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Il Neopositivismo PREMESSE: Inquadramento delle correnti filosofiche A. Comte: il positivismo (fisica → fisica sociale) E. Mach, R. Avenarius: empiriocriticismo Il CIRCOLO di VIENNA Percy W. Bridgman

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Il Neopositivismo

PREMESSE:

● Inquadramento delle correnti filosofiche

● A. Comte: il positivismo

(fisica → fisica sociale)

● E. Mach, R. Avenarius: empiriocriticismo

● Il CIRCOLO di VIENNA

● Percy W. Bridgman

Inquadramento delle correnti filosofiche

RAZIONALISMO: si può ottenere conoscenza chiara ed evidente sulla base del puro

ragionamento, senza dipendere dall'esperienza

→ Cartesio, Spinoza, Leibniz

→ Realismo (Res), Idealismo

→ scienza come scoperta, relazioni universali; spesso anti-liberali (con eccezioni)

EMPIRISMO: l'esperienza è l'unico modo di conoscere

→ Locke, Hume, Berkeley

→ Fenomenismo, positivismo

→ scienza come invenzione, pratica, disincantata, mondana (con eccezioni), liberale

POSIZIONE INTERMEDIA: Kant (fisica è conoscenza intersoggettiva)

il CIRCOLO di VIENNAca. 1925-1935

● componenti di varia formazione: Carnap, Neurath, Schlick, Hahn + Hempel, Gödel,...

● si ispirano al lavoro di Wittgenstein (il “Tractatus”) e di Einstein

● riunioni serali nella Vienna degli anni Venti

● → mettere ordine nel pensiero, anni (anche politicamente) burrascosi

● ampio ventaglio di posizioni

● atteggiamento anti-metafisico

● Socialismo democratico, scienza come internazionalizzazione

● uso della logica → Neopositivismo o “Positivismo Logico” o “Empirismo Logico”

● Filosofia come “analisi logica del linguaggio”

● Scienza come individuazione e predizione di “pattern” esperibili

● Teoria della verificabilità del significato, ovvero....

Il principio di verificabilità

[...]

[...]

M. Schlick, Meaning and verification, 1936

in sintesi:

“Stabilire il significato di un enunciato equivale a stabilire le regole

secondo cui l'enunciato va usato, e questo, a sua volta, è lo stesso

che stabilire la maniera in cui esso può essere verificato (o

falsificato). Il significato di una proposizione è il metodo della sua

verificazione” (Schlick)

→ una versione attuale – con valenza didattica/divulgativa - è quella

del “drago nel garage” di C. Sagan....

R. Carnap:

● “La costruzione logica del mondo”

→ costituzione del sapere come ramificazione di proposizioni a partire da “proposizioni atomiche” o “elementari”, + uso dei connettivi logici

● polemica con Heidegger

● Articolo del 1932 su “Erkenntnis”:

Il modo classico di trattare la metafisica.....

..... e quello dei neopositivisti:

Conoscenza = conoscenza dotata di senso = conoscenza costituita da proposizioni fattuali....

...ovvero verificabili:

Tutto il resto è privo di senso:

Un predecessore: D. Hume

“If we take in our hand any volume; of divinity, or school

metaphysics, for instance; let us ask, does it contain any abstract

reasoning concerning quantity or number? No. Does it contain any

experimental reasoning concerning matter of fact and existance?

No. Commit it then to the flames. For it can contain nothing but

sophistry and illusion”

E. Severino così sintetizza il nucleo di pensiero del“Wiener Kreis”:

“Una proposizione ha significato solo se si può accertare che è vera o che è

falsa, e cioè solo se è verificabile o falsificabile: se di una proposizione non si

può e non si potrà mai dire se affermi qualcosa di vero o di falso, questa è

una proposizione solo in apparenza. Ciò posto, l'unico modo per stabilire se

una proposizione è vera o falsa è di accertare se nell'esperienza esista o non

esista il fatto asserito dalla proposizione. In questo modo ci si comporta

costantemente nella vita quotidiana e nella scienza, per stabilire la verità o falsità

di un asserto. Ma la metafisica è, costitutivamente, un asserire qualcosa che

esiste al di là di ogni esperienza possibile […] ciò significa che gli asserti

metafisici non possono, per principio, essere verificati o falsificati, e che quindi

sono completamente privi di significato”

Percy W. Bridgman(1882-1961)

Operazionalismo:

→ gli scienziati devono usare il linguaggio in modo che ogni termine concettuale sia strettamente collegato a delle procedure di osservazione diretta

Opere:

“Dimensional Analysis” (1922)

“La logica della fisica moderna”

“La natura della teoria fisica” (1936)

“Cosa importante di una teoria è quello che essa fa, non quello che dice di

fare o quello che il suo autore ritiene che essa faccia”

“[il concetto di lunghezza risulterà] fissato quando sono fissate le operazioni

mediante cui la lunghezza si misura; vale a dire, il concetto di lunghezza

implica né più né meno che il gruppo di operazioni con cui la lunghezza si

determina. In generale, per concetto noi non intendiamo altro che un gruppo

di operazioni; il concetto è sinonimo del corrispondente gruppo di

operazioni”

“quando estendiamo il campo della nostra esperienza, dobbiamo essere

pronti a constatare, prima o poi, che estendendo per mezzo di modelli

mentali il concetto ordinario di evento a fenomeni su piccola scala,

abbiamo automaticamente introdotto di contrabbando nel nostro quadro

fenomeni che non esistono, di modo che sarà necessario rivedere il nostro

pensiero riformandolo in termini corrispondenti all'esperienza diretta.”

Esempio: concetti di traiettoria e di posizione dalla fisica classica alla fisica atomica..

Posizione strumentalistica, nominalistica di Bridgman

Critica di Feynman all'operazionismo

“Diversi fisici pensano che la misura sia la sola definizione

di ogni cosa. Ovviamente, allora, dovremmo usare lo

strumento che misura la velocità – il tachimetro- e dire,

“Signora, guardi, il suo tachimetro segnava 60.” Così essa

direbbe, “Il mio tachimetro è rotto, non segna affatto.”

Significa forse che l'automobile era ferma? Crediamo che

ci sia qualcosa da misurare, prima di costruire il

tachimetro. Soltanto in questo caso possiamo dire, per

esempio, “il tachimetro non sta funzionando bene”, oppure,

“il tachimetro è rotto”. Si tratterebbe di una affermazione

priva di significato se la velocità indipendentemente dal

tachimetro non avesse senso. Così, ovviamente, c'è nella

nostra mente un concetto che è indipendente dal tachimetro

e il tachimetro ha senso soltanto come misura applicata a

questo concetto”

Posizione realistica di Feynman