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DOSATORE"STEP HS"

MOTORE

DEPRESSIONERIDUTTORE

CENTRALINA DICONTROLLO

SISTEMA

Sensore dipressione

Cod. DE802045 oCod. DE802041

MAP P1

Cod. DE810000-0001

Collegamenti elettricicablaggio primario

Cablaggiosecondario

Cod. 06LB50010058Al PersonalComputer

Sensore diTemperatura

IL NUOVO SISTEMA JUST HEAVY1. INSTALLAZIONE

1.1. AGGIORNAMENTO DI VETTURE DOTATE DEL VECCHIO SISTEMA

Verifiche meccaniche:

• Riduttore Genius HS: verificare che il lotto di produzione, scritto vicino alla vite di regolazione pressione, siauguale o superiore a 2DA;

• Attuatore Step HS : verificare che il lotto di produzione, scritto sulla circonferenza della parte inferiore (uscitagas), sia uguale o superiore a 2-DE.

In entrambi i casi, se i lotti di produzione sono antecedenti a quelli citati, si consiglia la sostituzione del particolare.

Verifiche elettroniche:

Centralina Just Heavy : verificare sulla targhetta bianca a lato che il codice sia DE810000-0001. Se il codice ècorretto, fare un’ulteriore verifica sulla versione software, che deve risultare 0104X00. Se è diversa, aggiornare lacentralina con tale versione software. Se il codice della centralina non è corretto, sostituire la centralina.

Procedura di aggiornamento:

Dopo aver fatto le verifiche sopra citate è opportuno installare il “KIT AGGIORNAMENTO P1 JUST HEAVY”codice 30JH99000001 contenente, oltre alla minuteria, il sensore MAP-P1 cod. DE802045 (che riporta la scritta“Sensore di pressione 2,5 – 4 bar” su etichetta rossa) o il sensore DE802041 (che riporta la scritta “Sensore dipressione GPL turbo – Metano SEQUENT”), il raccordo per il prelevamento della P1 e il cablaggio secondario cod.06LB50010058.

1.2. NUOVA INSTALLAZIONE

Per l’installazione del nuovo sistema Just Heavy è importante non utilizzare giacenze di materiale, ma ordinare ilnuovo kit, che include tutti i particolari per l’installazione corretta.

Schema generale d’installazione Nuovo Just Heavy

Fig. 1

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2. PROCEDURA DI TARATURA DEL NUOVO SISTEMA

ATTENZIONE!!!Eseguire la taratura del sistema Just Heavy solo dopo aver installato su PC il software interfaccia versione 01.03.Il nuovo software interfaccia permette di fare la messa a punto su centraline dotate di vecchia versione software,ma non consente il salvataggio della mappatura, al fine di evitare confusione tra file EEprom vecchi e nuovi.

2.1. PROCEDURA DI PRIMA ACQUISIZIONE: 1° PASSO

- Eseguire la tartura dei segnali;- Selezionare la mappa di base in funzione della cilindrata e del tipo di carburante;- Cliccare su memorizza nella videata di figura 3, anche senza acquisire punti;- Proseguire con le videate restanti;- Programmare in memoria.

Elenco cronologico delle videate:

- Configurazione ingressi- Acquisizione MAP massimo (pressione ambiente)- Taratura segnale giri- Acquisizione MAP minimo (motore in condizione di minimo stabile)- Acquisizione TPS minimo- Acquisizione TPS massimo- Acquisizione sonda lambda- Scelta mappatura di base- Videata di prima acquisizione mappa- Commutazione- Gestione livello- Emulazione lambda

Novità rispetto al vecchio sistema:

Nella videata di fig. 2 (configurazione ingressi), compare la possibilità di selezionare la correzione P1, strategia chetiene conto della pressione in uscita dal riduttore per variare la posizione dell’attuatore Step HS.

Questa strategia deve essere abilitata (impostando SI ) solo se è stato installato il sensore MAP–P1 e dopo avercollegato entrambi i tubi di prelevamento pressione; diversamente deve essere impostata su NO.

NOVITÀ

Fig. 2

3

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N.B.Una videata simile può essere richiamata dalla tendina parametri, ma in questo caso nella sezione“Sensore di pressione M.A.P. – P1” (quella contrassegnata dalla freccia novità in fig. 2) non compare lavoce Correzione P1, ma Tipo sensore, per dare la possibilità di selezionare in un secondo momento ilmodello di sensore. Questa operazione deve essere tassativamente eseguita in caso di sostituzione delsensore, ossia quando il nuovo non risulta uguale al precedente (DE802041 invece di DE802045 oviceversa).

Nella videata di fig. 3, compare il tasto “Memorizza”, grazie al quale si può scegliere di interrompere l’acquisizionedei reset in qualsiasi istante, anche senza acquisire punti .

Grande novità della fase di taratura è l’eliminazione della perdita di dati se la vettura in fase di acquisizione deisette pallini indicati in fig. 3 si spegne.

È sufficiente far cadere la comunicazione tra centralina e PC togliendo il contatto chiave per circa 10 sec., ridare ilcontatto ed attendere che il PC rilegga la EEprom. Al termine della lettura proporrà la videata di fig. 4.

Cliccando sul pulsante “SI”, si partirà con l’acquisizione dei pallini di figura 3 dal punto in cui era stata interrotta.Cliccando sul pulsante “NO”, si inizierà la taratura da zero.

L’altra strada possibile è di non far cadere la comunicazione, ma di fare memorizza dalla videata di fig. 3, tenendovalido quello acquisito in precedenza ed avendo così la possibilità di proseguire con le videate di taratura.

NOVITÀ

Fig. 3

Fig. 4

4

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2.2 AUTOADATTATIVITÀ VELOCE: 2° PASSO

L’installatore deve solamente preoccuparsi di guidare la vettura su strada, lasciando lavorare l’autoadattatività,strategia che manipola la mappatura al fine di ottenere un valore di ContStec molto vicino allo zero.

L’autoadattatività è impostata inizialmente veloce, per avere un autoadattamento della mappa sufficientementerapido, ma il consiglio è di impostarla, prima di consegnare la vettura al proprietario, ad una velocità media oadirittura lenta.

Descrizione mappatura: (fare riferimento alla figura n°5)

- Celle con bordo spesso: sono celle che n o n vengono autoadattate, ma solamente cambiatedall’autoadattatività al fine di avere sempre rispettata la distanza dai reset accanto. Di base, la distanza è di 5passi tra la 1° e la 2° colonna e la 1° e la 2° riga;

- Celle con bordo sottile: sono quelle consigliate per autoadattare subito dopo aver terminato la taratura deisegnali;

- Cella colorata: è quella che indica la condizione di marcia attuale, che ha quindi la possibilità di essereautoadattata;

- tasto “Abilita modifica manuale”: permette di poter cambiare manualmente ogni valore della mappa, compresi iriferimenti di map e giri. Naturalmente la modifica manuale dei reset si usa nel caso in cui si intenda disabilitarel’autoadattatività;

- tasto “Distribuisci”: calcola automaticamente i reset compresi tra la 2° e l’ 8° riga, contrassegnate dalle freccesul lato sinistro (opzione che viene usata solo quando si attiva la modifica manuale);

- tasto “Memorizza”: serve per memorizzare su centralina le modifiche manuali effettuate sulla mappa (opzioneche viene usata solo quando si attiva la modifica manuale).

La prima fase di autoadattamento:

Come accennato nella descrizione della mappa, i punti essenziali per aggiustare rapidamente la mappa durante laprima fase di autoadattamento sono le celle con bordo spesso di figura 5, anche se vale sempre la regola che piùpunti si autoadattano e migliore è il risultato.

Si possono distinguere tre passi:

Autoadattamento della 2° riga: si consiglia di tenere l’acceleratore leggermente premuto utilizzando una marciabassa (2°) al fine di garantire una variazione lenta di giri e un map basso.

1° colonna 16° colonna

Fig. 5

Cellacolorata

1° riga

8° riga

Cella bordospesso

Cella bordosottile

5

Autoadattamento della 8° riga: si consiglia di tenere l’acceleratore completamente premuto utilizzando una marciasufficientemente alta (3° o 4°) al fine di garantire una salita di giri lenta e un map alto.

Autoadattamento del minimo: è sufficiente rimanere fermi per qualche secondo con la vettura in folle, prima senzacarico motore e dopo con carico (climatizzatore, fari, lunotto termico, idroguida a fondo corsa).

N.B. L’autoadattatività per lavorare ha bisogno di giri e map sufficientemente stabili, circa tre secondi continui dellacella colorata accesa di fig. 5 in condizione di zona lavoro normale.

2.3 AUTOADATTATIVITÀ A LUNGO TERMINE: 3° PASSO

Prima di consegnare la vettura ricordarsi di abbassare la velocità dell’autoadattatività in carico normale, con leimpostazioni che si trovano sotto la tendina di messa a punto alla voce autoadattatività (vedi figura 6).

Selezionando una delle due voci comparirà una videata come quella di fig. 7, dalla quale si ha la possibilità divariare la velocità di autoadattamento. Attenzione a non confondere le videate!

Facendo scorrere la barretta verso destra, compare la voce personalizzata, che se impostata dall’ installatoreattribuisce all’autoadattatività una velocità molto lenta, ma se impostata da un tecnico BRC permette di modificarealcuni parametri non visibili con software per installatori.

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Fig. 6

Fig. 7

6

2.4 NOVITÀ NELLE VIDEATE DI MESSA A PUNTO

Controllo Lambda in carico normale:

Descrizione parametri:

Velocità di controllo: è la velocità con cui viene variato il ContStec. Normalmente per il Gpl vale 6 passi/s, mentreper il metano 4 passi/s.

È consigliato diminuire questo parametro basandosi sui tempi di risposta della sonda lambda; quindi su vetturedove la sonda è decisamente stanca o dove è montato un Memory 5 non si va oltre i 3 o 4 passi/s (sia per il Gplche per il metano), mentre dove essa lavora bene si lascia il parametro standard.

Cut–Off e rientro da cut-off:

Descrizione parametri:

Velocità di entrata in cut-off: come dice la parola, è la velocità con cui viene chiuso il motorino quando si è in zonadi cut-off.

KgjjgjadfgmjamgjakfgjaAmkjdfglkajglkajdmlfkjgkjadfmlkgjamldkfjgadmlkjglkajdlfgjalkdjfgmlakjdfglkjdafgjaldkfj

NOVITÀ

Fig. 8

Fig. 9

KgjjgjadfgmjamgjakfgjaAmkjdfglkajglkajdmlfkjgkjadfmlkgjamldkfjgadmlkjglkajdlfgjalkdjfgmlakjdfglkjdafgjaldkfj

NOVITÀ

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Questo parametro normalmente viene alzato quando si hanno problemi di discesa giri lenta dopo una bruscaaccelerata in condizione di folle.

Pieno Carico:

Descrizione parametri:

Correzione step P.C.: di base è impostata su nessuna, cioè quando si è in zona di pieno carico viene usata lamappa, mentre se impostata su additiva viene data la possibilità di impostare un arricchimento;

Passi correzione P.C.: numero di passi aggiunto alla mappatura solo in condizioni di pieno carico. Questa strategiaè raramente usata e serve nei casi in cui ci sia la necessità di rendere l’accelerazione più fluida. È indicata sullevetture turbo.

Transitori:

Descrizione parametri:

Soglia T.P.S. disabilitazione transitorio: soglia di TPS (in U.C.) al di sopra della quale non viene più fatto iltransitorio;Durata: durata della pompata espressa in millisecondi.

NOVITÀ

Fig. 10

NOVITÀ

NOVITÀ

Fig. 11

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2.5. NOVITÀ DELLA SEZIONE PARAMETRI

Gestione anomalie: (videata nuova)

Descrizione parametri:

Abilitazione anomalia elettrovalvola: se impostata su SI la centralina riconosce l’anomalia elettrovalvola,diversamente no. Solitamente deve essere impostato NO su impianti con doppia centralina;

Soglia P1 alta: valore di pressione oltre il quale viene riconosciuta l’anomalia P1;

Soglia M.A.P. alto: valore di pressione oltre il quale viene riconosciuta l’anomalia M.A.P.;

Tempo disabilitazione diagnosi sonda lambda: tempo che deve trascorrere dopo la commutazione affinché ilsistema inizi a diagnosticare l’anomalia sonda;

Tempo diagnosi sonda lambda: tempo per cui, se non si verificano oscillazioni sonda, viene indicata l’anomalialambda.

NOVITÀ

Fig. 12

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2.6. NUOVA SEZIONE “STORICO EVENTI”

Storico autoadattatività:

Questa nuova sezione permette di vedere le celle autoadattate, che verranno contrassegnate da un 1.La tabella illustrata sopra indica una condizione di nessun autoadattamento, perché le celle sono tutte a zero.

2.7. NOVITÀ DELLA SEZIONE PROGRAMMAZIONE

Cancellazione archivi software:

Per effettuare la cancellazione del file è necessario selezionare la versione software cliccando sul quadratino a lato(1) e successivamente cliccare su cancella (2) (vedi vidiata di figura 14).

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KgjjgjadfgmjamgjakfgjaAmkjdfglkajglkajdmlfkjgkjadfmlkgjamldkfjgadmlkjglkajdlfgjalkdjfgmlakjdfglkjdafgjaldkfj

Fig. 13

Fig. 14

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2.8 NOVITÀ DELLA SEZIONE UTILITÀ

Cancellazione mappature di base:

Per effettuare la cancellazione del file è necessario selezionare la mappatura cliccando sul quadratino a lato (1) esuccessivamente cliccare su cancella (2) (vedi vidieata di figura 15).

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Fig. 15