il notiziario - campeggioclubvarese.it · Una serata per conoscere la Magnetoterapia I notiziari...

il notiziariodel Campeggio Club VareseAnno XXXIX - n. 4 Novembre e Dicembre 2014, Gennaio 2015

Reg. Trib. Varese n. 506 del 12/06/87 - Poste Italiane SpA - Spediz. in a.p. 70% - Filiale di Varese

Direttore responsabile:Duilio Curradie-mail: [email protected] personale: www.mitidelmare.it

Stampa: Trevisi MarioTelevideo: Lavizzari MarcoProprietà:CAMPEGGIO CLUB VARESECas. Post. 40 - 21100 VARESEC.F. [email protected]

Sede sociale:Via Matteotti, 4 - 21020 Luvinate VATel/Fax/Segr.Telef. 0332.824200La sede è aperta al venerdi dalle 21 alle 24(Escluso agosto e festivi)

Periodico inviato gratuitamente ai Soci del Campeggio Club Varese, ad Asso-ciazioni ed Enti turistici nonché nei luo-ghi dove può essere maggiormente letto.Nella versione digitale viene anche in-viato alle organizzazioni e alle strutture ricettive e commerciali del settore del turismo itinerante.

GARANZIA DI RISERVATEZZA: I dati personali dei lettori sono archiviati e vengono utilizzati da questo Notiziario esclusivamente per consentire la spe-dizione postale del periodico. I dati non sono ceduti, comunicati o diffusi a terzi.

Corrispondenza: Campeggio Club Varese - Il Notiziario - Casella Postale 40 - 21100 VARESEIscrizioni all’Associazione e contributi a fini ricreativi: - c/c postale 14866214, oppure assegno c/c bancario, intestato a Campeggio Club Varese - Cas. Post. 40 - 21100 VARESE VA (per le nuove iscrizioni è indispensabile specificare nome, cognome e indirizzo del Socio nonché nome e rapporto di parentela di ciascun membro dell’equipaggio).- Bonifico bancario intestato a Campeggio Club VareseIBAN: IT 36 I076 0110 80000 0001 4866 214 - Banco Postacomunicazione a: [email protected]

Data prevista di spedizione: 10 novembre 2014

Dopo l’uscita di questo numero viene sospesa, per motivi tecnici, la produ-zione della copia cartacea. Se volete ricevere la copia digitale segnalate il vostro indirizzo e-mail a: [email protected] collaborato a questo numero:

Sono ripresi articoli e notizie da:

Foto di copertina:Le fornaci di Ispra - foto di J.P. Bonnaure

Ciclostilato in proprio nella sede sociale.Questo Notiziario è stato riprodotto in 1300 copie.E’ stato anche distribuito, in formato PDF, a 1400 destinatari.

I Soci sono invitati a collaborare inviando articoli, rac-conti di viaggio, esperienze, informazioni e suggeri-menti alla redazione. Tutti gli articoli devono essere firmati. La loro pubblicazione non costituisce allinea-mento dell’Associazione ai pareri espressi dall’Autore.

AngeloAnnaArchimedeBacchus

Flavio GiannaGiusyMario DT

Olimpio PaolaPieroRodolfoVolpino

Edizione on-line Al Volante - Club Turisti Itineran-ti della Liguria - I Borghi più belli d’Italia - Mensile Plein Air - Periodico l’Hobby della Scienza e della Tecnica - altri siti internet.

Anno XXXIX - n.4 4

Campeggio Club Varese Il Notiziario

Cari Soci, la lettera del Presidente “ 5Assemblea Generale - 25 gennaio 2015 “ 6Il Notiziario, il passaggio al digitale “ 7Il sito del CCV ristrutturato, ora ci trovate di tutto “ 8Programma 2014-2015 “ 9Il Campeggio Club Varese augura Buone Feste “ 10Pranzo sociale, domenica 30 novembre 2014 “ 11Festa degli auguri, venerdì 19 dicembre 2014 “ 12Iscrizioni e rinnovi 2015 “ 13Una serata in sede: cena, teatro, cabaret - sabato 7 marzo 2015 “ 14Raduno sociale 2015, primi passi “ 15Varese - Bruxelles - Amsterdam in bicicletta ” 16La copertina di questo Notiziario, le fornaci di Ispra “ 20Scoprire la Liguria: le Cinque Terre, La Spezia, i paesi del Golfo “ 21Idee per viaggiare, proposte dal Gruppo Camper Insieme “ 26Chi vende e chi compra “ 34

Caravan, c’è rimorchio e rimorchio “ 35Occhio alla lince, controlla l’assicurazione e la revisione “ 36Guerra allo smog, dal Volante on-line “ 38L’ergastolo della patente, dal Volante on-line “ 40Alla scoperta dell’Italia Comune per Comune “ 41Il vino e i tappi “ 49Alla ricerca dei minerali extraterrestri “ 52I perché di Volpino, la scia dei jet e la temperatura del colore “ 56Trovate da Rodolfo “ 58I suggerimenti di Anna “ 60L’angolo delle erbe, di Giusy “ 62La pagina del sorriso “ 64La pagina del rompicapo “ 66

In questo numero

Al centro del Notiziario, fuori testo, trovate la Guida aTELEVIDEOVARESE di Rete 55Il Campeggio Club Varese è alla pagina 643Vi troverete informazioni sui programmi dell’Associazione

Se desiderate ricevere questo Notiziario, ed i succes-sivi, anche in formato PDF, dovete comunicare il vostro indirizzo e-mail a: [email protected] questo formato lo riceverete alcuni giorni prima e a colori. Seguirà comunque la copia cartacea.

Anno XXXIX - n.4 5


Cari soci,è un po’ di tempo che non mi leggete e precisamente dal numero di aprile-giugno 2014 anche se da allora molto lavoro è stato svolto.Mi riferisco ai vari problemi della sede, alla partecipazione al raduno Regionale di Barzio, alla preparazione delle feste in sede e al raduno sociale di Vignale.A proposito di quest’ultimo è doveroso ringraziare della notevole collaborazione la Pro Loco di Vignale nella persona del sig. Roberto Corona e sottolineare che, anche se la partecipazione dei soci è stata limitata, il raduno ha avuto un notevole successo.Forse è stato uno dei meglio riusciti.E’ però stato deludente constatare la mancanza di molti soci che, per varie ragioni, non hanno potuto essere presenti.Il gruppo organizzatore ed il sottoscritto si sono quindi posti le seguenti domande:1) Il socio come scopo principale del raduno ritiene sia lo stare insieme e passare allegramente il fine settimana e quello secondario di visitare posti diversi ?2) Bisogna tornare alle origini e non preoccuparsi di offrire, nel corso della manifestazione, pranzi e cene curando solo il pranzo comune della domenica?3) I luoghi scelti non soddisfano?4) L’impegno economico (rimborso spese effettuate) è elevato?5) Il periodo scelto non è corretto?Ognuno ha dato risposte diverse ma non siamo giunti ad una conclusione unanime.Si è quindi pensato, per il prossimo anno, di trovare un posto che possa ospitarci avente a disposizione un salone in modo tale da lasciare liberi i soci di pranzare e cenare in compagnia con i propri mezzi, curare il pranzo comune della domenica e le visite turistiche del sabato e della domenica mattina.Se qualche socio ha altre idee o, meglio, conosce luoghi con le suddette caratteri-stiche, e ne sia certo, ben venga!Criticare è facile, lavorare per gli altri meno!Siamo tutti soci ed una mano lava l’altra.CordialmenteIl PresidenteMario Di Toma

Anno XXXIX - n.4 6


E’ convocata, presso la sede sociale di Luvinate,

L’Assemblea Ordinaria dei Socidel Campeggio Club Varese

per Domenica 25 Gennaio 2015alle ore 5.00 in prima convocazione e

alle ore 9.00 in seconda convocazionecon il seguente ordine del giorno:

- Relazione del Presidente- Resoconto esercizio 2014- Previsione esercizio 2015- Proposte di programmi 2015- Varie ed eventuali

I Soci trovano la lettera di convocazione in allegato a questo Notiziario

p a r t e c i p a t e numerosi !

Le Assemblee del Campeggio Club Varese sono sempre importanti.Sono momenti in cui i Soci si incontrano al di fuori delle solite occasioni che possiamo definire ludiche.Si fa il punto della situazione, si considera l’aspetto economico dell’Asso-ciazione, si fanno programmi per il futuro.L’attività dell’Associazione prosegue grazie, soprattutto, all’impegno dei soliti noti e ad una buona partecipazione dei Soci alle varie iniziative. Ma anche il Campeggio Club Varese deve affrontare, come tutti, un perio-do di difficoltà che possiamo superare se restiamo uniti e, soprattutto, se sappiamo attrarre, verso il nostro sodalizio, altri turisti itineranti.La nostra forza dipende dal numero degli iscritti. Impegnatevi a far aderire amici e conoscenti.

Anno XXXIX - n.4 7


Il Notiziario - Questo è l’ultimo numero del 2014

Ma non preoccupateviDa tempo il nostro Notiziario esce anche in forma digitale. Spedito in formato PDF, ovvero in un formato facilmente leggibile, ha supe-rato, ormai, un numero di destinatari assai superiore a quello raggiunto con il giornale cartaceo.

E’ importante che se qualcuno non lo ha ancora fatto fornisca il proprio indirizzo e-mail (o quello di un nipote) a [email protected]

Ormai tutti dispongono di una apparecchiatura digitale e, se qualcuno pensa di “non avere più l’età”, avrà certa-mente un figlio, un nipote, un amico che lo potrà aiuta-re. I più efficaci sono i nipoti che presto, pare, verranno dotati, alla nascita, di un biberon a forma di smartphone.

A partire dal 2015 riceverete così:- il Notiziario in versione digitale, a colori- Le Newsletter con informazioni tempestive- Promozioni, offerte speciali, azioni commerciali...e sarete ancora più informati grazie al nuovo sito

Fino ad ora lo abbiamo riprodotto in sede con mezzi propri ma le nostre mac-chine hanno esalato l’ultimo respiro e la loro sostituzione va ben oltre le pos-sibilità dell’Associazione.

Dal prossimo numero, il primo del 2015, saremo costretti asospendere la versione cartacea e pubblicarlo solo in forma digitale

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E mail: [email protected]

Il Notiziario che avete in mano lo abbiamo stampato grazie all’aiuto determinante della C.I.P.E. che ci ha prestato una fotocopiatrice.

I Soci troveranno comunque una copia cartacea, in sede, per consultazione.I Campeggi/Villaggi e le Aziende che sostengono il Notiziario e le attività sociali e ricreative del Campeggio Club Varese riceveranno, al più presto, proposte molto interessanti.

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...ma le novità non finiscono quiAbbiamo recentemente ristrutturato il sito

Nel precedente Notiziario abbiamo fornito una descrizione generale di quello che potete trovare nel sito. E’ ormai molto ricco e ci trovate di tutto. Lo abbiamo reso an-che molto facile da usare. Abbiamo evitato “effetti speciali” e abbiamo privilegiato l’accesso immediato e diretto alle informazioni.Ci trovate i programmi del Campeggio Club Varese, le convenzioni con sconti e proposte, i raduni, le occasioni di viaggio, le previsioni del tempo, ecc.Naturalmente ci sono i nostri Notiziari, compreso gli arretrati.Stiamo recuperando e inserendo i racconti di viaggio pubblicati nel corso degli anni.

Ma poi ci sono tante altre cose particolarmente interessanti che solo una visita vi può far conoscere. Eccone alcune:

www.campeggioclubvarese.it

Campeggi e Villaggi turistici, nonché Aziende commerciali, segnalate sul nostro Notiziario.

Potete raggiungere immedia-tamente i loro siti e preferirli nelle vostre scelte. Sono loro che contribuiscono a sostenere l’attività sociale del Campeggio Club Varese.

Ci sono riviste specializzate con-sultabili, o ricevi-bili, gratuitamente e Notiziari di altre Associazioni

...e continueremo a migliorarlo facendolo diventare un riferimento per tutti i Turisti Itineranti.

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PROGRAMMA 2014-2015

Frequentate la sede sociale !Sono previste anche INIZIATIVE A BREVE TERMINE che possono essere decise negli incontri del venerdi sera. Il Notiziario, che esce ogni tre mesi, non può informare su queste attività ma le potrà soltanto raccontare. Solo con l’assidua frequentazione della sede sarà possibile mantenersi informati e poter quindi partecipare a questi eventi.

13, 14 e 15 Giugno: Raduno sociale delCampeggio Club Varese a Vignale Monferrato

Sabato 22 marzo, in sede - Gustosa cenetta conproiezione “Con gli occhi dell’Airone”.

Sabato 26 e domenica 27 aprileSi torna al “Polentone di Bubbio”

Domenica 13 aprile Festa di primavera e del dolce

19 ottobre - in sede alle ore 12.00: Aspettando l’autunno:dalle castagne al castagnaccio

Venerdi 19 dicembre:

Venerdi 28 febbraio, in sedeUna serata per conoscere la Magnetoterapia

I notiziari arretrati possono essere scaricati dal sitowww.campeggioclubvarese.itQui trovate anche informazioni sulle convenzioni e sugli sconti per i soci nonché tante informazioni utili

Ne abbiamo parlato nel notiziario 39/1



Ne abbiamo parlato nel notiziario 39/116, 17 e 18 Maggio: 10° Raduno Regionale deiClub Lombardi a Barzio (LC) Valsassina Ne abbiamo parlato nel notiziario 39/2

Ne abbiamo parlato nel notiz. 39/2

Domenica 30 novembre - alle ore 12.00

Ne abbiamo parlato nel notiz. 39/3

Ve ne riparliamoa pagina 11

Ne parliamo a pagina 12

e nel 2015 faremo:Sabato 7 marzo 2015: una serata in sedecena, teatro, cabaret Ne parliamo a pagina 14

Le altre iniziative per il 2015 sono in corso di definizione e verranno discusse nell’Assemblea del 25/1 - le troverete sul sito www.campeggioclubvarese.it

In giugno: Raduno sociale Le prime indicazioni le trovate a pagina 15

Festa degli auguriPranzo sociale all’Osteria degli Amici

nel 2014 abbiamo già fatto:

e ci resta ancora da fare:

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e ricordateche potete ricevere ilNotiziariodigitale ele Newslettersolo comunicando il vostro indirizzo e-mail [email protected]

Materiale informativo del Camping Caravan Sudè disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese

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Situato sulla cosidetta “Costa dei Gelsomini”, è il luogo ideale per chi cerca una struttura dotata di tutto quello di cui un campeggiatore ha bisogno durante la sua vacanza.

Disponiamo di appartamenti di recente costruzione, arredati secondo un gusto raffinato e moderno, dotati di balcone, aria condizionata con regolazione automatica, angolo cottura, bagno con doccia ed asciugacapelli. Il campeggio dispone di bar, ristorante e spiaggia riservata ed attrezzata. Verrete, inoltre, accolti dalla gentilezza e dalla disponibilità che solo i proprietari di un’attività a gestione familiare e amanti del proprio lavoro possono offrirvi. Apertura Annuale

Camping Caravan SudS.S. 106 Km 102 - Via Mediterraneo 37 - 89048 Siderno (RC)

Tel.: +39 0964/342767 - Fax: +39 0964/1940160www.campingcaravansud.it [email protected]

Il Campeggio Club Varese ela redazione del NotiziarioIl Campeggio Club Varese ela redazione del Notiziarioaugurano un Buon Natale ed unserenoaugurano un Buon Natale ed unsereno

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Domenica 30 Novembre 2014 - ore 12.00

PRANZO SOCIALE

Se parteciperete al pranzo questa sarà la vostra espressione.Ma se perderete questa occasione capovolgete la pagina e guardate come potreste diventare. Immagine ripresa dalla locandina dell’Ostaria degli Amici.

Menù

Via Como, 38CLIVIO VA0332.487646348.5580966

Varese

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Valico del Gaggiolo<

da Varese salite verso il valico del Gaggiolo (approfittatene solo se il vostro serbatoio è scarso) e prose-guite verso CLIVIO. Oltre l’abitato andate verso il valico “Belvedere”.

I soliti cartellini arancione vi aiuteranno a fine percorso.

Contributo di partecipazione € 30,00.Acconto all’iscrizione € 15,00

Prenotazione obbligatoria sulla scheda in sede entro Venerdi 21 novembrema è meglio se lo fate il più presto possibile per poter confermare la sala.

Partecipate nu-merosi e affret-tatevi a scrivere il vostro nome sulla scheda di prenotazione

Quest’anno torniamo in un bel posticino che avevamo scoperto nel 2012. Ci eravamo trovati veramente bene e abbiamo deciso di ripetere l’esperienza.

Antipasto assortito con funghi sott’olioRicotta con funghi

Fagioli in umido con cotechinoTagliatelle con porcini

Tagliata con porcini trifolatiFiletto di maiale al barolo con

patate al fornoPanettone con crema mascarpone

Spumante - Vino bianco e rosso - AcquaCaffè - Amari

ai partecipanti un omaggio del Gruppo Belle Arti

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Camping ERMOSAIl camping Ermosa si trova a Posada, in provincia di Nuoro,direttamente sulla spiaggia bianca Di Su Tiriarzu.

A pochissimi passi il caratteristico borgo Di Posada e il famoso Castel-lo della Fava. A 30 minuti il Porto e l’aeroporto Di Olbia. A 10 minuti le località di Budoni e Santeodoro.Il camping è dotato di tutti i servizi (bar - ristorante - campo da Tennis - bagni - docce calde - barbecue - etc). Oltre alle piazzole per tenda-roulottes e Camper (anche camperservice) che sono attrezzate con attac-chi luce ed acqua, ci sono alcuni bungalow ed appar-tamenti per chi desiderasse una soluzione più confor-tevole.

Camping ERMOSA - Località Su Tiriarzu - POSADA (NU)Tel. +39 0784.853010 Mobile +30 333.5460219

www.campingermosa.com [email protected]

Festa degli auguriVenerdi 19 dicembre 2014 in sede alle ore 21.00

Il tradizionale incontro con panettone, spumante e....

ATTENZIONE: Gli omaggi per la festa degli auguri devono essere consegnati (o segnalati soprattutto nel caso di prodotti de-peribili) alla Segreteria del Club, almeno entro Venerdi 5 Dicembre.

Non è prevista la prenotazione. Partecipazione limitata alla capienza della sede.

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ISCRIZIONI E RINNOVI 2015

Il pagamento della quota sociale può essere effettuato:1. Tutti i venerdi nella sede sociale di Luvinate durante l’orario di apertura (21.00-23.30).2. Con versamento sul c/c post. 14866214 intestato al Campeggio Club Varese (specificare nella causale il tipo di quota per cui si effettua il versamento e, naturalmente, il nome ed il cognome del socio nonché il numero dei componenti l’equipaggio).3. Con assegno di Conto Corrente Bancario intestato al Campeggio Club Varese.4. Con bonifico bancario intestato a Campeggio Club Varese Iban: IT36 I076 0110 8000 0001 4866 214 - Banco Posta comunicazione a: [email protected]

Queste le quote sociali per il 2015Nucleo familiare (compreso la Camping Card International) EURO 35,00*Quota giovane (fino a 30 anni) (compreso Camping Card Intern.) EURO 15,00*Contributo spese per nuova iscrizione EURO 2,50(*) Aggiungere 2,00 EURO a queste quote se si vuole ricevere a casa i documenti di iscrizione

L’iscrizione al Campeggio Club Varese comprende l’adesione alla Confedercampeg-giatori (parte della quota viene trasferita alla Federazione). Ciò comporta, per il Socio, l’ottenimento della Camping Card International (comprensiva di assicurazione R.C.) e la possibilità di usufruire di numerosi sconti e agevolazioni.

PleinAirI Soci del Campeggio Club Varese possono sottoscrivere

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Rivolgeteviin segreteria

Le quote per il 2015 restano invariate. Con questa decisione il Consiglio Direttivo è certo di favorire la conferma di chi è già socio e promuovere l’incremento del numero degli iscritti.

Affrettatevi e impegnatevi a procurare che altri turisti itineranti si uniscano a noi. La forza della nostra Associazione sta nel numero dei Soci che la compongono. Chi già ne fa parte è il migliore testimone di quanto convenga essere Soci del Campeggio Club Varese.

Rinnovate l’iscrizione al Campeggio Club VareseI nuovi Soci che si iscrivono entro quest’anno sono iscritti per il 2015 ma partecipano da subito alle attività del CCVLa Confedercampeggiatori ci informa che non potrà spedire le pubblicazioni ai Soci che non risultato iscritti alla data del 10 aprile 2015 - AFFRETTATEVI

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Sabato 7 marzo 2015 Una serata in sede:cena, teatro, cabaretalcune esperienze positive, maturate soprattutto durante i raduni sociali, ci inducono a proporre, ai nostri Soci, una serata originale così articolata:Ore 19.30 Cenetta a base di lasagne al forno, piatto di fantasia con salumi e formaggio, dolce alla frutta, vino, acqua, caffèOre 21.00 Spettacolo esilarante di grande comicità, con esibizione dei “famosi attori” del CCV in una brillante mini-commedia, alcuni sketchs molto divertenti ed un monologo davvero speciale con intrattenimento musicale di contorno.Data la particolarita’ della serata ed i tempi da rispettare si raccomanda la massima puntualita’ per permettere tutte le operazioni di preparazione nei tempi stabiliti.Si consiglia di prenotarsi per tempo in quanto i posti disponibili saranno max 50 dovendo occupare spazi per lo spettacolo.

Contributo di partecipazione € 15.00 - Prenotazioni nella scheda in sede entro venerdi 13 febbraio salvo esaurimento posti disponibili

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è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varesedove troverete delle condizioni di favore riservate ai soci.

Anno XXXIX - n.4 15


Raduno sociale 2015Sono iniziate le operazioni per preparare il Raduno Sociale del 2015 e, questa volta, si vuol fare qualcosa di diverso.

Si sta pensando alla zona dei Colli Piacentinioppure all’Oltrepò Pavese

Il raduno si svolgerà, come di consueto, nel mese di giugno.

ATTENZIONEPer meglio organizzare questo evento viene predisposta una

PRE ISCRIZIONE non impegnativa ma molto utile In sede, su una scheda appositamente predisposta, oppure telefonando in segreteria al venerdi sera, potete manifestare il vostro interesse.

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... dopo Palermo, Madrid, Parigi, Berlino, Vienna, Budapest, Atene, svoltesi dal 2008 al 2013, quest’anno abbiamo percorso i luoghi del ciclismo più epico. Abbiamo pedalato sulle strade della Svizzera, Fran-cia, Lussemburgo, Belgio per raggiungere la capitale olandese Amsterdam, per un to-tale di 1200 km con una media di circa 170 km al giorno.Come nelle precedenti edizioni la pedalata è stata organizzata da ACTL e dal comita-to “Varese in Europa” con Franco Derossi, Claudio Frasson, Nicola D’Addario, Anto-nio Petraccone e Mario Lodo. L’obiettivo principale dell’impresa è di promuovere il nostro territorio fuori dai confini italiani.Partenza sabato 5 luglio dai giardini Estensi, con la presenza del sindaco Attilio Fontana, l’assessore al commercio Sergio Ghiringhelli e, dopo la benedizione del parroco di Masnago, don Mauro Barlassi-na, che ha paragonato l’avventura di noi ciclisti con il percorso affrontato da ogni persona nella propria vita.

Varese - Bruxelles - Amsterdamin biciclettadi Flavio Porrini

Penultima impresa prima di EXPO 2015Flavio e altri 25 ciclisti1200 km in 7 tappe

Percorso: 1° Varese-Altdorf 2° Basilea 3° Strasburgo 4° Metz 5° Bastogne 6° Bruxelles 7° Amsterdam.

Per la prima volta in sei anni, con gran-de dispiacere per tutti noi ciclisti, abbia-mo sentito la mancanza della presenza del Cav. Vincenzo Bifulco, ricoverato per un problema cardiaco.Partiamo alle 9.30 tra gli applausi di pa-renti, amici, mogli che ci raggiungeranno al nostro arrivo a Bruxelles e Amsterdam. Come prima tappa in territorio svizze-ro abbiamo affrontato il Gottardo per poi raggiungere la cittadina di Guglielmo Tell Altdorf.

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Durante il percorso ci siamo divisi in quat-tro gruppetti da sette ciclisti, in modo da non intralciare il traffico.I gruppi sono stati così sopranominati:i garuni, i barlafus, i balabiot - il mio gruppo - e i sciusarod.Come apripista, con navigatore, il Pier.Con grande spirito di gruppo e di amicizia fra noi, affrontiamo le rimanenti sei tappe, tanta acqua e freddo ma tanta soddisfazio-

ne, naturalmente non tutto è andato liscio, come il tempo, le forature e una caduta ba-nale ma che ha costretto ad abbandonare la carovana con ritorno a casa per il no-stro caro simpatico amico Mantovani. Mo-menti di allegria come la festa per il com-pleanno di Luca, il più giovane e il mio il più vecchio, 70 anni, del gruppo. Altro momento di festa, l’appuntamento con ri-cevimento dell’ambasciatore a Strasburgo, Manuel Jacoangeli, con rinfresco.

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L’arrivo a Bruxelles festeggiato in allegria con mogli amici abbracci e tanti compli-menti. La tappa più lunga ben 220 km per raggiungere Am-sterdam è stata caratterizzata dai grossi problemi per lo sta-to indecente delle piste cicla-bili in Belgio, provocando pa-recchie forature (ben 12), ma la méta l’abbiamo raggiunta, nonostante le forature, il tem-po, l’acqua e il freddo, fino al limite della sopportazione, e la fatica. Appena si sono intravisti i caratteristici muli-ni a vento, tutto è cambiato, anche il tempo. Temperatura gradevole sole e tanta gioia. Abbracci, lacrime di gioia, festeggiamenti in compagnia dei famigliari e del vice pre-sidente dell’ACTL Carlo Binda.

Alla sera navigazione con cena a bordo del battello, visita al centro pedonale e alle

famose donnette in vetrina, belle ragazze e pure giovani. Il giorno successivo giro della capitale in pulman con guida. Nel pomerig-gio visitiamo un bellissimo vil-laggio di pescatori con assaggi e compere delle specialità Olandesi. Domenica 9 luglio partenza in pulman per il rientro a Vare-se. Conclusa la sesta pedalata di “Varese in Europa” l’anno prossimo, se le condizioni me lo permetteranno, conclusione in Italia. In linea di massima sarà Varese-Roma-Milano, in occasio-ne dell’Expo, ma è ancora tutto da

programmare dal Comitato al quale rinno-vo i ringraziamenti per l’organizzazione sempre impeccabile.

Materiale informativo è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese

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Anno XXXIX - n.4 20


Antichi impianti per la cottura della pietra calcarea

Le Fornaci di Ispra

A Ispra, negli anni '30, erano circa una dozzina le fornaci che, di fronte al lago, lavoravano a pieno ritmo.Gli anni '60 sono invece quelli che han-no visto la cessazione dell'attività, non essendoci più le condizioni tecniche ed economiche per un'evoluzione di questo tipo di lavoro costiero.Risale ai primi del 1800 lo sfruttamento sistematico della collina calcarea pro-spiciente la zona lacuale di Ispra e la conseguente cottura della roccia per la produzione della calce.Le fornaci ispresi hanno la struttura di una piccola torre, come i coevi edifici, sparsi un po’ in tutto l’Alto Varesotto, che se-

guirono, dopo il XVIII secolo, la tecnica dei nuovi forni detti all’americana. Con questo metodo parti di roccia, ricavate dalla limitrofa cava, venivano “caricate” dall’alto della fornace; dopo una cottura che durava parecchio tempo, si estraeva, dalla base del forno, la calce in blocchi di discrete dimensioni.La calce veniva adoperata come malta da costruzione, ma era anche usata da industrie del settore chimico.Gli “impianti di produzione” erano, in ge-nere, situati direttamente sul lago perché questo consentiva intuibili facilitazioni dal punto di vista del trasporto che segui-va le naturali vie d’acqua: il lago Mag-giore, il Ticino, i navigli, raggiungendo così anche Milano.All’inizio del XX secolo sorsero, in altrezone della provincia, fornaci di tipo di-verso per lo sfruttamento dell'argilla e la produzione di mattoni e tegole. Tipico esempio fu la grande fornace di Cazzago Brabbia che fornì cotti e materiale da costruzione per l'edificazione del Grand Hotel Campo dei Fiori. L'attività della fornace portò alla formazione del laghetto artificiale tuttore esistente, dovuto agli scavi per l'estrazione della creta nelle vicinanze della fornace stessa.

La copertina di questo Notiziario

Foto del SocioJ. P. Bonnaure

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Scoprire la Liguria Percorsi perturisti itineranti

D.C. - Proponiamo un altro interessante itinerario preparato dagli amici liguri per farci conoscere la vicina, bellissima, Liguria. Ringraziamo: Federazione Campeggiatori Liguria, ACTI Savona, Camper Club Golfo dei Poeti e ACTI Riviera dei Fiori. Ai nostri Soci e ai nostri Lettori approfittare del loro lavoro per conoscere meglio una regione così vicina a noi.

LE CINQUE TERRE, LA SPEZIA, I PAESI DEL GOLFO

LE CINQUE TERRECi sono due modi per visitare le Cinque Terre, il primo itinerario prevede l’utiliz-zo dei mezzi pubblici di trasporto, usan-do come base di appoggio l’area di sosta alla Spezia sita in località Pagliari, gestita e custodita dalla Croce rossa di Pitelli. Ad un centinaio di metri dall’area è presente la fermata dell’autobus, con questo si rag-giunge la stazione centrale della Spezia, dove si prende il treno, mezzo senz’altro più comodo per visitare le Cinque Terre.Il secondo itinerario prevede la partenza dalla Spezia in direzione Riccò del Golfo, quindi raggiungere Levanto passando per PIGNONE.Quest’ultimo paesino merita una sosta, sia per vedere la piazza principale, molto ca-

rina, sia per assaggiare le famose salsicce, si può parcheggiare, per la visita, lungo la strada prima del campo sportivo.Proseguendo, si arriva a LEVANTO, dove, nei pressi della stazione, si trova l’area di sosta con servizi, ottima base per visitare il paese. Da vedere Piazza Cavour, con la Chiesa di San Rocco, in Piazza del Popolo, si trova la Loggia del Comune, anche da qui si può utilizzare il treno per la visita alle Cinque Terre.

A MONTEROSSO esiste la possibilità di sosta nell’ex campo di calcio sul mare. La Parrocchiale, dedicata a San Giovanni Bat-tista, risale al XIII secolo, il Convento dei Cappuccini custodisce notevoli opere d’ar-te. L’antico borgo di VERNAZZA, merita una visita per il tessuto urbano ancora inte-gro, di fronte al porto la suggestiva Chiesa di S. Margherita di Antiochia. A CORNI-GLIA, la Parrocchiale di San Pietro è un esempio notevole di gotico ligure, nella piazzetta centrale, l’Oratorio dei Discipli-nati. A MANAROLA è presente un’area di sosta sita un po’ in alto, con terreno in pendenza, con posto per 15 camper.

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In posizione dominante, la Parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine, in forme gotiche. RIOMAGGIORE chiude a levante le cinque terre. Nella parte alta del borgo la Parrocchiale del 1340, all’in-terno tela del Fiasella e crocifisso del Ma-ragliano.Scendendo incontriamo l’Oratorio dei Di-sciplinati, del XVI secolo. La Via dell’A-more, uno dei sentieri più conosciuti d’I-talia, unisce Riomaggiore a Manarola, con splendide viste sulla costa.

I PAESI DEL GOLFOL’area di sosta della Spezia, in località Pa-gliari, è un buon punto per raggiungere con l’autobus San Terenzo, Lerici e la spiaggia della Venere Azzurra. Lerici e San Terenzo sono due paesi sul mare, molto belli, e me-ritano sicuramente una visita e anche una sosta prolungata. Da Lerici, con l’arrivo

della stagione estiva, è in servizio una li-nea di vaporetti per Portovenere che effet-tua anche un tour delle ISOLE.Portovenere è anche raggiungibile dall’a-rea di sosta di Pagliari con l’autobus, ef-fettuando un cambio bus, una volta giunti in città. Si può visitare Portovenere anche spostandosi con il camper, attraversando tutto il paese, al termine della salita, in località Cavo è presente un’area di sosta comunale attrezzata con servizi.LERICI è dominata dal Castello eretto dai pisani nel 1241; a livello del mare, troviamo l’Oratorio di San Rocco e la Par-rocchiale di San Francesco, ricostruzione barocca con facciata moderna (anni ’60 del secolo scorso). SAN TERENZO, an-tico borgo di pescatori, oggi conserva un castello medievale. Nell’abitato la Parroc-chiale di S. Maria Assunta conserva opere del Piola e del Carlone. Si entra a PORTO-

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Il Campeggio Adriatico è situato nel centro della spiaggia del lido di Sottomarina-Chioggia direttamente sul mare Adriatico. Si distingue per l’efficienza, la cordialità e il carattere familiare che può offrire ai propri clienti. E’ dotato di tutti i confort: piscine, animazione, ristorante, market.Spiaggia privata con bassi fondali adatti a bambini e bagnanti inesperti.Nella sede del CCV è disponibile materiale illustrativo del campeggio.

Anno XXXIX - n.4 23


TOVENERE dall’Antica Porta che reca l’iscrizione “colonia januensis 1113”, at-traversato l’abitato medievale, si raggiun-ge la Chiesa di San Pietro, che comprende una chiesa paleocristiana unita alla chiesa medievale, costruita, in stile gotico, dai ge-novesi.LA SPEZIAA LA SPEZIA è molto interessante una visita al Museo Navale, sito all’ingresso dell’Arsenale Militare in piazza Domenico Chiodo. Molto belli anche il Museo Ame-deo Lia e il Museo del Sigillo. Il Museo Diocesano, poco distante dal Museo Lia, merita una visita.Interessante anche il Museo di Arte Mo-derna. Dalla Spezia parte un servizio di vaporetti che collega Portovenere, Lerici, Isola Palmaria e giro delle isole. Il servizio

è ripreso il 4 Marzo 2013. Nella buona sta-gione i vaporetti coprono anche le Cinque Terre e arrivano, con gite organizzate, fino all’acquario di Genova. Eventi di interesse alla Spezia sono la festività di San Giusep-pe con una fiera che interessa buona par-te della città. In questa occasione è anche possibile visitare l’Arsenale militare. La prima domenica d‘agosto, si corre il Palio del Golfo, una gara remiera che prende il via dalla Passeggiata Morin, a cui parte-cipano con vero agonismo le borgate ma-rinare della Spezia, alla sera, alla conclu-sione della manifestazione grande show di fuochi d’artificio.DA VEDERELA SPEZIAMUSEO NAVALE - Viale Amendola 1 LA SPEZIA - Tel. 0187 784693www.marina.difesa.it/storiacultura/uffi-ciostorico/musei/museotecnav/Pagine/de-fault.aspxMUSEO AMEDEO LIA - Via Del Prione, 234 - La Spezia Tel. 0187 731100http://museolia.spezianet.it/MUSEO DEL SIGILLO - Via del Prione, 234 - La Spezia Tel. 0187 731100http://www.laspeziacultura.it/default_si-gillo.htmMUSEO DIOCESANO - Via del Prione 156 Tel. 0187 258570 http://www.diocesi-laspezia.it/scheda_ars.asp?id=1

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Anno XXXIX - n.4 24


MUSEO D’ARTE MODERNA - Piaz-za Cesare Battisti, 1 La Spezia Tel. 0187 734593 - http://camec.spezianet.it/GRUPPO BATTELLIERI DEL GOLFOhttp://www.navigazionegolfodeipoeti.it/orario.asp?langIAT LA SPEZIA - Viale Italia, 5 - Tel. +39 0187 770900 Fax +39 0187 023945e-mail: [email protected]://www.turismoprovincia.laspezia.it/itUFFICI INFORMAZIONI PARCO NA-ZIONALE CINQUE TERRE(www.parconazionale5terre.it )RIOMAGGIORE - c/o Stazione FF.SS.Tel. 0187 920633 Fax 0187 760092e-mail: [email protected]

GASTRONOMIAProdotti del territorioLA “MESCIUA”Un piatto tipico de La Spezia. Fa parte del

la categoria “cucina povera”, si tratta di una zuppa di legumi e cereali, condita con olio extravergine d’oliva e pepe in grani. Vale la pena di assaggiarla, i locali famosi per questo piatto sono: DA CARAN, DAL MOCCIA, DAL NEGRAO.Altri piatti tipici della zona sono le torte di verdura, gli Sgabei, piatto tipico della Lunigiana, si tratta di pasta lievitata, ta-gliata a strisce e fritta, sono, infine, farciti di salumi.

JesolocamperArea Camper Don Bosco - Via Don Giovanni Bosco, 28Campeggio Bosco Pineta - Via Vettor Pisani, 28Jesolo Lido (VE) - Tel. 0421.363679 - Tel/Fax 0423-23603www.jesolocamper.it e-mail: [email protected]

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Novità: Nuovi bagni moderni per un servizio migliore e più attenzione all’am-biente - Caravan e Case Mobili a noleggio nel Campeggio Bosco Pineta.

Un complesso di strutture strategicamente posizionate poco a est di Venezia, che si prestano per un turismo di alto livello, così come per un turismo balneare, visto che si affacciano sulla lunghissima spiaggia sabbiosa del Lido di Jesolo.Qualunque sia la ragione che vi spingerà a visitarci, troverete organizzazione, cortesia e disponibilità. Perchè a noi piace veder tornare Clienti soddisfatti!l’area attrezzata per camper Don Bosco è in via Oriente, a 120 m. dal mareil campeggio Bosco Pineta è adiacente, in via Vettor Pisani 28, a 150 m. dal mare

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VINITra i vini ricordiamo i DOC Cinque Ter-re, Cinque Terre Sciacchetrà, Colli di Luni Bianco e Rosso, Colline di Levanto Bian-co e Rosso, Colli di Luni Vermentino.

DOVE SOSTARE

CAMPEGGI

CAMPING RIVER - Località ArmezzoneAmeglia (La Spezia) - Tel.+39 0187 65920 Numero Verde 800 953 253http://www.campingriver.it/CAMPING GIANNA - Via Fiascherino 7 Tellaro Lerici - Tel.331 7934140

I testaroli, anche questi tipici della Luni-giana, vengono serviti conditi col pesto.Non mancano numerosi e gustosi piatti di pesce, arricchiti dai frutti di mare prove-nienti dalla mitilicoltura locale.

CAMPEGGIO PIAN DI PICCHE - Lo-calità Pian di Picche Levanto Tel. 0187 800597 . http://www.piandipicche.it/

AREE SOSTA

LA SPEZIA AREA ATTREZZATA IN LO-CALITA’ PAGLIARI - Viale San Bartolo-meo - Tel. 331.7233910 fax 0187.590486email [email protected] N 44,103969 E 9,859409LEVANTO AREA ATTREZZATA - Dietro la stazione - GPS N 44,17414 E 9,615223MONTEROSSO AL MARE PARCHEG-GIO - Ex campo di calcio località FeginaGPS N 44,145041 E 9,646191PORTOVENERE AREA ATTREZZATAIn località Cavo - GPS N. 44.060453 E 9.844887LERICI PARCHEGGIO Via PrimaccinaGPS N 44,08229 E 9,912456

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di Olimpio Gasparotto Coordinatore del gruppo “Camper Insieme”

Idee per viaggiareproposte dal gruppo Camper Insieme

FIERE, FESTE, SAGRE ed altro ancora...È sempre difficile compilare un elenco esaustivo delle molteplici occasioni che in questi mesi invernali si svolgono nelle nostre regioni. Sono talmente numerose che non basterebbe lo spazio del nostro Noti-ziario per elencarle tutte; dalle sagre che hanno per protagonista la castagna o il fungo, tartufo in testa, da quelle dedicate ai mercatini di Natale ai presepi viventi, dai falò per il nuovo anno all’Epifania e al Carnevale. Lasciamo a voi lo sforzo di cercare quelle che più gradite mentre noi ci concentriamo sulla scelta delle altre.NOVEMBRE9 e 16 novembre a Talamello, Rimini

Fiera dell’Ambra di Talamello - Grande festa a Talamello, patria del prelibato formaggio stagionato nelle fosse scavate nella roccia arenaria, come da antica tradizione introdotta nel Medioevo. Una prelibatezza da non perdere, definita dal poeta Tonino Guerra come “L’Ambra di Talamello”, per via dello straordina-rio colore che assumono le arenarie alla riapertura delle fosse. Info: 0541/92.00.36 www.comune.talamello.rn.itLa sagra del cavolo verza - La Sagra ha l’obiettivo di rilanciare una coltiva-zione tipica e di qualità e nello stesso tempo di far rivivere la memoria storica delle tradizioni rurali canavesane. Info: 0125/65.10.43 www.comune.montaltodora.to.it

15 e 16 novembre a Montalto Dora TO

Festa del torrone - Cremona è ormai considerata la capitale del Torrone. La leggenda vuole che il dolce fosse ufficialmente presentato in occasione delle nozze di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, il 25 ottobre 1441. Info: 0372/40.63.91 www.festadeltorronecremona.it

Dal 15 al 23 novem-bre a Cremona

Fiera Aj a Caraj - Quando si parla di aglio si esaltano le sue qualità, il suo aro-ma, il suo gusto avvolgente e intrigante. Quando si parla d’autunno il pensiero percorre i suoi caldi colori, il suo dolce fascino e i suoi sensuali sapori. Info: 0171/61.98.16 www.insiemepercaraglio.it

16 novembre a Caraglio, Cuneo

Sagra della Pera Volpina - Le pere volpine, piccole, tonde e dure erano un prodotto tipico della Valle del Lamone. La sagra contribuisce alla riscoperta delle proprietà di questo piccolo frutto dimenticato offrendo la possibilità di ri-assaporarlo. Info: 0546/81.166 www.comune.brisighella.ra.it

16 novembre a Brisighella, Ravenna

CioccolaTò - Come ogni anno il “cibo degli dei” si presenta a Torino in piazza San Carlo. Una storia che dura da oltre trecento anni, dolcissima, intensa, appassionata. Info: 334/6570161 www.cioccola-to.it

21-30 novembre a Torino

Baccanale - Un occasione per scoprire ed apprezzare sfumature diverse del gusto, della gastronomia e dei piaceri della tavola. Tutto sapientemente condi-to da animazioni, spettacoli, eventi che per sedici giorni trasformano Imola e il suo territorio in un grande palcoscenico sul quale si avvicendano storici, chef, gastronomi, artisti, produttori. Info: 0542/602427 wwww.baccanaleimola.it

Fino al 23 novembre a Imola, Bologna

Festa del Pane e dell’Olio - Il suggestivo borgo ligure onora infatti il suo oro verde e il suo pane, prodotti genuini e tradizionali del territorio, con un calenda-rio fitto di appuntamenti da novembre al ponte dell’Immacolata. Info: 0185/47.81 www.sestri-levante.net

25 novembre a Sestri Levante, Genova

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DICEMBREFiera fredda - Il comune di Borgo san Dalmazzo come capitale gastronomica della lumaca Helix pomatia alpina ha una tradizione che dura da ben 435 anni. Emanuele Filiberto istituì la Fiera fredda nel 1569. Info:0171/266080 wwwfierafredda.it

Dal 4 all’8 novembre a Borgo San Dalmaz-zo, Cuneo

Fiera del Puciu e di san Nicolao - La fiera, rinata a nuova vita da una decina di anni, è organizzata su tre giorni, dal venerdì alla domenica, per celebrare il pu-ciu (o nespola) simbolo di una stagione che conclude l´annata agricola e si pre-para al lungo e freddo inverno. Info:0173/76109 www.comune.farigliano.cn.it

6 e 7 dicembre a Farigliano, Cuneo

Festa dell’osso - Tradizionale festa con prelibatezze suine. Il maiale era ric-chezza per la famiglia,niente veniva gettato: le ossa, il muso (con le sue sei qualità di carne), la coda, i gelatinosi nervetti, tutto veniva cotto per ore ed ore e servito fumante. Info:0376/660438 www.prolococasteldario.it

Dal 6 all’8 dicembre a Castel D’ario, Mantova

Superzampone - Si rinnova l’appuntamento con la festa per lo zampone più grande del mondo che ogni anno porta in piazza migliaia di persone a celebrare uno dei simboli della cucina emiliana. Info: 059/534811 www.zampone.com

Dal 6 all’8 dicembre a Castelnuovo Rango-ne, ModenaDal 6 al 14 dicembre a Moncalvo d’Asti

Fiera del Bue Grasso e Sagra del Bollito - Propone i più pregiati tagli di Bue Grasso e Manzo Piemontese in “tutte le salse”, dai sontuosi bolliti accompagna-ti dalle tipiche salse, alle visite a stalle e cantine, fino alle sfilate ed i concorsi dei migliori capi di bestiame degli allevamenti piemontesi. Giornata clou mercoledì 10 dicembre. Info: 47/5367607 www.monferraro.org Fiera del Bue Grasso - La fiera ha origini antiche, si hanno notizie che fin dal 1473. Alla fiera, che si tiene annualmente il secondo giovedì antecedente il Na-tale, sono ammessi esclusivamente bovini di razza piemontese. Nei ristoranti è possibile degustare i piatti tipici locali, quali il bollito con le salse e la minestra di trippe. Info: 0173/750220 www.prolococarru.it

11 dicembre a Carrù, Cuneo

Materiale informativoè disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese

CAMPING DEI FIORICamping Bungalow Village

CAMPING DEI FIORI - Camping Bungalow Village Pietra LigureRiviera delle PalmeViale Riviera, 11 - 17027 Pietra Ligure (SAVONA)

Tel. 019 62 56 36 www.campingdeifiori.it E-mail: [email protected]

Il campeggio, situato in una tenuta a terrazze silenziosa e tranquilla immersa nel verde, si estende per 30.000 metri quadrati all’interno di un uliveto centenario a soli 550 metri dal mare.

Camping dei Fiori dispone di case mobili, maxicaravan e ampie piazzole alberate per il relax di tutta la famiglia! Ideale per trascorrere una vacanza serena e particolarmente adatta per ritemprarsi a contatto con la natura.

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Sapori di Carnia - Tradizionale rassegna gastronomica che si snoda lungo le caratteristiche strade del borgo con l’occasione di assaporare i piatti prelibati della gustosa cucina carnica. Info: 0433/74040 wwwcomune.raveo.ud.it

14 dicembre a Raveo, Udine

Antichi mestieri - Un evento che fa tornare indietro nel tempo l’intero pae-se, in un’atmosfera unica di borgo medievale per tre sere si rievocherà la vita degli anni della prima metà del ‘900. I carruggi, stradine tipiche del borgo, tor-neranno a profumare di essenze di un tempo e vecchi sapori andati perduti. Info:0184/208127 www.comuneisolabona.it

Dal 24 al 26 dicembre a Isolabona, Imperia

Sagra del porsel e festa del lardo - Tradizionale sagra per rievocare l’antico lavoro del norcino con preparazione ed assaggio dei prodotti derivati dalla lavo-razione della carne del maiale. Info: 334/198245 www.perosem.it

Dal 26 al 28 dicembre a Ossimo, Brescia

Festa medievale della mantella di Montagnana - Un antico rito che rievoca la lunga notte del capodanno medievale. La città riprende i panni dei propri avi e celebra la liturgia del millennio con una grande manifestazione che richiama riti, canti ed emozioni di altri tempi. Info: 0429/81247 www.prolocomontagnana.it

31 dicembre e 1° gen-naio a Montagnana, Padova

GENNAIO 20154 gennaio a Bellano, Lecco

Festa della Pesa Vegia - Una rievocazione che, nell’alone di mistero e folklore che da sempre la circonda, porta su di sé oltre 400 anni di storia e tradizione. Info: 338/5264555 www.pesavegia.net

4 gennaio a Cavalese, Trento

Processo alle streghe - A Cavalese viene riproposta tutti gli anni, nei primi giorni di gennaio, la suggestiva rievocazione dei processi per stregoneria svolti-si in Fiemme all’alba del ‘500 ed utilizza, come palcoscenico, il cuore storico del paese. La manifestazione è caratterizzata dalla partecipazione di oltre cento tra personaggi e comparse, tutti in rigoroso costume d’epoca. Info: 0462/237511

6 gennaio a Cividale del Friuli, Udine

Messa dello spadone - La cerimonia ricorda l’investitura che un tempo il Pa-triarca riceveva dalle mani dell’Imperatore. La spada, con la quale il Diacono saluta con gesti antichi autorità e popolo, è ancora quella originale offerta dai cividalesi al Patriarca Marquardo von Randeck. Subito dopo la messa si svolge la rievocazione storica dell’entrata del Patriarca avvenuta il 6 luglio 1366. Info: 0432/710460 www.cividale.net

6 gennaio a Gemona del Friuli, Udine

Epifania del tallero - Antichissimo rito medievale con cui il potere temporale e quello spirituale consacravano il loro rapporto di collaborazione. Durante la funzione religiosa la Comunità Civile offre alla Chiesa un dono rappresentato da un tallero d’argento. La cerimonia è ricca di gesti rituali e sono gli stessi che la Magnifica Comunità di Gemona ha compiuto per secoli e secoli. Info: 0432/981441 wwwprolocogemona.it

10 e 11 gennaio a Castelcovati, Brescia

I canunsei de sant’Antone - La sagra tradizionale in onore del patrono diventa occasione per valorizzare la gastronomia tipica covatese attraverso la promo-zione della ricetta più genuina e rappresentativa. Info:030/7080319 www.comune.castelcovati.bs.it

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Anno XXXIX - n.4 30


11 gennaio a Castelrotto, Bolzano

Matrimonio contadino - Rievocazione del matrimonio contadino in costume e tradizionale corteo delle slitte trainate da cavalli. Lo spettacolo in costume più affascinante dell’Alto Adige. Si tratta della ricostruzione storica di un matrimonio contadino, così come si celebrava un tempo ai piedi dello Sciliar. Info: 0471/706333 www.castelrotto.com

Dal 23 gennaio al 1° febbraio a Dosson di Casier, Treviso

Festa del radicchio rosso - Festa dedicata alla promozione del territorio di Dosson e del suo prodotto principe, il radicchio roso di Treviso. Oltre allo stand gastronomico, con diverse specialità a base di Radicchio ad altri prodotti tipici locali, spettacoli di gruppi folkloristici, musicali e orchestre completeranno il tut-to, per dieci giornate dedicate al prodotto principe del nostro territorio. Info: 338/3623947 www.radicchiorossodosson.it

25 gennaio a Massa Lombarda, Ravenna

Sagra del sabadone - Tutti gli anni il 25 gennaio, in occasione della festività del patrono San Paolo, si svolge la sagra del dolce tipico massese che prende il nome dalla saba, il distillato ottenuto dalla bollitura per ore del mosto d’uva fino al raggiungimento di una densa crema. Info: 0545/82620 www.prolocomassalombarda.it

Dal 30 gennaio al 1° febbraio a Settimo Rottaro, Torino

Sagra del salam ‘d patata - Uno dei salumi più tipici e caratteristici della sta-gione invernale, insaccato morbido a base di carne suina, lardo, patate bollite e spezie. È un momento di festa durante i lunghi inverni contadini. Nel program-ma ci sono cene con prodotti tipici, degustazioni, momenti per ripercorrere la lavorazione del maiale come in passato. Info: 331/1008369 www.comune.settimorottaro.to.it

30 e 31 gennaio ad Aosta

Fiera di sant’Orso - Nelle strade cittadine si ripete ogni anno un evento che mette in mostra i frutti del lavoro artigianale della Valle d’Aosta e della tradizione contadina. La Fiera è anche musica, folklore ed occasione di degustazioni ga-stronomiche di vini e prodotti tipici. Info: 0165/300412 www.fieradisantorso.it

Dal 31 gennaio al 17 febbraio a Venezia

Carnevale di Venezia Nel segno del buon gusto - Durante i giorni del Carne-vale la città è un fiorire di iniziative e spettacoli vari, da quelli improvvisati dai numerosi artisti di strada a quelli pianificati dagli organizzatori. La festa più golosa del mondo sta preparando golosi appuntamenti che animeranno la città durante i 18 giorni della manifestazione. Info: www.carnevale.venezia.it

FEBBRAIO 20151° febbraio a Casale di Albino, Bergamo

Sagra dei biligòcc - Castagne come protagoniste a Casale di Albino, dove, con mostre, musica, balli ed animazioni, si festeggiano i biligòcc, squisite ca-stagne affumicate e bollite con il tradizionale e unico metodo tipico della valle del Lujo. Info: 327/2696741 www.valledellujo.it

14 e 15 febbraio a Madonna di Campi-glio, Trento

Carnevale asburgico - La corte viennese, con l’imperatore Francesco Giu-seppe e la principessa Sissi, ritorna per riproporre le atmosfere di quei tempi: le antiche carrozze che risalgono la “Strada dell’Imperatore”, gli ussari che accompagnano le loro dame nelle passeggiate in troika, il fruscio di son-tuosi vestiti da sera delle dame che si muovono al ritmo dei valzer viennesi. Info:0465/447501 www.campigliodolomiti.it

18 febbraio a Castel D’ario, Mantova

La bigolada - La Bigolada si svolge il mercoledì delle ceneri e apre le cele-brazioni della quaresima. La tradizione più caratteristica è però la Bigolada: distribuzione gratuita di spaghetti conditi con acciughe e tonno (bigoi con le sardèle) cotti in enormi paioli sulla pubblica Piazza, che avviene il primo giorno di Quaresima. Il nome e la tipologia del cibo risalgono agli anni Venti del Nove-cento, ma la festa si inserisce in una precedente manifestazione nata l’8 marzo 1848, alla vigilia della prima guerra d’indipendenza. Allora, in segno di protesta anti-austriaca e anti-clericale, si erano distribuiti gratis alla popolazione “polen-ta, aringhe, cospettoni e vino piccolo”. Info: 0376/660438 www.comune.casteldario.mn.it

Anno XXXIX - n.4 31


22 febbraio a Varone, Trento

Polenta e mortadella - Polenta e mortadella è l’originale accoppiata che si ripete da moltissimi anni a Riva del Garda, in una sagra che vede protagonisti due inconfondibili e tradizionali prodotti invernali. Info: 0464/554444 www.gardatrentino.it

Dal 28 febbraio al 1° marzo a Taggia, Imperia

Rievocazione storica battaglia - Rievocazione della battaglia del 1625 tra il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova. Fra nobili e signori, dame e religiosi, torme di gente del popolo e uomini d’arme, l’atmosfera è autentica, genuina, talvolta sanguigna e feroce. Infine tutti i figuranti partecipano ad un sontuoso corteo storico che si snoda per le vie cittadine. Info: 0184/448281 www.sanbenedettotaggia.it

AVVERTENZAEventuali imprecisioni o cambiamenti nei programmi e nelle date, dovuti ad annullamenti o rinvii da parte degli Organizzatori, non sono imputabili alla redazione. Si consiglia di verifi-care date e programmi prima di partecipare alle iniziative, informandosi presso gli Organiz-zatori segnalati per ciascun evento.

Il Gruppo “Viaggiare Insieme” è a disposizione per dare consigli ed organizzare per voi degli itinerari turistici, fornire indicazioni per sagre e feste, mostre, ecc. Contattateci in sede il venerdì sera o al numero 389-1764995 e saremo ben lieti di programmarvi un viaggio per un fine settimana o per più giorni, fornendo indirizzi utili sul percorso, sui monumenti, i cam-peggi, i punti sosta, le curiosità, la cucina, ...

Utilizzate la bacheca della sede e, naturalmente, le pagine di questo Notiziario, per organizzare viaggi in gruppo.

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Anno XXXIX - n.4 32


…MOSTRE DOMODOSSOLA (VB) a Casa de Rodis fino al 31 gennaio “Da Hayez a Fornara da Scipione a Messina. Alessandro Poscio, collezionista appassionato”. Dopo il restauro della medioevale Casa de Rodis l’occa-sione della inaugurazione con una mostra dedicata alla collezione della fam. Poscio. 110 opere dell’800 e ‘900 di maestri quali Hayez, Fattori, Segantini, De Nittis, Fornara, Constable... Info: 347/7.14.01.35

MILANO a Palazzo Reale fino al 18 gennaio “Segantini”. Nel capoluogo lombardo il pittore trentino Gio-vanni Segantini (1858-1899) visse 17 anni, un periodo fondamentale per la crescita della sua arte. Oggi torna con una mostra che presenta 120 opere da importanti musei e collezioni private. Info: 02/0202

MILANO a Palazzo reale fino al 1° febbraio “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985”. La più grande retrospettiva mai realizzata in Italia che conta 220 opere dedicata al sommo maestro russo nato nel 1887 e morto nel 1985. i suoi dipinti raccontano di un mondo lieve, fluttuante, quasi “sottosopra”. Info: 02/5.49.11

MILANO a Palazzo Reale fino all’8 marzo “Van Gogh. L’uomo e la terra”. Prima che nell’arte, la mostra compie un viaggio nella filosofia esistenziale del grande olandese. I dipinti in esposizione presentano due soggetti fondamentali: l’uomo, che non smette di interrogarsi, e la terra che dà sempre le risposte. Ritratti indimenticabili e paesaggi rurali sono dunque al centro del percorso. Info: 02/5.49.13

MONZA al Serrone della Villa Reale fino al 1° febbraio “Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso”. La reggia monzese è stata appena restaurata, l’occasione per visitarla è questa mostra che presenta una selezione di 30 opere di De Chirico (1888-1978), dagli anni’40 alla metà degli anni ’60. Fil rouge: gli og-getti misteriosi, presenti nei lavori del maestro. Info: 039/2.31.21.85

VENEZIA ai Giardini della Biennale e all’Arsenale fino al 23 novembre “Biennale di Venezia. XIV Mostra Internazionale di Architettura”. Fundamentals è il titolo della mostra principale. La rassegna analizza quelli che dovrebbero costituire i riferimenti di ricerca dell’architettura contemporanea. Al centro un confronto fra elementi del passato, del presente e del futuro come fonte di studio e ispirazione. Info: 041/5.21.88.28

PADOVA a Palazzo Zabarella fino al 14 dicembre “Corcos. I sogni della Belle Époque”. Volti indimen-ticabili, abiti ricercatissimi e raffinati interni parigini, ma anche dipinti ispirati al paesaggio e alla vita nei campi. Le vicende artistiche del pittore livornese Vittorio Corcos (1859-1933) sono raccontate in questa monografica attraverso 100 dipinti provenienti da grandi musei e collezioni private. Info: 049/8.75.31.00

PASSARIANO DI CODROIPO (UD) a Villa Manin fino all’11 gennaio “Man Ray”. Fu allo stesso tempo fotografo, pittore, ideatore di oggetti e regista: la straordinaria vita di Man Ray (1890-1976) è “in scena” nella splendida dimora del ‘700. in mostra 250 opere fra fotografie, oggetti, dipinti, disegni, film sperimen-tali. Un percorso che svela la vicenda artistica, e non solo, del maestro statunitense. Info: 0432/82.12.11

MAMIANO DI TRAVERSETOLO (PR) alla Fondazione Magnani Rocca fino all’8 dicembre “Manzù/Mari-no. Gli ultimi moderni”. Giacomo Manzù e Marino Marini: due artisti che hanno sempre vissuto la loro arte con uno sguardo alla modernità. In mostra, nelle splendide sale della villa Magnani Rocca, una selezione di sculture, dipinti e lavori grafici realizzati tra il 1950 e il 1970. Info: 0521/84.83.27

FIRENZE alla Galleria dell’Accademia fino all’8 dicembre “La fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle colle-zioni italiane fra ‘700 e ‘800”. Arnolfo di Cambio, Ambrogio Lorenzetti, Beato Angelico, Giovanni Bellini e altri sono i cosiddetti “primitivi”. La mostra si concentra su quei collezionisti che, fra la fine del ‘700 e inizio ‘800, hanno riservato la loro attenzione proprio ai primitivi, ricercando opere della tarda antichità cristia-na, del Medioevo, del primo Rinascimento. In mostra 107 capolavori riuniti da grandi musei nazionali ed internazionali, inoltre biografie, documenti e curiosità. Info: 055/29.48.83

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FIRENZE a Palazzo Strozzi fino al 25 gennaio “Picasso e la modernità spagnola”. Una selezione di stra-ordinarie opere provenienti dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid celebra Picasso (1881-1973) e la pittura spagnola. In mostra 90 opere, fra cui alcuni grandi capolavori del maestro, messi a confronto con tele, sculture e disegni di importanti artisti iberici come Miró, Dalì, Gonzales. Opere che ripercorrono un periodo artistico dal 1910 al 1963 molto produttivo in Spagna. Info: 055/2.64.51.55

SAN GIMINIANO (SI) a Palazzo Comunale fino al 6 gennaio “Pintoricchio. La Pala dell’Assunta di San Giminiano e gli anni senesi”. Il pittore umbro Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio (1452-1513) è pro-tagonista di una mostra nel borgo toscano con opere magnifiche. L’esposizione rappresenta un approfon-dimento critico e storico su questo grande maestro dell’arte italiana. Info: 0577/28.63.00

FABRIANO (AN) alla Pinacoteca Civica Molajoli fino al 30 novembre “Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano fra Duecento e Trecento”. La Pinacoteca e le splendide chiese di Sant’Agostino, San Domenico e San Venanzio ospitano oltre cento opere fra dipinti, pale d’altare, tavole, affreschi staccati, sculture, oreficerie e miniature. Una mostra-evento per conoscere le radici della cultura e della civiltà occidentale. Info: 0372/04.21.95

ROMA alle Scuderie del Quirinale fino al 18 gennaio “Memling. Rinascimento fiammingo”. Hans Memling (1435 circa-1494) maestro tedesco di formazione fiamminga, creatore di un’armoniosa sintesi fra l’arte del Nord Europa e quella italiana. Si tratta della prima rassegna in Italia dedicata interamente al pittore fiammingo, con 30 suoi capolavori (ritratti, pale d’altare, trittici portatili, dipinti devozionali) e altrettante opere di artisti italiani e stranieri. Info: 06/39.96.75.00

ROMA al Chiostro del Bramante fino al 22 febbraio “Escher”. Incisore e grafico olandese, Escher (1898-1972) è protagonista a Roma con 130 straordinarie opere. Innamorato dell’Italia, si ispirò per la creazione di molti dei suoi lavori proprio alla geometria di alcuni paesaggi del Belpaese o alla verticalità dei borghi aggrappati alle colline. Info: 02/68.80.90.35

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Anno XXXIX - n.4 34


Si ricorda ai Soci che i canali previsti per comunicare le proprie offerte e le proprie richieste sono questa rubrica e l’apposita bacheca della sede sociale. Le inserzioni vengono pubblicate tre volte. Gli asterischi indicano le pubblicazioni già avvenute.

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Anno XXXIX - n.4 35


Ho acquistato tre mesi fa una caravan che traino con un Opel Vivaro 1.9. Essendo il veicolo pesante, mi sono chiesto se potevo o meno trainare la roulotte che ha come tara 790 kg e massa complessiva 950 kg. La somma delle cifre massime indicate sui libretti supera abbondantemente i 3.500 kg. Navigando su Internet mi sono imbattuto in una circolare del 2005 a firma del direttore della Divisione della Motorizzazione Civile in cui viene precisato che non va presa come riferimento la massa massima indicata sui libretti di circolazione, ma il peso effettivo (da bascula) nel momento del controllo stesso; così, in partenza con moglie e figli, ho pesato Vivaro e caravan completamente carichi e il treno non superava i 3.420 kg, pertanto mi sono ritenuto in regola. Gradirei avere il vostro parere, anche riguardo a quanto scritto in questa rubrica di Plein Air Market n. 504/505 sulla possibilità di traino con patente B e B96.Giuseppe Gertrosio - Dronero (CN)

C’è rimorchio e rimorchioCARAVANDa Plein Air dell’Ottobre 2014

Le confermiamo quanto abbiamo sempre scritto: la patente B abilita a condurre com-plessi veicolari (auto più caravan) di massa complessiva fino a 3.500 kg, un dato che viene calcolato sommando la massa massima del veicolo trainante a quella del rimor-chio. I pesi a cui si fa riferimento sono quelli riportati sul libretto e non quelli rilevati sulla bascula al momento del controllo. Unica eccezione i rimorchi leggeri (fino a 750 kg complessivi) che possono essere trainati da un mezzo di 3.500 kg. Negli altri casi serve l’estensione B96 (che richiede solo un esame pratico) della patente B, che abilita a condurre complessi veicolari fino a 4.250 kg. Andando ancora oltre, serve la B-E.Come si evince dalla circolare che ha inviato, c’è una categoria che adotta regole pro-prie per il traino: si tratta dei TATS (rimorchi attrezzature turistico sportive), come i carrelli per le barche e per i cavalli. A differenza delle caravan, i TATS hanno una massa molto variabile in funzione dell’attrezzatura trasportata. Ad esempio, un carrello por-tabarche vuoto può pesare 300 kg, mentre carico può arrivare a 1.500 kg. Ecco perché il Ministero dei Trasporti ha previsto che non venga considerata la massa massima del TATS, ma quella effettiva.

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Anno XXXIX - n.4 36


tica” di rinnovare l’assicurazione. Pare che una percentuale già troppo elevata di auto circoli in queste condizioni.Ma ecco arrivata l’idea, peraltro già ap-plicata in vari comuni e che speriamo si estenda presto all’intero territorio nazio-nale.Si chiama “lince” e l’apparecchiatura è

Occhio alla lince Notizie di stampa

DC - Quando siamo in giro con il camper, con la caravan o semplicemente con l’auto, stiamo sempre attenti a non provocare, ma nemmeno a subire, incidenti. Ma qualche

inconveniente può sempre capitare e allora entra in gioco l’assicurazione che,

nel caso di danno su-bito, coprirà i costi delle riparazioni, speriamo limitati al solo veicolo.Ma se il veicolo che ci ha investito non è assicurato?

Ecco che arrivano guai seri.Purtroppo, soprattutto in questi ultimi tem-pi, a causa anche delle ridotte disponibilità economiche di molti, qualcuno si “dimen-

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Anno XXXIX - n.4 37


Se invece qualcuno vuol fare un po’ il birichino, sarà bene che si ricordi che la sanzione, nel caso di assicurazione scadu-ta, è di 841 Euro (588 in caso venga pagata entro cinque giorni).Nel caso di omessa re-visione la multa è di 118 Euro. Nel corso delle prime prove della Lince i veicoli colti senza revi-sione sono stati circa tre volte quelli trovati senza assicurazione. Molto probabilmente, nella maggioranza dei casi, l’omessa revi-sione è imputabile a dimenticanza più che alla ricerca di un risparmio.A questo proposito è opportuno ricordare che una autovettura nuova deve essere sottoposta a revisione dopo quattro anni dall’acquisto, e poi ogni due anni.

prodotta da un’azienda di Gallarate.Si tratta di un sorta di telecamera che leg-ge le targhe dei veicoli in transito, le con-fronta con una banca dati e, praticamente in tempo reale, verifica la regolarità del mezzo. Funziona un po’ come quei sistemi applicati agli ingressi delle zone a traffico limitato.Vengono verificati due parametri. La re-golare effettuazione della revisione e l’av-venuto pagamento dell’assicurazione. Se viene riscontrata una irregolarità l’appa-recchiatura invia un segnale ad una pattu-glia appostata poco più avanti che ferma il veicolo e commina la sanzione.Noi abbiamo iniziato l’articolo partendo dal discorso relativo all’Assicurazione ma anche l’aspetto revisioni è molto impor-tante. La maggior parte dei rilievi, infatti, riguarda proprio quest’ultima infrazione.Occhio quindi alla “lince”. Con la sua dif-fusione viaggeremo più tranquilli.

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estratti dalle edizioni digitali della rivista Al Volanteper i testi completi: www.alvolante.it

Dal 15 ottobre fino al 15 aprile 2015 scatterà il divieto di circolazione per circa 600.000 veicoli in tutta la regione. GUERRA ALLA SMOG - Come ogni anno, da mercoledì 15 ot-tobre non potranno circolare in 209 Comuni lombardi (Milano compresa) i veicoli benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1 e 2, dalle 7:30 alle 19:30 nei giorni feriali. Dal 2015 le limitazioni vigenti saranno estese ad altri 361 Comuni mentre dal 2016 riguarderan-no anche i diesel Euro 3. Il provvedimento, finalizzato alla ridu-zione delle emissioni inquinanti e al miglioramento della qualità dell’aria, arriva proprio mentre Milano supera il bonus concesso dall’Unione Europeo sui 35 giorni di sforamento di Pm10. “Il tempo ci ha graziati, ha piovuto molto, ma i politici non pensino che lo smog si batta con la danza della pioggia” ha dichiarato Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia. “Stiamo studiando le misure per rientrare nei limiti imposti dall’UE, ma va anche fatta una riflessione economica che rende ancora più difficili le nostre scelte” ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi - Al Volante, 13 ottobre 2014.

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Nuovo Codice della Strada: c’è anche l’ergastolo per la patente Varie le novità portate dalla Camera (e su cui dovrà ora pronunciarsi il Senato): dalla possibilità di revocare per sempre la patente all’introduzione dell’omicidio stradale.TRA I DUE RAMI DEL PARLAMENTO - Ieri, in tarda serata, il primo via libera della Camera alla riforma del Codice della Strada: l’ennesimo, che stavolta introduce (ovvia-mente, al lordo di emendamenti e possibili riscritture) la possibilità di un ritiro a vita del-la patente, e pone le basi per l’istituzione del reato di omicidio stradale. La parola passa quindi al Senato, che discuterà della legge-delega proveniente dalla Camera.ERGASTOLO - La patente viene revocata a vita a chi è accusato di omicidio colposo per una violazione del Codice, quando il conducente ha un tasso alcoolemico superiore a 1,5 g/l o è sotto l’effetto di stupefacenti, ovvero in caso di omicidio colposo con più vittime, o con morte di una persona e lesioni di una o più persone. Questo apre la porta alla possibilità di introdurre nel codice penale, la fattispecie dell’omicidio commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale come necessariamente doloso e non colposo: è il tanto dibattuto reato di omicidio stradale.PER I PIÙ DEBOLI - La delega prevede la possibilità di ridurre dei limiti di velocità nel-le aree urbane a 30 km/h nelle vicinanze di scuole e ospedali; in tema di categorie deboli, già viste ma riproposte le disposizioni per favorire l’accesso di biciclette, ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici.E LE MULTE? - Sul fronte multe, una quota non inferiore al 15 per cento dei proventi derivanti dalle contravvenzioni riscosse da organi dello Stato è destinata a un fondo per l’intensificazione dei controlli su strada e a un fondo per il finanziamento del piano na-zionale di sicurezza stradale; prevista poi una banca dati unica delle infrazioni stradali, con dati su veicoli e patenti liberamente fruibili (privacy permettendo, evidentemente). Da ultimo, le sanzioni per chi eccede il tempo sulle strisce blu devono essere proporzio-nali al tempo di permanenza, scorporando quello legittimo e quello illegittimo.PUNTI ANCHE AI MINORI - In previsione anche la possibilità di decurtare punti ai soggetti minorenni per le infrazioni a bordo dei ciclomotori, e non solo ai maggiorenni; questi ultimi possono accedere in autostrada con mezzi di cilindrata superiore a 120 cc, quindi, entreranno in autostrada anche gli scooter e le moto guidabili con patente A1 o B - Al Volante, 10 ottobre 2014

Guidate con prudenza!E’ meglio perdere un attimo di vita che la vita in un attimo.

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Alla scoperta dell’Italia Comune per ComuneCOREGLIA ANTELMINELLICoreglia Antelminelli è un comune di 5.225 abitanti della Media Valle del Ser-chio, in provincia di Lucca.

La storiaX sec, i primi documenti su Coreglia ap-partengono alla storia della Chiesa: il ve-scovo Gherardo cede in enfiteusi le terre di questa villa, appartenente alla Pieve di Loppia, alla famiglia dei Rolandinghi.XI-XIII sec, Coreglia lega le sue sorti a quelle di Lucca, da cui dipende economi-camente e spiritualmente (è sotto la Vicaria di S. Martino), rimanendo coinvolta nelle feroci lotte tra guelfi e ghibellini. Acquista importanza per la sua posizione strategica, divenendo Vicaria nel 1272. 1316, Coreglia è conquistata, dopo un as-sedio di 58 giorni, dal condottiero Castruc-cio Castracani, capo ghibellino divenuto in quello stesso anno signore di Lucca. No-minato duca e vicario imperiale nel 1327, fu il primo a tentare la creazione di una si-gnoria territoriale in Toscana.

Per questo suscitò l’interesse di Machia-velli che ne scrisse la biografia nel 1520.1341, Coreglia cade in mano ai Fiorenti-ni, ai quali la ritoglie Francesco Castracani degli Antelminelli nel 1352. L’Antelminel-li ottiene nel 1355 dall’imperatore Cario IV la trasformazione della Vicaria in Con-tea, ma l’anno seguente viene ucciso dai fi-gli di Castruccio Castracani. Gli succede il figlio Niccolao che tiene la Contea di Co-reglia fino ai 1369, quando Lucca decide di restaurare le antiche Vicarie, spostando la sede da Coreglia a Borgo a Mozzano. XV-XVI sec, salvo una breve parentesi sotto Firenze agli inizi del ‘400, il castello di Coreglia rimane nella disponibilità dei Lucchesi. Passa infatti sotto la Repubblica di Lucca nel 1438 ed ottiene nel 1562, per la sua fedeltà alla città, la costituzione del Comune, tuttora esistente.1862, Coreglia aggiunge al suo nome quel-lo degli Antelminelli, essendo stata a lungo residenza e sede di governo di questa im-portante famiglia.

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1883, è istituita da Carlo Vanni la Scuo-la di Disegno e Plastica, a coronamento dell’attività svolta da secoli nelle valli del Serchio e del Lima, quella di figurinaio, o lavoratore del gesso.

La visitaSiamo nella Media Valle del Serchio, la parte nord-orientale della provincia di Lucca, un angolo di Toscana stretto tra le Alpi Apuane e l’Appennino tosco-emiliano. È una zona di grande sugge-stione che unisce in perfetta simbiosi arte, storia e natura.

I terrazzamenti con i loro vigneti e campi colorati digradano verso la valle del fiu-me Serchio, puntellata di paesi avvolti da un’aria tersa e pulita. Le pievi, belle nella loro semplicità, i borghi e i ruderi dei ca-

L’emigrazione dei numerosi figurinai ha consentito di dif-fondere nel mondo quest’ar-te, legata in particolare alla produzione di statuine per il presepe.

stelli sono i vigili osservatori del passare del tempo.Tra questi paesi c’è Coreglia. Protetto dalle cime appenni-niche del Giovo e del Rondi-naio, si sporge verso la valle del Serchio da una rupe che, al tramonto, prende un colore ro-sato e sta lì da mille e più anni, all’ombra di una torre che fa da richiamo alle nuvole. La posizione tra boschi e vigneti, i resti romanici, le fortificazioni volute da Castruccio - il con-dottiero ghibellino - e ancora in parte visibili, lo sfondo po-

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tente delle Apuane, ne fanno una reliquia d’altri tempi: anche oggi che è diventata apprezzata località di villeggiatura estiva. Due chiese meritano il viaggio. Quella di S. Martino è preromanica, e tra le più anti-che della Lucchesia. Eretta nel IX secolo, è stata ampliata nel X con le attuali arcate interne, i sostegni, i capitelli e l’abside. Il secolo successivo ha subito altri rifaci-menti, mentre l’asimmetrica facciata è do-vuta a modifiche apportate nei secoli XVI e XVII, e il campanile è del 1854. Un vero scrigno d’arte è la chie-sa di S. Michele, costruita nel Mille a ridosso della fortezza e della torre, trasformata poi in campanile. All’interno, l’ambo-ne preromanico raffigurante una mucca è probabilmente il più an-tico sostegno di pulpito di tutte le chiese della Val di Serchio. Molto bello è anche il crocefis-so ligneo quattrocentesco dagli evidenti influssi germanici, ed eccezionale è la coppia di statue di marmo raffiguranti la Madon-na e l’Angelo Annunziante.Si tratta di un’opera del XIV secolo che nel panneggio della Madonna ricorda la danzatrice di Giovanni Pisano, e che po-trebbe appartenere alla maniera

di Giovanni di Balduccio. Per quanto ri-guarda l’edilizia civile, Coreglia vanta, in un tessuto urbano d’origine cinquecente-sca - anche se in buona parte modificato - diversi bei palazzi, come quello del Co-mune, realizzato nel 1572, e i palazzi An-tonimi e Vincenti. In quest’ultimo è nato Benedetto Pucci-nelli, uno dei maggiori botanici italiani del primo Ottocento.Domina infine la parte alta del borgo il Palazzo Vanni, che accoglie il museo del-

la figurina di gesso e dell’emigrazione.La visione delle Alpi Apuane che ad occi-dente si stagliano in faccia a Coreglia, rin-forzata da quella dei colli appenninici che calano verso il Serchio, è un balsamo che leni-sce i dolori del mondo.Poco lontano dal pae-se, il borgo fortificato di Chivizzano, nell’Al-to Medioevo compreso nelle terre di Coreglia, è ben mantenuto e con-serva l’atmosfera dei secoli passati.

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A tavolaDai boschi vengono le castagne, i funghi e i piccoli frutti come fragoline, more, lam-poni. Dai boschi di castagno e di acacia viene un ottimo miele, dai torrenti di mon-tagna la trota “fario”, e vi è anche un mar-chio collettivo che identifica la carne bo-vina della Garfagnana e Valle del Serchio.Tutti i piatti basati sulla lavorazione delle castagne, della farina dolce e dei funghi, tra cui le borghi (castagne secche bollite nel latte e servite calde con l’aggiunta di panna e zucchero) e la polenta di neccio cucinata con la farina di castagne.

Occasioni di visitaSecondo sabato di gennaio: Premio let-terario Manara Valgimigli per un racconto inedito e Premio Manarino per una fiaba inedita.7 maggio e 15 agosto: Corteo storico della

Compagnia degli Alabardieri. Rievocazione in costume d’epoca e sfilata per le vie del castello con omaggio dell’o-lio votivo all’antichissima chiesa di San Martino.Secondo sabato di giugno: Concorso na-zionale di scultura per un personaggio del presepe.Ultimo venerdì di luglio: Rassegna di fi-sarmoniche. Si esibiscono musicisti prove-nienti da tutta la Toscana. Nel mese di agosto: Concerto lirico “Il Serchio delle Muse”.Secondo sabato di agosto: Premio lettera-rio Augusto Mancini per una lirica inedita e Premio Gino Custer De Nobili per una lirica in dialetto toscano.Mese di dicembre: Coreglia terra di pre-sepi, esposizione di presepi lungo la via d’accesso al borgo e dentro il centro sto-rico.

CASTELSARDO

Castelsardo si affaccia al centro del Golfo dell’Asinara, nella regione storica dell’An-glona nel nord della Sardegna, in un sus-seguirsi di coste rocciose trachitiche con piccole insenature, con l’eccezione della spiaggia di Lu Bagnu. Grazie a questa po-sizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico spa-ziando su tutte le coste del golfo, comprese quelle della Corsica.

La storia1102, la fortezza è fondata con il nome di

Eleonora d’Arborea, che diventerà famo-sa per il codice delle leggi detto “Carta de Logu”. L’ultimo signore dei Doria è Nico-lò, figlio di Brancaleone, al quale si devo-no gli “Ordinamenti del porto”, di cui si trova traccia nelle tradizioni locali. 1448, la rocca cade nelle mani degli arago-nesi, dopo un assedio durato dieci anni. La fortezza cambia nome e diventa Castell’A-ragonese, in omaggio ai nuovi conquista-

Castel Genovese dal-la famiglia genovese dei Doria, al tempo della lunga contesa tra i genovesi e i pi-sani. 1357, Brancaleone Doria diviene signo-re della città e sposa

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tori, e ottiene, assieme ad altre sei città della Sardegna, il titolo di “città regia”.1527, il capitano di ventura Renzo Ursi-no di Ceri e l’ammiraglio Andrea Doria cercano di riconquistare la rocca, ma gli abitanti riescono a respingere gli attacchi, aiutati anche dalle fortissime e improvvise raffiche di maestrale che mettono fuori uso la flotta. Castell’Aragonese resiste e così gli assedianti ripiegano su Sassari, che vie-ne messa a ferro e fuoco. Di quell’epica battaglia si conserva ancora oggi una palla di cannone incastonata nelle alte mura che circondano la Chiesa di Santa Maria.1554, insieme alla peste si ripresentano gli assalitori: restaurata, la fortezza consente alla popolazione di respingere, nel 1561, gli attacchi delle navi ottomane. Gli assalti dei turchi si susseguono negli anni suc-cessivi e culminano nel feroce scontro del 1576. Con il restauro del 1625, le fortifi-cazioni assumono la struttura che si è con-

servata fino ai nostri giorni. 1708, al dominio aragonese subentra quel-lo austriaco.1717, i castellanesi si arrendono alle trup-pe del cardinale Alberini e cadono nuova-mente sotto la dominazione spagnola.1720, ha inizio il periodo sabaudo e la ripresa economica, con la costruzione di

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La visitaArroccato su un grande promontorio af-facciato sul mare, Castelsardo con il suo quartiere della Cittadella, o Casteddu - vale a dire il labirinto di stradine contorte dell’antico borgo - offre una visione di gran fascino. Infatti, da qualsiasi prospettiva lo si guardi - escludendo dalla visuale il quar-tiere moderno di Pianedda e l’insediamen-to sul litorale delle Marine - il promontorio di Castelsardo regala vedute da cartolina, in particolare dal Castello, che oggi ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo ed è sede di convegni e di eventi culturali. Con i suoi innumerevoli scalini e il dedalo di stradine su cui si affacciano le tipiche abi-tazioni sviluppate in verticale, gli slarghi in pietra e le piazzette, il centro storico conserva l’impianto risalente alla sua fon-dazione avvenuta nel 1102, oltre 900 anni fa. Tra i monumenti più importanti spicca la Cattedrale di S. Antonio Abate, patrono della città, visibile dal mare anche da diverse miglia, grazie al suo campanile in

maioliche colorate. La chiesa, sorta nel 1503, conserva uno dei più preziosi reta-bli della Sardegna, realizzato dal “Maestro di Castelsardo”. All’interno della chiesa si ammirano anche arredi di pregio, quali gli altari settecenteschi scolpiti nel legno di ginepro. Poco oltre, circondata da alte mura che fanno da quinta alla piazzetta an-tistante, si trova la Chiesa di S. Maria, sede della Confraternita di S. Croce, dalla quale prendono avvio le antichissime sacre rap-presentazioni della Settimana Santa.Gli insediamenti nel territorio di Castelsar-do risalgono a molto prima del medioevo, addirittura al neolitico, come testimoniano i numerosi nuraghi eretti nell’area circo-stante e le Domus de Janas. Una di queste, la “Roccia dell’Elefante”, cosi chiamata per il particolare aspetto che nel tempo le hanno dato gli agenti atmosferici, risale all’età del Rame.

scuole, di un ufficio postale e della strada che collega la città a Sassari, il capoluogo di provincia. 1769, Carlo Emanuele III, acconsentendo ad una proposta presentata dal consiglio comunale, ribattezza la città con il nome di Castelsardo.

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Altre cose da vedereSedute sulle scalette dei vicoli dell’antico borgo, è possibile vedere le donne intrec-ciare cestini in palma nana, seguendo una tradizione tramandata di madre in figlia che risale, pare, all’epoca dei benedettini, ovvero al XIV secolo. Il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, si trova all’interno del Castello dei Doria ed è dedicato a questa particolare attività ar-tigianale.I pescatori più anziani invece costruiscono con il giunco le nasse, una sorta di cestini conici utilizzati per la pesca dell’aragosta.Lo specchio di mare sul quale si affaccia Castelsardo è compreso nei parchi nazio-

A tavolaGli spaghetti con i ricci oppure con l’ara-gosta, e in generale tutti i piatti a base di pesce. Il periodo migliore per gustare i ric-ci è quello invernale, da gennaio a marzo, mentre per le aragoste è preferibile atten-dere l’estate, poiché nel periodo più freddo occorre rispettare il fermo biologico.

Occasioni di visitaIl lunedì precedente la Pasqua si svol-ge la manifestazione chiamata Lunissanti, una sacra rappresentazione della passione e morte di Cristo che si ripete identica da oltre mezzo millennio per le stradine del centro storico, portando in processione il prezioso crocefisso ligneo del “Cristo Nero”. L’atmosfera, pervasa dei suoni ar-caici di tre cori pre-gregoriani immersi nella luce tremolante delle fiaccole, ogni anno riporta il borgo al tempo del suo me-dioevo.Notte di Capodanno: fuochi d’artificio e concerto.

Si trova sulla strada per Sedini ed ha di fronte il nuraghe Paddaggiu, appartenente all’ultima fase dell’età nuragica e ancora ben conservato. Un’altra testimonianza di questo evo profondo è il nuraghe Ispìghia, situato nell’omonima località in posizione strategica sopra la vallata del fiume Frigia-nu. Dalla parte occidentale il promonto-rio di Castelsardo, allungandosi sul mare verso l’isola dell’Asinara, chiude l’im-boccatura del porto di Frigiano, offrendo ai naviganti un sicuro riparo, mentre nella parte opposta degrada sul mare. È qui che gli antichi romani hanno realizzato uno dei loro approdi, Cala Austina, ancora oggi una bellissima baia.

nali dell’Asinara e dell’Arcipelago della Maddalena. Il territorio interno, invece, vanta un vasto parco archeo-botanico, dove sono visitabili siti megalitici e nu-ragici, Domus de Janas e in particolare la “Roccia dell’Elefante”, uno dei monumen-ti della natura più conosciuti della Sarde-gna. Castelsardo si trova in ottima posizio-ne rispetto sia alla Costa Smeralda, sia ad Alghero e Bosa, anch’esse “città regie” di grande fascino. A pochi km da Castelsar-do, nel comune di Santa Maria Coghinas, vi sono le terme sulfuree di Casteldoria, particolarmente indicate per le patologie respiratorie ed articolari. A 10 km si trova-no i resti dell’Abbazia di Tergu, che è stata la Montecassino della Sardegna, il gioiello più prezioso del romanico-pisano fiorito nell’isola.

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il VinoGrande è la fortuna di colui che possiede una buona botti-glia, un buon libro, un buon amico. Molière

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In occasione degli ultimi raduni, svoltisi in Piemonte in zone famo-se per la produzione di ottimi vini, abbiamo avuto modo di rifornire le nostre cantine. Il Notiziario ha così iniziato a pubblicare una rubrica dedicata proprio al vino.

Abbiamo visto come leggere le etichette, come conservare le bottiglie, come servir-lo in tavola e degustarlo.Poi siamo andati a vedere come abbinarlo ai diversi piatti.In questo numero andiamo a vedere come vengono tappate le bottiglie.Che brutta esperienza portare in tavola una bottiglia che abbiamo scelto e conservato con cura e, dopo averla stappata, accorger-si che il vino sa di tappo.Per evitare questo inconveniente si vanno affermando i tappi sintetici anche se sono ancora molti a storcere il naso in quanto convinti che un buon vino deve essere tap-pato soltanto con un buon tappo di sughe-ro. Lasciamo agli esperti scelte e decisio-ni. Noi ci limitiamo a “parlare un po’ di tappi”.

I tappi di sugheroCe ne sono di tre tipi.Ci sono quelli “monopezzo” ovvero rica-vati da un unico pezzo di sughero naturale. Poi ci sono quelli “accoppiati” che sono

composti da due o più pez-zi di sughero incollati fra loro, preferi-bilmente uti-lizzati, grazie alla loro ele-

vata densità, per vini pregiati o destinati a lungo invecchiamento. Infine ci sono quel-li “tecnici” che sono composti di granuli di sughero amalgamati e trattenuti fra rondel-le di sughero.

A questo punto lasciamo perdere per un momento il vino e parliamo un po’ di su-ghero.E’ un materiale molto interessante che tro-va innumerevoli impieghi e ci piace par-larne in queste pagine.Il sughero è prodotto dalla “Quercia da sughero” (Quercus suber). Questa pianta è diffusa soprattutto nel Mediterraneo occi-dentale. Necessita di deboli precipitazioni ma chiede luminosità e umidità elevate. Cresce sia in pianura che in montagna fino ad una altitudine di 1200-1400 metri.Il maggior produttore è il Portogallo che, con 750.000 ettari di territorio dedicato,

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copre il 55% della produzione mondiale. La Spagna, con 480.000 ettari ne produce il 26%, L’Italia, con la produzione in Sar-degna, contribuisce per il 6%. Altri produt-tori sono l’Algeria, il Marocco e la Tunisia.La produzione mondiale di sughero è di 380.000 tonnellate all’anno.Vediamo adesso come fa una quercia, o meglio un pezzo di quercia, a diventare un tappo.

Il sughero cresce insieme alla pianta ma non ne fa parte in maniera attiva. Per questo motivo può essere staccato sen-za danneggiare l’albero. Però ci vuole un po’ di pazienza. La quercia deve crescere per almeno 25-30 anni. A questo punto si asporta il primo sughero che è il “sughero maschio” che non è, però, adatto alla pro-duzione di tappi. Successivamente si for-ma il “sughero femmina”, quello buono, che viene raccolto ogni 10 anni circa. Poi la quercia rimane produttiva ed è molto longeva. Una quercia da sughero vive un paio di secoli.Il sughero raccolto viene lasciato stagiona-re all’aperto per quasi un anno. In questo periodo diventa più morbido ed elastico. Poi subisce la prima bollitura e, successi-vamente, il materiale viene diviso in base alle caratteristiche. Naturalmente quello più denso e liscio, privo di difetti, è ritenu-to di qualità migliore.

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Opportunamente imballato viene spedito alle aziende di trasformazione.Qui viene ulteriormente trattato e taglia-to in strisce larghe come la lunghezza del tappo. In questo modo le fustelle ricavano dei tappi la cui porosità si trova perpendi-colare al vetro della bottiglia. Se invece si vogliono ottenere delle rondelle le strisce saranno spesse 6-8 mm.I tappi vengono poi lavati e disinfettati con prodotti in grado di eliminare i microrga-nismi e migliorarne l’aspetto, naturalmen-te senza provocare odori e sapori che po-trebbero danneggiare il vino.Durante la lavorazione si producono resi-dui che vengono utilizzati per la produzio-ne dei tappi tecnici.

I tappi sintetici

Verso la fine degli anni ‘70 sono comparsi, in Francia, i primi tappi sintetici. La loro diffusione è avvenuta solo negli anni ‘90 quando sono stati superati alcuni incon-venienti come la rigidità e la cessione di sapori. Ormai si producono, annualmente, un paio di miliardi di tappi sintetici.La tecnologia si è molto sviluppata e i tap-pi sintetici riescono a riprodurre le caratte-ristiche tipiche dei tappi di sughero come la porosità e la struttura.La loro affermazione è dovuta al fatto che non si rompono quando vengono estratti dalla bottiglia. Non creano polveri e sono inattaccabili da muffe e batteri. Preservano il vino dal contatto con l’ossi-geno garantendone la conservazione delle caratteristiche organolettiche. I tappi sintetici, dopo essere stati estratti, possono essere facilmente reintrodotti nel-la bottiglia.

A questo punto, se avete avuto la pazienza di leggere tutto, andate in cantina a prende-re una delle famose bottiglie comprate in occasione di qualche raduno e, qualunque sia il tappo da togliere, brindate in allegria.

Affrettatevi e impegnatevi a procurare che altri turisti itineranti si uni-scano a noi. La forza della nostra Associazione sta nel numero dei Soci che la compongono. Chi ne fa già parte è il migliore testimone di quanto convenga essere Soci del Campeggio Club Varese.

Rinnovate l’iscrizione al Campeggio Club VareseI nuovi Soci che si iscrivono entro quest’anno sono iscritti per il 2015 ma partecipano da subito alle attività del CCV

La Confedercampeggiatori ci informa che non potrà spedire le pub-blicazioni ai Soci che non risultato iscritti alla data del 10 aprile 2015 AFFRETTATEVI !

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Cercasi disperatamente minerali “extrater-restri”: questo potrebbe essere lo slogan di chi effettua la ricerca di meteoriti (oggetti di provenienza celeste che raggiungono il nostro pianeta dopo averne attraversato l’atmosfera), un’attività che viene svolta da molto tempo da “cacciatori” professio-nisti e dilettanti. Questi appassionati hanno recentemente trovato un nuovo e valido strumento per compiere queste loro ricerche nel metal detector, in particolare nei modelli usa-ti per la ricerca di oggetti preziosi, per il controllo di tubature o per scopi militari.Il metal detector, con l’oscillazione della bobina a frequenza variabile tenuta paral-lela al suolo a una distanza di una decina di centimetri, permette infatti, tramite l’a-scolto di emissioni sonore di differente in-tensità, il riconoscimento di oggetti metal-lici interrati.Gli esperti di questo nuovo settore di ri-cerca, in costante espansione, sconsigliano comunque di munirsi di congegni in grado di segnalare oggetti a più di mezzo metro, vista la difficoltà di raggiungere oggetti così profondi.

Meteoriti e metal detectorAlla ricerca dei minerali extraterrestriUn articolo di Luigi ViazzoPer concessione della rivista l’HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA

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Ciò che permette il riconoscimento del meteorite, attraverso il metal detector, è la presenza di metalli magnetici al suo inter-no.Le meteoriti possono essere di origine cometaria, asteroidale o planetaria. Nel primo caso devono la loro origine alle me-teore, che si “bruciano” nell’atmosfera e quindi non raggiungono il suolo, o stelle cadenti. Si tratta di residui di comete che si raggruppano in sciami che fanno la loro comparsa in periodi preordinati. Quando la Terra, nel suo moto di rivolu-zione attorno al Sole, attraversa tali sciami di particelle, queste entrano in contatto con l’atmosfera del nostro pianeta incendian-dosi a causa dell’attrito. Si formano così queste spettacolari strisce di luce che illu-minano il cielo notturno. La zona di cielo dalla quale tali oggetti sembrano provenire è detta radiante e, a seconda della costellazione al cui interno si trova, dà il nome allo sciame: per esem-pio le Perseidi (conosciute anche come “Lacrime di San Lorenzo” e visibili a metà agosto) sembrano provenire dalla costella-zione di Perseo, le Geminidi dai Gemelli,

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le Leonidi dal Leone e così via. Il periodo in cui tale attività è maggiore è invece conosciuto come massimo. Le comete sono oggetti siderali definite dagli astronomi “palle di neve sporca”, in quanto composte da materiali rocciosi le-gati insieme da sostanze ghiacciate le qua-li, con l’avvicinarsi della cometa al Sole, iniziano a sublimare e a liberarsi, dan-do così vita alle code di polveri e di gas. Quest’ultima viene “attivata”, ossia ioniz-

zata, dalla radiazione ultravioletta solare e “soffiata” via dal nucleo a opera del vento solare. Questi oggetti provengono da due grandi “serbatoi” posti all’esterno del nostro si-stema planetario: la Nube di Oort, a metà strada fra il Sole e la stella a noi più vicina (Proxima del Centauro) e la Fascia di Kui-per sita oltre l’orbita del pianeta Plutone. Questi due “nidi” cometari prendono il nome dagli astronomi che ne ipotizzarono l’esistenza.Le meteoriti possono avere anche origine asteroidale. Gli asteroidi (detti anche “pia-netini”) sono corpi dalla forma irregolare, la maggior parte dei quali ha orbita com-presa fra quelle di Marte e Giove, nella co-siddetta Fascia degli Asteroidi. Alcuni di essi hanno però un orbita diversa e possono spingersi in altre zone del Siste-ma Solare e giungere a intersecare l’orbita terrestre.

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Alcuni di essi, con tutta probabilità, sono stati “catturati” in passato dai pianeti gi-ganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno, ma anche da parte di Marte) del nostro Sistema Solare, e sono diventati loro sa-telliti. Da citare, per quanto riguarda i pia-netini che si allontanano nel loro “incedere celeste” dalla Fascia, Icaro, che ha il suo perielio, ovvero il punto in cui si avvicina maggiormente al Sole, interno all’orbita del pianeta Mercurio. L’origine degli asteroidi risale al primo pe-riodo in cui si formò, da una grande nube di gas e polveri, il nostro Sistema Solare. La presenza di una grande massa, rappre-sentata dal pianeta Giove, impedì alla ma-teria che si trovava in quella zona di aggre-garsi a sua volta in un pianeta. Il materiale venne invece disperso nello spazio e diede vita a corpi più piccoli e dalle forme irregolari. Il primo di questi corpi a essere scoperto,

nel 1801 dall’astronomo italiano Giuseppe Piazzi, fu Cerere, che è anche l’asteroide più grande (ha infatti un diametro di ben 940 km). Vesta è il più luminoso fra questi oggetti il cui numero è stato stimato in circa un milione, considerando i corpi con un dia-

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metro maggiore di 1 km. Tale stima è comunque problematica, vi-sto che si passa da corpi aventi dimensioni di diverse centinaia di chilometri fino alla polvere cosmica.Sino ad oggi sono stati scoperti circa 3.000 asteroidi. Le meteoriti di origine asteroi-dale sono piccoli frammenti, residuo della formazione di questi oggetti, o ancora ciò che rimane dopo lo scontro fra corpi diver-si presenti nella fascia.Un’ultima categoria di meteoriti hanno origine planetaria o satellitare. Si tratta di rocce eiettate nello spazio in seguito all’impatto di altre meteoriti sul suolo di un satellite (per esempio la Luna) o di un pianeta del Sistema Solare. Una di queste meteoriti, di origine marziana, è balzata agli onori della cronaca negli anni scorsi, per la supposta presenza di batteri fossiliz-zati provenienti dal “Pianeta Rosso”.

La ricerca di questi “messaggeri celesti”, affascinanti e ricchi di storia, non c’è dub-bio può riservare grandi sorprese, oltre alla soddisfazione di poter dare il proprio nome all’oggetto scoperto.Luigi Viazzo

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I perché di Volpino

LA SCIA DEL JETVi ricordate il bel cielo azzurro che si vedeva una volta? Qualcuno troverà subito da obiettare che il cielo di colore azzurro, in una bella giornata, si vede ancora oggi.

Ma guardate bene - rispondo io - è possi-bile che esista un solo momento, nell’arco della giornata, che qualche aereo a reazio-ne, grazie anche alla presenza del vicino aereoporto di Malpensa, non passi sopra le nostre teste? Tutte le volte che guardo in alto vedo un intreccio di scie bianche nelle quali, qualcuno, cerca addirittura di legge-re strani messaggi. La spiegazione è invece molto semplice.

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I motori dei jet espellono una miscela di aria e di gas combusti che si espandono e, di conseguenza, si raffreddano. A meno che l’atmosfera, in quota, sia particolarmente sec-ca - cosa piuttosto rara - il vapor d’acqua si condensa lungo la scia e la formazione delle goccioline è favorita anche dalla presenza delle particelle carboniose che, espulse dai motori, agiscono da nuclei di condensazione.A volte queste scie rimangono nitide e dritte per diverso tempo, altre volte, soprattutto a causa di venti in quota, si deformano e si disperdono.

LA TEMPERATURA DEL COLORESemplificando molto la teoria possiamo dire che un corpo nero, quando viene riscaldato, emette una radiazione luminosa funzione della temperatura raggiunta da quel corpo.Ad esempio il filamento di una lampadina si presenta rosso intorno ai 700 °C, poi aran-cione a temperatura superiore e infine giallastro alla temperaura di funzionamento di 2200 °C.

In pratica c’è una precisa relazione fra la temperatura di un corpo ed il suo colore, ovvero fra la temperatu-ra e la lunghezza d’onda dominante di tale colore. La temperatura del colore si misura in Kelvin. Intorno a 2000 K trovia-mo il colore arancione, a valori di temperatura più bassi troviamo il rosso e poi l’infrarosso. Se invece andiamo verso valori più alti trovia-mo prima la luce bianca, poi quella azzurra, quella violetta e l’ultravio-letta. Su questi elementi si basano i ter-mometri ottici che permettono di stabilire anche la temperatura di corpi inaccessibili. Ad esempio il sole ha una temperatura superficiale di 6000 °C mentre la stella Sirio in-torno ai 10.000 °C.VERSO L’INFRAROSSO

VERSO L’ULTRAVIOLETTO

Ricordatevi di comunicare il vostro indirizzo e-mail a:[email protected] il notiziario digitale e le newsletter con le informazioni aggiornate.

Anno XXXIX - n.4 58


Trovate da RodolfoCi sono tre tipi di bugie:Le bugie, le dannate bugie e le statistiche

Benjamin Disraeli

Io non sono calvo. Sono diversamente pettinabile!

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Anno XXXIX - n.4 59


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Riccione

Anno XXXIX - n.4 60


I suggerimentidi Anna

Tagliare le patate in piccoli pezzi e cuocere con la pasta. Rosolare nell’olio lo spicchio d’aglio da versare poi sulla pasta cotta unendo le foglie di basilico, i gherigli di noce e il pecorino (o il parmigiano se preferito).Mescolare con cura.

Pasta con patate e noci

Kg. 1 patate - gr. 400 pasta di formato piccolo -1 spicchio aglio - basilico - 6-7 filetti di alici -5-6 noci - olio - pecorino grattugiato

Ammollare la mollica di pane in acqua fredda. Tritare il prezzemolo, l’aglio e la mortadella, impastare con la mollica ben strizzata, la carne, il parmigiano, le uova, sale, pepe. Fare delle polpettine da avvolgere in una fetta di pancetta. Cuocere in abbondante olio caldo con qualche foglia di salvia.Ottimo contorno dei fagiolini passati nel burro e cosparsi di parmigiano grattugiato.

Polpette saporite

Gr 350 manzo tritato - gr 150 pancetta a fette - gr 100 mortadella di Bologna - prez-zemolo - 1 spicchio aglio - parmigiano grat-tugiato - mollica di pane - 2 uova - salvia - sale - pepe - olio

Visitate il sito www.campeggioclubvarese.itci trovate programmi, notizie, proposte, rivi-ste, notiziari di altri club e un mucchio di cose utili al turista itinerante.

Anno XXXIX - n.4 61


Stendere la pasta in uno stampo oliato di cm 24, spolverizzare con zucchero a velo e disporvi sopra i chicchi d’uva alternandoli. Passare in forno caldo 200° per 15 minuti, togliere dal forno e cospargere la superfi-cie con abbondante zucchero semolato poi infornare ancora per 5 minuti.Si sarà formata una bella crosta caramellata.

Pizza dolce di pane e uva

Pasta per pane gr 300 - circa 12 chicchi di uva bianca e 12 di uva nera - zucchero semolato - zucchero a velo - olio di oliva

...e tantigustosi

Il Campeggio “Sole e Mare” lo trovate in località Nisporto all’Isola d’Elba. La modernità delle strutture e dei servizi offerti ne fa il nu-mero UNO tra i campeggi all’Isola d’Elba. Con l’evoluzione dei tempi, adattandosi alle esigenze dei campeg-giatori evoluti, il “Camping Sole e Mare” da campeggio si è trasfor-mato sempre più in Villaggio Vacanze, adeguando la propria offerta con Bungalows e Villini, naturalmente tenendo sempre in conside-razione il camping tradizionale con piazzole per tende e camper.

Camping Villaggio Sole e Mare - Isola d’Elba - Loc. NisportoTel. +39.0565.934907 - Fax +39.0565.961180 - Cell. +39.347.4185290

www.soleemare.it Email: [email protected]

Anno XXXIX - n.4 62


L’angolo delle erbedi Giusy

Il cavolo? pensereste mai che e’ una pianta medicinale di prim’ordine? La varietà selvatica si trova sugli strapiombi battuti dal mare. E’ una pianta impo-nente di colore verde-azzurro dalle larghe foglie ricurve ed un grande lobo terminale.

Il cavolo

Il medico greco Crisippo gli dedicò un trattato, il filosofo Pi-tagora ne lodò le virtù ed il grande Ippocrate lo prescriveva per curare coliche e dissenteria. A Roma Catone il Vecchio ripeteva che i Latini avevano potuto fare a meno di medici, per secoli, grazie al cavolo.

Il gambo, forte e coriaceo, porta nella parte terminale i fiori gialli a quattro petali. Gli incroci e le selezioni ci hanno dato innumerevoli varietà: cavolo bianco, rosso, nero, cavolo verza, cavolfiore, cavolino di bruxelles, cavolo rapa. E’ consigliabile mangiarne a sazietà in tutte le sue varianti, se ne trarranno sicuramente grandi benefici. Gli antichi lo adoperavano solamente come pianta medicinale.

Il cavolo è vermifugo, per uso esterno disinfettante e cicatrizzante contro scottature e piaghe, un ottimo rimedio contro punture di insetti, un buon lenitivo per reumati-smi, gotta, dolori intercostali e sciatica (applicare la foglia sulla parte dolorante dopo averla ammorbidita con una passata di ferro da stiro. Libera le vie respiratorie sia sotto forma di gargarismi (angine ed abbassamenti di voce) che per via interna (bronchiti, pleuriti). Il decotto, sopratutto, è considerato il migliore dei depurativi per cure disintossicanti primaverili. Infine è un potente calmante contro il nervosismo, l’ansia, la depressione e l’inson-nia.

Anno XXXIX - n.4 63


ConsigliSUCCO (vermifugo): spremere il succo attraverso una tela fine. Bambini: 3 cucchiai da minestra al giorno, adulti: doppia dose. SCIROPPO: contro le angine (in gargarismi), l’abbassamento di voce (bere caldo con del miele) ed i disturbi delle vie respiratorie: spremere il succo come sopra, farlo cuocere con ugual peso di miele e lasciar raffreddare (da 6 a 8 cucchiai al giorno). DECOTTO di cavolo verde (cirrosi epatica, dissenteria, malattie intestinali): mette-re 2 foglie in un litro d’acqua (da 2 a 3 tazze al giorno come depurativo. Per una cura primaverile aumentare la dose fino a 5 tazze al giorno per una settimana. Prenderne una tazza alla sera, come tisana, se soggetti ad insonnia.DECOTTO per uso esterno (applicazioni al ventre contro i mali di fegato ed intesti-no, sul petto contro la tosse e la bronchite, sulle tempie contro l’emicrania): 4 foglie fresche per un litro d’acqua.IMPIASTRI (contro la gotta, i reumatismi, la sciatica, i dolori muscolari, le varici, le ulcere, le emorroidi): scaldare leggermente le foglie di cavolo (col ferro da stiro) prima di applicarne diversi strati sulla parte dolente; ripetere 2 volte al giorno. Sono consigliabili anche le foglie calde sul fegato in caso di dolori, sul ventre (dolori inte-stinali, diarree, dissenteria), sulla fronte (emicranie), sul petto e la gola (raffreddore, asma).

Campeggio - Villaggio

TENUTA PRIMEROHoliday and sport club

I Bungalow, di varie tipologie e dimensioni, dispongono di più locali e di servizi eccellenti. Per i più esigenti ci sono le suite e gli chalet. Ristoranti, bar, piscina e numerosi altri servizi vi faranno trascorrere una vacanza veramente rilassante.

Il Campeggio, direttamente sul mare, offre piazzole adatte ad ogni esigenza: da quelle ideali per le tende a quelle, molto spaziose, direttamente sulla spiaggia.

Materiale informativo della Tenuta Primeroè disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese

www.tenuta-primero.com [email protected]

Tenuta Primero - Via Monfalcone, 14 - 34073 Grado (GO)Tel. +39 0431 896900 - Fax +39 0431 896901

Anno XXXIX - n.4 64


by Paolala pagina del sorriso

Eccesso di velocità? Un carabiniere ferma un’auto che viaggia a 150 km orari su una strada dove vige il limite di 70!Si avvicina alla macchina e dice:- Patente e libretto, prego.La bella donna al volante risponde:- La patente me l’hanno ritirata una settimana fa, quando mi hanno fermata per guida in stato di ebbrezza.- Ah! Posso vedere almeno il libretto di circolazione?- La macchina non è mia, l’ho rubata.- Rubata? - domanda stupefatto il carabiniere.Sì, però penso che i documenti siano nel cassetto del cruscotto. Mi sembra di averli visti quando ci ho infilato la pistola?- Lei ha una pistola? - Certo! Ce l’ho messa dopo aver fatto secco il proprietario dell’auto e aver nascosto il suo cadavere nel bagagliaio.

Materiale informativo è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese

Camping VillageHERMITAGE

Camping Village HermitageVia Melezzo-Siberia, 43 28852 Craveggia (VB) tel/fax. +39.0324.98073

www.campinghermitage.it [email protected]

Il campeggio è aperto tutto l’anno ed offre uno splendido ambiente naturale, impianti sciistici a 100mt, tanti sport per ogni esigenza, una comoda facilità di accesso. La struttura è dotata di ampie piazzole, tutte dotate di colonnine elettriche e vicine ai servizi igienici, dal momento che il campeggio è dotato di tre unità fondamentali di servizi. Nella palazzina centrale si trovano anche il bar ed il ristorante, anche da asporto, dove si possono apprezzare invitanti specialità della Valle Vigezzo. Vi sono inoltre sala ritrovo per adulti e per ra-gazzi con tv, saletta giochi per bambini, ping pong, calcetto, zona wifi, area sportiva con spiaggia, laghetto e campo di calcetto. Accanto alle piazzole per il soggiorno con il proprio mezzo ci sono poi piazzole occupate da casemobili e caravan disponibili sia per affitti brevi che per lunghi periodi.

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- Cosa? Lei ha un cadavere nel bagagliaio? - domanda sempre più sbalordito il cara-biniere.- Embè? Che ci trova di strano? - fa la donna.A questo punto il carabiniere estrae la propria pistola d’ordinanza e chiama i rinforzi. Poco dopo arrivano due pattuglie. Da una scende un ufficiale, che domanda alla donna:- Posso vedere la sua patente?- Certo, eccola!E gliela porge: è perfettamente in regola.- Di chi è quest’auto? - domanda l’ufficiale.- Mia... e di chi dovrebbe essere? Ecco il libretto.Anche questo è perfettamente in regola.- Potrebbe aprire il cassetto del cruscotto? Voglio controllare se vi è nascosta una pistola.- Nessun problema!La donna apre il cassetto, che risulta completamente vuoto.- Le dispiace se perquisiamo il bagagliaio?- Non ho nulla in contrario.La donna apre il cofano: tutto a posto anche qui.Al che l’ufficiale:- Veramente non capisco... il carabiniere che l’ha fermata ci ha riferito che lei era sprovvista di patente, che la macchina era stata rubata a un uomo che lei aveva ucci-so e di cui aveva occultato il cadavere nel bagagliaio e che la pistola era nel cassetto portaoggetti...La donna lo guarda e dice:- Come no! E scommetto che le ha pure detto che andavo troppo forte!

La professoressa agli alunni: Svolgete un tema con il se-guente titolo: “Se fossi milionario...”Tutti si mettono al lavoro, tranne Pierino, che comincia a guardare fuori dalla finestra.Dopo un’ora tutti consegnano il loro tema eccetto Pierino.Allora la maestra gli domanda: - Pierino, perché non hai fatto niente?E lui: - Perché è proprio quello che farei se fossi milio-nario!

Pierino ...milionario

Vàr mìa cur, basta rivà in tèmpNon serve correre, basta arrivare per tempo

un proverbio di Varese

Anno XXXIX - n.4 66


la paginadel rompicapo

by Archimede

Luigi è innamorato di Anna e si decide ad andare dal padre di lei a chiederne la mano. Il padre, personaggio piuttosto particolare, dice che acconsentirà alle nozze solo dopo l’e-sito di una strana operazione. Il padre di Anna consegna a Luigi due ciotole, cinque sassolini bianchi e cinque sas-solini neri. Il pretendente dovrà suddividere i sassolini fra le due ciotole e se Anna, bendata, pescherà un sassolino bianco, il padre acconsentirà alle nozze.Come farà Luigi ad aumentare le possibilità che Anna pe-schi un sassolino bianco?

L’innamorato e le palline

Provate a fare questo calcolo a mente, è un ottimo eserci-zio. Non usate la calcolatrice perché diventa troppo facile.Voi avete un milione (1.000.000).Dividetelo per 4. Dividete il risultato per 5. Dividete il ri-sultato per 2. Dividete il risultato per 20. Sottraete 50. Divi-dete il risultato per 3. Dividete il risultato per 8. Sottraete 1. Dividete il risultato per 7. Aggiungete 2. Dividete il risulta-to per 3. Aggiungete 2. Dividete il risultato per 5.Quale cifra ottenete?

Esercizio mentale

Le soluzioni, da guardare solo dopo averci almeno provato

L’innamorato e le palline - Luigi mette un sassolino bianco in una ciotola e tutti gli altri nella seconda ciotola.In questo modo ha il 50% delle probabilità che Anna scelga la prima ciotola e la sicurezza che prenda il sassolino bianco.Se invece Anna scegliesse la seconda ciotola, dove ci sono 4 sassolini bianchi su un totale di 9, rimar-rebbero ancora 4/9 di possibilità che prenda un sassolino bianco. Dalla relazione: 0,5x1 + 0,5x4/9 = 0,72 circa risulta che esiste, nel complesso, il 72% di possibilità che Anna peschi il sassolino bianco e venga quindi coronato il sogno d’amore.

Esercizio mentale - Il risultato è 1

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