Il processo di controllo, un esercizio di visualizzazione

Anticorruzione e trasparenza: linee guida (in consultazione) su accesso civico e altri strumenti operativi

Focus su: - nuovi strumenti operativi per migliorare la visualizzazione dei processi, la valutazione del rischio e l'adozione di misure di prevenzione

22 novembre 2016Massimo Di Rienzo

NON ADOTTA IL PIANO

UTILIZZA LE MISURE ANTICORRUZIONE A PER OTTENERE VANTAGGI POLITICI

SI CAUTELA RISPETTO AGLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI

UTILIZZA LA STRATEGIA ANTICORRUZIONE PER RIQUALIFICARE L’ENTE

LA STRATEGIA ANTICORRUZIONE E’ UN OBIETTIVO DI MANDATO

2

IL DIVERSO POSIZIONAMENTO DEGLI ATTORI INTERNI RISPETTO ALLA STRATEGIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

PERICOLO OCCASIONE OSTACOLO OCCASIONE VISIONE

COMPONENTE POLITICA

COMPONENTE DIRIGENZIALE

NON INFORMA IL RPC SULL’ESPOSIZIONE DEL SUO UFFICIO AL RISCHIO CORRUTTIVO

BOICOTTA

ABUSA

ADEMPIECOGLIE

L’OCCASIONE

COMPONENTE PROFESSIONALE

PROMUOVE

NON RISPETTA LE MISURE ANTICORRUZIOINE

UTILIZZA LE MISURE PER OTTENERE VANTAGGI PERSONALI

UTILIZZA LE MISURE ANTICORRUZIONE A PER OTTENERE VANTAGGI PERSONALI


COLLABORA CON IL RPC ED INSERISCE LE MISURE DI PREVENZIONE NEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DELL’UFFICIO

L’INTEGRITA’ E’ UNO STILE ORGANIZZATIVO DELL’UFFICIO


ATTUA LE MISURE ANTICORRUZIONE

COLLABORA ALLA PIANIFICAZIONE DELLLE MISURE ANTICORRUZIONE

QUESTIONI• Dove siamo posizionati rispetto alla strategia

di prevenzione della corruzione?• E se volessimo «cogliere l’occasione»?...• Quali strumenti avremmo a disposizione?

4

Le Linee Guida, elaborate dal team ReteComuni di Anci Lombardia, con il contributo di Fondazione Cariplo e di Ifel., contengono:

• Riferimenti Normativi;• Descrizione del Sistema di Gestione per

la Prevenzione della Corruzione;• Definizione delle Responsabilità;• Analisi del contesto interno e del

contesto Esterno;• Mappatura dei Processi;• Valutazione del Rischio;• Controllo delle attività a rischio di

corruzione;• Gestione della Performance e

coordinamento tra i documenti di programmazione;

• Miglioramento Continuo (verifiche, monitoraggi delle situazioni di rischio e aggiornamento.

Saranno presentate il 25 novembre nel corso del convegno "Prevenire la corruzione negli enti locali", che si terrà presso la sede di ANCI Lombardia, in via Rovello 2 a Milano

…ad esempio…

http://www.anci.lombardia.it/dettaglio-news/20161131239-anci-lombardia-presenta-le-linee-guida-anticorruzione-con-ebook-dispense-video-e-seminario/

L’evoluzione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione non può prescindere da una visualizzazione dinamica dei processi e dall’individuazione dei rischi di maladministration e cattiva gestione che si affiancheranno ai classici rischi. Il Piano tenderà, sempre più, a rappresentare e ri-qualificare le aree a rischio prescindendo dalla qualità del rischio (sia esso corruttivo, di maladministration o di perdita di qualità del servizio). Una “teoria unificante” che, tra le altre cose, farà perdere meno tempo a tutti e permetterà di dedicare le esigue risorse, eventualmente, al coinvolgimento di tutti nel rafforzamento dello spazio etico e dell’autonomia nei processi decisionali dei dipendenti pubblici, che è la vera sfida di medio-lungo periodo per combattere la corruzione, la cattiva gestione e l’immobilismo decisionale (altra piaga da non sottovalutare).

https://spazioetico.com

Quale evoluzione per i Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione?

https://spazioetico.com/

6

I processi devono essere visualizzabili

I processi devono contenere un elenco di «momenti decisionali»

Ad ogni processo dovrebbero essere associati specifici rischi di «maladministration» e di «cattiva gestione»

• Ringrazio Andrea Ferrarini (ANCI Lombardia), Paola Alessandra Ferrucci, segretario dei Comuni di Bovino e Rocchetta Sant’Antonio (FG) e tutti i dipendenti dei suddetti Comuni per aver contribuito a consolidare quella che era solo un’ipotesi…

• Il dottor Marrone è un funzionario che lavora presso il Servizio Pubblica Istruzione del Comune di X.

• Si occupa, tra le altre cose, della mensa scolastica, la cui gestione esecutiva era stata appaltata, per l’ennesima annualità al medesimo operatore economico.

• Dopo aver chiuso la gara non era riuscito in nessun modo ad effettuare i controlli sull’esecuzione di quel servizio. Il suo ufficio viveva una carenza strutturale di risorse umane e gli istituti scolastici erano collocati in diverse frazioni anche lontane dal Comune e: “i mezzi a disposizione del Comune dovevano essere utilizzati per cose più importanti”, così aveva tuonato un giorno il suo dirigente quando il dottor Marrone aveva provato ad avanzare semplicemente l’ipotesi che i controlli andavano fatti.

• E l’assessore insisteva affermando: “Sono 3 anni, da quando è stata eletta questa Giunta, che questo servizio lo gestisce la stessa ditta e non è successo mai niente. Se li stuzzichi con le tue visite li mettiamo di cattivo umore…”.

• Ma al Comune era arrivata più di una lettera anonima che faceva capire che le procedure di sicurezza non venivano in alcun modo osservate nelle mense di diverse scuole: “il pollo viene ricongelato”, scriveva un anonimo inserviente della mensa, “anche se era stato scongelato in precedenza, per ordine dei superiori e per risparmiare”.

• Il dottor Marrone non sa bene cosa deve fare.

REAL-CASE SCENARIO

Segnalazione da cittadini

Segnalazioni anonime

Segnalazione da amministratori

Segnalazione da altri uffici

Segnalazione da altre PA o istituzioni

Programmazione interna attività di controllo

INPUT DEL PROCESSO

PROCESSO: Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni







INPUT DEL PROCESSO

Valutazione rilevanza

segnalazione

PROCESSI DECISIONALI ASSOCIATI ALL’INPUT








INPUT DEL PROCESSO

Valutazione su rilevanza

segnalazione

Valutazione su attuazione del

controllo









INPUT DEL PROCESSO


segnalazione


controllo

Valutazione ufficio destinatario

dell’attuazione del controllo



INPU

T D

EL P

RO

CES

SO Valutazione rilevanza

segnalazione


controllo




INDIVIDUAZIONE DELL’UFFICIO

RESPONSABILE

Individuazione del soggetto (o dei soggetti)

che effettueranno il controllo

Valutazione su soggetti idonei ad

effettuare il controllo


PROCESSI DECISIONALI ASSOCIATI ALL’OUTPUT



OUTPUT DEL PROCESSO

ATTUAZIONE ATTIVITA’ DI CONTROLLO

• Valutazione della normativa da applicare

• Valutazione della (eventuali) pressioni esterne (es. minacce, relazioni ambigue, conflitto di interessi, ecc.)

• Valutazione dei criteri da utilizzare in sede di controllo

• Valutazione sull’utilizzo delle informazioni emergenti dal controllo

• Valutazione sulla tempistica del controllo





OUTPUT DEL PROCESSO


ESITO NEGATIVO

ESITO

POSITIVO

Valutazione su erogazione provvedimento sanzionatorio

Valutazione su erogazione

provvedimento sanzionatorio

Contestazione irregolarità/ordine di conformazione









segnalazione


controllo



INDIVIDUAZIONE DELL’UFFICIO RESPONSABILE

Individuazione del soggetto (o dei soggetti) che

effettueranno il controllo

Valutazione su soggetti idonei ad effettuare il

controllo







ESITO NEGATIVOValutazione su erogazione

provvedimento sanzionatorio

Contestazione irregolarità/ordine di conformazione

ESITO POSITIVO

VISUALIZZAZIONE DEL PROCESSO

..almeno 10 ipotetici «momenti decisionali»








INPUT DEL PROCESSO


segnalazione


RISCHI CORRUTTIVIR1. Alterazione dell’integrità documentale della segnalazione al fine di avvantaggiare un soggettoR2. Assoggettamento a pressioni indebite al fine di perseguire un soggetto o favorire un altro

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Mancata presa in carico o presa in carico NON tempestiva a causa di disorganizzazione e/o scarsa percezione del rischioM2. Interpretazione difforme tra uffici e o tra dipendenti sulla rilevanza delle segnalazioni (ad es. quelle “anonime”)








INPUT DEL PROCESSO


controllo


RISCHI CORRUTTIVIR1. Differimento temporale nella attività di controllo programmato al fine di agevolare determinati soggettiR2. Assoggettamento a pressioni indebite al fine di avvantaggiare un soggetto erogatore

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Il controllore non procede al controllo programmato (d’ufficio) per scarsità di risorse, tempo e sottovalutazione dell’importanza del controllo o della necessità di intervenire, in attesa di eventuali segnalazioni dell’utenteM2. Scarsa conoscenza degli impegni assunti da parte degli esecutori del contratto








INPUT DEL PROCESSO




RISCHI CORRUTTIVIR1. Errata identificazione dell’ufficio al fine di ritardare il controllo

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM2. Errata identificazione dell’ufficio a causa di scarsa preparazione


INPU

T D

EL

PRO

CES

SOValutazione

rilevanza segnalazione


controllo





RESPONSABILE





INPUT DEL PROCESSO

RISCHI CORRUTTIVIR1. Assegnazione del controllo a operatori idonei a favorire il soggetto controllato

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. assegnazione del controllo a soggetti in conflitto di interessi con il controllato per sottovalutazione del conflitto di interessi o per assenza di figure sostitutive





OUTPUT DEL PROCESSO







RISCHI CORRUTTIVIR1. Applicazione strumentale della normativa da applicare al fine di favorire il soggetto controllatoR2. Omissione o falsa attestazione della attività di controllo al fine di favorire il soggetto controllatoR3. Condivisone di informazioni circa la tempistica del controllo con il soggetto controllato

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Inidonea applicazione della corretta normativa da applicareM2. Cattiva gestione documentaleM3. Cattiva gestione delle informazioni emergenti M4. Attuazione non tempestiva del controllo





OUTPUT DEL PROCESSO


ESITO NEGATIVO


Contestazione irregolarità/ordine di\conformazione

RISCHI CORRUTTIVIR1. Esito incoerente con l’attività controllo al fine di avvantaggiare o svantaggiare il soggetto controllatoR2. Alterazione dell’esito del controllo sotto la pressione di soggetti interessati ad evitare il pagamento di una sanzione

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Esito incoerente con l’attività di controllo per valutazione individuale di un particolare “stato” del soggetto controllato








INPUT DEL PROCESSO


segnalazione


RISCHI CORRUTTIVIR1. Alterazione dell’integrità documentale della segnalazione al fine di avvantaggiare un soggettoR2. Assoggettamento a pressioni indebite al fine di perseguire un soggetto o favorire un altro RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Mancata presa in carico o presa in carico NON tempestiva a causa di disorganizzazione e/o scarsa percezione del rischioM2. Interpretazione difforme tra uffici e o tra dipendenti sulla rilevanza delle segnalazioni (ad es. quelle “anonime”)

MISUREM1. Fascicolo unico delle segnalazioniM2. Protocollo unico per la gestione delle segnalazioni (comprese quelle anonime)M3. Standardizzazione dei comportamenti di presa in carico delle segnalazioni attraverso formazione specialisticaM4. …








INPUT DEL PROCESSO


controllo


RISCHI CORRUTTIVIR1. Differimento temporale nella attività di controllo programmato al fine di agevolare determinati soggettiR2. Assoggettamento a pressioni indebite al fine di avvantaggiare un soggetto erogatore

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Il controllore non procede al controllo programmato (d’ufficio) per scarsità di risorse, tempo e sottovalutazione dell’importanza del controllo o della necessità di intervenire, in attesa di eventuali segnalazioni dell’utenteM2. Scarsa conoscenza degli impegni assunti da parte degli esecutori del contratto

MISUREM1. Attività di tipo ricognitivo sui contratti in esecuzioneM2. Agenda condivisa delle attività di controllo programmateM3. Implementazione del sistema informativoM4. Formazione specialistica sulle attività di controlloM5. Riqualificazione organizzativa per evitare “buchi” di personaleM6. Rotazione dei soggetti incaricati dei controlli programmati







INPUT DEL PROCESSO




RISCHI CORRUTTIVIR1. Errata identificazione dell’ufficio al fine di ritardare il controllo

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM2. Errata identificazione dell’ufficio a causa di scarsa preparazione

MISUREM1. Organigramma delle funzioni di controlloM2. Centralizzazione delle attribuzioni delle attività di controlloM3. Formazione specialistica ai soggetti destinatari di segnalazioni interne ed esterneM4. …


INPU

T D

EL P

RO

CES

SO





RESPONSABILE





RISCHI CORRUTTIVIR1. Assegnazione del controllo a operatori idonei a favorire il soggetto controllato

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. assegnazione del controllo a soggetti in conflitto di interessi con il controllato per sottovalutazione del conflitto di interessi o per assenza di figure sostitutive

MISUREM1. Formazione specialistica sul conflitto di interessi e sul “comportamento di astensione”M2. Rotazione dei soggetti che svolgono attività di controlloM3. Misure di rafforzamento della trasparenza nell’assegnazione delle attività di controlloM4. …





OUTPUT DEL PROCESSO







RISCHI CORRUTTIVIR1. Applicazione strumentale della normativa da applicare al fine di favorire il soggetto controllatoR2. Omissione o falsa attestazione della attività di controllo al fine di favorire il soggetto controllatoR3. Condivisone di informazioni circa la tempistica del controllo con il soggetto controllato

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Inidonea applicazione della corretta normativa da applicareM2. Cattiva gestione documentaleM3. Cattiva gestione delle informazioni emergenti M4. Attuazione non tempestiva del controllo

MISUREM1. Rafforzamento della trasparenza nelle attività di controlloM2. Formazione specialistica in materia di gestione documentale e di gestione delle informazioni emergenti M3. …




OUTPUT DEL PROCESSO


ESITO NEGATIVO


Contestazione irregolarità/ordine di\conformazione

RISCHI CORRUTTIVIR1. Esito incoerente con l’attività controllo al fine di avvantaggiare o svantaggiare il soggetto controllatoR2. Alterazione dell’esito del controllo sotto la pressione di soggetti interessati ad evitare il pagamento di una sanzione

RISCHI DI MALADMINISTRATION O CATTIVA GESTIONEM1. Esito incoerente con l’attività di controllo per valutazione individuale di un particolare “stato” del soggetto controllato

MISUREM1. Rafforzamento dei controlli sulla coerenza tra esiti dell’attività di controllo ed erogazione di sanzioni/contestazioni di irregolarità/ordine di conformazione, ecc.M2. Predisposizione di particolare procedure, condivise con i soggetti che operano il controllo al fine di uniformare il trattamento dei “casi” che mostrano particolari fabbisogniM3 …


Grazie per l’attenzioneMassimo Di Rienzo

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I materiali saranno disponibili su: www.fondazioneifel.it/formazione

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