Il pane power point

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LA PANIFICAZIONE Perchè dedicarci del tempo? E’ davvero così importante l’argomento? Proviamo a capire SE e PERCHE’ vale davvero la pena studiarlo … … ognuno dica la sua! (Brainstorming)

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LA PANIFICAZIONE

Perchè dedicarci del tempo?

E’ davvero così importante l’argomento?Proviamo a capire SE e PERCHE’ vale davvero la pena studiarlo …

… ognuno dica la sua! (Brainstorming)

Page 2: Il pane power point

E’ emerso che: …; …; …

A questo punto, vediamo le tappe del nostro percorso:

LA PANIFICAZIONE

Page 3: Il pane power point

LA PANIFICAZIONEl

LA S

TORIA

LA LAVORAZIONE

GLI

INGREDIENTI

Page 4: Il pane power point

Il ruolo del pane nella storia:

LA PANIFICAZIONEI conquistatori, prima di

ogni altra azione, si preoccupavano di avere sotto controllo il mercato

dei cereali.

I forni, per i loro orari di lavoro notturni, hanno sempre rappresentato

luogo di incontri clandestini e rivoluzionari

Il pane in molteplici occasioni e in differenti epoche, ha influenzato

movimenti sia politici sia economici.

Il controllo del prezzo

del pane era in grado

di mettere in ginocchio

un intero popolo

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LA PANIFICAZIONEDalle prime macine

egiziane

Da una poltiglia senza forma e grossolana del passato, gli egiziani cominciarono a macinare i cereali

Sempre gli Egizi cominciarono a capire che lasciando riposare la pasta, questa diventava più leggera e voluminosa

(inizio della lievitazione)

Furono però i Romani a produrre pane con farine più bianche e dolci. Nel 168 a.C. comparvero i primi forni pubblici

I Greci aggiunsero aromi e altri ingredienti

Le grandi tappe

Alla panetteria greca e latina

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LA PANIFICAZIONEDai primi mulini

Alla panetteria contemporanea

Solo dal 1630 fu introdotto IL LIEVITO come elemento di sviluppo veloce della pasta

Nell’ XI e XII secolo, I MULINI cominciarono ad avere un peso nell’economia del tempo.

La produzione del pane era nettamente distinta per classe sociale

Dalla seconda metà del ‘900 ad oggi, si è visto una notevole evoluzione della qualità delle farine, della meccanizzazione e tecnologia, dei metodi di cottura e consumo

Fino alla conclusione delle due grandi guerre, la panificazione mantenne metodi di produzione molto artigianali: non si assiste a grossi mutamenti, se non all’uso di farine inferiori per sfamare gli eserciti e i

poveri

Le grandi tappe

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1950: consumo pro-capite di pane500grammi (50% della spesa);

LA PANIFICAZIONE

Oggi: consumo pro-capite di pane200grammi;

Page 8: Il pane power point

LA PANIFICAZIONEPer iniziare,

cosa bisogna sapere:

Caratteristiche della farina

La lievitazione

Le fasi dell’impasto

La cottura

metodi

pezzature

temperature

tempi

biologica

naturale

Macinazione e conservazione

L’acqua e il sale

Il ruolo

de

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LA PANIFICAZIONECaratteristiche della farina

La sezione del seme di grano

( vedi scheda)

Essa rappresenta il prodotto della

macinazione del seme di grano

Contiene importanti principi nutritivi

Che cos’è? Cosa c’è al suo interno?

Per un buon prodotto da forno è importante conoscere il significato di:

Glutine Tasso di abburattament

o

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LA PANIFICAZIONECaratteristiche della farina

è quindi importante

Il tasso di abburattamento = % di farina che si estrae durante la molinatura dopo aver eliminato

la crusca e le ceneri (parti inferiori di scarto)

Il glutine = è una proteina insolubile della farina che ha il potere di tenere legato (agglutinato) l’amido.

Il glutine è elemento essenziale nelle fasi di panificazione, durante la quale si forma appunto la

maglia glutinica che dà sviluppo all’impasto.

Scegliere per la lievitazione, farine con una buona quantità di glutine al loro interno

Farina tipo ’00, ‘0, 1, 2.

QUINDI: Il glutine è più presente in un tipo di farina con un tasso di abburattamento alto o basso?

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LA PANIFICAZIONE

La lievitazione

Il lievito: è un microrganismo vivente che se impastato assieme alla farina e all’acqua trasforma gli zuccheri in

alcol etilico Anidride carbonicae

provocando il rigonfiamento della pasta e quindi la lievitazione.

Temperatura di fermentazione: circa +25°C (max 35°C)

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La lievitazione biologica con il lievito naturale, dove il

Saccharomyces cerevisiae, anziché trovarsi in forma

selezionata (come nel lievito di birra), fa parte di una microflora

complessa composta da numerosi microrganismi, in particolare batteri

lattici.

farina + acqua

+ un elemento per attivare il processo di fermentazione (malto).

maturazione per un tempo più o meno lungo e successivi rinfreschi

La lievitazione biologica con il lievito di birra è la

più frequente nella panificazione e si ottiene

con l’aiuto di un microrganismo

unicellulare responsabile della fermentazione alcolica chiamato “Saccharomyces

cerevisiae”.

(compresso e secco)

Due metodi di lievitazioneLa lievitazione

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LA PANIFICAZIONE Assolutamente indispensabile per panificare.

• Permette la formazione dell’impasto attraverso la costituzione della maglia glutinica

•Provoca la dissoluzione del sale nell’impasto

•Attiva le reazioni enzimatiche

•Costituisce il mezzo indispensabile per l’attività del lievito e di altri microrganismi

Le fasi dell’impasto

Gli ingredienti aggiunti

Acqua

sale

malto

Diverse sono l funzioni del malto in panificazione:

•Apporta zuccheri ed enzimi, procurando un maggior

sviluppo del volume del pane e la formazione di

un’alveolatura regolare

•Conferisce una colorazione più intensa alla crosta

•Dona al pane sapori e profumi più intensi

Grazie alle sua capacità di assorbire l’acqua, il sale influenza la conservabilità del prodotto e, inibendo parzialmente il lievito, favorisce una buona colorazione della crosta e lo sbianchimento della mollica.

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LA PANIFICAZIONE

Metodo semidiretto (con pasta di riporto): si definisce pasta di riporto quella derivata da un impasto precedente, aggiunta

poi al nuovo impasto. Oltre a conferire aromi e sapori più intensi, dona al pane un leggero sapore acidulo e ne migliora

la conservabilità.

Le fasi dell’impasto

I metodi di panificazione

Metodo diretto: consiste nell’impastare tutti gli ingredienti in un’unica fase: sapore poco acidulo durata di conservazione

inferiore.

Metodo indiretto (con biga o poolish): questo metodo prevede due fasi: nella prima si prepara un preimpasto (che può essere una biga o un poolish) lasciandolo fermentare il

tempo necessario (vedi sotto), mentre nella seconda si aggiungono tutti gli altri ingredienti

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LA PANIFICAZIONELe fasi dell’impasto

I metodi di panificazione

- La biga o lievito: si tratta di un preimpasto asciutto che può avere molte ore di fermentazione (da 14 a 48), ottenuto con

Farina + acqua + lievito madre

in proporzioni diverse. La preparazione della biga, o lievito, richiede l’impiego di farine forti.

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La cottura

LA PANIFICAZIONE

Fino ai 40-45 gradi i lieviti hanno uno sviluppo massimo A 45-50 gradi i lieviti muoiono.A 100 gradi l'impasto diventa rigido.A 120-140°C la crosta solidifica e comincia a cambiare di colore (amidi in destrine). Questo spiega perché la digeribilità della crosta è superiore a quella della mollica.A 140-150 gradi avviene la caramellizzazione di tutti gli zuccheri.A 150-200 gradi si formano composti di colore bruno e composti aromatici, anche causati dalla reazione di Maillard.Oltre i 200 gradi il pane carbonizza.

Il pane viene cotto in forni elettrici e nel forno a legna (produzioni artigianali)

All'interno del pane la temperatura aumenta gradualmente fino a 98-100 gradi, all'esterno si mantiene stabile a 100 gradi mentre l'umidità degli strati interni fuoriesce, e aumenta a fine cottura.