IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di...

14
IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. 194/05. L’ESEMPIO DELLA CITTÀ DI GENOVA Grazia Mangili, Eliana Botti, Cecilia Maggi Comune di Genova 1. Introduzione Genova è una città costretta fra il mare e le montagne e si sviluppa principalmente lungo i suoi assi orografici che ne compongono sostanzialmente la struttura e che corri- spondono anche ai principali assi di percorrenza urbana: Asse costiero Ovest - Est (Ve- sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon- dovalle del Torrente Bisagno (Val Bisagno). Lungo questi principali assi si sviluppano le alture della città sulle quali si è insedia- to il tessuto urbano. Nel suo contesto territoriale, la città ha avuto uno sviluppo di tipo intensivo e non espansivo. Il primo effetto ha provocato lo sviluppo in altezza degli edi- fici fin da tempi remoti già all’interno del nucleo storico della città con il raggiungimen- to di altezze per edificio, fino a 7/8 piani fuori terra. Il tessuto urbano della città si compone di aree residenziali, aree industriali, area por- tuale, area aeroportuale, rete di attraversamento veicolare, ferroviario e autostradale; ne consegue che tutte le componenti sono contemporaneamente presenti in uno spazio ter- ritoriale costretto tra i monti a nord e il mare a sud. In particolare l’area portuale è lo sbocco naturale al mare delle regioni maggiormen- te industrializzate del nord Italia, situato in posizione strategica verso l’hinterland eco- nomico e commerciale europeo. Risulta pertanto essere un forte elemento di impatto verso la città. L’aeroporto risiede sul mare nella parte a ponente della città, per la sua posizione e per il modesto traffico, seppur vicino al centro urbano, non costituisce un impatto parti- colarmente significativo. La città per la sua conformazione orografica è attraversata dalle direttrici veicolari, ferroviarie ed autostradali longitudinalmente secondo tutta la linea di costa da est ad o- vest e secondo le direttrici di fondovalle verso l’entroterra collinare della città di cui le principali sono la Val Polcevera e la Val Bisagno. Il tessuto veicolare urbano si estende dai quartieri di levante attraverso la strada ur- bana di collegamento C.so Europa pedemontana ed Aurelia a mare, verso il centro citta- dino e le sue alture, mentre i quartieri di ponente sono serviti soltanto dall’Aurelia. Ana-

Transcript of IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di...

Page 1: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. 194/05. L’ESEMPIO DELLA CITTÀ DI GENOV A

Grazia Mangili, Eliana Botti, Cecilia Maggi

Comune di Genova

1. Introduzione Genova è una città costretta fra il mare e le montagne e si sviluppa principalmente

lungo i suoi assi orografici che ne compongono sostanzialmente la struttura e che corri-spondono anche ai principali assi di percorrenza urbana: Asse costiero Ovest - Est (Ve-sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno (Val Bisagno).

Lungo questi principali assi si sviluppano le alture della città sulle quali si è insedia-to il tessuto urbano. Nel suo contesto territoriale, la città ha avuto uno sviluppo di tipo intensivo e non espansivo. Il primo effetto ha provocato lo sviluppo in altezza degli edi-fici fin da tempi remoti già all’interno del nucleo storico della città con il raggiungimen-to di altezze per edificio, fino a 7/8 piani fuori terra.

Il tessuto urbano della città si compone di aree residenziali, aree industriali, area por-tuale, area aeroportuale, rete di attraversamento veicolare, ferroviario e autostradale; ne consegue che tutte le componenti sono contemporaneamente presenti in uno spazio ter-ritoriale costretto tra i monti a nord e il mare a sud.

In particolare l’area portuale è lo sbocco naturale al mare delle regioni maggiormen-te industrializzate del nord Italia, situato in posizione strategica verso l’hinterland eco-nomico e commerciale europeo. Risulta pertanto essere un forte elemento di impatto verso la città.

L’aeroporto risiede sul mare nella parte a ponente della città, per la sua posizione e per il modesto traffico, seppur vicino al centro urbano, non costituisce un impatto parti-colarmente significativo.

La città per la sua conformazione orografica è attraversata dalle direttrici veicolari, ferroviarie ed autostradali longitudinalmente secondo tutta la linea di costa da est ad o-vest e secondo le direttrici di fondovalle verso l’entroterra collinare della città di cui le principali sono la Val Polcevera e la Val Bisagno.

Il tessuto veicolare urbano si estende dai quartieri di levante attraverso la strada ur-bana di collegamento C.so Europa pedemontana ed Aurelia a mare, verso il centro citta-dino e le sue alture, mentre i quartieri di ponente sono serviti soltanto dall’Aurelia. Ana-

Page 2: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

logamente si comportano la ferrovia e l’autostrada che attraversano la città lungo le di-rettrici principali. 2. Dalla zonizzazione acustica alla caratterizzazione acustica e il recepimento del

D.P.R. 30.03.2004 n. 142: metodi e valutazioni Il Programma di lavoro del Comune di Genova in materia di inquinamento acustico

è iniziato con la elaborazione e realizzazione della Classificazione Acustica che è stata adottata dal Consiglio Comunale con deliberazione n° 140 del 4/12/2000 ed approvata dalla Giunta Provinciale di Genova con deliberazione n° 234 del 24/04/2002. La predet-ta Classificazione Acustica suddivide il Territorio in 6 classi omogenee, all’interno delle quali sono definiti i valori limite assoluti delle sorgenti sonore ivi insistenti.

2.1 Dalla zonizzazione acustica alla caratterizzazione acustica

Contestualmente alle operazioni di zonizzazione acustica, si è intrapreso il monito-raggio acustico di tutte le zone urbanizzate del Comune di Genova allo scopo di verifi-care il livello di rumore realmente presente. Così come è stato fatto per la realizzazione della classificazione acustica del territorio, anche per la caratterizzazione acustica, si è proceduto alla raccolta di dati fatti confluire in un Data Base relazionale associato alla cartografia.

Tramite impostazioni di calcolo appositamente realizzate, si è proceduto all’elaborazione informatizzata degli stessi che ha permesso di poter visualizzare su car-ta le situazioni d’uso e di caratterizzazione del territorio. Il Data Base così realizzato co-stituisce il primo elemento di un sistema GIS Acustico.

La procedura di caratterizzazione acustica del Comune di Genova si è sviluppata in due fasi: per ogni tavola della toponomastica, suddivisa in un reticolato a maglia 100 m x 100 m, si sono progettate misure sul territorio urbanizzato della durata di 15 min., 60 min. e 24 h (Fig. 1). La campagna di rilevamento ha prodotto ad oggi circa 6000 punti di misura.

Per ogni punto di misura sono state rilevate e riportate su una apposita scheda carta-cea e successivamente informatica, tutte le informazioni necessarie a riempire il Data Base relazionale che ancora oggi risulta la fonte unica, in continuo aggiornamento, da cui trarre i dati per l’elaborazione statistica e grafica delle mappature acustiche (Fig. 2).

L’elaborazione dei dati attraverso l’applicativo per il sistema G.I.S. (MGE e Geo-media) ha permesso la restituzione grafica della caratterizzazione acustica su base car-tografica CTR regionale informatizzata. Per ogni rilievo all’interno della maglia 100 m x 100 m corrisponde un codice identificativo, georeferenziato sulla cartografia di riferi-mento. La restituzione grafica corrisponde al reticolo secondo 11 intervalli espressi in dB(A) con colori diversi (secondo il DCC n° 140/2000 - metodi scelte e valutazioni ine-renti la zonizzazione acustica) (Fig. 3).

Allo scopo di verificare la presenza di eventuali superamenti dei livelli di rumorosità imposti dalla zonizzazione acustica, si è proceduto alla “sovrapposizione” delle due car-te tematiche (Fig. 4). Precisamente si volevano evidenziare le eccedenze di livello pre-senti dove il livello acustico rilevato supera il livello di zona stabilito dalla zonizzazio-ne. In prima battuta si è voluto considerare il superamento dei livelli di attenzione di cui all’art. 2 comma 1 lettera g) della L. 447/95 e definiti dal D.P.C.M. 14.11.1997. Detti superamenti si verificano quando il livello equivalente di pressione sonora ponderato in curva A risulta maggiore di 10 dB(A) rispetto al limite di zonizzazione acustica impo-sto.

Page 3: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

Attraverso l’uso di sistemi informatici di tipo territoriale e cioè georeferenziati, im-postando i parametri succitati, si è ottenuta una serie di cartografie tematiche che indivi-duavano nel territorio genovese le criticità acustiche. Quest’analisi ha evidenziato il traffico cittadino quale maggior responsabile del rumore esistente in città. Con l’emanazione del D.P.R. 30.03.2004 n° 142 e quindi con l’applicazione nel territorio genovese delle fasce di pertinenza relative alle infrastrutture stradali ivi considerate, ve-nivano modificati alcuni valori limite di cui alla zonizzazione acustica. A questo punto, si è dovuto effettuare un accurato studio sulle infrastrutture stradali cittadine allo scopo di poter correttamente recepire i contenuti del D.P.R. 30.03.2004 n° 142.

2.2 Il recepimento del D.P.R. 30.03.2004 n° 142

Dal momento che la principale fonte di rumore in ambito urbano è il traffico, una particolare analisi è stata fatta per la viabilità urbana. Il Comune di Genova, attraverso i suoi uffici tecnici afferenti al Settore Ambiente, ha recepito nel 2006 il D.P.R. 142/2004 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare a norma dell’art. 11 L. 447/95”.

Lo studio propedeutico al recepimento di cui sopra, ha portato alla individuazione delle strade di tipo omogeneo sul territorio urbano del Comune di Genova.

L’osservazione delle caratteristiche fisiche delle strade urbane non ha portato all’ in-dividuazione di strade strettamente appartenenti alle categorie Da e Db così come defi-nite dal Decreto Legislativo 285/92 art. 2 comma 3 lett. d., tuttavia il recepimento della direttiva europea sul rumore ambientale attraverso il D.P.R. 142/2004, concentra l’attenzione sul rumore generato da traffico veicolare. Si è ritenuto pertanto che si po-tessero censire le strade urbane Da e Db tenendo conto, non solo della struttura fisica della strada, ma anche della sua appartenenza a grandi assi di attraversamento urbano che costituiscono la viabilità principale della città (esempio l’asse della Val Bisagno co-stituito da C.so Torino – C.so Sardegna. – C.so De Stefanis – via Adamoli). Si è reso necessario anche verificare i volumi di traffico esistenti su tali assi viari facendo riferi-mento al D.Lgs. n° 194 del 2005, in cui si focalizza l’attenzione su quelle strade che an-nualmente sono interessate da un volume di traffico veicolare superiore a 3.000.000 vei-coli/anno. In merito e in condivisione con i tecnici competenti della Regione Liguria, si è ritenuto di considerare, al fine dell’individuazione delle strade omogenee Da e Db, un criterio fondato sulle seguenti basi:

Strade urbane di scorrimento D (A): - appartenenza ad asse di percorrenza interquartiere; - presenza di carreggiate separate; - tratti a doppia corsia non a carreggiate separate ma appartenenti allo stesso asse

di percorrenza interquartiere. Strade urbane di scorrimento D (B): - appartenenza ad asse di percorrenza interquartiere; - presenza di doppia corsia per carreggiata; - tratti a corsia semplice ma appartenenti allo stesso asse di percorrenza interquar-

tiere.

Le strade così individuate, trovano conferma anche nel loro volume di traffico annuo che è superiore ai 3.000.000 di autoveicoli. Con questo criterio sono state riprodotte le 46 tavole della zonizzazione acustica del Comune di Genova con sovrapposte le strade omogenee, le autostrade e le ferrovie con le relative fasce di pertinenza acustica (Fig. 5). L’inserimento delle fasce acustiche di pertinenza stradale, imposto dal D.P.R. 142/2004, stabilisce che all’interno di tali fasce vengano rispettati i valori limite di immissione a-

Page 4: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

custica sul territorio (ad eccezione di scuole e ospedali ricadenti all’interno delle fasce), in deroga ai valori limite imposti dalla zonizzazione acustica esistente. L’aggiornamento a tale normativa ha ulteriormente sviluppato i metodi di ricerca delle criticità acustiche già avviati in precedenza.

Figura 1 – Griglia relativa alle misure fonometriche

Figura 2 – Elaborazione dei dati acustici

Page 5: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

Figura 3 – Stralcio Caratterizzazione Acustica

Figura 4 – Sovrapposizione cartografica per individuazioni criticità

Figura 5 – Individuazione grafica fasce di pertinenza infrastrutture stradali

ZONIZZAZIONE

CARATTERIZZAZIONE

ECCEDENZE DI LIVELLO

+

=

Page 6: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

3. Dal Piano di Risanamento acustico al Piano d’Azione di cui al D.Lgs. 19.08.2005 n. 194: punti in comune ed in contrasto delle due normative La Legge n° 12 del 1998 della Regione Liguria, all’art. 10 definisce contenuti e mo-

dalità dei Piani di Risanamento Acustico Comunali. Essa stabilisce che si debbano adot-tare piani di Risanamento Acustico qualora si verifichino sul territorio situazioni di con-tatto diretto di aree con scarto di misura superiore ai 5dB(A) di livello sonoro e supera-menti dei valori di attenzione.

Tali situazioni si definiscono “criticità acustiche”.

3.1 Le zone in contrasto della Zonizzazione acustica La Legge Quadro 447/95 all'art. 4 (in maniera possibilistica) e la L.R. 12/1998 al-

l'art. 7 “Classificazione acustica” (in maniera assoluta) prevedono di stabilire il divieto di contatto diretto di aree, qualora i rispettivi valori limite si discostino in misura supe-riore a 5 dB(A) di livello sonoro equivalente.

L'applicazione in maniera automatica di tale norma nell’ambito del territorio del Comune di Genova ha presentato alcuni aspetti che sono apparsi problematici e con-traddittori. Problematiche che, si presume, possono riscontrarsi analogamente in molti altri Comuni, anche al di fuori della Liguria.

Nel territorio genovese, con particolare riferimento alle vallate del ponente, dove l’insediamento industriale riveste un carattere di tipo storico ed a volte di “archeologia industriale”, ci si trova a dover individuare aree industriali (Classe V o VI) totalmente inserite in aree appartenente alla Classe II o III (aree boschive e/o agricole con eventua-le presenza di case sparse o piccoli nuclei abitati - 5/10 case). Tale situazione, sulla base della normativa, appare non ammissibile.

La soluzione del problema, nella più rispettosa applicazione automatica della norma, avrebbe dovuto essere quella di generare, in maniera arbitraria, delle aree di Classe IV e, se del caso, di Classe III per conseguire la “scaletta” prevista dalla differenza di 5 dB(A) tra le aree confinanti.

Tale soluzione comportava però l'individuazione di aree non corrispondenti alle de-finizioni previste dalla Tab. A - Classificazione del territorio comunale, allegata al D.P.C.M. 14/11/1998.

Attualmente, nella Classificazione Acustica del territorio Comunale, circa il 2 % del territorio presenta aree in cui si verificano situazioni di contatto in cui i valori limite si discostano in misura superiore a 5 dB(A) di livello sonoro equivalente.

Tabella 1 – Indagine statistica dei contatti i valori limite si discostano in misura supe-riore a 5 dB(A).

Contatti Percentuale Territorio I - III 0,58% I – IV 0,22% I – V 0,007% I – VI 0,005% III - V 1,2%

Come si può notare sono comunque rari i casi di contatto più critici (classe 1-5 e 1-

6) e più soventi quelli dove una eventuale soluzione del problema può essere facilmente raggiungibile.

A corredo di questa analisi è stata elaborata una cartografia in cui sono state eviden-ziati tutti i punti di contatto.

Page 7: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

3.2 I superamenti Come visto nel paragrafo precedente, attraverso il confronto fra la Zonizzazione A-

custica e la Caratterizzazione Acustica del territorio e tenendo conto delle fasce di perti-nenza acustica delle infrastrutture di trasporto, è stato possibile trovare le eccedenze di livello.

L’art. 3 del D.Lgs. 194/05 stabilisce i contenuti della Mappatura Acustica. I risultati sono riportati nelle Tabelle e Mappe Acustiche Strategiche contenenti la Caratterizza-zione Acustica secondo i descrittori acustici Lden e Lnight suddivisi, e rappresentati per fasce di intervalli acustici, riguardante il rumore prevalente rilevato e cioè quello da traffico urbano.

Dette misure di 24 ore, sono state realizzate con mezzo mobile dotato di sonda mi-crofonica posta a 4 m di altezza dal piano di campagna.

Dall’acquisizione dei livelli orari misurati sul periodo delle 24 ore, è stato calcolato il livello (giorno sera notte) Lden come definito dalla normativa europea con la formula:

(1)

∗+∗+∗=

++

24

108102101410

10

10

10

5

10nighteveningday LLL

den LogL ,

così come viene indicato all’allegato 1 (art. 5 comma1) del D.Lgs. n° 194/2005.

Poiché non è stata ancora emanata a livello nazionale la norma che determina i valo-ri limite secondo i descrittori acustici Lden e Lnight, non è stato possibile determinare il confronto con le mappe acustiche strategiche per individuare i superamenti di livello sonoro.

Per l’agglomerato di Genova le considerazioni programmatiche di intervento in tema di inquinamento acustico si basano strettamente sulle risultanze delle analisi svolte dal Piano di Risanamento Acustico Comunale redatto ai sensi della normativa nazionale.

Le tavole per la mappatura strategica con indicazione dei rilievi acustici Lden e Lnight, sono redatte in scala 1:25.000.

Le mappe sono georeferenziate e convertite anche nel formato shape file. Reporting Questionnaire: I dati richiesti nell’allegato 6 del D.lgs. 194/05 per gli ag-

glomerati sono riportati, su indicazione del Ministero Dell’Ambiente e Della Tutela del Territorio e Del Mare, nel “Reporting Questionnaire v 5.0” redatto dalla AEA Tecno-logy.

In particolare sono stati compilati i seguenti Form: - Contact on Questionnaire - comprendente gli indirizzi degli uffici e delle perso-

ne di riferimento; - Generali: notizie generali sui dati e loro metodi di calcolo adottati; - Agglomerations: - form 1.1 Descrizione generale dell’agglomerato; - form 1.2 riferimenti dei responsabili; - form 1.5 a Numero stimato persone esposte ai livelli di Lden; - form 1.6 a Numero stimato di persone esposte ai livelli Lnight.

Per quanto attiene al numero stimato di persone esposte suddivise per intervalli di Lden e Lnight si sono effettuate alcune considerazioni:

- il numero degli abitanti del Comune di Genova, in base ai dati demografici del censimento ISTAT, sono pari a 610.307 suddivisi in celle censuarie distribuite sul tutto il territorio comunale;

Page 8: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

- la stima della popolazione esposta è stata computata tenendo conto della densità abitativa di ogni singola cella censuaria e della relativa superficie interessata dal-le fasce di pertinenza acustica stradale che interessano l’agglomerato urbano del-la città di Genova;

- le misure fonometriche sono state eseguite a bordo strada e quindi le persone e-sposte a tali livelli costituiscono una stima teorica in quanto, per le caratteristi-che urbane dell’agglomerato, le persone possono essere effettivamente esposte a livelli sensibilmente inferiori;

- la densità edilizia delle zone urbanizzate è molto alta ed è composta da edifici condominiali pluripiano, disposti in più schiere di altezza media pari a circa 20 metri. Il campo di propagazione sonora, prodotto dalla stessa sorgente, può pre-sentare sensibili differenze sulla porzione d’area del rilievo acustico, tali da far risultare, con questa metodologia di calcolo, un numero sovrastimato di persone esposte ad un livello elevato.

La fonte di inquinamento acustico principale considerata dalla mappatura acustica nell’agglomerato, è il rumore da traffico urbano.

Sono state individuate le aree da migliorare con la rappresentazione delle criticità a-custiche determinate secondo la vigente normativa nazionale e regionale.

La restituzione grafica presenta una tavola in scala 1:25.000 del territorio urbano in cui si evidenziano le aree dove viene superato il livello di attenzione imposto dalla nor-mativa nazionale e regionale che lo fissa a più 10 dB(A) oltre i limiti di zona imposti. Le aree sono quelle derivate dalle analisi effettuate all’interno del Piano di Risanamento Acustico Comunale di Genova in avanzata fase di elaborazione ai sensi della Legge 447/1995.

Il Piano d’Azione, il questionario e le cartografie tematiche sono stati approvati tra-mite D.G.C. n° 185 del 15/05/2008 “Approvazione della Proposta Preliminare di Piano di Azione e della Documentazione Tecnica in Campo dell’Acustica Ambientale Prevista dal Decreto Legislativo 19/08/2005 n° 194 – art 3 Consultazione della Cittadinanza”.

3.3 Un resoconto delle consultazioni pubbliche organizzate ai sensi dell'art. 8

Il Comune di Genova ha provveduto alla pubblicazione delle analisi sopra citate e ha raccolto le relative osservazioni apportate dalla cittadinanza.

La pubblicazione è durata 45 giorni sul sito Internet del Comune di Genova e se ne è data notizia attraverso avviso pubblicato sui due quotidiani locali di maggiore divulga-zione (Il Secolo XIX e La Repubblica).

Nel periodo di pubblicazione è rimasta a disposizione della cittadinanza la documen-tazione della Mappatura Strategica e la bozza del Piano di Azione. Sono stati coinvolti anche i Municipi ai quali è stato trasmesso tutto il materiale sopra citato.

Per aiutare la cittadinanza ad esprimere le proprie osservazioni, unitamente alla do-cumentazione tecnica di cui sopra, è stato pubblicato un questionario da compilare ed inviare all’ufficio competente.

Le osservazioni raccolte sono state elaborate ed evidenziate in una serie di grafici al-legati alla presente relazione

Il sondaggio ha restituito in maggioranza la seguente sintesi: - Cittadino maschio; - Gode di buona salute; - Risiede nel Comune di Genova; - Lavora nel Comune di Genova; - Appartiene alla fascia di età 41-60;

Page 9: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

- E’ maggiormente disturbato da rumore da traffico; - E’ maggiormente disturbato da strada urbana; - Soprattutto da Motocicli/ciclomotori e Autobus; - E’ maggiormente disturbato da rumore da traffico nella fascia oraria 18-20 ed in

misura minore nelle fasce 9-13 e 13-18.

All’interno del questionario è stato anche chiesto di segnalare il nominativo delle strade ritenute più rumorose.

L’analisi statistica ci riferisce che le strade maggiormente segnalate dalla popolazio-ne corrispondono a:

- Assi di percorrenza tra il levante ed il ponente cittadino tra cui si evidenziano Corso Europa , Via Cantore , Via Cornigliano;

- Zona Centro con Via XX Settembre, Via G. Torti, Piazza Corvetto; - Assi di percorrenza Val Bisagno e Val Polcevera con Via Corso Sardegna, Via

Canevari, e Via Canepari Via Fiumara. - Zona Foc;

Il questionario lasciava anche la possibilità di segnalare sorgenti sonore disturbanti diverse dal rumore da traffico. Tra le quali si evidenzia maggiormente un disturbo rela-tivo al suono emesso dalle sirene delle ambulanze.

I risultati sopra esposti sono stati approvati tramite D.G.C n° 262 del 17/07/2008 “Approvazione della documentazione tecnica in campo dell’acustica ambientale previ-sta dal Decreto Legislativo 19/08/2005 n° 194 – art 4, secondo quanto contenuto agli al-legati 5 e 6, da trasmettere alla Regione Liguria”.

Concludendo, dall’analisi dei questionari vengono confermate le risultanze delle a-nalisi tecniche effettuate per la elaborazione del Piano di Risanamento Acustico e ripor-tate nella Mappatura Acustica Strategica. Vengono pertanto avvalorati anche i propositi di cui al presente Piano di Azione, perché coincidenti con le aspettative di miglioramen-to acustico manifestate dalla cittadinanza.

4. Progetto di un’azione di risanamento acustico per la riqualificazione di un’area

urbana L’area oggetto del presente intervento di risanamento è uno spazio urbano destinato

al riposo ed ad attività ricreative della popolazione del quartiere di Genova - Prà nel po-nente genovese. Tale area verde, denominata Parco Urbano di Ponente, è situata all’interno della cosiddetta Fascia di Rispetto, ovvero una zona compresa tra la SS 1 Aurelia e il bacino portuale di Prà – Voltri. Tale Fascia è nata come parziale risarcimen-to ambientale per la popolazione del quartiere di Prà, privata delle spiagge e del mare in seguito ai lavori di costruzione e riempimento del porto merci di Voltri conclusi nel 1995.

Il Parco Urbano, che offre spazi verdi ed attrezzati all’abitato, delimita il confine nord della nuova linea ferroviaria, appositamente spostata a mare per far sì che la fascia si ricongiunga urbanisticamente e fisicamente con il fronte abitato. Quest’area costitui-sce però un ambito ancora in fase di trasformazione: lo Schema di Assetto Urbanistico, S.A.U., ha previsto che le aree dismesse dallo spostamento a mare della linea ferroviaria siano destinate in parte all’ampliamento dell’Aurelia (prevedendone un suo potenzia-mento) ed in parte a nuove funzioni urbanistiche di riqualificazione dell’area destinate a fornire servizi ricreativi e sportivi alla popolazione di Prà.

In questo contesto nasce, tramite convenzione tra il Comune di Genova ed il Centro di Ricerca in Urbanistica e Ingegneria Ecologica dell’Università degli Studi di Genova,

Page 10: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

un contratto di ricerca per studiare un intervento di mitigazione acustica preventiva al fine di rendere la trasformazione urbanistica in progetto compatibile con l’originaria vo-cazione dell’area.

4.1 Simulazione della propagazione sonora per lo stato di fatto

Nell’area sono presenti la sorgente mobile strada (Aurelia) la cui fascia di pertinenza è stabilita dal DPR 30.03.2004, la sorgente mobile ferrovia la cui fascia di pertinenza è stabilita dal DPR 19.11.98 e la sorgente fissa portuale (VTE - Porto di Voltri).

Il clima acustico è stato rilevato mediante una campagna di misura in otto postazio-ni, accoppiate a due a due, di cui quattro sono state collocate in immediata prossimità della sede stradale allo scopo di determinare il livello di potenza sonora proprio dell’asse viario, le altre quattro sono state collocate all’interno della fascia di rispetto.

Il sistema di misura ha consentito l’analisi spettrale e temporale dei fenomeni rileva-ti. I dati ottenuti ed elaborati sono stati implementati nel software previsionale, Mitra 5.0 con modello di calcolo ISO9613, per la simulazione della propagazione delle onde sonore in ambiente esterno, che ha consentito, dopo aver verificato la correttezza del modello, la visualizzazione grafica dei livelli sonori che investono tutta l’area di studio, creando una mappatura secondo sezioni orizzontali e verticali ad altezza variabile. I va-lori misurati sul campo e quelli restituiti dal modello di calcolo hanno evidenziato uno scarto di pochi decimi di dB(A).

4.2 Simulazione della propagazione sonora per lo stato di progetto

Il nuovo scenario delineato con l’approvazione, nel marzo del 2007, dello Schema di Assetto Urbanistico del Comune (che prevede l’ampliamento dell’Aurelia con la realiz-zazione di due corsie per ogni senso di marcia separate da un cordolo spartitraffico cen-trale) potrebbe compromettere la funzionalità del Parco Urbano come luogo di svago e di riposo a causa dell’incremento di rumore. Da qui l’esigenza di determinare appropria-ti interventi di mitigazione sonora utili a rendere fruibile e funzionale il parco dal punto di vista del comfort acustico. Il progetto di bonifica acustica è stato quindi sviluppato valutando previsionalmente il livello di rumore nell’area per effetto della nuova viabilità per prevedere le azioni di contrasto al potenziale aumento dei livelli sonori.

Nel definire gli obiettivi del piano di bonifica non si sono assunti né i 70 dB(A) che costituiscono i valori limite di immissione per le strade in categoria Da, né i 65 dB(A), assegnati come valore limite di immissione per la classe IV (che corrisponde alla classe dell’intera fascia di rispetto di Prà) scelta in relazione alla concentrazione di funzioni e per coerenza con la classificazione acustica delle aree adiacenti. È stato invece fissato come obiettivo dell’intervento di mitigazione sonora il valore di 60 dB(A), da raggiun-gere inserendo una barriera antirumore a protezione del parco di Ponente, lungo tutto il confine che lo separa dall’Aurelia.

Sono state valutate varie ipotesi di barriere, differenti per materiali, per altezza e per impatto visivo. Le diverse ipotesi progettuali della barriera sono state inoltre valutate considerando due possibili scenari: inserimento dello schermo acustico senza e con mo-difica dell’assetto morfologico del Parco.

Nelle tabelle 2, 3 e 4 sono messi a confronto i valori di Leq(A) per differenti tipologie di intervento progettate. I livelli puntuali sono stati calcolati mediante le simulazioni numeriche condotte con il codice di calcolo MITRHA in corrispondenza di alcuni recet-tori significativi all’interno del parco.

A completamento dello studio, in riferimento alle diverse soluzioni progettuali sono stati calcolati i valori di Leq(A) in facciata e per ciascun piano di alcuni edifici posti sul

Page 11: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

lato nord dell’infrastruttura (lato opposto alla barriera) al fine di considerare l’eventuale ripercussione dell’inserimento di una barriera acustica. Analizzando gli scarti emerge che la barriera in legno non comporta un peggioramento del clima acustico in facciata degli edifici. Diversamente, per la barriera trasparente, l’incremento dell’altezza com-porta sia un aumento di Leq(A) in facciata (in particolare modo ai primi piani dell’edificio) sia un maggior numero di piani che risentono dell’effetto delle onde rifles-se. Tuttavia bisogna sottolineare che tali differenze non sono elevate: lo scarto massimo valutato è pari a 1,7 dB(A), e nel caso si combini alla barriera trasparente la parziale modifica del parco, si ottiene una riduzione dello scarto che in alcuni casi arriva ad an-nullarsi.

Tra tutte le soluzioni analizzate, considerando la necessità di prevedere un intervento non invasivo nel tessuto urbano, si ritiene che la soluzione che combina un buon abbat-timento del rumore ed un basso impatto visivo è quella che prevede una barriera acusti-ca trasparente (o al più composita) di 2,5 metri e la contestuale modifica del Parco.

Tabella 2 – Valori di pressione sonora in dB(A) su alcuni recettori per diverse tipo-logie di intervento (altezza barriera 2 metri)

Barriera di altezza 2 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R1 ingresso parco 65,4 59,7 59,3 58,8 58,5

R3 interno parco 59,3 57 56 57,2 56,3

R4 prato piscina 62,4 58,2 57,4 58,1 57,3

R16 futuro ingresso po-nente

67,8 61,8 61,6 59 58,8

R17 interno parco 63,2 59,2 58,7 56,6 56,3

R18 pista pattinaggio 70,2 62,7 62,4 59,7 59,5

R19 parco vicino barriera 71,4 63,4 62,4 60,8 60

R20 interno parco 64,3 59,2 58,5 58,1 57,4

R21 interno parco 61,4 57,7 56,8 58,8 57,9

R22 entrata centrale par-co

70,8 62,6 62,3 63,9 63,2

R23 Interno parco 64,8 60,3 59,5 58,4 57,9

R24 parco dehors 66,6 60,1 59,6 58,4 57,9

R25 interno parco 63 58,4 57,5 57,6 56,9

R26 area gioco bimbi 66,4 60,4 59,9 58,2 57,7

R27 ingresso lato levante 68,9 62,5 62 61,8 61,3

Page 12: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

Barriera di altezza 2 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R28 pista ciclabile 73,6 63,4 63,2 63,7 63,5

R29 parco presso dehors 68,5 61,8 61,3 59,6 59,1

R34 sentiero ponente an-fiteatro

59,1 56,8 55,6 56,8 55,7

R35 parco zona anfitea-tro

60,1 57 55,9 56,5 55,5

R36 sentiero levante an-fiteatro

59,8 56,6 55,6 56,6 55,7

Tabella 3 – Valori di pressione sonora in dB(A) su alcuni recettori per diverse tipo-logie di intervento (altezza barriera 2,5 metri)

Barriera di altezza 2,5 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R1 ingresso parco 65,4 58,4 57,8 57,5 56,9

R3 interno parco 59,3 56,8 55,4 56,9 55,7

R4 prato piscina 62,4 57,5 56,2 57,4 56,2

R16 futuro ingresso po-nente

67,8 60,6 60,3 57,6 57,4

R17 interno parco 63,2 58,1 57,2 55,7 55,2

R18 pista pattinaggio 70,2 60,9 60,5 58,1 57,8

R19 parco vicino barriera 71,4 61,5 60,4 59,1 58,3

R20 interno parco 64,3 58,1 57,1 57 56

R21 interno parco 61,4 56,9 55,7 58,1 56,9

R22 entrata centrale par-co

70,8 60,9 60,4 62,1 61

R23 Interno parco 64,8 59,4 58,2 58,2 57,3

R24 parco dehors 66,6 58,9 58 57,3 56,6

R25 interno parco 63 57,5 56,3 56,9 55,8

R26 area gioco bimbi 66,4 59,1 58,3 56,9 56,2

Page 13: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

Barriera di altezza 2,5 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R27 ingresso lato levante 68,9 60,9 60,4 60,5 59,8

R28 pista ciclabile 73,6 61,4 61 61,1 60,9

R29 parco presso dehors 68,5 60,2 59,6 58,2 57,5

R34 sentiero ponente an-fiteatro

59,1 56,5 54,8 56,5 55

R35 parco zona anfitea-tro

60,1 56,4 54,7 56,2 54,9

R36 sentiero levante an-fiteatro

59,8 56,2 54,7 56,2 54,9

Tabella 4 – Valori di pressione sonora in dB(A) su alcuni recettori per diverse tipo-logie di intervento (altezza barriera 3 metri)

Barriera di altezza 3 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R1 ingresso parco 65,4 57,2 56,6 56,5 55,8

R3 interno parco 59,3 56,3 54,7 56,5 55,1

R4 prato piscina 62,4 56,9 55,2 56,8 55,1

R16 futuro ingresso po-nente

67,8 59,7 59,3 56,6 56,4

R17 interno parco 63,2 57,1 56,5 55,5 55

R18 pista pattinaggio 70,2 59,4 58,9 56,8 56,5

R19 parco vicino barriera 71,4 60,1 58,9 57,8 56,9

R20 interno parco 64,3 57 55,8 56,2 55,1

R21 interno parco 61,4 56 54,7 57,4 55,9

R22 entrata centrale par-co

70,8 59,6 58,9 60,8 59,2

R23 Interno parco 64,8 58,3 57 57,4 56,4

R24 parco dehors 66,6 57,8 56,8 56,3 55,5

R25 interno parco 63 56,6 55,2 56,2 54,9

Page 14: IL PIANO DI AZIONE DEGLI AGGLOMERATI SECONDO IL D.LGS. …€¦ · sima – Nervi), Asse di fondovalle del Torrente Polcevera (Val Polcevera), Asse di fon-dovalle del Torrente Bisagno

Barriera di altezza 3 metri

Recettore Descrizione postazione

Senza barriera

Materiale trasparente

Materiale in legno

Materiale trasparente e parco modi-

ficato

Materiale in legno e parco modificato

R26 area gioco bimbi 66,4 58 57 55,9 58,6

R27 ingresso lato levante 68,9 60,1 59,4 59,6 58,6

R28 pista ciclabile 73,6 60 59,4 60,1 59,5

R29 parco presso dehors 68,5 58,9 58,2 57 56,2

R34 sentiero ponente an-fiteatro

59,1 56,1 54,1 56 54,2

R35 parco zona anfitea-tro

60,1 55,6 53,9 55,5 54

R36 sentiero levante an-fiteatro

59,8 55,8 54 55,8 54,2