Il ruolo dellarte contemporanea nel futuro di Milano 10-11 Ottobre 2009 East End Studios, Milano.

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Il ruolo dell’arte contemporanea nel futuro di Milano 10-11 Ottobre 2009 East End Studios, Milano

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Il ruolo dell’arte contemporanea nel futuro di Milano10-11 Ottobre 2009

East End Studios, Milano

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1. I partecipanti

BENEDETTA MARCHESI GABRIELE CANTONI ASJA TOMASI FRANCESCA LIONETTI

ARIANNA TOSI PAOLA GALASSI DANIELA DE PACE IRENE ROMAGNOLI

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2. Il contesto

Nell’ambito delle attività rivolte ai giovani, l’associazione Art For Business ha deciso di promuovere un workshop Lego Serious Play™ a un gruppo di studenti, provenienti dalle università milanesi e non solo.

Fedele alla sua missione, AFB ha adottato questa metodologia di formazione, solitamente utilizzata in contesti aziendali, per coinvolgere attivamente i ragazzi, offrendo loro l’opportunità di riflettere su una tema cruciale per Milano e i suoi cittadini: in vista dell’Expo 2015, dei progetti di riqualificazione urbana che, per questo, sono stati messi in cantiere ci si chiede: quale sarà il ruolo dell’arte contemporanea nel futuro di Milano?

Partendo da questo tema, i giovani partecipanti si sono confrontati su alcuni aspetti chiave della questione, offrendo ciascuno il proprio punto di vista, frutto di conoscenze e esperienze passate, ma anche legato a prospettive future.

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3. Gli obiettivi

Coinvolgere attivamente i giovani in esperienze di senso legate all’arte contemporanea

Riflettere su un tema caro a AFB attraverso il punto di vista dei ragazzi

Avviare un percorso condiviso con le nuove generazioni, offrendo loro l’opportunità di mettersi in gioco attivamente rispetto ai temi affrontati nel workshop

Offrire ai partecipanti l’opportunità di giocare, confrontandosi con visioni, pensieri e aspirazioni di altri coetanei

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LEGO SERIOUS PLAY™ è una innovativa metodologia di sviluppo organizzativo fondata sull’impiego di materiali espressamente prodotti dalla LEGO® per facilitare le pratiche manageriali.

Obiettivo principale di LEGO SERIOUS PLAY™ è quello di condurre i partecipanti a “costruire con le proprie mani” un modello tridimensionale del proprio problema, sia esso di carattere strategico, operativo o relazionale.

I partecipanti al workshop hanno costruito, partendo da alcuni modelli individuali, un panorama condiviso, con lo scopo di rappresentare il contributo che l’arte può offrire allo sviluppo della città europea, in particolare di Milano, mettendo in relazione modelli della caratteristica che meglio descrive la loro idea di arte contemporanea con quella di città, con gli agenti che impattano su questo ambito. Partendo dai modelli realizzati, il gruppo si è poi confrontato su quali possano essere i contributi fattivi che ognuno di loro può portare affinché l’arte contemporanea ritorni ad avere un ruolo centrale nella vita delle persone.

4. La metodologia: Lego Serious Play™

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Qual è la caratteristica principale dell’arte contemporanea?

5.1 Identità

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Il primo esercizio è stato interpretato dai ragazzi soprattutto in chiave personale: qual è la caratteristica principale dell’arte contemporanea rispetto al proprio modo di confrontarsi con le opere?

L’arte contemporanea viene vista come un’entità in continua evoluzione, che si presta a interpretazioni molteplici e a attribuzioni di significato sempre diverse. Ciascuno può esprimere il proprio giudizio critico, a partire da quello che pensa. In particolare, è stata posta l’attenzione sulla possibilità di esprimersi attraverso il confronto con l’arte, grazie a una riflessione su se stessi e sugli aspetti che più intimamente definiscono ogni persona.

Tutto questo, però, si scontra anche con alcune difficoltà intrinseche all’arte contemporanea per la quale non si dispone di adeguati strumenti di lettura. Questo deriva dai radicali cambiamenti che hanno interessato il modo di fare arte all’inizio del Novecento con le Avanguardie e poi alla metà del secolo quando i ready made di Duchamp hanno completamente rivoluzionato il modo di pensare e fare l’arte. Ci si chiede allora: come affrontare questa mancanza?

5.2 Identità

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5.3 IdentitàQual è la caratteristica principale di Milano?

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Tra le caratteristiche principali di Milano spiccano soprattutto gli aspetti più negativi, tesi tra due estremi: da un lato tutto ciò che afferisce alla velocità, il vortice nel quale si consuma la quotidianità, dall’altro la necessità di rientrare in schemi precostituiti, in luoghi circoscritti e ben definiti ai quali ciascuno sente di dover appartenere.

La fretta, con la quale si è costretti a convivere è stata interpretata anche nella sua accezione positiva in quanto stimolo al pensiero critico e alla dinamicità: citando la Città che sale di Boccioni si è arrivati a parlare di caos creativo.

Nonostante questo, di fatto, le prospettive che si intravedono non sono delle migliori: un muro immaginario ci separa da ciò che vorremmo e il percorso per sconfinare appare troppo arduo per essere intrapreso…

5.4 Identità

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6. Posizionamento

I modelli sono stati posizionati pensando a un ipotetico percorso individuale che, partendo da se stessi, si rivolga all’esterno, attraversi il vortice della quotidianità arrivando a esprimere un’urgenza, rappresentata dalla “fretta”, che implica azione o, meglio, consapevolezza delle proprie azioni/scelte.

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7.1 Agente/opportunitàQual è l’agente facilitatore che favorisce la realizzazione del panorama?

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In questo esercizio sono emersi tre aspetti chiave:

gli agenti facilitatori del panorama hanno a che fare con la scelta del singolo individuo a essere proattivo: questo implica voglia di chiedersi “il perché”, capacità di riconoscere le relazioni/connessioni e di adattarsi al cambiamento

è fortemente sentito il bisogno di una guida

occorre ridare un senso alla “piazza”, uno spazio fisico o metaforico, in cui incontrarsi, dialogare per attribuire un significato alle cose prima che entrino nel vortice incontrollato che regola la quotidianità.

7.2 Agente/opportunità

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7.3 Agente/minacciaQual è l’agente facilitatore che ostacola la realizzazione del panorama?

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7.4 Agente/minaccia

INDIFFERENZA

Omologazione

CONFORMISMO

PAURA

Illusione

Bianco o nero

monotonia

ostacolo

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8.1 Connessioni

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L’indifferenza è stata considerata forse la principale minaccia, riferita soprattutto all’atteggiamento delle persone più che a quello delle istituzioni. Il pensiero degli “esperti del settore” viene percepito come prevaricante, in grado di mettere in difficoltà coloro che vorrebbero esprimere la propria opinione: che cosa vale il mio giudizio se gli addetti ai lavori hanno già messo il punto sulla questione?

Questa difficoltà si lega, in realtà, a un problema ben più profondo: non essere in grado di riconoscere il valore dell’esperienza artistica, che solo raramente viene esplicitato. I vincoli legati al contesto in cui prende vita l’incontro con l’arte, i pregiudizi personali, la mancanza di chiarezza rispetto al senso dell’iniziativa rappresentano ostacoli insormontabili in un momento in cui tempo e capacità di osservazione sono molto scarsi.

L’attenzione viene proiettata sull’arte, ma non sulle persone. Occorre, quindi, riportare l’arte nella quotidianità: questo l’impegno che è stato esplicitato come il più stringente. Per farlo occorre tempo – darsi tempo – e predisposizione all’ascolto e al dialogo (comunicazione vs informazione!).

8.2 Connessioni

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Si sono aperte due strade, la prima implica un ruolo passivo, la seconda, invece, determina il coinvolgimento dei diretti interessati. Nel secondo caso, queste le possibilità che si prospettano:

CONOSCERE, INFORMARSI SU QUEL CHE STA ACCADENDO, PORSI DELLE DOMANDE

CONDIVIDERE CON ALTRE PERSONE IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SENSIBILIZZANDOLE SU QUESTI TEMI

AVERE UN RUOLO PROPOSITO, ATTRAVERSO PROGETTI E ATTIVITÀ CONCRETE CHE VALORIZZINO IL RUOLO DELLE PERSONE, LA TRASVERSALITÁ DELLA CONOSCENZA E LA POSSIBILITÁ DI CONFRONTARSI CON PUNTI DI VISTA ALTRI.

9.1 What if/probabileCON L’EXPO LE PERSONE SI FINGONO INTERESSATE AI MUSEI, ASSISTIAMO A UN BOOM DI VENDITE DEI BIGLIETTI

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Il confronto si è aperto con questi interrogativi: qual è il ruolo dell’artista? L’artista può avere un ruolo sociale?

La risposta, positiva, ha evidenziato i diversi ruoli che l’artista riveste oggi nella e per la società: si è parlato di ruolo estetico, sociale, critico, pedagogico, di denuncia.

Alla luce di questo riconoscimento, si è posta l’attenzione sul grado di profondità con cui si indagano i significati delle opere: conoscere da vicino i lavori degli artisti, le riflessioni che li precedono e li alimentano, è il primo passo per contribuire a ridare valore all’arte.

Per favorire questo processo occorre sempre una mediazione tra l’opera d’arte e il fruitore ovvero un passaggio intermedio che facilita la com-prensione.

9.2 What if/possibileGLI ARTISTI PRENDONO IN MANO LA CITTÀ

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10.1 SGP

Questi gli impegni che il gruppo ha deciso di assumersi:

VIVERE L’INCONTRO CON L’ARTE INSIEME A UNO O DUE AMICI CHE NON NE RICONOSCONO IL VALORE, CERCANDO DI TRASMETTERE QUALE POTREBBE ESSERE PER LORO IL SENSO DELL’ESPERIENZA

INCONTRARSI PER PROSEGUIRE LE RIFLESSIONI EMERSE DURANTE IL WORKSHOP

SCONFIGGERE IL PREGIUDIZIO

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Prossimi passi…