IL NEOCLASSICISMO (pp. 304-306) - Lezioni di Italiano e...

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IL NEOCLASSICISMO (pp. 304-306) CHE COSA FU? • un movimento culturale che si sviluppò in Europa nel Sette- cento, intrecciandosi con l’Illuminismo e il preromanticismo CHE COSA VOLEVA? • il ritorno ai valori classici: libertà, integrità morale, rifiuto della tirannia • il ritorno all’arte classica: semplicità, equilibrio, ordine • il bello ideale: nasce dall’unione della bellezza artistica con quella morale, etica, spirituale (cfr. Winckelmann); è una bel- lezza incorporea, la materia è solo un mezzo per esprimerla imitazione: dei classici, in particolare dei greci

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IL NEOCLASSICISMO (pp. 304-306)

CHE COSA FU?• un movimento culturale che si sviluppò in Europa nel Sette-cento, intrecciandosi con l’Illuminismo e il preromanticismo

CHE COSA VOLEVA?• il ritorno ai valori classici: libertà, integrità morale, rifiuto della tirannia• il ritorno all’arte classica: semplicità, equilibrio, ordine• il bello ideale: nasce dall’unione della bellezza artistica con quella morale, etica, spirituale (cfr. Winckelmann); è una bel-lezza incorporea, la materia è solo un mezzo per esprimerla• imitazione: dei classici, in particolare dei greci

IN LETTERATURA• in poesia: generi ampi e solenni come ode, carme, poemet-to; linguaggio semplice e chiaro; tematiche sociali e civili (es. giustizia, progresso, unificazione nazionale ecc.); misura, equi-librio, armonia ----> es. Giuseppe Parini, Vincenzo Monti, Ugo Foscolo• sempre dall’antichità: impiego della satira (es. Il giorno di Pa-rini)

• sotto Napoleone: non più esaltazione dei valori repubblicani (come durante la Rivoluzione francese), ma di quelli imperiali

• in Italia: poesia «eternatrice» (es. Sepolcri di Foscolo) e bel-lezza «consolatrice»

Gian Lorenzo Bernini, Estasi di santa Teresa d’Avila, Roma, 1647-1652 Antonio Canova, Amore e Psyche, Louvre, Parigi, 1788-1793

(in alto a sinistra) La Maison Carrée di Nîmes (19-16 a.C.), cui Pierre-Alexandre Vignon si ispirò per il progetto della chiesa della Maddalena

(in alto a destra e in basso) Chiesa di Santa Maria Maddalena, Parigi, 1763-1842, architetti Pierre-Alexandre Vignon, Jacques-Marie Huvé

El Greco, Sepoltura del conte di Orgaz, Chiesa di Santo Tomé, Toledo, 1586

Questo quadro è un esempio della grande pittura barocca, ed è considerato il capolavoro di El Greco

Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, Musée del Louvre, Parigi, 1784

GIUSEPPE PARINI (1729-1799) (pp. 316 ss.)

• nasce nel 1729 in Brianza (Lom-bardia) da famiglia di umili origini• nel 1752 entra nell’Accademia dei Trasformati, illuminista e ra-zionalista• come scrittore impegnato fu in contatto con Beccaria e Baretti, e in ottimi rapporti con l’amministra-zione austriaca a Milano• nel 1780 è deluso da Giuseppe II, figlio di Maria Teresa d’Austria: nel 1796 si avvicina ai francesi di Napo-leone, ma fu deluso anche da loro• 1799: muore

• OPERE: Dialogo sopra la nobiltà (1752, contro l’aristocrazia); Odi (1791-1795, sul valore di progresso, scienza, giustizia); Il Giorno (postumo nel 1801, poema satirico contro la frivolezza e il parassitismo dei nobili)

• POETICA: arte come imitazione (della vita), unire utile e dilet-tevole, emozionare il lettore; profondamente illuminista nell’idea di progresso con l’uso della ragione (esalta le scoperte scienti-fiche che migliorano la qualità della vita)

• IL GIORNO: in endecasillabi, poema satirico contro il «giovin signore», di cui descrive la “giornata tipo” con tutte le sue ridi-cole abitudini ---> satira contro i costumi della aristocrazia, mo-dello alternativo di moralità (quella operosa borghese)