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Technics presenta la Gran Class Serie 30 che si compone di due elettroniche: il SU-G30, un amplificatore stereo integrato e lettore di rete e il ST-G30, un più innovativo Music Server. Come per le altre serie che Technics ha proposto al suo ritorno, è facile com- piere alcuni errori di valutazione, dettati dal fatto che l’azienda nipponica ha voluto ri- definire alcuni standard; si rende dunque necessario comprendere bene le funzioni e le possibilità di utilizzo di questi due apparati che vanno al di là delle classiche defini- zioni a cui siamo abituati. 46 FDS 261 Il Regno degli Ascolti IL rITOrNO IN “grAND CLASS” DI TECHNICS AMPLIFICATORE INTEgRATO E MUSIC SERVER TECHNICS SU-g30 & ST-g30 di Marco Bicelli

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Technics presenta la Gran Class Serie 30 che si compone di due elettroniche: il SU-G30,un amplificatore stereo integrato e lettore di rete e il ST-G30, un più innovativo MusicServer. Come per le altre serie che Technics ha proposto al suo ritorno, è facile com-piere alcuni errori di valutazione, dettati dal fatto che l’azienda nipponica ha voluto ri-definire alcuni standard; si rende dunque necessario comprendere bene le funzioni ele possibilità di utilizzo di questi due apparati che vanno al di là delle classiche defini-zioni a cui siamo abituati.

46 FDS 261 Il Regno degli Ascolti

IL rITorNo IN “grAND CLASS” DI TECHNICS

AMPLIFICATORE InTEgRATO E MUSIC SERVERTECHNICS SU-g30 & ST-g30

di Marco Bicelli

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Il SU-G30 viene definito dall’azien-da stessa come “Network AudioAmplifier”; in realtà questo com-

ponente non è solo amplificatore e let-tore di rete, nel senso che fa tutto ciò chedeve fare a modo suo: per comprenderebene questo generico “tutto” ed evita-re di dimenticare di descriverne qual-che funzione, è bene partire da ciò chesi vede.

DESCRIZIONEIl case è in alluminio ed è composto daun doppio chassis con lo scopo di as-sorbire le vibrazioni interne e isolare icircuiti da disturbi esterni. Buona par-te del peso è data proprio dal case cheè ulteriormente appesantito con unmateriale che pare di tipo gommoso: deicirca 11,5 Kg si può desumere che cir-ca 6-7 Kg sono dovuti allo chassis (sa-rebbe stato necessario smontarlo per in-tero, operazione abbastanza inutile);dato che il coperchio invece pesa circa2 Kg , si può dedurre un peso minimodi 6 Kg. Sul frontale, oltre al pulsante perl’accensione affiancato dall’indicatoreled, si hanno: un’uscita cuffie tramitejack 6.3”, pertanto del tipo sbilanciato;il ricevitore per il controllo remoto, uningresso USB Type A (per chiavette USB,dischi esterni USB, smartphone e tablet),il controllo del volume, dotato di unapesante manopola in alluminio; unmonitor per leggere comodamente ilmenù e le informazioni necessarie; unpiccolo selettore rotatorio per la sele-zione degli ingressi. Proprio navigan-do tra questi, ci si può accorgere dellavastità delle funzioni: ingresso di rete,internet radio, coassiale 1 e 2, ottico,USB, Bluetooth, PC, ingresso di linea ePHONO. Essenzialmente questo ap-parecchio può svolgere un gran numerodi funzioni senza l’ausilio di ulterioriprodotti. Per molti questo potrebberappresentare anche l’elettronica idea-le, in grado cioè di condensare in ununico componente tutte le funzioni ri-sparmiando un bene spesso sottovalu-tato nelle case d’oggi: lo spazio. Spo-standoci sul retro di questo prodotto no-tiamo, oltre alla presa IEC per l’ali-mentazione, anche due antenne wire-less che permettono di ottenere un se-gnale stabile e veloce; i quattro morsettiper i diffusori, che gestiscono impe-denze tra i 4 Ω e i 16 Ω ; la connessio-ne USB Type B per connettere il SU-G30al PC (oppure al ST-G30); un ingressoLAN; due connessioni coassiali; unaconnessione ottica; quattro RCA di cuiuna coppia dedicata all’ingresso di li-nea, l’altra dedicata all’ingresso PHO-NO. Osservando l’interno notiamo le

tecnologie montate su questo compo-nente. L’alimentazione è di tipo swit-ching, schermata e creata con la tecno-logia Silent Hybrid al fine di ottenereun’alimentazione silenziosa e precisa.Inoltre si può notare il circuito di bat-teria virtuale posto all’esterno dellaschermatura, elemento fondamentaleper ottenere un suono il più possibilepulito. L’amplificatore monta i nuoviGaN-FET, appositamente studiati da Te-chnics per i suoi amplificatori digitali(fino ad oggi questi FET erano presen-ti solo sull’amplificatore SU-R1 da13.000 euro). L’amplificatore, sebbene ri-proponga sotto molti punti di vistaun’amplificazione di classe D, non am-plifica il segnale analogico, bensì quel-lo digitale distanziandosi così note-volmente da tale classe dal punto di vi-sta del segnale, mentre da quelle ener-getico ne consegue l’estrema efficienza.Per questo motivo alla sezione degli in-gressi sono state dedicate attenzioni e

tecnologie fondamentali per la buonariuscita di questi amplificatori. In pri-mis il segnale analogico, sia quello de-rivante dall’ingresso di linea (fornito diattenuatore nel caso l’input fosse ec-cessivamente potente), sia quello deri-vante dall’ingresso PHONO dedicatoalle testine MM (che risulta opportu-namente schermato), viene digitalizzatotramite un ADC Texas InstrumentsPCM1804. Gli ingressi digitali sonoopportunamente filtrati come previstodalla tecnologia “Digital Noise Isola-tion” e dal “Filtro Digitale Ultra Low Di-stortion”. Essendo l’amplificatore di tipodigitale, è necessario curare anche ilclock, che dà la pulsazione di funzio-namento a tutto l’apparato ed è inoltrealimentato a batteria. Infine il digitaleimpone di porre attenzione al jitter, per-ciò Technics ha inserito JENO (Jitter Eli-mination and Noise-shaping Optimi-zation) che, integrando generatore diclock, Sample Rate Converter e PWMModulator, ricrea digitalmente la per-

fetta onda sinusoidale. Per concludere,è giusto anche dare attenzione alle tec-nologie “LAPC” e “High Res Rema-stering”. “LAPC” è l’acronimo di LoadAdaptive Phase Calibration, che per-mette di calibrare l’amplificatore inbase al diffusore per ottenere una ri-sposta il più lineare possibile: la cali-brazione dura quattro minuti ed av-viene solo tramite i dati elettroacustici,può essere disattivata o riattivata apiacimento dell’ascoltatore. Il dato piùinteressante è che funziona con qualsiasidiffusore. “High Res Remastering” è in-vece una tecnologia, proprietaria diTechnics, che permette di fare l’up-sampling di qualsiasi segnale digitalefino a 192 kHz/32 bit , al fine di avereuna riproduzione più naturale.Passando all’ST-G30 si può dire che diprimo acchito inganna tutti, dato chechiunque lo crede anche un lettoreCD. Onestamente non mi sarebbe di-spiaciuta questa funzione, però prefe-risco lasciare a dopo i commenti per-sonali; in realtà è un Music Server,senza nessun’altra funzione. Il case inalluminio silver occupa gran parte delpeso totale del componente con i suoi6-7 Kg dedotti; il peso totale è di circa11 Kg, anche qui doppio case con l’ag-giunta di pesi in materiale gommoso.Sul frontale abbiamo il pulsante d’ac-censione con i led per l’accensione,per lo stato del funzionamento dell’SSDe per lo stato di funzionamento del CD,il bay per il lettore CD ed il suo pulsantedi apertura/chiusura. Posteriormentesi trovano il connettore IEC di alimen-tazione; il bay per l’SSD, quello montatoè da 512 GB studiato in modo tale da es-sere il più silenzioso possibile (qualorasi desiderasse usare altri SSD, il pro-duttore consigliato è Intel); due con-nettori USB Type A dei quali uno è perlo scambio di dati con NAS, chiavette,HDD esterni, PC; l’altro è invece un Au-dio Out per DAC che ne accetta il se-gnale (PCM fino a 32 bit/384 kHz eDSD 12 MHz) ed ovviamente i prodottiTechnics ; infine è presente una portaper la connessione LAN. Technics hafatto un gran lavoro per eliminare tut-ti i possibili rumori anche su questo pro-dotto: architettura Digital Noise Isola-tion, attivazione ottimizzata dei circui-ti, alimentatori separati per le varie fun-zioni, lettore CD isolato da uno scher-mo in ferro pressofuso; anche il bay perl’SSD è isolato dalle vibrazioni. La co-pia dei CD è rigorosa, avviene ad unsolo bit di velocità per evitare errori dilettura, qualora essi si presentino vieneritentata la lettura del bit perso e, nelcaso in cui non fosse possibile recupe-

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l’ottima precisione di ri-produzione ed una buonacapacità di attenzione al det-taglio hanno permesso a mioavviso di giungere ad ascol-ti appaganti. Ad un prezzo dilistino di 3.000 euro, il SU-G30non può altro che essere pro-mosso a pieni voti.

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rarlo, tale bit verrà scaricato dalla li-breria online di Technics. La copia cosìpuò essere fatta anche per quei CD ro-vinati da tagli e bit bruciati. L’opera-zione in totale dura una decina di mi-nuti circa e si può scegliere il formatodi copia (WAV o FLAC) ed eventual-mente il livello di compressione. Tut-tavia è da sottolineare che non legge iSACD. Per compiere una qualsiasioperazione è però necessario rispetta-re due condizioni: la prima è che il Mu-sic Server sia connesso alla rete, la se-conda è che bisogna pilotare ogni ope-razione da smartphone o tablet. Inter-namente tutto è ben disposto, si pos-sono notare le alimentazioni separate ele varie unità logiche, si nota pure cheil lettore CD è di buon livello.

IMPIANTO UTILIZZATO Il SU-G30 fa in pratica tutto da solo: peri test gli ho affiancato i soliti Audio Nir-vana 15 Ferrite Classic, come diffusorid’ascolto, mentre per pura curiosità ecompletezza gli ho affiancato anche unacoppia di Klipsch RP-280F che avevo incasa per una recensione. Il computerusato è stato il PC auto assemblato cheuso solitamente. Per gli ingressi analo-gici ho usato il TEAC UD-503 per for-nire al SU-G30 un buon segnale d’in-gresso linea mentre, mancandomi an-

cora il giradischi (per lo meno quello cheho in testa), ho usato un Technics SL-BD20. Il ST-G30 invece è stato usato inaccoppiata al solo SU-G30 dato che l’in-terfaccia con altri DAC non è statapossibile.

ASCOLTOFinalmente conclusa questa lunga madoverosa descrizione, possiamo anda-re oltre e buttarci a capofitto in quella

parte, certamente più divertente edutile, dedicata all’ascolto.Ammetto che il SU-G30 mi ha subitoconvinto, mostrando sin dal principiotre caratteristiche che lo identificano:morbidezza, precisione e dettaglio.Testato con ben due diffusori ha dato inentrambi i casi questi caratteri, anche sedevo ammettere che l’uso con le Klipsch

è stato limitato e per lo più concentra-to sul cogliere effettivi miglioramentidati dalla tecnologia LAPC. L’utilizzodel LAPC è stato più evidente propriocon le Klipsch che hanno suonato conmaggiore pulizia e naturalezza, con leAudio Nirvana invece ci si è potuti ac-corgere principalmente di una maggiorepulizia, anche se meno evidente ri-spetto alle Klipsch.Prima di addentrarmi in quella che è ladescrizione del suono, mi preme ag-giungere anche una breve prova svol-ta con un paio di cuffie che avevo incasa. Anche in questo caso il suono miha convinto velocemente mostrandoche delle cuffie ben accoppiabili, comedelle banalissime Superlux HD-681EVO (cuffie che combattono in quellafascia di spesa idonea per chi le deveusare raramente ma capaci di impen-sierire rivali dai nomi certamente piùimportanti), riescono a dare più sod-disfazioni di cuffie decisamente mi-gliori, ma che avrebbero bisogno diun’amplificazione certamente più im-portante e dedicata. Nei casi delle Su-perlux e delle Klipsch non mi sono fo-calizzato su ascolti mirati, ma ho scel-to nella discografia ciò che istintiva-mente mi suggeriva il desiderio del mo-mento, passando compulsivamente daBocelli agli Avantasia… Non che gli

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Il Network Audio Amplifier Technics SU-G30.

il carattere dettagliato epreciso del SU-G30, che ri-produce senza incertezze unamusica più semplice da ascol-tare, ma anche più curata do-nando una presenza realisti-ca alla musica stessa

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ascolti più concentrati eseguiti tramitei fidi Audio Nirvana non abbiano avu-to momenti assolutamente deconcen-trati; come quando ascoltando “Doo-kie”, disco dei Green Day del 1994,sono bellamente passato al “sentire”(basta un buon controllo sul fido di-zionario e ci si potrà accorgere come ilsentire è assai più completo dell’ascol-tare) e, come se fossi ad un concerto, misono sparato d’un fiato anche “Insom-niac” disco dell’anno successivo. Noncredo che il Punk sia audiophile, anzine sono abbastanza certo, ma sono al-trettanto certo che sia una musica dif-ficile da riprodurre: veloce, aggressiva,suonata tutta in un colpo. Insomma, unvero campo di prova per un sistema chevuole essere ad alta fedeltà, tanto che al-tre volte ho pronunciato: “Se suona benecol Punk… vai tranquillo che suoneràbene con tutto, se il Punk ti sembreràcaos, scarta quel prodotto perché la mu-sica non si suona una nota alla volta”.Superata la prova del Punk, personal-mente potrei anche concludere gli ascol-ti; il SU-G30 riesce a riprodurlo tutto inun colpo, capace di trasmettere energiasenza perdere in precisione e realismo;tuttavia mi sarebbe sembrato estrema-mente scortese seguire la religione delPunk senza usare qualche altro albumdi prova.“Non che il Jazz non serva, anzi la suadialogicità e concentrazione sullo stru-mento solista permette di capire se lostrumento è ben riprodotto”: questa è

l’affermazione che segue quella sulPunk. Il disco “Vertigo” di Renè Ma-rie ha dei bellissimi assoli di voce,contrabbasso e tromba: qui si può evin-cere con assoluta trasparenza il caratteredettagliato e preciso del SU-G30, che ri-produce senza incertezze una musicapiù semplice da ascoltare, ma anche piùcurata donando una presenza realisti-

ca alla musica stessa.La classica non può mancare, ma su tut-ti mi piace lanciare un CD registrato dalvivo, magari con un’estensione spazialeestremamente ampia, come nel caso delConcerto per organo ed orchestra re-gistrato da Fonè: “Orchestra da Came-ra del Festival Internazionale di Bresciae Bergamo”. L’organo suona in alto, nona livello dell’orchestra: il SU-G30 cen-

tra l’obiettivo mostrandosi capace di unsuono pienamente tridimensionale.Come non dedicarsi poi all’ascolto di“In A Gadda Da Vida” degli IronButterfly? Pubblicata nel disco omo-nimo del 1968 occupa l’intero side B deldisco. Vi è un assolo di batteria a mio av-viso spaziale, dove non solo c’è la bat-teria, ma è ben presente anche la stan-za di registrazione, un dettaglio che nontutti i sistemi colgono chiaramente, al-cuni lo perdono, altri lo sbattono in fac-cia come se l’ascoltatore fosse il micro-fono. Il SU-G30 si pone a metà perchéil dettaglio viene chiaramente percepi-to, ma rimane sullo sfondo e non vie-ne proposto con estrema prepotenza.Per finire questa rassegna ci vuole unpo’ di Metal: gli Skid Row con la vocedi Sebastian Bach nel loro album omo-nimo del 1989 sono l’ideale. Sebastianha una voce estremamente dinamica esuadente che, unita alla sua bella figu-ra ed ai suoi lunghi capelli, lo ha resoil frontman ideale per una band HairMetal… averlo in casa anche se un peloammorbidito è stato gratificante! Perconcludere sul SU-G30, permettetemi dispendere qualche ulteriore parola sugliingressi. Gli ingressi digitali suonanotutti ottimamente e a pari livello; per gliingressi analogici invece bisogna di-stinguere un buon ingresso PHONOdedicato a testine fonorivelatrici MMdotato di un suono decisamente con-vincente (Disco usato: “White BoxBlues”), mentre l’ingresso di linea non

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Da ultimo mi ha divertitotanto da convincermi che ilcosto è certamente onesto.Devo ammettere che hoascoltato molti più dischi diquelli qui elencati, spessorapito in un sentire vorticosoed appagante da un suonosuadente come solo i buoniapparecchi sono capaci difare...

Il Music Server Technics ST-G30.

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convince appieno anche affiancato a se-gnali di una certa qualità tra i quali quel-lo del TEAC UD-503.Se il SU-G30 è un prodotto che si pro-pone in modo immediato, il ST-G30 nonfa invece dell’immediatezza il suo quid.

TECNICACome mio solito desidero spenderealcune parole anche per evidenziare al-cune misurazioni e cercare di trovare al-cune correlazioni ascolto-misure utili aduna migliore comprensione del tutto.Per effettuare le misure ho usato sia gliAudio Nirvana 15 Ferrite Classic in miopossesso sia le Klipsch RP-280F. Mi pre-me far notare che in entrambi i casi larisposta in frequenza dei diffusori si èlinearizzata inserendo il circuito LAPC,le modifiche non sono estreme si trat-ta infatti di modifiche di massimo 3 dB.Parimenti la risposta all’impulso subi-sce alcuni minimi miglioramenti. Ancheil THD ottiene miglioramenti, ma que-sti sono più incisivi con le Klipsch ri-spetto alle Audio Nirvana, probabil-mente per via della presenza del filtro.

La risposta di fase acustica subisce va-riazioni anche significative al microfo-no da test, ma tali modifiche non si pos-sono stabilire né migliorative né tanto-meno peggiorative. Questi grafici amio avviso descrivono visivamente al-cune caratteristiche del SU-G30 che èstato possibile udire o meno. Linearitàdi amplificazione anche agli estremi (loso che ci sono strumenti utili alla crea-zione di grafici dell’amplificatore nudoe crudo, tuttavia credo che misurarlocon ciò che si ascolta è una scelta intel-ligente, realistica ed in ultima analisi uti-le). Veloce nella risposta impulsiva edaltamente non distorcente, dato che coni diffusori che uso solitamente sonosempre stati durante i test ad una di-storsione finale per lo più inferioreall’1%. Inoltre tramite l’attivazione delLAPC si ottiene in effetti un suono al-l’ascolto più pulito. I cambiamenti difase, sebbene notabili ai grafici, non sonoinvece stati percepiti poiché la ripro-duzione della scena non ha subito mo-difiche all’ascolto, come non modifica-

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CARATTERISTICHE TECNICHE

AMPLIFICATORE NETWORK AUDIO SU-G30Tecnologia Accurate Digital, Processore JENO (JitterElimination and Noise-shaping Optimization),GaN-FET Driver, LAPC (Load Adaptive Phase Ca-libration), Alimentatore Silent Linear ad alta ve-locità, Generatore di clock pilotato a batteria, Dop-pio chassis in metallo ad elevata rigidità, Tecno-logia Noiseless Signal, Architettura Digital NoiseIsolation, Filtro digitale Ultra Low Distortion a so-vracampionamento, High Res Re-master - otti-mizzata per audio compresso, Sistema di attiva-zione ottimizzata dei circuiti, Design Technics De-finitive, Mobile in alluminio ad alta rigidità, Strut-tura simmetricaPotenza in uscita50 W + 50 W (1 kHz, T.H.D. 0,5 %, 8 Ω, 20 kHz LPF) 100 W + 100 W (1 kHz, T.H.D. 0,5 %, 4 Ω, 20 kHzLPF)Sensibilità / impedenza in ingressoLINE 200 mV / 22 kΩ, PHONO (MM) 2,5 mV / 47kΩRisposta in frequenzaLINE 5 Hz - 80 kHz (-3 dB, 8 Ω) PHONO (MM) 20 Hz - 20 kHz (RIAA DEVIATION±1 dB, 8 Ω) DIGITAL 5 Hz - 90 kHz (-3 dB, 8 Ω)Distorsione Armonica Totale0,05 % (1 W a 1 kHz, 8 Ω, 20 kHz LPF)Impedenza di carico: 4 - 16 ΩTerminale di ingresso analogico1 LINE, 1 PHONO (MM)Terminale di ingresso digitale2 coassiali, 1 ottico, 1 USB-A, 1 USB-BUSB-AiPod/iPhone/iPadCodec supportatiWAV (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)FLAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)DSD (2.8224 MHz, 5.6448 MHz)AIFF (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)ALAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)AAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96 kHz / 16-320 kbps)WMA (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)MP3 (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)MQAUSB-DAC (USB-B)Caratteristiche USB Audio Class: USB Audio Class2.0, modo asincronoCodec supportatiDSD (2.8224 MHz, 5.6448 MHz, 11.2896 MHz)PCM (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192, 352.8, 384kHz / 16, 24, 32 bit)MQACodec DLNA supportatiWAV (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)FLAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)DSD (2.8224 MHz, 5.6448 MHz)AIFF (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)ALAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)AAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96 kHz / 16-320 kbps)WMA (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)

MP3 (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)MQAUscita cuffie: SìInterfaccia Ethernet: LAN (100 Base-TX / 10Base-T)Wi-Fi: IEEE 802.11a/b/g/n, Banda 2.4 GHz/5GHzAirPlay: SìBluetooth (codec supportato): Sì (aptX® Low La-tency, AAC, SBC)TIDAL / vTuner / Spotify: Sì / Sì / SìConsumo: 96 WDimensioni (L x A x P): 430 x 98 x 424 mmPeso: Circa 11,5 kg

Prezzo: € 3.000,00

MUSIC SERVER ST-G30Tecnologia Noiseless Signal, Trasferimento USB abasso rumore, Unità SSD silenziosa, Architettu-ra Digital Noise Isolation, Sistema di attivazioneottimizzata dei circuiti, Funzione di copia Bit-Per-fect, Unità protetta con montaggio rigido, Dop-pio chassis in metallo ad elevata rigidità, DesignTechnics Definitive, Mobile in alluminio ad alta ri-gidità, Struttura simmetricaDispositivo di archiviazioneCapacità: G30 Unità SSD da 512 GB integrataFattore di forma: 2,5 polliciInterfaccia: Serial ATA da 6 GbpsDisco / formato supportato CD, CD-R, CD-RW (8 cm, 12 cm) / CD-DAUscita audio USBCaratteristiche USB Audio Class: USB Audio Class2.0, modo asincronoCodec supportati:DSD (2.8224 MHz, 5.6448 MHz, 11.2896 MHz)PCM (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192, 352.8, 384kHz / 16, 24, 32 bit)Codec DLNA supportatiWAV (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)FLAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)DSD (2.8224 MHz, 5.6448 MHz, 11.2896 MHz)AIFF (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)ALAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 kHz / 16,24 bit)AAC (32, 44.1, 48, 88.2, 96 kHz / 16-320 kbps)WMA (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)MP3 (32, 44.1, 48 kHz / 16-320 kbps)Importazione / backup USB USB 3.0 SuperSpeed CC 5 V max 900 mA Classe memoria di massa USB Formato: FAT12, FAT16, FAT32, NTFSServer multimediale: DiXiM Media ServerDownload automatico da servizio di downloadmusicale: Sì (Technics Tracks)Interfaccia Ethernet: LAN (1000 Base-T / 100 Base-TX / 10 Base-T)Consumo: 29 WDimensioni (L x A x P): 430 x 98 x 391 mmPeso: circa 11 kg

Prezzo: € 4.000,00

Distributore:Panasonic Italia SpAwww.technics.com

Ammetto che il SU-G30mi ha subito convinto, mo-strando sin dal principio trecaratteristiche che lo identi-ficano: morbidezza, preci-sione e dettaglio

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te dall’attivazione del LAPC sono sta-te altre caratteristiche come il timbro ela naturalezza del suono. Consideran-do che il SU-G30 è un apparecchio elet-troacustico che emette un suono elet-tronico e non acustico, mi sembra cor-retto proporre queste poche e sempli-ci letture elettriche, tuttavia fonda-mentali per saggiare l’effettiva bontà diun amplificatore: come corrente conti-nua residua troviamo circa 40 µW;come voltaggio in uscita si hanno mas-simo 33,84 V, mentre come corrente inuscita si ottengono circa 8 A; oltrel’amplificatore entra in protezione. In-teressanti infine sono i grafici che ana-lizzano le equalizzazioni possibili su trebande acustiche: bass che agisce comefiltro passa-basso a 100 Hz, mid che agi-sce come filtro passabanda a 1 kHz; trebche agisce come passa-alto a 9 kHz. Per-mettendone l’equalizzazione di +-10 dBsi possono ottenere varie curve utili conalcuni diffusori.Passando all’analisi tecnica del MusicServer ST-G30, mi preme far notare dasubito due difetti a mio avviso impor-tanti: la mancanza della connessione Wi-Fi e l’impossibilità di interfacciamentocon DAC a driver proprietario. La se-conda mancanza è più grave della pri-ma perché in questo modo è quasi im-possibile usare un DAC non Technics,il computer è così menomato dal pun-to di vista prettamente informatico.(Ho usato il quasi, perché teoricamen-te è possibile usare DAC che non ne-cessitano di driver, tuttavia personal-mente non ne conosco). La prima man-canza è dettata invece dalla scomodità:non tutti hanno nella stessa stanzal’impianto e la connessione LAN, l’as-senza della LAN rende inutilizzabile il

ST-G30. Per il resto l’assemblaggio è diprim’ordine e l’impossibilità di faredanni via software è sicuramente un fat-tore interessante.

CONCLUSIONIVediamo ora di tirare le fila di due pro-dotti che suscitano in me pensieri con-trastanti. Partiamo dal SU-G30 che è ilprodotto che mi è piaciuto da più pun-ti di vista (o d’ascolto). Primo, è inno-vativo, perché ha il pregio di conden-sare tutto in un unico prodotto senzacercare troppi compromessi. Secondo,rappresenta l’amplificatore Technicsdal costo più accessibile dotato di tut-ta la tecnologia Technics. Terzo, può faretutto da solo, in analogico non è con-frontabile ad un top di gamma, ma si ri-volge con serietà estrema ai digitaluser. Da ultimo mi ha divertito tanto daconvincermi che il costo è certamenteonesto. Devo ammettere che ho ascol-tato molti più dischi di quelli qui elen-cati, spesso rapito in un sentire vorticosoed appagante da un suono suadentecome solo i buoni apparecchi sono ca-paci di fare. Genericamente si può de-scrivere il suono come morbido, maquesta è una caratteristica che ha poi

una stretta attinenza col gusto, perso-nalmente preferisco un suono più ag-gressivo ad uno eccessivamente mor-bido, ma l’ottima precisione di ripro-duzione ed una buona capacità di at-tenzione al dettaglio hanno permesso amio avviso di giungere ad ascolti ap-paganti. Ad un prezzo di listino di 3.000euro, il SU-G30 non può altro che esserepromosso a pieni voti.Passando invece al ST-G30, ecco chel’ascoltatore felice ed appagato divieneestremamente dubbioso, e guardandoil costo di listino pari a 4.000 euro, sipone la fatidica domanda: “Perché?” Lamia spiegazione si riassume in questidue punti. Primo: per assemblare un PCbisogna conoscere il mondo informati-co, e compiere scelte importanti per ilsuono. Qualora uno non sappia distri-carsi, vuol dire che deve affidare ad al-tri l’assemblaggio e la scelta dei pezzi,imbattendosi così in informatici ed ap-passionati di cui non metto assoluta-mente in dubbio le capacità informati-che, quanto le capacità e soprattutto l’in-teresse di tirar fuori scelte per unamacchina ben suonante. Secondo: uncomputer assemblato rende possibilel’accesso a qualsiasi parte del PC, conla conseguente potenzialità di fare dan-ni permanenti a chi si improvvisi esper-to. Bene: Technics esegue questi duepunti in modo magistrale, perché pro-pone un computer perfettamente fun-zionale dal lato acustico e dal softwa-re inaccessibile, prevenendo così erro-ri che possono risultare fatali. Essen-zialmente se un computer audio-videoè “roba per pochi” (passatemi il termi-ne, credo che imparare ad usare bene uncomputer sia eseguibile da chiunque),il ST-G30 è un prodotto completamen-te user friendly: questo è il motivo chemi fa dire che i 4.000 euro sono il prez-zo per questa spensieratezza d’uso.

51TECHNICS SU-g30 & ST-g30 FDS 261

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:

il carattere dettagliato epreciso del SU-G30, che ri-produce senza incertezze unamusica più semplice da ascol-tare, ma anche più curata do-nando una presenza realisti-ca alla musica stessa

Risposta in fase e in frequenza accoppiando il Technics SU-G30 alle Klipsch RP-280F.Misure in ambiente senza seguire gli standard di voltaggio. In alto vi è la risposta infrequenza, in basso la risposta in fase. In rosso le risposte con LAPC attivo, in verdecon LAPC disattivo.

Page 7: IL rITorNo IN “grAND CLASS” DI TECHNICS · Audio Nirvana invece ci si è potuti ac-corgere principalmente di una maggiore pulizia, anche se meno evidente ri-spetto alle Klipsch.