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Il Metodo Buteyko
Quando alla fine del 2000 ho visto il titolo del libro “Vivere di più respirando di meno” ho sentito
qualcosa vibrare in me, mi sono affrettato a comperare il libro –che ho letto quasi trattenendo il
fiato – e nell’agosto del 2001 mi sono recato a Casciano di Murlo nella casa estiva di Rosa Maria
Chicco (era il suo terzo corso quale fresca istruttrice del metodo Buteyko) attuale ambasciatrice
italiana in Estonia. Già nell’ottobre 2001 ho indetto un corso sul metodo presso le palestre
comunali del comune di Concesio e nel dicembre 2002 facevo parte del primo gruppo di 7
istruttori che hanno iniziato la formazione conclusa nel luglio 2003 assieme al 2° gruppo di altri 5
istruttori (attualmente sono 13 quelli operanti in Italia).
Il metodo sviluppato fin dal 1952 dallo scienziato ucraino dr. Konstantin Pavlovich Buteyko, nato
vicino a Kiev in Ucraina nel 1923, si sta ora diffondendo velocemente anche in Inghilterra,
Australia, Stati Uniti , Italia ed ha lo scopo di ripristinare una ottimale respirazione. In poche ore se
ne apprendono le basi ed i semplici e facili esercizi-accorgimenti per riappropriarsi di una
migliore e naturale respirazione. Tutto l’organismo ne beneficerà iniziando dal sistema
cardiovascolare, poi da quello nervoso, digestivo, respiratorio ecc. Fin dal primo giorno si possono
ottenere cambiamenti sbalorditivi . Si apprenderà come rilassare tutti i muscoli particolarmente
quelli respiratori e si comprenderanno i gravissimi danni causati dall’iperventilazione, anche
leggera. Si rimarrà sorpresi nel constatare quanto poco sapevamo della cosa che facciamo più
spesso ossia respirare. Il metodo Buteyko (http://www.buteyko.it ) conosciuto ed apprezzato in
Russia da più di mezzo secolo è inserito nel protocollo terapeutico dei medici russi (invece di dare
la pillola insegnano ai loro pazienti a respirare meglio); Il dr. Konstantin Buteyko non ha scoperto
nulla di nuovo, se non le modalità di migliorare la respirazione; tutte le informazioni e osservazioni
che ci ha dato in questi anni (è morto sano a 80 anni nel 2004) trovano riscontro o sono scritte nei
libri della Medicina ufficiale. Ad es. fino al 1930 dell’Anidride Carbonica (la CO2) era conosciuta
l’importanza e la positività (lo è tutt’ora!) ed era usata anche in sala operatoria; ora invece tutti ne
parlano male (ci si è messo anche l’effetto serra ,ma la CO2 esito della combustione non è
paragonabile minimamente a quella del nostro metabolismo) dimenticando che, come è scritto in
tutti i testi medici di fisiologia, senza una buona presenza di CO2 nel nostro corpo l’ossigeno non
giunge alle nostre cellule, anzi procura una eccessiva ossidazione (traducasi in invecchiamento-
malattie …). Migliorando la tolleranza personale alla CO2 l’ossigeno può giungere meglio dove
serve ed anche molte malattie, ci sono centinaia di migliaia di persone specie in Russia che
possono testimoniarlo, possono migliorare o guarire. Si fa prima a dire quali sono le poche
patologie che secondo il dr Buteyko non sono correlate all’iperventilazione : autismo, incidenti e
traumi, Alzheimer, psicosi, psoriasi, schizofrenia, tonsillite. Molti atleti dell’Est conoscono il
metodo e questo permette loro di avere prestazioni migliori senza ricorrere ad artifici vari. In
occidente è conosciuto soprattutto per essere ancora l’unico “ balsamo” che guarisce dall’asma (in
parecchi studi clinici si è vista una guarigione di 2 persone su 3). Riguardo a questo c’è un articolo
apparso il 2 novembre 2009 sul New York Times, che non è stato riportato da alcun giornale o
televisione italiani : (http://www.nytimes.com/2009/11/03/health/03brod.html). L’editorialista
per la salute di questo giornale, Janet Brody, nota per il suo atteggiamento contrario alle cure
naturali, intitola l’articolo “Una tecnica respiratoria offre aiuto agli asmatici”. Ed inizia scrivendo :
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”In genere non raccomando terapie alternative per problemi medici seri”, ma passa poi a spiegare
come mai in questo caso ritenga di dover fare un’eccezione, raccontando quello che ha visto
accadere in un suo amico, sofferente d’asma da 48 anni. David Wiege, costruttore di violini e
violoncelli, era costretto da molti anni a prendere broncodilatatori e cortisone ma recentemente
aveva iniziato a soffrire anche di gravi problemi di vista e l’oftalmologo gli aveva detto che, se non
voleva andare incontro ad una perdita completa della vista, doveva smettere di prendere
cortisonici. Wiege sentito parlare del metodo Buteyko contro l’asma ne iniziò l’apprendimento; i
risultati sono stati tali da convincere anche la scettica giornalista Janet Brody della bontà del
metodo Buteyko.
Iniziando a respirare meglio (ossia meno volte al minuto ,sempre, soprattutto di notte) vengono
rallentati i processi ossidativi (l’ossigeno è il primo fattore ossidante) tutto l’organismo riprende a
funzionare in modo ottimale e molte malattie migliorano o guariscono.
Dopo avere insegnato per alcuni anni a qualche centinaia di persone sia in privato , in seminari o
nei miei corsi di ginnastica dolce, ho pensato di informare della bontà del metodo i vari enti che si
dedicano alla salute, oltre che qualche autorità di controllo e associazioni di tutela del cittadino,
con una lettera aperta inviata nel 2010: nessuno ha risposto! Ho compreso che fino a quando non
cambieranno le persone che attualmente siedono nella “stanza del farmaco” ogni suggerimento è
vano ma rimane il passaparola che attraverso le testimonianze orali e scritte, anche attraverso la
rete, può giungere a chi abbisogna.
Quanto tempo ci vuole per apprendere il metodo e per avere i primi risultati? Si racconta che
Buteyko con alcuni riuscisse ad insegnare le nozioni di base in 15 minuti; qualche allievo ha iniziato
a migliorare già dopo la lettura del libro e ancor prima di partecipare ad un corso; molti hanno
buoni risultati già dal primo giorno di addestramento; in alcuni casi gravi il miglioramento sarà un
po’ più lento. Comunque respirare meglio non può che fare bene a tutti e se dà beneficio e la
guarigione in molti casi, ad es. di asma, figuriamoci quanto ne possono giovare i “sani”!
Per un approfondimento, in attesa di frequentare eventualmente un corso introduttivo prima di
fare, magari, quello per istruttori si possono leggere gli articoli e i notiziari che si trovano sul sito
dell’associazione (www.buteyko.it) o l’unico libro attualmente edito, scritto dalla dott. Fiamma
Ferraro, figlia di Rosa Maria Chicco : “Attacco all’asma … e non solo” ed. Bis.
Concesio 17 ottobre 2011 Giuseppe Belleri