Il saluto del Presidente

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IL SALUTO DEL PRESIDENTE Cari amici, questi anni difficili di crisi per tutto il nostro tessuto sociale ed economico mi hanno permesso di capire quanto sia importante il ruolo della Fonda- zione della Comunità Bergamasca Onlus. Parto dai dati economici, ma non vorrei soffermarmi solo su questo aspetto, per quanto fondamentale. La particolare congiuntura economica, infatti, colpisce anche il Terzo settore bergamasco e il mondo del volontariato. La crisi mette a dura prova iniziative, progetti, servizi che ormai solo il non profit garantisce a tutti i cittadini. Lo abbiamo rilevato particolarmente nei bandi 2013. Avevamo a disposizione, così come negli anni precedenti, 1 milione e 600 mila euro di finanziamenti, ma le richieste (distribuite sui sette bandi) sono state di 3 milioni e 685 mila euro. Più del doppio. È chiaro dunque che per molte realtà del Terzo settore, il nostro con- tributo diventa, se non fondamentale, quantomeno importante per il proseguo delle proprie attività sociali. La Fondazione, per quanto possa impegnarsi per reperire ulteriori fondi necessari per sostenere le meri- torie attività delle onlus bergamasche, non può certo farsi carico di tutti. Per questo motivo occorre mettersi in gioco, in quanto attori istituzionali del territorio. È fondamentale oggi unire le forze, soprattutto a livello loca- le. Proprio per la mission che le è stata assegnata, la Fondazione s’impe- gna alla ridefinizione di un nuovo sistema di welfare che sia comunitario. Con questo termine s’intende che i diversi soggetti del territorio, dal mondo non profit alle realtà imprenditoriali e ovviamente alle istitu- zioni, si impegnano con un’ottica comune e condivisa di prendersi cura dei propri cittadini. La Fondazione può e deve giocare un ruolo importante nella costituzione di questa rete del territorio. Infatti la sua funzione di intermediario tra donatori e beneficiari per massimizzare l’utilità sociale della donazione può essere anche spesa come facilita- trice dell’incontro tra mondi apparentemente lontani.

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IL SALUTO DEL PRESIDENTE

Cari amici,questi anni difficili di crisi per tutto il nostro tessuto sociale ed economico mi hanno permesso di capire quanto sia importante il ruolo della Fonda-zione della Comunità Bergamasca Onlus. Parto dai dati economici, ma non vorrei soffermarmi solo su questo aspetto, per quanto fondamentale.La particolare congiuntura economica, infatti, colpisce anche il Terzo settore bergamasco e il mondo del volontariato. La crisi mette a dura prova iniziative, progetti, servizi che ormai solo il non profit garantisce a tutti i cittadini. Lo abbiamo rilevato particolarmente nei bandi 2013. Avevamo a disposizione, così come negli anni precedenti, 1 milione e 600 mila euro di finanziamenti, ma le richieste (distribuite sui sette bandi) sono state di 3 milioni e 685 mila euro. Più del doppio.È chiaro dunque che per molte realtà del Terzo settore, il nostro con-tributo diventa, se non fondamentale, quantomeno importante per il proseguo delle proprie attività sociali. La Fondazione, per quanto possa impegnarsi per reperire ulteriori fondi necessari per sostenere le meri-torie attività delle onlus bergamasche, non può certo farsi carico di tutti.Per questo motivo occorre mettersi in gioco, in quanto attori istituzionali del territorio. È fondamentale oggi unire le forze, soprattutto a livello loca-le. Proprio per la mission che le è stata assegnata, la Fondazione s’impe-gna alla ridefinizione di un nuovo sistema di welfare che sia comunitario.Con questo termine s’intende che i diversi soggetti del territorio, dal mondo non profit alle realtà imprenditoriali e ovviamente alle istitu-zioni, si impegnano con un’ottica comune e condivisa di prendersi cura dei propri cittadini. La Fondazione può e deve giocare un ruolo importante nella costituzione di questa rete del territorio. Infatti la sua funzione di intermediario tra donatori e beneficiari per massimizzare l’utilità sociale della donazione può essere anche spesa come facilita-trice dell’incontro tra mondi apparentemente lontani.

Giusto per citarvi un esempio recente, è ciò che la Fondazione ha già fatto promuovendo in collabora-zione con il Consiglio dei Sindaci dell’Asl un bando triennale ad hoc sulle gravi marginalità. L’obiettivo era proprio quello di trovare nuovi modelli di servizi e relativi finanziamenti per contrastare questo problema, in un periodo in cui il pubblico fatica a trovare i fondi necessari.Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che lavorano e collaborano con la Fondazione e tutte quel-le realtà che coopereranno insieme a noi per la costituzione di un nuovo welfare di comunità.

Il Presidente, Carlo Vimercati

NUMERO DI PROGETTI FINANZIATI

EROGAZIONI

PATRIMONIO

314 progetti fuori bando

1.721 progetti finanziati tramite i bandi

3.307.000 €fuori bando

20.400.000 € attraverso i fondi bando

5.037.000 € fondi costituiti da donatori

12.713.000 € patrimonio generico

della Fondazione

NUMERO DEI PROGETTI FINANZIATI NEGLI ANNI

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

96

239

176

163

166

128

127

99

77

86

849

2

188

L’attività della Fondazione dal 2001