Il Più Grande Crimine - Paolo Barnard

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…Ma quando avevamo libri a nostra disposizione, molto tempo fa, non abbiamo saputo trarre profitto da ciò che essi ci davano… …E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere: Noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi La pubblicazione di questo, come di tanti altri lavori straordinari e necessari alla conoscenza, garantisce che il suo contenuto non vada perduto, indipendentemente dal numero di persone che lo compreranno. Ciò è possibile grazie anche alla scelta del prezzo che, trasformando ogni acquirente in un finanziatore delle opere, consente di garantire uno spazio anche a ciò che “non vende”, ma che merita ugualmente di essere disponibile per chiunque cerchi. Ci auguriamo che siate in tanti a partecipare alla costruzione della Biblioteca per il Terzo Millennio. L’Editore

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  • Ma quando avevamo libri a nostra disposizione, molto

    tempo fa, non abbiamo saputo trarre profitto

    da ci che essi ci davano

    E quando ci domanderanno cosa stiamo facendo,

    tu potrai rispondere: Noi ricordiamo.

    Ecco dove alla lunga avremo vinto noi

    La pubblicazione di questo, come di tanti altri lavori straordinari enecessari alla conoscenza, garantisce che il suo contenuto non vadaperduto, indipendentemente dal numero di persone che lo compreranno.

    Ci possibile grazie anche alla scelta del prezzo che, trasformando ogniacquirente in un finanziatore delle opere, consente di garantire unospazio anche a ci che non vende, ma che merita ugualmente di esseredisponibile per chiunque cerchi.

    Ci auguriamo che siate in tanti a partecipare alla costruzione dellaBiblioteca per il Terzo Millennio.

    LEditore

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  • Collana La Storia impossibileIl pi grande crimine

    Direttore editorialePaolo Brunetti

    Coordinatore generaleFrancesca Pulcini

    L'immagine di copertina stata realizzata da Davide Provenzale

    Grafica e stampaBeniamini s.r.l.

    www.beniamini.eu

    ISBN 978-88-667503-9-0

    Edizioni Andromeda

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  • Paolo Barnard

    per fini non commerciali. Perch se cos dovesse essere saremmo in-flessibili.Lasciamo dunque al senso di responsabilit del lettore il decidere omeno se essere un lettore attivo e interessato quindi, oltre al singolotesto, alla possibilit di sviluppo del Progetto Andromeda, che, perpoter proseguire e realizzare la Biblioteca del Terzo Millennio, necessitadi autonomia finanziaria.

    4) La Biblioteca del Terzo Millennio rappresenta linsieme delle ricerchedi Andromeda e dei suoi collaboratori, e ha come fine il garantire chetanta parte di lavoro e intelligenza umana non vada perduta o rimossa,come invece vorrebbe una Comunit Scientifica sempre pi prigionieradei miti di una Scienza che, invece di essere figlia del dubbio, madredi nuovi dogmi e verit assolute, e intollerante verso la coscienza criticae verso lesercizio stesso della coscienza. E questo vale per le scienze na-turali, leconomia, larte, la medicina La Biblioteca del Terzo Mil-lennio una bacheca, uno spazio a disposizione ove chiunque puesporre le proprie ricerche, le proprie riflessioni, le proprie sperimen-tazioni.

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  • (Ecco cos accaduto veramente alla democraziae alla ricchezza comune. E a vantaggio di chi)

    Paolo Barnard

    Questo saggio scaricabile gratuitamentedal sito http://paolobarnard.info/index2.htm

    Per chi vuole approfondire: http://paolobarnard.info/intro.htm - http://memmt.info/site/

    Il pi grande crimine

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  • INDICE

    Introduzione pag. 11

    Ecco Il Pi Grande Crimine pag. 17(Il Piano Neoclassico, Neomercantile, Neoliberista Il danno inflitto Modern Money Theory tenuta nascosta - La minaccia alla democrazia Nota: come leggere questo saggio)

    Parte Tecnica pag. 21(Cos la moneta Cos il contante Come spendono gli Stati a monetasovrana Come spende un governo a moneta non sovrana: la UE oggi Le Banche Centrali Come funziona il denaro nelle banche commerciali Un debito che non un problema, anzi Un debito che un problema,eccome Cosa sono le tasse? Chi lo sa alzi la mano La piena occupazioneera possibile )

    Il Pi Grande Crimine, la storia nei dettagli pag. 59(Presentazione umana)

    Il Tridente che aveva cambiato a Storia pag. 61(Perch il Vero Potere si nasconde Il Tridente)

    La Gallina dalle Uova DOro pag. 62(A chi toccava il controllo della nostra ricchezza? Il ritorno della MonetaModerna offre unopportunit storica alle societ occidentali Un accenno a cosa sia la Modern Money Theory - Capire la differenza fra Spesa a DeficitPositiva e Negativa - Le lites pianificano il loro ritorno al potere: il piano in 4 stadi)

    Le idee pag. 66(Limpianto teorico fondamentale per ritorno delle lites e come fu applicato Le sue radici nella storia delleconomia Il comune denominatore di tuttequelle idee)

    I primi attori pag. 71(Le fondamenta del ritorno delle lites poste dai primi attori negli anni 30 Disattivare le democrazie la priorit Disattivare i cittadini: lEsistenzaCommerciale e la Cultura della Visibilit come armi I primi cervelli inazione negli USA e in Europa in maggiori dettagli La speranza di Keynes:prima agli apici e poi la sconfitta - Il Neoliberismo compare sulla scena)

    Il piano accelera esponenzialmente

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  • Nasce il Piano di Contiguit pag. 78(Il secondo dopoguerra e linizio dellindottrinamento dei colletti bianchi Il Piano di Contiguit: colonizzare le universit - Le Fondazioni e le ThinkTanks come armi principali Le lobby partono a tutto gas I club dei Globocrati)

    Il grande balzo in avanti pag. 84(Lewis Powell e il suo Memorandum La Commissione Trilaterale e The Crisis of Democracy In che modo queste due Bibbie Neoliberisteplasmarono il futuro e contribuirono alla distruzione della democrazia)

    Lincredibile potere dei fantasmi pag. 90(Il Poker Neoliberista conquista la politica mondiale Linizio della fine per la sinistra: fu Mitterrand a dare il via Come fu cementata la presa dellelites su cittadini e governi: il potere dei fantasmi Fantasma 1: L Inflazione & Fantasma 2: LIsteria da Deficit)

    Un bonus inaspettato pag. 93(La caduta dellimpero sovietico La Shock Therapy a tutto spiano: il casodella ex Yugoslavia come esempio per tutti Il Neomercantilismo europeotrionfa)

    La Signora si faccia la messa in piega pag. 96(Il caso dellItalia come modello per il resto dEuropa: dai partiti statalisti a un centrosinistra ferocemente Neoliberista in pochi attimi Tangentopolicosa fu? Le tappe della svendita dellItalia alla finanza internazionale:i governi tecnici e il centrosinistra senza pudore)

    Alcuni brillanti ritocchi finali pag. 100(Ingannare la sinistra: come lhanno cooptata nellIsteria da Deficit Un miraggio per intrappolarci e paralizzarci: la nascita del Money Manager Capitalism e del Capitalismo dei Fondi Pensione Bolle improvvise e risparmiatori turlupinati)

    Ecco chi incassa pag. 104(Il boom del debito privato voluto dalle lites Una bolla finanziaria visibiledallo Spazio, gli inganni e lesplosione finale: chi ha vinto e chi ha perso La Spirale della Deflazione Economica Imposta, gli inganni e il trionfo deiNeomercantilisti Scommesse private, rovina pubblica: come gli speculatoritengono in pugno le nazioni La vergogna delle privatizzazioni: vincitorie vinti nel saccheggio dei beni pubblici - GATS: un futuro da spavento)

    Oltre ogni immaginazione pag. 117(Il piano portato agli estremi in Europa, le differenze cruciali fra USA e UE Titoli astrusi e spostamenti colossali dalla democrazia al Vero Potere: ecco il colpo di Stato finanziario, politico e Neoliberista nella UE Rendereillegale la Spesa a Deficit Positiva - I diktat di due colossi Neoliberistiplasmano il futuro dellEuropa)

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  • e tutti i pezzi del mosaico cadranno nel posto giusto pag. 123(Due visioni per interpretare gli eventi sociali ed economici contemporanei Scenari orwelliani per il terzo millennio Rendere plausibilelinimmaginabile Come siamo ridotti?)

    fra noi, cari italiani pag. 126(Chi sei tu che leggi? Ecco come il piano sta aggredendo lItalia dellefamiglie Insegnare ai bambini la materia pi importante: saper averecoraggio)

    Reagire pag. 130(Una lezione dalla savana Perch le persone comuni e la sinistra non sannocapire, e tantomeno fermare, il piano Neoclassico, Neomercantile eNeoliberista Ecco cosa fare: la Modern Money Theory la risposta)

    Note pag. 135

    Gli economisti consulenti di questo saggio pag. 141

    Bibliografia e fonti pag. 143

    Postfazione pag. 145

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  • Questa una inchiesta di rigore scientifico che si avvalsa della consu-lenza di dodici economisti universitari internazionali. I loro nomi, lenote e la bibliografia che attestano della seriet di questo saggio sonoelencati in calce. Ma lho scritto in stile narrativo affinch chiunquepossa leggerlo e divulgarlo.

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    INTRODUZIONE

    Come fa un uomo ad affermare il suo potere su un altro uomo, Winston?Winston ci pens un po su: Facendolo soffrire, disse infine.Esattamente. Facendolo soffrire. Lobbedienza non basta.

    Se non soffre, come si fa ad essere sicuri che egli non obbediscaalla sua volont, anzich alla tua?

    Il potere consiste appunto nellinfliggere la sofferenza e la mortificazione.

    (G. Orwell - 1984)

    T ra lanno in cui sono nato, il 1945, ed il 1975 lItalia diventatala settima potenza industriale e il Paese con pi risparmio delmondo. Nel decennio che va dalla fine degli anni 60 alla fine dei 70 quellache io considero la parte pi cosciente della mia generazione ha tentatolassalto al cielo. Dietro a slogan come Vogliamo tutto e subito on morale n decoro ma rifiuto del lavoro ha rivendicato una pigiusta redistribuzione del reddito, forti aumenti salariali, diminuzionedellorario di lavoro, informazione libera e indipendente (Radio Alicea Bologna ne fu antesignana), lavorare tutti per lavorare meno e inmodo non alienante, reddito sociale garantito, diritto a pi tempo li-bero per la propria vita e la propria felicit. Uno scontro sociale che,per gli obiettivi che si proponeva e per il coinvolgimento di stratisempre maggiori di popolazione, era arrivato a porsi direttamente sulterreno del potere.Una generazione che ha messo in gioco amori, libert e vita per cercare diandare al di l dei limiti esplorati della democrazia, ponendo in discussionetutto: dai rapporti economico/sociali ai rapporti personali, dalle gerarchieal potere costituito. In una parola le fondamenta stesse del sistema eco-nomico, politico, culturale e sociale.

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    Ma questo movimento, ricco in qualit e in quantit, e cos radicatonel tessuto sociale da costituire un esempio unico al mondo, non riuscito a passare dalle forme e dagli aspetti della rivolta a quelle con-sapevoli della rivoluzione. Non riuscito a porsi come punto di riferi-mento per quellarea maggioritaria, che allepoca, in Italia, avvertiva lanecessit di una trasformazione radicale della societ non riconoscendosin nei progetti e tantomeno nei riti della partitocrazia dominante. Per-ch?Paradossalmente, un movimento che nei contenuti si caratterizzava comepost/comunista andato a pescare nei bauli della storia forme organizzativee progettualit quelle comuniste appunto assolutamente incompatibilicon la quantit e qualit di tali comportamenti sociali. stato incapacequindi di dare un progetto strategico a contenuti diversi e spesso contraria quelli del progetto comunista.Da qui la sua sconfitta.Ma chi ha compreso fino in fondo la potenza sovversiva e scardinantedei contenuti di quel grande movimento di massa degli anni 70 stato il Capitale, e cio coloro che alcuni di noi negli anni 80 hannodefinito i non produttori, e che nel testo di Barnard che segue ven-gono definiti le lites. Insomma i rentiers, leterno ancien rgime,che si spavent e si riorganizz di conseguenza. Gi nel 1977, scri-vemmo, detenuti per i fatti del marzo a Bologna, un documento in cuivedevamo il preludio della riscossa capitalistica nella dichiarazione diHuntington nel Rapporto alla Commissione Trilaterale (Il funziona-mento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatiada parte di individui e gruppi. In passato ogni societ democratica haavuto una popolazione di dimensioni variabili che stava ai margini, chenon partecipava alla politica. Ci intrinsecamente anti-democratico, ma stato anche uno dei fattori che ha permesso alla democrazia di funzionarebene). Cos stato, e Barnard in questo saggio ci racconta sapientemente, passoper passo, come ci avvenuto.Durante i trentanni che sono passati da allora pochissimi di noi si sonomessi a studiare, per cercare di elaborare e costruire un progetto strategicodi societ. E quello che abbiamo elaborato, assolutamente inascoltati espesso irrisi nellambiente da cui proveniamo (lultra sinistra extraparla-mentare) a partire dai primi anni 80 disponibile proprio presso questa

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    casa editrice (che appositamente abbiamo costituito nel 1984 WWW.EDIZIONIANDROMEDA.COM)*Keynes e Simonde de Sismondi sono stati per noi un punto di riferimento,il primo soprattutto quando nel 1936 matura la convinzione che solo lascomparsa del saggio di remunerazione del denaro potr in futuro evitarecrisi economiche e guerre, e preconizza leutanasia del redditiero chemostrer quali enormi mutamenti sociali risulteranno da una scomparsa pro-gressiva di un saggio di remunerazione della ricchezza accumulata, e il secondoquando scrive, nel suo Nuovi principi di economia politica che Lenazioni si arricchiscono quando aumentano il loro reddito e non quando ilreddito di una delle loro classi usurpato dallaltra: si arricchiscono quandovendono pi prodotti allo stesso prezzo, perch in questo caso, producendo dipi, il reddito del povero aumenta come quello del ricco, e non quando il riccoguadagna soltanto ci che perde il povero, quando il profitto del commercio non altro che la diminuzione del salario non si deve dimenticare che la ricchezzanon che la rappresentazione delle dolcezze e delle comodit della vita; e se sicrea unopulenza fittizia, condannando la nazione alla sofferenza e alla povertsi smarrisce il vero significato della parola ricchezza il ricco non costituisce loscopo dellordine sociale. La ricchezza nella societ desiderabile soltanto nellamisura in cui diffonde agiatezza fra tutte le classi. Nella misura in cui laumentodel lavoro contribuisce ad accrescere questa agiatezza, questo lavoro esso stessouna benedizione nazionale, ma appena ci si dimentica di coloro che lo eseguonoper considerare soltanto quelli che ne devono fruire, laumento del lavoro putrasformarsi in una tremenda calamit.

    Questa premessa per dire dunque cosa ha significato, per un keynesianocome me, scoprire che esisteva una scuola di pensiero economico che sichiama ME-MMT (Mosler Economics - Modern Money Theory) e chea Keynes si rifaceva non sar mai abbastanza grato a Paolo per avermelafatta conoscere. chiaro che la ME-MMT non la panacea di ogni male sociale, chiaroche non risolve il problema della equa distribuzione della ricchezza, (men-tre la piena occupazione si concilia benissimo con una drastica riduzione

    * si leggano i numeri della rivista Seagreen, vari testi in catalogo quali Guerra, cadono le ma-schere, Guerra Guerre: i mille bandoli di una sola matassa, Privatizzazione dei pubblici ser-vizi: La macchina degli inganni e i Comunicati Andromeda NN. 05, 14, 18, 30, 31, 32, 33,36, 69, 70, 71, 83, 87, 96, 99, 100, 103, 104)

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  • del tempo di lavoro). Non questo il suo compito. Ma altrettantochiaro che attualmente lunico progetto credibile e praticabile di orga-nizzazione delleconomia di uno Stato al servizio dei cittadini e non deirentiers. Partendo innanzitutto dalluscita dallEuro per riacquistare laSovranit Monetaria.Ma voglio dire qualcosa di pi.Nel 1984, esule a Parigi, scrissi con pochi altri amici, in un saggio(Seagreen n. 1): Allo scopo di colmare il vuoto teorico strategico che ci tro-viamo di fronte bisogna innanzitutto portare lanalisi altrove; e precisamentesu quel terreno - leconomia politica - che stato fino ad oggi esclusivo dominiodi un ristretto numero di individui a questo scopo addestrati e delegati: queitecnocrati e quegli economisti sempre disponibili a fornire copertura teorichea qualsiasi politica economica antiproletaria. Proprio per la sua importanzacruciale essa viene appositamente esclusa dallinsegnamento scolastico affinchi suoi contenuti ed il suo linguaggio risultino pi tardi incomprensibili allastragrande maggioranza della gente.Ebbene Paolo Barnard, con la sua caparbiet ed il suo coraggio riuscito,attraverso il suo sito web e poi con lorganizzazione dei due SummitMMT del 2012, ad iniziare brillantemente questo percorso per dare atantissimi gli strumenti economici indispensabili ad organizzare la proprialiberazione.Ho conosciuto Paolo ai tempi delle prime inchieste di Report, cui anchioho collaborato, poi in varie occasioni e serate memorabili, sullassistenzaai malati terminali, sul terrorismo dello stato dIsraele, la globalizzazione,o sul concetto di Umanit assieme a Miguel Benasayag poi abbiamopolemizzato fra noi, in rete, sulla figura di Grillo nel 2005, e poi, qualcheanno dopo, nel 2010, mi sono letto con sorpresa ed attenzione il testoche sto qui introducendo: Il Pi Grande Crimine - Le crisi economicheper distruggere la democrazia. Un testo splendido.Io credo che Paolo abbia avuto la fortuna di poter muoversi e ricercare li-bero da ogni ingessatura ideologica e da ogni pregiudizio proprio perchnon stato un militante attivo degli anni 70. Infatti il saggio che segueripercorre, senza alcun cascame ideologico, con puntigliosit storica letappe della riscossa capitalistica. Lo fa con coraggio e lucidit di analisi.Che tuttaltro che professorale; unanalisi calda, perch mai disgiuntadallindignazione per ci che sta succedendo. Unindignazione che fa ladifferenza fra un uomo libero, che ha il senso della dignit, e un economista

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    accademico. Unindignazione che lo porta appunto a definire un criminecontro lumanit queste politiche neoliberiste, e criminali, di conseguenza,i suoi attori principali.I successi e le fatiche, le gioie e le depressioni, le soddisfazioni e le delusioni,le batoste e gli entusiasmi che ho vissuto negli anni 70 e 80 li staivivendo tu adesso Paolo, in un periodo ancor pi difficile di allora. Maattorno a questi temi sta crescendo una nuova generazione di militanti, ese ci sta accadendo il merito in gran parte ti appartiene.Chapeau, Monsieur Barnard !Avanti cos amico mio.

    Dicembre 2012 Paolo Brunetti

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    ECCO IL PI GRANDE CRIMINE

    Le lites sapevano che gli Stati a moneta sovrana avrebbero potuto crearela piena occupazione senza problemi, in tutto il mondo, ma ci gli avrebbe

    sottratto il potere. Dovevamo soffrire.

    semplice da capire. Ci fu un giorno di non molti anni fa in cuifinalmente, e dopo secoli di sangue versato e di immane impegnointellettuale, gli Stati abbracciarono due cose: la democrazia e lapropria moneta sovrana moderna. Un connubio unico nella Storia, vera-mente mai prima esistito. Significava questo: che per la prima volta dasempre noi, tutti noi, avremmo potuto acquisire il controllo della ric-chezza comune e stare bene, in economie socialmente benefiche e pro-spere. Ma questo non piacque a qualcuno, e fu la fine di quel sogno primaancora che si avverasse.Questo saggio vi parla del pi grande crimine in Occidente dal secondodopoguerra a oggi. Milioni di esseri umani e per generazioni furono fattisoffrire e ancora soffriranno per nulla. I dettagli e lampiezza della lorosofferenza sono impossibili da rendere in parole. Soffrirono e soffrirannoper una decisione che fu presa a tavolino da pochi spregiudicati criminali,assistiti dai loro sicari intellettuali e politici. Essi sono allopera ora, mentreleggete, e la spoliazione delle nostre vite va intensificandosi giorno dopogiorno, anno dopo anno.

    La loro operazione su scala globale definita, per gli scopi di questo saggio,come Il Piano Neoclassico, Neomercantile e Neoliberista. Sulla loro iden-tit mi dilungher fra poco, ma per ora posso dire che sto parlando dei lea-der dei maggiori istituti finanziari del mondo e delle corporations di stazzamultinazionale, accompagnati da uno stuolo di fedeli pensatori economicie di tecnocrati. I politici, obbedienti, spesso li seguono a ruota. A volte lisentirete chiamare gli investitori internazionali che si riuniscono in alcuniclub esclusivi come la Commissione Trilaterale, il Bilderberg, il World Eco-nomic Forum di Davos, lAspen Institute e altri. Sono coloro che il setti-manale The Economist ha di recente chiamato I Globocrati (1).Ma prima di vederli nel dettaglio, assieme alle loro organizzazioni, ai lorosponsor e ai particolari del loro piano decennale, vorrei offrire al lettoreunidea pi precisa del danno che essi hanno inflitto (e che stanno inflig-

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    gendo) a milioni di esseri umani qui, nel mondo occidentale. Lasciatemidire semplicemente che almeno negli ultimi 40 anni il loro piano statola causa dei seguenti fenomeni (per nominarne solo alcuni):

    una gran parte della disoccupazione e sottoccupazione che abbiamoconosciuto mantenute in vita senza che vi fosse un reale motivo, conle devastazioni sociali che ci hanno portato;

    la perenne mancanza di fondi per lo Stato Sociale, cio dallassistenzasanitaria alle pensioni minime e molto altro con lenorme espansionedelle sacche di povert urbana e le migliaia di morti anzitempo che ab-biamo sofferto;

    la discriminazione nellaccesso allistruzione migliore, dove solo i pri-vilegiati hanno goduto di reali opportunit con milioni di nostri gio-vani consegnati a un futuro minore e a una vita di frustrazioni;

    lerosione dei diritti dei lavoratori e della forza contrattuale sindacalefino a livelli che solo pochi anni fa sarebbero apparsi inimmaginabili;

    che ci ha portato allattuale gara al ribasso degli stipendi a fronte diuno sfruttamento sempre maggiore sul posto di lavoro, il tutto peg-giorato dalla delocalizzazione delloccupazione verso Paesi esteri;

    i drammi delle generazioni anziane, che sono state dipinte come i capriespiatori per lIsteria da Deficit che ha travolto le nostre nazioni fa-cendo s che milioni di nostri pensionati si sentano oggi responsabiliper la carenza di mezzi finanziari disponibili per i giovani;

    limpotenza in cui sono stati trascinati gli Stati, ai quali stata sottrattala sovranit monetaria e legislativa, cui si aggiunge la messa al marginedella cittadinanza. Il tutto mirato ad impedire alla maggioranza dei cit-tadini di beneficiare dei legittimi poteri degli Stati di creare per lororicchezza le tragiche conseguenze di ci e lincredibile successo diquesta parte del pianoNeoclassico, Neomercantile e Neoliberista vi sa-ranno pi chiari in seguito;

    le privatizzazioni selvagge, divenute una religione economica inattac-cabile, che ha consegnato agli investitori internazionali enormi fette dibeni pubblici a prezzi stracciati e che ha consegnato anche interi po-poli nelle mani di fornitori di servizi essenziali a caccia di profitti, conconseguenze spesso disastrose per il tessuto sociale;

    lenorme espansione di un settore finanziario pericolosamente sottoregolamentato che oggi ha il potere di creare devastazioni in qualsiasi

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    Stato, frodando milioni di persone e speculando su crisi economichecreate a tavolino;

    lattuale crisi finanziaria ed economica mondiale, che sta infliggendoimmensi danni alle piccole e medie imprese, e di conseguenza a intereeconomie nazionali con masse di lavoratori a rischio, quando non girovinati del tutto.

    Quanto sopra descritto si materializzato in un progetto di proporzionistoriche come pochi prima, architettato con un dispiegamento di mezziimpressionante, quasi impossibile da concepire per una mente comune, econ una finalit che toglie il respiro solo a considerarla:

    La distruzione degli Stati a spesa sovrana, delle leggi, delle classi lavora-trici, e di ogni virgulto rimasto di democrazia partecipativa in tutto lOc-cidente, per profitto. Fu letteralmente deciso a tavolino, e ci sono riusciti. I sindacati non hannomai saputo n capito nulla, poveracci loro, ancor pi miseri i lavoratori.

    A un livello personale, stiamo parlando di milioni di vite, sogni e speranzecastrati o del tutto distrutti per sempre, qui, nel mondo occidentale. Mavorremmo mettere subito in chiaro coi lettori che questa non una teoriadel complotto. Al contrario, i tratti pi generici di questo crimine sonostati oggetto per decenni di libri, dibattiti e saggi, da parte di intellettuali,attivisti e movimenti assortiti. Ci che invece non mai stato reso noto, questo:

    a) CHE LATTUALE, APPARENTEMENTE INCONTRASTABILEPOTERE DEI GLOBOCRATI, E LIMMENSA SOFFERENZACHE HA CAUSATO, SONO IL FRUTTO DI UNA STRATEGIALUNGA 75 ANNI, COORDINATA, STRUTTURALE, E SOSTE-NUTA DA UNIDEOLOGIA ECONOMICA PRECISA. E CHENON SONO, COME SPESSO DICHIARATO, UNA ABERRA-ZONE DEL CAPITALISMO.

    b) CHE ESISTE UNA DOTTRINA E FILOSOFIA ECONOMICACHE AVREBBERO POTUTO EVITARE, E ANCORA OGGI PO-TREBBERO EVITARE, TUTTA QUELLA SOFFERENZA, CHEVIENE INVECE RAPPRESENTATA DALLA PROPAGANDACOME IL RISULTATO DI UNA SFORTUNATA NECESSITADERIVANTE DALLE CRISI GLOBALI. NON LO MAI STATA,

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    ALMENO NEGLI SCORSI 40 ANNI. LA VERSIONE ODIERNADI QUELLA DOTTRINA E FILOSOFIA ECONOMICA SICHIAMA MODERN MONEY THEORY (dettagli in seguito).

    c) CHE FU PRECISAMENTE PER DISATTIVARE QUELLA DOT-TRINA E FILOSOFIA ECONOMICA CHE LE LITES NEO-CLASSICHE, NEOMERCANTILI E NEOLIBERISTE HANNOLOTTATO PER DECENNI, INFILTRANDO LA POLITICA, LEUNIVERSITA E I MEDIA.

    d) CHE QUELLO CHE STATO AGGREDITO, E FORSE COL-PITO A MORTE, LESSENZA STESSA DELLA DEMOCRA-ZIA, DEFINITA COME LESISTENZA DI STATI SOVRANICHE USANO IL LORO POTERE DI CREARE RICCHEZZA PERIL BENEFICIO DEI CITTADINI

    e) CHE LE MENTI DI QUESTO PIANO CRIMINOSO STANNOPROPRIO ORA SPINGENDO LE NOSTRE SOCIETA ED ECO-NOMIE SULLORLO DEL BARATRO PER SOLI MOTIVI DIPROFITTO, CON CONSEGUENZE DRAMMATICHE. DE-VONO ESSERE FERMATI CON UNO SFORZO PER AVVER-TIRE IL PUBBLICO, CHE DOVRA CHIEDERNE CONTO AIPOLITICI.

    Ci che segue un saggio su un piano che ha fermato pi di duecentoanni di progressi democratici e sociali in occidente e che ha aperto la stradaal ritorno a un potere quasi assoluto delle lites finanziarie e grandi indu-striali. Ignorare il piano Neoclassico, Neomercantile e Neoliberista signi-fica in primo luogo non capire la realt occidentale odierna. Significa noncapire nulla di ci che guida la mano di governi, litaliano incluso, total-mente in ostaggio delle lites. Significa infine non poter far nulla per com-battere le scandalose ingiustizie odierne, ma soprattutto auto destinarci adecenni di ulteriori, inutili sofferenze nella vita reale di milioni di famigliecomuni.

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    Nota: come leggere questo saggio.Troverete appena qui di seguito una Parte Tecnica. Essa sarebbenecessaria per comprendere a fondo quali erano le esatte poten-zialit dello Stato a moneta sovrana nel tutelare i suoi cittadinia scapito delle lites, le quali proprio per distruggere quelle po-tenzialit hanno pianificato per 75 anni quanto descriver di se-guito. Ma chi solo interessato al Pi Grande Crimine chequesto saggio rivela, pu saltare la parte tecnica fino alle righein merito ad esso. Ma sappiate che troverete difficile capire comefu perpetrato.

    PARTE TECNICA (consulenza scientifica a cura degli economisti listati al termine del saggio)

    COS LA MONETAOggi la moneta che circola un IO VI DEVO emesso dallo Stato per icittadini. Letteralmente, ogni monetina, ogni banconota, ogni titolo diStato e ogni saldo di conto corrente che teniamo in mano una promessadello Stato fatta al cittadino (IO VI DEVO) di corrispondergli un qual-cosa in cambio di quel metallo o di quei pezzi di carta e titoli o della cifrascritta in quel conto corrente. Che cosa lo Stato si impegni a dovere alcittadino materia di cui tratto fra qualche riga.

    Poi: la moneta sovrana sempre di propriet dello Stato che la emette,perch lo Stato crea la moneta sovrana circolante spendendo PERPRIMO, cio lunico soggetto esistente che monetizza PER PRIMO ibeni/servizi circolanti acquistandoli, dopo possono farlo anche i cittadini,ma solo una volta che lo Stato ha speso per primo originando la moneta.Nel processo di monetizzazione dei beni/servizi, lo Stato assistito dalleBanche Centrali (BC), che appunto monetizzano latto originario di spesadello Stato (dettagli nel capitolo COME SPENDONO GLI STATI AMONETA SOVRANA).

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    Conosciamo tutti la storiella (falsa) degli antichi che per smettere discambiarsi pecore con legna o arance con stoffa o mattoni con ferro,e quindi vivere scariolando masse di beni in giro, decisero di inventarsila moneta di metallo, che rappresentava il valore dei beni ed era moltopi agile da usare. Poi sappiamo che a un certo punto furono inventatele banconote, ancora pi efficienti, e che si decise che il denaro in cir-colazione doveva essere sempre convertibile in qualcosa di prezioso econcreto che gli desse un valore: oro, o altre monete importanti. inoal 1944 e poi fino al 1971 il cittadino poteva teoricamente portare lesue banconote in banca, o alla BC, e pretendere che in cambio gli des-sero un pezzetto doro di valore equivalente. Questo era un solido si-stema per mantenere sia la quantit di moneta circolante che lattivitdelle banche sotto controllo. Infatti tutte le banche dovevano in teoriagarantire di emettere tanto denaro quanto oro possedevano nei for-zieri, e non di pi. Ma questo sistema aveva degli svantaggi enormi.Cera il perenne rischio del famoso colpo in banca e di veder sparireloro. Ma soprattutto in caso di crisi economica, se i cittadini si fosseroprecipitati in massa in banca per esigere oro al posto delle banconotedivenute di poco valore (es. inflazione galoppante), le banche nonavrebbero in realt mai potuto onorare quelle richieste, perch loronon era di fatto mai pari alla moneta emessa. Ci procurava automa-ticamente il fallimento delle banche e anche degli Stati, cio quelloche oggi si chiama Default. Una catastrofe. Fu cos che nel 1944 prima(accordi di Bretton Woods) e definitivamente nel 1971 (decisione diNixon) la convertibilit della moneta in oro (il Gold Standard) fu can-cellata.

    Oggi le monete pi in uso, dollari, sterline, euro, yen ecc. non sono piconvertibili in alcunch. Attenzione, si badi bene che convertibili nonsignifica che non si possano cambiare in altre monete per andare in va-canza (es. cambio euro in dollari per andare a New York); significa che ilcittadino non pu pi ottenere da banche e BC n oro n alcun altro beneconcreto in cambio delle sue banconote.

    Come gi accennato in precedenza, le monete degli Stati oggi si di-stinguono in sovrane e non sovrane. Le sovrane devono essere 1) dipropriet dello Stato che le emette; 2) non convertibili, come spiegatosopra; 3) floating, che significa che le autorit non promettono pi dicambiarle a un tasso fisso con altre monete forti (es. anni fa il pesosargentino era convertibile col dollaro in un rapporto fisso di 1 pesos

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    contro 1 dollaro), e lasciano quelle monete fluttuare (floating) suimercati che ne decidono i tassi di cambio di volta in volta. Il dollaro,lo yen o la sterlina ad esempio sono sovrane perch rispettano i tre cri-teri di cui sopra

    La moneta sovrana come dollaro o sterlina sempre emessa, quindi in-ventata dal nulla, dallo Stato che la possiede: quello Stato origina la mo-neta, e i suoi cittadini possono solo usarla, guadagnandola o prendendolain prestito. Leuro invece non moneta sovrana perch nessuno Stato eu-ropeo ne il proprietario, ed invece emesso da un sistema di banchecentrali, sempre inventandolo dal nulla. Esso non originato da nessunodegli Stati dellUnione Europea, quindi leuro non n degli Stati n deicittadini, e sia gli Stati che i cittadini possono solo usarlo prendendolo inprestito o guadagnandoselo. Questa cruciale differenza anche alloriginedella catastrofe finanziaria europea, un crimine architettato a tavolino an-chesso. Capirete poi.

    Tuttavia, in entrambi i casi, la moneta non mai dei cittadini privati; ri-badisco che i privati possono solo usarla, prendendola in prestito o gua-dagnandola. Va compresa questa cosa perch il pensiero contrario, e cioche i cittadini o le banche posseggano il denaro, fonte di innumerevoliincomprensioni ed errori.

    Annotate anche quanto segue, che spiegher meglio dopo: poich la mo-neta sovrana sempre originata dallo Stato, che se la inventa di sanapianta, quello Stato pu darla o sottrarla a piacimento e non ne rimarrmai senza. Non pu esaurire la propria moneta, dunque il suo debito un falso problema (approfondimento pi avanti).

    Oggi le maggiori monete non sono convertibili in oro. Ok, ma allora chevalore hanno in realt? Nessuno, la risposta. E questo anche per altrimotivi. La moneta moderna emessa in varie forme, chiamate dai tecniciM1M234 ecc., ma tutte queste forme sono o pezzi di carta stam-pata che valgono solo il prezzo della carta, o monetine che valgono il mi-sero metallo con cui sono fatte, oppure altri pezzi di carta da nulla (es.titoli di Stato) o ancora impulsi elettronici emessi da banche e BC, cioaria fritta. Sappiate che oggi oltre l80%-90% in media di tutto il denarocircolante al mondo solo impulsi elettronici che compaiono sui compu-ter, basta, nulla di concreto.

    Dobbiamo fare un salto di coscienza contro natura per capire cosa sia ve-ramente il denaro, perch non esiste idea al mondo pi cementata nella

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    mente delle persone del fatto che i soldi siano un valore*. Non lo sonomai in s. I soldi, la moneta, sono solo un mezzo, che, in rigoroso ordinedi tempo, lo Stato sinventa per primo, poi se lo inventano le banche einfine tutti lo usano. Il denaro come un codice di apertura di serrature,che permette di avere accesso a cose e servizi, proprio come il codice deltelecomando del vostro cancello automatico. Il denaro, come quel codice,non esiste nella realt materiale, esso impulsi elettronici che viaggianoper banche e computer, oppure scritto come codice su dei pezzi di carta(banconote e titoli di Stato), e ha valore solo se ad esso si associa qualco-saltro, come chiarisco fra un attimo. Ma si badi bene che quanto ho ap-pena affermato non un giochetto filosofico sui termini, immensamenterilevante per capire poi come lo Stato spende, cosa sono veramente le ban-che, come gira leconomia.

    Vi faccio un paio di esempi per rendere evidente ci che avete appenaletto, e cio che il denaro di per s solo un codice astratto. Voi andatein banca, e chiedete un prestito di 10.000 euro. La banca vi dice ok, evi apre un conto corrente (di seguito c/c) con 10.000 euro. Cosa ha fattola banca? Ha premuto un tasto e ha creato un numero elettronico,10.000, cio nulla di valore, solo un numero la banca si inventa lette-ralmente quel prestito. Voi a quel punto decidete di prendere quei10.000 euro e di restituirli il giorno stesso alla banca. La banca cancellercon un altro tasto il vostro debito. Nulla ha guadagnato, nulla aveteperso, nulla mai esistito, anche se cerano ben 10.000 euro in un c/ca un certo punto, che a chiunque sembrano una notevole ricchezza. Eraaria fritta, in s, nulla di materiale e nulla di propriet della banca, n

    * Cresciamo con unidea conficcata in testa: il denaro ha valore in s (sappiamo ora che non vero), dunque le banche sono ricchissime. Sbagliato, le banche non sono affatto ricchissime,anzi, nel mondo degli affari non svettano per profittabilit. So che in questo preciso istante statepensando follia pura, ma non lo . Il problema invece lhabitus mentale che abbiamo ce-mentato nella mente secondo cui il denaro ha valore in s, ergo chi lo maneggia si arricchiscetanto, e che deriva da una profonda incomprensione di cosa esso sia. Vi offro una prova al volo:il motivo per cui siamo arrivati alla terribile crisi finanziaria del 2008-2010 che tante banchecommerciali hanno cercato di trasformarsi in banche dinvestimento e hanno preteso poi di faregiochi speculativi azzardatissimi. Ma perch lhanno fatto? Precisamente perch i banchieri siresero conto che il business della gestione dei conti correnti, prestiti/mutui e piccolo risparmio,cio essere banche normali, era roba di poco conto rispetto ai profitti di chi giocava in serie A,ovvero gli istituti dinvestimento speculativi. Essere banche commerciali significa infatti gestireil denaro per la vita ordinaria di cittadini e aziende, e siccome quel denaro non una ricchezzain s, pochi sono i grandi guadagni.

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    del cittadino, come invece potrebbe essere una casa o un gioiello chenon si annullano scambiandoseli.

    Secondo esempio: immaginate le banche come un sistema unico, che in ef-fetti ci che le banche sono. Il Sig. A va in banca e ottiene un prestito di10.000 euro. La banca si inventa dal nulla quella cifra, e apre un c/c per ilSig. A. Il c/c rappresenta il debito della banca verso A (gli dovr mettere adisposizione quei soldi). La banca riceve da A una carta con su scritto devorestituirvi questi soldi, che rappresenta il bene che la banca ha in mano incambio del c/c di A. Situazione: la banca ha dato al Sig. A dei numeri elet-tronici creati dal nulla = zero valore, e lui le ha dato un pezzo di carta = zerovalore. Poi A spende quel denaro per comprare unauto, che invece un va-lore concreto, che lui possiede non la banca. Il concessionario verser i10.000 euro del Sig. A creati dal nulla, cio aria fritta, nella sua banca, edessa costretta ad accettare come validi quei soldi aria fritta inventati daunaltra banca. Situazione a livello di banche come sistema unico: c unabanca, quella del Sig. A che a credito di 10.000 euro (A glieli deve ridare),e ce n unaltra che a debito di 10.000 euro (li deve al concessionario cheli ha versati). Esiste quindi a livello di sistema bancario un credito che an-nullato da un debito. Pari, nessun profitto per le banche finora, infatti quei10.000 euro per le banche non sono nulla, solo impulsi elettronici inventatida una banca e accettati come buoni da unaltra banca. A dovr lavorareper restituire quei soldi, ma non lavorer per pagare la banca, bens per pa-gare la sua auto. Alla banca, attraverso le rate pagate da A, ritorneranno in-dietro gli impulsi elettronici aria fritta che si inventata. Ovviamente, colmeccanismo degli interessi si generano altri codici sia per la banca che peri c/c di A e del concessionario, ma questo di nuovo non una ricchezzareale, sono solo codici astratti che possono o non possono essere un bene alnetto (se la banca in passivo anche gli interessi scompaiono).

    Ma allora cosa diavolo d alla moneta di Stato il suo valore? Cosa la rendecos necessaria al punto che (quasi) tutti lavoriamo come muli per otte-nerla? Due sono le risposte:

    1) Il fatto che lo Stato accetta solamente la sua stessa moneta come pa-gamento valido delle tasse e delle obbligazioni che i cittadini gli devonocorrispondere.

    2) Il fatto che le Banche Centrali (BC) e le banche commerciali che hannoemesso la moneta di Stato creata dal nulla, sempre la riconoscono comevalida quando gli torna indietro sotto forma di pagamenti dei cittadini.

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    Ecco cosa oggi d valore al denaro degli Stati, che altrimenti sarebbesolo cartaccia o impulsi elettronici da nulla, facilmente sostituibile conaltro.

    Spiego il primo punto: chiedetevi perch mai cos tanti cittadini lavo-rano sodo per guadagnare la moneta di Stato, piuttosto che altre moneteche si potrebbero inventare. Chiunque potrebbe creare denaro, ad esem-pio immaginiamo gli Itali. Basterebbe stamparli e decidere che da oggiin poi ce li riconosciamo validi a vicenda nelle vendite e acquisti di benie servizi. Ma potremmo poi con gli Itali pagare le tasse, le imposte etutti gli altri balzelli pubblici e di Stato? No, lo Stato non ce li ricono-scerebbe. E allora ci toccherebbe lavorare met giornata per guadagnarcigli Itali e met per intascare gli Euro che lo Stato riconosce. Un caos.Ecco che allora tutti noi siamo costretti a riconoscere la moneta di Statocome valido metodo di pagamento del nostro lavoro, e poi anche comevalido metodo di pagamento delle cose che compriamo, poich chi levende dovr anchegli pagare le sue tasse/imposte con quella moneta,per cui la necessita. Insomma, la moneta di Stato la necessitiamo tuttie quella dovremo guadagnarci.

    Il secondo punto altrettanto chiaro: siete a cena e pagate con la cartaVisa. La Visa ricever un assegno dalla vostra banca. Ma quellassegno nulla, carta straccia, proprio perch come detto il denaro in s non ha va-lore. Visa lo depositer in unaltra banca, e ancora quella somma sar nulladi valore, solo un numero teorico apparso su un computer. Poi accade chela BC verr informata dellesistenza di quellassegno versato da Visa nellasua banca, e provveder ad accreditare a quella banca limporto dovutocoi soldi di Stato prelevati dalle riserve della vostra banca. Solo a quelpunto il vostro pagamento sar ritenuto da Visa valido: accaduto infattiche il vostro denaro che fu emesso da Stato e poi anche da banche comearia fritta, stato per riconosciuto come valido sia dalle medesime banchema soprattutto dalla stessa BC, e questo e solo questo gli ha conferito ilvalore finale, perch anche in questo caso la BC non avrebbe riconosciutocome valida alcuna altra moneta. Visa soddisfatta.

    Ecco quali sono quegli ingredienti che se aggiunti allinerte e nullo denarogli danno finalmente valore.

    E qui rispondo alla domanda posta allinizio di questa parte: se vero chela moneta (banconote, impulsi elettronici, monetine, titoli di Stato ecc.)altro non che una serie di IO VI DEVO emessi dallo Stato ai cittadini,

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    cosa esattamente che lo Stato deve ai cittadini in cambio di quella mo-neta (cio quando i cittadini gliela restituiscono)? La risposta conse-guente a quanto detto sopra nel punto 1: lo Stato, in cambio della suamoneta, ci deve il nostro diritto di saldare tutto ci che gli dobbiamousando quella stessa moneta. Solo questo. Si potrebbe obiettare che inci lo Stato tiranno, perch in effetti si inventa una sua moneta, obbligai cittadini a lavorare per ottenerla col solo scopo di potersi poi liberaredelle imposte che lo stesso Stato gli impone. Cio lo Stato appioppa aogni singolo cittadino un peccato originale (le tasse da pagare) e lo co-stringe a usare la sua moneta per liberarsi da quel peccato. Ma non soloarbitrariet. Pensateci bene: se non ci fosse questo sistema, chi mai lavo-rerebbe per il settore pubblico, cio statale? Pochissimi. Perch i privatipotrebbero inventarsi altre monete in concorrenza con quelle dello Stato,e in virt dei maggiori profitti promettere poi maggiori vantaggi ai citta-dini, per cui quasi nessuno finirebbe a lavorare per il settore pubblico e loStato medesimo cesserebbe di esistere. Sarebbe il trionfo dei signorotti lo-cali in stile feudale, cio nascerebbero veri e propri Stati privati con moneteprivate entro lo Stato. Un caos. Ma si badi bene che in virt degli stessiprincipi enunciati, anche le eventuali monete private perderebbero ognivalore se non fossero riconosciute come valide per pagare le inevitabilitasse allinterno di quei mini Stati privati.

    COS IL CONTANTE (CASH)Nulla pi frainteso nella questione della moneta del contante. Ripetoinnanzi tutto che esso rappresenta solo una piccola parte di tutto il denaroche circola; poi va detto che oggi il contante viene stampato dalle BC enon pi dallo Stato, che stampa solo le monetine. Poi ancora dovete sapereche le banche moderne non sono pi quelle dei film Western, che avevanoil caveau stipato di bigliettoni. Infatti le banche moderne praticamentenon hanno contante nelle loro casseforti, se non il minimo per il funzio-namento quotidiano.

    Il contante nasce solo quando i cittadini si recano in banca e chiedono diritirare banconote allo sportello o al bancomat. Le banconote che le ban-che gli daranno provengono dalle loro riserve che sono depositate pressola BC (le riserve sono una specie di c/c che molte banche hanno alla BC).Cio: la BC letteralmente spedisce alle banche la quantit di contante ri-chiesto dai clienti allo sportello o al bancomat, e addebiter le riserve delle

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    banche per quelle cifre. Le banche addebiteranno a loro volta i c/c dei cit-tadini richiedenti quel cash. Questo significa che la BC sta proprio a ga-rantire che vi sia sempre sufficiente contante disponibile per le richiestedei cittadini. Quando le banche accettano i versamenti in contanti (es.lincasso del salumiere), esse spediranno quel contante alla BC che lo di-strugger e al contempo accrediter per una cifra uguale le riserve di quellebanche. Perch lo distrugge? Semplice: perch visto che la BC pu stam-pare denaro di carta a costo irrisorio, gli costa meno stamparlo al bisognoche tenerne tonnellate ammassate in caveau costosi e rischiosi. Ma ci checonta capire che il contante sempre gestito alla fine dalle BC, che loemettono e se lo riprendono indietro di continuo, nel primo caso adde-bitando i conti delle banche e nel secondo caso accreditandoli.

    COME SPENDONO GLI STATI A MONETA SOVRANA.Gli Stati a moneta sovrana spendono inventandosi la moneta e accredi-tando con essa i conti correnti di coloro che gli vendono beni o servizi.Questo procedimento complesso, poich le leggi in vigore lhanno arti-ficialmente allungato per evitare scorciatoie (percepite, ma che non eranoreali) da parte di governi truffaldini. Prendo come esempio gli Stati Uniti,e illustro come spende il governo di Washington a esemplificazione gene-rale di come viene usata una moneta sovrana, anche se da nazione a na-zione le cose possono variare nei dettagli.

    Il governo USA vuole acquistare una nave da guerra; la prima cosa che fa controllare sul proprio c/c presso la FED (banca centrale USA) se visono sufficienti fondi. Se ci sono, il governo stacca un assegno e comprala nave. Se non ci sono allora esso emette dei titoli di Stato per il valoredella nave e li vende a banche private chiamate Special Depositories (partedel sistema bancario privato americano), le quali mettono a disposizionedel governo un c/c con la somma voluta. Attenzione: i titoli di Stato vannoalle Special Depositories, e non alla FED come erroneamente detto da al-cuni.

    Normalmente quando una banca privata acquista titoli di Stato, deve pa-garli con denaro tenuto nelle sue riserve che stanno alla FED, ma in questocaso particolare la legge USA permette alle Special Depositories di pren-dersi i titoli di Stato senza addebitargli le riserve. Cio, le Special Depo-sitories acquistano i titoli di Stato e accreditano il c/c del governo pressodi loro con denaro inventato dal nulla. Le Special Depositories hanno a

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    questo punto un passivo che il c/c del governo e un attivo che sono i ti-toli di Stato. (1 PASSIVO & 1 ATTIVO). Il governo per non pu stac-care un assegno per comprare la nave nel nome delle Special Depositories,e deve prima far trasferire il suo c/c delle Special Depositories alla FED.Le Special Depositories lo fanno, e in questo modo perdono la loro pas-sivit col governo (il suo c/c), ma mantengono lattivo che sono i titoli diStato. (0 PASSIVO & 1 ATTIVO). Nel trasferire la cifra di quel c/c allaFED, esse subiscono per un addebitamento nelle loro riserve da partedella FED. Quindi le Special Depositories recuperano di nuovo un pas-sivo, che laddebitamento delle loro riserve, e rimangono con un attivoche sono i titoli di Stato. (1 PASSIVO & 1 ATTIVO).

    Il governo ora pu staccare lassegno dal proprio c/c alla FED e comprarela nave. Il venditore deposita la cifra presso la sua banca, e siccome quellacifra denaro dello Stato, la FED accrediter le riserve della banca delvenditore (che parte del sistema bancario come le Special Depositories).In questo modo, la passivit del sistema bancario con la FED scompare(quella contratta quando trasferirono il c/c del governo alla FED), per cuirimangono solo con lattivo dei titoli di Stato. (0 PASSIVO & 1 AT-TIVO)

    Cosa successo? Lo Stato ha speso e alla fine del processo ci troviamo conun bene nelle mani del governo (la nave) e un bene (i titoli di Stato) nellemani delle banche. Il bene nelle mani delle banche non bilanciato daalcuna passivit nel sistema bancario (vedi ultimo punto sopra), per cuila spesa dello Stato ha creato nella societ un cosiddetto bene finanziarioal netto (si legga ulteriore spiegazione pi sotto). Infatti se il sistema ban-cario privato ha bisogno di rimpolpare le sue riserve, pu vendere i titolidi Stato ai cittadini o alla FED. Se li vende ai cittadini, essi si arricchi-ranno, poich il loro denaro si sposter da un c/c bancario dove guadagnaquasi zero interessi a una sorta di libretto di risparmio (i titoli di Stato)dove guadagna molto di pi. Se li vende alla FED, essa ne ricaver sologli interessi, poich la FED per ciascun titolo di Stato che acquista dallebanche deve accreditargli la cifra corrispondente nelle loro riserve, che una sua passivit. Infine non accade affatto che la FED possa profittaredalla maturazione dei titoli di Stato o dalla loro vendita ai privati. Perchnel primo caso, anche se lo Stato a moneta sovrana deve pagare i titoli diStato a maturazione (o gli interesssi), esso comunque non spende nulla(spiegazione nel capitolo UN DEBITO CHE NON UN PROBLEMA,

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    ANZI), e poi si noti che il denaro che la FED ricever sar lo stesso de-naro-aria fritta che la FED ha emesso monetizzando la spesa dello Stato,e che ora si riprende indietro.* Nel secondo caso, idem. Lunico reale pro-fitto della FED sui titoli di Stato sono gli interessi.

    Detto ci, va sottolineato che un governo con moneta sovrana potrebbespendere anche direttamente accreditando i c/c di coloro che gli vendonobeni o servizi, e non necessita assolutamente di tasse o di emissione dititoli di Stato per poter spendere. Pu sembrare assurdo dirlo, ma il pro-cedimento di cui sopra solo una gimcana un dettaglio istituzionale -che il governo si auto impone, ma che di fatto equivale a che il governosi fosse semplicemente inventato i soldi che gli servivano e avesse coscomprato la nave. Va compreso che i governi a moneta sovrana non spen-dono come i cittadini, cio non devono mai, come invece i cittadini, tro-vare il denaro PRIMA di spenderlo (i cittadini lo trovano lavorando ofacendo prestiti). Essi, ribadisco, se lo inventano di sana pianta e spendonoPER PRIMI con denaro proprio. La cittadinanza, le aziende ecc. non pos-sono in nessun modo ottenere quel denaro di Stato se prima il governonon lha emesso spendendo. Anche nel caso della vendita da parte del go-verno a moneta sovrana di titoli di Stato a banche o privati le cose noncambiano; chiedetevi: da dove proviene il denaro con cui banche o privatiacquistano quei titoli? Risposta: sempre dal governo che spese per primo,sono cio soldi del governo che tornano al governo, nessuno glieli presta.

    Quanto appena detto sar cruciale pi avanti per capire il perch dellacrisi dellEuro e molto altro ancora.

    E un chiarimento: avete appena letto che la BC (in USA la FED), coin-volta nel processo di spesa del governo con moneta sovrana, e che si in-venta denaro-aria fritta lungo la via. bene chiarire un po di pi il ruolodella BC nella spesa dello Stato a moneta sovrana. Prima di tutto ribadiscoche i titoli di Stato che finiscono nelle mani della BC sono solo quelli chele banche private vogliono vendergli per aumentare le proprie riserve, maquesto non accade a man bassa, poich le banche preferiscono sempre te-nersi i titoli di Stato che gli fruttano interessi piuttosto che venderli alla

    * Quando la BC compra un titolo di Stato, essa sposta il denaro-aria fritta che si inventa dai suoic/c al libretto di risparmio che il titolo di Stato, ma quando lo vende essa si riprende indietrolo stesso deanro-aria fritta del libretto di risparmio- titolo di Stato, che ritorna cos sui suoic/c. Nulla di pi. Unico profitto sono gli interessi.

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    BC e perdere quegli interessi. Inoltre, ci che accaduto nel mondo dellafinanza negli ultimi 10 anni dimostra che va sfatata la leggenda secondocui tutti questi titoli di Stato finirebbero nella mani di banche e BC, infattile banche avevano preferito di gran lunga giocare con strumenti finan-ziari assai pi esotici e rischiosi (si sono visti i risultati), e avevano accan-tonato spesso i titoli di Stato, per cui a loro volta le BC ne ricevevanomolti di meno.

    Ma torniamo alla spesa dello Stato: la BC ha il compito di accreditare leriserve delle banche private quando vi depositato il denaro speso dal go-verno (ad es. il denaro che il venditore della nave ha ricevuto e ha versatosul suo c/c). La BC, proprio in virt del fatto che in questo caso pu in-ventarsi il denaro, ha facolt di accreditare tutte le riserve bancarie chevuole, e questo di conseguenza permette al governo di spendere quantovuole, creando ricchezza fra i cittadini e aziende. Cosa significa creandoricchezza fra i cittadini? Ricordate che in precedenza avevo sostenuto chela spesa a debito dello Stato a moneta sovrana NON il debito dei citta-dini, bens la loro ricchezza? Eccovi i dettagli.

    Il governo a moneta sovrana lunica entit esistente che pu creare ric-chezza al netto nella societ o sottrarla. La crea quando spende appunto,e la sottrae quando tassa. Consideriamo la prima opzione. Va compresoche nelle relazioni economiche private cio dove non centra il governo- non viene mai creata ricchezza al netto, perch per ogni bene finanziario(cio non case o bistecche, ma denaro) che appare da qualche parte vi sarsempre un corrispondente debito: un c/c bancario nuovo sar infatti ilbene del titolare ma contemporaneamente il debito della banca che lo de-tiene (che deve quei soldi al titolare), e sar denaro che qualcuno ha rice-vuto da un altro che se ne privato; leredit della zia un bene per chi lariceve ma un debito della zia che gliela trasmette; i profitti di qualsiasiazienda sono il bene dellazienda ma sono lesborso di chi ha compratoquei prodotti/servizi. Persino il denaro aria fritta che le banche sinventanoquando fanno prestiti non al netto, poich vi corrisponde sempre lin-debitamento di chi ha contratto quel prestito, ecc. Al contrario, un benefinanziario al netto, che cio non trovi nessun corrispondente indebita-mento in alcuna parte nella societ, viene creato SOLO dalla spesa delgoverno a moneta sovrana. Perch? Perch solo il governo a moneta so-vrana pu inventarsi il denaro con la collaborazione della BC (che comedetto sopra accredita le riserve della banche e si badi: anche le banche

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    inventano il denaro, ma non al netto). Ricordate il governo che comprala nave? Se usa i titoli di Stato, essi finiranno nelle banche o nelle BC epoi nella mani dei cittadini come bene finanziario al netto (i soldi degliacquirenti passano da un c/c, a un libretto di risparmio che frutta di pi);se il governo direttamente accredita il c/c del venditore della nave senzauso di titoli di Stato, quel denaro sar un bene finanziario al netto nellemani di quel venditore. Ripeto: sono beni cui non corrisponde alcun in-debitamento in alcuno. E di conseguenza se il governo in questionespende acquistando pi di quanto incassa, cio se versa pi denaro alnetto fra i cittadini di quanto gliene tolga con le tasse (se spende a de-ficit), questo arricchisce la societ. Cosa avete appena letto? Avete lettoproprio che il governo a moneta sovrana che spende a deficit, cio chespende a debito, crea ricchezza nella comunit (pi avanti chiameremoquesto tipo di spesa statale Spesa a Deficit Positiva). Ecco dimostrato cheil debito cosiddetto pubblico non affatto il debito dei cittadini, anzi, ilcontrario. Si pu infatti affermare che esso ci che noi cittadini inta-schiamo, non ci che noi cittadini dobbiamo a qualcuno.Tenete questoa mente, pi avanti vi spiegher moltissime cose.

    Inoltre, la conseguenza logica della sopraccitata equazione secondo cuiPIU IL GOVERNO A MONETA SOVRANA SPENDE A DEFICIT,PIU ARRICCHISCE I CITTADINI sar che se il governo decide di eli-minare o pareggiare il deficit (o il debito), esso cesser automaticamentelarricchimento dei cittadini. Questo concetto di importanza centraleper comprendere leconomia moderna.

    importantissimo capire che il governo di cui sopra NON ha limiti inquesto tipo di spesa a deficit con cui arricchisce la societ. Si vedr megliopi avanti, ma lo ripeto qui, che innanzi tutto il debito dello Stato a mo-neta sovrana non deve mai essere ripagato se non in minima parte, e anchein quella minima parte lo Stato non spender nulla per farlo; poi, ancorapi importante, che la spesa a deficit dello Stato conterr linflazioneperch stimolando la ricchezza nazionale stimola anche la produttivit(inflazione troppo denaro in giro e pochi prodotti, nda). Linflazione in effetti lunico limite possibile alla spesa a deficit del governo a monetasovrana, e vi aggiungo due parole ancora per tranquillizzare. Essa va tenutadocchio di sicuro, ma i limiti odierni imposti agli Stati sono assurdi, ecausa di sofferenze enormi per la popolazione. Codesti limiti furono im-posti con la precisa intenzione di bloccare la libera mano dei governi nellagestione della ricchezza pubblica, e questo coi fini criminosi che spiegher

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    nel capitolo IL PI GRANDE CRIMINE. Di fatto, lo Stato a monetasovrana che desidera spendere dovr solo badare che la spesa complessivanelleconomia di casa non superi ci che essa pu produrre quando apieno regime. Se per lo supera, lo Stato dovr o abbassare la spesa o tas-sare i cittadini. In parole povere, siccome linflazione nasce dalla presenzadi troppo denaro a fronte di troppi pochi prodotti, se chi li sforna almassimo della produzione e di pi non pu, allora meglio che lo Statosmetta di sfornare soldi, oppure che ne tolga dalla circolazione tassandoci,cos da mantenere un giusto equilibrio fra la massa del denaro in giro e iprodotti che circolano.

    Ma tranquillizzer ancora di pi sapere che la spesa del governo di cui si trattato aumentando il PIL del Paese, finisce per aumentare anche le en-trate fiscali senza aumentare le tasse (perch unaliquota del 30% su unPIL di 2 trilioni di euro una cifra, mentre la stessa aliquota su un PIL di2,5 trilioni ben altra, nda), che a loro volta diminuiscono il debito, inun circolo virtuoso.

    COME SPENDE UN GOVERNO A MONETA NON SOVRANA:LA UE OGGI.

    Prendo ad esempio gli Stati dellEurozona come tipico esempio di nazioniprive di monete sovrane. Ho gi pi volte accennato al fatto che leuronon una moneta sovrana e vi ricordo che infatti esso non fa capo ad al-cuno Stato che lo possiede. I 17 Paesi dellEurozona lo possono solo usare,non creare. Dunque, tutto quanto detto sopra, e soprattutto la parte cheriguarda la creazione da parte del governo che spende a deficit di ricchezzafra i cittadini, non si applica pi a noi membri dellUnione MonetarieEuropea (di seguito EMU). Aggiungo che vanno considerati come prividi sovranit monetaria anche quegli Stati che hanno agganciato la propriamoneta a unaltra a un tasso di cambio fisso (es. una loro moneta vienesempre cambiata per un dollaro USA). Perch? Semplice: quei governipotranno emettere la propria moneta solo nella misura in cui hanno nelleproprie riserve altrettanti dollari. Se ne emettono di pi, sono soggetti adattacchi speculativi che li possono costringere ad abbandonare quel tassodi cambio fisso, e cos falliscono (default). Questo ovviamente limita tan-tissimo la capacit di quei governi di spendere liberamente, come invecepossono fare (anche a deficit) i Paesi a moneta sovrana. LArgentina e laRussia delle drammatiche crisi finanziarie passate erano due casi tipici.

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    Torno alla UE. Oggi per spendere, Francia, Italia, Grecia, Germania ecc.devono letteralmente andarsi a trovare i denari come deve fare il comunecittadino. Ricordate che avevo scritto poco fa che i governi a moneta so-vrana non spendono come i cittadini, cio non devono mai, come invece i cit-tadini, trovare il denaro PRIMA di spenderlo (i cittadini lo trovano lavorandoo facendo prestiti). Essi, ribadisco, se lo inventano di sana pianta. ? Bene, i17 Paesi dellEurozona sono incredibilmente costretti a cercarsi i denariper la spesa pubblica in due modi: o tassando i cittadini, oppure chie-dendo finanziamenti ai mercati privati dei capitali che detteranno i tassidinteresse mettendoci in gara gli uni con gli altri, e ci PRIMA di spen-dere. A questo punto purtroppo i nostri debiti come nazioni sono divenutiveramente un problema, perch li dobbiamo ripagare ai privati da cui ab-biamo preso in prestito gli euro, mentre uno Stato a moneta sovrana in-debitato unicamente con se stesso (e NON deve tassare i cittadini perpoter spendere). E soprattutto evidente che non potendo pi noi emet-tere moneta a piacimento con cui tranquillamente onorare quei debiti(si legga il capitolo UN DEBITO CHE UN PROBLEMA, EC-COME), veniamo considerati a rischio di insolvenza dai grandi mercatidi capitali, che perdono la fiducia in noi, ci declassano e ci spedisconodritti in un tunnel soffocante da cui noi nazioni delleuro non usciremopi. Ecco le reali ragioni della corrente crisi europea, che non riguardasolo Grecia e Italia o Portogallo e Spagna, ma assolutamente tutti, Franciae Germania inclusi. Anche questa infelice condizione, che porta dritta alladistruzione del bene pubblico pur di racimolare denari per pagare i nostridebiti, fu pianificata a tavolino con lintenzione di distruggerci come Statie come democrazie. Ma questo pi avanti ne IL PI GRANDE CRI-MINE.

    LE BANCHE CENTRALI.

    Le BC sono uno strumento molto strano nel funzionamento economicodegli Stati. Esse devono essere sempre in parte controllori e in parte col-laboratrici nella gestione monetaria degli Stati. Le funzioni ufficiali dellaBanca DItalia, che ci riguarda da vicino, sono elencate nel suo sito, sonoanche specificate dalla Costituzione e non necessario che le ricopi. Poi vero che vi sono apparentemente delle anomalie statutarie nellesistenzadelle BC di alcuni Paesi, Italia inclusa, ma esse non rivestono limportanzache alcuni gli attribuiscono e lo spiego in breve pi avanti. Le vere storture

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    delle BC non riguardano ci che tecnicamente fanno, ma come lo fannoe a favore di chi, ovvero lassenza di un effettivo potere di controllo de-mocratico da parte dei cittadini attraverso i governi. Lesempio della FEDamericana plateale. Ancora oggi, dopo lo scandaloso salvataggio a suondi trilioni di dollari delle banche truffatrici, la FED si rifiuta di rivelarepersino al Congresso USA a chi ha dato che cosa. Ma questo non ci ri-guarda ora.

    Come si visto nel capitolo precedente, nei sistemi moderni lo Stato amoneta sovrana (come USA, GB, Svezia, ecc.) spende usando sempre inqualche modo la BC, che deputata alla produzione fisica del denaro siacartaceo che elettronico; cio essa monetizza la spesa dello Stato. Ma at-tenzione: le BC maneggiano il denaro solo DOPO che lo Stato lo haemesso/inventato attraverso la sua spesa (emissione di titoli di Stato o ac-creditando dei c/c dei cittadini). Cio, le BC come se vestissero il denaroemesso dallo Stato con un abito formale che pu essere di carta, o elet-tronico. Tutto qui.

    Dunque le BC non sono le proprietarie delle monete sovrane. N lo sonodelleuro, che come si detto letteralmente di nessuno, anche se tecni-camente emesso su ordine della Banca Centrale Europea (di seguitoBCE).*

    Abbiamo detto che la BC deputata alla produzione fisica del denaro siacartaceo che elettronico. Il motivo per cui le viene affidato tale compitoinvece che allo Stato (che pu solo stampare le monetine) sta nel fatto chesi voleva impedire agli Stati di farsi finanziare la spesa andando a bussarea piacimento presso le BC facendosi produrre denaro cartaceo o elettro-nico a casaccio. Per cui si decise che dovevano esistere dei percorsi di spesada parte degli Stati piuttosto complessi e che necessitavano della presenzadella BC. Ma questa, si badi bene, fu una scelta politica, non una necessitdi bilancio, infatti abbiamo gi detto (e spiegher pi avanti) che lo Statoa moneta sovrana potrebbe tranquillamente spendere semplicemente in-ventandosi il denaro e accreditando c/c dei cittadini senza quasi limiti.

    * La BCE parte di un sistema europeo di BC assai decentralizzato. Infatti la BCE non pu emet-tere leuro, n pu comprare il debito degli Stati favorendone la spesa. Il potere reale detenutodal Consiglio Direttivo, cio i 17 governatori delle Banche centrali nazionali dellEurozona pii sei membri del Comitato esecutivo. Sono loro che decidono quanti euro creare e a con checosto del denaro. La decisione di non comprare debito pubblico demandata alle singole BC.

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    Sempre nel capitolo precedente stato spiegato come la BC intervienenella gestione delle riserve bancarie prima di tutto quando lo Stato spende,ma anche in altre istanze. Ora approfondiamo un poco cosa siano esatta-mente queste riserve.

    La maggioranza delle grandi banche ha riserve tenute in c/c presso la BCdel Paese di appartenenza. Queste riserve hanno alcune funzioni: primo,ogni Stato obbliga per legge le banche a tenere delle riserve di denaro comecontropartita di tutto ci che prestano (dal 2% al 6% in media); secondoquando le banche devono pareggiare i conti fra di loro, lo fanno attin-gendo alle proprie riserve presso la BC (se banca A stacca un assegno abanca B, pagher con le sue riserve); terzo, servono come salvadanai dovele banche attingono per farsi dare dalla BC il contante richiesto dai citta-dini (si veda sopra COS IL CONTANTE ); quarto, permettono allebanche di far business con gli Stati. Infatti le riserve bancarie aumentanosolo se: il governo spende e accredita i c/c dei privati (pi di quanto litassi); se le banche vendono i titoli di Stato alla BC in cambio di moneta;se i clienti portano contanti alle banche; se la BC presta riserve alle banche(quando quelle riserve sono calate troppo). E diminuiscono solo se: lebanche devono pareggiare i conti fra di loro; se comprano i titoli di Stato;se i correntisti pagano tasse allo Stato; e se essi ritirano contante. Da cisi capisce che gli ordinari pagamenti che avvengono fra i cittadini nonscalfiscono le riserve, ma sono solo denaro elettronico-aria fritta che girafra banche su se stesso.

    Le BC, quando stampano moneta di carta a costo irrisorio o se emettonomoneta elettronica che viaggia per c/c bancari (cio moneta-aria fritta),sostengono una vera passivit. Lo ribadisco qui: la BC accetta indietrocome validi i contanti/moneta elettronica che ha emesso, e accredita il c/cdella banca che glieli ha mandati, cio tenuta validare quel denaro ognivolta, ed questo che essa deve ai cittadini, questa la sua passivit. Nonci guadagna alcunch in questo processo, oltre tutto, poich emette ariafritta e si riprende indietro la stessa aria fritta. Il guadagno della BC stasolo nella sua abilit di comprare col suo denaro dei beni che fruttino in-teressi (titoli di Stato), non in quel denaro in s.

    Ho altres gi scritto che le BC terranno in mano solo i titoli di Stato chele banche commerciali gli vogliono vendere per rimpolpare le loro riserve;e sottolineo anche che le BC non possono acquistare i titoli di Stato di-rettamente dai governi (salvo in situazioni di estrema emergenza), ma solo

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    sul mercato secondario, cio comprano titoli gi emessi in precedenza.Certe BC possono acquistare i titoli di Stato direttamente dai cittadini, ein questo modo forniscono di liquidit le banche dove quei cittadinihanno il loro c/c. Ricordo infine che le BC non promettono pi di con-vertire il denaro posseduto dai cittadini in oro o altre monete forti.

    Ma utile dire che i proventi principali delle BC sono in genere gli inte-ressi che guadagnano sui titoli di Stato che acquisiscono in modo indiretto(cio titoli gi in circolazione e non acquistati direttamente dal governo)e gli interessi che gli derivano dai prestiti che fanno alle riserve delle ban-che commerciali.

    COME FUNZIONA IL DENARO NELLE BANCHE COMMERCIALI.Toglietevi dalla testa che le banche commerciali siano ricche. Non vero.Come gi accennato in precedenza, se essere banche che prestano, eroganomutui, gestiscono prodotti finanziari di risparmio e tengono c/c fosse cosremunerativo, non avremmo avuto la corsa folle di tutte le grandi banchea scommettere con la finanza speculativa internazionale (da cui la crisi at-tuale). Il motivo per cui lo hanno fatto era proprio che nel business localenon cerano profitti miliardari, anzi. E poi, come si visto, quelli che al-cuni chiamano i grassi banchieri padroni del mondo sono oggi fra gliimprenditori pi fallimentari del mondo, e sopravvivono solo grazie aisalvataggi dei governi. I dati non mentono: in Italia i debiti delle banchehanno raggiunto nel 2009 i 718 miliardi di euro, contro i 277 miliardiche il loro valore complessivo, e si consideri che il nostro sistema ban-cario fra i meno indebitati del mondo. Leconomista americano NourielRoubini ha dichiarato lanno scorso che praticamente tutto il sistema ban-cario USA gi fallito. Nella lista degli uomini pi ricchi dAmerica stilatada Forbes, non compaiono banchieri nelle posizioni top, e il sempre men-zionato David Rockefeller Sr. si trova laggi al 147esimo posto e solo gra-zie allattivit petrolifera, non certo quella bancaria. Coloro che si sonoarricchiti oltre ogni limite non sono i banchieri, sono i loro managers, maspesso i due gruppi vengono confusi. Insomma, le banche commercialimanovrano denaro senza navigare nelloro di altri settori (petrolio o fi-nanza speculativa o IT), ed bene capire meglio come gestiscono il de-naro. Per comprenderlo bisogna ritornare con la mente a quel concettoquasi impossibile per noi da recepire, e che ci dice che il denaro commer-

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    ciale solo un codice, non un valore in s. Come tale, esso viene inventatodal nulla per permettere alleconomia di funzionare. Il lavoro di una banca in essenza questo: crea degli attivi sempre bilanciati da passivi - il denaroche la banca presta lattivo della banca ma il passivo del cliente, e i c/cdei clienti sono lattivo di questi ultimi ma sono i passivi della banca cheglieli deve. Si pareggiano sempre e infatti gli unici profitti per la bancasono le differenze nei tassi dinteresse che vengono applicati: cio, i tassiche la banca offre al tuo c/c saranno sempre inferiori ai tassi che la bancarichiede sul denaro che ti presta. Ma il denaro che la banca maneggia sonosolo impulsi elettronici senza valore che come detto sempre si pareggiano.Vediamo come funziona in pratica, e replico qui i due esempi citati nelcapitolo COS LA MONETA:

    Voi andate in banca, e chiedete un prestito di 10.000 euro. La banca vidice ok, e vi apre un c/c con 10.000 euro. Cosa ha fatto la banca? Ha pre-muto un tasto e ha creato un numero elettronico, 10.000, cio nulla divalore, solo un numero la banca si inventa letteralmente quel prestito.Voi a quel punto decidete di prendere quei 10.000 euro e di restituirli ilgiorno stesso alla banca. La banca canceller con un altro tasto il vostrodebito. Nulla ha guadagnato, nulla avete perso, nulla mai esistito, anchese cerano ben 10.000 euro in un c/c a un certo punto, che a chiunquesembrano una notevole ricchezza. Era aria fritta, in s, nulla di materialee nulla di propriet della banca, n del cittadino, come invece potrebbeessere una casa o un gioiello che non si annullano scambiandoseli.

    Secondo esempio: immaginate le banche come un sistema unico, che ineffetti ci che le banche sono. Il Sig. A va in banca e ottiene un prestitodi 10.000 euro. La banca si inventa dal nulla quella cifra, e apre un c/cper il Sig. A. Il c/c rappresenta il passivo della banca verso A (gli dovrmettere a disposizione quei soldi). La banca riceve da A una carta con suscritto devo restituirvi questi soldi, che rappresenta lattivo che la bancaha in mano in cambio del c/c di A. Situazione: la banca ha dato al Sig. Adei numeri elettronici creati dal nulla = zero valore, e lui le ha dato unpezzo di carta = zero valore. Poi A spende quel denaro per comprareunauto, che invece un valore concreto, che lui possiede non la banca.Il concessionario verser i 10.000 euro del Sig. A creati dal nulla, cio ariafritta, nella sua banca, ed essa costretta ad accettare come validi queisoldi aria fritta inventati da unaltra banca. Situazione a livello di banchecome sistema unico: c una banca, quella del Sig. A che a credito di10.000 euro (A glieli deve ridare), e ce n unaltra che debito di 10.000

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    euro (li deve al concessionario che li ha versati). Esiste quindi a livello disistema bancario un credito che annullato da un debito. Pari, nessunprofitto per le banche finora, infatti quei 10.000 euro per le banche nonsono nulla, solo impulsi elettronici inventati da una banca e accettati comebuoni da unaltra banca. A dovr lavorare per restituire quei soldi, ma nonlavorer per pagare la banca, bens per pagare la sua auto. Alla banca, at-traverso le rate pagate da A, ritorneranno indietro gli impulsi elettroniciaria fritta che si inventata. Ovviamente, col meccanismo degli interessisi generano altri codici sia per la banca che per i c/c di A e del concessio-nario, ma questo di nuovo non sempre una ricchezza reale, sono solocodici astratti che possono o non possono essere un bene al netto (se labanca in passivo anche gli interessi scompaiono).

    Possiamo di certo aprire un dibattito sugli interessi richiesti dalle banche,di certo in talune istanze essi sono scandalosi, e nulla ci impedisce di au-spicare legislazioni che ne riducano gli eccessi. Ma da qui a immaginareun mondo retto da grassi emuli di Goldfinger che posseggono la Terra cene passa. Nel meccanismo sopra descritto vi un ulteriore passaggio cheostacola larricchimento delle banche che sinventano denaro dal nulla,ed il pareggiamento/clearing. Spiego: si era visto che la banca del Sig. Agli aveva dato 10.000 euro di denaro aria fritta, che per A spese dandoloa un concessionario, e questi laveva versato nella sua banca. Ora, le ban-che sono tutte collegate e lavorano come sistema unico, sono cio comebanchetti di un mercato circolare tutti collegati gli uni agli altri. Cosa eraaccaduto? Un assegno della banca del Sig. A, o un suo bonifico, erano fi-niti nella banca del concessionario. Questultima allora essa busser alleporte della banca del Sig. A e dir: dammi il denaro, pareggiamo. La bancadi A dovr quindi attingere dalle sue riserve presso la BC e dare monetadi Stato alla collega, poich le riserve sono sempre obbligatoriamente mo-neta di Stato e il pareggiamento/clearing fra banche deve sempre avveniretramite essa. Ma per una banca questo attingere alle sue riserve un pas-sivo. Per cui alla fine le banche devono realmente onorare il denaro ariafritta che sinventano, sia riconoscendolo come buono quando lo ricevonoda una consorella, sia facendo poi il clearing quando necessario.

    Un altro mito assai comune riguardo al funzionamento delle banche cheesse usino il denaro dei cittadini per lucrare con altri cittadini, quelli chevanno a prestito o che chiedono mutui. Non accade, non pu accadere.Va compreso che la maggioranza dei depositi bancari da parte dei cittadini

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    comportano spostamenti di quote delle riserve delle banche da una bancaallaltra, come appena spiegato sopra; ma le riserve delle banche, detenutepresso le BC, non possono mai essere usate come prestiti a ordinari citta-dini, e possono solo essere prestate ad altre banche. Quindi non col de-naro depositato da noi che le banche lucrano, ma come gi detto condenaro inventato dal nulla su richiesta dei clienti. Infine, togliamoci dallatesta che noi cittadini portiamo in banca il nostro denaro, come fossequalcosa di nuovo che ci cresciuto nellorto e che noi depositiamo nellebanche. In realt quasi tutto il denaro che normalmente movimentiamo(stipendi, rendite, vendite) non altro che denaro gi esistente allin-terno del sistema bancario e che semplicemente si sposta da un conto al-laltro; quindi a livello bancario aggregato le banche non ricevono nulladi nuovo, non si arricchiscono con i nostri depositi; e poi quel denaronon nostro, sono codici creati dalle banche che ci passano per le manie che ci servono a svolgere le funzioni economiche ordinarie.

    Sempre nella mitologia del lucro bancario, vi la convinzione che le ban-che prima ci strangolino coi mutui, e poi se questi non vengono onoratiarrivino ad impossessarsi di beni immobili a costi bassissimi. Cio, viendetto, le banche da una parte lucrano sugli interessi del mutuo, e nel casoin cui il poveretto non ce la faccia pi a ripagarlo, si impossessano dellacasa a fronte di denaro prestato che si inventarono dal nulla. I complottistisostengono che in questo modo le banche stanno acquisendo beni immo-bili a man bassa. Non cos, anzi. Prima di tutto abbiamo visto che il de-naro inventato dalle banche finisce poi per essere una reale passivit peresse, inoltre possiamo discutere del regime dei tassi dinteresse, forse sonotroppo alti, non sempre (come nel periodo attuale), ma che vi sia un ul-teriore lucro delle banche nel caso in cui si impossessino delle nostre case del tutto falso. Prima di tutto esse per riscattare una casa di un proprie-tario moroso dovranno sostenere spese legali notevoli, poi spese ammini-strative, poi pagare le tasse, poi pagare la manutenzione o laristrutturazione se stata danneggiata, poi perder tempo e denaro a gestireil condominio, poi sostenere i costi per rivenderla infine il valore nesoffre molto; insomma, per le banche avere a mano immobili cos ottenutisono solo spese e rogne. Dovete comprendere che le banche fanno denaro,se lo fanno, con la finanza speculativa, non gestendo mattoni e condo-mini, non gli interessa. Fra laltro ogni cifra in perdita che una banca devesoffrire nellimpossessarsi di un immobile moroso, va a incidere sul valoreal netto di quella banca, col rischio di grossi guai. Non per nulla, pensateci,

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    le banche prima di dare mutui ci passano alla graticola per essere certeche potremo ripagarli. Se ci fosse questo facile lucro a impossessarsi degliimmobili morosi, le banche darebbero mutui a cani e gatti tutto il giorno*

    Ultimo appunto per chiarezza, cui ho gi accennato in precedenza. Lebanche commerciali acquistano titoli di Stato solo se devono investire leloro riserve in qualcosa che gli renda un interesse discreto, altrimenti leriserve se ne starebbero l a render nulla. Ma in tempi recenti ne hannoacquistati veramente pochi, poich preferivano investire in quei famigeratiprodotti finanziari fantasiosi che hanno poi causato la crisi 2008-2010.

    Ovviamente questi chiarimenti su come funziona il denaro nelle banchecommerciali non le assolve da critiche sui loro mille comportamenti truf-faldini. Ci serve solo a capire che cosa sia il denaro veramente e comeviene usato, senza fantasticare di mondi inesistenti.

    UN DEBITO CHE NON UN PROBLEMA, ANZI.

    La cosa migliore che uno Stato a moneta sovrana pu fare per i propri cit-tadini di spendere a deficit, cio creare debito pubblico. Abbiamo givisto, e qui ne riparliamo, come la spesa a deficit produca ricchezza fra icittadini, e come non sia affatto vero che il debito dello Stato a monetasovrana sia anche il debito dei cittadini: questa una menzogna. Nel ca-pitolo IL PI GRANDE CRIMINE dimostrer che la sopracitata men-zogna fu creata ad arte dalle lites finanziarie per distruggere gli Stati, conessi noi persone e le democrazie partecipative. Ma ora parliamo di questodebito.

    Innanzi tutto cosa significa. Uno Stato pu avere diversi debiti, a secondadel settore economico che si prende in analisi. Ma i principali sono il De-bito Pubblico, il Deficit di bilancio e il Debito Estero. Il Deficit la dif-ferenza fra la spesa dello Stato e i suoi incassi: se alla fine dellanno essoha incassato meno di quanto abbia speso, allora si dice che c un deficit.Il cumulo dei deficit dei trascorsi 70 o100 anni (o pi a seconda dei Paesi)forma il Debito Pubblico. Il Debito Estero la parte del Debito Pubblico

    * Questo accaduto negli USA con la storia dei mutui sub-prime, ma in quel caso il piano dellebanche non era di ingozzarsi di case, ma di speculare sulla bolla immobiliare e sul re-impac-chettamento di quei mutui da vendere come prodotti finanziari a milioni di gonzi in tutto ilmondo.

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    che uno Stato deve a Paesi stranieri per svariati motivi, cio scambi com-merciali, prestiti ecc. Non si confondano questi debiti statali con linde-bitamento privato di aziende e cittadini allinterno del Paese o con lestero.

    Il debito di uno Stato a moneta sovrana comera lItalia fino al 2002 -non mai un vero debito, ovvero non lo come invece lo sarebbe perchiunque di noi nel caso dovessimo restituire denaro ad altri. Questo peralcuni motivi, di cui affronto subito il pi tecnico. Cosa accade quandouno Stato a moneta sovrana spende a debito? Esso pu accreditare diret-tamente i c/c di coloro che gli vendono beni o servizi, e questo fa s chele riserve delle banche che detengono quei c/c aumentino di pari valore.Le banche cosa faranno con quei nuovi soldi? Non li lasciano l a far nulla,compreranno anche titoli di Stato che fruttano interessi. Ma se compranotitoli di Stato che accade? Accade che i soldi dello Stato rientrano drittinelle casse dello Stato. E cosa accade se lo Stato deve poi onorare quei ti-toli? Accade che gli stessi soldi ritornano alle banche e lo Stato si riprendeindietro i suoi Titoli. Rimangono fuori gli interessi pagati nel frattempo,ma anche questi sono solamente soldi che escono dallo Stato a costo zero,per poi rientrare in altro modo se necessario, ad es. con le tasse.

    Se invece lo Stato spende emettendo da subito titoli di Stato, nulla cambia:il denaro originariamente emesso dallo Stato torna dalle banche allo Statoe le banche si prendono i titoli; quando lo Stato onora i titoli, il denarotorna alle banche e i titoli tornano allo Stato. Ricordatevi che lo Stato amoneta sovrana spende e onora titoli semplicemente inventandosi il de-naro dal nulla, preme pulsanti su computer, e NON ha bisogno di cercaredenaro da chicchessia. Infatti il motivo per cui esso emette titoli di StatoNON MAI per poter spendere, bens per arricchire i cittadini e aumen-tare la produttivit, come gi spiegato in precedenza.

    Sappiamo infatti cosa accade quando un cittadino o una banca acquistanoun titolo di Stato a moneta sovrana: semplicemente che il loro denaropassa da un c/c (del cittadino) o da una riserva (della banca) che fruttanopraticamente zero, a una sorta di libretto di risparmio (il titolo) che glifrutta assai di pi. Dovete capire che lemissione di titoli di debito delloStato a moneta sovrana comera lItalia fino al 2002 unoperazionevolontaria del Tesoro, NON una manovra imposta da necessit.

    Ma lapporto di ricchezza che lo Stato a moneta sovrana contribuisce allacomunit va oltre a tutto questo, ed necessario che qui mi ripeta perchiarezza. Infatti se la spesa a deficit dello Stato ben diretta, essa produrr

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    una crescita economica nella collettivit (diventer pi ricca e spenderdi pi); questa crescita alzer il Prodotto Interno Lordo (PIL), che a suavolta aumenter le entrate fiscali senza aumentare le tasse, poich ovvioche unaliquota dellx% su un PIL di 2 trilioni di euro una cifra, mentresu un PIL di 2,5 trilioni ben altra cifra. Questo fin da subito arginerautomaticamente il deficit in un circolo virtuoso. Ancora pi importante,lindebitamento a deficit dello Stato conterr anche linflazione perchstimolando la ricchezza nazionale stimola anche la produttivit (inflazione troppo denaro in giro e pochi prodotti, nda altri dettagli sul pericoloinflazione nel capitolo COME SPENDONO GLI STATI A MONETASOVRANA).

    Il secondo motivo per cui il debito dello Stato a moneta sovrana comeralItalia fino al 2002 - non mai un vero debito, sta nel fatto che esso non mai ripagato in realt. Nessun governo che sia sano