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Il Protocollo di Kyoto e le foreste italiane: l’inventario nazionale
delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio (INFC)
Enrico PompeiCorpo forestale dello Stato - INFC
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008
Gli Inventari forestali sono strumenti utilizzati per quantificare su basesu base statisticastatisticail patrimonio boschivo.
Producono stime dell’entità e della distribuzione delle risorseforestali, per un determinato ambito territoriale e con prefissati livelli di incertezza.
Forniscono la misura dei cambiamenti delle risorse forestaliattraverso l’osservazione di indicatori del loro stato e dellecause di modifica.
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
INFC: IL DISEGNO DI CAMPIONAMENTO
IFNI 1985IFNI 1985 INFC 2005INFC 2005
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
6,865 punti di campionamento
FASE 1FASE 1 Classificazione dellClassificazione dell’’usouso--copertura del suolocopertura del suolo
~~ 301,000 punti di campionamento
FASE 2 FASE 2 Classificazione delle aree forestali e rilievo attributi qualitativi
30,000 punti di campionamento
FASE 3 FASE 3 Rilievi quantitativi
IL DISEGNO DI CAMPIONAMENTO
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
- copertura arborea> 10%
- area > 0.5 ha
- larghezza > 20 m
- altezza potenziale > 5 m
"Foreste" e "Altre terre "Foreste" e "Altre terre boscateboscate" come definite da FAO " come definite da FAO –– FRA 2000FRA 2000
IL DOMINIO INVENTARIALE
- copertura arborea> 10%
- area > 0.5 ha
- larghezza > 20 m
- altezza potenziale > 5 m
"Foreste" e "Altre terre "Foreste" e "Altre terre boscateboscate" come definite da FAO " come definite da FAO –– FRA 2000FRA 2000
Boschi densie aperti
Boschi giovani
Aree temporan. prive di soprassuolo
Impianti di arboricoltura da legno
Boschi da seme
Vivai forestali
Arbusteti
Boschi radi
FORESTEFORESTE
ALTRE ALTRE TERRE TERRE BOSCATEBOSCATE
IL DOMINIO INVENTARIALE
Boschi bassi Boscaglie
Superficie forestale totale
Definizione FRA2000
Superficie territoriale
Fonte ISTAT, 2002
(ettari) (ettari)
10.467.53310.467.533ES (%) 0.3ES (%) 0.3
30.132.84530.132.845
34,7%34,7%Inventario Nazionale Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonioforestali di Carbonio
Superficie forestale nazionale8.675.000 ha (ES%= 0,9)
Inventario Forestale Nazionale Italiano 1985
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
10.467.53310.467.533ES (%) 0.3ES (%) 0.3
Superficie forestaleSuperficie forestaletotaletotale
Altre terre Altre terre boscateboscate
1.708.333 1.708.333 ES (%) 1,3ES (%) 1,3
Impianti di arboricolturaImpianti di arboricolturada legnoda legnoAree temporaneamente prive Aree temporaneamente prive di soprassuolodi soprassuolo
122.252122.252
53.98153.981
Aree Aree boscateboscateinaccessibili o non classificateinaccessibili o non classificate
398.095398.095
8.759.200 8.759.200 ettariettari
1.708.333 1.708.333 ettariettari
8.759.200 8.759.200 ES (%) 0,4ES (%) 0,4
BoscoBosco
8.582.9688.582.968Boschi altiBoschi alti
(83,7%)(83,7%)
Boschi bassiBoschi bassi 124.229124.229Boschi radiBoschi radi 146.415146.415(16,3%)
48.67848.678BoscaglieBoscaglie(16,3%)
ArbustetiArbusteti 990.916990.916
Superficie Forestale
totale
Superficie Forestale
totale
BoscoBoscoAltre Terre
boscateAltre Terre
boscate
Boschi alti
Boschi alti
Impianti di arboricoltura
da legno
Impianti di arboricoltura
da legno
Aree temp.
prive di soprassuolo
Aree temp.
prive di soprassuolo
Boschi bassi
Boschi bassi
Boschi radi
Boschi radi
BoscaglieBoscaglie ArbustetiArbusteti
Aree boscate
inaccess. o non
classificate
Aree boscate
inaccess. o non
classificate
Categorie inventarialiCopertura, altezza attuale ed a maturità in situ.
Macrocategorie inventariali
SUPERFICIEFORESTALE
TOTALE
SUPERFICIEFORESTALE
TOTALE
Sottocategorie forestaliUnità fisionomiche omogenee
(comp. floristica e/o aree geogr. e/o cond. ambientali)
68 68 7 7 16 16
1717 33 1717 1717 1717 33
Categorie forestaliUnità di tipo fisionomico (specie prevalente)
INFC - Schema di classificazione adottato
Categorie e sottocategorie forestali
1 - Boschi dilarice e cembro
Larici-cembreto
Lariceto in fustaia chiusa
Larici isolati nella brughiera subalpina
Altre formazioni di larice e cembro
2 - Boschi diabete rosso
Pecceta subalpina
Pecceta montana
Altre formazioni con prevalenza di abeterosso
3 - Boschi diabete bianco
Abetina e abeti-faggeta a mirtillo e Majanthemum
Abetina a Cardamine
Abetina a Campanula
Altre formazioni di abete bianco
4 - Boschi di pinosilvestre e montano
Pineta di pino silvestre a erica
Pineta di pino silvestre a carice oppureastragali
Pineta di pino silvestre a farnia e molinia
Pineta di pino silvestre a roverella e citisoa foglie sessili
Pineta di pino montano
Altre formazioni a pino silvestre e montano
5- Pinete di pinonero, laricio e loricato
Pineta di pino nero a erica e orniello
Pineta di pino nero a citiso e ginestra
Pineta di pino laricio (Pinus laricio)
Pineta di pino loricato (Pinusleucodermis)
Altre formazioni di pino nero e laricio
6 - Pinete di pinimediterranei
Pinete di Pinus pinaster
Pinete di Pinus pinea
Pinete di Pinus halepensis
7 -Altri boschi diconifere, pure o miste
Formazioni a cipresso
Altre formazioni di conifere
8- Faggete
Faggete mesofile
Faggete acidofile a Luzula
Faggete termofile a Cephalanthera
Faggete a agrifoglio, felci e campanula
Altre formazioni di faggio
Boschi altiBoschi alti
9 - Querceti a rovere, roverella e farnia
Boschi di rovere
Boschi di roverella
Boschi di farnia
Altre formazioni di rovere, roverella o farnia
10 - Cerrete, boschi di farnetto, fragno, vallonea
Cerrete di pianura
Cerrete collinari e montane
Boschi di farnetto
Boschi di fragno e nuclei di vallonea
Altre formazioni di cerro, farnetto, fragno, vallonea
11 - CastagnetiCastagneti da legno
Castagneti da frutto, selve castanili
12 - Ostrieti, carpineti
Boschi di carpino nero e orniello
Boscaglia di carpino orientale
Boschi di carpino bianco
13 - Boschi igrofili
Boschi a frassino ossifillo e olmo
Boschi a ontano bianco
Boschi a ontano nero
Pioppeti naturali
Saliceti riparali
Plataneti
Altre formazioni forestali in ambienti umidi
14 - Altri boschicaducifogli
Acero-tilieti di monte e boschi difrassino e altre specie
Acereti appenninici
Boschi di ontano napoletano
Boscaglie di Cercis
Betuleti, boschi montani pionieri
Robinieti e ailanteti
Altre formazioni caducifoglie
Boschi altiBoschi altiCategorie e sottocategorie forestali
15 – Leccete
Lecceta termofila costiera
Bosco misto di leccio e orniello
Lecceta rupicola
Boscaglia di leccio
16 - SughereteSugherete mediterranee
Pascolo arborato a sughera
17 - Altri boschi dilatifogliesempreverdi
Boscaglie termomediterranee
Boschi sempreverdi di ambientiumidi
Categorie e sottocategorie forestali
Pioppeti artificiali Pioppeti artificiali
Piantagioni di altrelatifoglie
Piantagioni di latifoglie
Piantagioni di eucalipti
Piantagioni diconifere
Piantagioni di conifere indigene
Piantagioni di Pseudotsugamenziesii
Piantagioni di Pinus radiata
Altre piantagioni di conifereesotiche
Arbusteti subalpini
Mughete
Altri arbusteti subalpini diaghifoglie
Brughiera subalpina
Formazione ad ontano verde
Saliceti alpini
Arbusteti di climatemperato
Pruneti e corileti
Altri arbusteti di clima temperato
Arbusteti a ginestra (Spartiumjunceum)
Arbusteti a ginestra dell’Etna(Genista aetnensis)
Altre formazioni di ginestre
Arbusteti a ginepro
Macchia, arbustetimediterranei
Formazione a ginepri sul litorale
Macchia a lentisco
Macchia litorale
Cisteti
Altri arbusteti sempreverdi
Impianti di arboricoltura da legnoImpianti di arboricoltura da legnoArbustetiArbusteti
53.981
122.252
Boschi alti ImpiantiAree temporaneamente prive di soprassuolo
10.467.533 10.467.533 ettariettari
Superficie forestale nazionaleSuperficie forestale nazionale
Impianti di arboricolturaImpianti di arboricolturada legnoda legnoAree temporaneamente prive Aree temporaneamente prive di soprassuolodi soprassuolo
8.582.9688.582.968
122.252122.252
53.98153.981
BOSCO BOSCO 8.759.200 ha 8.759.200 ha
8.759.2008.759.200
1.708.3331.708.333
Boschi alti Boschi alti 8.582.968 ha 8.582.968 ha
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
Categorie InventarialiCategorie Inventariali
Boschi altiBoschi alti
BoscoBosco8.759.2008.759.200 (83,7%)(83,7%)
ES (%) 0,4ES (%) 0,4
10.467.533 10.467.533 ettariettari
Superficie forestale nazionaleSuperficie forestale nazionale
8.759.200
1.708.3331.708.333 Categorie InventarialiCategorie Inventariali
124.229
146.415
48.678
398.095 Boschi bassi
Boschi radi
Boscaglie
Arbusteti
Aree boscate inaccessibilio non classificate
ArbustetiArbusteti990.916 ha 990.916 ha
Aree Aree boscateboscateinaccessibili o non classificateinaccessibili o non classificate
ArbustetiArbusteti
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
Altre terre Altre terre boscateboscate
ES (%) 1,3ES (%) 1,31.708.3331.708.333
(16,3 %)(16,3 %)
Boschi bassiBoschi bassi 124.229124.229Boschi radiBoschi radi 146.415146.415
48.67848.678BoscaglieBoscaglie
990.916990.916
Estensione della superficie forestalesuperficie forestale in Italia per distretti territoriali
Distretti territoriali Superficie forestale(Bosco + Altre terre boscate)
Superficie territoriale(Fonte ISTAT, 2002)
Coefficientedi boscosità
(ettari) ES (%) (ettari) (%)Sardegna 1.213.250 0,8 2.408.989 50,4Toscana 1.151.539 0,7 2.299.018 50,1Piemonte 940.116 1,0 2.539.983 37,0Lombardia 665.703 1,2 2.386.285 27,9Calabria 612.931 1,1 1.508.055 40,6Emilia Romagna 608.818 1,2 2.212.309 27,5Lazio 605.859 1,2 1.720.768 35,2Veneto 446.856 1,4 1.839.122 24,3Campania 445.274 1,5 1.359.025 32,8Abruzzo 438.590 1,3 1.079.512 40,6Trentino 407.531 1,1 620.690 65,7Umbria 390.255 1,2 845.604 46,2Liguria 375.134 1,1 542.024 69,2Alto Adige 372.174 1,3 739.997 50,3Friuli V.G. 357.224 1,3 785.648 45,5Basilicata 356.426 1,5 999.461 35,7Sicilia 338.171 1,9 2.570.282 13,2Marche 308.076 1,6 969.406 31,8Puglia 179.040 2,6 1.936.580 9,2Molise 148.641 2,3 443.765 33,5Valle d’Aosta 105.928 2,7 326.322 32,5
Italia 10.467.533 0,3 30.132.845 34,7Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
Superficie forestale totale nei vari distretti territoriali17
9.040
ha
390.2
55 ha60
5.859
ha
1.213.250 ha
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
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Valle
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osta
Errore campionarioE.S. (%) 0,1
Superficie forestale totale, territoriale e coefficiente di boscosità nei vari distretti territoriali
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
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0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
Coe
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sità
(%)
Superficie forestale totale Superficie territoriale Coefficiente di boscosità
Calabria40,6%
Sardegna50,4 %
Campania32,8 %
Trentino 65,7 %
Liguria69,2%
Basilicata35,7%
Puglia9,2 %
Superficie boschi alti, territoriale e coefficiente di boscosità nei vari distretti territoriali
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
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20,0
30,0
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50,0
60,0
70,0
Coef
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osco
sità
(%)
Superficie boschi altiSuperficie territorialeCoefficiente di boscosità
Calabria30,4%
Sardegna22,8%
Campania28,0%
Trentino 60,1%
Liguria61,9%
Basilicata25,8%
Puglia7,4%
I Boschi altiBoschi alti sono stati classificati in …
…17 unità di tipo fisionomico
• Boschi di larice e cembro• Boschi di abete rosso• Boschi di abete bianco • Pinete di pino silvestre e montano• Pinete di pino nero, laricio e loricato• Pinete di pini mediterranei • Altri boschi di conifere, pure o miste• Faggete• Boschi a rovere, roverella e farnia• Cerrete, boschi di farnetto, fragno, vallonea• Castagneti• Ostrieti, carpineti• Boschi igrofili• Altri boschi caducifogli• Leccete• Sugherete• Altri boschi di latifoglie sempreverdi
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
Categoria forestale Boschi alti ES (%)Boschi a rovere, roverella e farnia 1.084.247 1,8Faggete 1.035.103 1,8Cerrete, boschi di farnetto, fragno, vallonea 1.010.986 1,7Altri boschi caducifogli 994.777 1,8Ostrieti, carpineti 852.202 2Castagneti 788.408 2,1Leccete 620.318 2,3Boschi di abete rosso 586.082 2,2Boschi di larice e cembro 382.372 3Pinete di pino nero, laricio e loricato 236.467 3,9Boschi igrofili 229.054 4Pinete di pini mediterranei 226.101 4Sugherete 168.602 4,5Pinete di pino silvestre e montano 151.671 4,9Altri boschi di latifoglie sempreverdi 84.712 6,6Boschi di abete bianco 68.460 7,4Altri boschi di conifere, pure o miste 63.407 7,7
TOTALE 8.582.968 0,4
Estensione in Italia delle 17 categorie
forestali dell’INFC
(Boschi alti)
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
10.467.533 10.467.533 ettariettari
Superficie forestale nazionaleSuperficie forestale nazionale
8.759.200
1.708.3331.708.333
7,3 8,62,8
23,3
0,0
50,0
100,0
Dis
tribu
zion
e (%
)
Boschi bassi Boschi radi Boscaglie Arbusteti Aree boscateinaccessibili
o nonclassificate
Distribuzione (%) delle categorie inventariali di altre terre boscate
58,0 %
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
Categorie InventarialiCategorie InventarialiBoschi bassiBoschi bassi 124.229124.229Boschi radiBoschi radi 146.415146.415
Aree Aree boscateboscateinaccessibili o non classificateinaccessibili o non classificate
48.67848.678BoscaglieBoscaglie
ArbustetiArbusteti 990.916990.916
Distribuzione (%) degli arbusteti, distinti nelle 3 Categorie dell’INFC, nei vari distretti territoriali
0,0
20,0
40,0
60,0
80,0
100,0
Sard
egna
Cal
abria
Pugl
ia
Cam
pani
a
Bas
ilica
ta
Sici
lia
Lazi
o
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ria
Tosc
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Italia
Arbusteti subalpini Arbusteti di clima temperato Macchia,arbusteti mediterranei
I Boschi italiani risultano essere costituiti per circa il 68% da popolamenti a prevalenza di latifoglie e per il 13% da boschi puri di conifere.
La predominanza dei boschi di latifoglie è comune a tutto il panorama regionale italiano, ad eccezione di alcuni contesti alpini (Valle d’Aosta, Trentino e Alto Adige)
10 %9% 13 %
68 %Puro di coniferePuro di latifoglieMisto di conifere e latifoglieSuperficie non classificata per il grado di mescolanza
Composizione dei boschi di Valle d'Aosta, Trentino e Alto Adige
14%
14%8%
65%
Puro di coniferePuro di latifoglieMisto di conifere e latifoglieSuperficie non classificata per il grado di mescolanza
La composizione per conifere e latifoglie La composizione per conifere e latifoglie
5.942.912 ha
1.172.806 ha
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
RipartizioneRipartizione dei boschi per grado di mescolanza del soprassuolo dei boschi per grado di mescolanza del soprassuolo
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
Piemonte
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Calabria
Sicilia
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Puro di coniferePuro di latifoglieMisto di conifere e latifoglieSuperficie non classificata per il grado di mescolanza
Calabria273.496 ha
Lombardia362.805 ha
Toscana776.530 ha
Lazio444.145 ha
Alto Adige271.654 ha
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
0,0
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Puglia
Basilic
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Calabr
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Puro di conifere Puro di latifoglie Misto di conifere e latifoglie Superficie non classificata per il grado di mescolanza
RipartizioneRipartizione dei boschi per grado di mescolanza del soprassuolo dei boschi per grado di mescolanza del soprassuolo
50%
Molise89,2%Alto Adige
80,6 %
In quasi tutti i distretti territoriali la classe di mescolanza piùrappresentata occupa più del 50% dei Boschi, ad eccezione del Veneto dove i boschi di latifoglie prevalgono con il 46% del totale.
Composizione percentuale impianti arboricoltura da legno 8%5% 3%
84%Puro di coniferePuro di latifoglieMisto di conifere e latifoglieSuperficie non classificata per il grado di mescolanza
Anche per gli Impianti di arboricoltura da legno i dati evidenziano la prevalenza delle latifoglie: 84% della superficie è occupata da specie di latifoglie coltivate in purezza.
La composizione per conifere e latifoglie La composizione per conifere e latifoglie
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico P i
ESTENSIONE E COMPOSIZIONE DEI BOSCHI ITALIANIESTENSIONE E COMPOSIZIONE DEI BOSCHI ITALIANILe categorie inventariali e forestali La composizione per conifere e latifoglie
ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALIASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALILa proprietàLa pianificazione forestaleI vincoli e le aree protetteLa disponibilità al prelievo legnoso L’accessibilità delle aree forestali
CARATTERI DEI SOPRASSUOLI FORESTALICARATTERI DEI SOPRASSUOLI FORESTALILa copertura delle chiome Il tipo colturale e lo stadio evolutivo L’origine dei soprassuoli Lo stato di salute I margini del bosco La struttura orizzontale
CARATTERI STAZIONALI CARATTERI STAZIONALI La quota La pendenza L’esposizione La giacituraL’accidentalitàI fenomeni di dissesto
MICROHABITAT E MICROHABITAT E INFRASTRUTTUREINFRASTRUTTUREI microhabitat Le infrastrutture
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ATTRIBUTI RILEVATI DALL’INFC
I risultati ottenuti sono relativi ai seguenti aspetti:• proprietà;• pianificazione forestale;• vincoli e aree protette;• disponibilità al prelievo legnoso;• accessibilità alle aree forestali.
Date le particolari caratteristiche degli attributi elencati, adeccezione del grado di accessibilità, queste informazioni sono state per lo più reperite prima dei rilievi in campo, utilizzando fonti informative varie come documenti catastali, cartografie, archivi GIS, interviste al personale forestale locale. Per la classificazione si è fatto esclusivo riferimento alla posizione del punto di campionamento (punto C), senza fare ricorso ad aree di osservazione di dimensioni prefissate.
ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALIASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI
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Proprietà
Riferita alla particella Riferita alla particella catastale nella quale ricade il catastale nella quale ricade il punto di campionamentopunto di campionamento
Dati derivati da: • documenti catastali
(archivi del Sistema Informativo della Montagna)
• interviste
due distinti livelli gerarchici
Proprietà
Complessivamente il 63.5%63.5% della superficie forestale (Bosco e Altre terre boscate) risulta di proprietà privata, il 32.4% è di proprietà pubblica, mentre il 4% della superficie non è stata classificata per tale carattere.
Ripartizione della superficie forestale totale per tipo di proprietà
32,4%
4,1%
63,5%
Proprietà privata Proprietà pubblica Non classificata per il carattere della proprietà
Proprietà
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Pianificazione forestale
Nella rilevazione inventariale sono state considerate sia la pianificazioneforestale nella sua accezione classica:classica:
• piani di assestamento o piani aziendali
sia i documenti pianificatori che interessano normalmente aree più estese delle singole proprietà aziendali e anche usi del suolo diversi, che riportano indirizzi generali di gestioneindirizzi generali di gestione delle superfici forestali (pianificazione di orientamento):
• regolamentazione derivante da Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale (PMPF)
• presenza di pianificazione di orientamento (piani sovraziendalio interaziendali, di riordino, piani di parco)
• presenza di pianificazione di dettaglio (piani aziendali o diassestamento forestale)
• assenza di strumenti di indirizzo della gestione forestale
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Pianificazione forestale
LL’’86.6%86.6% della superficie forestale nazionale (Bosco e Altre terre boscate) èregolamentata da almeno unaalmeno una tra le tre forme di pianificazione considerate.
Superficie forestale nazionale: stato della pianificazione forestale
86,6%
9,3% 4,1%
Pianificazione presentePianificazione assenteSuperficie non classificata per lo stato della pianificazione forestale
9.065.711 ha
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Se si considera soltanto la macrocategoria Bosco, tale aliquota arriva a superare il 93% a livello nazionale…
Macrocategoria BOSCO: stato della pianificazione forestale
93,3%
6,4% 0,3%
Pianificazione presentePianificazione assenteSuperficie non classificata per lo stato della pianificazione forestale
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Stato della pianificazione forestale nei vari distretti territoriali categoria Boschi Alti
…in alcune regioni, come la Toscana, la Liguria e la Basilicata, per i BOSCHI ALTI sfiora addirittura il 100%. Negli Impianti di arboricoltura da legno, invece, la presenza di pianificazione interessa solo il 43.5% della loro superficie.
0,0
20,0
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Italia
Pianificazione presentePianificazione assente
93,4%87%
58,8%
VINCOLI: vincolo idrogeologicoVINCOLI: vincolo idrogeologico
Interessa gran parte della superficie forestale totale del Paese (l’80,9%), e riguarda soprattutto la macrocategoria del Bosco, dove è presente sull’87.1% della superficie, mentre per le Altre terre boscate interessa soltanto il 49.2% della superficie.
SUPERFICIE FORESTALE NAZIONALE: ripartizione in base al vincolo idrogeologico
80,9%
4,1%15,0%
Superficie con vincolo idrogeologicoSuperficie senza vincolo idrogeologicoSuperficie non classificata per presenza del vincolo idrogeologico
8.469.251 ha
1.570.390 ha
Macrocategoria BOSCO: ripartizione percentuale in base al vincolo idrogeologico
87,1%
0,3%12,6%
Superficie con vincolo idrogeologicoSuperficie senza vincolo idrogeologicoSuperficie non classificata per presenza del vincolo idrogeologico
1.101.320 ha
7.628.082 ha
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60,0
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Sici
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Sard
egna
Italia
Superficie con vincolo idrogeologicoSuperficie senza vincolo idrogeologicoSuperficie non classificata per presenza del vincolo idrogeologico
80 %
95 % 51 %
vincolo idrogeologicovincolo idrogeologico
A livello di distretti territoriali, la percentuale di superficie di Bosco vincolata si mantiene sempre superiore all’80%, con valori molto alti, oltre il 95%, in corrispondenza di alcuni distretti del Nord e Centro Italia (Trentino, Alto Adige, Veneto, Umbria, Toscana). Fa eccezione la Sardegna, dove soltanto il 51% della superficie del Bosco èsottoposta a vincolo idrogeologico.
vincolo naturalisticovincolo naturalistico
Il vincolo naturalistico vincolo naturalistico da aree protette (*) (*) riguarda il 27.5% della superficie forestale nazionale, pari a 2.876.451 ha.
Superficie forestale nazionale ripartita per presenza di vincoli naturalistici
68,4%
4,1% 27,5%
Con vincoli di tipo naturalisticoSenza vincoli di tipo naturalisticoSuperficie non classificata per presenza di vincoli di tipo naturalistico
(*)(*) L.394/1991; Dir.92/43/Cee ”Habitat” (SIC); Dir. 79/409/Cee “Uccelli”(ZPS); DPR 448/1976 “Esecuzione Convenzione di Ramsar 1971”.
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Impiego delle risorse per la realizzazione dell’INFCFase 1
50 FotointerpretiSulle 21 postazioni informatiche fornite dal progettoe poste presso le sedi del Corpo Forestale dello Stato ed i Corpo Forestali Regionali per la fotointerpretazione di 301.000301.000 punti di sondaggio e l’assegnazione alle varie classi di uso e copertura del suolo
Fase 2 300 rilevatori 110 squadre
Con Kit strumentali forniti dal progetto per la:•localizzazione al suolo dei 30.000 30.000 punti di campionamento e loro materializzazione, •verifica della classificazione dell’uso del suolo di Fase 1•classificazione del tipo di vegetazione sulla base della specie prevalente •raccolta e archiviazione in campo di informazioni qualitative
Fase 3300 rilevatori 86 squadre
Con Kit strumentali forniti dal progetto per raggiungere le 68656865 aree di saggio, sostituire il picchetto con il cippo permanente, raccolta e archiviazione in campo di informazioni quantitative su fitomassa epigea, accrescimento, legno morto di grandi dimensioni, presenza ed entità di danni, gestione
Una struttura gerarchica territoriale con 21 referenti territoriali15 Responsabili CFS in ogni Regione a Statuto Ordinario
6 Responsabili nei CFR delle Regioni a Statuto Speciale e Province Autonome
Controllo scientifico-progettuale presso CRA-I.S.A.F.A.
Assistenza alle squadre durante i rilievi in campo sull’intero territorio nazionale distinta in
* Assistenza tecnico-forestale * Assistenza strumentale
Coordinamento logistico-operativo nazionale a cura del Corpo Forestale dello Stato
sull’intero territorio a stretto contatto con CRA - ISAFA
sull’intero territorio nazionale
Fase 1 Corpo Forestale dello Stato
Totale punti di sondaggio
226.795
74.511
301.306 301.306
Fase 2 21.936
8.064
30.000 30.000
Fase 3 5.213
1.652
6.8656.865
CFR Regioni a S.S. e Province Autonome
Distrettoterritoriale
Carbonio per ettaro
(Mg ha-1)
Superficie forestale (ha)(Bosco + Altre Terre Boscate)
Piemonte 54 940.116Valle d’Aosta 65 105.928Lombardia 55 665.703Alto Adige 69 372.174Trentino 68 407.531Veneto 61 446.856Friuli V.G. 60 357.224Liguria 51 375.134Emilia Romagna 54 608.818Toscana 54 1.151.539Umbria 52 390.255Marche 48 308.076Lazio 53 605.859Abruzzo 57 438.590Molise 55 148.641Campania 53 445.274Puglia 52 179.040Basilicata 56 356.426Calabria 56 612.931Sicilia 52 338.171Sardegna 52 1.213.250Italia 55 10.467.533
StimeStimePROVVISORIEPROVVISORIEsulsul contenutocontenutoin in carboniocarboniofissatofissatodalladalla parteparteepigeaepigea delledelleforesteforesteitalianeitaliane
……circacirca486 Mt 486 Mt
didi CarbonioCarbonio
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Foreste e cambiamenti climatici:Accordi internazionali e loro
applicazione in Italia
Parco Nazionale Val Grande: “Buon compleanno Pedum” – Verbania 19 gennaio 2008 Enrico Pompei
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L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), nel suo primo report nel 1990, evidenziò il rischio di un riscaldamento globale con effetti sul clima a causa delle emissioni antropogeniche di gas serra.
Alla fine del 1990 l’Europa si pose l’obiettivo di stabilizzare le emissioni di CO2 e chiese agli stati membri di assumere misure per la protezione dell’ambiente e incrementare l’efficienza energetica.
La convenzione sui cambiamenti climatici (UnitedNations Framework Convention on Climate Change -UNFCCC) è stata approvata e ratificata durante il summit di Rio de Janeiro nel 1992, ponendo come primo obiettivo la stabilizzazione della concentrazione dei gas serra in atmosfera.
La convenzione, ratificata dall’Italia nel 1994, richiede aipaese aderenti la sottomissione di un Inventarionazionale dei gas serra, poi sottoposto ad un dettagliato processo di review.
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Il Protocollo di Kyoto (1997) è lo strumento operativo della Convenzione UNFCCC. Stabilisce obiettivi di riduzione delle emissioni per i paesi industrializzati e paesi con economie in transizione (paesi “Annex B”).
In Italia il Protocollo di Kyoto è stato ratificato con la legge 120 del 2002 ed è entrato in vigore il 16 febbraio 2005.
Per l’Italia è prevista una riduzione del 6,5% delle emissioni dei gas serra (GHG) in confronto al livello del 1990 per il primo periodo d’impegno (2008 – 2012).
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Il Protocollo di Kyoto prevede, in base a quanto stabilito negli art. 3.3, 3.4 e successivi accordi negoziali, l’impiego di sinks (pozzi) di carbonio per la riduzione del bilancio netto nazionale delle emissioni di gas serra.
Art. 3.3: le emissioni e gli assorbimenti di CO2 ed altri gas serra risultanti dalla costituzione di nuove foreste (afforestation, reforestation) e dalla conversione delle foreste in altre forme d’uso del suolo (deforestazione), effettuati dopo il 1990, devono essere contabilizzati nei bilanci nazionali delle emissioni e degli assorbimenti di gas serra.
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Art. 3.4: è possibile contabilizzare emissioni ed assorbimenti di gas serra relativi alle attività addizionali, purché abbiano avuto luogo dal 1990 e siano state intenzionalmente causate dall’uomo. Gli accordi di Marrakesh fissano, relativamente al periodo 2008-2012, le attività LULUCF di cui all’articolo 3.4:
gestione forestale gestione dei suoli agrarigestione dei prati e pascoli Rivegetazione
Ogni paese può liberamente includere nei propri bilanci (ma anche non includere) una o più delle quattro attività dell’art. 3.4 sopra menzionate, e conseguentemente contabilizzare le variazioni degli stock di carbonio ad esse legate.
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Il 31 dicembre 2006, l’Italia ha comunicato al segretariatodell’UNFCCC le decisioni in merito alle attività addizionali previste dall’articolo 3.4 del Protocollo di Kyoto che possono essere utilizzate, quali sinks di carbonio, per l’adempimento degli impegni di riduzione della quantità netta nazionale di emissioni.
L’Italia ha eletto come attività addizionale la sola gestione forestale (forest management); nell’applicazione del Protocollo di Kyoto, per il primo periodo d’impegno, sono da considerare aree soggette a gestione forestale tutte le superfici del territorio nazionale, non soggette ad attività di afforestazione, riforestazione o deforestazione.
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I crediti di carbonio generati dalle aree soggette a gestione forestale vanno conteggiati come variazione, tra il 2008 ed il 2012, degli stock di carbonio relativi ai diversi serbatoi e delle emissioni nette dei gas serra non-CO2.
L’Italia può certificare ed emettere crediti di carbonio per una quantità pari al valore numerico assegnatole per il primo periodo di impegno. Inizialmente è stato assegnato il valore pari a 10.2 Mt di CO2 per anno.
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Considerando il valore all’attualità della tonnellata di Carbonio (quotazione in borsa) pari a circa 15 Euro, il valore dei 10 Mt di CO2 della gestione forestale ai fini del PK per i 5 anni (2008-2012) è pari circa a 750-1000 milioni di euro
A quanto sopra potrebbe essere aggiunto il valore della riforestazione naturale che attualmente è valutato intorno ai 15 Mt di CO2 annue
Nel primo periodo di impegno (2008-2012) non è previsto un ritorno economico diretto verso i proprietari forestali ne pubblici ne privati.