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IL SANTO E GRANDE SABATO
In cui festeggiamo la divina sepoltura e la discesa all’ade del Signore nostro Gesù Cristo.
MATTUTINO DEL GRANDE SABATO
(Di solito si celebra al Venerdì sera. Alle volte tuttavia, si celebra
secondo una antica consuetudine
nelle prime ore del mattino del Grande Sabato)
Il sacerdote riveste interamente il proprio paramento liturgico di colore
rosso scuro o viola e dice:
Benedetto il nostro Dio in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli
dei secoli.
Il lettore: Amen.
Il sacerdote: Gloria a Te, Dio nostro, gloria a Te.
Re celeste, Consolatore, Spirito di verità, che ovunque sei
presente ed ogni cosa ricolmi, tesoro di beni e datore di vita, vieni e
dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre
anime.
Il Lettore: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di
noi (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
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Santissima Trinità, abbi pietà di noi, Signore, sii benevolo con i
nostri peccati, Sovrano, perdona le nostre iniquità, Santo, visita e
guarisci le nostre infermità, a causa del tuo Nome.
Kyrie eleison (tre volte).
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra; dacci
oggi il nostro pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti come noi li
rimettiamo ai nostri debitori e non indurci in tenta- zione, ma liberaci
dal maligno.
Il sacerdote: Poiché tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e
Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il Lettore: Amen. Kyrie eleison (dodici volte)
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
E si leggono i seguenti tropari:
alva o Signore, il tuo popolo * e benedici la tua eredità, * donando
vittorie ai Re contro i Barbari * e proteggendo con la tua Croce la
tua città.
Gloria…
Tu che sei stato innalzato sulla Croce volontariamente, * al tuo
popolo denominato nuovo, * i tuoi sentimenti di pietà dona, *
Cristo o Dio: * rallegra nella tua forza * i fedeli regnanti nostri *,
fornendo loro vittorie * contro gli avversari. * Possano avere l’alleanza
tua *, arma di pace, * invitto trofeo.
E ora e sempre...
emibile presidio mai confuso, * non disprezzare o buona, * le
nostre suppliche, * Madre di Dio da tutti esaltata. * Sostieni il
popolo ortodosso, * salva coloro cui ordinasti di regnare, * e dal cielo
accorda loro vittoria, * poiché hai partorito Dio, * o sola benedetta.
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O
T
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Il sacerdote dice la supplica, mentre il lettore risponde Kyrie, eléison tre volte, ad ogni invocazione.
Il sacerdote: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande
misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.
Il lettore: Kyrie, eléison. (tre volte a ogni invocazione)
Ancora preghiamo per tutti i Cristiani fedeli ed ortodossi.
Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N…. Il sacerdote:
Poiché tu sei Dio, buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo
gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli.
Il coro: Amen.
I SEI SALMI E LE PREGHIERE
Il lettore: Nel nome del Signore, Padre benedici. Il sacerdote:
loria alla Santa, consustanziale, vivificante ed indivisibile Trinità,
in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen.
Colui che presiede o il lettore leggono l’Exapsalmo. (pag.342) Il
sacerdote legge le preghiere del mattino stando davanti alla Santa Mensa. Dopo
i primi tre salmi, esce dalla porta settentrionale e legge le restanti preghiere
davanti alla Icona di Cristo.
Prima preghiera
Ti rendiamo grazie, Signore Dio nostro, che ci hai fatti rialzare dai
nostri giacigli e ci hai messo in bocca una parola di lode, per adorare e
invocare il tuo nome santo: ti supplichiamo per i tuoi sentimenti di
pietà, per i quali ti sei sempre prodigato per la nostra vita: invia anche
ora il tuo aiuto a quelli che stanno dinanzi al volto della tua santa
gloria e attendono da te copiosa misericordia, e da’ loro sempre con
timore e amore di servirti, di lodare, inneggiare e adorare la tua bontà
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inesplicabile. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione: Padre
e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Seconda preghiera
Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio nostro, poiché
luce sono i tuoi precetti sulla terra. Facci comprendere a portare a
compimento la giustizia e la santità nel tuo timore: te infatti
glorifichiamo, che sei veramente il nostro Dio. China il tuo orecchio ed
ascoltaci; e ricordati, Signore, di quelli che sono presenti e che pregano
con noi, tutti, per nome, e salvali con la tua forza; benedici il tuo
popolo e santifica la tua eredità; dona pace al tuo mondo, alle tue
Chiese, ai sacerdoti, a coloro che ci governano e a tutto il tuo popolo.
Poiché è benedetto e glorificato il tuttosanto e magnifico tuo nome:
Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Terza preghiera
Dalla notte all’alba volge il mio spirito verso te, o Dio, poiché luce sono
i tuoi precetti. Insegnaci, o Dio, la tua giustizia, i tuoi comandamenti e
i tuoi ordinamenti; illumina gli occhi delle nostre menti, affinché mai
ci addormentiamo nei peccati, fino alla morte; allontana dai nostri
cuori ogni foschia, donaci il sole della giustizia, e custodisci incolume
la nostra vita nel sigillo del tuo santo Spirito; dirigi i nostri passi sulla
via della pace; dà a noi l’alba e il giorno nell’esultanza, per rendere a
te le preghiere mattutine. Poiché tua è la potenza, e tuo è il regno, la
forza, e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli
dei secoli. Amen.
Quarta preghiera
Sovrano Iddio, santo e irraggiungibile, tu che hai detto alla luce di
splendere dalle tenebre, che ci hai fatto riposare nel sonno della notte
e ci hai rialzato a gloria e supplica della tua bontà, turbato dalla tua
particolare clemenza, accoglici anche ora che ti adoriamo e ti rendiamo
grazie come possiamo; e donaci quanto chiediamo per la salvezza;
costituiscici figli della luce e del giorno ed eredi dei tuoi beni eterni.
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Ricordati, Signore, nella moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà,
anche di tutto il tuo popolo, di quelli che sono qui presenti e che
pregano con noi, e di tutti i nostri fratelli che sulla terra, sul mare e in
ogni luogo del tuo dominio pregano il tuo amore per gli uomini e il
tuo aiuto, e a tutti dispensa la tua grande misericordia. Affinché,
restando sempre salvi nell’anima e nel corpo, glorifichiamo con
franchezza il meraviglioso e benedetto tuo nome, Padre e Figlio e
Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Quinta preghiera
Tesoro di beni, fonte perenne, Padre santo, autore di miracoli, tutto
forte e onnipotente, tutti noi ti adoriamo e ti preghiamo, invocando le
tue misericordie ed i sentimenti di pietà in aiuto e soccorso al nostro
umile stato. Ricordati, Signore, dei tuoi servitori; accetta le preghiere
mattutine di noi tutti, come incenso davanti a Te, e non rendere alcuno
di noi riprovevole, ma conserva tutti noi per mezzo dei tuoi sentimenti
di pietà. Ricordati, Signore, di quelli che vegliano e cantano alla tua
gloria, alla gloria del Figlio tuo unigenito e nostro Dio e del tuo santo
Spirito; sii loro aiuto e soccorso, accetta le loro suppliche sul tuo celeste
e spirituale altare. Poiché sei tu il nostro Dio, e noi rendiamo gloria a
Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Sesta preghiera
Ti rendiamo grazie, Signore, Dio della nostra salvezza, poiché fai tutto
a beneficio della nostra vita, perché guardiamo in tutto a te, Salvatore
e Benefattore delle nostre anime; poiché ci hai fatto riposare nel corso
della notte passata, ci hai rialzato dai nostri giacigli per adorare il tuo
nome onorabile; perciò ti preghiamo, Signore: da’ a noi grazia e forza
per essere resi degni di cantare a te con comprensione e di pregare
incessantemente, con timore e tremore e di operare per la nostra
salvezza con il soccorso del tuo Cristo. Ricordati, Signore, anche di
quelli che esclamano a te nella notte: ascoltali, ed abbi pietà di loro; e
schiaccia sotto i loro piedi i nemici invisibili e ostili. Tu sei infatti il re
della pace e il salvatore delle nostre anime, e noi rendiamo la gloria a
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Te: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Settima preghiera
Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, tu ci hai rialzati dai nostri
giacigli e ci hai radunati nell’ora della preghiera: dacci grazia all’aprire
la nostra bocca e accogli le nostre azioni di grazie rese secondo le
nostre forze, e insegnaci i tuoi ordinamenti, poiché noi non sappiamo
pregare come si deve se tu, Signore, non ci guidi con il tuo Santo
Spirito; perciò ti preghiamo: se in qualcosa abbiamo peccato fino a
quest’ora in parole, opere o nella mente, volontariamente o
involontariamente, tu condona, rimetti, perdona: se infatti osservi le
iniquità, Signore, Signore, chi mai resisterà? Poiché è presso di te la
redenzione; Tu solo sei santo, aiuto e valido difensore della nostra vita,
e in te vi è il nostro inno per ogni cosa. Sia benedetta e glorificata la
potenza del tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e
nei secoli dei secoli. Amen.
Ottava preghiera
Signore Dio nostro, tu hai allontanato da noi il torpore del sonno e ci
hai convocati con una chiamata santa perché alziamo le nostre mani
nella notte e ti confessiamo per i giudizi della tua giustizia: accogli le
nostre preghiere, le nostre richieste, le nostre confessioni e il nostro
culto notturno, e donaci, o Dio, fede non corrotta, speranza costante,
amore non ipocrita; benedici gli ingressi e le uscite nostre, le azioni,
opere, parole e pensieri: e dacci di arrivare all’inizio del giorno
lodando, inneggiando e benedicendo la bontà della tua indicibile
generosità. Poiché è benedetto il tuo Tuttosanto nome e glorificato il
tuo regno: Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli. Amen.
Nona preghiera
Fa’ risplendere nei nostri cuori, Sovrano amico degli uomini, la pura
luce della tua conoscenza della divinità e apri gli occhi della nostra
mente alla comprensione dei tuoi insegnamenti evangelici. Infondi
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anche in noi il timore dei tuoi beati comandamenti, affinché,
calpestando ogni desiderio carnale, perseguiamo una vita spirituale
pensando e compiendo tutto ciò che è di tuo gradimento. Poiché Tu
sei tu la nostra santificazione, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio
e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Decima preghiera
Signore Dio nostro, che per mezzo della conversione hai donato agli
uomini la remissione, e che hai mostrato la conversione del profeta
Davide come modello di come riconoscere e confessare le trasgressioni
per ottenere il perdono, tu stesso, Sovrano, abbi pietà di noi caduti in
molte e così grandi mancanze, secondo la tua grande misericordia; e
secondo la moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella le nostre
empietà; poiché abbiamo peccato contro di te, Signore che conosci le
cose occulte e i segreti del cuore degli uomini e che solo, hai il potere
di rimettere i peccati. Un cuore puro creando in noi, e uno spirito retto
rinnovando in noi, e facendoci conoscere l’esultanza della tua
salvezza, non distoglierci dal tuo volto, ma compiaciti, qual buono e
amico degli uomini, di offrirti sino al nostro ultimo respiro un
sacrificio di giustizia e un’oblazione sui tuoi santi altari. Per la
misericordia, la pietà e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio,
con il quale sei benedetto, insieme con il tuttosanto, buono e
vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Undicesima Preghiera
O Dio, Dio nostro, tu hai sottomesso alla tua volontà le potenze
spirituali e razionali: ti preghiamo e ti supplichiamo: accogli il
rendimento di gloria che secondo le forze eleviamo assieme a tutte le
tue creature, e ricambiaci con i copiosi doni della tua bontà, poiché a
te si piega ogni ginocchio degli esseri del cielo, della terra e di sotterra,
e ogni respiro e creatura inneggia alla tua gloria irraggiungibile: Tu sei
infatti, il solo Dio vero e ricco di misericordia. Poiché te lodano tutte
le potenze dei cieli, e noi rendiamo gloria a Te: Padre e Figlio e Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
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Dodicesima preghiera
Lodiamo, inneggiamo, benediciamo e rendiamo grazie a Te, Dio dei
nostri padri, perché hai fatto passare il buio della notte e ci hai
mostrato di nuovo la luce del giorno; ma supplichiamo la tua bontà:
sii benevolo con i nostri peccati e accogli la nostra preghiera, nella tua
grande clemenza, poiché ci rifugiamo presso di te, Dio misericordioso
e tutto forte. Fa’ risplendere nei nostri cuori il vero sole della tua
giustizia: illumina la nostra mente e preserva tutti i sensi, affinché,
mentre di giorno percorriamo nobilmente la via dei tuoi
comandamenti, giungiamo alla vita eterna – poiché presso di te è la
sorgente della vita – e siamo resi degni di godere della luce
inaccessibile. Poiché sei tu il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te:
Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Amen.
Il lettore:
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace sulla terra, e negli uomini
buona volontà. (3 volte)
Signore, aprirai le mie labbra, e la mia bocca annuncerà la tua
lode. (2 volte)
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ignore, perché si sono moltiplicati i miei oppressori? Molti
insorgono contro di me. Molti dicono all'anima mia: non c'è
salvezza per lui nel suo Dio. Ma sei tu, Signore, il mio liberatore, la
mia gloria e colui che innalza il mio capo. Con la mia voce ho gridato
al Signore e mi ha esaudito dal suo monte santo. Io mi sono coricato e
addormentato: mi sono destato perché il Signore mi soccorrerà. Non
temerò miriadi di popolo che intorno mi assalgono. Sorgi, Signore!
Salvami, Dio mio: perché tu hai percosso quanti mi avversano invano,
i denti dei peccatori hai spezzato. Del Signore la salvezza e sul tuo
popolo la tua benedizione. E di nuovo:
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Io mi sono coricato e addormentato: mi sono destato perché il
Signore mi soccorrerà.
SALMO 37
ignore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non
castigarmi. Poiché le tue frecce si sono conficcate in me e hai tenuto
fissa su di me la tua mano. Non c'è sanità nella mia carne dinanzi alla
tua ira, non c'è pace nelle mie ossa dinanzi ai miei peccati. Le mie
iniquità, infatti, hanno oltrepassato il mio capo, come un grave peso si
sono aggravate su di me. Sono fetide e imputridite le mie piaghe a
causa della mia stoltezza. Mi sono ridotto un miserabile e sono stato
piegato fino in fondo; tutto il giorno mi aggiravo carico di mestizia.
Poiché la mia anima è stata colmata di scherni e non c'è sanità nella
mia carne. Sono stato maltrattato e umiliato all'estremo: ruggivo per il
gemito del mio cuore. Davanti a te è tutto il mio desiderio e il mio
gemito non ti è rimasto nascosto. Il mio cuore è sconvolto, mi ha
abbandonato la mia forza e la luce dei miei occhi non è più con me. I
miei amici e i miei vicini di fronte a me si sono accostati e fermati e i
miei congiunti sono restati lontano. E facevano violenza quelli che
cercavano l'anima mia e quanti cercavano il male contro di me hanno
detto vanità e meditato inganni tutto il giorno. Ma io come un sordo
non sentivo ed ero come un muto che non apre la bocca. E sono stato
come un uomo che non sente e non ha repliche nella sua bocca. Poiché
in te, Signore, ho sperato, tu mi esaudirai, Signore Dio mio. Poiché ho
detto: Che mai godano di me i miei nemici, loro che al vacillare dei
miei piedi contro di me hanno parlato con arroganza. Ecco, sono
pronto ai flagelli e il mio dolore mi sta sempre davanti. Proclamerò
infatti la mia iniquità e sarò inquieto per il mio peccato. Ma i miei
nemici vivono e si sono rafforzati più di me e si sono moltiplicati
quanti mi odiano ingiustamente. Quelli che mi rendono male per bene
mi calunniavano perché seguivo la giustizia. Non abbandonarmi,
Signore Dio mio, non allontanarti da me. Volgiti in mio aiuto, Signore
della mia salvezza. E di nuovo:
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Non abbandonarmi, Signore Dio mio, non allontanarti da me.
Volgiti in mio aiuto, Signore della mia salvezza.
SALMO 62
Dio, Dio mio, per te veglio all'alba. Ha avuto sete di te l'anima
mia, quanta sete, di te, la mia carne, in una terra deserta,
impraticabile e senz'acqua! Così sono apparso a te nel santuario per
vedere la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua misericordia vale
più di ogni vita le mie labbra ti loderanno. Così ti benedirò nella mia
vita, nel tuo nome alzerò le mie mani. Come di grasso e di pinguedine
sia colmata l'anima mia; e labbra di esultanza loderanno il tuo nome.
Se mi ricordavo di te sul mio giaciglio, all'alba su di te meditavo.
Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò al riparo delle tue ali. Si è attaccata
dietro a te l'anima mia, mi ha sostenuto la tua destra. Ma quelli invano
hanno cercato l'anima mia: entreranno nelle profondità della terra,
saranno consegnati in mano alla spada, saranno porzione delle volpi.
Il re invece gioirà in Dio, si glorierà chiunque giura per lui, perché è
stata serrata la bocca di quanti dicono cose ingiuste. E di nuovo:
All'alba su di te meditavo. Poiché ti sei fatto mio aiuto esulterò
al riparo delle tue ali. Si è attaccata dietro a te l'anima mia, mi ha
sostenuto la tua destra.
Gloria… E ora… Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio
(tre volte), Kyrie, eléison (tre volte). Gloria… E ora….
SALMO 87
ignore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte
davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio
alla mia supplica. Poiché è stata colmata di mali l'anima mia, la mia
vita si è avvicinata agli inferi. Sono stato annoverato fra quelli che
scendono nella fossa; sono diventato come un uomo senza aiuto, fra i
morti libero. Come gli uccisi gettati via, che giacciono nella tomba, di
cui non ti sei più ricordato e che dalla tua mano sono stati respinti. Mi
hanno posto in una fossa profondissima, in luoghi tenebrosi e
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nell'ombra di morte. Su di me si è addensato il tuo sdegno e tutte le
tue tempeste sopra di me hai rovesciato. Hai allontanato da me i miei
conoscenti, mi hanno reso un abominio per loro. Sono stato
consegnato e non ne uscivo; i miei occhi si sono estenuati per la
povertà. Ho gridato a te, Signore, tutto il giorno, ho steso verso di te
le mie mani. Farai forse meraviglie per i morti? o i medici li
risusciteranno così che possano lodarti? Forse racconterà qualcuno
nella tomba la tua misericordia e la tua verità nella perdizione?
Saranno forse conosciute nelle tenebre le tue meraviglie e la tua
giustizia in una terra dimenticata? Eppure io a te, Signore, ho gridato
e al mattino ti preverrà la mia preghiera. Perché, Signore, respingi la
mia preghiera, distogli da me il tuo volto? Povero sono io e nelle
fatiche dalla mia giovinezza; sono stato innalzato e umiliato e sono
rimasto smarrito. Su di me sono passate le tue ire e i tuoi terrori mi
hanno sconvolto. Mi hanno circondato come acqua tutto il giorno, e
insieme mi hanno stretto. Hai allontanato da me l'amico e i miei
conoscenti dalla mia sventura. E di nuovo:
Signore, Dio della mia salvezza, di giorno ho gridato e di notte
davanti a te. Penetri fino a te la mia preghiera, piega il tuo orecchio
alla mia supplica.
SALMO 102
enedici, anima mia, il Signore e tutto il mio intimo il suo santo
nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare tutte le
sue lodi. Egli perdona tutte le tue iniquità, guarisce tutte le tue
malattie. Redime dalla corruzione la tua vita, ti corona di misericordie
e di compassioni. Sazia di beni la tua brama, sarà rinnovata, come di
aquila, la tua giovinezza. Opera misericordie il Signore e il giudizio
per tutti quelli che subiscono ingiustizia. Ha fatto conoscere le sue vie
a Mosè, ai figli di Israele le sue volontà. Pietoso e misericordioso è il
Signore, longanime e ricco di misericordia. Non per sempre sarà
adirato, né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri peccati ha
agito con noi, né secondo le nostre iniquità ci ha retribuiti. Perché
come l'altezza del cielo dalla terra ha rafforzato il Signore la sua
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misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l'oriente
dall'occidente ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre
ha pietà dei figli, ha avuto pietà il Signore di quelli che lo temono:
perché egli sa di che siamo plasmati. Ricordati che siamo polvere!
L'uomo, come l'erba i suoi giorni: come un fiore del campo, così
sfiorirà. Perché un soffio passa in lui, e non sussisterà e non conoscerà
più il suo luogo. Ma la misericordia del Signore è da sempre e in eterno
su quelli che lo temono. E la sua giustizia sui figli dei figli, per coloro
che custodiscono la sua alleanza e si ricordano dei suoi comandi per
compierli. Il Signore nel cielo ha preparato il suo trono e il suo regno
domina tutto. Benedite il Signore, voi tutti angeli suoi, potenti e forti
esecutori della sua parola appena udite la voce delle sue parole.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri esecutori delle
sue volontà. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in ogni luogo del
suo dominio; benedici, anima mia, il Signore. E di nuovo:
In ogni luogo del suo dominio; benedici, anima mia, il Signore.
SALMO 142
ignore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica
nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in
giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun
vivente. Sì, il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a
terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per
sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me
è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho
meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo.
Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida.
Presto esaudiscimi Signore, è venuto meno il mio spirito; non
distogliere da me il tuo volto, perché sarei simile a quelli che scendono
nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te
ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché
a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché
in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il
mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del
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tuo nome Signore, mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dalla
tribolazione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei
nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io
sono tuo servo. E di nuovo:
Esaudiscimi, Signore, nella tua giustizia. E non entrare in
giudizio col tuo servo.
Poi:
Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.
Gloria… E ora…
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te, o Dio (tre volte),
Speranza nostra, Signore, gloria a Te.
LA LITANIA DI PACE Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il sacerdote postosi davanti alla
Santa Mensa dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad
ogni invocazione con Kyrie, eléison.
In pace preghiamo il Signore.
Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre
anime, preghiamo il Signore.
Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese
di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore
Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede,
devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.
Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.
Per il nostro Arcivescovo N…, per l’onorabile presbiterio, per il
diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il
Signore. [Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:
Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità
in Cristo, preghiamo il Signore. Nei sacri monasteri femminili si dice:
Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito,
preghiamo il Signore.]
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Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari,
preghiamo il Signore.
Per questa città (monastero o isola), per ogni (monastero) città e
paese e per coloro che vi abitano con fede, preghiamo il Signore.
Per la salubrità del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra
e per tempi di pace, preghiamo il Signore.
Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e
per la loro salvezza, preghiamo il Signore.
Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità,
preghiamo il Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la
tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione,
Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Di seguito si canta Il Signore è Dio, con i propri stichi e i tropari.
Il Signore è Dio e si è manifestato a noi: * benedetto colui che
viene nel nome del Signore.
Stico 1: Confessate il Signore * e invocate il suo santo nome.
Stico 2: Tutte le genti mi avevano circondato, * ma nel nome del
Signore le ho respinte.
Stico 3: Dal Signore è stato fatto questo, * ed è mirabile agli occhi
nostri.
Modo 2
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l nobile Giuseppe, * calato dal legno * il tuo corpo immacolato, * lo
avvolse in una sindone * pura con aromi, * e curandolo, lo depose *
in un sepolcro nuovo.
Gloria…
uando discendesti verso la morte, * o vita immortale, * allora
l’ade mettesti a morte * con la folgore della tua divinità; * e
quando anche i defunti * da sottoterra resuscitasti, * tutte le schiere *
delle regioni celesti gridavano: * O Cristo datore di vita, * Dio nostro,
gloria a te.
E ora e sempre…
lle donne miròfore * che stavano presso il sepolcro, * l’angelo
esclamava: * Gli unguenti profumati * sono per i morti, * ma il
Cristo si è mostrato * estraneo alla corruzione.
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché Tua è la potenza, tua è il regno e
la forza e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli. Amen.
e si cantano i seguenti kathismata.
Modo 1
n una sindone pura * e in aromi divini * il corpo venerabile, *
chiestolo a Pilato, * lo profuma e lo pone, * Giuseppe in un sepolcro
I
Q
A
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nuovo. * Perciò all’alba * le donne mirofore * acclamavano: * Mostraci,
come hai predetto, * o Cristo, la Resurrezione.
Gloria…
ostraci, come hai predetto, *o Cristo, la Resurrezione.
E ora e sempre…
i stupirono i cori * degli angeli, vedendo * colui che è assiso * nel
seno del Padre, * deposto in una tomba * come morto, l’immortale:
* lui che le schiere * degli angeli circondano * e glorificano, * insieme
ai morti nell’ade, * come Creatore e Signore.
Il lettore il Salmo 50
ietà di me o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la
moltitudine dei tuoi sentimenti di pietà, cancella il mio delitto.
Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato.
Poiché io conosco la mia iniquità ed il mio peccato è sempre davanti a
me. Contro te solo ho peccato ed il male davanti a te ho fatto: così che
tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole, e vinca quando sei
giudicato. Ecco nelle mie iniquità sono stato concepito, e nel peccato e
nel piacere, mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato: le
cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi
aspergerai con issopo e sarò purificato; mi laverai e sarò fatto più
bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa
umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati, e cancella tutte le mie
iniquità. Un cuore puro crea in me o Dio, e uno spirito retto rinnova
nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo
non togliere da me. Rendimi l’esultanza della tua salvezza e
confermami con lo spirito che guida. Insegnerò agli iniqui le tue vie, e
gli empi ritorneranno a te. Liberami dal sangue o Dio, Dio della mia
salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo,
se tu avessi voluto un sacrificio, lo avrei dato; di olocausti non ti
compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito
ed umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica o Signore, nel tuo
M
S
P
17
compiacimento, Sion. E siano riedificate le mura di Gerusalemme.
Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell’oblazione e di
olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.
e si canta il seguente canone, il cui acrostico è:
E oggi canto il grande Sabato Poema di Cassiana monaca, di Marco vescovo e di Cosma monaco.
Modo 2 pl.
Ode I - Irmos
olui che un tempo * ha sepolto sotto i marosi * il tiranno
inseguitore, * lo hanno sepolto sottoterra * dei salvati i figli; * ma
noi come le fanciulle cantiamo al Signore, * gloriosamente infatti si è
glorificato.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
ignore, Dio mio, * l’inno dell’esodo * e il compianto * funebre ti
canterò, * a te che con la tua sepoltura hai aperto * a me l’ingresso
alla vita, * e con la morte, la morte, * anche l’ade hai messo a morte.
Gloria…
n alto in trono, * e in basso nella tomba, * gli esseri celesti * e quelli
sotterranei, * contemplando, Salvatore mio, * si sconvolsero dalla
tua morte: * oltre ogni pensiero, ti mostrasti infatti * morto e suprema
origine di vita.
E ora e sempre…
er riempire della gloria * tua tutte le cose, * sei disceso * nelle
profondità della terra; * a te infatti non era nascosta * la mia
persona in Adamo: * sepolto e corrotto * tu mi rinnovi, amico degli
uomini.
Katavasìa. Colui che un tempo… (e lo termina il secondo coro)
C
S
I
P
18
Ode 3. Irmòs.
e che sulle acque, * hai appeso tutta la terra indomitamente, * la
creazione, vedendoti * sul Calvario appeso * con grande stupore
si contraeva: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridava. Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
simboli della sepoltura tua * presentasti, moltiplicando le visioni, *
ma ora i tuoi segreti, * teandricamente, hai rivelato, * anche a quelli
nell’ade, o Sovrano: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridano.
Gloria…
ai disteso i palmi * e hai unito ciò che prima era diviso: * ma
avvolto Salvatore * in una sindone e in un sepolcro * i prigionieri
hai liberato: * Non c’è santo, * se non tu, Signore, gridando.
E ora e sempre…
a un sepolcro e dai sigilli, * incontenibile, volesti essere
trattenuto, * o tu che nulla può contenere! * E infatti la forza tua
* con energie facesti conoscere * misticamente a quanti cantano: * Non
c’è santo, * se non tu, Signore, amico degli uomini.
Katavasìa. Te che sulle acque…
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
T
I
H
D
19
Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei il nostro Dio e noi rendiamo
gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei
secoli.
Il primo coro: Amen.
Kàthisma aftòmelon
Modo 1
a tomba tua, Salvatore, * i soldati vegliando * divennero come
morti * all’apparire sfolgorante * dell’angelo che annunciava * alle
donne la risurrezione. * Ti glorifichiamo, * il distruttore della
corruzione, * a te ci prostriamo, * o risorto dalla tomba* e solo Dio
nostro.
Ode 4. Irmos
l divino annientamento tuo sulla croce, * vedendo Abacuc*
sbigottito, esclamava: * Tu hai infranto dei sovrani, * la potenza, o
buono, * parlando a quelli nell’ade, * in quanto onnipotente.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
l settimo giorno santificasti * che prima avevi benedetto * con il
riposo dalle opere: * muti infatti ogni cosa * e la rendi nuova, *
celebrando il sabato, Salvatore mio, * e tutto rianimi.
Gloria…
ol vigore del più forte, * allora vincesti tu, * dalla carne la tua
anima * si divise: si spezzano * entrambe infatti le catene * della
morte e dell’ade, * o Verbo, per la potenza tua.
E ora e sempre…
ade, o Verbo, incontrando te * fu amareggiato, un mortale,
vedendo deificato, * coperto con delle piaghe * e potentissimo, *
e all’orrore della forma, * fu perduto.
Katavasìa. Il tuo divino annientamento…
L
I
I
C
L’
20
Ode 5. Irmos
ella teofania tua, Cristo, * che a noi con compassione fu
manifestata * Isaia vedendo la luce senza tramonto, * dalla notte
all’alba gridava: * Risorgeranno i morti, * e si desteranno quanti sono
nei sepolcri, * e tutti della terra * esulteranno.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
innovi i figli della terra, * o Creatore, divenuto terrestre, * e
sindone e tomba nuove manifestano, * il mistero, o Verbo, che in
te si compie. * Il nobile consigliere, infatti, * esegue il consiglio di chi ti
ha ispirato, * in te magnificamente * rendendo nuovo me.
Gloria…
on la morte il mortale, * con la sepoltura, il corruttibile trasformi:
* rendi incorruttibile infatti, le cose degne di Dio, * e immortale
l’umanità assunta; * la carne tua infatti, corruzione * non ha visto, o
Sovrano, * né la tua anima, * nell’ade meravigliosamente, * fu
abbandonata.
E ora e sempre…
ato da parto verginale, * e trafitto al fianco, o Creatore mio, * da
esso, hai tratto il modello, * quello di Eva, divenuto Adamo: *
soprannaturalmente addormentandoti * in un sonno fecondo e la vita
hai ridestato, * dal sonno e dalla corruzione, * quale tutto forte.
Katavasìa. Della tua teofania…
Ode 6. Irmos
enne preso, * ma non trattenuto, * nel ventre del mostro marino,
Giona: * portando infatti la tua figura, * che hai patito e in una
tomba fosti deposto, * come da un talamo, balzò fuori dal mostro, * e
vociava alle guardie: * Voi che custodite vanità e menzogne, * la
misericordia per voi avete abbandonato.
D
R
C
N
V
21
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
ei stato ucciso, * ma non separato * o Verbo, dalla carne assunta, *
anche se infatti fu distrutto * il tempio tuo al tempo della passione,
* ma anche così una era l’ipostasi * della tua divinità e della carne tua:
* in entrambe infatti sei un solo Figlio, * Verbo di Dio, Dio e Uomo.
Gloria…
micida, * ma non deicida * fu l’errore di Adamo, * anche se infatti
ha patito, * la natura terrena della tua carne * ma impassibile
permane la divinità: * ciò che in te era corruttibile all’incorruttibilità, *
lo hai trasformato e di vita incorruttibile, * lo hai reso fonte per la
resurrezione.
E ora e sempre…
sovrana, * ma non in eterno, * l’ade sulla stirpe dei mortali: * tu
infatti, deposto nella tomba * o potente, con mano vivificante, * hai
infranto i chiavistelli della morte * e hai annunciato a quanti là
dormivano da secoli, * una redenzione veritiera, * Salvatore, divenuto
primogenito tra i morti.
Katavasìa. Venne preso…
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
S
O
È
22
Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei il Re della pace e il Salvatore
delle nostre anime e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore: Amen e il kondàkion:
Poema di Romano il Melode
Modo 2
olui che chiude l’abisso * lo vediamo morto; * è deposto in un
sepolcro, * avvolto * in una sindone cosparsa di mirra * come un
mortale, l’immortale. * Sono venute * le donne per profumarlo,
piangendo * amaramente e esclamando: * Questo è il sabato * più che
benedetto, * nel quale il Cristo dorme * per risorgere il terzo giorno.
(…nel quale il Cristo dorme, per risorgere il terzo giorno.)
Ikos
olui che regge tutto * è stato innalzato sulla croce, * e geme tutto
il creato, * vedendolo pendere * nudo dal legno: * il sole ha
nascosto * i suoi raggi, gli astri * il fulgore hanno perduto; * la terra con
grande * timore si scuote, * fugge il mare, * si spezzano le rocce, * molti
sepolcri si aprono, * e risorgono i corpi di santi uomini. * L’ade geme
sotterra, * e i Giudei cercano calunnie contro la risurrezione di Cristo,
* ma le donne gridano: * Questo è il sabato * più che benedetto * nel
quale il Cristo dorme * per risorgere il terzo giorno. (… nel quale il
Cristo dorme, per risorgere il terzo giorno.)
.
Sinassario del Minéo, quindi la seguente memoria:
Nel santo e grande sabato festeggiamo la sepoltura del corpo divino e
la discesa all’ade del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, per
le quali la nostra stirpe è stata richiamata dalla corruzione e trasferita
alla vita eterna.
Stichi
Invano, o guardie, custodite la tomba:
C
C
23
una tomba non tratterrà colui che è la vita stessa.
Per la tua ineffabile condiscendenza, o Cristo Dio, abbi pietà di noi.
Ode 7. Irmos
ndicibile prodigio: * colui che nella fornace ha liberato * i beati
fanciulli dal fuoco, * in una tomba morto, * senza respiro è deposto,
* per la salvezza di noi, che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto
sei.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
ferito l’ade * al cuore accogliendo * lui col fianco ferito dalla lancia:
* e geme dal fuoco * divino consumato, * per la salvezza di noi che
intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
felice tomba! * Accogliendo in sé * il Creatore come un
dormiente, * divenuto tesoro * divino di vita, * per la salvezza di
noi che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.
Gloria…
orma dei morti, * che in una tomba la sepoltura * riceva la vita di
tutti, * e sia resa * sorgente di risurrezione, * per la salvezza di
noi che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.
E ora e sempre…
na era * e indivisa nell’ade, * e nella tomba e nell’Eden* la divinità
di Cristo, * insieme al Padre e allo Spirito, * per la salvezza di noi
che intoniamo: * Redentore, * o Dio, benedetto sei.
Katavasìa. Indicibile prodigio…
Ode 8. Irmos
I
È
O
N
U
24
bigottisci tremando, o cielo, * e si scuotano * le fondamenta della
terra: * ecco infatti, tra i morti è annoverato * lui che dimora negli
eccelsi, * ed in una tomba piccola è ospitato. * O fanciulli beneditelo, *
sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per tutti i secoli.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
u distrutto il tempio immacolato, * ma risuscita con sé * la tenda
caduta: * il secondo Adamo, infatti, verso il primo, * lui che dimora
negli eccelsi, * è disceso fino alle segrete dell’ade. * O fanciulli
beneditelo, * sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per
tutti i secoli.
Benediciamo il Signore, Padre, Figlio e Spirito santo.
finito il coraggio dei discepoli, * migliore di loro è * Giuseppe
d’Arimatea: * contemplandoti infatti, morto e nudo * il Dio al di
sopra di tutto, * lo chiede e se ne cura, gridando: * O fanciulli
beneditelo, * sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltatelo, o popolo, * per
tutti i secoli.
E ora e sempre…
degli inauditi prodigi! * O tanta bontà, * o ineffabile pazienza! *
Spontaneamente è sigillato sottoterra * lui che dimora negli
eccelsi, * e come Dio seduttore è calunniato. * O fanciulli, beneditelo,
* sacerdoti, celebratelo, * sovraesaltalo, o popolo, * per tutti i secoli.
Lodiamo, benediciamo e adoriamo il Signore.
Katavasìa. Sbigottisci tremando, o cielo…
Il diacono: La Madre di Dio e Madre della luce, onorandola con
inni, magnifichiamo.
Ode 9. Irmos
S
F
È
O
25
on piangere per me, o Madre, * vedendo nella tomba * colui che
in grembo * senza seme hai concepito come Figlio; * risorgerò
infatti e sarò glorificato, * e innalzerò nella gloria * incessantemente in
quanto Dio, * chi con fede e amore * ti magnifica.
Tropari
Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.
er la insolita tua nascita, * sfuggendo le doglie * oltre la natura *
fosti beatificato, Figlio senza principio; * ma ora, Dio mio,
vedendoti morto, senza respiro, * dalla spada del dolore * sono
straziata dal terrore. * Ma risorgi, dunque, * perché sia magnificata.
Gloria…
a terra mi copre per mio volere, * ma tremano dell’Ade * i portieri,
* vedendomi avvolto nella veste * insanguinata, madre, della
vendetta; * i nemici nella croce infatti, * ho abbattuto in quanto Dio, *
risorgerò di nuovo, e magnificherò te.
E ora e sempre…
ioisca il creato * si rallegrino tutti * i terrestri; * è spogliato infatti,
il nemico dell’ade. * Con gli aromi le donne avvanzano, * Adamo
insieme a Eva, * redimo tutta la gente * e il terzo giorno, * io risorgerò.
Katavasìa. Non piangere per me, o Madre…
Dopo la IX ode, il sacerdote esce dal santuario con il diacono e va verso
l’Epitafio, incensando e cantando O Vita nella tomba… Incensa tutto
attorno l’Epitafio e tutto il tempio e si riporta davanti allo stesso. Anche i cori
si pongano accanto all’Epitafio per cantare le Lamentazioni.
LE LAMENTAZIONI FUNEBRI
PRIMA STANZA Modo 1 pl.
N
P
L
G
26
Cristo, sei la vita, * fosti deposto in una tomba: * le schiere
angeliche piene di stupore * glorificavano la tua condiscendenza.
2. O vita, come muori? * Come dimori in una tomba, * mentre
distruggi il regno della morte * e risusciti dall’ade i defunti?
3. Ti esaltiamo, o Gesù Re, * e onoriamo la tua sepoltura * e i tuoi
patimenti, con cui * ci hai salvati dalla corruzione.
4. Le misure della terra, * hai fissato o Gesù grande Re, * abitando
oggi una piccola tomba, * fai risorgere i morti dai sepolcri.
5. Il sovrano di tutti, * noi lo vediamo oggi morto, * deposto in un
sepolcro nuovo, * lui che svuota i sepolcri dai morti.
6. O splendente di bellezza * al di sopra di tutti i mortali, * appari
come un morto sfigurato, * tu abbellisci la natura di tutto.
7. O Vita, quale prodigio, * tu sei nella morte! * E come la morte è
distrutta dalla morte? * E come da un morto scaturisce la vita?
8. Tutte le intelligibili schiere * accorrono con Giuseppe e
Nicodemo * per rinchiudere in un piccolo sepolcro * te, che nulla può
contenere.
9. Tu che di tua mano hai * plasmato Adamo dalla terra, * per lui
hai assunto natura d’uomo, * e per tuo volere fosti crocifisso.
10. Sulla terra sei disceso * per salvare Adamo, * non trovandolo
sulla terra, o Sovrano,* sino all’ade sei disceso per cercarlo.
11. Apparso nella carne *come nuovo Adamo, o Salvator,* con la
tua morte riporti in vita Adamo,* un tempo per invidia messo a morte.
12. Condotto in giudizio * come reo, il Giudice * ci ha liberati dalla
condanna, * ottenendo ai mortali l’immortalità.
13. Trafitto al fianco, * tu che hai preso una costola * da Adamo e
ne hai plasmato Eva * fai sgorgare fiumi di purezza.
14. Tu che hai ridato vita * al tuo amico Lazzaro, * da quattro giorni
esanime, o Gesù mio, * come rimani tre giorni tra i morti?
15. Tu che un tempo destavi * i morti in giorno di sabato, * come
dunque ora, o immortale, * celebri il sabbatico morto tra i morti?
16. Ora come un mortale * volendo muori, Salvatore, * ma come
Dio hai risuscitato i morti * dai sepolcri e dall’abisso dei peccati.
17. Impassibile per natura, * tu che sei Uno della Trinità, * passibile
assumi mortal natura, * dai ai figli della terra l’impassibilità.
O
27
18. Pur tramontando * in una tomba, o Cristo, * non ti allontani dal
seno del Padre. * Quale mistero strano e prodigioso!
19. Come morto, nella tomba, * come Dio, col Padre, * e nell’ade
come Sovrano del creato * tu liberi i prigionieri dalla corruzione.
20. Disceso sottoterra * come morto, per tuo volere, * riconduci
dalla terra alle realtà celesti * quanti ne erano decaduti, o Gesù.
21. In un sepolcro nuovo * sei stato deposto, o Cristo, * e hai
rinnovato la natura dei mortali, * divinamente risorgendo dai morti.
22. Il cielo ti è trono, * la terra sgabello: * che dunque sarà per te la
tomba? * Vera casa di risurrezione di Cristo.
23. Su di te, o Gesù, * la pura effondeva gemiti * e lacrime di madre
ed esclamava: * Come potrò seppellirti, o Figlio?
24. Ahimè, luce del mondo, * ahimè, mia luce, Gesù * mio
amatissimo! gridava * la Vergine con gemito penoso.
25. O Dio Verbo, gioia mia! * Come sopporterò la tua * sepoltura di
tre giorni? * Sono straziate le mie viscere materne!
26. Chi mi darà pioggia e fonti di lacrime * per piangere il mio dolce
Gesù? * gridava la Vergine sposa di Dio.
27. O monti e valli, * e voi folle umane e creature tutte, * gemete
con me, gemete * con la Madre del vostro Dio.
28. Ahimè, la spada * crudele della uccisione tua,* trapassa il mio
cuore, o Figlio * senza principio, nuovissimo mistero!
29. Quando ti vedrò, o Salvatore, * luce atemporale, * gioia e diletto
del mio cuore? * esclamava la Vergine gemendo.
30. Col rosso inchiostro del sangue tuo divino, * hai scritto ieri per
noi* il documento di remissione delle nostre colpe;* e oggi dalla tomba
decidi per noi la vita.
31. Adoro la tua passione, celebro la tua sepoltura,* esalto il tuo
potere, o amico degli uomini,* con cui sono stato liberato dalle
passioni corruttrici.
32. Come in croce ti sei ricordato del ladrone,* ricordati anche di
noi che ti cantiamo,* tu che hai dato la vita in riscatto per molti.
33. Dona il riposo, o Salvatore, nelle tende dei giusti * a quanti nella
pietà se ne sono andati,* e falli degni del tuo regno.
28
Gloria…
34. Ti celebriamo o Verbo,* Dio di tutti,* insieme al Padre e al santo
tuo Spirito,* e glorifichiamo la tua divina sepoltura.
E ora e sempre…
35. Ti magnifichiamo, Madre di Dio pura,* e onoriamo con fede la
sepoltura di tre giorni* del Figlio tuo e Dio nostro.
O Cristo, tu che sei la vita* sei stato deposto in una tomba:* le schiere
angeliche piene di stupore* davano gloria alla tua condiscendenza.
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché benedetto è il tuo nome e
glorificato il tuo regno, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e
nei secoli dei secoli. Amen.
E il sacerdote incensa iniziando a cantare la:
SECONDA STANZA Modo 1 pl.
cosa degna esaltare te, o datore di vita,* che sulla croce hai steso
le mani* e hai spezzato il potere del nemico.
2. È cosa degna esaltare te, Creatore di tutti,* perché per i tuoi
patimenti noi riceviamo l’impassibilità,* liberati dalla corruzione.
È
29
3. Un fremito colse la terra,* e il sole, o Salvatore, si nascose,*
quando tu, luce senza tramonto, o Cristo,* sei tramontato, nel tuo
corpo, in una tomba.
4. Un fremito coglie ora i serafini, o Salvatore,* che ti vedono in
alto inseparabilmente unito al Padre,* e quaggiù morto, disteso a terra.
5. Si squarcia alla tua crocifissione il velo del tempio,* gli astri, o
Cristo, nascondono la loro luce,* quando tu, o sole, sei stato nascosto
sotto terra.
6. Tu che nel principio,* col solo tuo cenno hai fissato l’orbita
terrestre,* come uomo mortale scendi sotto terra esanime:* fremi, o
cielo, a questa vista!
7. Venite, cantiamo al Cristo morto un sacro compianto,* come un
tempo le miròfore,* per udire con loro il saluto Salve!
8. Sei tu, o Verbo, il vero unguento profumato* che mai viene
meno,* perciò le miròfore ti portavano unguenti:* a te, il vivente, come
a un morto.
9. Con aromi, o Cristo, * Nicodemo e il nobile Giuseppe,*
compongono in modo nuovo la tua salma, * esclamando: * Trema, o
terra tutta!
10. Giuseppe e Nicodemo * cantano ora al Cristo morto i canti
funebri: * e cantano con loro i serafini.
11. Adamo ebbe paura di Dio che camminava nel paradiso,* ma
gioisce ora per la sua venuta nell’ade:* allora infatti era caduto, adesso
viene risuscitato.
12. Mentre piamente ti seppellisce in una tomba,* Giuseppe ti canta
per il tuo esodo inni degni di Dio,* uniti a lamenti, o Salvatore.
13. Come chiuderò, o Verbo,* il tuoi dolci occhi e la tua bocca?*
Come seppellirti al modo di ogni morto?* Così esclamava Giuseppe
tremando.
14. Tremò il sole vedendo te, luce invisibile,* nascosto in un
sepolcro, senza respiro,* o Cristo mio,* e oscurò la sua luce.
15. Rifulge luminoso il sole dopo la notte, o Verbo:* anche tu,
risorgendo come dal talamo,* rifulgi radioso dopo la morte!
16. Accogliendoti nel suo seno, o Creatore,* presa da tremore si
scuote la terra,* e scuotendosi, o Salvatore, ridesta i morti.
30
17. È stato innalzato sulla croce* colui che ha sospeso la terra sulle
acque,* ed ora, esanime, è sepolto sotto la terra,* che non lo può
sostenere e terribilmente si scuote.
18. Tu, astro senza tramonto,* sotto terra nella carne sei
tramontato,* e il sole non tollerando tale vista,* in pieno meriggio si è
oscurato.
19. Per un poco ti sei addormentato* e hai ridato vita ai defunti,*
poi risorgendo hai risuscitato, o buono,* quanti dormivano da secoli.
20. Come il pellicano, anche tu, o Verbo,* ferito al fianco hai ridato
vita ai figli morti,* facendo sgorgare per loro rivi
21. Il Gesù antico fece fermare il sole* per battere i filistei,* ma tu ti
sei nascosto per sconfiggere il principe delle tenebre.
22. Rimanendo indivisibile, o pietoso, dal seno del Padre,* ti sei
compiaciuto di divenire anche mortale,* e sei disceso all’ade, o Cristo.
23. Tremò l’orrendo ade, quando vide te,* immortale sole di
gloria,* e in fretta restituì i prigionieri.
24. Vide il centurione il terremoto e i segni,* e ti proclamò Figlio di
Dio,* crocifisso e morto per noi.
25. Piangeva amaramente la tua Madre immacolata,* o Verbo,*
vedendo nella tomba te, eterno Dio ineffabile.
26. Vedendo la tua morte, o Cristo mio,* la tua purissima Madre
gridava a te amaramente:* Non ti attardare, o vita, tra i morti!
27. Vedendo te, dolcezza dell’universo, bere l’amara bevanda,*
scorrevano sul volto della Madre lacrime penose.
28. Sola tra le donne, senza doglie ti ho partorito, o Figlio,* ma ora
per la tua passione soffro insostenibili doglie.* Così la venerabile
gridava.
29. Le mie viscere sono orribilmente ferite e straziate, o Verbo,*
vedendo la tua ingiusta uccisione,* diceva la Vergine nel pianto.
30. Ecco il discepolo che hai amato e la Madre tua:* donaci una tua
dolcissima parola, o Figlio,* gridava la pura nel lamento.
31. Così mi annunciò Gabriele quando discese,* mi disse che il
regno eterno* sarebbe stato del mio Figlio Gesù.
32. Ahimè, si è compiuta la profezia di Simeone:* la tua spada ha
trapassato il mio cuore,* o Emmanuele.
31
33. Con i nostri canti, o Cristo,* tutti noi fedeli proclamiamo divina*
la tua crocifissione e la tua sepoltura:* noi che la tua tomba ha liberato
dalla morte.
Gloria…
34. O Dio senza principio,* Verbo coeterno e Spirito,* rafforza lo
scettro dei regnanti, e donaci nella tua bontà la pace.
E ora e sempre…
35. O Vergine pura, tutta immacolata,* che hai generato la vita,* fa’
cessare ogni scandalo dalla Chiesa* e donale nella tua bontà la pace.
È cosa degna esaltare te, o datore di vita,* che sulla croce hai steso le
mani* e hai spezzato il potere del nemico.
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché tu sei santo, o Dio nostro, che
riposi sul trono di gloria dei Cherubini, e noi rendiamo gloria a te,
insieme al tuo Padre senza principio, e al santissimo, buono e
vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
E di nuovo il sacerdote incensa, iniziando la:
TERZA STANZA Modo 3
32
utte le generazioni offrono un inno al tuo sepolcro, o Cristo mio.
2. Giuseppe d’Arimatea ti depone dal legno,* e ti compone in una
tomba.
3. Giuseppe insieme a Nicodemo* seppellisce il Creatore come si
fa coi morti.
4. Orsù, creazione tutta,* offriamo al Creatore gli inni dell’esodo.
5. Figlio di Dio, Re dell’universo* mio Dio e mio Creatore,* come
hai potuto accettare la passione?
6. Coloro che aveva nutriti con manna,* hanno levato il calcagno
contro il benefattore.
7. Coloro che aveva nutriti con manna,* danno al Salvatore aceto
e fiele.
8. Amaro fiele e aceto hanno fatto bere, o pietoso,* a te che togli
l’amarezza da noi gustata.
9. Sei stato confitto a un palo,* tu che un tempo hai protetto il tuo
popolo* con una colonna di nube.
10. Oh, la follia e la furia omicida contro il Cristo* di questi uccisori
di profeti!
11. Come un servo insensato,* il discepolo iniziato ha tradito
l’abisso della sapienza.
12. Giuda il fraudolento che ha venduto il liberatore,* si è reso
prigioniero.
13. Le potenze celesti restarono sbigottite per il timore * vedendoti
morto.
14. Vedendoti morto,* colei che ti ha partorito, o Verbo, * come
madre faceva lamento.
15. Gridava la Vergine, piangendo a calde lacrime,* col cuore
trafitto.
16. O mia dolce primavera, * dolcissimo Figlio mio, * dove è
tramontata la tua bellezza?
17. O luce degli occhi miei,* dolcissimo Figlio mio,* come può ora
coprirti una tomba?
18. Per liberare Adamo ed Eva io soffro tutto questo: * non
piangere, Madre.
T
33
19. Do gloria, Figlio mio,* alla tua somma compassione:* per essa
tu soffri tutto questo.
20. Risorgi, o datore di vita!* dice tra le lacrime la Madre che ti ha
partorito.
21. Affrettati a risorgere, o Verbo, * e dissipa la tristezza* di colei
che puramente ti ha partorito.
22. Risorgi, o pietoso,* facci risorgere dai baratri dell’ade!
23. Dona il perdono delle colpe* a quanti con amore e timore*
onorano i tuoi patimenti.
24. Le miròfore, o Salvatore,* giunte al sepolcro ti offrivano aromi.
25. Cosparsero di unguenti profumati il sepolcro, le miròfore,*
giungendo al mattino al far del giorno. (3 volte).
26. Aromi e unguenti* offrono le discepole al sepolcro.
27. E subito odono,* in cambio dei loro doni,* il saluto ‘Salve’!
28. Rendimi degno, o Salvatore,* di offrire al tuo sepolcro* come
unguenti le lacrime.
29. Dona pace alla Chiesa,* e salvezza al tuo popolo,* per la tua
risurrezione.
30. Ricòrdati, o mio Salvatore,* di noi che celebriamo la tua
preziosa passione.
31. Ricòrdati, o mio Salvatore, anche dei defunti,* quando verrai
nella gloria.
32. Guarda a tutti con occhio pietoso* nel giudizio futuro.
33. E custodisci il tuo gregge,* o Cristo mio pieno di compassione.
Gloria…
34. O Trinità e Unità, Dio mio,* Padre, Figlio e Spirito,* abbi pietà
del mondo.
E ora e sempre…
35. Rendi degni i tuoi servi, o Vergine, * di vedere la risurrezione
del tuo Figlio.
Tutte le generazioni offrono un inno al tuo sepolcro, o Cristo mio.
34
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Tu sei infatti il Re della pace e il Salvatore
delle nostre anime e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito
Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
E di seguito si cantano gli Anastásima evloghitária.
Modo 1 pl.
Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.
l popolo degli angeli * stupì, vedendo te, * tra i morti annoverato, *
tu che della morte, o Salvatore, * hai abbattuto la forza * e insieme a
te * hai ridestato Adamo,* e dall’ade tutti hai liberato.
Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.
erché gli aromi, * con compassione, alle lacrime * o discepole,
mescolate? * Così rifulgeva * l’angelo che nella tomba *
rivolgendosi alle miròfore. * Guardate voi * la tomba, e costatate: * il
Salvatore infatti è risorto dal sepolcro.
Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.
i primo mattino* le miròfore accorsero * al tuo sepolcro, e
facevano lamento. * Ma si presentò * preso di loro l’angelo * e
disse: * il tempo del lamento * è passato; non piangete: * la risurrezione
poi agli apostoli annunciate.
Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi ordinamenti.
I
P
D
35
e donne miròfore, * giungendo con aromi, * al tuo sepolcro, o
Salvatore, * udirono l’angelo * verso loro risuonare: * Come tra i
morti? * potete credere il vivente? * Come Dio infatti, è risorto dal
sepolcro.
Gloria... Triadico.
doriamo il Padre* e lo stesso Figlio suo * e lo Spirito Santo, * la
Santa Trinità * in un’unica essenza, * e con i Serafini * gridiamo:
Santo, * santo, santo sei, * Signore.
E ora e sempre… Theotokìon.
artorendo il datore di vita, * hai riscattato o Vergine, * Adamo dal
peccato, * e a Eva hai elargito * gioia, in luogo di tristezza: * torrenti
di vita * su di lei ha riversato * il Dio e uomo Dio, che da te si è
incarnato.
Alleluia, Alleluia, Alleluia. Gloria a te, o Dio. (3 volte)
Quindi il diacono la piccola supplica:
Ancora e ancora, in pace preghiamo il Signore.
Il coro: Kyrie eleison.
Il diacono: Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o
Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A Te, Signore.
Il sacerdote ad alta voce: Poiché te lodano tutte le schiere dei cieli,
e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre
e nei secoli dei secoli. Amen.
Exapostilárion. Modo 2.
Santo è il Signore, il nostro Dio. (3 volte)
L
A
P
36
E di seguito si cantano le Lodi con i rispettivi stichirà idiomela.
Tutto ciò che respira lodi il Signore.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo negli eccelsi.
A Te spetta l’inno, o Dio.
Lodatelo voi tutti, angeli suoi, lodatelo voi tutte sue schiere.
A Te spetta l’inno, o Dio.
Stico 1. Lodatelo per le sue opere potenti, lodatelo secondo
l’immensità della sua grandezza.
Modo 2
ggi una tomba racchiude * colui che tiene in un palmo il creato; *
una pietra ricopre* colui che copre con virtù i cieli. * Dorme la
vita, * e l’ade trema * e Adamo dalle catene è sciolto. * Gloria alla tua
economia! * Per essa, tutto è compiuto, * un eterno sabato * hai donato
a noi * la tuttasanta tua resurrezione dai morti.
Stico 2. Lodatelo al suono della tromba, lodatelo con l’arpa e la
cetra.
uale spettacolo contempliamo! * Quale riposo quello di oggi! * Il
Re dei secoli, * avendo compiuto con la passione l’economia, * in
una tomba passa il sabato, * per prepararci un nuovo riposo sabbatico.
* A lui esclamiamo: * Risorgi, o Dio, * giudica la terra! * Perché tu regni
nei secoli, * tu che sconfinata hai la grande misericordia.
Stico 3. Lodatelo col timpano e con la danza, lodatelo sulle corde
e sul flauto.
enite, vediamo la nostra vita * giacente in una tomba * per ridare
vita * ai giacenti nelle tombe; * venite, oggi * contemplando lui
addormentato per Giuda, * profeticamente a lui acclamiamo: *
Sdraiato, dormi come un leone; * chi ti risveglierà te, o Re? * Risorgi
O
Q
V
37
dunque per tuo potere, * tu che desti te stesso * per noi
volontariamente, * Signore, gloria a te.
Stico 4. Lodatelo con cembali armoniosi, lodatelo con cembali
acclamanti. Tutto ciò che respira lodi il Signore.
Modo 2 pl.
hiese Giuseppe * il corpo di Gesù* e lo depose nel nuovo suo
sepolcro: * doveva egli infatti dalla tomba * procedere come dal
parto. * O tu che distruggesti la potenza della morte* e apristi le porte
del paradiso, * agli uomini, gloria a te.
Gloria… Modo 2 pl.
uest’oggi misticamente * il grande Mosè * prefigurava, dicendo:
* E benedisse Dio * il settimo giorno.* Questo infatti è * il sabato
benedetto; * questo è * il giorno del riposo, * nel quale si è riposato *
da tutte le sue opere, * l’Unigenito Figlio di Dio, * secondo l’economia
della morte * celebrando il sabato nella carne; * e ritornando di nuovo
a ciò che era * con la risurrezione * ha donato a noi * la vita eterna,*
qual solo buono e amico degli uomini
E ora e sempre… Theotokion. Modo 2
ei più che benedetta, * Vergine Madre di Dio, * perché per colui
che da te si è incarnato, * l’ade è stato imprigionato * Adamo
richiamato, * la maledizione fu abolita, * ed Eva liberata, * la morte
messa a morte, * e noi fummo vivificati. * Perciò inneggiando,
esclamiamo: Benedetto, o Cristo Dio nostro, * che così ti è piaciuto:
gloria a te.
Grande dossologia
loria a Te che hai mostrato la luce. Gloria a Dio nel più alto dei
cieli, e pace sulla terra e negli uomini buona volontà. Noi Ti
inneggiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti
rendiamo grazie per la tua grande gloria. Signore, Re del cielo, Dio
Padre onnipotente, Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo e Spirito
C
Q
S
G
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Santo. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i
peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo.
Accogli la nostra preghiera, Tu che siedi alla destra del Padre e abbi
pietà di noi. Poiché Tu solo sei Santo, Tu solo sei Signore, Gesù Cristo,
nella gloria di Dio Padre. Amen. Ogni giorno Ti benedirò e loderò il
tuo nome in eterno e nei secoli dei secoli. Rendici degni o Signore, in
questo giorno di essere protetti senza peccato. Benedetto sei Tu
Signore, Dio dei nostri padri, e lodato e glorificato è il Tuo nome nei
secoli. Amen. Venga o Signore, su di noi la tua misericordia, come
abbiamo sperato in te. Benedetto sei Tu Signore, insegnami i tuoi
ordinamenti. (tre volte) Signore sei divenuto nostro rifugio di
generazione in generazione. Io ho detto: Signore, abbi pietà di me,
sana l’anima mia, perché contro Te ho peccato. Signore, in Te mi sono
rifugiato: insegnami a fare la Tua volontà, perché tu sei il mio Dio.
Poiché presso di Te è la fonte della vita e nella Tua Luce vedremo la
Luce. Estendi la tua misericordia su quelli che Ti conoscono. Santo
Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi. (tre volte)
Gloria… E ora…
Santo Immortale, abbi pietà di noi. E di nuovo con voce più forte:
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.
Al canto dell’asmatico Santo Dio… inizia con solennità la processione
dell’Epitafio col Santo Vangelo. Durante la processione si canta il seguente
idiomelon:
Di Giorgio Acropolita. Modo 1 pl.
l sole nascondere * i propri raggi, * e il velo * del tempio lacerato *
alla morte del Salvatore, * Giuseppe contemplava, * - andò da Pilato,
* e lo pregava, dicendo: * Dammi questo straniero, * che dall’infanzia
come straniero * si è esiliato nel mondo.* Dammi questo straniero, *
che i confratelli hanno odiato * e ucciso come straniero. * Dammi
questo straniero, * di cui stranito vide * la stranezza della morte. *
Dammi questo straniero, * che seppe accogliere * i poveri e gli
stranieri. * Dammi questo straniero, * che gli ebrei per invidia * hanno
Ι
39
estraniato dal mondo. * Dammi questo straniero, * ché lo seppellisca
in una tomba, * giacché, come straniero, non ha * ove posare il capo.*
Dammi questo straniero, * al quale la Madre, vedendolo * morto,
esclamava: * O Figlio e Dio mio, * anche se le viscere sono trafitte * e il
mio cuore dilaniato * vedendo te morto, * tuttavia nella tua
risurrezione * confidando, magnifico: * E ora con questi discorsi *
supplicando Pilato, * il nobile riceve * del Salvatore il corpo * che con
timore in una sindone * lo avvolse con mirra* e depose in una tomba *
colui che a tutti concede * vita eterna e grande misericordia.
Quando la sacra processione rientra in chiesa, il sacerdote che presiede
esclama:
Stiamo attenti. Pace a tutti. Sapienza.
Ed entra nel santuario con gli altri sacerdoti, portando l’Epitafio,
mentre si cantano i tropari:
uando discendesti verso la morte, * o vita immortale, * allora
l’ade mettesti a morte * con la folgore della tua divinità; * e
quando anche i defunti * da sottoterra resuscitasti, * tutte le schiere *
delle regioni celesti gridavano: * O Cristo datore di vita, * Dio nostro,
gloria a te.
lle donne miròfore * che stavano presso il sepolcro, * l’angelo
gridava: * Gli unguenti profumati * sono per i morti, * ma il Cristo
si è mostrato * estraneo alla corruzione.
l nobile Giuseppe, * calato dal legno * il tuo corpo immacolato, * lo
avvolse in una sindone * pura con aromi, * e curandolo, lo depose *
in un sepolcro nuovo.
I sacerdoti che portano l’Epitafio, fanno tre giri con esso attorno alla
Sacra Mensa e alla fine lo pongono sopra di essa unitamente al Vangelo.
E subito si dice il:
Tropario della profezia
Modo 2
Q
A
I
40
u che reggi i confini * di venir rinchiuso in una tomba * hai
accettato, o Cristo, * per liberare l’umanità, * precipitata nell’ade*
e vitalizzarci, rendendoci immortali: * qual Dio immortale.
Gloria… E ora e sempre… E si ripete lo stesso tropario
Il lettore:
Prokímenon. Modo 4. Salmo 43.
Sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto, * e redimici a causa del tuo
nome.
Stico: O Dio, con le nostre orecchie abbiamo udito, * i nostri
padri ce lo hanno annunciato.
Lettura della profezia di Ezechiele (37,1-14)
a mano del Signore fu su di me, e il Signore mi condusse fuori in
spirito e mi pose in mezzo alla pianura, e questa era piena di ossa
umane. E mi fece girare tutt’intorno ed ecco, erano una quantità
enorme sulla distesa della pianura, del tutto inaridite. Ed egli mi disse:
‘Figlio dell’uomo, potranno mai aver vita queste ossa’? E io dissi:
‘Signore Dio, tu hai conoscenza di queste cose’. Ed egli a me:
‘Profetizza su queste ossa; dirai loro: Ossa inaridite, udite la parola del
Signore. Così dice il Signore a queste ossa: Ecco, io faccio venire su di
voi uno spirito di vita, metterò nervi su di voi, farò crescere la carne
su di voi, stenderò su di voi la pelle, metterò in voi il mio spirito e
rivivrete, e saprete che io sono il Signore’. Io profetizzai come mi aveva
ordinato. E mentre profetizzavo, ecco un movimento, e ciascun osso si
accostò al corrispondente. Guardai, ed ecco, su di essi spuntavano
nervi e carni, e al di sopra si stendeva la pelle: ma non vi era spirito in
loro. E il Signore mi disse: ‘Profetizza allo spirito, profetizza figlio
dell’uomo, e di’ allo spirito: Così dice il Signore: Vieni dai quattro
venti, soffia su questi morti, e rivivano’. Io profetizzai come mi aveva
ordinato, e lo spirito entrò in essi e riebbero vita e si alzarono in piedi:
un’enorme moltitudine! E il Signore mi parlò dicendo: ‘Figlio
dell’uomo, queste ossa sono tutta la casa di Israele. Essi dicono: Le
T
L
41
nostre ossa si sono disseccate, la nostra speranza è perduta, è finita per
noi. Perciò, profetizza e di’ loro: Così dice il Signore: Ecco, io apro i
vostri sepolcri, vi farò risalire dai vostri sepolcri e vi farò entrare nella
terra d’Israele. Saprete che io sono il Signore quando aprirò le vostre
tombe e farò risalire dalle tombe il mio popolo. E porrò in voi il mio
spirito e vivrete, e vi collocherò nella vostra terra, e saprete che io sono
il Signore. Ho parlato e agirò’, dice il Signore.
Prokímenon. Modo grave. Salmo 9
Sorgi, Signore Dio mio, * si innalzi la tua mano, non dimenticare
i miseri.
Stico: Ti confesserò, Signore, con tutto il mio cuore, * narrerò
tutte le tue meraviglie.
APOSTOLO
Lettura della Prima Lettera di Paolo ai Corinti
(1Cor 5,6-8. Gal 3,13ss).
ratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta?
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete
azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato. Celebriamo
dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di
perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui
stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal
legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle
genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
Alleluia. Modo 1 pl. Salmo 67.
Stico: Sorga Dio * e siano dispersi i suoi nemici, * e fuggano
quelli che lo odiano dal suo volto.
Stico: Come svanisce il fumo svaniscano; * come si scioglie la
cera al fuoco.
Stico: Così scompaiano i peccatori dal volto di Dio, * e i giusti si
rallegrino.
F
42
Il diacono: Sapienza. In piedi! Ecc. e il sacerdote legge il:
VANGELO
Lettura del Santo Vangelo secondo Matteo (27,62-66)
l giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso
Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: Signore, ci siamo
ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: ‘Dopo tre giorni
risorgerò’. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo
giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al
popolo: ‘È risuscitato dai morti’. Così quest’ultima impostura sarebbe
peggiore della prima. Pilato disse loro: ‘Avete la vostra guardia,
andate e assicuratevi come credete’. Ed essi andarono e assicurarono
il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.
Il coro: Gloria a te, Signore, gloria a te!
Il diacono la supplica: Abbi pietà di noi, o Dio, secondo la tua
grande misericordia, noi ti preghiamo: ascoltaci ed abbi pietà.
Ancora preghiamo per i Cristiani fedeli ed ortodossi.
Ancora preghiamo per il nostro Arcivescovo (o Vescovo) N….
Il sacerdote legge la preghiera di supplica sottovoce:
ignore, nostro Dio, accetta dai tuoi servi questa fervente supplica
ed abbi pietà di noi secondo l'abbondanza della tua misericordia e
fa discendere i tuoi sentimenti di pietà su di noi e su tutto il tuo popolo,
che da te attende una copiosa misericordia.
Ad alta voce:
Poiché tu sei Dio misericordioso ed amico degli uomini e noi
rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
I
S
43
Quindi il diacono, dice le Petizioni e il coro risponde alle prime due
suppliche con Kyrie, eléison, e poi alle altre sei con Concedi, Signore.
Compiamo la nostra preghiera serale al Signore.
Il coro: Kyrie, eleison.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, e custodiscici, o Dio, con la
tua grazia.
L’intera sera, perfetta, santa, pacifica e senza peccato,
chiediamo al Signore.
Il coro: Concedi, Signore.
Un angelo di pace, guida fedele, custode delle anime e dei
nostri corpi, chiediamo al Signore.
Perdono e remissione dei peccati e delle nostre mancanze,
chiediamo al Signore.
Ciò che è bene ed utile alle nostre anime e pace per il mondo,
chiediamo al Signore.
Di trascorrere il resto della nostra vita in pace e conversione,
chiediamo al Signore.
Una fine cristiana della nostra vita, senza dolore e senza
rimorso, pacifica ed una valida difesa dinanzi al tremendo tribunale
di Cristo, chiediamo.
Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine
Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e
tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Il coro: A te, o Signore. Il sacerdote ad alta voce:
Poiché Tu sei Dio di misericordia, di pietà e amico degli uomini
e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre
e nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Il sacerdote, benedicendo il popolo: Pace a tutti.
Il coro: E al tuo spirito.
Il diacono: Chiniamo il nostro capo al Signore.
Il coro: A te, o Signore.
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Il sacerdote dice la preghiera seguente:
PREGHIERA DELLA INCLINAZIONE DELLA TESTA
ignore santo, tu che abiti negli eccelsi, hai riguardo di ciò che è
umile e volgi lo sguardo su tutto il creato con il tuo occhio che tutto
sorveglia, a te abbiamo chinato la nuca dell’anima e del corpo e ti
preghiamo, Santo dei santi: stendi la tua mano invisibile dalla tua
santa dimora e benedici noi tutti. E se in qualcosa abbiamo peccato,
volontariamente o involontariamente tu, qual Dio buono e amico degli
uomini, perdona e donaci i tuoi beni di questa terra e al di là della
terra.
Ad alta voce:
Tuo infatti è l’avere misericordia e il salvarci o Dio nostro e noi
rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei
secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
E avviene la conclusione nel seguente modo:
Il diacono. Sapienza.
Il sacerdote: Lui che è benedetto, Cristo Dio nostro, in ogni
tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Il lettore o chi presiede: Amen. Confermi, il Signore Dio, la santa
ed incorrotta fede dei cristiani fedeli ed Ortodossi, insieme a questa
sua santa Chiesa (Monastero o città), nei secoli dei secoli.
Il coro: Amen.
Il sacerdote: Santissima Madre di Dio, salvaci.
Il lettore: Te più venerabile dei Cherubini ed incomparabilmente
più gloriosa dei Serafini, che senza corruzione partoristi il Verbo Dio,
Te quale vera Madre di Dio, Ti magnifichiamo.
Gloria a te, o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a te.
S
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olui che per noi uomini e per la nostra salvezza ha accettato, nella
carne, la tremenda passione, la croce vivificante e la sepoltura
volontaria, Cristo, nostro vero Dio, per la intercessione della purissima
ed intemerata Sua Santa Madre, per la forza della preziosa e
vivificante Croce, per la protezione delle venerande e celesti Potestà
incorporee, per le suppliche del venerato e glorioso Profeta e
Precursore Giovanni Battista; dei Santi gloriosi Apostoli, degni di
lode, dei santi gloriosi e vittoriosi Martiri, dei beati nostri Padri teofori,
dei santi e giusti Progenitori di Dio Gioacchino ed Anna, del nostro
Santo... di cui celebriamo la memoria e di tutti i santi, abbia pietà di
noi e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.
Per le preghiere dei nostri santi padri, Signore Gesù Cristo, Dio
nostro, abbi pietà di noi.
Il popolo: Amen.
C