Il mago e lo scienziato - Umberto Eco

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    Il mago e lo scienziatodi Umberto Eco, La Repubblica, 10 novembre 2002

    Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi, Isaiah Berlin aveva definitoThe Age of Reason. Finite le tenebre medievali, iniziato il pensiero critico della rinascenza e lo

    stesso pensiero scientifico, si ritiene che viviamo oggi in una et dominata dalla scienza.

    A dire il vero, questa visione di un predominare ormai assoluto della mentalit scientifica, cheveniva annunciata sia ingenuamente nell'Inno a Satana di Carducci che pi criticamente nel

    Manifesto comunista del 1848, pi sostenuta dai reazionari, dagli spiritualisti, dai laudatorestemporis acti che non dagli scienziati.

    Sono quelli e non questi che disegnano affreschi di sapore quasi fantascientifico circa un mondoche, dimentico di altri valori, si basa solo sulla fiducia nelle verit della scienza e nel potere dellatecnologia. Il modello di un'epoca dominata dalla scienza ancora, nella visione dei suoi nemici,

    quello proposto trionfalmente da Carducci nell'Inno a Satana: Via l'aspersorio - prete, e il tuometro! No, prete, Satana - non torna indietro!.. Salute o Satana, o ribellione, - o forza vindice de la

    ragione!... Sacri a te salgano - gl'incensi e i voti! Hai vinto il Geova - de i sacerdoti.

    Se leggete con attenzione questo testo del 1863 vedrete che vi sono nominati, come eroi satanicicontro il predominio del pensiero religioso, le streghe e gli alchimisti, i grandi eretici e i riformatori,da Huss a Savonarola a Lutero, ma nessuno scienziato, neppure l'italico Galileo, che avrebbe dovuto

    far fremere il cuore anticlericale e repubblicano di Carducci.

    Venendo ai tempi moderni, l'eroe, il simbolo della vittoria della ragione sulla fede, il treno: Unbello e orribile - mostro si sferra, corre gli oceani, - corre la terra: corrusco e fumido - come i

    vulcani, i monti supera, - divora i piani; sorvola i baratri; - poi si nasconde per antri incogniti, vieprofonde; ed esce; e indomito - di lido in lido come di turbine manda il suo grido. Cio, anche perCarducci, amante dei classici ma pervaso di furori ancora romantici, il simbolo della vittoria della

    ragione un prodotto della tecnologia, non una idea della scienza. Pertanto, proprio a questoriguardo s'impone una prima distinzione, e cio quella tra scienza e tecnologia.

    Gli uomini d'oggi non si attendono ma pretendono tutto dalla tecnologia e non distinguono tratecnologia distruttiva e tecnologia produttiva. Il bambino che gioca a Star Wars col computer, usa iltelefonino come un'appendice naturale delle trombe d'Eustachio o lancia i suoi chat via Internet vive

    nella tecnologia e non concepisce possa essere esistito un mondo diverso, un mondo senzacomputer e persino senza telefoni. Ma non accade la stessa cosa con la scienza.

    I mass media confondono l'immagine della scienza quella della tecnologia e questa confusionetrasmettono ai loro utenti che ritengono scientifico tutto ci che tecnologico, in effetti ignorandoquale sia Ia dimensione propria della scienza, di quella - dico - di cui la tecnologia certo una

    applicazione e una conseguenza ma non certo la sostanza primaria. La tecnologia quella che ti dtutto e subito, mentre la scienza procede adagio.

    Virgilio ci parla della nostra epoca come l'epoca dominata, vorrei dire ipnotizzata, dalla velocit:certo siamo nell'epoca della velocit, lo avevano capito in anticipo i futuristi e oggi siamo usi

    andare in tre ore e mezza dall'Europa a New York col Concorde, anche se non lo usiamo sappiamoche esiste, in ogni caso i disturbi da jet lag e le varie panacee a base di melatonina sono una

    conseguenza del nostro vivere nella velocit. Ma non solo, siamo talmente abituati alla velocit che

    ci arrabbiamo se l'email non si scarica subito o se l'aereo ritarda. Per questa abitudine allatecnologia non ha nulla a che fare con l'abitudine alla scienza. Ha piuttosto a che fare con l'eterno

    ricorso alla magia.

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    Che cosa era la magia, che cosa stata nei secoli e che cosa , come vedremo, ancora oggi, sia puresotto mentite spoglie? La presunzione che si potesse passare di colpo da una causa a un effetto percortocircuito, senza compiere i passi intermedi. Infilo uno spillo nella statuetta del nemico e quellomuore, pronuncio una formula e trasformo il ferro in oro, convoco a me gli angeli e invio tramite

    loro un messaggio.

    L'abate benedettino Tritemio stato nel XV secolo uno dei precursori della crittografia moderna, edelaborava i suoi sistemi di codifica segreta per istruire i governanti e i capi degli eserciti: ma per

    rendere appetibile le sue scoperte e le sue formule (oggi agilmente realizzabili da un computer, maper l'epoca abbastanza geniali), mostrava come la sua tecnica fosse in effetti una operazione magica

    grazie alla quale si potevano convocare angeli che in un secondo recassero lontano e in modoriservato i nostri messaggi.

    La magia ignora la catena lunga delle cause e degli effetti e soprattutto non si preoccupa di stabilireprovando e riprovando se ci sia un rapporto replicabile tra causa ed effetto. Di qui il suo fascino,dalle civilt primitive al nostro solare rinascimento, e oltre, sino alla pleiade di sette occultistiche

    onnipresenti su Internet.

    La fiducia, la speranza nella magia non si affatto dissolta con l'avvento della scienza sperimentale.Il desiderio della simultaneit tra causa ed effetto si trasferito alla tecnologia, che sembra la figlia

    naturale della scienza. Quanto si dovuto penare per passare dai primi computer del Pentagono,dall'Elea di Olivetti grande quanto una stanza (e sono occorsi mesi ai programmatori di Ivrea per

    disporre l'enorme computer a emettere le note della canzoncina Il ponte sul fiume Kwai - e ne eranoorgogliosissimi) al nostro personal computer dove accade tutto in un attimo? La tecnologia fa di

    tutto perch si perda di vista la catena delle cause e degli effetti.

    I primi utenti del computer programmavano in Basic, che non era il linguaggio macchina ma nelasciava intravedere il mistero (noi primi utenti del personal non lo conoscevamo ma sapevamo cheper obbligare i chips a fare un certo percorso si dovevano dare penosissime istruzioni in linguaggio

    binario) Windows ha occultato anche la programmazione Basic, l'utente schiaccia un bottone eribalta una prospettiva, si collega con un corrispondente lontano, ottiene i risultati di un calcoloastronomico, ma non sa pi che cosa ci sta dietro (eppure ci sta). L'utente vive la tecnologia del

    computer come magia.

    Potrebbe sembrare strano che questa mentalit magica sopravviva nella nostra era, ma se ciguardiamo intorno essa riappare trionfante dappertutto. Oggi assistiamo al revival di sette sataniche,

    di riti sincretistici che una volta gli antropologi culturali andavamo a studiare nelle favelas

    brasiliane, monsignor Milingo esercita o esercitava in Roma e non in Salvador de Bahia, persino lereligioni tradizionali tremano di fronte al trionfo di quei riti e debbono venirci a patti non parlandoal popolo del mistero della trinit (la discussione teologica semmai, sia pure con altri criteri, affine

    al metodo della scienza, se non altro procede per argomentazioni, passo per passo) e trova picomodo esibire l'azione fulminea del miracolo.

    Il pensiero teologico ci parlava e ci parla del mistero della trinit, ma argomentava e argomenta perdimostrare come sia concepibile, oppure come sia insondabile. Il pensiero del miracolo ci mostrainvece il numinoso, il sacro, il divino, che appare, o che viene rivelato da una voce carismatica e aquesta rivelazione (non al laborioso argomentare della teologia) le masse sono invitate a sottostare.Vorrei ricordare una frase di Chesterton: Quando gli uomini non credono pi in Dio non che non

    credano pi a nulla. Credono a tutto.

    Quello che dalla scienza traspare attraverso i mass media pertanto - mi dispiace dirlo - soltanto il

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    suo aspetto magico, quando trapela, e quando trapela perch promette una tecnologia miracolosa,la pillola che.... Vi talora un pactum sceleris tra scienziato e mass media per cui lo scienziatonon pu resistere alla tentazione, o crede suo dovere, di comunicare una ricerca in corso, talora

    anche per ragioni di fund raising, ma ecco che la ricerca viene subito comunicata come scoperta -con conseguente delusione quando ci si accorge che il risultato non ancora sul piatto.

    Gli episodi li conosciamo tutti, dall'annuncio indubbiamente prematuro della fusione fredda aicontinui avvisi di scoperta della panacea contro il cancro. Il caso Di Bella stato un trionfo dellafiducia magica nel risultato immediato, e tutti lo conoscete.

    Difficile comunicare al pubblico che la ricerca fatta di ipotesi, esperimenti di controllo, prove difalsificazione. Il dibattito che oppone la medicina ufficiale alle medicine alternative di questo tipo:perch il pubblico deve credere alla promessa remota della scienza quando ha l'impressione di avere

    il risultato immediato della medicina alternativa?

    Recentemente Garattini, proprio su Scienza & Paranormale (n.44), avvisava che quando si assumeuna medicina e si ha la guarigione entro breve tempo, questo non ancora la prova che la medicina

    sia efficace. Ci sono ancora altre due spiegazioni: che la remissione si avvenuta per cause naturali eil rimedio abbia funzionato solo da placebo, oppure che addirittura la remissione sarebbe avvenuta

    per cause naturali e il rimedio l'abbia ritardata. Ma provate a delineare al grosso pubblico queste duepossibilit. La reazione sar d'incredulit perch la mentalit magica vede solo un processo, il

    cortocircuito sempre trionfante tra la causa presunta e l'effetto sperato.

    A questo punto ci si accorge anche di come possa accadere, e sta accadendo, che siano annunciatitagli consistenti alla ricerca e l'opinione pubblica rimanga indifferente. Sarebbe rimasta turbata se si

    fosse chiuso un ospedale o se aumentasse il costo delle medicine, ma non sensibile alle stagionilunghe e costose della ricerca. Al massimo pensa che i tagli alla ricerca possano indurre qualche

    scienziato nucleare ad emigrare in America (tanto la bomba atomica ce l'hanno loro) non ci si rendeconto che i tagli alla ricerca possono ritardare anche la scoperta di un farmaco pi efficace per

    l'influenza, o a un'automobile elettrica, e non viene posto un rapporto tra il taglio alla ricerca e ilbambino col morbo blu o con la poliomielite perch la catena delle cause e degli effetti lunga e

    mediata, non immediata come nell'azione magica.

    Avrete visto quella puntata di Medici in prima linea in cui il dottor Green annuncia a una lunga codadi pazienti che non saranno dati antibiotici a coloro che sono ammalati d'influenza perch non

    servono. Ne era nata un'insurrezione con accuse addirittura di discriminazione razziale. Il pazientevede il rapporto magico tra antibiotico e guarigione e i media gli hanno detto che l'antibiotico

    guarisce. Tutto si limita a quel corto circuito. La compressa dell'antibiotico prodotto tecnologico, e

    come tale riconoscibile. Le ricerche sulle cause e i rimedi dell'influenza sono cosa per le universit.lo vi ho delineato uno scenario preoccupante e deludente, anche perch facile che lo stesso uomo

    di governo (che talora, e sono state addirittura cronache della Casa Bianca, consulta maghi edastrologi) pensi come l'uomo della strada e non come l'uomo del laboratorio. Sono stato capace di

    delineare lo scenario perch materia di fatto, ma non sono in grado di delineare i rimedi.

    Inutile richiedere ai mass media di abbandonare la mentalit magica: vi sono condannati non soloper ragioni che oggi chiameremmo di audience ma perch di tipo magico la natura del rapportoche sono obbligati a porre giornalmente tra causa ed effetto. Esistono e sono esistiti, vero, seri

    divulgatori, e vorrei ricordare l'amico Giovanni Maria Pace recentemente scomparso, ma anche in

    quei casi il titolo (fatalmente scandalistico) fa aggio sul contenuto dell'articolo e la spiegazioneanche cauta di come stia iniziando una ricerca per il vaccino finale contro tutte le influenze apparirfatalmente come l'annuncio trionfale che l'influenza stata finalmente debellata (dalla scienza? No,

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    dalla tecnologia trionfante che avr messo sul mercato una nuova pillola).

    Come deve comportarsi lo scienziato di fronte alla domanda impellente che i media gli rivolgonoogni giorno di promesse miracolose? Con la prudenza, ovvio, ma non serve, lo abbiamo visto. N

    pu dichiarare il black out su ogni notizia scientifica perch la ricerca per sua natura pubblica.Credo che dovremmo tornare sui banchi di scuola. Spetta alla scuola, e a tutte le iniziative che

    possono sostituire la scuola, compresi dei siti Internet di sicura attendibilit, educare lentamente igiovani a una retta comprensione dei procedimenti scientifici.

    Il compito pi duro perch anche il sapere trasmesso dalle scuole si deposita sovente nellamemoria come una sequenza di episodi miracolosi, madame Curie che rientra una sera e da unamacchia su un foglio scopre la radioattivit, il dottor Fleming che getta l'occhio distratto su unmuschio e scopre la penicillina, Galileo che vede oscillare una lampada e pare che in un colposcopra tutto, persino che la terra gira, cos che ci dimentichiamo, di fronte al suo leggendario

    calvario, che neppure lui aveva scoperto secondo quale curva girava e abbiamo dovuto attendereKeplero.

    Come possiamo attenderci dalla scuola una corretta informazione scientifica quando ancora oggi sumolti manuali e libri anche rispettabili si legge che prima di Cristoforo Colombo la gente credeva

    che la terra fosse piatta, mentre si tratta di un falso storico, visto che, che fosse tonda, lo sapevano iGreci antichi e lo sapevano persino i saggi di Salamanca che si opponevano al viaggio di Colombo,semplicemente perch avevano fatto calcoli pi esatti dei suoi circa la reale dimensione del pianeta?

    Eppure una delle missioni del dotto, oltre alla ricerca severa, anche la divulgazione illuminata.Sappiamo benissimo che nel nostro paese pi che altrove l'uomo di scienza ritiene talora poco

    dignitoso dedicarsi alla divulgazione, mentre maestri di divulgazione sono stati Einstein,Heisenberg, sino ad arrivare all'amico Stephen Jay Gould che da poco ci ha lasciati.

    Eppure se si deve imporre una immagine non magica della scienza non dovrete attendervela daimass media, sarete voi che dovrete costruirla a poco a poco nella coscienza collettiva, partendo dai

    pi giovani. La conclusione polemica di questo mio intervento che il presunto prestigio di cuigode oggi lo scienziato fondato su false ragioni, ed in ogni caso contaminato dalla influenza

    congiunta delle due forme di magia, quella tradizionale e quella tecnologica, che ancora affascina lamente dei pi. Se non si esce da questa spirale di false promesse e speranze deluse la stessa scienza

    avr un cammino pi arduo da compiere.

    Nei secoli dell'alto medioevo Isidoro di Siviglia, che pure passato alla storia come insignecredulone e autore di etimologie oggi risibili come lucus da non lucendo e cadaver da caro data

    vermibus, aveva tuttavia - sia pure sulla base di imprecise notizie che gli arrivano sin dai tempi di

    Eratostene - calcolato in modo quasi esatto e certamente non fantasioso la lunghezza dell'equatore.Ma intorno a lui vagavano unicorni e mostri silvani, e anche se i dotti sapevano che la terra eratonda, gli artisti - per varie e comprensibili ragioni - la mostravano non solo al volgo ma anche ai

    signori come un disco piatto con Gerusalemme al centro ovvero l'appiattivano per ragionisimboliche e per comodit proiettiva, come fa ancora oggi l'atlante De Agostini, ma tanto bastava ai

    pi per non capire bene che forma avesse.

    Ecco, dopo secoli di luce, voi siete ancora come Isidoro, domani i giornali parleranno di questovostro congresso (l'articolo di Eco era uscito nella giornata nazionale contro i tumori, N.d.R.) ma

    fatalmente l'immagine che ne sortir sar ancora magica.

    Dovreste stupirvene? Ci massacriamo ancora come nei secoli bui trascinati da fondamentalismi efanatismi incontrollabili, proclamiamo crociate, interi continenti stanno morendo di fame e di Aidsmentre le nostre televisioni ci rappresentano (magicamente) come una terra di cuccagna, attirando

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    sulle nostre spiagge disperati che corrono verso le nostre periferie disastrate come i navigatori di untempo verso le promesse dell'Eldorado, e dovreste rifiutare l'idea che i semplici non sanno ancora

    che cosa sia la scienza e la confondano vuoi con la magia rinascimentale vuoi col fatto che perragioni ignote si pu inviare una dichiarazione d'amore in Australia al prezzo di una telefonata

    urbana e a velocit del fulmine?

    utile, per continuare a lavorare, ciascuno nel proprio campo, sapere in che mondo viviamo, trarnele conseguenze, divenire astuti come il serpente e non candidi come la colomba ma almeno generosicome il pellicano e inventare nuovi modi per dare qualcosa di voi a coloro che vi ignorano.

    In ogni caso diffidate per lo pi di coloro che vi onorano come se foste la fonte della verit. Ineffetti vi considerano un mago che per, se non produce subito degli effetti verificabili, sarconsiderato un cialtrone, mentre le maghe, che producono effetti inverificabili ma di effetto,

    saranno onorate nei talk shows.

    E dunque non andateci, o sarete identificati con quelle. Permettetemi di prendere a prestito da undibattito giudiziario e politico un motto: resistere, resistere, resistere. E buon lavoro.