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  • 7/26/2019 "Il Processo" by Kafka

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    Il PROCESSO di Kafka

    Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perch un mattino, senza cheavesse fatto nulla di male, fu arrestato. Cos Kafka apre Il Processo, dimodo che il lettore comprende che il protagonista un innocente contro cuiviene intentato un processo ingiusto, cio una congiura ai suoi danni.

    Limpossibilit di raggiungere la suprema istanza giudicante da parte delprotagonista il motivo per cui alcuni stadi del misterioso processo sonoancora incompleti: regna infatti una sensazione di impenetrabilit delmondo del tribunale, a cui necessario accedere per dare sensoallesistenza, che altrimenti resta segnata dalla colpa.

    Josef K., procuratore di banca, si sveglia la mattina del suo trentesimocompleanno e non pu lasciare la camera in affitto dove vive perch duesconosciuti, vagamente identificatesi come agenti di polizia, lo informanoche stato emesso un mandato di arresto a suo carico, per il quale dovrsvolgersi un processo. Perplesso, inizialmente, K. ipotizza di essere vittimadi uno scherzo dei colleghi in occasione del suo compleanno, sennonch proprio uno di quei due sconosciuti a dichiarare di agire per conto deirappresentanti della legge:Non c errore possibile. I nostri superiori, aquanto io so di loro, e conosco solo i gradi pi bassi, non che cerchino le

    colpe nella popolazione, ma vengono attratti dalle colpe: cos che dice la

    legge. E mandano in giro noi guardie. Questa la legge; come ci potrebbe

    essere un errore?.Il tribunale infallibile e decreta lattendibilit di chi ne fa parte: alloraJosef K. si rende conto del fatto che la legge cui abituato non ha nulla ache vedere con quella che di fatto lo giudica.Pur proclamandosi innocente,egli ammette infatti di non conoscere la legge e in questo risiede la suacolpa. Ma di quale legge si tratta? Per lui non pi possibile definire concertezza cosa sia, e si chiede in cosa la sua natura sia diversa da quelladella violenza e dellarbitrio: infatti questo tribunale sembra essere unpotere contraddittorio, arbitrario e corrotto che opprime uomini innocenticon veemenza.K., da individuo pragmatico, tenter di risolvere rapidamente quello cheritiene un semplice errore giudiziario; ma, ma mano che il processo vaavanti, sar sempre pi evidente che non potr che soccombergli: lautoreha attribuito alla legge del tribunale poteri divini, dunque lunicapossibile e se lo ha decretato colpevole egli lo deve essere. K. dapprima siopporr a questo ragionamento, ma poi inizier a crederci: egli ha sempresostenuto la propria innocenza, ma se prima gli bastava dichiararla ora

    ossessionato dallidea di doverla provare. La sua vita sar tragicamentesconvolta e sottoposta ad una lenta ma progressiva metamorfosi, entrandosempre pi nelle logiche del tribunale che lo trasformer da cittadino

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    modello in un possibile colpevole pronto a varcare la soglia della legalit edella moralit pur di sfuggire alla legge.A partire dalla prima udienza si delineano due ambiti e ambienticontrapposti: quello bancario di K., serio e rispettabile, e quelloimperscrutabile e oscuro del tribunale, che ha sede in soffitte tetre einospitali di quartieri popolari, presieduto da autorit incompetenti. Infatti,il luogo prescelto per il processo il solaio di un vecchio e squallidocondominio di periferia, dove K. trova il giudice istruttore e una platea chegli assolutamente ostile, dai quali si difende con un arringa sul suoconcetto di legge: Non c alcun dubbio che dietro tutte le manifestazioni diquesto tribunale (...) si nasconde una grossa organizzazione.

    Unorganizzazione che non solo d lavoro a guardiani corrotti, a ispettori

    scriteriati, e a giudici, per ben che vada, modesti (...). E qual il senso di

    questa organizzazione signori miei? Il senso questo di arrestare persone

    innocenti, e di istruire a loro carico un procedimento assurdo, e per lo pi,come nel mio caso, privo di conclusione. Data questa assurdit, come si

    potrebbe evitare la pi abbietta corruzione di tutta la gerarchia? Non la si pu

    evitare, non riuscirebbe a sottrarvisi nemmeno il pi alto dei giudici.Questagli fornisce loccasione di attaccare il malfunzionamento della burocraziagiudiziaria e mostrare il suo disprezzo per i tribunali, i pubblici ministeri egli organi di polizia; di denunciare linsensatezza del suo processo ecriticarne la validit, in quanto il giudice non ha neanche idea di chi sialimputato:Lei imbianchino?.Da qui in poi, K. si trover coinvolto in situazioni paradossali che nonfaranno altro che scoraggiarlo dal suo scopo di uscire vincente dalprocesso; tuttavia il suo atteggiamento non sar mai quello dellarassegnazione o del vittimismo. Anzi cercher aiuto e consolazione nelledonne: la vicina di stanza, la signorina Brstner, che lo rispinge; la mogliedellusciere del tribunale, che in cambio della sua compagnia, si offred'aiutarlo dandogli informazioni e notizie sulla propria causa; infinelinfermiera personale e amante dellavvocato Huld, la quale diventa

    segretamente anche la sua amante.Le donne hanno un grosso potere. Seriuscissi a convincere certe donne che conosco a lavorare tutte insieme per

    me, dovrei spuntarla. Specie con questo tribunale, composto quasi

    esclusivamente di donnaioli.

    Nonostante ci, K. entra in contatto con figure marginali legate al tribunaleche reagiscono con la stessa rassegnazione, parlando del suo processocome di qualcosa che pu capitare e accettando passivamentelineluttabilit del meccanismo della giustizia. Tra questi lavvocato deipoveri Huld, amico dello zio Karl che tenta di aiutare il nipote e gliconsiglia di non prendere troppo alla leggera laccusa, come aveva fatto finoa quel momento. Nellorganizzazione burocratica l'avvocato Huld unarotella del sistema della giustizia penale e come tale si comporta. Il suo

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    compito non la difesa, ma il funzionamento di questingranaggio, che sifonda sull'imbroglio, sulla raccomandazione, sulla corruzione: l'avvocatodovrebbe preparare unistanza per Josef ma, dal momento che l'accusa sconosciuta, l'impresa potrebbe rivelarsi alquanto ardua; non poineanche detto che le difese da lui inviate vengano mai lette da qualcuno altribunale.Altra figura da cui K. si reca a chiedere consiglio Titorelli, pittore eritrattista ufficiale del tribunale (titolo che ha ereditato dal padre), chedunque possiede approfondite conoscenze con la corte e gli spiega le trepossibili opzioni: lassoluzione completa (finora mai realizzata),lassoluzione apparente (che permette di ottenere un verdetto d'innocenzaprovvisoria da un tribunale di grado inferiore, che pu per esser capovoltain qualsiasi momento dai livelli pi elevati della corte giudiziaria, a menoche non si instauri relazioni personali con alti funzionari) ed il rinvio a

    tempo indeterminato (la migliore, poich, a patto di un rapporto costantecon la Corte, assicura che il processo rimanga bloccato nelle sue primefasi). La sola cosa giusta era rassegnarsi alla situazione esistente. Se anchefosse stato possibile migliorare alcuni dettagli- ma era una pretesa assurda-

    tuttal pi si sarebbe ottenuto qualcosa per i casi futuri, ma si sarebbe

    arrecato un danno enorme a se stessi risvegliando la particolare attenzione

    dei funzionari, sempre vendicativi.

    Di conseguenza K. si rende conto dellimpossibilit di contrastare ilmeccanismo del tribunale e del fatto che lavvocato Huld possa fare benpoco per il suo caso, in quanto lo difende in un processo di cui non haalcuna informazione (infatti non ha mai interrogato K.). Di ci riceveconferma durante lincontro con limprenditore Block, che passato ad unostato di quasi bancarotta e di totale rassegnazione e dipendenza dal legaleper un processo che dura da ben cinque anni. Per chi sospettato meglioil movimento della quiete, perch colui che sta fermo pu sempre, anche

    senza saperlo, trovarsi sul piatto di una bilancia ed essere pesato con i suoi

    peccati.)

    Impaziente, K. toglie lincarico della sua difesa al legale, cosciente del fattoche sia necessario uscire dallo stato di torpore e di perplessit in cuiquestultimo lo manteneva: A questo dunque portava il metododellavvocato, cui per fortuna K. non era stato esposto abbastanza a lungo, a

    far s che alla fine il cliente dimenticasse il mondo intero e sperasse soltanto

    di trascinarsi per quella falsa strada sino alla fine del processo.Prende ladecisione di scriversi da solo listanza di difesa, per cui dovr passare inrassegna tutta la sua vita per verificare se davvero non sia macchiato diuna colpa: questo per implica tempo e accresce la sua preoccupazionecirca il caso, influenzando il suo lavoro in banca e rendendolo sempre piscadente. Egli sembra ormai ritenere il processo parte inevitabile della suavita: non parla pi dellingiustizia e insensatezza della decisione del

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    tribunale, ma solo della necessit di farsi dichiarare innocente ed essereassolto, quasi maturasse inconsciamente un senso di colpa.La miainnocenza non semplifica la causa, bisogna tener conto di tutte le sottigliezze

    in cui il tribunale si perde. Alla fine, per, da qualche parte, dove prima non

    cera stato proprio niente, tira fuori una grossa colpa.Tuttavia, lassoluzionesi fa sempre pi irraggiungibile, in quanto la consapevolezza dellambiguit,la repulsione ed il disgusto che prova nei riguardi del sistema giuridico lospingono ad un rifiuto di qualsiasi rapporto con esso e con quei personaggiche, in qualche modo, potrebbero aiutarlo, aumentando la distanza che losepara dall'ambito della legge.Uguale a quello dellavvocato il tono del cappellano del carcere che K.incontra nella cattedrale: questultimo gli espone una parabola in cui unsemplice contadino tenta di entrare nel palazzo della Legge, ma unguardiano gli spiega che dovr attendere per un tempo indeterminato di

    fronte ad un portone. Nonostante il protagonista provi anche a corromperesenza successo il guardiano, il portone non viene mai aperto, e il contadinotrascorre anni e anni in uninutile attesa. In punto di morte, il protagonistachiede perch nessun altro uomo abbia mai tentato laccesso alla Legge, edil guardiano gli rivela, secondo una logica assurda, che quella portamisteriosa poteva essere aperta solo per il contadino, ma che ora verrchiusa per sempre. Si tratta di un'allegoria dell'uomo che cerca di essereammesso alla presenza della legge e di comprenderla, ma questa possiedevarie interpretazioni che portano sia alla disperazione che ad un possibileinganno fondato sullingenuit dellindividuo nel momento in cui si rivolgeal tribunale. Egli sembra preparare Josef K. al peggio:Il tribunale non tichiede nulla. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai.

    Si tratta di un enigma sempre sfuggente, quello di un tribunale che nonvuole niente da te, un tribunale invisibile, talmente potente e indecifrabileche il guardiano gli consiglia di non chiedersi se tutto ci corrisponda omeno a verit.Non si deve ritenere tutto vero, ma soltanto necessario". Lamacchina che avvolge e che uccide K. dunque la necessit. Una necessit

    sorretta dalla falsit. Quindi di fronte alla legge bisogna lasciare da parteogni interpretazione razionalistica e accettare il mistero in quanto tale,come parte integrante del rapporto con la verit. Infatti Kafka sostenevache reale non soltanto ci che l'uomo pu conoscere e spiegarerazionalmente, ma anche ci che al di l della logica, quindi il sogno, iltrascendente. Il mondo, nella sua duplice realt, rimane incomprensibilealluomo perch egli non riesce neppure a comprendere la propriaesistenza, immobilizzato com' nei suoi schemi razionali. dunque inutilepretendere di possedere risposte o certezze sulla vita, che non altro cheun eterno flusso di contraddizioni.La rinuncia alla difesa e laffannata ricerca di certezze del protagonistaanticipa l'esito del romanzo. Senza preavviso, alla vigilia del suo

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    trentunesimo compleanno, Josef K. viene prelevato da due agenti deltribunale e condotto in una cava, dove viene giustiziato con due coltellate alcuore e dove pronuncia le sue ultime parole: Come un cane! - disse e gliparve che la vergogna gli dovesse sopravvivere.Il romanzo mostra nellepilogo la sua componente religiosa, poich siconclude con il grande rito espiatorio della morte di K., ucciso come uncane da due carnefici, senza che tempi e modi di svolgimento del processo,n altri aspetti del suo funzionamento gli vengano mai pienamente rivelati,e senza che gli venga comunicato il capo di imputazione che pende su dilui. Infatti, se Josef inizialmente denuncia linsensatezza della burocrazia edella giurisprudenza, poi sviluppa un inconscio senso di colpa che alla finegli fa accettare la condanna a morte come un fatto naturale e necessario: ilsuo ultimo pensiero per la vergogna che rimarr di lui dopo lesecuzionecapitale.

    Il tema principale dellopera resta comunque quello della Giustizia, intesasia come insieme di leggi e norme che regolano la vita degli uomini che, insenso metafisico, come ordine superiore che governa il mondo e le cose. PerKafka la tragedia delluomo moderno che questo ordine ignoto edinconoscibile: K., nonostante goda di un evidente vantaggio intellettuale suigiudici e sui funzionari della corte, non pu fare nulla per sostenere lapropria innocenza. Da questa incomprensibilit e inaccessibilit della leggederivano i molteplici temi presenti nel romanzo: la solitudine dell'uomo;l'impossibilit di stabilire un rapporto di adesione col mondo che locirconda e di capirne il senso; la consapevolezza della sua condizione diescluso e soprattutto lassurdit della vita.In base a questultimo tema la trama presenta diverse contraddizioni, permettere in dubbio qualsiasi punto di riferimento certo per il lettore etrascinarlo cos in una condizione quasi onirica: sembra il sogno di uninnocente. Lassurdit della vicenda, dietro cui si pu leggere la visione delmondo di Kafka e la sua vicinanza a certi aspetti dellEsistenzialismo, sitraduce nella descrizione dei luoghi del romanzo: prevalgono gli spazi

    chiusi e tenebrosi, spogli e trascurati, che contribuiscono a trasmettere unsenso di angoscia e mistero al lettore. Tra questi lo studio dellavvocato, unastanza buia a malapena illuminata da una candela, nella quale egli,malato, giace nel letto, come se vivesse nelle tenebre che Dio ha gettato sulmondo; oppure il pittore che vive in un angusto e asfittico sottotetto in unquartiere povero e malfamato; o semplicemente le cancellerie del tribunalein cui regna il caos e lincuria. Tale sfacelo, disordine e sporciziapermettono a Kafka di mettere in luce la degradazione di qualsiasi principiomorale e di screditare gli ambienti che avevano un diretto nesso con la

    giustizia e con la legge, dimostrandone linabitabilit, la mancanza d'aria,la corruzione.

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    A rendere angosciante la lettura anche la descrizione e lanalisi deipersonaggi, che avviene in modo parziale e criptico (dello stesso Josef K.non viene mai esplicitato il cognome), ed il continuo riferimento ad un reatoche non ci permesso conoscere, tantomeno sapere se esista o meno:infatti il protagonista si sente al tempo stesso colpevole e vittima innocentedi un inganno. Per questo K. l'esempio letterario dell'estraniazionedell'uomo di massa, la cui esistenza, nel suo essere una tra le tante, perdeil senso di identit, che si realizza attraverso la libert dagire nellarco dellapropria vita.

    Alla fine del libro, la domanda che ci si pone : sempre che esista, qualesar la misteriosa colpa?Forse consiste proprio nel volerne esorcizzare la possibilit, basandosi sulbuon senso che si nutre di certezze giuridiche, ovvero di tutto quel sistema

    di regole, garanzie, calcoli, apparentemente inattaccabile che si disgrega almomento dello scontro con quelgrosso organismo giuridico in uno stato diperenne precariet,il tribunale. Oppure, limportante ruolo delle figurefemminili potrebbe indurre a pensare che la colpa di K. abbia a che fare conil sesso, ma certo non con lamore, perch non ve ne sono accenni e dallabiografia di Kafka si viene a sapere che, come Kierkegaard, egli ruppe varifidanzamenti come se il suo destino fosse di vivere da solo, sfuggendo aogni impegno esistenziale di tipo etico.O ancora, la colpa di K. pu legarsi al rapporto conflittuale di Kafka con ilmondo ebraico di cui fa parte, ma di cui avverte la fine imminente a causadel diffondersi dellantisemitismo in Europa: da qui derivano le atmosferemagiche e surreali boeme e langoscia della persecuzione. Tra le righe delromanzo anche possibile intravedere altre condizioni storiche, qualil'incombere del potere austroungarico sulle minoranze e la sopraffazionedei meccanismi della societ moderna sulle vocazioni del singolo; dunquerispecchia lepoca in cui ambientato: l'uomo sta progressivamenteperdendo i suoi valori, non in grado di reagire, pu solo soccombere...