Il Piano Industriale secondo il modello di riferimento di...
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Il Piano Industriale secondo il modello di riferimento di Borsa Italiana.
Analisi di un caso aziendale.
Roma, 22 ottobre e 5 Novembre 2018
Mario Rosato – Ernst & Young Spa
Partner - Financial Accounting Advisory Services
Pag 2PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Agenda
A. Introduzione e Concetti base
► Il Piano Industriale secondo il modello / approccio di Borsa Italiana
► Concettualità fondamentali da considerare prima del «Caso Aziendale»
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
► Cenni & sintesi rilevanti per inquadrare il settore di appartenenza
► Quali «take away» da usare dopo ?
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
► Cenni & sintesi rilevanti per comprendere logiche e impostazioni del modello di funzionamento
► Quali «take away» da usare dopo ?
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
► Esplicitazione di concetti base / definizioni & naming utili
► Quali «take away» da usare dopo ?
E. Caso Aziendale l’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti» …
► … Analizziamo ognuna considerando gli elementi fondamentali, i take aways … i numeri
Pag 3PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Alcune precisazioni iniziali
► Collegamenti con Lezioni già svolte
Cos’è un Piano Industriale o Business Plan …
Collocamento logico-concettuale nel Ciclo di Pianificazione e Controllo…
Orizzonte temporale…
Relazione logico-operativa col Budget di esercizio…
► Perché il riferimento al Modello / Approccio di Borsa Italiana ?
FASHION &
LUXURYBENI
DUREVOLI
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 4PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Definiamo cosa si intende per Piano Industriale nel modello di riferimento di Borsa Italiana …
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 5PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Interazione 1 con la Classe: ripercorriamo uno ad uno glielementi evidenziati per ricavare alcuni riferimenti fondamentali
….A
….B
….C
….D
….E
CONT
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 6PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Molteplici focus e riferimenti connessi al P.Industriale
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 7PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
1. La focalizzazione sulla creazione di valore
nell’ambito di una visione di lungo periodo
Il piano industriale, all’interno del processo di
pianificazione, rappresenta per i manager il
momento per focalizzarsi sulla definizione di
strategie intenzionali che consentano di
massimizzare la creazione di valore.
2. La creazione di una guida per la gestione
dell’attività aziendale
Il piano industriale, e più propriamente l’Action Plan -
con la definizione delle azioni e delle relative
tempistiche - rappresenta uno strumento che guida le
principali scelte operative e in particolare l’entrata in
nuovi mercati, l’introduzione di nuovi prodotti e servizi,
l’utilizzo di nuovi canali distributivi, l’ampliamento del
portafoglio clienti e il reperimento di tutte le risorse -
finanziarie, umane, organizzative e tecnologiche -
necessarie all’implementazione degli obiettivi strategici.
3. Lo sviluppo di un utile processo di
apprendimento
L’esplicitazione delle scelte strategiche e delle
azioni realizzative in un documento, le cui linee
guida saranno comunicate anche a terzi, implica
un preliminare vaglio critico da parte del
management: diventa uno strumento di
apprendimento che consente di verificare la
qualità di certe intuizioni manageriali e di ridurre
quindi i rischi correlati progressivo affinamento
e elaborazione di successive versioni iterative:
4. Preparazione al confronto col mercato finanziario
La redazione e il vaglio critico del piano industriale
rappresentano un modo per prepararsi a spiegare e
difendere le proprie scelte strategiche nei confronti del
mercato finanziario al fine di limitare il rischio che esse
non siano adeguatamente comprese e, per questo solo
fatto, non approvate sia per la comunicazione
richiesta in quotazione, sia per quella successiva.
5. Una migliore definizione del sistema di incentivazione aziendale
Il piano industriale, e in particolare gli obiettivi economico-finanziari e competitivi in esso contenuti, rappresenta
anche la base di riferimento per la definizione del piano degli incentivi (bonus e altre componenti variabili della
remunerazione) collegati all’andamento delle performance aziendali
Molteplici focus e riferimenti connessi al P.Industriale
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 8PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Un Piano viene predisposto in diversi momenti della vita di una Azienda Gestione Ordinaria VS Straordinaria
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 9PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Interazione 2 con la Classe: tutto ciò premesso … quali sonole caratteristiche che il super-documento dovrebbe avere?
….
….
….
….
1
2
3
4
REQUISITI
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 10PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Collegamento logico-operativo fra il Documento (Output)ed il Processo (Generatore)
Le attività di pianificazione e controllo
sono ormai da tempo considerate dalla
letteratura manageriale momenti
fondamentali del più ampio Ciclo di
direzione (o management) come un
processo circolare caratterizzato dal
continuo susseguirsi e intrecciarsi di una
serie di fasi.
PIANO INDUSTRIALE BUDGET ANALISI
Dal Ciclo di P&C gli Output
A. Introduzione e Concetti di base
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Un PI si basa su elementi sia qualitativi sia quantitativi chenon possono essere separati… viene meno la fondatezza !
Senza adeguata illustrazione delle Strategie e dell’Action Plan … si rendono i
risultati eco-fin delle semplici estrapolazioni di andamenti passati
Senza previsioni quantitative, il piano non può essere opportunamente
apprezzato in sede preventiva, né successivamente verificata l’attuazione.
A. Introduzione e Concetti di base
Pag 12PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Un PI si basa su elementi sia qualitativi sia quantitativi chenon possono essere separati… viene meno la fondatezza !
A. Introduzione e Concetti di base
Prendendo a riferimento lo schema di Borsa con
le «5 Componenti» di cui deve essere composto
un Piano Industriale … si possono isolare alcuni
primi punti di riferimento da tenere presenti:
1. I prospetti di C/E, S/P e Flussi con i vari
valori numerici previsionali … sono in fondo
2. Prima ancora di dare evidenza della Str Real
occorre riportare una descrizione di:
Gruppo o Società che fa il Piano
Mercato di riferimento e Contesto competitivo
3. Action Plan = insieme di azioni che riducono
il gap fra la Strategia realizzata e le nuove
Intenzioni strategiche …
Struttura Tipo del documento di Piano
Industriale suggerita da Borsa
Pag 13PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
LE 5 COMPONENTI SEZIONI (pg. 20)
REQUISITI (pg. 12)
Altre concettualità ed elementi importanti
A. Introduzione e Concetti di base
LOGICHE DI COSTRUZIONE (pg. 36)
1
ALLEGATI alla Sezione A
2
3
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Agenda
A. Introduzione e Concetti base
► Il Piano Industriale secondo il modello / approccio di Borsa Italiana
► Concettualità fondamentali da considerare prima del «Caso Aziendale»
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
► Cenni & sintesi rilevanti per inquadrare il settore di appartenenza
► Quali «take away» da usare dopo ?
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
► Cenni & sintesi rilevanti per comprendere logiche e impostazioni del modello di funzionamento
► Quali «take away» da usare dopo ?
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
► Esplicitazione di concetti base / definizioni & naming utili
► Quali «take away» da usare dopo ?
E. Caso Aziendale l’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti» …
► … Analizziamo ognuna considerando gli elementi fondamentali, i take aways … i numeri
Pag 15PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
• Fashion comprende
tutte le attività
economiche collegate al
«Sistema Moda» e cioè:
abbigliamento, makeup
e profumi, orologi e
gioielleria, accessori
ed articoli correlati.
• La gamma di prodotti è
molto ampia e spazia dai
beni di lusso agli
articoli sportivi di alta
gamma, il cui uso si è
poi esteso alla vita di
tutti i giorni es.
«sneakers»
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B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
• Nel mondo, durante gli ultimi
quindici anni, la crescita
economica delle economie
emergenti, esemplificata dai
cosiddetti BRIC (Brasile,
Russia, India, Cina) ha
promosso la creazione di una
nuova classe media che ha
espresso una domanda
vigorosa per il Fashion
nell’abbigliamento, che ha
superato i mille miliardi di
dollari di fatturato nel 2012.
• L’Italia ha tratto grande
vantaggio da questi sviluppi
diventando, insieme alla
Francia, il principale paese
esportatore di Fashion di alta
gamma, con i nostri principali
marchi che hanno continuato
ad affermarsi nel mondo.
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B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
Abbigliamento e spesa pro-capite…
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B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
Il Totale vendite tessile e abbigliamento WWLsupera oggi 1,1 milioni di miliardi di USD, ovvero1,1 trilioni Il solo abbigliamento è pari a circail 60% del totale, oltre 700 miliardi di USD.
Iniziato negli USA per poi arrivare anche in
Europa ed estendersi anche al lusso
recenti acquisizioni di importanti brand
italiani da parte di operatori esteri.
Per l’apparel (o abbigliamento):• Nike controlla Converse intl e Hurley;
• Gap controlla Old Navy, Banana Republic,
Athleta Inc, Piperlime;
• Nordstrom controlla Hautelook;
• VF Corp. controlla The North Face, Vans,
Timberland, Wrangler;
• L Brands controlla Victoria Secret, Bath& Body
Works;
• PVH Corp. controlla Calvin Klein, Tommy
Hilfiger, Izod;
• Polo Ralph Lauren controlla Club Monaco;
• Hanesbrands controlla Playtex, Bali
Principali Retailers …
I primi 11 gruppi di Retail abbigliamento
esprimono circa il 20% delle vendite complessive
a livello WW circa 150 miliardi di dollari nel 2015.
Ampio processo di ristrutturazione Gruppi di maggiori dimensioni che hanno incorporato molti brands
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B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
L’Italia e i numeri del sistema-moda …
ca. 210 MLD Euro
Pag 20PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
L’Italia e i numeri del sistema-moda …
Le prime 10 aziende Top Moda
AMI (Aziende Moda Italia) 135 Aziende con
Fatturato 2013 superiore a 100 milioni Euro
Pag 21PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
Alcune evidenze dell’Analisi di Mediobanca
Nel 2013, anno di crisi per l’economia italiana, il fatturato
delle «AMI» è salito dell’1,4% a fronte di un declino
generale dell’1,9%, mentre quello delle aziende facenti
parte del gruppo «TOP Moda» è cresciuto addirittura del
4,4%.
Durante il periodo 2009-2013, i ricavi delle aziende «AMI»
erano aumentati di oltre il 32% (da 41,7 a 55,2 miliardi di
Euro), mentre le «TOP Moda» hanno fatto registrare un
aumento pari addirittura ad oltre il 43%, con Prada e
Ferragamo che hanno fatto la parte del leone
rispettivamente con una crescita del 129,8% e del 103,8%.
Il diagramma di destra evidenzia sinteticamente le ragioni
del successo del gruppo «TOP Moda»: essenzialmente
alto grado di apertura verso i mercati extraeuropei e
delle economie emergenti nel quadriennio 2010-2013
le TM erano andate molto bene, con tassi di crescita
decisamente superiori rispetto a quelli delle asfittiche
economie europee, con l’Italia che ha vissuto una pesante
recessione dalla fine del 2011 a metà del 2014
In conclusione, due sembrano essere le
ragioni fondamentali alla base del
successo delle principali aziende di
moda italiana nel mondo:
1. la valorizzazione dei propri brand,
che esprimono un’idea di stile
personalizzata per ciascun cliente
2. una politica fortemente orientata
alle esportazioni verso i mercati a
maggior crescita nel mondo.
Il tutto sostenuto da sforzi pubblicitari e
promozionali molto superiori a quelli delle
altre tipologie di aziende.
Pag 22PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
1. Nascita della Moda italiana: si
può fare risalire agli anni
successivi alla fine della 2° Guerra
Mondiale, anche se già prima ,,,
2. Gli anni del cd. «miracolo
economico»: nascita e crescita
dello stile e del design italiani nel
mondo, ovvero della Moda. Al
centro di tutto, lo Stilista (o
«Couturier»), che in collaborazione con
l’industria, creava le linee di «pret a
porter» e di «alta moda» che poi
venivano commercializzate e vendute.
3. Lo Sviluppo impetuoso del
mercato interno durante gli anni
‘50 e 60, con il basso costo della
manodopera e l’affermazione del
gusto e dello stile italiani nel
mondo hanno rappresentato un
«mix unico» che ha favorito lo
sviluppo del settore.
La Moda Italiana una storia di evoluzioni e successi … e di «conquiste subite»
4. E poi il «trentennio d’oro»
(1950-1980) che ha favorito la
nascita e lo sviluppo di tutti i
maggiori brands della Moda
italiano.
5. Durante gli ultimi venti anni
… abbiamo assistito a un diffuso
processo internazionalizzazione
dell’industria e del commercio:
molti brand italiani noti in tutto il
mondo, non solo nella moda ma
più in generale nel lusso sono stati
acquisiti fondamentalmente per
due ragioni:
la disgregazione dei nuclei
familiari fondatori
i capitali necessari per il
«gioco globale».
Dal 2010 in poi tante
operazioni di acquisizione di
Brand italiani da parte sia di
Fondi sia di Strategic buyer
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B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
Il mercato di riferimento e il contesto competitivo delsettore «Fashion»
La Moda Italiana una storia di evoluzioni e successi … e di «conquiste subite»
Dal 2010 in poi tante
operazioni di acquisizione di
Brand italiani da parte sia di
Fondi sia di Strategic buyer
Pag 24PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Agenda
A. Introduzione e Concetti base
► Il Piano Industriale secondo il modello / approccio di Borsa Italiana
► Concettualità fondamentali da considerare prima del «Caso Aziendale»
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
► Cenni & sintesi rilevanti per inquadrare il settore di appartenenza
► Quali «take away» da usare dopo ?
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
► Cenni & sintesi rilevanti per comprendere logiche e impostazioni del modello di funzionamento
► Quali «take away» da usare dopo ?
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
► Esplicitazione di concetti base / definizioni & naming utili
► Quali «take away» da usare dopo ?
E. Caso Aziendale l’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti» …
► … Analizziamo ognuna considerando gli elementi fondamentali, i take aways … i numeri
Pag 25PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain»
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Pag 26PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain»
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Pag 27PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain»
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Fashion …
… implica «Stagioni e Collezioni»
Pag 28PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain»
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Ogni «step» della Value Chain ha dei componenti di dettaglio e dei FCS associati …
Importanza dei FCS e dei relativi KPI prima ancora dei Risultati Economico – Finanziari …
Pag 29PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain» Principali FCS …
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Pag 30PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain» Vantaggio competitivo…
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Pag 31PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
La tipica rappresentazione del «Modello di funzionamento»si basa sulla cd. «Value Chain» Vantaggio competitivo…
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
Pag 32PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Agenda
A. Introduzione e Concetti base
► Il Piano Industriale secondo il modello / approccio di Borsa Italiana
► Concettualità fondamentali da considerare prima del «Caso Aziendale»
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
► Cenni & sintesi rilevanti per inquadrare il settore di appartenenza
► Quali «take away» da usare dopo ?
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
► Cenni & sintesi rilevanti per comprendere logiche e impostazioni del modello di funzionamento
► Quali «take away» da usare dopo ?
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
► Esplicitazione di concetti base / definizioni & naming utili
► Quali «take away» da usare dopo ?
E. Caso Aziendale l’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti» …
► … Analizziamo ognuna considerando gli elementi fondamentali, i take aways … i numeri
Pag 33PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
SBU
In particolare … SBU – ASA
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
Esempio
FIAT INDUSTRIAL
Pag 34PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
In particolare … SBU – ASA
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
Esempio
MONCLER
Pag 35PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
In particolare … Dalle SBU – ASA Dimensioni di Analisi
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
Esempio PIRELLI
Pag 36PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
In particolare … SBU – ASA Dimensioni di Analisi
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
Esempio MOLESKINE
Pag 37PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Agenda
A. Introduzione e Concetti base
► Il Piano Industriale secondo il modello / approccio di Borsa Italiana
► Concettualità fondamentali da considerare prima del «Caso Aziendale»
B. Verso … il Caso Aziendale – Mercato di riferimento
► Cenni & sintesi rilevanti per inquadrare il settore di appartenenza
► Quali «take away» da usare dopo ?
C. Verso … il Caso Aziendale – Business Model esemplificativo
► Cenni & sintesi rilevanti per comprendere logiche e impostazioni del modello di funzionamento
► Quali «take away» da usare dopo ?
D. Verso … il Caso Aziendale – Altri concetti-chiave per muoverci meglio
► Esplicitazione di concetti base / definizioni & naming utili
► Quali «take away» da usare dopo ?
E. Caso Aziendale l’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti» …
► … Analizziamo ognuna considerando gli elementi fondamentali, i take aways … i numeri
Pag 38PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana con le «5 componenti»…
E. Caso Aziendale L’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
All’interno delle prossime slide …
… dopo una breve introduzione sulla Società «Gamma» …
… «navigheremo» il Piano Industriale dell’Azienda sulla base di questo schema
1 2 3 4 5
Intro
Pag 39PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
Ripartiamo dallo schema base di Borsa Italiana … Intro Illustrazione origini e presupposti delle intenzioni strategiche
E. Caso Aziendale L’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
► La società Gamma ha deciso di intraprendere la quotazione presso
il segmento STAR di Borsa Italiana.
► La quotazione è prevista entro il primo semestre del 2016.
La storia in sintesi … e le evoluzioni attese
Gamma è una società italiana che progetta, realizza e distribuisce calzature e
accessori di lusso commercializzati con i marchi Myd®, Med® e M-Sport®. A ciascun
marchio corrisponde una SBU (Strategic Business Unit)
Il progetto strategico proposto da Gamma nell’ambito del presente Piano Industriale,
è imperniato su due obiettivi fondamentali:
→ crescita mediante l’ampliamento della propria rete distributiva e l’apertura di
nuovi Directly Operated Store (DOS) in aree caratterizzate da un’elevata
incidenza di popolazione affluent e da elevati tassi di spesa per luxury goods;
→ sviluppo più incisivo del marchio M-Sport lanciato a metà del 2014.
Myd® Prodotti di alta gamma
Med® Prodotti per segmento intermedio
M-Sport® Abbigliamento sportivo
GAMMA
SBUMyd
SBUMed
SBU M-Sport
Pag 40PIANO INDUSTRIALE – Ottobre 2018 – Mario Rosato
E. Caso Aziendale L’azienda Gamma ed il relativo Piano Industriale
Continua…
Il Piano Industriale secondo il modello di riferimento di Borsa Italiana.
Analisi di un caso aziendale.
Roma, 22 ottobre e 5 novembre 2018
Mario Rosato – Ernst & Young Spa
Partner Financial Accounting Advisory Services
Si ringrazia per l’attenzione !
RIFERIMENTI ERNST & YOUNG
Situazioni-tipo di collaborazioni/relazioni intercorrenti fra Studenti e EY:
1. Stage curriculari (in numero limitato)
2. Assistenza in Tesi sperimentali
3. Contatti per analisi CV in corrispondenza della Laurea Magistrale
Riferimenti:
[email protected] HR Senior Recruiter
[email protected] HR Recruiting
[email protected] FAAS Partner
[email protected] FAAS Senior Manager