Il Piccolo Giornale del Cremasco

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Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO MOSCHEA, «SI’» DAL CENTROSINISTRA SONO D’ACCORDO SINDACO, GIUNTA E MAGGIORANZA. CHI E’ CONTRARIO Il termine appropriato è «Centro di preghiera per la comunità islamica». Il luogo: la scelta tra via Pagliari (Ombriano) e via Fermi (Santa Maria). Agostino Alloni: «Non c’è ancora nulla di deciso». Neppure la data. Ma in municipio la pratica è stata sbloccata Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione Piazza Premoli 7 Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it SABATO 13 OTTOBRE 2012 • ANNO I • NUMERO 14 dopo il Grillo parlante eccoci al Grillo nuotatore. Ha attraversato a nuoto i 2 kilometri e 800 metri dello stretto di Messina per iniziare la campagna elettorale nell’isola. Ormai siamo abituati ai mezzi di trasporto più diversi di chi fa politica, dai camper ai pullman, dalle navi da crociera ai treni, un marketing di trasporti e movimenti che non aveva coinvol- to sino ad ora il nuoto. Anche se non è total- mente vero; vi ricordate le nuotate di Mao nel Fiume Giallo o le esibizioni di Mussolini nel mare autunnale, sino ad arrivare al pre- stante Putin nelle sue recenti imprese oppure alle nuotate sottacqua di Gianfranco Fini o alle traversate tarantine di Giancarlo Cito ed alle esibizioni natatorie di Le Pen? Purtroppo per Grillo questi paragoni non sono dei più lusinghieri oppure lo sono trop- po. Magari anche Lui come i suoi predeces- sori, come qualche ex Magistrato o come taluni leader dei partiti di estrema sinistra sta perdendo di vista i problemi del paese per pensare ai problemi di crescita del suo mo- vimento politico. Una sana nuotata in effetti farebbe bene a tutti in un paese che sta sof- focando per eccesso di tasse, per follia buro- cratica, per una Giustizia che di giusto ha veramente poco, per scandali e ruberie di una classe politica come minimo vecchia ed inadeguata. Ma il populismo di Grillo non può portar- ci nulla di buono se non per quanto potrà smuovere dell’immobilismo attuale delle for- ze politiche. Ciò che serve al paese è una staffetta in cui ogni nuotatore faccia del suo meglio per arrivare al bordo della piscina e ad un appiglio che non ci faccia andare tutti insieme a fondo. E Il Grillo nuotatore di Enrico Tupone [email protected] IL PUNTO DI VISTA/2 li islamici vogliono la loro moschea? Nessun proble- ma, ma ci vogliono delle regole. L’Italia è uno Stato di diritto, che garantisce la libertà religiosa. Così come la nostra comunità che si regge su precise regole de- mocratiche. Dunque, sì alla moschea a patto che la comunità islamica sottoscriva una “patto di integrazione” nel quale con- danni le disparità tra uomo e donna, la Jihād, la pratica primi- tiva e barbara dell’infibulazione, l’imposizione alle donne di sposare il marito scelto dalla famiglia, e vengano condannati quei Paesi che non concedono la libertà religiosa. L’Italia accoglie tutti, indipendentemente dalla loro fede re- ligiosa. Tutti sono tenuti, però, a rispettare le nostre tradizioni come la presenza del crocefisso negli edifici pubblici. La croce per noi è un simbolo della nostra religione e della nostra tradi- zione. Così come quando andiamo nei loro Paesi d’origine, ri- spettiamo moschee, sinagoghe, minareti e il mu'adhdhin, in turco müezzin, che chiama alla preghiera cinque volte al giorno. Se non vogliono firmare questo documento è chiaro ed evidente che non hanno intenzione di rispettare la nostra religione la nostra libertà, le nostre tradizioni e la nostra democrazia. Noi siamo per l’integrazione, l’importante è che lo siano an- che loro. Del resto, vivendo in un paese che li ospita è giusto che rispettino tutto ciò che è sancito dalla nostra costituzione. Se vogliono un luogo dove poter pregare, devono accettare che le donne possano sposare chi vogliono, non siano costrette a indos- sare il velo, ma possano scegliere liberamente. Noi non proibia- mo alle donne italiane di sposare un musulmano e, quindi, chie- diamo che alle donne musulmane venga lasciato lo stesso diritto di sposarsi con chi professa anche religioni diverse dalla loro. Massima libertà, dunque. Il resto è falso populismo e finta demo- crazia. E’ questo che deve pretendere un sindaco dalla comunità islamica: nessuna concessione a chi non accetta le basi del con- vivere civile costruite sulla libertà e la democrazia. Siamo favo- revoli all’evoluzione e non all’involuzione della democrazia. Se per gli islamici la libertà di culto e di espressione in tutti i sensi è un limite, per noi è stata una conquista che è stata pagata anche col sangue. L’essere liberi è un punto fondamentale al quale nes- suno che vive nella nostre comunità debba rinunciare. In caso contrario, nessuno è costretto a rimanere nel nostro paese. G Islamici, dateci però le garanzie IL PUNTO DI VISTA/1 rema si appresta a ospitare un centro di preghiera per la comunità araba. Non si vuo- le usare il termine Moschea. Ma il concetto è quello. In commis- sione Ambiente e Territorio, marte- dì, si è discusso di un luogo di culto. La richiesta presentata dalla comu- nità islamica è chiara: vogliono un luogo per pregare: 200 metri quadri in grado di ospitare tra le 50 e le 200 persone. Due le ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale: Ombriano, in via Pagliari, vicino al tempio dei Testimoni di Geova, op- pure in via Fermi nella zona indu- striale di Santa Maria. Residenti ed imprenditori delle due zone, non faranno certo i salti di gioia. Al di là delle singole posizioni sul rapporto tra Islam e Cattolici, i dubbi sollevati sono molti. I più grandi riguardano la viabilità, i par- cheggi e i servizi. Perché se è vero che è diritto di tutti praticare la pro- pria religione, è anche vero che as- sembramenti di 200-300 persone che si riuniscono in un unico luogo, raggiungendolo magari in auto, qualche disagio lo creeranno di si- curo. In commissione si è assistito però, anche a una battaglia tra posi- zioni più o meno ideologiche. Scon- tato l’appoggio della maggioranza al sindaco Stefania Bonaldi. Il pri- mo cittadino ritiene che un luogo di culto per gli Islamici, «sia un diritto da rispettare». Dello stesso parere sono Ema- nuele Coti Zelati di Sinistra Ecolo- gia e Libertà, così come Mario Lot- taroli della Federazione della Sini- stra, Sebastiano Guerini della lista «Buon Giorno Crema», e Livia Se- vergnini del Partito Democratico. Possibilista il rappresentante della ex lista civica «Agazzi Sindaco», Battista Arpini: per lui si può fare purché non venga sottratto nulla al- la comunità cattolica e agli oratori ormai costretti ad ingegnarsi per raccogliere fondi necessari alle loro attività. Aperto anche Antonio Agazzi, che ritiene di dover valutare la questione da un punto di vista ur- banistico, ma precisa: «Tra le varie libertà vi è anche quella di culto. L’Islam, nei Paesi in cui è "egemo- ne", non assicura certo reciprocità, essendo notoriamente poco compa- tibile con la democrazia e con i prin- cipi liberali che sono acquisizione del più evoluto pensiero occidenta- le». E aggiunge: «Fatte queste pre- messe, posso rilevare che la prima riunione della “Commissione Am- biente, Territorio e Patrimonio” dell'era Bonaldi affronta complessi- vamente le richieste pervenute: ver- rebbe da dire che ciò che per la giun- ta precedente - a giudicare dalle date di protocollo - non era priorita- rio, per l'amministrazione Bonaldi è il punto di partenza». Contraria la Lega Nord che in un comunicato stampa ha ribadito «la propria posizione di ferma con- trarietà all’insediamento, sul territo- rio cittadino, di qualsivoglia struttu- ra del genere». Più morbida e pos- sibilista la posizione di Simone Beretta, consigliere del Pdl, e del suo coordinatore Enzo Bettinelli, che hanno puntualizzato a margine della riunione: «Si è trattato di una riunione del tutto inutile, dalla quale sono emersi da una parte la volontà “pregiudiziale” della giunta a dire comunque sì a una moschea e dall’altra un’inutile informativa dell’Ufficio urbanistica che ha se- gnalato due possibili aree di pro- prietà comunale in cui, previa va- riante al Pgt, potrebbe sorgere il Centro culturale». Poiché la deci- sione di autorizzare la moschea è già stata presa a livello di maggio- ranza - hanno attaccato dal Pdl - «allora si abbia il coraggio di dirlo alla città e di indicarne il luogo esat- to». Luogo, tempi e metodi definitivi per concedere la moschea non ci sono ancora. Si è cominciato a par- larne. Agostino Alloni, della lista Lavoro@Impresa precisa: «Le due aree identificate sono quelle attual- mente disponibili, ma esistono an- che altre soluzioni e sicuramente di deciso non c'è ancora nulla». Per Alloni, la questione potrebbe però trovare presto una soluzione: «Si tratta di procedure che si possono fare in sei mesi. Tutto sta nell’avere la volontà di farla. Sono anni che si chiede di realizzare il centro cultu- rale, ma è stato fatto di tutto per ri- mandarlo». Alloni ha ragione. Le richieste prese in esame dalla com- missione sono 4. La prima datata 2009. La giunta Bruttomesso non rispose alla richiesta, ritenendola non prioritaria. Ora la giunta di Ste- fania Bonaldi ha deciso di sbloccare la pratica, e Crema si prepara ad ospitare un centro islamico di pre- ghiera. MBR C di Renato Ancorotti [email protected]

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13 ottobre 2012

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Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

MOSCHEA, «SI’» DAL CENTROSINISTRASONO D’ACCORDO SINDACO, GIUNTA E MAGGIORANZA. CHI E’ CONTRARIO

Il termine appropriato è «Centro di preghiera per la comunità islamica». Il luogo: la scelta tra via Pagliari (Ombriano) e via Fermi (Santa Maria). Agostino Alloni: «Non c’è ancora nulla di deciso». Neppure la data. Ma in municipio la pratica è stata sbloccata

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione Piazza Premoli 7 Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

SABATO 13 OTTOBRE 2012 • ANNO I • NUMERO 14

dopo il Grillo parlante eccoci al Grillo nuotatore. Ha attraversato a nuoto i 2 kilometri e 800 metri dello stretto di Messina per iniziare la

campagna elettorale nell’isola. Ormai siamo abituati ai mezzi di trasporto più diversi di chi fa politica, dai camper ai pullman, dalle navi da crociera ai treni, un marketing di trasporti e movimenti che non aveva coinvol-to sino ad ora il nuoto. Anche se non è total-mente vero; vi ricordate le nuotate di Mao nel Fiume Giallo o le esibizioni di Mussolini nel mare autunnale, sino ad arrivare al pre-stante Putin nelle sue recenti imprese oppure alle nuotate sottacqua di Gianfranco Fini o alle traversate tarantine di Giancarlo Cito ed alle esibizioni natatorie di Le Pen?

Purtroppo per Grillo questi paragoni non sono dei più lusinghieri oppure lo sono trop-po. Magari anche Lui come i suoi predeces-sori, come qualche ex Magistrato o come taluni leader dei partiti di estrema sinistra sta perdendo di vista i problemi del paese per pensare ai problemi di crescita del suo mo-vimento politico. Una sana nuotata in effetti farebbe bene a tutti in un paese che sta sof-focando per eccesso di tasse, per follia buro-cratica, per una Giustizia che di giusto ha veramente poco, per scandali e ruberie di una classe politica come minimo vecchia ed inadeguata.

Ma il populismo di Grillo non può portar-ci nulla di buono se non per quanto potrà smuovere dell’immobilismo attuale delle for-ze politiche. Ciò che serve al paese è una staffetta in cui ogni nuotatore faccia del suo meglio per arrivare al bordo della piscina e ad un appiglio che non ci faccia andare tutti insieme a fondo.

E

Il Grillonuotatoredi Enrico [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/2

li islamici vogliono la loro moschea? Nessun proble-ma, ma ci vogliono delle regole. L’Italia è uno Stato di diritto, che garantisce la libertà religiosa. Così come la nostra comunità che si regge su precise regole de-

mocratiche. Dunque, sì alla moschea a patto che la comunità islamica sottoscriva una “patto di integrazione” nel quale con-danni le disparità tra uomo e donna, la Jihād, la pratica primi-tiva e barbara dell’infibulazione, l’imposizione alle donne di sposare il marito scelto dalla famiglia, e vengano condannati quei Paesi che non concedono la libertà religiosa.

L’Italia accoglie tutti, indipendentemente dalla loro fede re-ligiosa. Tutti sono tenuti, però, a rispettare le nostre tradizioni come la presenza del crocefisso negli edifici pubblici. La croce per noi è un simbolo della nostra religione e della nostra tradi-zione. Così come quando andiamo nei loro Paesi d’origine, ri-spettiamo moschee, sinagoghe, minareti e il mu'adhdhin, in turco müezzin, che chiama alla preghiera cinque volte al giorno. Se non vogliono firmare questo documento è chiaro ed evidente che non hanno intenzione di rispettare la nostra religione la nostra libertà, le nostre tradizioni e la nostra democrazia.

Noi siamo per l’integrazione, l’importante è che lo siano an-che loro. Del resto, vivendo in un paese che li ospita è giusto che rispettino tutto ciò che è sancito dalla nostra costituzione. Se vogliono un luogo dove poter pregare, devono accettare che le donne possano sposare chi vogliono, non siano costrette a indos-sare il velo, ma possano scegliere liberamente. Noi non proibia-mo alle donne italiane di sposare un musulmano e, quindi, chie-diamo che alle donne musulmane venga lasciato lo stesso diritto di sposarsi con chi professa anche religioni diverse dalla loro. Massima libertà, dunque. Il resto è falso populismo e finta demo-crazia. E’ questo che deve pretendere un sindaco dalla comunità islamica: nessuna concessione a chi non accetta le basi del con-vivere civile costruite sulla libertà e la democrazia. Siamo favo-revoli all’evoluzione e non all’involuzione della democrazia. Se per gli islamici la libertà di culto e di espressione in tutti i sensi è un limite, per noi è stata una conquista che è stata pagata anche col sangue. L’essere liberi è un punto fondamentale al quale nes-suno che vive nella nostre comunità debba rinunciare. In caso contrario, nessuno è costretto a rimanere nel nostro paese.

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Islamici, dateciperò le garanzie

IL PUNTO DI VISTA/1 rema si appresta a ospitare un centro di preghiera per la comunità araba. Non si vuo-le usare il termine Moschea.

Ma il concetto è quello. In commis-sione Ambiente e Territorio, marte-dì, si è discusso di un luogo di culto. La richiesta presentata dalla comu-nità islamica è chiara: vogliono un luogo per pregare: 200 metri quadri in grado di ospitare tra le 50 e le 200 persone. Due le ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale: Ombriano, in via Pagliari, vicino al tempio dei Testimoni di Geova, op-pure in via Fermi nella zona indu-striale di Santa Maria. Residenti ed imprenditori delle due zone, non faranno certo i salti di gioia.

Al di là delle singole posizioni sul rapporto tra Islam e Cattolici, i dubbi sollevati sono molti. I più grandi riguardano la viabilità, i par-cheggi e i servizi. Perché se è vero che è diritto di tutti praticare la pro-pria religione, è anche vero che as-sembramenti di 200-300 persone che si riuniscono in un unico luogo, raggiungendolo magari in auto, qualche disagio lo creeranno di si-curo. In commissione si è assistito però, anche a una battaglia tra posi-zioni più o meno ideologiche. Scon-tato l’appoggio della maggioranza al sindaco Stefania Bonaldi. Il pri-mo cittadino ritiene che un luogo di culto per gli Islamici, «sia un diritto da rispettare».

Dello stesso parere sono Ema-nuele Coti Zelati di Sinistra Ecolo-gia e Libertà, così come Mario Lot-taroli della Federazione della Sini-stra, Sebastiano Guerini della lista «Buon Giorno Crema», e Livia Se-vergnini del Partito Democratico. Possibilista il rappresentante della ex lista civica «Agazzi Sindaco»,

Battista Arpini: per lui si può fare purché non venga sottratto nulla al-la comunità cattolica e agli oratori ormai costretti ad ingegnarsi per raccogliere fondi necessari alle loro attività. Aperto anche Antonio Agazzi, che ritiene di dover valutare la questione da un punto di vista ur-banistico, ma precisa: «Tra le varie libertà vi è anche quella di culto. L’Islam, nei Paesi in cui è "egemo-ne", non assicura certo reciprocità, essendo notoriamente poco compa-tibile con la democrazia e con i prin-cipi liberali che sono acquisizione del più evoluto pensiero occidenta-le». E aggiunge: «Fatte queste pre-messe, posso rilevare che la prima riunione della “Commissione Am-biente, Territorio e Patrimonio” dell'era Bonaldi affronta complessi-vamente le richieste pervenute: ver-rebbe da dire che ciò che per la giun-ta precedente - a giudicare dalle date di protocollo - non era priorita-rio, per l'amministrazione Bonaldi è il punto di partenza».

Contraria la Lega Nord che in un comunicato stampa ha ribadito «la propria posizione di ferma con-trarietà all’insediamento, sul territo-rio cittadino, di qualsivoglia struttu-ra del genere». Più morbida e pos-

sibilista la posizione di Simone Beretta, consigliere del Pdl, e del suo coordinatore Enzo Bettinelli, che hanno puntualizzato a margine della riunione: «Si è trattato di una riunione del tutto inutile, dalla quale sono emersi da una parte la volontà “pregiudiziale” della giunta a dire comunque sì a una moschea e dall’altra un’inutile informativa dell’Ufficio urbanistica che ha se-gnalato due possibili aree di pro-prietà comunale in cui, previa va-riante al Pgt, potrebbe sorgere il Centro culturale». Poiché la deci-sione di autorizzare la moschea è già stata presa a livello di maggio-ranza - hanno attaccato dal Pdl - «allora si abbia il coraggio di dirlo alla città e di indicarne il luogo esat-to».

Luogo, tempi e metodi definitivi per concedere la moschea non ci sono ancora. Si è cominciato a par-larne. Agostino Alloni, della lista Lavoro@Impresa precisa: «Le due aree identificate sono quelle attual-mente disponibili, ma esistono an-che altre soluzioni e sicuramente di deciso non c'è ancora nulla». Per Alloni, la questione potrebbe però trovare presto una soluzione: «Si tratta di procedure che si possono fare in sei mesi. Tutto sta nell’avere la volontà di farla. Sono anni che si chiede di realizzare il centro cultu-rale, ma è stato fatto di tutto per ri-mandarlo». Alloni ha ragione. Le richieste prese in esame dalla com-missione sono 4. La prima datata 2009. La giunta Bruttomesso non rispose alla richiesta, ritenendola non prioritaria. Ora la giunta di Ste-fania Bonaldi ha deciso di sbloccare la pratica, e Crema si prepara ad ospitare un centro islamico di pre-ghiera. MBR

Cdi Renato Ancorotti

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Page 3: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Laura Bosio

trade, case, nuovi quartieri: cre-sce in modo esponenziale, in Lombardia, la porzione di terri-torio coperta da asfalto e ce-mento. In questo scenario si in-

serisce un disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri circa un mese fa, che pone un limite alla cementificazio-ne. Ne abbiamo parlato con Massimo Terzi, noto architetto cremonese. «Que-sto disegno di legge mira a garantire un giusto equilibrio tra terreni agricoli ed aree edificabili, proteggendo l’agricoltura ed il paesaggio come elementi essenziali di quella cornice ambientale che si è for-mata nei secoli diventando parte fonda-mentale di quello che era il nostro bellis-simo Paese. Questa legge, allora, rappre-senta un riconoscimento a quanto pro-clamato dall’art. 9 della Costituzione ed a quanto è collegato alla tutela della salute “come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività”. E’ un prov-vedimento lungimirante, che potrebbe concretamente contribuire alla “salvezza dell’Italia” indirizzandola sulla retta via, moderando lo spreco e la dissoluzione di quelle che sono le sue vere e proprie uni-che grandi risorse. Quelle che, come spesso vado ripetendo, “nessuna Cina” ci potrebbe copiare. Quelle caratteristi-che uniche ed universalmente ammirate dell’identità italiana che potrebbero per-metterci di costruire un modello di svilup-po potenzialmente complementare a quello industriale».

Quale potrebbe essere l'impatto di questo disegno di legge, nel nostro territorio?

«Quello cremonese è un territorio complessivamente ancora preservato da tutti quegli interventi degradanti che han-no invece subito le aree metropolitane. Per questo, il disegno legge risulta per noi particolarmente importante: finalmen-

te sembra prendersi in seria considera-zione un disegno di legge urbanistico a favore dell’agricoltura, dei suoli fertili e del loro ruolo strategico nella tutela e sviluppo del nostro territorio che, per una serie di motivi, potrebbe essere conside-rato la "svizzera italiana". Nell'agricoltura vi sono tantissimi elementi importanti che non vanno trascurati: la conservazione del paesaggio, il tema della qualità ali-mentare, la promozione delle energie al-

ternative e l'agriturismo».Lei ha detto che il territorio cremo-

nese è ancora preservato dall'urbaniz-zazione incontrollata. C'e' rischio di perdere questa caratteristica?

«In realtà in parte abbiamo già vissuto un'edificazione eccessiva, negli ultimi 30 anni. Oggi intorno alla città abbiamo una cintura di case con un'estensione pari a cinque volte il centro storico, e questo è decisamente troppo per un comune co-

me il nostro. Ricordiamo che in città vi sono ben 1.600 alloggi vuoti, che non si sa ne' a chi vendere ne' a chi affittare».

Eppure in città si continua a costrui-re...

«Ora non conosco lo stato di elabora-zione del Pgt. Mi si dovrà spiegare se tale piano appoggerà la Strada sud, che riten-go sia un errore, e il Terzo ponte, su cui ho delle riserve: interventi di cementificazio-ne che non so quanto possano realmente servire al territorio.

Dal punto di vista edilizio avevo già segnalato da tempo la mia contrarietà al-lo sviluppo in verticale come mezzo per risparmiare territorio agricolo; ritengo in-fatti che tale impostazione possa contra-stare con la morfologia di una città che ha nel Torrazzo il suo elemento emergente. Sarebbe invece opportuno lavorare sul recupero dei vani oggi inutilizzati: solo quelli sarebbero sufficienti per soddisfare il fabbisogno edilizio dei prossimi 10 anni. Il nostro territorio va difeso e credo che dovremmo cogliere al balzo l'opportunità offerta da questo disegno di legge, che potrà rappresentare l'occasione per fare una ricerca specifica e innovativa sul ter-ritorio, creando uno sviluppo sostenibile».

Quali sono stati gli errori fatti nel nostro Paese, dal punto di vista del consumo di territorio?

«Purtroppo, nell’entusiasmo del mo-mento, dobbiamo rimarcare che è un provvedimento tardivo, come tutti posso-no giornalmente constatare, perché la Repubblica, proprio quando ci si aspetta-va che fosse portatrice, insieme a spe-ranze ed ideali, di una prassi ed un costu-me nuovo, ci ha reso testimoni impotenti, dal dopoguerra ad oggi, di una devasta-zione del territorio che è impressionante. Dagli anni cinquanta, - con la giustifica-zione della ricostruzione -, ad oggi - con la giustificazione dell’accrescimento dello sviluppo - non si è riusciti ad indirizzare la modernizzazione su criteri meno deva-

stanti. Abbiamo distrutto, cementificato, alterato sino ad arrivare ad una crisi che ci ha portato sull’orlo del fallimento. Il paesaggio è stato cancellato da questa furia, la produttività e qualità agricola menomata, la salute alimentare messa in dubbio, il settore turistico indebolito. In tutto questo, i cremonesi provengono da una storia di sapienza contadina che po-trebbe insegnare molte cose».

In che senso? «La generazione che ci ha preceduto

aveva adottato, suo malgrado, la sobrietà come vero e proprio stile di vita, non po-tendosi permettere il lusso di sprecare nulla di quanto offriva la natura. Era una civiltà naturalmente “ecologica” perché basata sull’utilizzo di risorse rinnovabili. Siamo in un territorio dove l'ambiente dovrebbe essere naturalmente anche più prezioso che altrove, stante la qualità dei prodotti ed i guadagni che se ne traggono e se ne potrebbero trarre. Ora pur nelle gravi difficoltà che contraddistinguono questo momento, questo disegno di leg-ge ci può permettere un serio ripensa-mento e la difesa di quanto rimane, ma nel contempo riabilitare e segnalare tra i territori virtuosi. Prevede, infatti, una so-glia massima di superficie agricola edifi-cabile, il continuo monitoraggio del con-sumo effettivo di suolo agricolo, un pre-mio per i Comuni virtuosi, l’abrogazione dell’uso degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti ed un incentivo per il recupero degli edifici rurali. Queste con-dizioni possono fornire un terreno di ela-borazione originale per una qualità dello sviluppo orientato verso settori “diversi”e per costruire elementi d’innovazione. Sa-rebbe conveniente che tutti i rappresen-tanti della comunità cremonese valutas-sero positivamente questa opportunità e dessero tutta la loro disponibilità e colla-borazione perché il progetto abbia un esito positivo prima della fine della legi-slatura».

S

Approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge sul risparmio del territorio, per garantire il giusto equilibrio tra terreni agricoli e aree edificabili

Secondo l’architetto Terzi, «I cremonesi provengono da una storia di sapienza contadina che potrebbe insegnare molte cose»«Stop alla cementificazione selvaggia»

«Strada sud e Terzo ponte:

interventi che non so quanto possano

realmente servire al territorio»

Sabato 13 Ottobre 20123CREMONA

Massimo Terzi

Page 4: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Martina Pugno

erché pagare di più ciò che si può ottenere con meno? Una domanda che sorge in modo spontaneo e sempre più frequente tra

la gente, soprattutto in questo periodo di particolare attenzione alle spese e di crescente respon-sabilizzazione nei confronti del consumo e dello spreco di risor-se. Consumare meno, ma consu-mare meglio: questo il principio alla base di molte abitudini che si stanno lentamente modificando e radicando nel nostro Paese. Tra queste, anche la scelta di con-sumare acqua di rubinetto invece dell'acqua in bottiglia, che a fron-te di una spesa maggiore spesso non è neppure in grado di garan-tire una migliore qualità.

Secondo i più recenti dati Istat, la fiducia delle famiglie italiane nei confronti dell'acqua del rubinetto è aumentata negli ultimi anni: se nel 2002 il 40% ammetteva la propria sfiducia, nel 2011 il rapporto è di-minuito a solo 3 famiglie ogni 10. Un aumento dell’apprezzamento dovuto sicura-mente anche agli alti costi dell’ac-qua in bottiglia: la spesa mensile per l’acquisto di acqua minerale infatti è, in media, di oltre 19 euro a famiglia, pari quasi a quanto si paga per il servizio complessivo mensile di acqua potabile, circa 20 euro. Chi si affida all’acqua in bottiglia paga dunque due volte l’acqua che beve, comprendendo nel prezzo il costo della bottiglia in plastica, acquistata per esse-re gettata. Sulla scia del progetto "L'abbiamo imbroccata", abbiamo chiesto alle famiglie se sarebbero ben disposte ad accettare l’utilizzo di acqua di rubinetto non solo in casa, ma anche nei locali pubblici, come bar e ristoranti.

Qualcuno mostra perplessità, come Costanza: «Assolutamente no all'acqua di rubinetto, a meno che sia il cliente stesso a chiederla. Semplicemente perché non è pos-sibile conoscere la qualità dell'ac-qua, lo stato delle tubature, la bontà dell'acqua in una particolare zona. I clienti devono avere possi-bilità di scelta». Molte, però, sono le persone che si rivelano a favore, come Daniele: «All'estero in molti

paesi già è la normalità. Se è ac-qua di qualità e se non sa troppo di cloro, ben venga in tavola». Ad una condizione, però, precisa Alice: «A me andrebbe bene bere acqua di rubinetto, opportunamente purifi-cata magari, purché non ci si in-venti comunque un costo aggiun-

tivo: all'estero viene servita l'acqua di rubinetto, però non viene fatta pagare». Favorevole anche Stefano, attento all'impatto ambien-tale: «Se l'acqua è accuratamente con-

trollata e in caso purificata, perché no? In questo modo si ridurrebbe-ro anche i consumi di plastica: un risparmio per il consumatore e un bene per l'ambiente».

La proposta, dunque, pare rac-cogliere ampio consenso, ad una condizione da molti specificata, come spiega anche Elena: «Biso-gna avere la totale garanzia che l'acqua sia buona, che venga sot-toposta a controlli regolari, che i fil-tri usati vengano cambiati regolar-mente: in tal caso sono favorevole, soprattutto in alcune città l'acqua di rubinetto è mol-to buona". In caso contrario, afferma Francesco: «Se non posso sapere la qualità dell'acqua che bevo, meglio l'acqua in bottiglia, dove sono indicati tutti i valori, la lavorazione e la pro-venienza».

A fare la differenza è insomma la

possibilità di conoscere la qualità dell'acqua, anche per chi la usa abitualmente, come Chiara: «A

casa la bevo l'ac-qua di rubinetto, in questa zona credo sia buona, ma non è così ovunque. Anche le tubature fanno la differenza: insomma, nei locali pubblici l'acqua di

rubinetto va anche bene, ma vor-rei in qualche modo la sicurezza di poter sapere cosa bevo».

P

Esperimento per ridurre il consumo di bottiglie di plastica: in 126 attività, meno 1.5 tonnellate in un anno

Sabato 13 Ottobre 20124

AcquA pubblicA nei locAli?

La sfiducia nei confrontidell’acqua di rubinetto

scende a 3 famiglie su 10

L'abbiamo imbroccata - L'iniziativaAd un anno dal lan-

cio dell'iniziativa "L'ab-biamo imbroccata", alla quale hanno aderito 126 locali della Lombardia, tra pub, bar, ristoranti, circoli Arci e agriturismi che hanno scelto di of-frire ai propri clienti ac-qua in brocca anziché in bottiglia, i risultati del risparmio ottenuto mostrano un sicuro successo: ben 1,5 tonnellate di plastica sono state risparmiate, riducendo le emissioni in-quinanti derivanti dalla lavorazione del materiale e dal processo di lavorazione di ben 100 tonnellate di Co2. 79 dei 126 esercizi aderenti hanno sede a Milano; tra gli altri 47 invece 28 sono serviti da Amiacque, ed uno nella provincia di Monza Brianza. Ai partecipanti Amiacque ha messo a disposizio-ne brocche corredate dall’“etichetta dell’acqua” , con indicati i valori dell’acqua del Comune da cui proviene. Hanno preso parte al progetto anche am-ministrazioni locali ed imprese: in 18 aziende appar-tenenti al progetto i dipendenti hanno sostituito nei loro pasti le innumerevoli bottigliette d’acqua con semplici brocche e bicchieri. Il progetto, lanciato da Fondazione Rete Civica di Milano, Legambiente Lombardia, Università Bicocca, con la partecipazio-ne di Amiacque, Altreconomia, Metropolitana Mi-lanese, Prothea, e con il contributo di Fondazione Carialo, potrà portato avanti ed esteso anche ad altri Comuni Lombardi e nel resto d'Italia.

Attraverso l'iniziativa si vuole non solo sensibi-lizzare verso l'uso dell'acqua potabile pubblica, ma anche diffondere buone pratiche come la divulga-zione sistematica dei dati sulla qualità delle acque di rubinetto e l’eliminazione delle acque imbottigliate nelle mense scolastiche, risparmiando sui costi di produzione e sulle sostanze inquinanti emesse du-rante i vari processi, riducendo inoltre i problemi legati allo smaltimento di grandi quantità di rifiuti plastici.

L’idea che venga servita l’acqua del rubinetto è accolta con favore, purchè ne sia garantita la qualità

All’estero viene servita in brocca sulle tavole

e non viene fatta pagare

Page 5: Il Piccolo Giornale del Cremasco

5

a valorizzazione dell’acqua di rubinetto a Cremona Ë iniziata molto precocemente, rispetto al resto del Pa-

ese. Risale infatti al 1997 la prima "Casa dell’acqua", nota in città come Fonte Persico, che eroga gratuitamente acqua naturale e gasata. ́ L’idea fu mia, e siamo sta-ti i primi in Italia a realizzare questa struttura, che poi tutti hanno co-piato" spiega Giuseppe Tiranti, presidente dell’Azienda energeti-ca municipale (Aem) dal 1990 al 2004. ´In realtà si è trattato di un intervento semplice: abbiamo rea-lizzato un piccolo impianto dotato di banco refrigerante e addiziona-tore di Co2, quindi abbiamo co-struito il gazebo con i due rubinetti: uno per l'acqua gasata e uno per quella naturale". Questa iniziativa nacque dalla necessità di avere un'acqua più limpida, in quanto, da un'indagine conoscitiva, era emerso che in alcune zone della città l'acqua che usciva dai rubi-netti non era perfettamente pulita. ´In via Persico avevamo quindi fat-to i primi esperimenti in funzione di un rifacimento di tutto il sistema di distribuzione dell'acqua, e poi-ché per fare i lavori ci sarebbero voluti almeno una decina di anni, abbiamo voluto dare da subito un forte segnale della qualità dell'ac-qua cittadina, attraverso la fonte di via Persico" spiega ancora Tiran-ti. Fonte che è diventata un vero e proprio punto di riferimento per moltissime persone, anche prove-nienti da fuori città. ´Oggi in alcuni territori questo servizio viene for-nito a pagamento, mentre noi ab-

biamo voluto mantenere la finalità sociale della struttura" sottolinea ancora Tiranti. Dopo la Persico è stata aperta anche una secon-da fonte, dietro il Bocciodromo. ´Quella più˘ utilizzata è la prima, mentre l'ultima ha una grande frequentazione stagionale: in pri-mavera e estate ne usufruiscono coloro che vanno in piscina, alla pi-sta ciclabile e al bocciodromo, o semplicemente chi fa sport" conclude Tiranti.

Ma la promozione dell'acqua di rubinetto non si è fermata. ´Gli interventi di miglioramento della qualità dell'acqua cremonese si sono estrinsecati con la realizza-zione di due grandi depuratori e di una nuova rete di distribuzione: interventi che ci hanno permesso di mettere a norma i parametri

rispetto alla normativa europea, con largo anticipo rispetto ad altre città spiega Franco Alber-toni, attuale presidente di Aem. ´Tra l'altro abbiamo avuto il merito di non aver atteso risorse ester-

ne per effettuare l'intervento: ab-biamo fatto tutto investendo risor-se proprie (oltre 13 milioni di euro, Ndr).

L'invito a con-sumare acqua di

rubinetto Ë arrivata anche nelle scuole: da un paio di anni, infat-ti, grazie al progetto denominato "Amico rubinetto" l'Aem ha dato il via a una serie di interventi per la sostituzione dei rubinetti, che in molti casi non erano in buone condizioni. ´Questa operazione Ë stata accompagnata da una for-te campagna di sensibilizzazione tra gli studenti". L’idea ispiratrice,

condivisa con il Comitato men-sa delle scuole cittadine, Ë stata quella di riuscire a stabilire un importante collegamento tra edu-cazione ambientale, educazione alimentare ed educazione al con-sumo: questi scopi sono esplicita-mente riassunti nel sottotitolo del progetto: "acqua buona, ambien-te pulito e consumo giusto".

Infine, sempre nell'ambito della sostenibilità ambientale, Cremona Ë uno dei pochi centri in cui l'ac-qua che viene raccolta nelle fogne viene trattata e immessa nel ciclo idrico dell'agricoltura, in modo da poter essere riutilizzata.

L’acquedotto di Cremona di-stribuisce acqua potabile nell’in-tero comune di Cremona a cir-ca 80.000 abitanti su un’area di 109 Kmq. Annualmente vengono emunti e trattati circa 12.000 mc/anno di acqua, con una punta massima di 700 lt/sec.

Laura Bosio

LFonte Persico: buona e gratisL’esperienza delle “Case dell’acqua”. Tutto è iniziato a Cremona e si è diffuso in tutto il Paese

La Fonte Persico

Albertoni: «Abbiamosostituito i rubinetti

nelle scuole della città»

Franco AlbertoniAttuale presidente AEM spa

Una sinergia: educazione ambientale, educazione alimentare ed educazione al consumo

Acqua distribuita nel Comune di Cremona(metri cubi di acqua erogata)

2011 2010

6.927.365 mc 7.258.348 mc

Fonte Persico (litri di acqua erogata)

Tipo di acqua 2010 2011

Liscia 44.982 49.070

Gasata 29.157 31.895

Page 6: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Laura Bosio

ontinua il dibattito sulla pro-posta avanzata, attraverso le pagine del nostro giornale, dall'assessore Roberto Nolli: un nuovo movimento politico

trasversale, basato sulla valorizzazione delle competenze, delle capacità, dell’onestà, delle azioni positive che san-no esprimere i territori, in rapporto con i sindaci: per la nostra zona, in primis Oreste Perri. Ne abbiamo parlato con Roberto Vitali, consigliere comunale dell'Udc e promotore del laboratorio di cittadinanza attiva Polide.

L'assessore Nolli ha dichiarato che il Pdl è finito, e che non c'è più spazio per "questa politica": quella dei com-promessi e dell'interesse personale. Lei è d'accordo?

«Sono ormai due anni che ho avviato un'esperienza parallela, interessandomi di politica e cercando di catalizzare per-sone interessate ad essa, ma restando fuori del partito; tutto ciò ai vertici non è piaciuto, e per questo mi hanno messo ai margini. Il fatto è che oggi chi ha un ruolo nei partiti non vede quello che sta acca-dendo: ci sono segretari che difendono in ogni caso il partito che rappresentano, mentre chi ha un ruolo istituzionale cerca di tenersene fuori e di prendere le distan-ze. In questo momento l'unico ad aver capito qual è la strada migliore da perse-guire, forse, è il Pd, con Bersani che ha

aperto un filone nuovo. Per il resto gli altri partiti continuano a essere bloccati nelle loro consuetudini, e sono incapaci di es-sere al passo con i tempi».

E' vero, secondo lei, che oggi la po-litica non sa più ascoltare la gente?

«Come ha detto il cardinale Bagnasco, parlando della "banda degli onesti", la politica è ormai completamente staccata dalla realtà. Prendiamo ad esempio For-migoni, che si rifiuta di andarsene nono-stante tutto quello che è accaduto. In qualunque altro Stato tutto ciò non sa-rebbe neppure pensabile. Nel tentativo di non perdere le redini del potere, loro spe-rano che la gente si dimentichi di quanto

accaduto. Un tempo probabilmente sa-rebbe andata proprio così; ma oggi c'è il Movimento a Cinque Stelle, che ha sapu-to incanalare l'indignazione della gente, cosa che nessuno prima era mai riuscito a fare. Per questo probabilmente In Italia abbiamo 90 parlamentari indagati, con-dannati e arrestati, appartenenti a tutti i principali partiti. Questa è la politica?

Tornando a Formigoni, mi chiedo per-ché quelli del Pd non si siano già dimessi. E la Lega cosa pensa di fare? Insomma, il nostro sistema è marcio, questa è una realtà. La vicenda della Lombardia è l'emblema di quello che è diventata la politica oggi.

Per questo la gente, pur interessando-

si di politica, è lontana dai partiti. Basti pensare che tra i cattolici, nonostante vi sia il richiamo all'impegno sociale e politi-co, il 40% non va a votare».

Nolli propone un nuovo movimento politico, di tipo trasversale, che riparta da Perri e da tutti i sindaci come lui. Lei cosa ne pensa?

«Di nuovi movimenti politici ne nasco-no ogni settimana. Tuttavia la maggior parte di essi vengono ideati dagli organi di partito, per mascherare la disaffezione della gente ai partiti.

Ho anche qualche dubbio su questo ipote-tico "partito dei sinda-ci": può avere un senso in quanto collegato al territorio, tuttavia non deve diventare un pre-testo per mantenere più a lungo il potere».

Sia Nolli sia il sin-daco Perri sono convinti che oggi in politica servano persone capaci, cor-rette e portatrici di ideali, che facciano fare alla politica un salto di qualità...

«I partiti sono sempre stati portatori di ideali, anche se di parte. Ricordiamo che il partito-azienda in Italia è stato uno solo, Forza Italia, nato da Mediolanum, Publi-talia 80 e via di seguito. Le altre correnti politiche, da Sel, al Pd, a Fli, non sono nati dalla ricchezza di una sola persona, ma hanno sempre avuto il proprio ideale.

E se vogliamo parlare di onestà, la classe dirigente di un tempo non era certo molto meglio: basti pensare a come è stata go-vernata l'Italia dal dopoguerra a oggi.

Insomma, in complesso non vedo oggi quel grande declino di cui parlano, e i momenti di formazione politica non man-cano, neppure oggi.

C'è poi un altro aspetto da valutare: i dirigenti di partito e i leader politici devo-no interpretare le idee della politica por-tando avanti gli ideali di destra o di sini-stra.

A questo proposito credo che anche chi ci governa abbia l'obbligo di portare avanti i propri ideali po-litici: per questo non condivido la scelta fat-ta da Perri di mantene-re alle posizioni di po-tere alcuni esponenti nominati dai suoi pre-decessori, come acca-duto per Augusto Galli,

Franco Albertoni, Angela Cauzzi o Paolo Bodini. Le nomine devono essere politi-che e non basate sulle competenze. Altri-menti finiremo per essere governati da tecnici, un sistema che abbiamo già visto quali danni può fare: l'esempio del gover-no Monti è emblematico.

In conclusione, penso sia sbagliato pensare di raccogliere in un unico movi-mento gente di diversa estrazione politi-ca, perché verrebbero meno gli ideali che caratterizzano ogni partito».

C

Dal 15 ottobre scatteranno le norme antismog previste da Regione Lombardia, che reste-ranno in vigore fino al 15 aprile. La normativa prevede il fermo di alcuni veicoli, e in particolare dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, non possono circo-

lare: gli autoveicoli a benzina Euro 0, gli autoveicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel. Per quan-to riguarda i motoveicoli e ciclo-motori a due tempi Euro 0, non potranno invece circolare dal lunedì alla domenica tutto il giorno.

Roberto Vitali: «I partiti continuano a essere bloccati nelle loro consuetudini, e sono incapaci di essere al passo con i tempi»

«Basta con i governitecnici: le nomine devono

essere politiche e non basate sulle competenze»

«Il “partito dei sindaci”? Non mi convince»Il nostro sistema è marcio. Formigoni avrebbe dovuto dimettersi, in nessun altro paese questa situazione sarebbe tollerata

CremonaSabato 13 Ottobre 20126

Ritorna per l’anno scolastico 2012-2013 il Progetto Indoor, finalizzato alla prevenzione delle dipendenze da sostanze legali ed illegali e rivolto al biennio delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti di formazione professionale della città. L’attività di pre-venzione che l’Amministrazione comunale, insieme agli altri partner coinvolti, ha ritenuto di portare avanti riguarda in modo specifico l’abuso di sostanze legali,

quali ad esempio l’alcool ed il fumo, e l’uso di sostan-ze stupefacenti e quindi non è finalizzata alla generica prevenzione delle situazioni di disagio adolescenziale. In tal modo essa si colloca tra l’idea della prevenzione primaria, finalizzata ad evitare l’accesso e l’iniziazione all’uso delle sostanze, e quella di prevenzione secon-daria, finalizzata alla diagnosi precoce ed alla riduzio-ne dei rischi correlati all’abuso.

Prevenzione delle dipendenze, torna il progetto IndoorNorme antismog in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile

Page 7: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Michele Scolari

anno suscitato una pioggia di reazioni polemiche e preoccupate gli esiti della votazione con la quale gio-vedì il Consiglio di ammini-

strazione dell’Ato (Ambito territoriale ottimale per la gestione del servizio idrico integrato), accelerando notevol-mente l’iter della procedura, ha appro-vato il modello di gestione per il servizio idrico attraverso una società a capitale misto. Dopo i voti a favore di Denti, Bordi e Rastelli (assente Cavenaghi; astenuto e in dissenso sul punto all’or-dine del giorno il sindaco Cavalli di Ro-manengo) e dopo il “sì” che ha sancito l’ingresso dei privati nella futura società unica, sono molte le reazioni del terri-torio che parlano di rabbia, sgomento ed incredulità. Ci si ribella alla logica di quella che il Comitato per l’Acqua Pub-blica bolla, senza mezzi termini, come «l’arroganza del potere innamorato di se stesso». Troppi sarebbero i partico-lari oscuri in un colpo di mano che i cittadini del Comitato avevano sospet-tato, già la scorsa settimana, tra le mosse possibili del Cda.

A cominciare dalla modalità d’inseri-mento del “Piano d’ambito” nell’ordine del giorno, «comunicato solamente giovedì mattina a distanza di una setti-mana dalla convocazione del Cda», osserva il consigliere provinciale Giu-seppe Torchio: accelerazione sulla quale, oltre all’ira del sindaco Cavalli (che ha abbandonato il consiglio in se-gno di protesta), si allunga l’ombra della situazione del Pirellone e delle «difficoltà che potrebbero insorgere in tale sede per la sua approvazione fina-le, soprattutto di fronte all’ipotesi di in-gresso dei privati nella gestione», pro-segue Torchio, che pone l’accento so-prattutto sulla «sorprendente» adozio-ne del Piano senza l’approvazione dell’Assemblea dei Sindaci, paventan-do per questi ultimi l’ennesima beffa «con la bestiale ed immotivata forzatu-ra del silenzio assenso». Il rinvio

dell’adozione era infatti stato richiesto più volte dai primi cittadini «per la ne-cessaria rettifica in diminuzione, stante l’entità ritenuta del tutto eccessiva de-gli investimenti previsti, con depuratori posti anche in casolari e frazioni di al-cune decine di abitanti», sottolinea Torchio (a dicembre 2011 i Comuni chiesero al Cda Aato di ritirare la deli-bera sulla società mista, con una ri-chiesta sostenuta da una maggioranza schiacciante di 112 sì su 115). Specifi-ca a proposito Giampiero Carotti, del Comitato: «la legge lombarda prevede che il piano d'ambito (giustamente) sia approvato con la maggio-ranza dei voti, cioè ci vuo-le la maggioranza dei sì. E’ chiaro che la trappola del silenzio-assenso può tentare di aggirare la co-sa, ma resta sul tappeto, pesante come un maci-gno, un piano d'ambito che è stato più volte discusso e non ha mai ricevuto neppure un voto a favore. Per contro, una pronuncia quasi unani-me dei sindaci che ne chiedevano il ri-tiro. Se ci fossero due votazioni contra-stanti dei sindaci la questione della in-certezza o disinteresse dei sindaci si potrebbe porre. Ma gli unici voti che ha

ricevuto questo piano d'ambito sono stati negativi».

In prima linea con il consigliere di Spineda si sono schierati Partito De-mocratico e Sinistra Ecologia e Libertà. Titta Magnoli, segretario provinciale del Pd, definisce «un vero e proprio golpe nonché una sconfessione non solo dei referendum ma di tutto il per-corso seguito in questi mesi con i sin-daci. Un atto che violenta il territorio, fatto sotto la fretta e la paura di quanto sta accadendo in Regione Lombardia. Una vera vergogna opera di un centro desta allo sbando totale». Un «colpo di

mano» al quale, secondo Maura Ruggeri, «si è re-so partecipe anche l’as-sessore comunale Fran-cesco Bordi, e soprattutto tradendo la volontà popo-lare chiaramente espres-sa attraverso l'esito del referendum per l'acqua

pubblica e azzerando il percorso di partecipazione portato avanti con l’as-semblea dei sindaci del territorio». As-semblea che, osserva Gabriele Piaz-zoni di Sel, «si è più volte chiaramente espressa per la società unica di natura pubblica, ma anche nei confronti della volontà dei cittadini così manifesta-

mente espressa nei referendum», con-dannando duramente «la modalità da “furbetti del quartierino” usata dagli uomini di Salini, per tentare di ottenere la privatizzazione del servizio idrico prima che gli scandali giudiziari travol-gano la giunta Formigoni». Contro le stesse modalità «scorrette e furbe-sche» si schiera anche il consigliere provinciale del Pd Andrea Virgilio, ri-marcando «la schizofrenia di un’ammi-nistrazione che sul riordino delle pro-vince e sulle gestione associate, richia-ma con convinzione alla condivisione, mentre invece sul futuro del servizio idrico ci ha abituati a vere e proprie imboscate».

Immediata la replica dell’assessore all’ambiente Francesco Bordi, che si smarca dalle polemiche ponendo l’ac-cento sulla scarsità di tempo a disposi-zione: «Si rischiano sanzioni europee se non partono i lavori, e di lavori ce ne sono molti: per i depuratori, per elimi-nare gli sprechi e per migliorare la qua-lità. Ma le banche non concedono i fi-nanziamenti ai Comuni, alcuni dei qua-li già li hanno chiesti. Il pubblico non ha le risorse sufficienti per questo sforzo e la scelta che abbiamo fatto si è rivelata l’unica via d’uscita possibile a questa impasse».

L’assessore Bordi si smarca: «Era l’unica soluzione possibile. Ci sono lavori necessari che il pubblico non può sostenere»

HL’ira delle opposizioni: «Classe dirigente ormai allo sbando». Torchio: «L’ennesima prova muscolare del Cda». Magnoli (Pd): «Un golpe»

«E’ l’arroganza del potere innamorato

di sé stesso»

Cremona Sabato 13 Ottobre 20127

Acqua, forte protesta per il “sì” alla società mista

«Siamo stati ingenui». Nella nota diffusa ieri dal Comitato Acqua Pubblica cremonese si legge tutta l’amarezza per «lo squallore in cui questi indegni rappresentanti delle isti-tuzioni gettano definitivamente la politica cremonese e lombarda. Salini non avrebbe mai rinunciato ad ottenere il suo scopo, ov-vero: privatizzare l’acqua. Combattere è dif-ficile. Combattere obbliga sempre a guar-darsi dentro per scoprire dove prendere la forza. Il presidente Salini la forza ce l'ha. Gliel’ha conferita chi lo ha votato: tantissima gente, che va rispettata perché ha votato in piena coscienza. Altra forza gli deriva dal pieno e costante appoggio del presidente Formigoni, il cui potere in Lombardia si fon-da su basi solide. E sempre più note. Ma il rispetto non può andare in una sola direzio-ne. Chi decide di privatizzare l'acqua oggi (Italia, 2012) non ha alcun rispetto di quegli stessi elettori. Poiché è evidente che se la maggioranza assoluta dei cremonesi vota sì per l'acqua pubblica, tanti di quei sì sono stati tracciati da elettori di centro-destra. Chi ripropone la privatizzazione finalmente getta la maschera — e di questo dobbiamo essergli grati — e con una pernacchia irride i tanti sindaci che avevano creduto alla vo-lontà reale di “dialogo”. Nessun rispetto per la democrazia o per le regole, ma questo non è una novità e oggi in Italia parlare di regole significa quasi fare dell'umorismo. Per fortuna la magistratura ha scarso senso dell’umorismo. Avremmo una gran voglia di urlare. E di prendercela con i tanti che hanno voltato la testa in questi mesi ed anni, che ci hanno ignorati, che non hanno combattuto con noi. Ma non faremo questo errore, per-ché abbiamo imparato che le lotte si fanno insieme. E’ il momento di buttarli fuori e ri-prendere dalle loro mani la nostra acqua e la nostra dignità, oltre i colori politici».

«Ma la via per mantenere il pubblico c’è»Quali i rischi per i cittadini (rischi politi-

ci, economici e ambientali) a fronte di una gestione (semi)privatizzata del servizio idrico?

«Prima ancora del portafoglio e dell’am-biente c’è un rischio “democrazia”: leggen-do le reazioni scritte e online, i cittadini - il 40% che non va a votare e quelli che anco-ra ci vanno - non perdoneranno lo spudora-to tradimento del volere popolare. Formigo-ni ed i suoi giullari cremonesi hanno più di un semplice raffreddore: per questo a Cremo-na, con connivenze fino a ieri impensabili, si accelerano processi devastanti, si conferi-scono le proprietà immobiliari della Provin-cia, facendoci pagare l’affitto per i palazzi usati dall’Ente, si vogliono fare appartamen-ti nelle caserme dei Carabinieri - e presto succederà anche per il Comune - e si cede ai privati l’acqua pubblica. Dall’unità d’Italia in poi questo non s’era mai verificato. Voglia-mo fare la provincia con Lodi, dove l’acqua è rimasta pubblica e con Mantova, dove non si cedono le proprietà dell’Ente. Ma con quale coordinamento? I cittadini, come ovunque s’è privatizzato, pagheranno di più e non ho mai trovato gente di buon cuore che entrasse in società per spirito francescano e mossa dalla cari-tà. E in tutta Europa, Francia e Germania in testa, le ammini-strazioni locali lavorano per riprendersi la gestione del ciclo dell’acqua, non penso perché frau Angela Merkel è comunista. Al rischio del “trasfor-mismo”, che in Italia impera dai tempi di Depretis, si aggiunge la cronica difficoltà

della macchina dei controlli della qualità dei servizi erogati, non solo a livello tariffario ma anche a livello ambientale ed il rischio di per-dere di vista gli interessi comuni in cambio del business dei privati».

L’assessore Bordi giustifica la scelta come «l'unica via percorribile perché c’è poco tempo: si rischiano sanzioni europee se non partono i lavori, e ce ne sono molti. E le banche non danno i finanzia-menti ai Comuni, alcuni dei quali già lo hanno chiesto».

Non esiste una via alternativa?«In questi mesi il Comune di Cremona ha

fornito quattro diverse versioni in materia idrica. Intanto, per responsabilità della pre-

cedente amministrazione sono stati scarica-ti 40 milioni per l’acquisto delle fogne sulla groppa di Aem e da Aem alla costituenda società unica. Ma non risulta, invece, che Cremona abbia chiesto una riduzione del faraonico piano di investimenti dell’Aato: se continuiamo ad alzare l’asticella non trovere-mo nessuno in grado di fare il salto ma se l’abbassiamo al livello delle esigenze reali di una società in declino industriale ed econo-mico troveremo le risorse. Non mi risulta che Cassa Depositi e Prestiti e Banche, locali e non, neghino i finanziamenti a fronte di entrate certe o “captive” come le bollette dell’acqua. Tra l’altro, a breve, Padania Acque potrà aggiungere 3 milioni di finanzia-mento derivanti dalla mancata correspon-sione dei dividendi ai soci generando inve-stimenti potenziali di 15-20 volte superiori. Comunque i ricorsi alla Magistratura prean-nunciati dal Comitato per l’Acqua Pubblica, uniti al blocco della decisione adottata da un direttivo Aato che non rappresenta la stra-grande maggioranza dei Comuni e dei citta-dini e che, necessariamente dovrà essere revocato, a cui si aggiunga la salute precaria di Formigoni, obbligheranno, certamente, ad adottare la soluzione qui indicata e che da tempo proponiamo a sordi che non vogliono sentire. Peraltro Aato e Provincia hanno pagato consulenze profumatissime allo stu-dio Sciumé, Guffanti e Associati di Milano che è referente italiano della multinazionale francese Suez-Gaz de France e la proposta per la gestione pubblica non e' mai giunta a destinazione. Esiste solo l'ipotesi privata, condita in tutte le salse».

mi.sco.

«La democrazia e la rappresentanza del territorio sono concet-ti semplici ma basilari. Quando si saltano questi assiomi significa che siamo caduti estremamente in basso - commenta Carmine Lazzarini, sindaco di Castelverde. - Tutta la dinamica dell’inseri-mento del Piano d’Ambito all’ultimo momento nell’ordine del gior-no induce ad un giudizio estremamente negativo dal punto di vista dell’etica politica. E una delusione è stato anche constatare il comportamento del Comune di Cremona, il cui sindaco Perri aveva assicurato la volontà di mantenere pubblico il servizio».

«Gli effetti e i benefici del pubblico devono essere tenuti in con-siderazione. - spiega Giuseppe Superti, sindaco di Vescovato. - Non si può perdere altro tempo: se il pubblico ha delle potenziali-tà, vanno sfruttate. Ma il nodo della questione, a mio avviso, non è tanto, o solamente, di natura politica bensì amministrativa. Riguarda la profonda preparazione e competenza in materia che dovrebbero avere quei due o tre sindaci inseriti nel c.d.a. per poter essere in grado di affrontare le scelte dell’amministratore delega-to. Questo è, a mio avviso, il perno attorno al quale ruota tutta la questione. Lì è il vero controllo, che permetterebbe anche di man-tenere basse le tariffe e non gravare costi».

I sIndacI del terrItorIo

comitato acqua pubblica

Da sinistra in senso antiorario: Titta Magnoli (Pd), Maura Ruggeri (Pd),Andrea Virgilio (Pd) e Gabriele Piazzoni (Sel)

Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio

torchIo

«Non mi risulta che le banche

neghino i prestiti»

Virgilio (Pd):«Amministrazione

schizofrenica»Virgilio (Pd):

«Amministrazioneschizofrenica»

COMUNE DI SESTO ED UNITIProvincia di Cremona

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIOai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 2 della L.R. n° 12 del 11.03.2005 e ss. mm. ii., rende noto che con propria Determi-nazione ha dato avvio al procedimento relativo alla Variante del Piano di Governo del Territorio.Chiunque abbia interesse, anche per la tutela di interessi diffusi, può presentare, entro le ore 12.00 del 03.11.2012, le proprie proposte.

Sesto ed Uniti, 13.10.2012

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO f.to arch. Valeria Rizzi

Page 8: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Michele Scolari

asta un clic»: è la formula più diffusa nelle nuove frontiere del commercio al dettaglio, a testimonianza che acquistare o fare ope-

razioni bancarie online è sempre più facile: con tante le possibilità di risparmio, tanti i benefici, ma anche non poche insidie. L’obiettivo pri-mario dei possibili truffatori è ga-rantirsi in modo illecito l’accesso a quelle operazioni bancarie che so-no disponibili via web, spesso sfruttando la buona fede di quegli utenti che sono invece regolarmen-te accreditati ad usufruirne.

Ormai su internet si può compra-re di tutto, dalle scarpe agli spazzo-lini da denti, dai dischi agli indu-menti, dai cosmetici alla manodo-pera (con spesso il vantaggio di poter trovare anche articoli che ne-gli esercizi commerciali non virtuali risulterebbero ormai fuori commer-cio). Ma tra le categorie di consumo più acquistate non mancano risto-razione, beauty & wellness, viaggi, tecnologia e casalinghi. E, almeno dai dati statistici, la clientela sem-brerebbe composta so-prattutto da donne, molte di esse laureate, con un’età tra i 25 e 44 anni ed impegnate a tempo pieno, con un reddito medio che si aggira sui 40mila euro l’anno.

«Ma si risparmia davvero acqui-stando sui questi siti? Sicuramente, va detto che rappresentano un buon escamotage commerciale per acce-dere a sconti davvero privilegiate (tra il 30 e il 60 % con punte dell’80 %) - spiegano dall’Unione Nazionale Consumatori - ma, d’altra parte, non mancano gli inconvenienti: ogni giorno, ai nostri sportelli giungono le segnalazioni dei consumatori che denunciano difficoltà nell’utilizzare il coupon prima della scadenza, pro-

blemi di prenotazione e ritardi nel ricevere la merce acquistata. Ovvia-mente, non occorre certo abbando-nare l’e-commerce, ma semmai se-guire alcuni semplici accorgimenti: ad esempio non affidarsi semplice-mente al sito del gruppo d’acquisto su cui si sta acquistando, ma con-tattare la singola struttura cui si fa riferimento (se si tratta ad esempio

di un centro benessere, un trattamento estetico o una cena al ristoran-te); anche una ricerca sui forum che raccolgo-no le recensioni dei clienti può essere uti-le».

Assieme all’e-com-merce, un’altro settore assai colpito dalle incursioni dei cyber-pirati è l’home banking: il servizio che per-mette l’accesso ai conti correnti accesi presso le banche operando da postazione remota. Secondo l’Abi, i clienti principali che usano l’home banking via internet sono i giovani (oltre un terzo ha meno di 35 anni), ma negli ultimi tempi la categoria che ha registrato crescite più rilevanti è stata quella tra i 55 e i 64 anni, tanto che adesso due cor-

rentisti online su cinque hanno più di 45 anni (e il 5% ne ha più di 65). In questo settore ultimamente è assai diffusa la tecnica con la quale i pirati informatici creano siti ibridi di istituti di credito più o meno noti, indirizzandovi poi i clienti con mail fasulle. Uno dei casi più eclatanti di quest’anno si è registrato a Milano, scoperto all’inizio dell’estate dalla Questura: le indagini si sono chiuse con l’inse-rimento nel registro de-gli indagati di ben 40 persone, responsabili di una mega truffa onli-ne nella quale, grazie al phishing, sono riusciti a sottrarre centinaia di migliaia di euro con falsi siti di ho-me banking. A Cremona l’ultimo caso si è avuto all’inizio di settem-bre, quando un imprenditore si è trovato il conto “alleggerito” di qua-si 2mila euro (e stava per essere derubato di altri 1.600). In quest’ul-timo caso, la pista conduceva alla criminalità dell’Europa orientale, piuttosto attiva nell’ambito del cyber-crime.

Ma i settori nel mirino del phi-shing si stanno allargando. Sempre

più spesso vengono attaccati an-che gli utenti dei portali di servizio della telefonia fissa e mobile. E non è raro neppure imbattersi in false offerte di lavoro, riconoscibili ri-spetto a quelle “vere” per il fatto di contenere richieste “strane”, come il numero di conto corrente o altri dati personali. Infine, vere e proprie strategie di phishing sono in atto anche attraverso i social network, soprattutto Facebook, con l'intento di carpire all'utente informazioni ri-servate e credenziali di accesso al servizio. I nuovi messaggi di phi-shing arrivano via email con l’esca di un improbabile aggiornamento (“Facebook account update”, “New login system” e “Facebook update tool”) e sono identici agli inviti ufficiali.

L’Unione Europea si è attivata per elaborare una risposta alla pi-rateria informatica: il Comitato per le Libertà Civili del Parlamento Eu-ropeo ha infatti approvato una pro-posta legislativa per allargare la definizione di cybercrimini e stabili-re pene più severe (punibile anche il possesso di dispositivi destinati all’hacking). E il 2013 vedrà la na-

scita dell’European Cybercrime Centre (EC3), centro operati-vo con sede in Olanda, dove si sfrutterà la se-de dell’Europol (agen-zia anticrimine dell’Ue) dell’Aia. Il centro sarà indirizzato verso la

parte operativa della lotta ai pirati virtuali e sarà supervisionato da esperti provenienti dai più svariati ambiti, pronti a mettere la loro esperienza al servizio della giusti-zia. «Occorre ricordare però - ha sottolineato Cecilia Malmstrom, Commissaria Ue per gli affari inter-ni - che per combattere questo fenomeno è indispensabile una costante sinergia non solo tra for-ze dell’ordine di vari paesi, ma an-che tra vittime (aziende o persone

Phishing Aumentano i reati informatici, che colpiscono in tutte le direzioni e in più ambiti

B

CremonaMercoledì 13 Ottobre 20128

Il web: un ambiente con molte insidie

«Siti fasulli percarpire le password

di accesso»

“Home Banking” il servizio più

soggetto al phishing

Nella mattinata del 9 ottobre scorso i Finanzieri di Cremona hanno sequestra-to 21 imbarcazioni private, ormeggiate abusivamente lungo la riva del Po nel Comune di Spinadesco. Nel corso di pattugliamenti lungo l’asta del fiume i militari del Servizio Navale della Compa-gnia di Cremona hanno rilevato la pre-senza di diverse unità da diporto, alcune dotate di motore fuoribordo e con una lunghezza variabile dai quattro agli otto metri di lunghezza, assicurate alla riva in

località “Manola” con catene e cavi e senza alcuna indicazione di un’eventua-le concessione governativa.Rilevata la posizione degli ormeggi, è stato verifi-cato se presso l’Agenzia interregionale del Fuime Po – Ufficio Gestione Naviga-zione Lombarda di Cremona, Autorità demaniale per la Regione Lombardia, risultassero corrisposti i canoni annuali per l’occupazione del Demanio Idrovia-rio previsti dalla Legge Regionale Lom-bardia n. 6 del 4 aprile 2012. Alla rispo-

sta negativa le Fiamme Gialle sono tor-nate sul posto accompagnate dai fun-zionari dell’Agenzia cui hanno conse-gnato in giudiziale custodia le imbarca-zioni risultate in infrazione, dopo aver elevato altrettanti verbali di sequestro contro ignoti perché nessun natante ri-portava indicazioni utili per identificarne i proprietari. L’attività della Guardia di Finanza non è passata inosservata in quanto durante le operazioni di rimozio-ne si è radunata lungo la riva una picco-

la folla di curiosi. I proprietari, se vorran-no rientrare in possesso delle imbarca-zioni, dovranno presentarsi presso gli uffici dell’A.I.P.O., in Cremona, via Car-nevali nr. 7, per pagare i canoni evasi (pari ad euro 14,35 al mq. e per un im-porto non inferiore ad euro 130,27) rad-doppiati a titolo di penale, la sanzione amministrativa per l’occupazione abusi-va del Demanio Idroviario (per un impor-to di euro 120,00) nonché le spese di ri-mozione e di custodia dei natanti.

Ormeggi abusivi lungo il Po, sequestrate 21 imbarcazioniguardia di finanza Operazione dei militari del Servizio Navale nel Comune di Spinadesco

1) Installa e mantieni aggiornati software di protezione (antivirus e antispyware) ed effettua delle scansioni periodiche. Aggiorna costante-mente il sistema operativo e gli applicativi del computer, installando solo gli aggiornamenti uf-ficiali disponibili sui siti delle aziende produttrici;

2) Proteggi il traffico in entrata e in uscita dal computer con programmi di filtraggio del flusso di dati (firewall);

3) Durante la navigazione in internet, non permettere attività da remoto non autorizzate e acconsentire solo all’installazione di programmi di cui è possibile verificare la provenienza;

4) Fai attenzione a qualsiasi modifica improv-visa delle impostazioni di sistema o ad eventuali peggioramenti delle prestazioni generali (rallen-tamenti, apertura di finestre non richieste, ecc.) che possono indicare infezioni sospette;

5) Verifica l’autenticità della connessione con la tua banca, controllando con attenzione il nome del sito nella barra di navigazione. Se è presente, “clicca” due volte sull’icona del lucchetto (o della chiave) nella finestra di navigazione e verifica la correttezza dei dati che vengono visualizzati;

6) Diffida di qualunque richiesta di dati relativi a carte di pagamento, chiavi di accesso all’ho-me banking o altre informazioni personali. La tua banca non ti chiederà mai queste informazioni via email;

7) Per connettersi al sito della tua banca, scrivi direttamente l’indirizzo nella barra di navi-gazione. Non cliccare su link presenti in email sospette che potrebbero condurti a siti contraf-fatti, molto simili all’originale;

8) Controlla regolarmente le movimentazioni del tuo conto corrente per assicurarti che le transazioni riportate siano quelle realmente ef-fettuate;

9) Diffida di qualsiasi messaggio (di posta elettronica, siti web, contatti di instant messa-ging, chat o peer-to-peer) ti inviti a scaricare programmi o documenti dei quali ignori la pro-venienza;

10) Fai attenzione ad eventuali anomalie ri-spetto alle abituali modalità con cui ti viene ri-chiesto l’inserimento dei dati personali sul tuo sito di home banking.

Acquisti sicuri on line: il decAlOgO

Page 9: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Sergio Cuti

a Lega ha salvato For-migoni. Che già da alcu-ni giorni aveva messo a punto questo piano, ac-cettato giovedì anche

dal leader dei leghisti Roberto Maroni, e dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, con la benedi-zione di Silvio Berlusconi: azze-ramento della giunta del Pirello-ne e nascita di un governo più snello. La prima parte del piano è già stata rea-lizzata: dopo giorni di grande nervosismo, mercoledì sera gli assessori del Caroc-cio si sono dimessi in blocco, mentre quelli del Pdl hanno offerto le loro dimissioni a Formigoni. Questa è la situazio-ne mentre scriviamo.

Ma al centro del dibattito e delle polemiche c’è il comporta-mento della Lega. Ancora mer-

coledì, Matteo Salvini, segreta-rio dei lumbard, aveva detto chiaro e tondo che il Governato-re non sarebbe arrivato a fine le-gislatura. Giovedì, dopo l’incon-tro a tre Maroni-Alfano-Formigo-ni, tutto è cambiato.

Mutano le interpretazioni, ma i fatti restano tali. Maroni ha con-fermato la sua fiducia in Formi-goni, e nella conferenza stampa successiva ai vari abboccamenti

che si sono succe-duti nella capitale il segretario del Car-roccio ha negato di avere chiesto e pre-teso le elezioni in Lombardia ad aprile 2013, quando si vo-terà anche per le po-

litiche. Il Governatore, dunque, rimarrà in sella fino al 2015? Diffi-cile dirlo, ma difficile anche che questa prospettiva si realizzi.

Si parla, infatti, di tregua. I le-ghisti non hanno staccato la spi-na perché non disperano di ve-

dere un loro candidato sulla pol-trona di presidente al Pirellone quando succederà che i lombadi verranno chiamati alle urne. E questo può accadere prima del 2015. Quindi, il progetto più semplice da realizzare - se non si voleva mandare all’aria il gover-no regionale – era proprio quello di azzerare la giunta e di proce-dere a un rimpasto. Con dentro, molto probabilmente, assessori tutti nuovi (ed è per questo che, si dice, Gianni Rossoni, asses-sore all’Occupazio-ne e alle Politiche del Lavoro, potrebbe non entrare stavolta nella stanza dei bot-toni).

Dal centrosinistra si dice che è finita a tarrallucci e vino, e che Maroni è subalterno a For-migoni. Durissimo è il commento di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, un’opinione la sua che è conviva da tutto il gruppo dei democratici di sini-stra a Pirellone. «La situazione

non è più tollerabile. Dopo il ca-so dell’arresto dell’assessore Zambetti, Formigoni non può più fare finta di niente. E’ giusto andare subito alle elezioni e staccare la spina a una giunta ormai troppo compromessa» ha commentato.

«Le nostre dimissioni sono già sul tavolo» ha anunciato. «Abbiamo deciso, per protesta, di disertare le commissioni con-siliari. Ora facciamo appello al senso di responsabilità della Le-

ga Nord e le chie-diamo di unirsi a noi, consiglieri di opposizione, al fine di raggiungere il nu-mero dei 41 dimis-sionari necessari a far cadere il Consi-gl io regionale e

quindi andare al voto quanto prima».

Per il consigliere del Pd «c’è assolutamente bisogno di un nuovo governo e di andare a un ricambio della classe dirigente. Resistere in queste condizioni significa non volere il bene della Lombardia e ai lombardi».

Maroni l’ha pensata diversa-mente. Chi ancora credeva nella volontà della Lega di far cadere Formigoni, ha dovuto ricredersi. La Lega ha sospinto il Governa-tore ad andare avanti. Forse perché la Lega pensa che una crisi istituzionale dentro una cri-si economica gravissima po-trebbe creare più problemi che vantaggi a famiglie e imprendi-tori. Cero è che il Carroccio, l’unico che può tenere in vita il governo regionale, ora può, più di prima, condizionare «politica-mente» Formigoni. Il quale ha ringraziato Maroni «per il gesto di responsabilità».

L’indignazione di Agostino Alloni: «Le nostre dimissioni sono già sul tavolo»

L

Nel corso dell'ultima edizio-ne della settimana "Diversamen-te Uguali", organizzata dalla Coop Sociale Agropolis, e dedicata allo sport per atleti abili a modo loro, il calcio per non vedenti ha avuto un ruolo primario.

A maggio la Cittadella dello Sport "Giovanni Arvedi", dell'Us Cremonese, aveva, infatti, ospita-to una pattuglia di calciatori non vedenti ed ipovedenti, provenienti da molte località dello Stivale, al-lenati dal tecnico del Liguria Cal-cio, Giancarlo Di Malta, che, con la dimostrazione, voleva suscita-re interesse per questa discipli-na in crescita. Tra i presenti alla

Due Giorni dimostrativa, il tecni-co di Atletica-Mente Aics, Mauri-zio Bonioli, che, immediatamente, entusiasta, si era messo a dispo-sizione per l'avvio della sperimen-tazione calcistica.

In successivi incontri, l'Unio-ne italiana ciechi ed ipovedenti di Cremona, la Coop Agropolis, l'Ai-cs provinciale e l'Asd Dinamo Zai-st, oltre al Liguria Calcio, hanno dato la loro piena disponibilità al tentativo di realizzare una “Scuola Calcio per non vedenti” del Nord Italia a Cremona.

Nei giorni 20 e 21 ottobre, presso gli impianti della Asd Di-namo Zaist, via Fatebenefratelli a

Cremona, i tecnici Di Malta e Bo-nioli riprenderanno il discorso ini-ziato a maggio e proseguito nel mese di luglio in uno stage esti-vo per giovani calciatori, nel cor-so del quale Maurizio Bonioli ha allenato un ragazzino non veden-te milanese insieme agli altri cal-ciatori normodotati partecipan-ti al ritiro.

Dell'iniziativa cremonese è stata adeguatamente informata dell'Uici Lombardia che si rende-rà parte attiva nel coinvolgere le altre Unioni del Nord Italia per re-alizzare la Scuola Calcio perma-nente per Non Vedenti della Città del Torrazzo.

Ritiro il 20 e 21 ottobre presso gli impianti della Dinamo ZaistUna scuola di calcio per non vedenti

Territorio Mercoledì 13 Ottobre 20129

La Lega ha salvato Formigoni Resterà in sella fino al 2015?

«Serve un ricambio della classe dirigente»

Il Carroccio vuole la presidenzadel Pirellone

Sono ore di incertez-za per la Lega Nord. Oggi (sabato, Ndr) si ri-unirà a Milano, il consi-glio federale. Una sedu-ta straordinaria nella quale Roberto Maroni e i suoi dovranno valutare la proposta di nuova giunta guidata da Ro-b e r t o F o r m i g o n i . L’ipotesi più accreditata è quella di un esecutivo a 8 composto da due leghisti e sei pidiellini. Un vero rompicapo la composizione della nuova giunta. Se in casa del Carroccio sembra prevalere l’ipotesi di una riconferma di due pezzi da novanta come Andrea Gibelli, ex vice presidente e asses-sore alle attività produttive, e Giulio De Capitani, assesso-re all’agricoltura, in casa Pdl le cose sembrano essere un po’ più complicate.

I sei assessorati restanti, infatti, andrebbero ripartiti all’interno del partito dei berlusconiani che fatica però a trovare un quadra che soddisfi l’equilibrio tra l’area laica e l’area che fa capo a Comunione e Liberazione. Un enigma per Roberto Formigoni, che è riuscito sì, a convincere la Lega a deporre le armi e trattare una pace, ma che rischia di costringerlo a scelte infelici che poco sanno di rinnova-mento. In casa Lega l’aria è, nonostante tutto, molto tesa. Non si sprecano i commenti negativi della base nei con-fronti della scelta di continuare. I leghisti avrebbero voluto una presa di distanza forte e decisa da Formigoni. Ma Ro-berto Maroni ha deciso per una soluzione più soft. Azzera-mento della giunta e nuova agenda politica.

Il programma cui dovrà attenersi nei prossimi mesi la nuo-va giunta avrà come temi principali la rifor-ma della legge eletto-rale per l’eliminazione del listino bloccato, il welfare, la sanità e so-prattutto il tema delle autonomie, tanto caro alla Lega Nord. L’ipo-tesi più accreditata tra i corridoi di Regione Lombardia dice che la vera intenzione sia di chiudere le partite più

importanti come l’Expo 2015 ed il bilancio, per poter poi lasciare definitivamente il Pirellone ed andare al voto in primavera. Bocche cucite in casa Carroccio. Andrea Gibel-li da 48 ore preferisce non commentare. Lui si ritiene ex assessore ed ex vice presidente, sino ad ordine contrario. «Oggi ci sarà la riunione del consiglio federale» spiega il segretario cittadino Dino Losa. «Preferisco non dire nulla fino a che non sarà terminato. Vedremo quello che si discu-terà. E le decisioni che verranno prese».

I leghisti cremaschi si dividono equamente tra chi avrebbe voluto un taglio netto dei rapporti con il Pdl e quindi la fine della alleanza e chi invece sostiene la scelta di Maroni nel voler continuare per salvare il salvabile. Nel consiglio federale, che, lo ricordiamo, è il massimo organo direttivo del movimento leghista, questa mattina verranno discusse priorità ed accordi, ma soprattutto verrà fatto il punto della situazione. Roberto Maroni chiederà ai suoi colonnelli quali sono gli umori del movimento rispetto alla strada intrapresa.

Michela Bettinelli Rossi

L’ipotesi: otto assessori, di cui solo due del

Carroccio e sei del Pdl

il rimpasto

la ViCENDaE’ stato arrestato in casa sua, all’al-

ba di giovedì scorso, nell’apparta-mento che sta sopra il ristorante di cui titolare è la moglie. Per Valentino Gi-sana, 39 anni, che lavora nella struttu-ra, si sono aperte le porte del carcere di Opera. Con l’accusa di estersione e concorso esterno in associazione ma-fiosa e del possesso di due pistole. E’ entrato nel gorgo dello tsunami pro-vocato da Domenico Zambetti, ex assessore re-gionale alla Casa, accusato di avere comprato 4mila voti dalla ‘ndrangheta, e precisamente dal clan Grillo-Mancuso, lo stesso con il quale è entra-

to in contatto Gisana. Come mai? Secondo l’accusa, l’uomo sarebbe stato avvicinato da un personaggio che gli fa capire che vuole il pizzo. Altrimenti… Gisana, non si sa per quali vie, si sarebbe rivolto all’ndran-gheta perché lo liberi dall’estorsore. I carabinieri lo seguono. L’uomo si sa-rebbe incontrato varie volte con il po-tente clan calabrese. Quali “favori”

avrebbe fatto o sarebbe stato costretto a fare alla mafia calabrese? E le pistole che teneva in casa, a chi appartenevano? Gli investigatori stanno cer-cando di rispondere a queste domande.

Ristoratore arrestato in casa propria

Roberto Formigoni Roberto Maroni

Agostino Alloni Gianni Rossoni

Andrea Gibelli

Dino Losa

Domenico Zambetti

Page 10: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Michela Bettinelli Rossi

a quando non è più assessore, Simone Beretta, appare più rilassato. Si presta al-le schermaglie dialet-

tiche sorridendo. Giocherella con una penna e ribatte punto su punto alle critiche degli av-versari politici. Solo quando si tocca il tema della legittimità delle convenzioni stipulate dalla passata amministrazione, si fa serio. «La convenzione con Bri-ganti del 2011? Che Alloni alzi il telefono e chieda alla struttura. Noi, abbiamo fatto tutto con tra-sparenza. Sempre» puntualizza l’ex assessore Beretta.

Alloni l’ha accusata di fare un’opposizione poco costrut-tiva. Cosa replica?

«La cosa mi lascia tranquillo. Per Alloni è naturalmente in-sopportabile che esista l’opposi-zione. Il nodo è che questo si-gnore sembra mancare di fonda-mentali per saper leggere criti-camente, guardando un po’ lon-tano, le osservazioni che muovo rispetto ai tanti temi troppo pa-sticciati messi in campo in que-sti primi mesi dalla giunta di sini-stra. O, che mette in campo pure lui come ad esempio la bat-taglia su una pseudo provincia tra il Cremasco, il Lodigiano e il Trevigliese che non ha le gambe

per camminare. Fantasie che al-la fine allontanano il politico e la politica dal sentire comune».

Alla fine l’interpellanza su Palabertoni e soprattutto que-stione Bertolotti, con 40 do-mande… la farà?

«Certo! (sorride ndr) Sono 39 domande e le ho già protocollate con un’interpellanza».

E sulla convenzione del 2011 con Briganti? Alloni ha sollevato dubbi in merito…

«Io credo che Alloni prenda lucciole per lanterne. E consi-derato che è consigliere comu-nale ed è in maggioranza, alzi il telefono e chieda alla struttura se mentre noi eravamo al go-verno della città abbiamo fatto qualcosa al di fuori delle regole. Come ho già avuto modo di di-re a qualcun altro della sua giunta un conto è scegliere l’obiettivo e la priorità da perse-guire, altra cosa implementarli. La maggioranza di prima ha la coscienza a posto perché, mol-to ligia alla legge, ha stabilito barriere insormontabili tra la scelta di indirizzo che spettava al consiglio comunale e alla giunta stessa, per quanto di lo-ro competenza, e la concretiz-zazione e gestione delle scelte stesse in capo alla totale re-

sponsabilità della struttura».E di questa giunta, cosa di-

ce? Anche Alloni ammette che adesso è un po’ inesperta, ma che secondo lui si farà. Cosa ne pensa?

«Trovo poco edificante che Alloni confermi la totale inade-guatezza, seppur “momenta-nea”, di questa giunta. Un sinda-co e degli assessori non ammini-strano una città per imparare a gestirla, ma avrebbero dovuto già essere pronti a mettere in campo un know how consono alla soluzione dei tanti problemi in campo. Una scelta totalmente sbagliata quella della Bonaldi. Bastava poco portando in giunta almeno un paio di assessori esperti di amministrazione, Avrebbero fatto evitare le tante gaffe alle quali sta abituando la città. Se penso che la Bonaldi ha dismesso Corlazzoli nel modo con il quale l’ha fatto e oggi non dismette l’assessore Vailati, no-toriamente di Rifondazione Co-munista, che non ha votato un atto importante e strategico per la città come quello relativo alla messa a reddito, ma non solo, del Centro di incremento ippico, la dice lunga su cosa in questo momento conta per questa giun-ta: più apparire che realizzare».

A proposito di Stalloni. Il progetto è molto simile a quel-lo che voleva l’amministrazio-ne Bruttomesso. Parcheggi interrati, uffici per lo Spallan-zani, Museo della Carrozza… non le pare?

«Penso sostanzialmente bene di questo progetto e anch’io tro-vo che tra la proposta del primo programma quadro, della nostra giunta, e l’attuale non muti di una virgola la filosofia in campo. Nulla in contrario se al posto di un hotel vi saranno parte degli uffici dell’Asl. I parcheggi sono rimasti, il museo della Carrozza viene collocato dove lo avevamo pensato noi, il Cre viene garanti-

to confermando lo stesso spirito di allora, l’Istituto Spallanzani ottiene quello che aveva chiesto. Mi sembra una proposta accet-tabile. Per quanto riguarda il collegamento del centro storico con il quartiere di Crema Nuova, il progetto si attiene sostanzial-mente alle linee che noi abbiamo tracciato con il nuovo PGT. Non condivido, di questa proposta, la presenza del Sert per ovvie ragioni. Non certo perché viene meno la mia sensibilità rispetto al recupero dei tossicodipen-denti; sono però dell’idea che questo non sia il luogo adatto. Concordo infine con la nostra capogruppo Zanibelli: l’obietti-vo di fondo è che la struttura definitivamente messa a reddito non generi debiti; una regola per valga per chiunque, associazioni comprese».

Si dice che sarà un inverno caldo. Le anime della sinistra che sostengono il sindaco ri-schiamo lo scontro sui temi etici. Da un lato i cattolici, dall’altro la sinistra più radica-le di Sel e Rifondazione che vuole la realizzazione di alcu-ne promesse: registro delle coppie di fatto, sala del com-miato laico, e registro del te-stamento biologico. Cosa ne

pensa il cattolico consigliere Beretta?

«Io sono un estremo difensore delle radici giudaico-cristiane e il mio impegno politico nasce e si radica nella dottrina sociale della Chiesa. Faccio fatica a com-prendere come questa maggio-ranza possa sopravvivere a se stessa su temi come il registro delle coppie di fatto, anche omo-sessuali. Sono proprio curioso in consiglio comunale di compren-dere quali altri compromessi po-tranno essere raggiunti tra i Cap-pelli e i Lottaroli di Rifondazione comunista di turno piuttosto che tra i due Guerini e Coti Zelati del Sel. Certo è che su questi temi i voti di alcuni consiglieri di mino-ranza potrebbero fare la diffe-renza, nel bene o nel male. La famiglia è la famiglia, e per me è quella che mette insieme un uo-mo e una donna. I genitori di un figlio sono madre e padre, non due madri o due padri, e ho ac-colto con molto favore e grande sollievo il premio nobel sulle staminali che ridà fiato, fonda-mentale, al ringiovanimento del-le cellule senza far uso degli em-brioni. La mia posizione è chiara. E’ tra loro, tra Pd, tra i cattolici del Pd, Sel, Rifondazione comu-nista, liste civiche oratoriali e sagrestane che sono curioso di capire come metteranno in fila le cose».

DBeretta: «Bonaldi e assessori inadeguati»

«Il progetto Stalloni assomiglia a quello del centrodestra». «Sui temi etici, scontri in maggioranza»

Dopo un periodo di turbolenza, in cui il corso di laurea in infermie-ristica sembrava essere stato messo in dubbio, è ormai tutto pronto per l’inizio delle lezioni, che prenderanno il via lunedì mattina, alle 8.30, in via Pombioli. Il percor-so burocratico è iniziato il 19 di-cembre del 2011, mentre all’8 marzo di quest’anno risale la firma della convenzione per la sede. Sembrava già cosa fatta, quando a luglio si disse che non c’erano più i soldi per poter garantire la partenza del corso e fu allora che intervenne la Fondazione Bene-fattori Cremaschi che, contribuen-do alle spese per l’affitto, permise quello scatto di reni che ha porta-to fin qua e che ora si dichiara di-sponibile ad accogliere i tirocinan-ti nella propria struttura.

Il corso di laurea è triennale e professionalizzante, nel senso che una volta laureati, non ci sarà bi-sogno di abilitazione per poter esercitare il proprio lavoro. Gli stu-denti iscritti sono 20, di cui 14 cremaschi, selezionati dal test d’ingresso. Come ci ha spiegato la professoressa Laura Milani, coordinatrice del distaccamento dell’Università Statale di Milano, tutti gli esami si svolgeranno a Crema, così da ridurre al minimo gli spostamenti e, laddove le le-zioni si svolgessero a Milano, la sede di Crema è dotata di una sala per il collegamento in video-conferenza. Per quanto riguarda i

docenti del corso, parte proven-gono dal la Statale e parte dall’ospedale Maggiore di Crema per poter garantire agli studenti la necessaria varietà di competenze.

«Nonostante sia stato registra-to un lieve calo» fa notare la pro-fessoressa Milani, «resta il fatto che circa il 94% dei laureati in in-fermieristica trova un impiego stabile nell’arco di un anno». Que-sto corso di laurea si dimostra. Infatti, uno di quelli maggiormen-te in grado di garantire un posto di lavoro al termine del percorso di studi, vista l’elevata domanda di personale infermieristico. Il tito-lo conseguito consente di svolge-re l'attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero

professionale. La sede del corso di laurea è stata inaugurata ieri mattina, dopo la presentazione nella sala Polenghi dell’ospedale Maggiore.

Erano presenti il direttore ge-nerale dell’Azienda ospedaliera, Luigi Ablondi, il sindaco Stefa-nia Bonaldi, l’assessore regiona-le Gianni Rossoni e l’ex assessore comunale all’Istruzione Laura Zanibelli, poi raggiunti dalla se-natrice Cinzia Fontana, dall’as-sessore provinciale all’Istruzione e al Lavoro, Paola Orini e dal ve-scovo, monsignor Oscar Canto-ni, che ha benedetto i locali. Se il corso di laurea ha potuto vedere la luce è stato merito anche della continuità di vedute tra l’ammini-strazione comunale precedente e quella attuale.

L’ottimo lavoro dell’ex asses-sore Zanibelli è stato riconosciuto pubblicamente dal sindaco, che ha dichiarato di aver trovato la pratica sostanzialmente pronta e solo da completare. «Onore al merito» ha commentato il sindaco Bonaldi. «Questo è un esempio di autentica politica, capace di guar-dare solo al bene comune, senza essere ostacolata dalle logiche di parte».

Gionata Agisti

CREMASabato 13 Ottobre 201210

LUNEDÌ, IL VIA ALLE LEZIONI

Corso infermieri, tre anniLa luna di miele con gli eletto-

ri è finita. Il commento, lapidario, arriva a sorpresa da Mario Lot-taroli che rincara la dose: «Cara Stefania, così non ci siamo». L’esponente dei Comunisti Ita-liani se la prende, anche se bo-nariamente, con il sindaco Ste-fania Bonaldi. Non è piaciuta la gestione con cui il primo cittadi-no ha affrontato il progetto per la riqualificazione degli Stalloni. «E’ mancata la partecipazione e tutto è stato fatto troppo in fret-ta. Ci aspettavamo un percorso diverso» puntualizza Lottaroli.

Non c’è malumore da parte di Lottaroli e Pier-giuseppe Bettenzoli che assieme siedono in consiglio comunale. C’è però la voglia di punzec-chiare il sindaco a fare meglio di quanto fatto sino ad oggi. «Lo chiede la città» dice Lottaroli. «I miei ex colleghi, ma anche la gente del mercato, mi fermano per strada e mi fanno delle domande». Quali? «Mi dicono: perché fate queste cose?» racconta, riferendosi alle gaffe e alle polemiche più o meno pesanti inanellate dalla giunta comunale in

questi mesi. «I cittadini si aspet-tano molto da quest’ammini-strazione» spiega, «ma non ve-dono nulla di nuovo, se non il solito tran tran. Dove sono i pro-grammi di partecipazione che avevamo promesso? Il contatto con i quartieri dove è finito?».

Niente rottura però tra Rifon-dazione Comunista e il sindaco Bonaldi. «Noi non rompiamo nulla. Siamo un bel gruppo di persone oneste che si dicono le cose in faccia» spiega l’espo-nente di Rifondazione. Lottaroli e Bettenzoli rimangono, quindi,

a sostegno della Bonaldi. Ma chiedono un cambio di passo. «Anche sugli Stalloni» precisa Lottaroli, «non c’è stato il coinvolgimento che avrebbe do-vuto esserci. Un progetto così complesso andava preparato con più calma e più riunioni. Anche con la città. Noi adesso ci aspettiamo che la giunta usi tutte le potenzialità che ha a disposizione per cam-biare marcia, perché così non va. La gente è per-plessa».

Michela Bettinelli Rossi

Simone Beretta

Mario Lottaroli

Lottaroli: «Cara Stefania, così non vaNulla di nuovo, è il solito tra tran»

La sede del corso di laurea,vicino all'ospedale

Sono 20 gli studenti, di cui 14 cremaschi. Docenti da Statale e ospedale

Page 11: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Crema Sabato 13 Ottobre 2012

di Gionata Agisti

ercoledì sera, a Pandino, i rappresentanti del Cre-masco e del Milanese si sono ritrovati per fare il punto della situazione

sul fronte Paullese. Per il nostro terri-torio c'erano il sindaco di Spino, Pa-olo Riccaboni, coordinatore dei Co-muni interessati dai lavori di raddop-pio della Paullese, l'assessore provin-ciale ai Lavori pubblici, Giuseppe Fontanella, il consigliere regionale Agostino Alloni e l'assessore regio-nale Gianni Rossoni. I lavori di com-petenza della nostra Provincia stanno procedendo con regolarità, tant'è che, entro il 2015, dovrebbero essere terminati, proprio in tempo per l'Expo ma non è detto che sia così anche per il tratto milanese e, difatti, la riu-nione di mercoledì serviva proprio a ottenere chiarimenti in merito.

Ci sono i soldi necessari e, se sì, entro quanto si prevede di portare a termine l'opera? «In questo senso, la Provincia di Milano è più indietro ri-spetto alla nostra, che ha lavorato molto bene» spiega il sindaco Ricca-boni. «Da Bagnolo a Dovera, è stato completato l'80% dei lavori di raddop-pio ed entro la fine del mese prossimo il tratto potrebbe essere aperto al traf-fico. Riguardo al lotto Dovera-Spino, si sta completando il progetto esecuti-vo e, se a novembre dovesse arrivare

l'approvazione da parte della provin-cia, si andrebbe subito a gara, con l'apertura del cantiere nel primo seme-stre 2013».

Diversa, come si diceva, la situazio-ne sul versante milanese: «Il primo tratto, quello che va da San Donato alla Cerca, è praticamente completa-to. Rimangono però i due stralci del secondo lotto e, soprattutto, il terzo lotto: il ponte sull'Adda. Il primo stral-cio va dalla Cerca all'intersezione con la Tem ed è in fase di realizzazione, mentre il secondo porta fino al ponte. Per quanto riguarda il primo stralcio, la Provincia di Milano ha confermato che ci sono un po' di difficoltà in merito al tratto di competenza della Tem, ma non si tratta di problemi insuperabili».

Relativamente al secondo stralcio? «E’ già stato approvato un progetto in via definitiva ma, per la riqualificazione del ponte, il progetto è solo prelimina-re. Per superare questa fase, dobbia-

mo assolutamente cercare il dialogo con gli enti competenti: Regione e Governo, perché i costi sono notevoli e i ribassi d'asta per i lavori alla Tem non sono sufficienti. Servono infatti 23,5 milioni di euro per il secondo stralcio del secondo lotto e altri 20,5 milioni solo per il ponte. Guardiamo, però, l'aspetto positivo: l'intera opera di riqualificazione costava più di 300 milioni di euro e, ad oggi, oltre l'80% dei lavori è stato completato o finan-ziato».

Il sindaco di Spino va oltre: «La co-sa importante è non perdere di vista la prospettiva dell'unitarietà dell'opera: l'obiettivo deve essere quello di riqua-lificarla tutta e per questo ci vuole il coraggio di guardare avanti. La Lom-bardia orientale è interessata da una serie di importanti lavori infrastruttura-li: la BreBeMi, la Rivoltana, la A1 a quattro corsie per Bologna e la Tem, che serve a raccordarle tutte. Dobbia-

mo far leva su questo aspetto e dimo-strare che anche la Paullese riveste un ruolo importante nel contesto, perché, venendo meno un tassello del mosai-co, ne risentirebbe l'intera area».

Al tavolo di mercoledì, si è discusso anche del prolungamento della metro-politana fino a Paullo ma questo sem-bra essere uno scoglio difficilmente superabile, almeno per il momento. «Occorrono 749 milioni di euro: una cifra molto elevata per la situazione economica in cui ci troviamo. La vo-lontà, però, c'è e l'intenzione è quella di cercare il dialogo con il comune di Milano, chiedendo l'apertura di un ta-volo in cui discutere di questo proble-ma. Di contro, portiamo a casa una bella notizia: la Provincia di Milano ha dato il via libera al progetto per l'elimi-nazione dell'intersezione semaforica di San Donato. Si trattava di un'altra questione sul tappeto, che attendeva da tempo una risposta».

MPaullese, ritardi. Niente metrò

11A fine novembre aperto il tratto Bagnolo-Dovera. Cantiere lotto Dovera-Spino nel primo semestre 2013

A Soncino, il ponte del naviglio verso Borgo Sera è sempre stato un punto di rife-rimento nel lungo passare degli anni. Un tempo era particolarmente vissuto dai gio-vani. Oltremodo vivace il periodo dei “te-naì”, i giovani di estrema sinistra che nel simbolo del loro schieramento avevano anche un tenaglia: qui preparavano le gran-di battaglie tra cui quella contro i grandi allevamenti suini che stavano infestando la verde campagna di Soncino. La Soncino “porcopoli”, con oltre centomila maiali che appestavano l’aria ed inquinavano le ac-que. Le nuove generazioni ora si contatta-no con internet e il ponte lo usano magari per mettere una catena ed un lucchetto come simbolo di amore eterno. Il ponte oramai è riservato a coloro che ancora si parlano guardandosi negli occhi: a sud gli indiani (che tengono in piedi le nostre aziende agricole e le nostre piccole indu-strie pesanti), sul lato sud i soncinesi, quel-li che la gioventù l’han salutata da un pez-zo. Si trovano a piccoli gruppetti per rac-contarsi l’ultima barzelletta o per parlare di pesca, di caccia, di funghi.

Da qualche anno i “ragazzi del ponte” festeggiano i cambi di stagione. Alla buo-na, con la regia di Silvano e Lino, con le tartine casarecce di Roberto (il custode del ponte che si gode il sole e la frescura della brezza del naviglio da primavera ad autun-no), col salame nostrano di Gino e con l’ottimo vino procurato da Bibe, fiero cu-stode del più schietto dialetto del tempo passato. (quest’anno è arrivata da un am-miratore toscano una damigiana di ottimo Chianti). Alla festa non manca mai la ban-diera tricolore.

Franco Occhio

Lunedì 15 ottobre Milano sarà di nuovo protagonista del Festival di Franciacorta.Un pomeriggio dedicato alle bollicine più famose d'Italia: 45 cantine proporranno in degustazione i loro prodotti, Brut, Extra Brut, Satèn e Rosé serviti in banchi d'assaggio dai migliori sommelier AIS della Lombardia. Location d'eccezione i Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da

Vinci» in via S.Vittore 21. Dalle ore 16 alle 18 l'ingresso è riservato alla stampa e agli operatori. L'apertura al pub-blico sarà dalle ore 18 alle 22, l'ingresso costa 15 euro (soci Fisar, AIS, Onav e Slowfood 10 euro). Durante il Festival due gli appuntamenti da non perdere riservati a stampa e ad operatori: alle ore 16.30 «Franciacorta Sto-ry»: un seminario dedicato alle Grandi Riserve di Fran-

ciacorta con degustazione di riserve nelle tipologie Pas Dosé, Extra Brut, Satèn e Rosé guidata da Nicola Bone-ra, miglior sommelier d'Italia AIS 2010. L'altro interes-sante appuntamento e alle ore 18.30 «...Sfumature in Rosa. Il Franciacorta raccontato dalle donne» condotto da Katia Soardi, sommelier AIS e con la partecipazione di tre produttrici franciacortine. Isabella Radaelli

Il «Festival di Franciacorta» ritorna a Milano: in degustazione i vini di 45 cantine

Soncino

Nuove aziende cremasche invitate al «Turin start up day»

I «ragazzi del ponte» festeggiano le stagioni

Il 12 ottobre 2012 a Torino, nella splendida strut-tura del nuovo Juventus Stadium, il gruppo torine-se CLN SpA ha organizzato il TURIN START UP DAY. Nel corso di questa giornata dedicata all’inno-vazione, presieduta dal Prof. Marco Cantamessa, Presidente I3P e moderata da Silvia Rosa Brusin e Marco Ferrando, una ventina di startup avranno l’opportunità di presentare i loro progetti di impresa a un pubblico altamente reattivo, composto da un

centinaio di investitori, imprenditori e manager di aziende italiane e straniere. Le applicazioni che saranno presentate riguardano le tecnologie medi-cali, l’informatizzazione, l’automazione, la robotica e altre applicazioni industriali. L’incontro è finalizza-to a creare opportunità di business per le idee più promettenti, considerando l’attuale contesto di mercato, dominato da uno scenario tecnologico, industriale, culturale ed economico in continua

evoluzione. L’evento ha preso forma grazie alla collaborazione che il CLN ha intrecciato con l’incu-batore I3P del Politecnico di Torino, collaborazione che di comune accordo hanno voluto estendere ad altre realtà italiane impegnate nell’individuazione e nella promozione di startup. Sono state quindi coinvolte anche la Scuola Superiore S.Anna di Pi-sa, l’Università di Padova, l’Istituto Tecnologico di Genova e il Consorzio Crema Ricerche.

Nei giorni scorsi l’attività di controllo del territorio da parte dei Finanzieri cremonesi ha portato, in due distin-te operazioni, al sequestro di due armi da fuoco illegal-mente detenute da un cittadino di origini albanesi e a quello di oltre otto chili di marijuana posseduti da un cittadino di origini africane. I sequestri effettuati sono il risultato della giornaliera e continua attività di controllo del territorio attuata nell’ambito del «Servizio di Pubbli-ca Utilità 117», un servizio di prossimità alla collettività che garantisce una risposta immediata alle richiesta dei cittadini.

È questo il caso di un giovane indiano che si è pre-sentato alla Tenenza di Crema per denunciare il datore di lavoro che dal 2003 lo impiegava nell’azienda agrico-la in condizioni di particolare sfruttamento e rifiutandosi di regolarizzarne la posizione. L’imprenditore agricolo, M.B. di 54 anni, è stato segnalato all’autorità giudiziaria e l’immigrato potrà ora accedere ai benefici previsti per la concessione del permesso di soggiorno.

Guardia di Finanza: armi e droga sequestrate. Denunciato agricoltore per sfruttamento della manodopera

Soncinesi in posa per la foto di fine estate

Si è svolta mercoledì scorso nel municipio di Crema la conferenza stampa in cui l'associazione «Amici del Montessori» ha presentato il pro-getto pilota «Laboratorio Itinerante Ipad per bambini: nuove tecnologie per superare le barriere». Il progetto è cofinanziato con 10mila euro dalla regione Lombardia che lo ha colloca-to al primo posto fra i progetti vinci-tori del «Bando Volontariato 2012» per la provincia di Cremona. Alla

presenza del sindaco, di Antonio Agazzi, della coordinatrice delle in-segnanti della scuola dell'infanzia comunale Emila Caravaggio e di Stelvio Cimato in rappresentanza del Dipartimento di Informatica

dell'Università degli Studi di Milano, la presidente dell'associazione «Ami-ci del Montessori» Selene Garraffo, ha presentato il progetto che per-metterà di introdurre l’iPad come strumento di ausilio nella didattica

dei bambini. «L'uso dell'iPad, come sussidio all’insegnamento» spiega Garraffo «sarà rivolto ai bambini coinvolgendo alunni frequentanti le scuole dell’infanzia comunale pre-senti sul territorio, nonché le prime classi delle scuole primarie, abili e diversamente abili, al fine di poter creare una rete di comunicazione tra le stesse e di instaurare un filo con-duttore nel programma istruttivo ed educativo di questi piccoli studenti».

«Amici del Montessori»: Ipadai bambini per comunicare

Page 12: Il Piccolo Giornale del Cremasco

onti vicine alla Curia smentisco-no il comunicato stampa della Commissione per il restauro della Cattedrale: «Non è vero che l’organo Tamburini era in

stato di degrado» e negano che lo stru-mento tornerà al suo posto. «È già stata contattata una ditta friulana»

Come è ormai noto, siamo stati i primi ad annunciare che l’organo Tamburini del Duomo sarebbe stato sostituito da uno strumento di produzione olandese e a sol-levare dubbi riguardo al suo destino. Nei giorni scorsi, la Commissione per il restau-ro del Duomo ha tentato di mettere fine alle polemiche, dichiarando apertamente con un comunicato che l’organo olandese è solo temporaneo, in attesa che il Tamburini venga convertito da strumento a trasmis-sione elettrica a strumento a trasmissione meccanica. Tutto questo senza nasconde-re il costo notevole dell’operazione. A stret-to giro di posta, è seguito un contro comu-nicato, da parte del gruppo ‘Percrem@’, costituitosi in difesa del Tamburini.

Il gruppo teme che la conversione dell'organo, da elettrico a meccanico, pre-serverà al massimo solo le canne dello strumento originale, mentre tutto il resto sarebbe nuovo. «Perché il comunicato del-la Commissione non lo dice, facendo tra-pelare l'idea di una piccola trasformazione, quando invece si tratterà di un organo nuo-vo a tutti gli effetti?» si legge nel comunica-to di «Percrem@». Ebbene, fonti vicine all’ambiente della Commissione, in disac-

cordo con le decisioni prese da quest’ulti-ma, confermano la fondatezza di questi dubbi e svelano alcuni retroscena riguar-danti la stesura del comunicato stampa, che conterrebbe alcune inesattezze.

«Non è vero quanto dice il comunicato della Commissione in merito allo stato di degrado del Tamburini: l’organo aveva sì bisogno di un restauro complessivo ma tutte e tre le sue tastiere funzionavano be-nissimo. È stato utilizzato al massimo delle potenzialità fino a un momento prima del restauro del Duomo, non si può dire che era in degrado. Quanto alla decisione di convertirlo, va ricordato che si tratta di uno strumento ormai storico, perché sempre più raro. Scegliere di trasformarlo in uno strumento a trasmissione meccanica signi-fica snaturarlo: sarebbe come mettere il motore di una Ferrari su una Cinquecento. È talmente evidente che, a conferma dei dubbi del gruppo ‘Percrem@’, esiste un

progetto, sebbene in attesa di approvazio-ne definitiva, che del Tamburini prevede di conservare solo parte delle canne, nem-meno tutte».

«Le altre componenti dell’organo storico del Duomo» continua il nostro informatore ben dentro le vicende legate alla Curie, «non verranno più utilizzate ma saranno sostituite da altre provenienti da un ditta di Codroipo, in provincia di Udine. Perciò, il nuovo strumento che ne deriverà non avrà praticamente nulla del Tamburini originale e, soprattutto, nulla di cremasco. Un’ope-razione del genere costa all’incirca 500mila euro, con il risultato che dell’organo storico rimarrebbe poco e niente. La si sarebbe potuta evitare, limitandosi a un intervento di manutenzione sul Tamburini ma la verità è che la Curia è solo una vittima in tutta questa vicenda. Fosse stato per lei, non avrebbe rinunciato all’organo originale»

Gionata Agisti

F

Duomo, dubbi e retroscena che riguardano la stesura del documento: inesattezze

La spazzatura è ancora lì. In via del Commercio. Sono ormai passati 28 giorni da quando il consigliere comunale del Pdl Renato Ancorotti, ha protocolla-to in comune un’interpellanza diretta al sindaco chiedendole di intervenire. Sono passati 22 giorni invece, da quando il sin-daco ha dichiarato al nostro giornale di aver fatto quanto nelle sue possibilità per far ri-muovere il cumulo, perché di cumulo si tratta, di spazzatura.

Lo ricordiamo ai nostri lettori: carte, cartoni, elettrodomestici, addirittura vecchi sanitari, e sacchi delle spazzatura giaccio-no abbandonati nel cuore della zona industriale di S.Maria. Non in una favela, non nella Napoli dell’emergenza rifiuti. A Crema, alla Pierina. «Sono ancora senza

parole» attacca l’imprenditore Renato Ancorotti. «sono passa-to di lì ancora stamattina (giove-dì, ndr) e la situazione non è cambiata». Il sindaco Stefania Bonaldi, dicevamo, si è attivata. Ha chiamato chi di competenza, l’ufficio ambiente, che a sua vol-ta dovrebbe aver segnalato il problema alla società che si oc-cupa di smaltimento rifiuti.

«Nella interpellanza mi augu-ravo che il sindaco risolvesse la questione prima di darmi una risposta» spiega l’imprenditore. «A questo punto sono davvero pessimista. In quei giorni saran-no trascorsi 40 giorni esatti dalla data di protocollo, troppi per chi aspira a innovare e rendere più snella, vicina alla gente e veloce l’amministrazione pubblica».

Mbr

CremaSabato 13 Ottobre 201212

Le nuove verità sull’organoex olivetti

Immondizia, gli stessi cumulida 22 giorni: che tempismo!

Offanengo, il successo del cortometraggio

Il sindaco di Crema ha che l’11 ottobre 2012, è stato dichiarato dall’Onu «1° Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragaz-ze». Come gesti simbolici per ricordare un avvenimento così significativo, il sindaco ha aderito alla Campagna internazionale «Day of the Girl» e «I am a girl»: giovedì scorso una candela a forma di rosa è rimasta accesa sulla finestra dell’ufficio del primo cittadino per te-

nere viva la luce dei diritti delle bambine e delle ragazze in tutto il mondo. I più recenti studi riferiscono dati allarmanti circa abusi e maltrattamenti subiti anche in Italia da bambi-ne e ragazze, per non parlare delle troppe di-scriminazioni di natura sociale in ogni ambito di vita e di attività ancora presenti e di tutti gli episodi di violenza anche psicologica.

«Il rischio di dedicare una specifica Giorna-

ta ad un tema» osserva il sindaco «è che dopo l’enfasi che viene data in quel giorno, ci si di-mentichi rapidamente. In questo caso non è possibile perché chiunque abbia a che fare con una bambina od una ragazza, come mamma o per altri motivi affettivi o professio-nali, non può che condividere lo stimolo ‘pren-diamoci cura delle bambine e penseranno loro a fare il resto».

day of the girl

«Terre in movimento» è un spettacolo benefico – che si terrà il 26 otto-bre alle 20,30 al San Domenico - nato dall'idea di Marina Taffettani, core-ografa e insegnante di danza a Crema . Lo spettacolo ha l’obiettivo di raccogliere fondi per le comunità emiliane vittime del terremoto. Il titolo «Terre in movimento», ha il significato di cercare, attraverso il movimento dei corpi e delle voci, di ricordare e allo stesso tempo sublimare, la paura che ci attraversa ogni qualvolta capita un disastro come quello del terre-moto.La serata vedrà la partecipazione e l'esibizione di musicisti, balle-rini e attori, locali e non, che gratuitamente hanno voluto dare il loro contributo.

Ci sarà la presenza della scrittrice e giornalista de «Il Fatto Quotidia-no», Caterina Cavina. La regia è di Alberto Olivero, importante doppiato-re nazionale, nonché attore e regista teatrale. Gli artisti che partecipano sono Barbara Boffelli (cantante cremasca ha fondato il Barbara Boffelli quintet, con il quale si esibisce nei migliori locali di jazz della Lombardia), Enrico Santangelo (batterista, compositore e nell'occasione si esibirà al pianoforte con brani di sua composizione),

Francesco Garolfi, tra i più raffinati ed interessanti musicisti emergenti, ha già realizzato 3 album che vanno dal rock al blues alla classica con-temporanea (ha partecipato con un suo brano alla manifestazione «VII Incontro mondiale della famglia 2012», esibizione che si è tenuta davanti al Papa Benedetto XVI), Roberto Cairo (chitarrista e insegnante). Il grup-po Sabrina Sambolè (gruppo musicale dove spicca la voce di Sabrina Cuccu) Paola Cadeddu (insegnante e ballerina dirige la scuola di danza «Dinamica corporale US Acli di Crema» e presenterà una coreografia in-sieme al ballerino Alessio De Giulli), «I Mosaico» diretti dalla scenografa e ballerina Silvia Illari, la scuola di danza US Acli di Ombriano diretta da Marina Taffettani e «I Complici teatranti in Bologna»

I biglietti (costo 18 euro) saranno in vendita presso il teatro S. Dome-nico. Chi vorrà fare delle donazioni o contribuire alla serata con sponso-rizzazioni, può chiamare il seguente numero 3395734578, mettersi in contatto tramite mail [email protected], oppure contattare l'assesso-rato alla Cultura del Comune di Crema.

Solidarietà

«Terre in movimento»: showcon tanti artisti al S. Domenico

Si è conclusa la tre giorni dell’Offanengo film festival, fe-stival del cortometraggio del Comitato settembre Offanen-ghese. Un sentito ringrazia-mento al Liceo artistico «Bruno Munari» della preside Maria Luisa Carnini che dallo scorso anno supporta la manifestazio-ne. Un gruppo di circa cento alunni si sono accomodati al Multisala Porta Nova, partner del comitato organizzatore: i ragazzi hanno visto due ore e mezza di cortometraggi con una pausa a titolo di intervallo, per poi ascoltare Gianfranco Florio, professionista del dise-

gno a fumetti, delle più famose società di animazione.

Una cinquantina di cortome-traggi da tutta Italia, ma la sor-presa più grande è avere rice-vuto alcuni corti dall'estero: Inghilterra e Spagna in testa alla lista, senza escludere un

partecipante d’oltre oceano. Sono tutti arrivati in lingua ma-dre con sottotitoli in italiano.

L’Off edizione 2012 è stato vinto dal cortometraggio poeti-co e toccante «Audition» di Marco Ongania. Per la sezione scuola ha vinto il primo premio

il corto «La cosa giusta da fa-re». Un ringraziamento al liceo «La Mura» di Angri e alla pro-fessoressa Cristina Ferrigno Di Landro per l’impegno dei suoi ragazzi e suo nel realizza-re un buon prodotto audiovisi-vo. Il primo premio per la sezio-ne miglior cortometraggio stra-niero va al film «Decapode Shock» di Javier Chillon, cor-to di fantascienza. Quest’anno non sono pervenuti corti dalle scuole primarie di primo grado, pertanto il premio da attribuirsi a loro è stato dirottato verso l’emissione di targhette nomi-native.

Celebrato con una candela a forma di rosa

Page 13: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Gionata Agisti

rema è una città anziana, una ca-ratteristica che la rende rappre-sentativa dell'intera situazione nazionale. Gli over 75 sono l'11,5% dell'intera popolazione e,

con ogni evidenza, la percentuale è destinata ad aumentare ulteriormente. Anche il numero di chi ha più di 65 anni è in crescita: si tratta all'incirca di un quarto della cittadinanza - e ci sono perfino diversi centenari («Almeno una decina» precisa l'assessore alle Politiche so-ciali, il vice sindaco Angela Beretta). Il quar-tiere dove risulta concentrata la maggior parte della popolazione anziana è quello di Crema Nuova: qui, si registra il 26,4% di per-sone con più di 65 anni di età.

Le altre zone con la media più alta sono: San Bernardino, Crema Centro e Crema Sud, ma neppure Ombriano è da meno, con 980 anziani su un totale di 4.791 residenti e Santa Maria, dove gli ultra 65enni sono 895 su 4.258. Questa mappatura, in cui è la seconda delle tre fasi del progetto comunale «Azione Anziani», è servita a raccogliere i dati, in base ai quali si potrà ora procedere all'elaborazio-ne di politiche attive nei confronti della terza età. Politiche diverse a seconda della diversa tipologia di anziani, perché era proprio que-sto lo scopo principale dell'amministrazione

comunale: distinguere le tipologie, per diffe-renziare le modalità di intervento.

«La prima fase era quella di “aggancio”», riepiloga l'assessore Beretta. «Serviva a chia-mare a raccolta tutti gli addetti ai lavori: asso-ciazioni, gruppi e fondazioni, che si occupano di servizi per la terza età. La seconda, che è quella appena terminata, era necessaria per conoscere il fenomeno, perché degli anziani se ne parla da tempo, ma finora sono sempre mancati dei dati precisi su cui ragionare per trovare delle soluzioni realistiche. La terza fase, che prenderà il via giovedì prossimo, consiste nell'individuare quattro gruppi di la-voro, che si occupino, rispettivamente, degli altrettanti filoni operativi individuati: domici-

liarità, residenzialità, risorse e tempo libero. Da ciascuno di questi gruppi, nascerà un confronto sotto la regia dell'amministrazione comunale, che dovrà portare a un progetto concreto per un nuovo modo di affrontare il problema».

«La nostra idea di fondo è che non si deb-ba pensare alle persone ultra 65enni solo come destinatarie di un'assistenza, ma come risorse, soggetti attivi in materia di interventi e supporti nella vita comunitaria» avverte sempre l’assessore. «Il tema è proprio que-sto: come è possibile impiegare al meglio le loro capacità? Inoltre, la prospettiva attuale ci pare troppo concentrata su un unico aspetto: quello della residenzialità, ma ci sono perso-ne anziane che, grazie a un minimo di assi-stenza, potrebbero benissimo vivere nelle lo-ro abitazioni, con tutti i benefici, anche psico-logici, del caso. Tanto è vero che sempre più anziani si cancellano dalle liste di attesa delle case di riposo, perché troppo costose, prefe-rendo ricorrere proprio al servizio di assisten-za domiciliare, svolto da diverse cooperative della nostra città, tramite il sistema del vou-cher regionale». Ed ecco i dati forniti dal vice-sindaco: «Attualmente sono 63 gli anziani assistiti a domicilio e la maggior parte di loro ha un’età compresa fra gli 80 e i 90 anni. Quello che vorremmo fare è precisamente incoraggiare questa tendenza».

C

Quali sono i quartieri di Crema con il maggior numero di anziani. Meglio a casa che in ospizio

14

E’un città per vecchi

Lunedì 15 ottobre a Milano, Onav Lombardia organizza un evento mol-to particolare: «I vini argentini incon-trano il tango». La presentazione di «Leo Malbec», vino del fuoriclasse argentino Leo Messi, prodotto dalla Bodega Valentin Bianchi. L'appunta-mento è presso lo showroom JVsto-re di Jannelli&Volpi, in via Melzo 7, dalle ore 19 alle 21.30. L'Onav raggiunge l'Ame-rica Latina in un viaggio sensoriale tra varie eti-chette tra cui quelle del calciatore del Barcellona che ha inserito i vini tra i progetti della sua Fon-dazione impegnata nel sostegno dei medici ar-gentini per la cura delle malattie infantili. Ma

quello di Messi non sarà l'unico vino. In collaborazione con i distributori D Way di Piacenza e Quality Wines di Forlì, l'Onav Lombardia allestirà un ricco banco di assaggio, dove gli ospi-ti potranno scoprire l'Argentina viticola dal Malbec al profumatissimo Torron-tes, ma anche Bonarda, Petit Verdote, Tempranillo e altre varietà internazio-

nali. Il tutto accompagnato dalle specialità del ristorante argentino Carne & Dintorni di Milano e arricchito da uno spettacolo di tango offerto dall'Associazione «Casa Cambalache» con i ma-estri Stefano Ganelli e Marzia Colangelo

Isabella Radaelli

Domenica 28 ottobre prima milonga della stagione dalle 21in poi. Musicalizza Walter «El Zorro Gris». Ingresso 5 euro a persona. Viene anche proposto in prima serata uno stage gra-tuito di canyengue con i maestri Jolanda e Roberto dalle ore 20 alle 21. Lo scopo di tale stage è quello di introdurre tale specia-lità al fine di valutare un even-tuale interesse per un pacchet-to di lezioni pre-milonga.

Santacrus: il 28 ottobre milonga

Evento: «I vini argentini incontrano il tango»

Crema Sabato 13 Ottobre 201213

Domenica 14 ottobre il Gruppo Tessile dei Gas (Grup-po di acquisto solidale) di Cre-ma, Lodi, Spino D'Adda e Son-cino organizzano la IV edizione della Fiera del tessile eco-so-stenibile «Il Diritto e il Rovescio oltre l'etichetta» in collabora-zione con l'assessorato alla cultura del Comune di Crema e con i volontari del Touring Club Crema. Proseguono gli appun-tamenti volti a stimolare una riflessione su cosa si nasconde dietro il capo che indossiamo, quali sono gli impatti ambien-tali e sociali provocati dalle no-stre scelte di acquisto anche nel campo dell'abbigliamento.

Dietro l'etichetta di un no-stro vestito e dietro un prezzo illusoriamente conveniente spesso ci sono filiere lunghe ed irrintracciabili, delocalizzate in paesi dove non vengono tu-telati i diritti dei lavoratori del settore, coltivazioni che creano danni all'ambiente ed agli agri-coltori dovuti all'utilizzo mas-siccio di pesticidi, processi di lavorazione che lasciano sul capo residui di colorazioni e

metalli pesanti dannosi per la nostra pelle.

Nella cornice dei chiostri presso il Centro Culturale S.Agostino si potranno incon-trare alcuni produttori che pro-pongono una via diversa, un'alternativa possibile e prati-cabile. Aziende che con pas-sione e costanza hanno scelto di produrre utilizzando fibre biologiche, coloranti vegetali anziché chimici, di attribuire il giusto valore al lavoro delle persone, di riscoprire antichi saperi artigiani e sartoriali altri-menti persi, di porre particolare attenzione alla qualità del ca-po.

La manifestazione sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30. Dalle 15 alle 17.30 sarà possi-bile visitare «La Casa Crema-sca», «La Sala delle Piroghe» e la sala «Pietro da Cemmo». Per i bambini è possibile parteci-pare a un laboratorio di cucito creativo grazie a Santina Lon-gari, in programma dalle 15. L'ingresso e le attività culturali/ricreative sono gratuite.

Domenica 14, l’ANMIL celebrerà a Spino d’Adda la Giornata dedica-ta ai Caduti per cause da Lavoro. La media complessiva registra che in Italia muoiono 3 persone al giorno sul lavoro, 30 mila subiscono la con-dizione di invalidità permanente, confermando la persistente gravità del fenomeno che, pur registrando una tendenza a ridursi, appare ricondu-cibile più alla minore consistenza degli addetti e delle ore lavorate, in molti settori per effetto del massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni. Questo il programma definito: ore 8.15 ritrovo dei parteci-panti, ore 8.30 corteo per le vie cittadine e deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai Caduti, ore 9 messa nella parrocchiale di San Giacomo e al termine della cerimonia religiosa, il corteo si reche-rà nel cinema Teatro Vittoria dove si terrà la cerimonia civile.

gruppo di acquisto solidale

Sant’Agostino, fieradel tessile: le novità

associazione Nazionale Mutilati e invalidi del lavoro

Celebrazione Anmil a Spino

Angela Beretta, vice sindaco di Crema

Page 14: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Pagine a cura di Martina Pugno

l Consiglio e il Parlamento Europeo hanno designato il 2012 come l'anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarietà tra le gene-

razioni. L’Auser promuove una nuova idea di invecchiamento legata al concetto di "arco della vita". Di questi temi si discuterà in occasione del convegno dell’Auser sul tema “Invecchia-mento attivo e solidarietà tra le generazioni”, previsto per saba-to alle 9.30 presso il teatro Mon-teverdi. All'incontro prenderà parte Claudio Regazzoni, vice-presidente nazionale Auser.

Le azioni messe in atto in questi anni dall’Auser del com-prensorio di Cremona hanno contribuito a valorizzare l'impor-tanza di politiche sociali integra-te messe in atto attraverso atti-vità di promozione e protezione non solo come sostegno alle persone anziane fragili, ma an-

che come percorsi partecipativi di prevenzione sociale e di co-struzione culturale di un'altra idea di vecchiaia.

Vi è la "costruzione sociale" di un'idea di vecchiaia che la riconduce ad una categoria in-distinta, senza voce, identità e ruolo considerandola un costo, un'emergenza, un peso, e per queste motivazioni la si teme.

Occorre mettere in atto poli-tiche culturali, di comunicazio-ne, di formazione permanente di tutte le età per aprire una pro-spettiva innovativa sui temi dell'invecchiamento, per arriva-re a vivere bene la vecchiaia.

Le Istituzioni pubbliche, i pri-vati, le forze sociali, il mondo del terzo settore, la società civi-le, fermo restando la priorità d'intervento, di protezione ver-so le persone anziane che en-trano in percorsi di non autosuf-ficienza e/o di fragilità sociale e sanitaria complessa, devono mettere in atto politiche e pro-

getti di promozione sociale che sollecitino la partecipazione at-tiva delle persone.

Per ottenere risultati concre-ti è fondamentale un lavoro di rete a tutti i livelli, regionale, pro-

vinciale, comunale, territoriale, per approntare progetti integra-ti da costruire con il coinvolgi-mento delle persone a cui ven-gono finalizzati. Oggi, attraver-so il lavoro di studio e ricerca compiuto dalla scienza e da molti intellettuali impegnati su questi temi, sta avanzando un'idea che l'invecchiamento non deve più essere considera-to come un periodo residuo, bensì come un'epoca della vita nella sua interezza: da qui il

concetto di "arco della vita".L’Auser si propone in genera-

le, nella continuità del lavoro svolto sino ad oggi, di dare con-cretezza alle considerazioni fin qui espresse, promuovendo una

nuova idea di invecchiamento legata a tale concetto attraverso cui proporci di riconoscere e abitare la vecchiaia vivendola in modo positivo come età libera da stereotipi e pregiudizi met-tendo al centro dell'iniziativa le persone nel loro divenire socia-le, titolari di diritti-doveri, capaci di apprendere, di riprogettarsi, di stabilire relazioni intergenerazio-nali, interculturali e di impegnar-si nella cittadinanza attiva e nel volontariato.

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Speciale Terza età

Invecchiamento attivo e solidarietàSabato il convegno Auser per l’incontro e lo scambio generazionale

Sabato 13 Ottobre 201214

L'attenzione al proprio regime alimentare è importante a qual-siasi età: soprattutto con passare degli anni, si riscontra come una corretta alimentazione possa prevenire disturbi e migliorare lo sta-to di salute. Tra gli elementi che assolutamente non devono man-care nella dieta quotidiana degli anziani vi sono le proteine: con l’avanzare dell’età uno dei problemi che si verifica con maggiore maggiore frequenza è la perdita di massa muscolare, detta sarco-penia, che si aggira in media attorno all’ 1 o 2% ogni anno dopo i 50 anni. Per ovviare a questo problema è buona abitudine reintro-durre a tavola un’adeguata quantità di proteine, dedicando del tempo anche all’attività fisica. A confermarlo è uno studio realiz-zato dallo Human Nutrition Research Center on Aging – Tufts Uni-versity di Boston, condotto su 2.245 persone con un età media di 63 anni, in cui sono stati esaminati dieta, esercizi fisici e massa muscolare. Dalla ricerca – pubblicata sul British Journal of Nutri-tion – emerge una relazione diretta tra apporto proteico, sport e massa muscolare. Infatti, i volontari obesi che facevano ginnastica ma non avevano una giusta quantità di proteine mostravano una massa muscolare inferiore ai volontari fisicamente inattivi.

Prevenire gli effetti della sarcopenia permette di ridurre rischi collaterali per la salute: l'indebolimento dovuta alla carenza di massa muscolare è infatti tra le cause di cadute e conseguenti fratture, più difficili da rimarginare in un anziano piuttosto che nel-la popolazione giovane. La sarcopenia è inoltre responsabile di un generale deterioramento delle funzioni fisiche, che si può evitare attraverso una dieta sana, equilibrata e variegata. Accanto alle proteine, non devono mancare antiossidanti, assorbiti tramite un corretto apporto di frutta e verdura nella dieta, e la vitamina D, anch'essa in grado di favorire la conservazione della massa mu-scolare. Una sana alimentazione è la principale chiave per mante-nersi in salute a qualsiasi età e per prevenire i disturbi legati all'in-veccchiamento.

SEGUIRE UN CORRETTO REGIME ALIMENTAREPER MANTENERSI IN FORMA A QUALSIASI ETÀ

Proteine per combatterel’indebolimento muscolare

Page 15: Il Piccolo Giornale del Cremasco

nvecchiare fa paura, soprattutto da quando il nostro mondo occidentale ha svalutato il valore dell’avanzare dell’età come sintomo di saggezza tendendo a considerare l'individuo so-

lamente dal punto di vista della sua utilità pro-duttiva. Eppure, procedere lungo il cammino della vita significa divenire più ricco di espe-rienza e capacità di diffondere la saggezza acquisita: un valore aggiunto che troppo spesso la società non tiene in considerazione, finendo per far sentire le persone in età avan-zata come un peso anzichè una risorsa.

Proprio sul tema legato all'invecchiamento della popolazione e sullo rapporto solidale tra le generazioni il mondo medico cerca di atti-rare l'attenzione, mentre sempre più studi ri-velano come sia possibile affrontare in modo più sereno e attivo la terza età. E' il caso del-la terapia dell'apprendimento portata avanti dal neuroscienziato giapponese Ryuta Kawa-shima, ma anche delle indicazioni sulle quali la comunità scientifica, a fronte di studi ed esperimenti, si trova concorde: mantenere attivo il cervello con costante allenamento aiuta non solo l'umore, ma è utile anche nella prevenzione delle varie forme di demenza se-nile e disturbi cognitivi legati all'età.

Già da molti anni studi scientifici hanno provato che chi mantiene in vita l’interesse intellettuale anche in età avanzata, chi attiva la curiosità verso l'esistenza e ciò che lo cir-conda, va incontro con minore frequenza a questo tipo di disturbi legati all'invecchiamen-to cerebrale, contrariamente invece a quanto accade a chi cade in forme depressive più o meno gravi, proprie in particolare dei sogget-ti che non accettano l'invecchiamento come fase dell'esistenza. Lo suggeriscono due nuo-ve ricerche apparse di recente sulla rivista medica Neurology, che indicano come le due condizioni spesso vanno di pari passo. Anche se, ribadiscono i ricercatori dell’Università del Massachusetts, non è ancora chiaro quale sia il rapporto causa/effetto tra i due eventi.

Di pari passo, anche lo stress riduce que-sto fattore e quindi infiamma ed ossida, invec-chiandoli, i tessuti del nostro organismo (in-cluso quello nervoso). La strategia preventiva è riassumibile in 3 C: contentezza, curiosità e

creatività. Tre mezzi di prevenzione, ma anche tre obiettivi, che possono essere raggiunti at-traverso un vivo interesse per la vita e tutti i suoi aspetti, senza perdere mai l'interesse per la scoperta e per l'espressione di sé. A queste qualità da sviluppare e ricercare già in giovane età, occorre affiancare uno stile di vita il più possibile corretto e salutare, ricordandosi che anche lo stile di vita fa la sua parte determi-

nante nel garantire la giovinezza dell'organi-smo, ma anche delle cellule cerebrali: anche in età avanzata occorre prestare attenzione all'alimentazione e al movimento, senza esa-gerare. Fare esercizio, compatibilmente con i bisogni e le possibilità per l'età, permette di mantenersi attivi, con effetti positivi sull'umo-re e, come visto, anche sul mantenimento delle capacità cognitive.

IGiuseppe Verdi continuò a comporre musica fino all'età

di 84 anni, mentre in tempi più recenti Rita Levi Montalci-ni ha vinto il premio Nobel all'età di 77 anni e a 92 ha fondato l’Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello: cosa rende alcune persone perfettamente in grado di mante-nere le proprie capacità cognitive anche in età avanzata? Ha voluto scoprirlo uno studio della Northwestern Univer-sity di Chicago pubblicato sul Journal of the International Neuropsychological Society che ha utilizzato la risonanza magnetica per confrontare il cervello di 80enni che, valu-tati con adatti test neuropsicologici, risultavano alla pari di 50enni e 65enni. I loro cervelli sono stati messi a con-fronto sia con quelli di soggetti di pari età, ma che ai test erano risultati meno brillanti, sia con quelli di soggetti più giovani di 20 o 30 anni. I ricercatori hanno scoperto che esistono davvero dei super vecchi, i cosiddetti Super-Ages, che a oltre 80 anni mantengono una memoria che non ha nulla da invidiare a chi ne ha da 50 a 65.

La loro corteccia cerebrale è più spessa di quella dei loro coetanei meno brillanti e presenta addirittura meno aree di atrofia dei 50-65enni. In particolare un’area del loro cervello, la cingolare anteriore sinistra, è significativa-mente più sviluppata sia dei loro coetanei sia dei 50-65en-ni. «Ciò ha dell’incredibile - commenta Emily Rogalski, principale autrice dello studio -. Si tratta di una regione fondamentale per l’attenzione e l’attenzione è il pilastro della memoria: forse qui è nascosta la chiave della loro eccezionalità. Senza contare che una corteccia cerebrale in generale più spessa indica la conservazione di un mag-gior numero di neuroni e quindi è una misura indiretta della buona salute del loro cervello». Lo studio dei super-vecchi potrebbe suggerire quale chiave avvia lo sviluppo cerebrale verso un cervello super, un cervello normale oppure una malattia di Alzheimer: probabilmente il mec-canismo è genetico o, se di altro tipo, ha un effetto finale comunque simile a quello indotto dai geni e potrebbe in futuro essere sfruttato per la cura e la prevenzione.

Largo ai “Super vecchi”Recenti studi dimostrano che interessi e buonumore combattono l'invecchiamento cerebrale

La curiosità mantiene giovani15Speciale Edilizia Sabato 13 Ottobre 2012

Page 16: Il Piccolo Giornale del Cremasco

n fatto di apprendimento e di memoria è una vera e propria autorità mondiale: è il neuroscenziato Ryuta Kawashima, intentore del

videogioco Brain training. Ospite dell'Università Milano Biccocca, il professore ha recentemente illu-strato i benefici di sollecitazioni legate alla memoria anche per gli anziani. Non ci sono farmaci nella sua ricetta per limitare l'avanza-mento della demenza senile, ma solo carta e penna: questi gli stru-menti per mantenere agile e in for-ma il cervello.

Il neuroscienziato ha inizialmen-te tracciato un quadro della popo-lazione mondiale che si rivela in fase di invecchiamento: proprio con l'Italia ha avviato un progetto dedicato allo studio e all'analisi dell'invecchiamento della popola-zione tra due paesi, il nostro e il Giappone, dalle caratteristiche molto simili. Con una popolazione mondiale sempre più anziana, la prevenzione non è solo un dovere del singolo, ma anche dello Stato: secondo il neuroscienziato, la tera-pia dell'apprendimento nella de-menza senile costerà alle istituzio-ni un quinto rispetto alla terapia farmacologica. La terapia dell'ap-prendimento nella demenza senile, ha spiegato Kawashima, "è una risposta al problema del decadi-mento delle capacità cognitive de-gli anziani. Si tratta di un percorso di formazione, ormai somministra-to a più di diecimila persone in Giappone. Solo lo scorso mese sono stati in 15mila a partecipare. La terapia si basa su semplici ope-razioni con i numeri fatte con carta, matita, lettura ad alta voce e inte-razione verbale con un allenatore". Questo sistema, ha aggiunto il neuroscienziato, "è stato anche il punto di partenza per lo sviluppo del mio videogioco". La versione

"tecnologica", celebre in tutto il mondo e sviluppata proprio sulla base di queste teorie, permette in-fatti di individuare la propria età mentale e di migliorarla attraverso esercizi di logica e matematica.

L’effetto della terapia dell'ap-prendimento è quello di mantenere

in esercizio e migliorare la funzione pre-frontale, compresa quella co-gnitiva, la capacità di comunica-zione e d’indipendenza. L’efficacia di questo trattamento, prosegue Kawashima, "è confermata su pa-zienti giapponesi affetti da demen-za senile, sui quali ha agito come

sistema di riabilitazione cognitiva permettendo una riduzione del ca-rico assistenziale e quindi del rela-tivo costo sociale".

Risultati evidenti dunque sono stati riscontrati in sede sperimen-tale e lasciano buone speranze per l'intera popolazione mondiale.

Kawashima ha quantificato il risparmio per le casse del sistema sanitario Giapponese: 865 dollari all’anno per ciascun paziente (1054 dollari è il costo pieno del trattamento convenzionale contro i 189 dollari della terapia dell'ap-prendimento). "Le conseguenze del progressivo invecchiamento globale della popolazione - ha con-cluso Stefania Bandini, ordinario di Intelligenza artificiale nel Diparti-mento di Informatica dell’Universi-tà Bicocca e coordinatrice del Pro-getto Alias - sono importanti so-prattutto in termini di aumento della spesa pubblica e della con-temporanea contrazione della cre-scita economica, dovuta alla dimi-nuzione del numero di lavoratori e al rallentamento del risparmio".

I

un ministerodella vecchiaia?

Con il 30% della popolazione al di sopra dei 65 anni, l'Italia si conferma cone uno dei Paesi più anzia-ni al mondo. Uno specchio dell'allungamento delle prospettive di vita è anche la più recente Riforma del Governo che allinea i tempi di pensionamento alle aspettative di vita, aumentando di tre mesi il periodo lavorativo con successivi scatti nei prossimi anni. Le risorse recuperate, dunque, sono fondamentali non solo per raggiungere il pareggio di bilancio, ma anche per trovare risorse tali da garantire una forma previ-denziale e un adeguato sistema sanitario in grado di garantire il giusto supporto alla popolazione in fase di invecchiamento. A fronte di questi dati, l'associazione italiana Italiana Longeva propone l'istituzione di un apposito Dicastero, che si occupi del recupero e del-la gestione delle risorse per una fascia sociale in con-tinuo aumento. Una nuova visione burocratica, che sia accompagna ad una nuova visione anche della società, come spiega il presidente dell'associazione Roberto Bernabei: "Bisogna mappare il territorio e riconoscere le strutture che stanno lavorando bene con gli anziani. Nessuno di noi, oggi, sa che lavoro viene fatto sugli ospiti delle case di cura”. Dallo studio della popolazione, secondo Bernabei, dovrebbero ripartire anche le aziende:"Il mondo industriale, so-prattutto quello in crisi, dovrebbe concentrarsi sugli anziani. L’Italia è un laboratorio su cui lavorare per creare prodotti che non ci sono nel resto del mondo". Anche il mercato, dunque, dovrebbe adattarsi alle caratteristiche della popolazione italiana, per rilancia-re l'economia e fornire servizi e prodotti in linea con le reali esigenze del Paese. Le direzioni indicate da Bernabei sono principalmente legate alla nascita di una nuova categoria di anziani, i "saggi digitali": la tecnologia sarà sempre più padronanza anche della terza età, creando enormi differenze rispetto alle ge-nerazioni precedenti. Altro campo che lascia ampio spazio di sviluppo è quello della domotica, per l'adat-tamento della casa con l'avanzare dell'età.

Mente allenata con carta e pennaL’inventore del Brain training presenta la teoria dell’apprendimento contro la demenza senile

16 Speciale Terza EtàSabato 13 Ottobre 2012

Page 17: Il Piccolo Giornale del Cremasco

er vivere meglio e più a lungo non è necessaria una vita di diete ferree, rinunce e sacrifici: una corretta atti-vità fisica, commisurata alle possi-bilità legate all'età, sono condizioni

fondamentali e di sicuro impatto sullo stato di salute e sulla qualità della vita dell'anzia-no. sono necessarie diete e sacrifici alimen-tari ma più che altro una adeguata attività fisica. L'Organizzazione mondiale della sa-nità, in particolare, fornisce delle direttive e delle linee guida per il mantenimento di una corretta forma fisica, che permetterà il man-tenimento di una maggiore autonomia an-che in età avanzata. Nella terza e quarta età è particolarmente importante abbandonare la sedentarietà in favore di uno stile di vita attivo, per mantenere la coordinazione mo-toria e il tono muscolare (fibre veloci in par-ticolare), fattori essenziali per mantenere elasticità, equilibrio e dinamismo psico-fisi-co.

I risultati saranno una maggiore indipen-denza ed autonomia e la riduzione di rischi per la salute, pur non dimenticando che con il passare del tempo sarà necessaria qual-che accortezza in più per rendere la casa sicura e a prova di incidente.

È utile ricordare che il peso corporeo è dato dalla somma di diversi distretti corporei (ossa, grasso, muscolo e acqua) e la massa magra è la sola componente attiva, essendo la costituente principale della muscolatura. In assenza di allenamento e di utilizzo, i mu-scoli tendono a rilassarsi e diminuire di vo-

lume compromettendo non solo la forza fi-sica ma anche l'equilibrio, la velocità e le capacità motorie in genere.

Uno stile di vita sano, una alimentazione equilibrata e ricca di cibi naturali unita a una attività fisica frequente e sostenibile sono accorgimenti più utili ed efficaci di qualsiasi terapia farmacologica.

Una corretta forma fisica permetterà di evitare, ad esempio, il rischio di caduta: qualunque sia la causa, le cadute hanno co-munque per l’anziano gravi conseguenze, sia fisiche che psicologiche. In primo luogo, la caduta provoca quasi sempre danni fisici che, nella condizione di fragilità in cui versa l’anziano, contribuiscono ad accelerare il suo declino nelle attività quotidiane, fisiche e sociali. Ma quel che è ancora più impor-

tante è che la caduta provoca stress e tale conseguenza psicologica comporta paura di cadere di nuovo, causando nell’anziano insicurezza e quindi una precoce riduzione di autosufficienza. Una vita attiva permette-rà di avere una maggiore fiducia in se stessi e la sicurezza di una ritrovata autonomia. Per evitare gli incidenti domestici, ad ogni modo, occorre adeguare anche l'abitazione in modo tale da renderla un luogo accoglien-te e sicuro: basteranno semplici accorgi-menti come eliminare tutti quegli oggetti che possono essere d’intralcio, come tappeti, fili elettrici o del telefono volanti. Meglio po-sizionare gli scaffali ad un’altezza tale da renderli facilmente raggiungibili, per evitare che l'anziano debba sporgersi eccessiva-mente o salire delle scale per raggiungerli. Il bagno deve essere dotato di maniglie o ap-pigli vicino alla vasca, al water o alla doccia per evitare di scivolare, rishcio ancora mag-giore in ambiente frequentemente umido o con il pavimento bagnato. Anche l'illumina-zione svolge ruolo fondamentale: gli inter-ruttori devono essere facilmente raggiungi-bili e la luce deve essere sufficientemente intensa da garantire la migliore visione, pro-prio per evitare i piccoli ostacoli che potreb-bero essere causa di incidenti domestici. Una casa a misura di anziano sarà un luogo non solo sicuro, ma anche nel quale sentirsi a proprio agio, ritrovando la sicurezza di sé da rafforzare poi con la consapevolezza del-la propria autonomia, riscoperta anche at-traverso lo sport.

PLinee guida per vivere più a lungoOms: Una vita in movimento per ritrovare autonomia e fiducia in se stessi

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia

dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR

(federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected]

Oppure a: [email protected] • Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.

• Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Gentile Naturopata, quando i pensieri invadono la mente e continuano a girare senza fermarsi, portando stanchezza e poca voglia di affrontare una nuova giornata, c'è qualcosa che si può fare per fermare questa giostra che toglie vitalità? Può fare qualcosa per aiutarmi? grazie e complimenti per la Sua rubrica. Raffaella

Quando ci si rende conto che i pensieri continuano a girare in testa sempre uguali, che stancano e tol-gono vitalità, si potrebbe provare a fare così: socchiudere gli occhi e iniziare a immaginare, a fantasticare come se si fosse in un sogno. Lasciare emergere figure, frammenti di ricordi, associazioni spontanee, sen-sazioni. In questo modo lentamente la coscienza si allarga, perde i confini del proprio Io e tutti quelli che sono i problemi da risolvere svaniscono, lasciando spazio al benessere di un nuovo modo di stare con sè stessi. Se si impara a stare con sè stessi si scopre il benessere che viene dall'essenza, dal Sè. Bisogna imparare a non dirsi nulla, a smettere di rimproverarsi, a non colpevolizzarsi. Solo così ci avviciniamo al nostro mondo interiore trovando il respiro che ci aiuta a liberare la nostra energia e la nostra creatività. Riem-pire la casa di fiori e di profumi che ci sono particolarmente graditi. Trovare il tempo per fare ciò che più ci piace, recuperando il piacere di vivere la propria giornata. Nella situazione che mi presenta trovo di grande efficacia trattamenti fatti con i colori e con i cristalli.

17Speciale Edilizia Sabato 13 Ottobre 2012

PER EVITARE IL RISCHIO DI CADUTE

Uno dei principali pericoli per le persone anziane sono le cadute, che possono provocare ulteriori problematiche all'an-ziano. Le cadute delle persone anziane possono però essere prevenute: secondo i ricercatori della Cochrane Collaboration, esistono degli interventi utili per prevenire le cadute in perso-ne che hanno oltre 65 anni di età e vivono in casa. Occorre innanzitutto individuare le cause delle cadute: le persone, in-vecchiando, spiega una nota della Cochrane, possono cadere più spesso per problemi di equilibrio, della vista o per disturbi come la demenza.

Un anziano su tre, considernando all'interno della categoria le persone con oltre 65 anni di età e che vivono in casa, subi-scono in media una caduta ogni anno (una caduta su cinque richiede un intervento del medico e una su 10 causa una frat-tura, per gli anziani di difficile rimarginazione). Per questo i ri-cercatori del Cochrane Collaboration hanno cercato una solu-zione efficace contro i cedimenti delle persone di età avanza-ta. Considerando le prove fornite da 159 studi condotti su oltre 79.000 persone in Nuova Zelanda, Regno Unito e Austra-lia, sono arrivati alla conclusione che alcuni esercizi di ginna-stica eseguiti sia in gruppo, sia da persone singole nelle pro-prie case e concordati con il medico o il farmacista, riducono significativamente il numero di cadute e il rischio individuale di cadere.Concordare gli esercizi con il proprio medico, così come l'attività sportiva, sulla base delle personali condizioni di salute è la soluzione più indicate. Perché gli anziani non cada-no devono quindi aumentare la sicurezza e cambiare le abitu-dini e i comportamenti in casa. Fare sport e muoversi rende gli ultra sessantenni agili, equilibrati e longevi, aiutandoli a man-tenere la propria autonomia e la possibilità di vivere all'interno della propria casa senza pericoli.

Esercizio fisicoed equilibrio

La qualità della vita

non ha età

Page 18: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Pagine a cura di Martina Pugno

a scelta dei serramenti esterni è importante dal punto di vista este-tico, ma deve essere guidata anche da una corretta valutazione delle carattestiche tecniche degli ele-

menti scelti, che devono poter garantire du-rata nel tempo e massima resa. I serramen-ti rivestono infatti duplice funzione: di aper-tura, per lasciare passare aria e luce negli ambienti; di chiusura, per mantenere all'in-terno degli ambienti condizioni climatiche adatte alle esigenze di abitabilità e per garan-tire una sicurezza. A ciò si aggiunge l'isola-mento acustico, sia verso l'interno che verso l'esterno. Per questo, i serramenti devono poter garan-tire i requisiti e le prestazioni richieste dalle attuali normative di legge. Vi sono, tuttavia, alcune differenze a seconda del tipo di ma-teriale che viene scelto: tra i più diffusi spicca il pvc, che consente di raggiungere un ottimo isolamento termico, direttamente riscontra-bile sulle spese per il riscaldamento. Elevato anche l'isolamento acustico, che permette di attutire i fastidiosi rumori della vita moderna. I serramenti in pvc non richiedono manuten-zione, è sufficiente pulirli regolarmente con acqua e detersivo. Il pvc, infatti, è un materiale quasi inalte-rabile: le variazioni termiche, i raggi solari, la salinità e l'umidità hanno un'influenza mini-ma su questi serramenti, che garantiscono inoltre l'impermeabilità all'acqua e all'aria. I serramenti in pvc sono disponibili sul mer-cato in una infinita gamma di colori, pronti ad adattarsi a qualsiasi ambiente, e sono ecologici in quanto completamente ricicla-bili.Serramenti e infissi in alluminio, invece, offrono tra i vantaggi principali l'inalterabilità nel tempo, l'impermeabilità all'aria e all'ac-qua, l'isolamento termico ed acustico. La moderna tecnologia permette inoltre di superare i limiti relativi a modelli e colori: trattamenti particolari, colori speciali, tinte che riproducono le venature del legno fanno sì che i serramenti in allumino possano ar-monizzarsi in qualsiasi ambiente, sia nelle costruzioni moderne sia in quelle d'epoca.

Per chi ama il legno e desidera rendere più caldo l'ambiente interno, è possibile optare per la combinazione di legno e alluminio, che offre queste prestazioni: assenza di ma-nutenzione, grazie alla resistenza dell'allu-minio, inalterabile nel tempo; tenuta all'aria e all'acqua; isolamento termico e acustico, tramite un profilo continuo in resina prima-ria, che unisce l'alluminio al legno; stile e armonia: la possibilità di usare qualsiasi tipo di legno, anche il massello pregiato, e la possibilità di scegliere qualsiasi colore dell'alluminio, rendono i serramenti in legno e alluminio adatti a qualsiasi tipo di ambien-te, dagli edifici di nuova costruzione agli edifici ristrutturati.Per i più amanti della tradizione, invece, è sempre possibile optare per il legno, che a pari qualità tecniche degli altri materiali ri-sulta elegante e adatto a qualsiasi tipo di ambiente.

L

Speciale Edilizia

Infissi, la qualità che fa la differenzaLegno, alluminio o pvc: le soluzioni per ogni abitazione

Per stabilire l'effettiva qualità di infissi e finestre, esistono diver-si livelli di classificazione regolati da una normativa europea che si fonda su determinati criteri e settori di valutazione.

Permeabilità all'aria: è la caratteristica di una finestra chiusa di lasciare filtrare aria nel caso di una differenza di pressione tra l’in-terno e l’esterno. L’infisso viene fissato alla parete di prova che consente di provocare una differenza di pressione tra la faccia esterna dell’infisso e quella interna, e di misurare il volume d’aria disperso; viene così determinata la permeabilità all’aria dell’infis-so. La classificazione viene effettuata secondo la norma UNI EN 12207, che prevede quattro classi di prestazione (1,2,3,4).

Resistenza al vento: è la capacità di un infisso sottoposto a violente pressioni e/o depressioni, come quelle causate dal vento, di mantenere una deformazione ammissibile. L’infisso viene sot-toposto a brusche e violente differenze di pressione, dopodichè si verifica che esso abbia mantenuto le proprie caratteristiche fun-zionali e prestazionali. Secondo la norma UNI EN 12210, l’infisso può venire classiticato in 5 classi per la pressione del vento (1,2, 3, 4, 5) e 3 classi per la freccia relativa frontale (A, B, C).

Tenuta all'acqua: è la capacità di impedire infiltrazioni d’acqua anche sotto l’azione di una pressione differenziale tra interno ed esterno. A seconda della pressione raggiunta prima che si eviden-zi la perdita, l’infisso viene classiticato in base alla norma UNI EN 12208, che prevede fino a nove classi.

Resistenza meccanica: le prove meccaniche effettuate sulle finestre consentono di determinare gli sforzi necessari alla sua apertura e chiusura, esaminarne il comportamento durante solle-citazioni meccaniche che simulano errate manovre, esaminare l’efficacia dei dispositivi d’arresto e d’apertura, verificare la dura-bilità dell’insieme serramento-accessori. I limiti di accettazione sono definiti dalla norma UNI 9158.

Le caratteristiche che garantisconola qualità degli infissi e delle finestre

La classificazione di infissi e finestre

Mercoledì 13 Ottobre 201218

Page 19: Il Piccolo Giornale del Cremasco

er la propria abitazione si desidera poter ricreare atmosfere accoglienti e dare vita ad ambienti che riflettano la personalità di chi li vive nel quoti-diano: si curano quindi tutti i dettagli,

dalla scelta dell'arredamento ai complementi puramente estetici. Riveste un ruolo altrettan-to importante la scelta del colore delle pareti, in grado di conferire una personalità definita agli ambienti sin dal primo impatto. Essendo un intervento pensato per durare nel tempo, la scelta dei colori delle pareti deve essere accuratamente valutata, sulla base dei gusti personali ma anche delle caratteristiche proprie degli ambienti interessati. Il consiglio primario è quello di affidarsi ad esperti, che siano in grado di guidare il cliente nella deci-sione e soprattutto di realizzare lavori di qua-lità dal punto di vista tecnico ed estetico. La prima fondamentale distinzione da com-piere, nel momento in cui ci si accinge a sce-gliere il colore, è stabilire se si desidera una casa monocromatica o policromatica. Le ca-se monocromatiche possono essere poi per-sonalizzate con dettagli di diverse tonalità o con giochi di contrasto tra le pareti e gli ele-menti d'arredo, per un insieme elegante ed armonico. Gli amanti del colore possono in-vece optare per le case o perfino le stanze policromatiche, stando però attenti ad effet-tuare abbinamenti che possano valorizzare gli spazi. Solitamente si opta per la scelta di un colore unico o predominante per ogni am-biente, creando così nette distinzioni a secon-da della funzionalità della singola stanza. Nel caso scegliate più colori e scegliate di ab-binarne due insieme, le possibilità sono diver-se: accostare colori fra loro molto contrastan-ti, come un colore freddo con uno caldo, op-pure accostare colori fra loro complementari, che abbiano cioè una tinta primaria in comune o che siano uno una sfumatura dell’altro.Per stanze policromatiche, le opzioni di mag-giore impatto e gradevolezza sono la realizza-zione di una parete di un colore e le altre tre di un altro, oppure la realizzazione di coppie di colori su pareti opposte o contigue. Nel caso si scelga di effettuare una parete singola di un colore, essa dovrà presentare la tinta più intensa, che verrà poi stemperata

dalle altre pareti evitando un effetto di soffo-camento e di rimpicciolimento degli ambienti. Questa soluzione lascia ampio spazio ai forti contrasti, mentre per pareti colorate a due a due si consiglia di prediligere delle cromature complementari. va sempre tenuta presente, infine, la funzione della stanza e in base ad essa si può sceglie-re il colore o i colori da applicare: meglio tinte

rilassanti per camere da letto e aree adibite al relax, mentre per la zona giorno è possibile sbizzarrirsi maggiormente anche su tinte più accese, tenendo sempre presente l'effetto di luminosità che si andrà a creare, per evitare di dare vita ad ambienti troppo cupi e oscuri. Una volta scelto il colore, si può lasciare spa-zio alla fantasia per quanto riguarda la tecnica realizzativa.

PPer personaliz-

zare le pareti della propria abitazione, le soluzioni dispo-nibili sono davvero infinite: si va dalla scelta cromatica fino alla scelta del-la tecnica realizza-tiva, in grado di influire notevol-mente sul risultato finale. La cura del dettaglio, poi, fa la differenza: per un tocco ulteriore di eleganza e creati-vità è possibile va-lutare l'applicazio-ne di stucchi de-corativi. Solitamente realizzati in gesso, gli stucchi deco-rativi possono venire sfruttati per dare vita a cornici o decorazioni alle pareti o al soffitto: una volta scelta la rea-lizzazione è possibile colorare gli stucchi con le stesse tinte delle pareti, creando un effetto unitario ed omoge-neo, oppure optare per cromature che diano vita ad origi-nali contrasti. La decorazione a stucco era conosciuta già dai romani, che ne facevano largo uso nell'abbellimento e nella personalizzazione di ville, palazzi e terme, imprezio-sendo pareti e soffitti. Non si tratta quindi una scoperta dei nostri giorni ma una tradizione millenaria frutto dell'in-gegno di maestri artigiani, ancora oggi estremamente at-tuale. Mentre negli anni Cinquanta e Sessanta si preferi-vano stucchi dall'andamento più elaborato e ricco di dettagli, oggi si prediligono linee più essenziali, in grado di adattarsi a spazi di design, anche se non vi sono limiti al gusto e alla fantasia.

Lo stuccatore deve avere competenza nelle tre arti che interessano il decoro architettonico (la pittura, la scultura e l’architettura) trovando nella costruzione di stucchi a ri-lievo una continuità naturale che eleva la figura dell’arti-giano e l’importanza della sua opera ( si parla infatti sem-pre di artigianato artistico). Oggi come ieri il decoro in gesso rappresenta un arricchimento, che il gusto dei tem-pi moderni vuole molto spesso anche per ambienti mo-derni, dalle linee dritte, di puro design. Oggi si prediligono stucchi lisci, gusci e cornici, che non appesantiscono gli ambienti con decori particolari, anche se in un ambiente ricercato stucchi elaborati potranno fornire ulteriori ele-menti di decoro e valore all'intero ambiente. L’importante, come in ogni ambito, è saper dosare per ottenere il giusto effetto, la giusta combinazione in grado di personalizzare una stanza secondo il vostro modo d’essere e in linea con la tipologia di arredo presente.

Decorare con gli stucchiLe linee guida per la scelta delle tinte più adatte ai singoli ambienti

Spazio al colore e alla fantasia19Speciale Edilizia Sabato 13 Ottobre 2012

Page 20: Il Piccolo Giornale del Cremasco

uanto è importante il pavimen-to in una casa? Spesso vi si presta poco attenzione, eppu-re è una parte fondamentale della casa e conferisce perso-

nalità agli spazi. La scelta del giusto ma-teriale non è fondamentale solo dal punto di vista estetico, ma anche delle caratte-ristiche qualitative: ecco alcuni consigli per evitare passi falsi.

Tenete presente, in primis, che le illu-strazioni di cataloghi, depliants, riviste, così come i campioni di piastrelle, mar-mo e legno presenti in sala mostra sono solo indicative e servono a dare un’idea di massima del risultato finale. La cera-mica, infatti, subisce una fase di cottura

che genera toni differenti tra una partita ed un’altra, per cui vi sarà sicuramente una certa differenza tra il campione visto in sala mostra e quello che Vi verrà con-segnato. Tali differenze, per ovvie ragioni, sono ancora più evidenti nel marmo e nel legno.

La posa comporta un lavoro comples-so e destinato a rimanere effettivo per lungo tempo: prima che essa abbia ini-zio, controllate attentamente che tutto sia nel rispetto dei propri ordini, dal colo-re alle dimensioni fino al taglio dei singo-li elementi.

È assolutamente consigliato conser-vare al termine dei lavori una quantità di piastrelle di riserva pari almeno al 10%,

anche se ciò può variare a seconda dei locali da pavimentare. Questa scelta può rivelarsi particolarmente fortunata in se-guito, qualora si rivelino necessari inter-venti e dunque una parziale ripavimenta-zione, dal momento che individuare ma-teriale identico a distanza di tempo sa-rebbe estremamente difficile e non sem-pre possibile.

Se il pavimento in lavorazione è per una casa di prossima abitazione, è bene cal-colare tempi abbondanti poiché potreb-bero rivelarsi degli imprevisti che rallenta-no il lavoro: meglio attendere qualche giorno in più per un risultato di qualità.

Nel caso in cui abbiate il sospetto che le murature non siano diritte, preferite i pavimenti in diagonale. Se le murature non sono planari, ovvero presentano par-ti concave o convesse, sarà opportuno richiedere già da subito che il posatore o il responsabile degli intonaci faccia una rasatura di correzione, prima dell’appli-cazione del prodotto. Così come si po-tranno stabilizzare, e cioè rendere pro-porzionali, le scale. Solitamente, questi costi esulano da quelli inseriti nel preven-tivo, proprio perchè difficilmente preve-dibili prima di iniziare i lavori e visionare da vicino la superficie da rivestire: per un effetto finale soddisfacente, tuttavia, si consiglia di non cedere alla tentazione di evitare l'intervento, poiché il rivestimento andrebbe ad accentuare la percezione dei difetti anzichè nasconderli.

Infine, siate presenti almeno nelle fasi iniziali dei lavori e non mancate di fare dei periodici sopralluoghi, per poter seguire al meglio ogni operazione e collaborare con gli incaricati nella realizzazione del pavimento perfetto.

QPavimenti, come scegliere

Le temperature sono in calo, e l'inverno alle porte. Ma siamo certi che la nostra caldaia sia pronta a riscaldarci per tutta la stagione fredda? Per garantire il cor-retto funzionamento e la sicurezza dell'impianto una delle operazioni più impor-tanti è la manutenzione. Non si tratta, però, dell'unica risorsa a disposizione degli utenti per mantenere la migliore efficienza possibile anche con il passare degli anni. Se l’impianto è a gas, metano o gpl, bisogna stare attenti ad evitare che le fiamme non si spengano per mancanza di ossigeno mantenendo però la fuoriu-scita di gas. È per questo che, per le caldaie installate all’interno della casa, bi-sogna per prima cosa provvedere alla realizzazione di prese d’aria che colleghino l’interno e l’esterno della casa. Le dimensioni delle prese varieranno a seconda della potenza dell’apparecchio. Le case nuove sono, generalmente, costruite già a norma, ma per le più vecchie è il caso di informarsi riguardo alla normativa vi-gente e provvedere alla messa a norma, per garantire l'adeguata sicurezza.

Partendo dal presupposto che una caldaia non ben regolata produce meno calore e consuma più combustibile, una manutenzione regolare permetterà inol-tre di risparmiare, perché assicurerà il corretto funzionamento di tutte le parti e evitando gli sprechi, mantenendo costante il consumo e diminuendo il costo della bolletta in tutta sicurezza. La manutenzione deve essere svolta da tecnici o imprese specializzate in possesso dei requisiti specificati e richiesti dalla legge e preferibilmente iscritti alla Camera di Commercio e all’Associazione Artigiani. I tecnici devono, al momento dell’installazione, rilasciare la “dichiarazione di con-formità dell’impianto”, che comporta la verifica del corretto tiraggio della canna fumaria e del funzionamento dell’intero impianto. La legge, inoltre, stabilisce che ogni impianto di riscaldamento autonomo sia provvisto di un “Libretto di Impian-to” che viene rilasciato all’atto dell’installazione e ne segue la vita. Per le caldaie già attive questo deve essere fornito dall’impresa che effettua la manutenzione annuale.

Questo documento ufficiale, che deve poter essere esibito in caso di necessi-tà ai controlli di comuni e province, deve riportare tutte le operazioni effettuate sulla caldaia, ordinarie e straordinarie, e i risultati delle verifiche biennali. La re-sponsabilità del suo aggiornamento è dell’occupante della casa, ma deve essere compilato dal tecnico.

Speciale EdiliziaSabato 13 Agosto 201220Manutenzione della caldaia: come

ottenere un’efficienza ottimale

Page 21: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Simone Arrighi

empre più dinamico, sempre più giova-ne ed in costante crescita, il comitato locale di Casalmaggiore della Croce Rossa Italiana sarà impegnato nei prossimi giorni su più fronti. Il primo in

ordine cronologico riguarda la raccolta fondi per l’acquisto di “Un camper per la vita”. Il secondo fa riferimento alla campagna di reclutamento volontari.

Il terzo, ancora senza conferme ufficiali («Non ci pronunciamo prima dei fatti»: parola di Rino Berardi, commissario C.R.I.) verterebbe su un futuro trasferimento dall’attuale sede, sita in via Formis presso la Fondazione Busi. Un progetto che sarebbe ancora in fase del tutto preliminare, ma che potrebbe prevedere la creazione di una nuova struttura su un’area edificabile in zona Baslenga, più precisamente dietro all’edificio che accoglie il tiro a segno. Il terreno, secondo una cessione di standard urbanistico di lottizza-zione, è già stato richiesto dal comune alla ditta Edilmax Srl: secondo una variante al piano ur-banistico approvata in passato, sarà consentito inserirvi attività anche di tipo sanitario. Una vol-ta completato l’atto di cessione, spetterà al co-mune stabilire eventuali convenzioni con sog-getti richiedenti: al diritto di superficie sarebbe-ro interessate sia la Croce Rossa che la Santa Federici, anche se, come fanno sapere dall’uffi-cio urbanistica del comune di Casalmaggiore, risulta prematuro parlare di progetti. Fra un me-se potremmo (dovremmo…) saperne di più.

Nell’immediato, la Croce Rossa ha organiz-zato per i prossimi giorni alcuni appuntamenti a scopo benefico, per sostenere l’acquisto di “Un camper per la vita”: mezzo che verrà utilizzato per una campagna di prevenzione contro l’uso e l’abuso di alcool e droghe, con screening per persone di tutte le età. Come conferma il com-missario della C.R.I. casalese Rino Berardi, continuano ad aumentare le adesioni alla cena benefica che si terrà il 16 ottobre, presso il risto-rante Corte Bondeno (prenotazione obbligatoria entro il 14 ottobre, per informazioni: [email protected]). L’iniziativa avrà tappe di avvi-cinamento alla cena benefica, come quella del 14 ottobre, quando il comitato locale della C.R.I. sarà presente a Piadena per la raccolta

fondi. Poco oltre, il 23 ottobre, avrà luogo a Casalmaggiore il corso base di formazione: la campagna di reclutamento volontari (per infor-mazioni: [email protected]) è già avvia-ta e le iscrizioni aumentano rapidamente, come racconta soddisfatto Berardi. Senza dimentica-re il corso avviato il primo ottobre a Piadena e tutte le attività che vedono impegnato il comita-to locale della C.R.I., i cui corsi (con personale qualificato) saliranno a tre. Il tutto, per rendere sempre più capillare la presenza della Croce Rossa, da 135 anni sul nostro territorio. Un per-corso secolare che la C.R.I. vorrebbe documen-tare, avviando un vastissimo e capillare proget-to di “Storia della Croce Rossa” nel comprenso-rio Oglio-Po.

S

Da tempo all'ospedale Oglio Po non vengono coperti i prima-riati di pedriatria, ortopedia, mentre medicina è stata accor-pata a Cremona come per il pronto soccorso, inoltre da oltre tre mesi la Direzione Generale, in applicazione della “spending review” ha deciso di “tagliare” il reparto analisi (migliaia di firme sono state raccolte tra i cittadini solo su questo fronte): questa la premessa dell'interrogazione presentata già ai primi di luglio da Giuseppe Torchio e sotto-scritta nei giorni scorsi anche da Massimo Araldi, consigliere provinciale di “Aleanza per l’Ita-lia”.

L'impegno assunto dalla Re-gione per rafforzare il livello dei servizi sanitari nell'area al confi-ne tra il cremonese e il mantova-no di fatto non è stato onorato, ad ulteriore prova anche i pro-blemi e ritardi che investono Bozzolo e Viadana.

«Nei consigli comunali aperti tenuti a Bozzolo, Casalmaggiore e Viadana – afferma Giuseppe

Torchio - sono state fornite dai referenti regionali e delle quattro aziende sanitarie e ospedaliere interessate tutte le rassicurazio-ni del caso che, finora, sono ri-maste lettera morta così che l'accusa di “procurato allarme”, pronunciata dal Di ret tore dell'Azienda Ospedaliera di Cre-mona, assume i contorni di una beffa».

«In particolare – prosegue Tor-chio - a fronte di un innegabile incremento del numero dei nati, è incomprensibile il blocco della nomina del primario di pediatria e comunque non risulta che agli ospedali di Cremona e Crema siano state bloccate le nomine di reparti essenziali al manteni-mento della qualifica di “ospe-dale per acuti” che, oltrettutto nella fattispecie dell'Oglio Po, vanta un quinto delle proprie en-trate dall'utenza extra-regionale nonostante tutte le restrizioni adottate dalla realtà emiliana».

«La nostra area – prosegue il consigliere provinciale - ha lavo-rato in piena sinergia a livello

territoriale e politico per ottenere il nuovo ospedale e si può sicu-ramente affermare che senza Baroni, Rotelli, Beccari e Mi-glioli, nelle rispettive realtà di Viadana, Casalmaggiore, Sab-bioneta e Bozzolo, non si sareb-be potuto giungere ad un risul-tato così coraggioso ed ambi-zioso, non si può dimenticare il lavoro delle opposizioni di sini-stra». Torchio ricorda in partico-lare iniziative come le finte ed ironiche inaugurazioni dell'ope-

ra, come testimoniano le foto nello studio dell'allora sindaco Araldi circondato dalle bandiere rosse di Abeni e di Lipreri, a dimostrare la piena condivisione politica.

«Un disegno condiviso per dotare il territorio di un servizio imprescindibile - conclude Tor-chio - che dovrebbe essere esaltato soprattutto in vista delle nuove aggregazioni territoriali previste da Governo e Regione Lombardia». Il riferimento è ov-viamente alle future province che mettono in discussione lo stesso futuro delle aziende ospedaliere.

Di fronte alla risposta, nella seduta del consiglio provinciale di martedì, dell'assessore Silvia Schiavi che saranno garantiti i servizi, Torchio e Araldi, anche con riferimento ai nuovi tagli an-nunciati in sede nazionale, han-no preannunciato la presenta-zione di un ordine del giorno che impegni tutti i livelli decisionali a mantenere gli impegni assunti con il territorio.

Assieme a Massimo Araldi chiede la conferma degli impegni sul futuro dei servizi sanitariTorchio, ordine del giorno in difesa dell’Oglio Po

[email protected] CASALMAGGIORE Sabato 13 Ottobre 2012 21

ECCO CHOCOMOMENTS, DAL 19 AL 21 OTTOBRE

OBESITA’ INFANTILE, UN PROBLEMA ANCHE NOSTRO

CON ARALDI SI DISCUTE DEL PROGETTO TIBRE

SABBIONETA - Obesità: problema sempre più pressante an-che in Italia, e anche in età pediatrica: fra i bambini dagli 8 ai 12 anni, uno su 4 è obeso, uno su 3 è sovrappeso. E' stato il tema dell'ultima conviviale del Rotary Club Casalmaggiore-Via-dana-Sabbioneta presso la Loggia del Grano di Sabbioneta, af-frontato dal dott. Franco Bontempi, laureato in Medicina e Chi-rurgia a Modena, specializzato in Endocrinologia, e da qualche mese pediatria a Viadana, introdotto dal presidente Pietro Alber-to Grazzi. L'obesità ha complicanze tali da ridurre drasticamen-te le aspettative di vita - problemi cardiovascolari, diabete, iper-tensione, disturbi dell'apparato locomotore e psicologici, asma, tumori… - e ne soffre già un quarto dei ragazzini italiani. E' tutta questione di calorie introdotte e calorie consumate: da una parte colazioni saltate, cibi sbagliati, bibite, voracità, dall'altra poca at-tività fi sica ed eccessive ore davanti a uno schermo, gioco pas-sivo e al chiuso. Il dott. Bontempi ha affrontato l'argomento sotto tutti i punti di vista, lasciando poi la parola al dottor Enzo Rosa per un quadro della situazione nel nostro territorio: dai dati rac-colti fra i ragazzi di I e III media nel 2010 (per un service nel-le scuole promosso dall'allora presidente Pia Sirini), è emersa un'incidenza di obesità inferiore alla media nazionale, ma co-munque preoccupante. Al dibattito è intervenuto anche Ernesto Laterza, che all'Oglio Po, in un anno, ha effettuato 50 interven-ti di bendaggio restrittivo gastrico, ovviamente su pazienti adulti.

SOLAROLO RAINERIO – Per far il punto sul progetto TiBre, sarà presente a Solarolo merco-ledì prossimo, 17 ottobre, l’ex sindaco di Casal-maggiore Massimo Araldi, oggi consigliere pro-vinciale nonché consigliere all'interno della Auto Cisa spa. Araldi è stato invitato dal Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po per illustrare il progetto, le tempistiche, i benefi ci che la zona Oglio-Po ricaverà da questa importante in-frastruttura e le potenziali commerciali collegate ad essa. Duran-te la serata, Araldi sarà accompagnato dall'ing. Rubini dell'Au-to Cisa, il quale si addentrerà nelle questioni di carattere tecnico.

È stata presentata uffi cialmente la seconda edizione casalese della Festa del Cioccolato Artigianale, in programma tra il 19 ed il 21 di ottobre. Tra le novità, la più signifi cativa è rappresentata dal coinvolgimento di Amurt: i volontari dell'associazione, come confermato da Paolo Bocchi, saranno presenti alla tre giorni con un punto degustazione ove sarà possibile gustare cioccolata cal-da e altre creazioni di cioccolato contribuendo alla raccolta fondi a favore de “La Rete” sociale (Chocmoments ha donato 150 chi-li di cioccolato artigianale ad Amurt per quest’iniziativa). Rispetto alla prima edizione, sarà presente la tensostruttura già utilizzata per la Festa della Zucca, che accoglierà la Fabbrica del Ciocco-lato e i tavolini del punto degustazione: così tutto fi lerà liscio an-che in caso di pioggia. Più ampia la collaborazione con gli eser-centi: l’introduzione di una Choco-card offrirà sconti in vari negozi di Casalmaggiore. Tre i ristoranti che proporranno menu a tema: La Strada, Trattobene e Pura Vida. Sostituiranno, di fatto, il risto-tenda che lo scorso anno venne allestito dalla Pro Loco. Proprio l’assenza del patrocinio della Pro Loco (uffi cialmente per motivi di budget) ha già innescato qualche polemica: gli organizzatori au-spicano più collaborazione per le prossime iniziative.

Intanto decolla l’iniziativa “Un camper per la vita” e si reclutano nuovi volontari

Il comitato locale potrebbe trasferirsi da via Formis in un’area in località BaslengaCroce Rossa, nuova sede?

lucidatura auto - riparazione, sostituzioni e oscuramento vetri sanidicazione e lavaggio degli interni - ripristino fari ingialliti

ripristino sedili in pelle/stoffa - gestione sinistri - sostituzione lampade

Page 22: Il Piccolo Giornale del Cremasco

CasalmaggioreSabato 13 Ottobre 201222In uscita la Guida Rossa 2013, ultima che porta la firma del martignanese Fausto Arrighi

Una pensione a tre stelle Michelinerrà presentata il 14 novembre l’ultima Gui-da Rossa Michelin firmata da un martigna-nese d’origine: Fausto Arrighi, al nono an-no di direzione di quella che, dagli addetti ai lavori, viene ancora considerata la “Bibbia

del gusto”, è prossimo alla pensione.«Dopo trentacinque anni di carriera in Michelin, mi

congederò»: confida Arrighi. Difficile anche solo immaginarlo senza la sua profes-

sione, pardon, la sua passione: «Non so ancora con precisione cosa farò da grande - scherza il direttore della Rossa Michelin – di certo rimarrò nel settore». C’era da scommetterci…

«Ho diversi progetti, ma ancora nulla di definito. Scriverò articoli per giornali di settore, che già hanno richiesto la mia collaborazione». Poi? Chissà. «Altri in-carichi? Vedremo…». Massimo riserbo insomma: una deformazione professionale, visti i decenni passati in Michelin come ispettore prima e direttore poi. «Una cosa la posso preannunciare: scriverò un libro sugli

ultimi trentacinque anni di ristorazione in Italia». Un lasso di tempo pari alla vita professionale in Michelin di Fausto Arrighi, che anticipa così i contenuti del testo: «Negli ultimi trentacinque anni la cucina italiana si è evoluta, da una dimensione classica, devota alla tradi-zione territoriale, è diventata una cucina creativa, inno-vativa, che presta attenzione alla qualità dei prodotti, all’aspetto estetico della loro presentazione. La ricerca di sapori nuovi ha portato molti chef a personalizzare la propria cucina». E per provare l’eccellenza, come da anni sostiene Arrighi, non bisogna poi fare molti chilo-metri: «Il mio ristorante preferito? Dal Pescatore, a Runate di Canneto sull’Oglio, dalla famiglia Santini». Tre stelle Michelin, tanto per intenderci. A proposito di stelle, quindi di giudizi: cosa significa essere il direttore della più temuta guida mondiale? «Significa avere un’enorme responsabilità, verso i lettori che devono uscire gratificati dai ristoranti selezionati e verso i risto-ratori, per i quali c’è massimo rispetto rafforzato da un’approfondita preparazione degli ispettori. Essere il

controllore dei controllori implica onestà professionale, fermo restando la soggettività dei giudizi».

Si parla pur sempre del top: per arrivarvi, il percorso è stato lungo anche per Fausto Arrighi. Da Martignana alla scuola alberghiera di Bellagio, poi le prime espe-rienze lavorative: come barman in relais chateaux ita-liani, francesi, tedeschi e americani. Poi, la svolta: un annuncio scoperto per caso, sulla pagina di un giorna-le aperta al suolo, mentre a casa Arrighi si dava la pri-ma mano di bianco ai muri: «Stavamo imbiancando le pareti, vero. Ho visto l’annuncio sul giornale e ho par-tecipato al concorso in Michelin». Uno su cinquanta ce l’ha fatta: ventisei anni da ispettore, nove da direttore, sotto il segno della “Rossa”, in giro per l’Italia e oltre. Nemmeno la moglie, la casalese Cecilia Sartori, s’aspetta di trovarselo in appartamento a Cremona, da gennaio, in panciolle: «Mi farò lasciare un bigliettino con le faccende di casa da sbrigare mentre lei è a lavo-ro», ironizza Arrighi. E chi ce lo vede in città per più di due giorni di fila?

V

Non ne fa una questione di gestio-ne, per la quale il sindaco Silla ha assecondato la proposta del consi-gliere di minoranza Matteo Rossi, ri-ducendo di 15 mila euro i costi: il Li-stone ne fa però una questione di le-galità, perché la stagione teatrale 2012-2013 con relativi conti, presen-tata settimana scorsa alla stampa, non è mai passata per l’approvazione del consiglio comunale. Per Silla, la legge non contempla la delibera per questo tipo di procedure. Ma come fa notare il consigliere Carlo Gardani, che col Listone e gli altri gruppi di

minoranza ha firmato l’interpellanza discussa ieri sera in consiglio, l’arti-colo 42 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (De-creto Legislativo 267 dell’anno 2000), parla chiaro in materia di attribuzione dei consigli comunali. Tra gli atti fon-damentali di competenza del consi-glio vi sono infatti quelli che riguarda-no le “spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immo-bili ed alla somministrazione e fornitu-ra di beni e servizi a carattere conti-nuativo”. «Essendo la stagione tea-

trale distribuita fra il 2012 ed il 2013, ovvero due bilanci distinti, uno suc-cessivo all’altro, il fatto di non averla discussa in consiglio comunale risulta un atto illegittimo»: spiega Gardani. A suffragio della tesi sostenuta dalle minoranze (e riportata ieri sera in con-siglio comunale) «esistono in merito sentenze del Consiglio di Stato che parlano chiaramente di illegittimità». «Non si tratta quindi di un fatto ge-stionale, come ha lasciato intendere il sindaco Silla, ma di una questione di tipo amministrativo». Un errore di for-ma, insomma.

Il Listone: “La stagione teatrale doveva passare in Consiglio”

GUSSOLA – E’ stata inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri la nuova sede ca-salasca di Cisvol, Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Cremona. Già presente sul territorio con la sede di Casalmaggiore di via Corsica, Cisvol dun-que raddoppia con la delegazione casala-sca. Questa sarà operativa, su appunta-mento, in via Garibaldi a Gussola, presso la filiale di Cassa Padana BCC nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12.

Ieri la cerimonia di inaugurazione ha vi-sto la presenza del presidente Cisvol Giorgio Reali e del Responsabile Area di Cremona e del Casalasco di Cassa Pada-na Nicola Ferrari. Con loro al tavolo di presidenza anche il sndaco di Gussola Marino Chiesa e il direttore del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Katia Avanzini.

Al primo piano della bella sede gusso-lese dell'istituto di credito erano presenti circa 150 persone, un grande successo dunque, d'altro canto a Gussola non difet-tano di certo i gruppi di volontariato: an-

che la scelta della località non è dunque casuale.

Il gruppo storico “Il Torrione” di Casal-maggiore e “Joyce Voice” hanno proposto un intrattenimento musicale, prima del ri-tuale taglio del nastro. A seguire, fratel Francesco Zambotti della Tenda di Cristo ha benedetto la nuova sede, quindi si so-no susseguiti gli interventi, prima di un nuovo intermezzo musicale e del rinfresco offerto.

Nicola Ferrari ha dato il benvenuto al Cisvol e spiegato i motivi di una sede così poco usuale. E' stata Cassa Padana a proporre per tre giorni la settimana la di-sponibilità (gratuita) dei propri locali, de-stinati all’attività di consulenza e supporto alle associazioni. Ciò avviene sulla base di positive esperienze già in atto in altri terri-tori. La presenza di un servizio a favore del volontariato all’interno di Cassa Padana, ha spiegato Ferrari, è coerente con le fina-

lità dell'Istituto che prevede tra i propri scopi sociali proprio la promozione del volontariato e l’impegno sociale nel Terzo Settore. Cassa Padana e il Cisvol intendo-no creare un luogo in cui le associazioni del Terzo settore del comprensorio casa-lasco possano usufruire dell’attività di consulenza e assistenza prestata dal Ci-svol anche tramite nuove tecnologie, utili per un contatto in tempo reale con gli operatori della sede di Cremona.

Ieri l’inaugurazione con la partecipazione di un folto pubblico. La benedizione di fratel Francesco ZambottiCisvol, in Cassa Padana la nuova sede di Gussola

Da sinistra il taglio del nastro, la benedizione di fratel Francesco, il folto pubblico e il tavolo di presidenza

Fausto Arrighi

CASALMAGGIORE - Questa sera alle ore 21 presso la chiesa di San Sebastiano (all’incrocio tra via Romani e via Baldesio) si terrà “Luna e gnac”, lettura drammatizzata dal racconto di Italo Calvino presentata da Avis Teatro di Casalmaggiore. L’ini-ziativa è organizzata dagli as-sessorati alla Cultura e alle Poli-tiche Giovanili del Comune di Casalmaggiore nell’ambito del Teatro delle Possibilità.

COLORNO - La vicina Color-no propone un week end inte-ressante per gli amanti del giar-dinaggio. Il giardino storico della Reggia di Colorno (inserito nel circuito dei Grandi Giardini Ita-liani) ospita infatti, oggi e doma-ni, la manifestazione “Nel segno del giglio”, nella nuova versione autunnale. Si tratta della terza edizione della mostra mercato del giardinaggio di qualità. L’in-gresso, al costo di 7 euro, osser-va i seguenti orari: oggi dalle 10 alle 18, domani dalle 9,30 alle 18,30. Piante, fiori, frutti, arredi, libri, progetti, consigli e incontri. C’è di tutto per gli appassionati, che potranno informarsi sulle novità del settore e le nuove ten-denze, in particolare “Rustico è bello” (questo il tema prescelto), ovvero la scelta di varietà dal costo contenuto ma in grado di ripagare la cura riposta con fiori-ture corpose.

Nell’occasione sarà possibile anche effettuare visite guidate alla Reggia (durata di un’ora), oggi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domani dalle 10 alle 18.

Da Italo Calvinoal giardinaggio

WEEK END

Page 23: Il Piccolo Giornale del Cremasco

" questione province

si discute e si litigama niente tende a mutare

Caro direttore, siamo alle solite: in questi giorni è d’at-tualità il problema degli accorpamenti delle Province. Si badi bene accorpa-mento, non abolizione come tanta gen-te vorrebbe. Tant’é, prendiamone atto. I nostri politici (a livello provinciale, ma anche i sindaci che si agitano come api impazzite) si incontrano, discutono, non decidono, litigano... e non accor-pano. Perché? Perché ancora una volta guardano indietro, non avanti; guarda-no i calcoli elettoralistici in funzione del proprio partito e della propria poltrona: «Se io mi fondo con quella Provincia, che ha la stessa mia maggioranza, vin-ciamo noi e vengo rieletto». Punto. Gli interessi del territorio, la costituzione di organismi organici e forti a sufficienza a farsi sentire e valere a Roma (dopo anni, decenni ai confini dell’Impero)?: un particolare trascurabile. L’impres-sione che se ne ricava è abbastanza sgradevole e anche, forse, del “dejà vu”. Poco più di una decina di anni fa (2001), a parti politiche invertite (gover-nava il centrosinistra) venne fatto pas-sare di tutta fretta, a fine legislatura e con maggioranza risicata, la “famosa” modifica all’Art. V della Costituzione con la quale si toglievano i freni alle au-tonomie regionali. In questi giorni stia-mo godendo i frutti venefici e nefasti di quella modifica. E li subiamo tutti, sini-stra, destra e quel che più conta, spe-cialmente i cittadini. Allora, visto che la lezione l’abbiamo già avuta, vogliamo cambiare registro? Vogliamo pensare un po’ di più al territorio ed ai cittadini e un po’ meno al proprio “particulare”?

Anselmo Gusperti cremona

***

" punto di vistA

L’italia deve soprattutto rifondarsi eticamente

Gentile direttore, sono moralista e giustizialista. La dissi-pazione del danaro pubblico e il malgo-verno sono un umiliante stillicidio quo-tidiano. Ora basta. Ogni limite di de-cenza e di tolleranza morale è stato cancellato. Questo è moralismo? Eb-bene, sono un moralista. I partiti, pur non essendo tutti uguali, tutti sono sta-ti infettati, chi più chi meno, dall’ingor-digia personale dei loro rappresentanti nelle istituzioni. Se poi c’è qualcuno che esasperato mette nella critica un po’ di battute velenose, viene accusato di fare dell’antipolitica. No, l’antipolitica la fanno gli uomini politici corrotti e quei partiti che non provvedono subito a co-stituirsi parti lese contro di loro. Rober-to Formigoni dà motivo per parlare della vituperata giustizia “politica”. Se è vero che la giurisprudenza prevede tre gradi di giudizio, quella “politica” prevede che a un pubblico amministra-tore non sia consentito di lasciare nel dubbio l’amministrato se esso è onesto oppure no. Questo è giustizialismo? Ebbene sono giustizialista. Questo Pa-ese ha bisogno di rifondarsi eticamente (ovviamente si parla di etica civile), di togliere dalla melma del malgoverno la cultura dell’interesse generale. Da quando è finito il confronto, anche duro e dialetticamente violento, tra culture diverse rispetto all’equa ripartizione delle risorse, è rimasto solo un pensie-ro “unico”, l’arricchimento ed il succes-so personale anche a spese dell’inte-resse pubblico e così il degrado mora-le ha finito per arrivare al livello di me-tastasi. Il problema dei problemi è il debito pubblico? E’ vero, ma fintanto che non saranno riportati a livelli fisio-logici la corruzione (in Italia pesa per 60 miliardi all’anno), l’evasione fiscale (in Italia pesa per 150 miliardi in meno per l’Erario all’anno), per la parte meno for-tunata degli italiani e per quel giovane su tre che cerca lavoro, non c’è futuro. Sta per aprirsi la stagione delle elezioni. Perché non diventino una liturgia logo-ra e un po’maleodorante, voterò quel partito che farà le primarie per i candi-dati che metterà in lista; metterà nel suo statuto la sospensione dal partito di qualsiasi suo amministratore pubbli-co sospettato di disonestà e la costitu-zione a parte lesa in caso di rinvio a giudizio; sottoporrà al vaglio di un or-

gano periferico della Corte dei Conti i bilanci, oltre che del partito provinciale e regionale, della gestione delle risorse assegnate al proprio gruppo consiliare. Presenterà un serio programma per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Benito Fiori Gruppo di riflessione

politica “il frantoio”***

" criticA

definirla “cittadella sanitaria” è mancare di rispetto alla realtà

Gentile direttore, definire “cittadella sanitaria” gli ambu-latori di oculistica e cardiologia, il Cen-tro prelievi ed il Centro unico di preno-tazione (Cup) in via Dante 104 b (che prima trovavano ampia e comoda sede nell’ex Inam) è mancare assolutamente di senso della realtà, ma ragionare molto in termini ragionieristici. Quella che è stata presentata con tanta enfa-si e soddisfazione dal direttore genera-le dell’Azienda ospedaliera di Cremona non è altro, come sempre abbiamo af-fermato, che un’operazione meramen-te economica che punta a “risparmia-re” soldi in cambio della riduzione di servizi essenziali, come le prestazioni mediche e sanitarie. Costringere i cit-tadini a vagare per la città per recarsi nelle diverse e sparse sedi della mal-concia sanità cremonese, per il nostro direttore generale è credere “nella con-tinuità tra ospedale e territorio”. Certo, chi è giovane e sano può anche per-correre l’intero territorio cittadino per farsi visitare o sottoporsi a delle cure, ma per chi giovane non lo è più e ma-gari non ha alcun famigliare che possa accompagnarlo, curarsi diventa un’im-presa impossibile e costosa, però può servire a far raggiungere al nostro di-rettore il risparmio forse di 240mila eu-ro all’anno. E’ per questo che paghia-mo le tasse anche alla Regione Lom-bardia! Perché, anziché fornirci miglio-ri e più efficienti servizi, li riduca e con molto “buon senso” li dissemini qua e là per Cremona, incentivando il turismo locale visto che la nostra amministra-zione comunale da sola non è in grado di farlo. E cosa pensano o dicono i me-dici che non hanno avuto la fortuna di vedere insediata nelle vicinanze dei lo-ro studi una cittadella sanitaria che possa favorire anche i loro assistiti? Però ci consola pensare, come com-menta il presidente del Centro tutela dei diritti del malato Tiziano Percudani, che «l’ambiente è ben curato ed orga-nizzato e sarà efficace per i cittadini». Chissà dove vanno a finire i risparmi, qualcuno ce lo farà mai sapere?

celestina villa Segreteria cittadina

di Rifondazione Comunista

" propostA

sull’istruzione è necessario un tavolo con la regione

Egregio direttore, quando le operazione di razionalizza-zione sono calate dall’alto, seguendo il criterio della riduzione dei costi, ma senza tener sufficientemente conto della realtà su cui vanno ad incidere, le conseguenze sono quelle che vediamo nel caso del dimensionamento scola-stico. Questa è stata la valutazione del nostro gruppo nella Commissione poli-tiche educative in cui è stata presenta-ta la decisione della Giunta circa il di-mensionamento degli istituti scolastici, proposta su cui, tra l’altro, il Consiglio comunale non è chiamato a deliberare. Non importa se poi l’effetto è quello di creare disagio e di destrutturare realtà consolidate e che funzionano, come lamentato dalla scuola Virgilio e da altre realtà scolastiche, si procede a cascata senza concedere la flessibilità neces-saria per aggiustare il tiro in sede loca-le, questo almeno ci è stato rappresen-tato come indirizzo della Regione nei confronti dei Comuni. Sono possibili soluzioni ponte o ipotesi meno impat-tanti? Solo l’apertura di un tavolo con la Regione può darci la risposta. Il sin-daco e l’assessore verifichino questa possibilità che, in ogni caso, non si per-segue con alcune note di accompa-gnamento ad una delibera, ma con iniziative precise di interlocuzione diret-ta con la Regione e con l’apertura del confronto in sede politica.

daniele Bonali e Maura ruggeriConsiglieri comunali del Pd

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" AppeLLo

L’uguaglianza nel diritto allo studio è minacciata

Egregio direttore, è la fine della scuola di Stato. Nel silen-zio delle forze politiche che sostengono il Governo Monti, tutte impegnate sui temi delle politiche prevalenti a Bruxel-les e Francoforte, convinte o assuefatte dall’idea che l’uscita dalla crisi sia pos-sibile solo smantellando il modello so-ciale europeo, incentrato sulle garanzie del reddito e dei diritti, sta per essere licenziato dalla Commissione Cultura in sede legislativa della Camera, per l’ap-provazione definitiva in Commissione Cultura del Senato e diventare legge dello Stato, la proposta di legge 953 sull’ordinamento scolastico. I temi della scuola e quindi dell’istruzione vengono degradati ad argomenti privi di speciale rilevanza di ordine generale e sottratti alla discussione parlamentare in aula. La proposta di legge 953 - figlia del ddl Aprea oggi assessore regionale della

Lombardia all’istruzione - di fatto abroga i decreti delegati del 1974, azzerando Consigli di istituto e Collegio dei docen-ti sostituendoli con Consigli dell’autono-mia, ossia Consigli d’amministrazione e Consiglio dei docenti. Non è una que-stione terminologica, ma di sostanza. Ogni istituto scolastico potrà munirsi di propri statuti e auto-organizzarsi al pro-prio interno con organi. L’adozione di statuti autonomi marcherà differenze anche sensibili tra scuola e scuola, tra diverse aree geografiche e costituisce una pericolosa minaccia ai principi che garantiscono un’effettiva uguaglianza nel diritto alla studio e alla libertà di in-segnamento. Al sistema organizzativo unitario, che di fatto ha assicurato in Ita-lia una scuola uguale per tutti, la propo-sta di legge 953 sostituisce, con il prete-sto dell’autonomia e della sussidiarietà, una scuola con forte connotazione aziendale, con la possibilità di trasfor-marsi in fondazioni, di avere partner pri-vati rappresentati nei Consigli dell’auto-nomia, in grado di condizionare la ge-stione della scuola e la didattica. Sinistra Ecologia Libertà chiede alle forze politi-che presenti in parlamento di aprire un reale confronto sulla riforma delle istitu-zioni scolastiche con studenti, inse-gnanti, famiglie, forze sociali, veri porta-tori di interessi nel sistema scuola.

Lapo pasquettiSinistra Ecologia Libertà Cremona

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" coAs in reGione

Le promesse della Lega sono sempre meno affidabili

Egregio direttore, ancora una volta la Lega sbraitante, chiede pulizia e moralità al cospetto dei suoi militanti, ma quando poi il nuovo segretario Maroni si riunisce, con i rap-presentanti dei vertici dell’odiato Pdl e del magnifico Formigoni, depone nello sgabuzzino le scope tanto acclamate per fare pulizia e continua a nascondere gli scandali sotto il tappeto dorato, di-mostrando ancora una volta che le fa-sulle minacce di togliere la spina è solo propaganda per gli ingenui allocchi. E’ una vita che la Lega Nord fa le solite sce-neggiate napoletane, minaccia elezioni anticipate, pone dei paletti che non sono mai rispettati, per salvare la faccia e confondere i creduloni, ma nella realtà il dato di fatto è che il celeste Formigoni, puro come l’acqua di fonte, per l’enne-sima volta resta al suo posto, nonostan-te il rinvio a giudizio e la marea d’inqui-siti tra consiglieri e assessori della sua Giunta Regionale. Infine, sarebbe op-portuno che Maroni chiedesse pubbli-che scuse a Saviano, poiché nella sua veste di ministro dell’Interno, circa due anni fa, d’imperio anche grazie alla soli-ta sudditanza dei vertici Rai ebbe trenta minuti a disposizione nella trasmissione

di Raitre, condotta da Fazio per smenti-re Saviano dichiarando che al Nord l’ndrangheta non esisteva, che il popolo e la classe politica del Nord erano immu-ni da infiltrazioni di mafia e ’ndrangheta, ma come dimostrano le inchieste giudi-ziarie le dichiarazioni del ministro Maro-ni furono pretestuose e fuori luogo .

elia sciacca cremona

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" A creMA

Felici per la valorizzazioneurbana dell’ex area stalloni

Gentile direttore, le associazioni aderenti al Forum Terri-toriale del Terzo Settore di Crema e Cremasco esprimono viva soddisfazio-ne per la decisione presa dalla Giunta comunale di Crema di “valorizzazione urbana dell’ex area Stalloni” con il mantenimento di una vocazione pub-blica e sociale. Esprimono ulteriore soddisfazione per l’attenzione dimo-strata verso la richiesta, da alcuni anni portata avanti con convinzione dal Fo-rum del Terzo Settore, di riservare uno spazio (600 metri quadri) alle associa-zioni per la realizzazione della “Casa del volontariato”. Il coinvolgimento del-le istituzioni pubbliche fanno, a nostro avviso, ben sperare sulla realizzazione di questo importante intervento in tem-pi ragionevoli. Il Forum del Terzo Setto-re e le associazioni ad essa aderenti continueranno a seguire con attenzione tutto l'iter del progetto fino alla sua re-alizzazione finale dichiarandosi dispo-nibili ad un costruttivo confronto.

Forum del terzo settore di crema e del cremasco

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" spino d’AddA

La grande scommessa dell’istituto “Luigi chiesa”

Egregio direttore, pareva impossibile e nemo ad impossibi-lia tenetur. Gli ostacoli erano infiniti, il di-sfattismo di molti era alle stelle, le criticità burocratiche sembravano soffocanti, il pessimismo da parte del contesto circo-stante aleggiava greve. Il parto del nuovo Istituto comprensivo “Luigi Chiesa” di Spino d’Adda si presentava difficile e ave-va assolutamente bisogno di una équipe di ineccepibile affidabilità. Dove trovarla di questi tempi? Un conto è innamorarsi delle utopie, un conto è realizzarle. Nes-suna smagliatura era tollerabile, pena l’aprirsi di falle che avrebbero fatto affon-dare la nave. Qualche volta però la realtà può superare la fantasia, soprattutto quando si incontrano le persone giuste al momento giusto. Come direttrice ammini-strativa Ombretta Bacchi, instancabile, che ha persino sacrificato le ferie estive per preparare tutto quello che era appron-tabile preliminarmente. Come assistenti amministrativi Gianfranco Grossi, per cui pure l’impegno estivo è stato profuso sen-za risparmio e Francesco Miele, Giovanni D’Urso, Cristina Marchini, Maria Luisa Perrotta, arrivati non immediatamente ma subito entrati nei loro ruoli con la passione di chi ha, senza ritardi, compreso la sua “mission”. Come collaboratrice vicaria la professoressa Ornella Vismara e come ulteriore supporto la maestra Annarosa Della Torre, per le quali sono un tutt’uno abnegazione e direzionamento sicuro ver-so gli obiettivi importanti. Come commis-sario “ad acta” Pierluigi Radaelli, persona di grande equilibrio e sempre pronto a collaborare in spirito di servizio. Il Comu-ne di Spino d’Adda dal canto suo ha fatto la propria parte secondo una tempistica congruente con le necessità, ragion per cui quasi miracolosamente la macchina è partita, i disguidi tecnici sono stati quasi tutti superati, i piccoli ritardi nell’inizio del-le lezioni a pieno regime sono spiegabili unicamente con i vuoti di organico che in tutte le scuole purtroppo caratterizzano l’avvio. In questo puzzle forse anche un dirigente reggente può non essere stona-to e riuscire a gestire dignitosamente un meccanismo complesso, ma già ben olia-to, in sinergia con gli insegnanti e con i collaboratori scolastici. E’ certamente un’avventura, ma le avventure rappresen-tano anche delle opportunità, senza le quali lo status quo rischia di diventare im-mobilismo.

prof. pietro BacecchiDirigente scolastico reggente

dell’Istituto somprensivo di Spino d’Adda

Buongiorno avvocato, vorrei sapere, in caso di se-parazione tra coniugi, gli animali domestici che ap-partengono ad entrambi a chi vanno affidati? Ci sono dei criteri?

Antonietta***

Sempre più nella vita quotidiana vi sono casi di separazione fra coniugi nei quali, cani, gatti ed altri ani-mali diventano oggetto del contendere in un quadro normativo attualmente ca-rente. Se, infatti, in ambito penale, si è posto rimedio al vuoto normativo con l’ap-provazione della Legge n.189 del 20 luglio 2004 che prevede una disciplina san-zionatoria di carattere pena-le per reati contro gli anima-li (uccisione, maltrattamenti, uso per combattimenti, ecc.), in ambito civilistico vi sono evidenti carenze nella legislazione in tema di ani-mali. Per colmare la lacuna “L’Intergruppo parlamenta-re animali” ha presentato,

nel 2008, una proposta di legge per l’inserimento nel codice civile di alcune di-sposizioni riguardanti la tu-tela degli animali. In partico-lare, sarà introdotto l’art. 455 bis del codice civile, se-condo cui “gli animali sono esseri senzienti”. Detta nor-ma introduce il concetto dell’animale come “essere senziente”, capace di pro-vare sensazioni ed in quanto tale meritevole di diritti e tu-tela. Del pari sarà introdotto l’art. 455 ter c.c., secondo cui “per gli animali familiari, in caso di separazione di coniugi il Tribunale, in man-canza di un accordo tra le parti, a prescindere dal regi-me di separazione o comu-nione dei beni e a quanto risultante dai documenti anagrafici dell’animale, sen-titi i coniugi, i conviventi, la prole e se del caso gli esper-ti di comportamento anima-le, ne attribuisce l’affido esclusivo o condiviso alla parte in grado di garantire

loro la migliore sistemazione inerente il profilo della pro-tezione degli animali. Il tri-bunale è competente a de-cidere in merito anche in caso di cessazione della convivenza more uxorio”. La norma sopracitata, dun-que, parla chiaro. Il fatto che il microchip del cane sia in-testato ad uno dei coniugi non determina in senso as-soluto la proprietà dell’ani-male. Il cane non è un bene oggetto di registrazione (co-me un'automobile per inten-derci) pertanto, benché in-testato ad un coniuge, il cane può aver sviluppato una relazione affettiva con l’altro coniuge. In materia, la prima sentenza rivoluziona-ria cui riferirsi è quella emes-sa proprio dal tribunale di Cremona l’11-6-2008 che, dopo aver riconosciuto ai due coniugi separati di po-tersi prendere cura congiun-tamente del loro cane, divi-dendo al 50% le spese per il mantenimento, ha poi pre-

cisato che “tutte le garanzie che sono previste per l’affi-do condiviso dei figli minori siano specularmente appli-cate per i cani”. Ecco che all’animale domestico sem-brerebbero essere così rico-nosciuti diritti finora riserva-ti solamente ai figli secondo le prescrizioni di cui alla leg-ge 56/06 in tema di affido condiviso. Tale orientamen-to venne poi confermato da un’ordinanza del presidente del tribunale di Foggia che affidava il cane al marito in-dipendentemente dall’inte-stazione formale, così privi-legiando l’interesse mate-riale e spirituale-affettivo dell’animale conteso.

*Avvocato stabilitoe Mediatore civile

[email protected]

In caso di separazionetra coniugi gli animalivanno trattati come figli

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] & Opinioni Sabato 13 Ottobre 2012 23

Page 24: Il Piccolo Giornale del Cremasco

nel pieno del dibattito politico europeo la pro-posta di riforma della Pac per il periodo 2014-2020. Sull’argomento gli

agricoltori europei (rappresentati dal Copa ) e le loro cooperative (rappre-sentate dal Cogeca), hanno tenuto a Budapest il loro congresso, concluso con l’approvazione di un documento che riveste sia un ruolo programmati-co che di richieste ai decisori politici.Gli agricoltori e le loro cooperative si dichiarano disponibili e in grado di fornire il loro contributo per garantire la sicurezza alimentare e prezzi sta-bili ai 500 milioni di consumatori eu-ropei, contribuire alla crescita econo-mica ed all’occupazione, fronteggia-re il cambiamento climatico e fornire servizi rurali alla collettività. Per farlo non è solo necessario l’impegno della parte agricola, ma occorrono anche politiche adeguate ed in primo luo-go una Pac forte e dotata di un bilan-cio solido, come si é pure convenu-to a Budapest. Servono però anche un migliore accesso a nuove tecniche e nuovi mercati, per trarre il massi-mo vantaggio dall’enorme potenzia-le produttivo dell’agricoltura europea.Secondo gli agricoltori europei e le loro cooperative, la nuova Pac deve essere in grado di aiutare gli agricol-tori a ottenere la loro quota, equa e legittima, della catena alimentare del valore in cambio del valore aggiun-

to creato nell’azienda, accrescendo la trasparenza, vietando le pratiche commerciali sleali e incoraggiando le organizzazioni dei produttori, segna-tamente le cooperative.Inoltre deve limitare le misure di in-verdimento a quelle che non hanno un impatto negativo sulla capacità di produzione o sui costi; porre nuova enfasi sul conseguimento della crescita verde nelle aziende agricole grazie a soluzioni che siano be-nefiche per la capacità di produzione, la produttivi-tà e l’efficienza degli agri-coltori.

Confagricoltura, a Bu-dapest con una delegazione guidata dal presidente Mario Guidi, ha ma-nifestato apprezzamento per il docu-mento finale approvato dal congres-so. Mentre il presidente della com-

missione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha riba-dito come l’Europarlamento sia a fa-vore dello sviluppo del settore agri-colo (la cui redditività deve accom-pagnare la sostenibilità ambientale); e come in questa logica si debba ar-rivare a profondi cambiamenti della proposta-Ciolos. Confagri ha inoltre

manifestato l’esigenza di una decisa semplificazio-ne delle procedure e de-gli impegni richiesti agli agricoltori. La competiti-vità del settore passa at-traverso queste due sfide della prossima riforma. Sarà dunque necessa-

rio operare su più fronti: coniugando le giuste richieste degli imprendito-ri agricoli legate alle necessità dello sviluppo imprenditoriale, all’aumento della produttività e del tasso di auto

approvvigionamento, con quelle della società relative al controllo del cam-biamento climatico e della tutela am-bientale. Ma si dovrà anche conside-rare il delicato equilibrio dei merca-ti, per giungere sino alla promozione della ricerca e di forme assicurative agevolate che accrescano la fiducia degli agricoltori. Ciò tenendo in con-siderazione le questioni economiche e di bilancio collegate alla riforma del-la Pac; è infatti plausibile il rischio per l’Italia di perdere importanti risorse, aggravando la sua posizione di con-tribuente netto al bilancio comunita-rio. Al riguardo, Confagri ha già pre-sentato al Governo ed agli europarla-mentari le sue proposte; confidando nel loro accoglimento e - soprattutto - in un quadro finanziario adeguato per il futuro della Pac basata su tre pilastri: competitività, crescita, soste-nibilità.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

Gli agricoltori si dichiarano disponibili a dare il proprio contributo per garantire la sicurezza alimentare

E’

Tonn. 237-241 269 n.q. (fino) 267-272

Tonn. 233-234 245-247 237-242 253-254

Tonn. n.q. 523-528 503-508

Tonn. 220-224 225-230

n.q. 258-260

Fino a 65 239–244Fino a 70 245– 250

(p.spec. 63-65)251-253

Tonn. 190–192 181–182 in sacchi 217-220

181-182

Tonn. 145 – 160 loietto:

145 – 160

141-151145-150

Mag. 1° t. 140-145

Medica fienata (1° t. 2012) 130,0-150,0

Tonn. 75-85 80-92 Paglia da mietitr. r.b. 45-50

Paglia di frumen-to press. ball.

48-53

15 kg 3,550 3,545 3,520 3,550

25 kg 2,670 2,73 2,630 2,600

30 kg 2,350 2,47 2,340 2,350

40 kg 2,130 2,17 2,120 2,130

156 kg 1,710 1,770 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,728

176 kg 1,770 1,770 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,772

Oltre 176 kg 1,740 1,745 n.q. (da 176 a 180 kg) 1,756

TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 11 OTTOBRE 2012

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Dal 1° gennaio 2013 en-treranno in vigore anche in Italia le norme comunita-rie sul benessere animale che riguardano in special modo gli allevamenti suini-coli e avicoli. In collabora-zione con Asl e Regione, la Libera Associazione Agri-coltori Cremonesi ha dunque organizzato due incontri informativi rivolti agli allevatori suinicoli del territorio provinciale.

Dopo quello tenuto a Son-cino la scorsa settimana, il secondo incontro si terrà a Cremona il prossimo marte-dì 16 ottobre alle ore 15 pres-so l’Ente Fiere. Interverranno in qualità di relatori Maurilio Giorgi e Mario Baietti (Dipar-timento di Prevenzione Vete-

rinaria Asl di Cremona) insieme ad Antonio Vitali dell’Unità Operativa Veterinaria di Re-gione Lombardia.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. p.v. 1,17-1,36 p.m 2,65-2,95

MONTICHIARI 1,15-1,33

da macello 1,20-1,30

--

Kg. pv 0,95-1,03 pm 2,25-2,4

MONTICHIARI 0,80-0,95

1,00-1,10

kg. pm 2,50-3,05 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,42-1,57

1,42-1,59

kg.1,00-1,10 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,45-1,60

(45-55 kg) 0,85-1,65

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

4,40-4,90 (pregiate 70 kg) 3,66-4,80

kg. 2,60 past. 1,85 centr. 2,50

2,00 Zangolato di creme X burrifi-

caz. 1,70

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 8,75-9,15

kg. 7,20-7,45 7,20-7,45 7,15-7,40 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 11,05-11,40

kg. 8,20-8,40 8,55-9,10 8,50-8,75 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,60-13,05

Vitelloni femm. da macello pezz. ne-re (kg. 450-500)p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10

Guidi soddisfatto per il documento

approvato

• A cura di Libera Agricoltori •

Nuova Pac Copa-Cogeca a congresso

BENESSERE ANIMALE

AMIANTO, IL CONVEGNO

AgricolturaSabato 13 Ottobre 201224

Il prossimo venerdì 19 ot-tobre presso Villa Calciati a Persico Dosimo, si terrà l’as-semblea annuale del sinda-cato provinciale pensionati di Confagricoltura Cremona, presieduto da Cesare Pa-squali. Nell’ordine del giorno figurano l’approvazione del bilancio e la relazione del presidente. Durante la riunio-ne, verranno inoltre illustrate alcune iniziative che il sinda-

cato dei pensionati promuo-verà per tutti gli associati e per quanti partecipano atti-vamente alla vita associativa. Sempre a Villa Calciati, termi-nata l’assemblea, seguirà un incontro conviviale.

Per questioni organizzati-ve è necessaria la prenota-zione presso gli uffici centrali o periferici della Libera Asso-ciazione Agricoltori Cremo-nesi.

Libera, assemblea dei pensionati Martedì 16 ottobre secondo incontro a Cremona

La scorsa settimana si è svolta in Sala Maf-fei presso la Camera di Commercio di Cremona, una “due giorni” dedicata ai problemi connessi all’amianto ed alla sua rimozione su tutto il territo-rio provinciale e regionale, organizzata dalla Pro-vincia di Cremona in collaborazione con Regione Lombardia.

Durante il primo incon-tro, si è parla-to dell’aspet-to tecnico-nor-mativo in tema di neutralizza-zione e corret-to smaltimen-to dell’amianto. Dunque, sono stati approfon-diti i temi relati-vi alla normativa nazionale e co-munitaria, ai pe-ricoli cui è sog-getto il personale a diretto contatto con questo materiale, alla tipologia di inquinamento atmosfe-rico conseguente. E’ stata poi fornita una pano-ramica della quantità di amianto stimato ancora presente in Lombardia.

Tramite rilievi satellitari è infatti stato stimato che in tutta la Lombardia rimangono da smaltire ancora 2,5 milioni di metri cubi, dei quali 160.000 in provincia di Cremona. La normativa preve-de che tutte le aziende ed edifici con presenza di amianto, presentino all’Asl competente il cen-simento, indicando la quantità e la tipologia di amianto presente nelle strutture. A partire dal pri-mo gennaio 2013, la mancata segnalazione sarà soggetta a sanzione. Successivamente, entro il 31/12/2015, la legge prevede due possibili so-luzioni: o il completo smaltimento del materiale, oppure, nel caso la consistenza dell’amianto lo consenta, una corretta manutenzione o adeguata coibentazione. Nel secondo incontro sono state invece tratte le conclusioni. Il problema è di tutti, ma agricoltori e categorie produttive, per la so-stituzione chiedono adeguati incentivi; mentre la politica unitamente alla parte tecnica deve trovare le tecnologie ed i luoghi più adatti al trattamento dei residui, tenendo conto delle esigenze del terri-torio. L’elevata vocazione alla produzione agricola di qualità del territorio cremonese, purtroppo mal si concilia con il trattamento di prodotti potenzial-mente pericolosi come l’amianto.

Gli agricoltori chiedono incentivi per la sostituzione

Paolo De CastroMario Guidi

Page 25: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Laura Bosio

osteoporosi è un pro-blema sempre più diffu-so, soprattutto in un territorio come il nostro, che in inverno è scarsa-

mente soleggiato e che quindi non permette l'assorbimento del-la vitamina D, essenziale per fis-sare il calcio. Per questi motivi di-venta particolarmente importante concentrarsi sulla prevenzione e soprattutto conoscere con preci-sione i fattori di rischio a cui si è soggetti. E proprio questo è lo scopo delle iniziative messe in campo dall'Ospedale di Cremona per il 20 ottobre, Giornata mon-diale dell'Osteoporosi. Un'inizia-tiva rivolto a donne e uomini di qualsiasi età, che prevede consu-lenze gratuite, sia presso il presi-dio cremonese che presso l'Oglio Po di Casalmaggiore, la mattina dalle 9 alle 13.

«Anche quest'anno abbiamo voluto puntare sulla sensibilizza-zione rispetto ai fattori di rischio» spiega Letizia Maninetti, re-sponsabile dell'ambulatorio per l'osteoporosi. «Ricordiamo che l'osteoporosi è causa di invalidi-tà, e grava sulla comunità con co-sti decisamente elevati (900 mi-lioni di euro l'anno). A fronte di questo, però, la consapevolezza della malattia è ancora molto ri-dotta: una recente indagine dell'Istituto superiore di sanità ha evidenziato che solo una donna su due affetta da osteoporosi è consapevole di esserlo. A fronte di questo l'istituto Manners Ardi ha condotto uno studio su oltre 10mila persone, dal quale è emerso che le donne over 50 hanno un elevato grado di cono-scenza della patologia, ma solo il 52% ne hanno sentito parlare dal medico di famiglia. Alta è anche la consapevolezza dei danni as-sociati all'osteoporosi. Tuttavia sono poche le donne che si sot-topongono a regolari controlli, e persiste una scrsa fiducia nelle terapie farmacologiche, che spesso vengono percepite come scomode. Questo forse accade perché finché non si verifica una frattura, l'osteoporosi non da sin-tomi, e quindi l'assunzione rego-lare di farmaci è poco accettata».

Lei ha citato i fattori di ri-schio. Quali sono?

«Essi sono legati al picco di massa ossea raggiunta in età adulta. Oltre ai fattori genetici, su cui non si può agire, a mettere a rischio sono: un'alimentazione non corretta, l'assenza di attività fisica, l'abuso di alcolici, il fumo di sigaretta. Poi bisogna valutare la quantità di massa ossea che viene persa: la menopausa acce-lera questo processo, così come l'assunzione di certi farmaci, o determinate patologie. Per que-sto è sempre opportuno chiedere al medico di famiglia una valuta-zione della propria situazione».

A quale età una donna do-vrebbe iniziare a preoccuparsi?

«Dipende da tante cose: se la menopausa è arrivata alla giusta età e lo stile di vita è corretto gli eventuali problemi legati all'oste-oporosi possono insorgere tra i 60 e i 65 anni.Tuttavia non biso-gna sottovalutare determinati fat-tori, come ad esempio quello ali-mentare. Per introdurre, infatti, il giusto apporto di calcio quotidia-

no (tra 1.000 e 1.200 mg) è ne-cessario conoscere con precisio-ne l'apporto nutrizionale dei vari alimenti. Per questo è importante fare una dieta varia, che non escluda niente ma che al contem-po non abusi delle proteine ani-mali. Chi fa una dieta vegetariana dovrà prestare particolare atten-zione, soprattutto se intende pri-varsi anche dei latticini. E' infatti molto facile entrare in carenza di calcio, e per questo bisogna as-sumere quotidianamente alimen-ti che ne contengono. Tra l'altro vi sono alimenti sostitutivi, come il tofu e il latte di soia, che ne con-tengono solo se ne vengono ad-dizionati».

A parte l'alimentazione, in quale altro modo si può attuare la prevenzione?

«Bisogna fare in modo che in tutta la prima parte della vita, fino all'età adulta, il "deposito in ban-ca" relativo alla massa ossea au-menti il più possibile, in modo da arrivare più tardi ad avere proble-mi o fratture ossee. Il picco della massa ossea è intorno ai 30-35

anni. Fondamentale è mantenere l'osso in buone condizioni, e que-sto è possibile stimolando l'attivi-tà muscolare. Anche il sottopeso può creare problemi, perché a basso peso corporeo è associata una bassa massa ossea. Nel mo-mento in cui si contrae una pato-logia che può danneggiare l'osso, come il malassorbimento intesti-nale, è necessario utilizzare spe-cifici integratori di calcio.

Anche la mancanza di esposi-zione solare può essere un pro-blema, perché porta a una caren-za di vitamina D, che non permet-te di assorbire il calcio. Per di più nel nostro Paese gli alimenti ric-chi di vitamina D - come salmo-ne, merluzzo, aringhe, sardine - sono poco diffusi, essendo tipici dei Paesi del Nord».

Quali sono le terapie più effi-caci contro l'osteoporosi?

«Si possono suddividere in classi farmacologiche: vi sono farmaci che impediscono il rias-sorbimento delle ossa, altri che ne stimolano la crescita, e altri che hanno un effetto misto».

Appuntamento in ospedale il 20 ottobre con la giornata mondiale: consulenze gratuite

L

Salute 25Osteoporosi, occhio ai fattori di rischio

Il dottor Letizia Maninetti,responsabile dell'ambulatorioper l'osteoporosi dell'ospedale Maggiore

Nel 2005 in Italia si sono verifi cati più di 90.000 ricoveri per fratture femorali. Un numero così ele-vato di fratture di femore può essere considera-to alla pari di una vera e propria pandemia che, per effetto dell'invecchiamento della popolazione, è destinata ad aumentare ulteriormente nei pros-simi anni. Infatti, stando alle ultime stime, sem-bra che nei prossimi 40 anni, in assenza d'inter-venti terapeutici mirati alla popolazione a rischio, assisteremo ad un raddoppio dell'incidenza delle

fratture da fragilità ossea. Per l'ospedalizzazione, la chirurgia e la riabilitazione di tali fratture il servi-zio sanitario nazionale sostiene una spesa supe-riore al miliardo di euro. Si stima che oggi in Italia circa 3,5 milioni di donne ed un milione di uomi-ni siano affetti da fragilità ossea. Tra gli anziani le fratture da fragilità ossea sono una delle principa-li cause di mortalità. Fra le donne di età superiore ai 65 anni, 1 su 2 soffre di fragilità ossea e non sa di correre questo rischio.

Sabato 13 Ottobre 2012

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

LA FRAGILITÀ OSSEA: DI COSA SI TRATTA

OSSA NORMALI CON OSTEOPOROSI

Gentilissima dottoressa Subacchi, sono impiegata e vivo con l’ango-scia della pausa pranzo. Cosa mi consiglia per corretta alimentazione? Non so mai come comportarmi. Grazie Nadia.

Gentile Nadia, di seguito non sapendo le tue abitudini di pausa pranzo, ecco tre proposte.

• Se in pausa pranzo ti rechi in trattoria o hai la possibilità di recarti in men-sa, evita i cibi troppo elaborati . Potrai consumare i carboidrati (70-80 gr di pa-sta/riso) o 200 gr di patate (n° 2 patate) per assicurarti suffi ciente energia per il resto della giornata. Poi puoi completare il menu’ con carne oppure pesce ( le proteine) e frutta e verdura per le fi bre minerali e le vitamine.

• Se invece la tua pausa pranzo è al bar, resisti ai panini, toast o tramezzini troppo farciti oppure insalate miste molto ricche di calorie extra. Ottime le insa-late che contengono una sola proteina (pesce, carne, uova o formaggi) abbinata ad un solo tipo di carboidrato (mais, pane o grissini). La scelta giusta è un buon panino imbottito con, per esempio, bresaola oppure grana, prosciutto sgrassa-to e insalata oppure pollo alla piastra e verdure. Completa il pasto con frutta.

• Se infi ne ti porti il pranzo da casa, la scelta giusta in questo caso, è ver-dura (lattuga, spinaci, zucchine), salmone oppure tonno o sgombro in scatola integrando il tutto con 60 gr circa di pane ai cereali, yogurt magro e un frutto.

Non saltare mai la pausa pranzo, cerca sempre cibi di stagione, non confe-zionati. Spero di esserti stata utile.

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentari e diete personalizzate. Master in Nutrizione Fitness e Sport •

Pesidente ALIAC Onlus di Cremona.

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] oppure a [email protected]. Riceve a

• CREMONA: presso L’ambulatorio Medicenter, via Giuseppina 21 (0372-434988)• CREMONA: Ambulatorio Med di Gadesco P. Delmona (0372-803801)

• CREMA presso ambulatorio Santa Claudia (366-4759134)

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

SPECIALISTA IN: Diete personalizzate • Test Intolleranze Alimentari • Test DNA (Celiachia - Lattosio - Breath Test) www.nutrizionistabiologo.it

www. aliaconlus.org • Faceebook: LISA NUTRIZIONISTA • Cell. 366-4759134

Page 26: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Federica Ermete

nche quest’anno, le sontuose sale del Po-destà di Soresina, ospitano la rassegna “Spazio 4m”, dedicata

ai giovani artisti. Giunta alla 2ª edi-zione, l’esposizione è ideata e cu-rata da Simone Fappanni e realiz-zata sotto la supervisione di Ro-berto Dellanoce. «In questa mo-stra - spiega Fappanni nel catalo-go - a cui sono stati invitati artisti fra i 20 e i 40 anni, non è stato imposto un tema o una tecnica determinata o un formato specifi-co, e neppure un numero massi-mo di opere, ma uno spazio preci-so: 4 metri lineari. E sta proprio qui la “sfida”, il fulcro su cui verte que-sta mostra: far conoscere un sag-gio significativo della propria arte in un’area circoscritta, personaliz-zandola col proprio estro… Il risul-tato complessivo che ne deriva

risulta estremamente vario e intri-gante dal momento che si spazia dalla ricerca alla sperimentazione, sia mediante tecniche legate alla tradizione che multimediali. Sug-gestiva è la pennellata della bre-sciana Tiziana Zini, Serenella Bel-lini di Romano di Lombardia è autrice di un’installazione dai pro-fondi significati simbolici articola-ta su un attento e perspicace stu-

dio di sentimenti, Valeria Frustaci è artefice di un complesso e ac-cattivante percorso grafico dall’in-cedere alquanto preciso. Singola-re è la serie di “Personaggi” di Ilaria Oleotti, simbolismo e meta-rappresentazione è quello di Fabio Cordova, interessante è la pittura, dai cromatismi intensi e vibranti, della cremonese Valeria Romeo. Vincitore della recente edizione

del Premio “Giacomo Malfanti”, Riccardo Grassi possiede una ve-na introspettiva invidiabile. Roma-na Romeo propone un personalis-simo realismo poetico, Giovanni Vincenzini di Laives, attraverso la digital art dà vita ad intense “im-magini di luce”; la bergamasca Emanuela Fera, con la sua parti-colare tecnica per cui ha conse-guito il brevetto, crea opere infini-tamente armoniche, mentre Ivan Bellomi possiede una tavolozza dalle tinte dense e magmatiche. Forza espressiva è presente nella produzione astratto-informale di Roberta Galvani; mentre Maria Grazia Conforti presenta una soli-da paesaggistica moderna e av-vincente. Tinte modulate secondo velature precisissime sono quelle dell’acquerellista cremonese Fe-derica Ungari, con cui definisce i soggetti con trasporto e sincera partecipazione». La mostra chiu-de il 21 ottobre.

Adi Federica Ermete del Premio “Giacomo Malfanti”,

Spazio 4m: giovani artisti in mostra

&&&Cultura Spettacoli

Domani alle 17.30, Cre-monabooks inaugura la mostra “L’esperienza crea-tiva. Scenografie di Sereno Cordani”. Nel corso di una decina di anni d’attività con la Compagnia Luigi Carini, pres-so il Teatro Filodrammatici, dal 1954 e per un decennio, Sereno Cordani ha realizzato le scenografie per gli spetta-coli. Le idee nascevano dalla lettura dei testi e dalla parte-cipazione alle prove e veniva-no appuntate inizialmente su foglietti volanti che, succes-sivamente in studio, venivano elaborati in progetti compiu-ti. Da sempre appassionato di teatro, Cordani, durante gli anni 40, strinse amicizia con alcuni giovani milanesi: Giorgio Strehler, Fantasio Piccoli, Paolo Grassi ed Ugo Tognazzi. In quell’ambiente, il giovane pittore sviluppò i germi di un interesse che nutriva anche di letture e curiosità, ricercando esperienze ed incontri, di studio della storia teatrale e del costume, di ricerche e di studio della scenografia storica, ricavandone informazioni ed idee. La frequentazione romana di attori ed attrici gravitanti sia in teatro che nell’ambiente del cine-ma, offrì spunti ulteriori, perfezionanti da alcuni interventi mila-nesi nel nascente gruppo del mitico Piccolo Teatro degli amici Strleher, Grassi, Piccoli. La prima scenografia, di tipo tradizio-nale, si riferisce a “Romanticismo” di Rovetta, messa in scena dalla Compagnia delle tre parrucche sia al Filodrammatici che al Ponchielli. A partire dalla scenografia successiva, per un recital di testi sulla Natività, si nota una dimensione spaziale innovati-va, una sobrietà evocativa ed una suggestione del tutto inusitati sulle scene cremonesi, espressione di un linguaggio contempo-raneo. Tali meriti furono riconosciuti a livello nazionale e il lavoro di Cordani ispirò successive produzioni teatrali, anche presso il Piccolo di Milano. La commistione di antico e moderno, di classi-cità e contemporaneità divenne una caratteristica delle scenogra-fie dell’artista. La mostra è allestita fino al 26 ottobre

Scenografie di Cordaniesposte a Cremonabooks

Le saledel Podestà

A Sospiro la Compagnia Al Castello porta in scena “Cyrano De Bergerac”Dopo il tutto esaurito ed il successo del pri-

mo spettacolo, la rassegna “Sospiro a teatro” presenta il secondo appuntamento. Stasera alle ore 21, presso l’Auditorium di Sospiro, la Compagnia Al Castello porta in scena un gran-de classico: “Cyrano De Bergerac” di Edmond Rostand, con la regia di Claudio Pesaresi. Savinien Cyrano de Bergerac fu uno dei più estrosi scrittori del seicento francese e gra-zie ai suoi testi mai rigorosi, sempre al con-

fine fra una sfrenata fantasia e un’analisi di teorie cosmologiche, è oggi considerato uno dei precursori della letteratura fantascientifica. Rostand prese spunto dalla sua vita avventu-rosa per creare un personaggio dalla parola mordente e dal cuore infranto, uno spadacci-no-poeta, romantico e idealista, dotato di sen-timenti profondi ma anche di raffinato umori-smo, ironia e sagacia descrittiva, che combat-teva “col naso e con la spada” le ipocrisie del

suo tempo, le ingiustizie, la politica corrotta e l’avidità che soffoca gli ideali.

• CASALMAGGIORE Stasera alle 21, nel-la Chiesa di San Sebastiano a Casalmaggiore, ha luogo il terzo appuntamento de “Il teatro delle possibilità”. Avis Teatro di Casalmaggiore presenta “Luna e gnac”, lettura drammatizzata del racconto di Italo Calvino che vede, in veste di narratori, Annalisa Passerini ed Erminio Zanoni. L’ingresso è libero.

Sabato 13 Ottobre 201226

Terzo appuntamento con l’ottava edizione de “Il Sipario”, rassegna teatrale organizzata dal Teatro Primo Ferrari di Castelverde. Oggi La Combriccola del Baffo porta in scena “Non sparate sul postino” di Derek Benfield, per la regia di Gianpaolo Azzara. In un castello scozzese la proprietaria, una contes-sa a corto di finanze, è costretta ad aprire il castello al pubblico. Le sale diventano meta di alcuni buffi turisti e di due ladri appena usciti di galera che s’intrufolano nel castello per ritrovare e uccidere

Chester (genero della contessa), che ha causato il loro arresto. Lord Elrood, marito della contessa, è un tipo piuttosto eccentrico: si crede un colonnello in piena guerra e si diletta a sparare al postino che considera una pericolosa spia. Formatasi nel 1990, La Combriccola del Baffo ha mantenuto e rafforza-to le motivazioni che fin da principio hanno mosso i suoi componenti. L’allegria dei testi rappresentati (per scelta sempre brillanti e in lingua), ha raccolto molti consensi in diversi teatri di Milano.

Stasera... non sparate sul postinoA Castelverde terzo appuntamento con la rassegna teatrale “Il Sipario”

Appuntamento conclusivo con “Omaggio ad Amilcare Ponchielli”, iniziativa voluta dall’asso-ciazione “Centro Studi Ponchielli” con la dire-zione artistica del soprano Federica Zanello. Stasera alle ore 21, presso l’auditorium del-la Camera di Commercio, ha luogo il concerto “Verdi e Ponchielli: Grand Opera fin de siecle” con la Corale Ponchielli-Vertova diretta dal mae-stro Patrizia Bernelich. Il Coro Lirico Ponchielli-Vertova, nato nel 1989, ha come scopo principale

lo studio e l’esecuzione di brani operistici; ciò ha consentito lo sviluppo di un ricco e vario reperto-rio, continuamente arricchito dallo studio di nuovi brani dei massimi autori e di opere liriche comple-te. Il coro svolge principalmente la propria attivi-tà in ambito provinciale e regionale ma è pron-to a toccare mete più lontane e prestigiose. Nel pomeriggio, viene presentato il libro di Francesco Bissoli “Storia e fonti della Marion Delorme di Ponchielli”. L’ingresso è libero.

Ultimo “Omaggio a Ponchielli”Chiusura con il concerto “Verdi e Ponchielli: Grand Opera fin de siecle”

Anche quest’anno la rassegna è organizzata nelle sale del Podestà

11.10 DREAMS ROAD 2012. Doc12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LINEABLU. Attualità15.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE17.45 PASSAGGIO A NOR OVEST. Doc18.50 L'EREDITÀ. Game20.00 TG1 TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI. Game21.10 TI LASCIO UNA CANZONE00.40 TG1 NOTTE00.55 S'È FATTA NOTTE

07.55 G.P. COREA DEL SUD F109.45 POLE POSITION10.30 A SUA IMMAINA10.55 SANTA MESSA12.00 RECITA DELL'ANGELUS12.20 LINEA VERDE. Att13.30 TG1 Telegiornale14.00 DOMENICA IN L'ARENA16.30 TG1 Telegiornale16.35 DOMENICA IN18.50 L'EREDITÀ. Game20.00 TG1 TELEGIORNALE20.30 AFFARI TUOI. Game21.30 UN PASSO DAL CIELO 2. Fic23.25 SPECIALE TG1

10.05 APRIRAI. Attualità10.15 SULLA VIA DI DAMASCO10.55 TERRITORI. Attualità11.35 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO / DRIBLING14.00 TEEN MANAGER15.00 PECHINO EXPRESS.Reality15.55 BEAUTY AND ME. Att16.30 CATASTROFI NEL MONDO.Doc17.05 SERENO VARIABILE. Att18.00 TG2 L.I.S./ CHAOS. Telefilm19.30 SEA PATROL. Telefilm20.30 TG2 NOTIZIE21.00 CASTLE. Telefilm21.05 BODY OF PROOF. Telefilm

09.00 BATTLE DANCE. Talent10.00 PIO MANZÙ. Attualità11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 MUCCHE ALLA RISCOSSA.F15.00 WALL.E. Film16.30 LILO & STICH. Film anim17.50 CLASSICI DISNEY. Cartoni18.10 90°MINUTO SERIE B. Sport19.35 G.P. SUD COREA F120.30 TG2 NOTIZIE21.05 NCIS. Telefilm21.45 HAWAII FIVE-0. Telefilm22.35 COLD CASE. Telefilm23.20 LA DOMENICA SPORTIVA

07.45 20.000 LEGHE SOTTO TERRA.F09.10 CASANOVA FAREBBE COSÌ. F10.10 AGENTE PEPPER. Telefilm12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TGR Settimanale14.55 TV TOLK. Attualità16.55 tg3 l.i.s.17.00 TIMBUCTU. Doc17.15 TURNER E IL CASINARO. Film19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB. Attualità20.10 ALLEGRI VAGABONDI. Film21.05 ULISSE. Film23.20 TG3 REGIONE23.30 TG REGIONE

11.40 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.55 PRIMA DELLA PRIMA. Mus13.25 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO 314.30 IN 1/2 H. Attualità15.05 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Doc19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB. Attualità20.10 CHE TEMPO FA. Attualità21.30 REPORTER23.25 TG323.20 TG REGIONE23.40 BORIS. Sitcom

SABATO 13 DOMENICA 14

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA08.50 SUPERPARTES. Attualità09.45 MELAVERDE. Attualità11.00 FORUM13.00 TG5 TELEGIORNALE/METEO 513.40 ROSAMUNDE PILCHER. F15.30 VERISSIMO. Attualità18.50 AVANTI UN ALTRO. Game20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 C'È POSTA PER TE. Varietà00.30 AVVOCATI A NEW YORK. Tel01.30 TG5 NOTTE/METEO 502.00 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà

08.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità09.40 TG COM10.00 BELLI DENTRO. Sitcom10.30 BENVENUTI A TAVOLA. Fiction11.50 MELAVERDE. Att13.00 TG5 Telegiornale - METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 DOMENICA LIVE. Varietà18.50 AVANTI UN ALTRO. Game20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.15 BENVENUTI AL SUD. Film23.20 IL GIUDICE MASTRANGELO.F

09.50 CARABINIERI 6.Telefilm10.50 RICETTE DI FAMIGLIA. Att11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG414.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 PERRY MASON. Film17.00 MONK. Telefilm18.00 PIANETA MARE. Attualità18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap20.40 LE INDAGINI DI PADRE CASTELL.Tf21.30 LAW & ORDER. Telefilm23.20 LAW & ORDER LOS ANGELES. Tf

08.20 LA VITA DEI MAMMIFERI.Doc09.20 MAGNIFICA ITALIA. Doc10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 TELEGIORNALE12.00 PIANETA MARE. Attualità13.10 DONNAVVENTURA. Attualità 14.00 TG414.40 TORNA A SETTEMBRE. Film16.55 IL PISTOLERO. Film18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 IL COMANDANTE FLORENT.F21.30 TIERRA DE LOBOS. Film23.40 TERRA! Attualità00.45 THE HUNTING PARTY. Film

SABATO 13 DOMENICA 14

LA 7

SABATO 13 DOMENICA 14

SORESINA

06.00 TG LA707.00 OMNIBUS. Attualità10.00 BOOKSTORE. Attualità11.05 MADAMA PALAZZO. Att11.15 JAG AVVOCATI IN CORSIA. Tf13.30 TG LA714.05 L'ERBA DEL VICINO. Att15.05 MISSIONE NATURA. Doc17.05 LA7 DOC. Doc18.00 L'ISPETTORE BARNABY.Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità23.35 UOMINI CHE ODIANO LE DONNE00.25 OMNIBUS NOTTE01.25 TG LA7 SPORT

06.00 TG LA 7 - METEO - OROSCOPO07.00 OMNIBUS. Attualità 07.30 TG LA 710.00 TI CI PORTO IO. Attualità11.20 NEW TRICKS. Telefilm12.00 DUE NOTTI CON CLEOPATRA.F13.30 TG LA714.05 È ARRIVATO MIO FRATELLO.F15.50 TRE UOMINI IN FUGA. Film18.05 L'ISPETTORE BARNABY.Tel20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 SOLDATO JANE. Film23.55 OMNIBUS NOTTE01.00 TG LA 7 SPORT

07.30 RASSEGNA STAMPA Le anticipazioni08.30 ROTOCALCO09.20 COMMEDIA ITALIANA11.10 VETRINA MOTORI13.20 FELTRI SENZA FILTRI14.15 ROTOCALCO15.00 COMMEDIA ITALIANA19.05 IO E MARGHERITA. Sit com 20.30 RUBRICA RELIGIOSA: giorno del Signore00.30 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ITALIA DEI DESIDERI Vittorio Sgarbi ci porta a co noscere le nostre città e a scoprire le bellezze artistiche

07.15 ROTOCALCO08.00 FELTRI SENZA FILTRI09.10 COMMEDIA ITALIANA11.00 SANTA MESSA IN DIRETTA dal Duomo di Cremona12.00 FELTRI SENZA FILTRI 13.35 ROTOCALCO16.00 VETRINA MOTORI17.00 SANTA MESSA IN DIRETTA dal Duomo di Cremona18.15 PARTITA BASKET Enel Brindisi – Vanoli Cremona20.15 IO E MARGHERITA20.45 ROTOCALCO 21.30 COMMEDIA ITALIANA01.00 VIAGGIO NELL'ITALIA DEI DESIDERI

09.05 CARTONI ANIMATI11.00 BATMAN. Film12.25 STUDIO APERTO - METEO13.40 CARTONI ANIMATI14.05 LA SCIMMIA. Reality15.30 HO VOGLIA DI TE. Film17.25 TUTTO IN FAMIGLIA. Sitcom17.55 MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE18.30 STUDIO APERTO - METEO19.00 I PINGUINI DI MADAGASCAR19.25 PLANET 51. Film animazione21.10 SHREK. Film animazione 23.00 PATHFINDER. Film01.00 POKER1MANIA

07.00 G.P. DEL GIAPPONE GARA08.00 CARTONI ANIMATI10.20 G.P. GIAPPONE MOTO311.50 GRAND PRIX. Sport12.25 STUDIO APERTO/ SPORT MEDIASET14.00 GP GIAPPONE GARA MOTO GP16.00 RED BULL STREET STYLE. Att17.00 RED BULL FLUTAG. Att18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 10.000 A.C. Film19.55 TG COM/METEO21.25 CSI. Telefilm23.20 COVERT AFFAIRS. Telefilm01.10 POKER1MANIA

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Nuova mostra di pittura nei chiostri del San Dome-nico a Crema: questa sera, alle ore 17 con la presen-tazione del critico d’arte Cesare Alpini, si inaugura la mostra “Dipinti e disegni” di Libero Donarini. Trentot-to per l’esattezza le opere esposte che hanno come filo conduttore le piccole cose della vita quotidiana. «L’artista – è lui stesso che lo dice – vuole infatti dar voce ai piccoli istanti di ogni giorno, anche apparen-

temente insignificanti e farli diventare momenti poe-tici». Per questo la maggioranza delle opere è data da piccoli quadretti di ridotte dimensioni, ma di forte im-patto emotivo.

A presentare l’iniziativa Giovanni Marotta, neo pre-sidente della fondazione San Domenico e Cesare Alpini che ha accompagnato Libero Donarini in gran parte del suo percorso artistico, dal materico-infor-

male fino all’attuale espressionismo astratto, come risultato di una intelligente e continua semplificazione del colore e del segno che dà vita ad opere “silenzio-se ma emozionanti, dal colore filtrato quasi distillato”: pura luce, puro buio… Libero Donarini torna così ad esporre a Crema dopo tre anni dall’ultima sua perso-nale mostrando una evoluzione di tecnica e di ispira-zione coerente eppur mutevole.

ella bella sede di piaz-za Premoli a Crema il Franco Agostino Teatro Festival (Fatf) ha pre-sentato la propria 15ª

edizione in svolgimento fra il 2012 e il 2013 e dedicata alle “passio-ni”. «Le passioni sono il motore delle azioni di ciascuno di noi, ani-mano le persone e contribuiscono a determinarne le scelte», ha detto annunciando il programma la presi-dente della associazione culturale Gloria Angelotti. Passione amoro-sa, passione amicale, passione per lo sport, per gli studi, per l’esplo-razione… in quanti modi si può declinare la passione! «Noi ci sia-mo appassionati a questa iniziati-va del “teatro europeo per ragazzi” - prosegue la presidente - e la per-seguiamo ogni anno con rinnovato entusiasmo, grazie alle persone e

agli enti che collaborano con noi e ci sostengono». Presenti Paola Ori-ni, assessore alla Scuola della Pro-vincia di Cremona e Paola Vaila-ti, assessore alla Cultura delComu-ne di Crema. Entrambe hanno con-fermato l’interesse ed il patrocinio

delle istituzioni locali per il progetto del Fatf. Un saluto e la promessa di sostegno è venuta da Elisa Marino-ni neo componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione San Domenico. La vice presiden-te della associazione ha presenta-

to la nuova offerta formativa per le scuole ed assicurato che gli inse-gnanti hanno rinnovato con entu-siasmo la loro collaborazione. Con la 15ª edizione il Fatf rinnova per la quarta volta il concorso di scrittu-ra creativa. Il concorso è rivolto a ragazzi di tutta Italia iscritti a scuo-le medie inferiori e superiori (divi-si in due categorie: under 14 e dai 14 ai 20 anni) che desiderano met-tersi alla prova nella stesura di un testo narrativo sul tema delle pas-sioni. Entro il 10 dicembre dovran-no arrivare gli elaborati e il vincito-re verrà proclamato il 18 febbra-io. Il primo spettacolo ufficiale del Fatf per l’inaugurazione della nuo-va stagione è previsto per domeni-ca 28 ottobre al teatro San Dome-nico (ingresso gratuito) con il due Milo e Olivia in “Klinke”.

Tiziano Guerini

Questa sera alle ore 22, “Alice nella città” presen-ta nella propria sede di Castelleone in via Cappi 26, un doppio concerto rock, live con due band: i Bol-gie Spiders (Milano) e i Sniper Dogs (Soncino). I Bol-gie sono attivi dal 2010 e il loro album di successo si intitola “Fuzz your soul”, una sorta di contaminazio-ne fra rock, punk e blues. I Sniper hanno pubblicato il loro lp quest’anno dal titolo “Trog’n roll rumble”. Assie-me daranno vita sul palcoscenico di Alice ad uno show musicale ad alto tasso di divertimento.

All’interno del progetto “In organo pleno” - che si propone di organizzare concorsi, con-certi, seminari e visite guidate per la promo-zione dell’organo, strumento musicale presen-te in tutte le chiese - l’associazione culturale Musica Sempre propone ai bambini e ai ragaz-zi della scuola primaria e secondaria, l’occa-sione di visite guidate e di approfondimento della conoscenza degli organi più prestigio-si del nostro territorio. Le visite sono condot-

te dal maestro Simone Della Torre, docente di organo presso la scuola musicale Monteverdi di Crema. L’esperienza ormai collaudata che ha riscosso grande successo presso alunni e insegnanti delle nostre scuole, prevede, oltre all’esplorazione dei meccanismi, anche attivi-tà di ascolto ma, soprattutto, di improvvisazio-ne che vedranno protagonisti i ragazzi stessi. La visita ad strumento può essere preceduta dal sopralluogo in una ditta organaria, dove si

possono seguire da vicino le fasi di lavorazio-ne e di assemblaggio dei materiali. Addirittura, su richiesta, sarà possibile realizzare un labo-ratorio in classe facendo costruire direttamen-te ai ragazzi piccole canne sonore in legno con l’aiuto di un esperto esterno. Le visite, che non prevedono nessun onere per la scuola, posso-no essere prenotate telefonando o scrivendo a Simone Della Torre, associazione culturale Musica Sempre (cell. 333-6777735).

Alla scoperta degli organi più prestigiosi del territorio

Doppio concerto livead “Alice nella città”

Il Fatf farà ancora leva sulle... passioniPresentata la 15ª edizione, accolta con entusiasmo da scuole e insegnanti del territorio

N

Ci dice il grande filosofo Ludwig Wittgenstein che il linguaggio è un insieme di “giochi linguistici”. Vuol dire che il significato di una parola è il suo uso in un particolare contesto. Il concetto di gioco linguistico rimanda direttamente a quello di “forma di vita”: gio-co e linguaggio sono un codice astratto di regole, ma devono essere considerati come attività fondate, appunto, su forme di vita agite e condivise da una comunità umana. Il linguaggio fa parte di una forma di vita, poiché si trova in relazione con una particolare situazione concreta, in un contesto di abitudini, sim-boli e credenze. La filosofia, nel suo farsi, deve rife-rirsi alla varietà ed alla concretezza della quotidianità. È la concretezza che Erri De Luca, poeta, scrittore, pensatore, esprime nella poesia “Valore”:

VALORE

Sabato 13 Ottobre 2012CREMACultura &Spettacoli 27

“Dipinti e disegni” di Libero Donarini da oggi in esposizione

Organizzata dal Circolo Filatelico-Numismatico crema-sco, quest’oggi alle ore 11 nella sala espositiva della Citta-della della Cultura in piazzetta Terni de Gregory 5, si inau-gura la mostra filatelica “Crema città organaria”. La mostra rimane aperta al pubblico nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 ottobre (dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19). In occasione della mostra le Poste Italiane disporranno di un annullo postale specifico.

Una mostra filatelica

Il Club Alpino Italiano (Cai), sezione di Crema, organiz-za nella propria sede di via Franco Donati 10, una sera-ta con ingresso libero di approfondimento su “Scozia, tra whisky e castelli”. Verranno presentante e commentate dall’autore, diverse fotografie di Andrea Viari.

Il Cai presenta la Scozia

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assem-blea delle stelle.

Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare

un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,

provare gratitudine senza ricordare di che . Considero valore sapere in una stanza dov'e' il

nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugan-do il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,

la pazienza del condannato, qualunque col-pa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipo-tesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

CINEMA - Programmazione settimanale

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• L'era glaciale 4 - 2D/3D• Ted• Step Up Revolution 3D• Resident Evil: Retribution• Reality• Il rosso e il blu• All'ultima spiaggia• Magic Mike

Chaplin (0372-453005)• Un sapore di ruggine e ossa

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• All'ultima spiaggia• L'era glaciale 4• Magic Mike• Ted• Resident Evil. Retribution• Step Up 4. Revolution

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• L'era glaciale 4: Continenti alla deriva• Total recall• On the road• Paranorman• Step Up 4• Ted• Cineforum: Padroni di casa Un giorno speciale

di AgopoliAgopoli (pseudonimo) si occupa di economia e

finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia

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Cremo senza alternativa alla vittoriadi Matteo Volpi

incere. Altro non è con-templato. La Cremone-se si prepara ad ospita-re il Treviso con l’ansia di chi sa di non avere

più bonus possibili. Contro una delle formazioni peggiori del giro-ne, i ragazzi di mister Scienza sa-ranno sostanzialmente costretti ad ottenere i tre punti. I trevigiani, in-fatti, fermi a due punti in classifica, sono reduci da due pareggi conse-cutivi (contro AlbinoLeffe e Porto-gruaro) dopo però aver perso le prime quattro di campionato. I gri-giorossi, per contro, sono fermi ad una sola vittoria in campionato: troppo poco per una squadra che puntava (imperfetto d’obbligo a questo punto) ad un campionato di vertice. In settimana, ennesimo sforzo della società, che ha ingag-giato Antonino Bonvissuto, centra-vanti classe ’85 dal fisico possente, attualmente svincolato dopo un lungo girovagare in serie C e B. Senza dubbio non un bomber, ma comunque un buon pivot di scorta in grado di poter dare una mano vista l’assenza di Djuric. Restano da valutare le condizioni fisiche, essendo reduce da un fastidioso infortunio. Quanto a domenica, ol-tre ai lungodegenti Djuric, Riva,

Baiocco e Minelli, dovrebbe essere out anche Moi. In difesa pertanto, probabile conferma per la coppia centrale formata da Cremonesi e Tedeschi con il ballottaggio tra Ar-menise (che rientra dalla squalifica) e Visconti (che bene ha fatto a Cu-neo) sulla fascia sinistra. A centro-campo, dopo la bella prestazione

con gol con la Rappresentativa gio-vanile nazionale, ci auguriamo di poter vedere all’opera il giovane Lorenzo Degeri, magari in cabina di regìa al fianco di Buchel e capitan Fietta, che peraltro sarà il grande ex di turno, essendo cresciuto nel Treviso ed avendovi disputato an-che l’ultima stagione di serie B del-

la sua carriera. In avanti, infine, scelte che appaiono piuttosto ob-bligate con il ballottaggio tra Marti-nez e Nizzetto.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Cremonesi, Tedeschi, Armenise; Fietta, Degeri, Buchel; Nizzetto, Marotta, Le Noci. All.: Scienza.

V

di Stefano Mauri

Lanciatissima prima della classe, l’ambiziosa Caronnese viaggia spedita, ma la Pergolettese, imbattuta e felice, non molla ed è sul pezzo: non si vince per caso a Voghera (1-0 con rigore di Amodeo), ergo, il sodalizio allenato dal bravissimo mister Roberto Venturato può guardare avanti con sereno ottimismo. Domani, allo stadio Giuseppe Voltini di Crema è in arrivo il Fersina, club trentino neopromos-so nel Cnd: sulla carta il match è alla portata dei ragazzi di Venturato, ma è meglio tenere alta la guar-dia. Nei giorni scorsi, intanto, l’ex presidente del Pergo Sergio Briganti è tornato a parlare e lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, tuonando contro il Palazzo e i poteri forti, vera causa, secondo l’astuto Briganti, delle passate disgrazie gialloblu. Ora, se da un lato è vero che bisogna vivere concentrati sul presente, quantomeno, una guardati-na indietro al tristissimo recente passato gialloblu è doverosa, che un po’ di chiarezza non guasta. Dal 2010 allo scorso mesi di luglio, cioè dal dopo Stefano

Bergamelli (l’imprenditore orobico, a Crema ha fatto benissimo, soltanto l’epilogo e alcune sfaccettature dei suoi rapporti con l’ex trainer Rastelli andrebbero approfonditi, ndr) all’avvento di Cesare Fogliazza e del suo Pizzighettone, la società cannibale è stata gestita con modalità particolari, metodi che, andreb-bero discussi apertamente, magari in un’assemblea pubblica, un confronto che sul banco dovrebbe vede-re i seguenti invitati: Maurizio Borghetti (ex assessore allo Sport), Barbara Locatelli (ex dirigente), Sergio

Briganti, Manolo Bucci, Ciro Di Pietro , Mario Macalli (sarebbe buona cosa chiarisse modalità e finalità d’acquisto del “marchi” canarini), Stefano Bergamelli (qualche mese fa si è nuovamente interessato al Pergo, poi però il tutto è sfumato), Agostino Alloni (politico del fare ed ispiratore del nuovo “Rinascimento Canarino”), Walter Della Frera, Max Aschedamini (tifosissimo, nonché persona intelligente), Massi-miliano Marinelli (presidente in pectore, quando l’in-vestitura ufficiale?) e Fogliazza. Inevitabilmente, il fallimento dell’Unione Sportiva Pergocrema, con imprenditori locali e calciatori non pagati e tifosi umi-liati, è una ferita aperta che ancora sanguina, Un confronto sereno farebbe insomma bene a tutti e sarebbe un bel modo per salutare e lanciare la quota-tissima Pergolettese verso nuove avventure.

CLASSIFICA (7ª giornata) Caronnese 21; Pergo-lettese 17; Olginatese 15; Pontisola 14; Pro Sesto 11; Montichiari, Voghera 10; Mezzocorona, Caravaggio 9; Perginese, Seriate, Castellana, Seregno, Lecco (-3) 8; St. Georgen 7; MapelloBonate, Alzano Cene, Darfo Boario (-1) 6; Sant’Angelo 4; Trento 1.

Il successo di Voghera frutta il secondo posto solitario e domenica arriva il Fersina

La Pergolettese si conferma squadra di rango

Contro il Treviso i tre punti sono d’obbligo per risalire la classifica. Ingaggiato Bonvissuto

Week end motoristico all’insegna dei duelli. In Formula 1 la battaglia per il titolo si è fatta entusiasman-te, con Vettel che tallona Alonso (avanti solo 4 punti) e mostra di essere più in forma, dopo le prove libere del Gp di Corea. Il tedesco è stato il più veloce, davanti al

compagno di squadra Webber e ad Alonso. Oggi alle 7 italiane (su Raidue) le qualifiche e domani alle 8 (su Raiuno) la gara. Duello anche in MotoGp, con Lorenzo favorito per il titolo, ma con Pedrosa che non molla ed è stato il più veloce nelle libere del Gp del Giappone.

Vettel volaanchein Corea

SPORTSPORTSPORTloMOTORI

LEGA PRO

SERIE D

ECCELLENZA

Tedeschi in azione a Cuneo(foto © Ivano Frittoli)

PROMOZIONE

La Casalese attende il Traversetolo, che coi biancocelesti ha condiviso momenti importanti nelle ultime due stagioni in Eccellenza. Le sfide decisive sono sempre andate ai parmensi: nel 2009 gli emiliani si salvarono grazie ad clamoroso ribaltone finale al “Ferrari”, condannando la Casalese ai playout. L’anno successivo, vincendo in casa, il Traversetolo sancì la retrocessione biancoceleste in Promozione. Precedenti da togliere il sonno insomma.

CLASSIFICA Meletolese 13; Povigliese, Medesanese, Arcetana e Castellana 10; Brescello 9; Montecchio e Castelnovese 8; Carignano, Traversetolo, Cadelbosco 6; Falk e Borgonovese 5; Langhiranese e Ciano 4; Bobbiese 3; Fabbrico e Casalese 2.

In Lombardia, il Casalbuttano, che dovrà confermarsi al top in casa del Fanfulla. Giocano in trasferta anche Chieve (a Settala) e Soresinese (a Casalmaiocco), mentre la Luisiana ospita l’Accademia Sandonatese.

La Casalese sfidala sua bestia nera

Crema 1908, fallitol’esame di maturità

Lo scorso week end il Crema 1908 ha quindi falli-to il primo vero esame di maturità (il Giana ha vinto 1-0 con merito e in superiorità numerica), ma dome-nica, al cospetto del temibile Sancolombano, i cre-mini allenati da Maurizio Lucchetti (nella foto) hanno la ghiotta opportunità di rifarsi subito. Squadra am-biziosa con non dichiarate, ma vive ambizioni playoff, da qui a gennaio, la truppa nerobianca deve cercare di navigare a vista nelle zone no-bili della classifica. Poi nel 2013 capiremo la reale consi-stenza del team caro al presi-dente Walter Fornaroli. E pure il settore giovanile cremino, caratterizzato da una gestione indipendente è interessato da venti propositivi, tesi al rifiorimento del vivaio: se son rose, fioriranno a maggio. Reduce dall’incoraggiante pareggio per 0-0 di Cantù, la Rivoltana (rosa di qua-lità e quantità) prosegue infine la cura ricostituente avviata con il post Zambelli: è dura la vita in Eccel-lenza, questo è poco ma sicuro.

CLASSIFICA (6ª giornata) Giana Erminio 16; Cave-nago 14; Sancolombano, Ciserano 13; Base 96 Seve-so 12; Desio, Mariano 11; Crema 1908, Trevigliese 10; Valle Brembana 8; Ardor Lazzate, Sondrio 6; Rivoltana 5; Arcellasco, Cantù 4; Real Milano, Zanconti 3.

S.M.

SERIE B Il Sassuolochiede strada al Varese

Sarà finalmente l’anno del Sassuolo? Guardando la classi-fica, pare proprio di sì. Gli emiliani sono in fuga, con vantaggi davvero consistenti, se consideriamo che siamo solo alla 10ª giornata di campionato. E se dovesse superare anche l’esame Varese, potrebbe già diventare imprendibile. L’altra favorita, il Verona, cerca i tre punti con il fanalino di coda Grosseto.

9ª GIORNATA (15-10 h 15) Cesena-Crotone, Cittadella-Modena, Empoli-Ascoli, Juve Stabia-Bari (14-10 h 18), Novara-Brescia (14-10 h 20.45), Sassuolo-Varese, Spezia-Ternana, Reggina-Livorno (h 20.45), Verona-Grosseto, Vicenza-Padova (h 12.30), Virtus Lanciano-Pro Vercelli.

CLASSIFICA Sassuolo 22; Livorno 16; Verona 15; Spezia, Ternana 13; Varese (-1) 13; Brescia 12; Bari (-7), Modena (-2), Padova (-2) Cittadella 10; Vicenza, Juve Stabia, Ascoli (-1) 9; Virtus Lanciano, Cesena 7; Novara (-4), Pro Vercelli 6; Reggina (-3), Crotone (-2) 5; Empoli (-1) 3; Grosseto (-6) 1.

La Pergolettese

YEREVAN - Pur senza entusiasmare, l’Italia segna tre gol e vince in Armenia. Gli azzurri partono bene e all’11 passano in vantaggio, con un rigore forse gereroso, per un fallo di mano in area armena. Batte Pirlo e segna con freddezza. L’Italia sembra avere in pugno la gara, ma come contro Bulgaria e Malta, gioca un calcio troppo lento e prevedibile, che consente all’Armenia di rinfran-carsi. Scherzare col fuoco può essere pericoloso e infatti Mkhitaryan al 27’ trova il pareggio con la compli-cità di Barzagli, poco efficace sull’attaccante avversa-rio. Prandelli protesta per la mancata interruzione del gioco, per l’infortunio patito da Maggio, ma in campo internazionale gli arbitri sono restii a fermare l’azione in questo tipo di situazioni. Nella ripresa gli armeni parto-no fortissimo e l’Italia soffre, ma trova il vantaggio al 64’

con un’imperiosa zuccata di De Rossi su cross di Pirlo. Poi arriva di testa il tris di Osvaldo che mette la parola fine alle velleità degli armeni.

ARMENIA-ITALIA 1-3 (1-1)RETI: 11’ Pirlo (rig.), 27’ Mkhitaryan, 64’ De Rossi,

82’ Osvaldo.ARMENIA (4-4-1-1): Berezovsky; Arzumanyan,

Mkoyan, Aleksanyan, Akt. Yedigaryan; Ozbiliz, Mkrtchyan, Art. Yedigaryan (64’ Harutyunyan), Manoyan (76’ Sarkisov); Mkhitaryan; Movsisyan. All.: Minasyan.

ITALIA(4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Criscito; Marchisio, Pirlo (74’ Giaccherini), De Rossi; Montolivo (88’ Candreva); Giovinco (60’ El Shaarawy), Osvaldo. All.: Prandelli.

Dopo un primo tempo stentato, arrivano le reti decisive (3-1)

L’Italia rischia ma vince in ArmeniaQUALIFICAZIONI

AlbinoLeffe-San MarinoCremonese-TrevisoFeralpiSalò-ComoLecce-Virtus EntellaLumezzane-TrapaniPavia-CarpiPortogruaro-TritiumSudTirol-CuneoRiposa: Reggiana

Lecce 16 Virtus Entella 13Carpi 10Lumezzane 9Portogruaro 9Trapani 9Como 8SudTirol 7Reggiana 6San Marino 6Pavia 6Feralpi Salò 6Cremonese (-1) 6Cuneo 5Tritium 2Treviso (-1) 1AlbinoLeffe (-10) -3

7ª G

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Andrea Pirlo

Page 29: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Giovanni Zagni

a Vanoli è tornata da Caser-ta con qualche rimpianto per avervi lasciato due punti che forse avrebbe meritato di pren-dersi. Una partita giocata alla

grande nel primo quarto, pareva schiu-dere le porte al primo successo della stagione. Poi invece pur mantenendo parte del gruzzoletto accumulato prima, dopo l’intervallo si andava spegnendo la luce, com’era accauto la settimana prima quando al PalaRadi contro la Virtus Bologna. Ma nel quarto finale c’è stata una reazione parziale, favorita anche da alcuni clamorosi svarioni dei campani, sino ad arrivare a giocare gli ultimi palloni che avrebbero potuto riaprire i discorsi o chiuderli col sorriso. Purtroppo il tiro decisivo di Vitali batteva sul ferro ed usci-va. Finale: 63-60 per Caserta. Peccato, anche se due o indizi non fanno ancora una prova, il calo preoccupante della squadra nella seconda metà di gara, dopo che la stessa “musica” era suo-nata con Bologna, non lascia tranquilli sulla tenuta mentale più che fisica della squadra di Caja. E’ vero che stavolta c’è stata reazione finale, ma negli ultimi 10’

la Vanoli ha messo a referto la miseria di soli 8 punti! Difficile vincere in trasfer-ta con questi “chiari di luna” offensivi, anche se va dato rilievo dei pochi punti subiti. Ma lasciamo lavorare Caja ed i

suoi assistenti, preparatore atletico com-preso, poiché siamo soltanto all’inizio e la condizione fisico-atletica non può essere, al momento, uniforme nel grup-po, visti i ritardati arrivi di molti dei pro-

tagonisti. Anche l’amalgama tecnica non può non risentire di questi tardivi inseri-menti. Guardiamo con soddisfazione al “buono” registrato sin qui ed aspettiamo quel balzo in avanti di chi è in ritardo. Domani alle 18.15, per la terza giornata si gioca a Brindisi, dove troveremo un’altra squadra ancora a zero punti l’Enel Brin-disi neo promossa, ma molto ambiziosa. I pugliesi, che sinora hanno schierato ini-zialmente Reynolds cpme play, la guar-dia Gibson, le ali Viggiano e Robinson e il Grant centro, avendo in panchina il bulgaro Simmons, nonché Formenti, Zerini, Ndoja e Fultz, sono compagine ben assortita e coperta in tutti i ruoli con la punta Gibson (34 punti all’esordio) a far da apripista ad un gruppo di giocatori dalla mano calda che forse hanno nella difesa il loro tallone d’Achille, ma che sanno farsi valere in attacco. Dunque, la granitica difesa cremonese avrà pane duro da rodere, ma sarà importante che Vitali e compagni non si producano in modo ondivago nell’attaccare il canestro avversario e soprattutto migliorino la loro tenuta mentale per tutti i 40’di gioco. Aspettiamo concreti progressi in questo senso, magari in concomitanza dei primi due punti in classifica.

Vanoli, è ora di fare un... BrindisiIl match in Puglia è assai delicato: vincere sarebbe molto importante per il morale e la classifica

Anche l’Enel è a zero punti ma vanta un roster pericoloso. I biancoblu devono evitare cali nell’ultimo periodo

LKotti a canestro(foto Castellani)

Sport Sabato 13 Ottobre 201229

SERIE A

Reduci entrambe da un ottimo esordio in campionato, Assi Cre-mona e Tec-Mar Crema tornano in campo stasera in due trasferte non certo facili. L’Assi alle 20.30 è impe-gnasta a San Martino di Lupari con-tro una formazione che nella prima giornata è passata con autorità a Cagliari. Le cremasche, invece, sono ospiti a Marghera di un team che all’esordio ha sbancato Udine. Due test importanti, per misurare il reale valore di Assi e Tec-Mar.

Trasferte difficiliper Assi e Crema

COPPE

di Massimo Malfatto

L’Assemblea Generale di domenica scorsa ha lasciato, come c’era da prevedere, delle contro-versie nell’ambiente bocciofilo cremasco.

Il presidente Franco Stabilini aveva lasciato il Ferroviario di pessimo umore, più preoccupato che deluso e nel day after sono parecchi i pensie-ri che agitano il responsabile cremasco: «Iniziamo dal calendario invernale: solamente in chiusura di assemblea e non prima ho appreso che si dispu-tavano tre nostre gare in collaborazione con Cremona. Una eventualità da escludere senza esitazioni, anche perché le nostre manifestazioni si disputeranno solo a Crema come da calendario

e basta! Siamo molto amareggiati, non capisco questo modo di procedere che riteniamo scorret-to. Collaborare significa anche non cercare di creare problematiche, ma forse non tutti l’hanno capito!».

Rapporti con il Coni provinciale sempre complicati?

«Francamente mi viene difficile pensare che non si sappia il numero delle bocciofile che formano un comitato. Per il Coni, la Crema boccistica non è mai esistita e non è mai stata tenuta in considera-zione. Mai abbiamo avuto riconoscimenti per risul-

tati, nessuno è mai stato in commissioni: forse è mancata l’informazione, ma da parte di chi?».

Nessuna novità tecnica per il prossimo qua-driennio?

«Direi di no, le partite andranno ai punti dodici, come sempre e niente sorteggio per territorio come deciso nella nostra assemblea. Retroces-sioni? Da noi da qualche anno non si retrocede dalla categoria C alla D, ma non abbiamo alcuna intenzione di sacrificare questa categoria dove si continua a fare batterie senza problemi. Nella gara di Bagnolo abbiamo fatto quattro gironi,

scusate se è poco!».Il rapporto con Cremona? “Il mio legame con il presidente Piccioni non

verrà certamente meno soprattutto sul piano per-sonale, ma ci vorrà più riflessione, cautela e pru-denza, anche e principalmente da parte mia».

• MEMORIAL “RUINI” Epilogo del memorial “Ruini” organizzato dalla bocciofila Bagnolese. Nella categoria A/B hanno conquistato la fase finale Jacopo Gaudenzi, Giuliano Galantini (che nei quarti ha eliminato Mattia Visconti!), Francesco Vezzoni e Caterina Bono. Nella categoria C/D sono entrati in semifinale Marco Paladini, Antonio Lorenzetti, Battista Filini, ed il bresciano Flavio Alghisi.

BOCCE

E’ tutto pronto per la grande festa che inaugura ufficialmente la nuova stagione dell’Erogasmet Crema, in programma oggi pomeriggio presso l’Agriturismo Le Garzide alle ore 17.30. I dirigenti cremaschi presenteranno agli appassionati ed agli addetti ai lavori le formazioni che difenderanno i colori biancorossi, dalle giovanili alla prima squadra che disputerà il campionato di Divisione Nazionale C. Ospiti della manifestazione il presidente della federazione regionale Enrico Ragnolini, il general manager della Centrale del Latte Brescia Matteo Bonetti, accompagnato dagli atleti di Legadue, Barlos, Giddens e Jenkins. La formazione bianco-rossa, profondamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione, può comunque contare su un roster di tutto rispetto, sicuramente tra i più validi e talentuo-

si della categoria. I fratelli Carlo ed Andrea Bianchi portano in dote alla “corte” di coach Galli fisicità e grande costanza di rendimento, oltre a grande esperienza. Il tuttofare Anzivino, autentico jolly in grado di occupare quasi tutte le posizioni dello scacchiere, contribuirà a blindare in difesa l’area

dei tre secondi, mentre i “baby” ma già rodati Ferri e Galletta completano una formazione che in attesa del rientro di Degli Agosti può contare sulle ricon-ferme di Denti, Chiari e Tagliaferri. Domani poi sarà finalmente campionato, con l’esordio sull’ostico parquet di Montichiari, al cospetto della formazione favorita per la promozione nella categoria superio-re. I tifosi della formazione di punta del movimento cestistico maschile cittadino avranno quindi duran-te la presentazione l’occasione di conoscere in maniera più approfondita il mondo della Pallacanestro Crema, che può vantare un movi-mento giovanile che ricopre tutte le fasce di età e che schiera formazioni in quattro province diverse della Lombardia, alla ricerca dei campionati più probanti per favorire la crescita dei propri ragazzi.

Appuntamento oggi nel pomeriggio, mentre domani è in programma l’esordio a Montichiari

L’Erogasmet si presenta ai propri tifosiDNC

Avellino-MilanoBiella-CasertaBrindisi-CremonaMontegranaro-BolognaPesaro-VeneziaRoma-EmiliaSassari-CantùVarese-Siena

Cantù 4Siena 4 Sassari 4 Varese 4 Bologna 4Milano 2 Roma 2Montegranaro 2Venezia 2 Pesaro 2Caserta 2Reggio Emilia 0Vanoli Cremona 0 Avellino 0 Biella 0 Brindisi 0

3ª G

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Ultimo collaudo per la MG K Vis Piadena a Bancole contro una squadra neopromos-sa nel Dnc e avversaria dei piadenesi in campionato. Piadena si è presentata senza Marenzi (ancora alle prese con i postumi dell’infortunio all’anca) e costretta sempre ad inseguire gli avversari, anche se i distac-chi sono sempre stati minimi. Anche il terzo quarto è rimasto in equilibrio, mentre negli ultimo dieci minuti, Piadena ha spinto sull’accelleratore ed è riescita ad allungare sino 91-78. Ora non resta che attendere l’esordio in campionato, in programma sta-sera alle 21 a Piadena contro Orzinuovi. Sicuramente assente Pesenti per squalifica, sono da valutare le condizioni di Marenzi.

Piadena affrontastasera Orzinuovi

Brutto risveglio in Eurolega per Cantù, travolta 84-71 dal Lubiana. Un duro colpo per una delle squa-dre più accreditate nel nostro mas-simo campiomato di basket.

In Eurolega, Cantùtravolta dagli sloveni

SERIE A2

«Per molti Crema non è mai esistita»

POSSIBILITÀ DI

DETRAZIONE FISCALE

DEL 55% PER SERRAMENTI A RISPARMIO

ENERGETICO

Page 30: Il Piccolo Giornale del Cremasco

ochi giorniprima dello storico esordio nella massima serie (il 21 ottobre a Piacenza), l’Icos Crema Voley ha

ricevuto una bella notizia: grazie alla concessione di una deroga da parte della Lega, potrà dispu-tare il primo campionato di serie A1 della sua storia al PalaBertoni di via Sinigaglia. Ecco l’estratto del comunicato della Lega Volley sulla decisione presa nella gior-nata di martedì: “«Per quanto riguarda la società Crema Volley, il cda ha preso atto che la Ssocietà stessa ha tempestiva-mente predisposto un progetto per ottenere l’agibilità di 1.509 posti del campo di gioco cittadi-no - il PalaBertoni appunto - e che nel mese di luglio la giunta comunale di Crema ha approva-to una delibera autorizzativa dei lavori di adeguamento nel rispet-to del progetto presentato. Succes-sivamente, poiché sulla base delle norme nel frattempo emanate in conseguenza del recente terremoto registratosi in quelle zone, si sarebbero rese

ne-cessarie altre opere, l’ammi-nistrazione di Crema ha comuni-cato alla società di non avere le risorse sufficienti a sostenere ulteriori e gravosi investimenti sul PalaBertoni e di essere costretta a sospendere l’esecu-zione dei lavori. In considerazio-ne dunque della documentazio-ne trasmessa dal Crema Volley e dall’amministrazione comunale

di Crema, il cda, prendendo atto che lo spostamento in altra sede avrebbe comportato nell’anno in corso alla società Crema Volley un danno economico tale da comprometterne la regolare par-tecipazione al campionato, ha deciso di autorizzare a disputare le partite interne presso il PalaBertoni. Il consiglio ha però stabilito che l’autorizzazione è

limitata alla stagione 2012-13, è inapplicabile ad eventuali partite di semifinale e finale dei Playoff scudetto ed è subordinata alla verifica con i competenti organi locali della possibilità, nel rispet-to delle normative, di ampliare la capienza attualmente indicata. Inoltre la società Crema Volley dovrà garantire l’afflusso dei tifosi ospiti come da principi approvati dal cda».

Ovviamente soddisfatto il pre-sidente Claudio Cogorno (e cra-diamo lo siano i tanti tifosi viola-rosa): «Come società siamo molto grati alla Lega Volley fem-minile per aver ascoltato le nostre motivazioni e averci con-cesso questa deroga. Come si evince dal comunicato questa è una soluzione temporanea, che non risolve il problema ma alme-no ci permette di affrontare la questione con più calma e soprattutto ci daà la possibilità di giocare la A1 nella nostra città. Ringrazio anche tutti colo-ro che hanno perorato la nostra causa inviando lettere formali alla Lega».

P

C’è soddisfazione tra i violarosa per la deroga della Lega relativa all’utilizzo del PalaBertoni

L’Icos Crema giocherà a casa propriaSulla strada di avvicinamento al secondo turno di campiona-

to, la Pomì ritrova un po’ di morale superando in amichevole il Cadelbosco. Nonostante Zago e Olivotto ferme ai box, per pro-blemi fisici, le casalasche hanno così dimenticando lo smacco subìto in campionato contro San Casciano superando in ami-chevole il Crovegli in quattro set (25-15, 24-26, 25-18, 25-22 i parziali). Gara importante per mister Gianfranco Milano, che ha provato alcune variazioni tattiche che potrebbero tornare utili domenica a Marsala. Per tre set la squadra ha schierato Gua-telli in posto due e Repice al centro, sostitute rispettivamente di Zago ed Olivotto, quindi Iso ha trovato spazio in zona quattro per Bacchi lasciando a Nasari il ruolo di opposta. Primo, terzo e quarto i set vinti dalla formazione di Casalmaggiore (il secondo è andato alle reggiane) con buoni riscontri offerti proprio da Guatelli, Repice e da una superlativa Beier, autrice di 21 punti. In campo nel quarto set spazio anche ad Agrifoglio per Corna e D’Ambros nel ruolo di libero per Gibertini. Il tabellino della Pomì: Corna 2, Guatelli 8, Bacchi 12, Beier 21, Nardini 13, Repice 13, Gibertini (L1), Nasari 12, Agrifoglio, D'Ambros (L2), ne Olivotto, ne Zago. All.: Milano-Bolzoni.

Rinfrancata nel morale, la Pomì cercherà domani alle 18 a Marsale di conquistare i primi punti in campionato, contro le siciliane sconfitte all’esordio e Montichiari e quindi come Casal-maggiore vogliose di riscatto. Chi la spunterà?

Pomì, positivo test amichevolein vista della sfida di Marsala

SERIE A2

VOLLEY A1

Il PalaBertoni

SportSabato 13 Ottobre 201230

Reduce dal terzo posto al torneo “Revivre” (un successo è una sconfitta), la Reima Crema ha affrontato in amichevole la Caloni Bergamo, test importante per sondare lo stato di forma prima del debutto di domani in campionato contro la Comer Iglesias. I blues si sono imposti per 3-2 (25-20, 18-25, 20-25, 25-21, 15-3), grazie a un ottimo tie break, che fa ben sperare per il debutto in campionato. Il tabellino della Reima a: Bigarelli 15, Bonizzoni 10, Sarubbi 1, Morelli 2, Faccioli 4, Corti 25, Marazzi 1, Egeste 3, Zoadelli, Mazzonelli 5, Verdelli (L), Zoadelli (L) 1. All.: Verderio.

In tanto, nei giorni scorsi la società ha ufficializza-to un nuovo ingresso nello staff tecnico. Giancarlo

Gandolfi sarà il secondo allenatore ed affiancherà alla guida tecnica della squadra Vittorio Verderio. Trentacinque anni, da sempre appassionato di volley e tifoso doc della Reima, Gandolfi nel corso del tempo ha maturato diverse ed importanti espe-rienze nei vari campionati regionali e provinciali in C ad Agnadello ed in D a Ripalta Cremasca come secondo di Wilma Ruini, a Bagnolo Cremasco, Romanengo ed al Cr 81 Duemila. «Quando ho rice-vuto l’offerta di poter lavorare con Vittorio – afferma Gandolfi – non ho potuto rifiutare. Da tifoso dei colori Reima sin dalla promozione dalla C in B2 nel 1992, colgo quest’importante opportunità per cre-scere come allenatore e come persona».

VOLLEY B1

Inutile girarci troppo attorno: l’Italia stavolta è quotata in borsa come il due di bastoni quando la briscola è spade e può solo tirare fuori uno scatto d’orgoglio. La federazione al momen-to sorvola sull’argomento, dopo che siamo tornati dall’Olanda senza nemmeno un bronzo. Bettini è finito inevitabilmente nella simpatica posizione del cappone sotto Natale: siede sull’ammi-raglia azzurra dopo Martini (22 anni con 6 ori, 7 argenti, 7 bronzi, senza Olimpiadi perché allora riservate ai dilettanti) e dopo il compianto Ballerini (8 anni con 4 ori, 2 argenti, 1 bronzo). Alle volte, i numeri parlano più di tante disquisizioni: si è torna anche da Valkenburg con il suo zero sbarrato e il confronto comincia a farsi imbarazzante. E qualche conclusione andrà fatta. Nel frat-tempo continua il ciclomercato. Gli inglesi della Sky Procycling non ce l’hanno fatta a trattenere Marck Cavendisch, baronetto mondiale dei velocisti. Il britannico, nato sull’Isola di Man il 15 maggio 1985, ha incontrato Dave Brailsford, boss del team, superando anche l’ultimo ostacolo di rescissione di 1,2 milioni di euro, grazie all’intervento della Specialized e lascerà il team Sky:

La destinazione di Cavendisch sarà (come avevamo già scritto) l’Omega Pharma - Quick Step con il tedesco superiridato della crono Tony Martin e Tom Boonen del team manager Lefevere, che corrono su bici Specialized. Joaquin Oliver Rodriquez detto “Purito” è stato avvicinato dal team manager Bruyneel di RadioShack- Nissan, ma non sarà facile liberarsi dai russi della Katusha Team. Il russo Anton Vorobyev, 21 anni, oro nella crono Under 23 a Maastricht (Olanda), ciclisticamente cresciuto nel team Itera, serbatoio della Katusha Team in cui ha debuttato come stagista ad agosto, è stato confermato per la prossima stagione nel mondo dei professionisti. La voce che circolava da tempo, infine, ora è ufficiale: dopo l’uscita a fine anno della Liquigas dal ciclismo, la squadra di Basso, Sagan e Viviani si chiamerà Cannondale Pro Cycling, di matrice italiana.

NEWS Sebastiano Dal Cappello (General Store Medlago) si è imposto a Calvatone davanti a Massimo Coledan (Trevigiani Dynamon Botoli).

Fortunato Chiodo

L’inglese Cavendish cambia squadraCICLISMO

La Reima è pronta per l’esordio

Domenica impegnativa per il Rugby Crema. In mattinata sono impegna-te sul campo amico le formazioni giovanili, mentre nel pomeriggio a Bagnolo Mella spazio ai Senior. La prima squadra, che cercherà di bissare il successo ottenuto nel derby col Codogno, scende in campo sul difficile campo della Bassa Bresciana alle ore 15.30. Faranno invece il loro debut-to stagionale ufficiale, la Under 16 alle 11 (contro il Dalmine) ed alle 12.30, sempre al Toffetti di Ombriano, sarà impegnata la Under 20 contro la Grande Brianza. Da segnale l’appuntamento di giovedì 18 ottobre alle 20.30 con la squadra seniores femminile, che incontrerà in amichevole il Rugby Lodi sul campo comunale di Crema.

• PATTINAGGIO Oggi e domani il PalaRadi ospita la finale dei Circuiti di pattinaggio velocità. Alla manifestazione, organizzata dal Circuito Nord Ovest (Cno) in collaborazione con l’Asd Eridania, partecipano gli oltre 300 migliori atleti dei circuiti d’Italia: Cno (Lombardia, Piemonte e Liguria), Grand Prix Giovani (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige), Challenge Centro Italia (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio e Campania) e Circuito del Sud (Sicilia).

RUGBY

Il Crema nel Bresciano

SAN MARTINO DEL LAGO – E’ arrivato il momento, per il circuito cremonese di San Martino del Lago, di ospitare il primo appuntamento agonistico, in attesa delle varie omologazioni che permetteranno l’organizzazione di più eventi nel corso della prossima stagione. Domani, presso l’autodromo casalasco si terrà la competizione Super Drift professional challenge 2012. Ad aumentare l’importanza dell’avvenimento, si tratta del 5° e ultimo appuntamento dell’anno, dopo che le prime prove si sono tenute a Modena, Adria e due volte a Battipaglia. Per i non esperti, il drif-ting è la corsa automobilista delle “derapate”, una guida “sporca”, “di traverso” assai spettacolare per il pubblico. Una guida che si concentra sul puro controllo dell’automezzo in sbandata da parte del concorrente, che viene giudicato da una giuria preposta.

V.R.

MOTORI

Domani spazio al Super Drift

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