IL PDG ROBERTO XAUSA da oltre 350 immagini con ...foto ingiallite dal tempo, l'amico, il famigliare,...

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RC Bassano del Grappa Castelli

IL PDG ROBERTO XAUSARACCONTA MAROSTICAE LA SUA PARTITA

Roberto Xausa presenta il volume “Avegnachè, havendo ne li tempi andati”, curato da lui stesso ed edito dalla Stamperia di Lino Dal Maso, che racconta la storia di Marostica tra il primo spettacolo della Partita a Scacchi a personaggi viventi del 1923 e le vicende della città sino agli anni '60; presentata

da oltre 350 immagini con rievocazioni di fatti, cronache e personaggi che hanno modificato e resa celebre la città scaligera e la sua famosa manifestazione storico-folkloristica.Il racconto parte dall'inizio del Novecento con una Marostica coinvolta nella Prima Guerra


Mondiale e con la edizione del 1923 dello spettacolo a cura di giovani universitari coordinati da Francesco Pozza che ci accompagna nell'ideazione e realizzazione dell‘evento.Si prosegue con la fase tra le due guerre, con i grandi restauri dei Castelli e delle Porte, il fascismo, la liberazione sino al restauro della piazza con l'inserimento della scacchiera marmorea e la ripresa della Partita nel 1954.Con gli anni Cinquanta lo spettacolo aumentava in notorietà e sempre più turisti e ospiti venivano in città. Questo portò ad alcune tappe importanti: si decise la costruzione del ristorante al Castello superiore, la Partità andò a Bruxelles a rappresentare l'Italia all'Expo del 1958 e si esibì al Castello Sforzesco di Milano.Di Marostica parlò a lungo la Rai in una trasmissione allora molto nota e seguita, "Campanile sera", una sfida settimanale tra città del nord e del sud d'Italia. Nel '62 Marostica ne uscì vincitrice e la Partita ottenne un ulteriore riconoscimento a livello nazionale. Fama che divenne internazionale quando prestigiose riviste straniere vollero dedicarle ampi servizi fino

al gemellaggio con la città giapponese di Tendo ufficializzato dopo l'avventuroso viaggio, nel 1983, da parte dell'allora giovanissimo Assessore del Comune di Marostica, Roberto Xausa. Grazie alla collaborazione di tanti cittadini, appassionati organizzatori dello spettacolo, ma anche custodi della storia e degli avvenimenti accaduti, è stato possibile riprendere tutta una serie di racconti, a volte confusi nella nebbia dei tempi, ma sempre vivi ed attuali. La pubblicazione riprende tutte queste vicende, ma soprattutto i mille volti di giovani marosticensi che nel succedersi delle manifestazioni in costume ricoprirono i ruoli più diversi sempre con l'impegno del primo giorno.Ognuno saprà riconoscere tra le foto ingiallite dal tempo, l'amico, il famigliare, il gruppo al quale apparteneva. Anche questa è storia.La serata è incentrata sulla proiezione di immagini raccontate da Roberto con intermezzi di “interviste impossibili” con il primo ideatore della partita nel 1923, Francesco Pozza, e l'artista Mirko Vucetich che ha disegnato i

costumi e curato la regia della Partita per molti anni. Ad impersonare gli intervistati era il nostro Gianni Maroso che ha rivelato notevoli doti di attore.I racconti che ne scaturiscono sono altamente divertenti e rivelano aspetti poco noti dell'intera vicenda come l'invenzione del “documento antico” che doveva servire par dare veridicità storica alla partita.Roberto precisa che dalla vendita del volume nessuno percepirà un compenso ma il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un service nel comune di Marostica. In perfetto Rotary-Style.

La prima Partita a scacchi (2 settembre 1923)

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Francesco Pozza, l’inventore della Partita

Roberto Xausa presenta il volume “Avegnachè, havendo ne li tempi andati”, curato da lui stesso ed edito dalla Stamperia di Lino Dal Maso, che racconta la storia di Marostica tra il primo spettacolo della Partita a Scacchi a personaggi viventi del 1923 e le vicende della città sino agli anni '60; presentata

da oltre 350 immagini con rievocazioni di fatti, cronache e personaggi che hanno modificato e resa celebre la città scaligera e la sua famosa manifestazione storico-folkloristica.Il racconto parte dall'inizio del Novecento con una Marostica coinvolta nella Prima Guerra

Mondiale e con la edizione del 1923 dello spettacolo a cura di giovani universitari coordinati da Francesco Pozza che ci accompagna nell'ideazione e realizzazione dell‘evento.Si prosegue con la fase tra le due guerre, con i grandi restauri dei Castelli e delle Porte, il fascismo, la liberazione sino al restauro della piazza con l'inserimento della scacchiera marmorea e la ripresa della Partita nel 1954.Con gli anni Cinquanta lo spettacolo aumentava in notorietà e sempre più turisti e ospiti venivano in città. Questo portò ad alcune tappe importanti: si decise la costruzione del ristorante al Castello superiore, la Partità andò a Bruxelles a rappresentare l'Italia all'Expo del 1958 e si esibì al Castello Sforzesco di Milano.Di Marostica parlò a lungo la Rai in una trasmissione allora molto nota e seguita, "Campanile sera", una sfida settimanale tra città del nord e del sud d'Italia. Nel '62 Marostica ne uscì vincitrice e la Partita ottenne un ulteriore riconoscimento a livello nazionale. Fama che divenne internazionale quando prestigiose riviste straniere vollero dedicarle ampi servizi fino

al gemellaggio con la città giapponese di Tendo ufficializzato dopo l'avventuroso viaggio, nel 1983, da parte dell'allora giovanissimo Assessore del Comune di Marostica, Roberto Xausa. Grazie alla collaborazione di tanti cittadini, appassionati organizzatori dello spettacolo, ma anche custodi della storia e degli avvenimenti accaduti, è stato possibile riprendere tutta una serie di racconti, a volte confusi nella nebbia dei tempi, ma sempre vivi ed attuali. La pubblicazione riprende tutte queste vicende, ma soprattutto i mille volti di giovani marosticensi che nel succedersi delle manifestazioni in costume ricoprirono i ruoli più diversi sempre con l'impegno del primo giorno.Ognuno saprà riconoscere tra le foto ingiallite dal tempo, l'amico, il famigliare, il gruppo al quale apparteneva. Anche questa è storia.La serata è incentrata sulla proiezione di immagini raccontate da Roberto con intermezzi di “interviste impossibili” con il primo ideatore della partita nel 1923, Francesco Pozza, e l'artista Mirko Vucetich che ha disegnato i

costumi e curato la regia della Partita per molti anni. Ad impersonare gli intervistati era il nostro Gianni Maroso che ha rivelato notevoli doti di attore.I racconti che ne scaturiscono sono altamente divertenti e rivelano aspetti poco noti dell'intera vicenda come l'invenzione del “documento antico” che doveva servire par dare veridicità storica alla partita.Roberto precisa che dalla vendita del volume nessuno percepirà un compenso ma il ricavato sarà destinato alla realizzazione di un service nel comune di Marostica. In perfetto Rotary-Style.

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