Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi...

6

Transcript of Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi...

Page 1: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral
Page 2: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral

Lanciata la sfida ai concorrenti in grado di sfornare amplificatori sotto le 1.000 ster-line. Arcam cala un asso in grado di sorprendere e di tenere a bada molte elettro-niche blasonate. I palati sopraffini si preparino ad apprezzare un componente chenon oso a definire “budget”, ma che invece fieramente etichetto come “democra-tico”: gli inglesi di Cambridge si sono fatti una reputazione che meritano al centoper cento.

48 FDS 248 ▼ Il Regno degli Ascolti

di Dimitri Santini

NIENTE SOUL,SIAMO INGLESI?

AMPLIFICATORE INTEGRATO

ARCAM FMJ A29

Page 3: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral

Quanti di voi pensano che i mo-delli intermedi della gammasiano trovate degli uffici mar-

keting? Ok, giù le mani. Quanti pen-sano che non suoneranno mai come imodelli di punta e non costeranno maitanto meno? Gli stessi con le mani al-zate. Ecco, io la penso esattamente inquesto modo. Che bisogno c’è di ar-ricchire una gamma già comprensivadi un entry-level bensuonante, comeil FMJ A19 e dove c’è un potente emassiccio fratellone che si chiamaFMJ A39 (per non dire dell’A49)? InArcam lo sanno, eccome.Il FMJ A29 non ha gli avambracci diPopeye o il collo di Bruto, ma neppu-re le gambine di Olivia.“Surprised by the british”, mi viene dadire parafrasando Nancy Harms (Sur-prised by the morning - “In the Indigo”;testo ispirato a una poesia di Siri My-hram), anche se non è con lei che ini-zierò la prova di questo mese. L’ideadel disco da cui cominciare me l’hadata proprio il primo ascolto acriticodell’Arcam e alcune sue caratteristicheemerse già dopo la prima notte di ro-daggio passivo. Ho usato di nuovo

l’orrendo termine...Pertanto sono andato dritto allo scaf-fale della black music, pizzicando“BLACKsummer’s night” di Maxwell.Si tratta dell’album della maturità diMaxwell, annunciato nel 2008 comeprima uscita di una trilogia che si sa-rebbe compiuta entro il 2010. Per far-vi capire quanto tempo si è preso ilcantante di origini miste afroamericanee portoricane, sappiate che è uscito ilvolume II nelle scorse settimane.“BLACKsummer’s night” è ben preso,ben suonato, morbido e potente, sen-suale e graffiante... cosa c’entra il soulcon il carattere inglese? Più del pre-visto, fa notare Arcam. Altro che il pro-verbiale distacco british, ho scopertomolto calore, e non veniva dalla grigliasuperiore di raffreddamento.

TECNICAL’impianto usato si è arricchito dei bo-okshelf danesi Audiovector SR1 Avan-tgarde con stand dedicati - non vedol’ora di raccontarveli! - che hanno fat-to compagnia alle mie amate DavisAcoustic Olympia One Master. Comesorgente ho collegato il Sony DVP

NS930VL, cavi di segnale Acrolink 7N-A2200 III, cavi di alimentazione scher-mati autocostruiti, cavi di potenzaautocostruiti. Attenzione al nonno,che ultimamente è spesso spento cau-sa recensioni di altre elettroniche: sitratta del mio Musical Fidelity A200,tecnicamente l’avo del Musical Fide-lity M6SI che sarà presto recensito eche ha condiviso il mobiletto con ilconnazionale di questo mese.Comincerei subito da un aspetto chedi tecnico ha poco: Il FMJ è bello, pu-lito, ben rifinito, ecc. ecc., ma il colo-re, che secondo gli inglesi sta bene contutto, devo dire che non è un granché.Certo non fa parte dei criteri di ascol-to, ma non dimentichiamo mai il WAF(no no, non guardate sotto... questavolta rubo il riquadrato per la mia cro-ciata). Con quel colore e quelle pro-porzioni, la grossa manopola fronta-le, aggiungerei con quella griglia su-periore un po’ grezza, fa tanto NADserie 30 anni ‘80...Di contro, il set di connessioni offerteè molto completo a popoloso, ivi com-presa la possibilità di prelevare il se-gnale dopo il pre, un ingresso phono

49ARCAM FMJ A29 ▼ FDS 248

Ottima la costruzione interna e l’ingegnerizzazione dei vari componenti. Molto pulito e ben costruito.

Page 4: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral

MM, un ingresso jack per player di va-rio tipo e un’uscita cuffia. La morset-tiera dei binding post è ben fatta ed iso-

lata, inutile dire che accetta banana,cavo spellato e forcella. La vaschettaIEC permette l’eventuale adozione diun cavo di alimentazione più esoteri-co dello standard in dotazione.Cosa c’è dentro? La classe di amplifi-cazione che Arcam ha eletto a filoso-fia costruttiva è la classe G. Si tratta diun amplificatore sostanzialmente inclasse AB con rail di alimentazione atensione relativamente bassa. Quando- e solo quando - serve ecco che dei railaggiuntivi forniscono quel che ci vuo-le per arrivare alla potenza richiesta.Sto banalizzando il concetto, ma la to-pologia circuitale a cui si affidano gliinglesi non è per nulla banale e va resoloro il merito di riuscire a costruire am-plificatori così bensuonanti ai livelli diprezzo proposti. La classe G sembraerogare più potenza di quella di targa,pur mantenendo certe caratteristichedella classe AB, a mio parere più mu-sicale della classe D e dei suoi brevet-ti annessi come la classe T.

ASCOLTOPer farmi gridare al miracolo ce nevuole. Non sono incontentabile, ma disolito pretendo molto, prima di pren-dere la misura con la classe di appar-tenenza di quello che sto ascoltando.L’Arcam FMJ A29 non fa eccezione, nelsenso che appena acceso mi sembra-va assolutamente troppo ovattato.Una notte intera di ginnastica passiva(senza volume) gli ha molto giovato,dopo 24 ore di lavoro è cambiato dra-

sticamente. Venendo da un discreto pe-riodo di ascolti molto analitici, detta-gli finissimi e musica HD ho subito ap-prezzato la maggior musicalità del-l’A29. Quello che in brevissimo tem-po è saltato all’occhio (pardon, orec-chio) è che il mediano di Arcam ha au-torevolezza, spinta e dinamica. Moti-vo per cui ho scelto il disco che ho scel-to. Attenzione perché in questa regi-strazione c’è raffinatezza, decisione, at-mosfera e sensualità, non sto dando uncompito facile al nostro di questomese... Maxwell ha aspettato per solo3258 battute, ma ci ha messo molto dipiù a partorire questo piccolo ma-sterpiece del soul: ben due anni e peril secondo siamo già a sei. E ci ha in-filato dentro un sacco di bella musica,senza nascondere le sue chiare ispi-razioni, Prince soprattutto.Non mi piace la prima traccia, tropposensuale e molto ammiccante verso ilpubblico femminile, chissà perchéparto sempre dalla seconda: “Cold”.La voce di Maxwell è magnetica, leg-germente nasale così com’è di natura,non pulitissima ma penetrante. Vadoa cercare il pelo: i fiati non mi sem-brano eccezionali, peccato perché l’ar-rangiamento, specie nel quarto pezzo,“Help Somebody”, è fantastico. Le stes-se voci sono abbastanza indietro, for-se troppo; la separazione tra gli stru-menti poteva essere maggiore, ecc. ecc.Però l’ascolto mi sta piacendo, micoinvolge. Ho nella mente le immaginidi alcuni concerti e se chiudo gli occhicapisco perché mi sta piacendo: l’ef-fetto è molto “live”. C’è un’aria fu-mosa, sembra tutto in bianco e nero,Maxwell ha la sua solita camicia bian-ca e gli occhi chiusi, si sente la sua con-centrazione e il sentimento che mettenell’eseguire “Pretty Wings”. Una sce-na eccellente, ecco che c’è! Sebbenepecchi un po’ in fase di rifinitura, il pic-colo Arcam fa scomparire i diffusorimolto facilmente e immerge il tutto inun’atmosfera reale, tangibile.Lo stesso fatto di tenere la scena un po’“allineata” contribuisce all’idea di unpalcoscenico posizionato a breve di-stanza, rendendo l’ascolto potente maintimo. Anche la separazione non ec-cellente riprende un po’ l’aria che si re-spira nei piccoli club, generando co-munque un amalgama molto grade-vole e mai fastidiosa anche a volumipiuttosto elevati. Certamente diffuso-ri della categoria delle Olympia Onesono adeguate al nostro Arcam, ma vo-glio vedere come si comporta conclassi superiori, leggi Audiovector.Ormai sono di soul, tanto vale conti-

50 FDS 248 ▼ ARCAM FMJ A29

Il Rodaggio (rubiamo lo spazio al solito WAF)

Molti esperti si sono ampiamente espressi sulla questione, adducendo emotivando. La mia particolare disaffezione alla pratica affonda le radicisenza meno nell’irrequietudine eccitatoria che un nuovo giocattolo audio-filo crea. A ben vedere, però, soffro allo stesso tempo di una grave formadi disaccordo linguistico sull’uso della parola riferita alla pratica: il signifi-cante sbagliato?Garzanti può aiutarmi: rodaggio [ro-dàg-gio] n.m.; pl. -gi1. periodo iniziale del funzionamento di una macchina, durante il quale levarie parti degli organi in moto relativo tendono a raggiungere il mutuoadattamento | in particolare, si dice del periodo iniziale di funzionamentodei motori a combustione interna, che vengono spinti a regimi progressi-vamente crescenti: un’automobile in rodaggio, il cui motore è in rodaggio.2. periodo di adattamento fisico o psicologico: ho bisogno di un po’ di ro-daggio per abituarmi alla nuova posizione.Etimologia: ← dal fr. rodage, deriv. di roder “levigare per attrito”, che conti-nua il lat. rodĕre ‘rodere’.Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma-ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral diesel? Ma se vogliamo ricono-scere un’anima ai nostri beneamati ampli/sorgenti/diffusori ecco chepotremmo usare l’accezione “2.”. Meglio ancora, nei sinonimi Treccanicampeggia un meraviglioso “assestamento”. Non me ne vogliano i puristi,dal prossimo articolo userò questo.

PRO- Bella spinta, sembra più potentedi quanto dichiarato.- Palcoscenico ottimo, bendisegnato anche se poco profondo.- Prezzo abbordabilissimo inassoluto, non solo per il livelloofferto.

CONTRO- Risolvere molti strumenti tuttiinsieme non gli riesce benissimo.- Pecca un po’ di raffinatezza,specie in certi generi.- Uscita cuffia, questa sconosciuta...

DISCHI UTILIZZATI:

Page 5: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral

Dona 2€ con SMS da cellulare personale Dona 2€ con chiamata da rete fi ssa Dona 2 o 5€ con chiamata da rete fi ssa

Gli occhi di Benedetta mi diconoquello che lei non può più dire.

Amadeus

L’illusione di una vita normale per le bambine con la Sindrome di Rett svanisce verso i due anni. A quell’età iniziano ad avere i primi sintomi di una malattia che gli impedirà l’uso della parola, delle mani, delle gambe. Come è successo a Benedetta. Con AIRETT possiamo sostenere la ricerca di una cura e aiutare le bambine con la Sindrome di Rett a superare le di� coltà quotidiane.45503

Invia un sms o chiama da rete fi ssa ilInvia un sms o chiama da rete fi ssa il

Diamo insieme una vita migliore a Benedetta e a tutte le bambine con la Sindrome di Rett

Dall’11 al 20 settembre

www.airett.it

Page 6: Il Regno degli Ascolti...nua il lat. rodĕre ‘rodere’. Nell’audio non ho mai visto dispositivi a combustione interna: ve l’imma - ginate un Krell a ciclo Otto? Uno Spectral

nuare con “Acoustic Soul” di IndiaArie: un disco total black, sinuoso e po-tente. Lei ha una voce fantastica, mail master pecca un po’ di eccessiva en-fasi nei bassi. L’A29 non perde auto-revolezza e fa quel che può per rime-

diare alla fuga di frequenze. Di buonoc’è anche che scalda ancor più la vocedi India Arie, registrata troppo asciut-ta, e Brown Skin diventa un canto di se-duzione, preludio sensuale al pezzosuccessivo, Strength, Courage & Wi-sdom. Il disco diventa ancora più car-nale, denso di promesse e il suono chel’Arcam ne estrae è esso stesso densoe dinamico. Il malcapitato John Legendè invece incappato nella serata “mista”,di ascolto in aria e in cuffia. “Love in thefuture” è un album molto maturo,con due tracce che ci dividiamo comepreferite io e la consorte. Se siete cu-riosi si tratta di We loved it e Aim High.Inserendo il jack delle Grado SR60i i fi-nali si autoescludono (bene), ma il suo-no non c’entra niente con quello in aria(male). Cuffie sfortunate? Con unamossa impropria connetto le FinalSonorous X, che appartengono aduna classe di tutt’altro livello: il risul-tato cambia di poco. Peccato. Lo diròin inglese, così i costruttori di integratibritannici capiranno: save your moneyand stop building cheap headphoneamps. Meglio tornare all’ascolto daidiffusori, ascolto che invece non smet-te di regalarmi molte emozioni anchecon questo disco. Bello il timbro delpiano di John Legend, belli i dettaglidel basso asciutto, bella la vivacità dicerti passaggi, da ascoltare fino allafine... Ovviamente ho rimesso da capola traccia We loved it, almeno mi sono

goduto il contrasto tra la voce pasto-sa e avvolgente di John Legend equella acuta, graffiata e penetrante diSeal. L’Arcam FMJ A29 e il soul van-no decisamente d’accordo.

CONCLUSIONISono sorpreso, positivamente sorpre-so. Non posso dire che sia il migliorsuono che abbia mai sentito, ma è stu-pefacente il livello raggiunto dall’A29se consideriamo la fascia di prezzo. Cisono difetti, ma sarei proprio curiosodi contare quanti concorrenti si mettedietro questo ottimo Arcam.Non mi aspettavo una tale autorevo-lezza, una tale capacità di spingere an-che dichiarando solo 80 W. Sono con-tento che oggi la tecnologia possa farfruire buona musica anche ai porta-fogli meno gonfi, io sono costante-mente alla ricerca di questo. Se nonavessi un amplificatore di rango comeho la fortuna di avere questa sarebbeuna probabile scelta, certo pilotatadal mio gusto personale. Non c’è la raf-finatezza di amplificatori più posi-zionati in alto nel listino prezzi, ma lodefinirei un bel compromesso: timbricacorretta, bel bilanciamento, scena ec-cellente. Cercando bene al prezzo giu-sto, mettendoci un paio di diffusori dipari livello e un CDP decente ecco l’im-pianto con 3000€, cavi compresi.Per fare anche poco di più temo oc-corra spendere molto di più...

52 FDS 248 ▼ ARCAM FMJ A29

CARATTERISTICHE TECNICHE

Tipo: Amplificatore integrato stereoPotenza: 80 W su 8 Ohm (20 Hz – 20kHz)Total Harmonic Distortion: 0,003(80% della potenza, 8 Ohm, 1 kHz)Rapporto Segnale-Rumore (A-weighted): 105 dB (80 dB ingressophono)Sensibilità In Ingresso: 1 Vnominale (5 mV a 1 kHz ingressophono)Impedenza In Ingresso: 10 kOhm(47 kOhm ingresso phono)Ingressi: 7 linea più 1 phono MMPre Out: Livello d’uscita 735 mV –Impedenza d’uscita 230 OhmDimensioni (lxhxp): 433 x 85 x 275mmPeso: 9,2 Kg

Prezzo IVA inclusa: Euro 2.200,00

Distributore: MPI ElectronicTel. 02-9361101Web. www.mpielectronic.com

Il retro del Arcam FMJ A29, ricco di connessioni e di possibilità di pilotaggio.

Il frontale molto pulito nonostante l’ampia gamma di scelta delle sorgenti.