Il Progetto Socrates–Comenius nella nostra scuola · dirigente e una alunna di 5° hanno dato...

12
Il 16 e il 17 dicembre 2003 la scuola media del nostro istituto è stata attivamente impegnata nel progetto Socrates- Comenius insieme ad altre quattro scuole Europee della Danimarca, dell’ Olanda del Galles e della Polonia per sviluppare scambi culturali che arricchiscono le esperienze educative offerte da ciascuna scuola. Hanno collaborato tutti gli alunni delle classi terze medie che hanno organizzato la visita preparatoria per i referenti del progetto:i professori Fleming Ostergaard e Cristina Gorm Nielsen per la Danimarca, Adrian Mink e Tom Martens per l’Olanda, Helen Evans ed Emma Simms per il Galles, Magdalena Pajak per la Polonia e il professore Pasquale Mariano per l’ Italia. Lo scopo principale del progetto è mettere a confronto gli stereotipi nazionali di ogni Paese e studiare la vita di ogni giorno delle comunità partecipanti. Il progetto partirà dall’indagine degli studenti sulla vita quotidiana dei vari Paesi, per esempio: hobbies, tradizioni, cultura, valori ed educazione. L’obiettivo principale è sviluppare e migliorare la comprensione delle altre culture, attraverso varie forme di comunicazione. L’uso delle nuove tecnologie è parte integrante del progetto e le abilità di noi studenti in quest’area sicuramente miglioreranno Angelo 3ªA, Francesco 3ªB Marina 3ªC cont. Editoriale Siamo al secondo anno della pubblicazione del nostro “L’Aquilone” nel quale vogliamo mettere in evidenza le nostre esperienze formative e mostrare il vissuto della nostra scuola. Desideriamo, attraverso la presentazione di qualche saggio, far conoscere al territorio la diversificazione dell’offerta formativa che ha reso più dinamica la giornata scolastica di noi alunni. Il lavoro per classi aperte, per gruppi di alunni in orizzontale e in verticale, nelle sale multimediali e nei laboratori ha consentito alla scuola di dare risposte più efficaci ai nostri bisogni. Tutto ciò si realizza grazie al lavoro serio, puntuale e pianificato dei nostri Carissimi amici , vogliamo condividere con voi la gioia di un incontro. Nei primi giorni di ottobre, c’ era qui a Copertino un Vescovo Ugandese , S. Ecc Giovanni Kaghua , venuto in Italia perché tutti i vescovi dell’ Africa erano stati ricevuti , in visita ufficiale dal Papa. Invitato dalla nostra insegnante d’ italiano è venuto a parlarci della sua Terra e della sua esperienza. Lo abbiamo sepolto sotto una valanga di domande e dalle sue risposte abbiamo capito che: -è legato alla nostra città , perché proprio 10 anni fa’ , il Giovedì Santo , mentre si trovava a Copertino , fu’ nominato Vescovo e , ogni volta che può , ritorna con piacere ( a salutare la parrocchia che lo ospita da sempre ). - Nel diocesi ( grande quanto la nostra Puglia )S.Ecc mons. Kaghua, ha detto che ci sono moltissimi orfani , a causa dell ‘ A.I.D.S e quasi tutti sono affidati alla Missione ; un gruppo di quattro fratellini vive proprio in casa sua. A questo punto ci ha spiegato quanto è importante l’ adozione a distanza e noi gli abbiamo detto che già da quattro anni abbiamo una sorellina in Africa : Thirisa . Lui è rimasto molto contento e ci ha suggerito di continuare sempre così , ad amare l’Africa e gli Africani , anche quando li vediamo passare per le nostre strade, perché siamo tutti fratelli ª Alla fine ci ha salutato e benedetto e noi ancora oggi sentiamo nel cuore la magia di quelle parole e di quell’ incontro. 4ªD 4ªC sezione elementare Il Progetto Socrates–Comenius nella nostra scuola Visita preparatoria dei partners europei per l’organizzazione del progetto Magia di un incontro L’aquilone Periodico A.S. 2003-04 n°1 “Navigando nel pianeta dell’in-formazione 1^ Istituto Comprensivo ”G. StrafellaCopertino (Le) www.primocomprensivocopertino.it - E-mail: [email protected] Pag 1

Transcript of Il Progetto Socrates–Comenius nella nostra scuola · dirigente e una alunna di 5° hanno dato...

Il 16 e il 17 dicembre 2003 la scuola media del nostro istituto è stata attivamente impegnata nel progetto Socrates- Comenius insieme ad altre quattro scuole Europee della Danimarca, dell’ Olanda del Galles e della Polonia per sviluppare scambi culturali che arricchiscono le esperienze educative offerte da ciascuna scuola. Hanno collaborato tutti gli alunni delle classi terze medie che hanno organizzato la visita preparatoria per i referenti del progetto:i professori Fleming Ostergaard e Cristina Gorm Nielsen per la Danimarca, Adrian Mink e Tom Martens per l’Olanda, Helen Evans ed Emma Simms per il Galles, Magdalena Pajak per la

Polonia e il p r o f e s s o r e Pasquale Mariano per l’ Italia. Lo scopo principale del progetto è m e t t e r e a confronto gli s t e r e o t i p i nazionali di ogni Paese e studiare la vita di ogni g io rno de l le c o m u n i t à partecipanti. Il progetto partirà dall’indagine degli studenti sulla vita quotidiana dei vari Paesi, per esempio: hobbies, tradizioni, cultura, valori ed educazione. L’obiettivo principale è sviluppare e migliorare la comprensione delle altre culture, attraverso v a r i e f o r m e d i

comunicazione. L’uso delle nuove tecnologie è parte integrante del progetto e le abilità di noi studenti in quest’area sicuramente miglioreranno

Angelo 3ªA, Francesco 3ªB

Marina 3ªC cont.

Editoriale Siamo al secondo anno della pubblicazione del nostro “L’Aquilone” nel quale vogliamo mettere in evidenza le nostre esperienze formative e mostrare il vissuto della nostra scuola. Desideriamo, a t t r a v e r s o l a presen taz ione d i qualche saggio, far conoscere al territorio la diversificazione dell’offerta formativa che ha reso più dinamica la giornata scolastica di noi alunni. Il lavoro per classi aperte, per gruppi di alunni in orizzontale e in verticale, nelle sale multimediali e nei l a b o r a t o r i h a consentito alla scuola di dare risposte più efficaci ai nostri bisogni. Tutto ciò si realizza grazie al lavoro serio, puntuale e pianificato dei nostri

Carissimi amici , vogliamo condividere con voi la gioia di un incontro. Nei primi giorni di ottobre, c’ era qui a Copertino un Vescovo Ugandese , S. Ecc Giovanni Kaghua , venuto in Italia perché tutti i vescovi dell’ Africa erano stati ricevuti , in visita ufficiale dal Papa. Invitato dalla nostra insegnante d’ italiano è venuto a parlarci della sua Terra e della sua esperienza. Lo abbiamo sepolto sotto una valanga di domande e dalle sue

risposte abbiamo capito che: -è legato alla nostra città , perché proprio 10 anni fa’ , il Giovedì Santo , mentre si trovava a Copertino , fu’ nominato Vescovo e , ogni volta che può , ritorna con piacere ( a salutare la parrocchia che lo ospita da sempre ). - Nel diocesi ( grande quanto la n o s t r a P u g l i a ) S . E c c m o n s . Kaghua, ha detto

che ci sono moltissimi orfani , a

causa dell ‘ A.I.D.S e quasi tutti sono affidati alla Missione ; un gruppo di quattro fratellini vive proprio in casa sua. A questo punto ci ha spiegato quanto è importante l’ adozione a distanza e noi gli abbiamo detto che già da quattro anni abbiamo una sorellina in Africa : Thirisa . Lui è rimasto molto contento e ci ha suggerito di continuare sempre così , ad amare l’Africa e gli Africani , anche quando li vediamo passare per le nostre strade, perché siamo tutti fratelli ª Alla fine ci ha salutato e benedetto e noi ancora oggi sentiamo nel cuore la magia di quelle parole e d i q u e l l ’ i n c o n t r o . 4ªD 4ªC sezione elementare

Il Progetto Socrates–Comenius nella nostra scuola Visita preparatoria dei partners europei per l’organizzazione del progetto

Magia di un incontro

L’aquilone Periodico A.S. 2003-04 n°1

“Navigando nel pianeta dell’in-formazione ”1^ Istituto Comprensivo ”G. Strafella” Copertino (Le) www.primocomprensivocopertino.it - E-mail: [email protected]

Pag 1

L’aquilone Pag 2

In una piccola stanza illuminata da uno splendido sole un

gruppo di bimbi vivaci e sereni si r i t r o v a n o insieme ad ascoltare la lezione della maestra. Le loro menti sveglie e desiderose di apprendere recepiscono con interesse t u t t e l e spiegazioni

dell’insegnante. Tante sono le manine protese, in cerca di chiarimenti e richieste varie. Tanti sono i perché avanzati dai bambini e tante e pazienti sono le risposte dalla maestra. Tanti sono i giorni che vedono questo gruppo di bimbi lavorare con a l a c r i t à e c o n

s p o n t a n e a partecipazione in questo piccolo spazio, quasi magico, unico al mondo. Questo luogo “fatato” e l’aula della nostra scuola, tra le cui pareti si rinnovano (da tre anni ormai) una vera magia, un vero miracolo d’amore. Il nostro segreto per vivere con gioia la realtà della scuola e quello di lavorare con molta serenità e di aiutarci a vicenda nelle difficoltà quotidiane, di crescere tutti insieme, ogni giorno un poco, tenendoci sempre per mano lungo il percorso non sempre facile e molto impegnativo che è la vita umana.

Classe3ªC sez. elementare

Oggi 12 settembre 2003 è stato per noi il primo giorno di scuola, ma il vero primo giorno di scuola è stato per i b a m b i n i c h e q u e s t ’ a n n o frequenteranno la p r i m a c l a s s e e l e m e n t a r e . I n giardino abbiamo aspettato l’arrivo dei nostri “leprottini” che abbiamo accolto con un grande applauso. Quindi loro hanno c a n t a t o d u e s i m p a t i c i s s i m e canzoni. Nella sala mensa la dirigente e una alunna di 5° hanno dato loro il saluto di benvenuto. A questo punto la manifestazione è proceduta con l’appello durante il quale, ad ogni bambino, è stata donata una maglietta con su stampato Cappuccetto Rosso. I piccoli soddisfatti e fieri del dono ricevuto hanno

cantato la canzone di Cappucce t to Rosso e

qualcuno di loro piangeva. A questo punto li abbiamo salutati, abbiamo augurato a loro “in bocca al lupo” e siamo ritornati in classe contenti per aver dato la possibilità ai bambini di prima a vivere il loro primo giorno di scuola in maniera gioiosa e anche divertente.

Gli alunni della 5° B

BENVENUTO E BENTORNATO Il 1509-2003 nella scuola dell’infanzia con la partecipazione del pagliaccio Pallina

Si torna a scuola! Inizia una nuova avventura. Festa di “Benvenuto” e “ B e n t o r n a t o ” c o n l a partecipazione del Pagliaccio Pallina che gioca, canta, balla con i bambini e regala loro un animale della fattoria, simbolo della loro sezione, e li invita a visitare una vera fattoria con tanti animali da

scoprire, osservare e conoscere tante storie diverse con personaggi reali e fantastici, animali parlanti ed eroi e vivere con loro tante avventure magiche, divertenti e famose! Sezione dell’infanzia

ACCOGLIENZA 12 settembre 2003 gli alunni di quinta accolgono le prime elementari

Un luogo “fatato”

Francesca Tredici sez E Sara Verdesca sez D

L’aquilone Pag3

Per il 1° Comprensivo è ormai una consuetudine vivere un momento di socializzazione molto simpatica qual è la “Festa Dell’Autunno”. Protagonisti sono stati gli alunni delle classi 5° A-B-C e gli alunni delle prime classi medie. Il clima autunnale piacevole ci ha permesso di vivere questo momento all’aperto, nel cortile della nostra scuola. All’inizio della manifestazione, i ragazzi delle scuole medie hanno recitato o letto tante belle poesie che hanno evidenziato i vari aspetti dell’autunno. Noi delle classi 5° abbiamo invece partecipato con il balletto sulle note di “San Martino” di Fiorello e con la rappresentazione della poesia “A Livella” di Totò. Alla fine eravamo entusiasti e contenti. Successivamente c’è stata a scuola la “colazione market” il cui ricavato andrà in beneficenza. E’ stata una giornata particolare anche se nel cuore di ognuno di noi c’era tanta tristezza per i nostri “ eroi” morti nell’attentato di Nassirya. . Cl 5ªA-B-C sezione elementare

La tragedia di Nassirya Il 14 novembre,a Nassiriya in Iraq, è successa una tragedia: sono morti alcuni nostri carabinieri che

erano in Iraq per aiutare gli iracheni.Una macchina ha iniziato a sparare e da un camion si è sentita una forte esplosione .E’ crollata quasi tutta la caserma e sono morti 18 carabinieri. Oltre a parlarne a scuola ne abbiamo parlato molto anche a casa. Ho avuto modo di riflettere molto e capire che la guerra è veramente brutta. La mamma

mi ha fatto capire che avere un papà è importante anche se qualche volta mi rimprovera. Adesso ci sono dei bambini che un papà non ce l’hanno piu’ perché è morto in questa brutta tragedia e padri che piangono la morte dei propri figli. Tutti quanti noi ci auguriamo che nel mondo ci sia solo e sempre la pace! Marta Buccarella 3ª B sez. elem.

La festa è stata organ izzata per i l quattordici novembre, ma il g iorno pr ima tutto l’Istituto si è fermato a riflettere sul drammatico evento accaduto a Nass i r y a i l dod i c i novembre. Nessuno di noi si aspettava tanta crudeltà e sconcertati dal la tragedia che ha colpito ventisette persone, tra cui diciotto italiani, si è pensato di annullare la festa, però è prevalsa la decisione di andare avanti

nel lavoro intrapreso, anche perché l’iniziativa era final izzata alla solidarietà e il ricavato sarebbe stato devoluto a chi non è fortunato come noi. Noi, ragazzi di prima m e d i a , a b b i a m o rappresentato l’Autunno attraverso la penna dei poeti e abbiamo realizzato de i c a r te l l o n i che visualizzano i versi dei più grandi autori di tutti i t e m p i , s e c o n d o l a creatività di ciascuno; i n o l t r e , è s t a t o rappresentato in vari cartelloni “ Bacco”, dio del vino e delle feste. Con tutti i cartelloni elaborati

abbiamo allestito una mostra nella sala-mensa. Il giorno quattordici, nel giardino della scuola, alla presenza di tutta la popo laz ione de l 1 º Comprensivo, un’alunna di terza media ha intonato con voce tremante il r i t o r n e l l o d e l l a canzone”Where is the love?”, vero inno alla pace, a cui sono seguiti dei momenti di silenzio per le vittime della guerra. In seguito, ci siamo trasferiti tutti nella sala-mensa dove

abbiamo gustato le delizie dell’Autunno. ; I tavoli erano colmi di teglie di pizza ai funghi, puccette, dolci di vario genere e caldarroste; regina e re incontrastati della festa sono stati il fungo e la castagna. A r e n d e r e o m a g g i o all’Autunno su ogni tavolo erano state poste delle grandi ceste con i suoi saporiti frutti.Un grande rammarico: una giornata di felicità è stata turbata dal triste pensiero dei martiri di un incomprensibile guerra

Classe 1ªA sez. media

Progetto continuità: la festa dell’autunno Le 5 elementari e le 1 medie hanno organizzato una serie di attività intorno ai vari aspetti della stagione autunnale

1ªA sezione medie

Per noi alunni delle classi quinte quest’ anno è stato un Natale speciale perché l’ u l t imo t rascorso nel la Scuola E l e m e n t a r e . A b b i a m o v o l u t o festeggiarlo insieme ai nostri genitori, alle nostre maestre e alla nostra dirigente con la rappresentazione di un “recital”. Purtroppo avvenimenti recenti, come l’ attentato di Nassirya, ci hanno fatto capire quanto il mondo abbia bisogno di uomini di buona volontà, che si impegnino perché trionfi la pace. Con il nostro recital, perciò, abbiamo voluto dare un messaggio di speranza per tutti i popoli della terra che ancora soffrono per la guerra. Ci siamo augurati che la nascita di Gesù trasformi ogni cosa nel segno dell’ amore, specialmente il cuore dei potenti della terra che decidono le sorti dell’ umanità. 5ªC sez. elementare

Noi alunni della 4ªC e D, quest’anno con l’aiuto e la guida del le nostre insegnanti, abbiamo fatto ai nostri cari, vicini e lontani, auguri di Natale un po’ speciali! E’ stato tu t to p rogrammato , preparato e … …studiato! Dopo aver preso gli accordi opportuni con , il direttore di “Radio non Taceva” dopo aver scelto con cura i testi dopo aver provato e riprovato … è arrivato finalmente il 15 Dicembre ! Ragazzi che emozione! Siamo entrati in silenzio nella sede della radio, abbiamo visto la sala di registrazione dove c’ erano molti strumenti e microfoni , casse , computers,cuffie ecc. e ci

e’ stato spiegato che la sala e’ insonorizzata per evitare che rumori esterni possano disturbare la registrazione . Siamo entrati nella sala a piccoli gruppi , ogni gruppo ha recitato poesie , ha letto brani e nostre riflessioni sul Natale . Abbiamo fatto gli auguri ai nostri genitori, ai nonni, ai b a m b i n i m e n o fortunati , agli anziani e ai malati e a tutte le persone sintonizzate sulle frequenze di “ Radio non Tacere “ . A d e s s o c o m e ricordo di questa b e l l i s s i m a esperienza è pronto

anche il CD .Tornati in classe ci siamo chiesti …… Come faceva la nostra voce ad arrivare nelle case dei nostri genitori ? Con le onde sonore , vibrazioni che viaggiano attraverso l’aria

, dando origine al fenomeno che viene chiamato”Suono “. Abbiamo inoltre scoperto con orgoglio che la radio è stata inventata da un I ta l iano: Gugl ie lmo Marconi.

AUGURI UN PO’… SPECIALI

NATALE 2003

L’aquilone Pag 4

WE IN THE WORLD We are happy We live in the world , but the world is sad , why ? nobody give us an answer. In the world there are wars Because there isn’t love between people. But we are , children and we spread happiness In the hearts with our love. We have a hope, a dream! We want to build a world full of joy, love , serenity and peace. We can build together a wouderful world But we have to help and forgive the others. Only in this way our world Will be full of joy and happine Letizia Velato Lorenza Lillo Roberto Prete

Bernardetta Cairo cl.1ªD

PROGETTO SOLIDARIETA’ Le iniziative effettuate nell’ambito della solidarietà hanno permesso di raccogliere complessivamente la somma di € 775 e abbiamo deciso di utilizzarla così: € 200 - Adozione a distanza; € 240 Progetto U.N.I.C.E.F vaccinazione 12 bambini; € 210 A.D.M.O.

L’aquilone Pag 5

Siamo tutti pronti per cominciare la nostra giornata di lavoro e divertimento. Abbiamo tanti grappoli d’uva in grandi cesti e siamo pronti per andare a pigiarla.

Abbiamo messo l ’ u v a n e l l e vaschette e con la forza delle nostre mani abbiamo cominciato a spremerla , ma …non basta ci vuole qualcosa di più efficace! E allora : forza bambini , via scarpe e calzini

… prepariamo i piedini per fare la vendemmia come facevano i nostri nonni , speriamo che siano tutti puliti e profumati !!! Siamo entrati nelle vaschette ed abbiamo

cominciato a pigiare l’uva. Ci è piaciuto moltissimo perché e r a m o r b i d a morbida,ma anche un po’ freddina . Quando abbiamo finito di pigiare a b b i a m o pazientato per qualche giorno e dopo , muniti di scolapasta ed imbuto abbiamo scolato tutto il m o s t o n e l l e bottiglie . Finalmente la vendemmia è finita e noi con grande soddisfazione beviamo il

vino a San Martino e brindiamo alla nostra

bravura. Sezione dell’infanzia

Il giorno 11-11-2003 la scuola dell’infanzia visita la fattoria “La Torre”, una g i t a f u o r i “confine”, per a m p l i a r e l ’ esperienza del

p r o g e t t o “ c o n o s c i a m o i l

mondo della fattoria”, osservare direttamente la vita di a l c u n i animali ed e s s e r e motivazione alla ricerca, a l l a ri f lessione, al “fare”.

A scuola facciamo il vino... proprio come i nostri nonni.

Noi alunni di 2°C a tempo prolungato, con le professoresse di lettere e di matematica abbiamo deciso di impegnare le ore di compresenza (L1-L2 –S.M..) nella realizzazione di un progetto molto importante: l’alimentazione . Il campo d’indagine verterà , in campo scientifico, sul processo digestivo, mentre in quello storico - sociale riguarderà i cibi consumati dai popoli dalla preistoria ai nostri giorni .L’alimentazione ha un ruolo

importante nella vita dell’uomo. Fin dall’infanzia bisogna ingerire un quantitativo corretto e calibrato di alimenti se si vogliono evitare malattie che nel corso degli anni metteranno in pericolo la nostra salute. Mangiare sano vuol dire vivere meglio la vita, quindi perché rovinarsi la salute ingerendo in modo irregolare gli alimenti! Roberta Perrone 2ªC sezione media

Visita alla fattoria “LaTorre”

Mangia sano...e vivi meglio

Martina Greco sez.D

Federica Pagano sez. A

L’aquilone Pag 6

La mia fantastica esperienza è iniziata quando i nostri insegnati ci hanno comunicato che dovevamo partecipare al progetto Comenius e presentare ai partners europei la storia di Copertino e s u o i monumenti . E così, insieme ai compagni della mia classe, la 3ªC, m i s o n o impegnata, ho ricercato sui libri, sono uscita in visita guidata sul nostro territorio e ho fo tografato i monument i p iù significativi del nostro bellissimo paese. Poi siamo stati divisi in tre gruppi: il primo gruppo ha studiato in lingua italiana e ha imparato ogni cosa

riguardante Copertino, il secondo ha imparato le stesse cose in lingua inglese e il terzo ha lavorato nella sala informatica scrivendo didascalie e scannerizzando le immagini più belle.. E’ stato realizzato così (anche con la collaborazione delle classi 3ªA e della 3ªB) un bellissimo CD dal titolo “Copertino: scuola e territorio” per donarlo ai professori stranieri. Io sono stata scelta per partecipare al gruppo di approfondimento in lingua inglese e al gruppo informatico, mi sono impegnata tanto, soprattutto per la lingua inglese e inizialmente ho pensato di non farcela. Arrivato il gran giorno ognuno di noi ha ripetuto il proprio argomento ma per fortuna prima del loro arrivo siamo scesi giù in palestra a giocare a pallavolo, abbiamo

avuto la possibilità di rilassarci e incontrare gli ospiti per la prima volta. Successivamente siamo saliti sul pullman per il tour a Copertino. La prima a parlare sono stata io (un’ introduzione storica sul nostro paese) e ricordo che il cuore batteva forte e più loro

mi guardavano più il mio cuore batteva, tanto che non riuscivo a sentire nemmeno la mia voce. Tutti mi hanno ascoltata e alla fine mi hanno molto applaudita! La mia gioia è stata immensa.

I l

percorso è stato lungo: dalla chiesa di Casole alla chiesa della Grottella alla chiesa Matrice. Successivamente ci siamo recati al Santuario di San Giuseppe da Copertino dove abbiamo visitato la stalletta e la vicinacasa paterna. E infine il nostro fantastico e splendido Castello di Copertino. Come ultima tappa, invece, abbiamo visitato, la Chiesa del Santissimo Rosario. Tutti noi,con grande orgoglio abbiamo descritto in lingua inglese i nostri “tesori”. Durante il tragitto sull’autobus abbiamo parlato di musica, di sport e poi abbiamo chiesto ai nostro partners informazioni sui loro usi e costumi. Terminava così una giornata indimenticabile! Maria Chiara, 3ªC

Martedì 16 noi della 3ªA insieme ai compagni della 3ª B e della 3ªC

abbiamo accolto nella sala video gli insegnanti provenienti da Olanda, Polonia, Danimarca e Galles, suonando con il flauto l’ “Inno alla

g i o i a ” d i L . W . B e e t h o v e n , accompagnati alla tastiera dal prof. di musica. Poi i docenti stranieri guidati da alcuni dei nostri insegnanti, hanno visitato l’Istituto e le nostre classi, dove sono stati accolti calorosamente. Il giorno successivo, mercoledì 17, insieme ai miei compagni della 3ª A e della 3ªB abbiamo fatto vedere ai partner europei i monumenti più belli di Lecce. Ognuno di noi ha descritto in lingua inglese i monumenti più significativi del barocco leccese. Che fatica! Quanta emozione! Nonostante ciò abbiamo dimostrato chiarezza e tranquillità nell’esporre, ricevendo

tante, tante congratulazioni e complimenti da parte degli insegnanti stranieri, che speriamo rivedere ancora per rivivere nuovamente un’altra bellissima ed entusiasmante giornata. Federica Camisa3ªA

Un’ esperienza indimenticabile

Che emozione ragazzi!

Copertina del CD Copertino:

Scuola e territorio

L’aquilone Pag. 7

COME GABBIANI Come gabbiani Siamo pronti a spiccare il volo Nel grande cielo della vita. Per ognuno di noi si apriranno nuovi orizzonti, ognuno di noi seguirà la sua strada. Porteremo il nostro bagaglio culturale Ma anche tante emozioni, sentimenti che ci hanno accompagnato in questi tre anni e che hanno contribuito a farci crescere. Si, siamo cresciuti Ragazzi e ragazze Che vivono il loro presente Ma pronti ad affrontare con coraggio e speranza il domani. Grazie, a chi in questo tempo Ci ha guidato con pazienza, A chi ci ha aiutato a capire, con l’insegnamento delle discipline da noi amate e odiate, come affrontare con responsabilità la vita. Grazie, a chi ha avuto fiducia in noi, a chi ci ha incoraggiato a non mollare. Ciascuno porterà con sé Questa esperienza, dolce o amara che sia, come prezioso gioiello racchiuso nel profondo del cuore. Federica 3ªA

Questo è l’anno dell’addio: lasceremo l’ambiente familiare e rassicurante della scuola medie che è diventata dopo tre anni la nostra famiglia. Fra poco saremo chiamati a compiere una scelta significativa per il nostro futuro: l’ indirizzo di studi di scuola superiore al quale iscriverci. Un pensiero tormenta tutti noi ragazzi: ‹‹ E se la scelta che facciamo non è quella giusta? ›› fortunatamente abbiamo accanto i nostri insegnanti che ci conoscono e al momento opportuno sapranno consigliarci. Quest’anno siamo i gradi della scuola e per questo ci diamo un po’ d’importanza. Sembra ieri quando siamo entrati per la prima volta in classe piccoli e spauriti. Ma il tempo è volato e ora ci troviamo a scegliere cosa fare del nostro domani. Non è una scelta facile perché a 14 anni nessuno ha le idee chiare sul proprio futuro.

Io, ad esempio posso dire di essere un po’ confusa perché non ho ancora la più pallida idea di cosa fare. Per scegliere devo conoscere bene me stessa, le mie attitudini, cioè quelle attività verso cui sono naturalmente portata. Sono utili, anche, le informazioni sulle scuole superiori che ci proiettano nel futuro, in quanto ci danno le competenze necessarie per inserirci nel mondo del lavoro. La vicinanza dei miei insegnanti, dei miei genitori, dei miei amici, per me sarà fondamentale, perché io non me la sento di decidere da sola. Ho bisogno di una guida e sicuramente la guida migliore saranno i miei docenti perché conoscono le mie potenzialità e mi daranno un giudizio orientativo che la mia famiglia valuterà con interesse e attenzione. Anche i genitori che hanno sicuramente a cuore il mio futuro, mi sapranno dare consigli sinceri e utili da tenere in considerazione nel momento della grande scelta. Ma nonostante la presenza di tante persone attorno a me che mi vogliono bene, non nascondo la verità: ho paura di affrontare questo periodo dell’anno perciò chiedo ai miei professori di prendermi per mano ed accompagnarmi lungo il cammino sino alla soglia degli esami. Con loro affianco avrò sicuramente meno paura e questa parte della mia vita che adesso sembra buia e confusa, diventerà più luminosa e percorribile. Federica Palma 3ªB

LE SCELTE DEI NOSTRI ALUNNI

SCUOLA O ISTITUTO SCELTO N° ALUNNI PERCENTUALE

LICEO CLASSICO SCIENTIFICO PSICOPEDAGOGICO

ISTIT. PROF. SERV. COMMER. E TURIST.

ISTITUTO COMMERCIALE

ISTIT. TECNICO COMMERCIALE

ISITUTO PROFESSIONALE “MOCCIA”

ISTITUTO PER GEOMETRI

ISTITUTO AGRARIO “COLUMELLA”

ORIENTAMENTO A.S. 2003/2004

ADDIO SCUOLA MEDIA!

Paolo Petracca 3ªC Paolo Alemanno 5ªA

CL

ASSE

TR

AFO

RO

CA

RT

APE

STA

RIC

./PITT

UR

A

MO

SAIC

O

INFO

RM

.1° LIV

INFO

RM

. 2° LIV

TE

AT

RO

EL

EM

.

TE

AT

RO

ME

DIE

CO

RO

LA

TIN

O

3^ ELEM

= = = 1 23 = 3 = = =

4^ ELEM

2 10 7 4

13 15 7 = = =

5^ ELEM

= 3 2 18 6 11 8 = 1 =

1^ MEDIA

2 3 5 1 5 12 = = = =

2^ MEDIA

= 6 1 = 1 2 = selezione

= 20

3^ MEDIA

2 1 = = 1 4 = = = 8

TOT 6 23 15 24 50 44 18 Selezione

1 28

Pag 8 L’aquilone

Caro diario, sono una ragazza che ha tanta voglia di studiare per giungere col tempo ad un solo obiettivo: “Il lavoro”. In tutti e tre gli anni di scuola media mi sono dedicata allo studio con passione e con molta sicurezza. I miei professori, che mi hanno dato sempre una mano a superare ogni problema sono stati, e lo sono ancora adesso, gentili, simpatici e divertenti, ci h a n n o f a t t o s tudiare con s e r e n i t à e tranquillità, ed è solo grazie al loro aiuto che la mia scelta adesso è definitiva: il liceo scientifico. Questa scuola mi piace molto e la ritengo adatta a me, alla mia persona e alla mia identità. Con la

mia famiglia ne ho parlato tanto. Mamma e papà non hanno ostacolato la mia scelta ed hanno sempre detto che tutto dipende da me, dalla mia voglia di studiare. Grazie alle persone che mi sono state affianco in tutto questo tempo e mi hanno fatto ragionare solo con la mia testa. Chiara Nestola 3ªC

Il 10 novembre 2003 in occasione della consegna dei diplomi di Licenza media, agli alunni usciti dalla nostra scuola, e delle certificazioni Trinity abbiamo sentito il bisogno di esprimerci in pensieri, versi, canzoni, danze che esplicitavano particolari momenti del nostro processo di formazione. Il contenuto delle nostre riflessioni siamo stati noi stessi. Abbiamo aperto a genitori e docenti il nostro cuore di adolescenti perché sentivamo il bisogno di far conoscere i nostri problemi e di conoscerci sempre di più, perché come dice il Vangelo “Io non posso aumentare di un pollice l’altezza del mio corpo, ma posso innalzare all’infinito i l mio spiri to. Acquistare il senso di questa dignità vuol dire conoscersi”. Siamo sempre stati consapevoli che è difficile cercare se stessi e il nostro proprio bene e ci inpegnamo per raggiungerlo.. Possiamo dirci fortunati perché non eravamo e non siamo soli in questa impresa, infatti i nostri genitori e la scuola ci aiutano giorno dopo giorno ad apprezzare le cose buone del nostro benessere; a non aver mai paura di amare, di essere s e n t i m e n t a l i , d i p r o v a r e compassione, di piangere e di ridere; di apprezzare le cose belle che ornano e ingentiliscono l’animo, che danno un vero significato alla nostra esistenza; la lettura l’arte, la poesia, la musica, la natura, la virtù, la conoscenza. In un mondo che ci appare sempre più violento e folle è da forti essere gentili, solidali, amorevoli. In conclusione, stiamo continuando ad imparare a conoscerci, a volerci bene, a sperimentare il vuoto non solo il pieno, il silenzio non solo il rumore, la tristezza non solo l’euforia, il dolore non solo la gioia. Ci stiamo impegnando per trasformarci in persone consapevoli della propria scelta avendo il coraggio di valorizzare la nostra unicità alla luce dei valori culturali e cogliendo tutti gli input che la scuola ci offre. Classe 3ªA sezione media.

GRANDE SERATA TRA CULTURA, ARTE ED EMOZIONI. 195 studenti ricevono le certificazioni Trinity e il diploma di licenza media.

Alunni e famiglie scelgono i seguenti laboratori che inizieranno il 9 febbraio

Sara Errico 3ªC

L’aquilone Pag 9

Quest’anno gli alunni delle classi prime (1ª A, 1ªB, 1ªC, 1ªD) della scuola elementare del nostro Istituto , sono impegnati a svolgere in orario antimeridiano un progetto dal titolo: “Creatività e linguaggi non verbali” con lo scopo di approfondire la programmazione curricolare relativamente -all’educazione all’immagine; -all’educazione al suono e alla musica; -all’educazione motoria. Ecco come i nostri piccoli alunni hanno rappresentato (con il linguaggio grafico-pittorico), le attività che li vedono “protagonisti”..

PROGETTO: “CREATIVITA’ E LINGUAGGI NON VERBALI

Mentre si avvicinava il Natale affrontavamo lo studio del Monachesimo: che dire……periodo di grande interesse e fascino! Infatti, durante le invasioni barbariche, i

monaci svolsero un importante compito sociale e religioso: offrivano cibo ai poveri, rifugio ai perseguitati, alloggio ai pellegrini e ai viaggiatori. Diffondevano inoltre la conoscenza di Cristo e insegnavano a scrivere. Alcuni monaci, gli Amanuensi, avevano il compito di ricopiare a mano le opere dei Greci e dei Romani. Le pagine più importanti dei Codici le decoravano con le Miniature. E qui è scattata la scintilla! Perché non provare ad essere “piccoli amanuensi”? Ci siamo, così, cimentati ad eseguire delle

“Miniature” con delle frasi augurali per il Natale: vedete un po’ cosa ne è venuto fuori…………….. Non sono lavori precisi, ci abbiamo impiegato so ltanto a lcun i g iorn i per completarli, ma ci hanno fatto capire che per eseguire con precisione un buon lavoro ci vuole un po’ di tempo e tanta pazienza per dire, infine, con soddisfazione: “QUESTO L’HO FATTO IO!” C l a s s i I V A - B — Sez. elementare

Provare per credere !!!

L’aquilone Pag. 10

L’angolo della scrittura creativa

Tanto tempo fa’ in un castello della Scozia viveva un re e una regina, quest’ ultima buona e comprensiva che aiutava tutti i suoi sudditi. I reali avevano un’ unica figlia di nome Aurora, bella ma un po’ dispettosa. Infatti nascondeva oggetti, tirava i capelli e metteva nelle pietanze sale e pepe in quantità’, ma tutti la perdonavano perché’ era la figlia del re e della regina. Un giorno al castello arrivo’ una vecchietta stanca e affamata che cercava cibo e riposo. La regina ordino’ ai suoi sudditi di servire la vecchietta e di soddisfare ogni suo desiderio. Ma la principessa Aurora mise nelle pietanze sale e pepe in quantità’ tanto che la povera vecchietta dopo due bocconi rimase non ce la fece piu’ a mangiare. La malcapitata era una fata e volle punire la pr inc ipessa facendola diventare ogni giorno piu’ leggera. Il suo corpo divenne tanto leggero che la chiamarono tutti non piu’

Aurora ma “Piuma d’ oro”. Nel castello ogni porta e finestra venne chiusa, perché’ tutti avevano paura di perdere Piuma d’ oro. Un giorno Piuma d’ oro volo’ via e si poggio’ sulla casa della vecchia fata la quale le offri’ pietanze piene di sale e pepe. Piuma d’ oro capi’ che era stata punita dalla fata e sperava che l’ incantesimo p o t e s s e s p a r i r e p e r dimostrare a tutti di essere diventata meno capricciosa. Un principe, sapendo del sortilegio volle andare a riprendere Piuma d’ oro, portando in dono alla vecchia fata oro e gemme. Piuma d’oro allora si trasformò nella principessa Aurora, abbracciò la vecchia fata e si pentì amaramente e da quel momento diventò buona e comprensiva con i sudditi e visse felice e contenta nel castello insieme al suo principe e alla vecchia fata, distribuendo molti dei suoi averi alle persone più povere del regno. Fabio Tarantino 1ªD

PIUMA D’ORO

C’era una volta, nel 2004, una famiglia formata da una madre e tre figlie. Il padre era morto molto tempo prima, quando le ragazze erano ancora piccole. Grazia, la mamma, era una persona assai severa, che pretendeva la massima precisione da parte delle tre figlie: Va lent i na , Caro l i na , Celeste. Le prime due erano molto carine e andavano sempre in giro a guardare le vetrine e a comprare vestiti e indumenti a l’ ultima moda. Celeste invece era una ragazza dal carattere meraviglioso ma che tendeva a trascurare il suo bellissimo corpo. Aveva il “pallino”per le pulizie della casa e per l’ordine, ogni volta chele veniva chiesto dalle sorelle di organizzare una festa, lei rispondeva di no per non stravolgere gli equilibri domestici. Per questo suo modo di essere era esclusa dagli incontri di gruppo dei propri coetanei, ma a lei non importava niente,perché pensava in maniera maniacale alle faccende domestiche. Tutti dicevano che quella ragazza, se avesse continuato a comportarsi in quel modo, non avrebbe mai trovato marito. Un bel giorno, il giovane sindaco della città, un grazioso gentiluomo d.o.c. di nome Francesco, uomo di cultura ma molto pigro, convinto dalla madre a

trovare moglie, organizzò una piccola festa cittadina a Rimini e invitò tutte le ragazze del circondato. La notizia fu accolta dalle “giovincelle” con molto entusiasmo, solo Celeste non diede importanza a quell’ annuncio e rimase a casa per ordinare quel terribile tugurio che sarebbe diventato la sua tomba. Un’ ora prima dell’ inizio della festa, Celeste, stanca e distrutta dalla fatica, si sedette per guardare la televisione. Trasmettevano il film “Sabrina vita da strega” e all’ improvviso, dallo schermo televisivo, la protagonista, con un colpo di bacchetta magica, le fece un incantesimo. C e l e s t e c a m b i ò immediatamente vita e, come se fosse una persona completamente diversa, andò dalla parrucchiera, poi dall’ estetista e infine dal sarto. Ne uscì una ragazza meravigliosa, elegantissima e capace di far innamorare anche l’ uomo più esigente. Appena si presentò alla festa Francesco, che nel frattempo ballava con una ragazza, rimase incantato e, come un automa, prese una rosa e si avvicinò a Celeste chiedendole di diventare sua moglie. Dopo il fatidico “sì” della ragazza, i l giovane pretendente cadde a terra morto di sonno.(Bella figura!!!). Laura 1ªC sezione media

Cenebrontola

2ª A sezione elementare

L’aquilone Pag 11

Il più piccolo minatore del Belgio

Nel lontano 1954 a causa di un incidente stradale, muore Cosimo Raganato, un contadino con moglie e dieci figli, il più piccolo dei quali non aveva compiuto un anno. Cosimo abitava a Copertino, un piccolo centro agricolo in provincia di Lecce. Cominciarono così per la sua famiglia anni veramente duri, perché non avevano quasi da mangiare. Il maggiore dei maschi , Tonino , un ragazzino dalla pelle e d a g l i o c c h i s c u r i , piccoletto di statura, aveva solo 12 anni e frequentava la quarta elementare. Egli cominciò a fare tanti lavori per a i u t a r e l a m a d r e

(l’apprendista presso un falegname, il pastore presso i contadini benestanti, il raccoglitore di olive e il carrettiere.) La domenica sedeva davanti a casa sua, e guardando il cielo illuminato da un sole stupendo pensava quale lavoro potesse fare durante la settimana successiva. E proprio in una di queste domeniche

Tonino si ricordò di avere in Belgio uno zio minatore. Lo chiamò e gli descrisse le sue intenzioni. Lo zio gli trovò subito un posto di lavoro e andò a Copertino a prenderlo, lo portò ad Anderlaus e lo accolse in casa sua. Tonino iniziò a lavorare in miniera in Belgio. E così un ragazzino di appena 15 anni che doveva solo andare a scuola e giocare con tutti i suoi amici, cominciò a lavorare in miniera, scendendo a 1100 metri sottoterra insieme ai grandi. Il primo giorno di lavoro, il 26 maggio del 1957, gli altri minatori pensarono che si trattasse di un

bambino capitato li per sbaglio. E invece no . Tonino lavorava proprio lì, in una miniera di Anderlaus, rischiando giorno dopo giorno la propria vita, facendo enormi sacrifici per mettere da parte i soldi da mandare alla madre in Italia. Il giorno che spedì il primo vaglia di 1500 franchi i suoi occhi brillavano dalla gioia. Dopo un anno di duro lavoro e di sacrifici egli riuscì ad affittare una baracca e a far andare in Belgio la madre con tutti i suoi fratelli. Un giorno del 1958 scese dal treno che arrivava ad Anderlues dall’Italia una piccola donna vestita di nero, che guidava una commovente processione di ragazzini, tutti uniti per mano, il più alto in testa il più piccolo in coda. Si guardavano attorno smarriti, nella c i t t à s t r a n i e r a tra visi sconosciuti finché da un angolo sbucò un ragazzo dal v o l t o

acceso , da i capel l i scompigliati per la corsa, che gridava in italiano “Mamma… mamma…” e che si precipitava verso di loro. Tonino era riuscito finalmente a coronare il suo sogno. Aveva riunito tutta la famiglia, dando a tutti una vita migliore. Ora non gli mancava quasi niente: aveva abbastanza denaro per mantenerli, aveva affittato una baracca e la vita poteva incominciare lassù anche se lontano da Copertino. Inoltre i fratelli più piccoli incominciarono anche ad andare a scuola. Tonino, così giovane, era diventato, anche se non per sua scelta ma per necessità, un uomo “grande”, caricandosi sull e spalle la responsabilità di una famiglia così numerosa.

Riccardo Raganato 3ªC

IL GRILLO E IL BRUCO

Un giorno un grillo vanitoso, saltellando fra l’erba fresca di un prato, vide un insignificante bruco che strisciava silenziosamente sulla terra. Si avvicinò e gli disse:“Buongiorno signor bruco, è bello vedere gli altri saltare mentre tu strisci?” Il piccolo bruco proseguì il suo

cammino senza parlare. E il grillo:“Sai, da quassù c’è una bellissima vista, è un vero peccato che tu non lo possa vedere” Il piccolo bruco se ne andò in silenzio senza degnarlo di uno sguardo. Una settimana dopo, una maestosa e variopinta farfalla nel ripercorrere quella stessa strada, volteggiava alta nel cielo. Vedendo sotto di sé il piccolo grillo che saltava, gli disse:“C’è una bellissima, anzi

stupenda vista da quassù. Ti ricordi di me? Non sapevi che i bruchi diventano farfalle?” Il grillo allora, ritto e umiliato, se né andò verso la sua tana.

Morale: A nessuno devi causare offesa se non vuoi essere molestato

ovvero chi la fa l’aspetti.

Tarantino Chiara 1aB

L’aquilone Pag 12

Giochiamo con le parole Mandarino: così risponde il figlio pigro alla mam ma. Magone: grosso mago sempre triste. Rapina: piccola rapa costretta a rubare per vivere. Valentina: bambino che cammina sempre in modo lento. Orazio: uomo la cui sorella ha appena avuto un bambino. Cantilena: bambina di nome Lena costretta a cantare. IVª A IV ª B sezione

Gennaio

Calendario 2004

Febbraio Marzo

Aprile

L’aquilone Redazione Veronica Ciccarese1ªA, Cassandra Avantaggiato 1ªB Laura Lezzi 1ªC, Letizia Velato 1ªD,Roberto Prete ªD,Elena Murciano 2ªA, Roberta Perrone 2ªC,Elisabetta Tarantino 2ªD, Federica Camisa 3ªA,Gianmarco Bisconti 3ªB,Marina Nuzzaci 3ªC, prof.ssa Maria Nestola insegnante Gabriella Sabato

Maggio

Luglio Settembre

Ottobre Novembre Dicembre

Giugno

Agosto

Un quadrimestre di sport Anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato ai giochi sportivi studenteschi e i risultati che abbiamo ottenuto sono più che soddisfacenti. Le attività sono state la corsa campestre (per ragazzi e ragazze), la pallavolo femminile e la pallacanestro maschile. Nella corsa campestre Carmen Tarantino 2ªC si e classificata seconda e si è qualificata per le gare regionali, infine, Gabriele Orlando 3ªB è arrivato terzo nella classifica di squadra. Inoltre la nostra scuola si e è classificata settima con le cadette e terza con i cadetti. Per quanto riguarda, invece, la pallavolo, le ragazze capitate nello stesso girone di polo 3, polo 4 (Copertino), “Tafuri” e “Hammarsksold” (Nardò), hanno conquistato tre vittorie ed una sconfitta e non hanno superato il turno. Il torneo di pallacanestro invece è ancora in corso. Fino a questo momento l’anno sportivo sta andando bene, accumulando buoni risultati e speriamo che finisca meglio! In bocca al lupo compagni!!! Gianmarco Bisconti 3ª B

Nelle pagine interne

Accoglienza p.2 Solidarietàn p.p. 3-4 Riscoperta delle tradizioni p. 5 Progetto Comenius p.6 Orientamento p.p. 7-8 Progetto “Creatività e linguaggi non- verbali” Scrittura creativa p.p.10-11

2ªB sezione elementare