Il Mahabharata - Adi Parva - Vaka-Vadha Parva - Sezioni CLVII-CLXVI - Fascicolo 10

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    IL MAHABHARATA

    ADI PARVA(Il libro delle origini)

    SEZIONI 159 - 166

    VAKA-VADHA PARVA

    Invocazione.

    Om! Inchinandomi davanti a Narayana e Nara,

    i pi esaltati tra i maschi,

    inchinandomi al cospetto della Devi Saraswati,

    non posso fare a meno di gridare vittoria.

    SEZIONE 159

    (Vaka-vadha Parva)1Janamejaya chiese: O primo tra i Brahmana, cosa fecero i Pandava, i figli di Kunti, dopo il loro

    arrivo ad Ekachakra?2Vaisampayana rispose: Quei grandi condottieri di carri da battaglia, arrivati ad Ekachakra, per un

    breve lasso di tempo, vissero nella casa di un Brahmana.3Conducendo una vita di elemosine, nel

    corso del loro girovagare avevano visitato numerose deliziose foreste, molti laghi e molti fiumi.

    4Per via del loro viaggio e del loro sapere, divennero i favoriti degli abitanti di quella citt. 5Alcalare della notte, piazzavano davanti a Kunti, tutto quanto avevano mendicato, questa divideva il

    tutto, ed essi prendevano ci che la madre consegnava loro.6Bhima riceveva una met del totale,

    mentre laltra met era destinata ai fratelli e alla madre.7O Bharata, conducendo questo stile di

    vita, per qualche tempo, vissero in quel luogo.8Un giorno, mentre quei tori della dinastia Bharata erano fuori per mendicare, Bhima rimase a

    casa con la madre.9Quel giorno, Kunti ud un forte urlo di dolore, provenire dalla stanza del

    Brahmana.10

    Sentendo i pietosi lamenti del Brahmana, presa da compassione, Kunti non poteva

    rimanere indifferente.11

    Preoccupata, si rivolse a Bhima, dicendo:12

    Che razza di persone siamo?

    Allinsaputa del figlio di Dritharashtra, felici, viviamo nascosti nella casa di questo Brahmana.13

    Egli

    un uomo, meritevole della nostra riconoscenza.14

    Egli d agli altri pi di quanto riceva.15

    Non cisono dubbi, gli sta succedendo qualcosa. Dobbiamo fare qualcosa per lui.16

    Bhima rispose: Accertiamoci su quello che gli sta succedendo e su cosa lha generato.

    Conoscendone la causa, gli porteremo sollievo, anche se questo sar un compito assai difficile.17

    Vaisampayana continu: Mentre parlavano, udirono altri lamenti di dolore, emessi dal Brahmana

    e da sua moglie.18

    Kunti non esit, entr nella stanza del Brahmana, come una mucca corre

    incontro al suo vitello affamato.19

    Entrata, vide il Brahmana, la moglie, il figlio e la figlia, seduti con

    la faccia abbassata, essa ud il Brahmana dire:20

    Vergogna, su questa vita terrena, che afflosciata

    come una canna, senza frutto, tutto si basa sul dolore e non vi libert, tutto si basa sulla

    miseria.21

    La vita dolore e malattia. La vita un record di miseria.22

    Lanima una, ma questa

    deve acquisire la virt, la ricchezza e il piacere. Poich queste cose devono essere acquisite nellostesso tempo, susseguono dei disaccordi, che sono fonte di miseria.

    23Qualcuno afferma che la

    salvezza sia loggetto del desiderio pi alto. Credo che questo non possa essere conseguito.

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    24Lacquisizione di ricchezza un inferno. Linseguimento della ricchezza voluta dalla miseria. Ma

    molta pi miseria scaturisce dopo lacquisizione, per via dellamore per il possesso. Molti incidenti

    ti accadono, e il possessore si affligge per il dolore.25

    Non vedo il modo per sfuggire a questo

    pericolo. Non so come andarmene lontano. Come raggiungere, con mia moglie, qualche regione

    priva di pericoli.26

    Moglie, ricordatevi, che se vogliamo essere felici dobbiamo andarcene da

    qualche altra parte, ma voi non mi ascoltate. 27Ve lho ripetuto molte volte, ma voi non mi avete

    ascoltato. O donna semplice, mi ripetevate: Sono nata qui e in questo luogo sono cresciuta,

    questa la mia terra nativa.28

    Il vostro venerabile padre, come vostra madre, sono da lungo

    tempo saliti al cielo. Non avete pi vincoli parentali. Perch vi ostinate a voler vivere qui?29

    Prima,

    per affetto verso i vostri genitori, non mi ascoltavate. Ma venne il tempo in cui siete stata

    testimone della morte dei vostri genitori.30

    Che tristezza che mi fa questo spettacolo. Forse

    giunto il momento della mia morte. Ma non posso abbandonare nessuno, quindi devo

    mantenermi in vita.31

    Voi siete la mia compagna, colei che mi aiuta nelle buone azioni, affezionata

    a me come una madre. I Deva, vi hanno concessa a me come un amica.32

    Dai miei genitori, siete

    stata scelta per partecipare alla mia vita domestica.33

    Voi siete di puro lignaggio, buona in

    disposizione, madre dei nostri figli, e anche innocente,34

    essendo stato io a scegliere di sposarvicon i dovuti riti. Non posso abbandonarvi, moglie mia, voi siete cos costante nei vostri voti, voi

    siete la salvezza della mia vita.35

    Come posso abbandonare mio figlio, egli ancora un bambino

    imberbe, ancora non ha le qualit di un uomo. Come posso abbandonare mia figlia, nata dal mio

    seme, la quale mi stata messa nelle mani dal Creatore,36

    per concedergli un marito, dal quale io

    possa avere la gioia, insieme i miei antenati, di ottenere quelle regioni, dedicate a coloro che

    possiedono nipoti.37

    Qualcuno pensa che laffetto di un padre verso un figlio sia grande. Qualcun

    altro pensa che sia pi grande laffetto per una figlia. Per me sono entrambi uguali.38

    Come posso

    abbandonare la mia innocente figlia, colei che dopo la vita, mi permette di ottenere quelle regioni

    di beatitudine e che perpetuer il mio lignaggio su questa Terra.39

    Se sacrificando me stesso,

    raggiungo laltro mondo, laggi non avr pace.40

    E evidente che senza di me, la mia famiglia nonpotr sostenersi in vita. Questo sacrificio sarebbe inutile. Sacrificando me stesso, senza di me,

    moriranno anche loro.41

    La sfortuna in cui sono caduto grande, non esiste un mezzo di fuga.

    Quale via prender oggi, con i miei cari. Sicuramente moriremo tutti, perch io non posso vivere

    pi a lungo.

    SEZIONE 160

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Vaisampayana continu: Udite le parole del marito, la moglie disse: O Brahmana, non potete

    addolorarvi, come si addolora un uomo ordinario. Non nemmeno il tempo per le lamentele. Voi

    siete colto. 2Per tutti gli uomini, una sola cosa certa, la morte. Nessuno si addolora per ci che

    inevitabile.3Un uomo desidera moglie, figlio e figlia, per se stesso. Voi siete in grado di

    comprendere questa cosa, quindi uccidete il vostro dolore.4Uccider me stessa. Questo leterno

    dovere della donna, sacrificare se stessa per il bene del marito.5Se questa mia azione, vi render

    felice, in questo mondo mi render famosa e nellaltro mondo mi doner leterna beatitudine.6Quello che mi appresto a fare virtuoso, questo vi far guadagnare meriti e felicit.

    7Loggetto

    per cui uno desidera una moglie gi stato ottenuto da voi. Vi ho partorito un figlio e una figlia,

    quindi non ho debiti nei vostri confronti.8Voi siete in grado di mantenere e crescere i vostri figli,

    mentre io non sono in grado di farlo.9Voi siete la mia vita, il mio signore e la mia ricchezza. Senza

    di voi, come possono questi giovani bambini e me stessa, continuare ad esistere?10

    Una vedova

    senza guida. Con due figli che dipendono da me, come posso mantenerli, conducendo una vita

    onesta?11

    Se questa vostra figlia, sollecitata al matrimonio da una persona disonorevole, non

    meritevole di avere una alleanza con voi, come potr proteggere questa ragazza?12

    Come un

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    uccello avido della carne che stata gettata al suolo, cos gli uomini sollecitano una donna che

    rimasta vedova.13

    O migliore tra i Brahmana, sollecitata da uomini malvagi, potrei cedere e non

    percorre pi il sentiero delle persone rette.14

    Come potr essere in grado, di indirizzare questa

    vostra unica e innocente figlia, sul sentiero che hanno percorso i suoi antenati.15

    Come posso

    essere capace, di impartire a questo nostro figlio, leducazione per renderlo virtuoso, se io stessa

    sar senza guida? 16Sforzando me stessa priva di maestro, unimmeritevole persona, chieder la

    mano di vostra figlia, come un Sudra chiede di udire i Veda.17

    Se dovessi negare il consenso al

    matrimonio, il vostro sangue e le vostre qualit, potrebbero essere prese con la forza, come un

    corvo ruba il burro sacrificale.18

    Vedendo questo figlio diverso da voi, e vostra figlia piazzata sotto

    il controllo di qualche immeritevole persona,19

    in questo mondo sar disprezzata, questo disonore

    mi condurr alla morte.20

    Questi bambini, senza di noi, senza dubbio moriranno come muoiono i

    pesci in uno stagno prosciugato.21

    Non possono esserci dubbi, senza di voi, lalbero morir. Quindi

    sacrificate solo me.22

    O Brahmana, le persone esperte nei dettami della morale, hanno affermato

    che una donna che ha ottenuto figli, compiendo un atto meritevole, pu precedere il marito.23

    Sono pronta per abbandonare questo figlio, questa figlia, questa relazione e questa vita.24

    Far

    questo per voi. Per una donna, che ha impiegato se stessa a servire il proprio signore, quale pialto sacrificio potrebbe compiere.

    25Latto che desidero compiere, consone alla pi alta virt ed

    per il bene della vostra stirpe.26

    I saggi hanno dichiarato, che i genitori, che i figli e la moglie,

    devono adoperarsi per liberare loro stessi dal pericolo dellangoscia.27

    Uno guarda la propria

    ricchezza, come liberatrice dal pericolo e attraverso questa ricchezza egli rallegra e protegge la

    moglie.28

    Un uomo deve proteggere se stesso usando la ricchezza e per mezzo della moglie.29

    Le

    persone colte, hanno annunciato la verit, che dice che una moglie, un figlio, una casa e la

    ricchezza devono essere acquisite per far fronte agli incidenti previsti e imprevisti. I saggi

    affermano, che la propria relazione, se messa su una bilancia con se stessi, questa risulta pi

    pesante.30

    Quindi, reverendo signore, abbandonando me, proteggete voi stesso. Lasciatemi

    andare, sacrificher me stessa, mentre voi crescerete i nostri figli.31

    Coloro che sono esperti neidettami della morale, nei loro trattati affermano, che una donna non deve essere uccisa, anche i

    Rakshasa conoscono questa regola.32

    Senza dubbio, un Rakshasa che uccide gli uomini, non pu

    uccidere una donna. Quindi, voi che siete esperto nelle regole della moralit, piazzatemi di fronte

    a un Rakshasa.33

    Ho goduto a sufficienza, ho ottenuto quello che volevo e ho acquisito grandi

    meriti religiosi. Da voi ho avuto dei bambini, essi mi sono molto cari.34

    Questo lunico motivo per

    cui mi duro morire. Vi ho partorito dei figli e vi ho aiutato nel crescerli. Desidero solo il vostro

    bene. Ricordandomi di questo ho maturato la soluzione.35

    Reverendo signore, abbandonandomi,

    voi potete ottenere una nuova moglie. Attraverso lei potrete acquisire meriti religiosi.36

    Questo

    non sbagliato. Per un uomo, la poligamia una atto meritevole, ma per una donna diverso,

    avere un secondo marito (dopo il primo) considerato gravissimo.

    37

    Considerate queste cose,ricordatevi che non potete sacrificare voi stesso, questo biasimevole. Non perdere tempo,

    liberate voi stesso e questi bambini, abbandonandomi.

    Vaisampayana continu: Udita la moglie, il Brahmana labbracci e in silenzio, afflitti dal dolore,

    piansero.

    SEZIONE 161

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Vaisampayana continu: Udite le parole dei genitori, la figlia fu presa da angoscia e rivolgendosi a

    loro, disse:2Perch siete cos afflitti, perch piangete, siete persone che non vedono pi in l del

    proprio naso. Ascoltatemi e poi fate ci che ritenete meglio. 3E fuori dubbio che un giorno dovrete

    lasciarmi. Abbandonata in futuro o abbandonata ora, ogni cosa sar pagata solo da me.4Le

    persone desiderano avere figli maschi, pensando che questi salvino loro, sia in questo mondo, sia

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    nel mondo a venire. Attraversate il fiume delle vostre difficolt usando me, usatemi come fossi

    una zattera.5Un maschio pu salvare i genitori, sia in questo che nellaltro mondo, per questo

    motivo i saggi lo chiamano Putra (salvatore).6Gli antenati desiderano un nipote da me, come

    speciale mezzo che li condurr alla salvezza. Senza aspettare larrivo di figli, user me stessa per

    proteggere la vita di mio padre.7Mio fratello ancora giovane e se voi morite ora, lui vi seguir

    presto. 8Se voi padre mio, morirete, mio fratello vi seguir e lofferta della torta funeraria sar

    sospesa, questo un insulto verso i Pitri.9Lasciando in vita mio padre, mio fratello e anche mia

    madre, la quale senza marito e figlio non potrebbe sopravvivere, raggiunger acque profonde e

    addolorata mi lascer annegare.10

    Non vi sono dubbi, se voi sfuggite a questo pericolo, insieme a

    mia madre e a mio fratello, la vostra stirpe e la torta funeraria saranno perpetuate.11

    Un figlio

    unemanazione del padre, lamico della madre, mentre una figlia una fonte di problemi. Salvate

    voi stessi, rimuovendo questa sorgente di problemi, e installatemi nella via della virt.12

    Io sono

    una ragazza, senza di voi, sar senza protezione e in gran dolore, chiss dove finir.13

    Quindi ho

    deciso di salvare la stirpe di mio padre e condividere i meriti di questo atto, portando a termine

    questo difficile compito.14

    Padre, portatemi nei pressi del Rakshasa e abbandonatemi.15

    Padre,

    siate gentile con me. Padre, per il nostro bene, per la virt della vostra stirpe, abbandonando mesalvatevi.

    16Non ritardate, fate ci che inevitabile. Cosa pu esserci di pi doloroso, quando voi

    sarete salito al cielo,17

    noi dovremo elemosinare il nostro cibo, da persone che non conosciamo,

    cos come fanno i cani. Ma se voi, sarete preservato dal pericolo, io vivr felice nelle regioni degli

    Esseri Celesti.18

    E stato detto, che dopo avermi sacrificata, offrendo oblazioni ai Deva, questi vi

    saranno propizi.19

    Vaisampayana continu: Uditi i lamenti della figlia, i genitori si rattristarono ancora di pi, e tutti

    insieme piansero ancora.20

    Il figlio, vedendo madre, padre e sorella piangere, con voce soffice,

    disse:21

    Padre, madre, sorella non piangete. Preso un filo derba, avvicinatosi alle tre persone, il

    bambino disse:22

    Con questo uccider quel Rakshasa che si nutre di carne umana.23

    Malgrado il

    dolore, ascoltate le dolci parole del bambino, un sorriso apparve sullo loro facce.24

    In quelmomento, pensando che fosse il momento pi opportuno, Kunti prese la parola.

    SEZIONE 162

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Kunti disse: Desidero conoscere da voi, la causa di questo disagio, se possibile vi aiuter.

    2Il Brahmana replic: O ricca in ascetismo, voi parlate in modo meritevole. Ma questo dolore, non

    pu essere rimosso da un essere umano.3Non lontano dal luogo in cui viviamo, vive un Rakshasa

    di nome Vaka, quel cannibale il signore di questa regione e di questa citt.4Nutrendosi di carne

    umana, quel malvagio Rakshasa governa questa regione.5Egli il capo degli Asura e questa

    regione protetta dalla sua forza. 6Egli ci protegge dalle macchinazioni del nemico, e dagli attacchi

    di altri esseri viventi. Questo dietro un tributo in cibo, consistente in un carro di riso, due bufali e

    un essere umano.7A turni, i capifamiglia, gli mandano il cibo. A distanza di anni, il turno passa da

    una famiglia allaltra.8Se qualcuno cerca di evitare il pagamento, con la moglie e con i figli, viene

    ucciso e divorato.9In questa regione, vi una citt che si chiama Vetrakiya, la vive il re di questo

    territorio. Egli ignorante, la sua intelligenza scarsa, non conosce la scienza del governo, non

    adotta le necessarie misure, per rendere sicuro il suo dominio.10

    Per vivere in questo luogo, vi

    deve essere una ragione, sicuramente, noi tutti meritiamo di dimorare qui in perpetua ansiet.11

    I

    Brahmana, non nascono per vivere permanentemente nella casa di qualcuno. Essi non dipendono

    da nessuno. Essi sono liberi di muoversi di regione in regione, come un uccello si muove attraverso

    il cielo. 12Viene detto, che uno deve avere un buon re, poi una buona moglie, poi della ricchezza.13

    Dopo averle acquisite, uno deve mantenere queste tre cose. Come potete vedere, non sono in

    grado di mantenere queste tre cose. Sono immerso in un mare di pericoli e soffro immensamente.

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    14E giunto il mio turno per distruggere la famiglia. Ora il mio turno per pagare il Rakshasa.

    15Non

    ho soldi per comprare un uomo. Non posso donare un membro della mia famiglia16

    e non ho

    modo di fuggire dalle grinfie di quel Rakshasa. Sono stato sommerso da un oceano di problemi, dal

    quale non ho via di fuga.17

    Oggi accompagnato dalla mia famiglia, andr da Rakshasa, in modo che

    ci divori tutti.

    SEZIONE 163

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Kunti rispose: O Brahmana, non addoloratevi per questa disgrazia. Conosco una via di salvezza.

    2Voi avete un solo figlio, il quale troppo giovane, vostra figlia solo una adolescente priva di

    aiuto, non lascer che voi e la vostra famiglia raggiungano il Rakshasa.3Io ho cinque figli,

    mandiamo uno di questi, mandiamo il vostro tributo al Rakshasa.4Il Brahmana replic: Voi volete salvare la mia vita, ma io non posso permetterlo. Non posso

    sacrificare un ospite per salvare la mia vita.5Quello che mi state chiedendo illegale, quello che

    mi chiedete di fare una pratica contro le regole. Si afferma, che si pu sacrificare la propria vita oquella di un famigliare, ma non quella di un Brahmana.

    6Questo quello che mi appresto a fare.

    Dovessi scegliere tra la morte di un Brahmana e quella di me stesso, sceglierei questultima.7Luccisione di un Brahmana la pi grave delle infrazioni, non esistono espiazioni per questo.

    Meglio sacrificare me stesso piuttosto che sacrificare un Brahmana.8Benedetta signora,

    sacrificando me stesso, non sar colpevole di suicidio. Nessuna infrazione pu essermi imputata,

    se un altro prende la mia vita.9Ma se premeditatamente acconsento a far morire un Brahmana,

    compio un atto crudele, dalla cui conseguenza non c scampo.10

    Le persone colte, affermano, che

    abbandonare una persona che ha cercato riparo nella tua casa, come uccidere qualcuno che cerca

    la morte, un atto di crudelt.11

    Le persone che sono esperte, con le pratiche permesse in

    momenti di emergenza, ritengono latto proposto, come crudele e illegale.12

    Meglio morire

    insieme a mia moglie, che essere accusati delluccisione di un Brahmana.13

    Kunti rispose: E mia ferma opinione che un Brahamana deve essere protetto. Riguardo a mio

    figlio, nessuno mi pi caro. Se qualcuno mi offrisse cento figli in cambio dei cinque che posseggo,

    non accetterei.14

    Sappiate che quel Rakshasa, non potr uccidere mio figlio. Questultimo forte

    ed energico. Egli abile nella recita dei Mantra.15

    Egli porter al Rakshasa il suo cibo, ma poi con

    uno stratagemma salver se stesso.16

    Ho gi visto, un grosso e forte Rakshasa, morire dopo aver

    combattuto con lui.17

    O Brahmana, non parlate con nessuno di questa cosa. Se si venisse a sapere,

    persone ansiose di ottenere i suoi poteri, potrebbero creare disagi a mio figlio.18

    E stato

    affermato, che se in assenza del suo maestro, mio figlio dovesse impartire i suoi segreti ad unaltra

    persona, lui stesso non sar pi in grado di sfruttarle.19Le parole di Kunti, suonarono come nettare alle orecchie del Brahmana, che acconsent alla

    proposta fatta.20

    Accompagnata dal Brahmana, Kunti si avvicin a Bhima il figlio di Vayu e gli

    raccont laccaduto. Messo al corrente, Bhima rispose dicendo: Cos sia.

    SEZIONE 164

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Vaisampayana continu: Dopo essersi inchinato, Bhima disse: Lo far. In quel momento gli altri

    Pandava tornarono con le elemosine ottenute durante la giornata.2Yudhisthira, osservando il

    fratello, comprese che si stava apprestando a compiere un arduo compito. Sedutosi vicino alla

    madre, senza farsi sentire, Yudhisthira disse:3

    Madre, quale impresa vuole portare a termine ilforte Bhima? Lo sta facendo di testa sua o sta eseguendo un vostro comando?.

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    4Kunti rispose: Eseguendo un mio ordine, quel castigatore dei nemici, compir unazione per il

    bene del Brahmana e per la liberazione di questa citt.5Yudhisthira replic: Madre, il vostro un commando avventato, difficile da portare a termine,

    unimpresa simile equivale a un suicidio. Le persone colte non approvano labbandono di un figlio.6Madre, perch sacrificate vostro figlio, per il bene di un altro? Madre, voi agite contro le pratiche

    umane e contro linsegnamento dei Veda. 7Protetti da Bhima, la notte, noi dormiamo tranquilli

    nutrendo la speranza di recuperare il nostro regno, di cui siamo stati privati dal codardo figlio di

    Dhritarashtra.8Ricordandosi del valore di nostro fratello, Duryodhana e Sakuni avranno notti

    insonni.9Bhima, uccidendo Purochana ci ha fatti fuggire dalla casa di lacca e salvati da altri

    pericoli.10

    In lui confidiamo, per uccidere il figlio di Dhritarashtra e acquisire lintera Terra con tutta

    la sua ricchezza.11

    Madre, sapendo queste cose, come potete decidere di abbandonarlo? Avete

    forse perso la ragione? La vostra comprensione, forse stata offuscata dalle calamit accadute?.12

    Kunti rispose: Non siate in ansia per Vrikodara. La decisione, non proviene da una mia debolezza

    di comprensione.13

    Da lui rispettati, addolorati, viviamo nella casa di questo Brahmana,

    allinsaputa del figlio di Dhritarashtra.14

    Per ringraziarlo, Bhima porter a termine il compito che gli

    ho affidato. Egli un uomo, su cui le buone azioni non vanno perse.15

    Il servizio che ci ha reso pigrande di quello che noi gli offriamo. Essendo stata testimone del valore di Bhima, durante la fuga

    dalla casa di lacca16

    e della distruzione di Hidimva, la mia fiducia in lui cresciuta. La sua forza

    quella di diecimila elefanti.17

    E stata questa forza che gli ha permesso di trasportare tutti noi,

    pesanti come siamo, lontano da Varanavata. Bhima in forza non ha eguali. Egli potrebbe

    sconfiggere il branditore del fulmine.18

    Subito dopo la sua nascita, per la sua pesantezza, mi

    scivolato dal grembo, ed rotolato sul versante della montagna, rompendo in mille pezzi la roccia

    con cui si scontrato.19

    Da questo fatto, ho compreso la forza di Bhima. Per questo ho deciso di

    fargli affrontare il nemico del Brahmana.20

    Non ho agito per motivo di guadagno, n per ignoranza,

    n per follia. Capace di intendere e di volere, ho preso questa decisione.21

    Due cose, saranno

    ottenute con un solo atto. Compiendo questultimo, ringrazieremo il Brahmana e otterremo meritireligiosi.

    22E mia opinione, che lo Kshatrya, che rende un servizio ad un Brahmana, possa

    guadagnare le regioni delleterna beatitudine.23

    Uno Kshatrya che salva la vita di un altro Kshatrya,

    otterr grande fama, sia in questo mondo sia nellaltro mondo.24

    Uno Kshatrya che aiuta un

    Vaisya, di sicuro acquisir popolarit.25

    Uno Kshatrya, deve soccorrere il Sudra che gli chiede

    protezione. Chi far questo, nella prossima vita, nascer in una stirpe reale, e ricever prosperit e

    il rispetto degli altri re.26

    O discendente di Puru, tempo fa, il saggio Vyasa mi ha detto, che questo

    atto doveva essere compiuto.

    SEZIONE 165

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Yudhisthira replic: O Madre, ci che avete deliberato, mossa da compassione per il Brahmana,

    eccellente2e Bhima sicuramente, dopo aver ucciso quel cannibale, riporter a casa la sua vita.

    3Riferite al Brahmana, di non dire nulla alla gente di questa citt, fatevi promettere questa cosa.

    4Vaisampayana continu: Trascorsa la notte, portando con s il cibo per il Rakshasa, Bhimasena,

    si diresse verso la dimora del cannibale.5Raggiunta la foresta dove il Rakshasa dimorava, Bhima

    cominci a divorare il cibo e a chiamare il Rakshasa per nome.6Incollerito, il cannibale si avvicin a

    Bhima.7Forte e dal corpo enorme, con gli occhi, la barba e i capelli rossi, era terribile da vedersi,

    camminando, il suolo sembrava sprofondare sotto il suo peso.8Lapertura della sua bocca, andava

    da orecchio a orecchio, queste ultime erano dritte e aguzze come frecce. Dal viso grintoso e la

    fronte solcata da tre linee. 9Vedendo Bhima divorare il suo cibo, il Rakshasa avanzava mordendosi

    il labro inferiore e espandendo gli occhi per la collera.10

    Poi, rivolgendosi a Bhima, disse: Chi

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    questo folle, che desidera raggiungere la dimora di Yama? Chi costui che in mia presenza osa

    mangiare il mio cibo?.11

    Sentendo il Rakshasa parlare, Bhima emise una smorfia di derisione, mancandogli di riguardo,

    gir il viso e continu a mangiare.12

    Percependo laffronto, il cannibale allung le braccia per

    afferrare lavversario, con lintenzione di ucciderlo.13

    Degnandolo solo di unocchiata, imperterrito

    Bhima continu a mangiare. 14Pervaso dalla collera, con un pesante colpo, colp Vrikodara alle

    spalle.15

    Bench colpito duramente, Bhima non ne risent e continu a mangiare come prima.16

    Ancora pi rabbioso, il Rakshasa sradic un albero e corse per colpirlo ancora.17

    Nello stesso

    momento, Bhima aveva terminato il cibo, lavatosi, si prepar al combattimento.18

    Con un sorriso

    di derisione, lenergico Bhima, con la mano sinistra afferr lalbero che gli era stato lanciato

    dallirritato Rakshasa.19

    Allora il cannibale cominci a sradicare altri alberi e urlando li lanciava

    contro il Pandava.20

    La lotta tra lumano e il Rakshasa, fu cos violenta, che la regione divenne un

    deserto privo di alberi.21

    Vedendo che non vi erano pi oggetti da lanciare, il Rakshasa afferr

    Bhima con le mani.22

    Bhima, afferrandolo con le braccia, cominci a far forza, trascinandolo a terra

    con violenza.23

    Trascinando Bhima e trascinato da Bhima, il cannibale comincio ad accusare la

    fatica.24

    Il suolo cominci a tremare a causa della lotta, e gli alberi che erano stati sradicati, furonorotti in centinaia di pezzi.

    25Vedendo il cannibale stremato dalla fatica, lo blocc al suolo con le

    ginocchia, poi con forza lo colp ripetutamente.26

    Poi piazzato un ginocchio, sulla schiena del

    Rakshasa,27

    afferratolo al collo con la mano destra e afferratolo alla vita con la sinistra, con grande

    forza lo spezz in due.28

    Il cannibale emise un forte ruggito. Poi cominci a vomitare sangue. Cos il

    mostro fu spezzato dalle ginocchia di Bhima.

    SEZIONE 166

    (Vaka-vadha Parva: seguito)1Vaisampayana continu: Vaka, grosso come una montagna, spezzato dalle ginocchia di Bhima,

    mor emettendo un urlo tremendo.2Terrificati dallurlo, i parenti del Rakshasa uscirono fuori con

    la loro servit.3Percependo la loro paura, vedendoli privati della ragione, Bhima li confort e si

    fece promettere che non si sarebbero pi nutriti di carne umana.4Bhima disse: Non uccidete pi

    esseri umani. Se ucciderete ancora, vi far fare la fine di Vaka.5I Rakshasa risposero: Cos sia. Ed ottenne la promessa desiderata.

    6Da quel giorno, i Rakshasa di

    quella regione vissero in pace con gli esseri umani.7Quando fu buio, Bhima trascin il corpo del

    Rakshasa, fino alla porta della citt, lo lasci la in modo che tutti potessero vederlo.8Vedendo

    Vaka ucciso da Bhima, attraverso la sua straordinaria forza, i parenti del Rakshasa, spaventati

    fuggirono ogni dove.9Poi tornato alla casa del Brahmana, fece un dettagliato rapporto a

    Yudhisthira, spiegandogli quello che era successo.10Il mattino seguente, alcune persone scoprirono il corpo ricoperto di sangue del Rakshasa, che

    giaceva al suolo.11

    Vedendo quel terribile cannibale, grosso come una montagna, stritolato al

    suolo, tutti peli si drizzarono.12

    Tornati ad Ekachakra si riebbero. Avvisarono tutti i cittadini e a

    migliaia, accompagnati dalle loro mogli,13

    giovani e anziani, si riversarono nel luogo ove giaceva il

    corpo di Vaka. A quella visione furono presi da meraviglia. Subito si misero a pregare i loro Deva.14

    Poi cominciarono a pensare, a chi toccava il turno per portare il cibo al Rakshasa. Scoperto chi

    era, per curiosit si recarono tutti alla casa del Brahmana.15

    Questultimo, non volendo tradire la

    presenza dei Pandava, disse:16

    Una grande anima, un Brahmana abile nella recita dei Mantra,

    vedendomi piangere di dolore, mi chiese quale fosse la causa.17

    Accertatosi dei pericoli che

    gravavano sulla citt, assicurandomi, sorridendo mi disse:18

    Oggi porter io il cibo a quel

    Rakshasa. Non temete per la mia vita. 19Dette queste parole, si avvi con il cibo verso la dimora di

    Vaka. Questo benefico atto, sicuramente stato portato a termine da quel Brahmana.

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    20A quel racconto, sia i Brahmana, sia gli Kshatrya furono colti da meraviglia. I Vaisya e i Sudra,

    anchessi felici, stabilirono una nuova festivit.21

    In ricordo di quel Brahmana che li aveva liberati

    dalla paura di Vaka.