Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

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7 novembre 2008

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Anno IX • n° 43 • VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2008 Settimanale • € 0,02 Copia Omaggio

CREMONA, E' ALLARME POVERTA'▲

a pagina 10

Contro la crisi

Stanziato un milione per le imprese cremonesi

Sabato 8 novembre inaugurazione del Tribunale di Cremona completamente restaurato - A pagina 8

Il Comune non ha le risorse necessarie per aiutare tutti coloro che si trovano in difficoltà. E che sono in aumento. Quanti sono i poveri in città? Fra chi era già in carico ai servizi sociali e le persone che stan-no chiedendo un sostegno, si arriva a una percentuale di oltre il 9% degli abitanti. Troppi

Criminalità

S.O.S. furti:gli anzianinel mirinodi due ladri

a pagina 4

Maltempo

Molti arginipotrebberonon reggereuna piena

a pagina 3

Giornale di Cremona

Cerchi casa?Alcune proposte

scelte per voi

a pagina 24

PICCOLOil

Barack Oba-ma il 44° p res iden te degli Stati Uniti d’Ame-rica. Dopo

una lunga campagna eletto-rale, dura, senza esclusione di colpi, Obama ha trionfal-mente vinto, per lui quasi un plebiscito. Anch’io, come tanti, ho ricevuto la sua mail, alle 6 e 53 di mercoledì mat-tina: “How this happened” (com’è potuto accadere) è il titolo del messaggio, che continua: “Friend… we just made history…” (abbiamo appena fatto la storia), “…Thank you, Barack”. 47 an-ni, una vita che è un roman-zo, Obama è l’interprete perfetto del sogno america-no; uomo colto, intelligente, grande oratore ha saputo ri-svegliare la coscienza politi-ca degli americani. E’ stato votato dal 66% dei giovani, molti dei quali si sono avvi-cinati alla politica per la pri-ma volta, affascinati da un uomo capace di infondere speranza, coraggio e voglia di cambiamento: “Yes we can”, (possiamo farcela), è stato il suo leit motiv. Nella notte di martedì scorso feste spontanee sono esplose in ogni dove d’America, deci-ne di migliaia di persone di ogni età, razza e religione sono scese in strada per fe-steggiare una vittoria che è da considerarsi a mio parere epocale. La convinzione è quella di aver assistito a un momento che passerà alla storia, non solo perché forse

è finita un’era, ma perché Obama è nero! Un altro mu-ro è caduto, dopo 230 anni un afroamericano prende possesso della Casa Bianca e diventa il presidente della nazione più potente al mon-do. Impensabile fino a qual-che decennio fa. La grande maggioranza del popolo sta-tunitense è tornata partecipe e ha anche scritto la parola fine alla discriminazione razziale, almeno in Ameri-ca. Circa dieci anni fa ero a New York, percorrevo il lar-go marciapiede della Broa-dway diretto verso Time Square. Time Square è la piazza dove i newyorkesi festeggiano il capodanno, spesso la vediamo in televi-sione con i palazzi ricoperti di pubblicità luminosa e le scritte scorrevoli delle quo-tazioni della borsa america-na; nei paraggi c’è la sede del New York Times. Ricor-do una fiumana di gente che mi viene incontro, il mondo intero davanti a me: ispani-ci, andini, scandinavi, cau-casici, africani, asiatici, me-diorientali, un miscuglio di razze, di colori; figure frene-tiche, indaffarate, inconteni-bili. Ero affascinato. Ho immaginato che, indipen-dentemente dal colore della pelle, ognuna di quelle per-sone avesse più o meno gli stessi problemi, più o meno le stesse aspirazioni, più o meno gli stessi pensieri. L’umanità: bianchi, gialli, rossi, neri, olivastri … è evi-dente che è così che piace a Dio. a.b.

E'Un mondo a colori

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di Laura Bosio

entre l'au-tunno incal-za e le piog-ge colpisco-no incessan-ti le nostre

terre e i nostri fiumi, c'è chi si interroga sullo stato degli argini: quanto è pronto il no-stro territorio a reggere eventuali rischi di piene? Come stanno le nostre dife-se?

Quesiti che si pone anche il consigliere provinciale Gianpaolo Dusi che, in una mozione, ha chiesto di co-noscere lo stato dei nostri argini. «Pur sapendo che al-la Provincia di Cremona compete la sola responsabi-lità di controllo del territorio al riguardo delle infrastruttu-re arginali e quindi un ruolo non diretto di programma-zione e progettazione dei vari interventi sulla sicurez-za, mi sento in dovere di far notare che dopo le rotture arginali causate dalla traci-mazione degli argini negli anni 2000 e 2002 ed i suc-cessivi ripristini messi in campo dai Consorzi di com-petenza, nulla più si è fatto» si legge nella mozione di Dusi.

Il problema, come eviden-zia anche il presidente del consiglio provinciale Rober-to Mariani, che ha la delega alla protezione civile, è prin-

cipalmente degli argini con-sortili e privati, che spesso sono deboli, o peggio anco-ra per i quali il riassetto non è ancora stato completato, come nel caso dell'area di Sommo con Porto, zona che appare anche nella mozione di Dusi. «C'è poi la questio-ne argine maestro nel tratto San Daniele Po – Isola Pe-scaroli» si legge. «Qui la si-tuazione è veramente grave. Già dopo la calamità 2000 si era iniziata una progettualità prioritaria che riguardava la cementificazione interna ar-ginale. Va fatta subito, con urgenza, per assicurare tut-to il territorio, non da una eventuale calamità ma da

una catastrofe. Per questo chiedo con forza ed urgenza a tutta l'amministrazione ed in special modo al presiden-te ed agli assessori compe-tenti di formulare una di-scussione consiliare e suc-cessivamente gli incontri necessari con l'Unità di ba-cino, la Regione, i comuni e i consorzi, per recepire i fon-di necessari ed attivare gli studi e le progettazioni al fi-ne di prevenire e risolvere il problema sicurezza da cala-mità alluvionali, che riguarda una grossa parte di territorio della nostra provincia».

«Si tratta però di argini che non dipendono da noi, in quanto privati» sottolinea

Mariani. «Gli argini maestri, invece, sono tutti in buona salute».

Quello che però vuol far notare Dusi, è che c'è il ri-schio che alcuni argini com-prensoriali siano indeboliti. «Ci troviamo di fronte a dife-se che sicuramente sono più deboli rispetto a quelle rotte nella calamità 2000. Gli argini, è vero sì che sono stati ripristinati, ma è altret-tanto vero che nessun dia-framma è stato messo in campo nei ripristini. Vale a dire che ad una eventuale piena, anche inferiore a quella del 2000, tante sono le probabilità di rottura di queste infrastrutture» si leg-

ge nella mozione. «La que-stione riguarda tutte le due grandi golene che da Cre-mona raggiungono la prima Isola Pescaroli e la seconda Casalmaggiore. In queste golene vivono circa 700 per-sone con numerose grandi attività agricole ed alleva-menti importanti di bovini e suini. Rimarco inoltre che nessun tipo di prevenzione è stato messo in campo. Io credo che affrontare il tema sicurezza senza parlare di

scolmatori per le nostre go-lene significa non entrare nel vero merito della questio-ne».

Insomma, secondo Dusi bisogna pensare, nell'even-tualità di grandi calamità, a come gestire i processi di esondazione ed allegamenti del territorio. Processo che permette di evacuare perso-ne, animali e cose, in modo più razionale e permette pu-

re di evitare grandi danni alle infrastrutture.

Il lavoro della protezione civile, tuttavia, continua co-stantemente, e da quando iniziano le grandi piogge il monitoraggio è costante. «Dopo le piogge dei giorni scorsi, si è visto un innalza-mento del livello dei fiumi, ma niente di preoccupante» sottolinea Mariani. L'unico che ha bisogno di un occhio di riguardo è l'Oglio, che è già esondato nelle adiacenti

zone golenali».La protezione civile, inol-

tre, durante i mesi autunnali e invernali, quando si susse-guono piogge insistenti, ef-fettua un monitoraggio co-stante e la manutenzione dei corsi d'acqua di minore portata. «Tant'è che, ogni anno, l'amministrazione pro-vinciale finanzia piccoli in-terventi a questo proposito» conclude Mariani.

Argini: quali sono i “punti deboli”Mariani: «La situazione è sotto controllo, e la protezione civile fa un monitoraggio costante»

Dusi: «Quelli consortili sono decisamente indeboliti, potrebbero non reggere una piena»

Cronaca 3Venerdì 7 Novembre 2008

La Giunta ha accolto la richiesta pre-sentata dalla Fiab Biciclettando Cremo-na di organizzare un percorso in bici-cletta per la città di Cremona, dedicato agli ospiti della Fiab provenienti dalle città aderenti al Circuito delle città d’ar-

te della pianura padana. Il percorso ciclabile, parten-do da piazza del Comune, toccherà la chiese di San Pietro al Po, San Omobo-no, Santa Margherita, San Agostino, San Agata, pa-lazzo Raimondi, palazzo Affaitati, San Michele Ve-tere, San Sigismondo per poi tornare, sempre utiliz-zando le piste ciclabili cit-tadine in piazza del Co-mune per visitare il Palaz-zo Comunale e la Catte-

drale. La Fiab è associata alla Federa-zione nazionale Fiab, e promuove l’uso abituale della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, per migliorare il traffico e l’ambiente e per la pratica dell’escursionismo in bicicletta.

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M

Un percorso in bicicletta per la città

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Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 6 Novembre ore 24,00

Una piena del Po in una foto di repertorio

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campanello il complice, un uomo più giovane, sui trent'anni, più alto e più ma-gro, con indosso una falsa divisa di vigile o poliziotto. Quest'ultimo dice di dover verificare gli averi del padro-ne di casa per scongiurare il possibile arrivo dei ladri.

«In zona si sono verificati numerosi furti» dichiara, «e

sono qui per controllare se sia tutto a po-sto. Mi faccia vedere dove tiene i contan-ti e i gioielli, così vediamo se non manca niente».

E la truffa, accompagna-ta dal relativo furto, è pronta pe r esse re messa a se-gno. Giovedì mattina i due m a l v i v e n t i hanno raci-molato un bottino piuttosto ingente. Si sono presentati in due appartamenti di uno stesso palazzo di via Milano. Dal primo, abitato da una

coppia di ottantenni, sono spariti mille euro, dal secon-do, invece, 7.000 euro, tra gioielli e denaro, sempre ai danni di due anziani. «Fate attenzione a chi fate entrare in casa vostra», è il monito che arriva dalla Questura nella persona del commis-sario capo Angelo Lonardo. «E' impensabile che un rap-presentante delle forze dell'ordine chieda di control-lare gli averi di un cittadino in casa sua, non è mai succes-so. E se qualcuno si spaccia per operatore di polizia o per carabiniere, bisogna chiede-re sempre di farsi mostrare un tesserino di riconosci-mento prima di aprire.

Per qualsiasi dubbio, in ogni caso, è bene telefonare in Questura. Facendo un po' più di attenzione, certi epi-sodi spiacevoli verrebbero evitati». Sara Pizzorni

un vero e pro-prio allarme truffe quello l anc ia to i n questi giorni da l l e fo rze

dell'ordine di Cremona, che raccomandano di porre la massima attenzione agli sconosciuti che chiedono per qualsiasi motivo di en-trare nelle case.

In azione, da qualche tem-po a questa parte, sono in azione sempre due persone: il primo è un italiano sulla cinquantina, alto circa un metro e settanta, robusto, dall'accento del nord. Si fin-ge addetto dell'azienda del gas. Con gentilezza e modi distinti riesce a farsi aprire la porta dalla vittima di turno, e poi controlla l'impianto del gas in attesa che suoni al

Gli uomini della questura cercano due uomini, un finto addetto del gas e un falso poliziotto

Cronaca4 Venerdì 7 Novembre 2008

A fare di nuovo il punto sul-la situazione problematica dell'inquinamento a Cremona è Andrea Ladina, capogrup-po dei Verdi in consiglio pro-vinciale, che si chiede che fi-ne abbiano fatto i 900 milioni promessi dalla Tamoil per la bonifica.

«Essendo questo inquina-mento, prodotto dalla raffine-ria, così grave, e attualmente forse il più grave in Pianura Padana, è ora che la Regione intervenga al più presto a Cremona per dire cosa inten-de fare» dichiara. «Con i dati che oggi disponiamo, grazie all’Arpa, la “falda nera” pro-dotta dalle infiltrazioni di idro-carburi ha contaminato pe-santemente il suolo e le ac-que sotterranee sia sotto la raffineria che nelle aree adia-centi nelle società Canottieri. Per la bonifica sono necessa-ri cifre ingenti che, però, deb-bono essere con certezza impegnate da parte dei pro-prietari dell’ impianto. E quel-lo che è altrettanto necessa-rio è che ci sia una “regia” in tutta questa opera di messa in sicurezza e di bonifica».

Ed è la Regione Lombar-dia, secondo il consigliere dei Verdi, che deve fare da “re-gia” chiarendo al più presto come intende operare. «Sia-mo, infatti, preoccupati per

l’incidente ad un operaio av-venuto di recente nella raffi-neria e della conseguente fuoriuscita della chiazza di idrocarburi che ha inquinato le acque del fiume» conclude Ladina. «La città deve chie-dersi fino a quando dovrà convivere con una raffineria così imponente che movi-menta 4,7 milioni di tonnella-te di greggio all’anno e che produce rilevanti emissioni».

Dal canto suo, anche il pre-sidente della Provincia, Giu-seppe Torchio, interviene nel dibattito chiedendo l'imme-diata attivazione di un con-fronto istituzionale tra le Pro-vince i cui territori sono rima-sti coinvolti in episodi di in-quinamento, la Regione e il Governo. «Nei 450 milioni di euro previsti dal Fas (Fondo aree sottoccupate) per il pro-gramma straordinario finaliz-zato al recupero economico produttivo di siti industriali inquinati, deve essere inserita anche Cremona» dichiara Torchio. «Infatti, in particola-re per la bonifica delle aree connesse all'inquinamento della raffineria Tamoil di Cre-mona, le pur limitate risorse previste dalla finanziaria della Regione per l'anno in corso pare non siano più disponibi-li perché impegnate per altri interventi».

Tamoil, occorre subitol'intervento della Regione

Riunione in PrefetturaE'Allarme truffe in città, anziani nel mirino

Braccato all'interno della stazione ferro-viaria di Cremona, un 25enne residente a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, sarebbe stato aggredito giovedì mattina poco dopo le 3 da tre sconosciuti. Questo, almeno, quanto denunciato dal giovane, le cui dichiarazioni sono ora al vaglio de-gli inquirenti. Il giovane, che non avrebbe dato spiegazioni convincenti del perché si trovasse a quell'ora in stazione, ha detto di essere stato prima avvicinato, poi minac-ciato con un coltello a serramanico e infi -ne aggredito e picchiato con calci e pugni. Tutto per un telefono cellulare e un i-pod.

Dopo la rapina, i tre uomini sarebbero fuggiti a piedi facendo perdere le tracce.

Il ragazzo, dolorante, ha raggiunto il co-mando dei carabinieri dove ha raccontato l'accaduto e fornito una descrizione dei tre malviventi, extracomunitari, a detta della vittima, che nel pestaggio ha riportato fe-rite non gravi.

25enne aggredito in stazione in piena notte

La stazione di Cremona

Allarme truffe, specialmente a danni di anziani

Angelo Lonardo

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di Laura Bosio

forte la curio-sità suscitata dalla nuova fo rmaz ione denominata Cremona per

la libertà, tanto che secondo voci insistenti alcuni espo-nenti di altri partiti maggiori avrebbero aperto un dialogo con la nuova formazione po-litica. Voci confermate dallo stesso coordinatore Ferdi-nando Quinzani che, pur non sbottonandosi, dichiara che «C'è chi, tra ammini-stratori e politici, vuole real-mente il bene del territorio, e vede in Cremona per la Li-bertà un momento di aggre-gazione locale, in cui parlare di politica e di amministra-zione della città. Alcuni membri di altri partiti ci han-no contattato, dunque, e con noi hanno iniziato un dialogo. Un esempio emble-matico è il consigliere Giu-seppe Ceraso, che ha di-chiarato di voler fare una li-sta da solo. Ma se una per-sona come lui, con anni di esperienza, accettasse di mettersi a servizio di una nuova generazione di ammi-nistratori, dimostrerebbe a tutti la genuinità delle sue intenzioni, scevre da ambi-zioni. A questo proposito abbiamo aperto con lui un dialogo».

Quali sono i grandi temi su cui prendete posizio-ne?

«Uno di quelli principali è la discarica di Cappella Cantone. Secondo noi su questo tema c'è stato un si-lenzio assordante da parte del centro destra. Bisogna prendere una posizione. Pur essendo noi sostenitori del governo regionale, credia-

mo che chi vuole far politica sul territorio debba avere come faro l'interesse di chi l'ha eletto.

Occore quindi il coraggio di dire che una discarica di quelle dimensioni è uno sfregio eccessivo e ingiusto al nostro territorio. La politi-ca locale necessita di uomi-ni liberi dalle piccole ipocri-

sie del dover a tutti i costi "tifare" per una parte.

Se le decisioni della regio-ne sono contrarie all'interes-se del territorio, bisogna avere il coraggio di contrap-porvisi».

Altro tema di fuoco: i pendolari...

«A fronte di parecchie mi-gliaia di persone che ogni giorno prendono il treno, per lavoro o studio, è importan-te darsi da fare per risolvere il problema. La politica cre-monese dovrebbe essere unanime, su problematiche di questo tipo. Invece c'è Corada che si fa propagan-da distribuendo volantini, e la destra non fa altro che ac-cusarlo di fare pubblicità a Km. Invece, davanti a temi importanti e difficili, si do-vrebbe essere uniti.

Un altro argomento caldo è quello della conca del por-to: la Regione aveva stan-ziato 80 milioni di euro per la sua realizzazione, però poi ha deciso, in un'ottica di ba-cinizzazione del Po, che es-sa non è più necessaria. Questo va bene, ma l'impor-tante è che quegli ottanta milioni rimangano nel nostro territorio, e vengano investi-

ti in un progetto come quel-lo di Tencara. Noi ci battere-mo per questo».

E sulla questione di piazza Marconi?

«Sicuramente la sorte si è molto accanita su quella vi-cenda, che è una ferita an-cora aperta per la città, e che ha comportato il sacrifi-cio di chi lì, ha attività lavo-rative. Tuttavia credo che quando sarà tutto finito, sa-rà un'opera di grande utilità per Cremona. Sicuramente la gestione del percorso è stata travagliata. Non so di-re se avremmo poruto fare di meglio. Sicuramente qualche pasticcio è stato combinato, ma molti proble-mi sono insiti nell'opera stessa».

Cosa rimproverate alla destra cremonese?

«Innanzitutto vedo molto individualismo, e la diffi-coltà di arrivare ad un progetto unitaio. La politica dei veti porta a situazioni di non unità, co-me quella che si sta verifi-cando. Inoltre hanno poco coraggio. Tut-to questo si riassume nella mancanza di una leadeship forte. Così ora sono alla ricerca di qualcuno che presti loro la faccia da mette-re sui manifesti elettorali, e questa mi sembra una di-chiarazione di resa, politica-mente parlando. Se il centro destra non crede nei propri uomini, come potranno cre-derci gli elettori? Il problema del centro destra è che ve-dono le qualità della gente come minaccia, e non come

risorsa».Cosa dire invece del

centro sinistra?«Che è ormai esausto. Ha

una classe dirigente di am-

ministratori a fine corsa, lo-gorati dal potere che hanno avuto per 15 anni. Sono convinto che quello che un amministratore non è riusci-to a dare in 10 anni, non lo darà più. E del resto se in

due mandati non è stata li-berata alcuna capacità di innovazione, significa che essa manca completamen-te. Del resto è cosa recente che una parta del centro si-nistra e dello stesso Pd ab-

bia dimostrato una grande incapacità di autodiagnosi, e di capire che c'è necessità di ricambio».

Parliamo della lista che si sta formando...

«Attualmente stiamo fa-cendo una selezione abba-stanza stringente, abbiamo individuato circa la metà della lista, sia per il Comune che per la Provincia. Voglia-mo una lista di persone competenti. Dovremmo arri-vare a presentarla per Nata-le, o nei primi giorni del nuo-vo anno».

La scelta del simbolo di Cremona per la libertà non è casuale: cosa rappre-senta?

«C'è un violino, che rap-presenta le eccellenze del nostro territorio, ed è il sim-bolo che più identifica Cre-mona nel mondo.

Un simbolo adatto ad una lista che vuole es-

sere un insieme di professionalità ed

eccellenze. Cre-mona non è in grado di com-petere con al-tre realtà su parechie co-se, quindi de-ve puntare su quelle che so-

no le sue ec-cellenze. A questo pro-

posito credo che aver posto Cremona

come “Città della mu-sica” sia roppo generico,

Bisognerebbe caratterizzar-la ancora di più, definendola come città della liuteria, per-ché su questo tipo di artigia-nato possiamo spaccare il mondo.

Il simbolo poi ha il tricolo-re che, come tutti sanno, è simbolo di llibertà».

E'

«Un incontro cordiale»: così lo ha de-finito il sindaco Gian Carlo Corada, quello di mercoledì pomeriggio con il segretario dell’associazione radicale Piero Welby, Ermanno de Rosa - ac-compagnato dal tesoriere Sergio Ra-velli. «La loro proposta di candidare De Rosa alle primarie del Pd» ha continua-to il primo cittadino «non si pone in po-lemica nei miei confronti, ma è una scelta di principio nei confronti delle primarie, c'è stima reciproca e rispetto. Ora raccoglieranno le firme».

I radicali con questa candidatura, co-

me già sottolineato nei giorni scorsi, dopo la rinuncia di Mario Riccio, e in particolare il segretario De Rosa, hanno voluto esporre personalmente al sinda-co Corada le ragioni politiche della scelta di proporre questa candidatura alle Primarie di partito. Le stesse già dichiarate in pubblico, dalla tribuna del settimo congresso di Radicali Italiani e sulla stampa. «Si ritiene di offrire un’oc-casione rilevante per recuperare al Par-tito Democratico l’immagine di rinnova-mento logorata dalle recenti polemi-che».

I radicali infatti vogliono promuove-re un confronto, «un dibattito pubblico sulle candidature, dentro e fuori il Pd, che solo le elezioni primarie possono garantire. E’ necessario mettere in atto e sviluppare processi che, come le pri-marie, diano ai cittadini l’occasione di partecipare alla conoscenza e alla scel-ta di uomini e programmi per l’ammini-strazione delle istituzioni.

Si vuole vincere, con il Pd, la difficile competizione elettorale per l’elezione del sindaco di Cremona.

Per questo occorre un nuovo slancio, un nuovo Pd, vere Primarie, che con-sentano ai cittadini, a partire dai suoi elettori, di scegliere il proprio candidato a sindaco». Per questo la giunta dell’As-sociazione radicale Piero Welby di Cre-mona ha proposto a De Rosa la candi-datura alle primarie del Pd per «dare corso alla presentazione della candida-tura stessa secondo quanto previsto dal regolamento approvato dagli organi dirigenti del Pd di Cremona».

I radicali alla fine dell’incontro hanno spiegato che anche Corada: «Attende con noi l’esito della raccolta delle fir-me».

Silvia Galli

Alcuni membri di partiti sia di centro destra sia di centro sinistra avrebbero contattato la lista nascente

Cremona per la libertà, campagna acquisti

Cronaca 5Venerdì 7 Novembre 2008

Ermanno de Rosa e Gian Carlo Corada

Ferdinando Quinzani

De Rosa alle primarie: via alla raccolta firmeIl sindaco uscente: «Nessuna polemica verso la candidatura radicale»

La giunta comunale ha approvato il piano delle potature per la stagione 2008-2009.

Il periodo d’inizio lavori coinciderà con il mese di novembre e terminerà alla ripresa vegetativa della pri-mavera del 2009. Il piano prevede i lavori di potatura di mantenimento, conteni-mento, rimonda del secco, di formazione relativi alle alberature con riferimento anche alla turnazione degli interventi. Tali interventi hanno lo scopo di mante-nere le piante in buone condizioni fisiologiche ed ornamentali con opportuni interventi cesori, in rappor-to anche alle esigenze del sito in cui le piante sono a dimora e per ridurre il più possibile i rischi di caduta di rami o branche.

Gli interventi interesse-ranno circa 2500 piante (ove esitano vincoli am-bientali, si dovrà procedere a reperire le opportune au-

torizzazioni). All’interno dell’elenco verranno indivi-duate, dal servizio serre, in particolare piante che per la loro notevole altezza, o perché ubicate in luoghi difficilmente raggiungibili, necessitano per l’interven-to l’utilizzo di mezzi parti-colari non in dotazione al servizio. Per tali alberi l’uf-ficio competente valuterà, compatibilmente con le ri-sorse finanziarie disponibi-li, l’affidamento a ditte esterne. Il servizio serre, con l’attuale organico im-pegnato contemporanea-mente anche per l’esecu-zione dei lavori di manu-tenzione ordinaria ricorren-ti, non potrà, verosimil-mente, esaurire tutti gli in-terventi previsti. In ogni caso, assicura la giunta, garantirà, nell’intero perio-do utile, la potatura di al-meno un migliaio di piante individuate prioritariamen-te tra quelle più urgenti e richieste dai cittadini.

Potature in città: pronto il piano 2008/2009

«Il centro sinistra è ormai

esausto»

«Troppoindividualismonella destra»

Page 6: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Cronaca L'INCHIESTA

di Laura Bosio

angoscia di non riuscire a tirare la fine del me-se, la paura di non aver abba-stanza soldi per

pagare le bollette, l'instabilità di un lavoro precario, un mu-tuo che opprime: questo il quadro complessivo della si-tuazione di molte famiglie cre-monesi che sono in bilico sul limite della soglia di povertà. E che vanno ad aggiungersi alla già numerosa schiera di pove-ri che la città contava.

«Il problema è esteso ed è in crescita continua» lancia l'allarme l'assessore ai servizi sociali del Comune di Cremo-na, Maura Ruggeri. «Ormai la domanda ha superato la di-sponibilità delle risorse messe a bilancio». Insomma, una si-tuazione tutt'altro che rosea per Cremona e che si allinea con il trend nazionale.

«Sono due i filoni di povertà che viaggiano parallelamente» spiega l'assessore. «Da una parte ci sono le povertà che già erano presenti e che van-no ancora più in difficoltà. Questo accade specialmente per problemi quali il pagamen-

to delle utenze (luce, acqua e gas), dove vi sono stati au-menti di richieste del 40%. Spesso vi sono persone sole che fanno fatica a far fronte alle necessità minime. Grande richiesta c'è anche per farma-ci, oltre che per i buoni spe-sa».

Ci sono poi le cosiddette «nuove povertà»...

«Le difficoltà che vengono avanti con insistenza sono le-gate a fenomeni di precarizza-

zione. Vi sono persone che vengono messe in mobilità perché manca lavoro. Oppu-re, per lo stesso motivo, viene ridotto il monte ore lavorative. Finché questo accade a per-sone sole, il problema è relati-vo in quanto spesso hanno qualcuno a cui chiedere aiuto, o una famiglia alle spalle. Quando, però, il problema ri-guarda magari un capo fami-glia, unico a lavorare del nu-cleo familiare, la situazione si

fa disperata perché non riesce più a far fronte alle spese quo-tidiane. Così queste famiglie finiscono con lo scivolare sot-to la soglia di povertà. Feno-meni di questo tipo accadono spesso alle famiglie di immi-grati».

Quante sono le famiglie cremonesi in condizioni di difficoltà?

«Le persone stabilmente in carico ai servizi sociali sono l'8,04% del totale degli abi-tanti, e le famiglie povere sono l'8,1% dei nuclei familiari resi-denti. A queste si aggiungono tutte le persone che magari richiedono aiuti in via tempo-ranea, ma che non sono se-guite stabilmente. Queste so-no circa 1.200.

Quindi, si sale al 9,88 per cento. E il Comune fatica ad aiutare tutti...

«Già alla fine del 2008 le do-mande di aiuto sono superiori agli stanziamenti previsti in bi-lancio. Senza contare che ora è in crescita anche la doman-da di aiuto per far fronte a de-terminati costi sociali come quelli dell'assistenza domici-liare ad anziani e malati. Le rette sono sempre più alte, e un anziano che percepisce 1000 euro di pensione non ri-esce a pagarsi la quota per intero. E se la famiglia non ce la fa, il comune dà il suo con-tributo. Il problema è che an-che qui la spesa è aumentata notevolmente. Così come so-no in crescita le richieste di persone che si ammalano e non riescono a pagarsi le cu-re. Tant'è che nel bilancio 2009 dovranno aumentare gli stanziamenti a tale proposi-to».

Le prospettive future?«Se questo fenomeno ini-

zierà coinvolgere anche i ceti medi, come sembra stia acca-dendo, l'amministrazione non riuscirà più a far fronte alle ri-chieste. Senza contare che comunque l'aiuto economico non è risolutivo, ma solo un palliativo. La situazione di queste famiglie va risolta rilan-ciando l'economia e aumen-tando i posti di lavoro».

Il budget 2009?«Ci vorranno grandi sforzi

per mantenere gli aiuti attuali. Di più non è possibile fare. Se il governo continua a tagliare i contributi agli enti locali, e non mette i comuni nelle condizio-ni di fare assistenza, sarà du-

L '

La povertà aumenta sotto il Torrazzo. Tanto che neppure il Comune riesce più a stare dietro alle richieste di aiuto da parte delle famiglie.

Qual è il rischio? Di non avere più, nei prossimi anni, sufficienti fondi per po-ter aiutare tutti coloro che ne fanno richiesta, soprattutto alla luce della

penuria dei fondi. Dunque anche Cre-mona, come del resto tutto il Belpaese, rischia di sprofondare verso il baratro della povertà.

Ruggeri: «Di questo passo il Comune non riuscirà più a far fronte alle spese»

Allarme povertà: le famiglie cremonesi verso il baratro

Buoni libri per alunni di elementari e medie

Un ulteriore sostegno arriva alle famiglie in con-dizioni di disagio dall’am-ministrazione comunale che, anche a seguito di una recente decisione del Consiglio comunale, in-tende intervenire a soste-

gno delle famiglie di alunni e studenti iscritti alle classi prime delle scuole secon-darie di primo e secondo grado provvedendo all’ero-gazione di una somma per favorire l’acquisto dei libri di testo.

La giunta comunale ha deciso l’approvazione dei valori relativi all’importo dell’intervento economico e ai limiti di reddito per l’accesso all’erogazione di buoni libro, definendo in 200 euro l’importo del buono libro da erogare alle famiglie di alunni e studen-ti iscritti alle classi prime

delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2008/2009.

Ha quindi stabilito i se-guenti limiti Isee per l’ac-cesso al buono libro: da 0 a 15.458 (tutte le famiglie

che non hanno fatto do-manda in Regione Lom-bardia o che dalla stessa sono rimaste escluse), da 15.458 a 20mila euro (tutte le altre famiglie che non hanno avuto accesso al contributo regionale), da 20mila 25mila euro (tutte le famiglie con tre o più figli a carico).

Per la partecipazione all’assegnazione verrà pre-disposto apposito bando di concorso sul quale sa-ranno riportate le condi-zioni per l’accesso al buo-no libro comunale.

s

Sono circa l'8%le famiglie

in stato di difficoltàMaura Ruggeri, assessore ai Servizi sociali

Page 7: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

7Venerdì 7 Novembre 2008 L'INCHIESTA

I poveri ci sono, ma atten-zione: spesso è più alta la percezione di una povertà, piuttosto che quella effettiva. Lo spiega il direttore della Caritas diocesana, don An-tonio Pezzetti. «Queste in-dagini fissano dei limiti al di sotto dei quali si viene consi-derati poveri, e ciò fa sì che chi si trova al di sotto di tale soglia percepisca di essere in una situazione di povertà. In realtà non è sempre così. Per questo nell'opera di soste-gno bisogna andare a verifi-care qual'è l'effettivo bisogno delle persone».

In sostanza non sempre chi si dichiara povero lo è ve-ramente. Spesso è semplice-

mente questione di ridimen-sionare i propri stili di vita.

«A questo proposito è im-portante portare avanti inter-venti mirati che siano prima di tutto educativi» continua don Pezzetti. «Per fare ciò, è importante l'intervento della San Vincenzo e delle Caritas parrocchiali che si occupano della visita diretta alle perso-ne, e verificano di persona lo stile di vita degli assistiti. Spesso si tratta di rieducare le famiglie a gestire meglio le proprie risorse, e ad evitare gli sprechi. L'assistenza che viene fatta va oltre il concetto di elemosina. Soprattutto alla luce del continuo calo di ri-sorse disponibili. La gente va

coinvolta in un progetto com-plessivo, che tenga conto di tutto. Bisogna insegnare la sobrietà, e dare priorità a cer-te cose rispetto ad altre».

Le problematiche maggiori sono l'affitto, il mutuo, a volte le bollette. Oppure una rata dell'assicurazione dell'auto, o ancora una spesa imprevi-

sta. «E' sempre più importan-te che venga fatto un discor-so di rete» spiega don Pez-zetti.

«E soprattutto è importan-te» sottolinea il sacerdote, «che chi viene aiutato restitu-isca, poi, quanto gli viene prestato, in modo che sia possibile aiutare altre perso-ne. Naturalmente, infine, ci sono le povertà più pesanti, quelle che ormai seguiamo da anni e che necessitano di aiuti più consistenti».

L'importante, sempre e in ogni caso, è cercare di avvia-re un percorso di riabilitazio-ne e rieducazione delle per-sone. Nulla va lasciato al ca-so per ottimizzare le risorse. Don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas Diocesana cremonese

di Giulia Sapelli

di alcuni giorni fa la pubblica-zione dell'ultima indagine Istat sulla povertà nel nostro Pae-

se. Una situazione che appare sempre più allarmante, ogni anno che passa.

In Italia, le famiglie che nel 2007 si trovavano in condizio-ni di povertà relativa erano 2 milioni 653 mila e rappresen-tavano l’11,1% delle famiglie residenti. Nel complesso era-no 7 milioni 542 mila le perso-ne povere, il 12,8% dell’intera popolazione.

La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere sul totale delle famiglie e per-sone residenti) viene calcolata sulla base di una soglia con-venzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene defi-nita povera in termini relativi.

La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è rappresentata dalla spesa me-dia mensile per persona, che nel 2007 è risultata pari a 986,35 euro (+1,6% rispetto alla linea del 2006). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media men-sile pari o inferiore a tale valo-re vengono quindi classificate

come relativamente povere.Nel 2007 la stima dell’inci-

denza di povertà relativa, cal-colata sul campione delle fa-miglie, è risultata pari all’11,1%, valore che, con una probabilità del 95%, oscilla sull’intero collettivo tra il 10,5% e l’11,7%.

Negli ultimi cinque anni l’in-cidenza di povertà relativa è rimasta sostanzialmente stabi-le e immutate sono le caratte-ristiche delle famiglie povere.

Il fenomeno è più diffuso tra le famiglie con componenti anziani - nonostante il miglio-ramento osservato negli ultimi anni - che presentano valori di

incidenza superiori alla media, soprattutto se si tratta di più anziani conviventi tra loro o con altre generazioni (famiglie con due o più anziani o con membri aggregati).

La povertà è infine forte-mente associata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali (working poor) e all’esclusione dal mercato del lavoro: l’incidenza di povertà tra le famiglie con due o più componenti in cerca di occu-pazione (35,8%) è di quasi quattro volte superiore a quel-la delle famiglie dove nessun componente è alla ricerca di lavoro (9,9%).

L’intensità della povertà, che indica in termini percen-tuali di quanto la spesa media mensile equivalente delle fa-miglie povere si colloca al di sotto della linea di povertà, nel 2007, è risultata pari al 20,5%: le famiglie povere hanno una spesa media equivalente pari a 784 euro al mese (l’1,9% in più rispetto al 2006 quando era di 769 euro).

La presenza di più figli mi-nori all’interno della famiglia si associa a un disagio economi-co ancor più evidente: l’inci-denza di povertà, pari al 14% tra le coppie con due figli e al 22,8% tra quelle con almeno tre, sale al 15,5% e al 27,1% se i figli sono minori.

L’incidenza di povertà rela-tiva, che si attesta su valori prossimi alla media nazionale tra le famiglie con un solo componente anziano (11,8%), sale al 16,9% se ve ne sono almeno due. La povertà tra gli anziani appare, inoltre, relati-vamente più diffusa nel Cen-tro-Nord.

Nell’individuare i profili delle famiglie povere, molto impor-tanti sono le caratteristiche del-la persona di riferimento: oltre all’età e al sesso, il livello di istruzione, a sua volta legato alla partecipazione al mercato del lavoro, alla condizione e al-la posizione professionale, è un fattore strettamente associato alla condizione di povertà.

In Italia i poveri sono 7,5 milioniSono cifre inquietanti quelle emerse dalla recente indagine dell'Istat

E'

Le richieste di auito sono per

affitti

Don Pezzetti: «Bisogna educare le famiglie a gestire le proprie risorse»

Spesso è soprattutto una questione di sprechi

Page 8: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Sara Pizzorni

fissato per l’8 n o v e m b r e l'inaugurazio-ne del Palazzo di Giustizia di C r e m o n a ,

completamente restaurato e tornato al suo splendore.

Il settecentesco palazzo Persichelli, di proprietà del Comune, è stato interessato da lavori iniziati nel 2005 grazie a un finanziamento di

7 milioni e 700 mila euro. Con il termine del cantiere e con la già avvenuta ristruttu-razione dell’ex carcere di via Jacini, divenuto sede della Procura della Repubblica, la Cittadella della Giustizia è ormai completa.

«Grazie al restauro di pa-lazzo Silva Persichelli», han-no detto il presidente del Tribunale Carlo Maria Grillo e il sindaco Gian Carlo Co-rada, «Cremona può vanta-

re una cittadella giudiziaria posta al centro del suo tes-suto urbano, ma nel con-tempo ben servita per quan-to riguarda i vari servizi. Un risultato reso possibile dall’imponente intervento finanziario del ministero del-la Giustizia e da amministra-tori e tecnici che, in ambito comunale, con passione, impegno e dedizione, hanno seguito da vicino un inter-vento davvero encomiabile sotto ogni profilo. Il recupero

è stato una scelta saggia perché l’abbandono del pa-lazzo avrebbe svuotato un edificio imponente, privando nel contempo il centro citta-dino di quella identità per la quale da anni si sta lavoran-do e si stanno investendo energie professionali e risor-se per realizzare un nuovo polo culturale. Una scelta che ha permesso di coniu-gare le esigenze proprie del sistema giudiziario e di tutto

quanto occorre a un suo corretto funzionamento, con la riqualificazione strutturale e architettonica di un edifi-cio collocato in un contesto urbano pregevole ed ele-gante che ha conservato nel tempo quelle caratteristiche che ne fanno uno degli an-goli più suggestivi della cit-tà».

Sabato 8 novembre, dun-que, a partire dalle 10,15, si alterneranno gli interventi del sindaco di Cremona, Corada, del presidente del Tribunale, Grillo, del presi-dente del Tribunale di Bre-scia, Roberto Mazzoncini, del direttore del settore pro-gettazione del Comune di Cremona, Ruggero Carlet-ti, del ministro per l’attuazio-

ne del programma di Gover-no, Gianfranco Rotondi, del capo dipartimento dell’organizzazione giudizia-ria del ministero della Giusti-zia, Luigi Birritteri e del componente del Consiglio superiore della magistratura Cosimo Maria Ferri. Segui-rà una visita guidata al pa-lazzo accompagnata da mo-menti musicali con gli allievi dell’Istituto musicale pareg-giato Claudio Monteverdi.

Per l’occasione sarà di-stribuita a tutti i partecipanti un copia del volume dedica-to all’intervento di restauro del palazzo: «La nuova Cit-tadella giudiziaria di Cremo-na, il palazzo Silva-Persi-chelli e la Casa dei preti del-le missioni».

Cronaca8 Venerdì 7 Novembre 2008

In Breve

Quando la famiglia è in lotta contro i disturbi alimentari

Beaujolais Nouveau: si degustapresso il bar La Mantovana

Appuntamento con la nuova Volkswagen Golf IV, che sarà pre-sentata in occasione del «porte aperte» di Giorgio Marra auto-mobili, in via Castelleone. Si può

ammirare la nuova auto nella concessionaria sabato 8 e dome-nica 9, nel pomeriggio. Per l'occasione verrà offerta un'allegra castagnata, accompagnata da una merenda a base di pane e salame.

PRESENTAZIONE DELLA NUOVA GOLF IV

Giovedì 13 novembre, in corso Garibaldi, dalle 10 alle 20, si terrà la manifestazione De.Co. in tour - Mostra mercato delle donominazioni comunali nel corso della quale saranno presen-tati i prodotti tradizionali di 40 città italiane. La manifestazione, organizzata dal Comune di Cremona - assessorato al commer-cio - si prefigge lo scopo di diffondere la conoscenza dei De.Co., prodotti enogastronomici o artigianali unici e caratteristici di un Comune e della sua storia.

DE.CO. IN TOUR ANCHE A CREMONA

E' partito da Viadana il ciclo di incontri di presentazione del portale interattivo www.decidincomune.it ai cittadini dell'Oglio-Po. L'iniziativa si svolge nell'ambito del progetto «Pam - Pal Activity Monitor. Interazione tra il cittadino e la pubblica ammi-nistrazione», intrapreso nel 2006 da 13 comuni a cavallo tra le province di Cremona e Mantova, guidati dal comune di Casalmaggiore (capofila) e assistiti dal Gal Oglio Po per le atti-vità di coordinamento e promozione.

Il portale è una finestra virtuale interattiva attraverso la quale i cittadini portanno essere sempre aggiornati sullo stato di attuazione dei progetti nel proprio comune (edilizia, viabilità, cultura, eventi, sanità, eccetera) digitanto un nome utente e una password. Inoltre ciascun cittadino potrà esprimere in maniera anonima il suo voto rispetto ai progetti in corso nel proprio comune e a quelli in programma.

Insomma, una rivoluzione per il Casalasco che punta a ridur-re la distanza tra il cittadino e l'amministrazione. Il portale è già accessibile on line ed è inoltre visitabile dai 16 totem interattivi, installati presso i 13 Comuni che partecipano al progetto.

PORTALE INTERATTIVO PER IL GAL

Ultimi giorni utili per l’iscrizione al corso per agenti e rappre-sentanti di commercio che avrà inizio martedì 25 novembre p.v., organizzato da Servimpresa. Il corso, della durata di 100 ore, si svolgerà nei giorni di martedì e giovedì dalle 17 alle 20 ed il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30.

UN CORSO PER AGENTI RAPPRESENTANTI

Si inaugura il Tribunale restauratoI lavori sono costati quasi otto milionni di euro per riportare alla luce palazzo Persichelli

Bottigliette d'acqua bandite a palazzo comunale A palazzo comunale, l’acqua mine-

rale in bottiglietta sarà, molto presto, bandita. Al momento l’iniziativa, porta-ta in giunta dall’assessore di Rifonda-zione Celestina Villa, riguarderà solo i tavoli della giunta e del consiglio comu-nale. Poi verrà estesa anche ai dipen-denti. L’assessore di Rifondazione por-ta avanti la battaglia dell’acqua, consi-derata un bene da tutelare, affinché non venga considerata, come fa la Legge 133, un «servizio a rilevanza economi-ca», ma bensì di interesse generale e come tale da sottrarre a logiche di mer-cato.

«C'è un’ alternativa più ecologica e più economica» continua l’assessore. «Sono i cosiddetti “boccioni”: meno sprechi e meno plastica». «L’ideale» continua Celestina Villa, «sarebbe quel-

la di usare l’acqua di rubinetto: la no-stra, a Cremona, è buonissima. Ma qui a palazzo al momento non si può fare: bisogna costituire una rete di derivazio-ne apposita. Lo si potrà fare solo quan-do verrà rifatto l’impianto».

In questo modo, secondo l’assesso-re, «risparmieremo, e ridurremo il con-sumo della plastica e dell’acqua. Ho notato che le bottigliette spesso vengo-no aperte e restano a metà. Il boccione, invece, l’abbiamo già sperimentato nel-la saletta delle commissioni al primo piano di palazzo comunale e ha dato ottimi risultati». Celestina Villa dice che è il Comune, in primis, a dover comin-ciare a dare il buon esempio, facendo risparmiare i cittadini sull’acqua».

L’assessore va anche più avanti e spiega sempre sull'argomento: «Se ci fosse la possibilità di poter utilizzare l’acqua del rubinetto qui a palazzo co-munale, farei togliere le bottigliette an-che dagli stessi distributori».

La giunta si è detta tutta d’accordo con l'assessore.

«Caro cibo, nella mia fami-glia sei diventato un proble-ma», questo il titolo del con-vegno sulle tematiche dei disturbi alimentari (quali l’anoressia e la bulimia) che si svolgerà sabato 8 alle 9 in sala Puerari (via U. Dati). Un tema che è sempre molto attuale. Dietro allee notizie mediatiche esiste una realtà assai diffusa soprattutto nelle giovani donne: da recenti ricerche a livello europeo,

compresa l’Italia, emerge che 5 adulti su 100 dichiarano di aver sofferto nel corso della vita di un disturbo alimentare e l’esordio della malattia è spesso tra i 10 e i 20 anni con un picco tra i 14 e i 19.Dietro queste persone vi sono le loro famiglie, che vengono coinvolte in un “vor-tice” dove la sofferenza e l’impotenza a fronteggiare la malattia “prende la loro stes-sa esistenza”.

Appuntamento il prossimo 22 novembre presso il bar La Mantovana, che da pochi mesi ha riaperto i battenti completamente rinnovato. A partire dalle 19 si terrà infat-ti la degustazione del Beaujolais Nouveau (il corrispon-dente francese del Novello italiano), accompagnato da stuzzichini a tema. Uno dei tanti appuntamenti che il bar riserva alla cittadinanza e ai suoi clienti. Continuano anche, periodicamente, gli happy hour a tema, mentre ogni giorno l'appuntamento è con il classico aperitivo, accompagnato dagli stuzzichini. Continua anche la pro-posta dei pranzi veloci: panini (preparati sul momento), insalatone, taglieri di salumi, e tante vivande fredde, pron-te in pochissimo tempo, in modo da poter consumare velocemente la pausa pranzo.

Il Csm ha deciso di costituirsi in giudizio per resistere al ricorso presentato al Tar del Lazio dall'ex gip di Milano Clementina For-leo contro il suo trasferimento d'uffi cio di-sposto da palazzo dei Marescialli. A deci-derlo è stato il plenum con la sola astensio-ne del togato di Milano, Cosimo Ferri.

Il Csm dunque, attraverso l'Avvocatura dello Stato, resisterà al ricorso della Forleo che al Tar ha chiesto di annullare le delibe-re con cui tra luglio e settembre il Csm ha disposto il suo trasferimento da Milano a Cremona per incompatibilità ambientale. Al centro della vicenda, le dichiarazioni re-se dalla Forleo su presunte pressioni rice-vute da ambienti istituzionali, dichiarazioni rese in pubblico e soprattutto ad «Annoze-ro».

Secondo il gip, da parte del Csm ci sa-

rebbe stato un «eccesso di potere perchè l'incompatibilità ambientale che giustifi ca il trasferimento d'uffi cio del magistrato è confi gurabile solo quando questi non pos-sa, per causa indipendente da sua colpa» scrive nel ricorso la Forleo «svolgere nella sede occupata la propria funzione con pie-na indipendenza e imparzialità, mentre nel-la specie tali requisiti non sarebbero stati riscontrati». Nel ricorso, la Forleo, riguardo l'istruttoria svolta dalla prima commissione di palazzo dei Marescialli, sottolinea che anche questa avrebbe avuto nei suoi con-fronti un «intento persecutorio». La stessa commissione e «il suo contegno denotano una mancanza di serenità di giudizio che si rivela nei toni inusitati nel corso delle audi-zioni tesi a voler scovare forzatamente suoi comportamenti scorretti».

Il Csm resiste al ricorso al Tar del magistrato Clementina Forleo

Il tribunale di Cremona è stato completamente rinnovato

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Page 9: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

In Breve

Cronaca 9Venerdì 7 Novembre 2008

Venerdì 7 novembre, alle ore 20, al ristorante «Locanda degli artisti» di Cappella Picenardi, si terrà la cena Touring-Buon Ricordo finalizzata a valorizzare i sapori di prodotti e tradizioni gastronomiche del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna. Al termine della cena verrà consegnato in omaggio ai presenti un artistico piatto in ceramica, realizzato per l’evento, dai maestri di Vietri sul Mare. Le prenotazione vanno fatte tele-fonando direttamente al locale (0372.835576).

TourIng a Cena Con la sardegna

La Camera di Commercio e la Provincia di Cremona intendo-no proporre un’ini-ziativa alle impre-se dei settori ali-mentare e della cosmesi, legan-dole in un «per-corso ideale», allo scopo di valoriz-zare all’estero queste produzioni che rappresenta-no comparti di assoluto rilievo nell’economia locale. Si prevedono tre moda-lità di intervento. Vi saranno alcune giornate consulenziali individuali a Cremona con esperti paese. Non mancheranno gli incontri fra gli operatori economici cremonesi e contropar-ti locali. Gli incontri bilaterali personalizzati in loco serviranno a mettere in pratica gli strumenti metodologici acquisiti e verificare le reali opportunità offerte dai mercati obiettivo.

Verranno poi organizzate serate di degustazione ufficiali a base di prodotti alimentari cremonesi. Il progetto è cofinan-ziato dalla Camera di commercio di Cremona e dalla Provincia di Cremona: alle imprese partecipanti è richiesto un minimo contributo alle spese e il pagamento di viaggio e soggiorno. Le imprese interessate potranno contattare l’ufficio estero della Camera di commercio entro il 17 novembre.

valorIzzare alImenTare e CosmesI

La Provincia di Cremona ha emanato due bandi di concorso. Il primo è relativo ad una prova pubblica selettiva, per esami, per «programmatore», al fine di formare una graduatoria in ordi-ne ad assunzioni a tempo determinato. Il secondo è un concor-so pubblico, per esami, per la copertura di un posto di istrutto-re tecnico, a tempo indeterminato. La domanda di ammissione alla selezione per «programmatore» deve essere redatta in carta semplice e indirizzata alla Provincia di Cremona. E deve essere presentata entro e non oltre le ore 16.45 del giorno 3 dicem-bre.

Per quanto riguarda il concorso per «istruttore tecnico», da indirizzarsi alla Provincia, la domanda di ammissione deve esse-re presentata entro le ore 16.45 del 20 novembre.

BandI dI ConCorso In provInCIa

di Andrea Pighi

n nuovo bosco per la Cremo-na, un polmone verde che an-drà a migliorare l a q u a l i t à

dell'aria cittadina e porterà una ventata di freschezza nell'area dell'inceneritore, creando una vera e propria barriera naturale.

I l nuovo bosco avrà un'estensione di 4.560 metri quadi, e il progetto prevede anche il miglioramento fore-stale di un’area di 3.902 me-tri quadri, a seguito di un taglio di piante, da eseguirsi in un tratto di area a ridosso della recinzione dell’incene-ritore di Cremona, come da richiesta di autorizzazione

paesaggistica e forestale da parte del presidente di Aem, Franco Albertoni.

L’intervento nasce dall’esi-genza di creare un’area di interdizione tra il bosco filtro

e la recinzione dell’inceneri-tore, tale da prevenire even-tuali problematiche, anche di sicurezza, connesse con le attività e la gestione dello stesso impianto per il tratta-mento dei rifiuti.

Nello specifico, la relazio-ne tecnica e le tavole carto-grafiche, individuano cata-stalmente l’area interessata dalla trasformazione del bo-sco, indicando la superficie oggetto dell’intervento, in una fascia di due metri di larghezza e per 760 metri di lunghezza per un totale di 1520 metri quadrati.

Questa superficie boscata si è originata a seguito di una colonizzazione sponta-nea di giovani esemplari nati da semi delle antistanti al-berature, realizzate a mitiga-

zione dell’inceneritore, a ri-dosso della recinzione.

Contestualmente alla ri-chiesta di autorizzazione paesaggistica forestale, è stato presentato anche il

progetto di compensazione ambientale, come stabilisce la disciplina, che prevede la realizzazione di una nuova area boscata in Comune di

Cremona per una estensio-ne di 4.560 metri quadrati, ovvero una superficie tripla rispetto a quella tagliata. Ol-tre a ciò è previsto anche un intervento di miglioramento

forestale da eseguirsi sull’are attigua per un’area pari a 3.902 metri quadrati, che attualmente è occupata dal rinnovo di una specie esoti-ca indesiderata, l’acero americano.

Al termine dei lavori di piantumazione la nuova su-perficie buscata complessi-va sarà di 8.462 metri qua-drati, sei volte al porzione demolita. Insomma, un'area notevole da destinare al ver-de, e che permetterà a Cre-mona di ampliare lo spazio destinato al verde.

Nella fattispecie, la com-ponete vegetale utilizzata per la realizzazione nel nuo-vo bosco sarà costituita da giovani esemplari di specie autoctone, quali la quercia farnia, il frassino ossifico, il pioppo bianco, l’olmo cam-pestre, il salice bianco e nu-merosi cespugli (nocciolo, sambuco, biancospino, san-guinello e rosa selvatica). Gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 marzo 2009.

Sarà Aem a realizzare l'area, a ridosso dell'inceneritore di Cremona

Un nuovo bosco per la città

U

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di damiano TalamazziniResponsabile Provinciale Patronato Epaca

Questa rubrica rappresenta un luogo d'in-contro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le let-tere rivolte al Patronato Epaca possono es-sere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato ([email protected]).

Egregio responsabile del Patronato Epaca,nel caso in cui all’atto della visita di verifica all’invalido venga riconosciuta una diminu-zione dell’invalidità, viene sospeso il bene-ficio economico?

Lettera frmata

A partire dall’entrata in vigore del Dpcm 30/3/07, che ha trasferito all’Inps le funzioni in materia di invalidità civile, l’attività di ve-rifica ordinaria e straordinaria dei requisiti sanitari è di competenza dell’Inps, che vi provvede mediante la Commissione Medica Superiore e le Commissioni Mediche di Ve-rifica Provinciali. L’Istituto precisa che le verifiche sono disposte a campione. Per quanto riguarda le procedure di accer-tamento, si segnala che: • Gli invalidi che siano nell’impossibilità fisica di presentarsi a visita possono richiedere, presentando idonea documentazione medica, la visita domiciliare, che dovrà essere autorizzata e svolta dall’Istituto. • La visita domiciliare è invece disposta d’ufficio e senza procedere alla sospensione della prestazione, nei con-fronti di: soggetti ultra 70enni, minori affetti da gravi patologie congenite con grado di

invalidità del 100%, soggetti affetti da pato-logie irreversibili. In sede di verifica vengono valutate le patologie riscontrate all’atto del-la visita stessa, tenendo quindi conto anche di quelle insorte in un momento successivo all’originaria visita di accertamento.In sede di verifica straordinaria non è possi-bile il riconoscimento di una percentuale d’invalidità superiore a quella precedente-mente riconosciuta e, qualora le malattie invalidanti a suo tempo accertate o docu-mentate siano giudicate aggravate, tale giu-dizio vale unicamente ai fini della verifica. L’Inps precisa che l’interessato, qualora vo-glia far valere l’eventuale aggravamento della patologia/infermità precedentemente riscontrata, può presentare domanda di ag-gravamento all’Asl. Qualora la visita di veri-fica confermasse la permanenza della pato-logia e del grado di invalidità accertati in sede di concessione della prestazione, il beneficio economico sarà confermato.Qualora la visita di verifica comportasse un declassamento dell’invalidità totale, ma co-munque un riconoscimento di parziale inva-lidità che desse comunque diritto ad una provvidenza economica, l’Inps, in presenza degli altri requisiti, modificherà la prestazio-ne da erogare, cercando, ove possibile, di assicurare l’erogazione del trattamento economico senza soluzioni di continuità.Nel caso, invece, in cui all’esito della visita di verifica risultasse non più sussistente il requisito sanitario richiesto, l’INPS sospen-derà immediatamente il pagamento del be-neficio non più spettante e disporrà un prov-vedimento di revoca dalla data della verifica

stessa.Nel caso in cui l’invalido, senza giustificato motivo, non si presenti a visita medica o non si sottoponga agli accertamenti eventual-mente disposti nel corso della procedura di verifica: l'Inps sospende immediatamente il pagamento della prestazione, entro 90 gior-ni dalla data del provvedimento di sospen-sione l’invalido deve fornire idonea giustifi-cazione della mancata presentazione a visi-ta medica, qualora le giustificazioni non siano ritenute valide (oppure in mancanza di giustificazioni), viene adottato un provvedi-mento di revoca del beneficio economico, con decorrenza dalla data della sospensio-ne, qualora le giustificazioni siano ritenute valide, viene fissata una nuova visita medi-ca, se l’invalido non si presenta a visita, viene adottato il provvedimento di revoca del beneficio con decorrenza dalla data di sospensione.

verifica dell'invaliditàe beneficio economico

Sempre disponibili per tutti i Cittadini inte-ressati, per fornire un'adeguata informazio-ne, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano:• CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620• CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501• CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132• SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329• CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

Franco Albertoni, presidente Aem Cremona

«Il sistema universitario italiano deve essere raf-forzato, premiando i cen-tri d’eccellenza, eliminan-do gli sprechi e i corsi di laurea inutili e combatten-do baronati e parentadi. Sarebbe però un grave errore fare tagli indiscri-minati e bloccare l’ingres-so nelle università dei gio-vani ricercatori».

E’ quanto dichiara Mas-similiano Dona, segretario generale dell’Unione na-zionale consumatori, con-dividendo l’invito del pre-sidente della Repubblica,

Giorgio Napoli-tano, il quale ha auspicato che si svolga sul te-ma dell’univer-sità un confron-to piuttosto che una discussio-ne su fatti com-piuti.

In tutti Paesi più progrediti l’Università è considerata una

risorsa fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e culturale e ad essa sono destinate in-genti risorse, sia pubbli-che sia private.

Alle giovani generazio-ni, alle quali già toccherà uno standard di vita infe-riore a quello dei genitori, un regime pensionistico molto magro ed una mon-tagna di debito pubblico in eredità, non resta che la speranza in un futuro mi-gliore. E in questo futuro l’università può giocare un ruolo fondamentale.

Piazza San Michele, 2 Tel. e Fax: 0372/28370

UNIONE NAzIONALE CONSUMATORI

Comitato di Cremona

Consumatori: istruzioni per l'uso

La Camera di Commercio di Cremona

Page 10: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Nascono i Distretti del commercio. Finanziati in parte dalla regione Lombardia. Si tratta di questo. I ca-poluoghi di provincia (come Cremona) e i comuni supe-riori ai 25mila abitanti (come Crema), possono inviare progetti al Pirellone nei quali si chiede un finanziamento a secondo delle aree di intervento. Il progetto deve es-sere trasmesso dal municipio insieme a progetti stilati dai singoli commercianti. Mentre per Cremona, il contri-buto arriverà a un massimo di 664mila euro, per Crema sarà di 451mila euro.

Quali progetti? Le aree sono queste. Promozione a animazione: ideazione e realizzazione di percorsi te-matici, iniziative ed eventi volti ad aumentare l'attrattivi-tà del Distretto. Interventi strutturali di qualificazione urbana: interventi di restauro, risanamento, ristruttura-zione dell'arredo urbano e del parimonio edilizio desti-nato al commercio, comprese le aree pubbliche.

Accessibilità e mobilità: realizzazione di piste ciclo-pedonali, abbattimento delle barriere architettoniche, riqualificazione di aree per la sosta, acquisto di biciclet-te, veicoli a metano ed elettrici. Sicurezza: opere per la sicurezza delle persone, come delle merci e degli im-mobili, quali sistemi di videosorveglianza e di allarme. Gestione di servizi in comune: innovazioni organizza-tive e di marketing, servizi aggiuntivi di pulizia degli spazi urbani, personalizzazione della segnaletica, pre-venzione e rimozione dei graffiti, servizi di sorveglianza e security.

E ancora: comnicazione e marketing di Distretto: esempio, studi ed analisi del posizionamento del Di-stretto con l'ausilio di indicatori applicabili anche ad al-tre realtà commerciali, analisi e profili dei consumatori-clienti, monitoraggio delle performace del Distretto, creazione di carte di fedeltà del Distretto, iniziative di promozione congiunta di sistemi integrati di scontisti-ca.

Come si vede, alcuni di questi progetti riguardano essenzialmente il comuni, altri il settore commerciale nel suo genere, altri ancora i singoli commercianti che, sempre per esempio, possono chiedere un contributo per rifare le facciate, le vetrine e le insegne del loro ne-gozio. O ancora, cambiare tavolini, sedie e fioriere se hanno il permesso di "allungare" il loro negozio sulla strada. O, ancora, installare telecamere. Le possibilità di ottenere un contributo sono le più varie. Il tempo a disposizione: Cremona ha tempo fino al 28 di novembre per presentare i progetti - suoi del comune e dei com-mercianti - in Regione. Entro il 7 di novembre, quindi entro domani, i privati dovranno far pervenire le loro ri-chieste in municipio. Ma nella città del Torrazzo, la si-tuazione è ottima perché sia il comune che l'Ascom hanno pubblicizzato bene e alungo l'iniziativa.

Per i comuni con più di 25mila abitanti, Crema per l'appunto, il termine per la presentazione dei progetti in municipio scade il 15 di dicembre. Al momento, non sembra che questa iniziativa sia stata pubblicizzata. Per saperne di più ci siamo rivolti all'assessore al Commer-cio, Luciano Capetti: «Abbiamo convocato i commer-cianti per un incontro la settimana prossima. E da que-sta riunione cercheremo, insieme anche all'Assessorato ai Lavori Pubblici, di mettere insieme qualche proget-to». Comunque, bisogna fare in fretta.

n milione di eu-ro contro la cri-si. Uno sforzo congiunto di Provincia e Ca-mera di Com-

mercio uniscono le forze per contrastare la crisi economi-ca mondiale che già sta avendo pesanti ripercussio-ni sul nostro territorio.

Crescita del ricorso alla Cassa integrazione, diminu-zione degli ordini, difficoltà delle aziende nell’accesso al credito, questi sono i princi-pali problemi.

Immediata e cospicua è giunta la prima risposta dei due enti cremonesi, illustra-ta ai rappresentanti delle associazioni di categoria nella sala del consiglio pro-vinciale.

«Annualmente il finanzia-mento della Provincia agli organismi di garanzia fidi è pari a oltre 100mila euro complessivi» ha esordito il presidente della Provincia Giuseppe Torchio. «In via straordinaria, dato il periodo

particolare, lo stanziamento è stato raddoppiato renden-do così disponibili per l’anno in corso 200mila euro. Per il prossimo esercizio c’è l’im-pegno ad aggiungere ulte-riori 200mila euro estensibili a 300mila a valore sui fondi

del «Patto per lo sviluppo».Nel complesso, quindi, nelle due annualità mettiamo a disposizione 500mila euro nell’arco di 60/90 giorni, che andranno ad aggiungersi ai fondi messi a disposizione della Camera di Commercio

per una cifra complessiva di circa un milione di euro».

Unanime il plauso e l’ap-prezzamento di tutte le cate-gorie presenti per la decisio-ne della Provincia e della Camera di Commercio, la cui rappresentante, Maria Grazia Cappelli, ha illustrato le vie di azioni ipotizzate dall’ente camerale: «Union-camere regionale ha già ap-provato il piano di interven-to» ha spiegato la funziona-ria, «mentre per quanto con-cerne la Camera di Com-mercio di Cremona, il piano sarà approvato nella prossi-ma riunione della giunta. Si lavora alla creazione di un Fondo unico di garanzia per le operazioni di finanziamen-to delle imprese che, da una parte abbatta i tassi di inte-resse e, dall’altra, intervenga sul sistema Confidi di primo e secondo livello».

Definite le cifre a disposi-zione, si prospettano due vie concrete di azione, tra loro non antagoniste: destinare gli stanziamento al fondo ri-schi degli organismi di ga-

ranzia fidi come fatto fino ad ora dalla Provincia, oppure integrarli con il finanziamen-to della Camera di Commer-cio per creare un fondo di maggiore consistenza, che verrebbe poi ulteriormente incrementato da Unionca-mere attraverso una opera-zione che attualmente è in corso di definizione e che sarebbe destinata a fornire garanzie di secondo livello.

«Restiamo in attesa di una posizione univoca da parte delle associazione di cate-goria sulle modalità di im-piego dei fondi che abbiamo reso disponibili tra mille dif-ficoltà e con un bilancio pro-vinciale ridotto all’osso pro-prio perché siamo consci della gravità del periodo che abbiamo davanti» ha con-cluso l’assessore Agostino Savoldi. «Chiediamo tempi altrettanto rapidi di risposta da parte delle associazioni. Diversamente impieghere-mo le risorse a sostegno del sistema Confidi in accordo con la Camera di Commer-cio».

Uno stanziamento congiunto di Provincia e Camera di Commercio per far fronte alla crisi

Un milione per le imprese cremonesiU

I rappresentanti delle associazioni di categoria in Provincia

451mila euro in arrivoper i commercianti

finanziamenti regionali

Cronaca10 Venerdì 7 Novembre 2008

Agostino Savoldi e Giuseppe Torchio

Una visita più che mai gradita quella che Mister Motonobu Takemoto, presidente della Toyota Motors Italia ha fatto presso la concessionaria Bianchessi, lo scorso giovedì. Una visita di cor-tesia che viene fatta alle concessionarie più performanti a livello nazionale. E Bianchessi da diversi anni si colloca tra le prime cinque a livello nazionale. «Il presidente è stato contento e ci ha fatto i complimenti, in quanto avviamo raggiunto il 120% degli obiettivi del periodo» ha raccontato il titolare Angelo Bianchessi. «Ed è stato anche soddisfatto del pranzo, presso la Mac di Cre-mona, dove ha gustato prodotti tipici». Takemoto è giapponese e lavora in Toyota da 35 anni.

Il presidente Toyota in visita a Bianchessi

Page 11: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Laura Bosio

ay surgery e chirurgia mi-ni invasiva sono le fron-tiere future della medici-

na. Frontiere verso le qua-li l'Ospedale Maggiore di Cremona sta lavorando alacremente per raggiun-gere, come dimostra il fatto che il 13esimo con-gresso nazionale sul Day Surgery si sta svolgendo proprio nella nostra città.

Ma cos'è esattamen-te questa pratica? «Let-teralmente significa “chi-rurgia in un giorno”» spie-ga il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Piergiorgio Spaggiari. «Si tratta di una chirurgia breve, che non prevede un ricovero, e che per-mette al paziente di venire dimesso in un massimo di 24 ore». Le parole d'ordi-ne sono qualità e abbatti-mento dei costi. «Il 2009 è un periodo buio, non cer-

to di espansione negli in-vestimenti, dunque diven-ta ancora più importante poter fare riferimento ad una medicina che abbatte i tempi di ricovero».

In che modo è possi-bile ciò?

«Grazie alle moderne tecnologie, che permetto-no di agire con interventi sempre meno invasivi e più veloci. Parte integran-te del sistema di day sur-gery è la cosiddetta chi-rurgia mini invasiva, che rappresenta un vantaggio dal punto di vista econo-mico, garantendo allo tesso tempo una qualità fin superiore a quella della chirurgia aperta».

Dunque ora la chirurgia

di Cremona si appresta a cambiare volto, lavorando su due fronti: da una parte il nuovo blocco operato-rio, che verrà inaugurato all'inizio del nuovo anno, dedicato alla chirurgia tradizionale, e dotato di tutte le strumentazioni più all'avanguardia, dall'altro un nuovo reparto per la day surgery, che sorgerà al sesto piano, al posto

delle sale operatorie di neurochirurgia. «Tale si-stema è già applicato, presso il nostro ospedale, ma grazie a questa riorga-nizzazione verrà ampliato e rafforzato» spiega Spag-giari.

«Il fatto che il congres-so si svolga a Cremona, è segno che è stato dato un credito ai professionisti della nostra azienda» spiega Massimo Nolli, anestesista e presidente del congresso. «Vi parte-cipano oltre 500 profes-sionisti provenienti da tutta Italia, tra infermieri, chirurghi e anestesisti».

Ma vediamo quali sono i vantaggi per il paziente. «Gli viene evitata una lun-

ga degenza, e quindi può fare la convalescenza a casa propria. Inoltre ven-gono suddivise la parte diagnostica, che viene fatta in precedenza, da quella operativa vera e propria. Inoltre bisogna tener presente che meno un paziente permane in ospedale, maggiormente viene ridotto il rischio che contragga infezioni».

Naturalmente gli stru-menti e le apparecchiatu-re svolgono un ruolo fon-damentale nel sistema operatorio. «Abbiamo ot-tenuto un finanziamento molto importante dalla Regione, che supera i 4 milioni di euro» spiega Spaggiari. «Questo grazie al fatto che abbiamo pre-sentato progetti che sono stati ritenuti validi. Così nel finanziamento per il blocco operatorio, sono compresi anche i soldi per dotare di attrezzature le sale operatorie destina-te al day surgery e alla chirurgia mini invasiva. Con questo progetto di riorganizzazione del siste-ma operatorio, il nostro ospedale sarà al top».

Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste la chirurgia mini invasiva. Si tratta di interventi mol-to più semplici che in quella tradizionale, e che danno al paziente un trau-ma molto inferiore. «Essa rispetta l'integrità dei tes-suti, della cute e degli or-gani interni» spiega Mario Martinotti, primario di

chirurgia generale dell'ospedale Maggiore. «Senza contare che, gra-zie alla sonda, si ha un sistema di magnificazione dell'immagine che per-mette di vedere i dettagli con maggiore accuratez-za».

Tale tipo di intervento viene utilizzato per un nu-mero sempre maggiore di patologie: colecisti, ap-pendiciti, ernie, ma anche interventi più complessi a organi come colon, sto-maco, e anche al pancre-as. A Cremona tale tecni-ca viene utilizzata ormai nel 45-50 per cento dei casi. Un aumento che si è visto in poco più di un an-no, visto che prima non era molto utilizzata.

Altro grande vantaggio per questo tipo di inter-venti, è la durata decisa-mente inferiore del decor-so post operatorio, visto che la microchirurgia ope-ra facendo tre buchi, inve-ce che un taglio netto. «Riducendo il tempo di recupero, e quindi il rico-vero e la riabilitazione, i costi vengono ridotti» spiega ancora Spaggiari, che fa un passo avanti. «Tali interventi sono la chirurgia del futuro. Addi-rittura in paesi come Stati Uniti, Giappone e Israele alla chirurgia mini invasiva si abbina anche l'utilizzo dei robot. Un concetto che per la mentalità italia-na ancora è lontano, ma che si arriverà a utilizzare anche qui».

Si va sempre di più verso il day surgery e la mini invasiva.Spaggiari: «Vogliamo raggiungere livelli di eccellenza»

La rivoluzione della chirurgiaCUP

Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente

Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato,

il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato

dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle se-

guenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di

seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati

Dove: piano Rialzato, padiglione 5Orario: da lunedì a venerdì, dalle 08.00

alle 16.00 Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

• ANATOMIA PATOLOGICA: consegna campioni istologici e citologici

La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle

09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00

(accesso diretto).

RADIOLOGIATC, risonanza magnetica,

ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verdeLe prenotazioni vanno effettuate

di persona o via fax. Dove: piano 1, corpo H (ala destra),

monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Fax: 0372 405742.

• RADIOLOGIA: AngiografiaLe prenotazioni vanno effettuate

di persona.Dove: piano 1, corpo H (ala destra),

monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00

alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-70 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30,

il mercoled dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999.

• SENOLOGIA: prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie

Dove: piano 1, corpo M, monoblocco ospedaliero (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso).Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372

405614.Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica do-tata di risponditore automatico in fun-

zione 24 ore su 24: 0372 405612.

FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si

prenota presso il CUP-Cassa, le pre-notazioni vanno effettuate di persona.Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra),

monoblocco ospedaliero.Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00;

da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00.

Tel: 0372 405346 per informazioni.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE

Dove: piano Cantina, (utilizzare la sca-la o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio

Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero.

Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVOROAllergologia per sospetti professionali

Dove: piano Terra, padiglione 10Da lunedì a venerdì, da 9.30 alle 13.00. Negli stessi orari è possibile prenotare

al numero 0372 408178.

• MEDICINA DEL LAVORO: visite spe-cialistiche di medicina del lavoroDove: piano Terra, padiglione 10Da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle

17.00.Negli stessi orari è possibile prenotare

al numero 0372 405777.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30

(prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di

controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croni-

che)Telefono: 0372 405715.

Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare

telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30.

SERVIZIO DIETETICOvalutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP.

Dove: piano 4, ala sinistra monobloc-co ospedaliero.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00.

Telefono: le prenotazioni per il control-lo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì

dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634,

0372 405631.

LABORATORIO ANALISI previsto per il prelievo l'accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso

dell'ospedale.Orario: da lunedì a venerdì dalle ore

07.00 alle 09.00.Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio della terapia

anticoagulante orale. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: dalle ore 07.00 alle 14.00 da lunedì a venerdì

(prelievi e visite specialistiche).

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA

Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; oppure personalmente presso la Me-dicina del Lavoro dalle 7.30 alle 13.00 da lunedì a sabato e il martedì pome-

riggio dalle 14.00 alle 16.30.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

emotrasfusioni, autotrasfusioni, salassi, terapia marziale endovenosa

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.

Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdìRivolgersi alla segreteria del servizio

negli orari sopra indicati, muniti della relativa impegnativa al fine

di stabilire un appuntamento, in base alle necessità del paziente.

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del

monoblocco ospedaliero.Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco

ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: piano Rialzato, ala sinistra.Prenotazioni da lunedì a venerdì

dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche

telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409.

MEDICINA GENERALE E ONCOLOGIA MEDICA

Dove: piano 4 ala DestraPrenotazione in reparto da lunedì a ve-

nerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.Tel: 0372 405248

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9

La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero

0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì.

Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un

messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono:

al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Massimo Nolli, Piergiorgio Spaggiari e Mario Martinotti

D

Salute 11Venerdì 7 Novembre 2008

L'Ospedale Maggiore di Cremona

Page 12: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Si inaugura domenica 9 novembre in occasione della Festa del Ringraziamento, con un aperirivo

edicato a quan-ti apprezzano i sapori tipici del nostro territorio, preparati con alimenti genuini

e secondo ricette custodite in famiglia, un nuovo agriturismo si prepara ad aprire ufficial-

lavoro e dell’affiatamento fami-liare.

Per l’avvio ufficiale dell’atti-vità si è scelta la domenica in cui la Parrocchia di Romprez-zagno celebra la «Festa del Ringraziamento»: dopo la San-ta Messa celebrata alle ore 11, cui seguirà la benedizione di trattori e mezzi agricoli (che sa-ranno raccolti proprio nel cor-tile dell’agriturismo), si terrà la benedizione dei locali de «La Cantina».

Poi, un aperitivo ‘benaugu-rante’ per tutti i presenti.

Immerso nel verde della campagna, l’agriturismo «La Cantina» si propone come il luogo ideale dove godersi un pranzo o una cena in un clima accogliente, gustando alimenti tipici delle nostre terre. «La no-stra è una cucina realizzata con i prodotti della zona. Ab-biamo antipasti che nascono nella nostra azienda, come il salame nostrano, la pancetta coppata, il fiocco di prosciutto

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta atten-zione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settima-nale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

e vari altri salumi. Proponiamo primi piatti legati alla tradizio-ne locale e alle stagioni».

“La Cantina” conta quaran-ta coperti ed è rigorosamente a gestione familiare.

Il titolare è l’imprenditore agricolo Mattia Penci, che ha al suo fianco i familiari, a parti-re dallo zio Mario Penci, cui sarà affidata la gestione

dell’agriturismo, e il cugino Stefano, studente presso la scuola alberghiera «L. Einaudi» di Cremona.

“E’ una bella scommessa, tutta vissuta in famiglia» con-ferma Mario Penci. «Ad un’azienda orto-cerealicola, con allevamento di animali da corte, affianchiamo la grande avventura dell’agriturismo».

mente i battenti: si tratta de «La Cantina», locale condotto dalla famiglia Penci, presso la frazione di Romprezzagno (Comune di Tornata). Un altro agriturismo che entra a far parte della grande fami-glia Coldiretti. L’inaugurazione è fissata per domenica 9 no-

vembre, intorno alle ore 12, con la presenza di tanti amici, accanto ai rappresentati del territorio e al parroco, che im-partirà la benedizione ad un’azienda che nasce come una grande sfida affrontata nel segno del legame con la terra, della passione per il proprio

DMERCATI - SETTIMANA DALl 31/10/2008 AL 6/11/2008

PRODOTTO

FRUMENTOtenero buonomercantile

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

Tonn.

15 kg.

25 kg.

N.q.Tonn.

3,120

2,280

28,00-33,00

3,130

2,290

137,00-141,00

N.q.

144,0-149,0 N.q.

N.q.

80,00-82,0093,50-95,00

97,00-99,00

97,00-98,00

150,00-155,00

338,00-340,00

146,0-151,0-160,0-165,0

82,00.132,00 102,00-142,00

44,00-55,00

3,130

2,270

--

3,190

2,310

30 kg. 2,170 2.1702,160 2,210

40 kg. 1,97 1,9601,930 1,990

156 kg. 1,420 1,345N.q. 1,422

176 kg. 1,420 1,375N.q. 1,450

Oltre 176 1,420 1,275N.q. 1,415

Kg. 0,99.1,190,970- 1,070

Montichiaripeso vivo0,5-1,15

--

Kg. 0,78-0,88 0,650-0,7500,65-0,78 --

Kg. 2,20-2,58 1,00-1,701,00-1,20 --

Kg. 0,70-0,90 0,800-1,1000,80-1,00 --

Kg. 3,00-4,95 4,200-4,6004,50-5,00 --

Kg. 1,60-1,65 --1,500 --

Kg. 5,05-5,20 --5,05-5,15 --

Kg. 5,30-5,50 --5,25-5,45 --

Kg. 5,80-6,15 5,850-6,0505,70-6,10 --

Kg. 6,00-6,15 6,250-6,5006,15-6,65 --

141,00-146,00

146,00-153,0 161,0-166,0

N.q.

167,00-170,00

--

--

GRANOTURCOibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIAnazionale

ORZO NAZ.peso spec. 55-60peso spec. 66-68

CRUSCAalla rinfusa

FIENO maggengoagostano

SUINIlattonzoli locali

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Manze scottone24 mesi

Vitelli Baliotti(50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti(50-60Kg) pie blue belga

BURRO pastoriz.

PROVOLONEVALPADANAoltre tre mesi

PROVOLONEVALPADANAfino a tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Sceltostag. 12-15 mesi

Kg. N.q. ---- --Latte naz. Crudo(16-30 giugno)

SUINI lattonzoli locali

SUINIlattonzoli locali

SUINI lattonzoli locali

Suini da macello

Suini da macello

Suini da macello

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

PAGLIA press.rotoballe

UNITà DIMISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

126,00-127,00

137,00-138,00

130,00-132,00

141,00-143,00

319,00-324,00

157,0-162,0 169,0-171,0

Dopo molteplici occasioni di confronto, Coldi-retti Lombardia e le altre organizzazioni agricole regionali hanno raggiunto un accordo con Italat-te Spa (la maggior industria del settore che rap-presenta i marchi Galbani, Invernizzi e Cademar-tori) sul prezzo del latte alla stalla valevole a par-tire dal corrente mese di ottobre e sino al 30 aprile 2009. L’intesa, siglata a Caravaggio, pre-vede un prezzo di 0,40 euro/litro + Iva per il latte consegnato nel mese di ottobre, 0,39 euro/litro + Iva per le consegne dei mesi di novembre e dicembre e di 0,385 euro/litro + Iva per le conse-gne del periodo 1° gennaio 2009 – 30 aprile 2009. Per approfondire insieme le dinamiche di mercato che hanno portato al nuovo accordo con Italatte, Coldiretti Cremona ha convocato gli

allevatori ad un incontro, venerdì 7 novembre, alle 10, presso l’ufficio Zona di Crema in Via del Macello. «Italatte ha dichiarato la disponibilità e la volontà di aumentare i quantitativi di latte ita-liano lavorati nei suoi stabilimenti al fine di salva-guardare il futuro delle imprese e di tutta la filiera» sottolinea Roberto De Angeli, Presidente di Col-diretti Cremona. «Tengo ad evidenziare che, an-che in questo frangente, la parte agricola ha sa-puto dimostrare quel senso di responsabilità che troppo spesso è mancato ad altre componenti della filiera. Scopo del nuovo accordo è anche quello di dare agli allevatori un più ampio margi-ne di tranquillità per il primo quadrimestre dell’an-no, consentendo a tutti di avere un punto di rife-rimento».

Accordo sul prezzo del latte, incontro Coldiretti

L'Agriturismo "La Cantina" di Romprezzagno

Agricoltura12 Venerdì 7 Novembre 2008

Un nuovo agriturismo a Romprezzagno

Page 13: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Gabrino Fondulo

l Governo Berlusconi ha deciso di denun-ciare l’accordo di Kyoto sul rispetto dell’ambiente. In par-ticolare, rifiuta l’ap-

plicazione delle direttive eu-ropee sintetizzate nella for-mula 20-20-20, che prevede una riduzione entro il 2020 di almeno il 20% delle emissio-ni di gas serra, rispetto ai li-velli del 1990, e un aumento non inferiore al 20% della quota di energie rinnovabili. Con la brutalità tipica della destra economica che se ne fotte della cementificazione galoppante delle aree verdi, dell’insalubrità dell’aria, dell’inquinamento delle ac-que, della fine di molte spe-cie viventi con la riduzione della biodiversità, dello scio-glimento dei ghiacci con ine-vitabile innalzamento dei li-velli del mare e la scomparsa di vaste e popolose aree co-stiere, il Governo italiano ri-tiene che in periodo di crisi economica si debba sopras-sedere al rispetto dell’am-biente. È la miopia di sem-pre; se non fosse per il socia-lismo democratico ed il cat-tolicesimo liberale e se, in campo capitalista, non fos-sero nati imprenditori come Henry Ford, il quale capì che senza pagare adeguatamen-te i lavoratori offrendo un mi-nimo di tempo libero, nessu-no, salvo un esiguo numero di privilegiati, avrebbe potuto acquistare le auto, oggi l’eco-nomia sarebbe asfittica e

molti di costoro, se soprav-vissuti alla tenera età, stareb-bero ancora a vendemmiare nella vigna del padrone, con la museruola indosso per evi-tare che pilucchino qualche acino di uva.

Nella visione sociale della destra, oltre a brutalità, c’é penuria di intelligenza e lun-gimiranza economica. L’am-biente è una risorsa ma co-storo non lo hanno capito. il saccheggio dell’ambiente, al contrario, ha costi enormi scaricati su un futuro sempre più prossimo. Si può utilmen-te investire nelle fonti rinno-vabili, cara Emma Marcega-glia, favorire il risparmio ener-getico nelle abitazioni con accorgimenti costruttivi e ri-strutturazioni che riducano la bolletta energetica e la di-pendenza strategica dal pe-trolio degli arabi o di Putin,

mettendo in moto il grande volano economico dell’edili-zia. Quella, per intenderci, di qualità; non l’edilizia invasiva dei soliti palazzinari, che di-vora il territorio e genera quartieri dormitorio da regimi dell’Est, venduti a caro prez-zo, pure se privi di infrastrut-ture e inadatti alla vita socia-le di relazioni.

Rinviare l’applicazione del-le direttive europee ed uscire dal protocollo di Kyoto, ad-ducendo a pretesto la crisi economica o pretendendo che per primi si muovano Ci-na, India e Stati Uniti, oltre ad essere una bestialità è ottusi-tà economica.

Il Governo, ed il «Partito di Varsavia», nella errata con-vinzione che l’efficienza ener-getica sia solo un costo, di fatto vogliono che la specie umana scompaia, ma più ric-

ca. Una goduria !Resta lo spazio per un

consiglio agli studenti che manifestano contro i tagli all’Istruzione mentre il Presi-dente del Consiglio, novello Scelba, ignorando che esiste l’autonomia decisionale degli atenei, prima minaccia poi nega di voler sgomberare le università con le forze di po-lizia. Ragazzi, calma e gesso. Avete ragione da vendere e non siete come i giovani amorfi che popolano le tra-smissioni delle TV commer-ciali. Diversamente da noi, che eravamo figli della cre-scita e ci battevamo per una maggiore libertà ed equità, a voi sottraggono il futuro. Ce n’est q’un debut, continuons le combat. Ma abbiate cura di voi; costoro sono gli stessi dei brutali pestaggi al G8 di Genova.

A cura del Circolo culturale «Ambientescienze»

I«Caro Gordon Brown, 28

ottobre 2008. Le inoltro que-sta lettera aperta su una que-stione di assoluta urgenza, ovvero il dibattito che si terrà domani alla Camera dei Lord sul disegno di legge in tema di fecondazione umana ed em-briologia (Human Fertilisation and Embryology Bill).

Sebbene il dibattito alla Ca-mera dei Comuni della scorsa settimana non abbia toccato, fortunatamente, il tema dell’aborto, io rimango con-vinto che questo disegno di legge sia fuorviante e che al-cune sue parti siano poten-zialmente assai dannose.

Tra di esse vi è l’Allegato 3 il quale, peraltro, non risulta essere mai stato discusso in Parlamento. Esso prevede la possibilità di prelevare tessuti umani da adulti inca-paci di intendere e di volere e da minori senza il loro preventi-vo consenso, con il dichiarato proposito di creare embrioni umani ai fini di ricer-ca. Tale proposta verrà discussa do-mani (Mercoledì 29 ottobre) presso la Camera dei Lord, con l’esplicito soste-gno da parte del Go-verno.

Il disegno di legge, se approvato, potrebbe addi-rittura rendere legittimo il pre-lievo e l’utilizzo di tessuti dalle ovaie di bambine abortite, una ipotesi che fu avanzata per la prima volta dalla HFEA (Auto-rità per la Fecondazione Uma-na e l’Embriologia) nel 1994. Un pubblico sondaggio effet-tuato dalla stessa HFEA in quell’anno dimostrò che l’83,2% dei 9.000 interpellati si dichiarava decisamente contrario ad una simile pratica scientifica, e persino i pochi favorevoli sottolinearono la necessità di un consenso in-formato.

Qualora questa proposta di legge venisse approvata, ver-rebbe legittimata la possibilità di prelevare tessuti umani da soggetti incapaci e minori, senza il loro specifico consen-so, al fine di creare ibridi con cellule umane ed animali o di ottenere altri embrioni umani, così come verrebbe legittima-ta la creazione di sperma o uova artificiali dal midollo spi-nale o persino dal cordone ombelicale.

Le implicazioni grottesche di simili procedure sono asso-lutamente orripilanti.

Le proposte contenute in questo disegno di legge scon-fessano cinquanta anni di de-ontologia medica nella ricerca scientifica. Esse ignorano la Dichiarazione di Helsinki, la legge sui tessuti umani (Hu-man Tissue Act), la legge sulla

capacità mentale (Mental Ca-pacity Act), la legge sui diritti umani (Human Rights Act)). Rimuovere parti del corpo umano di persone senza il lo-ro consenso, rappresenta una profonda contraddizione con le linee guida della BMA (Bri-tish Medical Association) e della GMP (Good Medical Practice).

L’ultima volta che l’umanità ha assistito ad un simile com-portamento è stato durante la tragica esperienza del Nazio-nalsocialismo. Dopo la libera-zione di campi di concentra-mento nel 1945, l’assoluto orrore delle atrocità naziste fu rivelato al mondo attonito.

L’abominevole crudeltà di quegli esperimenti convinse il mondo civilizzato che simili pratiche si sarebbero dovute bandire per sempre. Io sono sconcertato del fatto che Lei stia promovendo un disegno di legge che intende surretti-ziamente creare un regime in cui prelevare tessuti e cellule da esseri umani possa pre-scindere dal loro consenso o comunque dal loro coinvolgi-mento.

Io stento a credere che Lei possa avallare una legge che ritiene la creazione di embrio-ni attraverso il prelievo di tes-suti da persone senza il relati-vo consenso come “non inva-siva” e rispettosa del concetto di “consenso presunto” se-condo la vigente normativa britannica.

Una simile legge creerebbe un precedente inquietante, arrivando ad autorizzare espe-rimenti scientifici su persone incapaci - in assenza di un lo-ro esplicito assenso - come se fosse del tutto normale. La in-vito a riconsiderare l’Allegato 3 del disegno di legge sulla fecondazione umana e l’em-briologia, giacché trattasi di questione di particolare ur-genza e di dignità umana.

Sinceramente Suo in Gesù Cristo

+ Keith Patrick Cardinale O’Brien

Arcivescovo di St Andrews ed Edinburgh»

L’Inghilterra, la sua sconvolgente disinvoltura sui problemi etici

Protocollo di Kyoto Costo per l’Italia dell’anidride carbonica (CO2): € 47,6/sec; € 4.112.640/giorno; € 123.379.200/mese) Dal 1° gennaio 2008 al 30 ottobre: € 1.311.932.160

la specie umana scompare più riccaAmbiente 13Venerdì 7 Novembre 2008

www.independent.co.uk

ordon Brown a altri leaders Europei preparano una cam-pagna senza precedenti, per spingere semi e alimenti modificati Ogm in Gran Bre-tagna e in tutta Europa, se-

condo documenti segreti scoperti dal The Independent di domenica 26/10. (In Gran Bretagna vige la Legge sulla tutela dell'informazione (Information Act) e non il bavaglio spontano e/o imposto alla stampa di regime come da noi, Ndr)

I documenti riservati di incontri segre-ti di rappresentanti di 27 governi, rivelano i piani per accelerare l'introduzione di se-mi e cibi Ogm e per manipolare la resi-stenza dell'opinione pubblica.

I documenti rivelano che i leaders vo-gliono che i "rappresentanti per l'agricol-tura e l'industria", inclusi i giganti produt-tori del biotech come la Monsanto, alzino il tono per farsi sentire di più rispetto agli "interessi privilegiati" degli ambientali-sti.

L'informazione sui piani segreti è de-stinata a creare una tempesta di proteste (esattamente come in Italia!..,Ndr) pro-prio quando l'attenzione sugli Ogm è in crescita, persino nei paesi che li hanno appena accettati.

L'opinione pubblica si è opposta a qualunque coltivazione di semi Ogm in Gran Bretagna. La Francia, uno dei soli tre paesi europei ad averli coltivati senza limiti di estensione, ne ha sospeso le col-tivazioni e negli altri due, Spagna e Por-togallo, sta crescendo rapidamente la resistenza del pubblico. (N.B. l'articolista si guarda bene dal riportare la situazione in Italia, perché la confusione del Fede-ralismo italico persino agricolo, non la-scia scampo a nessun giornalista, che non sia spregiudicato e impunito come l'Italico sedicente giornalista di regime, Ndr).

La combattiva industria biotech ha in corso una campagna di public relations basata sull'affermazione, per altro conte-

stata, che la modificazione genetica sa-rebbe necessaria per combattere la fame nel mondo. Questa posizione ha ottenu-to qualche successo sul Governo Ue, nel quale i ministri si sono espressi sempre di più a favore della tecnologia (Ogm) e nella Commissione Europea, presso la quale i suoi lobbisti hanno realizzato ec-cellenti rapporti di "lavoro".

Gli incontri segreti sono stati convoca-ti da J M Barroso il Presidente della Com-missione Pro-Ogm. e sono stati tenuti sotto la guida del suo capo di gabinetto, J Val De Almeida. Al Primo Ministro di ciascuno dei 27 stati membri è stato ri-chiesto di nominare un rappresentante speciale.

Nulla è trapelato: non sui membri del gruppo, né sugli obiettivi, né sui risultati. Ma “The Independent” ha trovato docu-menti confidenziali, inclusa la lista e le conclusioni dei 2 incontri tenuti fino ad ora - il 17 luglio e il 10 ottobre - scritti proprio da chi ha presieduto gli incontri.

Nella lista ci sono i contributi riservati del Presidente francese N. Sarkozy e del Cancelliere tedesco A. Merkel.

La G Bretagna era rappresentata da S Phippard, direttore del settore dei cibi e agricoltura, al Dipartimento Ambiente, Alimenti e Affari Agricoli.

Le conclusioni mostrano che le di-scussioni vertevano principalmente sul come spingere l'introduzione di semi e alimenti Ogm e del come persuadere l'opinione pubblica ad accettarli. I pro-dotti geneticamente modificati devono essere approvati dalla UE prima di poter essere seminati o venduti dovunque in Europa.

Benchè i funzionari della Commissio-ne siano in generale fortemente favore-voli, i governi sono divisi e ciò crea il blocco dell'attività del Consiglio dei Mi-nistri.

In questo caso i burocrati della Com-missione li hanno spiazzati. Legalmente lo possono fare, ma governi e gruppi am-bientalisti non sono contenti.

Le conclusioni del Primo Incontro han-

no "concluso con l'invito "ad accelerare i processi autorizzativi su basi robuste per rassicurare l'opinione pubblica".

Il Secondo Incontro ha aggiunto l'av-vertenza: "Le decisioni dovranno essere più rapide senza compromettere la sicu-rezza".

Ma dai documenti risulta anche che Barroso sta andando molto oltre la sem-plice esortazione e sta tentando di trasci-nare il Primo Ministro a scavalcare il pro-prio Ministro dell'Agricoltura e dell'Am-biente perché si favoriscano gli Ogm. Risulta che il Presidente-direttore degli incontri ha richiamato l'importanza per il Primo Ministro di "avere una visione me-no ristretta" ed ha invitato i partecipanti a riferire sulle discussioni dei gruppi ai propri Capi di Governo. Infine ha "insisti-to sull'importanza di riportare l'attenzio-ne su questi argomenti al Consiglio dei Ministri".

H. Holder dei Friends of the Earth Eu-rope dice: "L'intento di Barroso è di in-trodurre al più presto possibile gli Ogm in Europa. Quindi intende rivolgersi diretta-mente ai Primi Ministri e invitare i Presi-denti a mettere i piedi in testa ai loro mi-nistri e a riportarli alla ragione"

Le conclusioni degli incontri hanno in-fiammato anche di più il parere contrario dell'opinione pubblica. I documenti pre-mono sul "come fare maggiormente pre-sa sul pubblico" e sollecitano un dialogo "non emotivo e concreto sugli standards elevati della politica Ogm dell'Ee". I do-cumenti registrano l'enfasi del Condutto-re che ha presieduto gli incontri, sul "ruo-lo dell'industria, dei partners economici e della scienza a dare un contributo al dialogo"; aggiungendo che "il pubblico si sente "male informato" e che "i rappre-sentanti dell'agricoltura dovrebbero farsi sentire di più.

Infine si dà anche una sferzata mal ce-lata ai gruppi ambientalisti, quando si dice che il dibattito "non dovrebbe esse-re lasciato in mano a certi gruppi di inte-resse, che hanno un interesse legittimo ma non privilegiato".

LEttErA APErtA ChE SuA EmInEnzA IL CArDInALE O’BrIEn hA InOLtrAtO AL

PrImO mInIStrO BrItAnnICO GOrDOn BrOwn

Jacques Piccard é morto in Svizzera a 86 anni. Era figlio del grande fisico Auguste, in-ventore del pallone aerostatico e del batisca-fo. nel 1960, Jacques, era sceso con il batisca-fo trieste fino al fondo della Fossa delle ma-rianne, una depressione di 10.196 metri nell’Oceano Pacifico al largo delle Filippine, stabilendo il primato della massima profondità marina mai raggiunta da un essere umano. negli ultimi anni il suo impegno principale era rappresentato dal Centro per la protezione dei laghi e dei mari, con sede a Losanna. Il figlio Bertrand, che prosegue sulle orme del padre, tenterà nel 2011 il giro del mondo su un aereo solare. Jacques Piccard fece una scoperta de-cisiva: anche a circa 11.000 metri di profondi-tà, negli Oceani c’è vita. Questo consentì di interdire l’uso delle fosse marine come depo-sito delle scorie nucleari. A questa bella idea, taluno stava pensando ! Grazie, Jacques. ti sia lieve la terra. G.F.

Grazie, Jacques

Piani Segreti in Europa per spingere l'introduzione di produzioni oGM

G Il cardinale Keith Patrick O'Brien

Piccard sul batiscafo Trieste

Page 14: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Lettere

Egregio direttore,lunedì 27 ottobre il consiglio comu-

nale di Cremona ha votato all’unani-mità una deliberazione che riveste una certa importanza nel quadro complessivo del governo provinciale del servizio idrico. Con questa delibe-ra si compie un passo fondamentale verso la creazione di un unico sogget-to provinciale di carattere patrimonia-le che sarà proprietario e responsabi-le della gestione complessiva delle reti di distribuzione dell’acqua dei cit-tadini. Questo passo è in sostanza un adempimento di legge, essendo un obbligo derivante da leggi statali, nonché l’adempimento di un indirizzo preso da tempo dalla autorità d’am-bito (Aato) di Cremona. Letto quindi con favore questo versante della no-vità, ci preme come Comitato acqua pubblica, sottolineare come nella stessa deliberazione nulla si dica a proposito dell’altro soggetto che se-condo la normativa regionale dovreb-be sorgere, vale a dire l’azienda che si occupi dell’erogazione dell’acqua ai cittadini, che cioè utilizzi le reti per svolgere realmente il servizio. E’ chia-ro che questa azienda ha almeno pa-ri importanza della prima se si vuole che ai cittadini arrivi acqua buona, in sufficiente quantità e a un prezzo ra-gionevole.

Siamo contenti che la delibera ap-provata non avvii il percorso di co-struzione di un soggetto erogatore separato da quello patrimoniale/ge-stionale. Tuttavia siamo preoccupati del fatto che si rimanga sostanzial-mente in un limbo di indeterminatezza che non mette ancora al sicuro l’ac-qua dalle grinfie degli appetiti privati.

Ottenere questo risultato oggi è possibile: occorre creare un’azienda cosiddetta “in-house”, che non è una qualunque spa pubblica ma una azienda interamente pubblica e dota-ta di requisiti precisi che la mantengo-no in strettissimo contatto con il co-mune (o i comuni) di riferimento senza mediazioni, secondo normative rico-nosciute in ambito europeo.

In tutto il mondo le amare esperien-ze di privatizzazione del servizio idri-co stanno provocando affannose marce indietro delle autorità pubbli-

che, spesso incalzate dai cittadini imbufaliti dal forte aumento delle ta-riffe e dal peggioramento del servizio. In questo quadro di diffusa ripubbli-cizzazione, confidiamo che i sindaci di Cremona e provincia indirizzino l’AAato verso la strada dell’azienda in-house.

Giampiero CarottiComitato acqua pubblica

Cremona*

Gentile Direttore,in un periodo come quello che stia-

mo vivendo, in cui si tende a vedere la qualità delle cose dall'esborso eco-nomico che prevedono, per cui si giu-dicano migliori quelle più economi-che, ci starebbe bene anche una di-versa valutazione della ricerca senza animali e della vivisezione.

Io parto già dalla convinzione che la vivisezione non sia etica perché prevede lo sfruttamento, la sofferenza psichica e fisica e la morte degli ani-mali e non sia nemmeno scientifica, come sempre più scienziati ricono-scono andando ad ingrossare le fila di quanti già da tempo, sulle orme di Hans Ruesch e di Pietro Croce e di tanti altri personaggi di rilievo, ne chiedono l'abolizione.

Voglio ora sottolineare come la vi-visezione sia anche più costosa dei metodi senza animali, e l'affidarsi a questi piuttosto che a quella farebbe risparmiare tanti soldi di sovvenzioni allo stato e anche alle associazioni che raccolgono ogni anno milioni di fondi. Sarebbe un'ottimizzazione del-la spesa: si avrebbero risultati più ra-pidamente, con meno denaro "spre-cato" (perché i ricercatori servirebbe-ro comunque e le strutture anche), e soprattutto risultati subito spendibili sul mercato, ritrovati che hanno un'utilità immediata. I test su animali vengono spesso riprovati più volte, per individuare la "vera" risposta tra quelle mutevoli ottenute con questo metodo o per ottenere quello che gli scienziati van cercando per l'uomo in altre specie (diverse dall'uomo fisiolo-gicamente); spesso, le soluzioni così individuate non vanno bene per l'uo-mo (ovviamente) e producono danni alla salute umana (che devono essere

risarciti o che costituiscono un onere non da poco per il sistema sanitario), necessità di nuovi test, ritiri di prodot-ti commerciali dal mercato. Con le metodologie che non impiegano ani-mali, ma che si basano su tessuti umani tutto questo non accade.

Giulia LodigianiCremona

*

Egregio direttore,leggendo i giornali di questi ultimi

giorni mi chiedo dove stia sprofon-dando il Bel Paese. Si inizia dai deli-ranti consigli di Cossiga che “inse-gna“ come tenere a bada gli studenti ed i professori che osano manifestare contro la Gelmini, consigli che a mio parere la dicono lunga su quello che può essere successo durante il triste-mente famoso G8 di Genova. Si pas-sa poi alla notizia che ad un “venera-bile” personaggio come Licio Gelli viene data l’opportunità, attraverso un programma Tv, di sponsorizzare Berlusconi ed il suo governo chiaren-do una volta per tutte i dubbi di chi ancora si chiedeva se il leader del centro destra avesse fatto davvero parte della loggia P2. Si torna poi a parlare di Alitalia e si scopre che oltre a pagare i debiti pregressi della com-pagnia di bandiera il povero contri-buente rischia di doversi far carico anche dei 300 milioni del prestito ponte che Cai non vuole assoluta-mente accollarsi. Tutto questo alla faccia della crisi e delle difficoltà che molti incontrano nel far quadrare il bilancio familiare. Leggendo la crona-ca di Cremona tiene banco lo “scon-tro epistolare” fra la segretaria cittadi-na di An e il direttore del settimanale Vita Cattolica; l’unica cosa positiva di questa notizia è che ha portato alla luce la vera natura delle persone co-me la signora Capelletti che, se si sentono pungolate, fanno risaltare tutta la loro arroganza arrivando addi-rittura ad offendere. Per lo più sono persone capaci solo di riempirsi la bocca con parole come: radici , tradi-zione, presepe e crocefisso, senza riflettere che queste non sono solo parole vuote di significato ma che, specialmente nelle ultime due ci sono valori talmente grandi che se fatti pro-

pri cambierebbero in meglio il loro modo di porsi nei confronti del pros-simo.

Pieni della loro superbia si credono unti dal Signore e per questo intocca-bili. Davanti a tutto ciò ancora una volta mi chiedo come abbiano fatto molti cattolici ad accettare di essere rappresentati da queste persone. A questa mia domanda viene data una risposta dalla cronaca di Crema e scopro così che la Regione ha stan-ziato parecchi soldi per finanziare una scuola confessionale soldi che co-munque, sottovoce, il Presidente del Consiglio si è impegnato a trovare per la scuola privata. Si tagliano i fondi alla scuola pubblica, non si possono detassare le tredicesime perché la fi-nanziaria è blindata ma dal cilindro si fanno uscire i fondi da dirottare a quel ricettacolo di voti che è la scuola pri-vata. Tutto questo a proposito dei bei discorsi sul “vil denaro”. Berlusconi che con i suoi soldi è riuscito a com-perarsi il consenso di mezza Italia ora crede di comperare anche le coscien-ze degli italiani. Tocca a noi resistere per smentirlo.

Rosa Maria MarchesiCremona

*

Egregio direttore,Il chiasso che in questi giorni si è

elevato dentro e attorno alla Scuola ha contribuito a diffondere nei cittadi-ni la convinzione che questa istituzio-ne sia realmente allo sfascio.

Ma non è così. Infatti, la Scuola del nostro Paese: 1. dispone di una infra-struttura telematica dedicata al mon-do educativo composta da oltre 10 mila nodi - ai quali sono collegati al-trettanti Digital Twin - in grado di ospi-tare 7.5 milioni di utenti. Basato sulla tecnologia del 'Cloud Computing', il Network Didasca è considerato fra i più performanti fra quelli di cui posso-no avvalersi le scuole dell' Unione Europea; 2. può contare sulla capaci-tà e l'entusiasmo delle migliaia di do-centi che compongono la «Task Force for Innovation in Education», ai quali si riferisce il 'Bando di Reclutamento Permanente.

Le sarò profondamente grato se anche lei - attraverso il suo giornale - contribuisse a far sapere ai cittadini italiani che esiste anche una Scuola 'silente', ma non per questo meno determinata a voler realizzare il cam-biamento da tutti auspicato.

Silverio CarugoCremona

*

Egregio direttore, «presto ti uccideremo». Questa

frase rivolta a Silvio Berlusconi con relativa foto dove appare Il presidente del consiglio con la faccia gonfia, sanguinante e con i denti rotti si può vedere nella Comunity di Facebook, la più grande rete on line che ha oltre 100 milioni di iscritti nel mondo.

Gli autori di questo messaggio vio-lento sono alcuni ragazzi italiani che hanno fondato un gruppo che a tutt'oggi conta 2.413 iscritti nella Co-munity di Facebook. Personalmente gestisco 10 blog e un sito tutti a ca-rattere sociale e senza scopo di lu-cro... e vorrei dire a questi 2.413 gio-vani che stanno usando internet in un modo sbagliato e che i fondatori sono perseguibili dalla polizia postale. Ra-gazzi non è minacciando Berlusconi di morte che lo status quo cambierà! Sappiamo tutti quanti che il sistema si serve di mera ipocrisia per fare non gli interessi della collettività ma di parte, sappiamo tutti quanti che mol-ti politici (non tutti), sono asserviti ai poteri forti e che la gestione della co-

sa pubblica molte volte viene intesa come cosa propria... Ma sappiate che le vostre sterili e puerili minacce, non saranno mai fonte di vero rinnova-mento, ma anzi sono fonte di ulteriore consolidamento. Le vostre minacce creano solo compatezza fra le istitu-zioni (a volte malate) e la gente comu-ne... Invece di pensare ad atti violenti che non porteranno a nulla, ma che anzi porteranno a rovinare la vostra preziosa giovinezza, vi esorto a com-battere a viso aperto con le opportu-nità che anche una pseudo democra-zia malata, come è la nostra, ancora ci dà. Impegnatevi nelle istituzioni dando buon esempio (oggi c'è troppo egoismo, troppi interessi di parte troppa inutile visibilità e falso altrui-smo), certo non sarà facile (la strada è tutta in salita), ma alla fine probabil-mente voi sarete portatori di vero rin-novamento e creerete nuove coscien-ze e riferimenti veri di cui noi tutti abbiamo estremo bisogno. La vita ha un senso solo se lavorando su noi stessi possiamo aiutare anche gli al-tri. L'egoismo e l'ipocrisia sono i ma-li che dobiamo sconfiggere dando in primis buon esempio.

Gabriele CerviCremona

*

Caro direttore,da parecchio tempo tira aria di cri-

si economica in Europa, ma in parti-colar modo in italia. L'allarme arriva dalla commissione Ue. Il nostro Pae-se è coinvolto in pieno, nonostante gli sforzi che l'esecutivo sta facendo per ridare fiato all'economia. Nella secon-da metà del 2008 l’Italia “è entrata in una recessione tecnica” che le farà chiudere l’anno con una crescita sot-to zero. La stagnazione durerà anche nel 2009, mentre una leggera ripresa è prevista nel 2010 con un Pil allo 0,6%. Sono queste le nuove stime della Commissione europea, che nel-le sue «Previsioni d’autunno» prevede per il nostro Paese «un’ulteriore per-dita di competitività». Rallentamento già prima della crisi. La crescita è tor-nata col segno meno nel secondo trimestre del 2008, e «per la seconda metà dell’anno più indicatori, in parti-colare quelli sulla produzione indu-striale e sulla fiducia delle imprese, mostrano come il Paese sia entrato in una recessione tecnica». Purtroppo si prevede crescita negativa anche nel 2009 I servizi del commissario Joa-quin Almunia spiegano dunque che «è solo grazie al rimbalzo del primo trimestre 2008, dovuto in gran parte a un effetto statistico dopo il risultato fortemente negativo dell’ultimo trime-stre 2007, che l’attività economica nel 2008 è attesa essere piatta. Questo implica di conseguenza, anche un im-pulso negativo di crescita per il 2009». Dulcis in fondo, le famiglie hanno ta-gliato i consumi. Per Bruxelles sul banco degli imputati ci sono soprat-tutto gli sviluppi negativi sul fronte della domanda interna.

Certamente non c'è da dormire sonni tranquilli, ci aspetta un'altro an-no duro, pari se non leggermente peggio del 2008!

Andrea DelindatiCremona

*

SiSteMA iDRiCo

Verso un unico soggettoper la gestione dell'acqua

poLitiCA/1

La scuola italiana non èun'istituzione allo sfascio

AniMALi

La ricerca deve evitarel'utilizzo della vivisezione

eConoMiA

Crisi, non possiamo dormire sonni tranquilli

poLitiCA

ora Berlusconi cercadi comprarci la coscienza

MinACCe A BeRLuSConi

La violenza non serve,usate la democrazia

Per dire la vostra, scrivete a

[email protected] contenuti in 20, al massimo 30 righe. Le lettere più lunghe verranno tagliate. Le lettere senza nome, indirizzo e numero telefonico verranno cestinate.Le lettere giunte il giovedì potrebbero essere pubblicate non il giorno dopo, bensì la settimana successiva.

A distanza di meno di quattro mesi da quando moltissime immagini della crisi alimentare hanno riempito le pagine dei giornali e colpito la sensibilità di molti, oggi, il problema sembra di-menticato: non se ne parla più, quasi fosse scomparso.

Ci sono però piccoli segni in contro tendenza rispetto a questo trend disinformativo che ci fa piacere evidenziare. A Cremona la scorsa setti-mana la cooperativa di commercio equosolidale Nonsolonoi, aderendo alla campagna “diritto al cibo” di Altromercato, ha organizzato diversi mo-menti pubblici per sensi-bilizzare al rispetto delle biodiversità e alla neces-sità di uno sviluppo so-stenibile delle piccole economie locali sia nel Nord sia nel Sud del mondo. Questi momen-ti, cosi come altri orga-nizzati dalla società civile

cremonese, permettono di farsi un quadro più amplio sulla situazione globale e spesso metto-no perlomeno il dubbio che “la realtà sia diversa da quella che ognuno di noi riesce a vedere dal proprio balcone” (pro-verbio kosovaro).

Pensiamo che sia giu-sto sottolineare le condi-zioni in cui versano nu-merosi paesi in via di sviluppo, in continuo peggioramento. L’au-mento dei prezzi dei ce-reali e del riso si è intrec-ciato con l’altalena delle Borse e con la crisi fi-nanziaria mondiale. Co-me mai allora è calato il silenzio sull’emergenza alimentare, forse perché non si sa più cosa dire?

Forse perché, in quest’Italia “cosi provin-ciale”, gli argomenti di carattere locale e nazio-nale devono dominare lo scenario dell’informazio-ne (tutto ciò che è inter-nazionale del resto,

dall’Europa all’Africa, è sempre trascurato) op-pure perché è meglio “stare tranquilli”, non in-dagare troppo sulle cau-se riconosciute di questa emergenza e non assu-mersi le responsabilità ? Molti esperti sono d’ac-cordo nel dichiarare che le difficoltà di “accesso al cibo”, che stanno col-pendo un miliardo di persone, sono dovute principalmente ad un problema di distribuzio-ne e non di approvvigio-namento. Tale dichiara-zione responsabilizza non solo i governi dei paesi occidentali, ma i singoli cittadini. Si deve ricordare, inoltre, che la crisi è strettamente lega-ta alla domanda di bio-carburanti dei Paesi oc-cidentali, alla specula-zione finanziaria e ai cambiamenti climatici.

In media una famiglia nigeriana spende per mangiare il 73% del pro-prio budget, una vietna-

mita il 65% e una suda-nese il 50%. A partire dall’anno scorso la spe-sa per le importazioni alimentari nei Paesi in via di sviluppo è aumentata del 25% a fronte di un aumento dei prezzi ali-mentari senza preceden-ti. Negli ultimi due anni il prezzo del mais è rad-doppiato mentre il fru-mento ha raggiunto il prezzo più alto degli ulti-mi 28 anni.

D’altra parte stando in Italia é sempre più diffici-le ottenere un’informa-zione completa sugli aspetti internazionali e se da un lato siamo con-sapevoli dell’importanza di informare corretta-mente sulle conseguen-ze della speculazione e “sull’incubo subprime” dall’altro sempre ci sor-prende come l’informa-zione tratti e spettacola-rizzi i drammi dei paesi in via di sviluppo specie se sono africani.

Mauro Platè

Quella crisi alimentare dimenticatawww.aclicremona.it

Page 15: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Egregio direttore,nessuno aveva dubbi: ancora una

volta il sig. Berlusconi ce l’ha fatta, la legge Gelmini sui tagli alla scuola è stata approvata. Non sono servite manifestazioni, richiami al dialogo, appelli o altro. Il bulldozer del Gover-no come sempre avanza, elabora, decide ed applica, senza che alcuno possa opporre resistenza. Come sempre, chi ci perde sono i cittadini, i giovani, le famiglie, gli insegnanti, la nostra immagine nel mondo. Immagi-ne del resto ai minimi termini, tenden-te al ridicolo, come ben sa chi ogni tanto si avventura fuori dai confini na-zionali. Ma ci sono vittorie e vittorie. Alcune portano alla gloria, al trionfo, al benessere, alla giustizia, ad un fu-turo radioso. Altre, sono solo momen-tanee, apparenti, fatue, foriere di brut-ti presagi. Questa penso si trasforme-rà nella peggior vittoria dell’era Berlu-sconi, l’inizio vero del suo declino politico. Le motivazioni vanno cercate nella Storia. Berlusconi ha oggi una maggioranza governativa senza eguali, non teme colpi di mano, ha uno stuolo di ministri compiacenti, un’opinione pubblica inesistente, mass-media al suo servizio. La stessa opposizione si presenta debole, divi-sa, ondivaga, certamente impotente ad affrontare una corazzata coesa e ben armata. Solo l’Italia dei Valori di Di Pietro offre scampoli di resistenza, ma un gruppo d’assalto non può cer-to sconfiggere un esercito. Esiste pe-rò l’imponderabile, la variante impaz-zita che può far saltare il banco. Esi-stono i giovani. Questi giovani così vituperati, accusati di essere solo vi-deo-dipendenti, di aver assorbito più di altri il Berlusconi-pensiero, di non interessarsi alla politica. Questi gio-vani inseguitori solo di facile succes-so, bamboccioni, un poco ignoranti, non reattivi, senza ideali, facilmente plasmabili. Bene, questi giovani ri-schiano seriamente di causare più danni al Governo del fallimento della Lehman Brothers. Basti ricordare co-me storicamente tutte le rivolte videro gli studenti come protagonisti, come motori pulsanti, come l’avanguardia di nuove idee o addirittura di nuove ere. Hanno vantaggi non indifferenti: non lavorano, quindi non rischiano licenziamenti, non hanno famiglia, quindi non temono rivalse su moglie o figli, sono difficilmente ricattabili, sono “puliti” ma, soprattutto, sanno ancora sognare. A loro è stato tolto il diritto ad una speranza di futuro e se ne stanno rendendo conto. Parados-salmente, Berlusconi può inciampare proprio dove aveva maggiormente investito, ovvero sulle coscienze che credeva di aver addomesticato con

anni di informazioni televisive indiriz-zate fin dalla prima infanzia. Ancora una volta, i giovani, gli studenti, sono la speranza di una Nazione. Alla fine però, noi reduci dal ‘68, non resta che vergognarci.

Lorenzo MazzeraIdv Cremona

*

Egregio Direttore,è di questi giorni l’accordo scanda-

loso firmato da alcune sigle sindacali col governo che riguarda i dipenden-ti pubblici. E' il governo che decide quanti soldi in più mettere in busta paga (anche nella prima Repubblica gli aumenti erano sì previsti da un at-to legislativo, ma almeno venivano preventivamente concordati con le organizzazioni sindacali).

Angeletti (Uil) prospetta un futuro fosco al sindacato di Epifani dopo la rottura sul protocollo d'intesa per il rinnovo contrattuale degli statali, ri-chiamando analogie con la storia del sindacato comunista francese. Un sindacato forte, dice il leader della Uil, "finché ha firmato accordi", ma che da quando si è messo solo a manife-stare "sventolando qualche bandiera è diventato un sindacato assoluta-mente marginale. Caro Angeletti, al-meno la Cgil manifesta per i lavorato-ri e non scende a compromessi come avete fatto voi e la Cisl. E adesso co-sa dovremmo fare noi lavoratori pub-blici? Ringraziarvi per questo accordo che farebbe entrare nelle nostre ta-sche 45 euro in due anni e che non fornisce alcuna risposta ai 57 mila precari che verrebbero così licenziati alla scadenza del contratto? Non c’è nessuna certezza sugli oneri acces-sori ed in compenso vengono confer-mati tutti i tagli.

Questi aumenti salariali al limite del ridicolo sono la conseguenza della politica economica e sociale intrapre-se dal Governo a senso unico in favo-re di banche e imprese.

Teniamo conto che gli stanziamen-ti per il rinnovo del contratto 2008 pari a 2.800 milioni di euro sono la metà dei due precedenti bienni, quan-do l’inflazione era ben la metà di quel-la attuale (e la forbice con la dirigenza aumenta ancora). Tra l’altro il Gover-no legittima un’intesa che non tiene conto delle più elementari regole di democrazia sindacale, visto che per validare l’accordo occorre il 51% dei consensi sindacali. Invito tutti i lavo-ratori pubblici ad alzare la voce an-dando venerdì a Milano per lo sciope-ro e la manifestazione (ritrovo alle 9,30 davanti alla stazione centrale con arrivo in piazza Duomo). Faccia-moci sentire da chi vuole umiliare le

nostre professionalità, apriamo gli oc-chi perchè la storia si ripete. Mi piace sempre pensare a una frase di Erne-sto Che Guevara che diceva: l’unica battaglia che ho perso è stata quella che ho avuto paura di combattere.

LazarusCremona

*

Caro direttore,il geometra Gusperti si é sbizzarrito

attorno alle cifre della manifestazione organizzata la settimana scorsa al Circo Massimo di Roma dal Pd. Dice che non c'erano 2 milioni e mezzo di persone. Lo deduce da meri calcoli scientifici e matematici, non da pre-giudizio politico... Mi chiedo perché la stessa operazione non l'abbia fatta nel dicembre 2006 con la manifesta-zione organizzata da Berlusconi e dalla destra a Roma.

Erano a Piazza S. Giovanni e Ber-lusconi gridò da tutte le sue televisio-ni e tutti i suoi giornali «Siamo più di due milioni». Sono sicura che il geo-metra Gusperti sarà in grado di recu-perare i dati relativi all'ampiezza del Circo Massimo ed a quella di Piazza S. Giovanni. Chi se ne intende dice che Piazza S. Giovanni contiene un quinto di quella del Circo Massimo. Un po' come paragonare, a Cremona, Piazza del Comune a Piazza Padella.

Se i 2 milioni di Veltroni sono balle, i 2 milioni di Berlusconi sono balle moltiplicate per 5.

Maria DentiCremona

*

Caro direttore,solo un gesto, simbolico, innocuo,

forse un po’ velleitario ma carico di significato. Gli iscritti di Minas Tirith-Cremona Tricolore così, appendendo uno striscione dedicato al 4 novem-bre, con una semplice scritta, hanno deciso di far sentire la loro voce agli Italiani di Cremona al fine di sottoline-are l’importanza di una data, di un ri-cordo, di un evento della nostra storia in un momento in cui essa sta imboc-cando una strada tortuosa e difficile.

Il quattro novembre di novant’anni fa l’Italia, grazie al coraggio e all’im-

menso sacrificio di tantissimi dei suoi figli, usciva vittoriosa dal primo con-flitto mondiale.

Era il 1918, altro secolo, altro mil-lennio. Ora nel 2008 la memoria di questo è sbiadita, a volte persa, in altri casi (forse i peggiori!) snaturata. Noi dal basso, da semplici cittadini cremonesi quali siamo, vorremmo ri-affermare il senso di questa celebra-zione che non può essere qualcosa di cui vergognarsi o il solito cerimoniale pacifista adatto a tutte le teste e le occasioni. Il 4 Novembre 1918 la na-zione attraverso i suoi uomini prove-nienti da Cremona, dalla Lombardia e dall’Italia tutta ultimava il suo Risorgi-mento superando una prova ardua e slanciandosi con entusiasmo verso un’unità di popolo complementare alla già realizzata unità di Stato. L’illu-sione diventava sfavillante realtà, concreta e vincente.

Dunque fuori i tricolori con buona pace di chi li giudica offensivi per altri perché in verità, per chissà quali mo-tivi, non li riesce personalmente a tol-lerare e da domani,più consapevoli delle nostre radici,accettiamo le sfide di una globalizzazione alla deriva con lo stesso spirito dei giovani di no-vant’anni orsono. Anche il Signore dell’Oro può essere sconfitto.

Luca Chiappapresidente Minas Tirith

Cremona*

Caro direttore,paradossale e umiliante, così si

può definire il comportamento di Tre-nitalia e della Regione Lombardia a proposito del trattamento dei lavora-tori pendolari in tutti questi anni. Non vi è alcuna discriminazione di tratta-mento nel senso che i lavoratori pen-dolari sono trattati da bestie in tutti i territori del Paese e nella “sviluppata Lombardia” proprio non si fa eccezio-ne. Chi è dentro il problema sa benis-simo che non vi è alcuna volontà po-litica e di conseguenza non vengono reperite le necessarie risorse per dare una minima e dignitosa risposta alla domanda di servizio a cui migliaia di pendolari avrebbero diritto.

Sosteniamo a ragion veduta que-sta tesi perché il 17 maggio 2007, l’allora quasi invisibile ministro dei trasporti Alessandro Bianchi, nell’in-contro avuto in Comune di Crema alla presenza di alcune autorità locali importanti aveva fatto una dichiara-zione assai significativa che possia-mo così riassumere «per Trenitalia i pendolari proprio non esistono, sono solo un insostenibile costo di cui qualcun altro se ne deve far carico (le Regioni), se così non sarà i problemi

potranno solo sensibilmente peggio-rare».

La sensazione che oggi tutti abbia-mo è che proprio non si sia fatto nulla e quindi dobbiamo solo prendere atto delle tragiche conseguenze. In quell’occasione il Ministro aveva in-formato i presenti che presso il Mini-stero, con molte resistenze da parte di Trenitalia, per la prima volta era sta-to formato un gruppo di lavoro con i rappresentanti di tutti gli attori in campo.

Il compito assegnato era quello di monitorare le varie situazioni e pro-porre soluzioni. Probabilmente di quella proposta non esiste e non se ne sa più nulla. Sarebbe il caso di in-tervenire sul Ministero per sapere quantomeno che fine abbia fatto quella proposta minima perché tutto il resto è una presa in giro.

Angelo OngariCremona

*

Caro direttore,Il direttivo della sezione cittadina

dell’Anpi di Cremona, riunitosi il 31 ottobre per discutere circa le iniziative da portare avanti nei prossimi mesi, esprime positiva considerazione nei confronti della forte ed ampia volontà manifestatasi in questi giorni in tutto il Paese - ed anche nella nostra città in modo democratico e partecipato - sulle tematiche scolastiche.

Volontà basata su fondamentali as-sunti, quali quelli contenuti negli arti-coli 3, 33 e 34, della nostra Costitu-zione dove si impegna la Repubblica a rendere effettivo ed universale il di-ritto allo studio ed a rimuovere gli ostacoli che possono limitare quello che è uno degli aspetti essenziali del-lo “sviluppo della persona umana”. E’ vitale per la democrazia che su questi temi si rivendichi, si permetta e si pro-muova un dibattito adeguato in Par-lamento, col mondo scolastico e con le Istituzioni regionali e locali.

Appare altresì inquietante l’episo-dio avvenuto a Piazza Navona di Ro-ma dove un gruppo di estrema destra ha potuto giungere nella manifesta-zione con un camioncino carico di armi improprie ed ha potuto dare vita ad una pericolosa provocazione, mentre le forze dell’ordine pare man-tenessero nei loro confronti atteggia-menti incredibilmente tolleranti.

Simili fatti richiamano alla memoria gesta squadriste lontane nel tempo ed anche più vicine: essi vanno con-dannati dalle Autorità preposte col più grande rigore e non coperti con ambigui e gravi giustificazionismi.

Anpi di CremonaDirettivo della sezione cittadina

15Venerdì 7 Novembre 2008

COALiziOni

Attenzione alle azionidella estrema destra

DipenDenti pubbLiCi

Accordi scandalosicon le sigle sindacali

MAnifestAziOni

Quando le bugie sono moltiplicate per cinque

stOriA

uno striscione simbolicosulla fine della 1ª Guerra

trenitALiA

Atteggiamento umiliantenei confronti dei pendolari

sCuOLA

studenti: la speranza della nostra nazione

Il Federalismo è alle porte, lo annunciano Umberto Bossi e Giulio Tremonti. Il Ministro dell'economia spiega come il Federalismo fiscale sia un pezzo di storia, e lo stiamo facendo. Al primo gennaio la riforma sarà legge sulla Gazzetta Ufficiale, subito dopo il primo passaggio sarà quello di dare ai territori i beni del demanio pubblico che erano dei territori e sono andati a Roma.

Riteniamo sia giusto, un sim-bolo. Su questo modello di fe-deralismo comincia un futuro che sarà più giusto perchè vici-no alla nostra storia. E Bossi ri-pete più volte questo concetto: quando un popolo perde la sua

memoria, la sua storia, viene pri-vato della libertà, si diventa schiavi. Il Federalismo è la stra-da per ritrovare la libertà, un per-corso difficile, per questo Bossi esorta a tenersi pronti e non far finta di niente, serve mobilitazio-ne di massa per far capire a Ro-ma che il Nord, anzi il Paese in-tero, hanno bisogno del federa-lismo. Il traguardo e vicino, la Lega da 25 anni sostiene che il federalismo sia una cura per questa Italia malata, dapprima siamo stati acusati di razzismo, derisi, calunniati, ora che tutti sono a parole federalisti, è il mo-mento di voltare pagina davve-ro, meglio tardi che mai!..

Giacomo Zaffanella

La sinistra è confusae spaccata in due

Abbiamo seguito tutti le avvincenti elezioni america-ne che hanno portato vento di innovazione e rinnova-mento nel più potente Stato del pianeta. Innovazione che a Cremona arriva sempre con anni o decenni di ritardo. Daina, sindacalista attento, ha identificato la muffa culturale che avvolge la politica; aggiungo pure certi ambienti e la mentalità di alcuni cremonesi che contano.

Polvere e muffa insieme ad interessi privati, di parti-to, di corporazione o di casta impediscono e si ante-pongono alle idee di miglioramento e rinnovamento a Cremona, rallentano ed ostacolano in ogni modo. Dob-biamo sempre rincorrere gli altri territori, lo sviluppo degli altri, il confronto con gli altri, l'ambiente degli altri, aggiungo. Manca il coraggio di attuare scelte verso ri-cerca e sviluppo economico-sociali avanti e non di re-troguardia. C'è chi si oppone a qualsiasi cambiamento che possa incrinare privilegi acquisiti, anche minimi, come le bottigliette in plastica dell'acqua minerale - a carico dei contribuenti - nei luoghi e uffici pubblici (non sarà mai vietato portare da casa la propria bottiglia).

Per non parlare della voglia costante di cemento, pubblico o privato: strade e autostrade, terzo ponte e

tangenziale, palazzine e centri commerciali, parcheggi e condomi-ni... Ma la popolazione cala, ci sono migliaia di case in vendita, i prezzi di-minuiscono. Perchè cementare suolo ed abbattere al-beri - anche secolari come a Borgo Loreto - per imper-meabilizzare suolo ed in caso di piogge, rischiare l'esondazioni e disastri?

Per questo mi sono candidato alla presidenza della commissione consigliare che si occupa della gestione e la tutela del territorio comunale. Dopo 4 anni di pre-sidenza Ceraso - tutto votato agli interessi della socie-tà autostrade centropadane che vicepresiede - un rie-quilibrio verso l'ambiente per i 7 mesi che mancano alla fine del mandato. A favore del Parco, sempre ultra rallentato, del turismo ciclo-fluviale, delle costruzioni a risparmio energetico - no smog- delle industrie con po-co o nullo impatto ambientale .

Un segnale di discontinuità e rinnovamento che la politica cremonese fatica enormemente ad accettare, nell'intrico delle paure verso il cambiamento ed attac-camenti a qualsiasi privilegio o interesse.

Matteo Lodi

InteressI prIvatI contro Le Idee dI rInnovamento

Page 16: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

La finanza dovrebbe rappresentare il punto di incontro tra chi ha necessi-tà di capitali per le proprie attività e chi ha una momentanea disponibilità di denaro. Le banche, in particolare, hanno storicamente assolto la funzio-ne di raccogliere denaro presso le fa-miglie e altri soggetti con propensione al risparmio per finanziare le imprese e chi ha bisogno di capitali, agendo cosi da volano per l’economia. La fi-nanza viene invece oggi associata alle continue e profonde crisi che hanno scosso l’economia mondiale in questi ultimi anni: ricordiamo quella che ha colpito il sud-est asiatico nel 1997, le altre crisi regionali o nazionali (Russia Messico e Argentina), la bolla della new-economy, fino ad arrivare alla drammatica situazione di queste ulti-me settimane.

Negli Stati Uniti due milioni di per-sone potrebbero perdere per sempre

la casa in seguito alla bolla dei mutui subprime (concessi a chi non era in grado di fornire garanzie per la stipula dei mutui stessi), mentre la profonda crisi finanziaria e del sistema bancario sta contagiando l’economia reale e rischia seriamente di trascinare gran parte del pianeta in una pesante fase recessiva. I governi europei e quello degli Stati Uniti sono intervenuti con piani di salvataggio rispettivamente da 1800 e da 700 miliardi di euro con lo scopo principale di restituire la fi-ducia ai mercati finanziari e interban-cari. E qui viene il bello perché è ben strano che in un sistema capitalistico dove i ricchi e le imprese sono fautori integralisti del libero mercato si siano rivolti come un sol uomo allo stato per chiedere, se non esigere, aiuti dallo Stato per sostenere l’economia. Tra-dotto significa sostenere le imprese, le banche e la finanza. In una ulteriore

traduzione significa che i profitti si pri-vatizzano e le perdite si socializzano. Infatti il ministro dell’economia Tre-monti ha già dichiarato che l’eventua-le extragettito fiscale non verrà impie-gato per abbassare le tasse, altra promessa non mantenuta, ma verrà usato per altri scopi. Conclusione: co-me al solito questa crisi la pagheranno i lavoratori e chi meno ha con l’au-mento della pressione fiscale, di tagli ai servizi e di compressione di salari e pensioni aumentando sempre di più il divario tra ricchi e meno abbienti. La crisi causata dal sistema capitalistico e dagli speculatori si riverserà sui cit-tadini più deboli e più a rischio e cioè sui soggetti, che in un sistema feroce-mente neoliberista e privo di regole e controlli, ne pagano da sempre le con-seguenze. Ma il 13 e 14 aprile questo paese ha democraticamente scelto di essere governato da Berlusconi.

Oggi la finanza è associata a continue crisi Le previsioni per l’economia Italiana continuano a peggiorare: è di questi giorni la notizia che, secondo le stime degli economisti, il Pil Italiano dei prossimi due anni sarà di segno negativo. L’Italia si presenta più indifesa degli altri paesi Europei di fronte alla crisi finanziaria mondiale, perché ha scelto, negli anni passati, di competere sul costo del lavoro piuttosto che sull’innovazione. Ha scelto quindi una politica di moderazione salariale, fa-cendo diminuire la domanda interna, ed ha investito poco sul sapere e le protezioni sociali , strumenti necessari per affrontare la crisi sia dal versan-te della ripresa di produttività che da quello del sostegno alle condizioni di vita delle persone e delle famiglie. Oggi sarebbe necessario invertire questa tendenza e utilizzare le risorse disponibili non solo per salvare le banche ma per sostenere la domanda interna aumentando i redditi medio bassi attra-verso la leva fiscale e l’offerta di servizi pubblici a basso costo.

Il Governo si appresta a varare questa settimana il decreto “salva banche” che avrebbe dovuto contenere anche le disposizioni per la detassazione delle tredicesime;sembra tuttavia che non sia possibile ridurre le entrate fi-scali( ma la riduzione delle tasse non era la ricetta miracolosa per la ripresa economica?) e allora dalla fantasia al potere nasce una nuova proposta: un prestito di 5000 euro, da restituire in cinque anni con un “modesto” interes-se del 4%, per i nuovi nati del 2009. In altre parole, per aiutare le famiglie ad affrontare la crisi economica si suggerisce di ricorrere proprio a quell’inde-bitamento che ha scatenato la crisi dei mercati finanziari. Il tutto, natural-mente, è in linea con l’idea che ognuno deve salvarsi da sé e che lo Stato deve aiutare solo i “meritevoli”. Non c’è coscienza che la difficoltà econo-mica che investe le famiglie è il risultato delle politiche di moderazione salariale e di riduzione del welfare perseguite negli anni passati, ascoltando i suggerimenti delle autorità economiche internazionali preoccupate solo del pareggio dei bilanci pubblici e della libertà dei mercati.

Oggi bisogna, invece, fare i conti con la perdita del potere d’ acquisto dei redditi fissi( salari e pensioni) e con la mancanza di infrastrutture sociali capaci di attutire l’impatto della crisi economica sulle persone, in particola-re le più deboli. Per questo motivo andrebbero investite risorse nei servizi pubblici a basso costo, che potrebbero rispondere a due obiettivi, quello di rafforzare le reti di protezione sociale per i cittadini e quello di creare occu-pazione. Le famiglie con figli non hanno bisogno di prestiti ma di salari di-gnitosi, di asili nido a costi contenuti, di buone scuole, di spazi cittadini fruibili dai bambini per i loro giochi. Tutto questo richiederebbe scelte di priorità nella spesa pubblica assai diverse da quelle che si stanno facendo e richiederebbe il coraggio di riconoscere il fallimento di questo modello di sviluppo. Forse una società meno ricca ma più accogliente potrebbe aiuta-re i giovani a desiderare dei figli, più di quanto possa fare la promessa di un prestito da restituire allo Stato.

Giuseppe Scalisi

Bonus per i nuovi nati: scelta sbagliata

Le autorità ci-nesi, solitamente precise fino alla pignoleria, calco-lano che Piazza

Tien An Men, con i suoi 490.000 metri quadrati, possa arrivare a contenere un milione di persone in base alla den-sità di due persone/mq. Quelle italia-ne, sempre larghe e sopra le righe, avevano invece calcolato che i 73.000 metri quadrati del Circo Massimo po-tessero arrivare a contenere circa 300mila persone, con una densità di quattro persone/mq.

Già questa diversa proporzione è assai strana, dato che mediamente i cinesi sono un po’ più piccoli e sicura-mente più disciplinati degli italiani.

Ma queste considerazioni sono niente rispetto alla cifra annunciata sa-bato scorso da Veltroni e soci al Circo Massimo: 2 milioni e mezzo di perso-ne, come dire la più grande migrazione di massa avvenuta negli ultimi tempi senza neppure avere intasato il raccor-do anulare! Che bravi!

Se i dati di Veltroni fossero attendi-bili, i 2 milioni e mezzo di manifestanti avrebbero raggiunto la densità di 34 persone/mq!

Ora la cosa è tanto assurda che non possiamo che riderci su.

Facciamo allora degli altri esempi. Quante persone sfilano in un minuto di

corteo? Provate a posizionarvi in un punto del tragitto e scoprirete che non passano mai più di 200 persone al mi-nuto. Ma siamo generosi ed al Pd glie-ne concediamo 500.

Fatto questo regalo prendiamo però in mano la calcolatrice: quanti minuti sono necessari per far passare 2 milio-ni e mezzo di persone? Sono necessa-ri 5.000 minuti, pari a 3 giorni e mezzo. Attenzione! I cortei erano due, uno partito da Piazza della Repubblica, l’altro da Piazzale dei Partigiani. Benis-simo, questo significa che i “democra-tici”, sempre a passo da bersagliere, hanno sfilato per 1 giorno e 17 ore. Però!

Torniamo ora alle superfici. Avete presente lo stadio di San Siro? Una bella piazza, per giunta con sviluppo in verticale per decine di metri. Provate ad immaginarvi le gradinate riportate ad un unico piano: una piazza enorme! Ora, questo stadio contiene circa 80mila persone. Dunque per arrivare ai due milioni e mezzo servirebbero 31 stadi di S. Siro ed avremmo ancora 20mila persone fuori a vedersi la parti-ta sul maxischermo!

Del resto, due milioni e mezzo di persone sono giusto gli abitanti del comune di Roma, un comune che ha l’estensione di una provincia. Ora pro-viamo ad immaginarci se tutti, ma pro-prio tutti gli abitanti della capitale si

riversassero verso il Circo Massimo. E ancora, di grazia, come sarebbe arri-vata a Roma questa massa di perso-ne? Dato che possiamo permetterci un’incredibile generosità, facciamo finta che i romani (che pure hanno pre-ferito Alemanno) siano stati 500mila. Restano pur sempre due milioni da trasportare.

Normalmente non si va alle manife-stazioni a piedi, dunque numero di pullman x 50 passeggeri teorici + nu-mero di treni x 1500 passeggeri teorici dà una buona base di partenza.

Non conosciamo – segreto di Sta-to? - il numero ufficiale dei pullman, ma soltanto quello dei treni speciali. Ne risultano 30, dunque 30x1500=45.000.

Ora, per trasportare il milione e 955mila restante sarebbero serviti 39.100 pullman, per una lunghezza to-tale (pullman= 12 mt.) di 469 chilome-tri. Come non sia andata in tilt la rete autostradale, Dio solo lo sa! Se arrive-ranno tempi un po’ più seri anche que-sta pagliacciata dei numeri gonfiati fi-nirà. Nel frattempo ridiamoci su, e ri-cordiamoci che un corteo di 5mila persone è dignitoso, uno di 30mila è grande, uno di centomila è enorme.

Ristabilire un sano rapporto con la realtà aiuterà di certo a comprenderla meglio.

A. Gusperti

Di fronte alla crisi dei mercati finanziari, la mano-vra del governo è del tutto insufficiente e va cambiata soprattutto per venire in-contro alle famiglie. Le fa-miglie italiane hanno biso-gno di misure incisive per affrontare la crisi.

Un intervento "vero", di-verso dalla proposta avan-zata dal governo di un pre-stito da 5.000 euro. Alle famiglie serve ossigeno, non altri prestiti. E' questa la premessa alla proposta lanciata dall'Udc nei giorni scorsi a Roma: 100 euro al mese (1.200 all'anno) per il primo figlio a carico e altri 50 euro al mese (600 all'an-no) per ciascuno dei figli successivi, per tutte le fa-miglie con reddito inferiore ai 50mila euro. Contributo

raddoppiato per i figli disa-bili.

La proposta costa circa 7 miliardi ed è in linea con le cifre di cui si parla in questi giorni. E' una proposta che si completa con la richiesta di considerare gli interessi passivi sui mutui contratti per l'acquisto della prima casa deducibili per l'intero ammontare della base im-ponibile e l’istituzione di un Fondo per combattere la povertà e per sostenere i redditi da lavoro sotto la so-glia di povertà.

L'obiettivo finale resta l'introduzione in via definiti-va del quoziente familiare; misura usata dal Popolo della libertà in campagna elettorale per prendere voti, ma di cui non c'è più traccia nell'azione di governo.

Le proposte dell'Udc non si fermano solo alle fa-

miglie. Per le imprese viene proposto di rafforzare il ruo-lo dei confidi nell'amplia-mento delle capacità di credito e garanzia; di detas-sare gli utili reinvestiti nell'azienda in: innovazio-ne, ricerca e sviluppo, svi-luppo sostenibile e rispar-mio energetico, investi-menti produttivi e aumento dell'occupazione.

Ma non solo, occorre in-trodurre il sistema di liqui-dazione dell'Iva secondo il principio di “cassa”, preve-dere l'estensione della cas-sa integrazione e guadagni alle aziende non coperte e attivare percorsi di riqualifi-cazione e reimpiego di la-voratrici e lavoratori anziani che hanno perso il posto di lavoro.

Per le imprese del Sud, invece, bisogna prevedere una fiscalità di vantaggio,

anche attraverso la trasfor-mazione dei finanziamenti a fondo perduto con il mec-canismo del credito d'im-posta.

Per quanto riguarda in-vece le principali proposte di “sistema” occorre avvia-re un grande piano per il rilancio delle infrastrutture, che permetterebbe ritorni immediati in termini di au-mento dell'occupazione e crescita economica.

Infine è necessario: ride-finire il ruolo della Cassa depositi e prestiti, esclude-re le spese per gli investi-menti dal patto di stabilità degli enti locali, allineare il tasso Euribor al tasso di in-teresse ufficiale del 3,75%, prevedere un tetto massi-mo per gli stipendi dei ma-nager degli istituti di credito in cui lo Stato acquisisce partecipazioni.

Libere Opinioni 16Venerdì 7 Novembre 2008

Questa pagina è aperta a tutti coloro che - rappresentando un'associazione di cittadini di varia natura ed estrazione - vogliano dire la loro in totale autonomia, nel rispetto della legge e della civile convivenza.

Per questo "Libere Opinioni" non necessariamente rappresenta la linea editoriale de Il Piccolo Giornale.

RobiN Hood di Maurizio Guerrini

COrteO di rOMa: faCCiaMO due CaLCOLi

cOntrO La caSta unIverSItarIa

Negli scorsi giorni abbiamo assistito a numerose manifestazioni di pro-testa contro le proposte di riforma del Ministro dell'Istruzione Maria Stel-la Gelmini. Di tutte queste manifestazioni, la cosa che ci ha sorpreso maggiormente è stata vedere in piazza, assieme agli studenti, anche Pro-fessori universitari e Rettori (i cosiddetti Baroni). Anzi, si può affermare con certezza che in questo caso sono stati proprio i Baroni a incitare gli studenti a manifestare in nome della difesa di uno status quo, fatto di privilegi, sprechi e nepotismo che è il medesimo da anni, e che ha porta-to l'università italiana nelle posizioni più basse delle graduatorie euro-pee.

Si è manifestato contro i tagli ai finanziamenti quando il vero problema è la cattiva gestione dei fondi pubblici e l'inefficienza del sistema univer-sitario, trasformato da chi dovrebbe garantire formazione e meritocrazia, in un bacino garantito di posti di lavoro per figli, amici, parenti; molti, troppi soldi pubblici sono stati sperperati in Corsi di Laurea dalla dubbia utilità e dagli ancora più incerti sbocchi professionali, vedi ad esempio i Corsi di Laurea in salute e benessere animale di cane e gatto, oppure la laurea in scienza del fitness. Proprio coloro che dovrebbero insegnare ai giovani e alla nazione come si bene amministra, come si gestiscono le scelte, come si crea impresa, proprio coloro che hanno il compito di formare la futura classe dirigente, si sono dimostrati, salvo rare eccezio-ni, incapaci di svolgere il ruolo affidatogli e proprio questi sono oggi in piazza a protestare.

Siamo consapevoli che l'Università Italiana sia in difficoltà e piena diproblemi e siamo quindi convinti che necessiti di una riforma sostan-

ziale. Per questo anche noi di Azione Giovani abbiamo deciso di manife-stare, non attraverso mezzi demagogici, ma cercando il dialogo e lancian-do proposte concrete. Giovedì 30 Ottobre, infatti, è stato simbolicamen-te occupato il Rettorato dell'Università Statale di Milano. Il motto della manifestazione è stato "Valori, Merito, Libertà Questa la nostra universi-tà". Si è trattato di un'occupazione simbolica e pacifica durata mezz'ora, durante la quale sono stati esposti ai Dirigenti Universitari i motivi per cui consideriamo il Decreto Legge 133 come un primo passo verso un cam-biamento auspicabile per far uscire l'Università dalla situazione di crisi in cui versa.

Riteniamo che la possibilità di trasformazione delle Università in Fon-dazioni private sia un'opportunità da sfruttare, in quanto avvicinerà e aprirà le Università alla società civile e al mondo del lavoro, e che porte-rà ad un miglioramento della qualità dell'insegnamento e ad un incremen-to della ricerca. Con l'abbassamento della quota del turn over si favorirà poi l'assunzione e il mantenimento a ruolo di chi realmente merita. Questo porterà ad una responsabilizzazione sia di chi amministra sia di chi sarà scelto a ricoprire quel ruolo. Con la razionalizzazione dei fondi si obbli-gheranno inoltre le Facoltà ad un'oculata gestione delle risorse, impeden-do di fatto lo sperpero di denaro in quelle politiche che sono oggi la causa del dissesto Universitario. L'università diverrà quindi non più il luogo dove trascorrere gli anni felici della gioventù nell'attesa di un futu-ro incerto, ma l'Istituzione principe nella formazione di chi domani dovrà gestire la Nostra Nazione.

Azione Giovani Cremona

Le proposte dell'udc per fronteggiare la crisi

Page 17: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

La lista nozze è ormai molto diffusa. Sempre più spesso sono gli stessi fi-danzati a definirla in uno o più negozi. La lista di nozze raccoglie sempre più con-sensi poichè permette di evitare doppioni e regali inutili. Normalmente, è pos-sibile aprire una lista nozze in un negozio di oggettisti-ca per la casa e in un nego-zio di casalinghi/elettrodo-mestici. La lista nozze deve essere già stilata, quando si spediscono gli inviti al matrimonio. Una lista noz-ze completa comprende: un servizio di piatti per tutti i giorni, un servizio di piatti formale, un servizio di po-

sate per tutti giorni ed uno formale a cui si aggiunge un servizio da pesce, la cri-stalleria e l’argenteria. Ci sono liste indirizzate più verso gli accessori per la casa come set di pentole, asse da stiro, accessori per la tavola e per la cucina. C’è chi preferisce una lista di elettrodomestici come la lavatrice, la lucidatrice, il robot da cucina o di pro-dotti tecnologici come im-pianto stereo televisore, lettore dvd, telecamera. Ol-tre alle liste nozze tradizio-nali oggi si usano liste noz-ze originali e fantasiose come quella di rivolgersi ad un antiquario per poter completare l’arredamento con pezzi antichi e preziosi, o quella di farsi regalare il viaggio di nozze. Sono sempre più numerose or-

mai le coppie che program-mano il loro viaggio di noz-ze scegliendo mete lonta-nissime e spesso costose. Aprire una lista nozze in

La lista nozze: utile e di gusto

Un'idea originale: regalare il viaggio di nozze

un’agenzia di viaggio per-mette di fare il viaggio ri-cordo della propria vita e di risparmiare grazie al gene-roso contributo di parenti ed amici. La romantica cro-ciera nel Mediterraneo o nei Caraibi conserva sem-pre il fascino del lusso e dello sfarzo. Le mete esoti-che molte volte divengono l’unica richiesta dei giovani sposi che non intendono cimentarsi in estenuanti spostamenti da un luogo all’altro. Meglio godersi il biancore di queste spiag-ge, la visione dei pesci tro-picali l’ombra delle palme prima di rientrare a far par-te di quel tram tram della

vita di tutti i giorni. Due le strade da seguire durante la programmazione del viaggio, una toccata e fuga in modo da riuscire a vede-

re ed a toccare il maggior numero di realtà possibili, oppure un soggiorno pro-lungato in un paio di paesi per conoscerne a fondo usi e costumi. Breve o lungo che sia, il viaggio di nozze deve essere rivelarsi unico ed indimenticabile. Co-munque sia, il consiglio per una buona lista nozze è quello di mettere insieme una serie di oggetti che permettano agli ospiti di scegliere in base alle loro possibiltà economiche. Per il corredo, rivolgetevi ai ne-gozi specializzati, meglio senza ridursi all’ultimo mo-mento. Meglio cominciare sempre con i capi classici: lenzuola di lino e cotone, coperte di fiandra, tovaglie realizzate a tombolo o ad uncinetto, tutto rigorosa-mente bianco. Per i capi di tutti i giorni, quelli da lavare in lavatrice, come lenzuola colorate, asciugamani de-corati, strofinacci da cuci-na con vivaci fantasie e di-segni, è meglio rimandare l’acquisto a pochi mesi pri-ma in modo da essere scel-ti in base allo stile dell’arre-damento.

Il minimo indispensabile per il corredo, oggi chiama-to biancheria d’arredo deve essere: sei coppie di len-zuola, sei set da bagno completi di asciugamani da viso, per ospiti e per la doc-cia sei tovaglie, due piumo-ni, quattro coperte, dodici strofinacci, biancheria inti-ma slip, reggiseno, camicie da notte e vestaglie.

I servizi di piatti, un classico

Speciale Sposi 17Venerdì 7 Novembre 2008

Page 18: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Tessuto, modello e costi:le variabili dell'abito da sposa

di Laura Bosio

La data è decisa, ormai il matrimonio è cosa certa. Ed ecco che il pensiero della fu-tura sposa corre a quella che è una delle tappe fondamen-tali della preparazione alle nozze: la scelta dell'abito.

Una scelta che andrà fatta accuratamente, prendendo in visione i più piccoli detta-gli. A partire dal tessuto, che è la componente più impor-tante di un abito, e che ne evidenzia la qualità: un bel modello confezionato in un tessuto povero non ne esce certo vincitore.

Se una volta si potevano

fare differenze tra abiti da ce-rimonia da mattino, pomerig-gio, sera, città o campagna, oggi la scelta è più libera e legata al buon gusto (che non impedisce il fatto di osare so-luzioni inusuali).

Tuttavia la scelta di solito può cambiare a seconda del luogo e della stagione, anche per questioni di praticità.

Nel periodo di primavera estate, ovunque si decida di celbrare, sono perfetti tutti i tipi di tessuti in seta: mikado,

taffettà, chif-fon, voile. Il tulle bellissi-mo e da risco-prire. Molto adatti anche vestiti a bu-stier con spal-le rigorosa-mente coper-te in chiesa da veli leggeri della stessa stoffa del ve-stito.

L’importan-za del model-lo sarà invece legata al luo-go della ceri-monia: stra-scichi e chilo-metri di velo per matrimoni in grande stile in città o loca-tion prestigio-se.

Bellissimi abiti di organza e taffettà con gonne a ruota, piccoli top e coprispalle anni 50, invece, sono ideali sia per castelli che per agroturismi, sia in città che in campagna, e sono molto di tendenza.

Per un matrimonio stile campagna d’estate si può ri-correre alla organza plumetis (a piccoli pois colore su colo-re) oppure ai bellissima abiti di garza, lino e sangallo delle nostre nonne con gonne gonfiate da sottogonne, scar-pine di camoscio o tessuto con nastri di raso intrecciati alla caviglia. Ovviamente va bene qualsiasi soluzione: il tono del matrimonio non di-pende dal luogo.

D’inverno o autunno ha poco senso rischiare la pol-monite con stoffe ultralegge-re, e il risultato non sarebbe particolarmente elegante. Tra le sete meglio scegliere quin-di il mikado perché è pesante e si presta bene a essere uti-lizzato per coprispalle, stole, giacchini. Per il resto esisto-no crepe di seta di vario peso con cui confezionare vestiti scivolati, giacche, sciarpe. Per chi non vuole rinunciare alla gonna fluttuante e allo strascico la può abbinare ad un corpino di stoffa doppia o di pizzo di lana e un giacchi-no o coprispalle decisamente più pesante. Sarà perfetto.

Quel che conta è di defini-re un look e poi portarlo avanti senza cedimenti. Se si vuole un abito tradizionale, lo si trova in molti posti. Se in-vece si vuole inventare qual-cosa di diverso, si dovrà poi essere coerenti con la scelta iniziale, e creare un contorno

che la esalti. Importante, oltre al tessu-

to, è anche il modello dell'abi-to, che dovrà essere scelto con cognizione in base alla propria corporatura.

Se la sposa non è molto alta o se la sua figura è abba-stanza sottile, meglio stare attenta ai romantici abiti a campana: tendono a rimpic-ciolire. Le gonne vaporose ed ampie non funzionano se l'al-tezza non è vertiginosa.

Se la sposa addirittura è magrissima, meglio una linea morbida.

Per chi ha invece una linea formosa, il vestito ampio può mascherare le forme un po' troppo rotonde. Una scolla-tura elegante è l'ideale per evidenziare il décolleté. Per mimetizzare i fianchi larghi, puntare invece su un abito stile impero, svasato e taglia-to sotto il seno.

Il vestito va ordinato con tanto anticipo. I negozianti consigliano anche 6 mesi pri-ma. Tre mesi sono il minimo indispensabile per i ritocchi all'abito e le prove (almeno due o tre), per modellare per-fettamente il vestito al pro-prio corpo.

L'abito dovrà essere con-segnato alla sposa un paio di giorni prima della cerimonia, in modo da porter controllare che non ci siano problemi dell'ultimo minuto da risolve-re.

Attenzione, naturalmente, anche ai costi: un vestito da sposa può essere molto co-stoso, e che quindi bisogna prestare molta attenzione al proprio budget. I prezzi van-no dai 450 euro (il minimo assoluto) in sù.

Mediamente un abito bello si aggira torno ai 2000-2200 euro. Velo ed eventuale ac-conciatura esclusi ma con prezzi abbordabili. Scarpe dai 120 euro in su. Solita-

mente è meglio pagare con la carta di credito. Molte carte godono di assicurazioni sull'acquisto, così, se qual-cosa non funziona, si può recuperare il denaro. E' sem-pre bene mettere in preventi-vo il versamento di un depo-sito a caparra, circa il 50% all'ordine.

Questo deve precisare be-ne: taglia, stile, modello, co-lore, eventuali modifiche e personalizzazioni.

L'abito dovrà essere ordinato circa sei mesi prima

La scelta varia in base al luogo e alla stagione

Speciale Sposi18 Venerdì 7 Novembre 2008

Page 19: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Giulia Sapelli

Dopo l'abito, il successivo passaggio è pensare agli invi-tati, ma anche, semplicemen-te, a chi si vuole render parte-cipe dell'evento. E natural-

mente, quindi, alle partecipa-zioni.

Ricevere una partecipazio-ne di matrimonio è sempre una sorpresa gradita, proprio per questo è importante stu-diarle i modo tale da renderle uniche e speciali, in modo che chi le riceve si senta lu-singato dal fatto che l'atten-zione è caduta su di lui.

Le partecipazioni del matri-monio si spediscono circa 20-30 giorni prima della ceri-monia.

In genere è preferibile sce-gliere un cartoncino bianco o color avorio, scritti con un ca-

rattere legibile ed allo stesso tempo bello da vedere.

Le partecipazioni dovranno essere inviate a tutti i parenti, gli amici ed i colleghi e tutti coloro dai quali si è ricevuta una pertecipazione di matri-

monio. E’ sconsigliato inviare partecipazioni a persone che non si vedono ne si sentono da lungo tempo, potrebbe ri-sultare una forzatura ad un reincontro che potrebbe non essere grdito.

Cosa importantissima, me-glio non usare telefono o fax al posto delle partecipazioni, risulterebbe un gesto poco elegante.

La partecipazione di matri-monio invita il destinatario a partecipare solo alla cerimo-nia, mentre sarà necessario un altro invito, allegato alla partecipazione, stampato

sulla stessa carta, scritto con i medesimi caratteri, per invi-tarlo anche al ricevimento.

Subito dopo bisogna pen-sare alle bomboniere, che so-litamente vengono regalate a parenti ed amici a ricordo del matrimonio.

Esse vanno ordinate al-mento tre mesi prima quindi, per individuare il modello e la tipologia ideale, è opportuno con largo anticipo. Attenzio-

ne a calcolare bene il quanti-tativo necessario: meglio qualcuna in più per non la-sciar fuori nessuno. In ogni bomboniera va inserito un cartoncino con il nome degli sposi e la data del matromo-nio.

La scelta va orientata verso tre tipi di bomboniere. Ci so-no quelle a sacchettini, adibi-te a contenere confetti, che

generalmente sono realizzate in tulle e riportano le iniziali degli sposi. Esse vanno rega-late circa due mesi prima ai compagni, colleghi di lavoro, conoscenti e vicini di casa che non sono invitati al rinfre-sco. Ci sono poi quelle sem-plici, che sono quelle che saranno regalate a chi ha par-tecipato al pranzo nuziale e dovranno essere tutte uguali. Possono essere distribuite

dagli sposi a fine ricevimento, regalandone una per ogni nu-cleo famigliare o coppia di fi-danzati.

Per i testimoni invece abi-tudine scegliere un regalo più importante. Va bene qualsiasi oggetto scelto con cura nei negozio specializzati, purchè sia di buon gusto.

Tenendo presente che le bomboniere rappresentano

Amref la quota riservata all’acquisto delle bomboniere si potrà condividere un mo-mento unico non solo con i propri cari, ma anche con chi soffre in Africa.

Se invece non si ha voglia di spendere soldi per l’acqui-sto delle bomboniere o se si preferisce qualcosa di più creativo e personalizzato, è sempre possibile scegliere la

strada del fai da te. Dà sicu-ramente tante soddisfazioni: il semplice fatto che si stanno confezionando le bombonie-re del proprio matrimonio è un’emozione impagabile. Per quanto bello, però, anche il fai da te ha i suoi aspetti “an-tipatici”: si tratta infatti di un lavoro che richiede tanto tempo e soprattutto tanta pa-zienza.

un piccolo e simbolico ricor-do del proprio matrimonio che si dona a tutti gli invitati, esse possono essere trasfor-mate in una sorta di “doppio regalo”. Donando agli invitati delle bomboniere solidali si può fare allo stesso tempo un regalo gradito ed un gesto d’altruismo.

Scegliere le bomboniere solidali significa aiutare chi ha

bisogno rendendo il proprio matrimonio un vero e proprio gesto d’amore.

Ad esempio Emergency svolge un’attività di volonta-riato volta a curare e sostene-re i popoli afflitti dalle guerre. Acquistando le bomboniere solidali di Emergency si con-tribuisce a costruire ospedali in tutto il Mondo.

Scegliendo di devolvere ad

Partecipazioni e bomboniere:in che modo organizzarsi

A volte può esserecomodo ricorrere

al fai da te

Speciale Sposi 19Venerdì 7 Novembre 2008

Una scelta altruista: le bomboniere solidali

Le bomboniere vanno ordinate almeno tre mesi prima

Meglio ordinarne sempre qualcuna in più

Page 20: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Immagini: il ricordo indelebiledel giorno del matrimonio

di Giulia Sapelli

Se l'ansia degli sposi, in vista del matrimonio, tende a concentrarsi sull'immedia-tezza dell'evento, non biso-gna però dimenticare che il ricordo è altrettanto impor-tante. Dunque è bene pensa-re a come "fissare" in modo indelebile i momenti fonda-mentali per una coppia.

Perché il matrimonio pos-sa costituire, nel “baule dei ricordi” un evento davvero unico ed indimenticabile, si richiede sicuramente, l’abilità e l’esperienza di bravi foto-grafi professionisti che, con grande maestria ed arte del mestiere, sapranno certa-

mente, immortalare “in uno scatto” atmosfere uniche ed immortali sentimenti, ferman-do il tempo e la magia della luce in tanti “piccoli quadra-tini di carta”, accompagnan-do in tal modo, la memoria di questo giorno fantastico e rendendolo indelebile e bril-lante per sempre.

Consapevoli quindi dell’im-portanza innegabile di un

buon servizio fotografico che sappia trasferire anche ai po-steri la gioia e la serenità di una giornata veramente uni-ca ed irrepetibile, è necessa-rio premettere che, non sem-pre la scelta del fotografo professionista cui affidare le

foto del proprio matrimonio, risulta un’impresa facile, e tanto meno, la relativa “scre-matura” della rosa dei possi-bili candidati, potrebbe rive-larsi, una scelta da preten-dersi, come si sul dire, a cuor leggero!

E' fondamentale contatta-re con un certo anticipo (al-meno 3 mesi prima della data fissata per le nozze) diversi

professionisti del settore chiedendo loro di visualizza-re i relativi book fotografici di riferimento (ossia, la raccolta dei lavori precedentemente eseguiti); in questo modo, è possibile farsi subito un’idea ben precisa tanto dello stile

quanto, dell’abilità del loro mestiere, alfine anche di comprendere meglio cosa si desideri ottenere.

Bisogna inoltre non trascu-rare (nella scelta del profes-sionista), un fattore di non poco conto relativo alla fa-coltà di eseguire gli scatti d’autore nei luoghi sacri della chiesa in cui verrà officiata la cerimonia nuziale, verifican-do quindi il possesso di un tesserino per la realizzazione di tali servizi all’interno delle chiese conseguiti soltanto da quei professionisti che ab-biano frequentato uno speci-fico corso di celebrazione li-turgica del vicariato.

Alla luce di queste prime

valutazioni di scelta, occorre tener presente sicuramente l’importanza di fattore essen-ziale inerente lo stile della fo-tografia.

Con il cambiamento dei tempi, anche lo stile fotogra-fico tende a rinnovarsi conti-

nuamente proponendo, di volta in volta, soluzioni tecni-che ed espressive sempre più originali ed interessanti. Non esistendo quindi un mo-do unico e standardizzato per suggellare i momenti clou di un giorno tanto importan-te, diremo subito che, sull’ar-gomento inerente lo stile del servizio fotografico matrimo-niale, esistono diverse scuole di pensiero, più tecniche e differenti approcci professio-nali. Il primo e più classico è il consueto album fotografico che, privilegiando immagini curate e studiate, richiede le classiche pose di rito cui moltissime coppie, ancora oggi, inguaribilmente amanti

della tradizione, non riescono a rinunciare. Il reportage di tipo fotogiornalistico, uno sti-le moderno che ha il pregio di cogliere in modo del tutto ca-suale i sorrisi, gli abbracci, la felicità corale degli ospiti, la felicità incontenibile degli sposi attorniati dalle persone più care, è invece un'idea più innovativa. Questo stile, ac-centua l’attualità del momen-to interpretando il matrimonio come se fosse un “evento di cronaca mondana”. Predilige la più totale naturalezza espressiva evitando accura-tamente le classiche e talvol-ta desuete “pose plastiche” dei più tradizionali album di nozze, anche a discapito del-

la perfezione del dettaglio. C'è infine il servizio foto-

grafico (e video) in puro stile “fashion”: Questo stile foto-grafico coglie i soggetti inse-riti in contesti a volte insoliti, ponendo l’accento soprat-tutto sull’azione e sullo sce-nario che fa da sfondo, valo-rizzando al massimo ogni in-quadratura e sfruttando il più possibile la luce ambientale negli spazi aperti e il contesto architettonico degli spazi chiusi; in questo contesto particolare, il fotografo cerca di creare situazioni dove gli sposi abbiano la possibilità di ricoprire il ruolo di protagoni-sti come se si trovassero in vero set cinematografico.

Il fotografo dovrà studiare i luoghi della festa

Scatti per ricordare il giorno più bello

Speciale Sposi20 Venerdì 7 Novembre 2008

Sono numerosissimele possibili scelte

sullo stile del servizio

Page 21: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Una cura speciale nell’or-ganizzazione del matrimonio contempla sicuramente, tra le altre cose, la meticolosa scelta di un adeguato ac-compagnamento musicale in grado di creare, immerso nel-la magica atmosfera dell’am-biente circostante, quella giusta sinfonia di note che possa degnamente costituire la colonna sonora del vostro grande amore, gioiosamente coronato nell’armonica cele-brazione del rito nuziale.

Attualmente, l’importanza della musica è, non a caso, ampiamente riconosciuta al punto che, spesso, ci si ac-corge di quanto sia fonda-mentale proprio quando non è prevista.

Durante i preparativi delle nozze tuttavia, potrebbe ca-pitare che, presi da mille altre cose da organizzare, non ci si pensi per niente (affidandosi al caso) oppure, che, al con-trario, si dedichi anima e cor-po alla cura dei minimi parti-

colari perdendo, evidente-mente in quest’ultimo caso, in termini di spontaneità e na-turalezza. A questo proposito una soluzione intermedia possa risultare la più adatta, vale a dire: è senz’altro op-portuno scegliere con cura e attenzione i generi musicali

ed i relativi brani che più piacciono e che più rap-presentino la coppia.

C’è poi da a g g i u n g e r e che, l’intratte-nimento ed il coinvolgimen-to dei propri ospiti durante la cerimonia si rende attual-mente possi-bile attraverso la scelta di di-verse soluzio-ni. Infatti, oltre alla musica dal vivo che ac-compagna di solito l’evento e che si presta

ad essere l’immancabile cor-nice dei momenti più belli dell’intera giornata, è possi-bile anche richiedere, presso le agenzie di spettacolo spe-cializzate, l’intervento di atto-ri di teatro in costume che declamino poesie agli ospiti

e agli sposi nonchè, cabaret-tisti, mimi, prestigiatori che con gran spirito proporranno divertenti giochi di microma-gia ai tavoli cercando di coin-volgere i presenti rendendoli partecipi e attivi nella gestio-ne della loro stessa perfor-mance; e ancora, comici, danzatori che sapranno dedi-carsi, abilmente, alla realizza-zione professionale di molti altri spettacoli d’ogni gene-re.

L’animazione quindi, potrà accompagnare ogni fase del matrimonio rendendolo più gioioso agli sposi stessi co-me ai loro ospiti. Tra le ultime novità del settore, è possibile segnalare ancora l’animazio-ne speciale per i bambini, che ha il vantaggio di riserva-re loro un esperto animatore, in grado di intrattenerli per tutta la durata del ricevimen-to, con giochi ed attività più adatti a loro (simpatica l’idea di un animatore in costume, oppure, di mago o un clown). E ancora, notevole interesse desta anche la possibilità di allestire fuochi d’artificio classici “per esterni” (poten-do disporre di ampio spazio il luogo scelto per il ricevimen-to o, magari di una bella spiaggetta privata per creare il magico effetto dei fuochi pirotecnici che si specchino sul sottofondo del mare) o anche, “per interni”: cascate

di palloncini magari, da far volare in cielo al momento del brindisi finale, coriandoli e stelline colorate, colombi svolazzanti e mille altre idee ancora!

Il mondo dell’animazione è veramente sconfinato… ba-sta sapersi affidare ad orga-nizzazioni serie e professio-nali.

Gli accordi con i professio-

mente è, quella di accordarsi preventivamente con l’agen-zia che si deciderà di contat-tare, con il complesso musi-cale o con il singolo musicista per il disbrigo burocratico delle pratiche di autorizzazio-ne (Siae) che, lo ricordiamo, prevedono una quota stan-dard da pagare per la tutela del “diritto d’autore” (Legge n. 633/1941 ) che, prescinde-rà dal prezzo concordato per animazione e/o musica qua-lora, come quasi sempre ac-cade, i musicisti si cimente-ranno nella ri-proposizione di brani musicali di cui non sono i diretti autori.

Resta di tutta evidenza quindi che la melodia della musica, accompagnando dolcemente l’intera giornata del matrimonio, si palesa quale elemento fondamenta-le nella scansione armonica sia dei vari momenti imme-diatamente precedenti alle nozze (addio al celibato, se-renata romantica), sia ovvia-mente, di tutti quelli più stret-tamente celebrativi: cerimo-nia, banchetto, intratteni-mento.

Tra le tante cose conviene fare una determinazione pre-ventiva di un preciso “pro-gramma musicale” che com-prenderà i diversi brani pre-scelti al fine di costituire un insieme unitario, una sorta di “colonna sonora” su misura per la coppia, che sia natural-mente coerente con il tipo di matrimonio, con lo stile degli sposi e anche con le caratte-ristiche dei luoghi in cui si svolgeranno cerimonia e ri-cevimento, tenendo inoltre di dovuto conto che, perché tutto possa corrispondere ai Vostri desideri, è necessario premunirsi contattando gli esperti artisti di settore con almeno 2 mesi di anticipo.

nisti di settore dovranno prendersi in base al tipo ed alla durata dello spettacolo, al numero, l’età e la tipologia di ospiti partecipanti da in-trattenere, alla convention che li ospiterà, alla possibilità di poter montare all’occor-renza, un palco o un impianto audio/luci adeguato.

Un’ultima cosa importante da non dimenticare assoluta-

Una colonna sonoraper le nozze più belle

L'accompagnamento musicale adeguato

per creare l'atmosfera

Speciale Sposi 21Venerdì 7 Novembre 2008

E' sempre opportuno uno spazio per i musicisti

Spesso è gradito un intrattenimento

Page 22: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

La Fiera di Novembre: Vescovatotra gastronomia e cultura

di Andrea Pighi

Per Vescovato, di cui Sant'Omobono è patrono, insieme a Cremona, la com-memorazione è occasione per dare il via alla tradiziona-le Fiera di Novembre, che per l'edizione 2008 prevede una nutrita serie di iniziative.

A partire, sabato 8, dall'evento che prende il no-me da un noto detto cremo-nese «Per San Muboon toti i stras i seent de boon», che sta a significare che nel gior-no di Sant'Omobono, tradi-

zionalmente molto freddo, qualsiasi straccio va bene per riscaldarsi. Tale serata prevede la lettura di poesie, brani e canti popolari dedi-

cati ai santi patroni, curata dal gruppo dialettale «El Zach». Un vero e proprio tuf-fo nel passato e nella più ra-dicata tradizione popolare,

fatta di detti e proverbi, tutti rigorosamente in dialetto.

La serata sarà accompa-gnata da una mostra di libri novità della sezione locale,

curata dalla biblioteca co-munale.

Giornata clou della mani-festazione sarà domenica 9, che vedrà la dislocazione di bancarelle, in un vero e pro-prio mercatino, accanto alle giostre del luna park, per la gioia dei più piccoli. Non mancherà ampio spazio alla cultura, con una serie di mo-stre.

Adis Badracchi esporrà le proprie opere pittoriche nell'atrio del Comune, dalle 10 alle 18. il fotoclub L'Im-magine organizzerà invece una mostra fotografica sul tema «Tutto b/n», presso l'ex cinema. Infine presso l'ora-torio la Roca, la parrocchia di Vescovato organizzerà una mostra di presepi artigianali ed etnici. Sempre in ambito culturale, la biblioteca reste-rà aperta in via straordinaria dalle 15.30 alle 18.30, sem-pre in prosecuzione dell'esposizione di libri.

Non mancherà, natural-mente, l'ormai immancabile pesca di beneficienza, sem-pre nella rocca. Spazio, quin-di, al divertimento, con la castagnata prevista in piazza Roma, in compagnia del co-ro popolare di Pescarolo, che allieterà la giornata con canti.

Ma la festa non finisce qui. si prosegue infatti lunedì 10, anche se in posizione “de-centrata”. Infatti dalle 17 alle

19 il comune di Vescovato prenderà parte allo stand della Strada del Gusto, pres-so la manifestazione «Il Bon-Tà», a Ca' de Somenzi. Sarà questa l'occasione di far co-noscere i prodotti tipici del

paese, tramite assaggi pre-parati ad hoc. La festa si concluderà nel giorno di Sant'Omobono, giovedì 13, con un'altra apertura straor-dinaria della biblioteca, dalle 10 alle 12, e con la degusta-

zione di vino novello e altri prodotti gastronomici, con il sussidio dei bar locali.

Un'iniziativa curata dalla Pro Loco, che vuole promuo-vere il più possibile le speci-ficità territoriali.

Mostre fotografiche e di pittura, musica

e momenti gastronomici

Speciale Sant'Omobono22 Venerdì 7 Novembre 2008

• Sabato 8 novembre (ore 21 in Auditorium)- «per san muboon toti i stras i seent de boon» Letture di poesie, brani e canti popolari sui santi patroni - A cura del gruppo dia-lettale “El Zach”. (Con mostra libri novità della sezione lo-cale a cura della biblioteca).

• Domenica 9 novembre - Bancarelle e luna park- Mostra di pittura con Adis Badaracchi - In atrio del Comune dalle 10 alle 18 circa.- Mostra fotografica «Tutto b/n» - A cura del fotoclub l’immagine presso ex cinema;- Mostra di presepi artigianali ed etnici Presso l’oratorio la rocca a cura della parrocchia, dal 9 al 16/11;- Pesca di beneficenza in Rocca;- Apertura straordinaria biblioteca - dalle 15:30 alle 18:30. (Con mostra libri novità della sezione locale e in dialetto).- Castagnata in piazza roma - a cura di Pro Loco. (Con il coro popolare di pescarolo).

• Lunedi’ 10 novembre - Dalle 17 alle 19 partecipazione del comune allo stand Strada del Gusto presso la manifestazione «Il Bontà», con offerta di assaggio prodotti tipici di Ve-scovato.

• Giovedi’ 13 novembre - Apertura straordinaria biblioteca dalle 10 alle 12 (con mostra libri novità della sezione locale e in dialetto).- Degustazione di vino novello e prodotti gastronomici con il sussidio dei bar loca-li a cura di Pro-Loco.

Il Programma

Una foto storica della Rocca Gonzaghesca di Vescovato

In mostra ci saranno anche presepi etnici

Page 23: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Omobono, una vitatra storia e leggendaOltre a essere patrono di Cremona e Vescovato, Omo-bono Tucenghi è protettore di mercanti, lavoratori tessili e sarti. Egli stesso, infatti, fu commerciante di stoffe sti-matissimo in città. Era abile

negli affari e ricco. Oltretutto viveva solo con la moglie, senza figli. Ma il de-naro - nella sua concezione della ricchezza, vista non fine a se stessa - era per i poveri. La sua azione lo portò ad es-

sere un testimone autorevole in tempi di conflitto tra Co-muni e Impero (Cremona era con l'imperatore). Quando morì d'improvviso, il 13 novembre del 1197, du-rante la Messa, subito si dif-fuse la fama di santità. Inno-cenzo III lo elevò agli altari già due anni dopo. Riposa nel duomo di Cremona.Condusse una vita tra le mercature, l'impegno politi-co e l'aiuto dei poveri. Ben presto divenne un cittadino molto popolare e amato. Omobono Tucenghi, fu un uomo che, senza privilegi di nascita o prestigio di funzio-ni, divenne una figura quasi leggendaria per la levatura e bontà dello spirito. Omobo-no e la moglie vissero sem-pre soli accumulando ingen-ti patrimoni che il commercio portò loro, in quest’epoca di vitalità straordinaria e turbo-lenta in tante città italiane passarono all’autogoverno.Ma nel pensiero di questi co-niugi, e soprattutto nel loro comportamento, vi era una nobiltà d'animo che li porta-va a usare il denaro guada-gnato col commercio, per atti di carità. Non tramandò scritti e nemmeno discorsi, ma attraverso la tradizione orale ci giunge la sua chiara concezione circa il denaro che guadagnava: su di esso avevano precisi diritti i pove-

ri. Le monete erano mezzi d’intervento per il soccorso alla miseria.In tempi di rissa continua nelle città e fra le città (Cre-mona, nel conflitto tra Co-muni e Impero, era schierata dalla parte imperiale) si ricor-se alla sua autorità per argi-nare la violenza. Omobono era pronto al ser-vizio fraterno anche così: con la parola contribuisce a ren-dere più vivibile la città, con la parola inerme ma autore-vole, perché è lo specchio di una vita grande.Con la sua improvvisa morte tutta la città subì un forte scossone. Da subito si spar-se una voce insistente: co-minciavano a diffondersi no-tizie di veri miracoli da lui attuati. Altrettanto rapida-mente iniziarono pellegrinag-gi alla sua tomba, che con-vinsero addirittura il vescovo Sicardo e una rappresentan-za cittadina a rivolgersi a pa-pa Innocenzo III. E questi canonizzò Omobono già il 13 gennaio 1199, a meno di due anni dalla morte. Un santo laico, un santo imprenditore, un commerciante.Venne proclamato patrono cittadino dal Consiglio gene-rale di Cremona nel 1643. Sant’Omobono è venerato anche come protettore dei mercanti e dei sarti. Il suo corpo è tuttora custodito

nella cripta della cattedrale di Cremona.Ma qual'è la storia che cir-conda questo sant'uomo?Secondo una leggenda, si narra che Omobono moltipli-casse i beni che dava ai po-veri, e che sembravano non esaurirsi mai. E' infatti noto il detto "avere la borsa di sant'Omobono", ossia un flusso continuo di denaro. Ecco perché la sua morte, avvenuta nel momento in cui dall’altare s’intonava il Glo-ria, ha scosso tutta la città. Non solo. Si sparse così una voce insistente: mastro Omobono fa miracoli! Cominciarono i pellegrinaggi

alla sua tomba. Per questo il vescovo Sicardo e una rap-presentanza cittadina si ri-volsero a papa Innocenzo III. E questi canonizza Omobo-no già il 13 gennaio 1199, a meno di due anni dalla mor-te. Un santo laico, un santo imprenditore, un commer-ciante del ramo tessile posto sugli altari già ottocento anni fa. Proclamato patrono citta-dino dal Consiglio generale di Cremona nel 1643, sant’Omobono è venerato anche come protettore dei mercanti e dei sarti. Il suo corpo si conserva in una cripta della cattedrale di Cre-mona.

Il patrono di Vescovatoe Cremona venne santificatoa meno di 2 anni dalla morte

Sant'Omobono in una raffigurazione d'epoca

Una leggenda ruota attorno alla storia del santo

Speciale Sant'Omobono 23Venerdì 7 Novembre 2008

Page 24: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

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Page 25: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

In questo periodo potreste pro-vare a pianificare qualcosa, ma non è detto che vi lasceranno il dovuto spazio per agire come vorreste.

Nei prossimi giorni fareste bene a concedere il beneficio del dubbio alle persone che non conoscete e che non potete rimproverare per piccole sciocchezze.

Verrete messi alla prova dalla for-tuna. Infatti ci saranno più occa-sioni in cui potreste cogliere al volo delle occasioni, ma sta solo a voi reagire nel modo giusto.

Accettate che alcune situazioni abbiano preso il loro corso. Non dovete necessariamente fossiliz-zarvi su queste per trovare il vo-stro equilibrio e la vostra pace!

Usate la vostra forza per cercare di cambiare qualcosa all'interno dell'assetto familiare o professio-nale. Verrete apprezzati soprat-tutto per la vostra sincerità.

Voi avete il potere di portare mol-ta gioia nella vita delle persone che frequentate, sia per la vostra sincerità, che per la vostra inge-nuità, che per la vostra allegria.

Anche se il romanticismo esaspe-rato vi infastidisce, cercate di la-sciar sfogare chi ne ha molto bi-sogno e vuole ostinatamente continuare a crederci.

Cercate di mettere la vostra fami-glia al primo posto poiché conta-no su di voi e sulla vostra capaci-tà di risolvere qualsiasi situazione con molto temperamento.

Avete bisogno di sfogarvi con una persona che vicina, poiché si stanno alternando tutta una serie di situazioni che difficilmente sa-prete gestire senza un aiuto.

Nei prossimi giorni potrebbero crearsi le condizioni giuste e ne-cessarie per prendere in conside-razioni mutui, finanziamenti o operazioni bancarie.

Se state cercando un modo per trasformare la giornata, in una grande giornata, cercate di coin-volgere quanta più gente possibi-le nei vostri progetti.

C'è probabilmente una persona che è sentimentalmente coinvolta da voi, molto più di quanto avre-ste immaginato e che non perde occasione per dimostrarvelo.

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• Borgo Loreto: (via Ceccopieri): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale nell'ambito della riqualificazione di Borgo Loreto (Fine lavori: 20 dicembre).

• Zona Incrociatello (via Valtoce, via Valsabbia): Ristrutturazione della rete di distribuzione di energia elettrica e illuminazione pubblica (Durata lavori: diversi mesi).

• Via Acquaviva: cantiere per la posa della nuova tubazione del gas metano (Fine lavori: 20 dicembre).

• Via Piave, via Zara, via Ronchi: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 30 novembre).

• Vicolo delle Rose: cantiere per il rifacimento dei sottoservizi (fognature, servizio elettrico, servizio gas e acquedotto) e della sede stradale (Fine lavori: 30 novembre).

• Zona piazza Somenzi (via Boccoli): ristrutturazione degli allacci alla rete del gas e dell'acquedotto, rifacimento marciapiedi (Fine lavori: 20 dicembre).

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Taccuino 25Venerdì 7 novembre 2008

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Page 26: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Silvia Galli

eppe Arena ed Elio Conzadori - già artefici del successo riscos-so, da tre anni a questa parte, del

«Festival di Mezza Estate» - tornano a firmare il cartello-ne artistico del teatro «Vincenzo Bellini» di Casalbuttano, caratterizza-to, sia da un programma di spettacoli di forte impegno e improntati alla “classicità” sia da esibizioni contraddi-stinte da un registro più leg-gero e un poco più disimpe-gnato, che “strizzano l’oc-chio” alla commedia e al divertimento intelligente.

Quello della stagione arti-stica 2008/09, è un calenda-rio leggermente più breve rispetto agli anni scorsi (dieci, infatti, sono gli appun-tamenti scelti), con perfor-mance di qualità interpretate

da alcuni dei più noti espo-nenti dell’ambito artistico italiano.

«L’obiettivo» come rileva-no insieme Arena e Conzadori «è quello di raf-forzare una volta ancora la propria collaborazione rin-novando lo spirito, la preci-sa “filosofia” che sta alla base anche del “Festival di Mezza Estate”: proporre, cioè, spettacoli di spessore senza mai, tuttavia, manca-re di incentivare gli spettato-ri con un ampio “ventaglio” di offerte che favoriscano la frequentazione, l’affluenza degli spazi teatrali oltreché la voglia di socializzare e di vivere intensamente la “magia”, l’emozione del tea-tro».

Dalla soluzione quest’an-no adottata scaturisce, così, un cartellone che si articola in un arco temporale di ben cinque mesi - da novembre a marzo - in cui trovano spazio personaggi di chiara fama tanto amati dal pubbli-co, destinato a suscitarne il più vivo interesse.

Novità di quest’anno è la collaborazione tra il teatro «Filodrammatici» di Cremona

e il teatro «Vincenzo Bellini», che daranno vita all’inedita rassegna «Quando la Storia è di scena», una serie di spettacoli in cui alcuni fatti

ed episodi della storia moderna vengono trasposti sul palcoscenico e poi rac-contati, rivisitati e analizzati da giornalisti e personaggi di cultura impegnati nell’esposizione dei momen-ti maggiormente significativi legati alle esperienze vissu-te dal Paese.

La stagione artistica del teatro Bellini prenderà il via il prossimo 29 novembre, con «Il viaggio di Nicola Calipari», scritto e interpre-tato da Fabrizio Coniglio. Lo spettacolo ripercorre con Alessia Giuliani il viaggio tragico che ha portato all’uc-cisione di Nicola Calipari: dal racconto del rapimento di Giuliana Sgrena (parteci-pe dell’opera) all’incontro con Calipari e il viaggio verso l’aeroporto, lo spetta-colo si presenta come un testo coraggioso, realizzato utilizzando documenti autentici come il diario di prigionia di Giuliana Sgrena, le frasi e i commenti origina-li di Nicola Calipari, il rap-porto ufficiale sulle dinami-che dell’incidente.

La commedia, l’ironia popolare e sempre attuale

di Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni è il tema dominan-te dello spettacolo in cartel-lone il 5 dicembre, «Una coppia infedele», una miscellanea di testi e di can-zoni (la coppia di artisti è accompagnata dal com-plesso musicale dei Goodfellas) che porta - o meglio riporta - alla ribalta, in uno spettacolo di nuova produzione, uno dei nuclei storici del contesto teatrale e televisivo italiano, reduci dal recente successo otte-nuto in alcuni dei teatri più celebri di Milano e di tutta Italia. La storia contempora-nea ritorna prepotentemen-te ne «Formidabili quegli anni» (in cartellone il 17 gen-naio), uno spettacolo scritto da Mario Capanna che pre-senta l’ottimo Giulio Casale nel ruolo di interprete.

Il 31 gennaio già si antici-pa come una delle date più indicative dell’intera stagio-ne, poiché deputata a tribu-tare un doveroso omaggio a uno degli interpreti più apprezzati - e più sfortunati - della musica leggera italia-na: Luigi Tenco.

La fama del cantautore, morto giovanissimo nel 1967 in circostanze ancora non del tutto chiare, farà da filo conduttore in un’opera scrit-ta dallo scrittore e volto tele-visivo Carlo Lucarelli ne «Tenco a tempo di tango», un delizioso spettacolo affi-dato all’interpretazione di Adolfo Margiotta e Mascia Foschi che ripresenteranno, con sfumature inedite, alcu-ni dei brani più conosciuti dell’artista in un’esibizione in cui la struggente, sensua-le eleganza del tango ani-merà una serata dall’intenso significato.

«Sotto paga, non si paga!» (in scena il 20 febbraio pros-simo) oltre che guardare alle difficoltà economiche in cui, a tutt’oggi, versa il Paese presenta in un’unica solu-zione artisti di valore, fra i più amati: Dario Fo (a lui si deve la stesura di un testo quanto mai brillante e intelli-

gentemente polemico e acuto), Marina Massironi e Antonio Catania, apprezza-ti più volte al cinema (li ricor-diamo al fianco di Aldo, Giovanni e Giacomo) e con-vincenti protagonisti di un’opera divertente che non manca di mostrare, attraver-so una convincente “vis polemica”, vizi e virtù tipica-mente italiane.

Classicità ed eleganza sono, invece, le realtà carat-terizzanti «Vestire gli ignudi» (8 marzo), testo di Luigi Pirandello fra i più fortunati e frequentati che porta negli spazi del teatro «Vincenzo Bellini» Vanessa Gravina, applaudita interprete di un testo raffinato.

Un altro volto femminile fra i più noti - Paola Quattrini, per l’occasione affiancata dall’attore Ray Lovelock - è, invece, l’inter-prete de «I ponti di Madison County» (22 marzo), tratto dall’opera omonima di Robert James Waller e nell’occasione proposta dal regista Lorenzo Salveti.

Sensualità e ironia sono le realtà che caratterizzeran-no «Sexy Slalom» (29 marzo), una commedia di straordinario interesse che vede la regia di Beppe Arena, il quale firma così l’epilogo della stagione arti-stica 2008/09.

Il cartellone si completa, poi, con altri due spettacoli volti a celebrare le festività natalizie e la «Giornata della memoria». Il primo (in pro-gramma il 20 dicembre, presso la chiesa parrocchia-le) è il concerto che assiste-rà all’esibizione del Coro Polifonico cremonese sotto la direzione del maestro Federico Mantovani, men-tre il 23 gennaio lo spettaco-lo «Anne Frank» offrirà una lettura, con immagini e musica ideata e condotta da Laura Mantovi, in cui si celebrerà una delle tragedie umane più terribili che la storia recente abbia mai vis-suto qual è quello della Shoah.

Primo appuntamento il 29 novembre con «Il viaggio di Nicola Calipari»

Stagione teatrale del Bellinitra classicità e disimpegno

La storia dell’uomo, pur essendo spesso caratteriz-zata da episodi drammatici (e talvolta perfino violenti), ha sempre rappresentato un motivo di forte interesse per studiosi, personaggi di cultura e per chi, assai più semplicemente, ha sempre vissuto le dinamiche stori-che con particolare atten-zione e vivo attaccamento.

Grazie alla collaborazio-ne tra il teatro «Vincenzo Bellini» di Casalbuttano e il teatro «Filodrammatici» di Cremona è stata possibile la realizzazione, per la sta-gione artistica 2008/09, de «Quando la Storia è di scena», un’appassionante rassegna teatrale congiun-ta che vedrà alternarsi alcuni dei nomi più accla-mati dell’ambito artistico e culturale italiano. Vari sono gli argomenti che l’iniziativa si prefigge di proporre e di sviluppare (si va da una tematica di bruciante attua-lità qual è quella del turi-smo sessuale legata allo spettacolo «Bambini a don-dolo» fino ad arrivare, con la recita intitolata «Aldo Moro, una tragedia italia-na», alla riproposizione degli anni Settanta, i cosid-detti «Anni di piombo», che videro l’Italia insanguinata dai delitti commessi dalle Brigate Rosse), tutti legati a una tematica sociale o, comunque, che interessa la storia nazionale.

Sono interpreti di gran-de, grandissimo spessore quelli che faranno tappa, di qui ai prossimi mesi, sul palcoscenico del «Bellini” e del «Filodrammatici»: pen-siamo a figure come don Fortunato Di Noto (a Cremona fra qualche setti-mana appena), Oliviero Beha (estensore e prota-gonista di un’opera, «Italiopoli», affidata alla regia del cremonese Beppe Arena) oppure a Paolo Bonacelli, che nel già cita-to spettacolo «Aldo Moro, una tragedia italiana» (per

la regia di Giorgio Ferrara) rivisiterà un episodio di sangue che, giusto trent’an-ni fa, scosse le coscienze di un Paese intero. Più che una “semplice” rassegna teatrale, dunque, “Quando la storia è di scena” - la stagione, coordinata dai direttori artistici Beppe Arena ed Elio Conzadori, è organizzata dall’Ufficio per le attività Istituzionali e pro-mozionali della presidenza del consiglio comunale di Cremona in collaborazione con l’assessorato alle poli-tiche giovanili, la presiden-za del consiglio provinciale di Cremona, Kiwanis Club Cremona e la Società Filodrammatica cremonese - è un’occasione di con-fronto, d’interazione fra gli artisti e il pubblico, chiama-ti a riflettere sui risvolti determinanti legati alla nazione, qui raccontati ed esaminati nel merito con professionalità e verosimi-glianza.

Due sono le finalità che la rassegna s’impegna a perseguire. Se, infatti, da una parte l’occasione è ancora quella di recarsi a teatro con la precisa volon-tà di farsi partecipi di spet-tacoli di alta qualità e di straordinario interesse e significato, dall’altra vi è un fine didattico che sottende all’iniziativa. Ogni spetta-colo inserito nel cartellone, infatti, prevede un incontro mattutino con gli studenti delle scuole superiori, rea-lizzato con uno degli inter-preti presso gli spazi del Teatro «Filodrammatici». L’interscambio di idee e di opinioni, il confronto diretto fra gli autori e i giovani spettatori simboleggia l’unicità, l’originalità dell’ambizioso progetto, che vuole raccontare la Storia attraverso le vicende di tutti quei personaggi che ne hanno scritto, di volta in volta, le pagine più impor-tanti grazie al loro bagaglio di umanità e d’esperienza.

TEATRO FILO

La storia dell'uomoin una rassegnaSaranno presenti personaggi di spicco

B

Cochi e Renato in "Una coppia infedele"

Il programma• MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2008 – ORE 21«Bambini a dondolo»favola senza bambini di e con Giulio Cavallicon la partecipazione di Maria Rosa Dominici, Don Fortunato Di Noto, Gianluca Prisco e Pietro Orsatti.Musiche al piano di Davide SavarèScene di Marco Mozzato• GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2008 – ORE 11«Maria Rosa Dominici racconta»con Intervita Onlus• MARTEDÌ 13 GENNAIO 2009- ORE 21«Italiopoli»di e con Oliviero Beha - regia di Beppe Arena- ORE 11«Oliviero Beha racconta»• GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO 2009- ORE 21«Aldo Moro, una tragedia italiana»di Corrado Augias e Vladimiro Polchi - con Paolo Bo-nacelli e Lorenzo Amato - Regia di Giorgio Ferrara.- ORE 11«Paolo Bonacelli racconta»

&Cultura Spettacoli trovi anche da:

piazza del Comune, 2Bar Portici

trovi anche da:

piazza della VittoriaMacelleria Ruggeri

"Formidamili quegli anni" di Mario Capanna e Giulio Casale

Page 27: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

SFOGLIANDOa cura di Edizione Nuovi Autori

«Il peso delle parole»Valentina e Saman-

tha sono le protagoni-ste di queste pagine: amiche fin dagli anni dell’adolescenza sono legate da un rapporto profondo, ricco di pro-messe e di ricordi.

L’autrice del libro «Il peso delle parole», An-gela Azzoni, riesce nel difficile tentativo di or-dire una trama fitta di eventi e personaggi che di primo impatto

paiono avere poco o nulla a che fare gli uni con gli altri. Sapientemente, pagina dopo pagina, i desti-ni degli attori primari e delle comparse si intrec-ciano, per sortire nell’unica conclusione accetta-bile: il fato sempre sorprendente e inspiegabile stravolge la vita degli individui, ne determina ve-loci e radicali cambiamenti, ma resta fermo il fat-to che le parole amore e amicizia hanno e avranno sempre un dolce e profondo peso.

Angela Azzoni è nata a Mantova. Ha vissuto in Francia alcuni anni, ora vive a Monaco di Baviera dove i suoi bambini frequentano la scuola euro-pea. Educatrice, ha insegnato nelle scuole ele-mentari.

LO SPAZIO DELL’ARTE

di Silvia Galli

n altro antico strumento è entrato a far parte della or-mai famosa C o l l e z i o n e

«Gli Archi di Palazzo Co-munale» che, con questo nuovo arrivo, ospita ora 12 pezzi (10 violini, una viola e un violoncello).

Una collezione che at-trae migliaia di turisti, che fermano in città per anda-re a visitare una sala che è un vero e proprio gioiello, sia per la cultura che tra-smette sia per il valore de-gli oggetti che vi sono contenuti.

Il nuovo arrivato è un violino di Francesco Rug-

geri del 1675, concesso in comodato gratuito al Co-mune di Cremona dal pro-prietario che, per ragioni di riservatezza, vuol rimane-re anonimo.

Il violino è giudicato da-gli esperti di pregevolissi-ma fattura e di notevole valore artistico e va così ad arricchire la prestigiosa collezione di Palazzo Co-munale che custodisce strumenti di valore inesti-mabile e rappresentativi della grande liuteria cre-monese. Questo violino, il 27 orrobre 1937, in occa-sione del Bicentenario Stradivariano svoltosi a Cremona, venne sottopo-sto all'esame di una com-missione internazionale (composta da Fridolin

Hamma, Simone Fernan-do Sacconi, Leandro Bi-siach senior, Mario Corti, Ignazio Caporali, Paolo Deschamp, Max Moller) che ne attestò l'autenticità e definì il violino di France-sco Ruggeri, detto il «Per» (1645-1730), come un bel-lissimo esemplare.

Vi è quindi un ulteriore certificato di autenticità compilato da John e Ar-thur Bear del 24 marzo 2006. Lo strumento viene così descritto: «fondo in due pezzi con marezzatu-ra stretta corrente orizzon-talmente, di taglio tangen-ziale sul lato degli acuti, con aletta riportata sul lo-bo inferiore. Le fasce sono di legno corrispondente; il riccio più semplice, la ta-

vola di abete rosso in due pezzi, a venatura variante da molto stretta a piutto-sto larga, verince bruna/arancio su fondo dorato». Una descrizione accurata, che sottolinea la bellezza e la semplicità dello stru-mento.

Il violino è un fine e ca-ratteristico esemplare di lavoro del costruttore, mi-sura 35,6 cm di lunghezza sul fondo, larghezza ri-spettivamente 17 e 21,1 cm. Il Comune di Cremona terrà in esposizione lo strumento in modo che possa servire, per la sua perefezione formale e la sua sonorità, da modello e fonte di studio e concorre-re così allo sviluppo della musica a Cremona.

L’Associazione ex alunni del Liceo-ginna-sio “D. Manin” di Cremona e la delegazione cremonese dell’Aicc (Associazione italiana di cultura classica) organizzano un nuovo ciclo di incontri che quest’anno hanno per tema: «L’Eros nel mondo antico», che si svolgeranno nella sala “Puerari” del museo civico. Gli incontri prenderanno il via alle ore 17.

I relatori sono specialisti e docenti di varie università (Verona, Brescia, Siena, Pavia). La presenza di docenti della Facoltà di Musico-logia di Cremona (e del liceo “Manin”) ac-canto a quelli provenienti da altri Atenei, sottolinea la volontà di creare una rete cul-turale che si estende anche al di là dei nostri confini ma che ha connessioni anche con la nostra città, mentre la collaborazione di Co-mune e Provincia è un esempio di vitale si-nergia tra tessuto pubblico e creatività del “privato”.

Continua con questo ciclo, una serie di appuntamenti organizzati dalle dueassocia-zioni culturali, divenuti ormai una tradizione, dal momento che si svolgono da circa un ventennio.

In particolare questo è il decimo ciclo che riveste carattere monografico, pur snodan-dosi con carattere interdisciplinare: tocca infatti filosofia, arte, cinema, letteratura, con particolare riguardo alla poesia, e riserva uno spazio per la scuola dedicato al Teatro, con quella doverosa attenzione ai giovani come

soggetti attivi nel fatto culturale. In apertura degli incontri (che avranno du-

rata triennale) una relazione del professor Renato Rozzi, concittadino noto per i suoi studi di psicologia (oltre che di sociologia) e per le numerose pubblicazioni, che venerdì 7 novembre illustrerà Il pensiero moderno dell’eros. Le successive relazioni riguarde-ranno, quest’anno, il mondo antico. L’affa-scinante tema dell’eros, oltre che riguardare il vissuto delle singole persone, è stato cer-tamente motivo di ispirazione per gli artisti di ogni tempo, che l’hanno tradotto in immagi-ni e in creazioni poetiche (ma anche in prosa) e lo hanno fatto oggetto di riflessione filoso-fica e, in epoca più recente, di ricerca psico-analitica. Affrontarlo significa da un lato co-noscersi meglio, dall’altro studiare in direzio-ne diacronica lo sviluppo della nostra civiltà nelle varie prospettive.

L'introduzione all'intero ciclo è affidata a Rozzi (Università di Verona), che illustrerà il

pensiero fiosofico e di ricerca dell'Eros. Sarà quindi oggetto della conferenza la trasfor-mazione, in senso diacronico, del concetto di eros, sia nei suoi aspetti positivi che in quelli che positivi non sono.

Maurizio Harari (Università di Pavia) mo-strerà come le immagini restituiscano con puntualità vari aspetti dell'eros nella società greca dal VI al IV secolo. Cesare Marelli (Li-ceo Manin e Università Cattolica di Brescia) parlerà invece di Alcesti, la sposa che si sa-crifica morendo al posto del marito. Ales-sandro Fo, dell'Università di Siena, illustrerà e commenterà un film di Marco Ferreri, Il banchetto di Platone. Fausto Montana (Uni-versità di Pavia, Facoltà di Musicologia) par-lerà invece di Eros e Cronos in Saffo. Torne-rà poi Fo a parlare di Catullo fra cerchia di amici e grande pubblico. Seguirà Luigi Ga-lasso (Università di Pavia, Facoltà di musico-logia) che parlerà di Ovidio, autore dell' Ars amandi, un vero e proprio trattato per inse-gnare come ottenere l'amore. Chiuderà que-sto primo ciclo relativo al mondo antico Re-nata Patria, presidente dell' Associazione ex alunni del "Manin" e della delegazione cre-monese dell'Associazione Italiana di Cultura Classica, parlando di Orazio e i dolci amori. Uno spazio particolare è riservato alla scuo-la, con uno spettacolo che sarà allestito a cura di Luisa Arli e Cesare Marelli e di cui saranno protagonisti alcuni studenti del Ma-nin sul tema di Antigone.

«L'eros nel mondo antico», al via un ciclo di incontriL'iniziativa, promossa dal Manin e dall'Aicc, parte il 7 novembre con una relazione di Renato Rozzi

Apparenza/Essenza è il titolo della mo-stra di Gianna Bentivenga, promossa dal Crac del liceo artistico Munari di Cremo-na, che verrà inaugurata sabato 8 novem-bre alle 18, e che resterà aperta al pubbli-co fino all'8 dicembre.

Il lavoro di Gianna Bentivenga è una riflessione sull'antitesi apparenza/essen-za che parte dalla constatazione della difficoltà a essere se stessi entro i para-metri, ormai crollati che danno identità sociale e personale.

Nella sua ricerca, viene evidenziata una dimensione esistenziale, nascosta e pro-fonda, una necessità autodifensiva, un esercizio di sopravvivenza della vita quo-tidiana. La mentalità della sopravvivenza in un’epoca di turbamenti, individua co-me funzionale alle difficoltà del presente e coerente con il proprio tempo delle mercanzie.

Per raccontare di queste esistenze, Gianna Bentivenga sceglie le linee nervo-se; le posture estreme dei corpi, contrat-ti e mai rilassati, una condizione voluta-mente spoglia da estetismi, essenziale

fatta di coloriture corpose e sanguigne. Le figure sono prive di identità, scarnificate, ridotte allo stato larvale, affo-gate in uno spazio sempre meno consistente, logoran-te, intriso di malessere.

I disegni, i lavori su carta e carta intelata, come ad esempio il ciclo delle Mario-nette cui fanno parte anche Acrobata e Funambolo, na-scono da queste riflessioni, prendono le distanze da un conflitto che spesso porta ad un annullamento di identità; i protagonisti in questi lavori, non hanno connotazioni e sembianze ben definite, sono individui assediati che vivono in una società del rischio, percorsa da pericoli quali la guerra, il terrorismo, la minaccia della stabilità quotidiana, circondati da un universo che ha perso solidità e ha pro-dotto, sempre per citare Lasch, un io “in-certo e problematico”, un “disimpegno emotivo” un distacco flessibile, una con-

dizione appunto di sopravvivenza, atteg-giamenti tipici che si trovano nella cultura emergente... Questa condizione nata dal-la cultura del consumo produce un’alte-razione della percezione del sé e del mon-do circostante, il mondo è un mondo di specchi, in cui si riflettono immagini ines-senziali, illusioni sempre più inscindibili dalla realtà. L’effetto è quello della “cultu-ra del narcisismo”.

U

«...è donna», Scolari espone a San Vitale

Sarà inaugurata il prossimo venerdì 7 no-vembre alle 17,30 al centro culturale San Vi-tale (piazza Sant’Ange-lo, 1), la mostra fotogra-fica «... è donna» di Antonio Scolari. La mo-stra resterà aperta fino al 16 novembre ai se-guenti orari: dal lunedì al sabato ore 9-13 e 15-19; domenica e festivi ore 10-13 e 15-19. La mostra e il catalogo so-stengono il progetto di aiuto all’infanzia «Drum Bun - Bambini futuro del mondo» promosso dal servizio disagio età evolutiva della Diocesi di Cremona e della co-op. soc. Nazareth. Le fotografie di questa

mostra, scattate in di-versi Paesi dell'Africa e dell'Asia, sono frutto di una selezione spietata che ha privilegiato, ri-spetto all'aspetto pura-mente estetico - due diverse considerazioni: la significatività simboli-ca delle singole imma-gini e la coerenza delle stesse a un discorso unitario ed equilibrato su diversi momenti del-la vita femminile. La mostra si articola ideal-mente su sette impor-tanti aspetti della vita della donna: nascita e adolescenza, la casa e la famiglia, l'acconcia-tura e gli ornamenti, la religione, lo spettacolo, il lavoro e la vecchiaia.

Cultura 27Venerdì 7 Novembre 2008

Nuovo arrivo per la collezione degli archi di palazzo comunale

«Apparenza/Essenza», mostra di Gianna BentivengaIl violino di Francesco Ruggeri del 1675

La presentazione dell'iniziativa

L'opera "Acrobata"

Page 28: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

ARTE & CULTURAFino al 7 novembre 08

cremaLink 2008Incontri di Orientamento per gli studenti delle scuole medie inferiori e i loro genitori.Sala dei Ricevimenti e Sala Alessandrini.

Fino al 13 novembre 08cremonamostra NON muOIO NeANche Se mI AmmAzzANOcelebrazione di Giovannino Guareschi nel centenario della nascita.Orari: 8-13,30 / 16,30-19,30 - Palazzo Trec-chi (Via Trecchi, 20).

Fino al 16 novembre 08cremonamostra L'ARTe ITALIANA dAL 1945 / PITTuRA e ASTRAzIONeArte e linguaggio negli anni 70'Orario: dal lunedì al venerdì 9-12,30 e 15-19; sabato e festivi 17-19.Fondazione città di cremona piazza Giovanni XXIII, n°1.

Fino al 16 novembre 08casaLmaggioremostraeRcOLe PRIORI: dISeGNI e ScuLTuRePersonale dedicata al famoso Artista.museo diotti. costo: 3 euro.

Fino al 16 novembre 08cremonamostra IN RIcORdO dI cARLA BeRGAmAScO cORTeSeGalleria di ritratti dell'allieva di carlo Vitto-ri.Orario: feriali dalle 17 alle 19,30; festivi dal-le 16,30 alle 19 - Adafa di casa Sperlari (Via Palestro, 32).

Fino al 16 novembre 08cremonamostra .......e' dONNAmostra fotografica di Giorgio Scolari.Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-19. domenica e festivi 10-13/15-19 - centro espositivo ex chiesa di San Vitale - piazzetta sant'Angelo.

Fino al 18 novembre 08cremamostra I SeTTe VIzI cAPITALIcollezzione d'arte della pittrice Wlady Sacchi.Orario: ore 10-12,30 e 16-19,30 - sala Polifunzionale di Santa maria di Porta Ripalta (via matteotti).

Fino al 30 novembre 08cremonamostra uGO STRINGA: AI cONFINI deL TemPOmostra di pittura del noto artista cremasco.Orario: dal lunedì al sabato 9-13/15-18; domenica e festivi 10-13/15-19 - Palazzo Stanga (via Palestro, 36).

Fino al 5 dicembre 08cremonamostra ANTIcOVecchIOmOdeRNOIncontro nel museo di Storia Naturale di oggetti di epoche diverse.Orario: da martedì alla domenica dalle 9 alle 13 -museo civico di Storia Naturale (parco del Vecchio Passeggio).

Fino al 14 dicembre 08cremonamostraeNRIcO deLLA TORRe «PROVe»Orario: da mercoledì al sabato: 10,30-12,30 / 16,30-19,30; domenica: 16,30-19,30 - Galleria daniela Rallo (piazza Sant' Abbondio, 1).Presentazione dei lavori del famoso pittore nativo di Pizzighettone.

Fino al 31 gennaio 09cremonamostra ALFONSO mARTINI / GRAN GOuRmeTInaugurazione della mostra d'arte sabato 25 Ottobre alle ore 17,30.

Osteria Garibaldi caffè (corso G. Garibaldi, 38).

7 novembre 09cremonaincontro LA BeLLezzA e IL SuO SIGNIFIcATO: LA RIFLeSSIONe eSTeTIcAconversazione d'arte organizzata dall'associazione culturale eridano.Orario: ore 17,30 - sede Avis (via massarotti, 65).

7 novembre 09cremonaincontrocARO cIBO, NeLLA mIA FAmIGLIA SeI dIVeNTATO uN PROBLemAconvegno sulla tematica dei disturbi alimentari come bulimia ed anoressia.Orario: dalle ore 9 alle ore 17 - sala Puerari / museo civico Ala Ponzone (via u. dati, 4).

8 novembre 09cremonaincontroLA ScuOLA mIGLIORA: cONOScIAmO INSIeme LA LeGGe GeLmINIForza Italia Giovani riflette sulle novita' introdotte dal decreto Gelmini in materia scolastica.Orario: ore 18 - Sala zanoni (assessorato Politiche educative - via del Vecchio Passeggio, 1).

8-9 novembre 09cremonaincontroVISITA AL PALAzzO SILVA-PeRSIcheLLIdopo il restauro è di nuovo visitabile il Pa-lazzo Siva-Persichelli, cittadella della Giu-stizia, sede del Tribunale e della Procura.Orario: sabato 8 novembre alle ore 15 e alle ore 16. domenica 9 Novembre alle ore 10 e alle ore 11. I Gruppi-Visita saranno composti al massi-mo da 30 unità. (Via dei Tribunali, 13).

12 novembre 09cremonaincontroIL ROmANzO deLLA STORIA-VORTIce d'INGANNIelena e michela martignoni presentano il libro “ Vortice d'inganni”.Orario: ore 17,30 - sala Puerari (museo civico Ala Ponzone).

Appuntamenti a Cremona e dintorni...

ALTRO

Dall'8 all'11 novembre 08cremonaFieraIL BONTàSalone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali.Orario: da sabato a lunedì dalle 10 alle 20. marted dalle 10 alle 18 - cremonaFiere (piazza zelioli Lanzini, 1).

9 novembre 08PanDinocose D'aLtri temPiTradizionale mercatino di antiquariatoOrari: dalle ore 9 alle 19 - castello Visconteo.

9 novembre 08riVoLta D'aDDamostra-mercato DeLL'Usato e PiccoLo antiQUariatoPiccolo antiquariato, mobili, oggettistica, dipinti.Orario: ore 8.30/19 -

Piazza Vittorio emanuele II°.

9 novembre 08casteLLeonemostra-mercato DeL PiccoLo antiQUariatomercatino di antiquariato, oggettistica d'epoca, collezionismo, dipinti e artigiana-to artistico.centro Storico - Orario: dalle ore 9 fino al tramonto.

13 novembre 08cremonamostra mercatoLe cITTà de.cO IN TOuRmostra mercato dei prodotti a denomina-zione d'Origine comunale. I Produttori di 40 comuni d'Italia presentano le loro ec-cellenze gastronomiche.Orario: dalle ore 10 alle ore 20 - corso Ga-ribaldi e Portici di Palazzo cittanova.

9 novembre 08caPPeLLa De' PicenarDicastagnataAll'aperto.

9 novembre 08cremonamarcia DeL ringraZiamentomanifestazione podistica su tre percorsi di 6 -11-22 Km (inizio ore 8 - termine ore 13.30) - partenza da via del Sale (Super-mercato coop).

9 novembre 08PaLaZZo Pignanosagra Di san martino

11 novembre 08cHieVeFesta DeL ringraZiamentoTradizionale sagra autunnalePiazza Roma - Orari:

[segue...]Anche la politica dei

parchi e aree pubbliche attrezzate, in particolare a Po, per il tempo libero, con la piscina ecc. viene avviata dai primi anni ’70 in avanti e proseguita dalle Amministrazioni successive. Si istituisco-no alcuni nuovi servizi sociali, nidi in particolare, ed una formidabile im-plementazione hanno le attività culturali e quelle per promuovere turisti-camente la città: ricor-diamo la Triennale di liu-teria, il museo Camboni-no, la rassegna Recitar-cantando, alcune grandi mostre. Grazie anche alla Fondazione Stauffer han-no avvio importanti attivi-tà in campo musicale in Palazzo Raimondi.

Con le elezioni ammi-nistrative del 1980 nuovo Sindaco sarà, fino al 1990, il socialista Renzo Zaffanella, prima con una maggioranza di sinistra quindi con una di centro-sinistra. Nel 1990 il Con-siglio comunale inaugu-rerà – ancora una volta Cremona anticipa novità politiche nazionali – una maggioranza che vede alleati gli avversari storici DC e PCI, Sindaco l’av-vocato Alfeo Garini. Que-sta maggioranza precede quella dell’Ulivo che na-sce in quel periodo e che vedrà Sindaco nel 1995, per l’ultimo quinquennio del secolo e per la torna-ta successiva, Paolo Bo-dini. Si ricorda che nel 1995 il Sindaco viene per la prima volta eletto diret-tamente dai cittadini. Ma troppo breve è il tempo trascorso dal 1980 per farne oggetto di una ru-brica come questa.

La carrellata, pur sin-tetica ed assai sbrigativa,

ha occupato per diversi mesi questa rubrica per cui forse vale la pena ri-capitolare la sequenza della storia dei Sindaci della nostra città che ab-biamo per molte puntate dipanato. I primi anni del ‘900 vedono a Cremona Sindaci della cultura ri-sorgimentale, spesso sorretti da una alleanza tra repubblicani, radicali e socialisti. Essi sono Da-rio Ferrari (in carica dal 1898 al 1902 e ancora dal 1906 al 1910), Giulia-no Sacchi (1902 – 03), Fulvio Cazzaniga (1903 – 04), Francesco Piazza (1904 – 06), Bernardo Zanelli (1911 – 13). Se-gue il periodo del “socia-lismo municipale” con i Sindaci Attilio Botti (1914 - 20), Tarquinio Pozzoli (1920 – 21), Giuseppe Chiappari (1921 – 22). Il fascismo impone un pro-prio ultimo Sindaco pri-ma della soppressione anche formale della de-mocrazia comunale, Al-fonso Mandelli (1923 – 26), seguono i Podestà: Giovanni Bellini (1926 – 35), Attilio Gnocchi (1935 – 38), Francesco Gam-bazzi (1938 – 43), Bruno Caffi (1943 – 45).

Con la Liberazione (CLN) e poi con la Re-pubblica, eletti dalle di-verse maggioranze che abbiamo via via descrit-to, sono stati Sindaci di Cremona: Bruno Cala-troni (1945 – 46), Luigi Rossini (1946 -48), Otto-rino Rizzi (1948 – 52), Giovanni Lombardi (1952 – 56), Arnaldo Feraboli (1957 – 61), Vincenzo Vernaschi (1961 – 68), Emilio Zanoni (1970 – 80), Renzo Zaffanella (1980 – 90), Alfeo Garini (1990 – 95), Paolo Bodini (1995 – 2005).

RIFLESSIONE SU CREMONA ED I SINDACI DEL ‘900

BREVI DAL SECOLO BREVEdi Giuseppe Azzoni

SPETTACOLI 8 novembre 08casteLVerDeteatro mANIAcI TeATRALI IN «GIALLO dI SANGue BLu»una comica risoluzione di un caso di omicidio.Orari: ore 21.15 via martiri della Libertà Teatro parrocchiale.

9 novembre 08casaLmaggioreteatro SuSSuLTI dI LuceSerata benefica di danaza, teatro in favore dell'Ospedale Oglio Po.Orario: ore 21 Teatro comunale di Via cairoli.

Appuntamenti28 Venerdì 7 Novembre 2008

Ospite in novembre dello Studio d'arte Via Quartiere 3, a castelleo-ne, è l'artista Ada Legori, che espone i suoi dise-gni. L'inaugurazione della mostra è sabato 8 no-vembre alle 15.45. Le opere saranno visionabili: domenica 9 (ore 10/19), sabato 15 (ore 17/19), domenica 16 (ore 11/13), sabato 22 (ore 17/19), domenica 23 (ore 11/13).

Ada Legori frequenta il liceo artistico a milano e successivamente si di-ploma in scenografia presso l’Accademia di Brera di milano. dall’ac-cademia viene indicata alla Rai, sede di milano con la quale inizia la col-laborazione nel 1961.

Numerosi sono gli spettacoli, nella rivista, nel varietà, e nell’intratte-nimento, di cui firma le scenografie, gli arreda-menti e talvolta anche i costumi, collaborando

con autori quali marcello marchesi, Renzo Punto-ni, Terzoli e Vaime.

Queste alcune trasmis-sioni Rai di cui ha curato le scenografie: Portobel-lo, Settevoci, l’Amico del Giaguaro, canzonissima, un due Tre, No No Na-nette, Acqua cheta, Nu-meri unici, La Sberla, La tivù delle Ragazze, Va pensiero, I miei primi quarant’anni. Per il cine-ma firma le scenografie di otto lungometraggi, nel 2005 la fiction trasmessa su Rai uno La bambina dalle mani sporche. dal 1975 realizza le sceno-grafie di numerosi films pubblicitari.

La mostra che Ada Le-gori presenterà a partire dal giorno 8 novembre 2008 presso lo Studio d’Arte via quartiere 3, a castelleone, si compone di disegni su carta, anche di grande misura, con tratto a olio.

Ada Legori in mostraa Castelleone

MUSICA

13 novembre 08cremona concertoGIORNATA NAzIONALe deL dIABeTeGiornata di sensibilizzazione nei confronti del diabete con screening della glicemia, distribuzione di gadget e concerto con il coro caudana. Il Ricavato sarà devoluto a sostegno dell'Associazione diabetici.Orario: dalle ore 10. concerto alle ore 17 - Area ex Borsino della camera di commercio.

Page 29: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

i era tutti insieme co-me in una piccola fa-miglia su quel vagone dell’ interregionale Mi lano-Mantova- Ferrara: quel piccolo manipolo di pendola-

ri che partiva ancora a notte fonda dai centri della bassa per andare a lavorare a Milano e tornava a tarda sera (se non c’erano ritardi), appena in tem-po per cenare, dare un bacio alla moglie e salutare i figli che stavano per andare a letto. Dor-mire, si dormiva in treno, in un vagone con le tendine chiuse, riservato solo a loro: special-mente d’inverno, ci si alzava come automi, si prendeva il tre-no e si sprofondava di nuovo nel sonno finché, a Cremona, il convoglio si animava con l’ar-rivo dei pendolari per Milano. Così andava avanti, da anni, la vita di Ermanno Ravaioli, impie-gato in un’azienda di Lambrate: lui attendeva, con ansia, salito a Suzzara, quella mezzora, quell’ora di sonno, perché allo-ra faceva, appoggiato allo

schienale, con l’acciottolìo di fondo delle ruote del treno, i più bei sogni. Spesso, lo veniva a trovare in sogno Angiolina, la sua prima morosa di quando era ragazzo: capelli biondi e ric-ci ma occhi stranamente neri e una pelle color miele che si ac-cendeva di tutto il sole dell’esta-te, quando si andava a bighel-lonare alla stazione tra i binari insanguinati dai papaveri. An-giolina…altro che le ragazze moderne! Angiolina poi era cre-sciuta, si era trasferita in un al-tro paese e non l’aveva più rivi-sta. Ma, quando pensava a lei, fosse pure la notte più nera, gli si illuminava lo sguardo come se fosse al cospetto di un sole immenso che gli riscaldava il cuore fino in fondo; e non sen-tiva più freddo, non avvertiva più stanchezza. Era l’antivigilia di Natale e, quindi, si prospet-tava un breve periodo di ferie: sul treno del ritorno c’era po-chissima gente e ne approfittò per fare un pisolino; si sarebbe svegliato alle 21,00, giusto in tempo per scendere a casa sua,

a Suzzara. Uno stridìo di freni più forte e si riscosse; guardò meccanicamente l’orologio: le 22 e 30. - Ma cosa? - Si alzò convulsamente a sbirciare dal finestrino appannato: in fondo allo scalo merci, come un lume che flottasse su un mare di neb-bia, si scorgeva il cartello lumi-noso con la scritta «Ferrara». - Si era addormentato! - Si tastò il telefonino nella giacca, lo pre-se e vide che sullo schermo c’era una serie di chiamate sen-za risposta: la moglie che evi-dentemente lo aveva cercato, non lo aveva trovato e si era im-paurita. Intanto che il treno fini-va la sua corsa, sferragliando, si affrettò a scendere. Sul piazza-le della stazione un’ovatta di nebbia, un’aria imbevuta di umidità, nessuno in giro. Si guardò attorno disperato; in lontananza un taxi con i fari ac-cesi; si avvicinò e si accorse che il tassista era appoggiato con la fronte sul volante e il ca-po nel giubbotto. Bussò al fine-strino; quello si svegliò e lo guardò con aria interrogativa,

abbassando, seccato, il fine-strino.

- Devo andare a Suzzara o è troppo tardi per lei? - attaccò con ansia.

- A Suzzara? – borbottò l’altro un po’ smarrito - E’abbastanza lontano: sono 100 euro -

- Va bene – abbozzò lui.Mentre il tassista metteva in

moto scatarrando, lui si acco-modò dietro con la borsa. In-tanto che la macchina scivolava nella notte, gli venne in mente una mattina di sole lontana: passeggiava con Angiolina lun-go il canale, cogliendo dei fiori dall’argine e infilandoglieli nei capelli; lei continuava a ridere, a ridere e, mentre questa imma-gine sfumava e lui scivolava nel sonno, un pianto silenzioso gli inondava il viso.

Suzzara vie nuove

Tra i grandi scrittori e poeti che hanno illu-strato la piccola, ma letteraria-mente feconda, Irlanda (da G. B. Shaw a S. Be-ckett, da J. Joy-ce fino a S. Hea-ney) ce ne è uno, la cui attività si lega indissolubil-mente al proces-so di indipenden-za di quel Paese dalla Gran Breta-gna, dopo la pri-ma guerra mon-diale, tanto da farne il poeta na-zionale per antonomasia, oggetto, ancora oggi, di un culto popolare molto sentito: si tratta di WILLIAM BUTLER YEATS. Nato a Dublino nel 1865, Yeats tra-scorse l’adolescenza e la prima giovinezza fra la città natale e Londra, entrando in contatto con i circoli artistici decadenti della capitale inglese ed avvicinan-dosi all’interesse e alla pratica delle scienze occulte e dell’esoterismo, pratica che seguì per tutta la vita.

Intanto, Yeats, pur scrivendo in inglese (il suo libro di esordio è un dramma in versi, Mosada, del 1886), approfondiva la conoscenza delle tradizioni popolari del suo Paese, che intese diffondere anche in Inghil-terra: nascono, così, le storie irlandesi di The Celtic Twilight (1893), i racconti mistici di The Secret Rose (1897), i saggi su Blake e su Shelley e le raccolte di liriche, da The Wanderings of Oisin (1889) a The Wind among the Reeds (1899) fino a In the Seven Woods (1903).

Una svolta decisiva per lo scrittore è rappresenta-ta dalla prima guerra mondiale e dal risveglio degli ideali indipendentisti irlandesi cui egli aderisce con insospettato vigore, riscattandosi da quel vago atteg-giamento di esteta che lo aveva fino ad allora carat-terizzato.

Riavvicinatosi alle associazioni esoteriche tramite la moglie, Yeats, entusiasta per il processo di libera-zione del proprio Paese dal giogo britannico, pubbli-ca una raccolta celebre, The Wild Swans at Coole (1917), «I cigni selvatici a Coole», comincia a viaggia-re in Italia ( soggiorna frequentemente in Liguria) e si impegna nella costituzione dello Stato Libero d’Irlan-da, di cui diventa senatore nel 1922, ottenendo il pre-mio Nobel nel 1923.

Seguono grandi raccolte poetiche come The Tower (1928), The Winding Stair and Other Poems (1933) e i Last Poems, pubblicati postumi. Intanto, negli anni Venti, aveva stampato una serie di volumi di memo-rie della propria giovinezza, raccolti nel 1926 sotto il titolo di Autobiographies.

Trasferitosi, per motivi di salute in Provenza, mori-rà lì nel 1939. Come si diceva, l’occasione della prima guerra mondiale fu per il poeta anche il momento per interrogarsi sulla funzione della poesia;

si legga questa breve sestina, scritta nel 1915 e inserita nei «Cigni Selvatici», che rovescia il luogo comune di una poesia patriottica e civile e rivendica alla poesia stessa la sua funzione più genuina: quella di esaltare la bellezza e di consolare la vecchiaia e non certo di giustificare la violenza della guerra, On Being Asked for a War Poem («A chi gli chiede una poesia di guerra»):

Mi par meglio che in tempi come questiLa bocca del poeta si taccia: a dire il vero

Non abbiamo il dono di metter nel giusto un uomo di stato;

Si è immischiato abbastanza chi può recar piacereA una fanciulla nell’indolenza della sua giovinezza,

Oppure a un vecchio in una sera invernale.

Riportiamo il testo nell’originale, facendo notare la musicalità della struttura ritmica in cui ogni verso è costituito da dieci sillabe con uno schema di rime ripetute (in inglese) del tipo: ABC, ABC:

I think it better that in times like theseA poet’s mouth be silent, for in truth

We have no gift to set a statesman right;He has had enough of meddling who can please

A young girl in the indolence of her youth,Or an old man upon a winter’s night.

di Vincenzo Montuori

A cura del Circolo Culturale "Arcangelo Ghisleri"

Che Cosa e’ mai la poesia? (poeti allo speCChio)

William BUtleR Yeats

Racconto di Vincenzo Montuori

Milano, 3 nov. (Apcom) - In apertura il rettore del Politecnico Giulio Ballio ha speso poche parole per commentare l'assenza del ministro Gelmini, del sindaco Moratti e del presidente del Senato Renato Schifani: «Il presidente del Senato, il ministro Gelmini, il sindaco Moratti, con motivazioni differenti hanno rinunciato ad esser oggi con noi. Sono riconoscente al presidente Formigoni che ha voluto esserci vicino in questo giorno».

«La riduzione del finanziamento pubblico alle Università significa far morire i nostri Atenei. Rinunciare a formare capitale umano, ammazzare la ricerca e l'innovazione scientifica e tecnologica del nostro Paese». Così il rettore del Politecnico di Milano ha parlato durante il suo intervento alla cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009 dell'ateneo milanese. Il professor Ballio durante il suo discorso inaugurale ha espresso preoccupazione per il futuro del sistema universitario: «Si stia attenti a rottamare il sistema statale italiano - ha detto - è frequentato dal 95%

degli allievi universitari e la prima classifica internazionale della robustezza dei sistemi universitari nazionali contraddice le tesi di chi gioca allo sfascio davanti all'opinione pubblica. Coniugare l'università di massa con l'università di élite è una sfida tutta italiana che non ha similitudini in altri Paesi. Il sistema statale è stato capace di raccogliere la sfida e di raggiungere l'obiettivo assegnato».

Ballio a più riprese ha puntato il dito contro una riduzione dei fondi pubblici: «Mi chiedo se il Governo vuole rendere l'Italia vassalla di altri Paesi. Oggi il Governo italiano invia al Paese un messaggio devastante: l'Università statale è una pubblica amministrazione e come tutte le amministrazioni statali è inefficiente e sprecona. E' irresponsabile ridurre i finanziamenti per l'Università, quando l'Italia è il fanalino di coda del

mondo occidentale negli investimenti in alta educazione"»

Il rettore, a margine della cerimonia, ha poi ancora detto: «Le conseguenze dei tagli alle università potrebbero portare addirittura alla chiusura del Politecnico. Abbiamo già fatto tutte le economie

possibili» e, ad una richiesta di ciò che potrà accadere, «dipende dai finanziamenti e dalle decurtazioni». Nella peggiore delle ipotesi, ha spiegato Ballio, «potremmo anche arrivare alla chiusura del Politecnico: se mi danno soltanto i soldi per gli stipendi di chi non posso licenziare cosa faccio?». E a proposito del blocco del turnover, Ballio lo ha giudicato come la «cosa peggiore per il Paese», significa «rinunciare a un'intera generazione di ricercatori. Questo è peggio del taglio ai finanziamenti».

Altro valore fondamentale, il concetto di nazione ed è importante sottolinearlo in momenti come questo. Ghisleri fece sua l’idea generale della nazione di Mazzini e di Cattaneo, entrambi concordi sul concetto di nazionalità e nell’indicare i confini territoriali della nazione italiana, ma sottolineò la loro diversità sull’organizzazione ammi-nistrativa. Elemento costitutivo è non solo la volontà, ma anche la necessità dei fini in relazione alle condizioni fisiche, geografiche, econo-miche ed in funzione del Bene Comune. L’”autodecisione” dei popoli non deve intendersi sinonimo di nazione. Intendere questo concetto applicabile isolatamente, come principio di ogni propaggine nazionale porterebbe solo a disorganiz-zazione, disgregazione, o,

come diremmo oggi, alla balcanizzazione, mentre invece Ghisleri puntava alla Società delle Nazioni, all’Europa di popoli fratelli e liberi. Ammise perciò la non coincidenza dei confini dello Stato con quelli nazionali e, viceversa, affrontò il principio delle “minoranze nazionali”, pur essendo tenace avversario della politica nazionalista con le sue appendici di imperialismo e di razzismo. Queste erano le sue convinzioni: “Noi siamo tutti abitanti di una stessa patria, l’Europa, come siamo tutti membri di una stessa famiglia, l’Umanità e il diritto di una nazione termina dove si incontra con il diritto di un’altra nazione”. (“Il concetto etico di nazione e l’autodecisione delle zone contestate”).La ‘questione meridionale”, il problema del Sud fu un tema caro a Ghisleri. Egli affermò, come il Colajanni, che la spe-requazione esistente tra il set-tentrione e il meridione d’Italia doveva essere affrontata in modo da evitare lo sfruttamen-to e con una politica tesa a eliminare gradatamente l’infe-riorità economica del Sud, senza compassione, rimpianti, filantropia, ma anche senza l’uso di leggi speciali, provve-

dimenti di favore, inutili assi-stenzialismi.Riteneva che una legislazione “livellata” in un paese tanto vario per tradizioni, indole, co-stumi, bisogni fosse assurda, dovesse invece nascere da una Assemblea legislativa re-gionale libera e sovrana che tutelasse gli interessi locali, ma non in contrasto con quel-li della nazione. Autonomie regionali, quindi, riconosciute dallo stesso Mazzini, da Alber-to Mario, da Carlo Cattaneo, Anche qui, quindi, “federali-smo”, ma che non aveva lo stesso valore del concetto propugnato da Balbo, Giober-ti, Napoleone III, dai monarchi-ci federalisti, ma federalismo regionale, che è lo stesso prin-cipio della sovranità popolare, come è inteso da statisti e filo-sofi della democrazia pura che nulla ha a che vedere con la divisione di un Italia in tre re-pubbliche federate.

E il Ghisleri si scagliò con-tro il pregiudizio dell’incapaci-tà morale e amministrativa della gente del Sud sostenen-do che appena sottratti alle condizioni e alle tristi necessi-tà di vita essi ‘si dimostrano non meno di qualsiasi altro po-polo capaci di dignità morale, di laboriosità virtuosa, di esi-

mie doti sociali’.La soluzione federale

consentirà anche di delineare tutti i problemi di definirli perché c i rcoscr i t t i nell’ambiente definito e concreto della realtà locale, risolutiva sarò l’azione verso i rimedi, per l’interessamento, le conoscenze, la competenza delle genti delle singole località, senza interventi perturbanti e paralizzanti del potere centrale.

Un concetto che si inqua-dro pienamente nel program-ma della ‘Giovine Italia’ di Mazzini: il problema inscindi-bile della nostra esistenza na-zionale con la sovranità di tut-ti i popoli componenti la nuova Italia. («La questione meridio-nale nella soluzione del proble-ma italiano»).

70° anniversario della morte di a. Ghisleri2- SinteSi del penSiero di arcanGelo GhiSleri

«il PICCOLO zibaldone» con l’obiettivo di recuperare negli abi-tanti di questa città un orgoglio delle proprie radici, senza sco-modare ampolle e letture un po’ personalizzate della storia, inau-gura una rubrica fissa dedicata ai grandi cremonesi che hanno se-gnato la Storia nei vari campi del sapere e della cultura.

S

zibaldone 29Venerdì 7 Novembre 2008

orGoGlio delle radici

la leGGe Gelmini eil rettore del politecnico di milano

Giulio Ballio, rettore del politecnico Milano

Page 30: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Programmi televisivi da Sabato 8 a Venerdì 14 Novembre

tv

raiuno

raitre

la 7

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10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.10 racconTami2.fiction23.05 Tg123.15 porTaaporTa.attualita'

10.00 verdeTTofinale.attualita'11.00 occhioallaspesa11.25 cheTempofa/Tg112.00 laprovadelcuoco13.30 Tg1/Tg1economia14.10 fesTaiTaliana.varieta'16.15 laviTaindireTTa.att. (16.50-TgparlamenTo 17.00-cheTempofa/Tg1)18.50 l'erediTa'.Quiz20.00 Tg120.30 affariTuoi.Quiz21.20 imigliorianni.varieta'23.15 Tg1-Tv700.20 l'appunTamenTo.att.

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12.00 Tg3sporT-meTeo12.25 TelecameresaluTe12.50 okkupaTi.attualita'13.20 passeparTouT.attualita'14.00 Tg3-Tgr-meTeo14.30 in1/2h.attualita'15.05 allefaldedel kilimangiaro.doc18.00 perunpugnodilibri19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob.varieta'20.10 cheTempochefa21.00 specialeelisir23.10 Tg3regione-Tg323.40 glob.varieta'

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13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.30 uncasoperdue.Tf23.10 parlaconme.varieta'24.00 Tg3lineanoTTe-Tgr

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo-neapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 nonperdiamocidivisTa23.10 parlaconme.varieta'23.50 Tg3-Tg3regione01.10 offhollywood2008

13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 Tgrleonardo15.00 Tgrneapolis15.10 Tg3flashl.i.s.15.15 Trebisonda.varieta'17.05 cosedell'alTrogeo17.50 geo&geo.documentario -Tg3-Tgregione20.00 blob.varieta'20.10 agrodolce.soap20.30 unposToalsole.soap21.05 mimandaraiTre.attualita'23.10 parlaconme.varieta'23.50 Tg3-Tg3regione

11.35 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno13.25 dribbling14.00 scalo76.musicale17.00 serenovariabile18.00 Tg2noTizie-meTeo218.15 ThedisTricT.Telefilm19.10 l'isoladeifamosi- laseTTimana.reality19.35 l'isoladeifamosi.reality20.00 piloTi.sitcom20.25 loTTo-Tg2noTizie21.05 coldcase.Telefilm22.40 sabaTosprinT23.20 Tg2noTTe

11.30 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno13.25 Tg2moTori-eaTparade13.45 Quelliche...aspeTTano15.40 Quellicheilcalcioe...17.10 sTadiosprinT.sportivo18.05 Tg2noTizie-dossier18.10 90°minuTo19.25 friends.Telefilm19.50 piloTi.sitcom20.30 Tg2noTizie21.05 n.c.i.s.Telefilm21.50 criminalminds.Telefilm22.45 ladomenicasporTiva01.00 Tg2noTTe

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13.00 Tg2giorno13.30 Tg2cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.15 loTTo-Tg2noTizie21.05 annozero.attualita'23.05 Tg2-punTodivisTa23.20 arTu'.varieta'

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 Tg2si'viaggiare.rubrica14.00 scalo76cargo14.40 iTaliaallospecchio16.15 ricominciodaQui17.15 ThedisTricT.Telefilm18.00 Tg2sporT-Tg2-meTeo18.50 l'isoladeifamosi.reality19.35 sQuadraspeciale cobra11.Telefilm20.25 Tg2noTizie21.05 closeTohome.Telefilm22.45 weeds.Telefilm23.15 Tg2noTTe23.05 Tg2punTodivisTa

07.00 omnibusweekend09.20 l'inTervisTa.attualita'09.50 dogswiThjobs.doc.10.10 QuandoTornal'inverno12.30 Tgla7-sporT713.00 inTribunaleconlynn14.00 rugby:iTalia-ausTralia17.10 biggame17.45 l'uomochevolle farsire.film20.00 Tgla720.30 lavaligiadeisogni21.10 ilgaTTo.film23.20 crozzaiTalia.varieta'01.05 Tgla7-m.o.d.a.

09.20 laseTTimana.attualita'09.50 dogswiThjobs.doc.10.00 unamericanoaparigi12.30 Tgla7-sporT713.00 inTribunaleconlynn14.05 l'ispeTTorebarnaby16.00 ilmariTo.film17.45 ilbosselamaTricola20.00 Tgla720.30 sporT720.35 chefperungiorno.att.21.30 crozzaiTalialive.var.23.40 realiTy.attualita'00.30 sporT7-Tgla701.25 Trecolori-filmblu

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 missiTalia.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 l'infedele.attualita'23.30 sToriaproibiTa: l'iTaliafuferiTa

09.15 omnibuslife.attualita'10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 gliamanTidei5mari16.00 macgyver.Telefilm16.15 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.30 impero.attualita'23.15 sex&TheciTy.Telefilm

10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 sfinge.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.30 exiT:usciTadisicurezza23.50 sex&TheciTy.Telefilm00.05 Thelworld.Telefilm00.55 Tgla7-oTToemezzo

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 memphisbelle.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 sTargaTesg-1.Telefilm23.35 malpelo.attualita'00.50 Tgla7-oTToemezzo

10.15 dueminuTiunlibro10.30 ilToccodiunangelo11.30 maTlock.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 cuoreebaTTicuore14.00 cercasiTribu' disperaTamenTe.film16.00 macgyver.Telefilm17.00 aTlanTide.documentario19.00 sTargaTesg-1.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 leinvasionibarbariche23.55 vicTory.sport00.55 Tgla7-la25^ora

sabato 8 domenica 9 lunedi’ 10 martedi’ 11 mercoledi’ 12 giovedi’ 13 venerdi’ 14

&

raidue

Televisione Cinema

onta lbano-Zingaretti, un connubio in-scindibile. Lo è tal punto che l’attore

romano si è rimangiato la pa-rola data tre anni fa, quando annunciò di non voler più in-terpretare il ruolo del commis-sario nato dalla penna di An-drea Camilleri.

“Quando uno dice una stu-pidaggine – ha rivelato Luca Zingaretti – deve avere il co-

raggio di ammetterlo”. Domenica e lunedì scorsi

sono andati in onda i primi due episodi dei quattro previ-sti, nei quali abbiamo anche vinto un Montalbano travolto dalla passione amorosa, che bacia con passione una ra-gazza di vent’anni. Per la pri-ma volta il commissario sici-liano è attorniato da belle donne, alle quali non sa resi-stere.

Lunedì prossimo sarà la volta dell’episodio dal titolo

“La pista di sabbia” e per fini-re il 17 novembre è in pro-gramma “La luna di carta”, presentato all’inizio di ottobre in anteprima a New York per la rassegna di fiction Rai negli Stati Uniti.

Un successo annunciato anche per questa miniserie

(sempre con la regia di Alber-to Sironi), alla luce dei numeri del passato. I 14 episodi pre-cedenti (andati in onda 64 vol-te tra prime visioni e repliche) hanno inchiodato davanti ai teleschermi addirittura 350 milioni di spettatori.

Lunedì, Raidue ore 21.30

Zingaretti innamoratodel “suo” commissarioM

Sopra e a lato due immagini di Luca Zingaretti nei panni di Montalbano

una domenica sera all’in-segna della risata con due mattatori come christian de sica e massimo boldi, impegnati in “vacanze di natale 2000”. appartenente al filone di successo dei film di capodanno, la pellicola (del 1999, diretta da carlo vanzina) è ambientata a cortina d’ampezzo nella settimana natalizia.

la trama. la famiglia ro-mana covelli (de sica e scattini) e i coniugi milanesi colombo (ussi e boldi) so-no alle prese con il fidanza-

mento dei loro figli e prota-gonisti di un sacco di situa-zioni intricate. nel film tro-viamo anche nino d’angelo (il cameriere Pasquale esposito), diventato miliar-dario grazie alla vincita al superenalotto e in vacanza con la sua numerosissima famiglia, la modella megan gale che interpreta se stes-sa e carmen electra nel ruolo di esmeralda. una va-langa di risate come è nella tradizione della coppia de sica-boldi.

Domenica, Canale 5 ore 21.30

L’attore romano è tornato nei pannidel personaggio creato da Cammilleri

trovi anche da:

largo Boccaccino, 2 Pierrot

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via Castelleone, 10 Bar Pit Stop

Una vaLanga di risaTe Con vaCanZe di naTaLe 2000

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canale 5

rete 4

italia 1

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Il pugIle e la ballerIna

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07.45 cartonianimati10.50 raven.telefilm11.20 willyprincipedibelair11.50 grandprix12.25 studioaperto-meteo13.05 guidaalcampionato14.00 verticallimit.Film16.35 ilprinciped'egitto.Film18.30 studioaperto-meteo18.55 highschoolmusical21.30 highschoolmusical223.30 heroes.telefilm00.20 blackdonnelly's.tf01.10 studiosport02.00 almostheroes.Film

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08.30 redazionali-vendite12.00 obiettivonotizie-tg12.30 obiettivoterritorio13.30 obiettivonotizie-tg15.00 obiettivoshow16.00 obiettivonotizie-tg18.00 sport19.00 obiettivonotizie-tg19.25 dentrolenotizie20.30 obiettivonotizie-tg20.50 domanie'unaltro giorno21.00 obiettivoterritorio22.30 obiettivonotizie-tg

10.00 dentrolenotizie11.00 santamessa12.00 obiettivonotizie-tg12.30 ilvangeloallaprova13.30 obiettivonotizie-tg14.00 Film16.00 obiettivonotizie-tg17.30 obiettivojudo19.00 obiettivonotizie-tg19.25 obiettivoshow20.30 obiettivonotizie-tg21.00 obiettivoterritorio22.30 obiettivonotizie-tg

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SOl reGinapO

SabatO 8 dOmenica 9 lunedi’ 10 martedi’ 11 mercOledi’ 12 GiOvedi’ 13 venerdi’ 14

31Venerdì 7 Novembre 2008

cinema programmazione settimanalecremona

megacine cremonaPo (199.404.406)www.cremona.megacine.it• 007 - Quantum Of Solace • Babylon A. D. • Frontiers• High School Musical 3 • Il Passato È Una Terra Straniera• Pride And Glory • The Burning Plain • Tropic Thunder• Wall-E

Tognazzi (0372 458892)• Giù Al Nord• 007 - Quantum Of Solace• High School Musical 3

Filo (0372 411252)• Vicky Cristina Barcelona• Lunedì 10: Concerto• Giovedì 13: Serata Musicale

cremaPorta nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• 007 - Quantum Of Solace• High School Musical 3• Pride And Glory• Frontiiers• Giu' al Nord• Babylon A.D.• Wall-E

Rassegne a 3euro cinema qualita’"ora o mai più"• L'Uomo che Ama (lunedì)"cineforum"• Paranoid Park (martedi')"over 60"• L'Uomo che Ama (merco-ledi')"cineforum"• La Banda Baader Meinhof (giovedi')

castelleonecineteatro Giovanni Paolo ii (0374 56052) • Hancock• Piccolo Grande Eroe • Giovedi - Cinema d'Essai Il Papà di Giovanna

ostianocinema Don Rosa (0372 840405) • Wall-E

pieve fissiragaCinelandia(0371 237012) www.cinelandia.it• Un Altro Pianeta• Frontiers• The Burning Plain - Il Confine Della Solitudine• Il Pugile E La Ballerina• Deep Water • Just Friends - Solo Amici• Tiffany E I 3 Briganti• 007 - Quantum Of Solace• Un Gioco Da Ragazze

E’ già un successo l’ultima avventura di 007 con Daniel Craig, per la seconda volta nei panni dell’agente segreto. Il film, infatti ha battuto il record britanni-co di incassi: sabato, nel primo giorno di proiezione, ha guadagnato 4,9 milio-ni di sterline (oltre 6 milioni di euro).

Tradito da Vesper, la donna che ama-va, nel nuovo film 007 deve combattere

l'istinto di trasformare la sua missione in una questione personale. Cercando di scoprire la verità, Bond interroga Mr. White che rivela come l'organizzazione che ricattava Vesper sia molto più com-plessa e pericolosa di quanto immagi-nasse.

Il lavoro di intelligence collega un agente MI6, che ha tradito l'agenzia, ad un conto bancario a Haiti dove, per uno scambio di persona, Bond conosce la bella e aggressiva Camille, una donna che ha una vendetta personale da por-tare a termine. Camille accompagna Bond da Dominic Greene, un uomo d'affari senza scrupoli, che è tra i mem-bri principali della misteriosa organizza-zione.

In una missione che lo porta in Au-stria, Italia e in Sudamerica, Bond sco-prirà che Greene è impegnato in una cospirazione per prendere il controllo di una delle risorse naturali più importanti del mondo, che lo spinge a stringere un patto con il generale in esilio Medrano.

007 torna come agente segretoCINEMA - “Quantum of Solace” sbanca il botteghino in Gran Bretagna

I protagonisti dell'ultimo film di 007 dal titolo "Quantum of Solace" in azione

Cast: Daniel Craig, Mathieu Amalric, Judi Dench, Olga Kurylenko, Gemma Arterton, Jeffrey Wright, Stana Katic, Giancarlo Giannini.

Durata: 106 minuti. Produzione: Gran Bretagna, Usa 2008

Di marc Forster

giovanni biondi

Dentro le notizie...

Nell'ambito della trasmis-sione «Dentro le notizie», in onda su Telesolregina, l'as-sessore all'ambiente e all'agricoltora della Provin-cia di Cremona, Giovanni Biondi parlerà dei principa-li eventi del territorio. • Ele-zioni americane; • Discarica di Amianto di Cappella Can-tone; • Cremona: Pronta la guida ai ristoranti 2009 - Il 10 novembre "vernice" al Bontà; • Cremona: Guare-schi in mostra al Trecchi; • Premio "Angelo Ferri" Pre-mi d'Onore al Merito Spor-tivo. La trasmissione va in onda sono il venerdì alle ore 23.10, replicata il saba-to alle ore 12 e la domenica alle ore 17.30.

E’ la storia di Enzo e Fabio, una strana coppia che vive a Roma. Il primo è un mercante d’arte, è omosessuale e ama non corrisposto Fabio, pugile in declino e di differenti gusti sessuali. Nel raccon-to il prima e il dopo si confondono e si sovrappongono come se la storia cercas-se strade capaci di districare le ragioni di questo amore impossibile. Anche Osho e Carletto sono una strana coppia: passa-no le giornate facendo piccole truffe, fingendosi polizziotti. Le due coppie vi-vono una vita parallela fatta di incom-prensione e violenza. Sono infelici, vitti-me della loro solitudine. Si tratta di un film drammatico.

dI Giulio Manfredonia

Genere: Avventura

via Castelleone, 10

Page 32: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Coffee Break32 Venerdì 7 Novembre 2008

nche le belle pian-gono. Parafrasando una buffa telenovela degli Anni 80, indi-chiamo la situazio-ne sentimentale di

alcune starlette della televisione italiana, che da più parti hanno sbandierato la loro solitudine.

Difficile credere che donne tanto desiderate degli uomini italici (e non solo) possano soffri-re di mal d’amore, ma pare sia proprio così. Insomma, la crisi di coppia non risparmia proprio nessuno e sembra essere il mar-chio degli anni Duemila.

Sono tante le “bellone” che ammettono di essere single: Alessia Marcuzzi, Elisabetta Ca-nalis, Paola Barale, Manuela Ar-curi e Michelle Hunziker. A tutte sono stati attribuiti numerosi fi-danzati, ma alla resa dei conti nessuno che durasse più di un battito di ciglia.

Sarà vero quanto affermato da Simona Ventura, che le donne della tv non trovano un uomo disposto a stare nell’ombra ac-canto a loro, ma alla base vi sa-ranno anche problemi di altra natura. Per esempio, la Hunziker è stata sposata con un marito

più famoso di lei (Eros Ramaz-zotti), ma la storia è finita ugual-mente non senza polemiche e gossip vari.

La subrette svizzera si è detta tanto delusa da affermare in un’in-

tervista che non si sposerà più. Detto che in Italia esistono

problemi più gravi delle pene di cuore di Michelle, prendiamo at-to della presa di posizione che è condivisa da molte donne del

pianeta. Non basta diventare fa-mosi per risolvere d’incanto i problemi personali e ciò che ap-pare sui giornali più essere dav-vero effimero.

Gossip a parte, la Hunziker lancia un messaggio educativo a tutti i genitori: “Per il bene dei fi-gli bisogna mettere da parte tut-to e non denigrare il proprio part-ner”. Fosse sempre vero…

Chi si dimentica del tormentone dell’esta-te? Non c’è dubbio che stiamo parlando del brano “Non ti scordar di me” di Giusy Ferreri, l’ex commessa resa famosa dalla trasmissio-ne “X Factor”.

La Ferreri ha vissuto un’estate da grande star della musica, grazie a una canzone che è diventata la colonna sonora della bella stagio-ne. Tanto successo rischia però di far girar la testa, ma Giusy sembra non voler perdere di vista la realtà e in una recente intervista ha affermato di non essere certa che farà la can-tante a lungo. Timori che sembrano però in-giustificati, visto che la cantante lanciata dalla trasmissione di Raidue, ha di nuovo fatto cen-

tro con il brano “Novembre”. Il singolo, scrit-to e prodotto da Tiziano Ferro, dopo dieci giorni dalla sua uscita è già tra i primi brani scaricati da internet. Ma non è tutto: il prossi-mo 14 novembre sarà disponibile anche l’al-bum dal titolo “Gaetana”.

“La tv l’ha fatta conoscere più rapidamente – ha rivelato Mara Maionchi – ma prima o poi Giusy sarebbe esplosa ugualmente”.

Visto il grande successo della Ferreri, ci si domanda se nella nuova edizione di “X Fac-tor” vi saranno altri giovani di talento. La Ma-ionchi dice di aver ascoltato alle selezioni al-meno un paio di ragazzi straordinari. Se lo dice lei…

A

Kate Moss, diventa

donna comune

Kate Moss torna sulla terra. Una delle top model più pagate, fotografate e ammirate del mondo, dopo varie vi-cissitudini è ora immortalata dai foto-grafi per mettere in risalto i suoi difetti. In questi giorni circola sul web una foto che raffigura una Moss invecchiata, che mostra nitidamente i segni di una vita vissuta pericolosamente e con tanti eccessi.

Del resto, negli ultimi tempi la mo-della è apparsa non in forma e barcol-late durante le sfilate londinesi, ma negli ultimi scatti era semplicemente poco truccata e paparazzi spregiudica-ti hanno esaltato i segni del tempo sul volto della 34enne inglese. Kate Moss era affaticata da 11 ore di volo, ma questo non giustifica una forma poco consona a una top model. Insomma, Kate Mossa sembra proprio diventata una donna comune, con i suoi difetti. Sarebbe meglio lasciarla in pace.

IL CASO: dopo il grande successo di questa estate

Giusy Ferreri fa subito centroanche con il nuovo singolo

Un'immagine recente di Kate Moss

Giusy Ferreri, dopo il seccesso dell'estate, ha fatto ancora centro con il brano "Novembre"

Le bellone della tvsoffrono di solitudine

Un primo piano di Michelle Hunziker, a lato Manuela Arcuri e sopra Paola Barale

Pene d’amore per molte starlette del video

Page 33: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Giovanni Zagni

Dopo cinque turni di cam-pionato la Vanoli si ritrova in seconda posizione in classi-fica, con 6 punti, a due lun-ghezze dalla coppia di testa composta da Varese e Jesi. Non male se si considera che gli uomini di Cioppi hanno giocato 3 gare esterne e 2 interne. Ma domani saranno ancora in trasferta, stavolta a Brindisi nell'anticipo serale alle 20,45, con telecronaca diretta su Rai sport più.

Ma per fare considerazioni sulla partita a venire, ci pare opportuno dare una lettura a quella precedente contro Je-si. Decisamente una Vanoli in gran spolvero, attenta in at-tacco, efficace in difesa, con poche forzature ed una gran-de presenza a rimbalzo dove si poteva temere la fisicità e la classe di Maggioli.

I nostri, al contrario, son stati capaci di contenere il "lungo" jesino, anticipandolo e togliendo ai compagni la possibilità di servirlo con continuità e lasciandolo rice-vere "in pace" soltanto molto lontano dal canestro.

Una preparazione di parti-ta accurata e gran merito al coach, ma bravi gli uomini in campo a mantenere fede al-le consegne.

Era necessario il verificarsi contemporaneo di queste circostanze per mettere sot-to Jesi e finalmente abbiamo visto il volto vero di una Va-noli carica di motivazioni ed impegnata allo spasimo per prendersi i due punti.

Ora Brindisi, campo che

scotta, ci dirà se la strada imboccata a Venezia e con-fermata al Palasomenzi, fa ormai parte stabile del baga-

glio tecnico ed emozionale di questa squadra che ove gio-strasse sempre sui livelli ap-prezzati sabato scorso, sa-

rebbe veramente in grado di tenere alte posizioni di clas-sifica ed insidiare le favoritis-sime del campionato.

Insomma se l'inizio è stato stentato e le critiche piove-vano da ogni parte, ora con le ultime dimostrazioni di classe, sicurezza mentale ed efficacia tecnica, si può guar-dare avanti, se non con sup-ponenza, certamente con serenità.

L'innesto di Calabria, sta dando ottimi risultati per equilibrio di complesso ed opportunità maggiori nelle rotazioni, per cui Cioppi può lavorare al meglio ed i risulta-ti gli stanno dando ragione.

Ma a Brindisi bisognerà lavorare sodo per tenere a freno i vari Porzingis, Paren-te e Hatten (capocannoniere di Legadue) e sarà necessa-rio tenere i nervi saldi perchè l'atmosfera intorno e sul campo sarà certamente elet-trica.

In Val Trompiail calcio

osì va la vita del-lo sport,in cop-pia con le crona-che di chi ne rife-risce. Questo Piccolo settima-

nale della “Bassa“ - solo 8800 copie distribuite quasi porta a porta, è stato l’unico foglio non bianco-nero a du-bitare del benservito a Ra-nieri. L’allenatore della Juve non solo ha difeso con fer-mezza gentile le proprie scelte, ma ha spruzzato un po’ di bon ton su un mezzo esercito di giornalisti d’as-salto (…e su qualche mister), tutti impegnati nella ricerca della data finale. La sua ri-sposta è stata il quinto posto in classifica, in ottima com-pagnia, a un solo punto dalla Lazio e a scavalcare Fioren-tina, Sampdoria, Torino. Per non parlare della Roma giù tra color che son sospesi.

Il Gran colpo. Appartengo alla schiera dei nerazzurri, il cui presidente ignora iracon-de e inutili parolacce, ma so-no iscritto alla schiera di co-loro che preferiscono gusta-re le fettine di salame , prefe-rendo la bocca agli occhi.Quindi la truppa Juve va a Madrid, vince la partita 2 a 0,

un gol di sinistro e uno di de-stro di Del Piero, il secondo su punizione: ( mi dicono che in tribuna stampa a Lumez-zane qualcuno abbia invo-cato invano la sua presenza al primo minuto della ripre-sa). Alex esce applaudito non solo dai suoi, ma dall’in-tero pubblico madridista che onora il toro quando il torero è un fifone. Parola di Hemingway:questa volta la campana ha suonato per i menagramo. Fine del piropo pro Ranieri, la sua squadra è ferma in Champions, la Fio-rentina 1 a 1 al Franchi so-gnerà fino al risveglio.

Abbiamo già detto di una classifica strana e in conti-nuo movimento con la pre-senza in vetta di Napoli e Udinese, il va e vieni di Milan e Inter, sette squadre in cin-que punti, ma con Inter e Napoli rispettivamente a + 3 e + 2 in media inglese, il Mi-lan a 0. A mio parere lo scu-detto sceglierà una maglia di queste, con esclusione qua-si certa per il vecchio Frul giustamente ben impiantato nel cuore di Brunone Piz-zul...

Ciclismo nazionale. Alla Sei Giorni di Milano Bettini

viene trascinato in una stra-na caduta, apparentemente rovinosa, per fortuna senza conseguenze: il campione onorerà la sua presenza fino alla chiusura della manife-

stazione e della carriera. Purtroppo il doping sembra contagiare anche i giovanis-simi, personalmente invoco fango a palate sui loro alle-natori.

Eugenio GrignaniDal Santiago Bernabeu al Cambonino Grigiorosso

C

&Sport Sport

e valli lombarde dell’arco prealpino sono di dolce bellezza quando rallegrate dal sole. Qui però mi siedo in tribuna stampa, per mia fortuna tra Cristina e Paolo, cioè in buona compagnia. Il Pedroni fotografo è stato di-rottato, d’ufficio, in campo, senza tante sto-

rie. Il Piccolo non ci aveva accreditato, l’incaricata aveva i suoi problemi con l’Informatica, ma la mia tesserina e qualche parola in lingua, …osteria, i s’é desmentegàtt, hanno risolto il problema. Ho notato rispetto verso la compagnia dei cronisti grigiorossi al seguito della trasfer-ta: i bresà sono alla buona, con i piedi per terra. Nomi come Beretta dei fucili (ahimè da caccia), Pietra e Lucchi-ni dell’acciaio, Gnutti dell’ottone (e altro), Orlandi delle grandi carrozzerie, fanno il giro del mondo da una vita: Pasini di Odolo, paese non distante da qui, viaggiava in Ferrari negli anni 60. «Domenica dopo la messa faccio un giro a piedi e la macchina resta in garage (pronuncia ga-rage). Dal lunedì mi serve per lavorare, nella mia ferriera mai scioperi, una volta all’anno mangiamo tutti insie-me...»Mentre rimugino questi ricordi, s’apre la partita. Uso il cell per comunicare a Luca il mio desiderio di una foto, dal campo, al Presidente e a i suoi, seduti distinti fra i distinti. Risposta immediata: «Già fatto, tu pensa a scrivere …».On parle football. E’ la prima volta (su otto) che vedo la Cremo muoversi senza tante manfrine, tiene il pallone, fa correre gli innimici, e s’arrangia a far capire che non vuol fare la bella statuina. Certo le azioni non sono lisce e i tentativi di arrivare al tiro nella porta avversaria si arresta-no prima, molto prima: troppo prima. Ma i ragazzi dell’una e dell’altra sponda non demordono. E’ vero che la Cremo

tiene palla e campo, e altrettanto vero che non conclude: Carotti ci muove moltissimo, come al solito, ma non sem-bra pizzicato da una tarantola. Altri sonnecchiano intorno a lui, e sarebbe anche ora che si svegliassero, visto che sono stati preceduti da una fanfara tipo alzabandiera. 37’ e 39’, Tacchinardi tira a lato e Saverino, che l’annuncia-tore chiama Severino, si è svegliato male questo mattino, il suo tiro supera la traversa, ma non di poco, non di mol-tissimo, insomma un tot.Atto II°, primo minuto: Pesaresi, che non è Alex, su pu-nizione sorvola ancora la traversa, io sorvolo sulle paro-lacce di alcuni colleghi e mi limito a pensarle. Dopo poco il portiere del Lune para l’unico tiro-gol firmato Carotti, che si è stancato di passare ad altri senza veder risultati concreti. Qualche giocatore cade apparentemente fulminato da sincope immaginaria. Al quarto d’ora Bianchi si merita gli onori dell’alloro, così caro ai Cesari Romani. Poco dopo ancora Lorenzo C, per Tacc. fino a Guidetti, tiro vicino ma non dentro. Ancora un quasi morto, ma risuscita. Ver-so la fine da un ruscello (Rio) si passa alla foresta ( Bosco), Bianchi strappa un ramoscello di alloro e si mette in testa la seconda corona. Il suo successo personale per la Cre-mo è platonico.Ma è giusto così! Un punto in più è sempre un punto in più (Un allievo di Confucio).

L0 a 0 al Lume di candela

Ranieri della Juve e Venturato della Berretti

La Vanoli verso la trasferta a BrindisiPallacaneStro: La squadra di Cioppi è al secondo posto

Torna finalmente al Palasomenzi, dopo due trasferte in negativo, la JuVi Witor's che domenica pome-riggio affronterà la Penta di Ozzano, squadra che conta al suo attivo una sola vittoria, così come quella con-cittadina.

Un confronto delicatissimo poi-chè se è vero che gli ospiti non go-dono di gran salute, va detto che la formazione di Ozzano è in grado di mettere in campo ottimi quintetti e sinora ha perso qualche partita d'un soffio, come ad esempio è ca-

pitato domenica scorsa quando gli emiliani sono stati battuti a domici-lio da Montecatini per 87-86.

Guardando gli esiti numerici del-le partite ci vian da credere che Oz-zano sia una squadra di ottimi at-taccanti che si "dimenticano" spes-so di difendere a dovere.

Con queste premesse pensiamo ad una JuVi che non faticherà ad offendere e con la volontà e l'impe-gno difensivo dovrà trovare il modo di frenare le iniziative degli ospiti.

Tutto sarebbe previsto e prevedi-

bile se la Witor's fosse in buona salute, soprattutto fisica, poichè i recenti forfait o le precarie condi-zioni di qualcuno degli uomini chia-ve lasciano spazio a qualche dub-bio.

Terribile questo inizio per una neo-promossa che s'è trovata qua-si sempre a lottare in condizioni di difficoltà proprio a causa di troppe circostanze sfavorevoli.

Il giovane Grilli è out per lungo periodo, Cristelli praticamente non ha ancora giocato una partita da

par suo, i fratelli Conti hanno avuto ed hanno ancora parecchi acciac-chi, Mancin e Degli Agosti pure loro han pagato dazio alla sfortuna.

Ora si vuole che la società si muova sul mercato per assicurarsi o un giocatore d'esperienza, maga-ri con mano educata, o un giovane che non faccia soltanto "numero" in panchina.

Vedremo le scelte, anche se noi il primo movimento di mercato lo faremmo... in uscita.

gz

JuVi Witor's: l'infermeria, finalmente, si sta svuotando

Un'azione di gioco in campo. Foto Pedroni

INTERMEZZO Eugrigna

Un breve incontro per chiarire l’affaire Turotti. La parola francese può essere tradotta in diversi modi, tra i quali “contestazione” e “intrigo”: scelgo il secondo, perché ren-de meglio, a mio parere, l’origine poco chiara della breve discussione sorta prima dell’incontro di Lumezzane. Un gruppo di giovani tifosi della curva ha apostrofato il ds del-la Cremo per una questione di maglie grigiorosse.«Sei avaro,ne offri poche, tieni anche queste». E, offesi, le but-tano ai suoi piedi. Bartali direbbe che... «l’è tutto sbagliato». I giocatori di tutte le squadre dispongono di un certo nu-mero di maglie da regalare dopo ogni partita, un modo che le società hanno adottato per intrattenere rapporti diretti (e corretti) con gli ultras, di cui riconoscono l’impegno costan-te, quando non diventi devastante, dentro e fuori lo stadio. I giocatori usano questo gesto a vittoria conseguita, e ne hanno a disposizione un certo numero offerto dalla società. Al presente Turotti ha aumentato l’offerta rispetto al passa-to, e non si aspettava certo questo risultato che pare sca-turito dalla partita di Coppa Italia, (detto fra noi… insom-ma… campiamo bene lo stesso). Il ds conclude con spirito da uomo pratico. «Sono cose che succedono quando i ri-sultati sembrano inferiori alle attese.Appagate quelle,non dico maglie a volontà ma ...Ne approfitto per dirti che la Cremonese, presidente in testa, rispetta e difende con for-za tutto lo spogliatoio, Ivo Iaconi e tutti i suoi collaborato-ri».

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piuazza Fiume, 4

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piazza Stradivari, 10Annadia Cafè Caffè in Piazza

Valenti della Vanoli a canestro. Foto Castellani

Page 34: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Archiviata due settimane fa la sesta vittoria consecu-tiva in carriera, Cristian Mar-chetti s’appresta a chiudere l’anno in bellezza: dovrebbe salire ancora una volta sul ring prima del 31 dicembre.

In effetti s’era parlato di un match da sostenere a Nuvo-lera il 21 novembre, quindi di un altro il 13 dicembre a Ma-clodio, ma l’ex campione d’Italia, che già prima dell’ul-timo match accusava un po’ di stanchezza e soprattutto dei forti dolori muscolari alle spalle, ha preferito conce-dersi una decina di giorni di riposo e saltare il primo dei due incontri.

«Da circa un anno - ha confermato Marchetti - non ho perso un giorno di allena-mento, prima in vista dei campionati italiani dello scorso dicembre, poi per le qualificazioni olimpiche, quindi in vista del passaggio al professionismo. Avevo bi-sogno di tirare il fiato. Una decina di giorni mi sono ba-stati e sono pronto a ripren-dere con al solita voglia di far bene.»

S. Lucia porterà a Cristian, finalmente, il primo avversa-rio italiano, quindi la possibi-lità del primo inserimento nelle classifiche italiane. Af-fronterà il romano Gianluca Tamburrini, pugile di grossa esperienza anche se con po-chi incontri all’attivo a causa di una lunga sosta in carriera tra il 2003 ed il 2007.

Pugile di buone qualità e in possesso di un pugno che si fa sentire, è stato proba-bilmente guidato con poco criterio agli inizi di carriera quando venne opposto pri-ma a Paolo Ferrara, oggi pe-so massimo in possesso del titolo di Campione del Medi-terraneo, ex Campione d’Ita-lia e sfidante per due volte all’Europeo, quindi ad Alber-to Colajanni, campione ita-liano e Intercontinentale dei supermedi tra il 2004 ed il 2006.

Due incontri durissimi per un esordiente che ebbero naturalmente esito negativo, ma poi Tamburrini si è ripre-so, ha cominciato a inanella-re qualche vittoria (Alfano, Abatangelo, Borov, Hamrou-

ni). Ultimamente, due incon-tri ad esito alterno, ma sem-pre terminati in pochissimi minuti con Maurizio Lovaglio che recentemente ha conte-so il titolo al campione italia-no Versaci.

Quindi un successo, a Ro-ma sul serbo Misa Nikolic. In totale, 10 incontri di cui sei vinti (quattro prima del limite) e quattro persi (tre prima del limite) a dimostrazione del fatto che si tratta di un uomo dalle mani sicuramente pe-santi e dalla mascella proba-bilmente non troppo refrat-taria ai colpi più duri.

Un avversario, comunque, da non prendere alla leggera e che già potrà dare una va-lutazione più sicura dei mez-zi in possesso del cremone-se. In campo dilettantistico, occhi puntati soprattutto sui campionati italiani juniores in programma la prossima settimana a Crotone.

Per l’ABC si è qualificato il solo Massimo Avosani nella categoria dei pesi welter, si-curamente quella più ag-guerrita dell’intero lotto. Avosani che ha già comun-que in tasca la medaglia di bronzo, mal che vada, è il più giovane dei quattro in gara: gli altri tre infatti, usciranno di scena il prossimo anno, mentre per lui ci sarà la pos-sibilità eventualmente di ri-farsi nel 2009. I suoi avver-sari: 1)Marvin Perugini (Nike Ancona), Campione italiano uscente. Ha all’attivo 33 vit-torie, 5 pareggi e 7 sconfitte. E’ imbattuto dall’aprile 2007.

2) Danilo Creati (Pug. Di Giacomo) ha ottenuto sinora 37 vittorie, 8 pareggi, 6 scon-fitte. Ha vestito due volte la maglia della nazionale. Ha battuto due volte Perugini.

3) Francesco Nespro (Pug. Vesuviana): 26 vittorie, 3 pa-reggi 9 sconfitte. Campione italiano Cadetti nel 2006 e Campione Europeo nello stesso anno,

Ha disputato 18 incontri in Nazionale.La scorsa setti-mana, in Brasile, è arrivato nei quarti di finale ai Cam-pionati del mondo di catego-ria.. Avosani, invece, ha dal-la sua 17 incontri vinti, 8 pareggiati e 9 persi.

pugilato

di Cesare Castellani

agic Pack fi-n a l m e n t e a l l ’ a l tezza delle aspet-tative. Dopo tre turni di

campionato caratterizzati, ol-tre che dalla vittoria esterna di Piombino contro Donorati-co, dalle secche sconfitte su-bite da Nocera e Milano che avevano lasciato con l’amaro in bocca pubblico e tifosi, fi-nalmente si è vista la luce in occasione del match di do-menica scorsa contro Aprilia, un match cominciato male, anzi malissimo, con uno 0-7 che ha compromesso l’esito del primo set, ma finito nel migliore dei modi con una esaltante rimonta che ha messo in risalto non solo le doti tecniche di questa squa-dra, sulle quali del resto non si poteva dubitare, ma anche la voglia di fare e di reagire ad una situazione che stava di-ventando disperata.

Con molta pazienza, appli-cando il loro gioco, ma senza strafare, migliorando a muro e in ricezione, la Magic Pack

ha ricucito lo strappo, ha pa-reggiato il conto dei set sull’1-1, poi ha letteralmente dilagato contro un Aprilia che non ha più avuto sbocchi neppure con la fortissima brasiliana Moreno Pino, con-siderata la miglior giocatrice del campionato indotta spes-so a forzare e quindi a sba-gliare dalla perfetta difesa esercitata su di lei dal muro gialloblu.

Se rivista la Dumler dei tempi migliori ormai sulla via del completo recupero, una

Fanzini sempre positiva in at-tacco e soprattutto una Bo-scoscuro che ha salvato tutto quanto era possibile grazie ad una prestazione eccezio-nale.

Domenica si va ad Urbino ad affrontare una squadra ben equilibrata, solida e con qualche individualità di spic-co, ma non certo una delle forze migliori del campionato in una partita che può riserva-re sorprese, ma che, affronta-ta con il carattere che si è vi-sto al Palasomenzi e con la

stessa determinazione, può portare un grosso risultato.

La Magic Pack ha perfezio-nato la sua preparazione a metà settimana in amichevo-le a Parma contro la forma-zione dell’ex coach Miccoli e di Cibele Lucindo. Ne è uscito un pareggio (2-2) con buone indicazioni per entrambe le squadre, ma si è giocato con regole particolari e quindi il risultato non fa testo, ma i due allenatori hanno senza dubbio fatto tesoro di questo test.

MCristian Marchetti a riposoin attesa del match finale

Sport34 Venerdì 7 Novembre 2008

La Vasileva e la Sacconi vanno a muro per la Magic Pack

CristianMarchetti esulta a fine incontro

pallavolo: Ottimo risultato contro l'Aprilia

La Magic Pack verso la rimonta

Bolle il pentolone in casa Club Cicli-stico Cremonese 1891- Gruppo Arve-di. Mentre la stagione si è chiusa uffi-cialmente con l’allestimento delle ulti-me gare delle discipline collaterali al ciclismo su strada, cioè la BMX che ha visto disputare a Cremona l’ultima tap-pa del Giro di Lombardia e il cross country con l’allestimento del Gran Premio del Parco del Po e del Morba-sco, si sta già guardando con grande interesse alle novità, eccellenti del prossimo anno. Novità che potrebbero fare di Cremona uno dei centri di mag-giore attenzione in campo ciclistico.

Anzitutto la prima Sei Giorni Città di Cremona, che parità esattamente tra 90 giorni: un grande avvenimento che

dovrebbe calamitare verso la città per una intera settimana un gran numero di appassionati, come dimostra la Sei Giorni di Milano che, pure allestita in tono molto più modesto (tutti gli spe-cialisti di rango stanno infatti correndo negli stessi giorni a Dortmund), sta avendo un gran successo di pubbli-co.

A seguire, l’allestimento di una squadra juniores che dovrà servire da serbatoio per la prima squadra. E’ una categoria che non sempre il CCC 1891 ha seguito, ma che sta assumendo grande importanza per la formazione dei futuri campioni. Da qui la necessità di allargare i propri orizzonti da parte del Presidente Feraboli.

In fine, il rinnovo ella squadra dilet-tantistica Under 23. Dopo un grande 2007 3 un altrettanto sfortunato 2008, Bruno Leali da dt e Feraboli da presi-dente, son corsi ai ripari mettendo in-sieme una formazione che più forte non si poteva. Costanzi vestirà i panni del capitano e accanto a lui resteranno Pavan, Fadini, Franzini, Benedetti, ma ci sarà un gruppo di esordienti, prove-nienti da varie formazioni lombarde, quasi tutti figurano nei primi venti del-le classifica nazionali juniores, come Eugenio Alafaci (dalla Castanese), Pie-ro Baffi (Trevigliese), Enrico Barbin (Te-am Giorgi), Michael Bordoni (Team Giorgi), Sebastiano Dal Cappello (Au-sonia Pescantina), Lorenzo Pavan (Ca-stanese), Michele Perizzolo (Ausonia Pescantina), Michele Piccoli (Ausonia Pescantina), Fabio Pulcini (Team Gior-gi), Federico Rizza (Otelli) e Alessio Terlisio (Ronco).

Tornando alla gara di MTB di dome-nica scorsa a Bosco ex Parmigiano, un’eccellente prova ha fornito il vinci-tore, il mantovano Fabio Pasquali, il quale s’è involato a metà gara dal gruppetto con cui aveva disputato il primo giro del percorso, andando a vincere in completa solitudine davanti a Elio Gallina (Team Sfrenati) e al fiden-tino Fabio Bonfanti. Il vincitore dello scorso anno, il dilettante Renzo Zanel-li (CCC Arvedi) che evidentemente non va molto d’accordo col fango che quest’anno di trovava sul percorso, è giunto sesto, a 3’55 dal vincitore.

CiCliSmo

Ilaria Sozzi e Marta Frittoli Oro A LignanoLo splendido complesso Ge-Tur di Lignano ha ospitato il Torneo Internazionale “A” di Kata indetto dall’Unione Eu-ropea Judo. Prova importan-te per il Kodokan Cremona ai fini di verificare le condizioni prima della Coppa del Mondo in programma fra quindici giorni a Parigi. Bene Ilaria Sozzi e Marta Frittoli vincitrici nell’oro nel “Ju-no-kata”; ma non è stata una passeggiata! Infatti sono state insidiate da vicino dalla coppia tedesca Hoffman/Jung in una specia-

lità in cui il livello tecnico degli esecutori è molto cresciuto, al contrario di quello dei giudici … croce e delizia di ogni gara. Bene Andrea Sozzi e Antonio De Fazio nel “Nage-no-kata “, anche se alla loro più che ap-prezzabile esecuzione sono state preferite altre esibizioni di “stuntmen”, ossia di abili cascatori i quali offrono in-dubbiamente un gradevole spettacolo - moda inaugura-ta, e premiata, da judoka ru-meni agli europei di Malta e che ha messo nel mirino della

Unione Europea la questione “arbitri” – ma il Judo è altra cosa ! Sofferta l’elaborazione di questa classifica, fatta e ri-fatta più volte tanto che ci è voluto ben oltre un’ora per conoscere che i due judoka del Kodokan non erano am-messi alle finali per 1 (uno) punto : incredibile ma vero !Il bilancio di questa trasferta per il Kodokan è dunque il classico bicchiere mezzo pie-no e mezzo vuoto, ma ora bi-sogna concentrarsi sulla cop-pa del Mondo…

judo

L'arrivo al Bosco Ex-Parmigiano

Il team del Kodokan Cremonaall’Internazionale di Kata di Lignano

presto la prima “Sei giorni” di Cremona

Page 35: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

di Massimo Malfatto

cocca l’ora del campionato italia-no per società se-rie C e quest’anno ai nastri di parten-za ci sarà anche

una formazione cremonese, la canottieri Flora. La boccio-fila rivierasca ha conquistato il diritto a partecipare a que-sta importante manifestazio-ne grazie allo strepitoso se-condo posto conquistato lo scorso anno, dopo una sfor-tunata ma entusiasmante fi-nale contro Perugia. Sorrisi, entusiasmo, tranquillità e so-prattutto consapevolezza dei propri mezzi: non c’è assolu-tamente alcuna tensione nel Flora che sabato giocherà il primo dei sei incontri di que-sto mini-torneo. Saranno match molto difficili ed insi-diosi, ma la squadra è stata costruita con molta serietà e competenza, plasmata con mano esperta e paziente da Guido Zanotti, responsabile settore-bocce della bocciofi-la di via Riglio. La formazione del presidente Verona ha tut-te le carte in regola per fare bene e non è una matricola in

questo campionato: infatti nell’anno 2002/2003 i riviera-schi (guidati allora da Piero Matani) disputarono, con ri-sultati discontinui, il campio-nato italiano di serie B e quindi già conoscono le diffi-coltà e le insidie di questa manifestazione. In particola-re è già esperto Pierangelo Scandelli, unico rimasto di quella spedizione; con lui ini-zieranno l’avventura Pierino

Zinetti, Alberto Caccialanza, Massimo Campanini e Paolo Guglieri. Il campionato italia-no è formato da sedici gironi a quattro squadre, con in-contri di andata e ritorno e la vincente di ciascun girone si qualificherà per la fase finale. Oltre al Flora c’è un’altra for-mazione lombarda nel girone 2 che comprende anche due bocciofile emiliane. Si inizia sabato 8 (ore 14.30) al boc-

ciodromo comunale dove la formazione guidata da Primo Massarini ospiterà la boccio-fila Buco Magico (RE) dove militano i vari Crotti, Bonifici, Giaveri e Zambroni. Sabato 15 la seconda giornata pro-pone per i cremonesi la tra-sferta in Verbania contro la bocciofila Possaccio, mentre sabato 6 dicembre con l’in-contro casalingo contro la bocciofila reggiana “Città Tri-

colore” si concluderà il giro-ne di andata. Il primo match di ritorno, a campi invertiti, inizierà il 20 dicembre, men-tre l’ultimo incontro del giro-ne è previsto per il prossimo 31 gennaio e vedrà il Flora impegnato a Reggio Emilia contro il “Buco Magico”.

Frattanto è iniziata bene l’annata per la bocciofila ri-vierasca. Dopo il successo di Bassetti-Cornelli nella gara benefica della Puntoraffavo-lo è arrivata anche la prima vittoria in terra “straniera”. Nel 5° G.P. Bocciodromo or-ganizzato dalla “Codognese” sul gradino più alto del podio sono saliti Pierino Zinetti e Pierangelo Scandelli che in semifinale hanno superato i lodigiani Pettinari-Franchi (12-10) ed in finale hanno avuto la meglio sui piacentini Benzoni-Galuzzi con il pun-teggio finale di 12-8.

MEMORIAL PIETRALUNGA

Sabato 8 al comunale incontro tra «Flora» e «Buco Magico»

S

Al via il campionato italiano di società categoria C dove partecipa la formazione cremonese

Sabato 8 primo interessante week-end dell’annata boccistica: al pome-riggio sulle corsie del bocciodromo comunale Flora-Buco Magico, incon-tro del campionato italiano di società (serie C) mentre alla sera sulle corsie del bocciodromo di Soresina finale del 3° trofeo “Bar Bocciodromo”.

La gara individuale (con due finali separate), organizzata dalla Milly One in collaborazione con la bocciofila Tranquillo ha visto la partecipazione di ben 346 giocatori che per due set-timane si sono date battaglia. In ca-tegoria A, tra gli altri, note positive per Dilda, “Butta” Ferrari, Pedrignani, Erminio Ferrari ed il beniamino di ca-

sa Antonio Minerva mentre in catego-ria B successi di Amigoni e di Marcel-lo Barcellesi, quest’ultimo protagoni-sta di uno splendido inizio di annata con divisa comasca (due successi in pochi giorni!).

In categoria C hanno vinto il loro girone i soresinesi Azzali e Motti ed i “ferrovieri” Barbieri e Ghidoni.

Le finali, sotto la direzione di Giu-seppe Mosconi, inizieranno alle ore 18 e si giocherà sulle corsie cremo-nesi del Signorini, a Pizzighettone, Mirabello Ciria e comunale di Soresi-na dove in tarda serata è prevista la conclusione della manifestazione.

MM

Lunedì 10 novembre inizia la tra-dizionale gara a coppie organizzata dal Dopolavoro Ferroviario, prima manifestazione sulle corsie cremo-nesi. Quest’anno la bocciofila del presidente Nicoli raddoppia gli sfor-zi: infatti questo memorial Cesare Pietralunga e Arnaldo Ghiraldi, sarà una gara regionale a categorie se-parate (AB-DC) con due finali. Con questa manifestazione la bocciofila Ferroviario desidera ricordare nel migliore dei modi un ex consigliere ed un ex presidente della bocciofila recentemente scomparsi. Alla gara sono iscritte 203 coppie e le finali, sotto la direzione di Gabriele Ceria-ti, sono previste per sabato 22 sulle corsie del bocciodromo di via Ber-gamo.

La formazione della Canottieri Flora dello scorso anno

A Soresina finale del trofeo «Bar Bocciodromo»

Sport 35Venerdì 7 Novembre 2008

Pierino Zinetti e Pierangelo Scandelli vincitori della regionale di Codogno

MEMORIAL PIETRALUNGA

weekeNd BocciStico

Marcello Barcellesi vincitore di un girone nella gara di Soresina

Massimo Campanini e Paolo Guglieri del Flora

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Page 37: Il Piccolo Giornale 7 novembre 2008

Un mese dedicato ai saporipiù caratteristici del maiale

Spazio alla golosità e al buon gusto, nella bassa par-mense, dove l'appuntamento è con il culatello di Zibello, protagonista, insieme agli altri salumi della zona, dell'ormai celebre November Pork.

La “bassa” parmense ha prodotti di eccellenza, fra cui il Culatello di Zibello Dop, che vuol far conoscere al maggior numero di persone e buongu-stai alcuni suoi “parenti pove-ri”, ovvero salumi meno famo-si, però capaci di deliziare i palati.

Per valorizzare tali salumi e

fornire occasioni turistiche, la Strada del Culatello di Zibello propone quindi una nuova edi-zione di «November Porc … speriamo ci sia la nebbia!», la

staffetta più golosa d’Italia. Una manifestazione che si tie-ne in quattro località distinte nei quattro fine settimana di

novembre (una città ogni week end), autentico appuntamento del mangiare bene e dell’alle-gria, dove ogni domenica sarà possibile assaggiare (gratuita-

mente) un maxisalume e con il sabato sera dedicato ai giova-ni.

Si inizia a Sissa (8 e 9 no-vembre) con un’enorme Ma-riola (ribattezzata Mariolone), poi si va a Polesine Parmense (15 e 16) con il MaxiPrete, ci si trasferisce a Zibello (22 e 23) con lo Strolghino più lungo, per finire a Roccabianca (29 e 30 novembre) con una Ciccio-lata super.

Il riferimento alla nebbia non è casuale, perchè la nebbia è un elemento importante, non solo per la grande suggestione che “regala” ai paesaggi, ovat-tando suoni e contorni ma, soprattutto, perché, assieme al caldo estivo, è uno dei com-ponenti essenziali del micro-clima che determina in questa zona una speciale stagionatu-ra del Culatello di Zibello Dop.

Novembre Porc inizia al sa-bato, intorno alle ore 9.30, con l’apertura dei mercati che avranno caratterizzazioni spe-cifiche, perché ogni località propone qualcosa di diverso e interessante: Sissa proporrà prodotti biologici naturali «An-tichi sapori e tradizioni». Pole-sine (dove la festa è sull’argine del Po) si orienterà più sul pe-sce e sui prodotti del Po. Zi-bello punterà sulla migliore salumeria italiana. Roccabian-ca ricorrerà al fascino di infusi, spezie e distillati.

In ognuna delle località si esporranno (e venderanno) ti-piche produzioni della bassa

(Strolghino Spalla, Parmigia-no, Prete, vino Fortana Igp) affiancate da importanti pro-dotti di quasi tutta Italia prove-nienti dall’Alto Adige come dalla Sicilia, dall’Umbria come dal Piemonte, tanto per citare: Torrone e Mostarda dall’altra sponda del Po (Cremona), Prosciutto toscano, Toma pie-montese e valdostana, Tartufo di Acqualagna, Focaccia della Lunigiana.

Alle ore 18 verranno aperti gli stand gastronomici che presenteranno degustazioni (a pagamento) in tema con la specificità della località. Intor-no alle ore 22 inizierà lo spazio giovani (al coperto). Il sabato notte è riservata ai giovani, al-la loro musica (con le dirette dei dj di Radio Malvisi e poi concerto dal vivo) e a stuzzi-chini annaffiati da birra. Va detto che dalla stazione ferro-viaria di Parma alle ore 21.30 partirà un bus per le varie loca-lità con ritorno a fine serata per evitare ai ragazzi di guidare di notte.

Domenica c’è la riapertura dei mercati (dalle ore 9 alle 20), alle ore 12 iniziano i pranzi. In-teressante a Sissa la presenza di più stand gastronomici: da quello centrale de La Fornace, a quello dell’Avis, della Prote-zione civile, dell’associazione Giovani e anziani a Il Sapore del Taro. Intorno alle 15.30 as-saggi gratuiti dei maxi salumi. I volontari che preparano Ma-riolone, Pretone, Strolghino e Cicciolata, cercheranno di su-

perare i “pesi” del 2007, quan-do lo Strolghino si attestò su una lunghezza di poco supe-riore ai 500 metri, la Mariola ad oltre 90 chili, il Prete raggiunse quota 320 chili e la Cicciolata pesava più di 120 chilogram-mi.

Non mancherà uno spazio per il divertimento. Ad esem-pio, a Sissa, domenica matti-na, si potrà assistere alla pre-parazione del Parmigiano Reggiano e alla lavorazione

del maiale, Zibello risponderà con la dimostrazione da parte di esperti macellini delle fasi che portano a trarre dalla co-scia del maiale sua Maestà il Culatello. Nelle quattro città, poi, ci saranno spazi e anima-zione per i più piccoli, senza trascurare l’intrattenimento per gli adulti. Si possono se-gnalare il «Tiro al Salame», la

mongolfiera Lampogas e le escursioni «a piedini nella Bas-sa». La domenica ci saranno dei bus navetta da e per la sta-zione ferroviaria di Parma. La domenica mattina inoltre si potrà navigare gratuitamente da Cremona verso Polesine o Torricella e raggiungere le lo-calità di Novembre Porc con navette, il ritorno a Cremona avverrà in bus alle 18.30 (in collaborazione con NavigarPo - per opzioni posti, meglio te-

lefonare allo 0524 91708).Prosegue anche quest’anno

«A tavola con November Porc», la rassegna nella quale, durante il mese di novembre, sedici ristoranti della Strada del Culatello di Zibello propor-ranno menu tematici a base di maiale e le loro interpretazioni dei piatti tipici a prezzi conte-nuti.

Il November porkospita anche prodotti

provenienti da Cremona

Uno stand a Sissa

Lo Strolghino da guinness di Zibello

Speciale November Pork 37Venerdì 7 Novembre 2008

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di Giulia Sapelli

Per tutti gli amanti della buona cucina l'appuntamen-to è alla Fiera di Ca' de So-menzi dall'8 all'11 novembre, con il BonTà, attesissima ker-messe dedicata al buon gu-sto, che quest'anno celebra la sua qunta edizione.

A Il BonTà, ristoratori, di-stributori e buongustai si pre-parano a scoprire più di 2.000 tipologie di prodotti tipici pro-venienti da tutte le regioni. Un appuntamento fondamentale in vista delle tematiche ali-mentari dell’Expo 2015 All’in-terno della Manifestazione l'appuntamento sarà anche la terza edizione del Cheese of the Year, il campionato mon-diale di formaggi.

L'attesa per l'evento è forte per ristoratori e distributori,

che quest’anno si troveranno di fronte ad oltre 250 esposi-tori selezionati tra i migliori produttori italiani. Una sele-zione che CremonaFiere at-tua ogni anno per mantenere

Il BonTà sempre ai massimi livelli e confermarlo sempre più come il punto di riferimen-to fieristico dell’agroalimen-tare italiano.

Molte le novità per la pros-

sima edizione della manife-stazione, a partire dalla terza edizione del Cheese of the Year, il campionato mondiale di formaggi che nelle passate edizioni ha visto sfilare in pas-serella le specialità di Francia, Svizzera, Spagna, Grecia, Messico, Repubblica Slovac-ca, Croazia e naturalmente Italia. Anche quest’anno sa-ranno molte le produzioni ca-searie in gara. Una sfida in cui le aziende sono sempre mol-to impegnate, perché riuscire a trionfare al Cheese of the Year significa mettere i propri prodotti sotto i riflettori in una Manifestazione che vede la

partecipazione di migliaia di ristoratori e distributori in cer-ca di novità da proporre ai propri clienti.

Questo è infatti l’obiettivo principale de Il BonTà: mette-re in stretto contatto le picco-le e medie aziende dell’agro-alimentare nazionale con la ristorazione e la distribuzione italiana ed estera in modo ta-le da percorrere nuove strade commerciali con le proprie produzioni, che ancora trop-po spesso non trovano i ca-nali distributivi che meritereb-bero.

L’altra grande novità de Il BonTà 2008 è l’ampliamento della sezione espositiva dedi-cata alle attrezzature profes-sionali per la ristorazione lan-ciata l’anno scorso e subito apprezzata moltissimo dal pubblico degli operatori del comparto, che trova a Cre-mona uno strumento indi-spensabile per scoprire tutte le novità del settore, dal pen-tolame alle affettatrici, dall’ab-bigliamento ai forni e robot.

In fase di completamento anche il programma degli eventi collaterali, che vedrà un susseguirsi vertiginoso di appuntamenti gustosi dedi-cati a professionisti e buon-gustai: un binomio su cui Il BonTà ha saputo costruire un prodotto fieristico originale per valorizzare sempre più il prodotto alimentare tradizio-nale sia presso gli operatori, sia nei confronti del consu-matore finale.

Al BonTà l'appuntamento è con la buona cucina

L’aperitivo rinforzato da stuzzichini, il cosiddetto happy hour, è una moda sempre più diffusa in ogni città d’Italia, ma c’è una novità: sempre più spesso i giovani orientano le loro scelte sui prodotti tipici an-che in questa occasione, preferendo salumi, formag-gi e vino a prodotti più eso-tici. Tipicità sugli scudi anche fuori dai pasti, quin-di, e sono i dati a dimo-strarlo: basti pensare ai salumi, per esempio, che stanno vivendo un periodo molto roseo per quanto ri-guarda i consumi, soprat-tutto tra i giovani; e natural-mente i ristoratori si stanno attrezzando. Ma cosa spin-ge i giovani ad apprezzare un cibo fino a pochi anni fa considerato grasso e poco salutare? L’evoluzione del prodotto, in prima battuta: ancora troppo in pochi sanno che grazie alla diver-sa alimentazione che han-no oggi i suini rispetto a 30 anni fa i salumi contengono molti meno grassi e calorie.

Al BonTà gli aperitivi saran-no al centro dell'attenzio-ne, e si avrà modo di sco-prire quali sono i migliori abbinamenti. Cosa accom-pagnare a salumi e formag-gi durante l’happy hour? Certamente vino, ma come sceglierlo? Per il perfetto matrimonio salume/for-maggio/vino bisogna tene-re in considerazione molti fattori, come la sapidità del prodotto, la sua tendenza dolce, la persistenza del gusto e l’aromaticità. Nu-merosi seminari e degusta-zioni tenuti dai maggiori esperti italiani del settore permetteranno di scoprire tutti i segreti dell'aperiti-vo. Appuntamenti di gran-de interesse non solo per il consumatore finale che ha la possibilità di capire co-me apprezzare al meglio il gusto di ciò che mangia, ma soprattutto per i ristora-tori, che in questo modo si possono fare interpreti dei prodotti tipici e fornire le migliori indicazioni ai propri clienti.

Voglia di aperitivo:quali abbinamenti?

Alcuni momenti della scorsa edizione

Dilaga la moda degli stuzzichini

A CremonaFiere la grande kermesse gastronomica dall'8 all'11 novembre

Speciale BonTà38 Venerdì 7 Novembre 2008

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