse loro Gesù: Sono io. Vi

    era là con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse ‘sono io’,

    indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: Chi

    cercate? Risposero: Gesù, il Nazareno. Gesù replicò: Vi ho detto che

    sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano. Perché

    s’adempisse la parola che egli aveva detto: Non ho perduto nessuno

    di quelli che mi hai dato. Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la

    trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio

    destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro:

    Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il

    Padre mi ha dato? Allora il distaccamento con il comandante e le

    guardie dei giudei afferrarono Gesù, lo legarono e lo condussero

    prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo

    sacerdote in quell’anno. Caifa poi era quello che aveva consigliato ai

    giudei: È meglio che un uomo solo muoia per il popolo. Intanto Simon

    Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo

    era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile

    del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta.

    Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori,

    parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia

    disse a Pietro: Forse anche tu sei dei discepoli di quest’uomo? Egli

    rispose: Non lo sono. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un

    fuoco, perché faceva freddo e si scaldavano; anche Pietro stava con

    loro e si scaldava. Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo

    ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: Io ho parlato al

    mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio,

    dove tutti i giudei si riuniscono e non ho mai detto nulla di nascosto.

    Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho

    I

  • 26

    detto loro; ecco essi sanno che cosa ho detto. Aveva appena detto

    questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù,

    dicendo: Così rispondi al sommo sacerdote? Gli rispose Gesù: Se ho

    parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché

    mi percuoti? Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.

    Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: Non sei anche tu

    dei suoi discepoli? Egli lo negò e disse: Non lo sono. Ma uno dei servi

    del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato

    l’orecchio, disse: Non ti ho forse visto con lui nel giardino? Pietro negò

    di nuovo e subito un gallo cantò. Allora condussero Gesù dalla casa di

    Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio

    per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.

    Il primo coro: Gloria alla tua magnanimità, Signore, gloria a te.

    Ed inizia il secondo coro la seconda terzina delle antifone:

    Antifona 4. Modo 1 pl.

    ggi Giuda * abbandona il Maestro * e accoglie il diavolo; accecato

    dalla passione * dell’avarizia, * esce dalla luce, * l’ottenebrato; * e

    come poteva vederci, * lui che l’astro della luce vendette * per trenta

    denari? * Ma su noi è sorto * colui che patisce per il mondo * e a lui

    esclamiamo: * O tu che patisci e compatisci * gli uomini, gloria a te.

    ggi Giuda * simula timor di Dio * e si estranea dal carisma: *

    essendo discepolo, * si fa traditore; * in modo amichevole *

    nasconde l’inganno * e preferisce follemente * all’amore del Sovrano *

    trenta denari, * facendosi guida * dell’iniquo sinedrio. * Ma noi avendo

    * quale salvezza il Cristo, * lui glorifichiamo.

    Modo 1

    amore fraterno acquisiamo * come fratelli in Cristo * e non la

    durezza * verso il nostro prossimo, * per non essere condannati

    come il servo * reso spietato dal denaro * e come a Giuda non ci

    accadrà, * di pentirci invano.

    O

    O

    L’

  • 27

    Gloria… E ora… Theotokìon. Stesso tono.

    ose gloriose su di te * sono state dette ovunque, * perché hai

    partorito nella carne * il Fattore di tutte le cose, * o Madre di Dio

    Maria, * da tutti esaltata e di nozze ignara.

    Antifona 5. Modo 2 pl.

    l discepolo del Maestro * concorda il prezzo * e per trenta denari

    d’argento * vende il Signore, * consegnandolo con un falso bacio *

    agli iniqui per farlo morire.

    ggi diceva * il Creatore del cielo e della terra * ai suoi discepoli: *

    È giunta l’ora, * è arrivato Giuda, * che consegnerà me; * nessuno

    mi rinneghi * vedendomi in croce * in mezzo a due ladroni: * Soffro

    infatti come uomo * e salvo come amico degli uomini, * quanti credono

    in me.

    Gloria… E ora... Theotokion.

    u che ineffabilmente negli ultimi tempi hai concepito * e partorito

    il Creatore stesso, * O Vergine, salva * quelli che Ti magnificano.

    Antifona 6. Modo grave.

    ggi veglia Giuda * per tradire il Signore, * colui che prima dei

    secoli * è Salvatore del mondo, * che con cinque pani * ha saziato

    le folle. * Oggi l’iniquo * rinnega il Maestro; * fattosi discepolo, *

    tradisce il Sovrano; * per denaro ha venduto * colui che con la manna

    ha saziato l’uomo.

    ggi in croce hanno confitto * i Giudei, il Signore, * lui che aveva

    diviso * il mare con la verga * e aveva condotto * loro nel deserto.

    * Oggi con la lancia * il fianco han di lui trafitto * che con piaghe aveva

    flagellato * per loro l’Egitto; * e con fiele abbeverarono * chi fece

    piovere loro manna per cibo.

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  • 28

    ignore, * alla passione volontaria, * essendo giunto * esclamavi ai

    discepoli tuoi: * Se neppure un’ora non poteste * vegliare con me,

    * come prometteste * di morire per me? * Guardate dunque Giuda,

    *come non dorme, * ma anzi si affretta, * a consegnare me * agli iniqui.

    * Alzatevi, pregate, * che nessuno mi rinneghi, * vedendo me in croce.

    * O paziente, gloria a te.

    Gloria… E ora… Theotokìon.

    alve, Madre di Dio *, che l’incontenibile nei cieli * accogliesti nel

    grembo tuo; * salve, o Vergine, * dei profeti l’annuncio: * da te per

    noi rifulse * l’Emmanuele; * (il primo coro) salve, Madre di Cristo Dio.

    Il secondo coro.

    Kathisma. Modo grave.

    iuda, che cosa mai ti ha spinto * a tradire il Salvatore? * Ti ha

    forse egli escluso * dal coro degli apostoli? * Ti ha privato * del

    carisma delle guarigioni? * Ti ha cacciato dalla mensa * quando

    mangiavi con loro? * Ha forse lavato i piedi agli altri * e sdegnato i

    tuoi? * Oh, di quali beni sei divenuto immemore! * Il tuo animo ingrato

    * è additato al vituperio, * mentre viene proclamata * la sua

    incomparabile pazienza * e la grande misericordia.

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    TERZO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Matteo (26, 57-75)

    n quel tempo, quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal

    sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi

    e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo

    del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi,

    per vedere la conclusione. I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio

    cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo

    a morte; ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti

    avanti molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che

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  • 29

    affermarono: Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio

    e ricostruirlo in tre giorni. Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: Non

    rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te? Ma Gesù

    taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro, per il Dio

    vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio. Tu l’hai detto,

    gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio

    dell’uomo seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi del cielo. Allora

    il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: Ha bestemmiato!

    Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la

    bestemmia; che ve ne pare? E quelli risposero: È reo di morte. Allora

    gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano,

    dicendo: Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso? Pietro intanto se

    ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse:

    Anche tu eri con Gesù, il galileo! Ed egli negò davanti a tutti: Non

    capisco che cosa tu voglia dire. Mentre usciva verso l’atrio, lo vide

    un’altra serva e disse ai presenti: Costui era con Gesù, il Nazareno. Ma

    egli negò di nuovo giurando: Non conosco quell’uomo. Dopo un poco,

    i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: Certo anche tu sei di

    quelli; la tua parlata ti tradisce. Allora egli cominciò a imprecare e a

    giurare: Non conosco quell’uomo! E subito un gallo cantò. E Pietro si

    ricordò delle parole dette da Gesù: Prima che il gallo canti, mi

    rinnegherai tre volte. E uscito all’aperto, pianse amaramente.

    Il primo coro: Gloria alla tua magnanimità, Signore, gloria a te.

    E il primo coro inizia la terza terna delle antifone.

    Antifona 7. Modo 4 pl.

    gli iniqui che ti avevano catturato, * paziente * così esclamavi,

    Signore: * Anche se avete colpito il pastore * e disperso le dodici

    pecore, * i miei discepoli, * potrei assai più * di dodici legioni * disporre

    di angeli. * Ma sono paziente * perché si compia * ciò che mostrai a voi

    * attraverso i profeti miei * di occulto e segreto. * Signore, gloria a te.

    A

  • 30

    re volte avendo rinnegato, Pietro, * subito quanto detto a lui,

    comprese, * ma offrì a te * lacrime di conversione. * O Dio, sii

    benevolo, e salva me.

    Gloria... Ora e sempre… Theotokìon.

    uale porta di salvezza, * e paradiso soave * e dell’eterna luce, *

    essendo nube, * la santa Vergine, * inneggiamo tutti, * dicendo il

    Salve a lei.

    Antifona 8. Modo 2.

    iteci, o iniqui, * che udiste dal Salvatore nostro? * Non ha esposto

    la Legge * e dei profeti gli insegnamenti? * Come avete dunque

    pensato * di consegnare a Pilato * il Verbo, Dio da Dio * e Redentore

    delle nostre anime?

    ia crocifisso! gridavano * chi dei tuoi carismi * sempre avevan

    goduto, * e un malfattore richiedevano * per un benefattore, *

    quegli uccisori di giusti. * Tacevi però, o Cristo, * e sopportando la loro

    temerarietà, * volendo patire e salvare, * noi o amico degli uomini.

    Gloria…Ora e sempre... Theotokìon.

    oiché non abbiamo franchezza * per le nostre molte trasgressioni,

    * tu colui che da te è nato implora, * Madre di Dio Vergine; * può

    molto infatti la preghiera della Madre * presso la compassione del

    Sovrano. * Non disprezzare, * le suppliche dei peccatori * o

    venerabilissima, * poiché è misericordioso * e può salvare * colui che

    ha anche accettato di patire per noi.

    Antifona 9. Modo 3.

    tabilirono i trenta denari, * il prezzo del venduto, * come stimato *

    dai figli di Israele. * Vegliate e pregate, * per non entrare in

    tentazione; * lo spirito è pronto, * ma la carne è debole: * per questo,

    vegliate.

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  • 31

    i hanno dato fiele per cibo, * e nella mia sete mi abbeverarono

    di aceto. * Ma tu, Signore, fammi risorgere* e darò loro il

    contraccambio.

    Gloria… Ora e sempre… Theotokìon.

    oi delle genti ti inneggiamo, * Madre di Dio pura, * perché tu hai

    generato il Cristo nostro Dio * che dalla maledizione degli

    uomini * per te ci ha liberato.

    Il primo coro:

    Kathisma. Modo 4 pl.

    ome Giuda, un tempo tuo discepolo, * il tradimento ha meditato

    contro te? * Ha banchettato con frode * il perfido e iniquo, *

    andando a dire ai sacerdoti: * Che mi concedete * perché lo consegni a

    voi, * lui che la Legge sciolse * e viola il sabato? * O paziente Signore,

    gloria a te.

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    QUARTO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Giovanni. (18,28 - 19,16)

    n quel tempo, condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era

    l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi

    e poter mangiare la Pasqua. Uscì dunque Pilato verso di loro e

    domandò: Che accusa portate contro quest’uomo? Gli risposero: Se

    non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato. Allora Pilato

    disse loro: Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge. Gli

    risposero i giudei: A noi non è consentito mettere a morte nessuno.

    Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale

    morte doveva morire. Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare

    Gesù e gli disse: tu sei il re dei giudei? Gesù rispose: Dici questo da te

    oppure altri te l’hanno detto sul mio conto? Pilato rispose: Sono io

    forse giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a

    me; che cosa hai fatto? Rispose Gesù: Il mio regno non è di questo

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  • 32

    mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori

    avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei; ma il mio

    regno non è di quaggiù. Allora Pilato gli disse: Dunque tu sei re?

    Rispose Gesù: tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo

    sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità.

    Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce. Gli dice Pilato: Che cos’è

    la verità? E detto questo uscì di nuovo verso i giudei e disse loro: Io

    non trovo in lui nessuna colpa. Vi è tra voi l’usanza che io vi liberi uno

    per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei giudei? Allora essi

    gridarono di nuovo: Non costui, ma Barabba! Barabba era un brigante.

    Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati,

    intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero

    addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli

    dicevano: Salve, re dei giudei! E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì

    di nuovo e disse loro: Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che

    non trovo in lui nessuna colpa. Allora Gesù uscì, portando la corona

    di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l’uomo. Al

    vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: Crocifiggilo,

    crocifiggilo! Disse loro Pilato: Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non

    trovo in lui nessuna colpa. Gli risposero i giudei: Noi abbiamo una

    legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di

    Dio. All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di

    nuovo nel pretorio disse a Gesù: Di dove sei? Ma Gesù non gli diede

    risposta. Gli disse allora Pilato: Non mi parli? Non sai che ho il potere

    di metterti in libertà e il potere di metterti in croce? Rispose Gesù: tu

    non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto.

    Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più

    grande. Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i giudei

    gridarono: Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti

    si fa re si mette contro Cesare. Udite queste parole, Pilato fece

    condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato

    Litostroto, in ebraico Gabbatà. Era la Preparazione della Pasqua, verso

    mezzogiorno. Pilato disse ai giudei: Ecco il vostro re! Ma quelli

    gridarono: Via, via, crocifiggilo! Disse loro Pilato: Metterò in croce il

  • 33

    vostro re? Risposero i sommi sacerdoti: Non abbiamo altro re

    all’infuori di Cesare. Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

    Il primo coro: Gloria alla tua magnanimità, Signore, gloria a te.

    E il secondo coro inizia la quarta terzina delle antifone.

    Antifona 10. Modo 2 pl.

    olui che si riveste di luce come di un manto, * nudo al giudizio si

    presenta * e sulla guancia uno schiaffo riceve * da mani che egli

    plasmò. * E il popolo iniquo * alla croce ha inchiodato * il Signore della

    gloria. * Allora il tendaggio * del tempio si squarciò; * il sole si oscurò

    * non sopportando di vedere * Dio coperto di obbrobrio, * davanti a

    cui trema l’universo. * Lui adoriamo!

    l discepolo ha rinnegato, * il ladrone ha gridato: * Ricordati di me,

    Signore, * nel tuo regno.

    Gloria... Ora e sempre... Theotokìon.

    ona pace al mondo * Tu che dalla Vergine accettasti, Signore, * di

    assumere la carne per i servi, * affinché concordi, * ti

    glorifichiamo, o amico degli uomini.

    Antifona 11. Modo 2 pl.

    l posto del bene * che hai fatto, o Cristo, * alla stirpe degli Ebrei, *

    alla croce ti hanno condannato, * aceto e fiele dandoti da bere. *

    Ma rendi loro, Signore, * secondo le opere loro, * poiché non

    compresero * la tua condiscendenza.

    el tradimento * non si contentarono, Cristo, * i figli degli Ebrei, *

    ma scuotevano le teste loro * beffe e scherni procurando. * Ma

    rendi loro, Signore, * secondo le opere loro, * poiché cose vane contro

    di te hanno meditato.

    C

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  • 34

    é la terra che si scosse, * né le rocce che si spezzarono, *

    convinsero gli Ebrei, * né del tempio il tendaggio * né dei morti

    la resurrezione. * Ma rendi loro, Signore, * secondo le opere loro, *

    poiché cose vane contro di te hanno meditato.

    Gloria… Ora e sempre… Theotokìon.

    l Dio da te incarnato, abbiamo conosciuto, * Madre di Dio Vergine,

    * sola pura, * sola benedetta: * perciò incessantemente, * Te

    celebrando, magnifichiamo.

    Antifona 12. Modo 4 pl.

    osì dice il Signore ai Giudei: * Popolo mio, che mai ti ho fatto? * O

    in che ti ho contristato? * Ai ciechi tuoi ho dato luce, * i lebbrosi

    tuoi ho mondato, * l’uomo ch’era a letto, ho rimesso in piedi. * Popolo

    mio, che mai ti ho fatto, * e che tu mi hai dato in cambio? * Invece della

    manna, fiele; * invece dell’acqua, aceto; * invece di amare me, * alla

    croce mi inchiodaste. * Non lo tollero più, * chiamerò le mie genti * ed

    esse mi daranno gloria * insieme al Padre e allo Spirito; * ed io loro

    donerò * vita eterna.

    ggi il velo del tempio * si lacera accusando gli iniqui * e gli stessi

    raggi * il sole nasconde * vedendo il Sovrano crocifisso.

    legulei di Israele, * Giudei e Farisei,* il coro degli apostoli, *

    esclama verso di voi:* Ecco il tempio * che avete distrutto,* ecco

    l’agnello * che avete crocifisso:* alla tomba lo consegnaste,* ma per

    potenza sua propria è risorto.* Non ingannatevi Giudei: * Lui è infatti

    * che nel mare vi ha salvati * e nel deserto vi ha nutriti,* lui è la vita e

    la luce,* e la pace del mondo.

    Gloria… Ora e sempre... Theotokìon.

    alve, o porta * del Re della gloria, * che l’Altissimo solo ha valicato

    * e di nuovo sigillata, ha custodito* (il primo coro) per la salvezza

    delle nostre anime.

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  • 35

    Il secondo coro:

    Kathisma. Modo 4 pl.

    uando comparisti a Caifa, o Dio, * e consegnato a Pilato il

    Giudice, * le potenze celesti * dal timore si sconvolsero; * allora

    pure fosti innalzato sul legno * in mezzo a due ladroni, * e annoverato

    tra malfattori, * o senza peccato, * per salvare l’uomo. *O tollerante

    Signore, gloria a te.

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    QUINTO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Matteo. (27,3-32)

    n quel tempo, Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato

    condannato, si pentì e riportò le trenta monete d’argento ai sommi

    sacerdoti e agli anziani dicendo: Ho peccato, perché ho tradito sangue

    innocente. Ma quelli dissero: Che ci riguarda? Veditela tu. Ed egli,

    gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò ad

    impiccarsi. Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: Non

    è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue. E tenuto

    consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura

    degli stranieri. Perciò quel campo fu denominato Campo di sangue

    fino al giorno d’oggi. Allora si adempì quanto era stato detto dal

    profeta Geremia: E presero trenta denari d’argento, il prezzo del

    venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato e li diedero per

    il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. Gesù intanto

    comparve davanti al governatore e il governatore l’interrogò dicendo:

    Sei tu il re dei giudei? Gesù rispose: tu lo dici. E mentre lo accusavano

    i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. Allora Pilato gli

    disse: Non senti quante cose attestano contro di te? Ma Gesù non gli

    rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore. Il

    governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al

    popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un

    prigioniero famoso, detto Barabba. Mentre quindi si trovavano riuniti,

    Pilato disse loro: Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il

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  • 36

    Cristo? Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.

    Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: Non

    avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in

    sogno, per causa sua. Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la

    folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore

    domandò: Chi dei due volete che vi rilasci? Quelli risposero: Barabba!

    Disse loro Pilato: Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo? Tutti

    gli risposero: Sia crocifisso! Ed egli aggiunse: Ma che male ha fatto?

    Essi allora urlarono: Sia crocifisso! Pilato, visto che non otteneva nulla,

    anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell’acqua, si lavò le

    mani davanti alla folla: Non sono responsabile, disse, di questo

    sangue; vedetevela voi. E tutto il popolo rispose: Il suo sangue ricada

    sopra di noi e sopra i nostri figli. Allora rilasciò loro Barabba e, dopo

    aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse

    crocifisso. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel

    pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli

    misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine,

    gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si

    inginocchiavano davanti, lo schernivano: Salve, re dei giudei! E

    sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano

    sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli

    fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

    Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone

    e lo costrinsero a prender su la croce di lui.

    Il secondo coro: Gloria alla tua magnanimità, Signore, gloria a te.

    E il primo coro inizia la quinta terzina delle antifone

    Antifona 13. Tono 2 pl.

    assembramento dei Giudei * a Pilato chiese * che tu fossi

    crocifisso, Signore: * colpa infatti in te non trovando, * il

    colpevole Barabba liberarono * e te, il giusto condannarono, *

    ricevendo in sorte l’imputazione di omicidio. * Ma rendi loro, Signore

    * il contraccambio loro, * poiché cose vane contro di te hanno meditato.

    L’

  • 37

    olui che tutto freme e trema * e ogni lingua inneggia * il Cristo,

    forza di Dio * e sapienza di Dio, * i sacerdoti schiaffeggiarono * e

    diedero a lui del fiele. * e tutto egli ha accettato di patire * volendo

    salvare noi * dalle nostre iniquità * con il suo sangue, * quale amico

    degli uomini.

    Gloria... Ora e sempre… Theotokìon.

    adre di Dio, che generasti per la parola * oltre la parola lo stesso

    Creatore, * questi supplica * di salvare le nostre anime.

    Antifona 14. Modo 4 pl.

    ignore, * che hai preso come compagno di via, un ladro * dalle

    mani macchiate di sangue, * anche noi con lui annovera: * quale

    buono e amico degli uomini.

    n debole grido * emise il ladro sulla croce, * una grande fede

    trovò, * in un solo istante fu salvato, * e per primo in paradiso, *

    aprendone le porte, entrò. * O tu che hai accolto la sua conversione, *

    o Signore, gloria a te.

    Gloria... Ora e sempre… Theotokìon.

    alve, tu che, tramite l’angelo, * la gioia del mondo hai accolto; *

    Salve, tu che hai partorito * il Fattore tuo e Signore; * Salve, o resa

    degna * di divenire Madre di Cristo Dio.

    Al termine della XIV Antifona, il sacerdote, indossato anche il felonion nero,

    prende la croce, la fa vedere dalle Porte Regali e girato in ciclo attorno alla

    Sacra Mensa, esce dalla porta settentrionale dell’altare, e accompagnato con

    lampade e exapteriga e dal diacono con il turibolo, e attraversando tutta la

    chiesa da settentrione, giunge al centro cantando lentamente il: Oggi è appeso

    al legno. Quindi gira tre volte attorno al podio e poggia la croce, la incensa e

    C

    M

    S

    U

    S

  • 38

    fa tre inchini, la bacia e torna col diacono nel Santuario. Quindi il primo coro

    canta il tropario.1

    Antifona 15. Modo 2 pl.

    ggi è appeso al legno * colui che ha appeso la terra sulle acque

    (tre volte);* di una corona di spine è cinto, * il Re degli angeli; * di

    una finta porpora è avvolto * colui che avvolge il cielo di nubi; * uno

    schiaffo riceve, * colui che nel Giordano ha liberato Adamo; * con

    chiodi è confitto * lo Sposo della Chiesa; * da una lancia è trafitto * il

    Figlio della Vergine. * Adoriamo, la tua Passione, o Cristo! (tre volte) *

    Mostra a noi * anche la gloriosa tua Resurrezione.

    on come i Giudei festeggeremo, * e infatti la nostra Pasqua, * per

    noi fu immolata, Cristo o Dio. * Ma purifichiamoci dunque * da

    ogni macchia* e con sincerità preghiamo a lui: * Risorgi, Signore, *

    salva noi quale amico degli uomini.

    a tua croce, Signore, * vita e resurrezione, * è per il tuo popolo* ed

    in essa confidando, * te il crocifisso * Dio nostro inneggiamo; * abbi

    pietà di noi.

    Gloria... Ora e sempre... Theotokìon.

    edendo te appeso, * Cristo, lei che ti ha partorito * acclamava: *

    Che di strano, vedo, * di mistero, Figlio mio? * Come sul legno

    muori* confitto nella carne, * dispensatore di vita?

    Il primo coro:

    Kathisma. Modo 4

    iscattasti noi * dalla maledizione della Legge * col sangue tuo

    prezioso: * inchiodato alla croce * e trafitto dalla lancia, *

    l’immortalità hai fatto zampillare per gli uomini. * Salvatore nostro,

    gloria a te.

    1 Quando il sacerdote canta questo tropario, ripete per tre volte Oggi è appeso al legno e

    Adoriamo i tuoi patimenti, mentre questi non vengono ripetuti quando li canta il coro.

    O

    N

    L

    V

    R

  • 39

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    SESTO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Marco (15, 16-32)

    n quel tempo, i soldati condussero Gesù dentro il cortile, cioè nel

    pretorio e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e,

    dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.

    Cominciarono poi a salutarlo: Salve, re dei giudei! E gli percuotevano

    il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia,

    si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della

    porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per

    crocifiggerlo. Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone

    di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a

    portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che

    significa luogo del cranio e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma

    egli non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a

    sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. Erano le nove

    del mattino quando lo crocifissero. E l’iscrizione con il motivo della

    condanna diceva: Il re dei giudei. Con lui crocifissero anche due

    ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. Così si compì la

    Scrittura che dice: È stato annoverato tra i malfattori. I passanti lo

    insultavano e, scuotendo il capo esclamavano: Ehi, tu che distruggi il

    tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla

    croce! Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi

    beffe di lui, dicevano: Ha salvato altri, non può salvare se stesso! Il

    Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e

    crediamo.

    Il secondo coro: Gloria alla tua magnanimità, Signore, gloria a te.

    E il primo coro inizia le Beatitudini.

    Modo 4

    I

  • 40

    Nel tuo regno ricordati di noi, Signore, quando verrai nel tuo

    regno. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

    Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

    Beati i miti, perché erediteranno la terra.

    er un albero Adamo * dal paradiso venne esiliato, * ma per l’albero

    della croce * il ladrone in paradiso ha dimorato. * Il primo, infatti,

    gustandone * trasgredì il comando del Creatore, * ma l’altro, con-

    crocifisso, * ha confessato il Dio nascosto, * Ricordati anche di noi,

    Salvatore * nel tuo regno.

    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché

    saranno saziati.

    l Creatore della Legge, * dal discepolo * comperarono gli empi * e

    come trasgressore lui stesso * presentarono al tribunale di Pilato, *

    gridando: * Crocifiggilo! * Lui che nel deserto diede loro la manna. *

    Ma noi, imitando * il giusto ladrone, con fede gridiamo: * Ricordati

    anche di noi, Salvatore, * nel tuo regno.

    Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

    a turba dei deicidi, * l’iniquo popolo dei giudei, * furiosamente a

    Pilato, * gridando, dicevano: * Crocifiggi * Cristo l’innocente! *

    Barabba piuttosto essi chiedevano. * Noi però leviamo * la voce del

    buon ladrone verso di lui: * Ricordati anche di noi, Salvatore, * nel tuo

    regno!

    Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

    l tuo vivificante fianco, * come fonte zampillante dall’Eden, * la

    Chiesa tua, o Cristo, * bagna come razionale paradiso, * da lì si

    divide, * come da principio, nei quattro Vangeli, * irrigando il mondo,

    * il creato rallegrando, e alle genti con fede * insegnando ad adorare *

    il tuo regno.

    P

    I

    L

    I

  • 41

    Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

    osti crocifisso per me, * perché scendesse su di me il perdono; *

    avesti trafitto il fianco, * perché fonti di vita scaturissero per me; *

    con chiodi fosti trafitto, * perché io, nell’abisso dei patimenti tuoi *

    nell’alto della potenza tua, * confermato, gridassi a te, Cristo datore di

    vita; * gloria alla tua croce, Salvatore, * e alla tua passione.

    Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il

    regno dei cieli.

    e crocifisso, o Cristo, * tutto il creato vedendoti, tremava: * le

    fondamenta della terra * si scuotevano per il timore della tua

    potenza, * le stelle si nascondevano, * e del tempio si squarciò il velo;

    * le montagne sussultarono, * le pietre si spezzarono, e il ladrone fedele

    * grida a te con noi, * Salvatore, il ‘Ricordati!’

    Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e,

    mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

    l manoscritto nostro * sulla croce hai strappato, Signore * e,

    annoverato tra i morti, * hai laggiù il tiranno incatenato, * liberando

    tutti * dalle catene della morte con la risurrezione tua: * per essa

    fummo illuminati, * o filantropo Signore, ed esclamiamo a te: *

    Ricordati anche di noi, Salvatore, * nel tuo regno.

    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa

    nei cieli.

    u, innalzato sulla croce, * e della morte hai distrutto la forza, * e

    hai cancellato, in quanto Dio, * il nostro manoscritto, o Signore, *

    la conversione del ladrone * anche a noi concedi, o solo filantropo, *

    che con fede ti adoriamo, * o Cristo Dio nostro, ed esclamiamo a Te: *

    Ricordati anche di noi, Salvatore, * nel tuo regno.

    F

    T

    I

    T

  • 42

    Gloria… Triadico

    l Padre, e il Figlio e lo Spirito Santo, tutti * concordemente o fedeli,

    * a glorificazione degna preghiamo, * Deità in Unità * che sussiste

    in tre ipostasi, * rimanendo ben distinta * semplice, indivisibile, ed

    inaccessibile. * Per essa fummo riscattati * dal fuoco dell’inferno.

    E ora e sempre… Theotokìon.

    a Madre tua, o Cristo, * che nella carne senza seme ha generato te,

    * e vergine realmente * dopo il parto rimase incorrotta, * Ella Ti

    presentiamo * a intercessione, Sovrano ricco di misericordia: * il

    perdono degli errori * dona sempre a quanti gridano: * Ricordati anche

    di noi, Salvatore, * nel tuo regno.

    Prokìmenon. Modo 4. Salmo 21

    Si sono divisi le mie vesti tra loro, * e sulla mia tunica hanno

    gettato la sorte. (3 volte)

    Stico: O Dio, Dio mio volgiti a me, * perché mi hai abbandonato?

    Il diacono: E per essere resi degni… e il sacerdote legge il:

    SETTIMO VANGELO

    Lettura del Santo Vangelo secondo Matteo. (27, 33-54)

    n quel tempo, giunti a un luogo detto Golgota, che significa luogo

    del cranio, i soldati gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma

    egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si

    spartirono le sue vesti tirandole a sorte, perché si compisse ciò che è

    detto dal profeta: Si sono divisi le mie vesti e sulla mia tunica hanno

    gettato la sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo

    capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: Questi è Gesù,

    il re dei giudei. Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a

    destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano

    scuotendo il capo e dicendo: tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci

    I

    L

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  • 43

    in tre giorni, salva te