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BRISIGHELLA “Il Tuono” - dir. resp. Giulio Donati - Sped. in a. p. - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Ravenna - Autorizzazione del Tribunale di Ravenna del 03/05/1995 Realizzazione grafica e pubblicità: Even Group Birilli, Faenza - Tel. 0546 623710 - Fax 0546 625035 - [email protected] - Stampa: MDM - Forlì il nostro Comune 2/2012 L’evento di presentazione collegato alla consegna dell'olio toscano alla tomba del Poeta è stato un grande successo (in basso a destra). C’erano le due prin- cipali città, Ravenna e Firenze (capitali della cultura internazionale tra le più importanti del mondo) collegate dal treno (e da un'altra capitale della cultura come Faenza) con il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e Rosa Maria Di Giorgi, assessore all'Educazione del Comune di Firenze (in basso a sinistra). Oltre Brisighella erano presenti anche tutti gli altri Comuni della tratta (Russi, Faenza, Marradi, Borgo S.Lorenzo, Vaglia e San Piero a Sieve): tutti a sostenere una linea, la Faentina, tratta di una bellezza monu- mentale e paesaggistica straordinaria. L’auspicio è che a tale alleanza siner- gica tra Comuni romagnoli e toscani si aggreghino altre realtà affinché il per- corso ferroviario Ravenna – Firenze sia adeguatamente attrezzato e promosso sotto il profilo turistico. Ma la nostra Faentina non è tutta ‘rose e fiori’. Sono consapevole dei disagi dei pendolari, siano essi studenti o lavorato- ri, come ritardi, non coincidenze, guasti, carrozze affollate, mancanza d’informa- zioni. Alcuni cittadini lamentano poi altri tipi di disagi come tempi di attesa ai passaggi a livello anche di decine di minuti. Dobbiamo migliorare. Tuttavia dobbiamo dar atto che tanti sforzi sono comunque stati fatti, come il “Memorario” e i “Minuetto”; lo dimostra anche la linea sul lato Emilia-Romagna, utilizzata da circa 1.000 passeggeri al giorno (nel 2007 erano circa la metà) e molto frequentata per motivi turistici anche nei giorni festivi, soprattutto nei mesi estivi; ma ultimamente parecchi viaggiatori utilizzano la Faentina anche in alternativa all’Alta Velocità per raggiungere la stazione centrale di Firenze, per proseguire sui treni FrecciaRossa, in direzione del sud Italia. Il comitato “Gli amici della Faentina - il treno di Dante” non risolverà tutti i nostri problemi, ma è solo un inizio per focalizzare l’attenzione su questo pro- getto strategico tosco-romagnolo su cui sto lavorando perché sono convinto possa essere cornice ideale per lo svi- luppo eco-sostenibile del Comune di Brisighella. È necessario riflettere e lavorare sul rapporto con il territorio, portando il treno, non come fine ma come mezzo, al centro rispetto agli uti- lizzatori attuali e potenziali. Il treno è un fattore di benessere fonda- mentale per i residenti e per il turismo “lento”, leva fondamentale per la realizza- zione del progetto strategico “Brisighella Comunità Ospitale”. Valorizzare sotto il profilo culturale e Carissimi concittadini, se la crisi economica continua a mor- dere sono l’ingegno e l’intuizione di tutta la comunità a mettersi in gioco per studiare alternative valide al con- trasto. Per questo vorrei coinvolgere voi tutti in un ambizioso progetto per rivitalizzare “Brisighella in Comunità Ospitale” attraverso un modello di svi- luppo sostenibile integrato con il suo territorio attraversato dall’idea del treno di Dante. In settembre, alla cerimonia commemo- rativa del 691° annuale della morte di Dante, si è costituito il comitato “Gli amici della Faentina - il treno di Dante” per rilanciare i territori attraver- sati dalla linea ferroviaria che collega Firenze e Ravenna, luoghi di nascita e morte del Sommo Poeta. L'idea è molto semplice: il comitato, che coordino, è aperto a tutte le persone, amministratori pubblici, ingegneri, ex fer- rovieri, pendolari, docenti universitari, giornalisti, esperti di turismo per rilancia- re il collegamento ferroviario, da Firenze a Ravenna, sviluppando le potenzialità delle strette relazioni tra la Toscana e la Romagna. Mi piace pensarlo come un ritorno al futuro del viaggio fatto da Dante Alighieri, in ‘fuga’, allo scopo di valorizzare i luoghi dell’ Appennino Tosco- Romagnolo. Sommario Brisighella Comunità Ospitale .....2 Solidarietà popolazioni terremotate ..............................................3 Partecipazione 2.0: www.brisighellaospitale.it ........................................................................4 Brisighella nel cuore Lega Nord Romagna ..........................5 CAB - Terra di Brisighella: 50 anni di storia ....................................6 Progetti europei per il Parco della Vena .....................7 La Festa degli Alpini ........................................................................8 Il monumento alle Penne Nere di Marino Montevecchi ........................................................................9 Natale sotto i tre colli: il Presepe Vivente ............................10 Natale sotto i tre colli: 190° all’Istituto Emiliani ..............11 Cultura e Territorio: Domenico Dalmonte a Faenza .................................................12 Scuola e Territorio: open day nuova Biblioteca ..........13 Sport: nozze d’oro per la pesca sportiva Val d’Amone ......................14 Ricamo e Solidarietà: un saluto a Tomaso Morini ..........15 TRENO DI DANTE E COMUNITÀ OSPITALE turistico i luoghi dell’Appennino Tosco- Romagnolo con i suoi borghi e le sue comunità, accomunati da interessanti attrattive storiche, gastronomiche e ambientali, è appunto l’obiettivo di tutti. Se le potenzialità sono a portata di mano occorre tuttavia un cambio di mentalità, e voglio dare merito a tutto il Consiglio Comunale (maggioranza e opposizione) che, agli interessi di parte, ha preferito quelli di una visione di bene comune unendosi in un patto territoriale condi- viso di strategia di partecipazione. L’aggregazione e il coinvolgimento allar- gato anche a famiglie e cittadini saranno la base fondante e imprescindibile per la realizzazione del progetto “Brisighella Comunità Ospitale”. Con questo spirito, ritorna anche il Presepe Vivente - dome- nica 23 dicembre - manifestazione abbandonata dodici anni fa. Comune, Proloco, le Parrocchie, il Coro Cittadino e i tanti volontari scendono in campo per riorganizzare l’evento, facendo leva sulla forza della partecipazione. Con l’auspicio che condividiate e aderia- te attivamente alla realizzazione di questi progetti, colgo l’occasione per augurare a tutti Voi e alle Vostre Famiglie Buon Natale e Buon Anno Nuovo. Davide Missiroli Sindaco

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BRISIGHELLA“Il Tuono” - dir. resp. Giulio Donati - Sped. in a. p. - 45% art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Ravenna - Autorizzazione del Tribunale di Ravenna del 03/05/1995

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il nostro Comune

2/2012

L’evento di presentazione collegato allaconsegna dell'olio toscano alla tombadel Poeta è stato un grande successo(in basso a destra). C’erano le due prin-cipali città, Ravenna e Firenze (capitalidella cultura internazionale tra le piùimportanti del mondo) collegate daltreno (e da un'altra capitale della culturacome Faenza) con il sindaco di RavennaFabrizio Matteucci e Rosa Maria DiGiorgi, assessore all'Educazione delComune di Firenze (in basso a sinistra). Oltre Brisighella erano presenti anche tuttigli altri Comuni della tratta (Russi, Faenza,Marradi, Borgo S.Lorenzo, Vaglia e SanPiero a Sieve): tutti a sostenere una linea,la Faentina, tratta di una bellezza monu-mentale e paesaggistica straordinaria.L’auspicio è che a tale alleanza siner-gica tra Comuni romagnoli e toscani siaggreghino altre realtà affinché il per-corso ferroviario Ravenna – Firenze siaadeguatamente attrezzato e promossosotto il profilo turistico.Ma la nostra Faentina non è tutta ‘rose efiori’. Sono consapevole dei disagi deipendolari, siano essi studenti o lavorato-ri, come ritardi, non coincidenze, guasti,carrozze affollate, mancanza d’informa-zioni. Alcuni cittadini lamentano poi altritipi di disagi come tempi di attesa aipassaggi a livello anche di decine diminuti. Dobbiamo migliorare.

Tuttavia dobbiamo dar atto che tantisforzi sono comunque stati fatti, come il“Memorario” e i “Minuetto”; lo dimostraanche la linea sul lato Emilia-Romagna,utilizzata da circa 1.000 passeggeri algiorno (nel 2007 erano circa la metà) emolto frequentata per motivi turisticianche nei giorni festivi, soprattutto neimesi estivi; ma ultimamente parecchiviaggiatori utilizzano la Faentinaanche in alternativa all’Alta Velocitàper raggiungere la stazione centrale diFirenze, per proseguire sui treniFrecciaRossa, in direzione del sud Italia.Il comitato “Gli amici della Faentina -il treno di Dante” non risolverà tutti inostri problemi, ma è solo un inizio perfocalizzare l’attenzione su questo pro-getto strategico tosco-romagnolo su cuisto lavorando perché sono convintopossa essere cornice ideale per lo svi-luppo eco-sostenibile del Comune diBrisighella. È necessario riflettere elavorare sul rapporto con il territorio,portando il treno, non come fine macome mezzo, al centro rispetto agli uti-lizzatori attuali e potenziali. Il treno è un fattore di benessere fonda-mentale per i residenti e per il turismo“lento”, leva fondamentale per la realizza-zione del progetto strategico “BrisighellaComunità Ospitale”.Valorizzare sotto il profilo culturale e

Carissimi concittadini, se la crisi economica continua a mor-dere sono l’ingegno e l’intuizione ditutta la comunità a mettersi in giocoper studiare alternative valide al con-trasto. Per questo vorrei coinvolgerevoi tutti in un ambizioso progetto perrivitalizzare “Brisighella in ComunitàOspitale” attraverso un modello di svi-luppo sostenibile integrato con il suoterritorio attraversato dall’idea deltreno di Dante.In settembre, alla cerimonia commemo-rativa del 691° annuale della morte diDante, si è costituito il comitato “Gliamici della Faentina - il treno diDante” per rilanciare i territori attraver-sati dalla linea ferroviaria che collegaFirenze e Ravenna, luoghi di nascita emorte del Sommo Poeta. L'idea è molto semplice: il comitato, checoordino, è aperto a tutte le persone,amministratori pubblici, ingegneri, ex fer-rovieri, pendolari, docenti universitari,giornalisti, esperti di turismo per rilancia-re il collegamento ferroviario, daFirenze a Ravenna, sviluppando lepotenzialità delle strette relazioni tra laToscana e la Romagna. Mi piace pensarlocome un ritorno al futuro del viaggio fattoda Dante Alighieri, in ‘fuga’, allo scopo divalorizzare i luoghi dell’Appennino Tosco-Romagnolo.

SommarioBrisighella Comunità Ospitale .....2

Solidarietà popolazioni terremotate ..............................................3

Partecipazione 2.0: www.brisighellaospitale.it

........................................................................4

Brisighella nel cuoreLega Nord Romagna ..........................5

CAB - Terra di Brisighella: 50 anni di storia ....................................6

Progetti europei per il Parco della Vena .....................7

La Festa degli Alpini........................................................................8

Il monumento alle Penne Nere di Marino Montevecchi

........................................................................9

Natale sotto i tre colli: il Presepe Vivente ............................10

Natale sotto i tre colli: 190° all’Istituto Emiliani ..............11

Cultura e Territorio: Domenico Dalmonte a Faenza .................................................12

Scuola e Territorio: open day nuova Biblioteca ..........13

Sport: nozze d’oro per la pescasportiva Val d’Amone ......................14

Ricamo e Solidarietà: un saluto a Tomaso Morini ..........15

TRENO DI DANTE E COMUNITÀ OSPITALEturistico i luoghi dell’Appennino Tosco-Romagnolo con i suoi borghi e le suecomunità, accomunati da interessantiattrattive storiche, gastronomiche eambientali, è appunto l’obiettivo di tutti.Se le potenzialità sono a portata di manooccorre tuttavia un cambio di mentalità,e voglio dare merito a tutto il ConsiglioComunale (maggioranza e opposizione)che, agli interessi di parte, ha preferitoquelli di una visione di bene comuneunendosi in un patto territoriale condi-viso di strategia di partecipazione.L’aggregazione e il coinvolgimento allar-gato anche a famiglie e cittadini sarannola base fondante e imprescindibile per larealizzazione del progetto “BrisighellaComunità Ospitale”. Con questo spirito,ritorna anche il Presepe Vivente - dome-nica 23 dicembre - manifestazioneabbandonata dodici anni fa. Comune,Proloco, le Parrocchie, il Coro Cittadino ei tanti volontari scendono in campo perriorganizzare l’evento, facendo leva sullaforza della partecipazione.Con l’auspicio che condividiate e aderia-te attivamente alla realizzazione di questiprogetti, colgo l’occasione per augurarea tutti Voi e alle Vostre Famiglie BuonNatale e Buon Anno Nuovo.

Davide MissiroliSindaco

Brisighella Dicembre2012_2_Layout 1 03/12/12 12.08 Pagina 1

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2PRIMO PIANO

Ospitalità Diffusa Proposta di recupero del Centro Storico di Brisighella

Studio e lavoro

Col progetto Leonardo“Innovative skills in agriculture

and rural tourism”Giovani in Europa per lo sviluppo delle aree rurali

Bando del Gal L’Altra Romagna

Un nuovo modello di turismo soste-nibile per lo sviluppo di borghi ecentri storici: questo è ciò che portaavanti l’Albergo Diffuso, una formadi ospitalità che – rivalutando il terri-torio e in sinergia con tutte le realtàche lo compongono – mette in retecase pre-esistenti, senza costruirenuove strutture, ma creando struttu-re nuove.Da qualche tempo il sistema italianodegli alloggi per turisti sta vivendograndi cambiamenti e ai tradizionalialberghi, villaggi e campeggi si sonoaggiunte altre formule di ospitalità,più attente ai prodotti del territorio,all'ambiente e alla cultura dei luoghi.La nascita e diffusione dell'AlbergoDiffuso rientra in questa tendenzagenerale di evoluzione dell'offertaturistica, che ha fatto parlare di trend,da struttura verticale a orizzontale.Uno dei punti di forza del turismo nel

nostro Paese è dato dallo stile di vitadei luoghi, dei borghi e dei centri sto-rici in particolare. L'Albergo Diffuso èuna proposta che nasce per rivalutarele nostre peculiarità territoriali, peroffrire quest’atmosfera di vita chepiace e che ha mercato in Italia eall'estero.Penso in particolare a chi vive in cittào a chi ha già fatto esperienza di viag-gi in giro per il mondo e cerca qualco-sa di più vero. Un Albergo Diffuso nonvende camere ma luoghi da vivere,come se si fosse residenti, sia puretemporanei. Sono camere vere e vis-sute, non costruite per turisti, e così ilresto dei servizi, che – pur restandoidentici a quelli alberghieri per profes-sionalità – conservano la genuinità delsapore locale, con la hall che non hail bancone ma è spesso la piazzetta,o addirittura un vicolo.Gli Alberghi Diffusi sono e sarannosempre pochi, poche centinaia perintenderci, perché non è facile trovareun gestore davvero capace di avviareuna struttura che ricorda più unromanzo che un albergo tradizionale.Con tutti i vantaggi che ne derivanoper chi sposa questo modello e lo faproprio. Per questi e tanti altri motivi unAlbergo Diffuso si configura a tutti glieffetti come un piccolo volano di svi-luppo che genera filiere e reti. Retitra proprietari di case, tra piccoli pro-duttori locali, reti con il volontariato,

con l’Ente Locale, con il museo del ter-ritorio. Se si vuole vendere l’autenticità,questa è la strada. Prodotti locali, prodotti tipici, iniziativecome quelle dell’associazionismod'identità, per residenti e non per turi-sti non possono mancare. In cambio, a differenza delle proposteextra-alberghiere, la stagionalità èmolto più ampia. Il 90% degli ADconta su una apertura annuale, mentrele case per turisti faticano a fare tremesi di stagione. Tutto questo grazieal sistema di alleanze locali, che trova-no spesso in un AD un punto di riferi-mento chiave, grazie al fatto che unAD è gestito come un'impresa e puòcontare su un motore commercialeproprio.Per la comunità locale il vantaggioprincipale è dato dal recupero diimmobili e dall’arrivo di turisti nel-l’area. Per i proprietari degli immobilie per molti residenti il primo vantaggioè nel valore delle case, che il giornoprima dell’apertura di un AD crescesensibilmente. Ci sono infine da considerare anchealtri due apporti fondamentali: nuovaoccupazione e soprattutto il clima difiducia che deriva dalla valorizzazionedell’area e del centro storico.

Giovanni Alboni assessore all'Urbanistica

e all'Edilizia Privata

Col progetto Leonardo daVinci Azione Mobilità i gio-vani tra i 20 e i 35 anni,selezionati attraverso unBando, potranno studiare elavorare in Europa per losviluppo delle aree rurali esaranno formati all’acquisi-zione di competenze pro-fessionali nel settore agri-colo, in quello del turismorurale e dell’artigianato locale. Il progetto è ammesso a finanziamento per uncontributo comunitario che ammonta a 235.417,50 euro e si articola su piùaree territoriali rurali italiane, rivolgendosi a giovani diplomati o laureatidisponibili sul mercato del lavoro e disoccupati al momento della partenza;oppure lavoratori autonomi che vanno a realizzare un periodo di formazioneall’estero in un contesto di formazione professionale. Sono 74 le borse di stu-dio per i tirocini formativi in palio: 40 destinate alla Regione Emilia-Romagna,12 alla Regione Veneto, 12 alla Regione Basilicata e 10 destinate alla RegioneSicilia. Le borse hanno durata di 13 settimane consecutive ciascuna e si svol-geranno a partire da gennaio 2013. Le mete: Valencia, Berlino, Sofia ePortsmouth. Gli ambiti lavorativi dei tirocini spaziano dalla promozione egestione di attività turistiche, alla commercializzazione di prodotti e servizi delterritorio e alla promozione agroalimentare. Inoltre conservazione e promo-zione del patrimonio artistico; tutela e promozione dell’ambiente, educazioneambientale, promozione e animazione territoriale, management, comunicazio-ne e commercializzazione dei prodotti turistici, enogastronomici, dell’agricol-tura biologica. Info: www.altraromagna.it

Guido Mondini assessore alle Attività Giovanili

La promozione turistica del nostro territorio non passa solo dalla costa, ma punta anche all’entroterra. Per sviluppare questa parte della Romagna con i suoi paesini e prodotti tipici interviene il Gal – GruppoAzione Locale – L’Altra Romagna. L’Altra Romagna è nata nel 1992 ed è un’agenzia di promozione dell’area montana e collinare romagnola, che raggruppa 34 Comuni. Con la compartecipazione di Entipubblici e privati del territorio, il gruppo mira a promuovere una zona come quella delle colline, ricca di tradizioni, proposte e curiosità.Azioni e progetti per il 2013. Di recente sono stati approvati dal Comitato tecnico leader i progetti a regia che stanno riscontrando grande condivisione sul territorio, messi a punto anche a seguito dellesollecitazioni emerse dagli incontri con enti locali e associazioni in tutte e tre le province. Si tratta del progetto denominato ‘Il Territorio leader in movimento’ finalizzato al benessere dei cittadini dei ter-ritori collinari, con la realizzazione di percorsi vitae in ciascun comune, con istruttori a disposizione di chi voglia impratichirsi su un corretto e sano stile di vita e quello sui ‘Centri storici digitali e turismoculturale’ con la realizzazione di un’applicazione per ciascun comune e la messa in collegamento attraverso la tecnologia digitale di tutto il territorio.Valutazioni “Stiamo mettendo a punto progetti di carattere strategico per il futuro del territorio di nostra competenza – afferma il presidente Bruno Biserni –. Non dimentichiamo che si tratta di zone rura-li, quindi di territori periferici che vanno aiutati a superare eventuali gap. Penso ad esempio al progetto per il wi-fi nei comuni appenninici che consentirà di raggiungere un alto livello tecnologico. Si pre-vedono risorse per circa 500mila euro a sostegno di questo progetto che tra le azioni ha la realizzazione di un centinaio di antenne per digitale nei trentaquattro comuni di area Gal, con collegamento inter-net gratuito. Inoltre saranno realizzate 34 applicazioni, una per ciascun comune con tutte le informazioni storiche, culturali ambientali per guidare il turista alla scoperta del territorio.”Non sembri superfluo ricordarlo, ma L’altra Romagna opera per la destinazione di risorse per il territorio in un momento difficile, caratterizzato da scarsità di risorse. È, se possibile, ancora più importan-te destinarle bene, comprendendo le esigenze del territorio, secondo il metodo basato sulla programmazione dal basso che si inserisce perfettamente nel nostro progetto strategico di Comunità Ospitale.

Mario Bedeschiassessore Informatica e Sport

Brisighella Comunità Ospitale Non è solo un innovativo modello di offerta turistica, ma un patto per lo sviluppo territoriale

Siamo una comunità ospitale? Alcunipenseranno di sì, altri avranno deidubbi, dubbi leciti oggi, visto il percor-so progettuale in un periodo recessivo. Come molti sostengono, e io condivi-do, è proprio questo il momento direagire; ambire di divenire comunitàospitale di cittadini brisighellesiinsieme ai nostri ospiti/turisti.Non è un progetto da poco, è un pattoper lo sviluppo che ci porta tutti a pen-sare e a lavorare ad obiettivi singoli chepoi sviluppano in obiettivi comunicoinvolgendo i cittadini permanenti e icittadini temporanei (ospiti).Il Consiglio comunale di Brisighella,massimo e rappresentativo organo isti-tuzionale comunale, all'unanimità haespresso la volontà di lavorare per lo

sviluppo di questo progetto che è fattoda una serie di passaggi: conoscerebene i beni materiali e/o immateriali esi-stenti nel territorio comunale; analizzarei servizi disponibili; esaminare gliapporti culturali; capire la nostra pro-pensione alla trasmissione della vera eautentica dimensione brisighellese incondivisione con gli ospiti. E i cittadini,gli operatori economici e gli ammini-stratori pubblici devono condividereuna strategia unica di accoglienza.La “Comunità Ospitale” si organizzaper essere tale; cerca una visionecomune in grado di assicurare all’ospi-te una permanenza indimenticabile,basata sulla partecipazione e sulla sco-perta dei particolari. È un coinvolgi-mento che vuole essere permanente e

che si alimenta altresì, nel tempo, attra-verso strumenti di confronto e condivi-sione concepiti anche per facilitare ildialogo a distanza, quando i ‘cittadinitemporanei’ se ne rientrano.Si tratta di una “Comunità Ospitale”inclusiva e che aspira sempre più allaqualità diffusa e a una crescita econo-mica e sociale sostenibile, a misura,genuina e ‘sobria’ ; una comunità che siprefigge di migliorare nella semplicità econservare le risorse del territorio alloscopo di lasciare alle future generazioniun borgo vivo, ben conservato emigliorato.A sistema il progetto dovrà concretizza-re (ripeto con la massima collaborazio-ne di tutti, nei tempi necessari perché siabbia la massima condivisione): • una rete diffusa di residenze di

qualità nel borgo. Vere “case”, frut-to d’interventi di sapiente ristruttura-zione del patrimonio edilizio tradizio-nale;

• una rete collaborativa locale (RCL)fra operatori dell’ospitalità turisti-ca: alberghi, B&B, agriturismi,locande, case di vacanza, ristoranti,centri sportivi, centri per il tempolibero e il benessere, servizi turistici,

ecc., che condividono una strategiadi offerta coordinata e integrata e inquesto ambito organizzano serviziorizzontali e collettivi in forma asso-ciata (ad esempio: booking di acco-glienza e prenotazione centralizzato,carta della qualità dei servizi condivi-sa, alcuni servizi coordinati per gliospiti, un programma di marketingintegrato, ecc.) per conseguire eco-nomie di scala e migliorare la qualitàdelle prestazioni verso gli ospiti;

• un vasto programma di attività dipartecipazione alla vita e al ritmodella comunità locale che si organiz-za e si attrezza per l’accoglienza degliospiti - turisti / cittadini temporanei,assicurando loro un reale meccani-smo di inclusione, di partecipazionee di scoperta della cultura, delle tra-dizioni e degli stili di vita presenti sulterritorio;

• una gamma articolata di program-mi di escursione, di scoperta e difrequentazione del territorio (in unraggio di percorrenza di un’ora diauto dal borgo e con la linea ferrovia-ria) corredata di servizi mirati ed effi-cienti;

• la possibilità di apprezzare, acquista-

re e godere dei prodotti di qualitàdel territorio (dell’agroalimentare,dell’enogastronomia e dell’artigiana-to tipico) non solo durante il periododi soggiorno nel borgo, ma anchedurante l’arco dell’anno, compresol’adozione a distanza di piante dafrutto o animali da ingrasso. L’ospite se pur lontano da Brisighella,vive in questo modo, gli eventi diBrisighella in generale e in particolaredell’essere che ha adottato.

Tanti cittadini di Brisighella hanno avutoin passato la voglia, la passione di intra-prendere iniziative innovative, inmomenti anche difficili - a Brisighellanon manca il coraggio di osare - diaffrontare le problematiche con corag-gio e i risultati poi appagano.Anche in questa crisi grave e lunga, lestatistiche ufficiali delle presenze dituristi che nel 2012 hanno pernottato aBrisighella danno numeri in crescita(+10%), cosa che non avviene neglialtri cinque Comuni dell'Unione dellaRomagna Faentina.

Franco Spadaassessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive

Gal Altra Romagna: in arrivo due progetti strategici su Wi-fi e benessere

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3PRIMO PIANO

così come vediamo le macchine e i pul-mini del Centro Volontari che ogni gior-no accompagnano e assistono i malatie le persone anziane o in difficoltà. Mac'è un altro numeroso gruppo di perso-ne che mettono ogni giorno a disposi-zione del nostro paese il loro tempo ele loro competenze, e che forse è menoconosciuto: sto parlando del gruppo divolontari della Proloco. Da molti anniintervengono sul nostro arredo urbanonei modi più diversi, restaurando, ripa-rando, verniciando o mettendo a dimo-ra piante e altro ancora. E quando cam-minando per le strade vedrete un'aiuo-la piena di fiori e piante, una panchinarisistemata o un muretto intonacato, èprobabile che dietro ci sia l'amorevoleimpegno di questi volontari che dedica-no buona parte del loro tempo libero arendere più bello il paese in cui vivono.Per testimoniare quanto fanno perBrisighella, credo che il modo miglioresia elencare una parte degli interventiche hanno fatto negli ultimi anni, a par-

In tempi difficili in cui le amministrazio-ni locali sono costrette a fare i conticon risorse sempre più limitate, vedereche a Brisighella esiste ancora unacomunità che non si sente solo spetta-trice ma vuole essere anche protagoni-sta del vivere insieme, è qualcosa chenon può non darci una straordinariafiducia per il futuro. Siamo orgogliosiche ci siano molte persone impegnatenel volontariato come gli amici dellaProtezione Civile con le loro inconfon-dibili tute in servizio sulle strade opronti ad accorrere dove c'è bisogno,

tire dal loro primo lavoro nel 2008,restaurando la panchina nella curvadella Casa Rossa; in seguito si sonooccupati della sistemazione del ParcoUgonia: un intervento completo che hatoccato la vasca della Palla, le aiuole, lepanchine, i giochi, i lampioni e gli stem-mi del Comune; la manutenzione ditutte le panchine del centro storico; lapulitura e riverniciatura di tutte le tar-ghe stradali; la verniciatura della rin-ghiera di Viale Pascoli; il restauro e larimessa in funzione del lavatoio pubbli-co di Fognano; la riqualificazione dellazona Trebbio; la messa a dimora di cen-tinaia di piante (cipressi, cisti, rosmari-ni e melograni) nelle zone sottostantialla Rocca e al Monticino e nel parcheg-gio del cimitero; il completamento del-l'area camper e il restauro dell'edificiodella Pesa pubblica.È solo una piccola parte dei lavori svol-ti, ma è utile per fare un'ultima conside-razione: questi lavori sono tanti piccoligesti che hanno restituito bellezza al

Rondinini, Walter Samorì, GiovanniTondini, Antonio Valgimigli. Anche aFognano il gruppo dei volontari è nutri-to e molto attivo: Lucia Di Maria,Lorenzina Ferroni, Sandra Gentilini,Giuseppe e Lucia Melandri, MariaMercatelli, Gigliola Montevecchi, MariaSportelli. Non vorrei dimenticare qualcuno, e pertutti ringrazio Mimmi Grementieri, l'ani-matrice instancabile di questo ‘piccoloesercito’.

Dario Laghi vicesindaco e assessore

Proloco: volontari si diventa

paese, che il tempo o l'incuria avevanodegradato. Adesso servono altri piccoligesti di attenzione per mantenerli, equesta è una cosa di cui ci dobbiamofare carico tutti, perché Brisighella è lanostra casa comune.I volontari della Proloco non sono molti,poco meno di venti persone, uomini edonne, giovani e meno giovani. Fra i nomi spiccano: Pino Angioli,Gaetano Biagi, Chiara Boni, LucianoGentilini, Giuseppe Graziani, AntonioMalpezzi, Vittorio Missiroli, AriannaPascoli, Renato Piazza, Katia Poletti,Luigi Ragazzini, Claudio e Paolo

Le iniziative attuate a favore del Comune di Sant’Agostino (FE) – gemellato conBrisighella – allo scopo di raccogliere fondi.

Solidarietà per le popolazioni terremotate in Emilia

La presenza dell'eternit nei tetti dei manufatti di non recente costruzione è un problema cheancora oggi preoccupa le amministrazioni locali per la pericolosità del materiale, per la com-plessità e il costo del suo smaltimento. A Fognano esistevano due situazioni di rischio: il tettodella palestra della scuola elementare e quello del magazzino comunale. La nostra Giunta hasempre messo i problemi della salute in vetta alla lista delle sue priorità ma in questo caso eraapparso subito chiaro che il nostro Comune da solo non avrebbe potuto sostenere - a fronte

della scarsità di risorse disponibili - il peso di questo intervento.Tuttavia siamo convinti che non esistano problemi senza soluzioni, e che queste vadano cercate e trovate, e nel casodi Fognano crediamo di esserci riusciti, unendo buon senso e creatività. La soluzione che abbiamo adottato ha previ-sto di cedere - tramite una regolare gara - la gestione dei tetti dei due edifici a una società specializzata nell'installazio-ne d’impianti fotovoltaici attraverso un accordo. In sintesi, l'azienda vincitrice mette in posa sui tetti i propri impianti ene sfrutta l'utilizzo per venticinque anni, ma s’impegna preventivamente a smaltire l'eternit a sue spese. Inoltre, al ter-mine della concessione, la ditta concessionaria provvederà a propria cura e spese allo smontaggio e smaltimento degliimpianti fotovoltaici installati o in alternativa (su espressa richiesta e a insindacabile giudizio del Comune di Brisighella)alla cessione gratuita degli stessi nello stato in cui si troveranno allo scadere della concessione d’uso. Il tutto a costozero per il Comune. L’operazione è stata anche resa possibile poiché nell'ultimo trimestre di quest’anno erano ancoradisponibili gli incentivi statali relativi alla vendita dell'energia prodotta; questa circostanza ci ha costretto purtroppo aeffettuare i lavori durante l'anno scolastico, comunque sono stati portati a termine in assoluta sicurezza e con il mini-mo disagio alle attività didattiche e sportive. L'iter burocratico è stato, come spesso succede, lungo e laborioso. I lavo-ri ora sono ultimati e contiamo che, in questi giorni, il nuovo impianto fotovoltaico sia già in funzione. Porterà un altropiccolo contributo all'impiego delle energie rinnovabili sulò nostro territorio. La scuola è il cardine della formazione nonsolo culturale ma anche fisica dei nostri ragazzi e poter assicurare un ambiente sano e adeguato alla loro esigenza dipraticare le discipline sportive ci riempie di soddisfazione, e in questi tempi difficili non è cosa da poco.Sento di dover chiudere con i ringraziamenti rivolti ai tanti che hanno contribuito a realizzare questo intervento: ai cittadi-ni che ci hanno segnalato il problema, al Sindaco che si è impegnato in prima persona, all'assessore Guido Mondini cheha mantenuto i contatti con i genitori degli alunni, alle Suore del Convento Emiliani che hanno ospitato gli scolari il 31novembre scorso mentre era in corso l’operazione di bonifica, all'Ufficio Tecnico e al Segretario comunale che hannosuperato i molteplici ostacoli burocratici e tecnici; vorrei pure ringraziare chi era in disaccordo con il progetto: le critichesono state un ulteriore stimolo per andare avanti.Ricordo ai privati cittadini che il Comune di Brisighella, in accordo con Ausl/Arpa/Hera di Faenza, ha da tempo defi-nito un protocollo d’intesa per lo smaltimento sicuro e gratuito di piccole quantità di manufatti contenenti amianto(fino a kg 250). Per ogni informazione e per attivare questa procedura è sufficiente rivolgersi all’Ufficio Urp delComune in Piazzetta Pianori, 1.

Dario Laghivicesindaco e assessore

Operazione “Tetti puliti” a Fognano

A settembre Brisighella ha ricordato la figura di Giovanni Pianori, presentan-do una monografia curata dall’autore Enzio Strada e promossa dallaFondazione La Memoria storica di Brisighella “I Naldi – Gli Spada”.Un’occasione di riscatto per il calzolaio detto 'il Brisighellino' e attentatore diNapoleone III, salito di questi tempi sulle cronache di quotidiani e periodici inte-ressati alla sua vicenda. Un evento nell’evento, giacché in Italia raramente ci si èoccupati di questo eroe nonostante il recente rinnovato interesse per la Storia risorgi-mentale e per gli eventi storici che portarono alla Prima Guerra d’Indipendenza e alla RepubblicaRomana: avvenimenti coinvolgenti per il calzolaio di Brisighella e la sua famiglia, tuttavia causadi persecuzione e morte: per lui il patibolo a Parigi e per alcuni suoi fratelli l’esilio e la Caienna.Fervente mazziniano nel gruppo della Macchia, Pianori è combattente nella Repubblica Romanastrozzata dall’Imperatore francese, al quale nella primavera del 1855 attenta con due colpi dipistola, andati a vuoto: ne consegue l’immediata cattura, un processo sommario quindi l’ese-cuzione capitale. Ma la Corte di Assise francese incorre in un errore giudiziario clamoroso, pro-ducendo prove che non riguardano l’imputato. Lo scambio di persona è la tragica conseguen-za della condanna a morte del Brisighellino. Da allora intorno all’azione del calzolaio Pianorisono nati aneddoti frutto di contraddizioni ed errori che ne hanno accentuato la fama di sangui-nario e miscredente. Ora la ricerca di Strada, che studia da decenni la vicenda del Brisighellino,rivela - sulla base di documenti inoppugnabili - una verità finora sconosciuta, e restituisce allaStoria e alla sua Brisighella un personaggio con altre sfaccettature, inedite, come l’aspetto reli-gioso e una grande sensibilità. Un Pianori, finora sconosciuto, che incarnava all’epoca pregi edifetti dei romagnoli, ma anche il coraggio e la determinazione di ‘osare e morire’ per la mis-sione storica di un’Italia libera, unita e indipendente che ne fa ora un grande personaggio. Nel corso della Storia, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, perfino l’Australia, si sono occupati del‘caso Pianori’. Tranne l’Italia. A Brisighella gli è stata intitolata una piazza; a Castrocaro il suonome figura in una lapide insieme ai Forti che mai piegarono: Giuseppe Mazzini, GiuseppeGaribaldi e Felice Orsini. Ora, la monografia promossa dalla Fondazione della Memoria storicavuole sottrarre dall’oblio la figura del Brisighellino e per l’autore Enzio Strada è l’occasione peruna ricostruzione più completa della vicenda umana e storica dei Pianori, “che non merita diessere relegata nel dimenticatoio della Storia.”

Guido Mondiniassessore alla Cultura

Il ‘caso Pianori’Una ricerca restituisce al ‘Brisighellino’ la dignità

di grande personaggio del Risorgimento

Circolo ANSPI Fognano e Motoclub “I Bradipi” € 1.500,00Società Polisportiva e Culturale San Cassiano – Sagra della polenta € 1.050,00Associazione Sportiva San Martino in Gattara € 1.000,00Partito Democratico Brisighella € 2.500,00Comune di Brisighella (DT 286 del 22.10.2012) € 1.000,00TOTALE € 7.050,00

voglia che tutti sentiamo di dare unaiuto fattivo alle popolazioni colpite,hanno in questi giorni firmato un pro-tocollo di solidarietà, una sorta digemellaggio, che mira a coordinare inmodo mirato e veloce gli aiuti, evitan-do di disperdere risorse ed energie, e adiffondere in modo capillare la retedella solidarietà.Il Comune di Brisighella, unitamente aquello di Riolo Terme, è ora unito da unlegame di gemellaggio con il Comunedi S.Agostino (FE) e a questo territoriosaranno destinati i fondi e gli aiuti cheverranno da ora in poi raccolti con leiniziative che riusciremo a mettere in

Il recente tragico terremoto che ha col-pito le terre emiliane ci ha severamen-te ricordato quanto possa essere fragi-le il nostro rapporto con la natura equanto sia importante per noi tuttiavere sempre a cuore il rispetto e latutela dell'ambiente, ma ci ha anche -ed ancora una volta - dimostrato comela solidarietà e l'aiuto reciproco sonosempre il primo e più importantepasso per ricostruire e restituire a tuttele persone sfortunate una dignitosacondizione di vita. Con questo spirito le amministrazioniprovinciali di Ferrara e Ravenna, perdare concretezza e continuità alla

campo. Brisighella sta facendo la suaparte e fin dai primi giorni del terremo-to ospita alla Casa Protetta dieci perso-ne anziane che avevano perso tutto nelsisma e avevano bisogno non solo diun posto dove stare ma soprattutto dicure e affetto ora assistiti dai nostrivolontari. Inoltre nelle zone del terre-moto erano presenti, sin dalle primescosse, sia i volontari del CentroVolontari di Brisighella che i nostriVigili Urbani.I cittadini di Brisighella, e le tante asso-ciazioni hanno già fatto tanto e nonhanno certo bisogno di essere solleci-tati a dare il loro contributo, comehanno sempre fatto, ma mi sembraimportante continuare a invitare tutta lacomunità - associazioni di volontariatoe sportive, scuole, parrocchie, impresee commercio a contribuire nel modoche ritengono più opportuno. Il primo obiettivo è la raccolta fondi (èstato creato un apposito conto corren-te) per organizzare eventi: campagne,lotterie, collette, banchetti, mostre,spettacoli, ma ogni iniziativa sarà la

benvenuta, come organizzare breviperiodi di vacanza per i bambini delComune di S.Agostino presso le nostrestrutture, o qualunque altra propostapossa scaturire (nella foto, la cena disolidarietà del circolo PD di Brisighellail 16 agosto 2012 durante la festa nelParco delle Terme).

Davide Missirolisindaco

Foto

S. C

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L'intestazione del conto è “Provincia di Ferrara per interventi

di solidarietà”; codice IBAN: IT 67 Z 06155 13015

000003204155.Nella causale ogni Ente donante

indicherà “Terremoto maggio 2012 – Comune

di Brisighella per Comune di Sant’Agostino”

Per informazioni: Stefano Casanova tel. 0546 – 994407

e.mail: [email protected]

Brisighella Dicembre2012_2_Layout 1 03/12/12 12.09 Pagina 3

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4POLITICA LOCALE

prio intervento dicendo che si sentiva diessere una persona fortunata perché eracresciuto in un ambiente, la famiglia enon solo, in cui la politica era considera-ta elemento positivo all’interno di unasocietà in evoluzione. Anch’io mi sentodi poter condividere questo pensiero, esicuramente anche molti di voi: nellecase da sempre si parla di politica loca-le, nazionale, sociale, civile, tutto è politi-ca quando si discute e ci si confronta suargomenti che non sono privati ma chesono di interesse collettivo.Confrontarsi in casa o con gli amici èuna cosa, ma quando si tratta di uscireallo scoperto, di sentirci un po’ più arte-fici di quel processo di divenire dellanostra comunità, molti si tirano indie-tro… ed è proprio a questo punto, a mioparere, che la Politica e la Democraziaavvisano le prime crepe.Voglio pensare che il bene pubblico siaqualcosa che a tutti sta a cuore. In unasocietà piccola e ben radicata come lanostra nessuno chiude la porta se qual-cuno bussa, tanti sono gli esempi chesono sotto gli occhi di tutti: esperienze diaiuto e sostegno a vicini di casa, parenti,

amici sono all’ordine del giorno, associa-zioni e volontari sono sempre all’opera.Ma il bene comune non è solo questo,bene comune è anche cercare insiemenuove prospettive di crescita e sviluppoper un territorio, che come tanti altri, sof-fre un forte logoramento del tessutosociale, economico e culturale.Vorremmo che Brisighella, e tutti iBrisighellesi residenti nel Comune, pen-sassero a questo territorio in positivo,cercando di valorizzarne le peculiarità,facendo tesoro e ricchezza delle poten-zialità che esso esprime. Abbiamo pensato e presentato un pro-getto che porta il nome di “BrisighellaComunità Ospitale”, un progetto chevuole vedere lontano, Brisighella fra 10,15, 20 anni e forse più, ricalcando e pro-seguendo una strada già iniziata nel1962 dal sindaco Achille Albonetti.Un progetto che unisce negli intenti tuttoil Consiglio comunale, che il 22 novembrescorso lo ha votato all’unanimità: partiredalle ricchezze ambientali, culturali, per-sonali per proiettare e condurre la nostraBrisighella nel futuro, coinvolgendo tuttele realtà presenti, cittadini, lavoratori,

Inizio a scrivereal termine delconfronto televi-

sivo fra i candi-dati alle Primarie

del Centro Sinistrache saranno cosa fatta,

quando l’articolo andrà in stampa.Ho guardato il dibattito mentre giocavocon mia figlia Vera, che ha due anni, eho cercato di cogliere i messaggi fonda-mentali che i cinque esponenti volevanotrasmettere.Tra una “favola” e una “torre” aspettavoargomenti convincenti, qualcosa che mifacesse dire “voto per lui, piuttosto cheper lei o viceversa”; mentre il dibattitoproseguiva aspettavo sempre che qual-cuno tirasse fuori il famoso asso dallamanica, la svolta decisiva nel dibattitoche però non è arrivata.In seguito, ho ripensato e ho capito chein realtà molti sono stati gli assi uscitidalle maniche: un dibattito civile, argo-menti seri senza false promesse, consi-derazioni di tutte le problematiche e ditutte le opportunità che il futuro offre,ragionevolezza, concretezza, unitarietà

di intenti, rispetto dei telespettatori edegli elettori, in una parola Democrazia.Questo dibattito, nello specifico, e lePrimarie, in generale sono un eserciziodi Democrazia forse poco compresoperché non ci siamo più abituati. Siamoprevenuti, siamo stanchi, siamo arresi, eanche quando ci troviamo davanti adesempi di democrazia che ci apronoporte nuove, non ci fidiamo mai deltutto.Aristotele definì per primo la parolaPolitica come legata al termine “polis”,che in greco significa città: secondo ilfilosofo Politica significava semplice-mente amministrazione della Polis peril bene di tutti, la determinazione diuno spazio pubblico al quale i cittadinipartecipano.Si dirà certamente che negli ultimi anniquesta idea di bene comune si è persa;diverse vicende note lo confermano maaltrettanto certamente ce ne possiamoriappropriare.Riprendiamoci allora la politica comebene comune!Nel famoso dibattito che ho citato all’ini-zio, uno dei candidati ha concluso il pro-

negozianti, artigiani, studenti, bambini,anziani, tutti sulla stessa strada per rag-giungere ognuno il proprio benessere equello dei propri figli e nipoti.Questo progetto di Comunità Ospitalerima in modo imprescindibile conComunità Solidale, solidale in primoluogo fra noi brisighellesi, perché si atte-nuino competizioni e personalismi e ci sifaccia coinvolgere tutti in un sogno piùampio che sia comune e concreto.Potete iniziare a conoscere questo pro-getto, se già non lo avete fatto, visitandola pagina facebook Brisighella ComunitàOspitale oppure, e preferibilmente, par-lando con tutti noi Consiglieri comunali,Giunta e Sindaco: tutte le proposte, leidee, le critiche costruttive, sarannoparte del bagaglio culturale cheBrisighella Comunità Ospitale porteràcon sé nel suo percorso.Con quest’auspicio di partecipazione equesta nuova speranza, auguro a tuttiun Felice Natale e un Sereno AnnoNuovo.

Mara CimattiCapogruppo “Insieme per Brisighella”

Partecipazione 2.0: www.brisighellaospitale.it

Per il pagamento del saldo dell’Imu2012 la scadenza è fissata per il 17 dicembre 2012.Le aliquote Imu per il Comune di Brisighella in vigore dal 01 gennaio 2012, sono statestabilite con Delibera Comunale n. 38 del 27/06/2012 e sono definitive, in quanto nonhanno subito modifiche entro il 31 ottobre 2012. Le aliquote deliberate sono diverse daquelle base del Decreto Monti (sulle quali è stato conteggiato l’acconto di giugno); tuttii contribuenti (soggetti passivi Imu) devono, quindi, necessariamente ricalcolare l’Imucomplessivamente dovuta per l’anno 2012, applicando per ogni immobile l’aliquotadeliberata dal Comune e versare la differenza tra quanto dovuto e l’acconto già pagato(conguaglio) ENTRO IL 17 DICEMBRE 2012, termine fissato per il pagamento del saldoImu 2012. Presso l’ufficio tributi comunale oppure sul sito del Comune www.comune.bri-sighella.ra.it, sono disponibili le copie della delibera di determinazione delle aliquote e delregolamento Imu, nonché una guida al saldo Imu 2012, predisposta dall’Ufficio Tributicomunale, contenente informazioni utili per la corretta individuazione:- delle aliquote applicabili ad ogni tipologia di immobili posseduti;- dei criteri per determinare la base imponibile;- delle modalità per il versamento d’imposta.Sul sito comunale è disponibile il link che può essere utilizzato per calcolare il saldoImu; è possibile anche la stampa del proprio Modello F24, con il codice catastale delComune di Brisighella, necessario per il pagamento.

Mario Bedeschiassessore Bilancio

SALDO Imu 2012 Scadenza 17 dicembre

Poste Italiane ha deciso di sopprimere il servizio dell'ufficio decentrato di San Cassianodi Brisighella perché inserito nell'elenco di uffici che non soddisfano i criteri di econo-micità. Noi non condividiamo questa idea perché riteniamo che gli uffici postali costi-tuiscano un patrimonio per le comunità locali per il loro servizio di pubblica utilità chesi esprime in modo peculiare nelle zone collinari (soprattutto in questo caso con un'al-ta incidenza di popolazione anziana). Non metto in discussione la non completa soste-nibilità economica dell'ufficio di San Cassiano come sostenuto da Poste Italiane, macredo fermamente che ci possa essere una perequazione fra gli uffici disagiati comequelli dell'alta collina e quelli più economici di pianura e di città. Come Amministrazionee Consiglio comunale ci siamo fatti interpreti di questo disagio delle comunità di colli-na e si sono mossi anche la polisportiva di S.Cassiano e il sindacato perché si potesserivedere questa scelta chiedendo alle Poste di fare analisi di redditività per area provin-ciale e ricercare soluzioni alternative a paventate chiusure, anche studiando azionicomuni che favoriscano la produttività degli uffici. Questo purtroppo non è valso anulla. La logica del mero profitto sta depauperando i territori più fragili come quelli del-l’alta collina, penalizzati dalle scelte di una politica nazionale non lungimirante. Comeamministrazione, insieme ai cittadini e alle associazioni di volontariato stiamo conti-nuando a lavorare affinché le nostre frazioni di collina rimangano delle comunità vive ecoese, con un elevato livello di qualità di vita sia ambientale che sociale.

Maurizio PontiConsigliere “Insieme per Brisighella”

San Cassiano: “Un errore chiudere l'ufficio postale"

Fino ad ora l’attenzione e l’indignazionedella pubblica opinione, per quantoriguarda gli emolumenti percepiti, si sonorivolte, spesso in maniera giustificata, aisuoi rappresentanti eletti nelle istituzioni(in particolare sfera governativa, parla-mentari e deputati regionali). I compensia questi livelli avevano raggiunto, sia perquanto riguarda gli stipendi, sia i privilegiconseguenti, sia vitalizi e pensioni, cifreveramente esagerate non solo in sé ma inquanto per molte decine di essi la cifranon è certamente meritata e i fatti lo stan-no a dimostrare. Il salto di qualità cheGoverno, Parlamento, Regioni e pubblicaamministrazione in generale sono chia-mati a fare è un atto di giustizia sociale:ridimensionare e ricondurre a ragione-vole misura gli stipendi (comprendentipensioni, prebende, vitalizi) in atto, inprimis a se stessi e avviare quindi unserio e responsabile riequilibrio di tutte le

pubbliche retribuzioni a livello dirigenzia-le pubblico o a partecipazione pubblica.Chiediamo pertanto al Parlamento, alGoverno, alle Regioni ed alla pubblicaamministrazione in generale di affrontareseriamente e rapidamente il problema edi trovare una soluzione giusta ed equa,tenendo conto del livello di professionali-tà e responsabilità che molte di questecariche comportano e proporzionalmen-te al peso che le pubbliche, o a partecipa-zione pubblica, amministrazioni hannonella gestione della cosa pubblica, deiservizi per i cittadini che vengono chia-mati a gestire. A fianco di ciò va inoltre svolta unaimportante operazione culturale volta alrecupero dei valori, dell’orgoglio, del-l’onore e del privilegio di poter metterea disposizione le proprie capacità perla società al cui servizio si viene nomina-ti per il miglioramento e la massima effi-

cienza dei pubblici servizi, per il migliorutilizzo delle risorse messe a disposizio-ne e per la ricaduta più equa possibile suicittadini anche per quanto riguarda gliaspetti di contribuzione economica cheessi sono chiamati a pagare. Il pubblicofunzionario deve sentirsi onorato e grati-ficato di servire il Paese da posizioni diprestigio e autorità: la sua esistenza è eresterà certamente “libera e dignitosa”pur percependo compensi più proporzio-nati al compito, pur importante, che èchiamato a svolgere. Come Amministrazione comunale diBrisighella noi l’abbiamo fatto, comenel caso dei nostri amministratori localiche si sono dimezzati l’indennità o nonpercepiscono rimborsi spese. Per traspa-renza qui di seguito riportiamo i compen-si lordi, netti ed i rimborsi spese che sonostati richiesti per le trasferte e le spesesostenute per il Comune.

Riteniamo che questo problema peròdebba essere anche quello dei mana-ger in particolare per quanto riguarda ilsettore pubblico e a partecipazionepubblica, per non dire del privato peral-tro non di nostra competenza. Il tettomassimo, stabilito per lo stipendio dacorrispondere ai pubblici e altolocati fun-zionari statali dovrebbe essere lo stessofissato – da una legge – per il PrimoPresidente della Corte di Cassazione, lapiù alta magistratura dello Stato, dopo laPresidenza della Repubblica.Nella comunicazione che il ministro dellaFunzione pubblica Filippo Patroni Griffi hainviato alle Camere, si apprende che sonomolti i manager pubblici o delle società acontrollo pubblico, a livello statale oregionale, che, a vario titolo, percepisco-no retribuzioni molto più elevate, in certicasi autenticamente scandalose.Dall’altra parte la realtà lavorativa delnostro Paese, già da anni, data la pesan-

te crisi economica in atto, si dibatte indrammatiche problematiche nel mondodel lavoro, (quindi nelle fasce più debolidella nostra società che sono in generalei lavoratori e le loro famiglie) produttivo edelle imprese, laddove, ogni giorno,chiudono aziende e svaniscono centinaiae centinaia di posti di lavoro o che vedo-no ridursi sempre più il potere d’acquistodei già bassi stipendi se paragonati allemedie europee. La realtà degli stipendid’oro al comune cittadino appare pertan-to oggi più che mai inaccettabile. L’art. 36, della nostra attualissima (edintoccabile) Costituzione espressa-mente prescrive: “il lavoratore ha dirittoad una retribuzione proporzionata allaqualità e quantità del suo lavoro e inogni caso sufficiente ad assicurare a séed alla famiglia un’esistenza libera edignitosa”.Al di là delle indubbie specificità profes-sionali e dei livelli di responsabilità di

questi manager c’è da chiedersi se gliemolumenti siano effettivamente com-misurati a ciò.Ovviamente chiunque abbia favorito,approvato e avallato tale fenomeno,diventato intollerabile per l’opinione pub-blica, si deve assumere pienamente laresponsabilità di questi atti, sia che sianopubblici funzionari, che politici, che par-lamentari, che deputati regionali o qual-siasi altro dirigente o amministratorepubblico. Ora le cose sono conosciute,l’opinione pubblica è informata e vuolesapere chi e perché ha reso possibiliretribuzioni così elevate e spesso ingiu-stificate e se il dirigente che le ha per-cepite ha dimostrato coi fatti di meri-tarle, esserne all’altezza e di possede-re le capacità e competenze professio-nali necessarie.

Carlo NaldoniConsigliere “Insieme per Brisighella”

Richiesta di un riequilibrio generale degli stipendi dei manager pubblici e delle

società a partecipazione pubblica

COMPENSI AMMINISTRATORI COMUNE DI BRISIGHELLA (ex ANNO 2011)

LORDO ANNUO COMPENSO NETTO ANNUO di cui TRASFERTE E SPESE DI RAPPRESENTANZA

SINDACO - DAVIDE MISSIROLI € 31.675,36 € 21.645,27 € -VICE SINDACO - LAGHI DARIO € 7.755,84 € 5.585,55 € 246,86ASSESSORE - ALBONI GIOVANNI € 6.980,28 € 6.346,43 € 1.468,69ASSESSORE - BEDESCHI MARIO € 6.980,28 € 4.097,00 € -ASSESSORE - MONDINI GUIDO € 6.980,28 € 5.144,10 € 1.845,66ASSESSORE - SPADA FRANCO € 6.980,28 € 6.650,43 € 1.468,69

€ 67.352,32 € 49.468,78 € 5.029,90

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5LA VOCE DELL’OPPOSIZIONE

Comune. Entrambi hanno sconsigliatol’operazione della scuola di Marzeno inquanto la maggior parte dei pagamentiper i lavori è prevista nel 2014 (ben850.000,00 euro circa), ciò significache se uno qualsiasi degli enti co-finanziatori (Regione e Comune diFaenza) facesse slittare di qualchemese il pagamento della propria quota,oppure l’Amministrazione non riuscis-se a realizzare la (modica!) cifra di268.000,00 euro dalla vendita dellavecchia scuola, il Comune diBrisighella si troverebbe nell’infelicecondizione di sforare il Patto di stabili-tà e conseguentemente di dover paga-re le ingenti sanzioni che la Corte deiConti per legge gli imporrebbe. Se ciòsuccedesse chi pagherebbe? IlSindaco? La Giunta? No, pagheremmotutti noi attraverso un inevitabileaumento delle tasse. Comprendiamo

Sull’argomentodelle scuole èdoverosa da partenostra una spiega-

zione, soprattuttodopo che la Sinistra ci

ha accusato strumental-mente di essere “contro” l’istru-

zione omettendo di dire il vero motivoche ci ha indotto lo scorso 25 luglio inConsiglio comunale a votare contro lavariazione al Bilancio e al Piano di inve-stimenti 2012-2014. Abbiamo votatocontro, anche se a malincuore, perchétale variazione dovuta quasi esclusiva-mente alla costruzione ex novo dellascuola di Marzeno (che incide sulBilancio per circa 1.000.000,00 unmilione di euro) potrebbe creare seriproblemi al nostro Comune. Problemievidenziati sia dal responsabile finan-ziario, che dal revisore dei conti del

bene la frustrazione del Sindaco e dellaGiunta per non essere riusciti a realizza-re nulla di quanto era nel loro program-ma elettorale, ma non è giusto che, perpiantare una bandierina, si metta arepentaglio tutta la comunità. Ilmomento è critico e i trasferimenti daparte dello Stato si riducono di giornoin giorno. Noi riteniamo poco lungimi-rante concentrare tutte le nostre risorsein una sola opera perché se si creasse-ro delle emergenze in altre scuole odelle emergenze di qualsiasi altro tiponon saremmo in grado di affrontarle. Anostro avviso è il momento di fare leformiche, non le cicale. Come potetevedere, nonostante le accuse dellaSinistra, Berlusconi e la Gelmini pococentrano col nostro voto contrario e ladimostrazione è data dal fatto che inpassato siamo stati gli unici a combat-tere contro la chiusura della scuola di

Cambiando discorso, come saprete, siè costituito il Comitato Amici dellaFerrovia Faentina. Ho sempre ritenutostrategica e fondamentale la lineaFirenze- Faenza per il nostro territorio,per la vita dei piccoli centri che attraver-sa, per il turismo, per i pendolari e glistudenti. È una risorsa che dobbiamoimparare a sfruttare appieno. Le poten-zialità sono tante: si va dalla possibilitàdi pubblicizzare la linea come la “lineadi Dante” che unisce la storia di duesplendide città come Ravenna e Firenze(certo occorre migliorare il trattoFaenza- Ravenna), alla possibilità diconsiderare tale linea come sostitutivadell’Eurostar Bologna-Firenze congrande risparmio di costi per gli utenti.In questi anni, come consigliere provin-ciale e comunale, mi sono sempre inte-ressata della Faentina attraverso inter-pellanze, quando c’erano problemi dicoincidenze o carrozze insufficienti, eattraverso ordini del giorno ed emenda-menti ai Piani Turistici Provinciali al finedi valorizzarla. Tante sono state le per-sone che si sono rivolte a me per ren-derla fruibile al meglio ed è a questepersone e a tutte quelle che hanno acuore la Faentina che mi rivolgo affin-ché aderiscano al Comitato. Questa ini-ziativa non ha bandiere, non è né didestra né di sinistra, è solo un’iniziativadi buon senso e per questo è importan-te aderire. Io l’ho fatto, fatelo anche voi.

Marta Farolfi Capogruppo “Brisighella nel Cuore”

Il gruppo consiliare “Brisighella nelCuore” augura a tutti un SerenoNatale e un Felice Anno Nuovo.Marta Farolfi, Claudio Mercuriali,Gianmaria Buganè, Paolo Naldi

San Cassiano (poi chiusa dal sindacoSangiorgi e non certo perché glieloaveva imposto la Gelmini) e siamo statii primi a sostenere la necessità di unampliamento (all’inizio si parlava solodi ampliamento con un preventivo di350.000,00 euro) della Scuola diMarzeno. Anche oggi potevamo essered’accordo sulla costruzione ex novodell’edificio (nonostante il numero deglialunni non giustifichi un investimentodi queste proporzioni), ma solo se ilmomento economico fosse stato diver-so e non ci fossero stati rischi di sfora-mento del Patto di stabilità. Questa è laverità. Il motivo del contendere quindi,a differenza di quanto ha voluto far cre-dere la Sinistra, non erano certo i lavo-ri che dovevano essere fatti nella scuo-la di San Martino preventivati a luglioper 50.000,00 euro, ma oggi diventatigià 70.000,00 perché a un mese dal-l’inizio della scuola “ci si è accorti” cheil tetto andava completamente rifatto.Ciò creerà non pochi problemi allapopolazione e ai bambini che si vedran-no costretti a frequentare la scuola diSan Cassiano sicuramente per tuttol’anno scolastico perché, oltre al pro-blema di reperire i 20.000,00 euro didifferenza, non sarà possibile rifare itetti durante l’inverno per la pioggia e laneve che potrebbero danneggiare l’edi-ficio in maniera irreversibile. Certol’Amministrazione poteva attivarsi pertempo e non solo per la scuola di SanMartino ma anche per la palestra diFognano, oggetto di lavori proprio inquesto periodo. Con una buona capaci-tà di programmazione si sarebberopotuti evitare tanti disagi, ma evidente-mente è una dote che manca a questaGiunta.

Scuola di Marzeno e scuola di San Martino: ecco la verità

con i carri armati, oggi con le ban-che, ma il risultato è simile. E non sitratta dei soli beni materiali, ma, benpeggio: questo governo ha umiliato etradito chi attende, dopo anni disacrifici, la meritata pensione e gliviene rifiutata; chi, giovani e adulti, sivede negare, quotidianamente, ildiritto al lavoro in nome delle “sacreleggi del mercato”; chi necessita del-l’ausilio dello stato sociale e vienerespinto in nome di una logica soloeconomica e non umana. Gli effetti di questo “buon governo”si vedono anche nella nostra realtàlocale, grazie ai tagli di Monti i lavoridi ristrutturazione di “Pontelungo”sono stati interrotti per un taglio deifondi già stanziati a operazioni ormaiiniziate (meglio salvare le bancheeuropee che mettere in sicurezza unpiccolo ponte di una sperduta locali-tà, peccato che i soldi fossero inostri!). Tutte le nostre scuolehanno, chi più chi meno, problemistrutturali e necessitano di interventidi consolidamento, ma il buon Montiha tagliato TUTTI i fondi alle scuole,addirittura bisognerà aumentare legiornate di vacanza invernali perchésono stati rapinati anche i soldi per ilriscaldamento, e la lacrimevole mini-stra Fornero dice ai giovani di nonessere schizzinosi nella ricerca dellavoro! Per non parlare delle strade: la pro-vincia di Ravenna nel 2013 non potràfare alcun tipo di manutenzione, percui possiamo solo sperare in uninverno mite e senza neve.In questo drammatico contestol’Amministrazione comunale ha chie-

A un anno dal-l’insediamentodel governo

Monti possiamofinalmente fare

un bilancio di nume-ri e fatti e non solo di

proclami da “salvatore della Patria”.La disoccupazione è aumentata cosìcome l’inflazione, il Pil (la produzionedi ricchezza dell’Italia) è crollato,l’evasione fiscale resta e agli italianisono stati chiesti sacrifici di ogni tipo:ma per cosa? La riduzione del debitopubblico, che doveva essere l’obietti-vo di questo governo ‘salva Italia’,non c’è stata, anzi, negli ultimi diecimesi, è aumentato di ben 80 miliardidi euro: ma allora dove sono finiti inostri soldi, frutto della riforma dellepensioni, dell’Imu, e di tutti gli altribalzelli che ci hanno procurato il nonambìto primato di Paese più tassatoal mondo?Oggi, grazie a Monti, l’Italia si com-piace di un alto prestigio in Europa,purtroppo, è lo stesso prestigio di cuigodeva il Mussolini della Repubblicadi Salò, fedele vassallo dell’alleatotedesco. Oggi noi siamo come laRepubblica Sociale, servi, di fatto,dell’economia della grande Germaniache domina l’Europa. Nei giorni buidel 1944/45 gli italiani del nord occu-pato dovevano lavorare per l’”alleato”tedesco che, sistematicamente,depredava l’Italia di ogni sua ricchez-za, umana e materiale. Nell’Italia dioggi sta avvenendo lo stesso, questogoverno saccheggia ogni nostra ric-chezza a favore del grande ”alleato”tedesco. Ieri l’occupazione avveniva

sto la collaborazione della minoranzaper sviluppare un progetto comuneche riguarda la pianificazione delfuturo di Brisighella. Pur non rinun-ciando al nostro ruolo critico neiconfronti della maggioranza, abbia-mo deciso di partecipare a questoprogramma vista l’importanza deltema trattato e la grave situazioneattuale. In questa ricerca della ‘strada’che speriamo ci conduca al migliorfuturo possibile dovrà essere coin-volta l’intera cittadinanza affinché lavoce di tutti i cittadini possa essereudita.

impiegata e che turismo e agricolturasono i due settori principali dell’eco-nomia brisighellese. Noi partecipere-mo ai lavori della commissione chedovrà mostrare gli indirizzi a veniredella nostra comunità con uno scopoben preciso: salvaguardare il princi-pio che il futuro di Brisighella dovràfondarsi sull’agricoltura e sul turi-smo, se verrà a mancare anche unosolo di questi pilastri saremo triste-mente destinati a diventare un quar-tiere dormitorio di Faenza.

Gianluigi Forte Capogruppo Lega Nord Romagna

La nostra scelta di partecipazione,come già detto, è stata dettata anchedall’attuale situazione di emergenza,frutto, in gran parte, delle scelte scel-lerate del governo Monti, che stannorapidamente distruggendo il nostrosistema economico. Quella che, finoa ieri, era una situazione penalizzanteper il nostro territorio (la mancanzad’industrie) può trasformarsi in unaopportunità di sviluppo per il futuroattraverso turismo e agricoltura.Ricordiamoci, tra l’altro, che l’agricol-tura è l’unico settore in Italia che vedeun aumento della mano d’opera

Quale futuro per Brisighella?

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6TERRITORIO

visto il risezionamento dell’alveo fluviale,predisponendo piani fondali in argine ein alveo e collettori circolari di portataautoportanti. La realizzazione di un pianodi transito in calcestruzzo consente col-legamenti pedonali-ciclabili con la viabi-lità ordinaria, indicati da opportunasegnaletica informativa. La nuova infra-strutturazione leggera (costo 105milaeuro), nei pressi di un caratteristicomanufatto storico “Ponte dondolo” orainagibile, vede poi una possibile integra-zione con i locali prodotti turistici mar-chiati ‘Slow’. Ma l’etichetta ‘slow’ noncontamina solo il cibo. Anche l’approccioal turismo adotta la filosofia ‘lenta’ con

esperienze più coinvolgenti, dove il turi-sta assimila i legami con l’ambienteDa qui, la partenza per Brisighella diun’innovativa offerta per far partecipa-re l’ospite alla realtà locale, già daiprossimi mesi. Al piacere del ritmolento sotto i tre colli si aggiunge un pac-chetto di servizi legati a una dimensionedi marketing integrato: dall’enogastrono-mia, alla ricettività di agriturismi di quali-tà (sono 23 sul territorio brisighellese), albenessere termale, alla conoscenza eall’acquisto di prodotti tipici nei puntivendita qualificati e nelle botteghe delcentro storico. Valenze di rilievo arricchite da opportuni-

tà di ‘green immersion’ per escursionisulla Vena del gesso e spostamenti rapi-di usufruendo la linea ferroviaria FaenzaFirenze.

- rende fruibile un percorso ciclo-pedo-nale congiungendo la Moreda alla zonatermale adiacente al centro di Brisighella.Il progetto rientra nel programma divalorizzazione e promozione di itinerarituristici tra Italia e Slovenia, dove l’acquaè una delle valenze naturalistico-ambien-tale da esaltare. I due Paesi attraversoazioni integrate e congiunte contribui-ranno nel progetto transfrontaliero d’in-terventi (durata complessiva 36 mesi) -con la Provincia di Ravenna in qualità dipartner - a configurare un bacino poten-ziale di offerta. L’intervento allaMoreda, uno dei tre progetti pilota incapo alla Provincia di Ravenna, ha pre-

Inaugurato a novembre, il guado sulfiume Lamone - realizzato dal ServizioTecnico Bacino Romagna della Regione

Il guado Moreda sul fiume Lamone col progetto europeo ‘Slow Tourism’Anche l’approccio al turismo adotta la filosofia ‘lenta’

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Cinque nuovi invasi interaziendali saranno realizzati entro il prossimo anno dalConsorzio di Bonifica della Romagna Occidentale nelle colline faentine e imolesi, finan-ziati dal Programma regionale di Sviluppo rurale con il contributo delle aziende agrico-le interessate. Due saranno realizzati sul territorio brisighellese: Sintria (comuni diBrisighella e Riolo Terme): costo complessivo 1.040.000 euro con un contributo regio-nale di 571.357 euro che servirà 30 aziende; e l’innalzamento della diga dell’invasoEbola che servirà 36 aziende: costo 225.700 euro (dalla Regione 132.260 euro).Quest’opera sarà avviata nei prossimi mesi, per concludersi entro la primavera 2013,quando inizieranno gli altri interventi, operativi entro la primavera 2014. I progetti con-sentiranno una capacità di accumulo totale di 569.600 metri cubi d’acqua per un inve-stimento complessivo di circa 6.146.000 euro, con un contributo nell’ambito del Pianodi Sviluppo Rurale di oltre 2.798.000 euro. I nuovi invasi si aggiungono agli 11 già rea-lizzati, alimentati da corsi d’acqua in grado di garantire un buon deflusso nel periodoautunnale/invernale per soddisfare le esigenze di approvvigionamento idrico di uncomparto agricolo caratterizzato da colture frutticole e a elevato indotto occupaziona-le. Serviranno centosettantasette aziende, a loro carico il costo non coperto dal finan-ziamento, oltre all’acquisto delle aree interessate dalla costruzione degli invasi pari a3.348.000 euro.

Franco Spadaassessore all’Agricoltura

Disponibilità irrigua e qualità ambientale

In collina nuovi invasi per aziende agricole Il radicamento della cooperativa sul territorio e la passione legata al lavoro dellaterra coronano quest’anno il 50° anniversario della cooperativa Cab - Terra diBrisighella, ricorrenza celebrata all’interno di una manifestazione consolidata e dirilievo, come la sagra dell’Ulivo e dell’Olio extra vergine di oliva giunta alla 53^edizione. La Cab - Terre di Brisighella è sorta nel 1962 – spiega il presidenteMaurizio Savorani - grazie alla partecipazione di alcuni produttori agricoli lungi-miranti ed è proprio a loro che è stata rivolta questa celebrazione.” Durante lasagra di domenica 25 novembre, coincidente con il compleanno Cab, il convegno‘50 anni di storia: la nostra Terra, la nostra Gente, la nostra Cooperativa’ ha riper-corso il cammino del consorzio, premiando i soci fondatori e le loro famiglie conuna raccolta di foto chericordano le tappe impor-tanti di storia associativa,un’edizione speciale e limi-tata di Brisighello e una bot-tiglia di vino spumante Brutmetodo classico. Durante lasagra dell’Ulivo, la festa si è

poi allargata alla comunità e agli ospiti in visita alla fiera-mercato sottoi tre colli, con un brindisi offerto dalla cooperativa presso lo stand alle-stito davanti al punto vendita di piazzetta Porta Gabolo. “L’idea difesteggiare con i soci, le loro famiglie e con l’intera cittadinanza sug-gellano questo traguardo raggiunto con onore soprattutto dalla capa-cità di un territorio di riconoscere e valorizzare le proprie eccellenze ei propri prodotti – aggiunge Savorani -. Per dare anche un riconosci-mento ‘formale’ a questo lavoro corale la nostra cooperativa ha scel-to di produrre, per la ricorrenza del 50° di fondazione, un’edizionespeciale di Sangiovese doc superiore Brisiglè che sarà data omaggioa tutti i soci e messa in vendita esclusivamente nei negozi Cab duran-te il periodo natalizio.”

Cab - Terra di Brisighella: 50 anni di storia Un lavoro corale che riconosce il valore al territorio

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7TERRITORIO

al Centro visite Carnè (referente IvanoFabbri) si ha un quadro più indicativosulle preferenze dei visitatori, che indi-pendentemente dalle condizioni clima-tiche, scelgono di raggiungere la Vena.

La rilevazione delle variabili meteo èimportante anche in agricoltura Nel progetto europeo rientra anche larilevazione dei parassiti/patogeni attra-verso le centraline dislocate nell’area diprogramma e sul territorio del Parcoalcune stazioni hanno funzione fitosani-taria, sia nel tradizionale che nel biolo-gico. Tali stazioni hanno sensori speci-fici di radiazione solare, temperatura eumidità del terreno, e bagnatura foglia-re. Le condizioni climatiche cambianomoltissimo anche a distanza di meno di1 km nelle zone collinari, dove in gene-re si trovano vigne e oliveti. Per orasono state installate in via Calbane,zona Castelnuovo; nella valle del Senio,e in zona Montalbano, tra Senio eSintria. Rappresentano modelli previ-sionali (a controllare queste particolaristazioni è Massimo Rinaldi Ceroni) chesegnalano agli agricoltori, che nehanno permesso l’installazione sui loroterreni, il momento opportuno per fareparticolari trattamenti contro l’infesta-

zione della mosca delle olive o antiperonospora alle vigne.

Al Parco Carnè studio dei cambia-menti climatici come impatto sullaconservazione della biodiversitàL’obiettivo è conoscere quanto i muta-menti climatici incidano sulle modifichecomportamentali dell’avifauna locale edi transito. Ogni 10 giorni nel periodoprimaverile-estivo e quindicinale nellastagione autunno-inverno, l’inanella-mento delle specie ‘catturate’ nelle retifa conoscere le loro fasi di vita attraver-so la raccolta di dati morfologici, mor-fometrici e biologici, ma sono soprat-tutto gli indicatori biologici a svelarecaratteri ben distinti da mettere in rela-zione con l’andamento stagionale. AlCarnè, la specie più catturata nelle retitese dall’ornitologo Fabrizio Borghesi èil pettirosso, numerose cinciallegre,cinciarelle, codirosso e sterpazzoline,ma si segnala anche l’inanellamento diuno sparviere, specie di rapace diurnogeneralmente poco catturato. A conclu-sione del progetto (2013), i risultati diun triennio di ricerche saranno unprimo e fondamentale approccio diconoscenza e un’ottima base su cui svi-luppare il proseguimento del lavoro.

Rifugio Carnè Un finanziamento dellaProvincia di Ravenna, attraverso con-tributi europei, permetterà l’amplia-mento del rifugio Carnè per accoglierel’importante donazione del tassidermi-sta faentino Paolo Fabbri e creareun’aula didattica per le lezioni invernali.I lavori iniziati a novembre si conclude-ranno a fine anno. L’espansione delrifugio prevede una struttura in legno‘leggera’ per evitare un forte impattovisivo nella natura del Carnè. Il rifugio,infatti, è ora una delle 27 tappe chedistingue l’Alta Via dei Parchi: itinera-rio di 500 chilometri lungo l’Appenninofra Emilia-Romagna, Toscana eMarche. Unisce due Parchi nazionali,cinque regionali e uno interregionale. Ilpercorso parte nei pressi del Passodella Cisa e arriva fino alla rupe dellaVerna, sul Casentino per raggiungerel’eremo sul Monte Carpegna.

Sul territorio del Parco della Vena posi-zionati 35 cartelli didattici lungo i 4percorsi escursionistici gestiti dalCai: l’Anello Carnè, l’Anello di MonteMauro, il panoramico Anello di RivaSan Biagio e l’Anello di Monte Penzola,il più interessante dal punto di vistageologico, mentre un quinto percorsocollega l’intero sistema pedonale, con-sentendo l’escursione da una parteall’altra della Vena. Il posizionamentodei pannelli (costo 25mila euro di con-tributo regionale, cofinziato dallaProvincia di Ravenna) qualifica i diver-si sentieri caratterizzando l’aspettogeologico del sentiero coniugato altema d’interesse dominante nel puntoin cui il cartello è posizionato. Le infor-mazioni sui pannelli con testo bilingue(italiano e inglese) sono state curate dalfaentino Marco Sami che ha seguitol’intero progetto per la parte scientifica.

cative; catture con reti presso grottenaturali e cavità artificiali per determi-nare età e stato riproduttivo; rilevamen-to con bat-detector delle varie specieper valutare l’utilizzo del territorio.L’osservazione (30 mesi di attività)conoscerà due fasi per la comparazio-ne della situazione prima e dopo leazioni concrete di conservazione.

Clima Park rientra nel programmaeuropeo Sigma2, Rete transfrontalieraItalia-Slovenia per la gestione sosteni-bile dell’ambiente e la biodiversità concentraline per il monitoraggio dei para-metri ambientali come la stazionemeteorologica lungo via Monticino,affacciata al Museo geologico attiguo alsantuario omonimo. La stazione èanche dotata di particolari sensori cheprogrammano provvedimenti adeguati,come spargere il sale sulla strada,quando la temperatura si avvicina a 0°. Utile per il monitoraggio meteo, èanche interessante per i rilevamentiassociati al flusso turistico brisighelle-se, in particolare legato ai visitatoridella Vena, per un miglioramento dellestrategie di marketing nell’offerta turi-stica del Parco. Dalla comparazione traparametri atmosferici e picchi di flusso

Life Natura Gypsum progetto quin-quennale (2010-2014) per la riqualifi-cazione ambientale di numerose areecarsiche (grotte, inghiottitoi, doline), invirtù della conservazione degli habitatd’interesse comunitario coniugata allavalorizzazione sostenibile dell’area incollaborazione tra parco, istituzioni espeleologia. Nella Vena del Gesso, le”grotte non ancora sfruttate a livelloturistico” costituiscono uno degli habi-tat più significativi e di maggiore inte-resse conservazionistico. Finora esplo-rate oltre 200 per uno sviluppo com-plessivo che supera i 40 chilometri, maaltrettante sono le grotte in attesa diessere scoperte e studiate.

Acquisto aree a tutela integrale Nellatutela dei gessi romagnoli rientra anchel’acquisto di quasi 25 ettari di terreno inzone di elevata naturalità con affiora-menti gessosi, ingressi alle grotte,risorgenti carsiche e altri habitat d’inte-resse in ambiti privati. In particolare, siprevede di acquisire due aree di tutelaintegrale: presso il sistema Rio Stella-Rio Basino (comuni di Brisighella eRiolo Terme) e presso la risorgente delRio Cavinale (comune di Brisighella).

Le bat-caverne L’iniziativa vede poiprioritaria la tutela dei Chirotteri trogli-fili che caratterizzano la biogeografiadella Vena romagnola. Per i pipistrelli legrotte rappresentano un sito di rifugioe riproduzione importante: la Venaospita alcune tra le più importanti colo-nie d’Italia e d’Europa. Il monitoraggio,col coinvolgimento del volontariatospeleologico, prevede georeferenzia-zione su cartografia speleologica, con-teggio degli esemplari durante l’uscitanotturna agli ingressi di cavità signifi-

Al Parco della Vena del gesso due progetti finanziati dall’Unione Europea e dalla Regione EmiliaRomagna: Life Natura Gypsum (360mila euro) per la messa in sicurezza di 8 differenti inghiottitoi

e grotte del territorio e la tutela dei chirotteri; e Clima Park (170mila) per l’ampliamento strutturale del Rifugio Carnè e il monitoraggio delle condizioni climatiche dell’area Parco

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8LA FESTA DEGLI ALPINI

È stato un onore per la comunità di Brisighella ospitare il raduno sezionale dell’Associazione Nazionale Alpini sez. Bolognese-Romagnola 2012. Ancora di più lo è stato per me rappresentare tutti i cittadini per rendereomaggio e festeggiare il corpo degli alpini che per loro valore e per gli ideali che li animano, meritano segni di riconoscimento da parte di tutte le Comunità cui appartengono.Proprio per questo la comunità brisighellese ha voluto rendere omaggio ai suoi alpini intitolando una parte vitale della nostra cittadina, il piazzale antistante alla stazione ferroviaria, agli Alpini e lì a fianco inaugurare un monu-mento simbolico, un aquila su un masso di gesso: l’aquila, stupendo dominatore delle inaccessibili vette, imponente rapace con potenti unghie falcate e vista acuta, è da sempre un simbolo che rappresenta gli alpini, la portanosempre sul cappello ed è sinonimo della loro forza e coraggio. Il gesso invece rappresenta la più spettacolare e importante peculiarità del nostro territorio, che si staglia nettamente all'orizzonte come una catena montuosa.Questi due elementi vogliono esaltare i valori propri del corpo degli Alpini, l’attaccamento alle proprie radici, alla propria terra, alla natura uniti alla determinazione di portare avanti con forza e coraggio un canto corale di fra-ternità e di pace per le loro comunità. Valori che vengono esplicitati nella realtà quotidiana grazie al grande impegno civico dimostrato dagli associati, esempio di solidarietà e disponibilità verso il prossimo.Anche con un pensiero alle comunità vicine a noi, colpite gravemente dal sisma, abbiamo bisogno di esaltare questi valori, i valori propri della costituzione italiana, il senso del sacrificio, lo spirito di solidarietà, la dedizione aglialtri, il dovere del mutuo soccorso ed è stato bello ricordarli con un momento di festa, insieme ai valori di amore patrio, aperto e solidale verso il mondo che ci circonda.In qualità di rappresentante di tutti i cittadini brisighellesi voglio ringraziare l’associazione Alpini di Brisighella intitolata a Sirio Baldi e tutti gli alpini, soldati di montagna tutti eguali che formano un esercito di fratelli.Grazie per tutto quello che fate, avete fatto e continuerete a fare per le comunità di Brisighella, dell’intera Emilia-Romagna, dell’Italia unita e di tutte le parti del Mondo in cui c’è bisogno del vostro aiuto.

Davide Missiroli - sindaco

Un grazie a tutti gli Alpini di Brisighella

Il raduno di 46 gruppi di ‘Penne nere’ provenienti da tuttal’Emilia Romagna è stato coronato da momenti toccanti,dove l’amor patrio è salito ‘a mille’ decretando il pieno suc-cesso della manifestazione. Brisighella vestita di tricolore hareso omaggio al corpo degli Alpini. Per valore e ideali meri-tano segni di riconoscimento, ha ricordato il Sindaco diBrisighella Davide Missiroli, durante l’intitolazione del piazza-le davanti alla Stazione ferroviaria e, a fianco, all’inaugurazio-ne del Monumento agli Alpini. L’adunata di 'Penne nere' haportato la consueta allegria alpina durante la sfilata dei grup-pi nel centro storico del paese, accompagnata dall’esibizio-ne del coro La Voce della Valle (UD) con la Fanfara alpina diOrzano (UD) insieme alla Banda del Passatore di Brisighella.Commozione ed eco di familiari ricordi per l’appartenenza dinonni e padri hanno scandito il momento del ‘Silenzio’ perl’alzabandiera al Monumento ai Caduti. Il ricordo per i solda-ti della montagna che ci hanno lasciato e che hanno fatto laStoria del Paese ha avuto il suo momento solenne inCollegiata nella funzione liturgica domenicale celebrata dalvescovo della diocesi di Faenza-Modigliana mons. ClaudioStagni. “Alpini, uomini meravigliosi che hanno segnato laStoria d’Italia: una grande famiglia di veri uomini di pace cheanche nella realtà quotidiana è tuttora capace di azioni digrande impegno civico, esempio di solidarietà e disponibili-tà verso il prossimo, dimostrata alle comunità emiliane col-pite dal recente scisma" ha dichiarato il Sotto Segretario allaDifesa Gian Luigi Magri che ha presenziato alla cerimonia didomenica 2 settembre in piazza Carducci. Presenti insiemea lui alte cariche militari: il generale De Vita comandante delComando militare dell’Esercito - Emilia Romagna, RobertoCervino, capitano di vascello, Giuseppe Caruso tenentecolonnello dell’Esercito, Andrea Piovera vice comandantedella Brigata Julia, Andrea Lorè capitano del 66° reggimen-to Friuli di Forlì e Gianfranco Cenni presidente AnaBolognese – Romagnola.

Cresce la forza civicaper la comunità

Giornate memorabili sotto i tre colli,sabato 1 e domenica 2 settembre,

con l’ammassamento dell’Ana sezione Bolognese-Romagnola

per l’85° anniversario di fondazionedel gruppo alpino locale “Sirio Baldi”

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9LA FESTA DEGLI ALPINI

Sul gesso, insegna per eccellenza del territorio nel cuore del Parco della Vena romagnola, troneggia l’aquila simbolo storico degli Alpini. Autore della scultura è l’artista Marino Montevecchi di Villa Vezzano, alpino della Julia efiglio d’arte provenendo da una famiglia di fabbri. I Montevecchi, originari di Monte Romano dove il trisavolo di Marino, Giovanni, teneva una fonderia specializzata nella forgiatura di campane e armi da guerra (una campanacon la firma di bottega è tuttora conservata nel Museo Ugonia di Brisighella) rappresentano quattro generazioni che da trecento anni sul territorio brisighellese si dedicano all’arte del fuoco con l’incudine e il martello. Dal trisa-volo Giovanni, l’abilità di battere il ferro è poi passata al nonno di Marino, Giuseppe, poi al padre Enrico che ha lasciato al figlio il testimone della fucina nella frazione di Villa Vezzano dove la cultura del ferro e della lavorazionea mano vede ancora centrale la figura dell'artigiano che crea in bottega.

L’aquila per il monumento agli Alpini di Brisighella, oltre duecento quintali di ferro fuso e bronzato, rientra nel repertorio di produzione della bottega di Montevecchi. In occasione del raduno di settembre, il fabbro alpino e scul-tore dell’antico mestiere ha presentato nella chiesa del Suffragio una miscellanea di particolari ferri battuti e lavorati a mano, ma la sua vera specialità è la caveja considerata per eccellenza il simbolo della Romagna. Montevecchiè un vero specialista nelle reinterpretazioni di questo antico strumento agricolo e la sua fantasia galoppa ora verso una nuova creazione pensata per essere posta al centro di una piccola rotonda a Brisighella: “Ne ho già parla-to con il sindaco Missiroli – dichiara - gli ho promesso una caveja alta due metri con il caprone simbolo del gonfalone comunale.”

Un’aquila su un masso di gesso È il monumento agli Alpini del fabbro artista Marino Montevecchi

Continua la partecipazione e la collaborazione attiva di tanti cittadini e cre-sce il team di lavoro volontario per il bene del paese a fronte delle risor-se pubbliche sempre più limitate. Al team dei volontari Pro loco diBrisighella e di Fognano si aggiunge un gruppo di ‘penne nere’ impegna-to nel lavoro volontario, non solo sul versante ambientale, ma anche nellamanutenzione di edifici pubblici. A Fognano gli alpini hanno di recenteverniciato la cancellata esterna delle scuole elementari, ma l’impegno diGiuseppe Bandini (Pinetto), Silvano Buganè, Sergio Suaci, DomenicoCasadio e Tomaso Reina (nella foto al centro a destra) coordinati dalcapogruppo del ‘Sirio Baldi’ Gianluigi Bandini, da tempo operano sul ter-ritorio per il ripristino del decoro dove il tempo e l’incuria hanno portatodegrado. È successo alla stazione ferroviaria di Fognano con la stuccatu-ra e la verniciatura esterna e della sala d’aspetto, così come alla riqualifi-cazione dei bagni annessi alla stazione. Poco prima dell’estate l’obiettivodi una ritrovata dignità dei “tempi che furono” ha invece interessato lefontanelle stradali: a Fognano in via Foro Boario, in piazza Garibaldi e inpiazza S.Pietro e anche a quelle di Ponte Nono e di Villaggio Strada. Oranuove ambizioni solleticano le penne nere per il rifacimento del monu-mento ai Caduti vicino al Collegio Emiliani di Fognano. La testimonianzacommemorativa dei caduti fognanesi ha da tempo perduto la doverosadignità e l’interesse degli Alpini cavalca il sogno di mettere mano al cippo:ottenuta l’autorizzazione comunale il cantiere si aprirà a breve e vedràanche l’intervento del brisighellese Antonio Liverani, per la sostituzionedelle lapidi con l’iscrizione dei caduti per la Patria.Impegno anche per il Presepe Vivente Sempre per il paese lo sforzo alpino troverà energie anche per l’allesti-mento della capanna per la ripresa del Presepe vivente a Brisighella,domenica 23 dicembre. Il lavoro per rimettere in moto la macchina delpresepe è già stato suddiviso in gruppi operativi coinvolgendo la comu-nità allargata anche alle frazioni del territorio brisighellese: giovani,famiglie, catechisti, contrade e volontari hanno preso precisi impegni.Gli Alpini si dedicheranno alla costruzione della capanna che accoglie-rà la sacra Famiglia, il bue e l’asino. Posizionata al centro dell’anfiteatrodi via Spada, sarà realizzata con una struttura metallica poi rivestita congiunchi e canne. La ricerca di una sede A fronte di tanto impegno una nota dolente: il gruppo degli Alpini non hauna propria sede: sarebbe necessaria - lamenta il presidente GianluigiBandini - per creare maggiore aggregazione e organizzare meglio even-ti e manifestazioni. Abbiamo chiesto il piano superiore della stazione fer-roviaria di Brisighella. versa in condizioni critiche, ma abbiamo già inserbo un piano di battaglia per un’opportuna sistemazione. Aspettiamola risposta definitiva dalle Ferrovie che hanno ufficiosamente accettato.”

Penne Nere nel team dei volontari per il bene

del paese

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10NATALE SOTTO I TRE COLLI

na. L’inizio della rappresentazione èfissato intorno alle ore 16 di domeni-ca 23 dicembre, antivigilia di Natale.Prevista un’anteprima dello svolgimen-to sabato 22 dicembre alle ore 20. Incaso di maltempo la rappresentazione èrinviata a mercoledì 26 dicembre,Santo Stefano. Il ricavato dell'offerta libera sarà devo-luto interamente (al netto delle spese)al Comune terremotato di S.Agostino inProvincia di Ferrara.Coinvolgimento allargato a giovani efamigliePer riorganizzare l’evento si è fatto levasull’aggregazione e il coinvolgimento difamiglie e forze giovanili, nello spirito delprogetto “Brisighella comunità ospitale”che in questi giorni ha ricevuto un finan-ziamento regionale. Lo spunto viene daeventi ormai collaudati come il Carnevaledei Ragazzi e la Disfida di Val d’Amonedove, in particolare, la partecipazione deigiovani del capoluogo e delle frazioni hagià dimostrato volontà e capacità orga-nizzativa. Per rimettere in piedi il Presepevivente, accanto alle diverse Contradedel territorio (Brassichelli, Sancti Ruffilli,Gens di Fognano, Populo di Marzeno eGenti della Villa) ci saranno anche i grup-pi di catechismo della parrocchia diS.Michele arcangelo di Brisighella, bam-

bini e ragazzi della scuole d’Infanzia ePrimaria.È la festa della famiglia e del ‘farecomunità’“Per quest’iniziativa - dichiara il sindacoMissiroli - determinante sarà poi l’ap-poggio di genitori e cittadini, perché ilpaese deve recuperare il senso del ‘farecomunità’, non solo all’interno di ogninucleo familiare, ma anche per raffor-zare lo spirito di accoglienza per l’ospi-te che partecipa agli eventi paesani.”Sul senso di comunità e di ospitalitàallargata, l’Amministrazione comunalesi sta appunto indirizzando per caratte-rizzare il Borgo come modello turisticodi marketing integrato. Nell’offerta loca-le, che rientra in un progetto innovativoessendo il primo esperimento nellaprovincia di Ravenna, le valenze damettere in campo non riguardano soloenogastronomia, ricettività e benesse-re, ma presentano pure eventi di quali-tà sostenuti da processi di partecipazio-ne. Anche la riorganizzazione delPresepe vivente con il coinvolgimentodei cittadini, ha pieni titoli per concorre-re al progetto strategico di “Brisighellacomunità ospitale” ammesso in questigiorni nella graduatoria dei progetti rite-nuti ammissibili a un finanziamentoregionale “per la capacità progettuale

amministrativa e la stretta integrazionecon il mondo associativo locale e lasocietà civile”. “Promuovere le formeassociative tra enti locali - aggiunge ilSindaco - serve a mantenere la quanti-tà e la qualità dei servizi pubblici a per-sone, imprese e territorio e offre lospunto per organizzare eventi penaliz-zati dai minori trasferimenti delGoverno agli enti locali.”

La storia del Presepe vivente Il primoPresepe Vivente, abbandonato nel1999, era iniziato nel 1982 per volontàdell’allora cappellano di BrisighellaVittorio Santandrea attuale parroco diPieve Cesato. Erano coinvolti 170 figu-ranti tra brisighellesi e abitanti della val-lata del Lamone per lo svolgimento neipomeriggi di Natale e Santo Stefano.Gli spettatori giungevano da ogni parted’Italia, stimate le presenze di oltre tre-mila persone, e da Bologna partivaanche un treno speciale a vapore chia-mato “Trenino del presepio”. Dal 1984fino al 1996, l’organizzazione era affida-ta a Silvano Cantoni che curava testi escenografie arricchiti e rinnovati ognianno. Invece, le ultime edizioni delPresepe sono state curate da FaustoSangiorgi, già promotore della ViaCrucis vivente di Zattaglia.

sentati tre ‘quadri viventi’ ispirati aiclassici della pittura rinascimentale:l’Annunciazione a Maria, la Visita aElisabetta e l’Apparizione dell’Angeloa Giuseppe, mentre i diversi cortei dipastori e la sfilata dei Magi col loroseguito si sposteranno da piazzaCarducci per confluire nell’anfiteatro divia Spada dove sarà allestita la capan-

I tre colli rivivranno l’atmosfera natali-zia con la partecipazione della comuni-tà che coinvolgerà diversi ambiti delpaese. Per la ripresa della manifesta-zione – facendo ricorso a materiali ecostumi tuttora conservati - si è pensa-to alla formula itinerante per la regia diAngela Esposito. La partenza è previstain piazza Marconi dove saranno rappre-

Domenica 23 dicembre: dopo dodici anni ritorna il Presepe ViventeSarà itinerante per le vie del Borgo con ‘quadri viventi’

Fino al 6 gennaio 2013, alla Galleria comunale d’arte di Brisighella, i ceramistiWalter Bartoli e Adelmo Cornacchia espongono “55° Natale”, miscellanea di scul-ture in ceramica decorata sul tema legato alla Natività. Realizzate ad hoc per que-sto evento, le opere rappresentano ‘il canto del cigno’ della storica bottega sottoi tre colli, che il 30 marzo prossimo cessa la sua produzione artigianale, e a dicem-

bre 2013, dopo mezzo secolo 6 anni e nove mesi di attività, abbassa di fatto la sara-cinesca. All’inizio della loro carriera il lavoro si svolgeva nella bottega di via Fossa,poi trasferita nell’attuale laboratorio con esposizione in via de Gasperi. I due artistitirano ora le somme della loro laboriosa energia dedicata all’arte della ceramica ei numeri sono di riguardo: sessanta le chiese che ospitano le loro grandi scultu-re, oltre 200 mostre personali con repertori a carattere sacro e profano, 25 milapezzi venduti in Italia e all’estero; e poi i trofei realizzati per le manifestazioni locali (50 premi per i tornei di Pesca, 16 per lospettacolo della Frusta d’Oro, l’esibizione degli 's’ciucaren' al suono della Banda del Passatore), ma anche per eventi di richiamo internazionale

come il Trofeo Lorenzo Bandini: sono venti i fiammanti bolidi in ceramica realizzati da Bartoli e Cornacchia e consegnati nelle mani di altrettantipiloti emergenti di F1 giunti a Brisighella per la cerimonia di ricevimento. “Questo traguardo non è sempre facile da raggiungere per un'attività – spiega Adelmo Cornacchia – ma il nostro rappresenta un percorso di note-voli successi maturato in serena amicizia, e questa è stata per noi un grande dono, applicato a una delle più belle arti praticate dall’uomo fin daiprimi esordi sulla terra.”

Due gli allestimenti espositivi di quest'anno che suggellano la conclusione di un arco temporale intenso di lavoro e meriti: a settembre scorso unamostra dedicata al 900, vissuto dai due ceramisti con pezzi di carattere profano dedicati al lavoro dell’uomo; e ora quest’ultimo apparato (circa sessanta manufatti unici) incentrato sull’arte sacra, dove i due artisti sisono confrontati con il suggestivo e affascinante tema del rapporto tra l’uomo e la fede, come in un percorso narrativo delle loro più significative e importanti opere realizzate a tutto campo. L’esposizione raccogliepoi alcuni presepi: diversi assemblaggi unici di tre-quattro figure e un’importante composizione di cinque figure a tutto tondo che costituisce il pezzo forte dell’allestimento artistico. Con la serenità dei giusti per avereoperato in pienezza d’intenti e armonia d’unione, senza rimpianti tirano il sipario orgogliosi di aver fatto parte di un pezzo di vita del paese.

I 55 Natali della bottega Bartoli e CornacchiaIl lavoro dell’uomo e la fede

La Sacra Famiglia del Presepe vivente 2012: Maurizio e Manuela Samorì (Giuseppe e Maria) conil piccolo Alessio (Gesù bambino) e gli angioletti Gaia e Lorenzo.

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11NATALE SOTTO I TRE COLLI

Da domenica 22 dicembre fino alla domenica successiva all'Epifania una cinquantina di presepi sono in mostra nella chiesa del Suffragio diBrisighella. La realizzazione dei manufatti mette in moto la fantasia di famiglie, bambini, scuole, classi di catechismo, privati, artigiani e cera-misti del luogo e fuori del territorio. L'allestimento a cura di Silavano Cantoni, presidente dei Foto Amatori Brisighellesi e della Maestra d'arteAntonella Tronconi è un appuntamento ormai consolidato nel programma natalizio degli eventi sotto i tre colli e un forte richiamo per i visita-tori che nelle passate edizioni hanno superato un migliaio di presenze. Si tratta di natività che rappresentano in maniera diretta e sintetica l’ani-ma e le tradizioni della gente dai quali provengono. Non mancano pezzi di estrema maestria artigianale, ma il più delle volte si rimane stupitidalla fantasia con cui, anche gli oggetti più inaspettati, possono divenire luogo privilegiato per lo sviluppo di un piccolo presepe. E tale è l’in-tenzione della mostra: riavvicinare il pubblico all’antico significato delle natività. Simbolo di una volontà di creare, con le proprie mani e la pro-pria fede, la rappresentazione di uno dei momenti di maggiore importanza per i cristiani. I materiali usati sono fra i più disparati: dal legno alpane, dal gesso alle foglie o alla più “tradizionale” ceramica. Ma si possono trovare anche cartapesta, piume, avorio, bronzo, cristallo, biscot-ti e lampadine. La visita alla mostra dei presepi 'fatti in casa' è a offerta libera e l'incasso è destinato alla parrocchia di S.Michele arcangelo.

Al Suffragio di Brisighella, i presepi 'fatti in casa'

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Nei prossimi mesi seguirannoappuntamenti e incontri cultu-rali che faranno da corniceall’anniversario di fondazionedell’Istituto, oggi Casa di acco-glienza e spiritualità gestitodalle suore domenicane eaperto a gruppi di preghiera, distudio, per convegni, per ripo-so e vacanza.Le tappe della storia dell’istitu-to - ricorda l’attuale madresuperiora suor Maria CaterinaFarolfi - ricordano che nel 1822 Madre Rosa Teresa Brenti viene invitata a Fognano adaprire un collegio-educandato nella nascente comunità religiosa domenicana per svol-gere la sua missione di educatrice. Il Progetto prevedeva una formazione culturale ededucativa idonea alle giovani di ceto aristocratico. Ma le ispirazioni che hanno resoMadre Brenti una grande educatrice risalgono al 1545 quando ebbe inizio a Fognano,per opera di alcune giovani del paese, un Monastero, con la spiritualità di sanDomenico, che prese il nome di Santa Catterina dalla chiesa attigua, già esistente daun secolo. Le monache, pur essendo claustrali, avevano la facoltà di tenere delle fanciulle dandoloro un'educazione culturale e spirituale. In seguito, con la soppressione napoleonicail monastero è venduto nel 1802, ma dopo la caduta di Napoleone, don Giacomo Ciani,arciprete di Fognano dal 1814, ottiene nel 1820 l’autorizzazione al ripristino del mona-stero e propone all’amico Giuseppe Maria Emiliani, nobile faentino, di riscattare e rico-struire il vecchio convento di S.Catterina. Nel giugno 1821 Emiliani acquista conventoe chiesa e la nuova costruzione inizia il 2 ottobre 1822 con l’intento che quel luogodiventasse un educandato per le fanciulle nobili. Ma per attuare il progetto erano necessarie nuove vocazioni idonee al compito educa-tivo. Don Ciani, conosce una giovane religiosa dell’Ordine Domenicano che si distin-gueva per profonda pietà, intelligenza e capacità d’iniziative: Rosa Angelica Brenti chenell’ottobre 1822 viene accolta dalle monache di Santa Catterina. Madre Rosa TeresaBrenti, questo il suo nome da religiosa, coglie principi e metodi educativi delle ottomonache, ora sue consorelle, e li elabora in un confronto con il pensiero educativo diEmiliani. Il Piano di studio dell’Emiliani - con un corpo docente formato da suore e da laici - pre-vedeva lingua e letteratura italiana, aritmetica, storia, geografia, scienza, lingue stranie-re – francese e inglese obbligatorie e tedesco facoltativo -, disegno, calligrafia, musi-ca, danza e teatro. Molta importanza era data alla formazione religiosa e ampio spazioallo studio del pianoforte. Le bambine che entravano in collegio a sei anni e uscivanoa 18 venivano avviate al ricamo, al lavoro a maglia, al cucito e ad altri impegni femmi-nili. Dal 1823 al 1872, Madre Rosa Teresa Brenti, coadiuvata dalle sue suore educatri-ci, ha portato avanti un progetto di educazione, non certo facile, ma che ha saputo darealle giovani una formazione completa: umana e religiosa, capace di cogliere i segni deitempi con discernimento ed equilibrio.

190° all’Istituto EmilianiAperti i festeggiamenti

Un nuovo avvicendamento espositivo al Museo Ugonia nella rassegna‘Romagna mia – Arte a chilometri zero’ che inaugura sabato 15 dicembrealle 18 la mostra “Cesare Reggiani: Faenza-Marradi andata e ritorno”, finoal 31 marzo 2013 (festivi e prefestivi 10-12.30 e 15-18.30).Duplice valenza per questo allestimento al Museo, che mantiene al primopiano l’antologica dedicata al Novecento storico del litografo brisighelleseGiuseppe Ugonia, al quale è intestato il Museo, mentre al secondo piano siaggiorna allargandosi a un percorso artistico contemporaneo ma pur sem-pre romagnolo. La scelta di questo allestimento coincide poi con la tappadel Treno di Dante, a Brisighella sabato 22 dicembre, nel processo di rivi-talizzazione della linea ferroviaria Faenza-Firenze promosso dal neo comita-to Gli Amici della Faentina. La mostra trova poi felici analogie tra la contem-poraneità dell’arte figurativa di Reggiani e quella storica di Felice Giani(1758-1823), autore del suo Taccuino di Viaggio da Faenza a Marradi, unvero itinerario per immagini disegnato dal geniale pittore neoclassico pie-montese durante il suo soggiorno romagnolo nel 1794. Da quel viaggioinconsueto ne uscì un album di vedute che sono palcoscenici di architettu-re, alberi e uomini. La matita scorreva rapida nel coprire spazi erbosi,boschi, radure, i contorni delle case: un paesaggio percorso allora da vian-danti, cavalieri, contadini, soldati e pittori dominati da una natura che anco-ra oggi riesce a suggerire poesia e incanto a chi la attraversa in treno.Sulle orme di Giani e del suo taccuino, incunabolo della temperie romanti-ca, anche l’illustratore e pittore Cesare Reggiani presenta circa cinquantaopere, “disegni tutti nuovi – spiega l’architetto Franco Bertoni direttore arti-stico dell’Ugonia – tra pastelli a colori e tecniche miste che lungo la ferro-via riprendono particolari e dettagli paesistici e urbani superando – aggiun-ge Bertoni – l’immagine da cartolina che hanno assunto.”Come Giani, idealizzando e astraendo, Reggiani adotta medesimo sguardo su case cose e paesaggio seppure in chiave moderna:ne sortisce una miscellanea di disegni e pitture che sono immagini ‘interne’ e non fotografiche. Tra passato e modernità, la ricchez-za di spunti e di aspetti è tale e talmente complessa da lasciare stupefatti. Le vedute denunciano le due forti personalità artistiche:quella di Giani tra le più affascinanti tra quanti operarono in età neoclassica, e di Reggiani illustratore di lungo e fortunato corso,attualmente impegnato soprattutto in campo pittorico. Il parallelo filosofico e poetico tra i due ‘viaggi’ fa poi capire quanto la sto-

ria s’intrecci con il presente e fornisca al territorio un’appaganteosmosi fatta di arte e di eccellenza culturale da proporre al gran-de pubblico.Il Museo si trasforma così in una vetrina di territorio per viaggia-tori innamorati di tale valorizzazione competitiva e attrattiva tro-vando nel Borgo brisighellese riscontro anche sotto altri vari pro-fili, da quello turistico-ricettivo a quello enologico e agro-alimen-tare. Alla mostra al Museo, così come per la precedente esposi-zione dedicata a Tutt’UGONIA, è abbinato a un catalogo in tiratu-ra limitata, 150 copie. All’inaugurazione, le prime 50 sarannoautografate dall’artista e personalizzate con disegno come valoreaggiunto alla pubblicazione.

Guido Mondini assessore alla Cultura

Il viaggio di Cesare Reggiani sulla FaentinaInaugura al Museo Ugonia sabato 15 dicembre

Nel parco di Villa Spada

Stazione di Fognano

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12CULTURA

Moltedo - di una produzione che meri-ta di far parte delle nostre collezioni.”Della donazione fanno parte schizzi amatita, disegni a penna e xilografieappartenenti al periodo libico delMaestro, tra il 1939 e il 1941. Piùsostanzioso è il corredo di acquefortitirate da Dalmonte tra il 1946 e il 1970nell’ambiente dell’osteria. ‘Mengo’(così era conosciuto a Brisighella)osservava i personaggi intenti al giocodelle carte o seduti davanti a un bic-chiere di vino, schizzando a penna oincidendo direttamente sulla lastra dizinco con segni sintetici ed essenziali.Compresi nella donazione anche idisegni di Rimini eseguiti con la pennaa feltro, la Wunder Filzfeder, e le lito-grafie tirate con passaggi anche fino asette colori, con alcune vedute diBrisighella. Ritornato dalla guerra, lasua fresca capacità di ritrarre figure,cose e paesaggi si sofferma sulla viva-cità popolare di schizzi e disegni den-tro e fuori Brisighella con tecniche

varie che restituiscono il sentimentoforte dei valori semplici della vita dipaese: oltre a xilografia e litografia,anche disegno con varie matite,acquaforte, punta secca, acquatinta,vernice molle, acquerello, olio e alcunesperimentazioni di ceramica e scultu-ra. Ma sono le immagini di silenzio e dilavoro casalingo che fanno la vera poe-sia di Dalmonte: tra l’aspetto bucolicoe la solitudine contemplativa dello spa-zio, assicurano ad ogni opera unavalenza che ha reso autentico lo stile di‘Mengo’. La sua produzione artistica èvasta: olio(circa280 dipinti), disegni(molte centinaia, eseguiti con matite epenne), xilografia (circa 200 opere trabiglietti, copertine e incisioni, anche sulinoleum), litografia (circa 120 opereeseguite su pietra e su zinco), calco-grafia (circa 170 opere), acquarelli(poco più di una ventina, commissio-nati anche per illustrazioni di libri).

Margherita Rondinini

Una retrospettiva del lavoro graficopittorico di Domenico Dalmonte(1915-1990) è stata esposta dal 3 al28 novembre alla Bottega Bertacciniin corso Garibaldi 4, a Faenza. L’allestimento di oli, acqueforti, xilo-grafie e litografie faceva parte delladecima mostra personale postumacurata dal figlio Attilio, che dal 1990promuove la conoscenza dell'attivitàpaterna. Mentre è in preparazione unamonografia dedicata al momento pit-torico e litografico del padre, risale al2005 la prima uscita editoriale riferitaalla produzione xilografica (Editrice LaMandragora, Imola). Questo volumeha accreditato una richiesta di donati-vo all’Istituto nazionale per la Grafica diRoma, dove dal 2011 sono presentiesemplari di varietà tecnica e tipologi-ca che ben rappresentano il lavoro diDalmonte, e selezionati per l'esposizio-ne permanente “come testimonianza –scrive la responsabile delle collezioniStampe e Disegni – Calcografia, Alida

Il sentimento della vita di paese visto da un grande artista del NovecentoAllievo di Giuseppe Ugonia, Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi

A metà settembre, i gioielli-sculture di Mirta Carroli, l’artista di origini brisighellesi (è nata a Fognano), sono stati esposti al Museum of Arts and DesignColumbus Circle di New York, presenti alla Loot 2012, prestigiosa mostra mercato con i lavori di una selezione acclamata di artisti che per innovazione nelcampo del design del gioiello, ha avuto il sostegno della maison francese di alta gioielleria Van Cleef & Arpels. Trentasette le creazioni in argento progettate da Carroli per questo evento. Punto di partenza è un’antica cate-na berbera battuta a mano e dal forte sapore scultoreo. L’elemento della maglia, fuso a cera persa e riprodot-to in tante copie, connotava le tre collezioni presentate dall’artista che vive e lavora a Bologna. Le ‘sculture daviaggio’ come lei stessa definisce, hanno stupito le signore della Grande Mela. Gioielli dove l’inserimento di

frammenti antichi di maiolica faentina (linea Faïences)sono in contrasto per colore e materia con l’elementomodulare della maglia berbera che distingue collier ebracciali abbinati alle linee rigorose di orecchini e anel-li. Mirta Carroli ha cresciuto il suo ‘fare’ nelle botteghebolognesi dei più grandi artisti di gioielli. La sua pas-sione ha poi trovato uno stile personalissimo che tra-sforma in gioielli contemporanei terraglie arcaiche(dall’XI al XVII secolo), estratte da pozzi e sotterraneidi monasteri e case patrizie faentine. Il desiderio del-l’artista è dare nuova vita ai frammenti di ceramicaantica interpretandoli a monte di segni e caratteri cheli distinguono. Corazzati d’argento e oro, scortati datessere di mosaico, coralli, giade, lapislazzuli e perle sitrasformano in virtuosi gioielli di Faïences. Espostisolo in musei o gallerie d’arte sono pezzi unici dalleforme libere da indossare come amuleti.Altre immagini del repertorio della scultrice sul blog:lenuvoledimargherita.wordpress.com

Guido Mondiniassessore alla Cultura

Le sculture da viaggio di Mirta Carroli al Columbus Circle di New York

Alla Galleria d’arte una mostra postuma “Illegno, un materiale antico” ha reso omaggio insettembre alla grande passione per la tarsialignea dell’artigiano brisighellese Stefano Tozzi.L'allestimento curato dal figlio Loris presenta-va una miscellanea di lavori eseguiti esclusiva-mente con utensili manuali per l’intaglio, quasisempre creati personalmente, escludendo pervolontà l’ausilio meccanico e col preciso inten-to di conservare “una metodica procedura ora-mai pressoché unica”. Dai suoi primi esperi-menti con la tecnica dell’intarsio, intorno allaseconda metà degli anni Sessanta, la sua pro-duzione ha poi raggiunto risultati artistici diestremo interesse, in particolare negli ultimi 25anni. È tuttora vivo il ricordo, quando nel suolaboratorio affacciato sulla Via degli Asini, sce-glieva accuratamente le giuste essenze di legnodando colore e forma al soggetto da realizzare.Tra i temi più cari del repertorio di Tozzi alcunicaratteristici scorci brisighellesi, immagini delrepertorio tradizionale religioso cristiano enumerose rappresentazioni di stampe pittori-che antiche, dalle cui nel tempo ha tratto stimo-lo per una ricerca di affinamento tecnico.

La tarsia ligneadi Stefano Tozzi

Essenze intagliate di colore e forma

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13SCUOLA & TERRITORIO

Parliamo delle attività musicali qualiScuola Masironi, Onda sonora, Bandadel Passatore (manca per ora il Coro checomunque gode anch’esso di nuova eidonea allocazione). Parliamo delle attività artistiche qualiScuola di Danza, Scuola di Disegno eCeramica (con un forno nuovo di zecca),Gruppo Fotoamatori Brisighellesi. Parliamo delle attività didattiche collegateai programmi della Università per Adultie ad altri Corsi estemporanei (lingua ita-liana per stranieri; alfabetizzazione infor-matica). Parliamo della Biblioteca appe-na traslocata, riallestita e attrezzata con11mila volumi e 2.500 prestiti (+ 25% nel2012 non ancora concluso), così comedegli Operatori e del preziosissimoGruppo di lettura che la animano. Parliamo della Ludoteca come sistemaattrezzato e sicuro per i bambini più pic-coli e le rispettive famiglie. Parliamo della

Sala Multifunzioni, spazio flessibile eversatile capace di accogliere convegni eincontri con capienza fino a un centinaiodi ospiti; dotato non solo di strumentitradizionali ma anche dei più avanzatisupporti di comunicazione, apprendi-mento, intrattenimento e gioco. Ciò che il 22 dicembre prossimo, a par-tire dalle ore 15, andremo a festeggiaresarà tutto questo ma non solo. Oltre aicontenitori vorremmo, anzi vogliamo,inaugurare anche un modo nuovo diessere in relazione e in collaborazione permigliorare tra tutti la partecipazione allavita civica nelle sue tante espressioni. Vorremmo (vogliamo) che il cuore pul-sante di tutto questo fosse (sia) propriola Biblioteca.Per questo in quella giornata ci confron-teremo tra Esperti, Amministratori eCittadini sull’idea di una Biblioteca chenon si accontenta solo di mantenere il

proprio patrimonio e la propria funzione“storica”. Parleremo di una Biblioteca già connessaalla Rete Bibliotecaria di Romagna epronta all’uso di avanzate tecnologie; diuna Biblioteca più attenta e aperta allacittà, ai temi ed ai problemi che ci indica;di una Biblioteca capace di contenere atti-vità diverse e distinte ma non per questoestranee o separate tra loro; di unaBiblioteca simile ad una piazza aperta incui possa essere più facile conoscere econoscersi, capire e capirsi, ascoltare eascoltarsi, incontrare e incontrarsi. Oltreai fondamentali di sempre: leggere, stu-diare, dire, fare (… baciare, lettera etestamento inclusi).Un grazie di cuore a quanti hanno svilup-pato, condotto e sostenuto questo cam-mino.

Guido Mondiniassessore alla Cultura

come punto di arrivo bensì di ri-parten-za per le attività culturali già in essere epiattaforma per iniziative ulteriori. La caratteristica migliore del risultatoraggiunto è che si è trattato di un proces-so partecipato e sviluppato alla pari tra ilComune e le Istituzioni o Associazioniculturali più importanti e attive. Senza illoro apporto e senza il pesante lavorovolontario dei rispettivi associati e di tantiliberi cittadini oggi non saremmo qui conla fiducia e la gioia che maturano dal farereciproca esperienza di rispetto, collabo-razione e condivisione. Oggi disponiamo di uno spazio più defi-nito e meglio integrato (il triangoloimmaginario con ai vertici Scuola Media,Scuola Elementare e Scuola dell’Infanzia)nel quale è finalmente collocata la mag-gior parte delle attività brisighellesi rivol-te alla Educazione, alla Formazione, allaConoscenza.

“Occorrono buoni contenitori per svilup-pare buoni contenuti”: questo concetto,suggeritoci da un amico, si è fatto vero eproprio obiettivo primario di questaAmministrazione in campo sociale:Ripensare, Rigenerare, Rinnovare le fun-zioni, gli spazi e le modalità di utilizzo deicontenitori socio-culturali esistenti peroffrire servizi maggiori, contenerne i costie migliorarne i benefici.Per ottenere questo si è avviato un lentoma costante processo di riorganizzazionee arricchimento, che oggi è concluso non

Sabato 22 dicembre: open day nuova biblioteca

Se la scuola è in sofferenza per le spese correnti, servono anche iniziative originali per supplire alle carenze dello Stato. Così le famiglie dei ragazzi all’Istituto comprensivo“G.Ugonia” di Brisighella hanno potenziato in questi giorni le attrezzature informatiche in diversi plessi dell’istituto comprensivo (Brisighella, Fognano, Marzeno e San Martino inGattara) aderendo al progetto 'Insieme per la scuola'. L’accordo tra la catena dei punti vendita Conad e il ministero dell'Istruzione offriva la possibilità, tra aprile e giugno scorso,di raccogliere buoni da destinare a una scuola, elementare o media, facendo una spesa di almeno 10 euro. Ai clienti che acquistavano presso ipermercati, superstore e supermer-cati andava una bustina per i bambini con le card della collezione dei ‘puffi’ e un buono scuola da consegnare al proprio istituto. Grazie ad alunni, famiglie e comunità, l’Istituto haraccolto circa 69mila punti per richiedere a titolo gratuito, entro la fine di settembre, un premio scelto tra attrezzature informatiche e supporti multimediali (computer, stampanti, lavagne luminose, proiettori e schermi tv). A Brisighella le prime consegne sono state suddivise in ogni singolo plesso scolastico, a seconda della raccolta effettuata. Tre i computer portatili installati alla media ‘Ugonia’ di Brisighella, altrettanti alla Primaria di Fognanoe a quella di Marzeno. Inoltre, tra i premi ‘conquistati’ con i buoni ci sono anche una stampante con relative cartucce, 4 cuffie da ascolto e due mini HiFi con lettore cd. Il successo dell’iniziativa ha poi permesso l’installazio-ne di altre Lavagne Interattive Multimediali (Lim): due alla secondaria “G.Ugonia” e una alla Primaria “O.Pazzi” di Brisighella. Le nuove attrezzature arricchiscono la dotazione tecnologica del polo scolastico brisighellese chedal 2009 usufruisce già di una sala multimediale con 26 postazioni telematiche per le varie discipline didattiche alla scuola Ugonia, e di lavagne interattive multimediali (elementare e media di Brisighella e Primaria di fogna-no) per visualizzare testi, immagini animazioni e video in condivisione fra studenti e insegnante. “L’attenzione e la disponibilità di rendere più tecnologica la didattica sul territorio rende merito alle famiglie – sottolinea la vicepreside dell’istituto Marina Lugatti – che insieme al punto vendita Conad di Brisighella hanno dato con tale iniziativa un contributo significativo alla realtà sociale e formativa della scuola.”

Rafforzata l’informatica con i punti del supermercatoNuovi computer e lavagne multimediali all’Istituto scolastico comprensivo

Intendo rivolgere un sincero ringraziamento all’Amministrazione di Brisighella per lo spazio riservatomi sul pre-sente numero del giornale comunale, dandomi l’opportunità di salutare tutte le famiglie e tutti i cittadini che, adiverso titolo, si relazionano con l’istituzione scolastica che costituisce per l’intera comunità il principale presidioculturale. Negli ultimi tempi la scuola sta vivendo un momento contrassegnato da un notevole grado d’incertezzae precarietà, che impone a tutti noi operatori un supplemento d’impegno e responsabilità, e pone soprattutto il diri-gente scolastico in una condizione di estrema delicatezza, al fine di permettere ad ogni operatore di esprimere almeglio le proprie inclinazioni e potenzialità, il tutto nell’interesse dell’istituzione, il cui fine e la cui ragion d’essereè riuscire ad assicurare ad ogni alunno, nella sua unicità, il suo diritto al successo formativo.Il dirigente scolastico, per riuscire in questo intento, non può che esprimere una leadership di tipo orizzontale edistribuito, in una prospettiva d’inclusività, che esige il contributo da parte di tutti. La scuola, infatti, per adempie-re al meglio alla sua funzione, non può che porsi in una prospettiva di osmosi rispetto alla comunità di apparte-

nenza, nella varietà dei soggetti che essa esprime, nei confronti dei quali essa ha un preciso dovere di rendicontazione del proprio operato. Lascuola ha bisogno del contributo di tutti, perché esso si traduce in un flusso informativo e in un patrimonio esperienziale che determina cono-scenza utilizzabile.Con questo spirito rinnovo il mio saluto ai cittadini di Brisighella, assicurando tutto il mio impegno affinché le cose appena esposte non resti-no una mera dichiarazione d’intenti, bensì rappresentino le coordinate di un concreto programma di lavoro.

Carmelina Rocco

A fine ottobre, inaugurato l’anno scolasticoall’istituto comprensivo ‘G.Ugonia’ con laconsegna di borse di studio e attestati dimerito agli alunni che si sono distinti l’annoscorso. Quest’anno a meritare la borsa distudio “Maria Manetti in memoria del fratel-lo Olindo Pazzi” è stata Margherita Tondini(nella foto). Attestati di merito sono staticonsegnati a: Sofia Alpi, Lorenzo Bandini,Sara Biffi, Desireé Caputo, Caterina Conti,Francesco Cornacchia, Davide Dalla Verità,Vera Malavolti, Alessia Naldoni, Francesco Nati, Arianna Peroni, MatteoTondini e Lorenzo Veggi. Anche la Fondazione La Memoria storica di Brisighella “I Naldi - GliSpada” ha consegnato l’annuale borsa di studio, istituita dal 2008 e inti-tolata quest’anno a Lorenzo Petronici, già sindaco di Brisighella. A meri-tare il premio per la disciplina dell’Educazione civica è stata l’alunna VeraMalavolti. Alla cerimonia, premiati anche gli alunni che hanno partecipa-to al 10° concorso ”Avis: una risorsa per l’integrazione”.

Meriti scolasticiIl saluto del nuovo Dirigente Scolasticodell’Istituto Comprensivo di Brisighella

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Tra le Società che possono fregiarsi di questo traguardo, dal mese di agosto 2012, vi è anche la Vald’Amone di Brisighella. Il mezzo secolo di vita è sempre un traguardo ambìto e in ambito sportivonon facilmente raggiungibile. Questa simpatica compagine nasce proprio nel 1962 per volere di unpugno di amici accomunati dalla passione per la pesca e, soprattutto, dalla voglia di esaltare lo spi-rito di amicizia che in Romagna è un valore fondante, da sempre. È l’attuale presidente, LuigiMissiroli, a raccontare questo importante traguardo: “Probabilmente siamo tra le società sportivepiù vecchie del territorio, dopo quelle del calcio. Siamo presenti in varie discipline, vista la nostracollocazione sul territorio. Innanzi tutto la Pesca al Colpo, in cui sono impegnati il maggior numerodei Soci; poi la Pesca in Fiume, che in Romagna ha un po’ la sua culla e noi, che siamo proprio stan-ziali sul Lamone, nasciamo proprio come Sodalizio di amanti della pesca nel fiume. Abbiamo poianche Soci che praticano la Trota Lago e la Trota Torrente. Vogliamo anche ricordare i Soci fonda-tori: Aldo Gagliani, storico ideatore e fondatore della Val d’Amone, primo presidente rimasto in cari-ca tantissimi anni e primo difensore del Lamone dagli attacchi di quei tempi, le escavazioni di sab-bia e ghiaia che ne deturparono il letto per tanti anni. Poi Ermanno Liverani, il marmista, nonno delnostro campioncino Leopoldo, Emilio Tedioli, Floriano Sportelli, unico ancora tra noi a testimo-niare quei giorni e lo spirito che li animò.”PALMARES Quasi 50 anni di agonismo hanno portato molti trofei e soddisfazioni ai ragazzi della Vald’Amore: i due prestigiosi Titoli tricolore di Leo Liverani (under 20) e Alan Rossi (under 18), i 4Titoli provinciali giovanili sempre di Liverani, il Bacco d’Argento conquistato due volte nella Sieve,la vittoria nel Regionale Emilia Est del 2003 (Solio, Bassi, Bubani, Moretti) e il Titolo Regionaleindividuale di Ivo Bubani nello stesso anno. Il quinto posto nel Regionale Emilia Est del 2009, il terzo

posto a squadre nel Regionale Emilia Romagna di Pesca all’Inglese 2011 (Bernabé, Giovannelli, Gualtieri e Liverani) oltre a svariati Campionati Provinciali nelle specialità Colpo, sia individuale (Bubani) che a squadre (Bassi,Bubani, Solio, Moretti, Petroncini e Liverani), Carpa (Benedetti), Fiume (Benedetti e Vespignani), Trota Lago (Malavolti e Trenta) e Torrente (Benedetti e Cimatti). Numerose le vittorie anche in importanti manifestazioni regiona-li e nazionali oltre a svariate partecipazioni ai massimi Campionati delle varie specialità.Un grazie alla società ASD Val d’Amone di Brisighella e a tutti i Soci riconoscendo loro anche il merito per la grande opera di controllo e sorveglianza del Lamone, un’opera a favore della tutela dell’ambiente che si basa esclu-sivamente sul volontariato.

Mario Bedeschi assessore allo Sport

Nozze d'oro per la Pesca sportiva Val d’Amone

Se il 2011 aveva regalato grandi soddisfazioni all’Associazione MotoClub Moto d'epoca Marzeno, quest’anno è arrivato il massimo coro-namento dei meriti con la vittoria di Franco Laghi pilota e associato,primo classificato nel Campionato organizzato dalla FederazioneMotociclica Italiana riservato alle moto d'epoca. Nello specifico lacategoria ha cui ha partecipato Laghi, fognanese di origine, è quelladelle moto “post classiche gr 4”. La competizione si è svolta su 8circuiti di gara in tutta Italia: Adria (RO), Magione (PG), Franciacorta(Bs), Vallelunga (Roma), Varano de Melegari (PR) e Racalmuto,(AG). Proprio nella splendida Sicilia, nella suggestiva valle deiTempli, per Laghi è arrivata l'assegnazione del titolo di CampioneItaliano.

Dario Laghivicesindaco e assessore

Franco Laghi,Campione moto “post

classiche gr 4"Si tiene ogni anno la seconda dome-nica di settembre. La festa trae le sueorigini dal lontano 1600, quando siriscontrano nelle cronache del tempoi primi pellegrinaggi di devozioneverso l’immagine della Madonna delleGrazie, custodita nella chiesa dellaPietramora. Anche oggi in devozione dell’immagi-ne, la parrocchia di Marzeno si riuni-sce nella graziosa chiesetta postasulla sommità dell’omonimo monteper un momento di preghiera e convi-vialità. Nella mattinata i pellegrini più “valo-rosi” percorrono i ripidi tornanti della

Pietramora a piedi, per partecipare, insieme agli altri paesani alla Messa. La giornata prosegue nel bel giardino panoramico nelle adiacenze della chiesa doveall’ombra degli alberi che sono di fianco al santuario e al tepore del piacevole sole dimetà settembre si possono godere momenti di allegria insieme agli altri parrocchia-ni, arricchiti dalla recita del Santo Rosario e dalla condivisione di una merenda offer-ta dai ragazzi della Parrocchia.Con particolare piacere quest’anno i parrocchiani hanno potuto festeggiare anche lafine del restauro del tetto della chiesa e di alcune stanze della canonica che ci si augu-ra garantiranno lunga vita a questa bella tradizione così cara agli abitanti di Marzeno.Si devono sempre ringraziare i gruppi giovanili della parrocchia, che grazie al loroaiuto fanno sì che questa festa tradizionale possa essere celebrata con amore versola Madonna delle Grazie e che con tanta convivialità e allegria trascorrono una gior-nata insieme ai parrocchiani e a coloro che un tempo abitavano alla Pietramora.

Festa della Pietramora

SPORT14

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15RICAMO & SOLIDARIETÀ

Quasi un centinaio le virtuose dell’ago e filo, insieme a sei scuole di ricamo, che hanno par-tecipato al concorso “Ricamando la tela... con ago e filo” promosso dal C’era una volta ilricamo, l’associazione che da anni evidenzia sul territorio i valori dell’artigianato femmini-le, promuovendo la sua ripresa sulla scia di un’antica tradizione. Un’arte che nei primi annidel Novecento era rinfrancata anche dalla collaborazione con il litografo Giuseppe Ugoniaper i disegni preparatori da trasferire sulla tela. Il risveglio dell’attività coincide in particola-re con l’iniziativa di questo concorso (11^ edizione), che dal 2002 richiama ricamatrici datutt’Italia, isole comprese, ma va poi oltre i confini nazionali anche con una concorrente bri-tannica dell’Isola di Wight. A tutte le concorrenti sono andati i prodotti Terra di Brisighella (vino, olio e sapori del ter-ritorio), mentre i lavori premiati, scelti tra duecentocinquanta elaborati, sono stati espostialla Galleria comunale d’arte durante la rassegna 4 sagre per tre Colli. Il ricavato delle ven-dite è stato destinato ai missionari brisighellesi suor Jacintha Morini e padre GiovanniQuerzani a favore delle loro missioni, in Etiopia e Congo.

L’artigianato del “C’era una volta il ricamo”

“Tomaso era un uomo forte: nella fede, nella sofferenza, nella dedizione incondizionata alla sua famiglia, nelsuo impegno professionale.” Così il missionario saveriano padre Giovanni Querzani ricorda l’amico, e dalCongo ha inviato una personale espressione di amicizia e ammirazione. “Tomaso - scrive - è stato nell’am-bito della comunità parrocchiale e civile di Brisighella uno degli uomini più convinti e impegnati nel dare uncontributo di idee e operativo a tutto ciò che contribuiva al progresso spirituale e civile del paese. Un uomoche Brisighella non può dimenticare. Resterà un fulgido esempio per le nuove generazioni.” Un anno fapadre Giovanni l’aveva salutato in Ospedale, a Faenza, lasciandolo in condizioni piuttosto critiche. In segui-to, era intervenuto qualche miglioramento potendo trascorrere diversi mesi a casa confortato dalla costan-te assistenza della famiglia e della figlia suor Jacintha. Rivolgendosi a lei, Querzani aggiunge: “Penso conviva partecipazione a te che l’hai amorosamente assistito per lunghi mesi e penso in modo particolare alprofondo dolore di tua mamma e di Cristina alle quali esprimo le mie più sentite condoglianze, unendomial cordoglio dell’intera comunità brisighellese.”

Dal Congo, padre Giovanni Querzani ricorda l’amico Tomaso Morini

BRISIGHELLAil nostro Comune

Direttore: Davide MissiroliDirettore responsabile: Giulio DonatiCoordinamento: Margherita Rondinini, Francesco DonatiRedazione e Amministrazione: Via Naldi, 2 - BrisighellaFoto: Silvano Cantoni, Giovanna Farolfi, Alessandro Leporesi, Ettore Bassetti,Foto Amatori Brisighellesi, Vincenzo Galassini, Fabio Baschirotto, Ivo e MarioZoffoli, Viscardo Baldi

Realizzazione grafica e pubblicità: Even Group Birilli - Faenza - tel. 0546 623710Direzione: Gabriele AmadioCoordinamento produzione: Linda TagliaferriProduzione commerciale: Giampiero ZanelliElaborazione grafica: Claudia Peroni

Chiuso in tipografia in dicembre 2012.

Periodico di informazione del Comune di BrisighellaSped. in A.P. - 45% - Art. 2 comma 20/B Legge 662/96 Filiale di Ravenna - Aut. Trib. di Ravenna del 3/05/95

Paola Bandini ha festeggiato nella Casa protetta di Fognano dove risiede, 103 anni,alla presenza di figli e parenti. L’assessore Mario Bedeschi a nome del Sindaco,dell’ Amministrazione comunale e della comunità brisighellese ha portato i piùsentiti e sinceri auguri alla dolcissima “nonna” offrendole un boutique di fiori.All'emozionante cerimonia erano presenti anche il presidente della Casa protettaGiampiero Montevecchi e il parroco di Fognano don Stefano Vecchi. Nonna Paolaè nata a Brisighella nel 1909, è ancora lucida e autonoma e gode di buona salute.Pensando alle vicende felici e tristi che ha attraversato in un secolo d’Italia si provamolta emozione; nonna Paola è un prezioso patrimonio di tradizioni, di valori cul-turali e civili per tutta la nostra comunità e, in particolare, rappresenta per i giova-ni un modello di vita da seguire. A nonna Paola l’augurio di continuare a vivere alungo vicino a chi le vuole bene.

103 per nonna PaolaCommosso, martedì 9 ottobre, l’ultimo saluto a don Anteo Cappelli, partecipato non solo dai suoi parrocchiani di SanRuffillo e Pieve Tho, ma anche da quelli di Rontana, parrocchia dove don Anteo, dal 1990 al 2002, ha celebrato la messadomenicale. Il vescovo Claudio Stagni, che ha presieduto la liturgia funebre, ha tracciato la figura di questo sacerdotebuono, austero che a un certo punto della sua vita (a 49 anni) ha deciso di servire il Signore. Una vita non facile, mache rappresenta una testimonianza generosa di princìpi saldi fondati sull’Amore del Padre, da trasmettere agli uomini. Il suo insegnamento pastorale è stato essenziale, nello stile della sua persona, scarna di parole e dal fare asciutto; l’at-taccamento ai lavori che svolgeva manualmente per lo spirito libero e semplice che lo caratterizzava, lasciava traspa-rire un cuore grande. Gioie, sofferenze e attese sono quelle di tutti noi, premessa di gloria che il Signore riserva ai suoifigli: la speranza di non essere soli e abbandonati è il segno che anche Anteo sacerdote ha insegnato e fatto percepi-re. Era nato a Brisighella, il 5 settembre 1936, ragioniere in una compagnia portuale di Livorno, in seguito entrato nelSeminario regionale di Bologna. Nel 1985 è ordinato presbitero dall'allora vescovo mons. Francesco Tarcisio Bertozzi.Vicario parrocchiale a S.Savino in Faenza, era stato nominato parroco a S.Ruffillo nel 1988. Dal 1998 era anche ammi-nistratore parrocchiale di pieve Tho.

A San Ruffillo, l'addio a don Anteo Cappelli

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