Il Parco Astronomico delle Madonie (PAM)

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Centro per la Ricerca, la Didattica e la Divulgazione delle Scienze Astronomiche nel Comune di Isnello (PA).

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CENTRO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LA DIVULGAZIONEDELLE SCIENZE ASTRONOMICHE NEL COMUNE DI ISNELLO

(Finanziamento Ministero delle Infrastrutture, delibera CIPE del 6 novembre 2009)

Il complesso montuoso delle Madonie risulta essere tra i siti osservativi migliori d’Italia. Ne dannoragione i lavori del prof. Carlo Blanco, astronomo, Dipartimento di Fisica e Astronomia Universitàdi Catania, condotti negli anni ’70 del secolo scorso e aggiornati a oggi.

“Poco dopo la metà del secolo scorso l’Astronomia italiana pensò di dotarsi di un Telescopio Nazionaledella classe di 3 metri di diametro ed avviò la ricerca di una località italiana dove costruire l’Osser-vatorio Nazionale. La nostra penisola si estende grosso modo da nord a sud, per cui le condizioni astro-nomiche del cielo delle sue regioni sono abbastanza differenti fra loro. La scelta non poteva che caderesulla Sicilia, sia perché la sua latitudine consente una migliore visione del cielo australe, più interes-sante dal punto di vista astrofisico, sia perché, essendo un’isola in mezzo al Mediterraneo, le pertur-bazioni, che si spostano prevalentemente da nordovest a sudest, scorrono velocemente su di essa conun moto laminare. La scelta era confortata dalle esperienze osservative etnee, iniziate alla fine dell’800e riprese nei successivi anni ’50 con la costruzione dell’Osservatorio M.G. Fracastoro sul versante suddell’Etna, a 1.750 metri di quota. La scelta si orientò sulle Madonie, in particolare su Piano Battaglia,un altopiano con un’altezza media di 1.600 metri che raggiunge quote vicine ai 2.000 metri (PizzoCarbonara 1.979, Pizzo Antenna 1.977, Monte Ferro 1.906, Monte Mufara 1.865). Sopralluoghi con-dotti nell’estate del 1971 dal personale dell’Osservatorio Astrofisico di Catania confermarono la bontàdel cielo, le favorevoli condizioni ambientali e l’elevato numero di notti di “osservabilità”. … Il cielo delle Madonie è caratterizzato da un forte scintillio delle stelle nei primi 90 minuti dopo

Monte Mufara visto dal laghetto di Mandria del Conte

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il tramonto, poi le stesse appaiono come ‘stampate’ nel cielo e solo quelle sotto i 30° dall’orizzontepalpitano appena. … A distanza di 40 anni, cosa è cambiato? Poco o nulla. Le condizioni meteorologiche e di osservabilità del cielo in questo lasso di tempo indicano in mediaun terzo delle notti annue fotometriche (almeno sei ore continuative di cielo sereno), un terzo par-zialmente fotometriche (almeno tre ore continuative di cielo sereno) ed un terzo non utilizzabili percopertura nuvolosa. Queste caratteristiche pongono il cielo delle Madonie ad elevato standard di osservabilità professio-nale. Resta il problema dell’inquinamento luminoso. Il contributo di Termini Imerese adesso è moltopiù alto dei 2° sull’orizzonte, la base si è estesa a tutta la costa settentrionale e le luci di Palermosuperano le alture di Capo Zafferano. Fortunatamente, queste località si trovano a nord - nordovest,una direzione astronomicamente poco utile. Alle luci degli insediamenti di tutti i paesi del Parcodelle Madonie, ancora poco intense, si può porre rimedio: per quelle pubbliche, seguendo i dettamidel risparmio energetico (schermatura, accensione a tempo, intensità sia luminosa che numerica va-riabile, idoneo tipo di lampade, …), per quelle private, regolamentando le luci esterne con analoghiaccorgimenti. La tipologia della strumentazione osservativa prevista non necessita di voluminose co-struzioni, o grandi opere di sbancamento o strade di accesso. Tuttavia, operando in una riserva naturale integrale occorrerà intervenire con il minor impatto am-bientale possibile. Sotto questo aspetto, Monte Mufara, pur se di minore elevazione, trascurabile aifini osservativi, è preferibile alle altre vette perché la sua sommità presenta sufficienti zone pianeg-gianti, è raggiungibile con la funivia e con una carrareccia ed è collegata con la rete elettrica.Inoltre è schermata dalle luci della costa settentrionale dal massiccio di Pizzo Carbonara e PizzoAntenna. Queste considerazioni fanno apparire come non arrecante danno la struttura osservativanel Parco delle Madonie, la quale, anzi, potrebbe aumentarne l’aspetto della fruibilità, attuale nuovacaratteristica delle Riserve Naturali, comune a molti altri parchi naturali di tutto il mondo.”

Quelle risultanze vennero riprese poi, sul finire degli anni ’90, dal dott. Mario Di Martino, astro-nomo INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, e portarono alla elaborazione di uno Studio diFattibilità, finanziamento CIPE e della Regione Sicilia per complessivi 250 milioni, che validòl’ipotesi della realizzazione di una Stazione Osservativa di valenza nazionale e internazionale e diun Centro per la Divulgazione e la Didattica delle Scienze Astronomiche.

Monte Mufaram. 1.865

La Quacella

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Si passò quindi ad una prima stesura progettuale che, nel novembre 2009, ottenne il finanziamentoda parte del CIPE di euro 7,5 milioni. La definitiva elaborazione progettuale è del febbraio 2010.I lavori edili, per euro 3,5 milioni, (Stazione appaltante Provveditorato Interregionale Opere Pub-bliche Sicilia e Calabria), consegnati alla Ditta il 24 giugno del c.a., sono già iniziati e il loro ter-mine è previsto per luglio 2014. Si sta procedendo alla gara per la fornitura delle attrezzaturescientifiche. Un progetto che in questi ultimi anni ha visto la indispensabile collaborazione diastronomi di chiara fama nazionale e internazionale che hanno, in uno con le Istituzioni e gli Entidi afferenza, validato dal punto di vista scientifico il Parco Astronomico delle Madonie.

Dott. Mario Di Martino INAF- Osservatorio Astrofisico di TorinoDott. Marcello Coradini European Space Agency (ESA), ParigiProf. Carlo Blanco Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di CataniaDott. Walter Ferreri INAF-Osservatorio Astrofisico di TorinoDott. Piero Bianucci Divulgatore scientificoProf. Armando Blanco Dipartimento di Fisica, Università del Salento, LecceDott. Corrado Lamberti Astronomo e divulgatore scientificoIng. Stelio Montebugnoli INAF-Istituto di Radioastronomia, BolognaDott. Romano Serra Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di BolognaProf. Flavio Fusi Pecci INAF-Osservatorio Astrofisico di BolognaProf. Margherita Hack Astronoma, TriesteDott. Giovanni Valsecchi Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (IAPS), RomaDott. Roberto Ragazzoni INAF–Osservatorio Astrofisico di PadovaProf. Piero Galeotti Dipartimento di Fisica Generale, Università di TorinoProf. Piero Benvenuti Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Centro Interdipartimentale

di Studi e Attività Spaziali (CISAS)Dott. Fabio Carniello Direttore “Immaginario Scientifico”, TriesteDott. Fabrizio Bernardi Spacedys e Università di PisaDott. Albino Carbognani Osservatorio Astronomico della Regione Valle d’Aosta Dott. Marco Morelli Direttore Museo di Scienze Planetarie di PratoDott. Fabrizio Fiore Astronomo, Direttore Osservatorio Astronomico di Roma

Monte dei Cervi

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Il Centro destinato alla ricerca, alla divulgazione e alla didattica delle scienze astronomicheconsiste di:

Stazione Osservativa

1 telescopio riflettore dotato di uno specchio primario della classe di 1 metro a grande campo(circa 7 gradi quadrati) robotico e fruibile “in remoto”.

La zona prevista per la localizzazione del telescopio è la sommità di Monte Mufara (Piano Battaglia),a quota 1.865 metri s.l.m. Risulterà essere l’osservatorio astronomico più alto in territorio italianoe l'unico in Europa e nell'area del Mediterraneo dotato di un telescopio di questo genere.Le osservazioni che verranno effettuate con questo strumento riguarderanno in particolare le se-guenti principali attività di ricerca:

Osservazioni astrometriche e fotometriche di near-Earth objects I Near-Earth Objects (NEO) sono piccoli oggetti planetari (asteroidi e comete) la cui orbita è prossima

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a quella della Terra (pari o al di sotto delle 0,3 unità astronomiche - 1 UA: 150 milioni di km - e co-stituiscono un rischio impatto per il nostro pianeta. Per questo motivo vanno costantemente monitorati,sia per definire meglio le orbite di quelli già scoperti, sia per individuare quelli ancora sconosciuti.Al momento, sono noti più di 10.000 NEO, con dimensioni che vanno da pochi metri sino a circa 30km (per 1036 Ganymed). Il numero totale potrebbe essere di qualche decina di migliaia.Ogni notte le grandi survey asteroidali finanziate dalla NASA (come LINEAR, LONEOS o la Cata-lina Sky Survey) identificano diversi nuovi NEO che, segnalati al Minor Planet Center di Harvard,devono essere osservati immediatamente (follow-up) da parte degli osservatori proposti per poteressere confermati e ricevere una designazione provvisoria. L’osservazione fotometrica di questi og-getti permetterebbe, inoltre, di ricavarne il periodo rotazionale e la forma, fornendo preziose in-formazioni sulla natura di questi oggetti.Per questo tipo di ricerche è notevole l’interesse dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dell’AgenziaSpaziale Italiana (ASI), dell’Università di Pisa e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) –vedi le lettere di interesse inviate.

Afterglow di gamma-ray e X-ray burstI lampi di raggi gamma e X sono tra i fenomeni più violenti ed energetici osservati nell’Universo.Tali fenomeni, osservati da satelliti artificiali, hanno una durata compresa tra pochi millisecondi

e diverse decine di minuti.Di estrema importanza perla comprensione dei mec-canismi che sono alla basedi queste improvviseesplosioni è l’osservazionedell’emissione residua as-sociata a tali eventi in di-verse bande spettrali. Unatale attività osservativapuò essere svolta in ma-niera molto efficiente daitelescopi del PAM grazieal loro elevatissimo livellodi automatismo.Un filone di ricerca digrandissima importanza èinoltre quello dell’osserva-zione delle controparti ot-tiche di sorgenti di ondegravitazionali e neutriniche potranno essere rile-vate, rispettivamente, daisistemi come VIRGO eIceCube ed altri in fase direalizzazione. Per questotipo di ricerca è stato ma-nifestato il forte interessedell’INAF - OsservatorioAstronomico di Roma(vedi lettera di interesse).

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Scoperta e osservazioni di pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle vicine

Un pianeta extrasolare è un pianeta che non appartiene al nostro sistema planetario, ma ad unastella diversa dal Sole. Al momento, sono noti più di 1.000 pianeti extrasolari. La maggior parte diquesti sono stati scoperti tramite metodi di osservazione indiretta, principalmente spettroscopia efotometria. A causa dei limiti delle tecniche di osservazione attuali, la maggior parte degli esopianetiindividuati sono giganti gassosi come Giove e solo in misura minore pianeti rocciosi massicci deltipo super-Terra. Gli esopianeti sono diventati oggetto di crescente interesse scientifico a partiredal 1995, quando fu confermata, con sicurezza, la presenza di un pianeta attorno alla stella 51 Pe-gasi, ora noto come 51 Pegasi b. A parte la scoperta spettroscopica, possibile solo con telescopi di

grande diametro, un metodo utilizzabile con telescopi di piccolo diametro è quello fotometrico. Infatti, se un pianeta transita di fronte alla propria stella, allora è osservabile una lieve riduzionedella luminosità della stella eclissata. L’ammontare della variazione di magnitudine a causa deltransito (dell’ordine di 0.01 - 0.005 magnitudini) dipende dal rapporto fra la dimensione del pianetae della stella stessa. Quindi, con la fotometria, oltre alla scoperta del pianeta è possibile risalire alrapporto dei diametri fra stella e pianeta (cosa non possibile con la spettroscopia) e, naturalmenteal periodo orbitale. In Italia e all’estero sono numerosi i gruppi interessati a questo tipo di ricerca.

Schema del transito di un pianeta extrasolare di fronte alla stella compagna

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Monitoraggio fotometrico multispettrale di stelle variabili e di nuclei galattici attivi

Un blazar è un sorgente extragalattica altamente energetica, di intensità variabile e molto compattaassociata a un buco nero supermassiccio che si trova al centro di una galassia ospite. Sono tra ipiù violenti ed energetici fenomeni nell’universo conosciuto.I blazar fanno parte di un grande gruppo di galassie attive, dette anche Nuclei Galattici Attivi(AGN, in inglese). Tuttavia, i blazar non sono un gruppo omogeneo e si possono dividere in duetipi: i quasar altamente variabili, qualche volta chiamati quasar ottici violentemente variabili(OVV), che sono solo una piccola porzione tra tutti i quasar, e gli oggetti del tipo BL Lacertae. Il nome blazar è stato coniato nel 1978 dall’astronomo Ed Spiegel per indicare la combinazione di

queste due classi di oggetti. Attualmente, esiste una collaborazione internazionale che vede im-pegnati Osservatori Astronomici di tutti i continenti e che ha dato origine ad un programma di mo-nitoraggio di questi particolari corpi celesti, il nome del progetto è “WEBT” cioè Whole EarthBlazar Telescope.

Osservazioni fotometriche degli asteroidi Troiani e della Fascia Principale

Gli asteroidi Troiani sono un numeroso gruppo di corpi che condividono l’orbita eliocentrica conGiove. Prendendo come riferimento Giove, ciascun troiano si trova ad orbitare nei pressi dei duepunti di equilibrio Lagrangiani, L4 e L5, del sistema Giove-Sole. Un motivo fondamentale per l’osservazione dei Troiani è costituito dal fatto che si tratta di corpirelativamente isolati dalle interazioni con gli asteroidi di Fascia Principale. Differenze fra le proprietà degli asteroidi della Fascia Principale e dei Troiani possono gettare lucesui processi di formazione ed evoluzione del Sistema Solare primitivo, così come sulle caratteri-stiche fisiche dei Troiani stessi. Attualmente, i periodi rotazionali conosciuti dei Troiani sono moltopochi. Osservazioni fotometriche compiute con telescopi della classe del metro permetteranno diaumentare la statistica in modo consistente in pochi anni.

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Monitoraggio dei detriti spaziali

I detriti spaziali, derivanti dall’attività umana nello spazio circumterrestre, rappresentano semprepiù un grave problema per la sicurezza dei satelliti artificiali e, in particolare, dei moduli orbitantiabitati. Il telescopio a grande campo della classe del metro è un ottimo strumento per il monitoraggio deiquesti detriti, in modo particolare per quelli situati in orbita geostazionaria.

Immagini di telescopi simili a quello che verrà collocato su monte Mufara

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Hanno scritto sul Parco Astronomico delle Madonie:

Non ci sono attualmente nel continente europeo, e non ci saranno nel prevedibile futuro, telescopicon caratteristiche paragonabili a quelle del telescopio che si installerà sul monte Mufara, carat-teristiche che lo rendono particolarmente adatto alla scoperta ed all’inseguimento di asteroidivicini alla Terra. Il fatto di trovarsi al centro di una vasta area continentale sprovvista di altri te-lescopi simili assicura a questo telescopio un ruolo importante e centrale per queste attività.

Dott. Giovanni Valsecchi (INAF - IAPS)

Il telescopio, oltre all’osservazione di un ampio campo di cielo, rappresenterà un ottimo banco diprova per il previsto telescopio fly eye. Se usato da ricercatori e studenti, permetterà loro di acqui-sire competenze ed esperienza in un campo sia scientifico che tecnologico. La disponibilità di untale strumento consentirà inoltre di mettere a punto sofisticate strategie di elaborazione di immagini(con decine di volte il numero di stelle in una sola immagine rispetto alle immagini ottenute conil telescopio dell’ESA da 1 - m di apertura situato nell’isola di Tenerife - Canarie).

Dott. Detlef Koschny (Agenzia Spaziale Europea)

Il telescopio da installare su monte Mufara è uno strumento con ottime potenzialità scientifichenel panorama non solo italiano ma anche europeo e mondiale. Sono almeno due i temi scientificiche beneficerebbero di una facility di questo tipo: da un lato la ricerca e l’inseguimento rapido diasteroidi e comete e, dall’altro, la ricerca delle controparti elettromagnetiche di eventi di alta ener-gia come onde gravitazionali e neutrini, nell’ambito di una nuova branca dell’astrofisica che prendeil nome di multi-messengers, ovvero la combinazione di informazioni veicolate da particelle e campidiversi per studiare al meglio sorgenti celesti.

Dott. Fabrizio Fiore (INAF Roma)

Confido che, una volta installato, fonti di finanziamento adeguate sosterranno questo importantetelescopio in modo che i risultati possano contribuire al lavoro essenziale dell’International AsteroidWarning Network.

Dott. Sergio Camacho (Presidente Acton Team on Near-Earth Objects (ONU)

Nella mia veste di coordinatore scientifico dell’Agenzia, non posso non esprimerLe augurio a chel’Osservatorio di Isnello diventi presto una realtà ed un elemento di sinergia con gli altri osservatoridel mondo dedicati alla scoperta ed inseguimento dei NEO.

Prof. Enrico Flamini (Agenzia Spaziale Italiana)

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Stazione operativa e di controllo di contrada Mongerrati

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Incontro del 12 novembre 2013 in sede Agenzia Spaziale Italiana

Dott. Giovanni Valsecchi INAF - IAPS Dott. Fabrizio Fiore - OA Roma

Dott. Andrea Milani - Università di Pisa

A seguito di un incontro presso l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tenutosi il 12 novembre 2013, siè definito il progetto di ricerca scientifica e, da parte di Enti e Istituti di ricerca nazionali ed esteriche operano nel campo della ricerca astronomica sono pervenute manifestazioni di interesse alleattività che verranno svolte presso il Parco Astronomico delle Madonie.

Dott. Detlef Koschny ESA (Agenzia Spaziale Europea)

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INAF - Osservatorio Astronomico di Roma (Monteporzio Catone)

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Struttura destinata alla divulgazione e alla didatticain prossimità del centro abitato di Isnello, in Contrada Fontana Mitri

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La struttura alla divulgazione e alla didattica delle scienze astronomiche consisterà in:

• Planetario digitale e ottico meccanico, con cupola di 10 metri di diametro, conuna capienza di 75 posti, ove potranno essere rappresentati il cielo, il moto dei pianeti, ecc.e proiettare filmati a carattere didattico – divulgativo.

• Terrazza osservativa a copertura mobile con 16 strumenti di osservazione4 telescopi riflettori Schmidt–Cassegrain da 280 mm F/10, completi di montatura a punta-mento automatico e con capacità di lavorare in sincrono con le altre strumentazioni;4 telescopi rifrattori apocromatici da 150 mm F/8;4 telescopi binoculari diametro 150 mm, con prismi angolati e ingrandimenti differenziati;4 strumenti per osservazioni solari.

• RadiotelescopioConsisterà di un’antenna parabolica del diametro di 4,5 metri con cui si potrà osservarel’emissione radio del Sole e delle sorgenti radio galattiche ed extragalattiche più intense.

• Struttura museale e aule didattiche con fruizione del tipo “interattivo” mediante exhibit(simulatori idonei a potere effettuare esperimenti pratici di fenomeni fisici e astronomici).

• Laboratorio solare in cui, tramite un eliostato, potrà essere proiettato su uno schermo ildisco solare per la sua analisi. Tramite uno spettrografo si potrà ottenere lo spettro della lucesolare.

• Laboratorio astronomico all’aperto, dotato di orologi solari di vario tipo, di exhibit dimisure, grandezze, scala del tempo.

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Immagini del Planetario in costruzione

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Orologi solari

Radiotelescopio Plinto di Tolomeo

Rosa dei Venti

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Tale struttura sarà una Sede affiliata allo Science Centre dell’Immaginario Scientifico di Trieste,istituzione prestigiosa nel panorama italiano ed europeo che registra ogni anno un numero di oltre100.000 utenti, studenti, astrofili, visitatori. Didattica e divulgazione offerta con exhibit, strumen-tazioni e kit didattici renderanno immediata e interessante l’informazione scientifica. Interessante collaborazione secondo convenzione già sottoscritta con il Museo di Scienze Planetariedi Prato e con il Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto.

Laboratorio solare

Immaginario Scientifico, Trieste Museo di Scienze Planetarie, Prato

Museo del Cielo e della Terra e Planetario, San Giovanni in Persiceto (BO)

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Il Cielo delle Madonie va considerato una risorsa, un bene ambientale, al pari delle altre che rappresentano l’interesse

naturalistico di questo comprensorio, ma, soprattutto, il ParcoAstronomico è un’occasione unica nel suo genere per il rilancio intermini di cultura e di sviluppo turistico dell’intero comprensorio.

Il Cielo va quindi considerato come un bene ambientale da rivalutare nell’ambito di un’area protetta, dove la risorsa cielo è

apprezzabile e conoscibile ad una quota e in un ambito permanente nel territorio e non soltanto attraverso meccanismi

sporadici di sperimentazione e spettacolarizzazione.

Per l’accoglienza necessaria di ricercatori, studenti e visitatori, oltre alle disponibilità esistentiin Isnello, si farà riferimento alla struttura comunale di Mongerrati, oggetto di recupero e ristrut-turazione per finalità ricettive del tipo Ostello della Gioventù nell’ambito del turismo sociale escolastico e già assistito da finanziamento aggiuntivo PIST “Città a rete Madonie – Termini” dieuro 1.764.101.

Foto Franco Toscano

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Elementi di innovazione

• La creazione di un polo della ricerca e dell’alta divulgazione anche in collegamento conUniversità ed Enti di ricerca nazionali ed esteri che all’interno del bacino dell’Italia meri-dionale rappresenta un significativo elemento di innovazione.

• La nascita di un complesso di funzioni connesse alla didattica e alla divulgazione dellescienze astronomiche e fisiche che ruota intorno al polo fisico del Planetario, in relazionesistemica e virtuale con la Stazione Osservativa o polo della ricerca scientifica risulta essereun unicum in Europa.

• La realizzazione del Centro costituisce elemento di propulsione per l’attivazione di processidi sviluppo durevole e sostenibile in aree di rilevante interesse paesaggistico, configurandosicome valore aggiunto allo scenario naturale del territorio, sia per la portata innovativa deitemi di promozione e di fruizione del territorio stesso sia per l’attivazione del processo didelocalizzazione strategica delle funzioni connesse alla scienza e alla divulgazione dai con-solidati ambiti metropolitani.

• La potenzialità del sito di Piano Battaglia e del contesto locale ad accogliere il sistema diosservazione astronomica a motivo di caratteristiche fisiche non riscontrabili all’interno dicontesti regionali e fuori regione che ne avevano motivato, negli anni ’70, l’indicazione comesito per l’installazione del Telescopio Nazionale.

• La posizione baricentrica nel contesto regionale e i tempi accettabili di raggiungimento dallemaggiori aree metropolitane e costiere dell’isola (Palermo, Catania, Siracusa, Messina,Cefalù).

• Le potenzialità socio-economiche della zona di progetto per la quale, in assenza di intervento,emerge il carattere di stagionalità delle strutture ricettive esistenti, che potrebbero avere undecollo significativo in presenza di servizi legati alla cultura e al tempo libero fruibili inqualsiasi stagione dell’anno: l’interesse già dimostrato per strutture analoghe (vedi Immagi-nario Scientifico di Trieste, l’Osservatorio Astronomico della Regione Valle d’Aosta(OAVDA), le sedi dei Planetari in Italia e dei centri destinati alla didattica e alla divulgazionedelle scienze fisiche e astronomiche) da parte delle scuole in ambito nazionale.

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A partire dal 2009, l’Amministrazione comunale haavviato molteplici iniziative culturali, in un terri-torio che dovrà accogliere questo importante Centrodi ricerca e divulgazione delle scienze astronomi-che. Più di un centinaio di conferenze nel contestodelle edizioni annuali del GAL Hassin, giunto allasua 5a edizione, giornate che hanno visto quali re-latori qualificati nomi del mondo astronomico na-zionale, attività divulgative nelle scuole delcomprensorio, realizzazione di exhibit (il Sentierodei Pianeti lungo il viale di ingresso di Isnello, ilPendolo di Foucault all’interno della Chiesa del-l’Annunziata e l’Orologio Solare sul prospetto dellastessa Chiesa), iniziative didattiche e divulgativenelle scuole dei Comuni del comprensorio delleMadonie. Ogni anno, ad agosto, viene tenuto ilCorso di Cosmologia, a cura del dott. Corrado Lam-berti. In funzione della intensa attività didattica edivulgativa delle scienze astronomiche e perché aIsnello verrà realizzato il Parco Astronomico delleMadonie, nell’anno 2010 l’International Astronomi-cal Union, by Minor Planet Center ha denominatol’asteroide (6168) Isnello = 1981 EB1, scoperto il5 marzo 1981 da H. Debehogne e G. De Sanctisall’Osservatorio Australe Europeo (La Silla, Chile).Sempre nel 2009, è stato istituito il premio GALHassin: una targa premio, che viene assegnato ognianno ad uomini di scienza che si sono distinti nel-l’ambito della ricerca o della divulgazione dellescienze astronomiche. È un ricamo su rete di filod’oro, di squisita fattura artistica, prodotto a Isnello,da esperta ricamatrice (a Isnello il ricamo su retedi filet è artigianato d’arte da sempre) e il motivorappresenta un girale, un vortice, una spirale ga-lattica. Spirale è un simbolo grafico antichissimo ecomplesso. Rappresenta poteri solari e lunari. Èanche un vortice: la grande forza creativa. Siespande e si contrae, è la luna crescente e la lunacalante, è la nascita e l’espansione ed è la morte ela contrazione. Raffigura il ruotare della volta ce-leste, il corso del sole, i cicli delle stagioni, la rota-zione della Terra. E le spirali e i vortici sono ancheassociati alla tessitura del filo della vita, ed eccoperché la trama di filo d’oro. Hassin è voce di deri-vazione siriaca e significa “torrente freddo”, perchécosì Isnello è stato denominato in passato dagliarabi, che anche qui sono stati per secoli, gli arabiche hanno osservato il cielo e hanno dato nome atante stelle e a tante immagini figurate del cosmo.

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Il premio GAL Hassin nel 2009 è stato asse-gnato al dott. Mario Di Martino, astronomoINAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, conla motivazione:“allo scienziato che del prevedere e prevenirel’impatto di asteroidi distruttivi della Vita sullaTerra ha fatto una missione”.

Nel 2011 il premio Gal Hassin è stato asse-gnato alla Prof.ssa Margherita Hack, “per la sua attività scientifica e divulgativa eper il suo impegno sociale e politico”.

Nel 2010 al dott. Marcello Coradini, Respon-sabile Programmi di esplorazione del Sistemasolare – ESA (European Space Agency, Parigi),“per i risultati conseguiti nella sua lunga car-riera scientifica e manageriale e per l’entusiasmoe l’impegno dimostrato nel sostenere la realizza-zione del Parco Astronomico delle Madonie”.

Nel 2012 al dott. Roberto Ragazzoni, astronomo,INAF – Osservatorio Astrofisico di Padova, “per i contributi originali e innovativi dati allarealizzazione di strumenti astronomici, chehanno permesso ai più grandi telescopi attual-mente esistenti di migliorare notevolmente leloro prestazioni”.

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Nel 2013 sono stati assegnati tre premi:

al dott. Romano Serra, astrofisico, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna: “astrofisico e ricercatore di grande intuizione e tenacia. È stato tra i fondatori ed è l’animatore delMuseo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto, vivace ed attivissimo centro di divulga-zione dell’Astronomia e delle Scienze Naturali, dove, grazie al suo contributo e alla sua perseveranza,è stata realizzata la più ricca collezione di campioni di meteoriti esistente in Italia”.

al dott. Walter Ferreri, astronomo INAF–Osservatorio Astrofisico di Torino: “è stato il fondatore e direttore scientifico di Orione, la prima rivista italiana di divulgazione astro-nomica di larga diffusione. Esperto di telescopi e di fotografia astronomica, con la sua attività e isuoi libri è stato il punto di riferimento di generazioni di astrofili”.

al dott. Corrado Lamberti, astrofisico e divulgatore scientifico:“è stato fondatore e direttore delle riviste di divulgazione astronomica “l’Astronomia” e “le Stelle”.È uno dei divulgatori dell’Astronomia e della Fisica più apprezzati nel panorama nazionale”.

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6 marzoPianeti extrasolari. Alla ricerca di mondi simili alla TerraProf. Paolo Paolicchi, Università di Pisa

20 marzoMeteoriti: messaggeri dallo SpazioDott. Romano Serra, Università di Bologna

27 marzoNovità dal Sistema Solare: la nuova visione del nostro sistema planetarioDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

Astronomia nelle Madonie

a IsnelloIl Pendolo di Foucault: la prova che la Terra gira Dott. Romano Serra, Università di Bologna

a GratteriIl meraviglioso mondo delle galassie e la cosmologiaProf. Piero Galeotti, Università di Torino

a Castellana SiculaLa ricerca di intelligenze extraterrestriDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

a CastelbuonoDa Mercurio a Plutone: La nuova visionedel Sistema SolareDott. Mario Di Martino INAF - Torino

a Polizzi GenerosaI nostri (talvolta scomodi ) vicini celestiDott. Giovanni Valsecchi, INAF – IAPS - Roma

a PollinaAlla scoperta di MarteDott. Albino Carbognani, OAVDA–Valle d’Aosta

a IsnelloVita da astronautaDott. Umberto Guidoni, Astronauta

a CefalùL’uomo sulla Luna 40 anni faDott. Marcello Coradini, ESA (EuropeanSpace Agency), Parigi

a CaltavuturoMeteoriti: messaggeri dallo spazioDott. Romano Serra Università di Bologna

19 giugnoEmergenze botaniche nel Parco delle Ma-donieProf. Rosario Schicchi, Università di Palermo

a Geraci SiculoAsteroidi pericolosi: Una minaccia dallo spazioDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

a Petralia SopranaMeteore e BolidiDott. Albino Carbognani, OAVDA–Valle d’Aosta

a San Mauro CastelverdeLa Via LatteaDott. Romano, Serra Università di Bologna

a Petralia SottanaIl Cielo sopra di noi, a spasso tra le stelleDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

a CastelbuonoIl Sole, la nostra stellaProf. Carlo Blanco, Università di Catania

a CollesanoNovità dal Sistema SolareDott. Giovanni Valsecchi, INAF – IAPS - Roma

a IsnelloDa Galileo al Telescopio SpazialeDott. Piero Bianucci, Planetario di Torino

a IsnelloLo spettacolo cosmico: un itinerario os-servativo del cielo notturnoDott. Romano Serra, Università di Bologna

GAL Hassin 2009

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20 giugno

Il Planetario di TorinoDott. Piero Bianucci, Planetario di Torino

L’Osservatorio Astronomico Regionaledella Valle d’AostaDott. Albino Carbognani, OAVDA – Valle d’Aosta

Il Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in PersicetoDott. Romano Serra, Università di Bologna

Potenzialità ed uso dei piccoli telescopiper didattica e divulgazioneDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

a Isnello Il Parco Astronomico delle Madonie: atti-vità di ricerca possibili e ipotesi di gestioneDott. Mario Di Martino, INAF – TorinoDott. Marcello Coradini, ESA – ParigiProf. Carlo Blanco, Università di CataniaDott. Giovanni Valsecchi, INAF – IAPS - RomaDott. Albino Carbognani, OAVDA - Valle d’AostaDott. Romano Serra, Università di BolognaDott. Giuseppe Mogavero, Sindaco di Isnello

dal 24 al 28 Agosto

Il Cielo di Isnello: uno spettacolo cosmicoCorso di astronomia e osservazioniProf. Romano Serra, Università di Bologna Prof. Carlo Blanco, Università di Catania

29 AgostoLa freccia del tempo: l’evoluzione dell’Universo dal Big Bang a…Dott. Mario Di Martino, INAF – Torino

TARGA PIAZZI a Isnello, 7 novembre

Anno 2012: la fine del mondo non ci saràDott. Walter Ferreri, INAF– Torino

Gli Asteroidi e la scoperta compiuta aPalermo del primo asteroide CerereMargherita Hack, astronoma

C’è vita nell’Universo? Dott. Mario Di Martino, INAF – Torino

Dott. Walter Ferreri, Dott. Mario Di Martino, Prof.ssa Margherita Hack, Isnello 7 novembre 2009

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22 maggio

Astronomia nelle Scuole delle Madonie

Liceo Classico di Cefalù - Istituto Geometri, Polizzi - Liceo Scientifico, Castelbuono - ScuolaMedia, Isnello - Liceo Scientifico, Gangi - Isti-tuto Magistrale, Petralia Sottana - Scuola Media,Collesano - Scuola Media, Castelbuono - IstitutoTecnico Commerciale, Cefalù - Scuola Media,Pollina - Liceo Classico, Termini Imerese Liceo Scientifico, Termini Imerese - Istituto Alberghiero, Cefalù - Istituto d’Arte, Cefalù

L’uomo e il cosmoProf. Piero Galeotti, Università di Torino

I Ghiacci nel Sistema SolareDott. Mario Di Martino, INAF - Torino

Il Sistema SolareDott. Albino Carbognani, OAVDA - Valle d’Aosta

Le quattro dimensioni del CieloDott. Corrado Lamberti, Divulgatore Scientifico

Il Rischio AsteroidiDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

Fra i ghiacci di PlutoneDott. Albino Carbognani, OAVDA - Valle d’Aosta

Tunguska: ancora un mistero?Dott. Romano Serra, Università di Bologna

Il Pianeta MarteDott. Albino Carbognani, OAVDA - Valle d’Aosta

Galileo Galilei: nasce l’astronomia modernaProf. Carlo Blanco, Università di Catania

L’Universo in 50 immaginiDott. Romano Serra, Università di Bologna

Deep Impact: dalla fiction alla realtàDott. Fabrizio Bernardi, Università di Pisa

Apophis: la storia di un impatto mancatoDott. Fabrizio Bernardi, Università di Pisa

a Isnello22 maggioL’evoluzione delle Stelle: dalla nascita aibuchi neriProf. Piero Galeotti, Università di Torino

23 maggioLe Missioni Spaziali EuropeeDott. Marcello Coradini - ESA (EuropeanSpace Agency), Parigi

24 maggioLa Stella SoleProf. Francesca Zuccarello, Università di Catania

25 maggioIl valore della razionalità. Superstizioni,paranormale, miti moderni: la ragioneassediata dalla stupiditàDott. Corrado Lamberti, Divulgatore Scientifico

26 maggioGiuseppe Piazzi e la Specola Palermi-tana: alle origini del primo osservatorioistituzionale in SiciliaDott. Ileana Chinnici, INAF – OsservatorioAstronomico di Palermo

28 maggioLa Scienza in piazza: la Scienza come giocoDott. Romano Serra, Università di Bologna

I nuovi strumenti di osservazioneDott. Fabrizio Bernardi, Università di Pisa

22 AgostoIl Cielo sopra di noi: viaggio tra le stelleDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

Corso di fotografia astronomicaDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

dal 23 al 27 Agosto

GAL Hassin 2010

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19 maggio

Marte e la spettroscopia infrarossa difossili terrestriProf. Armando Blanco, Università di Lecce

20 maggio

Astronomia nelle Scuole delle Madonie

Sedi: Cinema Di Francesca, Cefalù - IstitutoTecnico Commerciale, Gangi - Aula CentroSociale, Isnello - Cinema Grifeo, Petralia Sottana - Aula Liceo Scientifico, CastelbuonoAula Liceo Scientifico, Termini Imerese.

Il ClimaProf. Carlo Blanco, Università di Catania

La ricerca di vita su MarteProf. Armando Blanco, Università di Lecce

La ricerca di intelligenze extraterrestriDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

Novità dal Sistema SolareDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

Meteoriti, messaggeri dallo spazioDott. Romano Serra, Università di Bologna

Il lato oscuro dell’UniversoDott. Corrado Ruscica, Divulgatore Scientifico

Distruzione e ricostruzione delle sfere celesti.Da Galilei alla cosmologia contemporanea.Prof. Piero Benvenuti, Agenzia Spaziale Italiana

La Scienza in PiazzaDott. Romano SerraAstronomo, Università di Bologna

21 Maggio a Palermo

Verso il Parco Astronomico Regionale: un’oc-casione di Cultura e di Sviluppo per la Sicilia.Dott. Giuseppe Mogavero, Sindaco di IsnelloDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

La Ricerca ScientificaProf. Piero Benvenuti, Agenzia Spaziale ItalianaProf. Armando Blanco, Università di LecceProf. Carlo Blanco, Università di CataniaDott. Mario Di Martino, INAF – TorinoIng. Stelio Montebugnoli, INAF – IRA, Bologna

La Didattica e la DivulgazioneDott. Fabio Carniello, “Immaginario Scienti-fico”, TriesteDott. Walter Ferreri, INAF – TorinoDott. Corrado Ruscica, Divulgatore scientificoDott. Romano Serra, Università di BolognaProf. Giovanni Peres, Università di Palermo

2° Corso di AstronomiaDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

dal 1 al 5 Agosto

GAL Hassin 2011

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29 Luglio Il Cielo degli Antichi, Dott. Walter Ferreri, INAF – Torino

30 Luglio Viaggio fra i crateri lunariOsservazioni astronomicheDott. Romano Serra, Università di Bologna

5 AgostoL’eredità scientifica del Telescopio Spaziale “Hubble”Dott. Corrado Lamberti, Divulgatore Scientifico

16 AgostoSotto un cielo pieno di stelleOsservazione guidate con telescopio

14 SettembreDall’infinitamente grande all’infinita-mente piccolo: la cosmologia modernaProf. Flavio Fusi Pecci, Direttore OsservatorioAstronomico di Bologna

15 SettembreL’Universo nelle onde radioIng. Stelio Montebugnoli, INAF- Istituto diRadioastronomia di Bologna

I Telescopi roboticiDott. Roberto Musmeci, Specola Panormitana

Rischio asteroidi: a che punto siamo?Dott. Giovanni Valsecchi, IAPS - Roma

Telescopi giganti alla conquista dell’UniversoDott. Roberto Ragazzoni, INAF – OsservatorioAstrofisico di Padova

Il Parco Astronomico delle MadonieCarlo Banco, Mario Di Martino, Salvo Mas-saro, Roberto Musmeci, Flavio Fusi Pecci, Ro-berto Ragazzoni, Romano Serra, GiovanniValsecchi,conduce Mario Azzolini, giornalista RAI

GAL Hassin 2012

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16 marzoMisteri: Le Luci di HessdalenDott. Romano Serra, Università di Bologna

4 luglioInaugurazione dell’Orologio solare edel pendolo di Foucault della ChiesaSS. Annunziata

La misura del tempo tra arte e scienza.Calendari, meridiane, orologi.Giovanni Paltrinieri, gnomonista in Bologna

Il pendolo di FoucaultDott. Romano Serra, Università di Bologna

5 luglioUna vista infrarossa della nostra Via LatteaDott.ssa Maria Messineo, MPIfR (Max PlanckInstitut fur Astronomie) Bonn, Germania

Il Cielo X e GammaDott.ssa Santina Piraino, INAF – IASF Palermo, Institut fur Astronomie und Astro-physik, Università di Tubingen (Germania)

Osservazioni astronomiche con telescopia cura di Walter Ferreri, Romano Serra e Associazione astrofili “G. Piazzi” di Isnello

6 luglio2013: l’anno delle cometeDott. Walter Ferreri, INAF – Torino

L’astronomia è facile (e bella !)Dott. Corrado Lamberti, Divulgatore scientifico

Il Parco Astronomico delle Madonie:quale gestione?

Tavola rotonda7 luglioIl progetto SETI: c’è qualcuno là fuoricon cui parlare?Dott. Salvatore Pluchino, INAF–IRA

Sicilia, terra di vulcani e terremotiDott. Marco Morelli, Direttore del Museo diScienze Planetarie di Prato

4 agostoLe aurore polari. Le interazioni Sole TerraDott. Corrado Lamberti, Divulgatore scienti-fico

13 settembreSiamo fatti di Stelle. Dialogo sui minimisistemidi Margherita Hack e Marco Morelli

GAL Hassin 2013

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4 gennaioIsnello, aula Centro socialeLa Stella dei MagiProf. Carlo BlancoDipartimento Astrofisica Università di Catania

Isnello, aula Centro socialeIl Mistero delle sette sfereProf. Giovanni BignamiPresidente Istituto Nazionale di Astrofisica

24 gennaioPalermo, RotaryI Capolavori dell’UniversoDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

26 gennaioCastelbuono, Museo Minà PalumboDoveva essere la cometa di Natale ma, si sa,le comete sono “i gatti” del Sistema SolareDott. Mario Di Martino, INAF – Torino

GAL Hassin 2014

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Nell’anno 2010 è stato realizzato il Sentiero dei Pianeti, con distanze in scala 1 UA (UA unitàastronomica, distanza media Terra – Sole pari a 149.597.870.700 km) = 5,1 metri, lungo il vialeImpellitteri, di ingresso al paese, con finalità didattiche e divulgative.

In tutto 17 tabelle recanti l’immagine dei corpi celesti Sole, Mercurio, Venere, Terra, Marte, Cerere,Asteroide Isnello, Chirone, Eris, Makemake, Quaoar, Sedna, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plu-tone, con una breve descrizione e con i loro parametri riguardanti la massa, la distanza dal Sole,la densità, il diametro equatoriale, la temperatura media alla superficie, numero satelliti, tempi dirotazione e rivoluzione, il tutto nelle lingue italiano, francese, tedesco, inglese.

Sono stati pubblicati, nell’anno 2009, gli Atti relativi al Convegno “Verso il Parco Astronomicodelle Madonie”.

Sono stati pubblicati, nell’anno 2010, gli Atti relativi al “GAL Hassin 2010: il Cielo e la Terra nelParco Astronomico delle Madonie”, con Prefazione di Margherita Hack.

Annualmente viene pubblicato e distribuito gratuitamente il Calendario Astronomico:

Calendario Astronomico 2010 Almanacco AstronomicoCalendario Astronomico 2011 A spasso tra le Galassie,Calendario Astronomico 2012 A spasso tra i PianetiCalendario Astronomico 2013 A spasso tra le NebuloseCalendario Astronomico 2014 A spasso tra le Costellazioni

È stato finanziato (Finanziamento Bando POR. Assessorato Regionale Beni Culturali) per euro 567.573 il progetto di “Ampliamento Edificio di Contrada Mitri per Centro museale e didatticonell’ambito del Parco Astronomico”. I lavori sono già stati aggiudicati.

È stato finanziato per euro 1.692.000 il progetto di “Riqualificazione del Camping di Mongerraticon destinazione Ostello della Gioventù nell’ambito Parco Astronomico delle Madonie”, per ga-rantire la ricettività adeguata alla fruizione scolastica. I lavori sono in corso di aggiudicazione.

Prof. Giovanni Bignami Prof. Flavio Fusi Pecci

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Dott. Umberto Guidoni, Astronauta

Ing. Bartolo Fazio, Dott. Giuseppe Mogavero, Prof. Giovanni Peres, Dott. Mario Di MartinoPalermo, Palazzo dei Normanni, 21 maggio 2011

Dott. Piero Bianucci, Divulgatore scientifico

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CENTRO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LA DIVULGAZIONEDELLE SCIENZE ASTRONOMICHE NEL COMUNE DI ISNELLO

STAZIONE OSSERVATIVA(Monte Mufara, Piano Battaglia)

1 telescopio riflettore dotato di uno specchio primario della classe di 1 metro a grande

campo (circa 7 gradi quadri), robotico e fruibile “in remoto”.

STAZIONE OPERATIVA E DI CONTROLLO (Contrada Mongerrati)

STRUTTURA DIVULGATIVA E DIDATTICA(Contrada Fontana Mitri)

Planetario digitale e ottico meccanicocupola di 10 metri di diametro e capienza di 75 posti

Terrazza osservativa a copertura mobile con 16 strumenti di osservazione4 telescopi riflettori Schmidt–Cassegrain da 280 mm F/10

4 telescopi rifrattori apocromatici da 150 mm F/8;

4 telescopi binoculari diametro 150 mm, con prismi angolati e ingrandimenti differenziati;

4 strumenti per osservazioni solari.

RadiotelescopioAntenna parabolica del diametro di 4,5 metri

Struttura museale e aule didattichecon fruizione del tipo “interattivo” mediante exhibit

Laboratorio solaredotato di eliostato e spettrografo

Laboratorio astronomico all’aperto

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COMUNE DI ISNELLO

Scheda tecnica

Provincia Palermo (PA)

Regione Sicilia

Popolazione 1.562 abitanti (01/01/2013 - Istat)

Superficie 51,00 km²

Densità 30,63 ab./km²

Prefisso 0921

CAP 90010

Indirizzo Municipio Comune di IsnelloCorso Vittorio Emanuele, 1490010 Isnello PA

Centralino + 39 0921 662032

Fax + 39 0921 662685

Info: tel. SINDACO + 39 329 8453643

Codice Fiscale 00532510823

e-mail [email protected]@libero.it

Sito istituzionale www.comune.isnello.pa.it

Dati geografici

Altitudine 530 m s.l.m.

(min 288 - max 1.979)

Coordinate Geografichesistema sessagesimale Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord 37° 56’ 42,00’’ N (distanza angolare dall’equatore verso Nord) e longitudine Est 14° 0’ 23,76’’ E (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est).

sistema decimale I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema 37,9450° N sessagesimale DMS (Degree, Minute, Second), che il sistema 14,0066° E decimale DD (Decimal Degree)

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finito di stamparemarzo 2014