Il progetto OpenSource per la costruzione di un tornio in ... · Il progetto OpenSource per la...

54
Il progetto OpenSource per la costruzione di un tornio in cemento Il progetto OpenSource per la costruzione di un tornio in cemento Molte persone hanno contribuito a questo progetto.I principali artefici sono: Pat Delany | Design | [email protected] 903-723-0980 Shannon DeWolfe | Ricerca David LeVine | Ricerca Tyler Disney | Modellazione 3D e Disegni | flowxrg.com Molte altre informazioni, inclusi disegni quotati, li troverete nei seguenti siti: http://flowxrg.com/concrete-lathe-project-start-here/ http://vimeo.com/27493189 http://flowxrgdotcom.files.wordpress.com/2011/07/new-method-of-building-lathes.pdf http://TinyURL.com/6dmdaub Support at http://groups.yahoo.com/group/multimachine/

Transcript of Il progetto OpenSource per la costruzione di un tornio in ... · Il progetto OpenSource per la...

Il progetto OpenSource per la costruzione di un

tornio in cemento

Il progetto OpenSource per la costruzione di un tornio in cemento

Molte persone hanno contribuito a questo progetto.I principali artefici sono:

Pat Delany | Design |

[email protected] 903-723-0980

Shannon DeWolfe | Ricerca

David LeVine | Ricerca

Tyler Disney | Modellazione 3D e Disegni | flowxrg.com

Molte altre informazioni, inclusi disegni quotati, li troverete nei seguenti siti:

http://flowxrg.com/concrete-lathe-project-start-here/

http://vimeo.com/27493189

http://flowxrgdotcom.files.wordpress.com/2011/07/new-method-of-building-lathes.pdf

http://TinyURL.com/6dmdaub

Support at http://groups.yahoo.com/group/multimachine/

Dedicato a mia moglie Clarissa. Senza il suo aiuto tutto questo sarebbe stato impossibile.

I nostri sforzi sono dedicati anche a:

Jeffry D. Lohr e Abubakar Abdulai

Fondatori della Moringa School of Trades, Moringa Community, Cape Coast, Ghana, W. Africa

Ndt: Ho evitato di tradurre la miriade di motivi per i quali è giusto diffondere in ogni modo possibile questo progetto, sarebbe stato lungo ed inutile. Queste pagine sono rivolte a chi già conosce l'utilità di un tornio, e riconosce il ruolo deleterio che l'occidente colonialista ha svolto nel mondo.

Purtroppo questo progetto attualmente si trova solo in inglese, sarebbe necessario tradurlo in portoghese ed in spagnolo. Ma una traduzione non basta, è necessario formare la conoscenza. Un tornio non è un giocattolo, è un utensile potente e pericoloso.

Io per tradurre correttamente ho acquistato il Manuale pratico per l'operaio Tornitore e Fresatore, edito da Hoepli. Mi sono reso conto che per il corretto uso di un tornio ci vuole conoscenza, tanta.

Ma ora c'è internet, e chiunque può diventare insegnante a distanza. Ovviamente spero che questo progetto serva anche ad hobbisti italiani. Il sistema di costruzione è geniale quanto semplice ed economico, potete costruire un tonio anche di grosse dimensioni al prezzo di un piccolo tornio cinese usato.

Il progetto originale di Lucien Yeomans

A quei tempi era disponibile la lega di piombo usata dai linotipisti per comporre i testi dei giornali. Questa lega veniva colata negli appositi spazi di alloggiamento per le barre in acciaio che costituiscono le guide (spazi da noi creati nella gettata, ovviamente). In questo modo Yeomans poteva costruire un tornio da 10 tonnellate in 7,5 ore mentre nel modo convenzionale (gettata in ghisa) ci volevano sei mesi. Con i

suoi torni sono stati fatti milioni di proiettili di cannone per la prima Guerra Mondiale. Alla fine della guerra la sua tecnologia è stata dimenticata per ovvie ragioni politico-economiche.

La lega in piombo per linotipisti è ormai introvabile, noi useremo lo stucco per piastrelle dato che non ha ritiro ed è quindi perfetto per bloccare le guide nella gettata in cemento. Lo stucco per piastrelle è una mescola di inerti e materie poliuretaniche, indurisce senza ritiro ed è meccanicamente resistentissimo.

Noi usereremo queste tecniche o piccole varianti per:

● Alloggiare le guide nel banco del tornio

● Alloggiare/adattare gli appoggi a “scarpa” (d'ora in poi le chiamerò direttamente scarpe) del carrello per poi fissarli un un unico oggetto (che costituirà il carrello) tramite colata di stucco

● Alloggiare il secondo carrello perpendicolare sul carrello primario

● Alloggiare la contropunta sulle guide

● Alloggiare il Cono Morse femmina nella contropunta

● Alloggiare il complessivo dell'albero del mandrino nella testata

● Alloggiamento dell'asse filettato nella testata

Il nostro tornio, più di qualunque altro, può essere usato per autocostruirsi, autoripararsi

ed autoevolversi

Il tornio può essere usato per riparare e/o rifare la maggioranza delle sue componenti.Anche parti complesse come la contropunta o il carrello se consumate o se si vuole migliorarle

● Ogni asse di rotazione può essere alloggiato in boccole potrà essere migliorato con l'adozione di cuscinetti a sfere.

● Il carrello può essere facilmente cambiato con altri adatti a torniture speciali o per bucatura.

● Un terzo carrello può essere aggiunto sul carrello secondario.

● Il carrello secondario che proponiamo e del tipo "a scatola" ma può essere sostituito con uno a incastro costruito con il tornio stesso.

● Per filettare potrà essere implementato un meccanismo a cambio di ingranaggi, al posto della semplice copiatura.

● Si possono aggiungere lunette.

● La contropunta può essere sostituita da una a torretta.

● In caso si siano consumate, le guide possono essere ruotate. Possono, all'occorrenza,anche essere facilmente estratte e sostituite.

Le linee guida di questo progetto sono la logica, la semplicità, l'economia e la facilità di

costruzione.

Visione frontale

Il banco, in una versione corta del tornio può essere spesso 100mm ma in una versione come quella che vedete deve essere spessa almeno 150mm.

Vista dall'alto

Visione laterale

Siete pronti per iniziare la costruzione?

In questa versione la dimensione dei componenti è simile a quella di un tipico tornio da 250Kg con un raggio lavorabile di 225mm ma ha la capacità di montare una smerigliatrice per spianare dischi frizione e freni da 300mm. E' stata pensata per essere trasportabile.

Per molti una scelta migliore sarebbe quella di avere guide distanti almeno 300mm (distanza misurata tra i centri) ed un raggio lavorabile di 400mm.

Questo eventuale ingrandimento non aggiungerebbe quasi nulla ai costi di costruzione, renderebbe anzi più facile la costruzione, dato che il carrello primario, se piccolo, è intricato.

Il nostro obiettivo non è il migliore attrezzo in assoluto, ma uno che possa lavorare con

un grado di precisione soddisfacente e che possa essere costruito da un meccanico abile

con attrezzi semplici ed assolutamente al minor costo possibile.

● Materiali e attrezzi necessari alla costruzione di un tornio da 300mm in grado di filettare che possa stare sul vostro tavolo di lavoro. Si potrebbe fare un tornio anche la metà di questo. La nostra grandezza ottimale consiste nell'avere una distanza tra il centro delle guide di 300mm, raggio di 100mm ed un peso di circa 50Kg.

● Sono necessarie due barre di acciaio rettificate, 40mm di diametro per (circa) 1,5 metri. Sta alla vostra inventiva ottenerle al minor prezzo, per esempio recuperando gli steli di pistoni idraulici. O tubi da idraulico riempiti di cemento e poi rettificati. Ma tenete sempre in mente che queste due guide sono il cuore del tornio, dalla loro precisione dipende quella dell'intero tornio.

● Barre di acciaio da 0,18mm x 150mm x600mm

● Se non disponete di cuscinetti a sfere (africa) vi occorre un complessivo di freno a tamburo o a disco per tornire le boccole che voi stessi fonderete in alluminio. Ammesso che non abbiate accesso ad un altro tornio, almeno da legno.

● Sacchi di cemento e sabbia

● Sempre se vivete in condizioni estreme (Africa, Haiti) vi servirà di imparare a fondere alluminio. In Italia lo fanno alcuni hobbisti,sia per soddisfazione personale sia per per fare pezzi che altrimenti costerebbero una fortuna, molto di più di questa macchina. Recuperare alluminio è facile e non costa nulla.

● Legno, tondino da cemento armato, acciaio da rottami, dadi e bulloni.

● Attrezzatura di base da meccanico e da carpentiere, una livella, possibilmente di precisione, ed un comparatore a quadrante, anche economico.

Nota importante del traduttore:

Così come io ho investito 22 euro in un manuale del tornitore per poter tradurre in un italiano

tecnicamente corretto, prego i NON tornitori di fare altrettanto. Io sono Geometra, so cos'è e come

funziona un tornio, ma senza sapere a che numero di giri deve lavorare, in un certo diametro, su che tipo

di metallo, con che tipo di tagliente, sinceramente il tornio non lo metterei in moto. Se non siete tornitori

istruitevi, imparate da chi sà. La faciloneria si paga cara, ed anche un tornietto da legno è perfettamente

in grado di togliervi un occhio.

D'ora in poi chiameremo "piedi" i due pezzi di acciaio semicilindrici che scorrono sulle guide. Detti

piedi fanno parte del carrello primario.

Iniziamo con la cassaforma per la gettata del banco. Ma non vi sognate di farlo ORA, prima dovete leggere TUTTE le istruzioni, altrimenti vi ritroverete con una specie di lapide inutile, a meno che non vi muoia un cane a voi molto caro.

Materiali di recupero come legname di pallet, cartone e tubi in plastica

Semplicissimo!

Si inizia con una semplice cassa

La base

I lati

I tondini di ferro

Le testate

Dettaglio dei tubi di plastica e bulloni

La cassaforma completa di accessori

Attenzione. Quando gettate il cemento, dovrete annegare dei bulloni nel punto indicato dalla

freccia. si tratta di una fila di bulloni da entrambi i lati che dovranno bloccare i sostegni delle guide.

Il banco del tornio

Posizionate i riscontri di taratura delle guide

Le guide

Come già detto, le guide sono il cuore del tornio. Devono essere rettificate e (possibilmente) lappate.

Altre possibilità (se non potete acquistarle)

Sia che usiate tubi riempiti con stucco per piastrelle, sia che usiate steli recuperati da pistoni idraulici controllate sempre che siano dritti mettendoli uno a fianco dell'altro e facendo ruotare prima l'uno poi l'altro. Con una luce forte dal dietro, non dovete vedere trafilature di luce tra una guida e l'altra.

Ovviamente devono essere dello stesso diametro

Secondo l'autore esiste un sistema per rettificare manualmente le guide: Il metodo delle 3 rotondità,

da un vecchio American Scientific.

Installazione delle guide

Le parti terminali delle guide verranno avvolte strettamente in lamina metallica ingrassata, serrata con filo di ferro. Questo permetterà di poter ruotare le guide (se consumate) o di estrarle per cambiarle.

Installazione delle guide

Così vi appariranno una volta correttamente distanziate ed in piano, sostenute da angolari e piattina di acciaio.

Supporti delle guide

Inizialmente le piattine, nel punto dove toccano le guide, saranno piatte. Ma appena il tornio sarà operativo provvederete a tornirle in modo che l'appoggio abbia la stessa curvatura. Ricordate che il lato interno delle piattine si deve trovare al centro della guida.

Allineamento delle guide

● Operazione importantissima, ma più semplice di quanto crediate

● Una livella di precisione da macchinista è un ottimo investimento (quella che vedete costa 62$) ma in casi estremi si può fare anche senza.

● Usa una livella da carpentiere.

● Usate un qualunque attrezzo(anche un pezzo di acciaio o di vetro) per distanziare esattamente le due guide.

● Usate un pezzo di vetro float per controllare la planarità delle guide, deve essere spesso almeno 5mm.

Lavorate con pazienza e metodo sugli appoggi regolabili di taratura delle guide

● Con il pezzo di vetro ed una sfera di acciaio al centro sarete certi della planarità. Possibilmente il vetro deve avere la stessa area occupata dalle due guide, e la sfera deve essere la più grossa che trovate (10mm/20mm).

● Anche se ci mettete dei giorni, saranno ben spesi.

STOP ! Come già detto, prima di iniziare leggete TUTTO!

Il carrello primario

C'è una miriade di pezzi dentro ed intorno un blocco relativamente piccolo di cemento, ed è importante capire bene cosa ci stanno a fare e perchè ce li hanno messi.

Vi accorgerete che maggiorando (anche di poco) le dimensioni (specialmente la lunghezza del carrello e della contropunta) vi renderanno più facile sia la costruzione che l'uso.

Vi sono 3 importanti prerogative di questo tornio che anche tornitori esperti riconosceranno come uniche.

(1) Il metodo usato per fare i piedi del carrello lo rendono auto-allineante

(2) I rinforzi sotto le guide, posti fuori centro, lasciano lo spazio necessario alle ganasce necessarie a garantire la stabilità. Comunque già il peso del nostro carrello è tale che queste ganasce servano sopratutto come sicurezza.

(3) Il sistema a copiatura di filetto (alcune pagine più avanti)

L'assieme del carrello

L'assieme del carrello

L'assieme del carrello

Il Carrello

Il carrello, in effetti, è auto-allineante. I due piedi sono innanzitutto allineati ed a livello, quindi morsettati sulle guide. I due piedi diverranno un unico oggetto quando saranno meccanicamente connessi tra di loro dal cemento, colato nella mini-cassaforma in legno. Eventuali piccole distorsioni dovute al ritiro del cemento si correggeranno con spessori in ottone, incollati con colla epossidica all'interno dei piedi (in arancio nella figura).

Nella figura in alto vedete chiaramente i piedi, connessi tra di loro solo con cemento e le guide sostenute da supporti appena fuori centro (in nero)dando così spazio alle ganasce (color argento). Normalmente, le forze in gioco tendono a spingere il carrello verso il basso, ma a volte le ganascie offrono sicurezza in più.

Il telaio del carrello e i piedi

I piedi sono dei semicilidri tagliati da un tubo di grosso spessore. Il diametro interno sarà circa 12mm/25mm più largo del diametro esterno delle guide

(N.d.T. Mi sembra un refuso, dovuto alla conversione di misure. Credo manchino delle virgole, ovvero 1,2mm/2,5mm) comunque l'interspazio andrà colmato con spessori in materiale antifrizione.

I fori che vedete nelle piattine (saldate) servono al montaggio delle ganasce che scorrono in basso sulle guide. Detti fori saranno da almeno 12mm. Le barrette cilindriche (tondino da costruzione) saldate anch'esse, devono essere le più lunghe possibile, devono essere coperte da almeno 25mm di cemento. Il cemento è meglio addittivarlo con fibre. Ovviamente si consiglia anche di aumentare le misure del carrello e della contropunta sia in lunghezza che in larghezza, con conseguente allungamento/allargamento del banco e delle guide dato che, come vedete, il carrello è di costruzione piuttosto intricata e più grosso, pesante e robusto sia, meglio sarà. Sarà anche più agevole lavorare con il tornio. (N.d.T. in parole povere, il tornietto che abbiamo visto nelle prime illustrazioni è un controsenso, è risicato ed intricato. E' stato pensato in funzione degli hobbisti americani che il sabato lo caricano sul pick-up e vanno in giro per fiere e concorsi. E' molto più difficile fare un tornio piccolo che uno grande, e la precisione ne risente. E dati i costi di costruzione, ridicoli, un tornio piccolo è un controsenso.

Ci deve essere un compromesso tra il tornio del progetto ed uno più grosso ma difficile da

trasportare. (N.d.T. anche l'autore si è reso conto !)

E' da notare che non sono si deve saldare sui piedi, ma di lato per evitare distorsioni.

I piedi del carrello

La larghezza del carrello è determinata dallo spazio esistente tra i piedi, che a sua volta dipende dallo

spazio disponibile tra le guide e dallo spessore dei piedi.

Il tubo può essere tagliato con un seghetto o con un flessibile con disco da taglio.

La testata ha cavità sovradimensionate per permettere ai piedi di penetrarvi. La lunghezza dei piedi deve essere 1,5-2,0 volte la distanza tra i centri delle guide. Voi allungate i piedi

Oltre le piattine di montaggio delle ganasce ma non dovete arrivare a gettare cemento a filo dei piedi, ma dovete fermarvi prima in modo che i piedi (più lunghi del carrello) si possano infilare nella testata.

La base in cemento del carrello

Per rendervi più chiare le idee, qui ve lo mostriamo senza i piedi. Un carrello concepito in questo modo ha il pregio di poter essere rimosso in pochi secondi dato che la vite di avanzamento gli passa sotto, e non attraverso, rendendo facile la sostituzione con un altro carrello specializzato. Nella figura vedete i quattro prigionieri per il montaggio del carrello secondario. Devono essere di ottimo acciaio, vanno bene quelli per uso automobilistico. Vanno saldati ai tondini prima di gettare il cemento. Una volta installata la piastra di base del carrello secondario, le parti in eccesso dei prigionieri andranno tagliate.

Chiaramente, ridurre del 95% il progetto originale di Yeomans introduce qualche problemino, il carrello è un intrico di ferri. (N.d.T. non vedo il perchè si debba fare un tornietto quando con qualche sacco di cemento in più si può fare un Signor Tornio, e con meno grattacapi)

Le scanalature laterali nel cemento sono per alloggiare le ganasce. Dovrete ovviamente fare una piccola cassaforma in legno

Nei punti indicati dalle frecce parallele ci vanno due bussole filettate per fissare la piastra del volantino di avanzamento e per attrezzi opzionali. Una terza bussola filettata può essere inserita al di sotto delle due precedenti, sopre alla barra filettata di avanzamento.

Il carrello illustrato senza ganasce. E' mostrato come deve essere fatta la gettata tra i piedi. L'allineamento è automatico, dato che i piedi verranno fortemente morsettati sulle guide prima della gettata. Notate gli spessori antifrizione (in arancio) Incollati con colla epossidica.

Nota: l'ultima versione del tornio ha il carrello più lungo, quindi meno intricato e facile da costruire.

Leggete qualcosa sul cemento nell'edilizia (N.d.T. forse è meglio usare, invece del cemento, le cartucce chimiche che si usano per ancoraggi nei muri per i tasselli. Chiedete ad un buon ferramenta e magari fate un test in una piccola cassaforma in legno. Non ci dovrebbe essere alcun ritiro, contrariamente al cemento, ed è una mescola di epossidica e inerti facile poi da bucare ma estremamente resistente, filettabile)

La cassaforma deve essere fatta in modo da essere facilmente rimossa in questi punti.

Le ganasce

Le morse sono fissate alle piattine saldate ai lati dei piedi. Dato che normalmente le forze esercitate sul tornio spingono il carrello verso il basso, voi penserete che non servono a nulla. Ma se qualcosa durante una lavorazione andasse molto, ma molto male sarete ben contenti di averle installate, vi eviteranno di ricevere il carrello in faccia.

La vite principale di avanzamento

E' una barra filettata fissa. Si muoveranno invece carrello e contropunta grazie a dadi avvitate/svitate sulla barra filettata, che è bloccata alla fine del tornio. Il diametro della barra (per questo tornietto) è compreso tra i 18 e i 25 mm.

Per evitare giochi, usate rondelle a molla, rondelle piane e dadi extra.

Un sistema furbo per fare un dado autobloccante è avere un manicotto filettato, tagliarlo

QUASI a metà/due terzi e piegarlo appena.

Questo meccanismo di avanzamento del carrello è piuttosto semplice. Normalmente ci sono meccanismi complessi con demoltipliche; invece noi ci accontentiamo di 5 pezzi lavorati con trapano, seghetto e lima. Il volantino si può sostituire con una corona di bicicletta, se poi lo collegate con una catena ad un altra corona.. Se invece dovete produrre in serie ed in fretta, mettete una grossa molla di contrasto (al carrello) e dal lato opposto un dado ed una chiave a cricchetto.

Carrello secondario

Una semplice piastra piatta avvitata. I pezzi laterali (bloccaggi) temporaneamente verranno bloccati con punti di saldatura e alluneati "gentilmente" con un martello. Più avanti si sostituiranno i punti di saldatura con viti di serraggio, come vedete in figura

Le dimensioni ? Probabilmente vi converrà acquistare un pezzo di acciaio da almeno 150mm di larghezza spesso 18mm. Deve essere lungo almeno 375mm e la lunghezza della base almeno 250mm

I pezzi di base del carrello secondario, un ulteriore complessivo può essere sovrapposto per tornire superfici coniche. La vite di avanzamento, se posta dove vedete in figura, sarà esposta a danni, ma se la mettete dal lato opposto subirà elevati sforzi. Decidete voi.

Come rendere assolutamente piano ciò che piano non è.

Vi servono tre dischi, che chiameremo A,B,C. Strofinate A su B interponendo pasta abrasiva fine.

Strofinate fino a che entrambe le superfici a contatto siano smerigliate. Ripetete con B su C quindi C su

A. continuate con questo schema di lavoro fino a che non otterrete il contatto perfetto delle 3 superfici

tra di loro. Se non avete 3 superfici di acciaio potete usarne una (quella che vi serve) in acciaio, le altre

due in vetro spesso.

Anche la planarità dei lati è importante, dato che i bloccaggi vi si stringeranno sopra. Controllate spesso

con una squadra la perpendicolarità.

Dave Le Vine

Il dispositivo di blocco del carrello secondario è semplicissimo, come vedete in figura. La

guarnizione in ottone è opzionale.

Il rapporto tra lunghezza e larghezza dovrebbe essere almeno 1,5-2/1 per evitare che si impunti.

da eliminare insieme alla figura (quale figura esattamente?)

Allineamento del carrello secondario

Usate il micrometro a quadrante per assicurarvi del parallelismo tra il carrello secondario ed il piano dell'asse motore. N.d.T. qui c'è una prima incongruenza, dato che l'asse del motore ancora deve essere montato, come vedrete più avanti. Semmai trovo logico verificare la perpendicolarità del carrello secondario rispetto alle guide.

Non si può scrivere roba del genere. a fare come dice lui si finisce in ospedale. Cosa facciamo con

questa frase? la cancello?

L'asse motore

Il tubo esterno ha la funzione di proteggere l'asse e le boccole dal cemento che colerete per bloccarlo. Se il diametro sarà abbastanza, un domani potrete buttare nella spazzatura le boccole e sostituirle con cuscinetti a sfere o a rulli e magari non guasterebbero cuscinetti conici reggispinta, così potrete far girare il mandrino più veloce. Se guardate bene la figura, vedrete che ci sono dei collari di taratura che possono essere rimpiazzati da rondelle (davanti) e da un collare semplice con vite di bloccaggio (dietro)

Lubrificazione dell'asse motore

Sulle boccole sia dell'asse motore che su quelle del copiatore di filetto, fate un incavo per O-ring nel punto indicato

Dovunque vi siano boccole o cuscinetti ci deve essere il rispettivo foro di lubrificazione e magari le apposite boccoline di ingrassaggio che devono essere avvitate nelle impanature che avrete fatto in precedenza.

La piastra di montaggio posteriore dell'asse motore

Sembra un pezzo da nulla, ma se la comperate già fatta vi costerà più di quanto avete speso fin'ora

Se ve la fate da voi, il materiale migliore è il ferro. In alternativa la potete fondere in alluminio, ma dovete comunque metterci un collare di sicurezza in ferro.

Allineamento dell'asse motore

Fate scorrere l'asse in fuori dalla testata di almeno 20cm quindi usate il micrometro per verificare la posizione dell'asse rispetto al centro del carrello, muovendo quest'ultimo avanti ed indietro. Una volta fatte queste verifiche potete bloccare con cemento il complessivo dell'asse. Ciò rende l'asse parallelo alle guide, e questo è importantissimo.

Qui l'autore ipotizza l'uso di un intero blocco motore completo di volano (ovviamente senza cilindri e pistoni) per il complessivo asse motore/piattaforma. Ovviamente per torni molto grandi.

Contropunta

Ha un attacco per cono Morse (2 o 3) che sarà cementato una volta allineato. La contropunta è costruita, tenuta in sede e controllata esattamente come il carrello. E' possibile spingerla contro il carrello medesimo per bloccarlo quando si facciano lavorazioni di spianatura particolarmente pesanti.

La contropunta in un tornio così piccolo sarà come minimo lunga 200mm. Ovviamente se sarà più lunga e pesante sarà meglio.

Se non disponete di coni Morse allora usate un tubo di 40mm diametro interno e 70mm diametro esterno, saldategli qualcosa intorno in modo che una volta cementato non possa ruotare. Deve sporgere di almeno 25mm in modo da poterci filettare bulloni di fermo per la punta o per un mandrino di trapano. Per centrare il tubo, mettete nel mandrino di trapano unabarra cilindrica (perfetta, rettificata) da almeno 18 mm di diametro.

Dato che avete già fatto il carrello, fare la contropunta sarà una passeggiata.

Un dado molto lungo vi renderà più facile il lavoro.

Se usate un alloggiamento per cono Morse, prevedete nel cemento le due fessure necessarie ad inserire il cuneo di sblocco. Saldate qualcosa sull'alloggiamento in modo che una volta cementato non possa ruotare. Per il corretto allineamento inserite una punta lunga sul cono, fate le misure necessarie e poi cementate.

L'asse della contropunta è fisso, a muoversi è tutto il complessivo, con lo stesso meccanismo usato per il carrello. Ma qui non è necessaria la piastra con il volantino, basta anche il solo volantino accoppiato ad un barilotto filettato o anche solo dado e rondella.

Uno dei molti modi di motorizzare il tornio. Il modo più facile ed economico sarebbe quello di usare una puleggia in multistrato (legno) di 900mm ed avere una sola velocità di 100 giri/min. In questo caso è

necessario un rullo pressore per tenere la cinghia ben aderente alla puleggia motrice che sarà certamente molto più piccola (come nelle bici). Si vedono anche le corone dentate che daranno movimento al complessivo per filettare. E' mia esperienza che trasmissioni a velocità multiple utilizzanti pulegge in alluminio e cinghie a "V" sprechino una quantità di energia incredibile anche se trasmettono poca potenza. Qui il montaggio di un freno di automobile a tamburo vi permette di implementare pulegge a cinghie multiple e magari anche un goniometro

Potenza

Se usate un volano come piatto o come contropiastra del mandrino lo potete motorizzare con il pignone del motorino di avviamento anche guasto che farete girare tramite cinghia dentata. Il tornio fatelo girare a bassi giri, non esagerate mai. E' sempre e comunque un oggetto pericoloso.

La sicurezza viene prima di tutto. Usate sempre occhiali di protezione e iniziate il lavoro

ad una velocità tale da poter vedere il pezzo che ruota e non solo un vortice.

L'asse per filetti ruota lla stessa velocità dell'asse motore ed è motorizzato da corone di bicicletta e catena. Un meccanismo di folle sarebbe necessario in modo da poterlo disconnettere se non in uso. Se andate oltre i 70 giri al minuto la catena di bici non va bene, ci vorranno corone e catena di motocicletta. Per filettare occorrerà una barra filettata campione, con lo stesso passo di filettatura che vi occorre. Sarà bloccata nel mandrino che sta all'estremo dell'asse per filetti. All'altro estremo sarà serrata (morsettata ?) dentro un pezzo di legno o di plastica reso solidale al carrello. In questo modo la barra filettata campione trascinerà il carrello verso la testa del tornio alla giusta velocità, ottenendo così una copia esatta del filetto campione.L'asse per filetti sarà ovviamente allineato e cementato come già abbiamo fatto per le guide.

Il risultato di questo modo di filettare sarà molto accurato, perchè il legno fungerà anche da equalizzatore di eventuali imperfezioni della barra campione.

Attenzione: la filettatura richiede sempre e comunque abilità e pratica, anche con un tornio "normale". La filettatura si ottiene con numerose passate dell'attrezzo di taglio. Il nostro sistema richiede una abilità extra nell'imparare a come "riprendere" il filetto, ma vedrete che non sarà poi così difficile dato che noi possiamo allentare la morsa in legno. Non troverete da nessuna parte un sistema come questo, ma io che ne ho costruito ed utilizzato uno su un tornio Yeomans originale vi assicuro che funziona. Ricordate di inserire un dispositivo per la lubrificazione anche per questo asse. Un tubo da mezzo pollice ha un diametro interno di circa 5/8" e fa al caso nostro. Inserite due boccole, un asse da 12mm, un mandrino di trapano da un lato e la corona dall'altro.

Un sistema per filettare come questo avrà problemi se la barra filettata campione è di piccolo diametro e se il carrello è molto pesante. Eventualmente si può "alleggerire" il carrello con un pistone ad aria compressa, regolando la pressione in modo da vincere l'inerzia.

Una immagine migliore dell'ingranaggio

Fabbricazione di utensili

Iniziamo con il mandrino, detto anche piastra menabride. Se lo comperate già fatto vi costerà certamente un multiplo di quanto avete speso fin'ora. In questo disegno del 1916 tratto da Machinery Magazine vedete che non c'è bisogno di spendere una fortuna. Ovviamente non è autocentrante, ma con un pò di pratica funziona benissimo.

E non c'è nemmeno bisogno di una cosa così complessa. Le feritoie radiali si possono fare dopo. I fori si possono fare con un trapano montato sul carrello, se poi avrete montato un goniometro sull'asse la foratura sarà facile e precisa.

Un piatto menabride a 3 o 4 morse (bride) autoserrante è certamente troppo costoso nei paesi sottosviluppati. Fortunatamente un volano recuperato da un motore lo può sostituire egregiamente. L'area centrale deve essere rinforzata con un disco di acciaio e prigionieri tagliati a filo.

Come vedete dall'illustrazione, al posto delle bride si può usare di tutto. Con un pò di creatività si risparmia.

Volano, piatto menabride

I taglienti sono carissimi. Punte di trapano rotte possono essere recuperate come taglienti. Il portataglienti può essere costruito a mano con trapano, sega e lima.

L'olio da taglio può essere fatto con 10 parti di acqua, una di olio motore e un pò di

detergente per piatti. Va bene anche l'olio di palma.