Il Portatore DelFuoco

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Franco Napoletano Il Portatore del Fuoco Pegaso tratto dal libro di Al-Sufi (1009-1010), il Manuscript Marsh 144, Bodleian Library, Oxford 1

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Franco Napoletano

Il Portatore del Fuoco

Pegaso tratto dal libro di Al-Sufi (1009-1010), il Manuscript Marsh 144, Bodleian Library, Oxford

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Simiurgh.

Dedicato all'Uno

che vive in ogni cosa.

Senza la Donna questo lavoro

non avrebbe avuto stimolo

adeguato.

Amore ad Angela:

compagna unica.

e infaticabile.

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L’Elegia del Fuoco

I

Con un guizzo, veloce

e fulmineo,

il lampo

solca il cielo.

Il fuoco è

movimento.

E’ la danza

primordiale.

L’anima,

silenziosa,

si muove nelle cose

generandole.

L’universo

è animato.

Il fuoco è sacro.

La divinità è

anche in te.

Ricordati

di ciò che sei,

poi unifica.

II

Il fuoco è

potenza

che diviene atto.

La fiamma crepita

con simbologia ritmica.

Ci vuole la chiave

armonica,

che è già in te.

E’ il fuoco stesso

ad attivarla,

come la calamita

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attira il ferro.

Da questa unione

si ha il risveglio:

così l’uomo

torna a

rivivere.

Con la nascita

fisica si entra

nel mondo mortale;

con quella spirituale

sia ha il risveglio

consapevole alla

vita immortale.1

III

Danza

alzando

lievemente

il piede leggero.

Il tintinnio,

delicato,

ma profondo,

del campanello

richiama

graziose presenze.

Colui che danza

reca una torcia

in mano.

La fiamma

illumina la notte:

ma devi seguire

il Portatore

1

? S.Giovanni 3:5 Gesù rispose:”In verità, in verità vi dico, che uno se non nascerà di nuovo, non può vedere il Regno di Dio”.

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del Fuoco

altrimenti,

se fermo guardi,

rimarrai prigioniero

della dubbiosa

ignoranza.

Segui

quella luce

anche se a volte

non è facile.

Forse,

inciampando,

perderai l'equilibrio,

ma qualunque

cosa accada,

non spaventarti

e risali

sulla barca.2

IV

Guarda

sempre

quella fiamma.

Segui

le istruzioni

del

Portatore

del Fuoco.

Ci sarà

allora

un momento

in cui

tu e la fiamma

2 S.Matteo 14:32 “E saliti sulla barca il vento cessò”.7

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vi scoprirete

uno.

V

Esci

dal tuo limite

per entrare

nell’inesprimibile.

Il fuoco

ricerca bramoso

le sue scintille

divine,

ovunque

siano sparse.

Il fuoco

è fiamma

d’amore.

Nel cuore

dell’ uomo

può esservi

una fonte

amorosa,

se riconosce

nel suo cammino

il Portatore

del Fuoco.3

VI

L’universo

con la sua verità

eterna è sempre

presente,

3 S.Giovanni 4:14 “ Ma l’acqua che gli darò, diventerà in lui sorgente di acqua, zampillante fino alla vita eterna”.

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pronto a svelarsi

ad orecchie attente.

Gli antichi,

come i moderni,

hanno avuto

le stesse possibilità,

sia di trovare,

che di essere

trovati.

Ciò che

non ha

Principio

né fine,

si mostra

con la natura

all’ uomo,

nel modo

col quale questo

può intuirla.

VII

Il miglior

Romanzo

è ciò che Tu

scrivi

con la vita

di ogni giorno.

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P. S.

Nel leggere questo scritto puoi cominciare da dove vuoi, magari aprendo una pagina a caso.

Ricorda però che il caso, inteso come fatalità imprevedibile, non esiste.

Il fatto fortuito è un’illusione. Tutto quello che tu esperimenti, è prodotto dal gioco armonico delle parti viventi nel mosaico eterno. Esse agiscono obbedendo alle loro leggi interne, conformi ai decreti della Volontà Una.

La piccola parte, come il granello di polvere, contiene il nucleo genetico di ciò che poi si accresce in tutto. Dal semplice Uno- che ripete se stesso con il ritmo quantico del "doppiare degli scacchi "4- tramite orditi ultra dimensionali, sono tessute le infinite galassie. Esse, con il loro interagire, producono tappeti cosmici, il cui tessuto, forma, disegno, colore e movimento variano a secondo dell’intensità di velocità con cui i fili energetici, impiegati per la tessitura, svolgono la filatura.

P.S. Questo scritto, rivisto nel dicembre 2009, parte da una mia pubblicazione precedente, stampata da Artigianarte di Cagliari nel dicembre 1999 col titolo di “ La ballata di Andrea “.

4Paradiso XXXVIII,92

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1. Movimento per un ritmo nuovo: accordo in do minore. Omaggio alla contestazione globale degli anni ’60.

Il mondo, che circonda l'uomo attuale, è contrassegnato da cambiamenti repentini e di difficile decifrazione. La vera natura di queste variazioni sfugge ai metodi d’indagine, utilizzati comunemente dagli storici, dai sociologi, dagli economisti e politici in genere.

Le analisi dei ricercatori, scalfendo a mala pena la roccia, non hanno un contatto vivente col cuore del terreno che li ospita. Questi sperimentatori parlano senza la cognizione di quello che dicono, soprattutto quando proclamano pace e tolleranza di vita per tutti. Vedono il moscerino nell’occhio del fratello, però non si accorgono, col loro modo di operare, d’avere una trave nell’occhio … né tanto meno - nel colare, col loro giudizio insipiente - di avere inghiottito un cammello5.

La vera origine delle mode- che nascono, crescono e muoiono in poco tempo- passa inosservata ai più. Esse sono generate da idee-forza, che sollecitano nell’essere umano schemi di pensiero robotici, imposti da menti aliene. I nuovi comportamenti del gruppo societario si stanno dirigendo verso un punto d'arrivo, la cui vera portata è ignota alla razza umana, ancora inconsapevole di possedere un’anima collettiva.

Vuoi un esempio di queste mode? Prima della seconda guerra mondiale hanno insegnato dalle cattedre ufficiali del sistema – ateo o religioso - che era giusto uccidere un uomo per l'ideologia fascista, comunista o democratica.

Alla fine degli anni 80, col “crollo pacifico” del muro di Berlino, ci hanno detto che il blocco fra la Germania occidentale e quella orientale non esisteva più! Milioni di uomini si sono massacrati nella 2ª guerra mondiale, perché i loro capi politici e religiosi parlavano di guerra santa personale. All’improvviso le bestialità naziste e staliniste, sono passate nel dimenticatoio degli zombi narcotizzati.

Nessun politologo onesto - conoscitore delle relazioni secolari di scontro violento etnico, storico, politico e militare, fra i Tedeschi e i Russi - avrebbe potuto prevedere il crollo pacifico del muro di Berlino, che ha diviso la Germania, in due stati in conflitto per oltre 40 anni.

Adesso, nel nuovo millennio, come se fosse la cosa più naturale, si è cercato di mettere tutto nel dimenticatoio, ignorando le veri origini di pensiero della democrazia moderna, del nazifascismo, del socialismo-comunismo. E si parla di una tolleranza, che, di fatto, non esiste.

I Clandestini nord africani sono volutamente intrappolati in un commercio di carne umana, che serve ai rappresentanti di un certo tipo d'Europa. Tutte le forze religiose e politiche gridano allo scandalo, ma, di fatto, i centri di potere che hanno il controllo del mondo politico mondiale

5 Matteo7, 1-5 e poi Matteo 23, 1- 23 e Matteo 23, 24.13

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stanno premendo l’acceleratore verso una direzione, che loro ben conoscono.

In una simile situazione spiazzante, non è facile ritrovare la propria radice. L'uomo, per essere veramente libero, non deve farsi vivere dall'ignoranza. La storia del pianeta Terra, e per riflesso anche quella dell'umanità, non può essere separata dai movimenti energetici provenienti dal Cosmo - che nella realtà, esposta da Giordano Bruno nel suo lavoro "Gli Infiniti Mondi " - è Uno.

Occorre ricercare i principi viventi, per mezzo dei quali viene tessuta la creazione cosmica. Si genera, così, un tappeto energetico in cui fili di lana incrociano la realtà umana e quella celeste.

Questi principi energetici lasciano un’uguale traccia organizzativa e quindi evolutiva, sia nel granello di polvere, che nei sistemi cosmici complessi.

La minima sub particella atomica dello stomaco ha in sé, in potenza, la completa formazione propria dell'essere adulto cui essa appartiene come specie. L'olismo6 riconosce oggi, scientificamente, quello che la Tradizione ha sempre insegnato col suo metodo sperimentale.

Occorre comprendere il significato profondo dell'ologramma nucleare7, in relazione alle attuali conoscenze della genetica.

E' necessario usare, sia lo sguardo acuto del microscopio elettronico, che indaga nell'infinitesima struttura della materia, mostrandone l’evoluzione al ritmo dei salti dei livelli quantici, sia l'udito dell'orecchio

6 Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico, perché un essere vivente dato, in quanto tale, va considerato sempre come un'unità-totalità non esprimibile con l'insieme delle parti che lo costituiscono. Ma anche una macchina, in molti casi, non essendo esprimibile come una sommatoria funzionale delle sue parti, deve essere considerata olistica. Di un oggetto che vola ad esempio, che resta e si muove per aria, come è un aeroplano, è difficile dire che funzioni come "somma di suoi componenti". Esso infatti, come sommatoria funzionale delle sue parti non sarebbe identificabile con un oggetto "che vola"… In fisica quantistica, i fenomeni sembrano nascere solo all'interno di sistemi e non possono essere spiegati esclusivamente come interazione delle singole parti del sistema. Per alcuni osservatori, questo indica che è necessario un approccio non-riduzionista. L'interpretazione della meccanica quantistica di David Bohm vede l'universo come un ologramma in movimento, che egli chiama olomovimento. Un'altra interpretazione è il principio olografico per cui un universo a 4 dimensioni può essere visto come un ologramma in cinque. Ad ogni modo, sia la meccanica quantistica che la relatività generale sono teorie non-riduzioniste, in quanto comprendono relazioni non-lineari tra le parti. Tratto da WIKIPEDIA.7 Gli ologrammi sono anche definiti come figure (o pattern) d'onda interferenti ottenute tramite l'uso di un laser aventi la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale: essi a differenza delle normali fotografie ci mostrano una rappresentazione tridimensionale dell'oggetto proiettato. Ogni parte dell'ologramma, poi, contiene l'intera informazione: tagliando in due parti l'ologramma entrambe mostreranno sempre l'oggetto per intero. Un ologramma viene creato con la tecnica dell'olografia mediante impressione di una lastra o pellicola fotografica (lastra o pellicola olografica) utilizzando una sorgente luminosa coerente (laser). La luce laser, a seconda della configurazione ottica adottata, può essere separata mediante beam splitter (configurazione dual-beam), o essere utilizzata così com'è previa espansione da parte di una o più lenti (configurazione Denysiuk). Nel primo caso uno dei due rami viene espanso dal beam-expander e inviato verso l'oggetto da riprodurre, mentre l'altro (fascio di riferimento) anch'esso espanso da un beam-expander, va ad illuminare uniformemente la lastra o pellicola sensibile. Sfruttando il fenomeno è così possibile ottenere un’interferenza ottica pattern detto di interferenza che contiene tutte le informazioni (intensità e fase) della luce proveniente dall'oggetto. Tratto da WIKIPEDIA.

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attento, capace di percepire il ritmo cardiaco dell'infinitamente piccolo, che, all'unisono batte con il cuore di tutte le cose esistenti, quindi Divine.

Occorre poi un cuore innamorato, capace di fare sintesi nell'apparente dispersione dell'analisi; così da colmare la separazione illusoria fra l’Essere assoluto e la divinità di ogni creatura.

Cerchiamo, però, di fare un poco di ordine in questo momento particolarmente caotico.

“Mi ricordo, tempo fa di uno sguardo fiero, talvolta affamato; esso era accompagnato da un anelito alla vita, imperioso, prepotente, sfibrante; tutto questo però ancora non bastava! Non poteva bastare!”

Un giorno, nel quale il giovanotto si scoprì meno distratto del solito, percepì il bisbiglio di una lieve voce, che giocava col vento: "La pace può essere raggiunta solo con il conseguimento dello scopo. Incocca il dardo, prendi la mira e, concentrandoti, riunisci in uno tutti i tuoi poteri. Calcola la direzione e la forza del vento, osservando come questo scuote la cima dei cipressi, esso guiderà il tuo dardo. Non sei solo in questa impresa.

Trattieni il respiro e poi scocca la freccia della tua intelligenza, pienamente consapevole del fatto che, in un solo istante, si consumeranno i risultati di tutta la tua preparazione.

Ricorda che dove si fermerà il dardo del tuo ragionamento, in quello stesso punto ti fermerai anche tu.

Non confondere l'esempio con ciò che è esemplificato, però! Non dimenticare che il tuo vero io non è un dardo; non confondere l'esempio col reale, il cartello con la destinazione. Soprattutto, non confondere l'angelo con il messaggio che questo porta.

La marcia continua. Raccogli la freccia e mettiti in cammino, seguendo le indicazioni ricevute da ciò che hai appena imparato".

Sempre in viaggio, dunque; con la certezza però di avvicinarti maggiormente alla meta. La tua. Solo tua e di nessun altro.

Il movimento è garanzia di vita, se però tu prima sai chi sei e dove stai andando. Lo sapevi che devi andare e che nessuno può farlo al tuo posto?"

Il naso è aquilino, la fronte spaziosa, il mento sfuggente, i riccioli corvini; l'unica cosa certa è lo sfavillio del fuoco, letto negli occhi penetranti, desiderosi di vedere sempre l'unità di tutto.

Non tutte le acque, in questa età di contaminazione ambientale, sono uguali. Le più intatte, si trovano solitamente in luoghi non infettati dalla furiosa prevaricazione dell'uomo. Ora come ora ti può costare molto il trovarle. Devi rinunciare a tutto quello che possiedi o che credi di possedere.

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Devi trovare quel regno che solo è capace di ridare il vero valore al tuo cuore.

Il vento lentamente continua a sussurrare all’orecchio attento:

“Dov'è il tuo cuore lì c’è il tuo tesoro”- ha insegnato il Cristo e la Sapienza. Pensa, non più dei stranieri adesso. Non più assurde, fumose credenze, trasmesse dal falso perbenismo dei tuoi educatori!

Ascolta bene! Fin dalla tua nascita, lo spirito del sistema, per mezzo del potere costituito, penetra subdolamente nella tua vita, tramite gli istituti educativi come la famiglia, la scuola, l'educazione laica o religiosa, fino al mondo del lavoro: ma lo scopo è uno, quello di manipolare in tutto i tuoi pensieri.

Lo spirito, che anima il sistema, ti vuole inculcare i suoi valori, non i veri Principi. Tutto questo è fatto nel tentativo di annullare la tua libertà di scelta; i servitori di questo sistema ti dicono che da solo non puoi fare niente, che hai sempre bisogno di un tutore, di un intermediario politico o di un sacerdote del sacro, tra te e la verità.

Da solo, senza le loro indicazioni, dicono, nulla puoi. Se dimostri pacificamente, che loro sbagliano, ti uccidono come hanno fatto con Socrate, Gesù, Al Hallai, Giordano Bruno, Gandhi, Martin Luther King e col Ciabattino sconosciuto che vive nella porta accanto alla tua. La loro storia volutamente ignora questo.

Alcune delle loro idee, che l’organizzazione politica propaganda tramite i vari partiti di governo - e come tali allineati pazientemente sulla stessa mangiatoia in attesa del proprio turno per mangiare - sembrano accattivanti: libertà, fratellanza, uguaglianza, rispetto solidale per i più deboli e simili. Chi più ne ha più ne metta, su questa riga. Normalmente più grande è la bugia, tanto più questa è creduta da chi vuole essere ingannato.

Questi decantati divini principi sono solo una maschera che cela l’egoismo e le aggressioni fraudolente del potere, o ancora meglio, dei ristrettissimi gruppi che lo esercitano.

Alle belle dichiarazioni di principio, in favore di tutti, si sostituiscono le ferree leggi della casta dominante, che alterando sia l’acqua che il vino, sanciscono il diritto del più forte, del più simpatico, del più civile a dominare tutto e tutti.

Quando il potere, in modo sfrontato, impone la propria arroganza a chi non si può difendere, di solito il sangue scorre a fiumi.”

Ripensando con amore a Tashunka Uitko, Cavallo Sacro e non pazzo, ultima Guida del Popolo Sioux, nel momento cruciale della fine della libertà della Nazione Indiana, travolta dalla follia sanguinaria di possesso

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dei nascenti Stati Uniti d'America, il giovanotto ora è solito dire a chi vuole ascoltarlo:

“Non mi importa quello che dici, mi interessa di più ciò che fai e come lo fai.

Le tue idee possono essere belle, ma se non le vivi, forse vuol dire o che non sei sincero, o che forse quelle non valgono molto. I tuoi dei allora non possono essere i miei. Vivi ciò che dici di essere, qualunque cosa sia; vedrai che allora c’intenderemo meglio.

Ascolta e guarda, se puoi vedere; voglio mostrarti una via. Prima, però, devo metterti in guardia: vivere è molto facile, semplice; ma poiché ci è stato insegnato, che è meglio avere piuttosto che essere, si corre il serio rischio di andare dietro a cose innaturali, che non possono soddisfare gli aneliti dell’anima.

Da questa contraddizione interiore scaturisce l’infelicità.

La Divinità vive naturalmente nell'uomo. L’uomo, senza la consapevolezza della sua divinità, non è naturale. Tu puoi fare ciò che vuoi. Puoi scegliere, anzi devi scegliere, poiché nessuno può scegliere per te. Sto parlando della maestà della decisione; questa attività è irrinunciabile. La capacitò di scelta non ha niente a che vedere con la condizione di razza, di sesso, di classe: uno schiavo può benissimo essere più libero di un re. Parlo dunque della libertà interiore".

Il giovane continua rivolto a chi dice di ascoltare:

”Un tempo, ben lo ricordo, ero prigioniero delle opinioni degli altri e non riuscendo a capire, seguivo come potevo, gli insegnamenti che mi venivano impartiti. Tutti avevano qualche cosa da dirmi, ed io, da credulone, li ascoltavo; però poi, quando la strada si faceva dura e i venti sferzavano impetuosi, mi trovavo sempre solo. Cos’è che non andava in me allora, dove era il mio sbaglio? ”

Chiedeva a tutti, giovani o vecchi, uomini o donne, ricchi o poveri, ma una risposta, almeno un poco convincente, nessuno gliela dava.

“Vedi, il daino annusa timidamente l’aria, guarda a destra e a sinistra poi naturalmente trova i pascoli più abbondanti. Adesso, però, è molto più cauto; sul manto porta ancora le unghiate del rapace, che si acquatta, insidioso, presso i freschi ruscelli aspettando pazientemente le proprie vittime ignare.”

Ha visto molti amici cadere sotto i morsi del sistema, che ti lusinga con le mille belle cose: consumismi, diritti, divertimenti, previdenze sociali. Beni utili, ma non capaci di appagare il vuoto che hai dentro.

Ne ha visti molti, sventrati, morire dissanguati a poco a poco; mentre la gente, sempre per bene, assisteva indifferente alla loro agonia. Il

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sistema, lo spirito del sistema, in tutto questo ghigna perché si ingrassa con la disperazione degli esseri umani.

Molti animali umani, sconvolti da tanta bestialità, sono impazziti fuggendo e nella loro fuga cieca sono morti, stritolati da altri nemici rivelatisi poi come implacabili: violenza comune e politica, scapigliatura hippy finita nell’alcoolismo o nella droga disperata e stronca coscienze.

Ora però il daino, che è in Andrea, annusa l’aria e avverte in anticipo la presenza del nemico; non si lascia più intrappolare tanto facilmente, perché in lui, adesso, sono in azione meccanismi di difesa più forti dell’ipnotismo velenoso dell’avversario.

Adesso il daino può muoversi sia di giorno che di notte: adesso è sveglio!

Il fuoco interiore è in movimento.

Le ricchezze, accumulate solo per avidità di possesso, sono un cieco strumento, che distrugge chi lo usa; allo stesso modo per cui la violenza torna sul capo di chi la commette. C’è una giustizia distributiva : è solo questione di tempo e ciascuno raccoglie quello che ha seminato. Qui non si fanno sconti.

Tutte le vecchie forze di governo, che attualmente reggono le fila della politica dominante, presto saranno sostituite dai nuovi movimenti emergenti.

Se però questi gruppi non riusciranno a produrre un ricambio intellettuale - capace di risvegliare in modo operativo consapevole la nobiltà propria della specie umana, da estendersi ad ogni forma di vita che v’è sulla Terra - anche loro faranno la stessa fine dei predecessori. La vita è un dono per tutti, da vivere in armonia e in piena luce. E’ un regalo che abbraccia tutte le forme di vita che ci sono sulla Terra, dentro la Terra e sopra la Terra.

La vita non si impone, non ha bisogno di imporsi, la vita è, spontaneamente, e in modo naturale coinvolge tutto e tutti.

Il Saggio sussurra alle orecchie di Andrea:

“Ascolta il sospiro caldo che viene dal cuore della Terra! Gli umili la erediteranno”.

Le aquile rischiano l’estinzione, mentre i passeri si accrescono. I potenti sono irreali nella loro falsa potenza; essi possiedono solo cose, ma le cose, che credono di possedere, non soddisfano lo spirito. L’uomo è animato da uno spirito eterno, che interagisce con la continua evoluzione della vita nella terra. Il transitorio và usato con piena umiltà e rispetto. La materia è anche nutrimento dello spirito. Lo comprendi questo?

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Ai nostri giorni il capitalismo degli stati ricchi possiede tutte le cose materiali, che i paesi “poveri” ritengono necessarie per lo sviluppo totale dell’essere umano. I relativamente pochi capitalisti, che detengono tutto ciò che i poveri credono essere desiderabile, non hanno una vita tranquilla; ogni notte tremano, temendo il sopraggiungere di un nemico più forte, che, scardinando le loro fortezze, possa portare via quelle cose.

Una riflessione si impone: dov’è ora la grandezza dell’Egitto, della Persia, della Grecia, di Roma? La Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti, la Russia e la Cina non conosceranno quello stesso destino? La loro grandezza temporale non reggerà il soffiare del vento. Allora, se è così, perché irrigidirsi per mantenere, ciò che non può essere tenuto nel pugno della mano?

Il vento, come forza agente della Natura - per mandato divino - è più reale dei quattro sassi insanguinati dal passaggio dei grandi della storia umana. I credenti del Bhutan affidano, ancora oggi nei primi anni del secondo millennio, le loro preghiere a stendardi colorati, che il vento legge per portarle ai piedi del sacro trono.

La ricerca scientifica, al soldo degli interessi delle società multinazionali, non è in funzione dell’uomo. Il simile bracca il simile. Il più debole è fatto a pezzi e chi vince, manipolando ogni informazione, sbandiera la propria arrogante buona fede.

Negli Stati Uniti è stato creato il mito dell'abbondanza, intesa come un diritto del più"capace"; essere povero è una colpa, una incapacità personale ad inserirsi nel mondo dei vincenti. In Cina solo il partito di governo ha ragione ed “ educa” chi vuole e come vuole. Nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, prima che l'impero comunista crollasse per elefantiasi, alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, il dissidente nei confronti del regime viene inviato o in manicomio o nell'arcipelago Gulagh.

La tecnologia senza cuore sta ribaltando i normali rapporti di convivenza terrestre. La Natura, non è una trovata ecologica, pubblicitaria o pedagogica, ma nostra Madre Terra. Una Mamma che ancora agonizza per lo stupro prodotto dall’inquinamento di menti ottenebrate, anche di origine non terrestre.

La contaminazione ambientale dei nostri tempi è la conseguenza dell’avvelenamento spirituale nel mondo dell'uomo.

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2. Forse una volta, quando sembrava che una intera generazione si stesse movendo...

Andrea aveva sempre sentito il bisogno di mescolarsi alla gente, di farsi uno con le persone, che incontrava. Capire la loro mentalità, i loro problemi, e, se possibile, dare una mano per risolverli. Nei momenti di confusione mentale si può affogare in un bicchiere d’acqua, scambiando una banalità con l'oceano infuriato.

Comunque, almeno per lui, era giunto il tempo di agire con maggiore consapevolezza.

Solitamente nel tempo libero faceva viaggi, un po’ ovunque sia in Italia che all’estero. Normalmente si spostava in autostop. Il sacco a pelo era il fido compagno. Come giungeva l’estate, la sua inquietudine cresceva, doveva preparare la bisaccia col sacco a pelo e subito partire.

Stava parlando del più e del meno con un amico, quando all’improvviso ebbe una illuminazione: ”Io che ci faccio qui ad Arezzo, con tutto questo caldo sfibrante? Bene, vado a casa, raccolgo un po’ di cose, saluto i miei e parto”.

L’altro parlava, ma lui a mala pena lo ascoltava, pensando alle cose che gli abbisognavano. La difficoltà maggiore era rappresentata dai soldi; però qualche cosa l’aveva messa da parte: “ Senti, ciao parto.”

Con passo veloce si diresse verso casa.

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I suoi genitori naturalmente avevano molto da obiettare. “Sì, è vero, hai terminato gli esami di maturità, però puoi venire benissimo in vacanza con noi. Perché devi andare via come uno zingaro? Guarda i tuoi compagni di classe, tu ti senti diverso da loro, perché? Possibile che non vuoi mai mettere la testa a posto? Quando l’estate è alle porte, con te non si ragiona più ”.

Andrea prontamente corresse : “ Facciamo ordine! L' estate viene dopo! Tutto inizia con la primavera! E' in questa stagione che appare in modo evidente l’inizio manifesto della vita. Lei raccoglie l’eredità dell’inverno, iniziando un nuovo ciclo. Lo svelto ariete scandisce, da pioniere generoso, i ritmi del tempo, consegnando i teneri virgulti al laborioso toro, che l’agile gemelli con gioia consegnerà al pensoso cancro, assieme al compito di introdurre il regale leone nel...”

“Basta! - tuonò secco suo padre - con queste baggianate, se proprio vuoi andare, vai..! Sappi però, che da me non avrai un soldo!”

Terminata la solita baruffa verbale - che alcuni con eufemismo avrebbero potuto definire cena - preparata in un quarto d’ora la sua roba era pronto a scendere le scale!

Una telefonata a Giorgio: “Senti, ti dispiacerebbe accompagnarmi adesso al bivio della superstrada, per andare a Riccione? Ho con me solo la bisaccia, forse poi vado a trovare Magda a Bellaria; ancora non so di preciso che cosa farò”.

Giorgio era molto vicino ad Andrea. Avevano fatto le elementari insieme e via uniti fino al liceo, però con idee diverse. In un certo senso l’uno completava l’altro, forse perché l’uno viveva quello che l’altro sognava. Chi sognava sapeva dare luminose tracce su quello che era necessario fare, indicando i modi possibili d’esecuzione.

“Dai, prendiamo un cappuccino... Se hai bisogno di soldi, qualche cosa ce l’ho. Volevo andare via anch’io, ma adesso non posso, devo aiutare la mia ragazza in negozio... Forse in settembre andremo insieme in Austria.”

“Grazie, Giorgio, ma non ho bisogno di nulla; saluta per me gli amici, adesso vado, grazie di tutto”.

Fischiettando Andrea indossò un golf blu scuro. Cominciava a fare un po’ fresco, erano circa le ventidue. Una macchina si fermò poco dopo al suo cenno d’autostoppista.

Il conducente disse: ” Vado a Rimini, tu..?”

Andrea chiese di ripetere, forse non aveva sentito bene...! “ Grazie tante, io invece vado a Riccione, mi ero preparato a dormire per strada, non credevo proprio, che ce l’avrei fatta in nottata ad arrivare all’Adriatico. Sono studente e dopo gli esami di maturità, sento proprio il bisogno di un po’ di riposo”.

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“Beata gioventù - fece il guidatore - ho un figlio della tua età. Vuole sempre andare via. Capelli lunghi, idee strane... Comunque ha voglia di studiare e a scuola va bene, è sempre fra i primi della sua classe. Anche lui ha finito il liceo e forse farà ingegneria; io avrei preferito che si iscrivesse a medicina, ma è lui che deve scegliere, pensando al suo avvenire.

E’ per questo che ti ho dato il passaggio, potresti essere mio figlio. Se vuoi, puoi darmi del tu. Io lavoro per una industria internazionale che opera nel settore dell’informatica, ed inoltre dirigo una piccola azienda, che agisce nello stesso settore”.

Ben presto fra i due si formò un rapporto amichevole, cortese, mentre lente e ormai non più distinguibili nella notte, sfilavano le colline appenniniche.

“Capito spesso da queste parti, sempre per ragioni di lavoro, ma tu invece, dimmi, cosa conti di fare all’università?”

”Per dire la verità - rispose Andrea - non ho una grande chiarezza di idee. Da quello che ho capito, l’unico grande merito del liceo è di darti un metodo di studio, mentre la preparazione tecnica invece rimane generica.

Si sa un po’ di tutto, ma niente di preciso, una grande infarinatura vaga. Ciò che rimane comunque è che si impara un metodo di lavoro, che sarà utile per gli studi successivi.

Credo che mi iscriverò alla facoltà di scienze politiche, poiché sono interessato al problema uomo, e voglio avere, sulle tematiche che lo circondano, una qualificazione scientifica.

Molte sono le cose da cambiare, però per farlo ci vogliono anche le informazioni adeguate, occorre sapere cosa deve cambiare, perché e come, per essere in linea coi binari su cui si muove la vita. Quando ti dicono che una cosa è di un certo colore, anziché d’un altro, tu devi essere in condizione di sapere se ciò che dicono è vero o no.

Se ciò non è, devi dare voce alla tua dissidenza, prima col tuo distinguo, poi, motivando il tuo non sono d’accordo, cercare la migliore soluzione a quel problema . Penso che possiamo imparare molto dalla storia e che le nuove scienze sociali, interpretando il passato e il presente possano darci indicazioni luminose per comprendere la via su cui sta correndo l’avvenire.

Insomma credo nel sapere, ma in un sapere veramente umano, in funzione di tutta l’umanità; il sistema che mi circonda non mi piace, perché distingue fra uomo ed uomo; voglio lottare per cambiarlo.

Forse è vero quando dici, che noi giovani stiamo divenendo sempre più irrequieti. Siamo alla fine degli anni sessanta, la tecnica ha certamente raggiunto dei grandi risultati, comunque ci sono troppi forse, troppi dubbi, non credi?

Al di là del semplicismo dei risultati statistici, applicate alle sole minoranze grasse, la maggior parte della popolazione mondiale ha ancora oggi un problema di pane quotidiano, mentre una infima minoranza vive in una abbondanza materiale smisurata, che trova giustificazione

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nell’insana legittimazione arbitraria dell’assurdo egoismo dei gruppi di elite.

Ci sono stati civili che sbandierano ovunque costituzioni a difesa dei diritti umani, però poi coi fatti, vilmente eloquenti, discriminano fra gli esseri umani per colore della pelle, per sesso, per religione, per ceto di provenienza.

Quanti sprechi vergognosi vengono fatti, sia di soldi che di materie prime, con le loro guerre, con una economia non controllata, mentre il consumismo cerca di trasformare l’uomo in un robot, in una macchina senza sentimenti, che vale solo per quello che produce.

Vedi, noi crediamo in un mondo più semplice, più tranquillo, basato sul rispetto umano. Sono un pacifista. In America ci sono molti ragazzi, che dal 1965 stanno contestando il sistema, che è una idra mangia cuori. Io porto i capelli lunghi, perché non mi piace quello che fa la maggioranza, quando questa sbaglia. Vado a Riccione perché lì c’è un raduno di giovani che vengono da tutta Italia, ci sarà uno scambio collettivo di esperienze/speranze...” .

”Ascolta Andrea, quando tu parli di mondo migliore da costruire, per abolire le catene di comando di una società classista, mi trovi proprio d’accordo.

Tutti vogliamo una umanità migliore in una Terra popolata da uomini liberi. Anche io quando avevo quasi la tua età ho dovuto fare delle scelte. A differenza di adesso, allora non c’erano alternative e non si poteva andare per il sottile: o la dittatura fascista o la palude monarchica, che con il suo cinismo aveva permesso la salita al potere delle camice nere.

Le ingiustizie che vedevamo erano tante, ed intollerabili. Scelsi la lotta partigiana e con l’8 settembre del 1943 presi la via dei monti. Avevo meno di diciotto anni; sono di origine piemontese. Passai dei tempi veramente duri; lì però conobbi Rosa.

Vedemmo molti innocenti cadere, in mezzo a soprusi, torture e distruzioni; eppure, fra tanto lutto e disperazione, nacque l’amore fra Rosa e me.

C’era quindi molta speranza! Vivemmo la nostra unione come il mandorlo: esso fiorisce anche quando c’è la neve, dicendoti in questo modo che la primavera è alle porte e che presto metterà fine al rigido inverno.

La vita che prorompe, anche quando non te lo aspetteresti! La primavera della vita... Sai, quando due persone si amano, come certamente avrai già scoperto, si sentono più forti e quindi più disposte a lottare.

Due persone che si amano, a volte possono essere come un punto di conforto, di speranza anche per gli altri. Lottammo per un futuro migliore, per cancellare le brutture di quel presente, per ricostruire l’Italia su basi migliori.

Dopo la liberazione del 25 aprile del 1945 il partito di governo ricostruì il Paese come volle, lasciando insoluti le contraddizioni e gli squilibri fra il nord e il sud, dove il potere economico tiranneggiava la forza-lavoro, che altro non ha che le proprie capacità operative.

Le forze, che manipolarono gli avvenimenti successivi alla liberazione, scavalcarono facilmente le masse non organizzate.

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Il fascismo aveva debellato nel corso degli anni, col suo potere dittatoriale, la forza proletaria rivoluzionaria organizzata, mentre la lotta partigiana, sorta in modo quasi istintivo, non era in condizione di cambiare la struttura socio-politica del Paese. La presenza massiccia dei carri armati americani tolse anche gli ultimi dubbi a chi ancora ne potesse avere.

Un movimento di classe veramente organizzato tra le masse, non esisteva: ma oggi non è più così! Adesso la situazione sta cambiando, ma non nella direzione, che additate voi, con il vostro pacifismo disorganizzato, che - in quanto tale - lascia il tempo che trova.

Vedi, Andrea, mio figlio parla di colori, di musica, di fantasia. Dice che ognuno deve avere la possibilità concreta di esprimere se stesso; che i fiori sono belli; che l’amore tra gli esseri umani deve essere spontaneo, proprio come un fiore, che cresciuto sull’umida terra poi all’improvviso sboccia, regalando a tutti i suoi colori, i suoi profumi. Tutto ciò è molto bello e questi pensieri onorano sia chi li fa e sia chi li accetta.

Il mondo reale però è molto più complesso; non è facile mettere d’accordo persone diverse, animate da egoismi differenti. Credo nella cooperazione fra gli uomini, però bisogna cambiare: per questo occorre l’azione elettorale, politica questa che consiste nel pacifico allargamento dei consensi. Tutto ciò presuppone una vasta organizzazione di base che renda fattiva la crescita politica della nazione”.

Andrea guardava con simpatia quest’uomo, ancora capace di appassionarsi per la politica. Per cercare di capire suo figlio e i ragazzi in genere era stato disposto a rileggersi B. Russel, M. Bakunin, K. Marx, Marcuse, Mao Tse Tung, il Che...ma anche Confucio, Marco Aurelio e Martin Luter King, Lao Tse…

Quanti genitori cercano sinceramente di capire le esigenze dei propri figli, colpevoli di avere rifiutato un sistema preconfezionato, ricevuto dai padri senza averlo chiesto?

Quando mai suo padre - si disse Andrea - aveva preso almeno una volta un libro che lui leggeva, per dire:” va bene figliolo, discutiamone insieme”. Non era mai successo!

” Comunque bisogna aiutarsi l’un l’altro - continua l’uomo. Questi beats8 li capisco: solo che secondo me stanno sognando. Non puoi uscire all’improvviso dal Sistema socio - politico - economico, per creare di punto in bianco un mondo migliore: e poi…voi …siete veramente migliori di noi ?

Ripeto la vostra contestazione la accetto, però voglio proposte concrete con cui poter agire!

So, anche se non sono ben informato, che dei movimenti giovanili in USA stanno formando delle comunità, dove si vive su basi etiche, rinnovate dalla solidarietà vissuta e non chiacchierata.

Mi dicono che questo tipo di comunità si sta diffondendo anche in Europa. Penso, però che tutto questo stia diventando solo una moda, alla cui base c’è solo il tentativo di evadere da una società, che non piace.

Un sistema di vita, ritenuto errato, può essere cambiato solo da un rinnovamento proveniente dalle forze sane del paese.

88 Fernanda Pivano e il suo lavoro sulla beat generation americana.24

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Non può farlo una semplice moda. Queste fattorie, con la proprietà comune dei mezzi di produzione e delle ricchezze ricavate dalle varie attività lavorative, possono permettere dei buoni risultati per qualche anno.

Finché il movimento riuscirà a mantenersi puro, senza essere intaccato dalla cupidigia e dalle gelosie personali, non ci saranno grossi problemi; ma cosa accadrà, quando gli interessi egoisticamente di parte avranno il sopravvento su quelli collettivi?

Penso che voi giovani stiate portando un contributo grande, un vento nuovo, ravvivando degli ideali verso i quali la parte migliore dell’umanità tende da sempre.

Però vedo degli eccessi, come ad esempio quelli provenienti da una propaganda smodata della libertà sessuale.

Il sesso, esercitato senza tenere conto della fissità di coppia, forse potrebbe andare bene per una piccola società, in cui ogni membro riesce a sentire come proprio figlio, ogni piccolo bimbo nato in quella comunità.

Per sentire tutti figli di tutti ci vorrebbe un grande amore gli uni per gli altri, cosa questa che, nella nostra cultura occidentale ed europea, certamente non c’è.

Un altro eccesso lo vedo nell’uso delle droghe, particolarmente di quelle chimiche, che intossicano l’organismo e sconvolgono la mente.

Non mi sembra, che in questo caso sia possibile trovare una qualunque motivazione di utilità.

Alcuni giovani contestatori, con cui ho avuto modo di parlare qui in Italia, mi sono sembrati solo dei ribelli testardi contro tutto.

Francamente non li approvo, anzi penso che siano i peggiori nemici di se stessi.

Molte idee sono buone, ma c’è una rottura troppo brusca e alcune vostre necessità non mi sembrano affatto utili; mi riferisco particolarmente all’uso della droga, leggera o forte che sia. ”

Andrea ribatté, dicendo:” Un mondo nuovo si può fare solo tagliando via il vecchio. L’uomo ha perso il contatto empatico con la natura; individualmente ognuno deve ripristinare questo rapporto; senza pastoie e intromissioni di gruppi guida, che hanno sempre in tasca il loro vangelo miope, da imporre a tutti i costi.

Di politica di partito non me ne interesso più come una volta, ora preferisco vivere alla giornata le mie idee. Voi ci avete dato il benessere economico, ma ora noi vogliamo un mondo diverso, impostato su valori umani, vissuti da esseri umani. Ascolta ti recito questa canzone, che una mia cara amica ha composto tempo fa:

Cammino per le stradedella mia città,ma vedo solo rovine.L’uomo pensa a se stessoe i suoi valori di pacegrondano sangue.La giustizia impazzita é fuggita, come la cerva inseguita da cani drogati dalla rabbia.

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Un ragazzo non può fareciò che desiderae il crimine paga chi lo commette.Il bestiale potere rifiuta la libera circolazione delle idee. Vuole solo imporre se stesso ecomprende solo questo.Ti dicono che sei libero,ma non ti hanno mai spiegatocosa sia la libertà:ogni giorno ti dicono cosa faree come lo devi fare.Decidono per te,perché dicono che non sainé chi sei, né dove vai.Noi invece abbiamo vistodove siete andati voi!Grazie tante!Preferiamo scenderedal vostro carrozzonesgangherato.Non vogliamo seguirvinella vostra alienazione.I vostri frutti sono acerbi;mangiateli voi,se proprio ci tenete.Avete chiuso le porte in faccia al cielo,noi vogliamo riaprirle.Vogliamo la nuova Primavera,la nuova Stagione,l’inizio di una era felice.Le vostre fabbriche ci uccidono,preferiamo i campi e i fiori.La vita è semplice,come è semplice il sorriso di un bimbo.Qui c’è odio, sento troppo freddo.Il vostro odio ci nausea.Il vostro perbenismo,che confonde la solidarietàcol pietismo della gente sempre per bene,ci dà il volta stomaco.L’uomo non è un robot.Vogliamo un mondo nuovo,fatto di te, di lui, di lei, di medi noi viventi.Amo la vita:

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siamo usciti dalla scatola,per essere vivi.Non per sembrare vivi,ma per esserlo.

“E’ un manifesto semplice, chiaro. Forse è un poco ingenuo, ma esprime un rifiuto netto dello spirito del sistema. Penso che gli antichi sapessero più di noi, da un punto di vista conoscitivo. Loro erano immersi nella natura, se la sentivano vivere dentro. Noi dobbiamo ritrovare la naturalezza, costi quel che costi.

Questa è l’età dell’acquario: è la nuova stagione. Solo trovando il proprio posto nell’universo, l’uomo può trovare se stesso e questo momento è estremamente critico...”

Un lungo silenzio fu la risposta del guidatore; due mondi opposti si andavano confrontando; meglio il silenzio, piuttosto che cadere nei banali luoghi comuni, privi d’interesse. Ognuno ben presto sprofondò nei propri pensieri.

“E’ stato un piacere conoscerti. Buon viaggio e auguri”.

Andrea guardò la macchina scomparire nella notte. “Che il tuo dio ti aiuti, uomo, a vivere le tue idee”.

3. La Goccia ricerca l’Oceano.

Lentamente Andrea s’ incamminò verso il mare. La città sembrava come morta, il silenzio era rotto solo dal passaggio di qualche auto, il cui rombo si perdeva lontano; c’era ancora qualche luce accesa.

Il giovane, pensoso, camminava lentamente sul lungo mare. Cosa ci faceva ancora a casa dei suoi?

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Le loro idee erano inconciliabili. Padre e madre professionisti e ben pensanti. Non facevano politica, però credevano nell’onestà delle proprie azioni, come regola di vita. Suo fratello stava frequentando la facoltà di giurisprudenza, prossimo alla laurea. Anche se gli anni di differenza fra loro erano solo un paio, sembrava che fra i fratelli ci fosse un abisso incolmabile, prodotto da diversità mentale. Era da un bel po’ ormai che i due non si parlavano più seriamente; ogni minima discussione dava adito solo a litigi.

“Dal loro punto di vista sono la pecora nera della famiglia. Perché tornare e a che? Alla monotonia d’ogni giorno? ” si diceva.

I suoi familiari non riuscivano a comprendere la sua necessità di muoversi, di conoscere, di viaggiare. Come spiegare i nuovi profumi a chi non l'avvertiva? Come parlare di quella novità nell'aria, a chi non la percepiva? Di fatto, però, essa si intuiva ovunque per le strade, nelle scuole, nelle fabbriche, nei campi. I giovani si stavano movendo anche qui, in Europa. Stava giungendo un vento nuovo, di mutamento, che si chiamava contestazione.

Contestare: testimoniare assieme per contrastare, negare... ma contestare chi o che?

I giovani annusavano l’aria come cerbiatti; il tempo cupo stava passando, per fare posto al sereno. Il vento da nord soffiava forte. La primavera era alle porte; le nubi scappavano, le nevi si scioglievano. La via era quella segnata dalla contestazione giovanile americana.

Alcuni amici di Andrea avevano lasciato poco prima le loro case, per ritrovarsi nelle piazze di Roma, Milano, Genova, Firenze, Napoli.

Contestavano i valori del sistema con la sua ipocrisia moralistica; la spersonalizzazione del lavoro che produce alienazione; l’avidità di guadagno, per la quale il più forte si ciba del più debole; la schiavitù dell’individuo, costretto a fare cose non sentite, pur di potere sopravvivere economicamente.

Con le piazze erano giunti i concerti, le comuni, la libertà sessuale, la droga: l’autogestione come valore assoluto. La necessità di una nuova cultura e di un nuovo modo di educazione, sia per i bimbi che per gli adulti, era sentita come l’unica possibilità per uscire fuori da un falso perbenismo. Occorreva un lavoro duro per la ristrutturazione. Forti erano le tendenze mistiche.

La rivoluzione sessuale aveva il compito di abbattere l’egoismo della separazione, avvicinando sempre più gli uni agli altri. L’uomo, dagli occhi effettivamente umani, si ritrovava finalmente col suo prossimo. La specie umana finalmente costituita da uomini e donne, tutti liberi. I tabù, propri dei sistemi educativi utilitaristici e settari, erano finalmente sostituiti da una cultura di fratellanza, fondata sul rispetto della libera autodeterminazione … la propria e I’altrui.

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Fortissima la tendenza alla collettivizzazione dei beni: il singolo riscopriva se stesso negli altri, mentre alla droga si dava il valore di una chiave, che se capita poteva allargare la mente, per giungere alla verità ultima delle cose.

Il misticismo era la tendenza più forte della contestazione giovanile: un mondo nuovo da costruire adesso! Certo, i figli avevano fretta! Fretta di vivere, fretta di realizzarsi.

Perché non dovevano avere fretta?

Detestavano quel menefreghismo da rigattieri dissonanti, incapaci di trovare un rapporto dialettico con il mondo vivente che ci circonda; credevano pertanto nella solidarietà umana, nella fratellanza non parlata ma vissuta.

Andrea aveva una forte simpatia per questi ragazzi, ma dentro lui c’era qualche cosa, che gli impediva di riconoscersi pienamente in loro. Accettava alcune delle loro idee, la loro musica, i loro colori; al contempo un senso di disagio lo fermava, impedendogli di prendere la decisione di vivere come loro.

Comunque fra poco avrebbe rivisto Magda, e forse sarebbe stato in condizione di prendere la scelta risolutiva.

Magda! La dolce Magda. L’aveva conosciuta al Liceo. Fisicamente scattante, proporzionata, corvina, accesa, sensitiva, bella di una bellezza interessante.

Era lei a guidare le compagne di scuola: la seguivano nel modo di pettinarsi, di truccarsi, di vestirsi. Brava a scuola, anzi la migliore della classe, particolarmente in tedesco; amava molto Goethe; ma ancor più era attratta dalla passionalità che aveva animato lo Sturm und Drang: tempesta e passione. Buono l’intuito.

All’inizio i rapporti fra lei e Andrea erano stati freddi, di noncuranza. Questo per il primo e il secondo anno di liceo scientifico, poi col terzo anno la situazione cambiò. L’occasione fu fornita da una gita scolastica.

Nelle gite scolastiche la maschera abituale dello studente, chiuso solo nell’aula d'apprendimento, viene via; tolti gli schemi abituali di comportamento, è possibile che escano fuori i veri colori di un giovane, che non più solo studente, si mostra nella sua pienezza di adolescente, animato da personali interessi e capacità, che esulano dal mondo della scuola.

Magda e Andrea parlarono a lungo di loro, delle loro idee, conoscendosi più profondamente.

La giovane, guardandolo intensamente e con piena meraviglia, percepì in lui un prepotente entusiasmo per la vita; chissà perché, ma lei

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lo aveva ritenuto un ombroso, forse per il suo carattere riservatamente aristocratico”.

Avvertiva adesso la necessità di un rapporto più profondo, su basi diverse con l’altro sesso. Magda cominciò a parlargli di sé, della propria vita. Amava molto l’equitazione e il tiro con l’arco. Proprio ad un maneggio conobbe Marco.

I genitori di Marco venivano ogni anno a Bellaria, per passare le vacanze estive. Così si erano conosciuti, ed ora si volevano molto bene.

Magda: occhi azzurri, come è azzurro il mare profondo; nei suoi occhi brillava la luce della profondità. Come definirla? Una iconoclasta incurante delle convenienze sociali. Critica in ogni cosa, aveva sempre qualche cosa da dire, quando i conti non le tornavano.

E’ bello avere sempre qualche cosa da dire, quando la maggior parte della gente, non ha mai nulla di vero da dire.

C’era sempre qualche cosa, che non le quadrava: - “ Io... ecco, volevo dire una cosa..!” Questa era la frase usuale, che risvegliava l’interesse dell’intera classe.

E’ eccitante, quando qualcuno ha sempre qualche cosa da dire e lei stava cercando; non parlava per parlare. Dava, proprio perché cercava. La sua maggiore ambizione era quella di trascinare gli altri nella loro personale ricerca.

Capì che Andrea aveva dentro qualche cosa che lo bruciava. Si rese conto, che aveva davvero bisogno di un incoraggiamento, di qualcuno che gli additasse la via. Sentì il bisogno di proteggerlo... solo, che Andrea non aveva nessuna intenzione di essere protetto, non in quel modo perlomeno...

Erano sempre insieme durante quella gita, fatta di piccole intese. Iniziarono a frequentarsi e a studiare insieme, a casa della ragazza. Per ambedue la scoperta della filosofia, come palestra per la ricerca della verità, si rivelò un’esperienza esaltante. Sebbene con sfumature diverse, si erano incamminati a rapidi passi nella via del sapere. Condividevano le loro scoperte individuali.

Credevano che la fiamma, per illuminare la notte dell’esistenza, fosse espressa dal conosci te stesso socratico.

Allora correva l’anno 1967.

“Tendo una mano perpendicolarmente incontro al sole. Il movimento è calmo, lento, sicuro fino a diventare deciso. L’altra mano invece serra delicatamente, ma con fermezza, l’orchidea proibita”.

“Ascolta Andrea, tu stai cercando di migliorare te stesso: ciò è meraviglioso, però lasciatelo dire, tu vuoi incamminarti per la via solo con

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la mente! Attento, ciò è pericoloso, molto pericoloso”- le disse un anno dopo Magda misteriosa.

“La verità non puoi conoscerla con le facoltà dell’uomo normalmente addormentato. Esiste un Ente, l’Ente supremo. Il Principio. L’uomo deve avere un rapporto dialettico con Lui. Ti sto parlando della via della illuminazione. Usa il cuore nel dirigere la tua azione.

Fai uso del sentire illuminato. Il sentimento puro - come espressione in carne, sangue e spirito dell’amore - è la molla, che fa scattare l’enorme potenziale energetico, insito nell’uomo. Immenso perché divino.

L’uomo possiede facoltà psichiche enormi ed insospettate, che si esprimono come capacità di intervenire sul mondo naturale e su quello spirituale; però deve scoprire la chiave per potere usare legittimamente queste energie; un uso cosciente, in modo che vi sia consapevolezza e non sudditanza occulta ad energie, non meglio identificate, che sono comunque in gioco. Sii consapevole che c'è una lotta tutt'intorno all'uomo, per il controllo del respiro della sua anima.

L’uomo deve svegliarsi per prendere possesso di ciò che è suo. Riscoprire il legame di valenza cosmica con l'universo” - gli diceva con un’aria ancora più misteriosa.

“L’inizio è espresso dalla signoria di sé; da lì ci si muove per avere comprensione energetica del mondo naturale, che a sua volta, è trampolino di lancio per una espansione cosmica consapevole.

Questa crescita ha uno scopo preciso, quello di ricondurre a casa tutto ciò che adesso sembra disperso.

In questo viaggio non ci sono salti, ma si procede per gradini: il fiore non sboccia di punto in bianco, ma occorrono i tempi giusti, la terra buona, acqua e sole proporzionati. Tu sei un fiore che vuole sbocciare nell’universo, che ha bisogno della tua fragranza. Apri gli occhi del cuore e usali. Cerca ed ama. Ama e sarai”.

Magda non poteva essere fermata facilmente! Alla fine della scuola salutò tutti in modo singolare:

“Ciao ragazzi, ciao professori: grazie per tutto quello che ho imparato da voi. Soprattutto da voi, compagni e compagne.”

Andrea comprese che l’amica, da lì a poco avrebbe preso una decisione radicale, tale da trasformare la sua vita.

Un giorno, infine, Magda gli disse:

“ Non mi piace l’uomo borghese, quello con il cuore di cemento, che ragiona solo in termini di dare ed avere. La vita non si comporta così, la vita non è una impresa commerciale fondata sul vantaggio dell'uno a danno dell'altro.

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Sono gli occidentali, particolarmente quelli di razza bianca, che col loro mortale pallore hanno falsificato le cose. I valori di cui parlano, ma che non riescono a vivere, mostrano l’intrinseca debolezza di questo tipo di uomo.

Sai perché la cultura europea ufficiale, insieme a quella anglo-statunitense, sta affogando, Andrea? Perché non riesce ad uscire fuori dai limiti angusti nei quali si è fatta rinchiudere da energie aliene. Il mondo della chiesa cattolica parla di demoni, di arcangeli neri... Certe raffigurazioni mitiche servono per esprimere, in modo allegorico, realtà di un altro ordine, che agiscono in tutte le sfere del creato.

Interpretando la storia umana come conflitto fra la dualità culturale del bene e del male, il sapere occidentale ha accettato, come vera, la moneta che queste due facce esprimono. Non ha sospettato, che la moneta, imposta da altri, potesse essere falsa. L'umanità è stata ingannata da interventi esterni alla stirpe umana; in questo modo le possibilità degli uomini di vivere una qualità di esistenza superiore sono state come congelate. Pensa con maggiore attenzione a ciò che i poeti antichi facevano dire e fare agli dei e agli uomini! Ma, se restiamo fedeli alla radice della nostra provenienza culturale ebraica, cristiana e musulmana, notiamo che Satana e i suoi continuano a vendere mele, che sfortunatamente l'umanità continua a mangiare!

Le energie effettive dell'umanità, come razza, devono trovare i canali adeguati, che permettano a queste forze di non languire, ma di esprimersi, fiorendo in modo vitale nel Cosmo. L'alternarsi dell'attività degli Angeli neri e bianchi produce una rotazione creativa sull'asse della vita. Dalla loro interazione si sviluppa la vita nelle galassie.

C’è una realtà nello Spirito, dalla quale l’uomo può attingere a mani piene, se solo questo veramente lo vuole. Guarda ad Arthur Rimbaud e alla sua vita! Lui ha espresso, con la sua esistenza, il tentativo di respingere la Verità di Dio, dopo avere intravisto, nella sua visione estatica, l'Assoluto nei "silenzi attraversati dagli Angeli e dai Mondi".

Ti dico: negare il presente, per cercare e vivere ciò che gli antichi maestri già sapevano. Noi dobbiamo continuare la loro opera con semplice umiltà, rendendola comprensibile agli uomini e alle donne del nostro tempo.

L’uomo che predica da sotuttoio - senza avere sperimentato quello che sta dicendo - è un pallido scherzo, che non sa niente ed ha sempre paura di ciò che non conosce. Ha timore sia della vita che della morte. Di fatto è già morto,

E’ la mente umana che, con operazioni logiche arbitrarie, ha prodotto questa distinzione, ma in principio non era così...”

“Sai Andrea, ho deciso, dopo il diploma scientifico vado in Svizzera da Marco. Un ultima cosa: la verità non si può comunicare ad un altro, o la

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conosci di tuo, sperimentandola personalmente, o non saprai mai. La via è semplice, perché naturale, ma devi essere tu a camminare. Non posso mangiare per te; posso imboccarti, ma non posso assimilare il cibo al tuo posto. Allo stesso modo, posso parlarti del mondo dello spirito, ma il trovarlo, conoscerlo, apprezzarlo sta a te...”

“Andrea ho questo ultimo fiore per te, ma è vivente: guarda a Gesù Cristo ed amalo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente. Con tutta la forza tua. Ciao, con amore dalla tua Magda.

Andrea ripensava alle ultime cose dettegli dall'amica, mentre srotolava il sacco a pelo, sopra un lettino da mare in spiaggia. Magda doveva essere già a Bellaria; forse avrebbe conosciuto anche Marco.

“Seduto su di un sasso, l’uomo guardava rapito lo scorrere della corrente. Il fiume placidamente si snodava sotto i suoi occhi. L’altezza permetteva di vedere meglio le cose in basso...”

“E’ necessità entrare in sé stesso, uscendo dall’io transitorio, per entrare nel Sé perenne, per conoscere veramente te stesso, gli altri e la totalità del mondo, che ti circonda. Nell’universo il movimento delle forze non è caotico, ma organizzato. L’universo è organizzazione, che tende al Fine”.

"L'acqua che tocchi dè fiumi, è l'ultima di quella che andò e la prima di quella che viene: così è il tempo presente"9

Se la stessa cosa può essere sperimentata contemporaneamente nel suo iniziare e nel suo finire, essa non è forse eterna assieme a chi la sperimenta?

E il vento continuava a sussurrare.Andrea non ragionava più come il ragazzo di qualche anno prima.La partenza improvvisa di Magda fu un trauma per lui. All’inizio si

sentì quasi perduto. Forse s’era innamorato della spiritualità della giovane donna, delle vibrazioni che la sua personalità emanava.

Cercò in se stesso la via di uscita. Prima si sentì perduto, poi senza aria. Un pesce fuori d’acqua. Dimagrì molto, beveva caffè e fumava troppo. Spesso litigava con chi capitava e senza motivo!

Forse arrivò ad odiare Magda. “Si, si belle parole dice lei, però adesso sono quasi annientato, come un atomo sbalzato via dalla sua molecola e vagante attonito per spazi sovrumani. I fili dell’essere sono aggrovigliati, non trovano la loro matassa”.

Apatia, disinteresse, solitudine.

“Attento, fratello, questo deserto è da attraversare, se sei alla ricerca della tua terra promessa... ma nel deserto ci sono fiumi d'acqua … impara ad essere più leggero…”.

Questa fu la voce, che sentì nel vento.

9 Leonardo da Vinci, I Pensieri XXXIX, Ed. Giunti e Barbera, Fi 1979, pag167

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“Grazie Magda: adesso so che mi ami moltissimo, ma in un modo molto diverso da quello che credevo”.

Come avvenne il risveglio? Forse d’estate, quando Andrea partì per il consueto campeggio, l’estate dello stesso anno in cui Magda andò in Svizzera.

4.L’Oceano ricerca i suoi Figli.

Una sera girando senza meta fissa, Andrea fu attirato dal va e vieni di persone dai vestiti multicolori, che stavano montando la pista di un circo; è così che finì in un accampamento zingaro.

Richiestogli da un vecchio, dette una mano ad un lavoro di carico e scarico.

“Siedi intorno al fuoco e mangia con noi, perché ho qualche cosa da dirti”- disse l’anziano di prima.

“Le Stelle hanno un nome. Tu puoi chiamarle per nome. Nei tuoi occhi c'è il simbolo della vita. Tu stendi la mano e aiuti chi passa senza chiederti chi sia. In passato hai aiutato degli Angeli, in dimensioni che non ricordi; loro ora aiutano te. Il viaggio è per l’eternità. Diffida delle chiacchiere dell’uomo, che parla e non sa. Forza, mangia carne, è in tuo onore. Oggi qui c’è festa, anche per te”.

Agile una fanciulla intessé una danza, mentre veloci dita generavano da una chitarra ritmi dolci, che in crescendo, divennero frenetici, capaci di trasportare altrove corpo, anima e....spirito. Quegli zingari, infiammati nel vortice della danza, divennero bellissimi. Andrea non credeva a quello che vedeva e che sentiva, mentre per un attimo ebbe la sensazione che egli fosse entrato in tutti e che tutto fosse entrato in lui.

Scuotendolo dolcemente l’anziano gli disse:

“Noi non abbiamo libri scritti, ma la nostra saggezza è molto antica e con quella Dio ci protegge. Gli uomini ci odiano perché siamo diversi. I loro usi non sono i nostri. Tu sei uguale a noi, dico nel cuore, m’intendi? La mia tenda è la tua casa; puoi fermarti se vuoi, ma non ti fermerai, lo so. Peccato.

Hai una ragazza nel cuore. Tu la ami nella carne, lei invece ti ama nello spirito. Devi imparare ad amare nello spirito. Guarda con occhio aperto! Quando lo farai, vedrai cose che avevi dimenticato. Riscoprirai tesori di ricchezza incommensurabile. Fissa i tuoi occhi nel cielo, c’è una stella. E’ tua, è la tua radice. Devi chiamarla col tuo nome.

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La riconoscerai fra qualche anno. Soffrirai. Il dolore è necessario. Ci vuole la morte per avere vita. Tu muori per rinascere. Vai e diventa forte. Signoreggia te stesso, per servire gli altri. Non mettere in gola la verità a chi non la vuole. Cerca senza stancarti, e troverai.

Sii libero, perché la Libertà è tua madre.”

Il vecchio disse qualche cosa in una lingua sconosciuta al giovane; ci fu un silenzio immediato, tacque tutto, anche la musica. I gitani si fermarono e guardando quel giovane dalla pelle chiara sorrisero. Qualcuno portò un calice e un coltello. Vi fu un patto. Le vie degli uomini non sono intrecci strani o confusi. In natura nulla si perde, ma nell'evoluzione continua c’è uno scopo per tutto. Ogni cosa ha il suo posto; l’uomo che sa, è colui che mette le cose a posto in un ordine superiore.

La cerimonia continuò in una tenda quasi disadorna.

“L’uomo è simile a Dio, se porta pace dove v’è confusione, ordine dove regna discordia, amore dove c’è odio. C’è una Famiglia d’origine celeste. Tu hai sempre fatto parte di questa Famiglia. Solo che non te lo ricordavi. C’era una condanna a morte su di te. Vedi, se l’uomo guarda solo alle cose della terra, allora il suo cuore diviene come la terra. I figli della luce sono quelli che liberandosi dalla terra vanno in cielo: adesso. La verità che trovi qui, ti dà le ali per il mondo del cielo, dello spirito. Viaggerai molto, figlio. E capirai sempre più quello che ti sto dicendo. Sii forte e pieno di fiducia. La maledizione ora non è più su di te. Dovrai lottare, ma c’è chi combatte al tuo fianco. Il Male esiste e s’incarna. Il Bene esiste e si incarna. Trova il tuo posto e aiutando gli altri vai oltre il bene e il male. L’universo è un libro, che non tutti possono leggere. Il Cielo, oltre le stelle che vedi, è la tua vera casa. Per ricordarci di questo noi viviamo nelle tende senza fissa dimora. Senza le leggi imposte da altri che non sanno quello che noi sappiamo”.

Continuò a parlare sorridendo:

” I nostri nemici non sanno quello che sappiamo noi. Loro non hanno gli spiriti, che abbiamo noi. Tra noi c’è qualcuno che non è un vero zingaro, ma finge di esserlo. Lo sappiamo. Questi hanno compiuto cattive azioni. Ci hanno tradito. Molti sono morti a causa loro, nel passato e anche adesso. Veniamo da molto lontano. Siamo Arabi e la Bibbia parla anche di noi. Dio ci protegge e ci ama, sai? L’uomo si benedice o si maledice con le proprie mani. Noi siamo liberi di scegliere il bene o il male. Però la verità è oltre il bene e il male. Il mondo è senza Dio, perché rifiuta l’amore, per questo c’è tanto odio. Non ci piace questa civiltà: non c’è amore. Per questo restiamo Zingari. Noi siamo molto felici. Danziamo attorno al fuoco cantando la nostra libertà alle Stelle. Ovunque siamo stati abbiamo parlato di Gesù. Parliamo con gli Spiriti, però anche tu sei uno Spirito. Diffida della gente che ha solo un credo nel mondo. Sii molto prudente”.

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Il Giovane e il Vecchio10 si guardarono a lungo negli occhi e si sorrisero con simpatia.

Andrea, all’improvviso come attratto da un magnete, vide negli occhi dell’Anziano una lunga carovana in movimento. Gente felice che danzava e ballava, gente di una bellezza intatta e fiera. Avevano attraversato l’Egitto, l’India, l’Asia, l’Europa in lungo e in largo. Anche gli USA.

“Ma adesso c’è molta confusione, anche fra noi - disse il Vecchio, facendo rientrare Andrea dalla visione. Molti, e il loro numero va crescendo, pensano solo alle cose della terra. Tu sei più Zingaro di molti zingari. Sta sorgendo una Nuova Nazione. Capirai meglio quello che ti sto dicendo, quando incontrerai nel tuo cammino uomini e donne con la luce del cuore negli occhi”.

Andrea in quel momento capì ben poco di quello che il Capo zingaro gli aveva detto.

Aveva sempre avuto una simpatia istintiva per gli Zingari, questa gente così diversa, ammantata di vestiti variopinti, bellissimi, vaporosi. Soprattutto le donne. E che dire dei loro volti abbronzati! E poi il loro netto rifiuto di identificarsi con un qualsiasi governo o stato! Liberi come il vento di spostarsi, ovunque desiderassero. Il vivere civile li ha sempre osteggiati, proprio per questa libertà, per questa capacità a non inginocchiarsi ipocritamente a costumi non loro! Eppure la loro è una storia scritta nel Vento e il Vento la porta ai piedi del Trono del Signore di tutti i Mondi.

Erano passati due anni da quella estate e spesso Andrea aveva riflettuto sulle strane parole, dettegli dal caro vecchio.

“Gli zingari? Popolo strano. Gli Zingari hanno analogie sorprendenti col Popolo ebreo: hanno calcato le stesse terre, hanno subito le stesse diaspore, persecuzioni, non ultima, quella nazista.

Hitler voleva annientare non solo la stirpe ebraica, ma anche quella zingara! Al di là della scioccante e allucinata tesi dell’ariano di Himmler, il nazismo giustificava lo sterminio razziale, come risposta alla soffocante ingerenza della finanza israelita nel mondo tedesco. Col controllo dei capitali finanziari mondiali, i capitalisti ebrei impedivano alla nazione germanica di essere protagonista del suo grande destino! Decisi ad annientare i Figli di David, i tedeschi nazisti diffondevano, con rinnovata crudeltà barbara, le accuse tipiche, che le caste dominanti europee in ogni epoca hanno gettate contro gli Ebrei.

Il potere, per nascondere la propria folle crudeltà, ipocritamente, sente il bisogno di rigettare sulle vittime indifese, le accuse più infamanti, con le quali rendere nitida la propria coscienza insanguinata.

10Vedi il Busto di Vecchio e di Adolescente di Leonardo da Vinci a Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

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Tale è la viltà dell’uomo, che vuole sempre trovare un alibi alla propria barbarie! Se gli Ebrei dovevano essere sterminati, perché con le loro ricchezze avverse impedivano la crescita di un potente Stato nazista, perché i signori del reich sterminavano anche i ciabattini con poco reddito? E che dire per gli Zingari?

Perché i nazisti hanno cercato di sterminare anche gli zingari?

Questo quesito resta insolubile, se esso non viene impostato nell’ambito del mondo dello spirito. Il nazismo non è stato solo un fenomeno politico, economico, sociale; né tanto meno uno stato d’animo psicologico. Le teorie del super uomo avevano una radice più profonda di quello che comunemente si vuole credere. Una origine non umana.

I lati evidenti di questa dottrina erano espressi dal mito dell’ariano: ariano è colui che appartiene ad una certa stirpe, e solo questo tipo di uomo può costruire, su basi grandiose, una nuova civiltà; con questi motivi propagandistici si voleva conquistare l’anima dei tedeschi.

Il nazismo, oltre a questo lato facilmente visibile, ne racchiudeva un altro esoterico. Questo movimento era in realtà una religione chiusa, con propri rituali e codificazioni. Ariano non è colui che appartiene ad una razza fisica, ma colui che è collegato ad una realtà spirituale di ordine superiore. L’ariano è un nuovo tipo di uomo, capace di far uso dei profondi poteri della mente, per giungere al controllo della natura e dell’universo, unendosi ad intelligenze superiori a quelle espresse dall’uomo comune.

Il vertice nazista aveva contatti diretti con esseri di origine umana e non. Esiste questo lato volutamente dimenticato del nazismo, accuratamente velato per i reali valori che esso implica.

Questa staffetta di invasori extraterrestri, solo perché spaventosa, non può essere ignorata.

In campo prettamente scientifico i nazisti ruppero con la cultura europea a loro contemporanea. In poco più di un decennio in Germania emerse un mondo completamente diverso da ciò che si manifestava nella restante Europa; in quel Paese sorsero bagliori sinistri provenienti da universi lontani, forse seguendo la scia di altri spiriti, dotati di una saggezza antica, che aveva ispirato antichi movimenti "tibetani" con un’incisività impressionante.

Si entra dunque nel mondo del fantastico: ma questo fantastico potrebbe essere molto più concreto di ciò che viene chiamato reale.”

“Comprendi Magda?- continua Andrea - il nazismo non va’ inteso nell’ambito della lotta fra capitale e forza - lavoro, oppure nel quadro democrazia – dittatura. I parametri di indagine socio -politico - economici sono certamente utili per meglio comprendere, ciò che è successo in una popolazione in una certa epoca. Questi canoni, però, sono insufficienti, per portare luce su dialettiche, che trascendono il mondo semplicemente

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umano. In realtà l'attività dell'uomo non può essere esaminata al di fuori dei principi tradizionali, che agiscono in ogni ambito della creazione.

Nessun psicologismo può spiegare pienamente la realtà allucinante del campo di concentramento nazista, oppure l'assurdità delle foibe slave dove nell'ancora italiana Istria i cani venivano uccisi coi loro padroni, per impedire che il loro spirito animale fornisse l'ultima difesa alla casa devastata. E che dire dello sterminio della Nazione Indiana da parte degli USA o degli Indios dell'Amazzonia in nome del progresso?

Sociologia, psicologia, psicoanalisi cercano di portare un po’ di luce sulle motivazioni individuali, che spingono un uomo ad agire in un modo anziché in un altro. Si rifiuta di comprendere le motivazioni della storia umana nella dimensione dello spirito. Questo è un fatto. Come pure è sempre un fatto che queste discipline moderne, da sole, non sono in grado di penetrare incisivamente nella psiche umana.

Ad esempio voler dire, come ha fatto lo psicologismo di moda, che il nazista fosse un frustrato od un pazzo sessualmente perverso, è altamente riduttivo. Affermare questo significa volere minimizzare ciò che realmente è accaduto.

La scienza dei nazisti, piaccia o non piaccia, era altamente qualificata e creativa, superiore dal punto di vista della realizzazione pratica a quella del restante occidente. Il nazista, poi, amava la buona musica e le buone letture; aveva figli suoi, era in grado di soddisfare donne, amava gli uccellini che cinguettavano, portava i suoi piccoli a fare passeggiate nei parchi!

No, non erano pazzi, e si comportavano come un qualunque padre di famiglia!

Magda, perché credi che la gente voglia dimenticare queste cose?

Perché ne ha paura, perché ha paura di quello che non sa capire.

Alla collettività raggirata è stata imposta telepaticamente, dai burattinai delle coscienze, una tesi di una certa credibilità; che è stata accettata, anche se con motivazioni diverse sia dalla destra che dalla sinistra, per dare una pace drogata alle loro coscienze. Dire che i nazisti fossero matti o frustrati forse darà alla gente la possibilità di fare sonni tranquilli la notte, ma tutto ciò non esprime la verità.

A proposito Magda sapevi che i nazisti cercavano durante la seconda guerra mondiale in Scozia la coppa del sacro Graal? Che, andando in Russia, credevano di essere le forze del caldo, mentre quelle sovietiche rappresentavano quelle del freddo? Però in seguito a queste concezioni sconcertanti l’armata tedesca in Russia, la più potente in quel momento, non ebbe un equipaggiamento soddisfacente contro il freddo del rigore invernale. L'invincibile armata fu così sconfitta dal Generale Inverno, esattamente come accadde a Napoleone Bonaparte.

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I nazisti avevano una concezione dell’universo diversa da quella occidentale e nella ricerca scientifica ignorarono l’uso del radar, preferendo quello del sonar.

Hitler era un uomo comune, però era un forte medium che diceva di vedere l’uomo superiore. Faceva parte di una società iniziatica, il gruppo della Thule. In questa rientravano i più eminenti gerarchi e altri politici non tedeschi. Sotto questa luce le tesi di Rosemberg assumono un colore molto più fosco. Dirà Hitler: “Vi svelerò il segreto: la mutazione della razza umana è cominciata, esistono esseri sovrumani.”

Oltre a queste concezioni destabilizzanti, che dire di altri movimenti recentemente derivati dalla teosofia ottocentesca. Che dire, poi, di Gurdjiev nella cui scuola non è mai stata usata la parola amore e delle Società teosofiche in genere, che pullulavano in quegli anni? Come non meditare su questi aspetti oscuri, sui quali si sta formando il mondo moderno?”

Magda ascoltava l’amico con grande attenzione. Dopo la sua partenza per la Svizzera era la prima volta che si rivedevano; l'unico contatto era stato epistolare e per di più con carattere saltuario.

“Andrea non ti ho fatto avere regolarmente mie notizie, perché sapevo che non avevi più bisogno di me; o ancora meglio, che non potevo fare più nulla per te. Su in Svizzera lavoro con Marco come segretaria e infermiera. Continuo i miei studi e scrivo. Sto per pubblicare il mio primo libro; ne ho un altro già pronto, unitamente ad una serie di poesie. Come vedi non ho perso tempo e il lavoro non mi manca.

La tua interpretazione sul nazismo mi interessa molto; puoi darmi delucidazioni sulle fonti su cui ti sei documentato per fare affermazioni simili? Sto facendo, fra l’altro, una ricerca sul mondo dell’occulto in America latina e mi sono imbattuta in una traccia molto sconcertante, che unisce la magia locale legata a certi culti degli Antenati giganti a degli strani influssi culturali provenienti appunto dalla Germania nazista, che aveva cercato proprio nell'America latina sostegni alle proprie tesi.

Ancora non ti posso dire niente di sicuro, spero comunque che il mio sia solo un abbaglio! In ogni caso la verità è molto più strana del cosiddetto reale: il mondo delle tenebre esiste, piaccia o non piaccia, e i suoi figli sono in movimento. Sono convinta che il nazismo è stato un episodio, una mossa nella scacchiera dello spirito tra le forze del male e quelle del bene e che ...”.

“ Penso che quella partita stia continuando- la interruppe Andrea.Penso che col Nazismo sia stata fatto un tentativo, che aprirà la

strada a ben altro; potrebbe esservi già in atto, all’interno dell’umanità, una mutazione genetica, unitamente ad interventi extraterrestri continuamente presenti nello sviluppo della storia umana, condizionandola pesantemente. Sotto questa luce la lotta tra il Bene e il Male potrebbe essere interpretata in modo diverso...influenze stellari nella vita del nostro Pianeta con creazione di forme di vita in continua evoluzione.

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Leggi il Mattino dei Maghi di Pauwels e Berger, li troverai tracce per seguire meglio la tua pista nazista; e forse anche qualche cos’altro che potrebbe aiutare la tua ricerca.

E' vero, è come se esistesse una sorta di partita a scacchi, che coinvolge tutti gli universi possibili; e questo è un fatto; pensa a tutte le scritture religiose, che parlano sempre di interventi di cooperazione extraterrestre o angelica per migliorare la qualità della vita dell’umanità.

Leonardo è considerato il prototipo del ricercatore/scienziato moderno; egli pone sui volti e sulle ali angeliche la ferma leva con la quale è possibile sollevare la Terra, per farne gemma di incomparabile bellezza nella corona del nostro sistema solare.

Penso che la nuova era, entrante dai Pesci nell’Acquario, sarà foriera di novità rimarchevoli per la razza umana, la cui cultura planetaria sarà proiettata coscientemente in quella cosmica. Ancora una volta, credo che i moderni abbiano perso la memoria di ciò che gli antichi conoscevano; per cui occorre fare spazio nel nostro cuore ad una conoscenza innata, presente in noi da sempre e che non è solo planetaria, cioè relativa alla isolata terra.

Occorre riscoprire la radice che è viva in noi. Per dirla con Giordano Bruno, essa è presente sia negli Infiniti Mondi sia nel granello di sabbia e ciò perché il Cosmo Uno.

L'Energia cosciente agisce con lo stesso ritmo sia nell’atomo che nell’organismo complesso, e tanto in basso che in alto. Nelle stalle e nelle stelle, con la stessa armonia ciclica e quantica.

Le parole servono a poco, se la loro forza evocativa non realizza ciò per cui esse sono state ordinate.

Agendo nel mondo della manifestazione, la parola concretizza la materializzazione dei concetti-idee, rendendo possibile la creazione. Senza questo, a qualsiasi ordine di esistenza appartenga, la parola non è altro che una vana emissione di fiato.

La Parola pronunciata dal Padre, genera la Luce.Cristo, a ciò fedele, era solito dire:” Sia il tuo Si, si e il tuo No, no; il di

più viene dal maligno"Se non si possiede questo potere, uno sguardo può dire di più e

meglio. Il linguaggio è stato ridotto solo ad una convenzione, ma inizialmente

non era così.La Parola, vibrando coi suoi colori nel suono, che non si vede e non si

sente coi sensi ordinari, evoca creando. Dio crea l’universo parlando e i Risplendenti continuano l’attività

creativa; così lo spirito dona alla sua materializzazione luce, forma, movimento e colore. La materia si lascia plasmare dalla parola pronunciata dallo spirito.

Nell’ambito terrestre, dando il nome agli animali, Adamo ribadisce davanti ai Luminosi, la signoria conoscitiva concessagli.

Gesù, che nel campo della comunicazione era particolarmente esperto, disse che un uomo verrà giudicato per tutte le cose che ha detto, sottolineando, se ce ne fosse ancora bisogno, la negatività della parola usata a sproposito.

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Chi riduce il linguaggio ad un pedissequo disquisire esteriore su cose di cui non se ne comprende più l’intima natura, sta rinnovando in se stesso quel fenomeno, che si mostrò con la biblica confusione delle lingue attorno a Babele.

L’idioma del primo Adamo si è frammentato; questa è la conseguenza tangibile dell'allontanamento illusorio dell’anima, che con fenomeno centrifugo si allontana dal Principio. Con questo allontanamento creativo l'anima può vivere in tutte le cose; col risveglio, essa con movimento centripeto, ricondurrà tutto consapevolmente alla comune Origine.

L’Essere unico espande così la sua divinità nel mondo della manifestazione in continuo divenire.

Ma comunicare cosa, a chi e come in questa terribile confusione babelica?Questo è compito dei Maestri. Uno di questi, nel contesto italiano, è stato Dante Alighieri, che ha garantito, continuando l’opera di Francesco d’Assisi11, il passaggio di certe energie o mantra, dal latino agonizzante al volgare nascente. Dante, non certo per caso, era terziario francescano e si fece seppellire presso una chiesa francescana di Ravenna, anche se il papa lo scomunicò e si cercò poi la sua tomba per bruciarne le ossa!

Comunque, ritornando al punto, si può comunicare con tutto, quando si sa cosa si vuole dire e come dirlo.

Però l’uomo normalmente non è capace di comunicare. Perché? Perché non conosce più né se stesso, né la natura che lo circonda.Mi spiego meglio, o almeno ci provo - disse Andrea. Non conoscendo

se stesso l’uomo non è in condizione di conoscere neppure ciò che lo circonda.

Per conoscere non intendo la comprensione logica di una cosa, ma il vivere quella cosa, sperimentandola come carne della tua carne. Comprendi il gatto se tu diventi uno col gatto; non c'è conoscenza se non v’è comunione.

La cultura europea in generale, e quella angloamericana in particolare, nella comprensione empirica di un fenomeno, si sono distaccate dal mondo naturale, mettendo uno schermo separatore fra lo studioso e la cosa studiata; il legame sacro che unisce tutto quello che c’è, è andato così perduto.

Il ricercatore moderno esamina il mondo che lo circonda, come se questo fosse un fenomeno a lui non solo esterno, ma addirittura estraneo, se non ostile.

Si è perso il legame vitale, che univa Adamo all’esistente, senza separazione fra esterno ed interno. Adamo poteva dare il nome agli animali, perché lui li conosceva già in se stesso biologicamente, per un processo evolutivo.

Una volta che si perde il senso dell’eternità, cioè dell’unione di tutto con tutto, non rimangono che le interpretazioni individuali; logiche, ma fuorvianti, perchè separate dal contesto.

La nostra cultura ha prodotto una conoscenza pratica non speculativa. L’osservatore si è distanziato da quello che osserva;

11 Il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi è una pietra miliare nella nascita della lingua italiana. Molti sono gli spunti che collegano questo scritto, con uno precedente composto da Rumi, il fondatore dei Dervisci rotanti.

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studiando la natura, l’operatore si è separato e non riconosce se stesso in ciò che studia. La stessa cosa è avvenuta nella società politica, quando la sua classe dirigente, distanziatasi dal popolo che dice di rappresentare, comanda con un potere personale, svincolato dall' origine divina dell’Autorità.

Eppure una volta era noto che " le stelle nel loro corso combattono per l'uomo giusto", come insegna l'antica legge cinese.

Ti faccio un esempio - continua Andrea tutto infervorato, poggiando sul tavolo il bicchiere col vinsanto.

Poniamo che due soggetti osservino lo stesso cubo, però da angolature diverse; uno vede solo la superficie di un lato, mentre l’altro ha la visuale dei tre spigoli, che si incontrano nello stesso punto.

Entrambi, avendo una visione parziale dell’oggetto, vedranno solo ciò che può essere visto, toccato e misurato dal loro punto di vista.

Ognuno dei due sarà convinto della verità di quello che vede, e sia l’uno che l’altro saranno disposti a giurare, che esiste solo ciò che ha visto lui. Per l’uno l’altro è in errore, in modo inconciliabile dunque.

Tutti e due hanno un po’ di ragione e un po’ di torto. Ciò che hanno visto in fondo esiste; però rimane il fatto che di quell'oggetto ne hanno solo una visione parziale, poiché entrambi non possiedono schemi mentali capaci di vedere l'interezza del tutto osservato.

Si parte da un punto di vista reale, che c'è; ma quando se ne vuole concludere, dietro alla logica cartesiana, che solo quella è la verità, si finisce coll'affermare come vera, quindi per tutti e per sempre, una cosa che invece ha solo una esistenza locale e momentanea.

La tessera contribuisce a rappresentare un mosaico, ma da sola non lo può spiegare; allo stesso modo una pennellata non può spiegare il motivo del quadro.

E il quadro stesso, poi, non può spiegare l’Artista che l’ha fatto. "Tornando al nostro cubo - dice Andrea inzuppando un cantuccino nel

vinsanto - forse il problema dei nostri due osservatori si scioglie, se si riesce a trovare un punto di vista, capace di spiegare tutti gli altri; quello cioè che ti permette di sperimentare nello stesso momento il dentro, fuori, sopra, sotto, a destra e a sinistra del cubo stesso.

Se questo punto visuale esiste, e lo si può usare coscientemente, lo chiamerei senza esitazione: illuminazione o se preferisce risveglio. ”

“Il linguaggio corrente è parziale, la telepatia è limitata, l’arte del movimento del corpo è limitata: in una parola tutto ciò che è particolare, soggettivo è limitato.

L’uomo è limitato, quando non s'immerge nella Natura, per scoprire se stesso come olio della Natura, come ebbe a dire Paul Verlaine. Il problema si scioglie nel percepire nella Natura, che ci circonda, la Divinità di Dio.

Questo è un buon inizio nella ricerca dell’Essere Unico; ma l’uomo, così come lo conosciamo, può trovare Dio con i suoi soli mezzi? “

La voce di Andrea, nel pronunciare queste cose, diviene via via sempre più dolce e calda.

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“ E in mezzo a tanta confusione, come trovare Dio? Chi può rispondere a questa domanda ha risolto l’intero problema.

Dopo è solo questione di tempo, ma si tratta di un tempo che naviga nell’eternità.

Cara Magda, tu mi hai detto che Gesù è la chiave, che permette all’uomo di prendere possesso della sua natura divina. Altre persone mi hanno indirizzato su questa via”.

Il giovane racconta in breve la sua esperienza con lo Zingaro.

“ La mia vita dal quel giorno è realmente cambiata. Ho sentito in me la spinta di una marcia in più. Ho iniziato a pensare più spesso a Gesù e, non so dirti come, ho sentito con certezza la Sua mano nella mia vita. A volte mi sembra di sentire anche quella del Gitano.

Sono andato in chiesa. Mi sono impegnato con organizzazioni parrocchiali, insegnando dottrina, promovendo campeggi, dopo scuola, attività culturali. Ben presto sono sorte divergenze col prete.

Io sentivo un Gesù radicale, a favore dei poveri, degli umili; Cristo non benedice solo i ricchi. Le ricchezze - se trattenute e non condivise -sono un ostacolo per chi sa che la vita è un patrimonio che coinvolge tutti in tutto. Mi sembra che la chiesa dei cattolici, invece di condividere i beni con i deboli, tenga per sé le sue ricchezze, che accaparra invece di condividere francescanamente.

Rifiuto il monopolio dello spirito dell’uomo che certa parte del clero esercita a proprio vantaggio, annullando nel loro mondo la Parola di Dio.”

“Senti Andrea, quello che dici forse è giusto e anch’io ho qualche cosa da dire a proposito”- fa Marco.

Magda e Marco erano venuti al bar, che Andrea aveva indicato loro con una telefonata.

“Sono veramente felice di rivederti, caro amico. Che hai fatto in tutto questo tempo? Lui è Marco, il mio uomo”.

Andrea aveva guardato attentamente, ma con simpatia, Marco. Lo avevano colpito i suoi capelli rossi e le lentiggini sul naso aquilino.

”Ciao Andrea, tu sei uno scorpione, vero? Lo vedo dal tuo modo di gesticolare e di guardare. Magda mi ha parlato molto di te e lei sapeva che prima o poi ti saresti fatto vivo. Tu ami la verità con passione. Sei nella via e stai trovando quello che ti fa ardere. Ti stai immolando come l’araba fenice per risorgere sulle tue ceneri. Hai spalancato le porte dell’infinito, o, detto in modo migliore, ti è stato permesso di spalancare le porte dell’infinito, e sei entrato.

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Non ti devi stupire, se da un po’ di tempo incontri nella tua strada gente diversa, che però ti parla sempre della stessa cosa.

I simili cercano i propri simili. L’analogia, e non parlo solo da medico, è un’ottima chiave per muoversi nell’analisi dialettica del reale.

La vita è amore naturale, che fiorisce secondo le proprie inclinazioni; se adesso non sai cosa significa fiorire, stai certo che ne scoprirai il senso, vivendo la tua fioritura.

Guarda Francesco d’Assisi, per esempio. Era certo di voler divenire un soldato: ma Qualcuno aveva scelto una via e un’insegna militare diversa da quelle che lui aveva immaginato. All’improvviso, e senza rendersene conto, si trovò coinvolto in una serie d’esperienze, che lo trasformarono completamente. Inizialmente non comprese per niente il vero significato di ciò che gli era accaduto. Sentì solo che il mondo paterno e materno, assieme a quello delle consuetudini sociali e civili, lo lasciavano completamente indifferente. Intuì che stava lasciando uno schema societario privo di valori, per afferrare l’essenza della vita. Ancora, però, non sapeva come realizzare quel proposito, che però presto avrebbe compreso nella sua pienezza.

Le cose materiali o suggestioni emotive, come il senso di potenza, di ricchezza o di onore, possono forse appagare il momento transitorio, ma non la perennità dello spirito.

Francesco, ubbidendo a Dio, si scontrò con la privazione del mondo senza Dio. Una volta non poté entrare in Arezzo a causa dei troppi demoni che infestavano l’aria; dopo averli scacciati con la preghiera, entrò nella città. Come l'Alter Christus ha sempre lottato, assistito dagli angeli, contro il male. Uomini e angeli combattevano, combattono e combatteranno assieme per la stessa battaglia, per conseguire lo stesso certo successo.

Il movimento francescano, molto presto perse la sua purezza iniziale e ciò mentre lo stesso Francesco era ancora in vita. Ciò lo fece soffrire fino al sangue, il suo Sangue. Frate Elia da Cortona, da lui scelto come suo successore, venne scomunicato per la sua relazione di amicizia con Federico II dall’ingerenza farisaica del Papato.

La chiesa ufficiale d’oggi, come quella di allora, tra l’obbedienza al volere di Dio e l’obbedienza alle leggi dell’uomo, ha scelto il mondo dell’uomo. Forse perché è più facile di un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco vada in paradiso...

Francesco cercò di riportare la Chiesa a Dio e Dio lo benedisse per questo. L’ubbidienza di uno salva molti. Lui non ruppe con un papato agonizzante, ma semplicemente lo scavalcò dall'interno, rigenerando una Chiesa vivente.

Ancor oggi il vero Francescanesimo è fedele a questo compito .

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Anche per questo, e non solo simbolicamente, i Francescani sono tutt’oggi i Custodi del Santo Sepolcro in Gerusalemme.

Lutero, tempo dopo, fece quello che Francesco non volle fare: portare la divisione tra il popolo di Dio. L’intransigenza delle sette, assieme all’intolleranza della Roma papale, fecero conoscere all’Europa prima e al resto del mondo poi, quanto fossero insanguinate le strade della loro verità. In questo clima, come non ricordare la tragedia catara?

Gesù ha insegnato ad amare tutti. Una predilezione particolare è dovuta ai nemici, che in umiltà vanno amati, serviti, ricordando che il compimento della legge data da Dio all’ Uomo si riassume in questa sola Parola: ama.

“Dio è Amore e chi dimora nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”. Credo che dovremo prestare maggiore attenzione a San Francesco e al suo Deus et Omnia fondato sul suo “Pax et Bonum”.

In ogni tempo le forze politiche dominanti, volendosi emancipare dal divino, si sono dati la mano per giustificare le orribili guerre fratricide. Tutto questo è stato fatto con l’intento preciso di vanificare la Parola di Dio.

La corruzione sfacciata e la menzogna velenosa hanno allontanato i giovani da Dio. La carità originaria francescana, Sorella Povertà, vera applicazione dell’insegnamento di Gesù, può produrre un nuovo tipo di uomo, capace di camminare alla luce di Dio.

I molti rifiutano Dio perché preferiscono follemente seguire i propri capricci. Se non stai dalla parte di Dio, ti separi di tua volontà da Dio: ma se vai contro Dio, sei un infelice che non ritrova la propria radice.

Il vento impetuoso ti travolgerà, non avendo tu base in te, poiché non hai compreso chi sei e dove vai.

Se rifiuti la verità vuol dire che preferisci la menzogna. Il pessimo esempio delle chiese fuorviate ha portato la gioventù, particolarmente quella di oggi - continua Marco - a confondere Dio coi loro sistemi chiesastici.

Roma ai giorni nostri è considerata terra di missione; mancano preti giovani che possano sostituire i vecchi che muoiono.

Se ad un albero manca la linfa, esso muore.

I giovani cercano risposte ai loro perché? Questi però non sono i perché di bimbi inconsapevoli! Questi sono i perché di ragazzi stufi di un mondo idiota, sordo alle loro richieste!

“Ascoltami bene Andrea - dice Marco agitato - stiamo sopra una polveriera! I ragazzi sono insoddisfatti da quello che vedono; sono stanchi

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delle belle parole, vogliono fatti. Se nessuno da loro risposte concrete, i fatti cominceranno a farli da soli. Nessuno da loro una risposta?

Allora i giovani se la cercheranno con le loro forze. Reagiscono come possono e normalmente male. C’è una recrudescenza terribile di violenza, ma credo che si andrà di male in peggio. Molti ragazzi parlano anche di mondo migliore, ma i più rimangono indecisi, senza avere un piano di azione concreta.

In USA la gioventù americana si sta ribellando, ma accanto agli hippy pacifisti si muovono elementi che teorizzano insurrezioni violente. Oltre a questo ci sono molte tendenze mistiche, che guardano con speranza crescente all'Oriente. Ora come ora gli Usa sono un vespaio...”

“ Mi sento inquieto, questo è un tempo di profondi rivolgimenti; ma soprattutto avverto lo smarrimento che si respira nell’aria. Credo che l’umanità si sia persa, ognuno di noi deve fare il possibile per aiutare gli altri, per ritrovare la nostra Anima collettiva."

“Un tempo, se ben ricordo la mia vita era un festino in cui tutti i cuori si aprivano, in cui tutti i vini scorrevano.

Una sera, ho preso sulle ginocchia la Bellezza. E l’ho trovata amara. E l’ho ingiuriata.

Mi sono armato contro la Giustizia.

Sono fuggito. O streghe, o miseria, o odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro.

Riuscii a far svanire dal mio spirito ogni umana speranza.

Su ogni gioia, per strozzarla, ho fatto il balzo sordo della bestia feroce...”

Mentre Marco parlava, Andrea non poteva fare a meno di pensare a quei versi dell’Arturo Rimbaud della Una Stagione all’Inferno.

Come ben si adattano al clima spirituale di oggi!

Come non riconoscersi nelle ultime parole di Marco? I pessimi esempi visti lo avevano portato a ribellarsi contro tutto e tutti. Era nata in lui la grande ribellione. Voleva amare il mondo, ma come cambiare quello che non vuole conoscere mutamento e che, pur di mantenere i propri privilegi, è pronto a versare il sangue innocente dei dissidenti?

Si armò allora contro la giustizia borghese, accettando la via della contestazione politica. La troppa arsura gli fiaccò le gambe, lasciandolo senza fiato e risposta. Provò con esperienze vagabonde dall’occultismo al misticismo, ma mancandogli una guida sperimentata, conobbe l'orrore del vuoto ... Essere vicino alla sorgente, sentire il gorgoglio delle acque, ma non trovare il sentiero finale...

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5. Tempo. Pazienza. Esperienza.

Marco e Magda condividevano i loro beni e la loro esperienza con un gruppo cristiano, vivendo in una comunità agricola. Marco faceva la spola fra la città e la campagna come medico. Come poteva, dava una mano nei campi. Il lavoro manuale oltre che a farti amare di più Madre Terra, può servire a mantenerti più umile.

” Il messaggio è: solo Gesù ti libera, la pace sia con te”

Andrea lascia Bellaria.

La pace sia con te!! La pace di chi? In quel momento lui non ne aveva proprio.

Gesù è un fulgido esempio! Certo! Un conto è parlarne ed un' altro è viverlo. La via è quella, ma come praticarla?

La pace sia con te? Ma io non trovo pace”.

Ciao Marco, ciao Magda.

Se si può vivere danzando, occorre allora unire la teoria alla pratica. Con la fine di quella estate, Andrea prese la decisione di iscriversi alla facoltà di scienze politiche di Firenze.

Si manteneva, oltre con l’aiuto economico dei suoi, anche con piccoli lavori occasionali. Tra la varie cose scriveva, quando poteva, degli articoli per un giornale locale.

Fu durante un servizio giornalistico su Vincent Van Gogh, che il direttore del giornale gli fece conoscere Patrizio. Patrizio era un buon fotografo, e lavorava sia privatamente che per diversi giornali a tiratura settimanale.

Lui e Andrea si trattennero insieme per un po’ di tempo per definire le modalità del lavoro comune. A Patrizio piacque subito la possibilità di lavorare con quel ragazzo dinamico, volitivo, emotivo.

Gli piaceva la sua logica, forse un po’ fantasiosa, ma stringente. Lo chiamava istrione, perché pur mobilitando tutte le sue energie per il conseguimento dello scopo proposto, considerava le cose che faceva, come un gioco; sdrammatizzando tutto dall’interno.

” Andrea, non so perché, ma mi ricordi Arsenio Lupin; se tu fossi stato un delinquente sicuramente avresti messo in scacco le polizie di tutta Europa, poiché sai far uso, in modo imprevedibile, di tutte le tue risorse”.

Andrea, pur non comprendendolo, sorrideva ugualmente. Nacque un’amicizia molto profonda. Andrea, dal canto suo, apprezzava in Patrizio la serietà professionale e il coraggio col quale sosteneva le proprie convinzioni. Amava il successo, e già giovane aveva raggiunto una certa notorietà nel giornalismo regionale.

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La sua Licia era morta in un incidente stradale; lui, per contraccolpo soprattutto nei primi mesi, per sopravvivere, non potendo vivere, si era chiuso nel lavoro, stringendo nuovi contatti ed amicizie. In questo clima aveva conosciuto Andrea. Rimase colpito dal modo con cui Andrea scriveva. Lo introdusse nell’ambiente giornalistico, e proprio perché aveva fiutato le qualità del ragazzo, aveva chiesto ai suoi amici di metterlo sotto torchio.

Andrea si trovò bene fin dall’inizio e lo stesso Patrizio lo cercava, per proporgli nuovi articoli di cronaca cittadina e provinciale.

Spesso aspettavano insieme l’alba, mentre condividevano i propri sogni ed ambizioni e particolarmente le speranze, che liete scivolavano sull'argentea onda dell'Arno. Sapevano di essere diversi, come l’acqua lo è dal fuoco. Ma non è proprio la diversità, ciò che spinge e stimola la ricerca di nuovi equilibri?

Patrizio era rimasto favorevolmente impressionato dalla serietà, con cui Andrea aveva impostato il proprio lavoro su Van Gogh.

Il pittore olandese rappresentava per lui una gemma insuperata e non solo come artista. Andrea, con la sua critica istintiva, aveva evidenziato alcune caratteristiche del pittore, alle quali forse lui non aveva dato molta importanza.

“Van Gogh! Astro luminoso. Pioniere per un mondo nuovo, vibrante di vita nelle piccole emozioni delle cose d’ogni giorno; dipingeva gente umile, piccola. Voleva dare un volto alla Verità dei semplici. Prete fra i minatori; mistico fra i pittori. Natura calda, ardente, innamorata, come i suoi colori, pennellati di getto con una veemenza dirompente. Cercava un rapporto dialettico fra forma e sostanza, fra il movimento della materia e la calma olimpica dello spirito. Con pennellate maschie e pastose i suoi cieli mostravano il movimento ritmico del firmamento.

Van Gogh riproduceva nei suoi soggetti viventi il momento nel quale l'energia vitale vi scoppiava; le cose, gli oggetti non erano morti, ma vivi; i suoi girasoli sembravano aprirsi agli influssi benedicenti del cielo. La realtà superava qualunque concezione limitante e statica: ciò, che vedi, se non sai leggerne l’anima, è solo una fotografia limitata.

Van Gogh cercava di esprimere l’inesprimibile, cercava di cogliere il dinamismo interno delle cose. Cercava l’anima delle cose.

Tutto è abitato da un ritmo interno e trova il suo corrispondente in ciò che è vicino a te e che vive nella porta accanto: porta da tenere sempre aperta, mai chiusa.

Lui sapeva bene quello che faceva, quello che cercava. La via per le grandi realizzazioni della vita, è la stessa che passa per la gente umile, i poveri cristi. Dio è anche nei poveri cristi.

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“Accidenti Patrizio, ma guarda gli occhi di questa gente. Cosa ci leggi? Cosa ci vedi? Non lo senti il loro urlo? La loro fame? La loro disperazione? ”

A Van Gogh non interessava piacere alla gente; desiderava esprimere ciò che sentiva nel suo cuore; qualunque fosse il prezzo da pagare.

Il prezzo, che lui pagò, fu molto alto. La sua sensibilità talvolta si presentò come una compagnia pericolosa, opprimente; numerose furono le dolorose esplosioni contro se stesso; l'ultimo conto da pagare gli fu fatale!

No, l’uomo non è solo, non siamo soli, Vincent. Il tuo sacrificio non è andato perso... e l’angioletto, in quel momento disperato, era al tuo fianco.

6. Non è stato mai facile, perchè avrebbe dovuto esserlo?

Patrizio non era contento di sé, né tanto meno dal mondo che lo circondava; anzi la sua esperienza lo aveva portato a non nutrire molta fiducia nei confronti della gente.

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Non gli piaceva nemmeno il tipo d’uomo che vedeva intorno a sé. Gli pareva goffo. Talvolta lo definiva scherzo ridicolo, perché incosciente di essere ponte fra demone ed angelo. Questa affermazione, per la sua severità critica lo faceva sorridere; però non poteva fare a meno di identificarsi con il giocatore di scacchi, la cui partita è in stallo fra questi due estremi.

” La maggior parte della gente non vuol decidersi a prendere su di sé il peso di essere uomo. C’è un prezzo da pagare, se si vuole essere signori della propria esistenza. La libertà richiede il sacrificio del superfluo nei confronti dell'essenziale; ciò comanda la capacità di analisi e il coraggio di assumere su sé le conseguenze delle proprie azioni. Gli uomini attuali tendono a rifuggire le proprie responsabilità, credimi Andrea, è così!”- dice Patrizio.

I suoi occhi erano segnati dalla stanchezza di chi aveva già esploso le sue cartucce per l’uomo, per la sua emancipazione morale. Era di qualche anno più anziano di Andrea. Negli anni 60 viveva in Usa. Lì aveva partecipato al movimento degli studenti, accettando in pieno la contestazione del consumismo.

Nel 70 tornò in Italia, ma non nutriva più illusioni. Non aderì alla contestazione politica italiana, di rivoluzione globale ne era bastata una...

Decise di cambiare stile di vita, abolì i jeans e cominciò a lavorare in modo ancora più sodo. Completò la sua istruzione laureandosi in Scienze politiche a Firenze.

Patrizio aveva trovato in Andrea delle caratteristiche mentali, che gli facevano ricordare fortemente Robert.

Non ci si libera del passato facilmente.

Robert, compagno di studi e di lavoro di Patrizio, era sempre in movimento col pensiero. Condividevano tutto fra loro, vivendo nello stesso appartamentino. Pur non avendo bisogno di soldi, provenendo entrambi da famiglie agiate, cercavano lo stesso di mantenersi da soli con piccoli lavori saltuari.

Poi, col diffondersi della contestazione cominciarono a girovagare gli States in lungo e in largo. La loro ribellione spontanea contro una società, falsamente libera e repressiva come quella Usa, li aveva portati a parteggiare per gli Indiani, i Negri, i Portoricani, i Cichanos e per quei giovani che non volevano saperne di andare a morire nel Vietnam, per una guerra voluta dai loro genitori e della quale loro non ne comprendevano la necessità.

Studiarono con successo, anche se non credevano nella cultura del Sistema; la loro speranza risiedeva nella certezza di poter creare una cultura alternativa a quella ufficiale.

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" Lo spirito del sistema capitalistico cerca di impossessarsi della mente e dell'anima dell’uomo; ciò che conta è super produrre primeggiando, e questo và fatto meglio degli altri perché si è i migliori.

Vali per quello che fai, che hai e non per quello che sei!" Dicono i capisaldi del sistema.

Come se un fiore dovesse dimostrare coi fatti che è un fiore, o che il sole dovesse spiegare alla luna che lui è il sole e che lei come tale deve seguirlo… etc.

L’uomo che accetta questa cultura, da naturale custode del giardino, è divenuto un alienato, recentemente sempre più furioso. Ragiona a senso unico, con la falsa certezza di saper vedere meglio degli altri e dunque di avere sempre perfettamente ragione. E quando ha ragione, fa scorrere sangue a fiumi...

Nacque la rivolta contro il potere, contro il capitalismo, contro la mentalità borghese, contro la scienza, che non è a misura di uomo."

Robert era impegnato con organizzazioni antimilitariste. C’era una forte agitazione nel Movimento giovanile. Robert aveva l’unzione, il carisma di guidare gli altri, ed alcuni giovani intellettuali si riunivano intorno a lui, formando un collettivo che interveniva anche giornalisticamente nelle principali università americane.

Fu in questa occasione, che Patrizio scoprì i suoi talenti di fotografo. Il nuovo scavalca il vecchio, si dicevano sorridendo mentre cercavano di cavalcare la tigre.

Vedevano nella comune, che si auto gestisce culturalmente ed economicamente, la risposta alla crisi di un mondo molto tecnicizzato, ma moralmente malato... Disagio della civiltà di stampo euro-anglo-americano, ecco la nuova parola d’ordine, capace di scardinare lo stantio sistema.

Organizzarono mercati di quartiere. Patrizio sulla scia di Robert s’interessò molto al marxismo, ma mentre questo si muoveva sulla scia stalinista, Patrizio su quella trotzskjista.

Cominciarono dispute violente nelle piazze con i primi scontri aperti. Alcuni studenti furono uccisi dalla polizia, col chiaro intento di costringere i giovani a reagire, per poterli poi massacrare davanti alla Popolazione americana benedicente. Per questo fin dall'inizio la polizia sia quella ordinaria che la segreta, usò le maniere pesanti, contro pacifisti, che cercavano solo il dialogo, volevano la pace, non la guerra.

Non fu possibile agganciarsi al popolo, perché l’americano medio confonde - anche grazie alla propaganda antirussa della guerra fredda, fra Usa e Urss alla fine della seconda guerra mondiale - il vocabolo “sociale” con il termine comunista!

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Il fascismo duro americano spinse ulteriormente sulla via della cospirazione. I genitori in Usa rimasero sordi davanti alle grida di dolore dei loro figli, dando carta bianca alla repressione poliziesca.

Patrizio lasciò Robert; litigava sempre più spesso.

Per conto suo si spostò in California. Visse in alcune comunità hippy, ma non trovò risposta nemmeno lì, tra le braccia calde di Louise.

“Che m’importa di avere ragione, se non riesco ad avere un contatto reale con gli altri? ”- si diceva Patrizio.

Carlo Cafiero, in seguito alla sua vita travagliata, in un momento di tenebra, in preda alla disperazione tentò il suicidio... Caro Carlo!

” Meglio fare un solo passo con tutti i compagni nella via reale della vita, che rimanersene isolati a percorrere centinaia di leghe in astratto.”12

La rivoluzione si stava trasformando in ribellione, assumendo sempre più il carattere di un fatto personale. E non gli importava per niente se i vecchi compagni erano intenzionati o meno a comprenderlo.

Rilesse Ferlinghetti, Corso, Ginsberg, Kerouac!

Poi di nuovo Arturo Rimbaud, da lì Adorno, Marcuse, Robert Lynd, Dewei, Wilhem Reich. Nuovamente Trotzski...ma non ci trovò più niente!

Ben presto cominciò a parlare di autocoscienza; si avvicinò al buddismo zen tramite il lavoro di Alan W. Watts.

Patrizio lesse ad Andrea quello che aveva scritto, qualche giorno prima di lasciare gli Usa:

“Uomo, svegliati! - gridava - vecchio Occidente, cambia! Tu non sai più niente della natura... costruisci, costruisci, ma non sai neppure più tu che cosa e per che cosa. I tuoi figli muoiono nel crimine, nella violenza, nella droga, nel sesso mal compreso.

America - usa stai uccidendo i tuoi figli: i migliori, perché i soli che sono disposti a cambiarti.

America, che metti le cose prima della vita dell’uomo!

America, l’uomo non è una cosa.

America, avresti potuto cambiare il mondo, dando la libertà agli oppressi, risolvendo i problemi dell’intera umanità con la tua forza, con la tua scienza, con la tua ricchezza: invece, assieme agli altri, hai dilaniato anche i tuoi figli migliori; li hai recintati, umiliati, derisi, dispersi ee poi crocifissi.

12 C.Cafiero “ Rivoluzione per la Rivoluzione- La Nuova Sinistra, Ed.Samonà e Savelli, 1970, pg 35

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America, tu ti maledici da sola.

America la tua malvagità ti soffocherà se non cambi. Hai distrutto la contestazione e l’ingordigia ha avuto il sopravvento sull’umiltà. Hai chiuso gli orecchi, davanti alle grida disperate dei tuoi figli: hai nutrito i loro corpi ma hai ucciso i loro spiriti. I ragazzi a migliaia hanno abbandonato le loro case, spingendosi nelle strade, gridando a tutto: dove state andando con le vostre ricchezze insanguinate?

America, avevi detto che ci volevi liberi: però ci hai chiuso nel campo di concentramento della cecità morale. Ci vuoi trasformare in robot.

America, la tua società impersonale ci agghiaccia. Abbiamo paura del tuo cinismo, della tua violenza. Ci vuoi lavare il cervello con la tua ipocrisia piccolo borghese; nascosta, dietro ad una falsa umanità, sei tu la vera guerrafondaia.

America, la tua statua della libertà ci sta asfissiando, la tua statua della libertà indossa la maschera antigas”.

“I giovani americani con la loro musica, con i loro concerti hanno proposto una cultura nuova, con cui costruire una società nuova.

L’Europa ha completamente ignorato il movimento giovanile americano, perché questo non si è dichiarato apertamente marxista.

Mancando le informazioni corrette, molti giovani europei non hanno compreso immediatamente, che tipo di battaglia si stesse combattendo là. In Italia fino al 1966 trionfava il mito di mamma America e dell’America che ci viene a salvare.

Ora dopo gli anni 70 tutto era morto in Usa, avendo eliminato, in un modo o nell’altro, la loro migliore gioventù”.

“Hai visto il film Easy Rider? L’avvocato disse all’hippy: ti devono uccidere perché sei libero. Patrizio, senza rendersene conto, visse dentro sé l’Olocausto della Nazione Indiana.

Tutte le potenze si schierano politicamente a favore di Israele per l’olocausto ebreo, ma nessuna di queste potenze ha mai chiesto agli Stati uniti di rispettare la parola data agli Indiani, sia prima che dopo il loro Olocausto.

L’Europa ha chiuso gli occhi, su quello che è successo. Col 72 tutto morì, con la fine della guerra in Vietnam. Ma la super/polizia CIA e FBI avevano già spezzato le gambe al Movimento.

I sopravvissuti lasciarono il Paese, andando verso i Paesi giovani; agli Usa non è rimasto che il loro fascismo mentale, che teme la novità di vita fondata sul rispetto reciproco, e non sull’aggressione...

L’Usa ha perduto, assieme ai suoi figli migliori, una grande occasione...forse l'ultima.

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Quella parte dell’Europa, che si diceva marxista, a sua volta è rimasta su di un marxismo statalista, impantanato in una politica di super-potenza individualistica, che nulla ha a che vedere con l’emancipazione dei proletari di tutto il mondo.

Questa emancipazione era presentata da Marx come caposaldo di un mondo nuovo e solidale. Il pensiero di Marx è stato travisato anche in questo, dall’aberrazione leninista prima e dal cancro stalinista poi.

In questo clima i carri armati sovietici strizzeranno l’occhio i super elicotteri statunitensi.

Se non c’è un uomo rinnovato interiormente, qualunque forma di governo - dalla democrazia usa, al fascismo italo-tedesco, al comunismo russo-cinese e simili – sarà solamente come la faccia diversa di una stessa moneta. E gira come gira, saprà solo versare sangue umano in nome di un progresso irreale, a vantaggio di quelle energie aliene che si nutrono dell’energia terrestre.

In Usa i giovani hanno cercato di creare un mondo nuovo abitato da creature rinnovate. Hanno fatto molti sbagli, ma non avevano detto di essere perfetti! Cercavano comprensione e aiuto per cambiare il mondo. CIA e FBI hanno stroncato tutto con la violenza!

Gli Europei ragionano ancora cogli schemi mentali borghesi ottocenteschi!

C’era molta spiritualità, negli Usa: in Europa solo un materialismo pseudo/scientifico, che faceva politica con la mentalità paternalistica del congresso ottocentesco di Vienna.

Non hanno mai fatto una rivoluzione interiore, hanno fatto solo cambiamenti politici. Il vecchio poliedro - girando una delle sue mille facce, rimanendo sempre se stesso - si è presentato come nuovo e vergine.

Razionalmente hanno parlato di libertà, di mondo nuovo, di uomo migliore, di libertà per tutti: ma ne hanno solo parlato.

Il comunismo ha cambiato qualche cosa in Russia, Cina e Cuba, con una certa distribuzione delle ricchezze ad un maggior numero di persone. Il problema della sopravvivenza materiale individuale d’ogni giorno forse è stato risolto. Ma la libertà dov'è?

Gli ideali della rivoluzione, a livello di masse, non sono stati vissuti nemmeno nei Paesi comunisti, come hanno dimostrato le forti repressioni interne in Polonia e in Ungheria nel 1956. E che dire poi dello stupro della Primavera di Praga in Cecoslovacchia nel 1968!

Il comunismo sovietico ha mostrato gli stessi caratteri del fascismo, faccia diversa della stessa moneta: autoritarismo, imperialismo, culto della persona e soprattutto insofferenza per qualunque forma di libertà,

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che tenti di svincolarsi dal paternalismo ipocrita, proprio del gruppo dirigente che detiene il potere per fini personali.

Solo che il potere, in realtà non si fa usare dai gruppi che credono di detenerlo; è il poliedro dalle mille facce cangianti, secondo la stagione, che cerca di nutrirsi di tutte le forze energetiche..

Forse però è possibile creare un mondo nuovo, dove le leggi che lo governano, non siano quelle, per cui il più debole debba essere fatto a pezzi, solo perché più debole.

Riuscirà allora il comunismo mondiale, quello espresso, non dalla pallida Europa, ma dai Paesi del cosiddetto 3° Mondo, a mantenere queste promesse di libertà per tutti?

Il comunismo, nonostante il suo autoritarismo esecrabile, ha contribuito, a differenza del fascismo d’elite, ad una rinascita della coscienza civile popolare, allo stesso modo di ciò che la rivoluzione francese fece nei confronti dell’assolutismo monarchico...ma i comunisti sono stati davvero migliori dei nazisti? Una pianta la riconosci dai suoi frutti; da quello che dà; se avevi dei dubbi, essi si sciolgono col frutto.

Che mi importa dei bei ideali se non sono vissuti? Sono più interessato a quello che si fa, e come lo si fa! In Usa c’era molta confusione, però almeno si era capito che solo cambiando il cuore del singolo è possibile creare un mondo migliore. L’Europa, politicamente rivolta a sinistra, vuole fare questo con l’organizzazione del partito di classe. Questo però apre un vecchio discorso romantico ed idealista: e gli educatori, chi li educa?

Gli Educatori, se ci sono, chi sono e dove? Penso che la storia umana stia andando verso una collettivizzazione crescente, dove il singolo diviene sempre più gruppo e dove il gruppo diviene, non massificazione, ma unità.”

"Caro Andrea - riprende Patrizio, finito di leggere quello scritto, che rievocava i suoi ricordi - presi inizialmente dei contatti con dei gruppi anarchici fiorentini, ma anche là trovai una forte inconciliabilità di vedute. Non voglio sentir parlare di comunismo, voglio vedere gente disposta a vivere il comunismo!”

La voce di Patrizio era ora rotta per la stanchezza. Una profonda spossatezza si leggeva nei suoi occhi. Andrea ora aveva capito, perché Patrizio regalava parte di quel che guadagnava, a chi non aveva...

La morale di Patrizio in quel momento era: sono disponibile, ma non sono più il primo a cercare. Chiusura nei propri schemi dunque.

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7. La ricerca procede.

”Amo molto il lavoro, inteso come libera estrinsecazione della propria personalità. Politicamente credo che il comunismo, come movimento di massa, sia realmente auspicabile, però ho un appunto da fare al comunismo, e qui risiede il centro della mia riserva. Il comunismo, che si vuole imporre come unico partito - guida, non sa appagare alcune esigenze, che ho in me, esigenze spiritualmente fondamentali". Conclude amaro Patrizio.

Forse hai ragione tu Andrea, forse Dio esiste per davvero, solo che non riesco a raffigurarmelo. Tra tanto fango umano non riesco a vedere Dio, se non nel senso dialettico dell’Emancipazione umana. Al contempo, però non posso neppure accettare un materialismo dialettico, che mi sembra codificare una sorta di necessità fatalistica, per la quale le masse dovrebbero essere migliori dei borghesi, dei nobili o dei sacerdoti solo perché sfruttate da sempre! Hai notato che la maggior parte della gente, una volta che esercita il potere, comincia a cambiare?

Chi è migliore lo mostra vivendo una qualità di vita superiore. Ricordi l’esempio di Giuseppe Garibaldi, che, disgustato dal comportamento dei parlamentari di qualsiasi gruppo, lasciò il senato per Caprera?

Io non sono né Cincinnato né Garibaldi.

Forse sono ancora troppo scottato dalle esperienze recenti. Non so. Forse c’è ancora troppa confusione in me. So che però mentre negli Usa la gioventù ha tentato di vivere una rivoluzione globale, in Europa si è cercata, in modo riduttivo, solo una rivoluzione politica...”

Patrizio aveva reclinato le ali. I suoi ideali si erano scontrati rovinosamente con una situazione, che non sapeva più decifrare.

Aveva giocato e aveva perso. Aveva bisogno d’aiuto. Andrea voleva aiutarlo, ma come? Che poteva fare, per chi aveva le ali bruciate, e non poteva volare di nuovo? Che dire a chi ricercava solo fatti e non vuote parole?

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“Quando è così, ci vuole tempo e pazienza; occorre non opporsi alla corrente della vita, ma lasciarsi un po’ trascinare, smettendo di prendersi così sul serio. Una sorsata di allegria sincera corrobora il cuore stanco.

Si accetta la nevrosi prodotta dal problema, non la si nega; la si riconosce per quello che è: un incidente di percorso. Non le si dà più importanza di quella che si merita. La crisi è necessaria, come lo è anche la salute. La malattia ti costringe a fermarti; e questo ti fa rivedere le tue posizioni; accettala, non odiarla...anche se non capisci pienamente lo svolgersi di tutte le dinamiche, che la compongono.

Ogni tanto fai qualche vigorosa bracciata e ascolta l’eloquenza della vita, essa nutrirà il tuo cuore sfiduciato. ”

Questo diceva Patrizio a sé stesso ed inaspettatamente cominciò a sentirsi più sollevato.

Con la conoscenza di Andrea, qualche cosa iniziò a muoversi in lui. L’entusiasmo di quel ragazzo aveva risvegliato energie, che lui credeva di avere perduto.

Quando discutevano assieme, sentiva rivivere in lui, quella stessa passione per il giusto vivere, che così fortemente lo aveva legato a Robert.

Forse sbagliava, ora come allora; però, sentendo una nuova forza vitale scorrere nelle sue vene, cominciò a sentirsi più appagato, quasi soddisfatto, potendo lavorare con un impegno accresciuto e sempre più stimolante.

“Fotografia è vita, è arte vivente” - dice.

Sentiva la necessità di visitare i luoghi che avevano ospitato i vari personaggi, di cui doveva trattare; parlare con chi li aveva conosciuti se ancora viventi, studiare le loro vite indagando le fonti scritte, se appartenenti al passato.

Amava viaggiare e la sua mentalità scientifica veniva plasmata dalla sete del bello; come non amare Leonardo Da Vinci, la cui calma apparente, sembrava il prodotto della raggiunta armonia tra Pensiero e Azione, tra loro in perfetto equilibrio di interdipendenza continua?

Chissà se Leonardo aveva mai raggiunto la serenità.

“La sua attività, quasi febbrile, si è riversata in tutti i campi dello scibile umano, lasciando quasi da per tutto un'impronta da innovatore e non da copiatore pedissequo di schemi precostituiti da artisti a lui precedenti. Certamente qualche cosa lo divorava dentro... La sua volontà d’armonia, intesa come perfezione nella precisione, però, mi fa credere che Leonardo abbia trovato quella quiete a cui tanto anelava. Penso che la sua grande libertà di spirito l’abbia condotto nella regione aurea, dove le passioni si calmano e l’essere ritrova, nella sua unicità, il legame vivente

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con l’universo; indipendentemente dal fatto di essere compreso o meno dai contemporanei.

Ciò lo ricavo dal suo Pensiero XXII - Suggetto colla forma

Muovesi l’amato per la cosa amata, come il senso con la sensibile e con seco s’unisce, e fassi una cosa medesima. L’opera è la prima cosa, che nasce dall’unione. Se la cosa amata è vile l’amante si fa vile. Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, lì seguita dilettazione e piacere e saddisfazione. Quando l’amante è giunto all’amato, lì si riposa; quando il peso è posato, lì si riposa, la cosa conosciuta col nostro intelletto...”13

Patrizio e Andrea passavano parte del loro tempo libero nelle osterie; anzi là forse erano nate alcune delle loro migliori idee, che riportavano nei loro taccuini. Stavano lavorando attorno alla pubblicazione di un libro, dove andavano raccogliendo tutti i servizi, fotografici e non ,che avevano fatto assieme.

La linea di lavoro si sarebbe mossa lungo il filo d’oro, che unisce le motivazioni degli artisti del passato con quelle del presente; studiare il passato e il momento attuale per cercare di visualizzare le traiettorie intellettuali, che l’Artista del futuro avrebbe potuto percorrere!

Occorre l’uomo nuovo, come punto fermo di costruzione, fra un mondo che sta morendo e l'altro che sta nascendo; c'è bisogno di un testimone certo fra vecchio anno che se ne va e il nascente anno nuovo, il grande Anno dell'Acquario.

Si attendeva l'avvento dell’Uomo Universale la cui realtà, testimoniata da Pitagora, da Socrate, da Vitruvio, era passata dal mondo greco a quello romano e periodicamente ripresentata da certi artisti da Firenze a Roma, da Parigi a Londra...

Una via difficile, certo, ma degna di essere seguita. Soprattutto si trattava di comprendere l'esatta natura delle forze che entrano in gioco.

L’Insoddisfazione di entrambi rendeva il loro presente stretto, forse troppo.

La sete di conoscenza li univa; ma come ricomporre le differenze reali, che li separavano?

Patrizio cercava senza Dio, Andrea cercava con Dio: però entrambi ricercavano con sincerità. Forse era proprio questa che, in qualche modo, li univa profondamente. Però, probabilmente entrambi ignoravano chi è Dio.

13 Leonardo da Vinci “ Frammenti letterari e poetici”.Giunti e Barbera,Firenze 1979, pg 113

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8.L’Amore, se non capito, distorce la vita in modo pericoloso.

Andrea rimase pensoso: Serena! L’aveva amata con tutte le sue forze. Si era guardato allo specchio interiore e si era trovato bruttissimo. Aveva deciso di diventare migliore, poiché lei meritava un uomo migliore, così almeno credeva.

Studiava attentamente il proprio comportamento e quello della donna, per cercare di conoscerla più profondamente. Prendeva appunti. Verso se stesso era molto severo, facendo di tutto pur di piacerle, anche reprimendo i propri desideri, se credeva che i suoi fossero in contrasto con quelli di lei.

Serena, bionda e dolce. Intelligente come solo la donna sa essere.

Andrea si era innamorato subito. Interruppe per un pò i contatti di lavoro, le amicizie. Insomma Serena entrò come un uragano nella sua vita; e lui non ci aveva capito più nulla.

Un uomo tranquillo e metodico non lo era mai stato! Spesso partiva, piantando tutto, senza una meta fissa: per trovare sé stesso, diceva.

I cambiamenti, le cose brusche, inattese, lo eccitavano: ma adesso stava provando emozioni di un'intensità sconosciuta.

Andrea amava scrivere, soprattutto per riordinare le proprie idee. Sapeva di avere qualche cosa da dire. Sei ispirato - qualcuno gli aveva detto un giorno, e lui aveva sorriso allegramente.

Cercava la chiave per essere l’interprete della sua generazione. Voleva additare ai ragazzi vie migliori, proprio perché le vecchie non erano più soddisfacenti. Aveva studiato con impegno storia, politica, economia... Anche la psicoanalisi di S. Freud, prediligendo però l’analisi di W.Reich. Aveva passione per la filosofia, quella greca soprattutto. Amava molto leggere. Lo trovavi sempre con un libro sotto braccio. Se poi da una parte stravedeva per Leonardo, dall’altra nel suo cuore c’era spazio sentito per Caravaggio, Van Gogh, Modigliani.

Serena era appassionata di pittura. Si conobbero alla Galleria degli Uffizi, a Firenze. Stranamente quella volta, però, parlarono di tutto, tranne che di pittura. Forse perché il loro incontro fu piuttosto movimentato.

Andrea, immerso nei suoi pensieri, stava salendo le scale del museo. La sua mente lavorava freneticamente; doveva stendere un saggio su Alessandro Botticelli. Aveva accettato con gioia il lavoro, che Patrizio gli aveva proposto, perché la grazia della Primavera gli era entrata nel cuore fin dai primi suoi studi artistici; sentiva la necessità di conoscere meglio la misteriosamente tormentata vita di Alessandro.

Era così preso dai suoi ragionamenti, che un grido bruscamente lo fece ritornare dal mondo in cui era; alzò di scatto gli occhi e fece appena a tempo ad afferrare una ragazza, che stava cadendo.

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Lei, però urtò lo stesso un ginocchio contro uno scalino, facendosi male. Superato il primo dolore, guardò con attenzione questo uomo dalla pelle bruna, che le sorrideva in modo dolce. “Scusa se non ho potuto evitare che tu battessi il ginocchio”. Serena rimase un po’ seccata dal tu rivoltogli dallo sconosciuto. Andrea, come se avesse intuito i suoi pensieri, si presentò e in poche parole, spiegò perché era lì. Serena, vinta dalla sua naturalezza, a sua volta, parlando di sé, ruppe il suo imbarazzo iniziale:

“Insegno in Firenze in un liceo artistico, ma la mia vera passione è la pittura. Ho fatto una mostra, ma il successo è stato molto scarso, le poche tele vendute, poi, sono state acquistate da amici; ma non mi do per vinta, e la prossima volta sicuramente andrà meglio.”

Uscirono insieme per fare uno spuntino. No, lui non era fiorentino, ma aretino; amava molto quella città, soprattutto di notte, quando lungo l’Arno tutto tace. Allora era solito passeggiare lungamente.

“Sai l’Arno mi ispira, anche se non è più quello di una volta. Una volta, mentre passeggiavo da solo, sentii il bisogno di scrivere; trassi di tasca il taccuino e cominciai a comporre versi, non che io sia un poeta... no, sono solo un istrione, che ama vivere il momento, così come esso si presenta... Adesso ad esempio, questi istanti sono bellissimi per me, e il tempo si è fermato. In genere ultimamente sono piuttosto inquieto, ma qui con te mi sento leggero, disteso”.

Serena sorrise con dolcezza a queste ultime parole. Anche lei lo trovava simpatico, ma adesso si scusava, perché doveva proprio andare.

”Certo mi puoi telefonare per un’altra colazione”.

Andrea lasciata sotto casa Serena, s’incamminò lentamente, senza sapere dove andare.

Dopo aver vagabondato un altro po’ per la città, decise di tornare a casa, per prepararsi un piccolo spuntino, poiché gli era venuto un attacco di fame; e poi avrebbe lavorato un po’ intorno alle bozze su Alessandro e poi...poi... accidenti, quanto era bella Serena!

Sapeva pochissimo di lei, eppure se ne sentiva ammaliato. No, non avrebbe mangiato niente, né tanto meno avrebbe lavorato.

Appollaiato sopra una poltrona, Andrea si sentiva inquieto, aveva acceso e spento la radio almeno quattro volte. Infine andò in cucina, e rovistato nel frigo, prese due uova, le sbatté... al diavolo! Le gettò nel bidone, infilò il giaccone e via di corsa per le scale.

Doveva rivedere Serena, non poteva aspettare. Gli mancava l'aria.

C’era qualche cosa in lui che stava nascendo in modo imperioso, prepotente. Si sentiva come sopraffatto dalla violenza di questa emozione; era come se gli mancasse qualche cosa... come se i suoi polmoni fossero privi di ossigeno!

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Cosa avrebbe pensato Serena di lui? Forse lo avrebbe trovato sfrontato, forse avrebbe... " Al diavolo, troppe domande “ - si disse Andrea tritando l’ennesima sigaretta - vado subito da lei, al massimo mi sbatterà la porta in faccia e comunque vada saprò subito che cosa pensa di me”.

Serena aprendo la porta, rimase stupita nel vedere Andrea così stravolto. ”Certo entra, mi fa piacere vederti, ma non avrai avuto un incidente?”

Andrea aveva un nodo alla gola che gli impediva di parlare. Nell’appendere il giaccone urtò il tavolino, facendo cadere una maschera greca di creta, che andò in mille pezzi; nel tentativo di rimettere a posto, non sapeva nemmeno lui cosa, urtò malamente contro l’attaccapanni, facendolo cadere con un tondo sordo assieme agli abiti appesi.

Impacciato e rosso come un peperone, Andrea farfugliò qualche cosa d’incomprensibile ed il volto era così dispiaciuto, che Serena non poté fare a meno di sorridere.

Prendendolo per mano, lo mise a sedere su una poltrona, mentre lui si guardava intorno smarrito, come un piccolo bambino, scoperto dalla madre nell’atto di infilarsi due dita di marmellata in bocca.

Andrea stesso si trovava sbigottito per questo suo strano comportamento: lui formalmente così compito, sicuro di sé, si stava emozionando come uno scolaretto. Mai aveva provato emozioni simili. Serena osservava il volto di Andrea, la sua tensione. Era molto diverso da come lo aveva lasciato poche ore prima. Che fosse successa una qualche disgrazia?

”Ma parla, per piacere, non rimanere così in silenzio”. Andrea, inghiottendo saliva, guardatosi intorno, alla fine sbottò: “Scusa per la maschera rotta, naturalmente te la farò riavere, anzi potremmo uscire insieme per andare a comperarla, e... no? Ah! è già ora di chiusura dei negozi? Beh! Senti, forse posso tornare domani e... no, ascolta, cioè... vedi, io... ho sete... sì, ho proprio sete, puoi offrirmi qualche cosa?”

Serena fece per alzarsi, ma Andrea, prendendo il coraggio a due mani, la fermò: “Senti, da quando ti ho vista è successo qualche cosa in me che io stesso non riesco a capire; per me è strano, non sono uno che corre dietro ad ogni donna che incontra, so solo che il conoscerti mi ha sconvolto. Sento che ho bisogno di te, in che modo e perché non lo so: non conosco molto di te, so che ami dipingere, che insegni, che vivi sola, che...”

“ Non vivo sola - lo interruppe la giovane - ho i miei ricordi, a volte dolci a volte amari. E' finita da poco una relazione per me molto importante. Ho preparato quella mostra, di cui ti parlavo, come un diversivo; ho dovuto ridurmi stanca morta, altrimenti, non riuscendo a dormire, la notte per me sarebbe stato un vero inferno.

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Ascolta, tu mi sei simpatico, forse noi potremo essere buoni amici, non so se adesso, forse in seguito... Vedi, amare mi ha stremata e so che ho bisogno di tempo per riordinare le idee, comunque spero veramente che potremo diventare buoni amici.”

Andrea adesso cominciava a calmarsi; era il non sapere nulla di lei, che lo tormentava. Serena notata la sua distensione gli disse: ”Beh! senti che ne dici di andare a cena? Possiamo andare in ristorantino lungo l'Arno, ti và...?”

Mentre Serena si stava preparando per cambiarsi, Andrea gironzolava per le stanze attigue al salotto, dove Serena l'aveva fatto accomodare. Notò subito lo studio della pittrice e deciso entrò. Maschere africane, pelli e piccole statue balzarono subito ai suoi occhi. In un angolo due pelli di antilope sormontavano una piccola dea dell’abbondanza. Andrea rimase colpito dalla semplicità dinamica dei tratti di quella statua.

“La cultura nera racchiude un mondo sconvolgente ed affascinante, c’è una sensibilità spiccatissima“- disse Serena, sbucando da dietro le spalle di Andrea. “ Bisogna vivere in Africa, per comprendere qualche cosa dello spirito africano. Se vuoi, possiamo andare, io sono pronta.”

Serena amava il rischio ed era spericolata. Andrea non aveva mai visto guidare così avventatamente per le strette vie del centro fiorentino.

“Senti, per piacere, vai piano; se esce fuori qualcuno all’improvviso non faresti a tempo ad evitarlo”. Serena immediatamente rallentò. In silenzio, si trovò a pensare:” Tutti coloro che salgono sulla mia macchina, mi dicono sempre di rallentare, perché guido troppo velocemente; questa è la prima volta che l’ho fatto subito. E' vero, ha ragione lui! Se uscisse qualcuno da un portone non avrei fatto a tempo ad evitarlo. Come mai non me ne ero resa conto prima?”

Ci fu un lungo silenzio. Entrarono in un ristorante, sembrava piccolo, ma molto accogliente. Salirono al piano superiore. Il colore dominante era il rosa. Scelsero un tavolo d'angolo, apparecchiato per due.

”Devo dire la verità, confessò Serena, stare con te mi fa bene, mi rilassa. Sai, prima mentre guidavo e tu mi hai detto di rallentare, ho scoperto improvvisamente che avevi ragione tu; ho ridotto istintivamente la velocità e ho anche capito - disse stringendo la mano di Andrea - che vivere adesso ha importanza anche per me. Prima non mi importava molto di quello che facevo. Ho lavorato duramente per preparare la mostra che ho presentato, ma alla fine ho scoperto che i risultati non mi interessavano affatto. Per quanto riguarda l’insegnamento poi, anche lì mi sento vuota; forse ho sbagliato metodo,pretendendo dai ragazzi qualche cosa che forse era importante solo per me, ma non per la loro formazione; non mi è riuscito avere un contatto reale con loro: avevo perso l’entusiasmo iniziale... quando c’era ancora Claudio...ma, adesso Claudio non c’è più...”

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Una lacrima solcò la guancia di Serena. Andrea diventò ancora più conciliante, comprendendo che l’amica aveva bisogno di sfogarsi...

”Chi è Claudio, Serena? Ormai me ne hai parlato più volte, disse Andrea, versandole del vino rosso nel calice”.

Serena si soffiò il naso, beve un sorso di vino, tagliò un pezzetto di fiorentina, ma rimase con la forchetta in aria senza mangiare, mentre lentamente i pensieri, cominciarono a prendere una forma concreta...

“Claudio, sai, era più giovane di me di due anni. Siamo stati assieme tre anni, poi a venti anni è dovuto partire come militare di leva nel corpo degli alpini. E’ morto sotto le armi: ma ti dico una cosa... Per me lo hanno ucciso i suoi comandanti. Ordinarono una esercitazione in alta quota; le condizioni del tempo erano proibitive; una valanga travolse un gruppetto, tra loro c’era anche Claudio. Quando i soccorsi arrivarono, era ormai troppo tardi. Claudio è morto così, stupidamente, sotto la neve a causa di gente, che parla di disciplina, di patria, di onore, ma che non ha il minimo rispetto umano per quei ragazzi, che sotto il loro insegnamento avrebbero dovuto diventare uomini maturi.

In zona non c’erano nemmeno le squadre scelte per il soccorso alpino immediato. Occorre pochissimo tempo per morire assiderati sotto una valanga, per cui se non si interviene tempestivamente...

So che le cose andarono così, perché me le raccontò un compagno di Claudio, che aveva partecipato allo stesso campo di addestramento. Venne a dirmelo come tornò da una licenza. Erano molto amici, e da compagni erano cresciuti politicamente assieme. Sai per i primi sei mesi ero come inebetita. Non sapevo cosa fare, cosa dire. Scrissi alla caserma, ma molto dopo ricevetti una risposta evasiva: molto rincrescimento, ma d’altronde, chi avrebbe potuto prevedere?

“Sai, no, come fanno le Autorità nei confronti della gente comune, mandano un telegramma, firmato da qualcuno, che è spiacente a nome del Popolo repubblicano e tutto finisce lì; in realtà non viene fatto niente per cambiare le cose, per cercare i colpevoli ed eliminare le cause, che determinano queste disgrazie. In Italia, caro Andrea, in questi tempi di pace, sotto le armi muoiono circa duecento ragazzi all’anno. La maggior parte sono vittime di gente senza cuore, a cui poco importa la vita degli altri. Sotto le armi un soldato è poco più di un numero, e chi ha i gradi, le stellette può gettare sulle spalle dei sottoposti le proprie paranoie. No, Andrea, assassinio per negligenza è stato e assassinio rimane”.

“A scuola andai giù, non mi riusciva di parlare di cose positive coi ragazzi; sapevo che non potevo gettare su loro la mia disperazione, per cui spiegavo solo Storia dell’Arte, però pretendevo che quei giovani ragionassero come uomini maturi, dimenticandomi della loro giovane età. Era più forte di me: non riuscivo a capacitarmi, non potevo accettare l’idea che un ragazzo vitale come lui, fosse morto in un modo così idiota.

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Mi sfogai molto con la pittura. Dipingere mi esauriva. All’inizio facevo uso di un taglio netto, radicale; le miscele che usavo erano violente, inquietanti. Occhiaie profonde segnavano il mio volto impallidito. Dovetti fermarmi; chiesi ed ottenni per cure mediche quindici giorni di permesso, nei quali smisi di dipingere e di piangere.

Col tempo, ripresi in mano i pennelli; a poco a poco i colori cominciarono ad assumere sfumature più morbide ed i volumi ad essere più armonici, più dolci. Riscoprii con occhi nuovi Alessandro Botticelli, rimanendone incantata. L'apertura armoniosa dei suoi spazi, la dolcezza dei suoi colori vivi, le sue sfumature brillanti erano riusciti a trasformare anche una scena macabra in un racconto serenamente potente.

Mi ha dimostrato che la pace può essere raggiunta anche in situazioni tragiche, disperate. Hai presente quel dipinto in cui la fantesca di Giuditta tiene sulla testa il canestro contenente la testa di Oloferne, e che con passo, come di danza, incede elegante dietro a Giuditta?

La calma olimpica, che niente può turbare, emanata dal volto di Giuditta, è come una luce, che dall’alto irradia su ogni angolo del dipinto. Anzi quella pace è talmente potente, che attirare la serva, come un potente magnete fa col ferro. Anche la domestica, come trascinata da una forza irresistibile, cammina con leggerezza, come danzando, dietro l’ineffabile padrona; tiene quel cesto con grazia toccante, come se si trattasse di un canestro di fiori, invece contiene la testa mozzata del più terribile dei nemici d’Israele, quella di Oloferne.

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9. “Pace vo’ cercando“ ma non ne trovo"

La pace è la costante che rientra, come pietra di paragone, nell'opera dell'aretino Petrarca, ed anche nei dipinti di Alessandro il Grande: Botticelli.

Sia la Primavera che la Nascita di Venere con l' armonia dei volumi e per i temi allegorici affrontati, mi ricordano la Ineffabilità e il Mistero che avvolge l’Essenza della Gioconda. Solo la benedizione di Dio può ispirare l’artista a concepire opere di questo genere.

La purezza che permette all’uomo di superare la meschinità della realtà di ogni giorno - in una società incapace di vivere una vita serena - mi sembra la parola chiave che esce fuori dall’opera di Alessandro. La sua delicatezza, armonicamente potente mi ha commossa, determinando in me catarsi sperimentata”

” ...Hei! - fa Andrea - se continui così, mi suggerirai una fonte interpretativa inesauribile per il lavoro, che sto facendo su Alessandro”.

” Dai, non scherzare - riprende Serena. La Primavera, col suo volto ineffabile esprime la Speranza che trionfa olimpica sulla Morte: quella Speranza, che Dio invia tramite i Suoi Venti. Essa è prontamente accolta dal Tempo della Terra, che dispiega il suo manto su Lei; chiunque vuole veramente capire la Primavera, deve con rispettoso pudore togliere quel manto.

La serenità è possibile perché Dio invia una Era nuova in terra; e chi lotta, in modo perfetto, proprio come Giuditta, può mantenere la propria Pace e trasmetterla ad altri, affinché questi possano comunicarla ad altri ancora...".

"Insomma è stata proprio questa certezza, entrata in me dai dipinti di Alessandro, a trarmi fuori dall’apatia in cui ero caduta. Inutile dire, che ho passato momenti di vera libertà negli Uffizi; è stato come se le sue opere mi avessero parlato nel silenzio. Non dimenticare che la vita stessa di Alessandro si è mossa nel mistero!

Ho cominciato a riaccostarmi agli altri.

E' possibile conseguire un rapporto d’armonia col nostro prossimo?

Questa è la domanda che improvvisamente ha cominciato a nutrire i miei pensieri.

Ho riallacciato le amicizie, che avevo coltivato prima di conoscere Claudio. L’eccessiva complessità della vita frenetica che mi circondava, mi aveva spinta ad interessarmi della cultura nera, particolarmente della civiltà etiope, e da lì sono risalita fino a quella egizia. Le conoscenze magiche di quelle culture mi hanno affascinata. La loro sapienza

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esoterica, espressa compiutamente con l’edificazione delle piramidi, è la realizzazione di una conoscenza superiore e stellare, collegata al Cosmo Uno, che ciclicamente interviene nella vita degli umani. Fu in quella ricerca, che per la prima volta udii parlare dei Sufi.

I due giovani si guardarono a lungo negli occhi con ammirazione. Serena non poteva più parlare e i suoi occhi si persero in quelli di Andrea. Emozioni dolcissime, ma irrefrenabili, esplosero in lei sconvolgendola. Non esisteva più niente, c’erano solo due mani, che uscite finalmente da una notte glaciale, si stringevano freneticamente.

“Certo - Andrea - andiamo a casa tua”.

Una notte meravigliosamente lunga li avrebbe attesi.

”Sai, Andrea, stai riempiendo il vuoto della mia vita, mi piace ascoltare la tua voce, quello che dici. Mi piace il tuo modo di vivere, di sentire le cose. Hai la passione. La passione è la garanzia di vita, perché spinge a vivere l’attimo in modo pieno. Ho voglia di vivere e ... di vivere con te.

Perché non lasciano Firenze per qualche giorno, e ci facciamo un viaggio assieme..? Aspetta, non mi rispondere subito, voglio che tu mi capisca bene, poiché io non ho assolutamente l’intenzione di legarti a me.

Per te, probabilmente questa notte è stata una notte come tante altre; per me invece ha un valore speciale. Tu sei completamente libero nei miei confronti e puoi fare ciò che preferisci, l'unica che non voglio è che tu nutra per me commiserazione o pietismi simili, per la mia infelice storia con Claudio.”

Andrea la guardò con un dolce rimprovero.

“Tu sapevi già quello che provavo per te, senza conoscere la tua storia con Claudio. Io non posso avvicinarmi ad una persona solo per pietà. Ti amo, ti amo veramente. Non avevo mai provato niente di simile. Mi sei scoppiata nel cuore con la violenza dell’uragano, e tremo al solo pensiero che domani potresti non esserci. Andiamo a Grado: ti va? Telefono a Patrizio e partiamo immediatamente. Il lavoro su Alessandro potremmo vederlo assieme, se vuoi! Credo che dalla nostra collaborazione potrebbe nascere qualche cosa di veramente valido, anche professionalmente; e in ogni caso avremo l'opportunità di conoscerci meglio.

Scrivere piace e molto! E' anche un ottimo mezzo per comunicare cogli altri. Nel mio tentativo di interpretare l’opera e la vita di un Autore cerco sempre di visualizzare, nonostante i miei limiti oggettivi, ciò che questo ci può insegnare oggi.

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Può anche darsi che, a causa della formazione personale che mi guida nell'indagine e nello stendere il saggio, io finisca col forzare l’immagine dell’artista, finendo per presentarlo come è apparso a me, e non come veramente ha vissuto. Questo è un rischio che un ricercatore deve essere sempre pronto a correre; se prevaricherò, ne pagherò lo scotto.

Quando studio la vita e l'opera di un autore, lo faccio cercando di comprendere l'origine dei principi, che l'hanno ispirato nel lavoro, nel tentativo di ricondurre il suo insegnamento ai problemi del nostro presente. La Verità, in quanto tale, è eterna e non cambia; sia che agisca visibilmente o invisibilmente nel mondo dell’uomo. Ciò che cambia visibilmente nel nostro mondo è l'acquisizione di un nuovo modo di vita, che soggiace ai ritmi cangianti del tempo. Questi movimenti costruiscono una storia nuova, chiamata progresso, o ancora meglio, ma in modo non molto chiaro, evoluzione.

Il bimbo cresce e si trasforma fino a divenire anziano; le cose che si confanno alla natura del vecchio, esteriormente, sono diverse da quelle che si confanno alla natura del giovane; l'equilibrio di questi due mondi ruota attorno all'asse dell'Essere, presso il quale non esiste mutamento.

L’essenza della qualità della Vita è sempre una. I Principi dispiegano nel tempo un’esistenza evolutiva; essi non cambiano mai in qualità di contenitori dei contenuti. I contenuti invece variano con lo svolgersi della matassa dell’Esistenza a seconda dei tempi, dei luoghi, della qualità del movimento e dei volumi operativi.

I contenuti si devono adattare alla sensibilità dei tempi nei quali stanno vivendo. A volte la comunicazione è effettivamente tutt’altro che facile, a causa del disagio intellettuale nel quale ci stiamo trovando. Stiamo vivendo in una epoca particolare, in cui i Principi sono messi in discussione ovunque, ed il particolare senza ali viene gabellato come universale.

Chi non sa, presenta se stesso come sapiente! Tutto questo mi ricorda l’attualità della polemica, tutt’altro che marginale, fra Socrate e i Sofisti; tra la loro metallica ragione - capace di azione nel mondo della logica discorsiva, ma incapace di navigare e pescare con frutto nell’Oceano dell’Essere - e l’intelletto, fuoco primordiale e anima delle cose, che intende ed opera con altri canali conoscitivi.

Credo che nel nostro pianeta esistono Esseri, che in qualità di uomini e donne, hanno scelto volontariamente di vivere sulla terra, per permettere all’Umanità di scoprire la propria origine come specie.

La stirpe umane è figlia del Cielo e della Terra nel contesto delle galassie, che da sempre guardano all'evolversi della vita sulla terra con un certo interesse.

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In questi nostri tempi la loro attenzione si va accentuando; l'età dell'Acquario veniente indica che un mondo sta finendo e che un altro sta nascendo.

Questi Esseri, nelle loro finalità effettive, passano per lo più ignorati. Come Pitagora, ad esempio.

Pitagora era solito dire, che tre sono i bipedi: uno l’uccello, un’altro l’uomo, il terzo un’altro essere ancora....E’ la possibilità di scoprire questo terzo essere, che mi lascia senza fiato.

Alessandro Botticelli, in questo senso, ha qualche cosa di magico nel suo operare, che mi attira; ma ancora non sono riuscito ad inquadrare bene questa mia sensazione".

-“E’ bello tenerti per mano, sai? E’ come se il tempo, cigolando si fermasse, per fare posto al profumo dell’infinito."

L’incanto scende. Un profumo misterioso, emanato dal cuore delle cose, impregna l’aria fecondandola di luminoso. I colori, diventati viventi, svelano visioni insospettate dell'anima...Azzurro…Viola…Bianco… poi Celeste… e Verde – per rigenerazione.

"Quando mi innamoro i miei occhi divengono più acuti, vedo cose conche in condizioni normali non so vedere; allora, in quella condizione, anche le piccole cose assumono una importanza rinnovata e vitale.

Il sorriso di un bambino lo vivo come un invito alla purezza; la bellezza perfetta di un fiore raccolto in modo delicato, mi dice invece, che l’armonia universale può essere colta, fermata perché l'attimo, anche se breve, reca realmente in sé la profumata traccia del Tutto divino.

Si, la Natura parla veramente al cuore innamorato e svela segreti ancestrali”.

“Ti ringrazio Andrea, perché hai contribuito ad accendere il mio cuore. Ora mi guardo attorno e danzo. Ghirlande di fiori odorosi partono da ogni punto della terra incontro al sole. Ho un forte desiderio di essere buona, di amare tutti, anche quelle persone che fino a ieri non mi dicevano nulla, e che consideravo come frivole o ancora peggio. Il colore predominante in questa fase è Giallo Oro.

In seguito a questa “operazione” alchemica posso percepire l’importanza della grande primavera del risveglio, che è per tutti e di possibile realizzazione attuale: e il suo colore è il Verde.

Esiste un Sapere unico, presente in ogni tempo, al quale possono attingere uomini e donne di ogni età, di ogni epoca.

Chi può agire consapevolmente in questo mare è re; re nello spirito del suo mondo; questi sovrani passano inosservati agli occhi dei molti,

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poiché si presentano come umili falegnami, come fabbricanti di tende o di tappeti, oppure come erboristi e così via.

Loro hanno riportato, ad una terra che ha dimenticato, i valori della vita, svelandoli a coloro che possono e vogliono ascoltare. Questo vale per Adamo, Abramo, Mosè, Gesù, Maometto...Krishna, Buddha, Lao tse ... per tutti coloro che hanno seguito la via della Verità, cercando … per tornare alla comune Sorgente.”

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10. Impara a nuotare nel vasto oceano.

“Occorre un ardire cosmico; l'uomo è figlio dell’universo e deve trovare il proprio posto nel respiro universale, che ritmicamente genera ogni cosa. Tutto ha un senso e l’uomo è un ordinatore, che deve diventare amministratore consapevole nella terra."

“C’è un fuoco in ogni uomo, che tende al Fuoco Uno. Al Dio Uno. L’uomo deve svegliarsi. Andrea, ti parlo della via del risveglio. Come ti ho detto il mio inizio è stato con Botticelli. Lui ha sconvolto, con la sua pittura, la mia esistenza. Alessandro è uscito potentemente fuori dal mondo esclusivamente umano.”

“Non si può chiudere la porta in faccia all’eternità. Far questo significa costringersi alla morte. Sai, io contemplavo la Giuditta e restavo ammaliata dalla calma luminosa, che l’animava in un momento altamente drammatico. Anche la Giuditta del Caravaggio è meravigliosamente umana e sconvolgente, ma in un modo molto diverso, e questo aprirebbe un capitolo a parte sullo splendore del Merisi!

Scusa la mia digressione, torniamo ad Alessandro. La domanda che mi ponevo era questa: come poteva Giuditta trovare la calma dopo la violenta vicenda della decapitazione di Oloferne?

Quella calma serafica trovava una forte conferma anche nella pacatezza titanica dei colori, che conferiscono un ritmo soprannaturale all’intero quadro. Come è possibile, nella violenza dei sentimenti che esplodono con ritmo sfibrante, trovare la pace? Quella Pace non è forse la stessa espressa dalla Venere, che nasce attesa con trepidazione e orgoglio dal Tempo, come unica speranza di vita per la Terra? Ecco allora, che la Venere esprime l’Amore divino che opera in mezzo agli uomini. Che cosa se non l’Amore di Dio, può donare la calma, anche nel mezzo della tempesta più sconvolgente?”

“Nel quadro di Giuditta sono visibili, nelle sagome delle colline, molti cavalieri, che però sembrano essere evanescenti. Manca loro protagonismo e realtà; potresti quasi dire, che la loro unica funzione è solo di paesaggio/passaggio; hanno una funzione descrittiva e il loro compito fondamentale non è quello di essere guerrieri vigili, ma di passare come inosservati in una guerra in corso, che è stata condotta e vinta da Giuditta, in una dimensione olimpica di passeggiata campestre. Accanto alla storia ufficiale evidente, se ne muove un'altra celeste, che è al di fuori di schemi solo umani.

“ Insomma ho cercato Dio, caro Andrea; ho dato il via ad un viaggio che non ha più ritorno, perché trasforma radicalmente colui che lo inizia.

Se un uomo non si stanca di cercare ha sempre la possibilità di trovare; finché chiami, ti puoi sempre attendere una risposta.

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Esiste un sapere unico, che custodi gelosi hanno tramandato di epoca in epoca a pochi iniziati. Mani premurose vegliano attorno agli uomini. I cattolici le chiamano angeli. Non sono cattolica ma neppure protestante; le loro violente diatribe non m’interessano; credo che entrambe le Chiese, con tutte le loro sfumature, abbiano perso qualche cosa da qualche parte; penso che si tratti della purezza e dell'organizzazione del primo cristianesimo, forse dovremmo prestare più attenzione al mondo cristiano ortodosso.

Credo in Gesù, Figlio di Dio e nella Sua Resurrezione. Credere in Dio significa amare i fratelli: tutti gli uomini sono fratelli. Per sottolineare questa fratellanza, i Primi Cristiani vivevano anche con la proprietà in comune; in fondo alcuni miei amici hippie non si sono inventati niente quando vorrebbero per tutti una vita in comune. C'era già chi viveva tutto questo!

L’inferno del quale spesso si parla tanto, a proposito e a sproposito, trova una sua prima radice qui, nel mondo ingiusto e insanguinato, che gli uomini, accecati dal proprio egoismo, hanno edificato.

Ma se l’inferno trova già le sue radici qui, ciò vale anche per il paradiso. In effetti il Regno dei cieli è nel cuore dell’uomo, come ha detto Gesù Cristo, risvegliando i dormienti.

Ciò significa che le colonne di eternità passano anche per la terra, trovando il loro punto di appoggio in Cristo Gesù, l'Uomo Universale, che possiede i rigenerati codici genetici dell'Umanità: in questo consiste l'essere figli dello stesso Padre. Un' unità genetica che, presente in tutta la creazione, trova la sua somma nell'Uomo Universale.

Questi vortici di profumi sacri si elevano verso il cielo. L’anima c’ é sempre stata nell’eternità di questi vortici/colonne. Adesso deve compiere un cammino consapevole di risveglio.

Gesù: il Re dei Re, il maestro dei maestri, ha portato sulle sue spalle il peso dell’Universo intero, per portarlo al compimento. L’anima si deve svegliare, perché era prima che questo mondo fosse. L’anima deve aprirsi al fuoco universale, per espandere nella creazione sacra la sua origine celeste. Credo nel risveglio: Gesù è l’alfa e l’omega. Ma anche per Zeus può dirsi lo stesso:

1 Zeus nacque per primo, Zeus dalla fulgente folgore è l’ultimo;

2 Zeus è la testa, Zeus è il mezzo: da Zeus tutto è compiuto;

3 Zeus è il fondo della terra e del cielo stellante;

4 Zeus nacque maschio, Zeus immortale fu fanciulla;

5 Zeus è il soffio di tutte le cose, Zeus è lo slancio del fuoco infaticato.

6 Zeus è la radice del mare, Zeus è il sole e la luna;72

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7 Zeus è il re, Zeus dalla fulgente folgore è il dominatore di tutte le cose.14

“Hai mai letto niente di Ermete Trismegisto, Andrea? Io mi sono interessata di astrologia e alchimia. Nel Medioevo queste discipline erano ancora coltivate come Scienze vere, capaci di migliorare la qualità della vita. Sapevi che anche diversi papi, fino al rinascimento se ne sono occupati, e con successo?

Con lo studio dei socratici e dei platonici mi sono avvicinata al mondo orientale. Ciò mi ha portato anche allo studio del mondo egizio. Gli iniziati egiziani sapevano, che Dio è Uno, come anche Krishna affermava. Mosè ebbe il compito di svelare il caposaldo di tutte le religioni esoteriche: Dio è Uno e si rivela storicamente agli uomini.

Mosè riunì intorno al culto del Dio Uno un popolo intero che, sottratto alla dominazione egiziana, fu condotto in una nuova terra, dove col nuovo nome di Israele, avrebbe iniziato una Storia in novità di vita. Nella storia di questo popolo tutto, anche il loro codice sociale e politico, trae origine dal patto fra Dio e l’ Uomo.

Mosè ubbidì a Dio, ma non poté entrare nella terra promessa per la disobbedienza a Meriba, però la vide da lontano; un altro grande doveva aprire le porte del regno non ai solo Ebrei, ma a tutti. Sarebbe apparso con la maturazione dei tempi cosmici.

Altri uomini, che ricevettero la stessa missione di Mosè non ubbidirono e i loro popoli rimasero schiavi delle superstizioni e delle menzogne del nemico spirituale.

Gli Ebrei, come Mosè stesso aveva predetto in punto di morte, si scostarono in seguito dal patto, uccidendo i profeti, che avevano il compito di mantenere vivo nel cuore degli uomini il patto fra loro e Dio.

Gesù, col suo avvento cominciò a predicare ad un popolo, per arrivare, con l'attività dei suoi discepoli ad una religione dell’Umanità intera; una religione per tutti, incentrata sul Dio Uno che chiama a sé, in amore, tutti gli uomini. Il Cristo predicò, con potenza, la necessità di tornare all’Amore di Dio, presentato non più come Nome inaccessibile, ma come Padre premuroso nei confronti dei figli disattenti, accecati dal Maligno.

Mosè dovette piegare la magia dei sacerdoti egiziani, per aprire la strada a Gesù, che, completando l’azione di Mosè, avrebbe preso con la rete della resurrezione non solo i discepoli del maligno, ma il Satana stesso.

Sono molte le cose che in questo contesto non comprendo, però sento che la risposta definitiva si trova dentro ciascuno di noi. In ogni uomo c’è la scintilla per giungere a Dio. Questo è il viaggio più importante

14 “La nascita della filosofia” Fr.A71 Giorgio Colli pg.1373

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da compiere: l’uomo risorge sulle proprie ceneri per incontrare il Dio vivente. Questa meravigliosa avventura, che attende ognuno di noi - indipendentemente dalle supposte differenze religiose, è il cuore del Vangelo. Cristo non appartiene ai soli cristiani, ma a tutti; perché la divinità è in tutto e tutti."

"Quando incontri lo Spirito del Risorto nella tua vita, tutto viene a cambiare. E’ la stessa cosa che capita agli elementi chimici della materia, quando essi sono sollecitati da fonti di calore, che li fanno vibrare a ritmi più accelerati; con la seguente rottura dei vecchi equilibri, si formano nuovi aggregati molecolari. Quando l'energia d'amore del Risorto è riconosciuta dal Cuore, in quel tabernacolo divino avviene una fusione nucleare, con la conseguente generazione di essenze angeliche. L'uomo comincia a sentire e a vivere in armonia con l'energia vitale, che pulsa in tutto il mondo manifestato e non..."

"Iniziano scambi vibrazionali con un mondo esterno, che viene sentito come interno, contenuto nel cuore allo stesso modo della castagna, che contiene in sé il castagno."

Andrea, rigirando la schiena al sole, annuiva rapito.

“Certo Serena, le cose di cui tu parli mi accendono il cuore; voglio documentarmi meglio su ciò di cui tu parli, ma qualche cosa forse l’ho capita, ad esempio quando tu affermi l’unità del genere umano, ci credo anch’io; ma che intendi per Risveglio? Hai consigli da darmi?”

Per tutta risposta, sorridendo Serena si alzò, allontanandosi lentamente a piedi nudi sulla soffice erba del prato.

Andrea, sconcertato la guardò allontanarsi, poi appoggiando la fronte sul braccio, riprese la posizione supina, che aveva avuto fino a poco prima.

Aveva proprio voglia di riposarsi un po’. Serena era sempre un vulcano e non solo di giorno! Molto generosa, si occupava davvero di lui.

Lei ai suoi occhi era preziosissima. In più occasioni, suo malgrado, aveva scoperto di esserne molto geloso. La gelosia! Per lui era stata una sorpresa piena. Non credeva di essere capace di provare una passione simile. Lei gli era scoppiata dentro con violenza estrema, e lui non poteva che rispondere da estremista. Se non gli fosse capitato, non avrebbe mai creduto, che una passione, provocata da una volontà di possesso smodato, potesse trasformare talmente un uomo.

Si scoprì così mancante e incapace di vero Amore, di quell’amore che vive per la gioia dell’altro. Come poter vivere serenamente il valeo si vales?

Sentiva sempre più la necessità di divenire migliore per lei.

“Devo divenire più bello dentro”- si diceva.

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“Più bello per lei, perché lei merita un Andrea migliore, che se non c’è, va’ inventato.”

“ Un uomo nuovo per te: questo voglio essere, Amore. Ti amo molto più di me stesso. Sei più del sole, senza di te sono meno che nulla; non potrei nemmeno esistere...”

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11. Quando la ricerca brucia come il fuoco.

“Una mano accarezza la nera fronte del cavallo, mentre l’altra batte piccoli colpi sul collo vigoroso dell’animale. Cavallo e cavaliere sono uno. Allo sguardo di volontà dell'uomo fa eco il nitrito del cavallo; il giovane, balzato sulla groppa del cavallo, lo cavalca a pelo. Il cavallo si impenna, nitrisce focosamente... e via... Inizia d'un balzo la grande corsa.

Sotto gli zoccoli alati si snodano colline e pianure. Nella foga della corsa, la testa del cavaliere viene quasi a sfiorare quella dell’animale, tanto che cavallo e cavaliere sembrano una cosa sola; l’uno fuso nell’altro. Gli occhi brillano per l’eccitazione. Nessun ostacolo sembra capace di fermare quella corsa ardente. Il fantino sa come ben condurre il cavallo e questo risponde in modo magnifico.

Con un colpo secco del tallone, il giovane stimola l’animale, che accelera l'andatura. Ben presto vengono superati uno dopo l’altro i vari Paesi dello scientismo, della cultura saccente e anche quello della falsa conoscenza; finché il cavallo, giunto in prossimità del mare, lì s’arresta per qualche attimo, mentre lo zoccolo batte ritmicamente il suolo; poi impartito l'ordine, divorata rapidamente l’ultima cresta, quella ripidissima dell’educazione benpensante, il cavallo spicca il volo librandosi nel vuoto. Il cavaliere, eccitato e felice, si regge ancora più saldamente alla criniera dell’animale.

Non più falsa scienza, non più luoghi comuni senza senso. Ora, dall’alto, può guardare nel cuore delle cose, scoprendovi una luce insospettata. Ebbro di felicità, la sua esaltazione non conosce più freno."

“Donna mia, sono alla conquista di nuovi orizzonti per te. Voglio prendere il cielo nelle mie mani, comprendere il segreto della luna e porlo ai tuoi piedi. Non so vivere per me stesso e tu sei l’astro luminoso, che guida ogni mio passo. Non ho niente altro che te e per te voglio sfidare l'ignoto. Il cavallo è fidato e non ho paura degli spazi siderei. Al polso della mano destra ho legato il fazzoletto coi tuoi colori. Voglio combattere per te. La galassia non avrà più segreti per me e racchiuderò i venti in un otre per portarli ai tuoi piedi. Voglio domare l’orsa maggiore e trasformarla per te in un canto d’amore. La via lattea diverrà un giardino di rose, dove tu potrai riposare. Se l’uomo ha un fuoco in sé stesso, voglio svilupparlo in tutta la sua potenza. Voglio! Volere è potere: così insegna l’antica sapienza. Sto percorrendo i sentieri più segreti, quelli interiori, quelli che svelano il segreto dell’esistenza.”

“Serena mangia questa arancia, racchiude il segreto delle Esperidi e poi ti darà nuova energia dopo la tua passeggiata.

“Andrea - nota stupita Serena - nei tuoi occhi vedo una luce strana, che prima non c’era, cosa è successo? Cosa hai fatto mentre ero via? Non avrai visto una ragazza più bella di me?”- dice Serena scherzando.

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“No, mia Regina, tu sei la più bella del reame; il fatto è che il mio cuore palpita d’amore per te, ed è nelle tue mani, puoi farne quello che vuoi. Da quando ti conosco, è come se un’altra persona si muovesse in me. Qualche cosa si muove in me. Ho un po’ di paura, sai? So che mi sto movendo nel mondo dello spirito, ma ho paura un po’ della grande vertigine. Sto volando alto, ma guardare giù mi dà stordimento; devo imparare a volare con le mie ali, nessuno può prestarmi le sue. Devo trovare le mie, devo trovarle in me. Serena, vuoi volare con me? Sono uscito dal paese della cultura borghese.

Rifiuto tutto per ricostruire tutto.

L’Amore deve essere la base per l’azione dell’uomo. Ho rifiutato la cultura euro-anglo-americana perché privo di amore. Il vecchio Occidente di derivazione europea, considera l’amore per gli altri e per tutto ciò che vive come una falsa illusione o addirittura, come una debolezza: in realtà falso è tutto quello che non si basa sull’Amore.

Ti amo, Serena, ho bisogno di te”.

“Andrea - risponde la donna - cammineremo insieme per questo viaggio, finché avrai bisogno di me. Anche io ho necessità del tuo consiglio. Ricordati però che l’illuminazione non si capisce, ma si esperimenta; nessuno può parlartene per fartela capire; è come se tu volessi spiegare ad un nato cieco, cosa è il colore di un petalo di rosa...”

“Sentii parlare tempo fa di un uomo autorevole, certo delle cose che faceva. Un uomo di successo, avresti detto. Anche molto colto. Essere popolare era per lui naturale. Aveva il dono della simpatia. Ripeto, credeva molto in quello che faceva. Per lui l’uomo era come una freccia, che deve raggiungere il suo proprio centro, tramite la consapevolezza della propria ignoranza. Se ciò avviene si ha l’identificazione fra l’oggettivo e il variabile; in questa unione non ci si perde, perché è dalla partecipazione, che la vita fiorisce. L’uomo è figlio del cielo e lì deve tornare. Occorre cercare in se stessi la verità per giungere alla natura, all’universo e a Dio. Non scrisse nemmeno un rigo, poiché lo scrivere toglie l’immediatezza al pensiero, annullando il senso profondo della Memoria, come sforzo personale di vita. L’Essere è oltre la capacità descrittiva dell’uomo.

Lasciò un gruppo di discepoli, ed alcuni misero per iscritto alcuni suoi pensieri.

“C’è uno spirito vitale in te: aiutalo a partorire”.

Credeva nella persuasione divina e istruì i suoi discepoli personalmente, affinché ognuno potesse trovare, secondo le sue forze, la propria radice. Occorre aiutare gli altri a fare partorire quel fuoco, che arde nel petto di ogni uomo.

“Arte maieutica”, disse.

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“Arte di fare partorire. Ci sono degli orizzonti sconfinati, che attendono l’uomo svegliato. Svegliarsi è risorgere. Risorgere significa che il tuo spirito, la tua forza vitale, s'è scoperto essere uno con l’energia della vita, che si manifesta a livelli sempre crescenti; il crescendo è delimitato dal tuo sviluppo personale.

“C’è una sinfonia, un’armonia cosmica: ritrovarsi in quella, ecco l’imperativo. Salire, anzi risalire. Risali alla vita. C’è un prezzo da pagare. C’è chi non vuole, che tu risalga alla vita.

Ci sono forze che ti aiutano: i fratelli maggiori, o dei, se preferisci chiamarli così. Ci sono forze ostili, che ti ostacolano, perché non vogliono, che tu raggiunga il Sole.

Alcuni uomini seguono i fratelli maggiori, altri invece sono strumenti dei figli del nemico. Questi ultimi lo invitarono, coi codici delle loro in mano, a bere la cicuta. Lui la bevve per dimostrare, che il Bene trionfa sempre; anche se per dimostrarlo, a volte, è necessario uscire dal corpo, deponendo la veste. Poi solo morendo è possibile mostrare una particolare via di verità a chi resta; dopo la morte del veicolo dell'anima, lo Spirito, fatte le esperienze che doveva fare nella Terra, rientra con maggiore consapevolezza nell'Oceano rifulgente da cui proviene.

Morendo si risuscita a vita eterna. Morendo alla separazione, riconoscendo l’unità dell’origine, si assapora la libertà nello spirito.

Questo destino è proprio di chi, morto all’ora giusta, compie ciò che doveva realizzare.

Muori all’ora giusta, come testimone consapevole dell’energia della vita, dopo avere svolto la missione che il dio ti ha dato da svolgere. Risorgerai allora. Devi morire per rinascere più bello. Solo ciò che muore può dare frutto, come il chicco di grano. E la morte è solo apparente, perché pur morendo il chicco rivive nella spiga e nei frutti che ne deriveranno. Gesù è il santo seme, che vive in coloro che credono in Lui; coloro che credono in Lui vivono in Lui e di Lui.

“Quando dimostri che si può vivere in un modo diverso dal loro, quello della maggioranza silenziosa, che sprofonda sempre più nel pantano del conformismo senza cuore; quando dimostri vivendo, che esistono orizzonti nuovi, al di sopra della morale della cosiddetta gente normale e sempre per bene, ti vorranno uccidere.”

“Quando fai capire loro, che stanno vivendo nell’errore, non sopporteranno la tua luce, e poiché non vogliono aprire il loro cuore alla verità, ti uccideranno, perché tu parli d’amore e dai a loro un esempio di vita rinnovata. Invece di accettare, per seguire, comportamenti migliori, si irrigidiscono e ti rifiutano. Cercano di isolarti prima, sperando che possa bastare l'indifferenza a metterti fuori gioco; ma presto si accorgono, che non si può separare il calore dalla fiamma. Ti dicono che sei pazzo, perché hanno terrore di te. Ti devono uccidere perché hanno un timore panico di

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te. Ma loro muoiono nel momento in cui credono di averti ucciso. Tu invece esci dal corpo, e risorgi a vita nuova. Io credo che l’uomo morendo superi un esame, come è successo per tutti gli uomini di Dio, che nel corso delle epoche hanno dovuto mostrare la loro fede, anche davanti al carnefice.”

“Chi regge fino alla fine, vincendo il buon combattimento, non solo erediterà una corona eterna, come ha fatto Gesù, ma anche crescerà nelle gerarchie spirituali. Così i combattenti vittoriosi potranno aiutare i figli di Dio, che rimangono in terra. Ogni uomo svegliato, sull'esempio dell' esistenza terrena di Francesco d’Assisi, può scoprire in se l'energia del Cherubino che viene da Oriente".

“Per favore metta più panna nelle fragole, grazie così va bene. Serena, potresti pagare tu? Ho lasciato i soldi in macchina”.

“Tra qualche giorno rientriamo a Firenze, come d’accordo, no? L’articolo su Alessandro Botticelli lo abbiamo terminato: grazie ancora per il tuo aiuto.

Credo proprio che comincerò ad interessarmi alla attuale crescente diffusione della magia in Italia. Conosco uno studioso torinese, appassionato d’esoterismo. Credo che mi mostrerà dei libri interessanti, oltre che a darmi stimoli per la mia ricerca.

La tua attività di insegnante può darti una grande opportunità, Serena, perché tu puoi trasmettere agli altri ciò che sai. E’ bellissimo comunicare agli altri, soprattutto a giovani anime desiderose di sapere, quello che hai scoperto coi tuoi studi. Sii sempre più consapevole dell’importanza del tuo lavoro. Penso che il problema più serio nel rapporto alunno-docente sia quello di sapere adottare un metodo di insegnamento corretto per ogni alunno, sapendo che ciascuno ha ritmi e livelli di apprendimento personali.

Uno studente preparato e motivato svolgerà con grinta e capacità il proprio lavoro futuro.

Il rapporto con chi ci sta accanto dovrebbe esprimersi con osmosi; uno scambio vitale, dal quale tu ricevi vita e nel frattempo ne dai. Questa interazione produce cultura. Cultura, al di là del tipo di nozione impartita/ricevuta, è riconoscere l’importanza e la necessità di ogni essere. L'uguaglianza, davanti al Principio dal quale tutto proviene, è la base dell'armonia con la quale la vita si muove in ogni dimensione cosmica.

La struttura cosmica della stella col suo complesso divenire è contenuta, in modo esemplificato, nel pistillo del fiore; eppure in tutto questo splendore, nemmeno Salomone con tutta la sua gloria ha un vestito così bello come quello del giglio dei campi, che oggi c'è e domani non più... e questo l'ha detto uno che se ne intende, Gesù Cristo.

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Tutto quello che è stato, che è e che sarà ha il suo motivo d’essere nell’armonia di un piano che prevede una evoluzione consapevole.

Comunicare la propria umanità ed essere disposto ad imparare in semplicità da tutto - ascoltando la vita che generosamente pulsa ovunque attorno a te - è l'inizio certo di una crescita civile che si fonda nel riconoscimento rispettoso del diverso. Ci si riconosce negli altri perché si sa che la diversità non è una separazione, ma una splendida e luminosa continuità ritmica della stessa essenza, che si espande nel cosmo. Fratellanza è etica politica. L’uomo attuale è zoppo, se è ancora immerso nella disuguaglianza umana. Finché non supera questo funesto tabù che la natura non conosce, è condannato a vivere una esistenza mutilata.

L’Amore non è una idea-sentimento, ma Forza propulsiva che incrementa la Vita. L’uomo sta distruggendo la natura che lo circonda, perché non sa più che la sua vita è il prodotto di una interazione fra le energie della terra con quelle del cielo. La natura, la Madre Terra, attende con brama immensa la manifestazione del suo figlio più vero, l'uomo dal fiero volto, capace di amore disinteressato e custode fedele del giardino.

“ Sii guardiano di tuo fratello, non il suo carnefice…Caino veglia su Abele…Ricorda, non dimenticarlo mai!”

Gli uomini non sono soli; i grandi fratelli vivono tra noi. La realtà spirituale superiore comunica con coloro che vogliono ascoltare: lascia indietro te stesso e fa’ entrare la Luce divina.”

Il cuore d’Andrea si allargava sempre più in questa nuova dimensione; era come se la sua capacità di apprendimento, modellata da energie divine, si stesse dilatando, per ricevere il Tutto. Come il granello di polvere che, nella sua semplice struttura divina, ripete in se la perfezione della galassia, vivendo in ogni punto di quella.

” La via del sapere richiede un prezzo da pagare? “ Sono pronto a pagarlo, indietro non si torna”- Così si diceva, mentre frettolosamente indossa sui soliti jeans scoloriti dall’uso continuo, un maglione pesante. Ristudiò Socrate, Platone, Plotino, Dante, il Neo-Platonismo di Cusano, Tommaso Campanella, Giordano Bruno, Paracelso…

Ma il filo d’oro dov’è?

Dove trovare la chiave perduta, se la Fratellanza della Rosa-Croce lasciò l’Occidente europeo, per farsi riassorbire dall'Oriente, dopo la fine della guerra dei Trent’anni?

Ancora il Mattino dei Maghi e l’Età dell’Acquario entrante, effettivamente transeunte.

Chi detiene l’autorità legittima della chiave filosofale, con la quale l’alchimista, compiendo la grande opera, trasmuta sé stesso,

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armonicamente nell’evoluzione cosmica fino al ritorno al Principio per tutti uguale?

Quali sono le modalità operative per sperimentare il ritorno consapevole del Figliolo, non più prodigo, alla gloria della casa paterna, dove ci sono tante dimore?

“Non si tratta di tiranneggiare la materia per giungere all’Energia Prima, si tratta di Essere”- questo si diceva Andrea, mentre passeggiava coi pugni sprofondati nelle tasche, per la campagna ancora ammantata di nebbia.

“Non credo nella magia di potenza sulla materia, credo in quella naturale, senza evocazioni di forze spirituali, che fa del cuore una stella. La Faccia Verde di Meyrink mi sembra una buona traccia: “ Veramente immortale è solo l’uomo completamente sveglio. Gli astri e gli dei se ne vanno; solo lui rimane e può tutto quello che vuole. Sopra di lui non v’è alcun dio”- comprendi Serena?

Ho visto luce e tenebra; ho visto due mondi; anzi più mondi sussistere nello stesso istante, come dimensioni diverse, agenti contemporaneamente… In questa via, però per me, c’è qualche cosa che non comprendo ancora. Di notte ho incubi, visioni orribili. Serena mi sento minacciato! Nel lavoro sono diventato incerto. Mi sono interessato a Jheronimus Bosh: ma anche nel suo fantastico multidimensionale non trovo la chiave per aprire. No, Serena, non sono un uomo-dio; sono solo un io separato. Sto facendo pasticci. So che il divino è in me, ma come partorirlo?

Quello che faccio mi sta trascinando nel vuoto. Non riesco a seguire; vedo spigoli, non l’Unità.

Sono entrato colla violenza nel mondo dello spirito, senza chiedere permesso. Ciò che so è frammentario, mi manca una guida. Mi manca una guida sperimentata. Ho paura della spiritualità alla rovescia con le sue larve spirituali. Mi sento sul filo del rasoio. Ho paura della vertigine. Non lasciarmi Serena”.

“Scusami, Andrea, se ti ho trascurato nella ricerca e non ti sono stata guardiana. Ognuno ha in ogni caso la sua strada; ricorda però che non sei solo!”

“Serena, no... aspetta... Serena; per favore non lasciarmi. Sento spiriti malvagi contro di me. Vogliono annullarmi…Una notte hanno anche cercato di uccidermi! Non so come, ma ho avvertito l’azione fetida dell’odio, che voleva sovrastarmi!

Serena forse sto diventando pazzo!

Vuoi andare via? Resta, per favore, proprio perché non ho più la sicurezza di una volta. Manca qualche anello. Come potremo stare

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insieme, se l' amore si trasforma in indifferenza o ancora peggio in compassione? Abbiamo fatto molte belle cose insieme. Tu sei tornata al tuo mondo, perché hai visto, che la via nella quale mi hai introdotto inizialmente, mi sta portando alla disintegrazione. Hai paura di percorrere questa via. E io forse sono andato troppo avanti, comunque non ne uscirò pazzo!

Serena, io non posso e non voglio tornare indietro! La verità è nel mondo dello spirito; lo sai meglio di me, e non serve a nulla ignorarla, perché anche se metti la testa sottoterra, questa via rimane. Mi attira. Uscirò fuori da questa crisi. Sei libera, Amore. Se mi cercherai, mi ritroverai in qualunque momento. Credi nell’insegnare ai ragazzi? Fallo! Fallo con amore.

Patrizio è paziente con me. Sono mesi che non pubblica niente di mio, però ho nel cassetto alcune poesie. Le ho scritte in questi ultimi tempi. Patrizio mi ha consigliato di farmele pubblicare da Marcello; sai Marcello è da molto tempo che insiste. Lui dice che non è giusto che io non voglia pubblicarle solo per pudore, dice che gli altri hanno bisogno anche della mia analisi etc… Forse ha ragione lui.

Comunque una cosa è certa, il sapere è scomodo, e in certi casi comporta la solitudine. Devi superare il deserto della solitudine: poi puoi tornare agli altri, per dare in versi, il resoconto di ciò che hai visto nei tuoi viaggi. “ Nelle tue scorribande astrali ”, avrebbe detto l'amico Arturo Rimbaud. Ci sono dei fiumi nel deserto: li troverò.

Serena, però, perché non mi hai parlato prima di Gabriele? ”

“Spero, Andrea, che le nostre vie si ritrovino un giorno...”.

Non credo che terminerò il mio lavoro su Bosch. Ciao Amore. Saluta Gabriele, che non conosco, perché non me l’hai neppure presentato, ma che è così importante per te! Ciao.”

“Vales! Sono felice, se sei felice, ricordi ancora il significato di questa parola, Serena?”

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12. Il Fuoco che ricerca i Figli.

“Dei sogni proibiti danno vita a giardini incantati perduti nella dimenticanza atavica; le strade si confondono in un groviglio inestricabile di fili non più magici. La trappola è vischiosa, come la tela del ragno. Ho seguito il fuoco fatuo delle larve. Mi hanno condotto in una palude. La melma mi sta soffocando. Non mi resta che la disperazione. Mi sento soffocare. Fa caldo. Sempre più caldo… Qualcuno mi aiuti, da solo non mi riesce uscirne fuori. Non sono capace a portare ordine, dove c’è disordine. Io non sono le cose che compio, e quello che faccio neppure mi piace. Non possiedo un soldo d’amore. Ho esaurito il patrimonio paterno... Che farò? ”

“Qui non posso mangiare nemmeno le ghiande che i padroni danno ai loro porci. Ho dissipato le mie sostanze con idee che sono meretrici. Che farò? Ritornerò da mio Padre, dicendogli:’Padre, ho peccato contro di te e contro il Cielo, perdonami; ho scoperto che solo il tuo amore è amore’. E il Padre è ora presso Andrea, anzi gli è corso incontro da prima, come l'ha visto arrivare. Dio corre incontro all’uomo che si pente. Questo è un mistero, che può essere compreso solo da un cuore attento.”

Che lo si voglia o meno, il cammino verso il Portatore del Fuoco continua. Non conta la storia in sé; importa invece l’idea - forza che la promuove. L’idea luminosa crea l’azione, che a sua volta determina il movimento organizzato al fine. Esci dal tuo io apparente, per entrare nel Sé eterno. Decentra l’io falso, perché separato e ricerca la Presenza divina, aprendoti all’Universo di Dio, con la semplicità scientifica, non sentimentalistica, del granello di polvere.”

Andrea ora giocava con la mela e non più con l’arancia; e intanto guardava il cielo azzurro, solcato da un gruppo garrulo di rondini.

“Tra poco esse torneranno indietro e volteggiando l’una sull’altra formeranno un groviglio saettante di disegni armonici. Come comprendere quel linguaggio? Eccole di nuovo! Guarda come respira il mosaico da loro formato, anche se per un attimo fuggente. Le rondini vivono il segreto della mutazione delle stagioni e il senso ultimo del loro alternarsi. Vivono la loro natura in modo naturale; ma io che cosa ne so ormai di mia madre?”

Il ricordo di Serena mordeva ancora. La lunga azzannata prima; la zampata della tigre, che spezza dopo. La ferita sanguinava ancora. Gli anni passati non erano ancora riusciti a guarire dal ricordo. Il chiodo scaccia chiodo non aveva funzionato con lui, nel mercato delle disponibilità a lui concesse, non s’era trovata la donna, con la quale trovare riposo. Che poteva fare se non chiudere gli occhi, annuire con la testa, mentre il momento fuggiva, come lo sfrecciare di quelle rondini? Però se il loro passaggio era lieto, i suoi pensieri non lo erano.

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“ L’attimo può essere fermato e arricchito dal ricordo, e superato dalla speranza, e ciò fino a quando non è generata una nuova creatura, che venga a sorgere sulle ceneri della vecchia. Occorre aspettare il passaggio della Fenice. E perché no?

Un movimento nuovo porta con sé vita fresca, che supera il vecchio io ormai decentrato dal Vero. Come si fa a rendersi conto, che si è già immersi nella catena armonica dell’Esistenza? ”

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13. La primavera della vita.

Paestum, qualche tempo fa! Un mare azzurro come gli occhi di Serena, una spiaggia dorata come i capelli di Serena, ma Serena non c’era. L’aria era inebriata dal profumo di donna!

” Te lo ricordi ancora - si diceva Andrea - che l’estate è femmina, e che è la primavera a fecondarla? L’ardore primaverile iniziale si trasforma in atto potentemente creativo.”

L’uomo sorride allungando la mano:” Piacere! Mi chiamo François. Attualmente faccio il bagnino e anche l’interprete. Questo posto mi piace. C’è un’aria misteriosa e antica, che, spirando tra gli oleandri in fiore, mi attira. Ho la sensazione di avere conosciuto Paestum da sempre”.

Tra i due giovani si instaura subito, in modo naturale, un clima di simpatia. Il simile attrae sempre il simile; questa legge rigorosa non fece eccezione nemmeno in quel caso.

“Quando studiavo arte drammatica a Parigi - continuò il giovane - cercavo il modo migliore per coinvolgere le masse, per discutere nelle piazze e lì provocarle, per indurre la gente a prendere posizione nei confronti delle proposte del sistema.” Quante discussioni, allora, con Adriana e i compagni nella cantine – caffè!

Quante notti insonni avevano visto le quattro pareti della stanza più interna, mentre lui s’era alzato in piedi per cantarne quattro ai compagni di partito?

“Le masse vanno stimolate, affinché la loro creatività divenga la forza traente del paese. Le masse possono essere rivoluzionarie solo quando scoprono di essere rivoluzionarie! Certo compagni, io non metto in discussione la funzione guida del partito, ma la cristallizzazione dell’organizzazione, la burocratizzazione del vertice. Deve esserci una comunicazione interna viva, che porti alla sostituzione di coloro che impediscono la libera espressione della inventiva delle masse.

Penso che Trotzskj abbia afferrato la concezione, direi quasi mistica della creatività delle masse, proprio come la aveva formulata Marx. Dobbiamo arrivare al punto di mettere tutto lo scibile nelle mani e nelle menti delle masse, allora e solo allora, si potrà avere un vero salto qualitativo nello sviluppo creativo dell’umanità, poiché il proletariato in blocco sarà divenuto protagonista, cioè classe dominante ed egemone, come dice anche Gaetano Gramsci; ma questa fase può essere conseguita solo con la identificazione del partito colle masse. Le masse stesse devono essere la loro organizzazione: il singolo, ogni singolo, deve riconoscersi nel partito, essere il partito. Ascoltate compagni, solo se ognuno di noi si sente parte insostituibile di un complesso armonico, è possibile costruire un mondo veramente nuovo...”

Queste erano le sue idee, ma i compagni scrollavano la testa:

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”François, certo è giusto quello che dici, ma le masse vanno addottrinate…”.

”Già, riprendeva François, ma allora bisogna che le masse siano poste in balia dei tutori! No, compagni, noi studenti e lavoratori, non abbiamo bisogno delle vostre pastoie..., no, amici, non ci sto...ciao !”.

“E il tempo è passato, Andrea, e adesso sono qui a Paestum. Certo che ho vissuto il 68 parigino. Ah! l’odoroso Maggio! Che mese magnifico fu quel maggio. La creatività delle masse si stava realizzando, sembrava quasi la tomba del capitale, ma poi venne a mancare l’aggancio fondamentale fra gli operai e gli studenti e... “

“Al diavolo! Basta coi ricordi, versa da bere, Andrea, neppure il teatro mi soddisfa più, sai. Sono andato avanti con quello, dopo che la polizia distrusse coi manganelli il nostro movimento, poiché eravamo stati scomunicati dal partito.

Comunque ci furono esempi di autogestioni proletarie in più punti e alla Lip si raggiunse un vero successo, dimostrando che si può fare, che basta davvero un soffio per fare crollare il capitalismo, se la classe operaia ci crede e lo vuole.

Gli operai controllavano la produzione, la distribuzione...”

“Va bene, ora basta ti ho detto anche fin troppo su di me, ma su di te ne so molto poco, benché i tuoi occhi siano molto eloquenti. Quale è il tuo viaggio, amico? Che cosa stai cercando?”

“Beh! Sono scrittore, sono qui in vacanza e ho voglia di riposarmi”.

Andrea guardava con simpatia François, il cui volto intelligente era rigidamente teso; gli occhi, ardenti per indole, ora sembravano stanchi; le mani nervose ed il corpo magro mettevano in evidenza i travagli, i tormenti. Andrea aveva sempre fraternizzato con chi soffre. Anche lui ne sapeva qualche cosa del dolore di François: forse avevano sofferto per le stesse cose.

“Guarda alle tue vere energie e cambia con quelle il tuo mondo, questo è il messaggio. I soldi servono, ma non sono tutto; soprattutto in un sistema nel quale i valori educativi crollano; i padri non riescono a capire, che i figli hanno delle esigenze diverse dalle loro.

C’è stata la confusione dell’avere con l’essere: adesso è giunto il momento di tornare alla vera casa.

I padri hanno conosciuto di riflesso le privazioni della prima guerra mondiale e per esperienza diretta quella derivanti dalla seconda. I figli invece sono cresciuti nel benessere della ricostruzione postbellica. Carne ogni giorno, soldi in tasca, aggiungi l’istruzione, la possibilità di viaggiare, libri, cinema, la radio, poi la televisione. La fantasia però ha continuato ad arricchirsi.

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La gioventù dagli anni 50 in poi ha compiuto grandi balzi in avanti, ma i ragazzi sono ancora nel buio. Non c’è stata, tra la nuova generazione e la vecchia, un passaggio di consegne chiaro; molti dei valori proclamati dal sistema dei genitori sono privi di significato per le nuove generazioni. Sai, se non capisci dov’è che stai andando puoi morire da un momento all’altro; questo è successo alla contestazione giovanile americana, quella hippy prima, quella politica dopo: U.S.A. dal 64 al 72.

Quanto sangue è stato versato! Credo che l’Usa rifiutando i valori della contestazione, abbia perduto i suoi figli migliori. I sopravvissuti della beat generation, dopo averle dato un messaggio di condanna, se ne sono andati in Europa, in Africa, in Asia sperando di costruire altrove un futuro migliore.

Qualche cosa di molto simile è successo alla gioventù europea dal 1968 al 74.”

“Se la vita è come un gioco, allora avrà le sue regole, no?

Ma non c’è ancora l’uomo nuovo, che voglia prendere su di sé la responsabilità di queste regole. Sai una cosa? I più tirano il sasso, ma subito dopo nascondono la mano omicida.

Uomo nuovo? Certamente! Da sempre s’è sentito parlare di uomo nuovo: e i nazisti ne hanno creato un tipo, e in questo senso anche gli stalinisti si sono dati da fare. E la CIA la sa lunga a proposito, soprattutto per quello che riguarda gli esperimenti scientifici per programmare la razza umana, modificandola geneticamente.

Comunismo e fascismo, pur partendo da supposte differenti dichiarazioni di principio, finiscono col produrre sistemi autoritari, incentrati sulla competizione fra gli uomini e sul culto violento della personalità .

La parola ama è stata soppressa dai loro vocabolari, e la libertà è stata gettata in galera, come una miserabile. Il grande gioco voglio risolverlo in un altro modo, capisci François? Non credo nella capacità dell’uomo fintanto che questo non si rinnova, rinascendo in modo puro, sulla scia delle leggi ritmiche che regolano i flussi di scorrimento della linfa vitale dentro la carne vegetale del castagno, di cui amo il frutto!”.

“Mi chiedi cosa vuol dire rinascita? Ancora non lo so di preciso, però di certo so che il principio di tutto è il risveglio. Credo che gli antichi avessero una conoscenza superiore, che però a causa dell’egoismo dell’uomo, questa conoscenza è sempre stata realizzata da pochi, e questi pochi epoca per epoca l’hanno riproposta alla umanità: Rama, Krishna, Ermete, Pitagora, Socrate, Platone, Gesù.

E che dire di Mosè, a cui fu data una emanazione della chiave della sapienza egizia, per liberare Israele? Israele nascerà come nuova nazione e condizionerà tutta la vita dell’Occidente, influenzando sia direttamente

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che con la mediazione greco-romana-araba tutto il mondo terrestre, come lo conosciamo noi.

Non dimentichiamo, che Karl Marx, Sigmund Freud, Adolf Hitler, Albert Einstein erano d’origine ebrea. Qualche cosa vorrà pur dire, no?

Il mondo moderno è inconcepibile senza Israele; lo stesso Gesù era somaticamente Ebreo e non un biondo anglosassone.

Ora una cosa è certa: sia l’Oriente che l’Occidente sono molto lontani dal vivere, ciò che i grandi fari dell’umanità avevano additato all’uomo.

I veri Maestri hanno detto cose simili, in ambienti diversi e necessariamente con parole diverse, adatte a differente capacità di comprensione.

Krishna dice quello che ha detto Gesù: un pensiero universale, valido ovunque e comunque.

Le chiese istituzionalizzate hanno deformato il messaggio e i seguaci hanno deviato dagli esempi dei maestri. Ma comunque sia, caro François, voglio risalire alle sorgenti della vita. Credo proprio che solo risolvendo questo punto sia possibile sciogliere in nodo del problema uomo”.

”La vita è più grande dell’uomo, e la società attuale di derivazione euro-anglo-statunitense è un pallido scherzo, poiché promette ordine, ma crea anomia; promette pace ma dà guerra; promette felicità ma dà alienazione. E questo è peccato.”

“Certo, saliamo in barca ora”.

Rapidi, vigorosi colpi di remi e ben presto la vecchia barca si allontana dalla riva, finché a mala pena è possibile riconoscere il litorale.

“Certo che il mare è meraviglioso - disse François - e tu uomo libero amerai sempre il mare”.15

“E’ vero, il mare dà un semplice esempio dell’Immenso, dell’Ignoto. Il mare può avere sempre delle sorprese per te. Per questo esige rispetto; può darti la vita elargendoti le sue ricchezze inesauribili, ma può al contempo darti la morte con la sua furia improvvisa.

“Molti pensano che nel mare ci sia una lotta furiosa tra i più forti e i più deboli, forse in questo c’è qualche cosa di vero, però tutto concorre alla realizzazione di un equilibrio superiore; i pesci più grandi sembrano diminuire, mentre i piccoli accrescersi”.

“In fondo si potrebbe fare un parallelo fra il mare e i governi dell’uomo- continuò François tutto eccitato.”

15 “ I Fiori del male, Spleen et Ideal, n°14 “L’uomo e il mare” Charles Baudelaire, Feltrinelli 1970, pg 33

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“Le grandi famiglie reali, sia francesi che inglesi, si sono consumate fino all’estinzione, per conquistare e mantenere quel potere, che poi però li ha distrutti.

I grandi come Alessadro, Cesare, Ivan, Napoleone, Hitler, per inseguire i loro sogni di grandezza, hanno faticosamente assoggettato Popoli diversi, passando sul sangue di migliaia e migliaia di individui.

Il progetto iniziale però è sfuggito completamente dalle loro mani.

Cosa è rimasto di costoro? A cosa è servito il loro affannarsi? A che cosa servirà all’ USA di avere corso così tanto. Questo paese con la forza vuole imporre ad altri ciò che non è capace di dare ai suoi cittadini. Credo che la catastrofe su questo stato sia ormai incombente. Credo che il Terzo Mondo riuscirà ad esprimere una forza alternativa a quelle espresse dall’Usa e Urss e dall'Europa.

Una cosa simile è già accaduta tra la fine del ’700 e la fine dell’800 tra la nobiltà e la borghesia europee. La nobiltà, come classe traente, è estinta, ma il popolo c’è ancora!

Spero che i Popoli del Terzo Mondo sappiano evitare gli errori/orrori dell’imperialismo degli Usa e dell’Urss.

La Cina, invece, leader dei paesi emergenti del “Terzo Mondo”, ha impostato la questione della sopravvivenza in un modo completamente diverso.

Mao ha aperto la via per risolvere questo problema, facendo comprendere che le vere necessità vitali del Paese consistono nel mettere in condizione ciascun cinese, di sentire se stesso come parte vitale del comunismo cinese.

Mao, con la rivoluzione culturale, per conquistare alla sua causa la mente e il corpo del cinese, ha dovuto soddisfare le sue necessità economiche, distribuendo le ricchezze; affinché tutti potessero avere una condizione di vita soddisfacente. Il comunismo, per i suoi principi di solidarietà, ha la possibilità di evitare gli errori del capitalismo... E poi ci sono i Paesi Arabi... C’è il colonnello Gheddafi, lui ha la personalità per essere un leader a livello mondiale, solo non capisco la sua stranezza di volersi appellare a Dio..”

Andrea lo ascoltava pazientemente, sapeva quanto fosse importante sfogarsi, potere buttare fuori dal cuore il peso di ciò che opprime dentro!

“Sì, caro Andrea – diceva François nel suo italiano correttissimo simpaticamente cadenzato alla napoletana - la verità è che mi sento in trappola. Ho fatto tutti i giochi del Libro. Ho cercato tutte le possibili soluzioni che sono riuscito a vedere, sai quello che voglio dire, no?”

“Adesso sto qui, perché mi piace Paestum con la sua aria, con il suo mare, con le sue piante e fiori odorosi, e poi qui ci sono molti uccelli.

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Adoro gli uccelli, amo gli uccelli, sono così belli, eleganti, liberi: detesto la caccia/sterminio.

Non voglio uccidere ciò che è libero. L’uomo invece sente il bisogno di recintare, di rinchiudere ciò che non ha servile padrone, forse perché s’accorge di non avere più questa libertà. Andrea, tu parli di risveglio, tu dici belle cose, tu parli di fraternità, ci credi e sono contento per te. Non riesco, però, a capire cosa sia questo risveglio di cui tu mi parli; allora ti dirò che preferisco fare il bagnino, godermi il sole, e perché no?, fare l’amore con Laura. Devi conoscerla! E’ veramente in gamba e chi sa che non possa insegnarti qualche cosa, anche lei parla di cose simili alle tue.”

“Cosa c’è di meglio di una bella nuotata? Nuotare è agire in un ambiente, che se capito e rispettato nelle sue leggi che lo governano può essere casa. Una volta che conosci, vanno via le paure dettate dall’ignoranza; sai come agire identificandoti con ciò che fai e tutto diviene naturale. Questo mi piace dell’uomo, François; questa sua capacità di poter divenire, in modo armonioso, parte integrante dell’universo. Ancora una volta, François, quale è il posto dell’uomo nella natura? François, quale è il tuo posto nella natura?”

François taceva, raccolto in sé stesso; dopo un attimo di concentrazione si sollevò in alto, verso il cielo, con le mani protese, quasi volesse afferrare il sole. Il volo fu breve ma il suo ingresso in acqua armonico e un lieve spruzzo si sollevò, mentre il corpo agile, teso in ogni suo muscolo entrava perpendicolarmente nella profondità marina.

Laura aveva una Fiat 500 un po’ scassata, con problemi di partenza; François era divenuto un esperto nella spinta a mano.

Laura! Lei dipingeva, ma amava nella stessa maniera con cui intesseva su una tela una delle sue tante storie. Le piaceva anche scrivere e fare musica; forse era col dipingere, che riusciva meglio ad esprimere quel senso del fantastico, che aveva dentro. François era un ottimo chitarrista e lei lo accompagnava col canto. Spesso si fermavano in qualche osteria e lì cantavano, per lo più improvvisando.

Andrea, la prima volta che vide Laura ne rimase letteralmente affascinato. “Meravigliosa creatura! ”- pensò

“Sembra uscita dal mare! L’ho già vista da qualche parte, ma non ricordo né dove né quando!” si diceva stupefatto Andrea.

Quel volto luminoso, delicato, quegli occhi profondi e dolci, quelle labbra lievi, ma morbide, sembrava…ma, si...! La Venere di Botticelli. Ecco chi gli ricordava Laura.

“E’ lo scoppio della vita: esuberante, ma al contempo discreta. E’ curiosissima, ma in modo intelligente. Sa stimolare François; lui ha bisogno di una compagna così, che riesca a comprendere i suoi desideri. E’ preziosa per lui, è chiaro. François va stringendo intorno a lei la sua

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vita, in un modo sempre più appassionato; certamente! Lei deve essere un po’ come la luce della sua esistenza”.

Del resto, da quando Laura era arrivata, il giovane francese sembrava completamente trasformato. Ora era molto più rilassato e le sue lunghe dita affusolate avevano smesso di tormentare in modo nervoso i suoi riccioli biondi

Andrea guardò i due amanti con profonda tenerezza.

Laura si sentì studiata dal nuovo amico di François; di lui aveva appreso che aveva ventisette anni, che scriveva, che amava la vita e che conosceva François da appena un giorno! Quest’ultimo particolare era davvero strano, perché era difficile che lui legasse subito con sconosciuti; dunque significava che lui era stato colpito da qualche cosa che Andrea aveva detto o fatto.

“Ci piace venire in questa osteria, disse Laura, perché qui c’è gente semplice, che quando ti parla è davvero interessata alla tua risposta...sembra quasi di essere in una famiglia cordiale”.

E’ da un po’ che non si vedeva coi genitori, soprattutto da quando aveva deciso di lasciare il posto di segretaria particolare, in un avviato studio notarile napoletano. Preferiva dedicare più tempo alla pittura. Lavorare in mezzo alle scartoffie l’annoiava, ma soprattutto era atterrita dallo spettro di una vita piatta fondata sull’apparire e non sull'essere.

Lei credeva nella casa, nella famiglia e nel lavoro; queste tre dimensioni esprimevano le coordinate nobili sulle quali costruire, assieme al suo amato, il proprio futuro.

La solidità della costruzione sarebbe dipesa dalla comunione con la quale la coppia avrebbe scavato le fondamenta su cui innalzare i loro rapporti. Tanto maggiore sarebbe stato l’amore l’uno per l’altro, tanto più le possibilità di edificare sul permanente si sarebbero accresciute.

Senza rispetto non avrebbe potuto esservi amore:

”Il sistema si basa sulle convenienze dell'apparenza, disposto a sacrificare come non importante l’amore, ecco perché rifiuto i suoi valori...”

Laura prese la chitarra; leggero un arpeggio volteggiò nel silenzio; senza forzare nessuno, lentamente si impossessò della vita del locale. Tutti si fermarono per ascoltare, particolarmente Giuseppe, che da un po’ voleva chiedere a Laura di fare un pò di musica. Non si era deciso a farlo, avendo avvertito lo spessore della dimensione quasi magica, scesa fra i tre giovani.

La voce calda di Laura a poco a poco rapì i pochi avventori presenti, completando ciò che la musica aveva cominciato a fare:

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“Amo come una donna che ama,.

che sa ascoltare nel vento il sospiro lieve

della luna, irradiato dolcemente.

Quella vibrazione porta con sé un sapore arcano.

Ho voglia di nuovo, dolce amico,

perché ciò che vedo non mi piace.

I ragazzi e le ragazze come me

si guardano intorno e vogliono pace

ma non vedono pace.

L’ira ha il sopravvento sull’amore:

ciò non è buono,

non voglio andare avanti così.

Ti prego, amico caro, fermati

e ascolta quel respiro caldo

che la luna ti manda.

Guarda verso il Cielo:

da lì verrà la risposta esauriente..

Non cercare con la mente,

usa il cuore

e le sue ali ti apriranno

la via per la notte stellata.

Trattieni il respiro, ascolta la musica,

lasciati andare ai suoi sospiri

ed ama chi ti è accanto.

Ama e la serenità

entrerà nel tuo cuore.”

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Un silenzio profondo, ma discreto, continuò a veleggiare nel cuore dei presenti per alcuni istanti. Anche se per pochi attimi, ognuno si era scordato dei suoi problemi, lasciandosi cullare da quell’armonia, che trasmetteva speranza.

Giuseppe, finalmente trovò il coraggio di rompere quel silenzio:

“ Laura, sei proprio un angelo. Veramente...mi sembri un angelo quando canti così. Non so come siano gli angeli, ma se assomigliano a qualcuno, assomigliano certamente a te. Grazie, quando ti ascolto, sento che qualche cosa mi entra dentro, sciogliendosi nel cuore” - nel dire questo si sedette con una bottiglia e quattro bicchieri.

Andrea era così incantato, che non riusciva a spiccicare parola.

Giuseppe era felice, che loro fossero lì da lui; era contento di avere conosciuto anche Andrea, che, naturalmente, avrebbe dovuto venirlo a trovare ogni qual volta fosse passato da Paestum, poiché gli amici di Laura e di François erano anche i suoi. Forse da lui non c’era molta ricchezza, ma quello che aveva lo offriva col cuore.

Giuseppe era circa sui sessanta anni e trattava Laura e François quasi come se fossero figli suoi. Non li capiva sempre quando parlavano, non comprendendo appieno le loro idee, ma lui sapeva che erano bravi ragazzi, lo sentiva in modo forte nel profondo del suo cuore. Ebbe subito una simpatia istintiva per questo ragazzo biondo e dalla pelle rosea. Capì subito che non era italiano, nonostante la correttezza della sua pronuncia. Veniva coi soliti blue-jeans sdruciti e la maglietta azzurra. Chiese un bicchiere di vino e lui poté vedere nelle mani di François i calli di chi stava lavorando duro e ne fu contento; a Giuseppe piaceva chi sapeva lavorare anche con le mani.

“Questo straniero aveva qualche cosa di insolito: gentile, affabile, pronto a dare un sorriso a tutti. Talvolta dei carabinieri venivano con la scusa di un bicchiere e chiedevano informazioni su di lui.

Forse in Francia sarà stato anche un tipo un po’ agitato, ma qui non dava noia a nessuno; pronto a parlare con tutti, soprattutto coi giovani, non litigava mai e poi insegnava il francese a suo nipote. Comunque, lui avvertiva nel ragazzo un filo di tristezza che era presente anche nei momenti che sembravano più lieti.

Questo finché un giorno non entrò nel locale con una ragazza bruna, con gli occhi dolci, si, ma pieni di sole, di fuoco vero. E il fuoco di lei entrò a poco a poco in lui, e lui cominciò a comportarsi in modo ben diverso.

Divenne più semplice, più burlone, più bambino… sempre pronto a scherzare e a cantare una canzone per gli avventori oppure ad improvvisare con Laura una qualche scenetta comica, così che poi tutti, clienti compresi, facevano una simpatica bevuta”- spiegò Giuseppe ad Andrea.

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François spesso lo accompagnava col furgone a ritirare i vini, perché la vista dell’anziano non era più come quella di una volta. Un giorno Laura cantò una canzone di un uomo di mare, che per certi versi sembrava rispecchiare la vita di Giuseppe; e lui pianse, anche Laura pianse, perché in quel momento avrebbe voluto accanto suo padre.

Andrea saltò giù dal letto. Si sentiva libero, felice, addirittura sereno :”Sarà l’aria di Paestum ”- pensò.

Laura sarebbe venuta a prenderlo fra poco, in modo da poter essere verso le undici alla spiaggia, dove François lavorava.

Laura era veramente deliziosa; da napoletana, aveva negli occhi furbi un qualche cosa di arcano, di magico, non facilmente definibile, o meglio di... inesprimibile, comunque sapeva di... antico; forse un archetipo, dunque come tale eterno. Andrea si domandò con forte batticuore: ” Cosa lega Laura alla Venere di Alessandro? ”

“ Baruffe e scontri astrali avvenuti in epoche remote balenarono davanti agli occhi eccitati di Andrea. Ci fu qualcuno che sollevò la palla; la palla colpì altre palle disposte per numero e del triangolo iniziale non rimase più nulla, se non palle disposte caoticamente rimbalzate però su morbide sponde. Adesso è il tempo di riportare ordine ed equilibrio fra le palle; in fondo sono numerate, se si sa interpretare il ritmo che dirige i movimenti delle cose dopo il colpo d'inizio...”

“ L’Uomo era una di queste palle, ancora non manifestata, ed esisteva prima della fondazione del gioco di questo mondo, ma ha dimenticato ciò che sapeva e adesso deve ricordare tutto. La realtà spirituale si deve risvegliare nella carne.”

“ Bisogna risalire. Qualcuno ha detto che l’anima deve ritrovare le ali, solo così la farfalla può uscire dal bozzolo del corpo. E’ in questo modo che la piccola goccia rientra assieme alle altre gocce nell'Oceano iniziale della vita... E' come se una grossa goccia si fosse scissa in molte goccioline; adesso le piccole gocce tendono a riunirsi insieme per ritornare alla Goccia Iniziale, dalla quale però non si sono mai separate.

Questo movimento non è caotico, ma organizzato; ogni cosa è sotto controllo. Lo spirito divino è presente in qualunque forma di vita. Il ritorno verso Dio è cosciente, ma in questo ritorno alla casa paterna, mi manca l’anello che dà un senso cosmico evolutivo a questo processo di scissione e di ricostruzione. Cosa ne pensi Laura? 0 forse, più semplicemente, la sensibilità umana, da terrestre, deve divenire cosmica?

La giovane guardò pensosamente Andrea e gli offrì delle fragole da un cartoccio...

“ Certo Andrea, compito dell’uomo è quello di vivere l’essenza della sua natura. Si vive per trovare quello che effettivamente siamo. Trovare qualche cosa significa riconoscere un qualche cosa, che hai cercato con

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tutto il tuo cuore, ma che per un qualche motivo è stato perso. Adamo si sentiva mancante, guardava nel mondo che lo circondava ma, ciò che lo poteva appagare, non riusciva a trovarlo.”

“Prima di riconoscere Eva, come carne della sua carne, ha dovuto passare molto tempo cogli animali, per dare loro un nome. Dare il nome a qualche cosa comporta capacità conoscitiva. Adamo poteva farlo perché portava dentro, come cromosomi, tutte le proprietà minerali, vegetali ed animali della terra; perciò pensato come sintesi del creato.

“L’uomo, secondo il racconto biblico, aveva nel profondo un senso di vuoto, che andava colmato. Adamo ricercava in ogni creatura che incontrava, quel qualche cosa che lo completasse. Nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva a raggiungere lo scopo! Dio voleva mostrare ad Adamo, che senza di Lui non avrebbe mai potuto realizzare questo suo desiderio.”

“Una sera Adamo si addormentò esausto e probabilmente in preda allo sconforto. Ecco giunta l'opportunità favorevole per Dio. A volte ci vuole lo straordinario per colmare il senso di vuoto che c’è nel cuore dell’uomo; e così lui capirà che è stato Dio stesso ad agire. L’uomo senza Dio è come un fiore privo di radici. Allora Dio trasse dalla costola di Adamo quel Qualche Cosa, che l’uomo aveva inutilmente cercato fuori di se stesso. Come l’Uomo, al suo risveglio, vide la Donna, La riconobbe subito perché della stessa Essenza. Solo con la Donna l'Uomo può contribuire alla creazione della Vita, che dalla Terra si espande nel Cosmo.

La riconobbe subito perché l’aveva tanto cercata . La riconobbe subito perché già si conoscevano, ma non in quella forma attuale. In quella forma fisica era la prima volta che si vedevano, ma in altre dimensioni si erano già incontrati. Era giunto il tempo dell'Avvento della Specie umana sul bel Giardino della Madre Terra cogli Auspici del Cosmo Uno, come Padre.”

“Ascolta Andrea - disse Laura - voglio raccontarti anche un’altra storia.”

“Una volta mi capitò un terribile incidente...un uomo, che non avevo mai visto, mi raccolse da terra e mi ripulì dal fango, lavando anche le mie ferite. Ebbe pena di me, del mio dolore, dei miei vestiti consunti, ma ancor prima di questo mi sfamò, perché esausta.”

“Mi dette una veste nuova, candida, mi prese sulle sue ginocchia e mi parlò a lungo, perché i miei occhi pendevano dai suoi occhi, la mia bocca dalla sua bocca e il mio cuore cominciò a fremere al ritmo del battito del suo cuore. Mentre parlava visioni meravigliose mi levavano sempre più in alto e paesaggi fantastici si snodavano luminosi per ogni dove, mentre gente felice lavorava in modo quieto ovunque. Ancora non avevo compreso quello che stavo sperimentando.”

“Ero lacera, nuda ed affamata- ti dicevo- ma prima di trovarmi in questo stato, avevo lasciato la mia casa natale e i valori del sistema. Nel

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fare ciò mi ero sentita forte e, balzata con orgoglio sul carro della conoscenza interiore, lasciai alle mie spalle i perplessi abitanti di un mondo di valori morti. Il mio salto sul carro fu naturale e preciso; fu cosa semplice per me stringere in modo potente le redini e, incitati i forti cavalli, iniziò una corsa a ritroso nelle epoche passate. Rividi i templi egizi e quelli greci. Mi abbeverai ad acque freschissime, e all’improvviso udii la voce: Sii entronauta, conosci te stessa...”

“Un forte rumore mi impedì d’udire il resto della frase. Ripresi il mio viaggio: arte maieutica…Questa fu l’ultima cosa che riuscii ad udire, mentre l’oscurantismo della chiesa idolatra stritolava miriadi di coscienze. Intravidi folle intere di morti viventi, intrappolate nelle maschere dell’esser civile, nella ricerca disperata di valori, che non riuscivano a vivere”.

“Da frustrazione in frustrazione giunsi ai ribelli contro tutto. Mi armai contro il potere e rifiutai i valori dell’ingiustizia; ma chi caccia i lupi rischia di diventare un lupo, così divenni violenta, profanando le rose che avevo trovato nel mio viaggio interiore; schiantai la maieutica, rifiutando la solidarietà umana”.

“Spezziamo le catene dell’umanità - gridai! Tutti hanno diritto a vivere, però l’arrivismo e la conflittualità economica danno solo a pochi la possibilità di soddisfare i bisogni materiali dell’esistenza. L’uomo può emanciparsi solo se spezza le catene della schiavitù economica. La violenza ardeva nel mio petto e, per mancanza di equilibrio, nel mio cuore non rimase che terra riarsa.

Durante un duro combattimento, quando meno me l'aspettavo, fui sbalzata via dal cocchio; proprio nel momento in cui avevo creduto di gettare la mia rete di conquista sul sole, per trarlo prigioniero; ma il sole può essere compreso solo dal sole. Così seppe poi da quel saggio. I cavalli furono sbalzati via dal fulmine.

Rotolai per terra lungamente. Per la violenza della caduta l’elmo balzò via lontano e lo scudo si frantumò in mille pezzi. I segni dello zodiaco, incisi con sapienza col sangue altrui sulla lama della spada, furono dispersi in briciole dal vento. I calzari si lacerarono e il sangue scorse dalle ginocchia martoriate, e la corazza lacerata, lasciò scoperta la pelle piagata. I riccioli aurei erano intrisi di polvere e di sangue. Il volto, un attimo prima così fiero,si era trasformato in una maschera di sudore freddo, di dolore, di morte..

La sconfitta totale... Non rimase che trascinarsi faticosamente, mentre l’arsura spaccava le labbra aride. Cercavo disperatamente di alzarmi, ma un dolore lancinante dal profondo del petto, impediva alla mente anche il solo tentativo di coordinare i movimenti... E poi c’era anche la mancanza totale delle forze. Quanto tempo rimasi così nel tentativo fallito di alzarmi in piedi?

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Non l’ho mai saputo... vinta, disperata, infreddolita rimasi riversa sul terreno. Le mie conoscenze universitarie, l’intelligenza e la capacità di amare erano ora tante frecce spezzate, sparse qua e là; il mio orgoglio era divenuto solo un cocchio rovesciato e a pezzi. I cavalli della rivoluzione erano morti, precipitati in un crepaccio nero, orribile, senza fondo...

All’improvviso quel caos fu illuminato da un fascio luminoso. Lei sprofondò la sua faccia nella melma, poichè i suoi occhi non sopportavano la potenza di quella luce. Una mano le accarezzò i capelli scomposti, le pulì le labbra e gli occhi, fu allora che Laura vide il saggio, vide e visse.

Un sorriso, una carezza, una parola in una sconosciuta lingua e Laura visse...”

“Caro Andrea, il resto lo sai. Ah! dimenticavo, il giorno dopo trovai in terra, sotto una panchina dove ero solita aspettare il tramonto del sole, un blocchetto contenente dei fogli scribacchiati da qualcuno. Lo raccolsi e cominciai a leggere: “ Cos’è che cerchi? Cos’è che vuoi? Se la tua risposta è voglio sapere per Essere!, sappi che dovrai ripercorrere a passi da gigante la storia dell’Evoluzione della Vita. Rivedrai le caverne interiori del microcosmo pulsare al ritmo di quelle del macrocosmo, mentre udrai lo sfrigolio primordiale del sacro fuoco illuminare ataviche caverne! Tu... tu, …uomo che vuoi essere libero, e che sei sulla via per diventarlo, tu ... amerai il Fuoco. Ti chiedi cosa voglio dire? Che vuol dire?

Cerca il Portatore del Fuoco.

Le fiamme guizzano serpentine e affascinano, con l' alternarsi ritmico, dal basso verso l’alto, delle loro lingue. Le parole non bastano, i fatti sono più eloquenti; non chiedono spiegazioni logiche. Il fatto è; non ha bisogno della tua interpretazione, avendo vita propria, al di fuori del tuo giudizio.

Non che l’inizio fosse il Fuoco, solo che col fuoco puoi risalire verso l’inizio. Ciò che vedi è un simbolo di ciò che non vedi; con la mente che hai adesso non potresti afferrare la realtà. Per questo hai bisogno di tracce da seguire con semplicità; sono come cartelli stradali che indicano la via da percorrere; non confondere però il cartello con la destinazione. Non fare l’errore di scambiare il simbolo con ciò che è inesprimibile. Per giungere alle verità eterne, immutabili occorrono delle ali eterne. Dove trovarle prima?E poi come usarle?

Cerca il Portatore del Fuoco

Come il fuoco ha bisogno continuamente di combustibile per ardere, allo stesso modo il tuo cuore, per essere vivente ha bisogno di materia prima, che lo alimenti. Ora il principio è amore. L’amore è la variabile empirica, per risolvere tutti i quesiti dell’uomo. L’uomo trova ciò che vuole cercare. Sii sveglia perché la porta del fantastico è sempre aperta, e ti aspetta. Se varcherai la soglia, l’intera tua esistenza sarà mutata.

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Uscirai dal tempo per entrare nell’eternità, nel sempre nuovo. I molti, soddisfatti da quello che hanno già, danno solo uno sguardo distratto, oltre la soglia, e sbadigliando si ritirano indietro. Altri invece fuggono impauriti da quello, che credono di avere visto. Ci vuole coraggio per essere pionieri della vita. Apri quella porta, capirai e intenderai le visioni che avrai. A una morte seguirà una rinascita.

Per superare la sconfitta era necessario superare il tormento della frustrazione. Finché, seguendo le istruzioni del saggio, Laura si aprì alla vita, accorgendosi dell’esistenza delle Mani pietose.

Essere uomo, ecco il senso, ecco la risposta; ma che vuol dire essere uomo?

“Vivi la tua Essenza e sacrifica con Gioia sull’altare della Vita i frutti santi delle tue azioni. Riconduci la tua Unicità all’Uno Eterno, albificando e unificando quello che sembra molteplice. Non sentire la vita a te estranea, la ita vuole esprimersi tramite te”.

L’insegnamento delle Mani preziose, come un profumo inebriante si diffonde nell’aria, mentre un soffice tappeto d’erba comincia a spuntare intorno alla giovane. Lei adesso sorride, affascinata dalla straordinaria bellezza e fragranza delle rose, dai petali delicati.

“T’i insegneremo la via - continuano le Mani preziose - e il tuo lungo passo sormonterà ogni ostacolo. Sarai felice e te stessa. Ci vuole coraggio, sappilo e molti sono coloro che vacillano e muoiono, perché tornano indietro trascinati dai fantasmi, che si portano dentro.”

“ Purificati prima! Senza la purezza di cuore non centrerai il bersaglio. Se hai uno scopo diverso dall’amore per l’amore, fallirai. Oggi tu hai sentito la Voce Divina che è in te. Devi padroneggiare nel Suo Nome le tue emozioni. ”

“Marcia sulla via dell’autocoscienza, sii entronauta e fiorirai nell’infinito. Padroneggia te stesso ed entra con dolcezza nel segreto dell’universo. Possederai la chiave del movimento evolutivo. Ci fu un Uomo, chiamato Cristo, che con dita di Fuoco indicò la via da seguire, per giungere alla Vera Vigna Paterna, innestata nel Cuore, dove ci sono tante dimore.”

“Non contare le penne, vivi prima il rapporto d’amore con l’Uccello, poi potrai esaminare le Sue piume. Prima diventa uno con quell’uccello, le cui melodie nessun orecchio mortale può udire. E’ la superba Fenice, che immola se stessa, per rinascere più splendente di prima, come la Stella Mattutina, punto di riferimento per la sua galassia. Sii puro di cuore e affamato della verità. Scoprirai un punto di contatto fra tutte le religioni. L’uomo è creatura divina e tende alla sua realizzazione in Dio.

Ama in modo divino, con un amore che si immola per superare ogni differenza apparente, per riportare nella creazione l’unità dell’origine; da lì

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rientra nel mondo della non manifestazione, facendoti assorbire dall’essenza.

Questa generazione, la tua generazione, sta terminando un ciclo; occorre trovare il Ponte che conduce alla Vita, che permette all’umanità di arrivare all’altra sponda cosmica. Una Unificazione in amore dell’Umanità. Questo è il tempo della Ricostituzione, l’inizio della Restaurazione cosmica.”

“Vedi, Andrea, in quello scritto ho trovato, in qualche modo, conferma di ciò che è successo a me. So solo che da quel giorno la mia vita è completamente cambiata. Dio ha dei tesori nascosti per ciascuno di noi, per Lui non v’è differenza di persone. Sta a noi cercare e scoprire; ma siamo sempre così pieni di noi stessi e della nostra falsità, che non sopportiamo l’idea di dovere tutto alla Divinità; allora, cercando di abolirla dalla nostra vita, ci circondiamo di false sicurezze.

Quando Dio sa che siamo pronti per ascoltare, comincia a toglierci queste sicurezze - una per una, e fa deserto attorno a noi – intendo un deserto reale, nel quale ci troviamo veramente soli con la nostra radice. Pare che solo in quelle condizioni, certi uomini siano davvero pronti ad ascoltare. E’ allora, che, in piena libertà, l’uomo comincia ad accostarsi all’Essere Unico... Così può cominciare una storia d’Amore infinita, scritta senza parole nelle Galassie del Padre...”

Andrea si sentì come in estasi. Laura, dopo un istante di raccoglimento, guardando Andrea teneramente negli occhi, pose le sue mani sopra la testa del giovane. Lo guardò con amore e poggiando la mano destra sulla sua fronte lo benedisse, dicendogli:”Dai agli altri quello che adesso è in te”. Andrea in quello stesso momento vide qualche cosa… una piccola esplosione ritmicamente generò una reazione a catena, dove tutto fibrillava in una spirale sferica in continua espansione, al ritmo della pulsazione del cuore dell’universo.

Il giovane vide se stesso, contemporaneamente presente in ogni punto della sfera. Prima, però, nel bagliore dell'attimo, aveva visto un meraviglioso Fanciullo, che sorrideva tenendolo per mano.”

Per Andrea cominciò una nuova fase della sua vita.

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14. Pesca a mani piene nella Vita e non temere mai.

“Pervasa da un nuovo ritmo, la narrazione procede spedita con brio ed eleganza. Occorre osare per risalire al cuore della Vita. Pochi sono gli imperativi, però essi sono insostituibili. Voglia di libertà per l’uomo, misura delle cose! Ma chi è la misura delle cose? L’uomo che non sa di essere nemmeno un uomo? O colui che invece sa di esserlo, in quanto portatore di intelletto...non di sentimento, non di ragione, bensì di aureo intelletto. Quell’intelletto superiore di cui parla Dante. Padre Dante, il Costruttore di Ponti.

Qui non conta il sesso, né la classe di appartenenza; l’Uomo è al di sopra dei giochetti insignificanti e ripetitivi della mente.”

“La Vita non è quel capriccio insulso che gli uomini chiamano storia riconosciuta, non è ingordigia di prevaricazione per fame di potere, né tanto meno odio di classe. La Vita è Partecipazione cosmica, dove tutti sono utili, perché esseri divini. Ognuno ha la sua gloria, ma essa cambia a secondo del gruppo di appartenenza. Compito di chi sa è di aiutare con rispetto, in spirito di servizio, chi non sa...”

Laura avendo pescato a mani piene nella Vita; fedele alla consegna ricevuta dal Saggio, adesso cercava i fratelli, nutrendo i deboli, proteggendo gli umili, condividendo cogli altri, ciò che aveva appreso con la sua esperienza.

“La via della luce è un percorso d’amore. L’amore è l’essenza misteriosa che nutre il manifestato e il non-manifestato. Un inizio per il risveglio si trova anche nel Vangelo di Gesù, inteso come canale, che fa fluire l’Energia benedicente in tutti i livelli della Creazione, garantendo continuità, senza separazione, tra tutte le creature.

La via semplice, diritta e sottile, è quella che porta in modo immediato alla Divinità; ama Dio vivo in te, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente; poi ama il prossimo tuo come te stesso, abolendo ogni differenza fra amici e nemici, gioendo con ogni essere vivente con la stessa simpatia e forza. Il secondo comandamento divino è molto simile al primo, ma è impraticabile se l’uomo prima non divinizza la sua vita. La ribellione contro Dio, sotto la Torre di Babele, è ancora oggi viva.

Gli uomini, ingannati da Energie che non conoscono, hanno cercato di antropomorfizzare tutto; ma non sanno quello che fanno, soprattutto perché non sanno con che cosa hanno a che fare. Tutto è visto in chiave umana e utilitaristica, ma e… se Teseo fosse ancora prigioniero nel Labirinto? Se la sua libertà fosse stata solo illusoria e lui si trovasse ancora invischiato in recinti di altro tipo, ma non per questo meno pericolosi? Allora occorre uscirne adesso, prima che arrivi l'irreparabile per la Specie Umana.

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“Rinuncia a tutto quello che avevi, che eri, che dicevi. Se incontri Dio nella tua strada, non sarai più quello che credevi di essere. E’ ciò che alcuni hanno chiamato l’inizio della trasmutazione; Gesù ha chiamato questo nascere di nuovo in spirito. Se ti apri al Divino rinasci. Questa è l'età dell'Acquario, l’età della Rigenerazione degli uomini.

Vedi, dove giunge il sole, lì fuggono le tenebre, il gelo, la morte. Dove prima vi erano ghiacciai impervi, che congelavano la vita, ora, per l’azione naturale del sole, e coi tempi maturi,appare la terra bruna, fresca e odorosa di fiori; poco a poco, fantastica, trionfa la vita. Ecco, il primo ciuffetto di erba emerge; la pianticella cresce, la vita prorompe e gli uccelli del cielo vengono a cercare ristoro e nutrimento. Nella piccola sorgente guizzano veloci i pesci d’argento, mentre al termine della giornata gli animali dei boschi vengono per bere e lì si infittisce lo scambio di informazioni, di notizie, di possibilità. Tutti si sentono parte di qualche cosa. Lo stesso cinghiale, da burbero e ombroso, diviene punto di ospitalità per gli altri esseri viventi; si tratta allora del cinghiale bianco e della sua era entrante.”

“Il cuore dell’uomo è un deserto, destinato a divenire un giardino fertile.

Ci vuole tempo. Dio non corre, non si affatica. Per ogni cosa c’è il momento giusto: ma solo Dio può trasformare il non vivente in vivente.

Abbi fede in Lui, non ti lascerà mai. All’inizio ti parlerà di cose semplici, dell’argento dell’onda, ma, man mano che cresci in Lui, ti aprirà le pagine del Suo libro, mostrandoti l’essenza dell’onda e la natura di quell’argento. Devi solo chiedere con cuore onesto. E’ così semplice...da sconvolgere. L’uomo sofisticato, oggi come ieri, non può credere a questa verità così semplice, così infantile. Non può accettare che l’amore per Dio e quello dell’uno per l’altro sia la risposta a tutti i suoi reali bisogni.

Negando l’evidenza dell'unione divina di tutto con tutti, l’uomo finisce per accettare la menzogna impaludandosi nei meandri senza uscita della sua mente. Una civiltà allucinata sarà allora la risposta. Dalla storia quello che impariamo è che non impariamo proprio niente. Si tratta di un susseguirsi di orrori dietro errori: e sempre stupidamente gli stessi.

L’uomo si accorge del fango nel quale vive, e per uscirne idealizza la propria malvagità. Crea allora le leggi, le morali, le convenzioni che regolarmente calpesta, quando nuovi egoismi vengono a scontrarsi con quei divieti. Da una parte sente il bisogno di creare un mondo libero, puro, buono, sincero, bello – e talvolta è onesto in questo tentativo - ma da un’altra parte, trascinato dal proprio orgoglioso egoismo, vuole piegare ogni cosa ai propri desideri; neppure in quel momento gli balena il sospetto, che quelle bramosie oscure siano trasmesse alla sua mente manipolata da forze esterne, quelle legate al serpente antico.

Le forze del male e del bene stanno preparando, in questo momento nella scacchiera del cosmo, il passaggio dalla fine dell’attuale millennio al

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nuovo entrante. L’Umanità è chiamata a partecipare o ad un salto qualitativo oppure ad una distruzione apocalittica, dello stesso tipo di quella subita da Atlantide, circa dodicimila anni fa.

La storia della terra può essere vista anche come l’asse attorno al quale ruotano le azioni delle due case, quella del bene e quella del Male. Nella storia ebraico-cristiana le due case derivano dalle differenze fra Abele e Caino; esse operano nella società di ogni tempo. Lo studio di questo sviluppo è stato intrapreso da filosofi, politologi, etici, religiosi, economisti, artisti, maghi, educatori dagli albori dell’umanità fino ad adesso. La risposta operativa al dilemma dell'antagonismo della due case sta nell'essere guardiano di tuo fratello e non il suo carnefice. La chiave dello svolgimento di questo processo è custodita dai rappresentanti legittimi della Tradizione; ma dove trovarli adesso? ”.

Andrea era tornato da Paestum con una voglia di vivere accresciuta.

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15. Risalire al Sole d’origine.

“Sai che cos’è l’illuminazione? No, altrimenti non lo chiederesti”- disse Andrea a Patrizio, mentre apriva una scatola di piselli.

“Tu per favore, sbatti bene le uova, metti sale e pepe e fa’ rosolare la pancetta fino a renderla croccante, al resto penso io.”

Patrizio guardò l’amico pensieroso. Era da qualche minuto che voleva fare all’amico una domanda, di cui però temeva la risposta: “Insomma, Andrea, che cosa t’è successo a Paestum?”

E’ chiaro che gli era partito un treno… ma quale direzione avrebbe preso?

Che sarebbe successo adesso? Andrea era imprevedibile, lo conosceva bene. Quando in lui c’era qualche cambiamento, era solito trasformare radicalmente anche il suo comportamento esteriore, compreso anche il suo modo di lavorare. La loro collaborazione ben presto sarebbe stata investita da un vento nuovo.

“Essere rigenerato dalle acque dell’Immortale, che scorrono nel segreto del tempo. Che importano i credi, se non li vivi? Sii vivo e lascia scorrere la Vita nelle tue vene. Non avere paura. Cerca col cuore, sei destinato a trovare. Nessuno si perde nella salita verso l’Origine, attirati da una Forza amorosamente ascensionale più grande di noi.

“ Ciascuno è come un sentiero che porta verso il grande Mare. Nessuno si perde, perché Mani preziose vegliano ovunque. La differenza sta nel grado di consapevolezza. Ognuno di noi ha un posto preciso nell’economia divina, con un conseguente compito da svolgere. Se non adempiremo al presente a questo dovere, ciò dovrà essere fatto in altre condizioni vitali, in altre dimensioni, perché ognuno deve fiorire alla Vita; questo è il nostro compito; come fiori odorosi donare a tutti la Gioia, che la vita riversa in noi.”

“Senti Patrizio, mi sento un po’ affaticato e ho necessità di un po’ d’aria di campagna.”

“Bene, hai bisogno di un po’ di riposo, si vede. Io ho una villetta vicino a Serravalle, nell'alto Casentino; eccoti le chiavi, puoi andarvi quando vuoi. Ti avverto però, che non vi troverai molto ordine. Portati anche le provviste, perché non c’è nulla da mangiare; il vino invece non lo comprare, perché ci sono dei fiaschi in cantina, però ci dovrai togliere l’olio. E’ un vino buono, è genuino.”

“Torna quando vuoi, ma per favore non portarti dietro né libri né blocco degli appunti, altrimenti finisce che lavorerai come un matto, ok? Ogni tanto però telefona in ufficio, per eventuali novità. In casa il telefono non c’è, dovrai andare al paese più vicino; puoi andare da Agostino, lui è il

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padrone del caffè, a tutte le ore, anche di notte; digli solo che vieni a nome mio. Ciao!”

Fischiettando Andrea uscì di casa con la valigia in mano:

“I libri li ho già caricati in macchina assieme al blocco degli appunti; il pacco col cibo è dentro il cofano... Dovrei avere tutto”.

La descrizione di Patrizio era stata precisa. Uscito da Serravalle, doveva andare sempre diritto per un paio di chilometri; la prima casa che avrebbe incontrato, dopo una curva piuttosto lunga, era quella di Patrizio. Non era proprio possibile sbagliarsi.

Andrea, sceso dalla macchina, cominciò a guardare attentamente la foresta attorno a lui, respirandone a pieni polmoni l’aria. Un senso di pace lo avvolgeva. Gli sembrava di conoscere quel posto da sempre. Sentendosi a suo agio, si stese ai piedi di una quercia vicina.

Riposare... Ecco quello di cui aveva bisogno. Erano passati pochi mesi da quando aveva conosciuto Laura e François! Forse si sarebbero potuti rivedere a Natale, se Andrea avesse deciso di scendere in Italia meridionale.

“Cara Laura”, pensò Andrea addormentandosi dolcemente.

Dopo un po’ il suo sonno fu rotto da un rumore secco, come di un ramo spezzato. Andrea si guardò intorno pigramente. Si sentì osservato e, guardato meglio, ad una ventina di metri da lui, scorse un bellissimo cane lupo, che però subito si allontanò, come Andrea si mise seduto per guardarlo meglio. Gettò una occhiata all’orologio: erano le 18. Era tempo di scaricare la macchina, organizzare le cose e preparare la cena.

Aprì la porta, dopo aver attivato l’interruttore della luce e dell’acqua. Su di un piccolo corridoio si affacciavano tre porte. Dopo una rapida ispezione scoprì che la prima, alla destra di chi entra, si apriva in cucina e che da lì, con una porta comunicante, si poteva accedere ad un piccolo bagno. L’uscio accanto dava in un salotto; la terza porta si apriva in una sala da pranzo. Nel salotto Andrea scoprì una scala a chiocciola che portava al piano superiore. Di sopra c’era una stanza da studio con una biblioteca ben fornita, poi una camera da letto, due bagni e un’altra camera da letto. I mobili, quasi tutti in rovere erano semplici, lineari e massicci; in armonia con le pesanti travi sempre di quercia,che sorreggevano i soffitti.

“ Molto sobrio ”, pensò Andrea, che decise di portare un letto nello studio. Gli era piaciuto molto un grande tavolo di noce, finemente intagliato. Scoprì uno stereo non molto lontano dal caminetto; rovistò tra i dischi, scelse il concerto grosso in do minore di Tommaso Albinoni. L’impianto acustico era perfetto; in qualunque angolo della casa era possibile un buon ascolto.

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Andrea, poco dopo consumò una rapida cena; dopo aver lavato i piatti dette una veloce rispolverata un po’ dappertutto. La vista panoramica dalla finestra della sala da pranzo era meravigliosa e il rosso fuoco del tramonto inteneriva davvero il cuore, senza essere necessariamente naviganti. Si sentiva un po’ inquieto, era come se gli mancasse qualche cosa. Tutto era piacevole, la casa, il posto, i comfort... eppure stava avvertendo nell’aria che respirava nella pur accogliente casa, un certo senso d’insoddisfazione.

“Patrizio ha davvero un buon gusto - pensò Andrea - sa ben abbinare l’eleganza alla forza e alla praticità. Il legno è l’elemento predominante nell’arredamento. Anche le pareti ne sono finemente rivestite. E’ proprio tutto bello! Mancano quadri, perché? Solo nello studio, racchiusi in eleganti cornici, fanno mostra di sé tre riproduzioni di altrettanti schizzi di Leonardo: la Testa del Benedicente dell’Ultima Cena; il Vecchio nel Giovane; la Testa di un Putto. Leonardo resta sempre un pallino costante nella vita di Patrizio" - si disse Andrea, preparandosi per la notte.

“Fantasie oniriche. Scale da salire, altre da scendere. L’oscurità è però riposante. Un giallo, sfumato in arancione, genera un rosa delicato, da cui nascono all’improvviso Mani, che disegnano un volo di farfalle variopinte; tra esse una si distingue fra le altre. E’ l’unica ad essere rosso-nera, e mentre le compagne ruotano l’una intorno all’altra, quella invece si separa da tutte, allontanandosi con piccoli voli. Andrea incuriosito la segue. Un raggio, fuoriuscito dai rami di una quercia acceca il giovane, costringendola a coprirsi gli occhi con le mani. Come un cieco comincia a barcollare. Fatti i primi passi, abituato di più alla luce, vede distintamente intorno a sé. Alcune lacrime bagnano il suo volto. Riconosce una piccola radura delimitata da querce; davanti a lui c’è una casetta in legno. La farfalla volteggia un po’ davanti alla porta, poi come Andrea sopraggiunge, decisa entra. Andrea si sente osservato, guarda ed ad una certa distanza vede un cane lupo nero, che però si allontana subito...”

Qualcuno suonava furiosamente alla porta. Andrea balzato in piedi di scatto, si guardò intorno, riconobbe subito il tavolo di noce della casa di Patrizio, udì ancora un insistente squillo di campanello. Non stava sognando, qualcuno era veramente alla porta. Erano le otto del mattino. Chi poteva mai essere? Solo Patrizio sapeva che lui era lì; infilandosi le scarpe urtò una seggiola massiccia, che cadde con un tonfo sordo. Scendendo per le scale Andrea si stupì di essersi addormentato vestito. Ancora insonnolito aprì la porta ad una giovane donna, che, come una furia, si precipitò dentro.

“Dov’è - chiese spazientita - dov’è Patrizio? Me lo chiami per favore, e non mi racconti storie, io non ho tempo da perdere.”

“Cara signorina - disse Andrea, confuso dalla veemenza della giovane - Patrizio non è qui, e non comprendo perché lei lo stia cercando proprio qua; solo i suoi intimi amici sanno dell’esistenza di questa villetta, che per lui è come un ritiro spirituale”.

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“Lo so - disse la ragazza interrompendolo - sono già stata qui tempo fa... e con lui. Deve consegnarmi un lavoro sul Merisi. Lei si chiama Andrea? Se è così, é un po’ come se la conoscessi; lui mi ha parlato molto della vostra collaborazione e amicizia. Il lavoro su Leonardo Patrizio me l’ha già consegnato. Mi chiamo Ornella - Piacere! Mi scusi per l’irruenza, ma ho molta fretta, del resto sapevo, da una telefonata fatta ieri sera a Patrizio, che stamattina l’avrei trovato qui a Serravalle, e che mi avrebbe consegnato il lavoro mancante”.

Andrea realizzando che aveva davanti una cliente di Patrizio - a cui l’amico doveva tenere anche molto - divenne ancora più gentile, e chiedendole, cosa avrebbe potuto fare per lei, nel contempo la invitò ad accomodarsi nel salotto offrendole un caffè, che, avrebbe subito preparato.

Versandolo, Andrea le disse che lui di Patrizio sapeva solo, che l’aveva lasciato ieri a Firenze, probabilmente adesso l’avrebbero trovato in ufficio. Per telefonare però sarebbe stato necessario andare giù in paese, perché lì, come sicuramente lei stessa sapeva, per volontà espressa di Patrizio non c’era telefono.

”Lei è di Milano, vero?” Ora cominciava a capire che cosa spingeva Patrizio ad andare così di sovente a Milano, ammirando la bellezza di Ornella.

”Altro che Caravaggio - si disse tra se Andrea - mi faceva sgobbare su quel Maestro, dicendo che gli sarebbe servito al più presto un resoconto critico sull’interpretazione della sua vita, alla luce degli artisti maledetti; che aveva ricevuto quell’ingaggio da un cliente a Milano, ma guardandolo stranamente Patrizio non gli aveva voluto dire di più; s'era raccomandato di realizzare quel lavoro in modo immediato, perché non c’era più tempo!”

“Guardi - fece Ornella come leggendo i suoi pensieri - quel lavoro su Caravaggio, unitamente ad un articolo su Leonardo, serve a me per una prossima pubblicazione . Fino a ieri però ero convinta che questo lavoro lo stesse svolgendo personalmente Patrizio.”

Andrea guardava attentamente Ornella. Era attratto dai suoi occhi. “Gli occhi parlano e mettono in evidenza quello che c’è nel cuore dell’uomo. Le labbra sovente possono mentire, gli occhi no. Negli occhi di Ornella c’era fame di amore come bisogno urgente da soddisfare”.

“Stando alla telefonata di Patrizio di ieri, qui avrei dovuto trovare lui e il lavoro ultimato sul Caravaggio, perché lui non c’è e invece c’è lei? ”

“Senta, signorina Ornella, lo chieda a Patrizio! Comunque il lavoro che lui mi ha commissionato, l’ho terminato ed è per puro caso che l’abbia preso con me. Io sono qui in vacanza e non certo per dare a lei uno scritto che ho preparato per Patrizio. Credo proprio che gli telefonerò immediatamente, per avere spiegazioni, anche se ora mi pare evidente,

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che sia stato lui ad organizzare tutto per farci trovare qui a Serravalle, non trova? Ma se è così, perché ha agito così, a nostra insaputa? ”

“So che Patrizio ama imbastire situazioni aggrovigliate, da commedia dell’arte, dove alla fine tutti i partecipanti stanno bene e finiscono col vivere felici e contenti. Evidentemente ci teneva che ci conoscessimo, e per di più in un ambiente da sogno, come casa sua.”

Ornella, furiosa, ignorò l'ultima frase di Andrea e la sua volontà conciliante.

“ Il titolo del lavoro che ho commissionato a Patrizio è : Leonardo e Caravaggio, in qualità d’ Artisti e Uomini di ieri, che futuro possono additarci oggi? - disse Ornella, accendendosi l’ennesima sigaretta. Il lavoro su Leonardo Patrizio me lo ha già consegnato circa un mese fa a Milano, mentre invece, per quello sul Caravaggio, ha sempre preso tempo, non era mai pronto e rifuggiva qualunque spiegazione... Solo adesso ho capito che quel lavoro deve consegnarmelo lei, e non lui.”

“ Ora comprendo. Dunque Patrizio ha curato l’aspetto su Leonardo, mentre a me invece ha dato il compito di stendere il lavoro su Caravaggio; probabilmente si riserva lui la conclusione critica, per cui capisce bene, che pur avendo qui il mio lavoro su Caravaggio, devo consegnarlo a lui” - disse Andrea, un poco confuso per la situazione inaspettata.

“ Veramente non è così - riprese Ornella - il lavoro su Leonardo, come ho già detto, ce l'ho io; mi serve solo quello sul Caravaggio. E per quanto riguarda la conclusione critica, una volta che avrò esaminato le sue argomentazioni, essa spetterà in ogni caso solo a me”.

“Benissimo fece Andrea, se le cose stanno così, dopo aver ricevuto i necessari chiarimenti da Patrizio, le darò sicuramente il mio lavoro; dovrà aspettare qualche giorno, perché devo ancora apportare qualche modifica, qualche piccolo ritocco. Sa, ci ho lavorato su alcuni mesi e per me è stato piuttosto faticoso. Sono qui proprio per riposarmi da quella fatica.

“ Ascolti Andrea, ormai non ho molto tempo, Lei potrebbe darmi il dattiloscritto e…”. “Il problema è, disse Andrea interrompendola, che il lavoro non è stato battuto a macchina, ma scritto a mano e la mia calligrafia non è sempre semplice da decifrare...”.

” Andrea, le ripeto che il tempo a mia disposizione non è molto. Mi sono fatta convincere da Patrizio a commissionarle il lavoro su Michelangelo Merisi, perché conoscevo per esperienza diretta la capacità professionale del mio amico; ciò che ho letto su Leonardo ha addirittura superato le mie aspettative. Non ho alcuna difficoltà nell’ammettere, che non sarei riuscita a svolgere un commento così accurato; il servizio fotografico poi mi ha tolto ogni parola. Ora devo esaminare il suo lavoro, dopo di che, valutata la sua accettazione, dovrò stendere la conclusione

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critica su le figure di Leonardo e Caravaggio, mettendo in evidenza, in caso affermativo, quello che loro hanno da insegnarci oggi.”

“Senta Ornella, non per farmi i fatti suoi, ma con quale logica pensa di trarre sue conclusioni personali da un lavoro svolto da due persone diverse? Quando io ho esaminato la travagliata vita del Merisi , l’ho fatto seguendo la mia sensibilità: portare una luce viva sulla supposta turbolenza degli artisti maledetti, molti dei quali nutrono dentro un vero fuoco sacro di Religiosità vissuta, richiede affinità di vedute.

Questo Maudit, che tra l'altro venero, non ha niente in comune con la concezione sterile dell’arte per l’arte tipica dei pennivendoli del suo tempo, che commerciano la propria creatività artistica, pur di piacere ai loro committenti.

Conosco le idee di Patrizio su Leonardo, però non so su quale piano si sia mosso nella sua interpretazione. Non mi va neppure di essere stato usato in questo modo. Se scrivo un articolo, che poi deve essere utilizzato da altri, la pubblicazione deve rispettare quello che ho scritto. E non mi va, inoltre, che qualcuno concluda a modo suo, quello che ho scritto io, magari distorcendo il mio stesso pensiero.”

“ Non mi era successa mai una cosa simile con Patrizio, questo rimane, in ogni caso, un discorso aperto fra me e lui. Da parte mia posso solo dirle - dopo avere parlato con lui - che il mio scritto glielo darò solo se sarò messo a conoscenza delle eventuali modifiche, che lei intende apportare al mio lavoro. Non comprendo poi questo coinvolgimento a tre!

Ciò non è dettato da motivi d’orgoglio, ma io amo scrivere. E’ il modo migliore che ho per comunicare cogli altri. Cerco sempre di dare un messaggio e non voglio che questo sia travisato. A questo punto poi mi piacerebbe conoscerla meglio; voglio sapere prima per chi devo lavorare: questo mi permette anche di poter rifiutare. Ripeto, questa è stata l’unica volta che Patrizio è stato così misterioso con me. Pensavo che l’articolo servisse per una delle nostre solite pubblicazioni d'arte; io al solito curo lo scritto, mentre lui organizza il servizio fotografico. Non avrei mai pensato, che si ricercasse un confronto con Leonardo, che per me resta maestro, sia come artista che come uomo.”

“Ascolti Andrea, Patrizio mi ha spiegato i motivi, che lo hanno indotto ad interpretare Leonardo alla luce degli artisti maledetti; lei se vuole, potrebbe spiegarmi le sue motivazioni a proposito di Caravaggio. Mentre lei legge il lavoro di Patrizio su Leonardo, io potrei approfittarne per battere a macchina il suo manoscritto. Che ne pensa? In tal modo ciascuno di noi potrebbe farsi una maggiore chiarezza di idee a proposito di tutto questo. Ad ogni modo sappia che ho idee ben precise sul Caravaggio! Il lavoro di Patrizio su Leonardo è stato il frutto di nostre lunghe discussioni.”

“Forse prima è meglio far colazione, Ornella, poi potremo parlare con più calma. La mattina sono solito fare una colazione sostanziosa, perché è proprio nel corso della mattinata, che normalmente spendo le mie energie migliori. Poi potremmo telefonare a Patrizio.”

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Così fecero. Andrea telefonò a Patrizio, alla presenza di Ornella, ma in ufficio, lui non c’era, ma aveva lasciato per loro un messaggio alla segreteria telefonica:

”Ornella e Andrea, nel caso che telefoniate separatamente o assieme il messaggio è sempre lo stesso. Credo che sia importante per entrambi conoscervi, perché avete l’uno la risposta per l’altro. Cercate di conoscervi bene. Sono sicuro, che troverete il modo migliore per completare il lavoro. Tutto qui ,vostro Patrizio.”

Ornella e Andrea, anche se un po’ sconcertati da quel messaggio inaspettato, decisero di tornare alla villa di Serravalle.

Per non perdere più tempo Andrea prese il manoscritto, consegnandolo ad Ornella: ”Guarda - avevano deciso di darsi del tu - se ci comprendi qualche cosa”.

Al contempo Ornella gli dette lo scritto di Patrizio.

“Leonardo è e rimane un enigma per Patrizio. Lo ammira sotto ogni punto di vista e lo considera come un Aiutante, alla stregua di un pioniere di una razza superiore, che deve apparire sul nostro pianeta. La molteplicità creativa dell’ingegno del Vinci, esempio della vera luce propria del genere umano, potrebbe incarnarsi in un nuovo tipo di uomo, un prototipo d'anima tipico della collettività della Specie umana, quella che è stata onorata dagli Angeli nel Paradiso biblico. Dentro l’uomo ci sono vasti tesori, che sono da riscoprire. Patrizio pensa che stia a noi attingere a mani piene. Patrizio parla della necessità di uno sforzo titanico.

Ma questa è la via che Leonardo ha additato percorrendola?

Leonardo era calato, per necessità, in un mondo magicamente solitario, solidamente attaccato ai principi universali, il cui riverbero scopriva in ciò che sperimentava. La struttura del granello racchiude le stesse proprietà del pianeta. Dio è ovunque, come ha dimostrato anche cogli studi dei paesaggi, con la dissezione anatomica e con lo studio dei fossili. Ha cercato di trovare ovunque in natura il percorso dell’armonia, quella che dà equilibrio ai volumi scomposti, quando la vita quotidiana è scomposta.

Leonardo, anche con la sua semplice genialità pittorica, è risultato per buona parte dei suoi contemporanei, come un personaggio strano, ambiguo, evanescente, enigmatico, in conclusione: temuto perché non capito.

”Il resto lo avrebbe fatto il suo versatile ingegno, riversato in tutto lo scibile umano del tempo, con anticipazioni che molti ricercatori contemporanei ancora non hanno compreso, perché privi della sua capacità interiore di realizzazione. Il vero senso dell'opera di Leonardo va ricercato nella ferma convinzione, che la naturale bellezza del creato è tale perché deriva immediatamente dall'Inventore divino; e che amando le

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sue opere e la sua creazione comprendendola interiormente si ama sempre più Dio e la sua Divinità. In particolare penso che, se le chiese vogliono avere una credibilità maggiore per il nuovo millennio entrante, devono assumere l'apertura mentale di veri scienziati e non freddi interpreti di una letteratura morta. Quando Adamo dà il nome agli animali sa di poterlo fare perché scienziato, fedele osservatore e amante del perfetto mondo celeste, consegnatogli da Dio...."

Non sorridere, parlo molto seriamente...Leonardo per rispetto profondo per la vita animale, per la vita che ha sangue nelle vene, non si cibava di latte o formaggi, perché non voleva rubare alle madri il latte, che esse producono per nutrire i cuccioli appena nati. Adamo ed Eva prima della caduta si nutrivano coi prodotti del suolo che nascevano spontaneamente ed erano belli e forti, proprio come Leonardo..."

"Ma restiamo in tema pittorico, se Caravaggio in pittura si mostra corposo, reale, spigoloso, evidente, Leonardo sembra sfuggire ad ogni definizione rigorosa, perché, se da una parte è animato da un rispetto innato per ogni forma di vita, dall’altra è pronto a seguire Cesare Borgia, e a mettere a disposizione dei potenti armi da guerra che, se usate, si sarebbero rivelate estremamente distruttive”. Leonardo, e un carteggio col sultano di Istanbul lo dimostra, stava per trasferirsi nella città del Bosforo, come architetto di corte.

Il quel tempo ha avuto profonda conoscenza del pensiero Sufi, come dimostrano anche i suoi studi sul feto umano e sull’anatomia umana in genere.

“Leonardo lo ritrovi nella sua interezza nell’eterno femminino della Gioconda. E’ enigmatico, lunare, riflessivo, allegro. Anche il particolare è un momento compiuto nel suo mosaico. Dietro sé ha lasciato con l'allegria dei volti un percorso energetico da seguire: dalla Gioconda al San Giovanni, alla Madonna Benoit. Che dire poi dell'insegnamento magistrale svolto nell’Annunciazione oppure nella Vergine delle Rocce. E poi, che dire dei suoi paesaggi sfumati, che pur essendo reali, finiscono nel magico abscondito del mistero? Nascosto si, ma non inaccessibile. Insomma a volte hai come l’impressione che occorra una chiave per capire Leonardo, o meglio per sentirlo e seguirlo nella sua intuizione. Capire ed intuire. per seguire. Ti pare poco?

“Lasciati sommergere dalla dolcezza che trascina; permetti al tuo cuore di guardare l’Angelo della Vergine delle Rocce. E se l’Angelo ti fermasse, prendendoti per mano? E se illuminasse i tuoi occhi aiutandoli ad immergersi nell’essenza del Giovannino, della Vergine, del Bambino divino? La bellezza, insita nella natura umana, debitamente stimolata, riconduce l'anima senza intermediari a Dio; al Dio che è in te e in tutto, realizzando una unità perfetta. Si parte dall'uomo, s'incontra l'angelo...da qui si approda, con navigazione certa, nel divino.

“Sono convinto - continuò Andrea - che Patrizio deve aver concluso il lavoro con una domanda: “Bene abbiamo detto questo e questo ma in

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definitiva, chi è veramente Leonardo da Vinci, cosa rappresenta questo uomo e la sua opera, per noi da una parte e per l’universo intero dall’altra?”

“Leonardo ha vissuto l’uomo come misura delle cose, un vero geometra, per cui la conoscenza organica di se stessi e della propria valenza spirituale è il trampolino di lancio per l'ingresso armonico, dell'umanità come specie, nell'armonia del cosmo. Leonardo si immerge nell'oceano dell'universo con la scientificità della bellezza, studiando con rispetto le leggi che ne regolano il corso, ben sapendo che Dio è il limite conoscitivo dell’uomo; bracciata dopo bracciata. Il cardine armonico su cui ruota l’intera opera di Leonardo è costituito dall’uso della sezione aurea, come punto di riferimento costante tra bellezza e armonia dei volumi. Anche in questo vicino ai Sufi.

Bellezza ed armonia che giorno per giorno riscontrava ovunque nella sua disamina della natura. L’uomo di oggi ha molto da imparare dal metodo del Leonardo osservatore, e dalla sua disamina scientifica della natura, libera da pregiudizi e servilismi.

“Caravaggio si muove in una dimensione completamente diversa . Valorizza l'oscurità che avvolge la povera popolana, quella derisa; quella calpestata, tradita da chi dice di sapere. La plebe reietta, odiata, espulsa, martoriata torna a fiorire, sperimentando in mezzo agli stracci sudici, la gloria illuminante di Gesù. Il Cristo risplende in Pietro crocifisso e questo popolano rozzo, plasmato dal potere di Dio, diviene una creatura pienamente divina.

Come lo fu il Cristo, uomo in mezzo agli uomini. Questa è la Pietra dell'umiltà che reca la Luce all'umanità oppressa dal potere, smascherando la proterva prevaricazione dell’avversario e distruttore.”

“Caravaggio è un mistico; più prete di molti preti non propone madonne imporporate, ma Impolverate. Dagli stracci, dallo sporco traspare la lucentezza, la pace, l’armonia di Dio. Gesù non nacque in un palazzo pieno di arazzi, fra marmi e coppe d’oro: nacque invece in un umile, umida e maleodorante capanna. I primi ad essere avvertiti della nascita del Re dei Re furono dei Magi orientali. I sacerdoti Ebrei, che avrebbero dovuto essere i nunzi per le genti dell’Avvento del loro Messia non sapevano nulla sul quando della nascita, sapevano solo dove. I pastori furono condotti dagli Angeli, dalle Mani Preziose di Dio, ad adorare il Signore nascente. I primi che adorarono il Principe della Pace furono degli umili pastori che vennero avvertiti, abbracciati e baciati dagli Angeli dell’Onnipotente. Questi pastori! Gente comune dunque: gente come te o me! ”

“Vedi, Caravaggio era innamorato della gente comune, quella povera, umile, bistrattata. Credeva negli uomini piccoli, semplici, che quando parli ti guardano con occhi dolci e che credono a ciò che dici loro! Gente semplice, allora. Si, il suo Dio è un Dio degli umili. Beati gli umili, perché

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vedranno Dio...Muore per colpa dell'eccesso di ddt : donna, dado e taverna...

Una vita violenta, un Uomo non per bene? Forse, però vero e sentito; che ha vissuto una vita sentita e necessaria tanto quella di un vescovo, che non sempre cura solo le anime; o di un contadino, che va dietro alle sue vacche, sapendo da salariato che il suo sostentamento materiale dipende da quelle.”

“ Leonardo ha in mente l’uomo che sa, signore di sé e del suo cosmo, perché conosce le leggi del Cosmo. Caravaggio esalta l’umile, il piccolo che dentro se ha la divinità. Gesù disse che i primi secondo gli uomini sarebbero stati ultimi. L’uomo di oggi o trova in sé quell’umiltà che solo il figlio di Dio può dare o altrimenti creerà solo una fragile torre di Babele, fondata sulla menzogna, che non reggerà il soffio impetuoso della Verità."

"Caravaggio assiste al crollo dei grandi ideali umanistici e rinascimentali. La sua età è un momento di ripiegamento, di servilismo intellettuale. Lui ne esce fuori riprendendo la potenza michelangiolesca, riportandola al realismo sociale. Se Michelangelo Bonarroti esalta l’uomo sentito come sintesi fra cielo e terra, Caravaggio ricorda che l’uomo che sa lottare è un uomo come te, come me e non un semidio irraggiungibile e pienamente distaccato dalla realtà concreta dell’uomo. Occorre imparare a vedere coi nostri occhi correttamente, senza falsi pregiudizi, ci dice il Merisi.”

” Per tale motivo la sua scientificità pittorica si muove in definitiva nello stesso senso di quella di Leonardo. Leonardo inseguiva per strada, per ritrarli, quei soggetti che incarnavano le idee che voleva riprodurre. Pensava sempre al reale.

Quando dei critici pedissequi rinfacciarono al Maestro che lui non si rifaceva a Fidia, Caravaggio rispose che i suoi Maestri erano rappresentati non da canoni pittorici generici, bensì da esseri umani concreti. Il sapere reale si poggia sulla comunicazione e sulla nostra effettiva capacità di relazione cogli altri. Il sapere inizialmente inteso come scoperta individuale, deve divenire patrimonio collettivo; ciò per il semplice fatto che l'uomo non è un essere singolo, ma collettivo...non di uomo si dovrebbe parlare, ma di umanità. Per questo negli ambienti di vera conoscenza, nei circoli iniziatici, il lavoro svolto assieme è anonimo. Ciò è avvenuto anche nella scuola di Leonardo

Al centro della sua ricerca Caravaggio pone la Divinità, che non dimentica gli umili, perché anche in quelli vive. E’ da riscoprire il significato della divinità, che si muove e agisce sia nel frutto acerbo, in quello maturo e anche in quello dove il verme comincia a mostrarsi. Non bisogna farsi distrarre dalle apparenze, il grottesco è il sostegno su cui si poggia lo specchio che riflette la bellezza. Si tratta di trovare l’equilibrio vitale, che il Merisi intravedeva nei suoi sprazzi intuitivi, tra forma, volume, colore ed energia del movimento. Cara Ornella, la cosiddetta asocialità di Caravaggio, il suo essere ai margini, il suo essere maledetto

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dipende dall’avere scelto anche la causa degli umili; ma Dio vive in tutto e di tutto, anche nei semplici, dunque! Il mondo, tra Dio e il potere, sembra scegliere il potere; tra la bellezza e la forza si sceglie la forza, dimenticando che, come ricorda Leonardo: la verità è la figlia unica del tempo.

Leonardo, invece fu costretto ad essere non tanto un maledetto quanto un isolato; il suo pensiero sovrastava la mediocrità di coloro che lo circondavano. I più vicini discepoli, in un modo o nell’altro, lo tradirono; in realtà Leonardo, anche se molto amato, si trovò spesso solo, frainteso e circondato alla fine da diffidenza. Non so dirti il perché, ma lo sento molto vicino a Cristo, forse perché anche il Vinci ha riservato un posto speciale alla bellezza tutta umana, in relazione alla Divinità Immutabile. Comunque sia, hai detto che comprendi la mia scrittura...Qui c’è il manoscritto: buon divertimento!

Sai già che ci sono più camere. Io uso lo studio, li ho messo un letto, tu puoi scegliere la stanza che più ti piace, se per caso decidi di fermarti”. “Leggerò il lavoro di Patrizio su Leonardo più tardi, adesso voglio uscire a fare quattro passi, poi scenderò giù al paese. Compro qualche cosa da mangiare, vuoi qualche cosa? Devo fare anche delle telefonate. Ti fermi per qualche giorno, o no? Se trovo Patrizio lo avverto. Ciao e buon lavoro”.

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16. Ascolta il crepitio della fiamma di Vita.

Il tempo stava passando, ma Andrea sentiva la necessità di passeggiare nella foresta casentinese, di cui centellinava il magico fascino respirandolo con voluttà. La sua mente era lontana dall'azione, come lo è il voglio dal posso, quando fra questi non vi è continuità.

“Scusa, se a pranzo non sono tornato. Non ho mangiato nulla, ma per la verità non mi sono nemmeno accorto della fame, poiché il tempo è volato in fretta; solo il calare della sera, mi ha ricordato che la giornata stava finendo. Non uso portare l’orologio con me. Ho fatto una lunga passeggiata, mentre la mia memoria ricercava delle tracce. Sto cercando, sai... Il lavoro di scrittore non mi soddisfa in modo completo; è come se sentissi il bisogno di un’azione diretta nei confronti della gente. Ho qualche cosa da dire agli altri; è come un fuoco quello che ho dentro, e sento che devo metterlo fuori, per contribuire a fare Luce... Sto cercando una forma, la mia forma… Penso di averla identificata col messaggio di Gesù, che ritrova in me intuitivamente una corrispondenza armonica. Ciò che Lui dice è ciò che credo; pensare a Lui, mi porta a pensare alla luce; cercando Lui trovo una sorgente di acqua viva in me; su questo punto di appoggio voglio costruire la mia vita.”

“La base è Gesù Cristo. Ciò che fanno le chiese, organizzate nella loro struttura di potere e gerarchia, non mi piace. Mi sembra che i loro usi stiano vanificando la Parola di Dio. Ho bisogno di qualche cosa di positivo, di stimolante. In loro non riesco a vedere niente di vivo. Non vedo una prospettiva, un futuro, mi sembra che le organizzazioni solidificate vivano al di fuori del mondo, anche se credono di essere dentro; anzi stanno scardinando e torturando.

Mi sto riferendo alle gerarchie, che sento manipolate da forze oscure, che si nutrono della psiche umana. San Francesco è stato coi poveri, cogli ultimi, con coloro che nulla hanno se non l'appartenere a Dio, e ha vissuto con letizia il suo essere un diseredato, un giullare, al servizio del suo Dio, che vede e sente vivente in ogni cosa. Pensa al suo Cantico gioioso che le Creature, per bocca sua, rivolgono al loro santo Creatore. Francesco ha dato voce, parola e sangue a chi non ha voce, parola e sangue. C’è una via Sufi anche in questo. Non va dimenticata l’esperienza vissuta da Francesco in Spagna e in Terra Santa.

Penso che le chiese cristiane organizzate, rinchiusi in se stesse, non vivano veramente ciò che ha detto Cristo, e che la Prima Chiesa ha vissuto. La rottura fra il cristianesimo nascente e la sua origine avvenne con ciò che è stato chiamato Editto di Costantino nel 313 d.c..

Non credo nelle chiese organizzate, occidentali e non, a causa degli orrori contro l'umanità di cui è piena la storia di queste religioni. Esse per fanatismo proprio, che nulla ha a che vedere con la divinità, hanno torturato e stuprato l’intera umanità, accettando il potere e la sua logica, divenendo una struttura portante di questo sistema orrido e ateo.

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C’è qualche cosa che non mi piace nelle chiese ufficiali; esse sono sempre dalla parte di chi urla di più, sono solo uditori della parola, perché non facitori; loro non stanno lottando contro l’idolatria del sistema, ma nella migliore delle ipotesi, ci sonnacchiano dentro accettando e quindi facendo il gioco dell’avversario.”

Ornella osservava Andrea, ora tristemente chiuso nel suo improvviso silenzio. Lo guardava sorridendo dolcemente, senza proferire parola.

Andrea si sentì un po’ imbarazzato da quella quiete improvvisa e dallo sguardo sereno di Ornella. Sapeva bene che il suo estremismo non era giustificato: non poteva essere giudice di ciò che non capiva appieno; e poi che aveva fatto il Cristo, coi critici dell'adultera? Non aveva forse detto: scagli la prima pietra chi non ha mai peccato!? Occorre forse restare nel silenzio dei proprio cuore assieme all'adultera e a Gesù per imparare le divine parole del Maestro Interiore?

“Ornella - riprese Andrea - non ho telefonato a Patrizio, perché sono rimasto, come ti dicevo prima, per tutto il giorno per i boschi. Tu piuttosto, come è andato il tuo lavoro? Hai capito la mia scrittura?”.

“Certo - disse Ornella - all’inizio mi era sembrata incomprensibile, ma poi come mi ci sono addentrata un po’, è divenuta chiara, leggibile. Ci vuole la chiave, come occorre la chiave per comprendere quello che realmente tu intendi dire, e - come sempre - occorre la chiave per entrare nella tua natura.

Sai, mi stai affascinando! Per cercare di comprenderti, inizialmente, mi sono dovuta basare solo sulle convinzioni di Patrizio, adesso ho avuto a disposizione il tuo lavoro sul Caravaggio. Un lavoro per altro originale... lavoro molto personale, forse non facilmente condivisibile, a causa del tuo estremismo.

Tu dai un’interpretazione non strettamente artistica, ma psicologica. Disanimi e scorpori tra tenebra e luce; scorgi la voluttà edonistica che scoppia trionfante nella vita e la contrapponi alla agghiacciante presentazione di crocifissioni e decapitazioni, reali nella loro crudezza.

E vedo che hai notato come il Merisi nelle sue opere presenti la Madonna e il Cristo come popolani, e se stesso come un condannato a morte per...decapitazione; in seguito alla condanna, inflittagli dal pontefice per avere assassinato un uomo, durante una sciagurata rissa... Michelangelo da Caravaggio ha dipinto se stesso, la sua vita... il suo personale incontro con Cristo, il Signore vincendo il dubbio e lo sconforto dei momenti più bui.

" Per te, col culto della bellezza da una parte e con la presentazione del gelo della morte dall'altra, Michelangelo Merisi è pittore scienziato, che non teme di vedere la realtà come essa è, sempre calata nella vita dell'uomo. Sempre secondo te, lui ha usato lo stessa tecnica e freddezza

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per il rispetto del vero, adottata da Leonardo nel riprodurre i suoi studi di anatomia dalla disanima e dissezione dei cadaveri.

Tu dici, poi che il pittore Caravaggio è sempre stato uno con l'uomo Caravaggio e che la sua coscienza è rimasta intatta anche dentro l'ordine dei Cavalieri maltesi, dove l'ira dei suoi nemici lo ha raggiunto e perseguitato nonostante il perdono papale; evaderà da Cipro in modo rocambolesco, ma morirà a Porto S.Ercole per la malaria, per l'ostruzionismo degli Spagnoli, per una vita piena di eccessi."

"Per meglio comprenderti, disse Ornella riprendendo il discorso precedente , adesso posso basarmi anche su una conoscenza diretta; quello che vedo in te, e non solo fisicamente, mi piace. Soprattutto la tua emotività - passione. Il tuo ardore e la volontà di conseguire la bellezza, nel rispetto della Divinità, che è in ogni creatura, anche nei nemici.

Come vedi ho un grosso vantaggio su di te: so molto circa la tua natura, ma tu per conoscermi puoi basarti solo su quello che vedi ora”.

”Ornella, quello che ora vedo di te - rispose Andrea - mi piace molto, mi piace il tuo spirito affamato!”

“Affamato..?! - ribatté Ornella - affamato di che? ”

Andrea con un sorriso sibillino cominciò ad apparecchiare la tavola.

“ Tu sei un estremista, un radicale, un fanatico nelle tue cose! Hai qualche cosa dentro che ti rode... Non ti sento inquieto, senza pace, però sei in movimento. Forse sai quello che vuoi, ma come averlo sembra essere il tuo problema: ciò lo ricavo dal tuo scritto e da ciò che leggo nei tuoi occhi”.

“Mi dici che appartieni al segno dello Scorpione, vero? Sarebbe interessante determinare la posizione della tua luna natale nel momento del concepimento: Tolomeo d'Alessandria pensa che in quell'esatto momento comincia la vita dell'uomo; per cui il tema astrologico più esatto è quello che parte dal momento del concepimento e non tanto da quello di nascita. Ciò non toglie, che per una maggiore precisione potrebbero essere redatti entrambi. Scusa la digressione; non sono astrologa, però ho letto dei libri di astrologia con sommo interesse; e di certo posso dirti che quella scienza antica, anche se le vere chiavi interpretative sono andate perdute, mi ha aiutato a conoscermi meglio e a conoscere meglio le persone intorno a me.

Tu sei violento nelle tue passioni; qui è tutto il tuo problema; perché se non sei in equilibrio, sei squilibrato. Lo stato dell’Essere non cerca né il dare né l' avere: ma semplicemente è. Senza essere mosso da nulla, tutto muove; come il centro non visto della sfera infinita o il mozzo della ruota cosmica. Questo è tempo di kali yuga, dove molte forme tradizionali si stanno dissolvendo unitamente ad un mondo senza base in se stesso, per

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fare posto alla nuova età dell'oro, che ha il suo inizio con l'avvento del prossimo millennio.

Andrea alzò le mani al Cielo: “ Mi arrendo, sembra proprio che il mio destino sia quello di incontrare nel momento di mia peggiore crisi la Donna! Ella, la sempre santa, infatti appare sempre improvvisamente per darmi luce, incoraggiamento, calore... si, proprio Luce!”

Ornella, sentendosi confusa, incontrati gli occhi di Andrea si scoprì ad arrossire; distolse allora lo sguardo.

La cena avvenne in silenzio.

Disse Andrea :" Tu hai cucinato, adesso sta a me rigovernare; per cui tu ora puoi fare quello che meglio ti va”.

Ornella salì sopra per continuare a battere a macchina.

“Molte novità oggi - si disse Andrea, mentre metteva il sapone in polvere dentro l’acqua calda per lavare i piatti”.

Era una fortuna che ci fosse Ornella: si sentiva più luminoso e indiscutibilmente felice. Certo che lui non era più l’Andrea di una volta, l’Andrea che aveva vissuto con Serena. Dal suo ritorno da Paestum era molto cambiato. Il sentire la divinità di Dio respirare in ogni essere stava cambiando la sua vita. Avvertiva la necessità di amare i suoi simili, cercando di non distinguere fra buoni e cattivi, per respirare tutta l’umanità come un Uomo Unico. Chi ama gli altri ama se stesso; chi ama gli altri e la natura, ama se stesso in Dio.

Troppo irragionevole è la vita dell’uomo, quando l’uomo vive in modo irrazionale!

“Un punto luminoso appare improvvisamente spezzando i legami della tenebra; diviene sempre più acceso, finché un fuoco puro irradia ovunque, illuminando tutte le strade del mondo; la freccia è amore... riconosciti in essa e fatti trasportare, quando essa giungerà nel centro, tu avrai una piena conoscenza di te stesso. L’Uomo nuovo riscatterà chi giace in una mente ubriaca.”

Una luce ineffabile illuminava in quel momento gli occhi di Andrea.

Ornella, entrata in cucina non poté fare a meno di notare qualche cosa di strano negli occhi del giovane.

“Andrea - disse la ragazza - sai...con l’espressione che adesso è nei tuoi occhi, mi sembri lo scorpione che si sublima in fenice! Mi sembri la brutta bestia, che col bacio della principessa si trasforma nel bel principe”.

Andrea non rispose, ma rimase colpito da ciò che la giovane aveva appena detto. L’uomo, al contatto con la Divinità si trasforma, come nel mito dell’araba fenice, e sublimando se stesso, risorge dal suo letto di

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morte, dispiegando i vivificanti colori della fenice, la cui voce melodiosa dona pace a coloro che la sentono.

“ Questo mito - forse anche come un’illustrazione - ha preceduto l’avvento di Gesù, anticipando il Mistero della Resurrezione- continua Ornella. Chiunque ascolta la voce melodiosa del Cristo Risorto passa dalla morte di questo mondo alla vita eterna, partecipando al corpo immortale di gloriosa Luce dell’umanità redenta. Qualche cosa muore per rivivere, rinvigorita dalla potatura sacra, in un livello di maggiore consapevolezza, in una Sfera più elevata di vita.

L’Uomo Universale, che s’incarna nell’intera umanità, è la risposta cosmica a quell’aspettativa ansiosa, che arde nel cuore di ogni uomo di qualunque epoca. Vivere in modo divino è ciò che ogni società umana ha sempre ricercato; perduto il contatto con la Luce l’umanità s’è dimenticata della sua Divinità; non sa più cosa sia, mentre volontà estranee la stanno spolpando, nutrendosi dell’energia vitale dell’uomo. Dimenticatasi della sua Divinità, l’Umanità sta accettando tutto, anche le tesi più deliranti, come quelle fondate su di un evoluzionismo fondato sulla casualità, oppure accettando una cibernetica libertina e liberticida…e “

“Senti, Andrea - disse Ornella - cambiando discorso; è un po’ che ti sto parlando, ma sembra che tu neppure mi ascolti; la sensazione l’ho avuta anche prima, quando ti stavo dicendo quello che pensavo sul lavoro che hai fatto sul Caravaggio, ma, se nemmeno mi ascolti, almeno dimmi a cosa pensi?”

“Bene, Ornella, ora ho finito di rigovernare, se vuoi possiamo sederci e parlare un po’, anzi, scusa se non rispondo subito a quello che hai detto, che ho seguito con interesse; però se sei d'accordo vorrei proporti prima una storia. Ascolta:

“Venne nel mondo

a portare luce,

venne per via del buio.

La speranza sconfitta

aveva reclinato

le ali sul petto

dolorante

e non ardiva volare.

Nel silenzio si muovevano

desolazione e stanchezza.

Nel pallore che ammanta ogni cosa,

v'era la negazione della fantasia.

L'assurdità,119

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come regola di vita,

dominava un uomo

non più uomo.

Si trascinava

per le strade del mondo

come uno scherzo ridicolo.

L’uomo era diventato

una macchina

che versava sangue.

Non c’era amore

sulle labbra screpolate

di chi non era più olio

della natura.

Anzi la natura

Sembrava fuggire davanti alla cecità

devastante dell’uomo.

… Adesso qualche cosa è cambiata.

Gli avversari dell’Umanità

Cominciano a conoscere la paura.

Nella Nuova Generazione

sta fiorendo

il Portatore del Fuoco:

vera Luce in un mondo non più gelato

e disumano.

I nuovi figli negano - non i loro padri - ,

ma lo spirito che

si nutre del sistema-idra.

Il sistema senza cuore è

un bruto che inghiotte

coscienze.

La sua cultura è barbarie,

e il rispetto umano

è stato braccato

come una bestia indifesa.

Sei libero ti dice

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Il sistema,

ma intanto ti incatena

con abitudini imposte.

La forma

ha il sopravvento

sulla sostanza:

“ Avete annullato

la Parola di Dio a cagione

della vostra tradizione”.

Si chiudono gli occhi

davanti all’ingiustizia,

e la malvagità

passa come diritto.

L’uomo di chiesa

benedice il politico,

e i molti sono succubi

di energie

che non conoscono.

L'umanità vera

si sta formando

sulla Terra

visitata dalle Gerarchie

celesti.

Una nuova Gioventù,

parata di santità

dal seno dell’alba

è all’orizzonte.

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17. Non fu ribellione per la ribellione, ma rivolta per Essere …

“ La gioventù s’è ribellata, Ornella, nel 68 ci fu una rivolta.I ragazzi forse non sapevano nemmeno loro con chiarezza quello che volevano. Come avrebbero potuto saperlo? Come può un bimbo pensare ad una competizione mondiale di corsa ad ostacoli, quando ancora deve imparare a camminare!

Nessuno mostrava loro una alternativa. Forse non sapevano quello che volevano, ma di certo una cosa la avevano compresa: rifiutare il mondo ipocrita dei padri, il mondo falso e bugiardo dei genitori.

I sogni idealistici della gioventù sono stati infranti dal potere del sistema, che non ha tollerato la critica severa dei ragazzi; molti sono stati incarcerati come criminali in Usa. Altri sono stati uccisi nei campus universitari, per le strade mentre i vecchi stavano a guardare.

Anche molti giovani sono rimasti a guardare; parlo di coloro che non accettavano il fascismo statunitense, l’inquinamento della Terra, il Vietnam guerrafondaio, il razzismo, l’Usa poliziotto del mondo, il sesso mal compreso, la droga spezza coscienze; hanno guardato, forse si sono anche commossi, ma non hanno fatto niente per cambiare!

Molti giovani, non riconoscendosi nella destra dura americana, avrebbero potuto cambiare il Paese, ma non furono disposti a rompere con lo spirito del sistema.

“ Aspetta, Ornella, voglio leggerti un volantino, che un’amica napoletana scrisse qualche tempo fa: “

MI AVEVANO DETTO:

L’uomo s’è separato dalla natura e la serenità di cielo non è più possibile. La violenza dell’arrivismo s’è sostituita alla partecipazione cosmica. Il Singolo s’è voluto sostituire a Dio, allora si è perso! L’uomo è ora un alienato furioso; l’uomo quando è furioso di solito uccide.

Le risposte del sistema non danno garanzie né ai vecchi né ai giovani. Il sistema ha reagito come un robot impazzito, nei confronti della contestazione giovanile. L’hippy è stato bollato come un criminale solo perché ha rifiutato il meccanismo. L’uomo viene prima del ruolo, e del tuo super-uomo nazista, dottor Minghele! Se una società s’è fatta disumana va rifiutata. L’hippy l’ha fatto, per questo è stato bollato, perseguitato, incarcerato, ucciso.

L'hippy non ha sottolineato a sufficienza l’amore di Gesù e in Europa dal pacifismo è caduto nella trappola della violenza extraparlamentare, venendo così a rendere ancora più forte quella parlamentare.

Il nuovo non può cambiare il vecchio col vecchio; se il nuovo usa il vecchio vuol dire che è un falso nuovo. Chi vuol cambiare le cose, facendo uso della violenza è un vecchio logoro. La violenza è sempre violenza,

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nera o rossa che sia. La Giustizia è una prerogativa divina non dell’uomo senza Dio. Gli uomini hanno messo in bocca a Dio cose che Dio non ha mai detto. Le chiese hanno certamente una grande responsabilità; venendo meno al loro compito iniziale di vivere da esseri divini, hanno determinato il cancro dell’ateismo giovanile!

Ma dietro queste cose visibili, v’è un’azione non visibile di uomini manipolati che agiscono da monaci guerrieri, appartenendo a più dimensioni nello stesso momento, e che sono usati come tamburo da altre energie nere, che vogliono portare nel mondo degli uomini un ordine nuovo.

Ci sono uomini che credono di essere giusti senza la Divinità, vero signor Hitler, signor Nixon, signor Mao, signor Breznev?

La società s’è fatta disumana perché non sa più e nemmeno vuol sapere.

Gesù Cristo Risorto riconduce alla sapienza. La vita è semplice, altrimenti Dio Padre non c’è l’avrebbe donata! L’uomo non è solo, è solo quando non ama. L’uomo si è fatto ingannare, ma non è mai tardi per ricominciare daccapo, per ritrovare la sua Essenza e portare la salvezza in questo Pianeta. Vedi, Dio non ci ha dato un corpo indistruttibile perché non ne avevamo bisogno; però ci ha dato il cielo, il mare, il vento, l’acqua, la terra, il sole, le stelle: tutto questo è la nostra casa; ma l’uomo ha preferito chiudersi nel cemento! Allora anche il suo cuore è divenuto cemento. L’uomo ha ricevuto l’amore, quello era l’abito che Dio aveva donato ai nudi Adamo ed Eva. L'inganno del Satana-Lucifero continua e Caino continua ad asciugarsi al vento del delitto.

L’uomo, presa la strada della separazione, si è rinchiuso nel carcere che ha costruito da solo, mentre prima viveva in un bel giardino.

Oh! Si, mi avevano detto tante cose, ma la Luce divina mi ha aperto gli occhi in Cristo! Solo l’amore rimarrà! Ti voglio bene. Libera il tuo cuore dalle menzogne del nemico, ed ascolta le verità di Dio viva in te. Cerca la Verità e troverai il Portatore del Fuoco e allora sarai.”

“Sai Ornella, tornando agli hippy ti dirò che mi erano molto simpatici, ma avevano idee diverse dalle mie. Lo so che è tardi, però vorrei dirti ancora alcune cose, per concludere questo discorso, per me importante. Il nocciolo di questo ragionamento è che i padri, nel nome del loro bene, hanno ucciso i loro figli migliori, quando questi non hanno accettato il loro modo robotizzato di intendere la vita.

Quelli che hanno accettato il loro mondo, non li hanno dovuti uccidere per il semplice fatto, che erano già morti dentro! La morte peggiore è quella dentro. Soltanto chi aveva le idee chiare ha potuto resistere alle persecuzioni del sistema. Oggi gli hippy non esistono più da un bel pezzo; i gruppi rivoluzionari che hanno teorizzato la via violenta, se sono ancora vivi, hanno dovuto rivedere le loro tattiche, forse anche la strategia stessa. Il più delle volte sono stati manipolati dai servizi polizieschi di stato.

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La reazione ha vinto. Il sistema violento ha vinto: ora!

Ora che sa di avere vinto, il sistema non lotta più contro i nuovi giovani, ma li sta adescando con le sue lusinghe. Lo spirito del sistema, da vampiro, utilizzando il suo apparato economico- -politico –sociale e religioso beve il sangue delle sue vittime.

Il vicolo ora è cieco; la contestazione giovanile è finita. Tutti ne sono stati influenzati, anche i reazionari, ma loro hanno vinto e non sono cambiati.

La contestazione è stata l’ultima possibilità culturale che il vecchio mondo euro-anglo-statunitense aveva a sua disposizione per uscire da una via senza sbocco. I monopoli mondiali pur di mantenere un prezzo di vendita alto, preferiscono distruggere i prodotti eccedenti, piuttosto che abbassare i prezzi.

Il capitalismo, come lo conosciamo oggi, è destinato a trasformarsi, a causa del suo dinamismo interno, che prevede la produttività per la produttività; se la sua capacità d’espansione non sarà frenata, ci sarà una elefantiasi del sistema, soprattutto se dovesse finire il potere d'acquisto delle fasce sociali deboli.

In natura non esiste niente di innaturale. Un pero dà le pere senza chiedere niente in cambio. Questo ordine sociale attuale è finito, avendo perso le proprie radici morali, culturali e politiche. In passato non era così. Un uomo valeva per la sua nobiltà, non per le sue ricchezze: pensa ad un Diogene, ad un Cincinnato, ad un Marco Aurelio.

Credo che anche il comunismo non possa evitare gli errori del capitalismo; anche se fosse realizzata una vera pianificazione economica, esso dovrebbe fare i conti col consumismo, che si mantiene grazie all'imposizione di bisogni inventati e non reali.

L’uomo può scoprirsi come Cellula dell’Umanità, solo dove v'è amore vero.

“Cosa ne pensi, Ornella, sono stato troppo lungo e noioso? Ho cercato di presentarti un piano abbastanza completo delle mie idee attuali. Alcune di queste non mi sono chiare, come ad esempio quella dell’intervento di Dio nella Storia di ogni giorno e di ogni essere.

Nel passato, smesso di sintonizzarmi con Dio, mi sono sentito solo . Avevo acceso la radio del cuore, però non mi riusciva trovare alcun canale, a causa delle interferenze dell’avversario. Così avevo smesso di cercare in alto, fermandomi alle semplicistiche interpretazioni scolastiche dei fenomeni storici. Queste considerazioni, limitate al campo dell’empirismo psicologico ed individuale, non tengono in conto la piena Libertà di Dio, Signore della Storia di tutti i mondi e da niente limitato.

La Resurrezione di Cristo, in vista della Resurrezione Cosmica, esprime il cuore dell’insegnamento cattolico. L’Amore di Dio è la Luce della Coscienza dell’Universo che metterà in evidenza in ogni cosa, la vera dimensione spirituale, che la sostiene.

Il fondamento non è da ricercarsi nella chiesa organizzata dentro il potere del sistema, bensì nelle Beatitudini che Gesù ha pronunziato sulla montagna. Il discorso è rivolto a tutti, però prima di pronunciarlo, il Cristo chiamò attorno a sé, come discepoli, chi volle e uno era un diavolo.

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Chiama chi vuole Lui, e nessuno vi può andare per conto suo, chiamato dalla propria avidità e ambizione.

Ma dove è ora questa Chiesa Legittima? “

“ Caro Andrea, tu hai detto molte cose - così disse Ornella prendendo la parola - e non su tutto sono d’accordo, anche perché non credo di aver compreso bene i tuoi ragionamenti. Poi alcuni problemi li hai affrontati troppo velocemente. Ad ogni modo sono d’accordo con la tua idea centrale, che Dio è Amore e che cogli umili cambia la realtà di un mondo ribelle alla Luce. Gesù era circondato e seguito dagli umili, che capirono il suo Messaggio, e andarono con successo, alla conquista dell’universo, partendo dall’impero romano, partendo da Roma. Si dimostrò con un amore trasfigurante; sottolineando che è bello che i fratelli dimorino insieme, in letizia con piena novità di vita .

Il comunismo, per la sua tendenza all’emancipazione dei poveri, si sta diffondendo naturalmente nel Terzo Mondo. L’espressione terzo mondo la trovo grottesca, perché implica la falsa nozione di primo e di secondo.

Questo modo, arbitrario e riduttivo di esprimersi, nasconde un grave falso ideologico a livello di linguaggio, fatto dagli esponenti della cultura occidentale.

Il colonialismo schiavistico è stato trasformato in colonialismo economico dopo l'accordo tra le classi mondiali.

Vogliono continuare a dilaniare gli umili, i poveri impossessandosi delle ricchezze di vaste nazioni. Gli USA, dimenticando il ruolo svolto nella lotta contro il Nazismo, sono diventati il Poliziotto del mondo. I giovani contestatori americani hanno rappresentato la Statua della Libertà con la maschera antigas!

L’USA è sempre più isolata, anche dall’Europa, mentre i Russi, con la loro mentalità imperialistica, stanno introducendosi in vere trappole, rappresentate da zone politiche ora franche, ma che prima erano sotto il controllo anglo-americano. L’URSS si comporta allo stesso modo violento e aggressivo degli Statunitensi, seguiti anche in questo dalla Cina.

Se Americani e Russi non troveranno un modo più umano per gestire le risorse vitali della Terra, dovranno ben presto fare i conti coi nuovi Stati emergenti. Credo infatti che il cosiddetto Terzo Mondo darà dei Leaders di primo piano. Essi, riadattando concezioni politiche moderne con concezioni religiose proprie dei loro Paesi emergenti - e non allineati con la Nato – contribuiranno a formare una nuova realtà mondiale compatta, di cui Europa, Russia, Stati Uniti e Cina dovranno per forza tenerne conto.

Se l’USA crollasse col suo capitalismo per pochi, il comunismo - o una forza da quello mediata e riadattata dai Paesi emergenti non Occidentali - non avrà davanti a se degli avversari capaci di tenergli testa. L’Europa non può contrapporre, a causa della sua divisione, una forza alternativa reale.

In questa crisi di valori e di identità, gli unici che dovrebbero essere uniti dal credo religioso, che va oltre la razza di appartenenza e la collocazione sociale, dovrebbe essere il Popolo di Dio.

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Quello che, per definizione, sta solo dalla Parte di Dio. Ma soprattutto, quale è il popolo di Dio? I Cattolici? I Protestanti? Gli Ortodossi ? I Musulmani?I Buddisti? Gli Animisti? Gli Ebrei?

Ma se i loro Stati di appartenenza non fanno altro che odiarsi, scatenando una guerra dietro l’altra, in nome del loro bello, del loro giusto? “

“Le tue affermazioni, Ornella, sono certamente molto importante, ed anche io, in qualche modo, mi pongo le tue stesse domande."

" Lasciami dire che sono molto felice di averti conosciuto, perché mi accorgo, anche dal tono accorato della tua voce, che anche per te la soluzione di questo problema è di importanza vitale.

Ciò che noi chiamiamo comunemente storia, trova le sue radici nel mondo dello spirito, e i fatti, che avvengono sulla terra, sono solo una piccola derivazione, di ciò che avviene nella dimensione dello spirito. Per quanto importante possa sembrare la sfera terrestre, non è da dimenticare che Essa è un Organismo Vivente che reagisce agli Impulsi energetici, che provengono dai Movimenti delle Galassie.

L’uomo comune non si riconosce nel mondo dello spirito, perché non ne conosce più le leggi e per paura dell’ignoto, dice semplicemente che quello non esiste..." .

"E’ la Benedizione di Dio ciò che illumina il cuore dell’uomo; è la Benedizione di Dio il farmaco di immortalità che guarisce ogni ferita. E’ la Benedizione di Dio, non i riti solidificati in usi umani, ciò che permette la nuova Nascita. Cos’è la nuova nascita? E’ la nascita del Soffio divino sopito nell’uomo. Con la nuova nascita l’Essere ritrova la Via Maestra per tornare all’Unità con Dio, il ritorno a Casa. “

Ornella aveva ascoltato con profonda attenzione, tutto quello che Andrea aveva detto. Dopo un po’ di riflessione, mentre la stanchezza della giornata s’era dileguata come per incanto, lei riprese a parlare: “ Quello che dici mi sembra giusto. Gesù ha detto, che bisogna amare i nostri nemici, che nemici non sono, mentre invece occorre fare attenzione a Satana che può fare perire e l’anima e il corpo nella geenna;il vero nemico è il Distruttore; è lui che ha il potere di accecare l’uomo. Chi è figlio di Dio lo dimostra coi fatti di ogni giorno, vivendo nella Luce e dando Luce.”

“ A proposito, tempo fa per strade di Milano ho incontrato dei giovani che si chiamano … Figli di Dio... I Bambini di Dio, si! I Bambini di Dio, per la verità erano un po’ grandi per essere dei bambini. Ma li ho trovati molto dolci, semplici. Mi hanno invitata a trovarli, ma ancora per un motivo o l’altro, non ci sono andata. Loro parlano in un modo semplice, mi hanno dato anche degli opuscoli, ma non li ho letti con attenzione. I disegni sono bellissimi, hanno un non so che, che mi procura pace.

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C’è qualche cosa nei loro occhi, che mi sconvolge. Sono strani, diversi dagli altri, ma la loro stranezza mi piace, e poi sorridono in un modo radioso, che sa diventare contagioso. L’ultima volta che ne incontrai uno, provai una sensazione di calore dentro, un calore grande, meraviglioso, che mi ha tenuto dolce compagnia anche quando da sola nella mia stanza ripensavo a quell’incontro. Che vuoi, non riuscivo a dormire. ”

“ Un altro giorno mi dettero un loro opuscolo, intitolato Zingari. Non capii molto di quello che leggevo, ma la cosa più strana è che mi sentivo fortemente attratta, affascinata da quella lettera. Non so di preciso, cosa mi stesse succedendo, so solo che cominciai a pensare a Gesù, perché quel ragazzo mi aveva detto che Gesù mi ama, ma me lo ha detto con Autorità! Sono andata in Chiesa allora, ma lì non ho trovato niente che riempisse davvero il mio vuoto. Ho visto formalismo privo di contenuto, ho visto le forme della Carità, ma non la Potenza della Carità; dire e non fare.

Chissà perché, parlando di Gesù, viene subito da pensare alle chiese organizzate burocraticamente! Eppure spesso la gente di chiesa ha poco a che vedere con Gesù, e il suo insegnamento. Comunque credo in Gesù, ma non penso di essere cristiana, perché quando penso al Padre Nostro, scopro come in realtà non sono in condizione di vivere quel famoso: Padre, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori…E poi mi scopro a giudicare gli altri, quando invece non sono migliore di nessuno. Gesù mi piace, amo quello che ha fatto e quello che ha detto, ma non mi riesce vivere il suo insegnamento…”

Andrea taceva pensieroso... Come se fosse stato trasportato in un altra dimensione.

“E’ vero quello che dici, sai? Si può essere cristiani solo se si vive davvero il messaggio, cioè se ci mettiamo tutto il nostro cuore. A volte sento di poterlo fare, altre volte scopro invece di essere solo un fallimento. So comunque, che da quando credo in Lui, mi sento diverso, perché Lui mi sta cambiando. Ma ho bisogno di parlare con Lui sempre più chiaramente. Devo crescere, voglio crescere.

Leggo i Vangeli. Giorno dopo giorno scopro sempre qualche cosa di nuovo, qualche cosa di più. Sai, la mia vita cambia momento dopo momento. Non siamo soli, Dio si prende cura di noi. C’è un piano ed ognuno di noi, ha un posto in questo piano. Dio normalmente usa gli uomini per parlare cogli uomini; so solo che al momento giusto ho sempre trovato qualcuno, che mi ha aiutato a superare i momenti difficili”.

Andrea racconta brevemente ad Ornella alcune sue esperienze vissute col capo zingaro, con Laura.

“E’ molto bello quello che mi hai raccontato, caro Andrea. Io invece voglio parlarti di quello che mi sta succedendo adesso. Sono mesi che sto lavorando su questa tesi. Ho letto molti libri, parlato con professori, ho

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visitato musei... Insomma ho sgobbato sul serio. Eppure tutto questo ora mi lascia completamente indifferente, vedo il mio lavoro solo come una fatica inutile, senza senso ne per me ne per gli altri. Insomma è da un po’ che quello che faccio, non mi soddisfa affatto, per cui fumo e bevo molto, da quello che hai potuto vedere!”

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18. Catarsi è nascere di nuovo.

Andrea ha sentito se stesso nel dolore delle ultime parole di Ornella. Le cose dette hanno messo a nudo la sua anima.

“Anche il mio lavoro ora non mi soddisfa; non mi riesce portare alla luce, quello che sento dentro; non riesco a vivere come vorrei vivere, per cui a volte sto male davvero. E’ come se ci fosse un vulcano che non può esplodere; è come se ci un velo, che mi impedisce di vedere chiaramente: il Velo di Maia! Devo trovare il modo di liberare questa forza e so che la risposta è Gesù! Ma ancora manca qualche cosa, ma che cosa?... Ornella che ne dici, se andiamo a trovare i Bambini di Dio’? Qui in Firenze devono avere da qualche parte una casa. Forse loro possono aiutarci... Penso che il tuo problema, Ornella, sia anche il mio. Ho fatto molte esperienze; spesso credevo di avere risolto il mio problema vitale una volta per tutte…ma poi mi sono sempre ritrovato sull’orlo della vertigine. Le mie parole non servono adesso, vero? Anche tu sai bene quello che voglio dire...”.

Due mani si stringono, mentre gli occhi si fondono, divenendo uno. La stessa passione, la stessa fragilità, lo stesso desiderio. Il simile cerca e trova il simile. Non devi scoraggiarti mai. Dolci esplosioni si accompagnano a due anime, che si incontrano. Il fare l’amore, fu per loro la cosa più naturale.

Dio ha creato l’uomo ricco, ma questo s’è trasformato in un mendicante.

“Ornella, mi piace stare con te; mi sento più uomo, più completo, più appagato. Vuoi stare con me? Ah! Ci stai già con me?! E’ vero: anche qui hai ragione. La tua presenza mi fa sentire più sereno, più rilassato...Grazie! Anzi grazie anche a Patrizio, che ha voluto che ci conoscessimo!”

Ornella sorrise dolcemente:

“ Non c’è bisogno di parole, quando i tuoi occhi dicono tutto. Per quanto riguarda quella pubblicazione Andrea, ti dirò che adesso non me ne importa. Adesso non mi dice più nulla. Domani forse, ma adesso no. So che sto bene qui; non sono mai stata così bene e non è un luogo comune. In questi ultimi tempi mi sono sentita una completa nullità. Inutile come una bottiglia svuotata, come un libro che nessuno legge. Io non sono l’università, o un certo lavoro; il mio io è molto di più e il mio io adesso è sereno.

Ho scoperto che tutta la fretta che avevo era il prodotto della mia nevrosi. A che cosa serve gettarsi a corpo morto su cose, che non servono e non ti soddisfano veramente? Mi valgono più queste poche ore passate assieme a te, che tanti giorni sprecati a fare cose inutili, che l’educazione del sistema gabella per cose convenienti, desiderabili. Il sistema, la cultura prestabilita, il mondo unicamente umano sono superficiali. La

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contestazione ha espresso un rifiuto globale, non una moda! I giovani erano stanchi di nuotare nel liquame dei loro vecchi!”

“ Ho fatto molti sogni, sai? Ho sempre cercato la realtà. Negli anni addietro vendevo in Piazza del Mercato le mie anarchie giovanili e non. Allora mi era facile parlare con tutti, anche se le idee e i seguenti stili di vita variavano col variare delle persone. Un giorno, per me molto amaro, scoprii che le loro concezioni di mercato erano completamente diverse dalle mie. Il loro dare e il loro avere poggiava su basi etiche completamente diverse; mancavano contatti reali. I miei dei non erano i loro dei. Incompatibilità, fuga titanica, incomprensione, da lì scontri astrali. Del resto la sete di immenso c’è sempre stata; un’arsura che ha prodotto in me una sete non placata.

La sensibilità da paranoia fu pertanto il punto d’arrivo e le masturbazioni mentali cercavano di rendere la pillola meno amara. La mia contestazione era solo la mia contestazione! Isolata. Rifiutata, incapace di introdurmi in ambienti non miei. Qualcuno, che diceva di avermi amata, fra i fumi delle sue sbornie di partito di classe, gridò: refrattaria...individualista... Fui emarginata.”

“ Cominciai ad apprezzare la solitudine. Sentivo troppa confusione anche negli angoli delle piazze. Ricercai la chiave per interpretare il cinguettio degli uccelli, eppure dipingevo con violenza, finendo per ricondurre la mia aggressività su me stessa: comportamento tipico in chi è frustrato, di chi non è liberato.

Ho cominciato a viaggiare, soprattutto in Europa. Ho vissuto per un po’ in Olanda: là svolgevo il lavoro di figurinista. Avevo tempo libero e un buon guadagno; molte amicizie. Un giorno sentii più forte la nostalgia di Milano. Iniziai a lavorare per una rivista di mode, e ripresi a frequentare l’ultimo anno d’università. Adesso ho ventisei anni.

Ad una colazione di lavoro conobbi Patrizio. Cominciammo a frequentarci. Mi attirava, oltre al suo magnetismo ed eleganza, la sua preparazione professionale. Ha saputo darmi molti consigli. La sua cornice di uomo la trovavo affascinante, ma non riuscivo a trovare un contatto reale con la sua effettiva personalità, con il suo vero io. Era come se tenesse un diaframma fra noi.

La nostra relazione comunque procedeva bene, sapevamo entrambi, che poi forse avrebbero solo sofferto, ma per il momento ne valeva la pena. Come sai, ci vedevamo saltuariamente, poiché Patrizio per lo più vive a Firenze... Diverse cose di lui non le capivo, comunque mi ha sempre trattata con dolcezza e sincerità; le modalità del nostro rapporto erano chiare fin dall’inizio...

C’è sempre stata un’ombra fra noi; penso che Patrizio abbia conosciuto ciò che l’ IChing chiama il morso che spezza della tigre. La ferita interiore, il distintivo di colui che è travolto dai tremendi marosi che allontanano la quiete, il riposo. Possono fare di te un alienato se non

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accetti il tuo errore; solo così puoi superarlo: lo accetti con umiltà, non lo neghi e con un comportamento saggio e previdente, a poco a poco lo superi...”

“Nelle cose che facevo raramente trovavo soddisfazione. Sessualmente credevo di essere un po’ repressa. Difficilmente raggiungevo l’orgasmo. Cercavo di trovare l’equilibrio psichico Secondo W.Reich la repressione societaria, la violenza degli altri, gli squilibri culturali ed economici impediscono la serenità; mancando la calma e la pace, l’individuo diviene teso, la sua emotività aumenta, ed anche nel rapporto sessuale si potrebbe ripercuotere un senso di frustrazione quotidiana! Questo credevo, finché con Patrizio scoprii che potevo raggiungere l’orgasmo più volte nella stessa notte, di cui almeno due assieme a lui. Secondo la tesi di Reich, avrei dovuto stare meglio, invece l’insoddisfazione è rimasta, eccome s’è rimasta!

Ho bisogno di qualche cosa che nessun vivente può darmi, uomo o donna; nemmeno tu Andrea, puoi darmi quello di cui ho davvero bisogno. Ho un vuoto dentro. Sto bene con te, mi rilassa stare con te, sia spiritualmente che fisicamente, eppure mi sento ancora insoddisfatta. Ora sto molto meglio di qualche giorno fa... ma mi manca qualche cosa...”.

L’amore, si sa, è come un fiore, ha bisogno di tempo per sbocciare; il tempo è insomma il banco di prova di ogni cosa che deve divenire duratura’.

Erano ormai alcuni mesi che Ornella e Andrea vivevano assieme. Eppure entrambi non si sentivano completamente appagati.

“Sai, Firenze è splendida, la tua casa è ospitale. Ho scoperto che mi piace cucinare per te, non l’avrei mai creduto! Mi piace discutere con te, perché non è solo parlare, ma ricercare assieme la risposta; Andrea, mi piace la tua passione. Tra noi, che c’è uno scambio vivo di esperienze.

Il lavoro che faccio, in certi momenti lo trovo assurdo: come si può costruire Moda per una società che eticamente è allo sfascio? Su questo sono come te Andrea, stiamo oscillando attorno a queste tre concezioni: rispetto societario, rispetto umano e Dio.

Sentiamo la necessità di vivere in un mondo umano, basato su un uomo che è un Uomo, non un robot spersonalizzato. Solo l’amore personalizza; eppure, Andrea, non mi riesce vivere questo Amore. So che è giusto quello che Cristo dice, ma so anche che non riesco a viverlo; mi manca un vero rapporto con Dio...Ecco perché sono... perché... siamo insoddisfatti! Ci manca Dio! Ci manca Ossigeno puro. Sai, Andrea, forse dobbiamo fermarci ed aspettare Dio; smettere di andare avanti confidando solo sulle nostre forze... dobbiamo fermarci e aspettare Dio.

So che devo aspettare. Quello che ci manca è il Fuoco di Dio. La Scintilla che ci introduce in ciò, che tu chiami la nuova stagione, la grande primavera, l’inizio cosciente della vita eterna: l’inizio della grande opera...”

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“E’ vero, Ornella, Dio non lascia mai le sue creature. Dobbiamo confidare nell’Amore. Quando sono scoraggiato, leggo i Vangeli; lì trovo una nuova forza. Nella Bibbia trovo risposta a tutti i miei problemi. Amo te, amo anche gli altri... anche se non sempre, però.”

“Il sole risplende in modo meraviglioso. Con il sole risplende, vive e respira ogni cosa: anche Ornella ed Andrea. Si tratta di imparare ad accordare il nostro respiro col respiro cosmico, che è anche in noi.”

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19. La Vita fiorisce nella Vita.

Ornella e Andrea passeggiando per il centro di Firenze, all'altezza del Duomo, decisero di cenare fuori. Vagabondando per le stradine, si tenevano per mano come degli scolaretti. Cogli occhi sognanti si guardavano intorno fischiettando, cantando sommessamente con gioia.

“ Ciao! Questo è per te! “...Andrea si ritrovò in mano un foglietto stampato; ma non vedeva il foglio, era come ipnotizzato da due occhi luminosi, che lo stavano fissando. Dopo qualche attimo, scoprì che sotto i due occhi c’era una mano... una bocca; insomma, realizzò che aveva davanti a se un ragazzo sui venticinque anni, che lo stava guardando sorridendo. Ornella fu la prima a rompere il silenzio: “ Sei un Bambino di Dio?” L’altro continuò a guardare, sorridendo con una intensità maggiore...

Fra i tre giovani si formò un tessuto magico, che li avvolgeva, separandoli da un mondo instabile, travolto da una fretta nevrotica. I tre ragazzi si guardavano con allegria, mentre formavano una vera oasi in un mondo distrutto dalla serietà e che, delle risate fatte col cuore non ne sa più niente.

Invece di essere tu a vivere le tue emozioni, ti lasci condizionare, fino all’espropriazione della tua libertà, da situazioni esterne, che nulla hanno a che vedere con la tua sensibilità vera.

“ Si, sono un Bambino di Dio e voglio dirvi che Dio vi ama! Dovete leggere quella lettera, è per voi. Forse potete aiutarci anche con una piccola offerta, per coprire le nostre spese... Sapete, la gente è piena di problemi, ma non vuole guardare in alto per risolverli”.

Andrea era attratto dalla luce, che brillava negli occhi di quel giovane, come un pezzo di ferro è attratto da un potente magnete.

“E’ vero quello che dici - ribatté Andrea - credo che l’uomo soffre, perché non pensa affatto a Dio”. “L’uomo è solo, perché vuole essere solo - disse il Bambino di Dio - apri il tuo cuore a Gesù e scoprirai che non sei mai stato solo. Gesù è venuto a toglierti da una vita, che non può darti niente. E’ venuto per riempire il tuo cuore. Per riempire il vuoto doloroso del tuo cuore, ora, non nell’altro mondo; prima adesso qui in terra, poi anche in Cielo ”.

I tre giovani si guardavano sorridendo ancora di più, in mezzo all’indifferenza di decine di persone, che passando frettolosamente accanto a loro, non li degnavano nemmeno di uno sguardo.

“ Il mondo sta già andando con molta fretta verso l’inferno; la tragedia è che molti se ne stanno accorgendo, ma non vogliono chiedere aiuto; l’importante è avvertire la gente, perché molti, stanno aspettando un esempio. Hanno sentito dire dalle chiese che Gesù salva; ma non sanno da che cosa, poiché ne ignorano la potenza; ignorano la capacità di

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liberazione del Signore, che oggi compie ancora i miracoli... Si, Dio è ancora sul trono, nonostante i tentativi delle chiese organizzate di detronizzarlo... La potenza che Cristo Gesù ha dispiegato nei primi cristiani, può dispiegarla ancora oggi, poiché il braccio di Dio non s’è di certo accorciato’.

Il Bambino di Dio riprende a parlare: “Perché non facciamo una piccola preghiera assieme? Gesù ha detto che se due o più persone sono riunite nel Suo nome, Lui è in mezzo a loro, e che se chiedono al Padre una qualunque cosa nel Suo nome, Egli la farà! Solo Gesù può cancellare il nostro peccato di separazione dalla Vita! Nessun uomo può essere salvo da solo: non lo dico io, lo dicono le Sacre Scritture, la Bibbia, che è la Parola di Dio, sulla Quale si scontra l’assurdità del mondo dell’uomo che rifiuta la Verità.

Voi già sapete che la Bibbia è la Parola di Dio, bene! Solo Gesù può annullare il peccato nei nostri cuori. Solo Gesù può farci rinascere di nuovo, nello spirito...ora; non domani o se vai in chiesa tutte le domeniche!”

“ Si, credo a quello che dici, Giovanni, ti chiami così, vero? Lei si chiama Ornella, io Andrea. Si, crediamo a quello che dici”!.

“Certo - fa Ornella - l’uomo senza Dio è peccatore, cioè separato dalla Luce. C’è tanta infelicità, tristezza, sofferenza proprio perché l’uomo è lontano da Dio! Noi crediamo che Gesù Cristo è morto e risorto per noi... solo ci è difficile essere buoni, aiutare sempre gli altri... “

Giovanni guarda con un amore crescente i due ragazzi! “Ornella - disse Giovanni - tu credi d’avere vita eterna?”

“... Ma, non so - dice la ragazza - penso di no... Non credo di meritarla... Solo i santi, quelli davvero buoni... Io no...Non saprei...”.

Andrea colpito dalla semplicità di Giovanni, rimase senza parole, lui che di solito parlava sempre, questa volta restò zitto, pendendo interamente dalle labbra di quel giovane, nei cui occhi brillava il Fuoco della vita.

“Aspettate un momento - dice Giovanni - voglio farvi leggere qualche cosa!” Da una Bibbia, leggermente scolorita per l’uso, Giovanni fa leggere ai due giovani dei versi; Ornella legge ad alta voce ciò che dice Romani 3: 23 “…Difatti tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio…”

”E’ vero - dice Andrea tutto eccitato ”. ”Certo, riprende - Giovanni - gli uomini vogliono vivere senza Dio, e da seimila anni fino ad adesso sono riusciti solo a costruire mondi insanguinati, diversi fra loro solo per forma di governo, ma i risultati sono stati sempre gli stessi: idolatria, dolore, disperazione...Si ricerca la giustizia, ma non si riesce a viverla. Il peccato dell’uomo consiste nel voler vivere senza Dio, si vuole amare, senza l’Amore. Se siamo separato dal Signore non v’è Luce in noi. Andrea per

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favore leggi ad alta voce quest’altro verso, Giovanni 1:12” Andrea prendendo dalle mani di Ornella la bibbia, trovò il verso e lo lesse con voce chiara: “ ma a tutti quelli che lo hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio”.

“Avete capito, riprese Giovanni, l’uomo è separato da Dio, però questo verso ci dice che chi riceve Gesù Cristo diventa in quel momento - non fra cento anni, ma proprio in quel momento - Figlio di Dio! Basta ricevere Gesù per trovare il nostro vero Padre: Dio. Tutti possono ricevere Cristo, non importa quello che abbiamo fatto o non fatto, tutti sono Figli di Dio, se ricevono Gesù con sincerità uscendo da uno stato di peccato. Il peccato è non conoscere Dio. Andrea, leggi anche Giovanni 3:16.”

Andrea completamente soggiogato da una forza, che non aveva mai conosciuto, lesse con voce squillante: “…poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito figliolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna”.

“Ecco, cari amici, - esclamò esultante Giovanni - ecco che finalmente viene a svelarsi il mistero dell’esistenza: poiché Iddio ha tanto amato il mondo! Dio ama il mondo! E lo ama tanto! Chi è il mondo? ”

“Noi “- esclamò prontamente Ornella.

” Certo Ornella! - riprese Giovanni - così potresti leggere questo verso anche in questo modo: poiché Iddio ha tanto amato Ornella e Andrea, da dare il suo unigenito figliolo, affinché Se Ornella e Andrea credono in Lui non periscano, ma abbiano vita eterna!. Allora, dolcissimi, non solo non siete soli, ma addirittura Dio vi ama e vi perdona in Cristo ora, non fra un secolo, non se andrai in chiesa tutte le domeniche, non a condizione che tu sia bravo ma basta che tu creda: Ornella, per piacere leggi anche Efesini 2:8-9”.

La ragazza prese prontamente la bibbia da Andrea, la sfogliò e trovato il passo, cominciò a leggerlo: “E’ per grazia che siete stati salvati, mediante la fede, e ciò non viene da voi, ma è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno si glori”.

“Capite - disse Giovanni sorridendo ad Andrea ed a Ornella - Dio vi dà vita eterna ora e non perché siete più bravi e più buoni o più meritevoli di altri o perché andate sempre in chiesa, ma per grazia, il dono di Dio è per grazia, mai per opere: quelle verranno dopo, e saranno abbondanti tanto quanto tu sarai infiammato dall’Amore per il Padre. Inizialmente è un dono, è gratis, non devi pagare proprio nulla, devi solo chiedere a Gesù di darti questo dono; è così semplice da lasciare senza parole.

Forse vi domanderete come si possa chiedere a Gesù di darci la vita eterna, o di entrare in noi, il che è lo stesso. Bene, basta leggere ancora una volta la Bibbia, per vedere quello che la parola di Dio ha da dirci a proposito - disse ancora Giovanni, guardando gli occhi incantati dei due ragazzi - Ornella leggi Apocalisse 3:20, che dice?”.

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Ornella lesse: “Ecco io sto alla porta e picchio, se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me”.

“Gesù sta bussando alla porta del vostro cuore, per cenare con voi: Lo lascerete entrare? Ho l’ultimo verso da farvi leggere, Ornella leggi Romani 10: 9-10”.

“Poiché se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e col cuore avrai creduto che Dio l’ha resuscitato dai morti, sarai salvato. Difatti col cuore si crede, per ottenere giustizia, con la bocca si fa confessione, per essere salvati”.

“Cari amici, dice Giovanni, se voi credete col vostro cuore che Dio Padre ha resuscitato Gesù dal regno dei morti, e se credete che Gesù possa resuscitare anche voi dalla morte spirituale, chiedetegli di entrare in voi! ”

“Dicci quello che dobbiamo fare - dissero in coro i due giovani!”.

“Gesù ha detto che se due o più persone sono riunite nel suo Nome, Lui è in mezzo a loro, e che se chiediamo qualche cosa al Padre nel suo Nome, il Padre che Lo ama e ci ama, lo farà. Se volete possiamo fare una piccola, infantile preghiera per chiedere al Signore una nuova nascita per voi, va bene? Si? Allora potete ripetere con me:

” Caro Signore, Ti prego perdonami per essere stato cattivo e disubbidiente, meritandomi una buona sculacciata! Ti ringrazio per avere mandato Gesù, Tuo figlio e Ti chiedo di entrare nel mio cuore e di farmi buono, e amare Te e gli altri nel Tuo spirito. Aiutami a leggere la Tua Parola e ad obbedirle e a cercare di aiutare gli altri. Nel nome di Gesù. Amen’...”.

I tre ragazzi, tenendosi ancora per mano, proprio come piccoli bambini, aprono gli occhi l’uno dietro l’altro e si guardano dolcemente.

“Grazie Giovanni - dicono Ornella e Andrea”.

“E’ successo qualche cosa - disse Andrea, mentre pregavo ho visto uno scintillio, come se si trattasse di una luce. Adesso sto bene, mi sento meglio. Noi stiamo andando a cena fuori, vieni con noi? Così possiamo continuare a parlare ancora un po’, se a te non dispiace o se non hai altro di più importante da fare”.

Giovanni li guardò con simpatia: “Che vuoi che ti dica? Prima di tutto non dovete ringraziare me, ma il Signore, poiché solo Lui può cambiare le nostre vite. Per quanto riguarda la cena, siamo in due, perché c’è anche mia sorella...”.

“Dov’è - riprese Andrea - chiamala, può venire anche lei. Desidero davvero parlare con te, con voi. Ho visto che tu conosci la Parola del Signore, anche io... anche noi, vogliamo sconoscerla” ...”. E poi vogliamo

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conoscere voi, sapere chi siete, che fate, cosa volete” - disse Ornella introducendosi nel discorso d’Andrea.

“Chi siamo - disse Giovanni - vuoi sapere chi siamo? Siamo solo dei piccoli bambini, che vogliono vivere amando Dio e amandosi l’un l’altro con l’amore di Dio. Lei è mia sorella Rebecca. Rebecca, loro sono nostri fratelli, perché hanno aperto il loro cuore al Signore”.

I quattro si abbracciarono felici.

“Grazie Gesù! C’è grande Festa, per voi in Cielo; proprio in questo momento, gli Angeli stanno ballando di gioia per voi ” - disse Rebecca.

“Credo che il trovarvi sia stata la risposta di Dio alle nostre preghiere. Abbiamo sentito anche prima la presenza di Gesù nei nostri cuori, ma non sapevano cosa dovevamo fare per potarlo conoscere veramente. Nessuno ci aveva detto che sarebbe bastato essere affamati della Verità come dei semplici bambini... Adesso non capisco niente, però mi sento felice, non sono mai stata così felice. E’ come se questo fosse quello che ho sempre cercato! Parlateci un po’ di voi, che cosa sono questi fogli, che date alla gente? ”

“ Sono messaggi d’amore che hanno contribuito a cambiare la nostra vita. Gesù ha cambiato la nostra vita e questi scritti ci hanno aiutato a conoscere meglio Gesù - disse Rebecca”.

Andrea la guardava incantato.

Ogni tanto si prendono per mano si guardano negli occhi e sorridono felici, finalmente liberi. Ornella e Andrea si sentono finalmente gioiosi, sereni.

“Noi viviamo insieme, lavoriamo insieme, facciamo tutto insieme. Siamo una vera Famiglia. Siamo la Famiglia dell’Amore. La proprietà in comune è un semplice aspetto di questa nostra unità. Siamo fratelli, con la F maiuscola, abbiamo messo insieme non solo i nostri beni, ma soprattutto i nostri cuori; stiamo costruendo una Casa di cuori e il Cemento è formato dall’amore di Gesù”.

Andrea e Ornella guardavano i due bambini di Dio ed erano come folgorati da tanto amore, da tanta verità, da tanta semplicità.

“Dovete venire a trovarci, così potete vedere coi vostri occhi come viviamo e dunque chi siamo in realtà. Questo è l’indirizzo! Vi aspettiamo! Sapete, prima di unirsi alla famiglia ciascuno di noi faceva cose completamente diverse. Alcuni di noi nel Sistema erano laureati, altri senza lavoro, alcuni fascisti, altri comunisti, rossi, gialli, neri; altri poliziotti, altri benpensanti, altri malpensanti...Ora siamo una Famiglia ibrida, colorata, poiché proveniamo da tutte le nazioni; siamo una Cosa sola in Gesù, uniti dallo stesso amore, l’amore di Gesù. Il mondo in cui viviamo, conosce fretta, odio, confusione e disperazione. Noi abbiamo la risposta a

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questo nell’amore di Dio per l’uomo e nell’amore dell’uomo per Dio. Non l’abbiamo inventata noi questa risposta, poiché è stata data da Dio Stesso.

E’ l’amore di Dio, che trasforma una vita inutile, in qualche cosa degno di essere vissuto. Viviamo in pace, l’uno con l’altro. Non siamo perfetti, ma Cristo, il Risorto è la nostra pace, è Lui che ci dà la forza di essere qui, ora, in mezzo a voi! E’ Lui che ci dà la forza di fermare la gente per parlare, a chiunque voglia ascoltare, dell’amore di Dio. Se ha aiutato me, che ero e sono un niente assoluto, quanto più potrà aiutare te, se solo glielo permetti? Abbiamo anche delle scuole per bambini: i nostri bambini. Non crediamo nel sapere del sistema e nella sua morale: pensa solo a te, gli altri ti vogliono male, chi fa da se fa per tre...’ Queste sono solo menzogne.

Dio non ci ha creati per questo. Dio ci ha creati per amarlo, per amarci e per gioire nell’Amore. Gesù ha detto, che bisogna amare Dio con tutto il nostro cuore e che dobbiamo amare il nostro prossimo, cioè il primo uomo che passa, come noi stessi. Noi abbiamo un’unica legge, quella dell’amore. Non abbiamo altro obbligo se non quello d’amarci, seguendo l’esempio di Gesù Cristo, che s’è fatto ubbidiente al Padre, fino alla morte di Croce.”

“ Dall’amore che avrà l’uno per l’altro, la gente vedrà che Cristo è vivente fra noi. E non c’è cosa più bella, che dare la propria vita per coloro, che ami...Più ami, più scopri che non esistono i nemici, che gli uomini sono fratelli...Solo che veniamo accecati dal nemico, dal diavolo, é lui che dobbiamo respingere, non gli uomini; dobbiamo amare le loro anime, non il peccato che fa cadere le anime...

Si, siamo innamorati della vita. Prima non riuscivo a fare niente con amore, anzi non volevo fare niente con amore. Credevo nella forza, nella violenza. Ho praticato sport violenti, soprattutto il pugilato. Litigavo spesso. Ero sempre arrabbiato contro tutti. Invidiavo i ricchi perché non avevo soldi, sono finito più volte in galera. Vennero là dei ragazzi con delle chitarre, fecero un piccolo teatro, ci dettero anche dei dolci da mangiare. Avevano qualche cosa negli occhi, una luce particolare, che non riuscivo a capire. Erano Bambini di Dio.

Mi dissero che Gesù mi ama e che mi voleva aiutare. Dissi che avevo bisogno di essere aiutato. Mi ha aiutato: ora sono qui. Uno di loro mi scriveva spesso. Le sue lettere erano un vero conforto. Cominciai a leggere la Bibbia. Ebbi molto presto - Dio fece un miracolo - un condono per buona condotta. Come uscii dal carcere andai a Torino, la mia città. Rividi i vecchi amici; ma i divertimenti di un tempo non mi dicevano più niente. Ero cambiato e nemmeno i vecchi conoscenti mi riconoscevano più. Ben presto mi resi conto che per me lì, non c’era più niente da fare.

Avevo bisogno di cose nuove; fra me e la mia vecchia vita, non c’era più niente in comune. Incontrai dei Bambini di Dio e decisi di lasciare tutto e vivere nella loro comunità. Sapete, noi siamo usciti fuori dello spirito del sistema, per questo come dicevo prima, non mandiamo i nostri piccoli

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nelle scuole dello stato: abbiamo le nostre. Con i piccoli facciamo uso del metodo Montessori, basato sulla piena responsabilizzazione del fanciullo, che è guidato ma al contempo stimolato a conseguire la propria indipendenza; in particolare camminano prestissimo, e sempre molto presto imparano a parlare e anche a leggere, questo fra i tre e i quattro anni.

I nostri piccoli crescono nel rispetto del Signore. Apprendono nozioni d’italiano, inglese, matematica, musica, teatro, storia, geografia, lavori manuali. Il personale preposto a questo è altamente qualificato, e ciò è testimoniato dai risultati. Studiano la Bibbia e le Lettere di Mosè David, il nostro Pastore. Amiamo i nostri bambini, teniamo moltissimo a loro e alla loro educazione; sono la prova vivente che Cristo può risolvere quello che oggi è il problema chiave del Sistema: il rapporto fra padri e figli.

Il funzionamento delle nostre famiglie dimostra che, con il timore di Dio e con la sua grazia, è possibile oggi vivere nonostante gli errori delle chiese organizzate da una parte e il fallimento del materialismo dall’altra. Nella Terra, poi, gli Stati Uniti con Israele stanno condizionando pesantemente il mondo occidentale, mentre l’Unione Sovietica esercita una forte pressione sul mondo orientale; in mezzo a loro si sta erigendo il muro arabo, che va dai Paesi africani, allo stretto di Gibilterra, e da qui dall’Europa a tutta l’Asia.

Qui stanno emergendo Leaders che condizioneranno la politica mondiale…Ci saranno sicuramente grossi cambiamenti. Comunque detestiamo lo spirito omicida del capitalismo, che fa dell’uomo una merce di scambio e di consumo. Lavorare è bello: ma se l’uomo perde la sua essenza e si spersonalizza, vivendo e quindi morendo per la bugia, non ci piace.

Per possedere di più, l’uomo si è trasformato in lupo per l’uomo: abbiamo dichiarato guerra a satana, a colui che fa guerra all’uomo, sempre, senza dormire mai, per questo crediamo negli Angeli, come Scudo protettivo.

Anche San Francesco aveva una predilezione particolare per San Michele Arcangelo. Papa Paolo VI ha benedetto il nostro Movimento durante un’udienza generale.“E’ stato un vero piacere conoscervi - disse Ornella - grazie per avere accettato questo invito a cena, che ci ha permesso di stare insieme, e di conoscere tutte queste belle cose, che state facendo. Speriamo di venirvi a trovare quanto prima. Mi piacete molto”.

“Dio vi benedica; vi amiamo - dissero Rebecca e Giovanni”. Ornella e Andrea guardarono i due giovani fino a quando non sparirono fra la gente.

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20. Esseri vivi e veri e non sembrarlo; essere veri e non fingere; amare e non fingere di amare.

“ Che ragazzi straordinari, vero Andrea? Che umiltà, che semplicità! Hai sentito la sua storia? E’ molto bello, vorrei vedere la loro scuola, disse Ornella, entusiasta.”.

“ Sai - esclamò Andrea - che oggi il problema più grave all’interno delle società, di là dagli squilibri sociali e politici ed economici, è quello espresso dal dualismo genitori/figli: educazione e comunicazione.

Ciò è successo e succede sia in USA sia in URSS. C’è un contrasto di generazioni che sta esplodendo con una violenza inaudita. La contestazione giovanile, che dall’USA è sbarcata in Europa, ha coinvolto, anche se a titoli diversi, l’Europa Orientale e quella Occidentale.

Esiste una frattura che diviene d’ora in ora sempre più incolmabile. I ragazzi di diciotto anni, qui in Italia, sono già a un universo di distanza da quelli di ventiquattro anni. I figli hanno fretta! Vogliono vivere ora, subito. C’è l’angoscia del domani. Domani sarà già troppo tardi. Il capitalismo va troppo in fretta. La gente si sta perdendo in un ritmo caotico, assordante, frenetico...

Tutti se ne stanno accorgendo, ma nessuno riesce a farci niente. Allora la paura aumenta! La gente ha bisogno di certezza, per questo si attacca spasmodicamente alle cose materiali, che poi lasciano completamente insoddisfatti. I Giovani bruciano le tappe, hanno fame di vita, vogliono esperimentare tutto. Hanno fame d’amore, ma i vecchi, la vecchia generazione, non danno loro amore, ma finzioni e bugie.

Non voglio dire, che i giovani siano migliori dei vecchi, voglio soltanto dire che i vecchi, con i loro usi istituzionalizzati, non hanno conosciuto la verità e quindi non possono nemmeno farla conoscere, anche se lo volessero.”.

“ I veri ribelli contro Dio, sono stati proprio loro, che parlano di un mondo che non esiste, ma che loro vogliono far passare come esistente. Un mondo che avrebbero costruito grazie alla loro abnegazione, onestà, codificata dalle loro leggi, usi, costumi, morali.

Quel mondo, cui tanto amano riferirsi, in verità non l’hanno mai costruito. La contestazione giovanile ha preso atto dei risultati fallimentari che il sistema, fondato sulla competizione violenta, ha prodotto in gran copia. Una nuova organizzazione politica economica ancora non è stata prodotta. La nuova gioventù non ha ancora afferrato la necessità di creare un rinnovamento morale. La vecchia classe politica ancora dominante ha accostato alcune idee nuove al mondo vecchio, creando un liquame ancora più pestilenziale del precedente.

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Il giovane - che si era alzato in piedi per cambiare un mondo che trasforma economicamente anche il sorriso di tua madre, che ha un sorriso smagliante solo perché usa quel dentifricio pubblicizzato in tv - è stato isolato e sterilizzato in modo rabbioso dal consumismo. Se poi non hanno potuto eliminarlo col trasformismo ipocritamente silenzioso del perbenismo, hanno usato sia la violenza fisica, che quella morale. “

“ Ora è tornato l’ordine, anche i più affamati degli avvoltoi hanno smesso di svolazzare sul teschio bianco e desolato di chi prima era stato l’orribile e radicale contestatore giovanile.

La maggior parte della nuova gioventù dunque ha seguito i vecchi; hanno messo i jeans firmati alla statua della Libertà, che ha ancora i capelli lunghi, ma unti con acqua di colonia costosissima. Non puoi unire il vecchio al nuovo, non reggerà l’intruglio. Non puoi amalgamare il ferro con l’argilla; l’amore con l’odio, i fiori con i cannoni. Loro hanno dipinto dei fiori sulle loro spade insanguinate.

Il vecchio e iniquo odio dell’uomo contro l’uomo ha vinto, per il momento. Questo sistema che non vuole cambiare, è proprio come per i sepolcri: belli di fuori, ma marci e puzzolenti dentro.

Si sta andando verso un totalitarismo senza precedenti, perché il capitalismo, con la sua logica dell’accumulo per l’accumulo, sta spersonalizzando la mente degli uomini; chi detiene il potere, è da quello abbagliato, e il possedere viene a soffocare l’essere.

I loro otri erano vecchi e quindi non potevano contenere il vino nuovo dell’amore, che la gioventù stava inconsapevolmente cercando. Gli otri del Sistema capitalistico stanno per scoppiare ora. I suoi giovani, molti di loro, si perderanno completamente quando i falsi valori del sistema capitalistico occidentale si spezzeranno. Già ora sono disorientati ma credo che il loro stato di confusione aumenterà.”.

“ Il significato della contestazione giovanile stava in questo: uscire fuori del capitalismo, per sottrarre l’uomo dal meccanismo, per farne un protagonista libero dal ruolo che aliena. Voleva togliere la persona dall’ingranaggio della macchina della produttività per la produttività, per riscoprire il senso profondo dell’essere umano, unito coscientemente alle forze della Natura, dove nessuno accumula solo per se stesso, ma dove tutto ha una funzione necessaria e interdipendente. Le leggi, che regolano gli organi interni di una creatura, sono le stesse che la sorgente della vita eroga ovunque.

Si ricercava un uomo ancora capace di provare capacità naturali: armonia con l'ambiente da rispettare perché padre e madre, amicizia ed empatia fra tutti gli esseri viventi, uomini o animali.

“ I giovani ribelli hanno perso. La tragedia americana è poi divenuta tragedia europea. Il capitale ha vinto, e ha cercato di fare proprie le idee rivoluzionarie del periodo che va dal 64 al 72. Adesso fare un certo tipo di

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contestazione è obbligatorio, se si vuole avere successo. I termini usati dai leaders della rivoluzione politica europea, per esprimere certe situazioni, ora sono stati addirittura introdotti nel calcio, nel gergo del linguaggio sportivo. Il capitale ha vinto sulla contestazione: la società borghese ha perduto l’ultima possibilità di rinnovamento interno. Chi vince fa scempio del perdente, e di questo ne so qualche cosa anche io- concluse Andrea con una certa amarezza. ”

“ Concordo con quello che dici - esclamò Ornella – Lo spirito del sistema, con l'attuale monopolio capitalistico, per rafforzare la sua egemonia, ha fatto scempio sia delle idee degli hippy che dei rivoluzionari.

Il sistema-idra vendi mele ad Adamo per mantenersi al passo della mutazione degli eventi storici, ha infagocitato nel suo capace ventre tutto quello che i giovani hanno prodotto dal 64 al 72, presentando le novità come proprie. I burattinai dello spirito stanno costruendo nuovi binari su cui fare passare le nuove generazioni; la posta in gioco, come sempre stato in tutte le epoche, è la manipolazione mentale e culturale dell’umanità.

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21. Vivi senza paura, lasciandoti cullare dall’amore.

La verità è figlia del tempo, come diceva Leonardo, mentre la storia ufficiale umana continua la sua strada. Il crollo pacifico dell’impero sovietico ha costretto il comunismo di stato, a cambiare strategia sia in Europa che in Asia. L’azione politica di Papa Giovanni Paolo II ha svolto una funzione di primo piano in tutto il mondo, dalle Americhe all’Estremità dell’Asia, contribuendo a costruire nuovi equilibri.

La Chiesa Cattolica racchiude ancora una possibilità concreta per l’Occidente di derivazione cristiana, di creare una cultura rinnovata, fondata sulla radice apostolica della prima chiesa?

C'è qualche altra organizzazione istituzionalizzata nel mondo occidentale che possa fare argine alla nuova barbarie entrante?

Con la caduta pacifica del muro di Berlino si è giunti ad una nuova cartina geografica in Europa Occidentale e Orientale; mentre in Asia Minore e in quella Centrale, i Paesi Islamici si scrollano di dosso il giogo politico, particolarmente quello comunista, e si riappropriano con maggiore determinazione la propria personalità, anche se con un estremismo veramente preoccupante.

Sia il fascismo che il comunismo, facce diverse della stessa moneta, stanno scomparendo per fare posto a nuove concezioni, a nuovi dei comunque sempre espressioni della gerarchia che detiene il controllo di gran parte delle menti umane.

Un nuovo potere minaccioso si sta profilando all’orizzonte. Nuove forme tentacolari stanno portando, per vie confuse, verso un assolutismo intransigente, capace di andare oltre i confini nazionali, oltre i credo religiosi, e di accomunare popoli diversi. E’ un momento di trasformismo, che sta preparando la via ad una massificazione totale.

Andrea è sempre alla ricerca del modo per lui migliore, per fraternizzare con tutti gli uomini - ma non con i loro errori. Cerca da cristiano di produrre la propria Luce, come meglio può. Anche la più piccola fiammella può essere vista da lontano, quando le tenebre sono profonde.

Le forze della gerarchia, direbbe Davide Ike, continuano a tramare per tenere l'umanità nell'ignoranza; ma se da una parte il kali yuga sta entrando nelle sue battute finali, è anche vero, che l'età aurea del nuovo ciclo, sta già cominciando a fare sentire i suoi effetti, con l’ingresso dell’Acquario.

Andrea cerca la via diritta per uscire fuori da questo sistema senza cuore, pur vivendoci dentro. Fare esodo significa effettivamente uscire

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fuori da un mondo senza amore, per tornare assieme alle energie sante del creato, alla Luce della Casa paterna.

"L’inquinamento esteriore è il termometro dell’inquinamento interiore dell’uomo, che da libero si è fatto imprigionare. Tutto è puro per chi è puro, una volta che è stata effettivamente trovata la radice divina, che vive in ogni uomo. Trova Dio in te, ed allora Lo scoprirai vivente anche nel tuo prossimo e nella natura terrestre e in quella extraterrestre. Ricordati della realtà degli Angeli, e sii ardente nel volere vivere e morire da cristiano", si ripete Andrea pensando a Francesco d’Assisi.

"Da Cristiano. Cristiano? Da Cristo! Cristiano è colui che porta la gloria del Risorto, vivente nella propria carne. Cristo che ti trasfigura - giorno dopo giorno - affinché tu trasfiguri quel mondo che è accanto a te, per riconsegnarlo al Padre con l’Amore di Gesù nella pienezza dello Spirito santo...

Tornare al Padre con la spinta di Gesù, nella pienezza dello Spirito santo: questo è il motivo per il quale Dio ci ha inviato su questa Terra, che è santa, anche se violata; in vista del nostro ritorno a Lui, insieme alla creazione, alla santa Terra che abbiamo martoriato, umiliato, offeso… senza discernimento alcuno.

Leggiti Leonardo, ne parla nel suo Codice atlantico. Ascolta quello che ti dice oggi:

“Abbiamo bruciato i suoi polmoni: le foreste. Abbiamo inquinato il suo sangue: mari e fiumi.

Abbiamo scannato i suoi figli: uomini e animali!

Abbiamo dilaniato le sue carni: monti, colline, pianure per estrarre minerali e gas”.

Abbiamo bruciato le carni di Nostra Madre Terra col napalm, col nucleare. Non ti basta ancora? Quanto potere vuoi dare ancora alla gerarchia? Ma dove e come trovare chi possa indicare la via diretta e come percorrerla ora?

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22. Appendice.

Andrea crede in Dio, la cui divinità vive in tutte le forme di vita, quindi anche in quella creatura, che chiamiamo uomo.

Poiché Dio è tutto in tutti, c’è il dovere amoroso di estendere ad ogni forma di vita una maggiore qualità di esistenza.

La qualità della vita è l'ingrediente necessario per ricomporre la dignità dell’Uomo universale, che è stata lacerata. Crede fortemente nella comune origine di tutti gli esseri umani, di là dalle bandiere e delle varie torri di Babele.

Si è sposato, ama sua moglie Angela e nutre fiducia in un futuro splendido per i suoi figli.

La confusione intellettuale presente diffusa nel Mondo occidentale mostra piuttosto chiaramente come questo, nel suo complesso, abbia perso il contatto con la Civiltà tradizionale, che l’aveva prodotto, intendendo questo nel senso esposto da René Guenon.16

“…La Civiltà musulmana dovrebbe venire propriamente considerata come intermediaria fra Occidente e Oriente e che molti dei suoi caratteri la mostrano anzi vicina soprattutto a quel che fu la civiltà occidentale nel Medio Evo…”.

La Chiesa cattolica, scaturita comunque dalla prima chiesa, forse possiede ancora la possibilità di operare un raddrizzamento, per ricondurre l’Occidente alla Tradizione da cui proviene, ma di cui ha perduto la memoria. Tutto questo potrebbe essere fatto da una élite occidentale, che però ha bisogno d’aiuto dall’Oriente tradizionale. La maggior parte di persone che beneficerà di questi raddrizzamenti, potrebbe non accorgersi di nulla.

E' già successo. Il problema si scioglie nell’entrare in modo intellettuale nella effettiva

costituzione dell’Essere, per sviluppare quelle energie vitali, che ora sono latenti. La prima Chiesa praticava l’esicasmo, inteso come strumento operativo.

Nella via esicasta17 c’è un’ottima indicazione... e se il Sole sorge da Est, forse è ad Est che bisogna guardare con maggiore attenzione, ricorda che San Francesco s’è formato anche con la via Sufi, e che il movimento da lui nato è vivo ancora adesso.

Ciò che gli preme sottolineare ai suoi compagni di viaggio, non è tanto il fatto di avere più o meno ragione, ma la necessità di cercare assieme, per essere assieme.

Col rispetto reciproco accetta le differenze reali che esistono cogli altri. Esalta la via che permette a ciascuno in piena pace e libertà, di rifulgere con i colori che gli sono propri.

Come non ricordare che ciascuno è una splendida tessera, sapientemente elaborata ed incastrata dall’Artista sommo, in modo tale da comporre il divino Mosaico della Vita? Lì v’è posto per ciascun essere.

16 “ Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi”. Adelphi, 1982

17 “La Filocalia I”, Ed. Libreria Editrice Fiorentina, 1978

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Per arrivare a scoprirci come tessere significanti occorre un diuturno lavorio interiore, che ricorda, in un certo qual modo, la fuori uscita dal blocco di pietra dei Prigioni di Michelangelo.

Ognuno di noi è un po’ come quella bella scultura racchiusa nella pietra, solo che deve uscire fuori. Dobbiamo partorire alla Luce eterna, generando la Luce che abbiamo dentro. Fare sì che i diversi, con il rispetto umile l’uno per l’altro, cerchino assieme quello che unisce e non quello che divide.

Sedere, ogni tanto e in modo fraterno, alla comune Mensa della Vita da buoni Compagni di viaggio. Si seguano pure vie diverse, per vivere in piena dignità quella bell’avventura che si chiama vita.

Il giudizio altrui è d’importanza fondamentale, potendo aiutare a far vedere quello che prima non si vedeva. Un quadro non può essere guardato da un solo punto di vista; nello sviluppo della trama c’è sempre un gioco di prospettive crescenti.

Pensa a Leonardo, che ha trasformato anche il più insignificante dei particolari in opera compiuta. Anche le cose che sono sfumate nell’ombra e che sembrano senza importanza, se cominci a guardarle con attenzione, possono mostrarti le motivazioni più segrete del Pittore, dando indizi che per essere colti vanno ricercati con intelligenza. Ammira la compiutezza e perfezione con le quali sono state concepite .

L’unico punto di vista che può spiegare tutti gli altri è quello dell’Autore, dell'Orologiaio.Occorre individuare nella vita d’ogni giorno uno spazio aperto alla libera discussione da intendersi, come un’Oasi rinfrescante, dove i diversi possano sedere assieme nel comune rispetto per cercare di tornare assieme alla Patria comune.

La luce risplende fra le tenebre:

1 In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

2 Egli era al principio presso Dio.

3 Tutto per mezzo di lui è stato fatto e senza di lui non è stato fatto nulla di ciò ch’è stato fatto.

4 In lui era vita, e la vita era la luce degli uomini.

5 E la luce splende fra le tenebre e le tenebre non l’hanno accolta.

6 Ci fu un uomo inviato da Dio; di nome Giovanni... Guai se ai tempi nostri mancasse un Giovanni, inteso come

precursore del Figlio dell’Uomo, capace di ricondurre l’uomo occidentale alla Divinità viva in lui.

Occorre trovare il Maestro di Verità vivente: ora, non domani, per seguire il Portatore del Fuoco, che alcuni hanno chiamato anche col nome di Elia o il Verdeggiante o il Khidr.

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L’uomo universale è l’espressione concreta dell’Anima collettiva, propria della Stirpe umana.

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INDICE

L’Elegia del Fuoco pag. 5Cap.I Movimento per ritmo nuovo … 13Cap.II Forse una volta… 21Cap.III La goccia cerca l’Oceano 29Cap.IV L’Oceano ricerca i suoi figli 36 Cap.V Tempo, pazienza, esperienza 50Cap.VI Non è mai stato facile, perchè avrebbe... 53Cap.VII La ricerca procede 60 Cap.VIII L’amore se non capito può... 63Cap.IX Pace vò cercando, ma ... 70Cap.X Impara a nuotare nel vasto Oceano 75Cap.XI Quando la ricerca brucia più del fuoco 80Cap.XII Ma è il Fuoco che ricerca i suoi Figli 88Cap.XIII La Primavera della Vita 90Cap.XIV Pesca a mani piene nella vita e non... 106Cap.XV Risalire verso il Sole d’Origine 109Cap.XVI Se impari ad ascoltare, potrai... 121Cap.XVII Non fu ribellione per la ribellione, ma... 129Cap.XVIII Catarsi è nascere di nuovo 136Cap.XIX La Vita fiorisce nella Vita 140Cap.XX Essere vivi e veri e non sembrarlo... 148Cap.XXI Vivi senza paura...

151Cap.XXII Appendice.

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