Il Progetto FED – obiettivi e strategie per la …...cronico-degenerative e valore della dieta...
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IlProgettoFED–obiettiviestrategieperlaprevenzione
primariadellepatologiemetaboliche,cronicodegenerative
edeitumori.Esempidiete«protettive»
Dott.ssaMariannaBellafiore
FormatoreF.E.D.
Docenteuniversitario
IlProgettoF.E.D.
L’acronimoF.E.D.equivaleaFormazione,Educazione,Dietae
identifica il primo programma integrato di promozione della
salutepromossoecoordinatodall’AssessoratoSalute.
Sana educazione alimentare, prevenzione delle malattie
cronico-degenerative e valore della dieta tradizionale
mediterraneasonoleparolechiave.
Sanità, scuola e settore agroalimentare stanno lavorando
assieme per diffondere la cultura della salute attraverso un
approccio globale che mira al recupero dei valori legati alle
tradizioni del territorio, alla qualità e alla sicurezza degli
alimenti, ad un sano e consapevole rapporto col cibo, alla
valorizzazionedeiprodottitipiciedelleimpresesulterritorio.
IlProgettoF.E.D.
La prerogativa è qualificare figure esperte di Formatori e di
Educatori che sappiano incidere sul cambiamento culturale,
sui comportamenti e sugli stili di vita secondo indirizzi di
PrevenzioneprimariaediPromozionedellasaluteimprontatia
contenutieazionidievidenzascientifica.
Perchèiprogettidieducazionealimentare
funzionanomenodelprevisto?
• Siscontranoconinteressigeneralidiversi
• Hannoeletto,neltempo,targetsbagliati
• Non si sono rivolti alla popolazione sana rimuovendo le
concrezioniculturalivecchiedisecoli
• Non contemplano differenze di contesto fondandosi sulla
identitàdelformatore
• Perché irisultatisonocronologicamentenonsovrapponibili
agliobiettivipoliticimalamenteintesi.
Analisidelcontesto
• Numerose iniziative di educazione alimentare condotte in
varicontestiperdiversitarget
• Interventi formativi disomogenei, spesso frammentari,
talvoltadissonantioridondanti
• AziendeSanitariecarentidicoordinamento
• Incongruaorganizzazionedeipercorsiformativi
• Riferimentiscientificifuoricontrollo
• Customersatisfationmoltobassa
• Sistemadivalutazioned’efficaciacarente.
PerchèunprogettoF.E.D.?
• Manca una efficace offerta di percorsi formativi che tenga
contodellenecessitàepidemiologiche facilitando la lettura
deirisultati.
• Mancaunsistemadipresa incaricoglobalecheguardialla
qualità, alla selezione dei fruitori ed al contenimento dei
costiindotti.
Obiettivigenerali
ü Riduzionespesaperpatologiecronicodegenerative
ü Riduzionespesaspecialisticaambulatoriale
ü Riduzionespesaperl’assistenzaospedaliera
ü Riorganizzazionedellospecificosettoreformativo
ü Parlarelinguaggiadeguatiaidiversistratisociali
ü Sinergiaoperativa ricondottaadunapianificazioneunitaria
“disistema”validasututtoilterritorioregionale
ü Promuovere la corretta alimentazione riconducendola alla
DietaMediterraneainunaRetedirapportieinterazionitrai
Servizi ASP preposti (SIAN e UOESA) e altre strutture
pubblichee/oprivate
ü Rispetto delle evidenze scientifiche e linee guida
internazionali.
Obiettivispecifici
• Diffonderesaneabitudinialimentari
• Incentivare la consapevolezza del rapporto tra
alimentazioneesalute
• Favorire un corretto rapporto individuale e collettivo col
cibo
• Recuperare i valori legati alle tradizioni e alla cultura del
territorio
• Promuoverelaconoscenzadelsistemaagroalimentare
• Incrementarequalitàeterritorialitàdeglialimenti
• Condurre le iniziative di settore secondo un’impostazione
tecnico-scientificacoordinataeaccreditata.
Strategieoperative
Ø Cabina di regia regionale per la programmazione e il
coordinamento
Ø Modelloformativoorganicocondiviso
Ø Strategieoperative
Ø Contenuti integrati e aderenti alle più attuali evidenze
scientifiche
Ø Interventocentralizzatodiformazionedeiformatori
Ø Diffusionedellaformazione“acascata”nelleASP
Ø Sinergiedi rete sul territorioperpromuovere l’adozionedi
abitudinialimentaricorretteesane
Ø Monitoraggioattivoevalutazioned’impatto.
Modelloorganizzativo
3°livellonelterritorio
2°LivellonelleASPincollaborazioneconSIANeUOEPSA
1°livelloFEDFormazionedeiFormatori
FED
FormazionedegliEducatoriFED
Diffusionecapillaredellaformazioneedella
comunicazionealivelloprovinciale
Faseformativaacascata
Modelloorganizzativo
Faseoperativa
Lavorodiretesecondoindirizzidiprevenzioneprimaria
Studioepidemiologico
Tutelaevalorizzazionedeiprodottitipiciedelleimprese
Metodologia
TeamdidocentiselezionatotraiServizi
sanitariterritorialie
ospedalieri,
l’Università,
l’AssessoratoRisorse
agricoleealimentari,
laScuolaelerealtà
produttive
Didatticaesperienziale
Didatticaabilitanteillavorodirete
Didatticainterattiva
Reteintegrataefaseoperativa
IFormatoridi1°Livello,gliEducatoriFEDeiDocentidelTeam
regionale costituiscono la Rete Integrata Territoriale che
svilupperà la fase operativa sotto il coordinamento delle
singoleASP,inarmoniacongliindirizzidelTavoloTecnico.
AreediselezioneFormatoriFED1°livello
AreasanitariaAssessoratosalute
ASP
Università
Aziendeospedaliere
AreaagronomicaAssessoratoRegionaledelleRisorseAgricoleeAlimentari
AssessoratoRegionaleAttivitàProduttive
Areascolastica
USR
IstitutiProfessionalidiStatoperiServiziAlberghieri
Ristorazione
AreediselezioneEducatoriFED2°livello
AreaSanitariaMedicidimedicinagenerale,Pediatridiliberascelta,Medici
specialistiinScienzadell’alimentazione,Ginecologi,Veterinari,Dietisti,Biologinutrizionisti,Farmacisti,etc
AreaStakeholdersRistorazionicollettiveepubbliche,Operatoridel
settorealimentare,vending,impresediAgriturismo,operatoridelleCameredi
Commercio,etc.
AreascolasticaDocentireferentiper
l’EducazioneallasalutedegliIstitutiscolastici,docentidiIstitutiscolasticididiversoordineegrado,docentidegli
IstitutiProfessionalidiStatoperiServiziAlberghieri
AreaagronomicaImprenditoriedattività
commercialidiriferimentoqualiproduttoridibiologicoamarchioDOP,IGP,integrato,associazioni
diproduttori,etc.
Ilprogrammaoperativoprovinciale
ü Attività della Rete Integrata Territoriale con declinazione
degliinterventi
ü RealizzazionedistudipilotaperleASPinteressate
ü Campagneinformativespecifiche
ü Attivitàdipromozioneetuteladeiprodotti(identificazione,
caratter izzaz ione, tracciabi l i tà, cert i f icaz ione e
documentazione)
ü Formazionespecificanellescuole,negliambientidivitaedi
lavoro
ü Riconoscimentodelleimpreseedegliesercizidiristorazione
inlineacolProgettoFED.
CorsiFED
La Sicilia ha iniziato la formazione dei formatori FED il 21
maggio2014.
Ilrilasciodiattestatoregionale“FormatoreFED”accreditaalla
formazione di 2° livello e allo svolgimento del Programma
operativo FED riconosciuto e patrocinato dalla Regione
SicilianaedalleASP
Il rilascio dell’attestato regionale “Educatore FED” accredita
allosvolgimentodelProgrammaoperativoFEDriconosciutoe
patrocinatodallaRegioneSicilianaedalleASP.
PROBLEMADISALUTEPUBBLICADA
AFFRONTARE
AUMENTO
DELLEMALATTIECRONICO-DEGENERATIVENON
TRASMISSIBILI
Patologienontrasmissibili(NCD)
Patologienontrasmissibili(NCD)
Patologiecronico-degenerativenon
trasmissibili(NCD)
SpesepermalattiecronicheinSicilia
Continuareadinvestiresoloinassistenzanonè
piùsostenibile
Iprincipalifattoridirischiosono:
¥ Pochi
¥ Comuniagranpartedellamalattie
¥ Modificabili:
¥ Indipendentementedasesso,età,provenienzageografica
Fattoridirischio
Inumeridell’obesità
Inumeridell’obesitàinfantileinItalia
InSicilia lapercentualedeibambini sovrappesoèdel22,3%equelladeibambini
obesidi12,9%.
35,2%
Obesitàepatologiecorrelate
BMI Waistcircumference Waisttohipratio
BMI Waistcircumference Waisttohipratio
CorrelazionetraBMI,circonferenzavitae
rapportovita/fianchierischiodimortalità
Sanostiledivita=salute
StiledivitamediterraneoinItalia
Conseguenze
MS:metabolicsyndrome
Sindromemetabolica
Rischiodicancromammarioinfunzionedel
numerodifattoridellasindromemetabolica
Storianaturaledellamalattia
Prevenzioneprimaria
Obiettivo:impedirel’insorgenzadellamalattia
Interventi:
• Rimuovereifattoridirischioambientali
• Potenziareifattoriutiliallasalute
• Correggerelenormedivitainadeguate
Strumenti:
• Educazionesanitaria
• Monitoraggioambientale
Prevenzioneprimaria:Quandoiniziare?
Dietamediterraneacomestrumentodi
prevenzioneprimaria
Regime alimentare complesso caratterizzato da un consumo
elevatodifruttaeverdura,granoecereali,patate,fruttasecca
(noci, mandorle), pesce e carni bianche; da un consumo
moderatodiuovaeprodotticaseariedaunconsumolimitato
dicarnirosse,zuccheriraffinatiegrassianimali.
Caratteristichedistintive
Cerealiperoltreil60%dellecalorietotali
Grassiinferiorial30%
Prevalenzadell’olioEVOperoltreil70%deigrassiaggiunti
Prevalenzadegliacidigrassiinsaturisuisaturi
Aumentodelrapportoω3/ω6.
Ferro-Luzzi&Sette,EurJClinNutr1989;43:13.
Associazionetrarischiodimortalitàeaderenza
alladietamediterranea
Associazionetraaderenzaalladieta
mediterraneaefegatograsso
Impattodelladietamediterraneasulla
sindromemetabolica,cancroelongevità
Associazionetraaderenzaalladieta
mediterraneaeinvecchiamentosalutare
Raccomandazionisullostiledivitaperla
prevenzioneelagestionedellasindrome
metabolica
Iltempiodellasalute
Grazieperl’attenzione