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Il mercato immobiliare
Venezia, marzo 2014
Prof. Antonella Faggiani
Arch. Valeria Ruaro, collaboratrice alla didattica
Valutazione economico finanziaria del progetto
Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto
Dipartimento di Culture del Progetto

Obiettivo della comunicazione
La lezione affronta il tema del mercato immobiliare concentrando
l’attenzione sulle sue caratteristiche fondamentali, sulle modalità di
analisi, sui soggetti che lo compongono
I concetti che verranno illustrati sono:
Le caratteristiche del mercato immobiliare
L’analisi del mercato immobiliare e degli operatori che vi operano
Le misure di consistenza
Valutazione economico finanziaria del progetto, Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto 2013_14 –
prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Il mercato immobiliare
Il mercato immobiliare rappresenta il luogo in cui domanda e offerta
di beni immobiliari si incontrano e agiscono
La domanda è rappresentata da i possibili compratori o affittuari
interessati a diverse tipologie di beni immobili a livelli diversi di prezzo
in un dato periodo di tempo
L’offerta è rappresentata dai proprietari disponibili alla vendita o
locazione di diverse tipologie di immobili a diversi livelli di prezzo in un
certo arco di tempo
I beni immobili scambiati sono alloggi, uffici, negozi, spazi produttivi,
terreni edificabili e agricole, etc..
Valutazione economico finanziaria del progetto, Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto 2013_14 –
prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Mercato e beni
Le caratteristiche del mercato
muovono dalle caratteristiche
dei beni
Immobilità
Indistruttibilità del suolo
Eterogeneità
Localizzazione
Investimenti a lungo termine
Valore unitario elevato
Illiquidità
Elevato livello di indebitamento
Mercato immobiliare vs mercato
mobiliare
Mercati decentrati
Trasparenza ridotta
Frequente disequilibrio tra
domanda e offerta
Importante ruolo del Soggetto
pubblico (regolativo, fiscale)
Transazioni poco organizzate e
limitate
Ridotta rotazione dei beni
Difficoltà di misurare la
«dimensione del mercato»
Valutazione economico finanziaria del progetto, Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto 2013_14 –
prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Mercato immobiliare e mercato di concorrenza
perfetta
Mercato di concorrenza
perfetta
la molteplicità degli agenti
economici che operano sul fronte
della domanda e dell’offerta
la libertà d’uscita e di entrata dal
mercato
prodotto perfettamente omogeneo
perfetta informazione
Mercato immobiliare
numerosità degli operatori,
correlata al segmento considerato
risorsa suolo condiziona il mercato
immobiliare:
Condiziona la libertà
d’ingresso al mercato;
Rende i beni disomogenei
Informazione imperfetta e
asimmetrica
Esiste un rapporto tra i diversi mercati, ed in particolare il
mercato immobiliare e quello mobiliare?
Valutazione economico finanziaria del progetto, Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto 2013_14 –
prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Mercato immobiliare e mercato immobiliare
Un elemento di interesse è la correlazione tra l’andamento del
mercato immobiliare e quello mobiliare
In generale, la crisi del mercato mobiliare sposta l’interesse degli
operatori verso investimenti caratterizzati da minore rischiosità
Gli operatori disinvestono nel mercato mobiliare e investono nel mercato
immobiliare
Gli immobili diventano "l’investimento alternativo" che presenta una
correlazione relativamente bassa con i mercati azionari e obbligazionari e
consente la protezione del valore della ricchezza in fasi di crisi
Il capitale si concentra in investimenti a minore liquidità
Rischio di bolla speculativa (fase di un qualsiasi mercato caratterizzata da un
aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi, dovuto ad una repentina
crescita della domanda limitata nel tempo)
Valutazione economico finanziaria del progetto, Corso di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto 2013_14 –
prof. Antonella Faggiani Lezione #2

I cicli immobiliari
Nei cicli economici sono state
individuate delle fasi
ripetitive. Queste,
dette ‘condizioni di
mercato’, sono solitamente:
• upturn (1-2 anni) –
espansione
• mature (2-5 anni) –
rallentamento /
stabilizzazione
• downturn (2-4 anni) –
contrazione (seguita poi
dalla fase di recupero)
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prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Le determinanti dei cicli immobiliari
I cicli immobiliari sono determinati da forze intrinseche e forze estrinseche
forze intrinseche (o interne/ endogene): azioni dei soggetti che compongono la
domanda e l’offerta di mercato immobiliare
ritardo temporale che occorre tra il momento di commissione di un progetto e il
completamento dei lavori di costruzione dello stesso
lenta reazione dell’offerta a cambiamenti della domanda (con conseguente sovra o sotto –
offerta o valutazione)
errata interpretazione di mercato (attese sbagliate)
bassa trasparenza nell’informazione di mercato, mercato ‘a conoscenza privata’
Le forze estrinseche (o esogene): hanno origine all’esterno del mercato immobiliare e
non sono generate ne’ controllate dagli operatori del settore:
l’andamento economico generale. Le variabili macro-economiche influenzano l’economia nel
suo complesso ed attraverso un ‘meccanismo di trasmissione’ collegano il ciclo economico al
ciclo di mercato immobiliare:
inflazione, tassi di interesse
flussi di capitali (in riferimento a opportunità alternative di investimento)
livelli di reddito - occupazione
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I cicli immobiliari in Italia
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi AITEC su dati Scenari Immobiliari
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Il modello dell’Esagono
1
3
2
6
4 5
Transazioni
Pre
zzi
Prezzi stabili, transazioni in
crescita. Il mercato è
caratterizzato da liquidità ma
questa non ha ancora influenzato
il mercato
Monkey market: prezzi e
transazioni in crescita. Ottima
dinamicità e molta più domanda
che offerta.
Followers: i prezzi salgono,
entrano sul mercato molti
operatori non professionisti, ma le
transazioni iniziano a diminuire
Fase della disillusione
First movers: i prezzi scendono
ma gli operatori iniziano a
valutare le opportunità, infatti le
transazioni crescono. Riparte il
ciclo immobiliare
Nightmare: mercato negativo.
Tutti indicatori in calo. Entrano
nel mercato i vulture fund, che
acquistano a sconto da operatori
indebitati
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La segmentazione del mercato: funzioni
Beni immobili
Residenziale
Libero mercato
Mercato non convenzionale
Residenzialità sociale
Residenzialità convenzionata
Non residenziale
Direzionale
Commerciale Piccola distribuzione
Grande distribuzione
Industriale Light industrial
Heavy industrial
Destinazioni particolari
Alberghi
Servizi alla persona
Cinema
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Il ruolo della segmentazione
Il riconoscimento della segmentazione appare di
grande utilità:
I segmenti possono caratterizzarsi per dinamiche diverse nel
tempo
Il ruolo e il peso dei segmenti è diverso per aree geografiche
Ogni segmento presenta caratteristiche economiche e
indicatori specifici che orientano la scelta delle tecniche di
valutazione
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Il segmento residenziale
Si possono individuare 4 variabili strategiche per descrivere i segmenti
di mercato
Andamento dei prezzi: apprezzamento/deprezzamento percentuale dei valori
rispetto al periodo di osservazione
Numero di transazioni: fornisce in indicatore di dinamicità del mercato
Tempo medio di esposizione sul mercato: indicatore di vivacità del mercato
Sconto tra valore di offerta e prezzo: consente di apprezzare il sentiment del
mercato
È utile una lettura complessiva degli indicatori poiché esiste una
relazione diretta tra le variabili in relazione alla fase le mercato in cui
ci collochiamo
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Trend del mercato residenziale: quantità e
valori
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Le caratteristiche del mercato residenziale
Dinamicità, tensione
domanda-offerta
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I valori e i canoni
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Valori/Canoni
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I rendimenti
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Rendimenti tra investimenti alternativi
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Il mercato non residenziale
Nell’analisi del mercato non residenziale gli indicatori che riflettono i
caratteri del mercato, oltre a quelli già illustrati per il mercato
residenziale, muovono dalla motivazione d’investimento
Il mercato residenziale si caratterizza per un utilizzo diretto (modesta
incidenza del segmento reddituale), mentre il non residenziale è
maggiormente orientato all’utilizzo per investimento
Andamento di valori reddituali: i canoni di locazione
Indicatori per l’investimento: i tassi di capitalizzazione
Tempi di esposizione: Tassi di vacancy (spazi sfitti) e tempo medio di
vendita-affitto degli spazi
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I valori, i canoni e i rendimenti
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Valori e rendimenti dei negozi
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Gli operatori del mercato immobiliare
La mappa e la tipologia degli operatori
è variata
Investitori privati: famiglie per
abitazione, soggetti economici per
esercitare l’attività
Aziende
Investitori istituzionali: assicurazioni,
fondi pensione, fondi immobiliari
Società immobiliari e fondi non quotati
e quotati
Soggetto pubblico
Innovazione nel mercato immobiliare:
Apertura a soggetti internazionali e
ampliamento delle professionalità
Finanziarizzazione del mercato
Maggiore trasparenza e conoscenza
delle informazioni
Gli operatori si possono articolare in ragione delle attività svolte e degli obiettivi
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La segmentazione del mercato: funzioni
Operatori
Sviluppo
Developer
Sviluppatore
Mercato non convenzionale
Investimento
Property company
Property management
Gestione Facility manager
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Lo sviluppatore
L'attività del developer è
sottoposta ai seguenti rischi:
Rischio urbanistico
Rischi del mercato (illiquidità,
trend sfavorevoli, criticità nella
domanda e nell’offerta..)
Rischio industriale, connesso
all'attività di costruzione
Il promotore/devoper crea valore
attraverso un processo di
trasformazione:
Acquisizione
Trasformazione
Vendita del prodotto
Attività
Ideazione del progetto
Analisi dei vincoli
Negoziazione con fornitori
Esecuzione dei lavori
Attività commerciale
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Property company
La property company è un soggetto
(investitore) che acquista immobili da
gestire per un periodo medio-lungo
Le attività:
Negoziazione e riscossione canoni
locazione
Gestione ordinaria e funzionamento dei
beni
Gestione attività di manutenzione
straordinaria e miglioramento del bene
L'obiettivo è generare valore in
ragione di:
Reddito da locazione dei fabbricati;
La plusvalenza generata dalla vendita
dei fabbricati
Altri soggetti:
Asset management, valutazione delle
variabili strategiche per l'attuazione di
un progetto
Property building management, si
rendono operative le decisioni sull'asset
Project construction management,
gestione del processo di costruzione e
dei fornitori
Agency cura i rapporti col mercato
(conduttori/acquirenti)
Facility management gestisce la
fornitura di servizi per il funzionamento
del fabbricato
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Developer
Costruttore Joint venture partner
Periodo di development Periodo di proprietà
Breve periodo
Alto
Massimizzare i ritorni in funzione del rischio
Property company
Soci/partner Finanziatori
Medio o lungo termine
Basso
Partner
Periodo
Coinvolgimento
Grado di rischio
Obiettivo comune
Developer / investitore
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Metodologia di analisi del mercato immobiliare
Il reperimento di dati sul mercato immobiliare italiano presenta aspetti
problematici poiché le informazioni presentano un elevato grado di
dispersione, frammentazione e disomogeneità
Tuttavia, è aumentato il livello informativo per i segmenti di mercato d’interesse
per investitori istituzionali e operatori specializzati
L’impiego delle banche dati disponibili presenta numerosi limiti poiché sono
costruite sulla elaborazione di informazioni diverse per origine e per modalità
di raccolta
valutazioni espresse da testimoni privilegiati, valori accertati presso le Borse
immobiliari, prezzi effettivi, ecc.
Una corretta analisi del mercato deve riferirsi a due tipologie di fonti:
le fonti indirette
le fonti dirette
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Le fonti del mercato immobiliare
Fonti dirette, primarie o ufficiose
Forniscono indicazioni quantitative puntuali (prezzi/valori) ed indicazioni qualitative sulle dinamiche dello specifico mercato
Contratti di compravendita
Offerte di vendita
Perizie giudiziarie
Valutazioni dell’Agenzia del Territorio
Testimoni privilegiati
Fonti indirette, secondarie o ufficiali
Forniscono quotazioni medie, minime, massime ottenute dalla acquisizione e successiva elaborazione di valori
Studi di società specializzate (Nomisma, Scenari Immobiliari, ..)
Osservatori immobiliari di Enti istituzionali (Agenzia del Territorio)
Banche dati di natura commerciale (Tecnocasa, Gabetti, Fiaip)
Periodici specializzati (Consulente Immobiliare)
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Le informazioni fornite dalle fonti indirette
Le informazioni fornite dalle fonti indirette - enti, centri di ricerca, associazioni di categoria – variano in funzione della fonte analizzata
In linea generale, le informazioni riguardano:
Analisi dell’andamento del mercato e previsioni di trend
Indicatori della dinamicità del mercato
Valori patrimoniali e reddituali
Valori medi, massimi e minimo di mercato
Canoni di locazione lordi (medi, massimi e minimi)
Rendimenti
Incidenza area
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Agenzia del Territorio
La fonte fornisce due livelli informativi:
Note territoriali e rapporti nazionali: analisi di dinamicità del mercato e di
trend dei valori
Quotazioni puntuali per tutte le località
Presenza delle principali destinazioni d’uso
Buona stratificazione territoriale (cfr microzone catastali) e sistema
Geopoi
Per alcuni areali, i valori si presentano strutturalmente inferiori alle altre
fonti (criticità nell’elaborazione delle stime)
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Un esempio
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Nomisma
L’Osservatorio fornisce diverse informazioni:
Prezzi medi di compravendita
Affitti e rendimenti
Tempi medi di vendita e di locazione
Divario fra offerta/prezzo di vendita
Articolazione territoriale limitata alle principali aree urbane
Per quanto riguarda i valori per la residenza, ogni città è suddivisa in: zone di pregio, centri,
semicentri e periferie.
Sotto il profilo delle caratteristiche intrinseche del bene, i valori sono ulteriormente articolati
per abitazioni nuove o ristrutturate, usate e da ristrutturare
La fonte rappresenta un utile riferimento per le analisi quali-quantitative sul mercato
nazionale
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Il 2011 secondo Nomisma
Dati e informazioni quantitative
Dati e informazioni qualitative
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Consulente Immobiliare
Fornisce le quotazioni semestrali medie
indicative delle compravendite
Articolazione territoriale in tre zone
Destinazioni d’uso
Residenziale
Commerciale
Produttivo
Età dell’immobile nuova e recente
Disponibilità libero/occupato
Fornisce le quotazioni delle locazioni di
abitazioni
Sono disponibili i dati per tutti i
capoluoghi di provincia e per i maggiori
centri
Un’approfondita sezione sui coefficienti
di differenziazione
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Le fonti dirette
Le fonti dirette si possono articolare, fra l’altro in:
Operatori della commercializzazione
Sviluppatori o investitori
Professionisti
Le tipologia di informazioni fornite in modo particolare
dalle fonti dirette non sono sempre riconducibili agli
standard corretti e mantengono un grado di opacità
elevato
I dati puntuali
Stime o valori di offerta /compravendite
Criticità sulle misure di consistenza
Informazioni qualitative sul mercato locale e sui
comportamenti di domanda e offerta
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I valori di offerta
Un ruolo importante nelle analisi di
mercato viene svolto dal
reperimento di valori di offerta
Vantaggi:
Facilità di reperimento (anche via
web)
Numerosità
Possibilità di associare le principali
caratteristiche del bene al valore
Svantaggi:
Natura soggettiva e spesso
strategica del dato
Misura di consistenza del bene
L’utilizzo dei prezzi di offerta
richiede la verifica dello
scostamento rispetto ai prezzi
di compravendita Le fonti possono fornire una % di
scostamento (cd. Sconto) tra il
prezzo di offerta e il valore di
mercato
Cfr. Nomisma e il coefficiente di
sconto tra prezzo d’offerta e
prezzo effettivo di compravendita
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Un esempio
Prezzo d’offerta
Piante ed
immagini
Scheda sintetica
dell’immobile
Descrizione del bene più precisa e
localizzazione nella città rispetto ad
altri beni analoghi in vendita

Un caso: Un’analisi di mercato finalizzata ai
valori
L’analisi si colloca nell’ambito di uno studio di fattibilità riguardante
un immobile oggetto di trasformazione a Mestre
Il caso di studio mostra un’analisi di mercato finalizzata ad individuare
l’offerta competitiva di beni offerti sul mercato con funzioni analoghe e
I valori riferiti a beni in vendita e in locazione
L’analisi fa riferimento al segmento del mercato commerciale
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Il segmento commerciale nelle fonti indirette
Consulente Immobiliare: le quotazioni di mercato degli immobili nuovi per Mestre
(espressi in euro/mq commerciale)
Negozi Zone di pregio 4.500
Zone semicentrali 3.000
Zone periferiche 2.000
Fonte: Consulente Immobiliare, quotazioni Autunno 2007
Agenzia del Territorio: le quotazioni di mercato degli immobili in ottimo stato
a Mestre centro (espressi in euro/mq commerciale)
Minimo Media Massimo Negozi 3.100 4.125 5.150
Fonte: elaborazioni su dati Agenzia del Territorio II semestre 2007
Nomisma: le quotazioni di mercato degli immobili ben localizzati a Mestre
(espressi in euro/mq commerciale)
Minimo Media Massimo Centri 3.471 4.141 4.810
Semicentri 2.230 2.615 3.000
Periferie 1.670 1.930 2.190
Fonte: elaborazioni su dati Nomisma II semestre 2007
Nomisma: i canoni di locazione (espressi in euro/mq annuo) ed i rendimenti potenziali lordi annui (espressi in %) di immobili ben localizzati a Mestre
Minimo Media Massimo % Centri 302 348 393 8,4% Semicentri 203 218 232 8,3% Periferie 133 153 172 7,9% Fonte: elaborazioni su dati Nomisma II semestre 2007
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Analisi dell’offerta competitiva
Prezzi d’offerta di immobili commerciali
espressi in euro/mq
Canoni di locazione di immobili
commerciali espressi in euro/mq anno.
321
285
253
300
240
274
3.375
4.214
6.818
3.000
3.333
3.585
8.000
4.487
560
200
528
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Analisi dell’offerta competitiva : il segmento
commerciale
Prezzi d'offerta di immobili commerciali nuovi o ristrutturati a Mestre
Localizzazione Stato manutentivo Prezzo (euro) Consistenza (mq)
Prezzo unitario
(euro/mq)
Sconto sul prezzo
d'offerta
Prezzo unitario
scontato (euro/mq)
Via Manin Nuovo 295.000 70 4.214 10% 3.793
Vicino P.zza Barche Ottimo 105.000 35 3.000 10% 2.700
Vicino P.zza Barche Ottimo 1.000.000 300 3.333 10% 3.000
P.zza Ferretto Ottimo 480.000 60 8.000 10% 7.200
Vicinissimo P.zza Ferretto Restaurato 300.000 44 6.818 10% 6.136
Corso del Popolo Ottimo 950.000 265 3.585 10% 3.226
Canoni di locazione di immobili commerciali nuovi o ristrutturati a Mestre
Localizzazione Stato manutentivo
Canone
(euro/mese) Consistenza (mq)
Canone unitario
(euro/mq annuo)
Vicino P.zza Barche Ristrutturato 7.000 150 560
Via Manin nuovo 1.400 70 240
Via Cappuccina Ristrutturato 1.500 56 321
Inizio V.le Garibaldi Restaurato 800 35 274
Via Cappuccina Ottimo 2.000 95 253
Zona Pedonale Ottimo 2.200 50 528
Corso del Popolo Ottimo 550 33 200
Centro storico (pedonale) Ottimo 4.500 180 300
Media 329
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Il ruolo delle distorsioni cognitive nelle analisi
di mercato
Mentre la letteratura ripone grande fiducia sul ruolo delle analisi di mercato, la pratica evidenzia gli elementi problematici alla luce del comportamento degli operatori
Un’informazione ricevuta personalmente rimane impressa con più forza rispetto a quelle raccolte attraverso normali procedure di acquisizione e può essere impiegata con maggiore facilità poiché il ricordo dell’informazione fornisce una falsa impressione di importanza causando una scorretta interpretazione del mercato
I decisori sembrano dare maggiore importanza ai contatti personali e alle informazioni raccolte al di fuori delle fonti informative di dominio pubblico rispetto a dati ed informazioni accessibili pubblicamente
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prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Il tema della misura di consistenza
La corretta rappresentazione del bene oggetto di stima dal punto di vista della misura
di consistenza è elemento che concorre alla qualità della valutazione
La misura di consistenza adottata dipende
dal tipo di bene (in particolare la destinazione d'uso),
dallo scopo della stima e quindi dal valore a cui la valutazione dovrà pervenire
Valore di mercato / valore di costo
Fra le misure di consistenza merita ricordare:
La superficie commerciale (o vendibile)
La superficie lorda o l'area esterna lorda
La superficie di vendita
Inoltre, per particolari fabbricati, l'unità di riferimento può rimandare alla funzione, ad
esempio:
Per gli alberghi, il numero di camere in grado di produrre reddito
Per i parcheggio, il numero di posti auto
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La superficie commerciale
La letteratura tecnica e le prassi convergono nell’impiegare, per la stima del valore di mercato di immobili a destinazione residenziale e terziaria il metro quadro commerciale secondo le indicazioni di riferimenti condivisi
I criteri impiegati dall’Agenzia delle Entrate (OMI)
i coefficienti riportati dalla rivista tecnica Consulente immobiliare,
i coefficienti contenuti nel DPR138/1998
Elemento centrale rimane l'enunciazione della fonte da cui vengono
desunti i criteri per la determinazione della superficie La norma UNI 10750 stabiliva le modalità per il computo della superficie commerciale (c.d.
Superficie Convenzionale Vendibile) di un immobile. La norma è stata sostituita da UNI EN
15733 che non contiene più indicazioni circa la ponderazione delle superfici
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prof. Antonella Faggiani Lezione #2

I criteri generali
Per il computo della superficie commerciale, sia che si tratti di immobile destinato ad
uso residenziale sia che si tratti di immobile destinato ad uso commerciale (direzionale,
industriale e turistico), si deve considerare:
la somma delle superfici coperte calpestabili comprensive delle quote delle superfici occupate
dai muri interni e perimetrali;
le superfici ponderate ad uso esclusivo delle terrazze, balconi, patii e giardini;
le quote percentuali delle superfici delle pertinenze (cantine, posti auto coperti e scoperti,
soffitte, box, ecc.).
Il computo delle superfici viene effettuato con i criteri di ponderazione
100% delle superfici calpestabili;
100% delle superfici pareti divisorie interne (non portanti);
50% delle superfici pareti portanti interne e perimetrali.
Nel caso di immobili indipendenti e/o monofamiliari la percentuale di cui al punto c) deve
essere considerata pari al 100%.
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prof. Antonella Faggiani Lezione #2

Coefficienti di
differenziazione pertinenze
Le indicazioni delle fonti
possono essere integrate
con altre fonti del
mercato immobiliare
Tipo di pertinenza Coefficiente di differenziazione
Verande 60%
Patii e porticati 35%
Balconi e terrazze coperti su tre lati 35%
Balconi e terrazze scoperti 25%
Giardini di ville e villini 15%
Giardini di appartamento 10%
Tipo di pertinenza Coefficiente di differenziazione
Vani a servizio indiretto (cantine, soffitte e simii)
comunicanti 50%
non comunicanti 25%
Altri vani (terrazze, balconi)
comunicanti
fino a 25 mq 30%
quota eccedente a 25 mq 10%
non comunicanti
fino a 25 mq 15%
quota eccedente a 25 mq 5%
Area scoperta
fino a superficie complessiva 10%
quota eccedente a 25 mq 2%
Norma UNI 10750
DPR 138/98
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Coefficiente di differenziazione per i posti auto
ed i box
I coefficienti per posti auto e box variano notevolmente in ragione delle
dimensioni del comune.
I coefficienti apprezzano la spazio maggiormente in funzione di:
Grado di difficoltà di parcheggio su suolo pubblico
Grado di protezione offerto all’autoveicolo
Cfr. Consulente Immobiliare
impossibile alta facile
Box auto 1,2 - 1,4 0,9 - 1,3 0,65 - 0,9o
Posti macchina coperti 1,o - 1,2 0,75 - 1,05 0,55 - 0,7
Posti macchina scoperti 0,9 - 1,1 0,7 - 0,95 0,35 - 0,50
difficoltà di parcheggio su suolo pubblico
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Una lettura unitaria
I coefficienti di differenziazione degli spazi pertinenziali aumentano in
ragione dell’impiego e dello scopo dello spazio
Per il principio economico dell’utilità marginale, se le dimensioni degli spazi eccedono l’ordinarietà la quota eccedente avrà un coefficiente inferiore
rispetto al coefficiente di base
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Il caso dei fabbricati con altre funzioni
Nel fabbricati con funzioni non residenziali l'adesione alla norma
appare più problematica
La misura delle superfici si può quindi avvalere di criteri che rimandano a
norme o linee guida comunque caratterizzati da condivisione fra gli
operatori
Fra i riferimenti, si segnalano:
il dPR 138/1998
Linee guida elaborate da Nomisma Nomisma e IPD nel 2007 hanno elaborato un documento denominato «Uno standard italiano
per la misurazione delle superfici di immobili non residenziali»
Uffici, negozi tradizionali e di grandi dimensioni, centri commerciali, Supermercati e ipermercati;
immobili industriali, alberghi
Per ciascuna delle tipologie immobiliari considerate, vengono analiticamente elencati gli spazi da
includere/escludere nel computo della superficie complessiva
Le slides seguenti riportano le indicazioni del documento
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Gli uffici
Per gli uffici (…) l’Area Interna Netta (NIA – Net Internal Area), definita da RICS come
segue:
“l’Area Interna Netta consiste nell’area utile di pavimento all’interno di un edificio la
cui misurazione parte dalla facciata interna dei muri perimetrali per ciascun piano
dell’edificio”.
Essa essenzialmente esclude dal computo della superficie:
i muri perimetrali e tutti gli elementi strutturali interni
i vani tecnici
i vani scale/ascensori e le aree comuni dell’edificio.
Se sono presenti parcheggi annessi alla proprietà (sotterranei o all’aperto), questi non
devono essere considerati parte della superficie dell’immobile, ma andranno indicati
separatamente
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Gli uffici
Questo criterio di computo va
criticamente valutato rispetto
alle indicazioni delle altre fonti
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Commerciale
Data la forte differenziazione strutturale fra le diverse tipologie di immobili destinati al
commercio al dettaglio, sono fornite schede differenziate per il computo delle superfici
Per quanto concerne i centri commerciali gli unici elementi che vengono misurati ai fini
del calcolo delle superfici sono le unità commerciali (negozi e ristorazione). Tali unità
dovrebbero essere misurate seguendo gli standard relativi ai negozi tradizionali.
Tuttavia, sono individuate aree comuni che possono essere misurate per identificare
ulteriori parametri per la gestione dell’immobile o per determinare le obbligazioni del
locatore o del locatario
In tutti i casi … si è ritenuto opportuno utilizzare il concetto di Area Interna Lorda
(Gross Internal Area – GIA), definita da RICS come segue:
“l’Area Interna Lorda consiste nell’area la cui misurazione parte dalla facciata interna dei
muri perimetrali per ciascun piano dell’edificio”.
La definizione contempla l’esclusione dei vani tecnici
Una deroga rispetto alla metodologia da utilizzare per il settore retail è rappresentato
dal sub-segmento supermercati ed ipermercati per i quali ci si riferisce all’Area Esterna
Lorda (Gross External Area – GEA)
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Commerciale
I criteri per la stima della consistenza
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Produttivo-artigianale
Si tratta dei fabbricati destinati alle attività industriali e
artigianali e per tale tipologia immobiliare si è deciso di
utilizzare come riferimento l’Area Esterna Lorda (Gross
External Area – GEA), definita da RICS come segue:
“l’Area Esterna Lorda consiste nell’area di un edificio la cui
misurazione comprende anche i muri perimetrali per ciascun piano
dell’edificio”.
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Produttivo-artigianale
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Riferimenti bibliografici
Oltre ai riferimenti già presenti nel testo della comunicazione
Borghi A. (2009), Finanza Immobiliare, Egea Milano
Hoesli M. e Morri G. (2010), Investimento Immobiliare, Hoepli Milano
IVSC (2008), Nuovi Metodi di Stima, DEI Tipografia del Genio Civile
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