Il Messaggero

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Operazione "Quotidiano in classe" pag. 2 La nostra redazione ad Asti pag. 2 In cammino verso Auschwitz pag. 3 Sì alla legalità pag. 4 Il Messaggero La redazione de "Il Messaggero"

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Giornalino di Classe - N. 28, Febbraio 2011 - Scuola I.I.S. Arimondi-Eula

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Lezioni di giornalismo e... di vita

Operazione "Quotidiano in classe"pag. 2

1 8° Convegno Stampa studentesca

La nostra redazione ad Astipag. 2

Passo dopo passo

In cammino verso Auschwitzpag. 3

Don Ciotti incontra gli studenti

Sì alla legalitàpag. 4

IlMessaggeron.28Lunedì28Febbraio

2011

I.I.S.Arim

ondi-E

ula

La redazione de "Il Messaggero"

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Il Messaggero2Lezioni di giornalismo e… di vitaOperazione "Quotidiano in classe"

Annamaria AnzillottiLunedì 24 gennaio 2011, presso ilprestigioso albergo “Principi diPiemonte” di Torino, si è tenuto ilconvegno “Cinque lezioni in cerca diautore” ­ rivolto ai docenti della scuolasecondaria di secondo grado ­organizzato dall’ OsservatorioPermanente Giovani­ Editori diFirenze, promotore del progetto “IlQuotidiano in classe”, di cui il nostroIstituto “Arimondi­Eula” beneficia datanti anni. La giornata era strutturatacome una mattinata di scuola in cui gliallievi eravamo noi docenti e gliinsegnanti due eccezionali giornalistiche rispondono al nome di BeppeSevergnini, penna illustre del Corrieredella Sera e Massimo Gramellini,vicedirettore del quotidiano LaStampa.

I due “docenti” si sono dichiaratiparticolarmente emozionati per il fattodi avere come “classe” un numerocospicuo di insegnanti, professionistidella didattica, per questopotenzialmente severi come giudici.Al suono della prima campanella èsalito in cattedra il “professor” BeppeSevergnini. Che piacere sentirloparlare nel suo classico stile asciutto,pulito, chiaro, privo di sbavaturelinguistiche­per questo splendidamenteclassico, oserei dire ­ dell’ anatomiagiornalistica. Con un lampo di genioSevergnini ha paragonato il quotidiano

ad un organismo vivente composto daorgani ed apparati, in particolare cuoree cervello, i quali devono sempreessere in sintonia; infatti un buongiornalista – come ogni scrittore degnodi questo nome­ deve esserepassionale e quindi “sentire”con ilcuore, ma deve essere in grado dicontrollare con la testa quello chescrive, perché non può non tenerconto della sensibilità di tutti i suoilettori, anche degli eventuali dissidenti.Abbiamo assistito ad una vera lezionedi stile, di intelligenza e di granderispetto per i lettori.Il secondo suono della campanella hasegnalato il cambio d’ora ed eccocomparire il “professor” MassimoGramellini che ha proposto una lezionepiù pratica, su come leggere ilquotidiano in classe con i ragazzi.Grazie a lui siamo virtualmente entratinella redazione di ogni quotidiano e neabbiamo appreso i segreti. Ilprofessore ci ha illustrato i tempi dellagestazione di un quotidiano, dalconcepimento alla creazione effettivadel prodotto cartaceo che arriva ognimattina in edicola e che è, per noi, unprezioso alleato, in quanto strumentodi informazione, riflessione ediffusione di idee. L’incontro con lui,per me, è stato profondamenteemotivo, perché Gramellini è così, unuomo che con poche parole va dritto altuo cuore e gli parla, come sa fare ognipersona dotata di grande umanità,incapace di non commuoversi di frontealla sequenza finale del film l’Attimofuggente, il regalo che il presidentedell’Osservatorio, Andrea Ceccherini,ha fatto a noi insegnanti lì presenti,affinché, nonostante tutto, nondimentichiamo mai che essereinsegnanti significa accompagnare i

ragazzi nel loro cammino di crescitaverso la piena e consapevoleautonomia di pensiero e azione.Naturalmente, come è facile intuire, inostri due insegnanti d’eccezionehanno superato brillantemente l’esamed’ammissione alla categoria“insegnanti motivati che credono neiragazzi e hanno voglia di camminarecon loro, sempre e comunque”.18° Convegno Stampa Studentesca

Venerdì 4 marzo 2011 si terrà ad Astiil 18° Convegno Interregionale dellaStampa studentesca per discutere sultema: “150° dell’Unità d’Italia: qualiresponsabilità per i giovani?Prospettive da un Convegnodiventato… maggiorenne”.L’iniziativa è promossa dall’Equipeintercittadina della stampa studentescadelle province di Torino, Alessandriae Asti, Brescia e Piacenza, con ilpatrocinio della Regione Piemonte.L’Istituto Arimondi Eula, con IlMessaggero, è stato invitato comenegli anni passati e vi parteciperà conuna rappresentanza di studenti diRacconigi e Savigliano, accompagnatidalla Prof.ssa Loredana De Robertis:Mattia Devale (V A Periti), LauraMasucci (II L Liceo Scientifico),Federica Parodi (II Liceo Classico),Andrea Vaschetto (IV L LiceoScientifico), Andreea Vlasin (II FGeometri).

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3Lunedì 28 Febbraio

Andreea Vlasin

Anche quest'anno, il 27 gennaio, è statocelebrato il giorno della memoria. Perl'undicesima volta sono state ricordatetutte le vittime della Shoah e dei crimininazisti. Ricordiamo il 27 gennaio comegiorno in cui, nel 1945, le forze alleateentrarono nel campo di concentramentodi Auschwitz e liberarono gli ultimiprigionieri sopravvissuti. Lì sitrovarono di fronte ad un inferno vero eproprio: definirono Auschwitz comeuna vera e propria fabbrica di mortedove anche molti italiani persero la vitadopo essere stati torturati e privati delladignità. Gli ebrei – in Italia­ furonocolpiti nei loro diritti di uomini sin dal1938, con l’entrata in vigore delle leggirazziali, poi deportati in massa neicampi di concentramento dopo l’8settembre del 1943.

Nel nostro paese si celebra anche il 10febbraio, noto come giorno del ricordodelle persone morte nelle foibe, nelletragiche circostanze ingiustamentetaciute per tanto tempo. Va detto che lefoibe sono delle cavità naturali più omeno profonde che gli istriani, fiumanie dalmati hanno usato per “punire” tuttii cittadini italiani che erano, all’epoca,cittadini di quelle terre. Le vicende cheportarono al terribile epilogo delle foibeiniziarono nel 1914. Storicamentesappiamo che i problemi nacqueroquando fu stipulato il patto di Londrache, in caso di vittoria per l’Intesa nellaI Guerra Mondiale, prevedeva, tral’altro, l’annessione all’Italia dell’Istriae di parte della Dalmazia. Ma il pattonon fu rispettato e il presidenteamericano Wilson, incaricato ditracciare i confini post­bellici nelle exprovince asburgiche, non assegnò

all’Italia i territori stabiliti dal patto diLondra. In seguito, quelle terre videroconsumarsi episodi di inaudita violenzatra le varie forze politiche in causa. Apagare furono, come spesso accade,cittadini innocenti, colpevoli solo diessere italiani in una terra contesa datroppi. In occasione di questa giornatala nostra scuola è andata al cinema SanGiovanni per ascoltare le testimonianze(con relativi filmati) di due uomini chehanno vissuto in prima persona nelperiodo delle foibe. La scuola è anchequesto: un luogo che offre la possibilitàdi ricordare, perché le persone morteingiustamente e tragicamente non sianoannullate dal passare del tempo, macontinuino a vivere nella memoria dichi non vuole dimenticare che “tuttoquesto è stato” e che non deve mai piùverificarsi, se vogliamo ancora esseredefiniti “umani”.

Il tempo della memoria

“Passo dopo passo verso Auschwitz”Andrea VaschettoValeria Ronco

5 ore di fatica, 18km di strada, qualchegoccia di pioggia ...“passo dopo passo”per ricordare e non dimenticare le 26vittime della provincia di Cuneo partitecon quell’ultimo treno di deportati condestinazione la morte. Viaggiare a piediattraverso l’Italia, l’Austria, laRepubblica Ceca e la Polonia potrebbeessere una follia... eppure è sembratal’unica idea efficace per sensibilizzareuna civiltà ormai indifferente a tutto.Questo viaggio è iniziato da Borgo SanDalmazzo il 15 febbraio e termineràdopo circa 1700km ad Auschwitz il 1maggio. C’è un segno che unisce le 76

tappe: una betulla. Alle varie città vienedonata una piccola betulla segno di vita,di una vita che vuole e deve rinasceresu quella via di morte. Viene però anchechiesto qualcosa in cambio: unsacchetto di terra della città. La terra ditutte le città servirà a piantare un’ultimabetulla ad Auschwitz, frutto di uncammino a cui tutti, per lo meno con ilpensiero, hanno partecipato.Chi ha partecipato davvero ad un pezzodi viaggio sono stati molti studenti dell’I.I.S. “Arimondi­Eula” di Savigliano eRacconigi. Giovedì 17 febbraio sonopartiti da Savigliano aggregandosi ad ungruppo già partito da Fossano pergiungere a Racconigi. 18 km intensi,fatti di tanti pensieri; arrivati a finetappa, in piazza degli Uomini un gruppodi noi ha accolto questa “carovana dellamemoria” con il nostro linguaggiopreferito: la musica, aprendo con le notedi Giorgio Gaber che ci ricorda che“libertà è partecipazione!!”. Questa

iniziativa ha un grande obiettivo:parlare di memoria e fare memoriacercando di recuperare un senso trapassato, presente e futuro; un viaggiofatto di strade, di relazioni concrete e dirapporti umani vitali, percorrendo letappe della deportazione, fermandosi.Verga ci dice che “i giovani hanno lamemoria corta, e hanno occhi perguardare soltanto a levante; e a ponentenon ci guardano altro che i vecchi”...proprio per evitare di dimenticareperdendoci nel futuro, proprio persentire doveroso ricordare il passato noiabbiamo voluto essere presenti,camminare, meditare; e anche se nonandiamo fino ad Auschwitz ciarriveremo con il pensiero e con ilcuore; 18km non sono niente fino allaPolonia ma, come dice Lao­Tze, “unviaggio di mille miglia comincia colmuovere un piede”. Noi l’abbiamomosso.

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Il Messaggero4CRONACA__________________________notizie dalla scuolaFederica Parodi

Venerdì 4 febbraio si è svolto presso ilCinema Aurora l'incontro con Don LuigiCiotti, fondatore di Libera e del GruppoAbele, organizzato dall'associazionesaviglianese "Noi con Voi" e daglistudenti del Liceo “Arimondi – Eula”, incollaborazione con le scuole superiori diSavigliano e Racconigi.Dopo un breve excursus sulla vita delsacerdote,preparato dalle rappresentanti diistituto, la platea ha voluto accogliere DonCiotti ascoltando le note di unmeraviglioso pezzo dei Modena CityRamblers, "I cento passi", che narra latragica fine di Peppino Impastato, uccisoil 9 maggio 1978 dalla malavitaorganizzata sicula per le sue iniziativeantimafiose.Don Luigi ha preso la parola subito dopoed ha chiesto ai ragazzi di porgli delledomande,poiché ascoltare è sempre ilprincipio migliore per un discorsocostruttivo. Quest'uomo straordinario hasaputo guidare gli studenti in unariflessione attenta ed accurata,partendodalle loro perplessità sul mondo della

legalità,in tutte le sue sfaccettature,ricordando innanzitutto che legalità è lacombinazione tra responsabilità e giustiziae che, ovviamente, non c'è giustizia senzaverità. Per ogni ragazzo che si trova difronte a quello che don Ciotti definisce"un impoverimento sociale, materiale,culturale ed etico", la reazione piùspontanea è l'indignazione, il disgusto difronte a tutta questa mancanza di moralità;Don Ciotti ci ricorda infatti la frase delfilosofo Norberto Bobbio: "La democraziavive di buone leggi e di buoni costumi" inun periodo in cui questi ultimi sembranoappartenere ad un'altra realtà. "Ci vuoleuna rivolta positiva, non violenta,intelligente delle coscienze" afferma DonLuigi, perché una delle malattie mortaliche secondo lui affligge l'umanità, subitodopo la piaga dell'indifferenza, è la delegadelle responsabilità, il disinteresse pertutto ciò che apparentemente non ciriguarda.Don Ciotti, uomo che ha come parrocchia

la strada,ci ha regalato una preziosalezione di vita citando Sant'Agostino: "lasperanza ha due bei figli: la rabbia percome vanno le cose e il coraggio per

pensare a come potrebbero andare";un'esortazione a metterci in gioco percambiare le cose, per smettere di esserevittime di un sistema che ci offre lacosiddetta "informazione di secondamano" e ci spinge ad essere deglispettatori passivi di una realtà che ciappartiene, livellando le coscienze algrado di indifferenza, permettendo così amafie e criminalità organizzata di darecome favore ciò che lo stato dovrebbedare come diritto. I segni del poterecontro il potere dei segni: piccoli gesti dipersone che vogliono dire no al silenziodell'ignoranza, che sono convinte che nonfaccia più rumore un albero che cade diuna foresta che cresce.Un incontro toccante, concretamenteistruttivo non solo scolasticamenteparlando,ma sopratutto umanamenteperché ha dato una scossa alle nostrecoscienze in parte assopite, a volte cosìsuperficiali da portarci a pensare chealcuni problemi non riguardano la nostrarealtà; è necessario avere coraggio esapere che anche un piccolo gesto puòfare la differenza.

Don Ciotti incontra gli studentiDa un uomo grande c’è qualcosa da imparare anche quando tace

Opinione a riguardoInteressarsi degli altri, credere che la vita degli altri ci riguarda é il primo passo fondamentale per diventare cittadini capaci difuturo. Don Ciotti è un uomo che fin da giovane ha basato la sua vita sul prossimo prendendo a cuore famiglie e milioni di viteumane. Fondando il gruppo Abele, ha dato un rifugio a persone che per svariati motivi, si trovano a passare momenti di difficoltà.Tossici, prostitute, persone vittime di stupri, questi sono solo la punta di un iceberg per il quale don Ciotti lavora con passione edisponibilità. Fondando Libera (associazione contro le mafie), ha creato coraggio nel cuore di molte persone che ora combattono inprima linea a liberare l'Italia da queste società criminali. Don Ciotti è l'esempio vivente della legalità e della lotta per i diritti umani,un uomo che ha sempre messo la vita degli altri davanti alla propria diventando un punto di riferimento per milioni di persone. No alpizzo, no alla mafia, sì alla legalità, alla responsabilità, ai diritti e alla giustizia sociale. E’ questo che Don Ciotti mi ha trasmesso conil suo incontro. Patrick Dal Zotto

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5Lunedì 28 Febbraio

Andare a scuola divertendosiLa 1 L racconta la sua esperienza allo Scientifico

Federico LombardoAndreea SerghieQuest’anno abbiamo iniziato la scuolasuperiore più precisamente il LiceoScientifico. Per ognuno di noi è stataun’esperienza davvero importante: ci haaperto gli occhi su un mondototalmente diverso da quello in cuiavevamo vissuto fino ad oggi.Fra le tante novità di questa nuovasituazione vi sono materie che nessunodi noi aveva mai affrontato prima:quella che a tutti faceva più paura era ilLatino. Sarà forse perché il suono diquesta parola rievoca altisonanti epomposi avvenimenti storici davanti ai

quali ci sentiamo piccoli piccoli… ma… a meglio guardare, non è poi cosìterribile, anzi, dopo un attimo dismarrimento, stiamo cominciando adivertirci nel curiosare nella vita di tuttii giorni di ragazzi che hanno vissuto unpaio di migliaia di anni fa…Abbiamo sempre saputo, ce lo hannodetto fino alla nausea, che andare alLiceo vuol dire studiare, studiare,studiare, ma quello che non ci hannodetto è che oltre a studiare a scuola sipuò partecipare ad un sacco di progetti:ad esempio noi stiamo seguendo unprogetto chiamato “Il Quotidiano inclasse” che consiste nel leggere ecommentare alcuni articoli tratti da tre

importanti testate giornalistiche (“LaStampa”, “Il Corriere della Sera” e la“Gazzetta dello Sport”) che ci vengono“recapitate” in classe regolarmenteogni mercoledì.Un altro progetto che ha contribuito afarci sentire “importanti” è il poterpartecipare alla redazione del“Giornalino”: ci siamo detti, ma se cipermettono di scrivere “del nostro”beh, allora, vuol dire che hannointenzione di ascoltare anche noi, e sepossiamo dire quello che pensiamo,vuol dire che il nostro pensiero contadavvero, che ormai siamo diventati…“ADULTI”…

Stefania GhiettoAppare così: occhio brillante e chiomaquasi argentea; sembra uno dellacompagnia di Harry Potter. Infatti JulianAssange nell'ambito della Rete haoperato una vera magia: quella dimettere in subbuglio la stampa e i poteriforti del mondo scoprendo con il suosito Wikileaks maneggiamenti trapotenze, spie e spiati, rivelazioniclamorose. Insomma un putiferio che hafotografato i rapporti tra gli Stati Uniti ela rimanente Terra. Qualche esempio?Assange racconta che nel 2007 gli Usacercarono di rimuovere da un reattorepakistano l'uranio impoverito perbloccare un dispositivo nucleare illecito.Quanto avrà gradito tale news ilPakistan alleato dell'America? Sonostati rivelati inoltre i dispacci dove isauditi chiedono a Obama dibombardare l'Iran; i maneggi per

piazzare i prigionieri di Guantanamo inEuropa, ricattandola platealmente e cosìvia... Ovviamente la reazionedell'America è stata violenta. HillaryClinton ha detto che Assange è unpericolo grave per il mondo intero. Ilgoverno Usa vuole incriminarlo percospirazione e spionaggio. Julian si èconsegnato a Londra ed ora è agliarresti domiciliari. Su Facebook i suoiamici hanno superato il milione, conl'aumento di una persona al secondo.Assange ha detto che Wikileaks cerca diproteggere i diritti civili lavorandocontro le organizzazioni che fanno ilcontrario e di avere fatto ciò che ognigiornalista dovrebbe fare. Mai il suolavoro non ha inferto danni fisici adalcuno, né arresti di persone innocenti.Credo che in queste parole di Assangeci sia l'essenza del suo lavoro. Assangedimostra che siamo entrati in una nuovafase della comunicazione politica,

perchè il canale che diffondepettegolezzi e segreti oggi sfugge alcontrollo degli apparati di potere. Infattii mezzi di informazione tradizionalisono soggetti a pressioni sociali epolitiche che Internet non ha. La rete eAssange sono liberi. Protetti dalprincipio costituzionale della libertà diespressione. Perchè nessuna notizia èstata smentita dai diretti interessati?Perchè era vera. E' anche vero che lafuga di notizie potrebbe mettere arischio i rapporti tra Paesi. Ma cherischio corrono uomini e donne ignaridi verità sulle guerre che li uccidono,sugli abusi di potere che liimpoveriscono, sulle ingiustizie che liperseguitano? Una speranza? Governi espie continueranno a spiarci e a spiare,ma sapere che un giovane uomo (e chemolti come lui) può spiare loro si sperali fermi almeno un pò dal raccontaretroppe bugie al mondo.

Per me Assange fa solo il giornalista

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Il Messaggero6

Federico Orlanda

Con l’aumento del prezzo del petrolioe dei carburanti, in Europa si stacercando di investire nelle energierinnovabili, ovvero che non derivanoda combustibili fossili e quindi sonomeno inquinanti.L’ Europa si classifica come primaentità politica al mondo per lavalorizzazione delle fonti di energiarinnovabili, soprattutto per quantoriguarda quella eolica. Al primo postodegli stati europei c’è la Germania, cheperò abbina all’energia eolica e solarequella prodotta da carbone e uranio,meno costosa ma decisamente piùinquinante. Oggi in Germania l’energiarinnovabile copre oltre il venti percento della produzione interna. Perquanto riguarda l’Italia, è la quartaclassificata in Europa dopo Danimarcae Spagna. Il nostro paese nel 2006produceva il quindici per cento dienergia prodotta da fonti rinnovabili eaveva prefissato di raggiungere nel2010 il ventidue per cento. Le ultimefonti dicono che il risultato non è stato

raggiunto e la motivazione principale èil costo di installazione di centrali cheproducono energia rinnovabile.L’Italia dal punto di vista geografico emorfologico ha la possibilità disoddisfare quasi tutto il suo fabbisognoenergetico sfruttando soltanto leproprie risorse naturali. Ciòsignificherebbe non dipendere daicombustibili fossili, che l’Italia non hanel suo sottosuolo e il cui prezzo èdestinato a salire. Inoltre è vero cheinstallare una centrale a metano o acarbone costa decisamente meno cheinstallarne una eolica, ma la spesa fattaper una centrale eolica verràammortizzata con il passare del tempodall’energia prodotta e dall’uso di unafonte energetica a “costo zero” come ilvento. Lo stesso discorso vale per lealtre fonti energetiche rinnovabili. Gliunici problemi che bloccano l’uso diqueste fonti energetiche sono l’impattoambientale e le autorizzazioni delterritorio, il cui costo a volte superaquello dell’istallazione.Il primo problema può essere risoltocostruendo centrali a basso impatto

ambientale, anche se non è facilemascherare una diga o una turbinaeolica alta quasi cento metri.Il problema delle autorizzazioni èspesso legato al primo. Infatti ilpermesso di costruire una diga o uncampo di pannelli solari non sempreviene concesso per l’impattosull’ambiente o ha dei costi altissimi.Di conseguenza l’energia prodotta hadei costi elevatissimi, e ciò va adiscapito della gente, che giustamentesi rifiuta di pagare l’energia a unprezzo così alto. Gli scienziati stannostudiando i più svariati modi diprodurre energia a impatto zero, ma inogni caso i costi sono alti e l’energiaprodotta non è quasi maisoddisfacente.L’unica soluzione è sperare che conl’inevitabile aumento dei combustibilifossili si dia un ulteriore impulso allefonti rinnovabili con dei prezzicompetitivi. Ci si deve inoltre rendereconto che le fonti energeticheattualmente utilizzate sono moltoinquinanti e si esauriranno neiprossimi decenni.

L’uso delle energie rinnovabiliEcologia__________________________

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7Lunedì 28 Febbraio

Edoardo BaradelloIn questi tempi di crisi qualcuno hainiziato a proporre il nucleare comeenergia “conveniente”. Il 12 Gennaio2011 la Corte Costituzionale ha stabilitoche è “ammissibile” il referendumabrogativo di alcuni articoli della legge99/2009, (per il rilancio del nucleare inItalia) Così, in una domenica tra il 15Marzo e il 15 Giugno 2011 si potràtenere il referendum sul nucleare inItalia. Per saper prendere una posizioneriguardo ciò bisogna avere un quadrochiaro della situazione.La disponibilità di uranio minerale sullaterra è una delle maggiori incognite delfuturo del nucleare: alcuni studiosihanno fornito, con evidente prudenza,dati positivi a riguardo. Un possibilerischio è che in un futuro prossimo lestime sulla disponibilità di uranio sirivelino sbagliate, il prezzo dell’uraniosalga improvvisamente e gli stati piùevoluti dipendenti da esso cadano inuna nuova crisi.L’energia nucleare ha un costorelativamente inferiore ad altre fonti dienergia soprattutto rispetto aicombustibili fossili. E’ vero che questeultime generazioni stanno cercando e

devono trovare una soluzioneall’esaurimento dei combustibili fossili,ma sostituirli completamente con ilnucleare non è la risposta, rinvieremmosoltanto il problema alle futuregenerazioni. Inoltre bisogna tener contodel fatto che la costruzione di unacentrale nucleare (7/10 anni) ha il costodi circa quattro miliardi e mezzo di europiù un costo di smantellamento ( dopo

30/40 anni) di un miliardo di euro,inoltre, secondo considerazionianaloghe ad altre centrali o attivitàspeciali, occorre tenere conto dei costidi gestione e manutenzione dellecentrali. Anche in questo caso,sprecando prudenza, gli specialistiindicano nel 8­11 % del valoredell’opera i costi di manutenzione egestione. Ci sono anche costi più omeno nascosti (la logistica dell’approvvigionamento del combustibile, equella dello smaltimento delle scorie);

chi pagherà questi cinque miliardi emezzo moltiplicati per le quattrocentrali nucleari su cui si fonda ilritorno all’atomo in Italia oltre ai privatiinvestitori? Credo che a questo compitodovrà assolvere il buon vecchiocittadino attraverso o aumenti sullebollette o pagamenti di tasse aggiuntiveoppure entrambi.Il nucleare sarebbe un serio edimportante impegno finanziario a lungotermine e implicherebbe il lungo edispendioso stoccaggio delle scorieradioattive. Le emissioni di CO2sarebbero drasticamente ridotte, maaumenterebbe il rischio dicontaminazione per effetto di “perdite”di radiazioni.Riflettendo, penso sia normale chepersino chi è favorevole non ami viverenei pressi di una centrale nucleare e aciò si affianca la svalutazione deiterreni non solo nei pressi dellacentrale ma anche a considerevolidistanze.Dunque un dilemma di non facilesoluzione è: sì al nucleareapparentemente pulito e vantaggiosooppure no al nucleare rischioso, costosoed incerto?

Il nucleare sarà davvero una scelta giusta?

Habemus logumGrazie al felice tratto degli alunni Matteo Tosatti,Domenico Olivero e Davide Panero, allievi delprof. Claudio Martini appartenenti alla II A delcorso per periti di Racconigi, c’è finalmente unnuovo logo per suggellare ufficialmente l’unionedell’Eula con L’Arimondi: ora abbiamo un“marchio” di famiglia che ci contraddistingue e cheè stato scelto tra tanti per la semplice eleganzadelle linee, le quali ci aiutano a mettere in evidenzaquanto tutti noi vogliamo fondare la nostra unionesulla trasparenza, la linearità e la bellezza che vienedalla chiarezza, anche nei sentimenti.

Se sei in disaccordo con alcuni miei punti o vuoi semplicemente espormi la tua idea invia una e­mail all’[email protected]

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La superstizione: tu ci credi?Laura MasucciLa superstizione non è unfenomeno recente. Cicerone neparlava nelle sue opere (“Dedivinatione”); ma oggi è semprepiù diffusa e pubblicizzata datelevisioni, riviste e radio.Chi non si è mai fermato a leggereil proprio oroscopo su un giornale?Più o meno tutti, almeno una voltanella vita, lo fanno, per gioco o inassenza di altro da fare; c’è anchechi fa diventare l’oroscopo, itarocchi ecc. una vera e propria

malattia psichica che influiscenotevolmente sulla sua vita.La scaramanzia ha infiniti campiche moltissime persone hannocercato di approfondire trovandoun punto comune: non saperspiegare scientificamente un’azione, un avvenimento o qualsiasialtra cosa.Quindi parlando di superstizionepotremmo aprire infiniti discorsi,dai tarocchi all’oroscopo, dal“venerdì 17” al non passare sottouna scala. Ma come può ilsemplice passaggio sotto una scala

o la rottura di uno specchiocondizionare la nostra vita?Secondo me non può. Poi ognipersona ha magari il suobraccialetto o qualsivoglia oggettoche la collega alla fortuna; maquesta è tutta una reazionepsicologica che manifestamancanza di sicurezza in noistessi, perché vuol dire cheabbiamo bisogno di qualcosa peraver fortuna e per riuscire adottenere quello che vogliamo.

IL MESSAGGERO è realizzato con il contributo di

Andreea VlasinDrogati, ubriachi e delinquenti sonopersone che spesso si possonoincontrare anche solo sulle vie dellapropria città. Tutti noi di questepersone abbiamo un evidente giudizionegativo: li descriviamo come deimostri da cui è bene stare lontano.Tutti sappiamo che esiste un grandeproblema della dipendenza, sia essada alcool o da droga che coinvolgeuna buona percentuale dei nostrigiovani adolescenti. Questi ultimisono soggetti a continui cambi dalpunto di vista emotivo, molte voltefanno fatica ad accettare la realtà epensano che sostanze alcoliche o

stupefacenti possano dare lorosicurezza e li aiutino a risolvere iproblemi, senza sapere che, cosìfacendo, perdono completamente lapropria capacità di pensare e di agire.Si tratta spesso di personefondamentalmente “buone" cheincontrano un problema oppure hannoun disagio che, ad esempio, per unragazzo potrebbe riguardare la scuolao la famiglia. È qui che puòcominciare il ciclo della dipendenza:si comincia a bere, a provare qualchedroga leggera, e man mano si aumentala dose.La persona soggetta agli effetti diqueste sostanze si sente molto meglio,le sembra di essere più capace ad

affrontare la situazione.Di fatto la dipendenza è psicologica,molto spesso è talmente forte che nonla si riesce a superare né con la forzané con la volontà, infatti le personeche entrano a far parte di questo gironon ne escono più facilmente;arrivano così a dover affrontareproblemi gravi, soprattutto di salute.Sicuramente drogarsi non è lamaniera adeguata per affrontare i tantiproblemi che la vita ci pone davanti.Purtroppo i giovani di oggi sonotroppo ansiosi di crescere e diventare“grandi”, non sanno però che questo èsoltanto un modo per aumentareancora di più il disagio che giàsentono.

Dipendenza: è una buona soluzione?

Opinione__________________________

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9Lunedì 28 Febbraio

La superstizione: tu ci credi?Sport__________________________a cura di Alessio Secco

Oggi vorrei parlarvi di un uomo cheha fatto la storia della Juventus, ilcapitano Alex Del Piero o, come lochiamava l’Avvocato, Pinturicchio,poiché secondo lui in campodisegnava traiettorie imprendibilicon quei suoi tiri a giro che sonodivntati il suo marchio di fabbrica.Giocò la sua prima partita con laJuve il 12 settembre 1993 contro ilFoggia dando inizio alla sua grandecarriera agonistica. Lo ricordiamoanche per alcuni grandi gol, comequello segnato alla Fiorentina nel’94 dopo aver buttato in rete unlancio da quaranta metri! Senzadimenticare però il gol rifilato alReal Madrid il 14 maggio 2003,dove lui e i suoi compagni furonoartefici di una delle più memorabilipartite della storia del club,

illudendosi poi di vincere lachampions, sogno infranto duesettimane dopo dal Milan ai rigorinella prima finale tutta italiana;nella sua carriera ha realizzatocomplessivamente 313 gol tracampionato, coppe europee enazionale. Uno score che lo rende ilquinto giocatore italiano ad aver

segnato più gol in carriera. È ilgiocatore con più reti (280) e conpiù presenze (480) record cheprecedentemente appartenevano aGiampiero Boniperti. Anche innazionale ha detto la sua, vestendola maglia azzurra 91 volte segnando27 reti, tra le quali ricordiamoquella inutile realizzata nella finaledegli Europei del 2000, persi adiscapito dei cugini francesi, senzadimenticare quella contro laGermania: Del Piero andò in retefinalizzando un contropiede dopoaver corso per tutto il campo aperdifiato. Fantasista, mezzapunta,Del Piero è in grado di ricoprirediversi ruoli nel reparto avanzato,prediligendo però quello damezzapunta, ruolo a lui assaicongeniale; è uno specialista nei

calci di punizione, chesolitamente prevedono la ricercadell’incrocio dopo averscavalcato la barriera. Celebririmangono quelle segnatecontro lo Zenit San Pietroburgo,dalla notevole distanza di 38metri, oppure quella realizzata

al SantiagoBernabeu ai danni del Real Madrid,al termine di una gara che lo havisto protagonista con standingovation finale da parte del pubblicodi casa. Da notare la sua forza divolontà nel recuperaredall’infortunio occorsogli l’8ottobre del 1998 in Udinese­

Juventus, in cui riportò la lesionedel legamento anteriore eposteriore, infortunio che gli causò9 mesi di stop e un successivoappannamento di carriera, al qualeperò seppe rimediare con uncrescendo di prestazioni di notevolecarattere e intensità, che dal 2001gli hanno consegnato la fascia dicapitano. Questa pagina non bastaper descrivere la carriera di unuomo che ha fatto e farà sognaremilioni di tifosi juventini nelmondo. Grazie Alex!!!

Dipendenza: è una buona soluzione?

Una carriera da campioneLa storia di Alex Del Piero

Felicitazioni al prof. AldoAlessandrini per la nascita delpiccolo Leonardo!!!

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Il Messaggero10Musica__________________________

Luisa BarberoLuca LavernicoccaGli anni della ribellione giovanile,della trasgressione e della

sperimentazione musicale. Inquegli anni nacquero alcune dellepiù grandi e famose band dellastoria della musica.Giusto per citarne alcuni: RollingStones, Beatles, Pink Floyd, TheWho, Genesis e tanti altriimportantissimi. E come nonparlare dei Led Zeppelin, gruppoche ha rivoluzionato un interogenere musicale con i loro mitici 4

album, creando una vera e proprialeggenda musicale.I componenti del gruppo eranoJohn Bonham (batteria), JimmyPage (chitarra), John Paul Johnes

(basso, mandolino, tastiera)e Robert Plant (voce).Il genio musicale dei 4sfornò alcuni dei pezzi distoria della musica, comeWhole Lotta Love (lafamosa sigla di Top Of ThePops!), CommunicationBreakdown, e lafamosissima e immortale

Stairway to heaven.In particolarequest'ultima canzone fu prestotalmente apprezzata e richiesta daentrare nella classifica delle 500migliori canzoni secondo RollingStone. Scritta e cantata da Plant,contiene moltissime parti in cui siriconosce lo stile di Jimmy Page,che con il suo assolo finale dà untocco in più. C’è un' atmosferastrana, resa da una perfetta

combinazione tra gli strumenti e lavoce. Ma chi non ha mai sentitoparlare dei cosiddetti “versisatanici”?! Anche questo branoricevette molte accuse di messaggisubliminali, come ne ricevetteroanche molte altri brani dei Queen,Beatles, …. In molti sostenneroche leggendo alcuni versi alcontrario si potesse estrarre unsignificato satanico, quasi per farein modo che la canzone infondesseun messaggio negativo. La bandha sempre sostenuto che questeaccuse erano infondate, ancheperché chi legge attentamente ilcontenuto del testo capisce che lacanzone ha un messaggio moltodiverso. È un’accusa verso ilnostro mondo materialista, resaraccontando la storia di una donnache apprezza solo i beni materialiche le stanno intorno. È un pezzoparticolare, che ha un intrecciarsidi ritmi diversi che lo rendonounico.

La musica negli Anni '70

Iron Maiden: The Final FrontierNicolò DevaleCome sempre gli Iron Maiden nonsi sono risparmiati nel regalarcipuro hard rock, però con potenza edecisione creano il loro ennesimoalbum, che, a parer mio, sarà unaltro strepitoso successo.Quest’ anno il gruppo londinese sidilunga nel tempo arrivando asuonare due canzoni di benventidue minuti. Si dice che conquesto album i nostri sei musicisti

siano ringiovaniti di vent’anni, ma,come tutti sappiamo, essi sonoormai cinquantenni e maturi. Unalbum così dovrebbe essereascoltato anche dai più giovani eanche da chi non ama il genere,perché è il modo migliore perscoprire la loro impressione piùpura, la natura dell’hard rock, lasua bellezza e la sua grandeespressività, soprattutto anche perchi giudica subito male tutti glialtri generi di musica che ci sono

in circolazione in questo ultimosecolo!

Page 11: Il Messaggero

11Lunedì 28 Febbraio

Cultura e spettacoli__________________________Musica__________________________"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar WildeGiulia Tacchetto

"Eterna giovinezza, passioni senza termine,piaceri sottili e segreti, sfrenate gioie esfrenati peccati: egli doveva avere tuttociò". La frase è tratta da una delle piùcelebri opere di Oscar Wilde, "Il ritratto diDorian Gray". Dorian, il protagonista, èaccecato dalla sua bellezza, lodata anche daLord Henry, suo amico e confidente, ma cheha un'influenza quasi diabolica sul giovane.Al loro primo incontro, infatti, Lord Henrysottolinea le doti estetiche di Dorian,trasmettendogli il desiderio di essereeternamente giovane e bello, e di basare lavita sulle passioni, sulle esperienze e unadose di trasgressione. Mai sazio di ciò cheha, Dorian abbraccia uno stile di vitasbandato, incostante. La bellezza è

accostata alla gioventù. Come valoreestetico non come valore morale. Non èvero, forse, che anche oggi la ricerca dellabellezza è spinta dal bisogno di rimaneregiovani? Ma oggi perchè si vuoleconservare la giovinezza? Il mondo delcinema e della moda ci mostrano come lacarriera porti a modificare, e a voltealterare, il proprio corpo, per la paura diinvecchiare e perdere il successo. L'uomod'altronde ha sempre voluto lasciare ilproprio stampo nella storia. Ma le personicomuni ci danno prova del fatto che non èsolo il lavoro ciò che ci spinge a conservarela bellezza giovanile. E' vanità? E'insoddisfazione? E' insicurezza? O tutte etre? Il giovane, che è ancora un po' bambinoe non ancora "troppo" adulto, ha lapossibilità di sperimentare le prime

passioni, i primi piaceri. L'adolescenza è la"bella età", quella che racchiude in sèinfiniti stati d'animo contrastanti, chepreparano alla stabilità dell'età adulta. Sipuò rimanere un po' adolescenti anchequando si è adulti? Anche quando si hannoresponsabilità maggiori? Di sicuro unadulto ha priorità diverse rispetto ad ungiovane, ma nelle piccole cose si può tenervivo in noi quel "fanciullino" (di cui parlaPascoli) in grado di farci percepire la realtàancora con occhi di bambino.Sarebbe più semplice, ad ogni modo, se cirassegnassimo all'evidenza: la nostraesistenza è un percorso lineare, noncircolare, non possiamo mettere indietrol'orologio. Ma la nostra mente può, inqualche modo, rimanere in allenamento.

Monica Granetto

La giornata della memoria, il 27 gennaio, cipuò apparire come un giorno qualunque, manon lo è, o per lo meno non lo puòdiventare, se noi continuiamo a ricordare.Cosa? A tanti pare scontata la risposta, maper alcuni no. Il 27 gennaio 1945 fu ilgiorno della liberazione dei reclusi nelcampo di concentramento di Auschwitz daparte delle truppe sovietiche. Proprio pernon dimenticare, noi ragazzi dell’“Arimondi­Eula” abbiamo visionato unfilm: “Il Falsario”. La storia è ambientata aBerlino nel 1936. Sorowitsch è il re deifalsificatori ed è ebreo; scoperta la suaattività, viene portato al campo diconcentramento di Mauthausen e da lìtrasferito, per la sua competenza, in uncampo privilegiato insieme ad altri tecnicidella falsificazione. Dovranno produrrevaluta pregiata falsa per sostenere le casse

ormai vuote del Reich. Sorowitschinizialmente non si pone problemi: hatrovato il modo di sopravvivere e diesercitare la propria 'arte'. Progressivamenteuno dei suoi privilegiati compagni diprigionia lo pone dinanzi al dilemma:continuare a falsificare denaro favorendo ilnazismo o boicottare l'operazione mettendoa repentaglio le proprie vite? Intanto ilprotagonista si trova a dover lottare con ildesiderio di continuare a vivere e con quellodi aiutare chi come lui vive nel campo, ma asua differenza non ha cibo o vestiti puliti esi trova ad essere ucciso. Dinanzi ai nazisti,che non li ritengono esseri umani, gli ebreipossono scegliere tra la dignità e ilservilismo. Il rapporto tra Sorowitsch e ilcomandante del campo Herzog offre spazioper la riflessione sul regime in caduta libera.Herzog, che è stato comunista, ora indossauna divisa nazista, ma non ha più alcunaideologia. Il suo obiettivo è analogo a quello

delle sue vittime: salvarsi. All’ interno delcampo si intrecciano poi amicizie e piccolerivalità tra questi uomini che siaccorgeranno presto della crisi di potere delReich. Il protagonista si troverà ad assistereall’omicidio di un caro amico, che dopoaver perso la moglie e i figli in un altrocampo di sterminio, si farà uccidere dalcomandante. Si troverà in battaglia con altriper i suoi modi schietti e allo stesso temporagionati di fare, collaborando a volte con ilnemico per poi contraddirlo fortemente al difuori del lavoro. Alla fine verrà liberato econtinuerà la sua vita: non saranno più isoldi il suo unico desiderio, ma solo stare inpace, osservando le onde del mare. Ottimala direzione di Stefan Rudowitzky, cheriporta alla luce un tema a volte dimenticatoche tutti noi dovremmo riscoprire per nondimenticare le nostre radici e per imparare iveri valori della vita.

“Il Falsario”: il film del ricordo

Page 12: Il Messaggero

Il Messaggero12E’ da poco online il nuovo sitowww.bancacrs.it, la vetrina di BancaCRS sul web, ideata per presentarsi siaa chi conosce già l’Istituto che a chinon ha mai avuto modo di farlo, oltreche per trasmettere i concetti che dasempre sono i cardini su cui vienebasata l’attività della CRS.Tutto questo può sembrare astratto, main realtà è un pensiero molto semplice.Banca CRS ha 153 anni, ed ilraggiungimento di tale veneranda età èsicuramente dovuto alla solidità, allatrasparenza ed al suo legame con latradizione. E’ però anche una bancalocale, snella nelle sue decisioni,moderna ed attenta ai cambiamenti.E’ stata quindi questa dualità a fornireil sottofondo su cui si è sviluppato ilsito CRS: da un lato informazioniprecise, facilmente raggiungibili perchi visitando il sito sa già cosa cerca evuole ottenere risposte immediate;dall’altro un luogo piacevole dovenavigare, con tante utility per rendereil sito non solo un contenitoreinformativo ma anche uno spaziopiacevole e ricco di applicazionisimpatiche oltre che utili.Si è partiti da una base certa, ovverociò che non volevamo il sito fosse:schematico, freddo, in poche parole“già visto”. Il nostro desiderio era

insomma di avere qualcosa di nuovo,innovativo e fortemente “nostro”,proprio come un abito di sartoria.In prima battuta si è agito a livellografico smussando gli angoli erendendo tutti gli spazi tondeggianti,con l’intento di creare un ambientemeno formale e più accattivante. Poi siè scelto di affiancare alle informazionisui prodotti e sulle attività della bancaanche altri simpatici accessori, quali lafunzione per simulare il calcolo di unmutuo, il servizio meteo e le fasilunari e la nuovissima “Chiediall’Esperto”, tramite la quale i varidubbi su argomenti specifici vengonoinoltrati direttamente a chi in BancaCRS si occupa di quello specificosettore, in modo da ottenere rispostepuntuali e precise.Il lato più innovativo del sito èsicuramente dato dalla guida virtualeche accompagna il navigatoreraccontando le principalicaratteristiche delle pagine che locompongono e che si muove edinteragisce con il movimento delmouse sulla home page.E’ un progetto nel quale l’Istituto hacreduto molto e sul quale è probabileche punti negli anni a venire, peroffrire soluzioni in linea con leesigenze di un pubblico sempre più

informatizzato.Ci piacerebbe che il sito venissevisitato anche da voi studenti e cipiacerebbe che attraverso la sezione“contatti” arrivassero i vostricommenti, magari segnalandoci ciòche vi piace o che vi piace meno edeventualmente ciò che vorreste fossepresente su un sito bancario. Le vostreopinioni sarebbero molto importantiper noi, per migliorarci e per fornireun servizio in linea con le aspettativedegli utenti.

Banca CRS presenta il nuovo sito internet

Periodico mensileI.I.S. Arimondi­EulaSavigliano­Racconigi

Caporedattori:

Mattia Devale &Andrea Vaschetto

Luisa BarberoLuca BrondinoLorenzo CardellinoNicolò DevaleGiulia FolgoriStefania GhiettoMonica GranettoFederico LombardoGiulio LunguLaura MasucciFederico OrlandaFederica ParodiMarco PiascoClaudia RasoAlberto ReyneroGiuseppe RubattoAlessio SeccoAndreea SerghieArianna SerponeGiulia TacchettoAdreea Vlasin

Docenti referenti:

Loredana De RobertisAnna Maria AnzillottiFranco Magliano

IlMessaggero

Collaboratori:

Mariella Lo Giudice

Il nostro Istituto è stato brillantemente rappresentato nei Giochi matematicid’Autunno 2010 da alcuni nostri allievi che si sono piazzati nelle prime posizioni.Quindi, con orgoglio e soddisfazione, facciamo i complimenti a Davide Borello,Paolo Ravera (I F) e Grazia Ponzano (I E) del corso Geometri di Racconigi, a BallarioAlex ed Alberione Matteo di Savigliano e a Sadurni Thomas (IV A) del corso Periti.Cari amici, vi auguriamo che questo possa essere l’inizio di una sfolgorante carrierada matematici… tanti auguri!!!

"Il Messaggero" è consultabile anche sul sito www.iiseula.it nella sezioneGiornalino dove troverete alcuni degli ultimi numeri. Per informazioni ocommenti potete scriverci all' indirizzo [email protected]

La redazione