IL SANTO E GRANDE SABATO - monasterosantabarbara.it

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1 IL SANTO E GRANDE SABATO In cui festeggiamo la divina sepoltura e la discesa all’ade del Signore nostro Gesù Cristo. MATTUTINO DEL GRANDE SABATO (Di solito si celebra al Venerdì sera. Alle volte tuttavia, si celebra secondo una antica consuetudine nelle prime ore del mattino del Grande Sabato) Il sacerdote riveste interamente il proprio paramento liturgico di colore rosso scuro o viola e dice: Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Il lettore: Amen. Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te. Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime. Il Lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi (tre volte). Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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IL SANTO E GRANDE SABATO

In cui festeggiamo la divina sepoltura e la discesa all’ade del Signore nostro Gesù Cristo.

MATTUTINO DEL GRANDE SABATO

(Di solito si celebra al Venerdì sera. Alle volte tuttavia, si celebra

secondo una antica consuetudine

nelle prime ore del mattino del Grande Sabato)

Il sacerdote riveste interamente il proprio paramento liturgico di colore

rosso scuro o viola e dice:

Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli

dei secoli.

Il lettore: Amen.

Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te.

Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei

presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e

dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre

anime.

Il Lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di

noi (tre volte).

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli. Amen.

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Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i

nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e

guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.

Kyrie eleison (tre volte).

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga

il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci

oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li

rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci

dal maligno.

Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e

Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il Lettore: Amen. Kyrie eleison (dodici volte)

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli. Amen.

E si leggono i seguenti tropari:

alva o Signore, il tuo popolo * e benedici la tua eredità, * donando

vittorie ai Re contro i Barbari * e proteggendo con la tua Croce la

tua città.

Gloria…

Tu che sei stato innalzato sulla Croce volontariamente, * al tuo

popolo denominato nuovo, * i tuoi sentimenti di pietà dona, *

Cristo o Dio: * rallegra nella tua forza * i fedeli regnanti nostri *,

fornendo loro vittorie * contro gli avversari. * Possano avere l’alleanza

tua *, arma di pace, * invitto trofeo.

E ora e sempre...

emibile presidio mai confuso, * non disprezzare o buona, * le

nostre suppliche, * Madre di Dio da tutti esaltata. * Sostieni il

popolo ortodosso, * salva coloro cui ordinasti di regnare, * e dal cielo

accorda loro vittoria, * poiché hai partorito Dio, * o sola benedetta.

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T

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Il sacerdote dice la supplica, mentre il lettore risponde Kyrie, eléison tre volte, ad ogni invocazione.

Il sacerdote: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande

misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.

Il lettore: Kyrie, eléison. (tre volte a ogni invocazione)

Ancora preghiamo per tutti i Cristiani fedeli ed ortodossi.

Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N…. Il sacerdote:

Poiché tu sei Dio, buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo

gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei

secoli.

Il coro: Amen.

I SEI SALMI E LE PREGHIERE

Il lettore: Nel nome del Signore, Padre benedici. Il sacerdote:

loria alla Santa, consustanziale, vivificante ed indivisibile Trinità,

in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il lettore: Amen.

Colui che presiede o il lettore leggono l’Exapsalmo. (pag.342) Il

sacerdote legge le preghiere del mattino stando davanti alla Santa Mensa. Dopo

i primi tre salmi, esce dalla porta settentrionale e legge le restanti preghiere

davanti alla Icona di Cristo.

Prima preghiera

Ti rendiamo grazie, Signore Dio nostro, che ci hai fatti rialzare dai

nostri giacigli e ci hai messo in bocca una parola di lode, per adorare e

invocare il tuo nome santo: ti supplichiamo per i tuoi sentimenti di

pietà, per i quali ti sei sempre prodigato per la nostra vita: invia anche

ora il tuo aiuto a quelli che stanno dinanzi al volto della tua santa

gloria e attendono da te copiosa misericordia, e da’ loro sempre con

timore e amore di servirti, di lodare, inneggiare e adorare la tua bontà

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inesplicabile. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione: Padre

e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Seconda preghiera

Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio nostro, poiché

luce sono i tuoi precetti sulla terra. Facci comprendere a portare a

compimento la giustizia e la santità nel tuo timore: te infatti

glorifichiamo, che sei veramente il nostro Dio. China il tuo orecchio ed

ascoltaci; e ricordati, Signore, di quelli che sono presenti e che pregano

con noi, tutti, per nome, e salvali con la tua forza; benedici il tuo

popolo e santifica la tua eredità; dona pace al tuo mondo, alle tue

Chiese, ai sacerdoti, a coloro che ci governano e a tutto il tuo popolo.

Poiché è benedetto e glorificato il tuttosanto e magnifico tuo nome:

Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Amen.

Terza preghiera

Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio, poiché luce sono

i tuoi precetti. Insegnaci, o Dio, la tua giustizia, i tuoi comandamenti e

i tuoi ordinamenti; illumina gli occhi delle nostre menti, affinché mai

ci addormentiamo nei peccati, fino alla morte; allontana dai nostri

cuori ogni foschia, donaci il sole della giustizia, e custodisci incolume

la nostra vita nel sigillo del tuo santo Spirito; dirigi i nostri passi sulla

via della pace; dà a noi l’alba e il giorno nell’esultanza, per rendere a

te le preghiere mattutine. Poiché tua è la potenza, e tuo è il regno, la

forza, e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli

dei secoli. Amen.

Quarta preghiera

Sovrano Iddio, santo e irraggiungibile, tu che hai detto alla luce di

splendere dalle tenebre, che ci hai fatto riposare nel sonno della notte

e ci hai rialzato a gloria e supplica della tua bontà, turbato dalla tua

particolare clemenza, accoglici anche ora che ti adoriamo e ti rendiamo

grazie come possiamo; e donaci quanto chiediamo per la salvezza;

costituiscici figli della luce e del giorno ed eredi dei tuoi beni eterni.

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Ricordati, Signore, nella moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà,

anche di tutto il tuo popolo, di quelli che sono qui presenti e che

pregano con noi, e di tutti i nostri fratelli che sulla terra, sul mare e in

ogni luogo del tuo dominio pregano il tuo amore per gli uomini e il

tuo aiuto, e a tutti dispensa la tua grande misericordia. Affinché,

restando sempre salvi nell’anima e nel corpo, glorifichiamo con

franchezza il meraviglioso e benedetto tuo nome, Padre e Figlio e

Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Quinta preghiera

Tesoro di beni, fonte perenne, Padre santo, autore di miracoli, tutto

forte e onnipotente, tutti noi ti adoriamo e ti preghiamo, invocando le

tue misericordie ed i sentimenti di pietà in aiuto e soccorso al nostro

umile stato. Ricordati, Signore, dei tuoi servitori; accetta le preghiere

mattutine di noi tutti, come incenso davanti a Te, e non rendere alcuno

di noi riprovevole, ma conserva tutti noi per mezzo dei tuoi sentimenti

di pietà. Ricordati, Signore, di quelli che vegliano e cantano alla tua

gloria, alla gloria del Figlio tuo unigenito e nostro Dio e del tuo santo

Spirito; sii loro aiuto e soccorso, accetta le loro suppliche sul tuo celeste

e spirituale altare. Poiché sei tu il nostro Dio, e noi rendiamo gloria a

Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Amen.

Sesta preghiera

Ti rendiamo grazie, Signore, Dio della nostra salvezza, poiché fai tutto

a beneficio della nostra vita, perché guardiamo in tutto a te, Salvatore

e Benefattore delle nostre anime; poiché ci hai fatto riposare nel corso

della notte passata, ci hai rialzato dai nostri giacigli per adorare il tuo

nome onorabile; perciò ti preghiamo, Signore: da’ a noi grazia e forza

per essere resi degni di cantare a te con comprensione e di pregare

incessantemente, con timore e tremore e di operare per la nostra

salvezza con il soccorso del tuo Cristo. Ricordati, Signore, anche di

quelli che esclamano a te nella notte: ascoltali, ed abbi pietà di loro; e

schiaccia sotto i loro piedi i nemici invisibili e ostili. Tu sei infatti il re

della pace e il salvatore delle nostre anime, e noi rendiamo la gloria a

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Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Amen.

Settima preghiera

Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, tu ci hai rialzati dai nostri

giacigli e ci hai radunati nell’ora della preghiera: dacci grazia all’aprire

la nostra bocca e accogli le nostre azioni di grazie rese secondo le

nostre forze, e insegnaci i tuoi ordinamenti, poiché noi non sappiamo

pregare come si deve se tu, Signore, non ci guidi con il tuo Santo

Spirito; perciò ti preghiamo: se in qualcosa abbiamo peccato fino a

quest’ora in parole, opere o nella mente, volontariamente o

involontariamente, tu condona, rimetti, perdona: se infatti osservi le

iniquità, Signore, Signore, chi mai resisterà? Poiché è presso di te la

redenzione; Tu solo sei santo, aiuto e valido difensore della nostra vita,

e in te vi è il nostro inno per ogni cosa. Sia benedetta e glorificata la

potenza del tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e

nei secoli dei secoli. Amen.

Ottava preghiera

Signore Dio nostro, tu hai allontanato da noi il torpore del sonno e ci

hai convocati con una chiamata santa perché alziamo le nostre mani

nella notte e ti confessiamo per i giudizi della tua giustizia: accogli le

nostre preghiere, le nostre richieste, le nostre confessioni e il nostro

culto notturno, e donaci, o Dio, fede non corrotta, speranza costante,

amore non ipocrita; benedici gli ingressi e le uscite nostre, le azioni,

opere, parole e pensieri: e dacci di arrivare all’inizio del giorno

lodando, inneggiando e benedicendo la bontà della tua indicibile

generosità. Poiché è benedetto il tuo Tuttosanto nome e glorificato il

tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei

secoli. Amen.

Nona preghiera

Fa’ risplendere nei nostri cuori, Sovrano amico degli uomini, la pura

luce della tua conoscenza della divinità e apri gli occhi della nostra

mente alla comprensione dei tuoi insegnamenti evangelici. Infondi

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anche in noi il timore dei tuoi beati comandamenti, affinché,

calpestando ogni desiderio carnale, perseguiamo una vita spirituale

pensando e compiendo tutto ciò che è di tuo gradimento. Poiché Tu

sei tu la nostra santificazione, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio

e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Decima preghiera

Signore Dio nostro, che per mezzo della conversione hai donato agli

uomini la remissione, e che hai mostrato la conversione del profeta

Davide come modello di come riconoscere e confessare le trasgressioni

per ottenere il perdono, tu stesso, Sovrano, abbi pietà di noi caduti in

molte e così grandi mancanze, secondo la tua grande misericordia; e

secondo la moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella le nostre

empietà; poiché abbiamo peccato contro di te, Signore che conosci le

cose occulte e i segreti del cuore degli uomini e che solo, hai il potere

di rimettere i peccati. Un cuore puro creando in noi, e uno spirito retto

rinnovando in noi, e facendoci conoscere l’esultanza della tua

salvezza, non distoglierci dal tuo volto, ma compiaciti, qual buono e

amico degli uomini, di offrirti sino al nostro ultimo respiro un

sacrificio di giustizia e un’oblazione sui tuoi santi altari. Per la

misericordia, la pietà e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio,

con il quale sei benedetto, insieme con il tuttosanto, buono e

vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Undicesima Preghiera

O Dio, Dio nostro, tu hai sottomesso alla tua volontà le potenze

spirituali e razionali: ti preghiamo e ti supplichiamo: accogli il

rendimento di gloria che secondo le forze eleviamo assieme a tutte le

tue creature, e ricambiaci con i copiosi doni della tua bontà, poiché a

te si piega ogni ginocchio degli esseri del cielo, della terra e di sotterra,

e ogni respiro e creatura inneggia alla tua gloria irraggiungibile: Tu sei

infatti, il solo Dio vero e ricco di misericordia. Poiché te lodano tutte

le potenze dei cieli, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio e Spirito

Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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Dodicesima preghiera

Lodiamo, inneggiamo, benediciamo e rendiamo grazie a Te, Dio dei

nostri padri, perché hai fatto passare il buio della notte e ci hai

mostrato di nuovo la luce del giorno; ma supplichiamo la tua bontà:

sii benevolo con i nostri peccati e accogli la nostra preghiera, nella tua

grande clemenza, poiché ci rifugiamo presso di te, Dio misericordioso

e tutto forte. Fa’ risplendere nei nostri cuori il vero sole della tua

giustizia: illumina la nostra mente e preserva tutti i sensi, affinché,

mentre di giorno percorriamo nobilmente la via dei tuoi

comandamenti, giungiamo alla vita eterna – poiché presso di te è la

sorgente della vita – e siamo resi degni di godere della luce

inaccessibile. Poiché sei tu il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te:

Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Amen.

Il lettore:

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace sulla terra, e negli uomini

buona volontà. (3 volte)

Signore, aprirai le mie labbra, e la mia bocca annuncerà la tua

lode. (2 volte)

SALMO 3

ignore, perché si sono moltiplicati i miei oppressori? Molti

insorgono contro di me. Molti dicono all'anima mia: non c'è

salvezza per lui nel suo Dio. Ma sei tu, Signore, il mio liberatore, la

mia gloria e colui che innalza il mio capo. Con la mia voce ho gridato

al Signore e mi ha esaudito dal suo monte santo. Io mi sono coricato e

addormentato: mi sono destato perché il Signore mi soccorrerà. Non

temerò miriadi di popolo che intorno mi assalgono. Sorgi, Signore!

Salvami, Dio mio: perché tu hai percosso quanti mi avversano invano,

i denti dei peccatori hai spezzato. Del Signore la salvezza e sul tuo

popolo la tua benedizione. E di nuovo:

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Io mi sono coricato e addormentato: mi sono destato perché il

Signore mi soccorrerà.

SALMO 37

ignore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non

castigarmi. Poiché le tue frecce si sono conficcate in me e hai tenuto

fissa su di me la tua mano. Non c'è sanità nella mia carne dinanzi alla

tua ira, non c'è pace nelle mie ossa dinanzi ai miei peccati. Le mie

iniquità, infatti, hanno oltrepassato il mio capo, come un grave peso si

sono aggravate su di me. Sono fetide e imputridite le mie piaghe a

causa della mia stoltezza. Mi sono ridotto un miserabile e sono stato

piegato fino in fondo; tutto il giorno mi aggiravo carico di mestizia.

Poiché la mia anima è stata colmata di scherni e non c'è sanità nella

mia carne. Sono stato maltrattato e umiliato all'estremo: ruggivo per il

gemito del mio cuore. Davanti a te è tutto il mio desiderio e il mio

gemito non ti è rimasto nascosto. Il mio cuore è sconvolto, mi ha

abbandonato la mia forza e la luce dei miei occhi non è più con me. I

miei amici e i miei vicini di fronte a me si sono accostati e fermati e i

miei congiunti sono restati lontano. E facevano violenza quelli che

cercavano l'anima mia e quanti cercavano il male contro di me hanno

detto vanità e meditato inganni tutto il giorno. Ma io come un sordo

non sentivo ed ero come un muto che non apre la bocca. E sono stato

come un uomo che non sente e non ha repliche nella sua bocca. Poiché

in te, Signore, ho sperato, tu mi esaudirai, Signore Dio mio. Poiché ho

detto: Che mai godano di me i miei nemici, loro che al vacillare dei

miei piedi contro di me hanno parlato con arroganza. Ecco, sono

pronto ai flagelli e il mio dolore mi sta sempre davanti. Proclamerò

infatti la mia iniquità e sarò inquieto per il mio peccato. Ma i miei

nemici vivono e si sono rafforzati più di me e si sono moltiplicati

quanti mi odiano ingiustamente. Quelli che mi rendono male per bene

mi calunniavano perché seguivo la giustizia. Non abbandonarmi,

Signore Dio mio, non allontanarti da me. Volgiti in mio aiuto, Signore

della mia salvezza. E di nuovo:

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Non abbandonarmi, Signore Dio mio, non allontanarti da me.

Volgiti in mio aiuto, Signore della mia salvezza.

SALMO 62

Dio, Dio mio, per te veglio all'alba. Ha avuto sete di te l'anima

mia, quanta sete, di te, la mia carne, in una terra deserta,

impraticabile e senz'acqua! Così sono apparso a te nel santuario per

vedere la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua misericordia vale

più di ogni vita le mie labbra ti loderanno. Così ti benedirò nella mia

vita, nel tuo nome alzerò le mie mani. Come di grasso e di pinguedine

sia colmata l'anima mia; e labbra di esultanza loderanno il tuo nome.

Se mi ricordavo di te sul mio giaciglio, all'alba su di te meditavo.

Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò al riparo delle tue ali. Si è attaccata

dietro a te l'anima mia, mi ha sostenuto la tua destra. Ma quelli invano

hanno cercato l'anima mia: entreranno nelle profondità della terra,

saranno consegnati in mano alla spada, saranno porzione delle volpi.

Il re invece gioirà in Dio, si glorierà chiunque giura per lui, perché è

stata serrata la bocca di quanti dicono cose ingiuste. E di nuovo:

All'alba su di te meditavo. Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò

al riparo delle tue ali. Si è attaccata dietro a te l'anima mia, mi ha

sostenuto la tua destra.

Gloria… E ora… Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio

(tre volte), Kyrie, eléison (tre volte). Gloria… E ora….

SALMO 87

ignore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte

davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio

alla mia supplica. Poiché è stata colmata di mali l'anima mia, la mia

vita si è avvicinata agli inferi. Sono stato annoverato fra quelli che

scendono nella fossa; sono diventato come un uomo senza aiuto, fra i

morti libero. Come gli uccisi gettati via, che giacciono nella tomba, di

cui non ti sei più ricordato e che dalla tua mano sono stati respinti. Mi

hanno posto in una fossa profondissima, in luoghi tenebrosi e

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nell'ombra di morte. Su di me si è addensato il tuo sdegno e tutte le

tue tempeste sopra di me hai rovesciato. Hai allontanato da me i miei

conoscenti, mi hanno reso un abominio per loro. Sono stato

consegnato e non ne uscivo; i miei occhi si sono estenuati per la

povertà. Ho gridato a te, Signore, tutto il giorno, ho steso verso di te

le mie mani. Farai forse meraviglie per i morti? o i medici li

risusciteranno così che possano lodarti? Forse racconterà qualcuno

nella tomba la tua misericordia e la tua verità nella perdizione?

Saranno forse conosciute nelle tenebre le tue meraviglie e la tua

giustizia in una terra dimenticata? Eppure io a te, Signore, ho gridato

e al mattino ti preverrà la mia preghiera. Perché, Signore, respingi la

mia preghiera, distogli da me il tuo volto? Povero sono io e nelle

fatiche dalla mia giovinezza; sono stato innalzato e umiliato e sono

rimasto smarrito. Su di me sono passate le tue ire e i tuoi terrori mi

hanno sconvolto. Mi hanno circondato come acqua tutto il giorno, e

insieme mi hanno stretto. Hai allontanato da me l'amico e i miei

conoscenti dalla mia sventura. E di nuovo:

Signore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte

davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio

alla mia supplica.

SALMO 102

enedici, anima mia, il Signore e tutto il mio intimo il suo santo

nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutte le

sue lodi. Egli perdona tutte le tue iniquità, guarisce tutte le tue

malattie. Redime dalla corruzione la tua vita, ti corona di misericordie

e di compassioni. Sazia di beni la tua brama, sarà rinnovata, come di

aquila, la tua giovinezza. Opera misericordie il Signore e il giudizio

per tutti quelli che subiscono ingiustizia. Ha fatto conoscere le sue vie

a Mosè, ai figli di Israele le sue volontà. Pietoso e misericordioso è il

Signore, longanime e ricco di misericordia. Non per sempre sarà

adirato, né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri peccati ha

agito con noi, né secondo le nostre iniquità ci ha retribuiti. Perché

come l'altezza del cielo dalla terra ha rafforzato il Signore la sua

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misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l'oriente

dall'occidente ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre

ha pietà dei figli, ha avuto pietà il Signore di quelli che lo temono:

perché egli sa di che siamo plasmati. Ricordati che siamo polvere!

L'uomo, come l'erba i suoi giorni: come un fiore del campo, così

sfiorirà. Perché un soffio passa in lui, e non sussisterà e non conoscerà

più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno

su quelli che lo temono. E la sua giustizia sui figli dei figli, per coloro

che custodiscono la sua alleanza e si ricordano dei suoi comandi per

compierli. Il Signore nel cielo ha preparato il suo trono e il suo regno

domina tutto. Benedite il Signore, voi tutti angeli suoi, potenti e forti

esecutori della sua parola appena udite la voce delle sue parole.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri esecutori delle

sue volontà. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del

suo dominio; benedici, anima mia, il Signore. E di nuovo:

In ogni luogo del suo dominio; benedici, anima mia, il Signore.

SALMO 142

ignore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica

nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in

giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun

vivente. Sì, il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a

terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per

sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me

è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho

meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo.

Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida.

Presto esaudiscimi Signore, è venuto meno il mio spirito; non

distogliere da me il tuo volto, perché sarei simile a quelli che scendono

nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te

ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché

a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché

in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il

mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del

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tuo nome Signore, mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dalla

tribolazione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei

nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io

sono tuo servo. E di nuovo:

Esaudiscimi, Signore, nella tua giustizia. E non entrare in

giudizio col tuo servo.

Poi:

Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.

Gloria… E ora…

Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio (tre volte),

Speranza nostra, Signore, gloria a Te.

LA LITANIA DI PACE Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il sacerdote postosi davanti alla

Santa Mensa dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad

ogni invocazione con Kyrie, eléison.

In pace preghiamo il Signore.

Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre

anime, preghiamo il Signore.

Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese

di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore

Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede,

devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.

Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.

Per il nostro Arcivescovo N…, per l’onorabile presbiterio, per il

diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il

Signore. [Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:

Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità

in Cristo, preghiamo il Signore. Nei sacri monasteri femminili si dice:

Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito,

preghiamo il Signore.]

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Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari,

preghiamo il Signore.

Per questa città (monastero o isola), per ogni (monastero) città e

paese e per coloro che vi abitano con fede, preghiamo il Signore.

Per la salubrità del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra

e per tempi di pace, preghiamo il Signore.

Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e

per la loro salvezza, preghiamo il Signore.

Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità,

preghiamo il Signore.

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la

tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione,

Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Di seguito si canta Il Signore è Dio, con i propri stichi e i tropari.

Il Signore è Dio e si è manifestato a noi: * benedetto colui che

viene nel nome del Signore.

Stico 1: Confessate il Signore * e invocate il suo santo nome.

Stico 2: Tutte le genti mi avevano circondato, * ma nel nome del

Signore le ho respinte.

Stico 3: Dal Signore è stato fatto questo, * ed è mirabile agli occhi

nostri.

Modo 2

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l nobile Giuseppe, * calato dal legno * il tuo corpo immacolato, * lo

avvolse in una sindone * pura con aromi, * e curandolo, lo depose *

in un sepolcro nuovo.

Gloria…

uando discendesti verso la morte, * o vita immortale, * allora

l’ade mettesti a morte * con la folgore della tua divinità; * e

quando anche i defunti * da sottoterra resuscitasti, * tutte le schiere *

delle regioni celesti gridavano: * O Cristo datore di vita, * Dio nostro,

gloria a te.

E ora e sempre…

lle donne miròfore * che stavano presso il sepolcro, * l’angelo

esclamava: * Gli unguenti profumati * sono per i morti, * ma il

Cristo si è mostrato * estraneo alla corruzione.

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote ad alta voce: Poiché Tua è la potenza, tua è il regno e

la forza e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli. Amen.

e si cantano i seguenti kathismata.

Modo 1

n una sindone pura * e in aromi divini * il corpo venerabile, *

chiestolo a Pilato, * lo profuma e lo pone, * Giuseppe in un sepolcro

I

Q

A

I

16

nuovo. * Perciò all’alba * le donne mirofore * acclamavano: * Mostraci,

come hai predetto, * o Cristo, la Resurrezione.

Gloria…

ostraci, come hai predetto, *o Cristo, la Resurrezione.

E ora e sempre…

i stupirono i cori * degli angeli, vedendo * colui che è assiso * nel

seno del Padre, * deposto in una tomba * come morto, l’immortale:

* lui che le schiere * degli angeli circondano * e glorificano, * insieme

ai morti nell’ade, * come Creatore e Signore.

Il lettore il Salmo 50

ietà di me o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la

moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella il mio delitto.

Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato.

Poiché io conosco la mia iniquità ed il mio peccato è sempre davanti a

me. Contro te solo ho peccato ed il male davanti a te ho fatto: così che

tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole, e vinca quando sei

giudicato. Ecco nelle mie iniquità sono stato concepito, e nel peccato e

nel piacere, mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato: le

cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi

aspergerai con issopo e sarò purificato; mi laverai e sarò fatto più

bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa

umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati, e cancella tutte le mie

iniquità. Un cuore puro crea in me o Dio, e uno spirito retto rinnova

nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo

non togliere da me. Rendimi l’esultanza della tua salvezza e

confermami con lo spirito che guida. Insegnerò agli iniqui le tue vie, e

gli empi ritorneranno a te. Liberami dal sangue o Dio, Dio della mia

salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo,

se tu avessi voluto un sacrificio, lo avrei dato; di olocausti non ti

compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito

ed umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica o Signore, nel tuo

M

S

P

17

compiacimento, Sion. E siano riedificate le mura di Gerusalemme.

Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell’oblazione e di

olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.

e si canta il seguente canone, il cui acrostico è:

E oggi canto il grande Sabato Poema di Cassiana monaca, di Marco vescovo e di Cosma monaco.

Modo 2 pl.

Ode I - Irmos

olui che un tempo * ha sepolto sotto i marosi * il tiranno

inseguitore, * lo hanno sepolto sottoterra * dei salvati i figli; * ma

noi come le fanciulle cantiamo al Signore, * gloriosamente infatti si è

glorificato.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

ignore, Dio mio, * l’inno dell’esodo * e il compianto * funebre ti

canterò, * a te che con la tua sepoltura hai aperto * a me l’ingresso

alla vita, * e con la morte, la morte, * anche l’ade hai messo a morte.

Gloria…

n alto in trono, * e in basso nella tomba, * gli esseri celesti * e quelli

sotterranei, * contemplando, Salvatore mio, * si sconvolsero dalla

tua morte: * oltre ogni pensiero, ti mostrasti infatti * morto e suprema

origine di vita.

E ora e sempre…

er riempire della gloria * tua tutte le cose, * sei disceso * nelle

profondità della terra; * a te infatti non era nascosta * la mia

persona in Adamo: * sepolto e corrotto * tu mi rinnovi, amico degli

uomini.

Katavasìa. Colui che un tempo… (e lo termina il secondo coro)

C

S

I

P

18

Ode 3. Irmòs.

e che sulle acque, * hai appeso tutta la terra indomitamente, * la

creazione, vedendoti * sul Calvario appeso * con grande stupore

si contraeva: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridava. Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

simboli della sepoltura tua * presentasti, moltiplicando le visioni, *

ma ora i tuoi segreti, * teandricamente, hai rivelato, * anche a quelli

nell’ade, o Sovrano: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridano.

Gloria…

ai disteso i palmi * e hai unito ciò che prima era diviso: * ma

avvolto Salvatore * in una sindone e in un sepolcro * i prigionieri

hai liberato: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridando.

E ora e sempre…

a un sepolcro e dai sigilli, * incontenibile, volesti essere

trattenuto, * o tu che nulla può contenere! * E infatti la forza tua

* con energie facesti conoscere * misticamente a quanti cantano: * Non

c’è santo, * se non tu, Signore, amico degli uomini.

Katavasìa. Te che sulle acque…

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

T

I

H

D

19

Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei il nostro Dio e noi rendiamo

gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei

secoli.

Il primo coro: Amen.

Kàthisma aftòmelon

Modo 1

a tomba tua, Salvatore, * i soldati vegliando * divennero come

morti * all’apparire sfolgorante * dell’angelo che annunciava * alle

donne la risurrezione. * Ti glorifichiamo, * il distruttore della

corruzione, * a te ci prostriamo, * o risorto dalla tomba* e solo Dio

nostro.

Ode 4. Irmos

l divino annientamento tuo sulla croce, * vedendo Abacuc*

sbigottito, esclamava: * Tu hai infranto dei sovrani, * la potenza, o

buono, * parlando a quelli nell’ade, * in quanto onnipotente.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

l settimo giorno santificasti * che prima avevi benedetto * con il

riposo dalle opere: * muti infatti ogni cosa * e la rendi nuova, *

celebrando il sabato, Salvatore mio, * e tutto rianimi.

Gloria…

ol vigore del più forte, * allora vincesti tu, * dalla carne la tua

anima * si divise: si spezzano * entrambe infatti le catene * della

morte e dell’ade, * o Verbo, per la potenza tua.

E ora e sempre…

ade, o Verbo, incontrando te * fu amareggiato, un mortale,

vedendo deificato, * coperto con delle piaghe * e potentissimo, *

e all’orrore della forma, * fu perduto.

Katavasìa. Il tuo divino annientamento…

L

I

I

C

L’

20

Ode 5. Irmos

ella teofania tua, Cristo, * che a noi con compassione fu

manifestata * Isaia vedendo la luce senza tramonto, * dalla notte

all’alba gridava: * Risorgeranno i morti, * e si desteranno quanti sono

nei sepolcri, * e tutti della terra * esulteranno.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

innovi i figli della terra, * o Creatore, divenuto terrestre, * e

sindone e tomba nuove manifestano, * il mistero, o Verbo, che in

te si compie. * Il nobile consigliere, infatti, * esegue il consiglio di chi ti

ha ispirato, * in te magnificamente * rendendo nuovo me.

Gloria…

on la morte il mortale, * con la sepoltura, il corruttibile trasformi:

* rendi incorruttibile infatti, le cose degne di Dio, * e immortale

l’umanità assunta; * la carne tua infatti, corruzione * non ha visto, o

Sovrano, * né la tua anima, * nell’ade meravigliosamente, * fu

abbandonata.

E ora e sempre…

ato da parto verginale, * e trafitto al fianco, o Creatore mio, * da

esso, hai tratto il modello, * quello di Eva, divenuto Adamo: *

soprannaturalmente addormentandoti * in un sonno fecondo e la vita

hai ridestato, * dal sonno e dalla corruzione, * quale tutto forte.

Katavasìa. Della tua teofania…

Ode 6. Irmos

enne preso, * ma non trattenuto, * nel ventre del mostro marino,

Giona: * portando infatti la tua figura, * che hai patito e in una

tomba fosti deposto, * come da un talamo, balzò fuori dal mostro, * e

vociava alle guardie: * Voi che custodite vanità e menzogne, * la

misericordia per voi avete abbandonato.

D

R

C

N

V

21

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

ei stato ucciso, * ma non separato * o Verbo, dalla carne assunta, *

anche se infatti fu distrutto * il tempio tuo al tempo della passione,

* ma anche così una era l’ipostasi * della tua divinità e della carne tua:

* in entrambe infatti sei un solo Figlio, * Verbo di Dio, Dio e Uomo.

Gloria…

micida, * ma non deicida * fu l’errore di Adamo, * anche se infatti

ha patito, * la natura terrena della tua carne * ma impassibile

permane la divinità: * ciò che in te era corruttibile all’incorruttibilità, *

lo hai trasformato e di vita incorruttibile, * lo hai reso fonte per la

resurrezione.

E ora e sempre…

sovrana, * ma non in eterno, * l’ade sulla stirpe dei mortali: * tu

infatti, deposto nella tomba * o potente, con mano vivificante, * hai

infranto i chiavistelli della morte * e hai annunciato a quanti là

dormivano da secoli, * una redenzione veritiera, * Salvatore, divenuto

primogenito tra i morti.

Katavasìa. Venne preso…

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

S

O

È

22

Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei il Re della pace e il Salvatore

delle nostre anime e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito

Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il lettore: Amen e il kondàkion:

Poema di Romano il Melode

Modo 2

olui che chiude l’abisso * lo vediamo morto; * è deposto in un

sepolcro, * avvolto * in una sindone cosparsa di mirra * come un

mortale, l’immortale. * Sono venute * le donne per profumarlo,

piangendo * amaramente e esclamando: * Questo è il sabato * più che

benedetto, * nel quale il Cristo dorme * per risorgere il terzo giorno.

(…nel quale il Cristo dorme, per risorgere il terzo giorno.)

Ikos

olui che regge tutto * è stato innalzato sulla croce, * e geme tutto

il creato, * vedendolo pendere * nudo dal legno: * il sole ha

nascosto * i suoi raggi, gli astri * il fulgore hanno perduto; * la terra con

grande * timore si scuote, * fugge il mare, * si spezzano le rocce, * molti

sepolcri si aprono, * e risorgono i corpi di santi uomini. * L’ade geme

sotterra, * e i Giudei cercano calunnie contro la risurrezione di Cristo,

* ma le donne gridano: * Questo è il sabato * più che benedetto * nel

quale il Cristo dorme * per risorgere il terzo giorno. (… nel quale il

Cristo dorme, per risorgere il terzo giorno.)

.

Sinassario del Minéo, quindi la seguente memoria:

Nel santo e grande sabato festeggiamo la sepoltura del corpo divino e

la discesa all’ade del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per

le quali la nostra stirpe è stata richiamata dalla corruzione e trasferita

alla vita eterna.

Stichi

Invano, o guardie, custodite la tomba:

C

C

23

una tomba non tratterrà colui che è la vita stessa.

Per la tua ineffabile condiscendenza, o Cristo Dio, abbi pietà di noi.

Ode 7. Irmos

ndicibile prodigio: * colui che nella fornace ha liberato * i beati

fanciulli dal fuoco, * in una tomba morto, * senza respiro è deposto,

* per la salvezza di noi, che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto

sei.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

ferito l’ade * al cuore accogliendo * lui col fianco ferito dalla lancia:

* e geme dal fuoco * divino consumato, * per la salvezza di noi che

intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

felice tomba! * Accogliendo in sé * il Creatore come un

dormiente, * divenuto tesoro * divino di vita, * per la salvezza di

noi che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.

Gloria…

orma dei morti, * che in una tomba la sepoltura * riceva la vita di

tutti, * e sia resa * sorgente di risurrezione, * per la salvezza di

noi che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.

E ora e sempre…

na era * e indivisa nell’ade, * e nella tomba e nell’Eden* la divinità

di Cristo, * insieme al Padre e allo Spirito, * per la salvezza di noi

che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.

Katavasìa. Indicibile prodigio…

Ode 8. Irmos

I

È

O

N

U

24

bigottisci tremando, o cielo, * e si scuotano * le fondamenta della

terra: * ecco infatti, tra i morti è annoverato * lui che dimora negli

eccelsi, * ed in una tomba piccola è ospitato. * O fanciulli beneditelo, *

sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per tutti i secoli.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

u distrutto il tempio immacolato, * ma risuscita con sé * la tenda

caduta: * il secondo Adamo, infatti, verso il primo, * lui che dimora

negli eccelsi, * è disceso fino alle segrete dell’ade. * O fanciulli

beneditelo, * sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per

tutti i secoli.

Benediciamo il Signore, Padre, Figlio e Spirito santo.

finito il coraggio dei discepoli, * migliore di loro è * Giuseppe

d’Arimatea: * contemplandoti infatti, morto e nudo * il Dio al di

sopra di tutto, * lo chiede e se ne cura, gridando: * O fanciulli

beneditelo, * sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per

tutti i secoli.

E ora e sempre…

degli inauditi prodigi! * O tanta bontà, * o ineffabile pazienza! *

Spontaneamente è sigillato sottoterra * lui che dimora negli

eccelsi, * e come Dio seduttore è calunniato. * O fanciulli, beneditelo,

* sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltalo, o popolo, * per tutti i secoli.

Lodiamo, benediciamo e adoriamo il Signore.

Katavasìa. Sbigottisci tremando, o cielo…

Il diacono: La Madre di Dio e Madre della luce, onorandola con

inni, magnifichiamo.

Ode 9. Irmos

S

F

È

O

25

on piangere per me, o Madre, * vedendo nella tomba * colui che

in grembo * senza seme hai concepito come Figlio; * risorgerò

infatti e sarò glorificato, * e innalzerò nella gloria * incessantemente in

quanto Dio, * chi con fede e amore * ti magnifica.

Tropari

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

er la insolita tua nascita, * sfuggendo le doglie * oltre la natura *

fosti beatificato, Figlio senza principio; * ma ora, Dio mio,

vedendoti morto, senza respiro, * dalla spada del dolore * sono

straziata dal terrore. * Ma risorgi, dunque, * perché sia magnificata.

Gloria…

a terra mi copre per mio volere, * ma tremano dell’Ade * i portieri,

* vedendomi avvolto nella veste * insanguinata, madre, della

vendetta; * i nemici nella croce infatti, * ho abbattuto in quanto Dio, *

risorgerò di nuovo, e magnificherò te.

E ora e sempre…

ioisca il creato * si rallegrino tutti * i terrestri; * è spogliato infatti,

il nemico dell’ade. * Con gli aromi le donne avvanzano, * Adamo

insieme a Eva, * redimo tutta la gente * e il terzo giorno, * io risorgerò.

Katavasìa. Non piangere per me, o Madre…

Dopo la IX ode, il sacerdote esce dal santuario con il diacono e va verso

l’Epitafio, incensando e cantando O Vita nella tomba… Incensa tutto

attorno l’Epitafio e tutto il tempio e si riporta davanti allo stesso. Anche i cori

si pongano accanto all’Epitafio per cantare le Lamentazioni.

LE LAMENTAZIONI FUNEBRI

PRIMA STANZA Modo 1 pl.

N

P

L

G

26

Cristo, sei la vita, * fosti deposto in una tomba: * le schiere

angeliche piene di stupore * glorificavano la tua condiscendenza.

2. O vita, come muori? * Come dimori in una tomba, * mentre

distruggi il regno della morte * e risusciti dall’ade i defunti?

3. Ti esaltiamo, o Gesù Re, * e onoriamo la tua sepoltura * e i tuoi

patimenti, con cui * ci hai salvati dalla corruzione.

4. Le misure della terra, * hai fissato o Gesù grande Re, * abitando

oggi una piccola tomba, * fai risorgere i morti dai sepolcri.

5. Il sovrano di tutti, * noi lo vediamo oggi morto, * deposto in un

sepolcro nuovo, * lui che svuota i sepolcri dai morti.

6. O splendente di bellezza * al di sopra di tutti i mortali, * appari

come un morto sfigurato, * tu abbellisci la natura di tutto.

7. O Vita, quale prodigio, * tu sei nella morte! * E come la morte è

distrutta dalla morte? * E come da un morto scaturisce la vita?

8. Tutte le intelligibili schiere * accorrono con Giuseppe e

Nicodemo * per rinchiudere in un piccolo sepolcro * te, che nulla può

contenere.

9. Tu che di tua mano hai * plasmato Adamo dalla terra, * per lui

hai assunto natura d’uomo, * e per tuo volere fosti crocifisso.

10. Sulla terra sei disceso * per salvare Adamo, * non trovandolo

sulla terra, o Sovrano,* sino all’ade sei disceso per cercarlo.

11. Apparso nella carne *come nuovo Adamo, o Salvator,* con la

tua morte riporti in vita Adamo,* un tempo per invidia messo a morte.

12. Condotto in giudizio * come reo, il Giudice * ci ha liberati dalla

condanna, * ottenendo ai mortali l’immortalità.

13. Trafitto al fianco, * tu che hai preso una costola * da Adamo e

ne hai plasmato Eva * fai sgorgare fiumi di purezza.

14. Tu che hai ridato vita * al tuo amico Lazzaro, * da quattro giorni

esanime, o Gesù mio, * come rimani tre giorni tra i morti?

15. Tu che un tempo destavi * i morti in giorno di sabato, * come

dunque ora, o immortale, * celebri il sabbatico morto tra i morti?

16. Ora come un mortale * volendo muori, Salvatore, * ma come

Dio hai risuscitato i morti * dai sepolcri e dall’abisso dei peccati.

17. Impassibile per natura, * tu che sei Uno della Trinità, * passibile

assumi mortal natura, * dai ai figli della terra l’impassibilità.

O

27

18. Pur tramontando * in una tomba, o Cristo, * non ti allontani dal

seno del Padre. * Quale mistero strano e prodigioso!

19. Come morto, nella tomba, * come Dio, col Padre, * e nell’ade

come Sovrano del creato * tu liberi i prigionieri dalla corruzione.

20. Disceso sottoterra * come morto, per tuo volere, * riconduci

dalla terra alle realtà celesti * quanti ne erano decaduti, o Gesù.

21. In un sepolcro nuovo * sei stato deposto, o Cristo, * e hai

rinnovato la natura dei mortali, * divinamente risorgendo dai morti.

22. Il cielo ti è trono, * la terra sgabello: * che dunque sarà per te la

tomba? * Vera casa di risurrezione di Cristo.

23. Su di te, o Gesù, * la pura effondeva gemiti * e lacrime di madre

ed esclamava: * Come potrò seppellirti, o Figlio?

24. Ahimè, luce del mondo, * ahimè, mia luce, Gesù * mio

amatissimo! gridava * la Vergine con gemito penoso.

25. O Dio Verbo, gioia mia! * Come sopporterò la tua * sepoltura di

tre giorni? * Sono straziate le mie viscere materne!

26. Chi mi darà pioggia e fonti di lacrime * per piangere il mio dolce

Gesù? * gridava la Vergine sposa di Dio.

27. O monti e valli, * e voi folle umane e creature tutte, * gemete

con me, gemete * con la Madre del vostro Dio.

28. Ahimè, la spada * crudele della uccisione tua,* trapassa il mio

cuore, o Figlio * senza principio, nuovissimo mistero!

29. Quando ti vedrò, o Salvatore, * luce atemporale, * gioia e diletto

del mio cuore? * esclamava la Vergine gemendo.

30. Col rosso inchiostro del sangue tuo divino, * hai scritto ieri per

noi* il documento di remissione delle nostre colpe;* e oggi dalla tomba

decidi per noi la vita.

31. Adoro la tua passione, celebro la tua sepoltura,* esalto il tuo

potere, o amico degli uomini,* con cui sono stato liberato dalle

passioni corruttrici.

32. Come in croce ti sei ricordato del ladrone,* ricordati anche di

noi che ti cantiamo,* tu che hai dato la vita in riscatto per molti.

33. Dona il riposo, o Salvatore, nelle tende dei giusti * a quanti nella

pietà se ne sono andati,* e falli degni del tuo regno.

28

Gloria…

34. Ti celebriamo o Verbo,* Dio di tutti,* insieme al Padre e al santo

tuo Spirito,* e glorifichiamo la tua divina sepoltura.

E ora e sempre…

35. Ti magnifichiamo, Madre di Dio pura,* e onoriamo con fede la

sepoltura di tre giorni* del Figlio tuo e Dio nostro.

O Cristo, tu che sei la vita* sei stato deposto in una tomba:* le schiere

angeliche piene di stupore* davano gloria alla tua condiscendenza.

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote ad alta voce: Poiché benedetto è il tuo nome e

glorificato il tuo regno, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e

nei secoli dei secoli. Amen.

E il sacerdote incensa iniziando a cantare la:

SECONDA STANZA Modo 1 pl.

cosa degna esaltare te, o datore di vita,* che sulla croce hai steso

le mani* e hai spezzato il potere del nemico.

2. È cosa degna esaltare te, Creatore di tutti,* perché per i tuoi

patimenti noi riceviamo l’impassibilità,* liberati dalla corruzione.

È

29

3. Un fremito colse la terra,* e il sole, o Salvatore, si nascose,*

quando tu, luce senza tramonto, o Cristo,* sei tramontato, nel tuo

corpo, in una tomba.

4. Un fremito coglie ora i serafini, o Salvatore,* che ti vedono in

alto inseparabilmente unito al Padre,* e quaggiù morto, disteso a terra.

5. Si squarcia alla tua crocifissione il velo del tempio,* gli astri, o

Cristo, nascondono la loro luce,* quando tu, o sole, sei stato nascosto

sotto terra.

6. Tu che nel principio,* col solo tuo cenno hai fissato l’orbita

terrestre,* come uomo mortale scendi sotto terra esanime:* fremi, o

cielo, a questa vista!

7. Venite, cantiamo al Cristo morto un sacro compianto,* come un

tempo le miròfore,* per udire con loro il saluto Salve!

8. Sei tu, o Verbo, il vero unguento profumato* che mai viene

meno,* perciò le miròfore ti portavano unguenti:* a te, il vivente, come

a un morto.

9. Con aromi, o Cristo, * Nicodemo e il nobile Giuseppe,*

compongono in modo nuovo la tua salma, * esclamando: * Trema, o

terra tutta!

10. Giuseppe e Nicodemo * cantano ora al Cristo morto i canti

funebri: * e cantano con loro i serafini.

11. Adamo ebbe paura di Dio che camminava nel paradiso,* ma

gioisce ora per la sua venuta nell’ade:* allora infatti era caduto, adesso

viene risuscitato.

12. Mentre piamente ti seppellisce in una tomba,* Giuseppe ti canta

per il tuo esodo inni degni di Dio,* uniti a lamenti, o Salvatore.

13. Come chiuderò, o Verbo,* il tuoi dolci occhi e la tua bocca?*

Come seppellirti al modo di ogni morto?* Così esclamava Giuseppe

tremando.

14. Tremò il sole vedendo te, luce invisibile,* nascosto in un

sepolcro, senza respiro,* o Cristo mio,* e oscurò la sua luce.

15. Rifulge luminoso il sole dopo la notte, o Verbo:* anche tu,

risorgendo come dal talamo,* rifulgi radioso dopo la morte!

16. Accogliendoti nel suo seno, o Creatore,* presa da tremore si

scuote la terra,* e scuotendosi, o Salvatore, ridesta i morti.

30

17. È stato innalzato sulla croce* colui che ha sospeso la terra sulle

acque,* ed ora, esanime, è sepolto sotto la terra,* che non lo può

sostenere e terribilmente si scuote.

18. Tu, astro senza tramonto,* sotto terra nella carne sei

tramontato,* e il sole non tollerando tale vista,* in pieno meriggio si è

oscurato.

19. Per un poco ti sei addormentato* e hai ridato vita ai defunti,*

poi risorgendo hai risuscitato, o buono,* quanti dormivano da secoli.

20. Come il pellicano, anche tu, o Verbo,* ferito al fianco hai ridato

vita ai figli morti,* facendo sgorgare per loro rivi

21. Il Gesù antico fece fermare il sole* per battere i filistei,* ma tu ti

sei nascosto per sconfiggere il principe delle tenebre.

22. Rimanendo indivisibile, o pietoso, dal seno del Padre,* ti sei

compiaciuto di divenire anche mortale,* e sei disceso all’ade, o Cristo.

23. Tremò l’orrendo ade, quando vide te,* immortale sole di

gloria,* e in fretta restituì i prigionieri.

24. Vide il centurione il terremoto e i segni,* e ti proclamò Figlio di

Dio,* crocifisso e morto per noi.

25. Piangeva amaramente la tua Madre immacolata,* o Verbo,*

vedendo nella tomba te, eterno Dio ineffabile.

26. Vedendo la tua morte, o Cristo mio,* la tua purissima Madre

gridava a te amaramente:* Non ti attardare, o vita, tra i morti!

27. Vedendo te, dolcezza dell’universo, bere l’amara bevanda,*

scorrevano sul volto della Madre lacrime penose.

28. Sola tra le donne, senza doglie ti ho partorito, o Figlio,* ma ora

per la tua passione soffro insostenibili doglie.* Così la venerabile

gridava.

29. Le mie viscere sono orribilmente ferite e straziate, o Verbo,*

vedendo la tua ingiusta uccisione,* diceva la Vergine nel pianto.

30. Ecco il discepolo che hai amato e la Madre tua:* donaci una tua

dolcissima parola, o Figlio,* gridava la pura nel lamento.

31. Così mi annunciò Gabriele quando discese,* mi disse che il

regno eterno* sarebbe stato del mio Figlio Gesù.

32. Ahimè, si è compiuta la profezia di Simeone:* la tua spada ha

trapassato il mio cuore,* o Emmanuele.

31

33. Con i nostri canti, o Cristo,* tutti noi fedeli proclamiamo divina*

la tua crocifissione e la tua sepoltura:* noi che la tua tomba ha liberato

dalla morte.

Gloria…

34. O Dio senza principio,* Verbo coeterno e Spirito,* rafforza lo

scettro dei regnanti, e donaci nella tua bontà la pace.

E ora e sempre…

35. O Vergine pura, tutta immacolata,* che hai generato la vita,* fa’

cessare ogni scandalo dalla Chiesa* e donale nella tua bontà la pace.

È cosa degna esaltare te, o datore di vita,* che sulla croce hai steso le

mani* e hai spezzato il potere del nemico.

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei santo, o Dio nostro, che

riposi sul trono di gloria dei Cherubini, e noi rendiamo gloria a te,

insieme al tuo Padre senza principio, e al santissimo, buono e

vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

E di nuovo il sacerdote incensa, iniziando la:

TERZA STANZA Modo 3

32

utte le generazioni offrono un inno al tuo sepolcro, o Cristo mio.

2. Giuseppe d’Arimatea ti depone dal legno,* e ti compone in una

tomba.

3. Giuseppe insieme a Nicodemo* seppellisce il Creatore come si

fa coi morti.

4. Orsù, creazione tutta,* offriamo al Creatore gli inni dell’esodo.

5. Figlio di Dio, Re dell’universo* mio Dio e mio Creatore,* come

hai potuto accettare la passione?

6. Coloro che aveva nutriti con manna,* hanno levato il calcagno

contro il benefattore.

7. Coloro che aveva nutriti con manna,* danno al Salvatore aceto

e fiele.

8. Amaro fiele e aceto hanno fatto bere, o pietoso,* a te che togli

l’amarezza da noi gustata.

9. Sei stato confitto a un palo,* tu che un tempo hai protetto il tuo

popolo* con una colonna di nube.

10. Oh, la follia e la furia omicida contro il Cristo* di questi uccisori

di profeti!

11. Come un servo insensato,* il discepolo iniziato ha tradito

l’abisso della sapienza.

12. Giuda il fraudolento che ha venduto il liberatore,* si è reso

prigioniero.

13. Le potenze celesti restarono sbigottite per il timore * vedendoti

morto.

14. Vedendoti morto,* colei che ti ha partorito, o Verbo, * come

madre faceva lamento.

15. Gridava la Vergine, piangendo a calde lacrime,* col cuore

trafitto.

16. O mia dolce primavera, * dolcissimo Figlio mio, * dove è

tramontata la tua bellezza?

17. O luce degli occhi miei,* dolcissimo Figlio mio,* come può ora

coprirti una tomba?

18. Per liberare Adamo ed Eva io soffro tutto questo: * non

piangere, Madre.

T

33

19. Do gloria, Figlio mio,* alla tua somma compassione:* per essa

tu soffri tutto questo.

20. Risorgi, o datore di vita!* dice tra le lacrime la Madre che ti ha

partorito.

21. Affrettati a risorgere, o Verbo, * e dissipa la tristezza* di colei

che puramente ti ha partorito.

22. Risorgi, o pietoso,* facci risorgere dai baratri dell’ade!

23. Dona il perdono delle colpe* a quanti con amore e timore*

onorano i tuoi patimenti.

24. Le miròfore, o Salvatore,* giunte al sepolcro ti offrivano aromi.

25. Cosparsero di unguenti profumati il sepolcro, le miròfore,*

giungendo al mattino al far del giorno. (3 volte).

26. Aromi e unguenti* offrono le discepole al sepolcro.

27. E subito odono,* in cambio dei loro doni,* il saluto ‘Salve’!

28. Rendimi degno, o Salvatore,* di offrire al tuo sepolcro* come

unguenti le lacrime.

29. Dona pace alla Chiesa,* e salvezza al tuo popolo,* per la tua

risurrezione.

30. Ricòrdati, o mio Salvatore,* di noi che celebriamo la tua

preziosa passione.

31. Ricòrdati, o mio Salvatore, anche dei defunti,* quando verrai

nella gloria.

32. Guarda a tutti con occhio pietoso* nel giudizio futuro.

33. E custodisci il tuo gregge,* o Cristo mio pieno di compassione.

Gloria…

34. O Trinità e Unità, Dio mio,* Padre, Figlio e Spirito,* abbi pietà

del mondo.

E ora e sempre…

35. Rendi degni i tuoi servi, o Vergine, * di vedere la risurrezione

del tuo Figlio.

Tutte le generazioni offrono un inno al tuo sepolcro, o Cristo mio.

34

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote ad alta voce: Tu sei infatti il Re della pace e il Salvatore

delle nostre anime e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito

Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

E di seguito si cantano gli Anastásima evloghitária.

Modo 1 pl.

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.

l popolo degli angeli * stupì, vedendo te, * tra i morti annoverato, *

tu che della morte, o Salvatore, * hai abbattuto la forza * e insieme a

te * hai ridestato Adamo,* e dall’ade tutti hai liberato.

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.

erché gli aromi, * con compassione, alle lacrime * o discepole,

mescolate? * Così rifulgeva * l’angelo che nella tomba *

rivolgendosi alle miròfore. * Guardate voi * la tomba, e costatate: * il

Salvatore infatti è risorto dal sepolcro.

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.

i primo mattino* le miròfore accorsero * al tuo sepolcro, e

facevano lamento. * Ma si presentò * preso di loro l’angelo * e

disse: * il tempo del lamento * è passato; non piangete: * la risurrezione

poi agli apostoli annunciate.

Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.

I

P

D

35

e donne miròfore, * giungendo con aromi, * al tuo sepolcro, o

Salvatore, * udirono l’angelo * verso loro risuonare: * Come tra i

morti? * potete credere il vivente? * Come Dio infatti, è risorto dal

sepolcro.

Gloria... Triadico.

doriamo il Padre* e lo stesso Figlio suo * e lo Spirito Santo, * la

Santa Trinità * in un’unica essenza, * e con i Serafini * gridiamo:

Santo, * santo, santo sei, * Signore.

E ora e sempre… Theotokìon.

artorendo il datore di vita, * hai riscattato o Vergine, * Adamo dal

peccato, * e a Eva hai elargito * gioia, in luogo di tristezza: * torrenti

di vita * su di lei ha riversato * il Dio e uomo Dio, che da te si è

incarnato.

Alleluia, Alleluia, Alleluia. Gloria a te, o Dio. (3 volte)

Quindi il diacono la piccola supplica:

Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.

Il coro: Kyrie eleison.

Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o

Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote ad alta voce: Poiché te lodano tutte le schiere dei cieli,

e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre

e nei secoli dei secoli. Amen.

Exapostilárion. Modo 2.

Santo è il Signore, il nostro Dio. (3 volte)

L

A

P

36

E di seguito si cantano le Lodi con i rispettivi stichirà idiomela.

Tutto ciò che respira lodi il Signore.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo negli eccelsi.

A Te spetta l’inno, o Dio.

Lodatelo voi tutti, angeli suoi, lodatelo voi tutte sue schiere.

A Te spetta l’inno, o Dio.

Stico 1. Lodatelo per le sue opere potenti, lodatelo secondo

l’immensità della sua grandezza.

Modo 2

ggi una tomba racchiude * colui che tiene in un palmo il creato; *

una pietra ricopre* colui che copre con virtù i cieli. * Dorme la

vita, * e l’ade trema * e Adamo dalle catene è sciolto. * Gloria alla tua

economia! * Per essa, tutto è compiuto, * un eterno sabato * hai donato

a noi * la tuttasanta tua resurrezione dai morti.

Stico 2. Lodatelo al suono della tromba, lodatelo con l’arpa e la

cetra.

uale spettacolo contempliamo! * Quale riposo quello di oggi! * Il

Re dei secoli, * avendo compiuto con la passione l’economia, * in

una tomba passa il sabato, * per prepararci un nuovo riposo sabbatico.

* A lui esclamiamo: * Risorgi, o Dio, * giudica la terra! * Perché tu regni

nei secoli, * tu che sconfinata hai la grande misericordia.

Stico 3. Lodatelo col timpano e con la danza, lodatelo sulle corde

e sul flauto.

enite, vediamo la nostra vita * giacente in una tomba * per ridare

vita * ai giacenti nelle tombe; * venite, oggi * contemplando lui

addormentato per Giuda, * profeticamente a lui acclamiamo: *

Sdraiato, dormi come un leone; * chi ti risveglierà te, o Re? * Risorgi

O

Q

V

37

dunque per tuo potere, * tu che desti te stesso * per noi

volontariamente, * Signore, gloria a te.

Stico 4. Lodatelo con cembali armoniosi, lodatelo con cembali

acclamanti. Tutto ciò che respira lodi il Signore.

Modo 2 pl.

hiese Giuseppe * il corpo di Gesù* e lo depose nel nuovo suo

sepolcro: * doveva egli infatti dalla tomba * procedere come dal

parto. * O tu che distruggesti la potenza della morte* e apristi le porte

del paradiso, * agli uomini, gloria a te.

Gloria… Modo 2 pl.

uest’oggi misticamente * il grande Mosè * prefigurava, dicendo:

* E benedisse Dio * il settimo giorno.* Questo infatti è * il sabato

benedetto; * questo è * il giorno del riposo, * nel quale si è riposato *

da tutte le sue opere, * l’Unigenito Figlio di Dio, * secondo l’economia

della morte * celebrando il sabato nella carne; * e ritornando di nuovo

a ciò che era * con la risurrezione * ha donato a noi * la vita eterna,*

qual solo buono e amico degli uomini

E ora e sempre… Theotokion. Modo 2

ei più che benedetta, * Vergine Madre di Dio, * perché per colui

che da te si è incarnato, * l’ade è stato imprigionato * Adamo

richiamato, * la maledizione fu abolita, * ed Eva liberata, * la morte

messa a morte, * e noi fummo vivificati. * Perciò inneggiando,

esclamiamo: Benedetto, o Cristo Dio nostro, * che così ti è piaciuto:

gloria a te.

Grande dossologia

loria a Te che hai mostrato la luce. Gloria a Dio nel più alto dei

cieli, e pace sulla terra e negli uomini buona volontà. Noi Ti

inneggiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti

rendiamo grazie per la tua grande gloria. Signore, Re del cielo, Dio

Padre onnipotente, Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo e Spirito

C

Q

S

G

38

Santo. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i

peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo.

Accogli la nostra preghiera, Tu che siedi alla destra del Padre e abbi

pietà di noi. Poiché Tu solo sei Santo, Tu solo sei Signore, Gesù Cristo,

nella gloria di Dio Padre. Amen. Ogni giorno Ti benedirò e loderò il

tuo nome in eterno e nei secoli dei secoli. Rendici degni o Signore, in

questo giorno di essere protetti senza peccato. Benedetto sei Tu

Signore, Dio dei nostri padri, e lodato e glorificato è il Tuo nome nei

secoli. Amen. Venga o Signore, su di noi la tua misericordia, come

abbiamo sperato in te. Benedetto sei Tu Signore, insegnami i tuoi

ordinamenti. (tre volte) Signore sei divenuto nostro rifugio di

generazione in generazione. Io ho detto: Signore, abbi pietà di me,

sana l’anima mia, perché contro Te ho peccato. Signore, in Te mi sono

rifugiato: insegnami a fare la Tua volontà, perché tu sei il mio Dio.

Poiché presso di Te è la fonte della vita e nella Tua Luce vedremo la

Luce. Estendi la tua misericordia su quelli che Ti conoscono. Santo

Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi. (tre volte)

Gloria… E ora…

Santo Immortale, abbi pietà di noi. E di nuovo con voce più forte:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.

Al canto dell’asmatico Santo Dio… inizia con solennità la processione

dell’Epitafio col Santo Vangelo. Durante la processione si canta il seguente

idiomelon:

Di Giorgio Acropolita. Modo 1 pl.

l sole nascondere * i propri raggi, * e il velo * del tempio lacerato *

alla morte del Salvatore, * Giuseppe contemplava, * - andò da Pilato,

* e lo pregava, dicendo: * Dammi questo straniero, * che dall’infanzia

come straniero * si è esiliato nel mondo.* Dammi questo straniero, *

che i confratelli hanno odiato * e ucciso come straniero. * Dammi

questo straniero, * di cui stranito vide * la stranezza della morte. *

Dammi questo straniero, * che seppe accogliere * i poveri e gli

stranieri. * Dammi questo straniero, * che gli ebrei per invidia * hanno

Ι

39

estraniato dal mondo. * Dammi questo straniero, * ché lo seppellisca

in una tomba, * giacché, come straniero, non ha * ove posare il capo.*

Dammi questo straniero, * al quale la Madre, vedendolo * morto,

esclamava: * O Figlio e Dio mio, * anche se le viscere sono trafitte * e il

mio cuore dilaniato * vedendo te morto, * tuttavia nella tua

risurrezione * confidando, magnifico: * E ora con questi discorsi *

supplicando Pilato, * il nobile riceve * del Salvatore il corpo * che con

timore in una sindone * lo avvolse con mirra* e depose in una tomba *

colui che a tutti concede * vita eterna e grande misericordia.

Quando la sacra processione rientra in chiesa, il sacerdote che presiede

esclama:

Stiamo attenti. Pace a tutti. Sapienza.

Ed entra nel santuario con gli altri sacerdoti, portando l’Epitafio,

mentre si cantano i tropari:

uando discendesti verso la morte, * o vita immortale, * allora

l’ade mettesti a morte * con la folgore della tua divinità; * e

quando anche i defunti * da sottoterra resuscitasti, * tutte le schiere *

delle regioni celesti gridavano: * O Cristo datore di vita, * Dio nostro,

gloria a te.

lle donne miròfore * che stavano presso il sepolcro, * l’angelo

gridava: * Gli unguenti profumati * sono per i morti, * ma il Cristo

si è mostrato * estraneo alla corruzione.

l nobile Giuseppe, * calato dal legno * il tuo corpo immacolato, * lo

avvolse in una sindone * pura con aromi, * e curandolo, lo depose *

in un sepolcro nuovo.

I sacerdoti che portano l’Epitafio, fanno tre giri con esso attorno alla

Sacra Mensa e alla fine lo pongono sopra di essa unitamente al Vangelo.

E subito si dice il:

Tropario della profezia

Modo 2

Q

A

I

40

u che reggi i confini * di venir rinchiuso in una tomba * hai

accettato, o Cristo, * per liberare l’umanità, * precipitata nell’ade*

e vitalizzarci, rendendoci immortali: * qual Dio immortale.

Gloria… E ora e sempre… E si ripete lo stesso tropario

Il lettore:

Prokímenon. Modo 4. Salmo 43.

Sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto, * e redimici a causa del tuo

nome.

Stico: O Dio, con le nostre orecchie abbiamo udito, * i nostri

padri ce lo hanno annunciato.

Lettura della profezia di Ezechiele (37,1-14)

a mano del Signore fu su di me, e il Signore mi condusse fuori in

spirito e mi pose in mezzo alla pianura, e questa era piena di ossa

umane. E mi fece girare tutt’intorno ed ecco, erano una quantità

enorme sulla distesa della pianura, del tutto inaridite. Ed egli mi disse:

‘Figlio dell’uomo, potranno mai aver vita queste ossa’? E io dissi:

‘Signore Dio, tu hai conoscenza di queste cose’. Ed egli a me:

‘Profetizza su queste ossa; dirai loro: Ossa inaridite, udite la parola del

Signore. Così dice il Signore a queste ossa: Ecco, io faccio venire su di

voi uno spirito di vita, metterò nervi su di voi, farò crescere la carne

su di voi, stenderò su di voi la pelle, metterò in voi il mio spirito e

rivivrete, e saprete che io sono il Signore’. Io profetizzai come mi aveva

ordinato. E mentre profetizzavo, ecco un movimento, e ciascun osso si

accostò al corrispondente. Guardai, ed ecco, su di essi spuntavano

nervi e carni, e al di sopra si stendeva la pelle: ma non vi era spirito in

loro. E il Signore mi disse: ‘Profetizza allo spirito, profetizza figlio

dell’uomo, e di’ allo spirito: Così dice il Signore: Vieni dai quattro

venti, soffia su questi morti, e rivivano’. Io profetizzai come mi aveva

ordinato, e lo spirito entrò in essi e riebbero vita e si alzarono in piedi:

un’enorme moltitudine! E il Signore mi parlò dicendo: ‘Figlio

dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa di Israele. Essi dicono: Le

T

L

41

nostre ossa si sono disseccate, la nostra speranza è perduta, è finita per

noi. Perciò, profetizza e di’ loro: Così dice il Signore: Ecco, io apro i

vostri sepolcri, vi farò risalire dai vostri sepolcri e vi farò entrare nella

terra d’Israele. Saprete che io sono il Signore quando aprirò le vostre

tombe e farò risalire dalle tombe il mio popolo. E porrò in voi il mio

spirito e vivrete, e vi collocherò nella vostra terra, e saprete che io sono

il Signore. Ho parlato e agirò’, dice il Signore.

Prokímenon. Modo grave. Salmo 9

Sorgi, Signore Dio mio, * si innalzi la tua mano, non dimenticare

i miseri.

Stico: Ti confesserò, Signore, con tutto il mio cuore, * narrerò

tutte le tue meraviglie.

APOSTOLO

Lettura della Prima Lettera di Paolo ai Corinti

(1Cor 5,6-8. Gal 3,13ss).

ratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta?

Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete

azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato. Celebriamo

dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di

perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.

Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui

stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal

legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle

genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.

Alleluia. Modo 1 pl. Salmo 67.

Stico: Sorga Dio * e siano dispersi i suoi nemici, * e fuggano

quelli che lo odiano dal suo volto.

Stico: Come svanisce il fumo svaniscano; * come si scioglie la

cera al fuoco.

Stico: Così scompaiano i peccatori dal volto di Dio, * e i giusti si

rallegrino.

F

42

Il diacono: Sapienza. In piedi! Ecc. e il sacerdote legge il:

VANGELO

Lettura del Santo Vangelo secondo Matteo (27,62-66)

l giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso

Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: Signore, ci siamo

ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: ‘Dopo tre giorni

risorgerò’. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo

giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al

popolo: ‘È risuscitato dai morti’. Così quest’ultima impostura sarebbe

peggiore della prima. Pilato disse loro: ‘Avete la vostra guardia,

andate e assicuratevi come credete’. Ed essi andarono e assicurarono

il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

Il coro: Gloria a te, Signore, gloria a te!

Il diacono la supplica: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua

grande misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.

Ancora preghiamo per i Cristiani fedeli ed ortodossi.

Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N….

Il sacerdote legge la preghiera di supplica sottovoce:

ignore, nostro Dio, accetta dai tuoi servi questa fervente supplica

ed abbi pietà di noi secondo l'abbondanza della tua misericordia e

fa discendere i tuoi sentimenti di pietà su di noi e su tutto il tuo popolo,

che da te attende una copiosa misericordia.

Ad alta voce:

Poiché tu sei Dio misericordioso ed amico degli uomini e noi

rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

I

S

43

Quindi il diacono, dice le Petizioni e il coro risponde alle prime due

suppliche con Kyrie, eléison, e poi alle altre sei con Concedi, Signore.

Compiamo la nostra preghiera serale al Signore.

Il coro: Kyrie, eleison.

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, e custodiscici, o Dio, con la

tua grazia.

L’intera sera, perfetta, santa, pacifica e senza peccato,

chiediamo al Signore.

Il coro: Concedi, Signore.

Un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime e dei

nostri corpi, chiediamo al Signore.

Perdono e remissione dei peccati e delle nostre mancanze,

chiediamo al Signore.

Ciò che è bene ed utile alle nostre anime e pace per il mondo,

chiediamo al Signore.

Di trascorrere il resto della nostra vita in pace e conversione,

chiediamo al Signore.

Una fine cristiana della nostra vita, senza dolore e senza

rimorso, pacifica ed una valida difesa dinanzi al tremendo tribunale

di Cristo, chiediamo.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che

benedetta, gloriosa sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e

tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A te, o Signore. Il sacerdote ad alta voce:

Poiché Tu sei Dio di misericordia, di pietà e amico degli uomini

e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre

e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il sacerdote, benedicendo il popolo: Pace a tutti.

Il coro: E al tuo spirito.

Il diacono: Chiniamo il nostro capo al Signore.

Il coro: A te, o Signore.

44

Il sacerdote dice la preghiera seguente:

PREGHIERA DELLA INCLINAZIONE DELLA TESTA

ignore santo, tu che abiti negli eccelsi, hai riguardo di ciò che è

umile e volgi lo sguardo su tutto il creato con il tuo occhio che tutto

sorveglia, a te abbiamo chinato la nuca dell’anima e del corpo e ti

preghiamo, Santo dei santi: stendi la tua mano invisibile dalla tua

santa dimora e benedici noi tutti. E se in qualcosa abbiamo peccato,

volontariamente o involontariamente tu, qual Dio buono e amico degli

uomini, perdona e donaci i tuoi beni di questa terra e al di là della

terra.

Ad alta voce:

Tuo infatti è l’avere misericordia e il salvarci o Dio nostro e noi

rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei

secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

E avviene la conclusione nel seguente modo:

Il diacono. Sapienza.

Il sacerdote: Lui che è benedetto, Cristo Dio nostro, in ogni

tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il lettore o chi presiede: Amen. Confermi, il Signore Dio, la santa

ed incorrotta fede dei cristiani fedeli ed Ortodossi, insieme a questa

sua santa Chiesa (Monastero o città), nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Il sacerdote: Santissima Madre di Dio, salvaci.

Il lettore: Te più venerabile dei Cherubini ed incomparabilmente

più gloriosa dei Serafini, che senza corruzione partoristi il Verbo Dio,

Te quale vera Madre di Dio, Ti magnifichiamo.

Gloria a te, o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a te.

S

45

olui che per noi uomini e per la nostra salvezza ha accettato, nella

carne, la tremenda passione, la croce vivificante e la sepoltura

volontaria, Cristo, nostro vero Dio, per la intercessione della purissima

ed intemerata Sua Santa Madre, per la forza della preziosa e

vivificante Croce, per la protezione delle venerande e celesti Potestà

incorporee, per le suppliche del venerato e glorioso Profeta e

Precursore Giovanni Battista; dei Santi gloriosi Apostoli, degni di

lode, dei santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei beati nostri Padri teofori,

dei santi e giusti Progenitori di Dio Gioacchino ed Anna, del nostro

Santo... di cui celebriamo la memoria e di tutti i santi, abbia pietà di

noi e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.

Per le preghiere dei nostri santi padri, Signore Gesù Cristo, Dio

nostro, abbi pietà di noi.

Il popolo: Amen.

C