IL LABORATORIO CHIMICO NELLA SCUOLA SUPERIORE ... · SCUOLA SUPERIORE: PROBLEMATICHE DI SICUREZZA E...
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IL LABORATORIO CHIMICO NELLA SCUOLA SUPERIORE:
PROBLEMATICHE DI SICUREZZA E NORME
Decreto Legislativo 81/2008 s.m.i. (coordinato dal D.Lgs. 3 Agosto 2009 n.
106) o testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
(rischi chimici fisici biologici) PLS Padova 8 sett 2017
Proff. Lucia Giuffreda - Stefano Milan
I laboratori dell’Istituto sono a tutti gli effetti considerati AMBIENTI DI LAVORO
Art. 2 del DLgs 81/2008 - Definizioni 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al
presente decreto legislativo si intende per:
a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
GLI STUDENTI SONO LAVORATORI?
….l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il
partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali
si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in
genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le
apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai
periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla
strumentazioni o ai laboratori in questione;……
Studenti equiparati ai lavoratori, art. 2 del DLgs 81/2008
RISCHI principali del laboratorio Fisico (inciampo, come in tutta la scuola, infortunistico) RISCHIO CHIMICO RISCHIO ELETTRICO RISCHIO INCENDIO
RISCHIO ELETTRICO Quando si viene a contatto con parti in tensione si avverte un effetto detto scossa elettrica, dovuto al passaggio della corrente attraverso il corpo che entrando dal punto di contatto si scarica verso terra. Se la tensione supera i 25 Volt la corrente che passa attraverso il corpo umano può essere pericolosa. Pertanto il lavoro effettuato con attrezzature elettriche richiede più attenzione, perché ai rischi derivanti dall’attrezzatura stessa si aggiunge il rischio elettrico.
RISCHIO INCENDIO L’incendio è un processo di combustione, violento e non controllato, che genera fiamme, calore e fumo. Può essere causato da sostanze o materiali infiammabili ed esplosivi (autocombustione), da guasti negli impianti (corto circuito) o da atti di sabotaggio.
RISCHIO CHIMICO Il rischio derivante da sostanze chimiche è
considerato di due tipi differenti secondo le possibili conseguenze che ne derivano:
RISCHIO PER LA SICUREZZA, in grado di causare un infortunio dovuto ad esplosione o al contatto con sostanze aggressive o corrosive.
RISCHIO PER LA SALUTE, derivante da esposizione a sostanze nocive che provocano intossicazioni o malattie a lungo termine. L’organismo umano può assorbire sostanze pericolose attraverso tre vie:
INGESTIONE
INALAZIONE
CONTATTO CUTANEO
RISCHIO CHIMICO La normativa europea classifica le sostanze
chimiche in: Sostanze: gli elementi e i composti puri contenenti
stabilizzanti o anche impurezze Preparati: le miscele costituite di due o più sostanze. IL REGOLAMENTO CE 1272/2008 relativo alla
classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, stabilisce le classi di pericolo, i pittogrammi di pericolo, le indicazioni di pericolo e i consigli di prudenza.
(Classification Labelling and Packaging) CLP
nuovi pittogrammi : ⇒ Simboli in nero su sfondo bianco
con un diamante rosso ⇒ 3 nuovi pittogrammi :
- Bombola di gas - Punto esclamativo - Rischi per la salute CMR, STOT (tossicità specifica per organi bersaglio)
⇒ Nessun pittogramma per identificare il pericolo in relazione allo strato di ozono => Una sola frase EUH 059
Il laboratorio “a norma” deve: • Essere dotato di un regolamento • essere frequentato da persone che abbiano effettuato corsi sulla sicurezza secondo quanto
definito all’Art. 8 del Titolo II (corso base generale + corso rischio chimico + corso rischio biologico + altro a seconda delle attività di analisi effettuate);
• essere munito di armadi di sicurezza per la conservazione delle sostanze pericolose; • avere spazi sufficienti per il movimento senza intralcio tra le persone utilizzatori; • avere spazio sufficiente (corridoio largo almeno 70 cm) sgombero da ogni materiale lungo le vie di
fuga e possedere più vie di fuga; • essere dotato di cappe aspiranti funzionanti e che siano in grado di aspirare anche gli aerosol
solidi; • essere dotato di segnaletica di emergenza; • essere dotato di equipaggiamenti di sicurezza: estintori, allarme antincendio e rilevatori di fumo e di fughe di gas, doccia oculare di emergenza (con un proprio spazio oppure annesso ad un lavabo) e soluzione
per gli occhi con spruzzetta lava occhi, doccia di sicurezza (con proprio spazio oppure anche annessa ad un lavabo), cassetta di pronto soccorso. • essere dotato di un sistema di raccolta differenziato per le sostanze chimiche esauste e per i
materiali solidi (carta, guanti, etc.) contaminati (sporcati) da sostanze chimiche; • essere dotato di inventario delle sostanze chimiche e schede di sicurezza; • essere dotato del registro di firma ordinario per le sostanze utilizzate e le attività eseguite ed uno
speciale per le esposizioni alle sostanze molto tossiche/nocive e cancerogene/mutagene.
IMPIANTI PERMANENTI IMPIANTO ELETTRICO (colore BLU) ed illuminazione Con dispositivi automatici di interruzione: Interruttori differenziali o salvavita; Schermature neon
IMPIANTO DEL GAS, colore giallo, e rilevazioni perdite: gas di città (metano), rilevatori specifici sul soffitto (sensori) per fumi e incendio
cappe aspiranti munite di bancone, elettricità, gas, luce, aspirazione, acqua e schermo mobile di sicurezza
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
Si dividono in COLLETTIVI: DPC: cappa aspirante, apparecchio per il lavaggio oculare, uscite di emergenza, aspiratore ambiente, cassetta di pronto soccorso, estintori INDIVIDUALI: DPI: camice di cotone, guanti antiacido, guanti anticalore, guanti in nitrile, occhiali, visiera…
PROBLEMATICA DA CONSIDERARE
LE SOSTANZE CHIMICHE UTILIZZABILI SONO STATE DRASTICAMENTE RIDOTTE PER MOTIVI DI SICUREZZA E DI SALVAGUARDIA DELLA SALUTE
Utilizzo di prodotti Tossici e di prodotti Cancerogeni (classificati ex R45 od R49) Ogni esercitazione proposta che prevede l'utilizzo di sostanze e preparati classificati come Tossici (T con frasi di rischio da ex R23 ad R29) dovrà essere corredata da una documentazione di valutazione dell'esposizione che deve essere consegnata al DS tramite il Responsabile di laboratorio: detta documentazione servirà come base di lavoro per l'elaborazione del documento di valutazione del rischio.
Nonostante tutte le accortezze del caso……
Più di uno studente, solo entrando in laboratorio di chimica si è sentito
male, lamentando senso di soffocamento dovuto al fastidioso
odore percepito
PROGETTAZIONE DELLA SINTESI DI UNA MOLECOLA PROFUMATA
COME CAMBIANDO UN GRUPPO FUNZIONALE DELLA MOLECOLA
CAMBIA IL SUO ODORE
OSSIDANDO L’ALDEIDE C12 AD ACIDO, IL CARATTERISTICO ODORE
PUNGENTE DELLE ALDEIDI SI TRASFORMA IN UN SENTORE
INCENSATO
PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE
NEI TESTI DI ORGANICA LA METODICA CLASSICA PREVEDE DI OSSIDARE LE ALDEIDI AD ACIDO UTILIZZANDO IL CROMO VI
REAGENTI
COME AGENTE OSSIDANTE SI UTILIZZA H2O2 AL 36%
E COME CATALIZZATORE TETRA OTTIL AMMONIO CLORURO/BROMURO
RECUPERATO ALL’UNIVERSITA’
GRAZIE AL PLS