Il riciclola CARTA

informazioni e dati provenienti da quanto pubblicato online dai marchi citati e dal sito www.matrec.it

CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALEA.A. 2008-09

Principi di EcodesignDocente: arch. Adriano Magliocco

CARTA - Il recupero e il riciclo della carta

www.assocarta.it

Con l’avvio del sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti di imballaggio, la carta e il cartone provenienti dalla raccolta differenziata confluiscono alle “piattaforme”, presenti oggi in tutte le regioni d’Italia (si veda Consorzio COMIECO).In tali impianti si procede a una prima cernita dei materiali e alla eliminazione di tutti i materiali non cellulosici quando presenti: vetro, plastica, metalli vari, ecc.Nelle piattaforme si producono grandi balle di carta da macero pressata che successivamente vengono portate alle cartiere dove, macerate in quantitàdifferenti a fibre vergini, danno origine ad una pasta omogenea da utilizzare per produrre nuovamente carte e cartoni per i più diversi utilizzi, che poi saranno raccolti e selezionati, e nuovamente riciclati.

Il recupero della carta da macero è strutturato secondo le seguenti fasi di lavorazione:- spappolamento,- cernita in sospensione acquosa,- centrifugazione,- vagliatura.Da quest'ultima fase viene separato un rifiuto, denominato scarto di pulper, che ammonta a circa il 5% in secco della carta da macero impiegata.

Con la fase di spappolamento la carta da macero viene messa in un contenitore o vascone pieno d'acqua, al fine di permettere la rottura dei legami esistenti tra le fibre. Questo processo avviene mediante un’azione meccanica dove vengono utilizzate delle pale rotanti.Sul fondo del vascone è situata una griglia attraverso la quale passano le fibre che vengono ulteriormente ridotte. Successivamente a ciò avviene l’eliminazione dei corpi estranei o impurità presenti nel macero, mediante l’utilizzo di macchine setacciatrici con maglie fino a 0,25 mm.Altre sostanze presenti nella carta, quali inchiostro, collanti, accoppiati vari, vengono disciolte o separate, eventualmente con l'ausilio di additivi chimici o mediante vapore.Una volta prodotta la pasta proveniente dalla carta da macero, il ciclo di produzione prosegue in modo analogo a quello che impiega le materie prime naturali.

Nella fabbricazione di nuova carta, possono essere diverse le percentuali di carta da macero utilizzata, in relazione alle caratteristiche richieste dal prodotto.Alcuni esempi:- carta da giornali; fino al 35% di carta da macero- carta per libri; fino al 25% di carta da macero- carta e cartone per imballaggi; fino al 90% di carta da maceroAl fine di migliorarne le caratteristiche o conferire particolari proprietà (maggiore resistenza, colore) alla pasta vengono aggiunti additivi, quali sostanze aggreganti collose, coloranti, ecc. Per l'ottenimento di carta chiara per uso scrittura, può essere effettuato anche un trattamento di sbiancatura.

Per la carta da macero stampata avviene un pretrattamento di deinchiostrazione effettuato in due stadi al fine di ottenere carta di qualitàmigliore. La prima fase avviene utilizzando una vasca di flottazione, per la deinchiostrazione ed una elevata produzione di fibre. Il processo richiede la generazione di una schiuma mediante iniezione di aria in presenza di additivi chimici e soda caustica, con aggiunta di silicato di sodio e perossido di idrogeno, per migliorare la lucentezza ed il grado di bianco. L'efficienza del processo è incrementato mediante la ricircolazione del liquido dall'alto al basso della vasca.La sospensione di fibre, deinchiostrata, è ulteriormente diluita per essere sottoposta alla fase di "setacciatura", al fine di rimuovere impurità di piccole dimensioni.Il materiale viene quindi inviato in un cilindro ispessitore, prima dello stadio di dispersione.Il materiale ispessito viene progressivamente disidratato per essere preparato alla fase di impasto, dove vengono rotti i legami tra l'inchiostro e le fibre della carta stampata.Successivamente alla fase di deinchiostrazione, il materiale viene inserito in un secondo cilindro ispessitore, e successivamente inviato alla fase di miscelazione con gli altri materiali costituenti l'impasto.

CARTONI PER BEVANDE Il riciclaggio dei cartoni per bevandeTetra Pak Italiana S.p.A.

Gli imballaggi in poliaccoppiato (CA-ALL-PE) vengono recuperati o smaltiti in uno dei seguenti modi:- Riciclo meccanico- Incenerimento con recupero energetico (i cartoni hanno un alto contenuto di energia che li rende particolarmente adatti all'incenerimento con recupero energetico)- Incenerimento senza recupero energetico- Compostaggio (la cellulosa)- Discarica controllata (i cartoni piegati o triturati occupano pochissimo spazio nelle discariche).

Diversi sono i fattori che influenzano il recupero ed il riciclaggio dei cartoni per bevande: innanzitutto i sistemi di raccolta differenziata congiunta o selettiva.Nel caso della congiunta con la carta, essi possono finire direttamente nel flusso del macero non presentando problemi nel riciclo della parte cellulosica durante il processo delle comuni cartiere, oppure, come nella raccolta differenziata multimateriale, passare per un centro di selezione dove i cartoni possono essere divisi e portati al riciclo attraverso una buona logistica che li consegni ai riciclatori.I cartoni per bevande sono riciclati prevalentemente attraverso la separazione dei materiali componenti con un metodo di recupero della cellulosa al fine di produrre altra carta e cartone.I cartoni possono essere recuperati anche senza separazione dei componenti con un metodo di pressatura a caldo (pannelli rigidi con componenti di polietilene, alluminio e carta).

Il processo di riciclo della cellulosa (repulping)Il processo successivo alla raccolta è quello di selezione, cioè vengono separate le diverse tipologie di rifiuto: plastiche, metalli, vetro, carta e cartoni, cartoni per bevande.Il metodo più comune per la selezione è manuale ma i centri di selezione stanno cercando soluzioni automatizzate.

Questi macchinari automatici per la selezione degli imballaggi usati funzionano con principi diversi:- semplice: velocità, inerzia ed effusori d'aria separano i cartoni dagli altri rifiuti.- complesso: una varietà di tecnologie viene utilizzata per identificare e separare le frazioni di materiali.

Tecnologia semplice di separazione tramite correnti d'aria

Tecnologia complessa di separazione tramite raggi infrarossi

Tecnologia complessa di separazione tramite metal detector

Il sistema Fiber flow che integra recupero di cellulosa e vagliatura polietilene-alluminio

I cartoni per bevande vengono pressati in balle e spediti ai riciclatori.Il riciclo delle fibre di cellulosa inizia con lo spappolamento dei cartoni per bevande in acqua in un impastatore idraulico (pulper). L'aggiunta di componenti chimici può aumentare il pH del composto: questo dilata le fibre, abbrevia il tempo di recupero e riduce i consumi di energia.La chiave per un impasto idraulico ottimale dai cartoni per bevande è un'efficace rimozione dei materiali non fibra: strati di alluminio e polietilene, inchiostri, impurità quali fanghi, sabbia, trucioli metallici ed altri contaminanti.Una linea per il recupero delle fibre di cellulosa da cartoni dovrebbe essere così composta:- impastatore idraulico (pulper)- sistema di filtrazione per alluminio e polietilene- sistema di vagliatura grossolana e fine- depuratore a centrifuga (elimina piccoli contaminanti ad alta intensità)- unità di dispersione (elimina costantemente tutti i contaminanti)Dopo 20-50 minuti di mescolamento avviene la delaminazione e gli strati di alluminio e polietilene vengono rimossi lasciando le fibre sotto forma di pasta pronte per essere trasformate in nuovi prodotti cartacei: Cartalatte™ e Cartafrutta™.Cartalatte™ deriva dal riciclo dei cartoni in carta bianca, i Tetra Rex, mentre Cartafrutta™dai cartoni in carta avana, i Tetra Brik.Questi due tipi di carta riciclata sono di buona qualità perché sono il risultato del riciclo esclusivo dei cartoni per bevande, cartoni dove viene utilizzata una fibra vergine molto lunga, che quindi si mantiene anche dopo il processo di riciclo.

Impastatore idraulico Fibre di cellulosa

Esempi di block-notes in Cartafrutta™ Esempi di brochure in Cartalatte™

Una linea di impasto idraulico recupera fino al 98% delle fibre presenti nei cartoni per bevande.Polietilene e alluminio vengono invece indirizzati ad un ulteriore processo di lavorazione, che, nel caso della Cartiera di Santarcangelo, trasforma le due componenti in Maralhene, utilizzato in molti settori industriali. In questo modo i cartoni per bevande raccolti in maniera selettiva, come nel Consorzio Est Milanese e da Meta Modena, o selezionati successivamente, come nel caso della raccolta adottata da Agac su tutta la provincia di Reggio Emilia, trovano una valorizzazione adeguata.

Il Maralhene è realizzato al 95% in polietilene a bassa densità e per il 5% in alluminio, per cui è utilizzabile come sostitutivo del polietilene vergine per la realizzazione di elementi a stampo (vasi, penne, elementi per recinzioni, ecc.). Un nome commerciale è l’Ecoallene (es. www.leccepen.com)

Il recupero energetico da cartoni per bevandeI contenitori in poliaccoppiato garantiscono una combustione pulita all'interno degli inceneritori e sono ricchi di energia, inoltre sono costituiti principalmente da materie prime rinnovabili (cellulosa) o comunque abbondanti sul pianeta (alluminio).Un imballaggio da 1 litro produce energia sufficiente a tenere accesa una lampadina elettrica da 60 W per un'ora e mezza, una tonnellata di cartoni per bevande produce tanta energia quanto mezza tonnellata di carbone.I cartoni sono un combustibile di alto valore calorifico e a combustione pulita, la presenza di cartoni negli RSU aiuta a bruciare in modo più efficiente e, di conseguenza, più pulito.Una tonnellata di RSU sfusi, comprendente anche rifiuti organici, vetro e metalli, ha lo stesso potere calorifico di 0,4 tonnellate di carbone.Dalla rimozione dei non combustibili dagli RSU si ottiene il Combustibile Derivato da Rifiuti (CDR), una tonnellata del quale ha lo stesso valore calorifico di 0,6 tonnellate di carbone. In Europa circa un quarto di tutti i RSU (~ 33 milioni di tonnellate) viene incenerito ogni anno con recupero energetico, risparmiando in questo modo 11 milioni di tonnellate di carbone.Il combustibile derivato da imballaggi (CDI) è costituito da imballaggi leggeri, di solito carta, cartone e plastica, ed ha lo stesso contenuto di energia di 0,8 tonnellate di carbone. Nelle odierne centrali elettriche il CDI potrebbe sostituire fino al 30% del carbone bruciato per produrre energia elettrica.In Nuova Zelanda un'azienda produce combustibile per riscaldamento domestico con i cartoni per bevande e afferma che questo brucia più a lungo, produce più calore e meno fumo di legna o carbone. Questo stesso prodotto è stato utilizzato in Svizzera come combustibile in una fornace di cemento.Anche alcuni stabilimenti Tetra Pak trasformano gli scarti di produzione dei cartoni per bevande in bricchette combustibili la stessa tecnica, con l’ausilio di tecnologie appropriate, può essere applicata ai cartoni per bevande usati.

DAL RICICLO DELLLA CARTA èPOSSIBILE PRODURRE DIVERSI PRODOTTI, oltre alla carta

Molti sono i prodotti isolanti termoacustici, che poco ci interessano ai fini del design

Vediamo invece di seguito alcuni prodotti nuovi ed interessanti…

Environ® biocomposite (www.environbiconposites.com)

E’ un prodotto con cui si realizzano pannelli rigidi utilizzando una tecnologia bio-basata a partire da carta da riciclo e risorse agricole rinnovabili velocemente. La resina infatti è realizzata con le proteine della soia e può essere considerata una sorta di plastica biologica. L’immagine del materiale ricorda sensazioni date da legni esotici; a texture è continua e variabile in tutto lo spessore del materiale. I colori e i pattern sono creati appositamente e sono originali e specifici di questo materiale. . Il materiale non contiene solventi quindi non emette VOCs negli ambineti in cui è utilizzato e nell’atmosfera. Si taglia, si leviga e si rifinisce come fosse legno duro e, allo stesso modo, può essere tagliato e lavorato al laser con macchine c.n.c. Perché non assorba umidità come il legno va protetto con sostanze impermeabilizzanti (vernici, cere). La densità va da 1 a 1-1/2 quella del legno di quercia, quindi è piuttosto resistente e ha una buna durezza. Si possono produrre pannelli di dimensioni 4x8piedi (120x240cm circa) in vari spessori. L’impiego di questo materiale è un compromesso tra la necessità di lavorabilità del legno e l’aspetto tipico del granito. Può essere applicato a tutti gli impieghi tipici dell’arredamento di interni, non può essere usato all’esterno. Non va usato per applicazioni ad alto tasso di umidità o presenza di acqua come le cucine e i bagni – infatti le plastiche biologiche in proteine di mais sono biodegradabili!!!

http://www.environbiocomposites.comLa Environ Biocomposites LLC produce materiali compositi (a Phenix) biologici, partire da resine di origine vegetale e materiale riciclato. Altri prodotti dell’azienda sono: BIOFIBERTM pannelli in bioresina con fibre derivate dalla paglia di grano; Dakota Burl™ biocomposito a base di fibre vegetali che ha l’aspetto di legno nodoso.

Pannellature in Environ per la realizzazione di un ufficio

La texture dell’Environ èsimile a quella del granito

SHETKASTONEAll Paper Recycling, Inc. (dal sito dei produttori www.shetkastone.com)Il 40% dei rifiuti solidi urbani negli USA è costituito da carta. Attualmente solo una piccola parte viene riciclata, mentre continuano ad essere utilizzati alberi e petrolio per soddisfare il bisogno crescente di prodotti di consumo in carta e plastica. Questi prodotti possono essere fatti di carta riciclata o fibre vegetali o tessili. La missione di All Paper Recycling Inc. è: “ridurre i rifiuti pre-conusmo e post-consumo attraverso la creazione di prodotti ambientalmente responsabili e materiali edili fatti di carta riciclata o fibre vegetali o tessili.”shetkaSTONE è un prodotto rivoluzionario che ha un ciclo di vita 100% sostenibile. I prodotti realizzati con shetkaSTONE sono prodotti con carta riciclata pre e post consumo. I materiali di risulta del processo produttivo possono nuovamente essere riciclati nello stesso processo produttivo, cosìcome gli oggetti alla fine del loro ciclo di vita.Il processo brevettato utilizza qualunque tipo di rifiuto in carta e, attraverso una specifica amalgama, lo trasforma in un prodotto solido e resistente. Vengono così prodotte lastre il cui spessore, densità e resistenza possono essere controllati durante la realizzazione.. Il materiale può essere segato, levigato, incollato, inchiodato o avvitato. Sono stati realizzati pannelli per piani di appoggio di 75 cm lunghi sino a 6,40m. Il prodotto può essere rifinito con prodotti per il legno.

Attualmente produce shetkaSTONE in pannelli con i quali è possibile realizzare arredi, elementi edilizi, porte, elementi per imballi. La flessibilità del processo permette di creare stampi per vari prodotti inclusi: placche per premiazioni, porta matite, vaschette, ecc. che vengono prodotti principalmente su richiesta.

Sono state fatte produzioni limitate anche sei seguenti prodotti:Pannelli prefabbricatiPiani di tavoloSuperfici di lavoroPanche e sediePiastrelleEcc.

Altri oggetti prodotti con shetkaSTONE

SUNDEALA (www.sundeala.co.uk)

Materiale costituito da carta di giornale riciclata post-consumo, prodotto in pannelli e utilizzato come materiale per modellismo, supporti per bacheche, oggettistica per scuole tavoli, sedute, rivestimenti per pareti, oggetti di vario tipo. Viene anche usato come alternativa al legno per la realizzazione di bare! I pannelli sono ignifughi e possono essere usati anche all’esterno.

The 24-hour Sundeala facility produces 0.3 million boards each year - that's the equivalent of processing approx 110 million newspapers or 4000 tons of waste newsprint per annum.As each ton represents around three cubic metres of land fill space, that's a saving of 12000 cubic metres a year. Just from one factory

No other board has ever matched Sundeala for it near perfect combination of properties: •Sundeala boards feature a quality soft feel surface which belies the densely compacted fibres within. These give the board its strength and durability. •Pin retention is a characteristic which is difficult to quantify, but for safety and durability, Sundeala has become the benchmark. •Durability can also be a key issue. The lifelong performance of Sundeala boards is unrivalled, as they are easily restored when grubby or worn. Sundeala boards are made from recycled waste newsprint. the benefit to the environment was not an issue in the early years - waste newspaper was simply the best material for the job. Today the value of that choice is twice as important.Sundeala ‘K’ Quality Colourboard is supplied integrally dyed with non-toxic pigments in eight distinct colours, yellow, lilac, orange, wheat, red , blue, green and charcoal in 9 mm thickness only.

'K' Quality - Conforms to BS EN 622-3 MBL

Edge detail Square

Size (mm) 1220 x 2440

Thickness (mm)

6 & 9

Density Kg/m³

500

Weight Kg/m²

6mm - 3.3 9mm - 4.9

Lambda W/mK

0.07

Acoustic (SAC)

0.15 – Class E (9 mm thickness)

Fire performance

Class D

Colour Yellow, Lilac, Orange, Wheat, Red , Blue, Green and Charcoal and standard Light Grey

Sundeala 'A' QualitySundeala ‘A’ Quality incorporates natural colouring and binders to reduce moisture absorption and increase stability for exterior use in sheltered conditions. It is the only board in the Sundeala range supplied 12 mm thick.Available directly from Sundeala distributors throughout the UK and Ireland. Please click on “Distributors” button for details No other board has ever matched Sundeala for it near perfect combination of properties: Sundeala boards feature a quality soft feel surface which belies the densely compacted fibres within. These give the board its strength and durability.Pin retention is a characteristic which is difficult to quantify, but for safety and durability, Sundeala has become the benchmark. Durability can also be a key issue. The lifelong performance of Sundeala boards is unrivalled, as they are easily restored when grubby or worn

'A' Quality - Conforms to BS EN 622-3 type MBL.H

Edge detail Square

Size (mm) 1220 x 2440

Thickness (mm) 12

Density Kg/m³ 500

Weight Kg/m² 12 mm - 6.7

Lambda W/mK 0.07

Acoustic (SAC) 0.15

Fire performance Class D

Colour Light Brown

Sundeala FRBSundeala FRB board has been tested under the European harmonised Standards BS EN 13823:2002 and BS EN 11925-2, and successfully meets the criteria for Class B. It may therefore be used in locations that previously required British Standard and Building Regulation classifications of Class 1 and Class '0'. Available directly from Sundeala distributors throughout the UK and Ireland. Please click on “Distributors” button for details Sundeala FRB is integrally treated during the production process...in addition to its excellent flame resistant qualities it enjoys the unique features of all Sundeala Medium Boards: Sundeala boards feature a quality soft feel surface which belies the densely compacted fibres within. These give the board its strength and durability. Pin retention is a characteristic which is difficult to quantify, but for safety and durability, Sundeala has become the benchmark. Durability can also be a key issue. The lifelong performance of Sundeala boards is unrivalled, as they are easily restored when grubby or worn.

FRB - Conforms to BS EN 622-3 MBL

Edge detail Square

Size (mm) 1220 x 2440

Thickness (mm) 9

Density Kg/m³ 650

Weight Kg/m² 6.5

Lambda W/mK 0.075

Acoustic (SAC) 0.15 – Class E

Fire performance Class B

Colour Lilac, Wheat, Red , Blue, Green and standard Light Grey.

Azienda REMADE POLTRONA MEETING

Autore Marco Capellini

Anno 2004

Caratteristiche dei prodotti- Seduta realizzata in cartone ondulato- Dimensioni: seduta 480x420 Ǿ mm; con schienale 730 mm Obiettivi del progetto- Design di seduta per eventi o situazioni temporanee- Monomatericità del prodotto- Assemblabilità e disassemblabilità del prodotto- Riciclabilità del prodotto- Possibilità di personalizzazione del prodotto- Facilità di trasporto e stoccaggio La seduta nasce dalla volontà di realizzare un prodotto caratterizzato da una forma semplice, pulita ed immediatamente riconoscibile, facile da utilizzare e comoda da trasportare.L’uso temporaneo del prodotto rende necessario l’utilizzo di un materiale riciclato e completamente riciclabile quale il cartone ondulato.Il cartone si presta facilmente anche a personalizzazioni tramite stampa, permettendo differenti colorazioni o l’apposizione di marchi, foto e immagini. Ecodesign della sedutaIl prodotto è realizzato esclusivamente in cartone ondulato, materiale costituito per il 70% da fibra riciclata.Inoltre la disassemblabilità della seduta ne facilita la dismissione in raccolta differenziata.Il prodotto è riciclabile al 100%.

Caratteristiche dei prodotti- Prodotti in tubolari di cartone e alluminio riciclati Obiettivi del progetto- Ecodesign di una linea di prodotti da tubolari di cartone e alluminio- Disassemblabilità del prodotto- Facilità di trasporto stoccaggio e assemblaggio- Riciclabilità del prodotto DesignOgni prodotto della linea è costituito da elementi profilati in alluminio e da tubolari di cartone che possono essere facilmente assemblati e disassemblati dall’utente dopo l’acquisto al fine di ottimizzare le fasi di trasporto e stoccaggio.I tubolari inoltre possono essere facilmente personalizzabili tramite differenziazione di colore o l’apposizione di marchi o immagini. EcodesignI principi alla base del design del prodotto sono l’utilizzo di materiali riciclati (cartone 70%, alluminio 100%), la monomatericità delle componenti, la facile assemblabilità dei prodotti da parte dell’utente, la loro disassemblabilità in vista di un successivo riciclo delle stesse.

SEDUTE RECALL

Caratteristiche del prodottoCucina modulare realizzata in cartone, con un design semplice ed originale completa di piano cottura e forno elettrici, lavello, rubinetto, cassettiere e sportelli rigorosamente in cartone.Composta da due moduli di dimensioni 170 cm x 90 cm, ciascuno dei quali ha un peso di circa 12 kg, è stata realizzata con una struttura facile da assemblare e disassemblare. Complessivamente la cucina è lunga 340 cm, è alta 95 cm e profonda 65 cm, pesa circa 24 kg ed è dotata di cassettiera ed ampi sportelli. Per il piano di lavoro è stato utilizzato il Tetra Pak. Obiettivi del progetto- Assemblabilità e disassemblabilità del prodotto- Riciclabilità del prodotto- Facilità di trasporto e stoccaggio Ecodesign della cucinaPer la realizzazione della cucina sono stati utilizzati principalmente fogli di cartone ondulato a doppia e tripla onda, supportati internamente da quattro tubolari sempre in cartone. Il quantitativo di cartone impiegato risulta l'equivalente in peso di 70 quotidiani.Per il fissaggio delle parti è stata utilizzata colla e graffette metalliche.

CUCINA IN CARTONE per COMIECO

A4 DESIGN – Milano

www.a4design.it

Usato a pannelli multistrato

resistenza per massa

Cartone piegato

Resistenza per forma

www.disegni.com

Ma c’è anche chi con la carta costruisce…www.designboom.com

LOG HOUSE – Kone (Giappone) di Shigeru Ban

in june 1995, a great number of people were still forced to live in shabby tents in parks nearby theirdestroyed houses even six month after the earthquake in kobe. ban's solution was a cheap and simplestructure that could be build by anyone. the foundation was made of sand-filled beer cases, the walls of paper tubes and the ceiling and roof of tent material. the roof and the ceiling were kept separate in summerto allow air to circulate and closed in winter to retain warm air. they were easy to recycle after use, easy totransport, easy to store and the paper tubescould be made on site.'the good thing about paper tubes is that they are readily available in various thickness and diameters. the weight they can support depends on these two things. theoretically, I can make buildings a few stories high, but I haven't yet been given the opportunity,' says ban. shigeru ban is a pioneer of paper tube structures (PTS), he investigated the substance and found that notonly could recycled cardboard be molded into load-bearing columns, bent into beautiful trusses and quicklyassembled, but it could also be made waterproof and fire resistant. in the space between the paper tubes, self-adhesive waterproof sponge tape was applied to both sides.the units occupied 16 mq each and had an 'acceptable' appearance. the beer cases were rented from the manufacturer and were also used to form steps during the construction process. even in thesecircumstances of great need, ban's ever-present sense of humor was evident in his description of his choiceof 'kirin' beer crates over those of a rival company, because their yellow color harmonized better with the brown of the paper tubes.

shigeru ban: paper church

a slightly different construction was used to build a church. as a result of the earthquake, the takatori church in kobe burned down. the paper church has been constructed in only 5 weeks by 160 church volunteers.'it didn't allow a long design period and tests so the structure used the techniques of the paper architecture which had been developed in previous projects. it was also important thatit was low cost and could be assembled safely by volunteers without heavy machinery.' shigeru ban says.'the building was rectangular in form, 10 metres by 15 metres, with aninterior oval capable of accommodating 80 seats formed from 58 paper tubes, each one 5 metres in length, 330 mm in diameter, with a thickness of 15 mm. along the long axis of the oval the tubes were closely spaced to form a backdrop behind the stage, for the altar and aswell as forming a backspace for storage. along the front axis of the oval, the tubes wereplaced at a wider spacing so that when the front sashes were open, there would be a continuity between the interior and exterior spaces. his formed a fantastic space where the entrance sequence from the corridor to the main space could be experienced and where the eyes were drawn up towards the ceiling.