Il processo produttivo: caratteristiche e tipologie di sottoprocesso. Logiche di gestione per...
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““Il processo produttivo: Il processo produttivo: caratteristiche e tipologie di caratteristiche e tipologie di
sottoprocesso. sottoprocesso. Logiche di gestione per Logiche di gestione per
progetti/obiettivi, progetti/obiettivi, direzione per processi” direzione per processi”
““Il processo produttivo: Il processo produttivo: caratteristiche e tipologie di caratteristiche e tipologie di
sottoprocesso. sottoprocesso. Logiche di gestione per Logiche di gestione per
progetti/obiettivi, progetti/obiettivi, direzione per processi” direzione per processi”
Scienze della Prevenzione nel management Sanitario – 1° anno
Docente: Dott. Maurizio Di
Giusto
____________________________________________________________Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento Sanità Pubblica
Empoli
Lo sapete Lo sapete cos’è un cos’è un
processo o ve processo o ve lo … faccio?lo … faccio?
Il termine può avere “valore” diverso in relazione Il termine può avere “valore” diverso in relazione al contesto di riferimento ma ….. Il senso al contesto di riferimento ma ….. Il senso
sostanziale è sempre lo stessosostanziale è sempre lo stesso
No no lo sappiamo
bene
Devoto
DevotoOliOli
Successione di FATTI o FENOMENI aventi fra loro un nesso più o meno
profondo
Insieme organizzato di attività e decisioni, finalizzato alla creazione di
output effettivamente domandato da un cliente ed al quale questi attribuisce un
valore ben definito ??In prevenzione
Insieme di attività collegate tra loro da flussi di informazioni significative che si combinano fra loro
per fornire un prodotto materiale o immateriale importante e ben definito Problemi di gestione
Vol. XXI
1° anno M. Di Giusto
D.C.R. 30/2000
Sequenza strutturata di attività formalizzate fra loro interrelate (prima e dopo c’è un seguito) ciascuna delle quali, partendo da un determinato INPUT, aggiunge valore e produce un certo OUTPUT,
prodotto o servizio, finalizzato al raggiungimento di obiettivi (quali) tesi a soddisfare il cliente interno (operatore) o esterno (aspettative,
stakholder)
Sequenza finalizzata e interconnessa di attività con lo scopo di fornire un prodotto al CLIENTE; sequenza che quasi sempre coinvolge più di una Unità Organizzativa
e di una figura professionale
Enciclopedia Enciclopedia della della
gestione gestione della Qualità della Qualità
in Sanitàin Sanità
Uni En Iso 9000:2000 -Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e terminologia3.4.1: insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata
in elementi in uscitaNota 1; gli elementi in entrata provengono generalmente dagli elementi in uscita da altri processi (anche nel caso di bisogni latenti ?)Nota 2; i processi in un’organizzazione dono di regola pianificati ed eseguiti in condizioni controllate al fine di aggiungere valoreNota 3; …processo speciale un processo in cui la conformità del prodotto risultante non può essere verificata prontamente o economicamente
1° anno M. Di Giusto
ProcessoProcessoinputinput outputoutput
(Norma ISO 9001:2000)
Es. mandato, contesto, risorse es. prodotti prestazioni e risultati outcome
elementi costitutivi del processoelementi costitutivi del processo
• le attivitàle attività• l’ordine logico-temporale delle attivitàl’ordine logico-temporale delle attività
• i soggettii soggetti• i tempii tempi
1° anno M. Di Giusto
organizzazionorganizzazione per processie per processi
che integrano che integrano attività di funzioni diverse attività di funzioni diverse
metodologia metodologia organizzativa organizzativa
modalità di modalità di operareoperare
condividendone l’obiettivocondividendone l’obiettivo
1° anno M. Di Giusto
VISIBILIVISIBILI
SOMMERSESOMMERSE
Vincoli e risorseVincoli e risorse
RealtàRealtàaziendaliaziendali
1° anno M. Di Giusto
PROCESSOPROCESSO““A”A”
PROCESSOPROCESSO““B”B”
PROCESSOPROCESSO““C”C”
PROCESSOPROCESSO““D”D”
PROCESSOPROCESSO““E”E”
UNA ORGANIZZAZIONE PER FUNZIONARE UNA ORGANIZZAZIONE PER FUNZIONARE EFFICACEMENTE, DEVE IDENTIFICARE E EFFICACEMENTE, DEVE IDENTIFICARE E
GESTIRE I NUMEROSI PROCESSI FRA LORO GESTIRE I NUMEROSI PROCESSI FRA LORO CORRELATI ED INTERAGENTICORRELATI ED INTERAGENTIL’identificazione e
la gestione sistematiche dei
processi adottati da un’organizzazione, ed in particolare le interazioni fra tali
processi, sono sintetizzate dalla
definizione - Uni Iso
1° anno M. Di Giusto
UNI EN ISO 9000 : 2000 - Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e terminologie
UNI EN ISO 9001: 2000 - Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti
CLIENTE CLIENTE
requisiti
Responsabilitàdella Direzione
Gestione delle risorse
realizzazione del prodotto
Misurazioni analisi e miglioramento
elementi in entrata
elementi in uscita
soddisfazione
flusso di informazioni attività con valore aggiunto
MCSGQ
(otto principi)
2 OBIETTIVI2 OBIETTIVISoddisfazione di tutte le Soddisfazione di tutte le
parti interessateparti interessate Tendenza al miglioramento Tendenza al miglioramento continuocontinuo
(Norma ISO 9000:2000)
1° anno M. Di Giusto
PLANPLAN
DODOCHECKCHECK
ACTACT
????
prevede che in tutte la fasi del processo debba essere seguito
l’approccio del modello sistemico conosciuto
ciclo PDCA o ruota di DemingANALYSIS
Rev
isio
nat
Rev
isio
nat
o o (M
. Di G
iust
o)
P
D
C
A
1° anno M. Di Giusto
Focalizza l’attenzione della gestione sugli output dell’organizzazione sanitaria e sulle modalità di come
questo si genera
Permette di costruire il sistema delle responsabilità aziendali
Migliora i livelli di interazione fra gli attori del processo
Sviluppa capacità di analisi dei fenomeni gestionali in un’ottica di tipo trasversale
delle funzioni finalizzate a quel settore del processoresponsabile del processo
Favorisce il miglioramento degli stessi mediante le azioni di monitoraggio
es. prodotti finiti
Matrice delle responsabilità
MCQ
efficienza ed efficacia, clima interno
1° anno M. Di Giusto
Definizionedell’orientamento
strategico dell’azienda
Identificazione deiprocessi chiave per
ilconseguimento
degliobiettivi strategici
Definizione dei fattoricritici di successo e
degli obiettivi di miglioramento
Monitoraggio e
valutazione dei risultati
• Customer Satisfaction• Produttività
• Qualità Prodotti e Servizi• Efficienza / Efficacia
• Job Satisfaction• Riduzione dei costi
Mappatura dei processi
primari e di supporto
Identificazione di Process Owner, Clienti,
Fornitori interni ed esterni
Identificazione dei
progetti dimiglioramento
Implementazione
Delle soluzioni
Le fasi dell’organizzazione per processiLe fasi dell’organizzazione per processi
1° anno M. Di Giusto
Elementi costitutivi del ProcessoElementi costitutivi del Processo
È costituito da attivitàÈ costituito da attività
Non sempre è un rapporto causa effetto
La sua descrizione raggruppa e dispone attività secondo La sua descrizione raggruppa e dispone attività secondo una logica di finalità e di prodottiuna logica di finalità e di prodotti
Le attività possono essere fra loro collegate da legami più o meno fortiLe attività possono essere fra loro collegate da legami più o meno forti
I settori di responsabilità raggruppano attività I settori di responsabilità raggruppano attività affidate ad uno stesso manager affidate ad uno stesso manager
Funzioni, raggruppano attività simili (es unità funzionali di sanità pubblica)
I flussi in output devono essere diversi da quelli in input
Ogni processo deve essere collegato ad almeno un flusso di dati in input ed almeno uno in output
1° anno M. Di Giusto
Insieme di azioni, più o meno elementari, collegate in sequenza
logica e temporale, tali che, prese nel loro complesso, sia possibile identificare un unico
attore nel ruolo di responsabile o più attori co-responsabili.
Livello di scomposizione
Processo – sottoprocessoNon più significativa per l’analisi organizzativa
ProcedureNon più significativa ai fini dell’operatività e applicabilità
1° anno M. Di Giusto
Parametri di riferimento Parametri di riferimento
si parla di processi interorganizzativi suddivisi in:- processi interfunzionali (coinvolgono più funzioni aziendali)
- processi interpersonali (partecipazione di più gruppi di persone all’interno)
ricerche di mercato, valutazione del personale, sevizio clienti, approvvigionamento
- processi di tipo operativo (es. esecuzione di compiti, procedure, ecc) - processi di tipo manageriale (es. pianificazione, budget, ecc.)
- processi primari: riconosciuti dall’utente, le prestazioni operative (tempi, qualità costi, ecc,) definiscono il livello di soddisfazione (valore per l’azienda)
- processi di supporto: necessari per la gestione aziendale che favoriscono l’efficacia e l’efficienza dei processi primari, (es. fornendo materie prime, tecnologie, risorse umane) concorrendo alla realizzazione dello stesso
Impatto sui Impatto sui risultati risultati aziendaliaziendali
UU.OO. UU.OO. coinvoltecoinvolte
di Output
di attivitàsvolte
TipologiaTipologia
1° anno M. Di Giusto
APPROCCIO STANDARDPER La classificazione DEI PROCESSI
- analisi delle sequenze di attività- individuazione dei soggetti responsabili
- individuazione dei tempi e dei modi
TECNICI(diretti)
TECNICI(diretti)
GESTIONALI(mission - businnes)
GESTIONALI(mission - businnes)
SUPPORTOSUPPORTO
TENENDO CONTO DELLE INTERRELAZIONITENENDO CONTO DELLE INTERRELAZIONI
PROCESSI PRIMARIPROCESSI PRIMARIPROCESSI PRIMARIPROCESSI PRIMARI
supporto
1° anno M. Di Giusto
Tipologie di “trasformazione”Tipologie di “trasformazione”DiversitàDiversità
conformitàconformità
non conformitànon conformitàSuddivisione - partizionamentoSuddivisione - partizionamento
Sconti
50%
Sconti
50% Valori diversiValori diversi
UnioneUnione
1° anno M. Di Giusto
scomposizionscomposizione del e del processoprocesso
processoprocesso
Sottoprocesso “A”Sottoprocesso “A” Sottoprocesso “B”Sottoprocesso “B” Sottoprocesso “C”Sottoprocesso “C”
Nuovo diagramma
•Input ed output del processo “padre” devono essere collegati anche al sottoprocesso “figlio”
Input Output
Sottoprocessi in linea separata
Sottoprocessi in sequenza •Input ed output del processo “padre” devono essere collegati
anche al sottoprocesso “figlio”•Input del sottoprocesso “B” contiene l’Output del sottoprocesso “A”
Reversibilità della scomposizione(eventuale aggregazione in macro processi)
aa
bb
cc
complesso
> dettaglio
1° anno M. Di Giusto
scomposizionscomposizione del e del processoprocesso
Funzionalità del sistema a diversi livelli di dettaglioFunzionalità del sistema a diversi livelli di dettaglio
Diagramma sintetico (contesto)
Diagrammi intermedi Diagrammi intermedi
Diagrammi intermedi Diagrammi intermedi
Diagrammi intermedi
Diagrammi di dettaglio
PROCESSO (in generale)
SOTTOPROCESSI
PROCESSI
ELEMENTARI
1° anno M. Di Giusto
Criteri della Criteri della scomposizionscomposizioneePROCESSO
(generale)
SOTTOPROCESS0
SOTTOPROCESS0
SOTTOPROCESS0
SOTTOPROCESS0
SOTTOPROCESS0 n
evento
evento
evento
evento
evento
1° anno M. Di Giusto
Criteri della Criteri della scomposizionscomposizionee
Quanti sottoQuanti sottoprocessi ?processi ?
Tipo di processo
Criteri (tecnica) utilizzati nel partizionamento
Diagrammacomprensibile
Livello di Livello di dettaglio ?dettaglio ?
Complessità del processo n° sottoprocessi elem.
N° dei diagrammi prodotti e livello di dettaglio
Il livello analitico è condizionato dalla metodica utilizzata
Top-downTop-downSistemi instabili
…….evitare.evitare…….evitare.evitareOrientamento alle soluzioni tecniche(“come bisogna implementare” invece di “cosa deve fare il sistema”)
Abuso delle limitate “regole sintattiche”(modelli prodotti >>>> esperienza di chi li utilizza)
1° anno M. Di Giusto
Suddivisa in Suddivisa in relazione al gradorelazione al gradoSuddivisa in Suddivisa in relazione al gradorelazione al grado
LINEA GUIDALINEA GUIDA: raccomandazioni scientificamente provate, pareri di esperti (anche circolari amm.ve), tematiche risolte - da inserire nei protocolli
PROTOCOLLIPROTOCOLLI: schemi comportamentali da seguire (a livello alto, non minimale) – prescrizioni da
rispettare
ISTRUZIONI OPERATIVEISTRUZIONI OPERATIVE: e’ l’elenco delle “azioni” da seguire – il “fare” delle singole
operazioni
PROCEDUREPROCEDURE: (Tecniche, Gestionali e Sociali) Modo definito per svolgere delle attività (o singolo processo) descrivendole in modo dettagliato, analitico ed in sequenza cronologica. Indicazioni necessarie per assicurare l’efficacia della pianificazione,
l’operatività ed il controllo dei processi.
1° anno M. Di Giusto
• impatto sull’utenza (cliente esterno) e sugli operatori (interni)
• criticità nell’ambito dell’organizzazione (Processi Processi criticicritici)
• entità delle risorse coinvolte
Quanti e quali processi devono essere prioritariamenteidentificati, analizzati e successivamente descritti con
procedure?
il numero e la tipologia dei processi sono individuati dall’organizzazione
generalmente in funzione dei seguenti parametri:
particolare riguardo verso quei processi critici dai quali scaturiscono prodotti e servizi ad alto impatto
sul risultato di mission/businnes (Processi Processi prioritariprioritari)1° anno M. Di Giusto
Rappresentazione grafica del processoRappresentazione grafica del processoCircolare
processi a ciclo continuoRadiale
relazioni esterne/elementi di base
Piramide
Relazioni basate su fatti
Obiettivo
Identifica gli stadi del prodotto
inputinput
outputoutput
Diagramma di Flusso
Identifica le attività del processo
1° anno M. Di Giusto
ESEMPIO DI DIAGRAMMA DI FLUSSOESEMPIO DI DIAGRAMMA DI FLUSSO
USARE IL TELEVISOREUn esempio …
1° anno M. Di Giusto
- IDENTIFICAZIONE DELLE RESPONSABILITA’- CHIARA VISIBILITA’ DEI “VA E VIENI” NEL FLUSSO E
DEI RITORNI- IDENTIFICAZIONE IMMEDIATA DELLA
FRAMMENTAZIONE FUNZIONALE DEL PROCESSO (n° di enti coinvolti)
- POSSIBILITA’ DI GESTIONE DELLE ALTERNATIVE
MatriceMatrice
Possibili Rappresentazioni del Diagrammi di FlussoPossibili Rappresentazioni del Diagrammi di Flusso
FunzionaleFunzionale
1° anno M. Di Giusto
Se la procedura è documentata, si parla di “procedura scritta” o di “procedura documentata”
Processoinput output
Procedura
(Norma ISO 9001:2000)
Il documento che contiene la procedura si chiama “documento di procedura”.
1° anno M. Di Giusto
Procedura
più o meno cogenti e più o meno formalizzate (non raramente informali)
che presidiano il funzionamento dell’organizzazione
“dover essere”“come le cose dovrebbero
avvenire”
“dover essere”“come le cose dovrebbero
avvenire” - Identificare il responsabile delle singole attività - (Chi)- Descrivere dettagliatamente le singole attività – (Che
cosa)- Definire i tempi di attuazione delle attività –
(Quando)- Specificare gli strumenti da utilizzare per le attività -
(Come) 1° anno M. Di Giusto
Requisiti di qualitàRequisiti di qualità Adesione a standard accreditati (se esistono)
Efficacia teorica (efficacy) e pratica (effectiveness) (aumento dell’efficacia e contenimento dei costi)
Accordo tra esperti (se non esistono standard accreditati)
Costo proporzionato all’obiettivo
Applicabilità concreta nel contesto d’uso
Razionalità (coerenza interna)
Flessibilità (prevedono opportune eccezioni)
Chiarezza, precisione, completezza (le indicazioni sono chiare, interpretate in modo univoco da tutti gli operatori che le devono applicare)
Pertinenza a obiettivi e ruoli
Multidisciplinarietà (vengono considerati diversi possibili aspetti della stessa condizione)
Consenso (di chi deve applicarle o subirle)
Aggiornamento (riflettono le conoscenze più recenti)
Innocuità
1° anno M. Di Giusto
PROCESSOPROCESSOPROCESSOPROCESSO
PROCEDUREPROCEDURE
PRODOTTOPRODOTTO
Progettazione e sviluppoProgettazione e sviluppo
Insieme di processi chetrasforma i requisiti in
caratteristichespecificate o nella specificadi un prodotto, processo o
sistema
Qualsiasi attività o insieme di attività, che utilizza risorse (materiali e/o immateriali) per trasformare elementi in entrata in elementi in
uscita può considerarsi “processo”
Qualsiasi attività o insieme di attività, che utilizza risorse (materiali e/o immateriali) per trasformare elementi in entrata in elementi in
uscita può considerarsi “processo”
1° anno M. Di Giusto
Strumenti di programmazione a breve termineStrumenti di programmazione a breve termineIdentificazione dell’intervento soluzionesoluzione
soluzionesoluzionesoluzione
soluzionesoluzione
Obiettivi specifici(e relativi indicatori)
AzioniAzioniAzioniAzioniAzioniFattori produttivi
Raccolta analisi dei datiValutazione conclusiva
1° anno M. Di Giusto
L’organizzazione delle attività nella giornata - L’organizzazione delle attività nella giornata - Chi faChi fa
Ottimizzazione delle risorse
standardizzarestandardizzare
Diagramma di GanttDiagramma di Gantt
Rappresentazione grafica
1° anno M. Di Giusto
ID Nome attività
1 COSTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO2 attivita di pianificazione e progettazione
3 analisi dei bisogni di salute - dati
4 consultare linee guida e letteratura scientifica
5 analisi competenze e rirorse
6 programmazione interventi
7 verifica necessità formativa
8 incontro formativo
9 elaborazione strumenti operativi
10 verbale di rilevazione cinture
11 verbale rilevazione seggiolini
12 rilevazione DPI
13 fase operativa
14 rilevazioni
15 verifica dei dati
16 raccolta dei dati
17 elaborazione (sistema informatico)
18 analisi
19 confronto con standard
20 avvio nuova programmazione intervento
21 fase della comunicazione
22 confonto con autorità comunale
23 conferenza stampa
24 predisposizione opuscoli informativi ecc.
25 incontri con MMG/Pediatri
26 pubblicazione dati
inizio: COSTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO "CLIMA URBANO": 3 MEDICI I.S.P.+ 2 TECNICI DELLA PREVENZIONE - termine raggiungimento obiettivo
due medici
un medico attraverso siti e consultazione bibliografica
tutto il gruppo lavoro mediante riunioni
a cura dei CORDINATORI Tecnici prevezione referenti
partecipano tutti i tenici della Prevenzione a gruppi di 6 - VEDI PROGETTO FORMATIVO
a cura dei Coordinatori referenti
a cura dei Coordinatori referenti
a cura dei Coordinatori referenti
2 TP ogni rilev.da 30' (ogni 2 ore) in 2 giorni mag. traffico e 2 minor traffico (Tot. 8 TP impegnati)
TP Coordinatore recupera e raggruppa i dati rilevati in schede di sintesi
un Medico: elaborazione dei dati
Medici analisi dei dati
Medici: verifica dei dati
TP COORDINATORE programmare ripetizione interventi di rilevazione stepp 13
conferenza stampa cogiunta con assessorato Comune29/11
tre Medici con collaborazione dei due TP referenti
Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do Lu Ma Me Gi Ve Sa Do27 set 04 04 ott 04 11 ott 04 18 ott 04 25 ott 04
ottobre 2004
Dedotta da WBSDedotta da WBSScompone le fasi di un processo fino alle attività elementariScompone le fasi di un processo fino alle attività elementari
1° anno M. Di Giusto
processo a se stante che consiste
in un insieme di attività
coordinate e tenute sotto controllo, con date di inizio e fine,
intrapreso per realizzare un
obiettivo conforme a specifici requisiti, ivi inclusi i limiti di costi e di risorse
1° anno M. Di Giusto
Dove vogliamo andare
Come vogliamo andarci
Un’idea (vision) per il futuro traguardo strategico e orientamento (mission) Documentazione dei principali obiettivi e strategie per il conseguimento del traguardo strategico Implementazione di programmi e/o progetti per attuare le strategie e conseguire gli obiettivi
Le relazioni organizzative
CategorieFornitura di prodotti e servizi
Ricerca sviluppo e engineering
Costruzioni di impianti e attrezzatureImplementazione di sistemi informativi
Iniziative di managmentManutenzione di sistemi complessi
Strutture organizzative Pubbliche e private Strutture organizzative Pubbliche e private
1° anno M. Di Giusto
1) Un singolo progetto può formare parte di una struttura di
progetto più ampio
2) In alcuni progetti gli obiettivi vengono meglio focalizzati e le
caratteristiche del prodotto sono precisate via via che il progetto
procede
3) Il risultato di un progetto può essere costituito da una o più unità di
prodotto
1° anno M. Di Giusto
Cosa si progetta Strutture coinvolteFattori produttivi occorrenti, …..
Pianificazione Analisi
Ambito &
obiettivi
definiredefinire
Attività, tempi, azioni(WBS, Milestone, Gantt, Pert,
ecc)Matrice delle responsabilità
….. 1° anno M. Di Giusto
La spirale della progettazione
Analisi della situazione
Identificazione del/dei problema/iQual è il problema prioritario e le cause che lo determinano – ipotesi risolutive (indicatori) > risorse disponibili – vincoli – soggetti coinvolti
definizione obiettivi generali
Identificazione degli obiettivi specifici
Identificazione Obiettivi intermedi e specifici (risultati attesi - indicatori) e come questi favoriscono l’obiettivo generale
Valutazione del risultato
Scelte metodologiche(Tecniche e strumenti i in funzione degli obiettivi e della utenza)
Pianificazione e valutazione per il raggiungimento degli obiettivi specifici (tempi, modi, costi, chi, logistica) - stesura formale di un programma scritto
Piano di valutazione degli Obiettivi specifici
Attuazione di quanto previsto nel progetto - verifiche intermedie e finali di processo - correzioni
Diffusione dei risultati - processi
Analisi NUOVA situazione
Programmazione operativa
CONTESTOCONTESTOmutuato da J.J. Guilbert
1° anno M. Di Giusto
Organizzazione - elementi da presidiare
Definire il sistema delle responsabilità
ruoli
Definire i sistemi operativi fondamentali
Strumenti di supporto e responsabilità in ordine al loro funzionamento
1° anno M. Di Giusto
Organizzazione - elementi da presidiare
ruoli
Responsabile di progetto
Ruoli interpersonali (Liason, leader, figurehead)
nella gestione dei processi senza autorità
ruolo di influenza non di autoritàgarante del raggiungimento del risultato in coerenza con tempi, costi e caratteristiche tecniche predefinite
Ruoli informativi (monitor disseminator, spokesman)
capacità di influenzareRuoli decisionali (entrepreneur , negotiator disturbance handler, resource
allocator,)(Mintzeberg 1973)
COMPETENZE
Tecniche
Relazionali
Gestionali(conoscenza degli strumenti di programmazione e controllo, e di coordinamento
gestionale)
1° anno M. Di Giusto
Organizzazione - elementi da presidiare Strumenti operativi
Piano operativo di progettoObiettivi e compiti del gruppo e costruzione di programmi operativi temporali
• Obiettivo del progetto (cosa deve essere fatto) - WBS• Attività da svolgere (come) – WBS; Gant; matr. Resp.• Competenze necessarie • Definizione e assegnazione (chi) – matrice responsabilità• Scheduling (quando) - Gant• Risorse economiche – Budget assegnato• Sistema di controllo (come verificare) – reporting, • Fattori di rischio e soluzioni
Principali tecniche rappresentazioni
grafiche
Timing di progettoGestione del tempo cronologico
Budget di progetto
complesso dei fattori produttivi essenziali sia alla fase di programmazione sia alla fese di esecuzione
1° anno M. Di Giusto
11
milemiless
MilesTOMilesTONENE
MilesTOMilesTONENE
In progetti complessi a indicare il
raggiungimento di obiettivi definiti in
fase progettuale
Traguardi intermedi importanti
Possono essere dichiarate attraverso diagramma di Gantt
Consegna questionariConsegna questionari
RitiroRitiroAnalisi dei bisogniAnalisi dei bisogni
Elaborazione P.F,Elaborazione P.F,Evento form.Evento form.
1° anno M. Di Giusto
Program Evaluation and Review Technique
Rappresentazione reticolare per tenere sotto controllo le attivitàdi un progetto in relazione alle loro interdipendenze
ad Arco Frecce (attività)
Nodi (inizio-fine delle attività)
Pianificazione e costruzione del modello
Stima dei tempi e analisi dei percorsi
Programmazione operativa
Controllo delle operazioni in corso d’opera
Tecnica di valutazione e revisione di programmaTecnica di valutazione e revisione di programma
1° anno M. Di Giusto
WWork BBreakdown SStructure (Struttura analitica di progetto)(Struttura analitica di progetto)
Elenco di tutte le attività del progetto e nella loro organizzazione funzionale
prodotto
materiale datiservizi attrezzature
Albero gerarchico del prodotto messoin relazione con gli elementi necessari alla sua realizzazione
(compresi responsabili, budget, indicatori, ecc.)
Principi essenziali
1. Regola del 100%2. Programmare i risultati (no le azioni)3. Definizioni - elementi esclusivi4. Dettaglio/granularità – elaborazione progressiva5. Numerazione di codifica (capitoli)
1° anno M. Di Giusto
Strumento di analisi dei processi che definisce i livelli di responsabilità per ciascun processo organizzativo
Operatore “A”Operatore “A” Operatore “B”Operatore “B” …….... Operatore “n”Operatore “n”
Processo 1Processo 1 R/C/I R/C/I ………… R/C/I
………… ………… ………… ………… …………
Processo nProcesso n R/C/I R/C/I ………… R/C/I
Responsabile / Coinvolto / Informato
1° anno M. Di Giusto
Gli strumenti di rappresentazione organizzativaGli strumenti di rappresentazione organizzativa
organi - posizioni - organi - posizioni - relazionirelazioni
1° anno M. Di Giusto
Uno Strumento Analisi del Processo Uno Strumento Analisi del Processo
strumento a lettura incrociata, utilizzato per diverse finalità…
Per rilevare punti critici del processo
Per riflettere sulla gestione delle
persone
Per individuare crediti e debiti informativi
Per individuare crediti e debiti informativi
FASI DEL ROCESSO Strutturale Gestionale Professionale Percepita Sicurezza
FASI DEL ROCESSO medico Tecnico d Prev
amministrativo Ass. sanit. Altro
FASI DEL ROCESSO informazioni fonti qualità
FASI DEL ROCESSO informazioni destinatari formato
1° anno M. Di Giusto
• Merli, Biroli ; “Organizzazione e gestione per processi” Utet • R.D. Archibald; “Project Management” – Franco Angeli • E. Vignati P. Bruno; “Organizzazione per processi in sanità. Un approccio tecnico all’organizzazione per vincere la resistenza al cambiamento” – Franco Angeli • Morosini, Perraro; “Enciclopedia della gestione di qualità in sanità”- Centro Scientifico Editore• Bergamaschi M. (2000); “L’organizzazione nelle aziende sanitarie” – McGraw-Hill, Milano• Rotondi P. (2000); “Cultura e leadership nelle aziende sanitarie” – McGraw-Hill, Milano• F. Batini, G. Capecchi; “Strumenti di partecipazione” - Erickson
Empoli 11/04/23Maurizio Di Giusto
Grazie Grazie PerPer
l’attenzionel’attenzione
“Il processo produttivo: caratteristiche e tipologie di sottoprocesso.
Logiche di gestione per progetti/obiettivi, direzione per processi”
MODELLO UTILIZZATO NELL’ ANALISI ORGANIZZATIVA MODELLO UTILIZZATO NELL’ ANALISI ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO COORDINATODEL SERVIZIO COORDINATO
INPUT
INSIDE
OUTPUT
OUTCOME
PRESTAZIONIDATI DI ATTIVITA’
FLUSSI INFORMATIVIFORMAZIONE
ECC.
Domanda e Bisogno di saluteVincoli istituzionali e professionali,
Fonti dei flussi informativiContesto fisico ed economico
Contesto politico e socialeDiritti dell’utenza, Risorse
(economiche, tecnologiche, formative,professionali)
e fattori produttiviAllocazione strutturale,
Orario di apertura MANDATO
MECCANISMI OPERATIVI: logiche informative e procedure per
lo svolgimento delle attività, Gestioni di materiali e tecnologie,
Programmazioni attività lavorative, strumenti di gestione e valutazione
del personale, controllo e valutazione dei risultati, ecc
STRUTTURA DI BASE: Spazi fisici occupati, Organigramma,Funzionigramma, Allocazione delle risorse, Orari di lavoro (turnazioni, reperibilità)Disponibilità e accesso alle risorse
formative e informative, ecc.
PROCESSI SOCIALI: Questionari di clima aziendale e di stili
manageriali, Scala di Likert,Test sulle motivazioni
OBIETTIVI SPECIFICI E PROGETTI DI ATTIVITA’
Modello Sistemico elaborato da R. Vaccani Modello Sistemico elaborato da R. Vaccani (schema concettuale di Lawrence e Lorsch) (schema concettuale di Lawrence e Lorsch)
con la macrovariabile suggerita da con la macrovariabile suggerita da Donabedian (outocome)Donabedian (outocome)
Schema di S. TONELLI ai fini delle valutazioni di Qualità
che integra nel modello stesso le classi di variabili più significative tanto in input
(contesto, mandato, bisogni, domanda) quanto nell’inside (struttura, obiettivi specifici,
procedure, processi)
++
++Dimensione PSICO-AMBIENTALE
Mutuata dalla metodica multidimensionalePer la fase relativa all’analisi dei processi
sociali
Fattori in ingresso
1° anno M. Di Giusto
Qualità: “l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di un servizio
che conferiscono allo stesso la capacità di soddisfare i bisogni espliciti e impliciti del
cliente/fruitore”
Qualità in Sanità: “fare solo ciò che è utile (efficacia teorica), nel modo migliore (efficacia pratica), con il
minor costo (efficienza), a chi (accessibilità) e soltanto a chi ne ha veramente bisogno (appropriatezza), facendo fare le cure a chi è competente per farlo
(competenza), ottenendo i risultati ritenuti migliori (soddisfazione)”
1° anno M. Di Giusto
ISO 9004ISO 9004: fornisce le linee guida tenendo conto sia dell’efficienza e dell’efficacia e del miglioramento
continuo
ISO 19011ISO 19011:: fornisce una guida sulle verifiche ispettive dei sistemi di gestione per la qualità e
ambientali
ISO 9001ISO 9001: specifica i requisiti del Sistemi di Gestione per la Qualità che soddisfino sia quelli richiesti dai cittadini, sia
quelli cogenti (stabiliti da leggi, regolamenti, direttive ecc.)
ISO 9000ISO 9000:: descrive i fondamenti dei Sistemi di Gestione per la Qualità e la terminologia
1° anno M. Di Giusto