Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

22
Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri

Transcript of Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Page 1: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Il patto di stabilità

Confronto tra i diversi criteri

Page 2: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Comparto della PA

Page 3: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

I principali saldi di finanza pubblicaIn base all’articolo 6 della legge 468 i saldi (o risultati differenziali) che sintetizzano leinformazioni contenute nel BS sono quattro:

1) Il risparmio pubblico – è il saldo della parte corrente del conto economico, dato dalla differenza tra entrate correnti (tributarie ed extratributarie a prescindere dalla loro straordinarietà o meno) e le spese correnti;

2) L’indebitamento (o accreditamento) netto – è il saldo del conto economico, dato dalla differenza tra le entrate finali e le spese finali al netto delle operazioni finanziarie;

3) Il saldo netto da finanziare – è il saldo congiunto del conto economico e della parte «attività» (partite finanziarie) del conto finanziario, dato dalla differenza tra le entrate finali e le spese finali. In sostanza corrisponde alla somma di indebitamento netto e saldo delle partite finanziarie;

4) Il ricorso al mercato – è il saldo congiunto del conto economico, delle partite finanziarie e delle uscite per passività (rimborso prestiti), dato dalla differenza tra tutte le entrate escluse quelle del titolo IV (accensione prestiti) e tutte le spese (compreso il rimborso di prestiti). Corrisponde alla somma del saldo netto da finanziare e del rimborso prestiti

Page 4: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

I principali saldi di finanza pubblica (2)

Page 5: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

I saldi della PAPer la PA assumono rilievo due saldi:

• L’indebitamento netto• Fabbisogno

Il fabbisogno è il saldo congiunto del conto economico e della parte «attività» del conto delle partite finanziarie e misura l’assorbimento di risorse finanziarie

L’indebitamento netto e fabbisogno della PA hanno assunto un ruolo centrale nel dibattito di politica economica con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, infatti:a) All’indebitamento netto della PA fa direttamente riferimento la regola del

trattato che limita il deficit pubblico al 3% del PIL;b) Al fabbisogno è riconducibile l’altra regola, quella che richiede che il debito

pubblico, della cui variazione il fabbisogno costituisce la principale componente, sia inferiore al 60% del PIL o diminuisca ad un ritmo soddisfacente verso tale livello.

Page 6: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Criteri (1)

• Indebitamento netto:– Si applicano i criteri definiti dal Sec95• Una versione integralmente coerente con Sec95• Una per la Procedura per i disavanzi eccesivi (include

nella spesa per interessi i flussi netti determinati da contratti derivati).

• Fabbisogno– Si basa su diverse eccezioni rispetto al Sec95

ISTAT

BancaItalia

Page 7: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Criteri (2)

• Indebitamento netto segue il criterio della competenza economica, così come definita dal Sec95;

• Il fabbisogno è calcolato in termini di cassa

Page 8: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Criteri (3)• Registrazioni per cassa: le transazioni economiche poste in essere

da un soggetto vengono registrate nel momento in cui esse danno origine a un effettivo passaggio di fondi da o verso tale soggetto. In sintesi, misura «pagamenti» e «incassi»;

• Registrazioni per competenza giuridica: le transazioni poste in essere da un soggetto sono registrate nel momento in cui nasce in capo all’operatore pubblico un’obbligazione giuridicamente perfezionata. Misura, «accertamenti» di entrata e «impegni» di spesa;

• Registrazione per competenza economica: le transazioni poste in essere da un soggetto economico sono registrate nel momento in cui il valore è creato, trasformato, scambiato, trasferito o estinto. Gli effetti degli eventi economici sono registrati quando avvengono, indipendentemente dal fatto che l’introito di cassa sia ricevuto o il pagamento effettuato. Il principio coincide, in sostanza, con quello adottato nell’ambito della tradizionale contabilità di impresa.

Page 9: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Il Patto Interno

• La legge 24 dicembre 2012, n.228 (legge di stabilità 2013) disciplina il patto di stabilità interno per il triennio 2013-2105

• Enti soggetti:– Regioni– Province– Comuni

Page 10: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Soggetti

• Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti.– La determinazione della popolazione di

riferimento viene determinata considerando la popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente a quello di riferimento, secondo i dati Istat

• Province

Page 11: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Regole

Ai fini della determinazione dello specifico obiettivo programmatico, la legge di stabilità 2013 identifica, come parametro di riferimento il saldo finanziario tra entrate finali e spese finali ( al netto delle riscossioni e concessioni crediti), calcolato in termini di competenza mista (assumendo, cioè, per la parte corrente, gli accertamenti e gli impegni e, per la parte capitale, gli incassi e i pagamenti

Page 12: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Saldo finanziario (comp. mista)Spese Impegni Pagamenti

Titolo I X

Titolo II X

Concessione di crediti e anticipazioni X

Totale Spesa = Titolo I + Titolo II – Concessione di crediti e anticipazione

Entrate Accertamenti IncassiTitolo I X

Titolo II X

Titolo III X

Titolo IV X

Riscossione di crediti X

Totale Entrate= Titolo I + Titolo II + Titolo III + Titolo IV– Riscossione di crediti

SALDO = TOTALE ENTRATE – TOTALE SPESA

Page 13: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Saldo obiettivo

• Il valore del saldo finanziario obiettivo per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015 è ottenuto moltiplicando la media degli impegni di spesa corrente registrata nel periodo 2007-2009 per le seguenti percentuali:

Enti 2013 2014 e 2015

Province 18,8% 18,8%

Comuni con popolazione > 5000

14,8% 14,8%

Comuni con popolazione <= 5000

12% 14,8%

Page 14: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Rispetto del patto• Se l’ente consegue un saldo, calcolato in

termini di competenza mista, superiore a quello obiettivo RISPETTO PATTO;

• Se l’ente consegue un saldo, calcolato in termini di competenza mista, inferiore a quello obiettivo NO RISPETTO PATTO

Enti 2013 2014 e 2015

Province 19,8% 19,8%

Comuni con popolazione > 5000

15,8% 15,8%

Comuni con popolazione <= 5000

13% 15,8%

Page 15: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Steps

1. Calcolare il saldo finanziario in termini di competenza mista;

2. Calcolare la media degli impegni di spesa corrente per il periodo 2007-2009;

3. Applicare le percentuali desunte dalle tabelle al punto 2 al fine di ottenere il saldo obiettivo;

4. Confronto tra saldo obiettivo e saldo finanziario di competenza mista;

5. Rispetto o meno del patto

Page 16: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Problemi

Page 17: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Verso una definizione euro-compatibile (1)Segno Spese Impegni Pagamenti

+ Titolo I X

- Trasferimenti correnti X

+ Trasferimenti correnti X

- Oneri straordinari gestione corrente X

+ Oneri straordinari gestione corrente X

- Imposte e Tasse X

+ Imposte e Tasse X

Segno Spese Impegni Pagamenti+ Titolo II X

- Acquisizione di titoli X

- Partecipazioni azionarie X

- Conferimenti di capitale X

- Concessione di crediti e anticipazioni X

Page 18: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Verso una definizione euro-compatibile (2)

Segno Entrate Accertamenti Incassi

+ Titolo I X

- Compartecipazione Tributi X

+ Compartecipazione Tributi X

- Entrate devolute X

+ Entrate devolute X

- Tributi speciali e altre entrate proprie X

+ Tributi speciali e altre entrate proprie X

Segno Spese Accertamenti Incassi+ Titolo II X

Page 19: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Verso una definizione euro-compatibile (3)Segno Entrate Accertamenti Incassi

+ Titolo III X

- Sanzioni amministrative, ammende X

+ Sanzioni amministrative, ammende X

- Proventi diversi X

+ Proventi diversi X

Segno Spese Accertamenti Incassi+ Titolo IV X

- Entrate permessi costruzione X

+ Entrate permessi costruzione X

- Alienazione di titoli X

- Riscossione di crediti X

Page 20: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Il caso dell’Emilia Romagna (1)

• Applicazione del saldo euro-compatibile sui comuni dell’Emilia Romagna

• Confronto tra saldo finanziario ed euro-compatibile

Voce Variazione % Percentuale di enti per cui si registra un miglioramento

Media Min Max

Spese Titolo I 0.81 -25.23 49.05 57.01

Titolo II 0.85 0.00 65.77 100.00

Entrate Titolo I 0.07 -6.79 20.30 60.90

Titolo II 0.04 -62.26 51.42 49.55

Titolo III 3.70 -46.45 335.32 44.78

Titolo IV 6.77 -42.68 439.11 55.82

Page 21: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Il caso dell’Emilia Romagna (2)

Page 22: Il patto di stabilità Confronto tra i diversi criteri.

Conclusione

• Il comparto della PA calcola il deficit utilizzando il criterio della competenza economica, mentre le amministrazioni locali utilizzano la definizione di competenza mista.

• A differenza del criterio misto, il saldo euro compatibile tende a premiare gli enti che:– Sono più efficienti nella riscossione delle entrate– Sono più efficienti nella gestione della spesa