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Il Rizoma Come Progetto Per Una Multimedialità TERZA PARTE
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Il Rizoma come progetto per una multimedialit TERZA PARTE
Morfologia
Morfologicamente si presenta allungato e ramificato, decorrente sotto la superficie del terreno,
oppure breve e cilindrico, disposto in posizione pi o meno verticale. Non va confuso con lo
stolone, che invece un fusto strisciante sopra la superficie del terreno, con funzioni di
riproduzione vegetativa.
Caratteristico di piante erbacee diffuse in climi molto variabili, il rizoma permette il superamento
delle condizioni climatiche sfavorevoli rigenerando nuove piante.
Usi
Alcuni rizomi sono commestibili e sono consumati come verdure o spezie, ad esempio lo zenzero,
usato diffusamente in tutto il mondo, o la galanga, quest'ultima utilizzata nella cucina tailandese.
Come metafora
Per approfondire, vedi Rizoma (filosofia).
La caratteristica propria del rizoma, di sviluppare autonomamente nuove piante anche in condizioni
sfavorevoli, ha spinto alcuni pensatori a farne uso in termini metaforici, per simboleggiare alcuni
concetti. In particolare, Carl Gustav Jung adott il termine rizoma con riguardo alla natura invisibile
della vita, la quale si sviluppa per lo pi sotto terra, mentre ci che appare dura solo una stagione, e
poi cessa, senza che per questo il flusso vitale si interrompa definitivamente[1].
La metafora del rizoma poi stata adottata da Gilles Deleuze e Felix Guattari per caratterizzare un
tipo di ricerca filosofica che procede per multipli, senza punti di entrata o uscita ben definiti e senza
gerarchie interne; questa anche la prospettiva di scrittura e di interpretazione proposta in una delle
loro opere principali, Millepiani, ovvero la seconda parte dell'Antiedipo, dedicato alla ricostruzione
dei nessi profondi fra capitalismo e schizofrenia. In questa opera, Deleuze-Guattari contrappongono
la concezione rizomatica del pensiero a una concezione arborescente, tipica della filosofia
tradizionale, la quale procede gerarchicamente e linearmente, seguendo rigide categorie binarie
ovvero dualistiche; il pensiero rizomatico, invece, in grado di stabilire connessioni produttive in
qualsiasi direzione.Il rizoma, in tutte le sue concretizzazioni nei campi informatico, sociale e
politico si delinea dunque come un paradigma culturale alternativo al dualismo ed a tutto ci che
dialettica; al paradigma scientifico ad albero, gerarchico, lineare e dialettico, si contrappone,
dunque, quello rizomatico, non sequenziale, decentrato, reticolare. Una contrapposizione che, per
non ricadere in quello stesso dualismo che si cerca di oltrepassare, non va interpretata in maniera
rigida:
allinterno delle strutture arborescenti possono svilupparsi spinte rizomatiche cos come allinterno di sistemi decentrati alcuni nodi possono ingrandirsi dando vita a fenomeni di centralizzazione. Ci
basti pensare a quanti casi nella storia si siano formate reti anarchiche proprio nei centri di massima
centralizzazione del potere, o come al contrario in seguito a un crollo di sovrastrutture verticali (in
seguito ad esempio a una rivoluzione), dopo un breve periodo di disorientamento e grandi propositi
si sia finito per riedificare un nuovo potere, magari ancora pi centralizzato. Per la verit questo
secondo esempio si pressoch sempre verificato, e ci, tornando a Internet, dovrebbe tenerci in
guardia dai tentativi da parte di certe potenze economiche di gestire e imbrigliare la rete lungo canali predefiniti e secondo determinate logiche di marketing e controllo sociale. Basti pensare agli
impressionanti interventi di censura da parte del governo cinese nei confronti di skipe e wikipedia,
che hanno portato qualche anno fa a varare la legge che i siti internet devono servire il popolo e il socialismo, per guidare correttamente lopinione pubblica nellinteresse nazionale. Negli stessi paesi della democrazia occidentale laccesso a Internet avviene attraverso specifici fornitori daccesso, in sigla ISP (internet service provider). Queste organizzazioni, che hanno la funzione di permettere e regolare la fruizione della rete e i relativi servizi da parte degli utenti, possono
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censurare i siti web con differenti modalit di intervento, tra cui il bloccaggio delle porte di accesso,
il filtraggio delle parole chiave e il passaggio forzato tramite Proxi server. Questi fenomeni di
censura si sono acutizzati con lesplosione della bolla internet nel 2000, in cui il mercato degli accessi passato dai piccoli ISP che operavano banchi di modem ai grossi operatori di
telecomunicazioni. (Wikipedia). Parecchi ISP sono stati ristrutturati o acquisiti da altri pi grandi, e una nuova via per la verticalizzazione stata aperta. Star a noi rimanere costantemente in guardia
dagli attacchi alla nostra libert di espressione e acquisizione del sapere.
Bibliografia: - Deleuze e Guattari, Mille piani. Capitalismo e schizofrenia - Barthes, Roland, Elments de smiologie - Teresa Numerico, Arturo Vespignani, Informatica per le scienze umanistiche - Wikipedia