IL PROGETTO
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IL PROGETTO
LE ANALOGIE STRUTTURALI
entrambi i Confidi concentrano la loro attività sulla mutualità e sul sostegno ai Soci, creando valore competitivo al loro accesso al credito e operando a livello prossimo ai territori di riferimento
entrambi i Confidi condividono i valori associativi e di rappresentanza degli interessi delle imprese con le proprie Associazioni di riferimento, che ne promuovono l’attività
sono entrambi fortemente orientati all’utilizzo e alla diffusione delle politiche industriali messe in atto dagli EEPP locali e regionali per sostenere lo sviluppo dell’economia e delle imprese dei territori
entrambe le strutture operano perseguendo la massima efficacia ed efficienza dei processi, orientando ogni loro attività alla customer satisfaction
L’ANALISI SWOT
APIVENETO FIDI ARTIGIANFIDI VICENZA
Punti di forza Punti di debolezza operatività con estensione regionale
operatività in prevalenza provinciale
capacità distributive già esistenti in più province in evoluzione
svolgimento di servizi connessi alla garanzia
presente solo l’assistenza finanziaria di base
L’ANALISI SWOT
ARTIGIANFIDI VICENZA APIVENETO FIDI
Punti di Forza Punti di debolezza
visione stabile di lungo periodo visione strategica limitata dall’evoluzione normativa e dalle dimensioni
capacità di crescita dimensionale capacità di crescita limitata
modello distributivo multicanale rete distributiva propria risorse da destinare alla crescita risorse per investimenti limitate
L’ANALISI SWOT
MINACCE SUPERAMENTO DELLE MINACCE
concorrenza di altri Confidi (regionali ed extraregionali) e delle banche
specializzazione e rafforzamento competitivo aumentano l’efficacia e l’ efficienza delle risposte al mercato
deterioramento del rischio di credito e rischi di traslazione banca – confidi
la maggiore capacità istruttoria favorita dalle reciproche specializzazioni e la migliore capacità negoziale scaturita dall’accordo individua e governa i tentativi di traslazione
sostenibilità dei processi di adeguamento al mercato incertezze sull’evoluzione normativa di settore
le sinergie delle funzioni di governo mediante il co-sourcing di talune attività apicali e di staff, riducono l’impatto organizzativo ottimizzando l’approccio ai processi di adeguamento e lo sviluppo, in condivisione, di soluzioni organizzative
L’ANALISI SWOT
OPPORTUNITA’ GENERATE DALL’ACCORDO DI RETE
Riposizionamento intersettorialemiglioramento della qualità del credito favorita dalla specializzazione sui rispettivi settori di riferimento (Retail e PMI)
Segmentazione del rischiomediante il riposizionamento geo-settoriale in fase espansiva dei Confidi (territorio regionale ed extra regionale)
Frazionamento del rischio mediante accordo di riassicurazione con carattere di reciprocità
Condivisione delle garanzie e controgaranzie pubbliche FEI – MCC – Regionali
Potenzialità distributive sviluppo della capacità distributiva mediante la condivisione nell’utilizzo della rete multicanale e degli sportelli provinciali; accordi distributivi
Sinergie nelle funzioni di governo mediante l’utilizzo di attività in co-sourcingRicerca di ulteriori spazi negoziali con le Banche ConvenzionateAumento del livello reputazionale verso i principali stakeholder
I NUMERI DI RETE FIDI NORD EST
SETTORI DI RIFERIMENTO Confartigianato e Confapi
IMPRESE SOCIE 18.500
OPERATIVITA’ Regione del Veneto
MONTE GARANZIE 350 milioni di euro
MONTE AFFIDAMENTI 500 milioni di euro
SPORTELLI 27PATRIMONIO 33 milioni di euro
DIPENDENTI 52
LA STRUTTURA DI RETE FIDI NORD EST LA STRUTTURA DI RETE FIDI NORD EST
• Nominano i componenti del Comitato di Gestione diversi dai rappresentanti dei Soggetti fondatori;
• Approvano le proposte avanzate dal Comitato di Gestione;• Approvano il rendiconto economico finanziario, preventivo e
consuntivo, predisposto dal Comitato di Gestione;• Deliberano sulle richieste di adesione alla Rete;• Deliberano sulla risoluzione del Contratto di Rete;• Prendono atto del resoconto semestrale dell’attività predisposto
dal Comitato di Gestione.Le delibere sono assunte all’unanimità dei Partecipanti alla Rete
MATERIE RISERVATE AI PARTECIPANTI ALLA RETE
IL COMITATO di GESTIONE
Il Comitato di Gestione è l’Organo che cura l’esecuzione del Contratto di Rete
• è nominato dai Partecipanti alla Rete;• è composto dai rappresentanti dei 2 Soggetti fondatori e da altri componenti
in numero non superiore a 6;• ciascun Soggetto partecipante alla Rete nomina un suo rappresentante nel
Comitato di Gestione;• La Presidenza e la Vicepresidenza del Comitato di Gestione spetta ai Soggetti
fondatori con criterio di turnazione triennale;• Il Contratto di Rete definisce le modalità organizzative e di funzionamento del
Comitato di Gestione e indica compiti e poteri dello stesso.
• gestisce l’esecuzione del Contratto di Rete, coordinandosi con i Consigli di Amministrazione e le Direzioni dei Soggetti partecipanti alla Rete;
• agisce in rappresentanza dei Soggetti partecipanti nelle procedure di: 1. programmazione negoziata con le pubbliche amministrazioni; 2. interventi di garanzia per l’accesso al credito; 3. sviluppo del sistema imprenditoriale nei processi di internazionalizzazione e di innovazione.
• agisce con mandato senza rappresentanza per tutte le attività connesse alla regolamentazione, programmazione, esecuzione e gestione delle attività della Rete
COMPITI E POTERI DEL COMITATO di GESTIONE
• opera a supporto del Comitato di Gestione;
• è composto dai Direttori dei Soggetti partecipanti alla Rete;
• svolge attività consultiva per l’esecuzione del programma di Rete: * delinea indirizzi strategici e assetti organizzativi di Rete; * definisce piani formativi per i partecipanti alla Rete; * valuta la realizzazione di nuovi prodotti e servizi; * analizza e propone servizi, beni e modalità di gestione delle risorse, che ottimizzino l’attività dei Soggetti partecipanti alla Rete.
IL COMITATO TECNICOIL COMITATO TECNICO
• possono aderire al Contratto di Rete: a) Confidi in possesso dei requisiti previsti dagli artt. 106 e 112 TUB; b) Enti pubblici e Camerali; c) Intermediari operanti nel settore finanziario e bancario.• le nuove adesioni sono ammesse a decorrere dal 2° anno dalla costituzione
della Rete (a decorrere dal 2014);• la proposta di adesione viene formulata dal Comitato di Gestione e l’adesione
è deliberata all’unanimità dai Soggetti partecipanti alla Rete;• il recesso dalla Rete è consentito purché non impedisca oppure ostacoli il
conseguimento di tutti o di alcuni obiettivi del Programma di Rete;• in caso di recesso non sono ripetibili gli apporti iniziali ed eventuali
contribuzioni aggiuntive al Fondo Patrimoniale Comune o a qualsiasi titolo corrisposte.
COME ADERIRE A RETE FIDI NORD EST
IL PROGRAMMA DI RETE
DEFINIRE ACCORDI DI CONDIVISIONE DEL RISCHIO
OTTIMIZZARE LE FUNZIONI CENTRALI E DI STAFF
INDIVIDUARE E SVILUPPARE LA FILIERA DISTRIBUTIVA
METTERE IN RETE PRODOTTI E SERVIZI ALLE IMPRESE
DEFINIRE ACCORDI DI CONDIVISIONE DEL RISCHIO
DEFINIZIONE DI ACCORDO DI RIASSICURAZIONE CON CARATTERE DI RECIPROCITA’
VALORIZZAZIONE DELLE SPECIALIZZAZIONI
CONDIVISIONE NEI PROCESSI ISTRUTTORI
METTERE IN RETE PRODOTTI E SERVIZI ALLE IMPRESE
MAPPARE I PRODOTTI E I SERVIZI OFFERTI DAI PARTECIPANTI
CREARE CATALOGO DEI PRODOTTI DISTRIBUITI DALLA RETE
SPECIALIZZARE E COORDINARE LE RISORSE UMANE
INTEGRARE L’ASSISTENZA E LA CONSULENZA ALLE IMPRESE VALORIZZANDO LE SPECIALIZZAZIONI
INDIVIDUARE LA FILIERA DISTRIBUTIVA
MAPPARE LE RETI DISTRIBUTIVE ESISTENTI
IDENTIFICARE I PUNTI TERRITORIALI STRATEGICI
CREARE I POLI DI RIFERIMENTO DELLA RETE SUL TERRITORIO
CONDIVIDERE LA FILIERA DISTRIBUTIVA
OTTIMIZZARE LE FUNZIONI CENTRALI E DI STAFF
FUNZIONE CONFORMITA’
FUNZIONE ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
FUNZIONI IT