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capItolo 1Il nuovo concorso per l’assunzIonedI personale docente nella scuola

1. Il lungo e complIcato Iter per la promulgazIone uffIcIale del concorso

«Da tredici anni non ci sono più concorsi pubblici per inserire nuovo per-sonale docente nelle scuole italiane, e questo è senz’altro un tema su cui bisogna lavorare».Con questa dichiarazione, risalente alle ultime settimane del 2011, France-sco Profumo, Ministro dell’istruzione nella squadra di governo di Mario Mon-ti, annunciò la possibilità di un nuovo concorso a cattedre, a distanza di oltre un decennio da quello bandito, l’ultima volta, il 1° aprile 1999. Successivamente, dopo mesi e mesi di dubbi, incertezze e interrogativi su quel-la che sembrava essersi trasformata in una sorta di telenovela sull’assetto della professionalità docente nella scuola italiana dei prossimi decenni, il Ministro Profumo ha fornito una comunicazione ufficiale sul nuovo concorso, tramite un comunicato stampa emanato a conclusione del lungo incontro del Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012. Il documento, che ha fatto esplicito riferi-mento all’esame e all’approvazione di quattro decreti presidenziali in tema di pubblica istruzione, ha indubbiamente catalizzato l’attenzione prioritaria dei media, oltre che, naturalmente, di centinaia di migliaia di aspiranti maestri e professori intenzionati a conquistare una delle cattedre messe in palio trami-te quello che da più parti è stato definito «il concorsone del terzo millennio».Appena poche settimane prima, il D.M. 3 agosto 2011 aveva definito la pro-grammazione triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di persona-le docente ed educativo per gli anni scolastici relativi al triennio 2011-2013, prevedendo in particolare, per ognuno degli anni scolastici 2012-2013 e 2013-2014, un quantitativo di assunzioni nel numero massimo di 22.000 unità di personale docente ed educativo.Successivamente, con decreto del 12 settembre 2012, il MEF (Ministero dell’economia e delle finanze) ha autorizzato il Ministero dell’istruzione ad av-viare le procedure concorsuali di reclutamento per 11.452 posti per personale docente ed educativo negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015, con la pre-cisazione che le suddette procedure avrebbero dovuto tener conto dell’«effet-tiva e concreta vacanza dei posti in organico relativi alle singole posizioni alla data di emanazione del relativo bando di concorso».

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Sulla G.U. 4° serie speciale n. 75 del 25 settembre 2012 è stato infine pub-blicato il tanto atteso bando di concorso (Decreto del direttore generale per il personale scolastico n. 82 del 24 settembre 2012: indizione dei concorsi a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento del per-sonale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II gra-do), le cui procedure, nelle intenzioni del MIUR, dovrebbero svolgersi in modo tale da rendere possibile la pubblicazione delle graduatorie finali in tempo uti-le per le prime immissioni in ruolo dei vincitori entro l’inizio dell’anno sco-lastico 2013-2014. Lo stesso Ministro Profumo, già nel corso di un’audizione svoltasi il 20 settembre 2012 in Commissione Cultura alla Camera proprio per spiegare i termini del nuovo concorso a cattedre, aveva auspicato per il suc-cessivo mese di novembre lo svolgimento della prova preselettiva, in modo da rendere possibile, entro il primo semestre del 2013, l’espletamento delle altre due prove previste, una scritta e l’altra orale, con l’obiettivo finale di concludere l’intero iter concorsuale entro l’estate 2013.Da notare che il MIUR si propone la messa in calendario di un nuovo con-corso ogni due anni (il concorso successivo potrebbe essere bandito già en-tro l’estate del 2013, mettendo a bando altri 5.000 posti). Tale meccanismo do-vrebbe servire a smaltire progressivamente le graduatorie di accesso alla pro-fessione docente, che in poco più di un decennio, ovvero dalla data dell’ulti-mo maxi-concorso ad oggi, hanno creato un “esercito” di 163.000 precari. Sta di fatto, però, che le richieste da soddisfare sono e resteranno talmente nume-rose che molti candidati dovranno fare ben più di un tentativo per ottenere la tanto auspicata assunzione. Infatti, come spiegato in un articolo apparso il 4 settembre 2012 su leggioggi.it, «se 163mila sono i precari che andranno con-vogliati a tranche entro il sistema scolastico, ancora di più saranno i nuovi en-tranti che cercheranno di spuntarla coi primi bandi», visto che, solo per la pri-ma prova, vengono stimati oltre 200.000 candidati, cosicché, a fronte di una conferma di tale previsione, circa uno su venti riuscirà a vincere la cattedra, mentre per gli altri «bisognerà aspettare il successivo giro di giostra». È eviden-te che, andando avanti a questo ritmo, le graduatorie non spariranno affatto in tempi rapidi: anzi, secondo le stime elaborate dal MIUR, pur ammettendo che i prossimi due concorsi arrivino a ridurre i precari al numero di 125.000, il meccanismo concorsuale su base biennale riuscirebbe ad azzerare le gradua-torie solo nell’arco di un decennio, con la conseguenza che, per cancellare de-finitivamente la «lista dei “dannati”», bisognerebbe attendere lo stesso arco di tempo in cui essa si è venuta a creare.

2. chI può partecIpare al concorso

Sono ammessi a partecipare al concorso i candidati già in possesso di abilitazione all’insegnamento (compresi i titoli abilitanti conseguiti all’este-

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seguici su FacebookCollegati alla nostra pagina Facebook sul concorso a cattedrewww.facebook.com/ConcorsiACattedraper tenerti informato su tutto quanto ver-te intorno al concorso.

ro, purché riconosciuti con apposito decreto del MIUR), ai quali si aggiungo-no quelli indicati all’art. 2 del bando concorsuale, in virtù del quale possono partecipare, altresì:

― per i posti della scuola primaria, i candidati in possesso del titolo di stu-dio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, ovvero al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, ini-ziati entro l’anno scolastico 1997-1998;

― per i posti della scuola dell’infanzia, i candidati in possesso del titolo di studio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennale o quinquennale sperimentale dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998;

― per i posti di scuola secon-daria di I e II grado:a) i candidati che, alla data

del 22 giugno 1999, era-no già in possesso di una laurea oppure di un di-ploma conseguito pres-so le Accademie di bel-le arti e gli Istituti supe-riori per le industrie ar-tistiche, i Conservatori e gli Istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che alla stessa data consentiva-no l’ammissione ai concorsi a cattedre;

b) i candidati che abbiano conseguito i titoli di cui alla precedente lettera a) entro l’anno accademico 2001-2002 (se trattasi di corso di studi qua-driennale o inferiore), entro l’anno accademico 2002-2003 (se trattasi di corso di studi quinquennale), nonché i candidati che abbiano conse-guito i diplomi di cui alla lettera a) entro l’anno in cui si sia concluso il periodo prescritto dal relativo piano di studi a decorrere dall’anno ac-cademico 1998-1999.

Tali disposizioni si applicano pure ai candidati in possesso dei titoli di studio conseguiti all’estero entro i termini indicati, riconosciuti mediante apposito decreto di equipollenza.Non possono partecipare al concorso, invece, i docenti già di ruolo, cioè coloro che, alla data di pubblicazione del bando, già prestano servizio su po-sti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nel-le scuole statali.

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Emilia Romagna 9

Friuli-Venezia Giulia 1

Lazio 32

Liguria 3

Lombardia 25

Marche 3

Molise 1

Piemonte 9

Puglia 19

Sardegna 3

Sicilia 20

Toscana 15

Umbria 2

Veneto 7

Totale complessivo 196

5. le Avvertenze generAli

Le Avvertenze generali costituiscono, in pratica, la premessa ai programmi da studiare per le prove scritte e orali del concorso a cattedre. Come si evin-ce dal bando concorsuale, i requisiti che gli aspiranti docenti dovranno dimo-strare di possedere sono davvero tanti e vanno dalle conoscenze disciplinari a quelle psicologiche, dalle conoscenze informatiche a quelle linguistiche, sen-za dimenticare le metodologie, la conoscenza dell’organizzazione scolastica e delle Indicazioni nazionali, e molto altro ancora.

In particolare, il bando pubblicato il 24 settembre 2012 precisa che i candida-ti ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia, primaria e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado devono es-sere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali in ordi-ne al settore o ai settori disciplinari previsti da ciascuna classe di concorso:

• sicuro dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento;• conoscenza critica delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epi-

stemologici per poter individuare gli itinerari più idonei per un’efficace me-diazione didattica, impostare e seguire una coerente organizzazione del la-voro, adottare opportuni strumenti di verifica dell’apprendimento, di valu-tazione degli alunni e di miglioramento continuo dei percorsi messi in atto;

• conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interat-tivi per la gestione della classe; conoscenza della sitografia di ambito disci-

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plinare e delle biblioteche on line, cui far ricorso anche per il proprio ag-giornamento culturale e professionale;

• conoscenza dei principali strumenti didattici delle discipline di riferimen-to (libri di testo, sussidi e tecnologie informatiche della comunicazione) e dei criteri per valutarli;

• conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo e della psicolo-gia dell’educazione;

• conoscenze approfondite pedagogico-didattiche che consentano di attiva-re la relazione educativa al fine di promuovere apprendimenti significativi e in contesti interattivi in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico, e con l’intera co-munità professionale della scuola; capacità di progettazione curriculare;

• competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento, alla ge-stione di gruppi e alle relazioni interpersonali, per la conduzione dei rap-porti con i diversi soggetti che agiscono nella scuola;

• conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didat-tica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione alle disabilità, ai disturbi specifici dell’apprendimen-to e ai bisogni educativi speciali, anche all’interno di classi multiculturali;

• conoscenza delle problematiche legate alla continuità didattica e all’orien-tamento;

• padronanza delle tematiche legate alla valutazione (sia interna sia ester-na), anche con riferimento alle principali ricerche comparative internazio-nali e alle indagini nazionali (INVALSI); conoscenza delle prospettive teo-riche riferite alla valutazione e all’autovalutazione, con particolare riguar-do all’area del miglioramento del sistema scolastico, dei gruppi di lavoro e delle persone (studenti e docenti);

• conoscenza approfondita delle Indicazioni nazionali vigenti per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo e per i licei, e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, anche in relazione al ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti all’interno dei profili delle competenze;

• conoscenza della legislazione e della normativa scolastica con particolare riferimento ai seguenti temi:a) l’evoluzione storica della scuola italiana;b) la Costituzione italiana e linee essenziali dell’ordinamento amministra-

tivo dello Stato;c) l’autonomia scolastica e l’organizzazione amministrativa del sistema

scolastico;d) le competenze degli enti locali territoriali;e) gli ordinamenti scolastici;f) il governo, la gestione della singola scuola e le funzioni degli organi col-

legiali;

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g) le reti e le associazioni di scuole;h) lo stato giuridico del docente e il contratto di lavoro;i) la promozione della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione

nella scuola;l) la formazione in servizio;m) gli organi tecnici di supporto: l’INVALSI e l’INDIRE;

• conoscenza dei documenti europei in materia educativa recepiti dall’or-dinamento italiano (ad esempio, Quadro europeo delle qualifiche e relati-ve definizioni di competenza, capacità e conoscenza; competenze-chiave), anche in riferimento alle differenze di genere e alle pari opportunità; cono-scenza della dimensione europea dell’educazione (cooperazione ed oppor-tunità educative, programmi di partenariati transnazionali, scambi/mobi-lità di docenti e studenti);

• conoscenza di una lingua straniera comunitaria al livello B2 del Quadro co-mune europeo di riferimento per le lingue straniere;

• competenze digitali inerenti l’uso e le potenzialità delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

6. le prove concorsualI

6.1 la prova di preselezione

Quale novità assoluta rispetto all’ultimo concorso del ’99, il nuovo concorso del 2012 prevede che, ai fini dell’ammissione alle prove scritte, i partecipanti debbano superare una prova preselettiva computer-based, unica per tut-ti i posti e le classi di concorso e per tutto il territorio nazionale, volta all’accertamento delle capacità logiche, di comprensione del testo, delle com-petenze digitali, nonché delle competenze linguistiche in una delle seguenti lingue comunitarie a scelta del candidato: inglese, francese, tedesco, spagnolo.

La prova consta di 50 quesiti a scelta multipla con quattro opzioni di ri-sposta (di cui una sola corretta), così ripartiti: ― capacità logiche (18 domande);― capacità di comprensione del testo (18 domande);― competenze digitali (7 domande);― conoscenza della lingua straniera (7 domande). Ogni partecipante avrà a disposizione una postazione informatica alla quale accedere tramite un codice di identificazione personale che gli ver-rà fornito il giorno della prova. Infatti, in considerazione dell’elevato nume-ro di potenziali candidati (circa 200.000), il MIUR ha ritenuto opportuno far svolgere la preselezione con l’ausilio di sistemi computerizzati, per cui l’esa-

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capItolo 3I test logIcI e dI comprensIone verbale

1. test logIco-verbalI

• test grammaticaliI test grammaticali sono costituiti da parole o da frasi, tra le quali occorre effet-tuare una precisa operazione di riconoscimento, di scarto e di completamento.Il primo obiettivo da raggiungere, per affrontarli con una certa sicurezza, è co-stituito dalla capacità di riconoscere le parole, cioè di individuare immediata-mente, esaminando un gruppo di parole, le affinità o le analogie eventualmen-te esistenti tra due o più elementi.

Tali affinità possono essere intese in tre accezioni principali:— affinità di funzione grammaticale;— affinità di significato;— affinità di struttura.

Affinità di funzione grammaticale

La funzione grammaticale consiste nel ruolo che una parola riveste nell’am-bito del discorso. Per esempio, i verbi indicano le azioni, i sostantivi indica-no cose, animali o persone, gli aggettivi indicano attributi, cioè caratteristiche particolari dei sostantivi e così via.Quindi il ruolo di ogni parola nell’ambito del linguaggio è ben determinato: non esistono, infatti, parole che possono rivestire, nell’ambito dello stesso di-scorso, ruoli diversi. Un verbo indicherà sempre un’azione e mai una cosa o un animale e, viceversa, un sostantivo non potrà mai indicare un’azione. Fatta questa premessa verranno ora esaminati alcuni tipi di test per la cui soluzio-ne occorre individuare, nel gruppo di parole proposte, quali hanno funzione grammaticale analoga e quali no. Le domande con cui saranno presentati que-sti test potranno essere di diverso tipo. La più ricorrente sarà, dato un gruppo di parole: “Trovare la parola (o le parole) da scartare”.

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esempio

Trovare la parola da scartare nel seguente gruppo di cinque:1. grazioso2. leggiadro3. nobile4. usignolo5. virtuoso

Il criterio generale di soluzione di questo tipo di test è facilmen-te schematizzabile seguendo il metodo che ora verrà descritto.• Si esamina la funzione gram-

maticale della prima parola, cioè grazioso, che è un agget-tivo, in quanto indica un attributo riferibile a persone o cose.

• Successivamente si esamina la funzione grammaticale della seconda paro-la, cioè leggiadro. Anch’essa è un aggettivo e quindi risulta verificata l’ana-logia in senso grammaticale tra le due parole.

• Proseguendo nell’esaminare le altre parole si nota che la terza, cioè nobile, è un altro aggettivo, mentre la quarta, usignolo, è un sostantivo indicante un tipo di uccello. La quinta, infine, è ancora un aggettivo.

• Esaminate le cinque parole si verifica subito che l’analogia in senso gram-maticale è valida per tutte tranne che per la n. 4, che si scarta.

esempio

Trovare le parole da scartare nel seguente gruppo di sei:1. mischiare2. temporaneo3. seccare4. veleno5. libare6. portare

Come nell’esempio precedente si comincia a esaminare la prima parola, che è mischiare. La sua funzione grammaticale è quella di indicare un’azione, in-fatti è un verbo.Poiché il test chiedeva di scartare alcune parole, queste saranno le due che non sono verbi e, quindi, la seconda, temporaneo, che è un aggettivo e la quarta, veleno, che è un sostantivo.

I quiz di logica sono sempre più fre-quenti nelle selezioni concorsuali e spes-so costituiscono lo scoglio più difficile da superare.La logica, infatti, è una materia che nor-malmente non si studia né a scuola né all’università, ma che presuppone l’ac-quisizione di un metodo per l’individua-zione veloce delle chiavi di risoluzione.

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esempio

Trovare la parola da scartare nel seguente gruppo:

1. goccia2. acqua3. bagno4. scia5. doccia

Le parole proposte sono tutti sostantivi, in quanto indicano cose. L’affinità in senso grammaticale esiste tra tutte e cinque e, quindi, occorrerà controllare altre caratteristiche, sempre in senso grammaticale, per trovare la parola da scartare.Esaminando il genere dei sostantivi, si nota subito che sono tutti femminili tranne il terzo, ossia bagno, che è maschile. La parola da scartare sarà, quin-di, la terza.

Affinità di struttura

In alcuni test l’elemento discriminante tra le parole proposte, che permette di distinguerle tra loro e, se richiesto, di individuarle, scartarle o sceglierle, è sem-pre l’affinità non più intesa nel senso grammaticale, ma più semplicemente di struttura. Per struttura si intende il modo in cui la parola si presenta visi-vamente in base alle vocali e alle consonanti che la compongono e alla loro di-sposizione, oppure, analogamente, in base alla successione delle varie sillabe.

In altri termini due parole sono affini in senso strutturale se:— sono costituite dallo stesso numero di lettere, cioè hanno la stessa lunghez-

za;— hanno lunghezza differente, ma ugual numero di vocali o di consonanti;— hanno una o più vocali o consonanti, situate nella stessa posizione;— contengono gruppi di vocali e/o consonanti o sillabe uguali, sia pure situa-

ti in posizione diversa.

Da notare, infine, che due parole composte rientrano anch’esse nei casi citati, in quanto sono costituite, per esempio, da un verbo o dalla radice di esso e da due sostantivi diversi. Così, per esempio, i termini spazzatura e spazzacamino risultano affini in senso strutturale in quanto le prime sei lettere coincidono come posizione e sono la radice del verbo spazzare. Facciamo qualche esempio.• Formica e padrino sono parole affini come struttura in quanto sono costi-

tuite dallo stesso numero di lettere. Confrontando invece padrino con pa-vone, queste non risultano affini in quanto la parola pavone ha una lettera in meno.

• Anello e civetta sono parole affini in senso strutturale in quanto presenta-no entrambe un numero di vocali pari a tre. Non è affine con le prime due rogo, in quanto contiene solo due vocali.

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capItolo 4consIglI utIlI per affrontare una prova a testLe domande assegnate nei test selettivi sono quiz a risposta multipla, ovvero per ogni domanda vengono proposte più opzioni di risposta (generalmente 4, ma in alcuni casi anche 5 o 3), di cui una sola è corretta. A te spetta solamen-te il compito di individuare la risposta corretta: non devi fornire giustificazio-ni, né indicare il procedimento adottato, o le formule prese in considerazione.

esempio

Qual è, tra i seguenti, un sinonimo di asserire?

❑ A) calmare❑ B) attribuire❑ C) consentire❑ D) affermare❑ E) turbare

La risposta corretta è la D perché asserire significa affermare, dichiarare, men-tre le altre opzioni propongono termini che veicolano un significato differen-te rispetto ad asserire.Individuata l’opzione che si ritiene corretta, occorre poi segnarla sul modulo delle risposte, secondo le modalità della procedura informatizzata predisposta per lo svolgimento della prova preselettiva del concorso a cattedre 2012-2013.

Al fine di capire come procedere per familiarizzare con i quiz che ti verran-no assegnati, riducendo i tempi di risoluzione degli stessi ed evitando di com-mettere errori del tutto gratuiti, conviene attenersi alle seguenti indicazioni:1. è importante arrivare alla prova riposati: quindi non studiare proprio la

notte prima del test perché verosimilmente sarebbe troppo tardi per mi-gliorare sensibilmente la tua preparazione e arriveresti in sede d’esame stanchissimo, con conseguenti difficoltà a concentrarti in modo ottimale;

2. ascolta con attenzione le istruzioni che ti verranno fornite dai commissari d’aula, prima dell’inizio della prova;

3. non apportare alcun segno di possibile identificazione sul modulo delle rispo-ste: la presenza di segni identificativi comporta l’annullamento della prova;

4. prima che il test abbia inizio, se avessi ancora qualche dubbio, non esita-re a chiedere chiarimenti ai commissari d’aula anche perché, spesso, dopo l’inizio della prova, non è possibile porre domande alla commissione esa-minatrice;

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5. quando la commissione “dà il via”, concentrati esclusivamente sul tuo test, senza lasciarti distrarre dal lavoro degli altri candidati;

6. leggi con attenzione gli eventuali quiz-esempio che talvolta forniscono per-ché ti permetteranno di capire come rispondere al meglio;

7. impara a gestire in modo ottimale il tempo che ti sarà concesso per lo svol-gimento della prova: non devi rispondere né troppo velocemente, con il ri-schio di commettere errori dettati dalla fretta, né soffermarti a lungo sui quiz più difficili, perché correresti il rischio di non avere tempo sufficien-te per rispondere a domande più semplici. Generalmente, nei test seletti-vi i quiz non sono disposti in ordine crescente di difficoltà: quindi, se dopo 25/30 secondi non riuscissi ad individuare la risposta corretta di una do-manda, ti converrebbe analizzare il quiz seguente, perché l’obiettivo che devi perseguire è di rispondere correttamente al maggior numero possi-bile di domande, indipendentemente dalla loro tipologia;

8. cerca di essere metodico nella risoluzione dei quesiti: dopo aver letto scru-polosamente la traccia di una domanda, esamina attentamente TUTTE le risposte proposte, piuttosto che fermarti alla prima soluzione che ti sem-bra corretta perché, spesso, in questa tipologia di prove, vengono fornite due o tre risposte verosimili e tu devi scegliere quella “più corretta” in as-soluto;

9. attenzione a domande in cui c’è il “non”, o in cui chiedono di trovare l’affer-mazione “falsa” e non quella vera, come nell’esempio seguente.

esempio

Dataunasfera,indicarequaletraleseguentiaffermazionièfalsa:

❑ A) la sfera si può inscrivere in un cubo❑ B) la sfera si può circoscrivere ad un cubo❑ C) la sfera ha volume inferiore a quello di un cubo di ugual superficie❑ D) la sfera ha volume superiore a quello di un cubo di ugual superficie❑ E) la sfera ha superficie minore di quella di un cubo di ugual volume

La risposta corretta è la C perché è l’unica affermazione sbagliata. In altri termini, quando le domande sono impostate come quella proposta, tutte le opzioni propongono affermazioni corrette, eccetto una, palesemente sba-gliata: in questi casi non devi indicare le opzioni che riportano le afferma-zioni corrette (anche perché ce ne sarebbero quattro e quindi non sapre-sti quale segnare sul modulo delle risposte), ma devi segnare sul modulo delle risposte quella che riporta l’affermazione sbagliata;

10. non sempre è necessario svolgere per intero i quiz assegnati: in alcuni casi conviene individuare la risposta corretta procedendo in modo “indiretto”, come mostrato nell’esempio seguente.

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batterIa n. 1domandeLeggere il brano e rispondere alle cinque domande che seguono.

Ma questo inganno ottico che metteva accanto a me un momento del passa-to incompatibile con il presente, questo inganno ottico non durava. Si posso-no prolungare, certo, gli spettacoli della memoria volontaria, che non impe-gna in noi più forze interiori che sfogliare un libro di immagini. Così, per esem-pio, in altri tempi, il giorno che dovevo andare per la prima volta a far visita alla principessa di Guermantes, dal cortile pieno di sole della nostra casa di Parigi avevo pigramente contemplato, a mia scelta, ora la piazza della Chiesa di Combray, ora la spiaggia di Balbec, così come avrei potuto illustrare la bella giornata sfogliando un album di acquerelli eseguiti nei vari posti dov’ero sta-to, e con un piacere egoistico da collezionista mi ero detto, catalogando in quel modo le illustrazioni della mia memoria: «Ne ho pur viste di cose belle, nel-la mia vita». Allora la mia memoria affermava, certo, la differenza delle sensa-zioni; ma non faceva che combinare fra loro elementi omogenei. Le cose eran andate diversamente con i tre ricordi che avevo appena avuti e nei quali, anzi-ché farmi un’idea più lusinghiera del mio io, avevo, al contrario, quasi dubitato della sua realtà attuale. Allo stesso modo di quando avevo intinto la madelei-ne nella tisana calda, in qualsiasi luogo io mi trovassi - fosse come quel giorno la mia camera di Parigi, o oggi, in quel momento, la biblioteca del principe di Guermantes, o poco prima il cortile del suo palazzo - c’era stata in me, e aveva irradiato una piccola zona intorno a me, una sensazione (sapore della made-leine intinta, rumore metallico, sensazione del passo) comune al luogo in cui mi trovavo e a un altro luogo (camera della zia Octave, scompartimento fer-roviario, battistero di San Marco). E mentre ragionavo così, il rumore stridulo d’una tubatura dell’acqua, del tutto simile ai lunghi gridi che le imbarcazioni da diporto facevano udire, a volte, la sera, al largo di Balbec, mi fece riprovare (come già m’era successo una volta a Parigi, in un grande ristorante, alla vista d’una lussuosa sala da pranzo semivuota, estiva e calda) ben più d’una sensa-zione semplicemente analoga a quella che provavo sul finire del pomeriggio a Balbec quando - già stese le tovaglie e disposta l’argenteria su tutti i tavoli, spalancate le vaste vetrate sulla diga, senza un solo intervallo, senza un solo «pieno» di vetro o di pietra, mentre il sole scendeva lentamente sul mare dove le imbarcazioni cominciavano a lanciare i loro gridi - io non dovevo, per rag-giungere Albertine e le sue amiche a passeggio sulla diga, che scavalcare l’in-telaiatura di legno, appena più alta della mia caviglia, lungo la quale, per are-

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are l’albergo, avevano fatto scorrere uno dopo l’altro tutti i vetri. Ma a questa sensazione non si mischiava il ricordo doloroso d’aver amato Albertine. I soli ricordi dolorosi sono quelli dei morti. Ma non tardano a distruggersi, e anche intorno alle loro tombe non restano più che la bellezza della natura, il silen-zio, la purezza dell’aria. Ciò che il rumore della tubatura dell’acqua aveva su-scitato in me non era, d’altronde, soltanto l’eco, il duplicato d’una sensazione passata, ma la sensazione stessa. In questo caso, come in tutti i precedenti, la sensazione comune aveva cercato di ricreare intorno a sé il luogo d’un tempo, mentre il luogo attuale che ne aveva preso il posto si opponeva con tutta la re-sistenza della sua massa all’immigrazione d’una spiaggia normanna o d’una scarpata ferroviaria in un palazzo di Parigi.La sala da pranzo marina di Balbec, con le sue tovaglie damascate predispo-ste come tovaglie d’altare per accogliere il tramonto del sole, aveva cercato di scuotere la solidità di palazzo Guermantes, di forzarne le porte, e per un at-timo aveva fatto vacillare i divani intorno a me, così come, un altro giorno, i tavoli del ristorante di Parigi. Sempre, in queste resurrezioni, il luogo lonta-no generato attorno alla sensazione comune s’era accoppiato per un istante, come un lottatore, al luogo attuale. Vincitore era stato sempre il luogo attua-le: sempre il vinto m’era sembrato il più bello; così bello da farmi rimanere in estasi, sul selciato ineguale come davanti alla tazza di tè, cercando di tratte-nere nei momenti in cui apparivano, di far riapparire ogni volta che mi sfuggi-vano, quella Combray, quella Venezia, quella Balbec invadenti e ricacciate che sorgevano per poi abbandonarmi in quei luoghi nuovi ma permeabili al pas-sato. E se il luogo attuale non avesse ripreso sollecitamente il sopravvento, io credo che avrei perso conoscenza: perché queste resurrezioni del passato, per quell’istante che durano, sono così totali da non costringere soltanto i nostri occhi a non vedere più la camera che ci sta intorno, per guardare gli alberi lun-go i binari o la marea che sale. Costringono anche le nostre narici a respirare l’aria di luoghi lontani, la nostra volontà a scegliere fra i diversi progetti che ci propongono, l’intera nostra persona a credersene circondata o, perlomeno, ad esitare fra loro e i luoghi del presente, nello stordimento di un’incertezza simile a quella che si prova a volte davanti a una visione ineffabile quando si sta per prendere sonno.

[Da M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto]

1) Gli spettacoli della memoria volontaria impegnano le stesse for-ze dell’atto di:

❑ 1) camminare in un cortile❑ 2) visitare una chiesa❑ 3) camminare sulla spiaggia❑ 4) sfogliare un libro di immagini

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2) Dal cortile della sua casa di Parigi quale panorama ricorda di aver pigramente contemplato il protagonista?

❑ 1) la spiaggia di Balbec e la piazza della Chiesa di Combray❑ 2) la spiaggia di Combray e la piazza della Chiesa di Balbec❑ 3) il ponte di Combray e il castello di Balbec❑ 4) il castello di Combray e il ponte di Balbec

3) Chi racconta il brano?

❑ 1) l’autore in seconda persona❑ 2) l’autore in prima persona❑ 3) il protagonista in prima persona❑ 4) l’autore in terza persona

4) Quali sono, secondo il narratore, i soli ricordi dolorosi?

❑ 1) quelli degli amori non ricambiati❑ 2) quelli dei morti❑ 3) quelli dei vivi❑ 4) quelli di un amore lontano

5) Con quale termine il narratore indica le immagini o le sensazioni che emergono dai ricordi?

❑ 1) riapparizioni❑ 2) rinascite❑ 3) rimembranze❑ 4) resurrezioni

Leggere il brano e rispondere alle cinque domande che seguono.

Tutti i muscoli scheletrici sono costituiti di numerose fibre del diametro com-preso tra 10 e 80 micron. Ciascuna di queste fibre a sua volta può essere risol-ta in subunità via via più piccole. Nella maggior parte dei muscoli, le fibre si estendono per tutta la lunghezza del muscolo stesso e, tranne nel 2% di esse, sono tutte innervate ciascuna da una sola terminazione nervosa, che si trova pressappoco a metà della lunghezza della fibra. Il sarcolemma è la membrana cellulare della fibra muscolare. È costituito da una membrana cellulare pro-priamente detta, indicata come membrane plasmatica, e da un rivestimento esterno consistente di un sottile strato di materiale polisaccaridico contenen-te numerose fibrille collagene. All’estremità delle fibre muscolari questo stra-to esterno del sarcolemma si fonde con una fibra tendinea; le fibre tendinee a loro volta si riuniscono in fascicoli e formano i tendini muscolari che si inse-riscono sulle ossa.

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25) “Giuseppe è sardo; tutte le persone con i capelli neri sono italiane; tutti i sardi sono italiani”. Se le precedenti informazioni sono vere, quale delle seguenti è necessariamente vera?

❑ 1) tutti i sardi si chiamano Giuseppe❑ 2) Giuseppe ha i capelli neri❑ 3) tutti i sardi hanno i capelli neri❑ 4) Giuseppe è italiano

26) “Marco ama i dolci; chi è magro non ama i dolci; chi è attivo è ma-gro”. Se le precedenti affermazioni sono vere, allora è certamen-te falso che:

❑ 1) chi è attivo non ama i dolci❑ 2) Marco è attivo❑ 3) Marco non è magro❑ 4) non tutte le persone magre sono attive

27) “Tutti i giapponesi sono operosi. Ken è operoso”. In base alle pre-cedenti informazioni, quale delle seguenti affermazioni è certa-mente vera?

❑ 1) tutte le persone operose sono giapponesi❑ 2) la maggior parte delle persone operose giapponesi si chiama Ken❑ 3) nessuna delle altre alternative è corretta❑ 4) Ken è giapponese

28) “Tutti i laureati hanno molta fantasia. Per essere uno scrittore bi-sogna essere laureato. Marco ha molta fantasia”. Se le precedenti affermazioni sono vere, è possibile dedurre che:

❑ 1) Marco è laureato❑ 2) tutti i laureati sono scrittori❑ 3) Marco è uno scrittore❑ 4) tutti gli scrittori hanno molta fantasia

29) “Sandro è una persona atletica; le persone alte sono tutte atletiche; le persone alte sono magre”. Se le precedenti affermazioni sono vere, quale delle seguenti è sicuramente vera?

❑ 1) chi è alto è magro e atletico❑ 2) le persone magre sono atletiche❑ 3) Sandro è una persona alta❑ 4) tutte le persone atletiche sono alte

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30) “I bugiardi sono ingiusti - i bugiardi sono uomini - dunque ……………… sono ingiusti”.

Si individui il CORRETTO complemento del sillogismo:

❑ 1) tutti gli uomini❑ 2) alcuni bugiardi❑ 3) alcuni uomini❑ 4) alcuni giusti

31) “È impossibile negare che le cause del fallimento dell’azienda Ma-letton non siano state le sue azzardate e provocatorie campagne pubblicitarie”. Il significato della precedente affermazione è che:

❑ 1) il fallimento dell’azienda Maletton non può essere imputato alle sue azzardate e provocatorie campagne pubblicitarie

❑ 2) il fallimento dell’azienda Maletton porta inevitabilmente a una cattiva pubblicità

❑ 3) le azzardate e provocatorie campagne pubblicitarie sono causa di fallimento per molte aziende

❑ 4) le azzardate e provocatorie campagne pubblicitarie dell’azienda Maletton hanno provocato il suo fallimento

32) Se l’affermazione “guardare la televisione per più di due ore al gior-no fa venire il mal di testa” è falsa, quale delle seguenti affermazio-ni è necessariamente vera?

❑ 1) chi guarda la televisione per un’ora al giorno non soffre mai di mal di testa

❑ 2) chi guarda la televisione a lungo soffre di mal di testa❑ 3) il mal di testa è causato dalla televisione❑ 4) guardare la televisione per più di due ore al giorno non fa venire

il mal di testa

33) “I recenti studi hanno escluso la possibilità che l’affresco non sia stato dipinto dal grande Raffaello”. La precedente argomentazione afferma quindi che:

❑ 1) non si può dire se l’affresco sia stato dipinto dal grande Raffaello❑ 2) l’affresco non è stato dipinto dal grande Raffaello❑ 3) l’affresco è stato dipinto dal grande Raffaello❑ 4) le altre risposte sono errate

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34) Se l’affermazione “tutti i libri gialli sono avvincenti” è falsa, quale delle seguenti proposizioni è necessariamente vera?

❑ 1) nessun libro giallo è avvincente❑ 2) alcuni libri di avventura sono avvincenti❑ 3) almeno un libro giallo è avvincente❑ 4) almeno un libro giallo non è avvincente

35) “Un astrologo ha previsto che, se il primo gennaio 2007 a Roma ne-vicherà, il 2007 sarà un anno sfortunato per l’Italia”. In quale caso la previsione dell’astrologo sarebbe errata?

❑ 1) il primo gennaio 2007 a Roma nevica e il 2007 è un anno fortu-nato per l’Italia

❑ 2) il primo gennaio 2007 a Roma non nevica e il 2007 è un anno sfor-tunato per l’Italia

❑ 3) il primo gennaio 2007 a Roma non nevica e il 2007 è un anno for-tunato per l’Italia

❑ 4) il primo gennaio 2007 a Roma nevica e il 2007 è un anno sfortu-nato per l’Italia

36) 12 11 10 144 ? 100

❑ 1) 9❑ 2) 154❑ 3) 121❑ 4) 105

37) Cosa significa «forwardare» un messaggio di posta elettronica?

❑ 1) inoltrarlo a un destinatario diverso dal mittente❑ 2) inserirlo in una cartella di messaggi da conservare❑ 3) cancellarlo❑ 4) rispondere senza inserire la propria firma

38) Un podcast è assimilabile a:

❑ 1) una trasmissione televisiva❑ 2) un volantino pubblicitario❑ 3) una trasmissione radiofonica❑ 4) un invio di una cartolina

39) La funzione Aggiorna, di qualsiasi browser, attivabile dal tasto F5, permette di:

❑ 1) chiudere il programma❑ 2) salvare la pagina corrente

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❑ 3) fällt aus❑ 4) aus fallt

70) Sie sind an einem “Liceo” tätig. Sie erklären, dass das eine ____________ ist.

❑ 1) Hochschule❑ 2) Realschule❑ 3) Hauptschule❑ 4) Oberschule

71) In Ihrem Projektteam ist es zu laut geworden. Ihr deutschsprachiger Kollege, der die Sitzung moderiert, sagt: “_______________________________ “

❑ 1) “Würden Sie bitte etwas leiser sprechen?”ù❑ 2) “Dürfen Sie bitte leiser sprechen?”❑ 3) “Sie können aber leiser sprechen!”❑ 4) “Sie wollen aber leiser sprechen!”

rIsposte1) Risposta esatta: 42) Risposta esatta: 13) Risposta esatta: 34) Risposta esatta: 25) Risposta esatta: 46) Risposta esatta: 47) Risposta esatta: 28) Risposta esatta: 39) Risposta esatta: 2

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35) Risposta esatta: 136) Risposta esatta: 337) Risposta esatta: 138) Risposta esatta: 339) Risposta esatta: 340) Risposta esatta: 241) Risposta esatta: 342) Risposta esatta: 443) Risposta esatta: 244) Risposta esatta: 445) Risposta esatta: 146) Risposta esatta: 347) Risposta esatta: 148) Risposta esatta: 249) Risposta esatta: 450) Risposta esatta: 351) Risposta esatta: 252) Risposta esatta: 453) Risposta esatta: 1

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