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IL IL SISTEMA DEI CONTROLLI SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI INTERNI Disamina del D.L. 10/10/2012. n. 174, aggiornamenti ed evoluzione. 1 aggiornamenti ed evoluzione. Torino, 6 novembre 2013 a cura di: Federica Balbo

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IL IL SISTEMA DEI CONTROLLI SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNIINTERNI

Disamina del D.L. 10/10/2012. n. 174, aggiornamenti ed evoluzione.

1

aggiornamenti ed evoluzione.

Torino, 6 novembre 2013

a cura di:

Federica Balbo

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ORDINAMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALIORDINAMENTO DELLE AUTONOMIE LOCALI

LEGGE n. 142/90LEGGE n. 142/90

La legge 142/90, nella versione originaria, aveva previsto ilcontrollo interno nella disposizione sulla revisionecontabile, rendendolo facoltativo e rimettendo, quindi,all’autonomia statutaria di ogni ente la scelta di introdurre ilcontrollo di gestione e le relative modalità di controllo.

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…segue…segue

LEGGE n. 142/90LEGGE n. 142/90

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ARTICOLO 57

HA INTRODOTTO LA FUNZIONE DELLA REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA, ISTITUENDO L’ORGANO DI

REVISIONE: INVESTITO DEL CONTROLLO SULLA INVESTITO DEL CONTROLLO SULLA GESTIONE DELL’ENTEGESTIONE DELL’ENTE

…segue…segueORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE DEGLI ORDINAMENTO FINANZIARIO E CONTABILE DEGLI

ENTI LOCALIENTI LOCALI

D.Lgs. n. 77/95D.Lgs. n. 77/95

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Il D.Lgs 77/95 ha introdotto il nuovo ordinamentocontabile e finanziario degli enti locali,confermando il sistema dei controlli e accentuando lacomponente della contabilità analitica e la suastrumentalità al servizio finanziario.

…segue…segueIl Parlamento avvertendo la necessità di una riformacomplessiva del sistema, nel 1997, ha delegato il Governoa riordinare e potenziare i sistemi di monitoraggio evalutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultatidell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Indell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Inattuazione della delega è stato emanato il D.Lgs. 286/99

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NUOVO SISTEMA DEI NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI CONTROLLI INTERNI

DELLE PUBBLICHE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONIAMMINISTRAZIONI

…segue…segue…segue…segue…segue…segue…segue…segueTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti LocaliTesto Unico degli Enti Locali

D.Lgs. n. 267/00D.Lgs. n. 267/00

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D.Lgs. n.77/95

D.Lgs. 142/90

…segue…segue

EX ART. 147EX ART. 147

prevedeva:

EX ART. 147EX ART. 147

prevedeva:

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il controllo di regolarità

amministrativa e contabile

il controllo

di gestione

la valutazione della

dirigenza

il controllo strategico

…segue…segue

D.Lgs. n. 123/11D.Lgs. n. 123/11

Con il D.Lgs. 123/11 si è attuata la riforma dei controllidi regolarità amministrativa e contabile e ilpotenziamento dell’attività di analisi e valutazione dellaspesa a norma dell’art. 49 della Legge 196/09(armonizzazione dei sistemi contabili).

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…segue…segue

D.L. n. 174/12 convertito nella L. 213/12D.L. n. 174/12 convertito nella L. 213/12

“Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamentodegli Enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favoredelle zone terremotate nel maggio 2012”

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Art. 3 – “Rafforzamento dei

controlli in materia di enti locali”

LEGGE n. 142/90LEGGE n. 142/90

D.lgsD.lgs n. 77/95n. 77/95

D.lgsD.lgs n. 286/99n. 286/99

11

D.lgsD.lgs n. 286/99n. 286/99

D.lgsD.lgs n. 267/00n. 267/00

D.lgsD.lgs n. 123/11n. 123/11

D.L. n. 174/12D.L. n. 174/12

NORMATIVE CHE INDIRETTAMENTE IMPATTANO NORMATIVE CHE INDIRETTAMENTE IMPATTANO

SUI CONTROLLI SUI CONTROLLI

D.Lgs. n. D.Lgs. n. 150/09 (c.d. Legge Brunetta)150/09 (c.d. Legge Brunetta)“Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di

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ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioniefficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”.”.

Articolo 4 Articolo 4 –– ciclo di gestione delle performance;ciclo di gestione delle performance;

Articolo 7 Articolo 7 –– sistema di misurazione e valutazione della sistema di misurazione e valutazione della performance;performance;

Articolo 9 Articolo 9 –– ambiti di misurazione e valutazione della performance ambiti di misurazione e valutazione della performance individuale;individuale;

Articolo 11 Articolo 11 –– trasparenza.trasparenza.

…segue…segue

Legge 190/12 (c.d. legge anticorruzione)Legge 190/12 (c.d. legge anticorruzione)“Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e

dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

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dell’illegalità nella pubblica amministrazione”. dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

Articolo 1 , comma 44 (sost. dall’art. 54 Articolo 1 , comma 44 (sost. dall’art. 54 D.LgsD.Lgs 165/2001) 165/2001) –– Codice di Codice di ComportamentoComportamento

Sull’applicazione dei codici vigilano i dirigenti responsabili di Sull’applicazione dei codici vigilano i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici di

disciplina (comma 6)disciplina (comma 6)

I CONTROLLI SUGLI ENTI LOCALII CONTROLLI SUGLI ENTI LOCALI

• ARTT. 124 – 140 TuelCONTROLLO SUGLI ATTI

• ARTT. 141 – 146 TuelCONTROLLO SUGLI ORGANI

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• ARTT. 141 – 146 TuelSUGLI ORGANI

• ARTT. 147 – 147 quinquies, 196, 197, 198 Tuel

CONTROLLI CONTROLLI INTERNIINTERNI

• ART. 148 TuelCONTROLLI

ESTERNI SULLA GESTIONE

CONTROLLICONTROLLI

CONTROLLI CONTROLLI INTERNIINTERNI

CONTROLLI CONTROLLI

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INTERNIINTERNIART. 147 ART. 147 –– 147147quinquiesquinquiesTUEL TUEL

CONTROLLI CONTROLLI ESTERNIESTERNI

ART. 148 TUELART. 148 TUEL

CORTE DEI CONTI

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REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNIREGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI

Era da adottare entro il 10 gennaio 2013 e bisognava dareformale comunicazione al Prefetto ed alla SezioneRegionale di controllo della Corte dei Conti.La norma prevedeva, inoltre, che in caso di inadempienza,La norma prevedeva, inoltre, che in caso di inadempienza,il Prefetto avrebbe invitato l’Ente ad adempiere entro iltermine di 60 gg.decorsi i quali, il Prefetto avrebbe dato avvio alprocedimento di scioglimento del Consiglio Comunale pergravi e persistenti violazioni di legge ex art. 141 delTuel.

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ARTICOLO 147 TUEL ARTICOLO 147 TUEL –– TIPOLOGIA DEI CONTROLLI TIPOLOGIA DEI CONTROLLI

INTERNIINTERNI

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E’ STATO SOSTITUITO INTEGRALMENTE DALL’ARTICOLO

3, COMMA 1, LETTERA d) DELLA LEGGE 213/2012

ART. 3 C. 1 Lett. D) D.L. 174ART. 3 C. 1 Lett. D) D.L. 174

• È STATO COMPLETAMENTE SOSTITUITOARTICOLO 147

• SONO STATI INTRODOTTI EX NOVO

ARTICOLO 147 BIS

ARTICOLO 147 TER

ARTICOLO 147 QUATER

ARTICOLO 147 QUINQUIES

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CONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOCONTROLLO INTERNOARTICOLO 147, Comma 1 Tuel

DDEEFFIINN

Il CONTROLLO INTERNO come quello mirato agarantire il rispetto della regolarità amministrativa econtabile.20

NNIISSCCEE

…segueIl sistema dei controlli interni è diretto a (art. Il sistema dei controlli interni è diretto a (art.

147, comma2):147, comma2):

a. Verificare, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, l’efficienza el’economicità dell’azione amministrativa;

b. Valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione deipiani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazionedell’indirizzo politico;

c. Garantire il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione dicompetenza, dei residui e di cassa, anche ai fini della realizzazione degliobiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno;

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…segue

d. Verificare, attraverso l’affidamento e il controllo dello statodi attuazione degli indirizzi e obiettivi gestionali, la redazionedel bilancio consolidato, l’efficacia, l’efficienza el’economicità degli organismi gestionali esterni all’ente;

e. Garantire il controllo dei servizi erogati, sia direttamente, siamediante organismi gestionali esterni, con metodologiedirette a misurare la soddisfazione degli utenti esterni einterni dell’ente.

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…segueLe lettere d) ed e) si applicano:Le lettere d) ed e) si applicano:

Prima applicazione: EL con popolazione > di 100.000 abitanti

Per il 2014: EL con popolazione > di 50.000 abitanti

Per il 2015: EL con popolazione > di 15.000 abitanti

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Articolo 147 bis Articolo 147 bis –– Controllo di regolarità Controllo di regolarità amministrativa e contabileamministrativa e contabile

FASE PREVENTIVA FASE PREVENTIVA (comma 1)(comma 1)

FASE SUCCESSIVA FASE SUCCESSIVA (comma 2)(comma 2)

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(comma 1)(comma 1)

Nella formazione dell’atto da ogni responsabile di servizio, attraverso il rilascio del parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la

correttezza amministrativa.

Il controllo contabile è effettuato dal responsabile finanziario ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile e del

visto attestante la copertura finanziaria.

(comma 2)(comma 2)

Il controllo della regolarità amministrativa è assicurato, nella fase successiva, secondo principi generali di

revisione aziendale e modalità definite nell’ambito dell’autonomia organizzativa dell’ente: sotto la

direzione del SEGRETARIO.

Sono soggette al controllo: le determinazioni di impegno di spesa, i contratti e gli altri atti

amministrativi, scelti secondo una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di

campionamento.

Controllo SuccessivoControllo SuccessivoDev’essere improntato al rispetto dei seguenti principi:

a. Indipendenza: del controllante rispetto agli atti sottoposti a controllo;

b. Imparzialità: sottoposizione a controllo degli atti di tutte le aree e servizi in cui è suddivisa l’operatività dell’ente;le aree e servizi in cui è suddivisa l’operatività dell’ente;

c. Tempestività: il controllo deve essere svolto in tempi ragionevolmente ravvicinati rispetto alla data di adozione degli atti ad esso sottoposti;

d. Trasparenza: il controllo deve avvenire secondo regole chiare, condivise dai responsabili di servizio ed in base a parametri predefiniti.

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…segue…segue

Le risultanze del controllo di cui al comma 2(controllo successivo) sono trasmesse periodicamente,a cura del segretario, ai responsabili dei servizi, airevisori dei conti e agli organi di valutazione dei

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revisori dei conti e agli organi di valutazione deirisultati dei dipendenti ed al consiglio comunale.Nei comuni con popolazione > 15.000 abitanti, inviosemestrale alla sezione regionale di controllo Corte deiConti del referto sulla regolarità, sull’efficacia esull’adeguatezza del sistema dei controlli interni.

INTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITINGINTERNAL AUDITING

Il controllo di regolarità amministrativa ha come obiettivoquello di monitorare e verificare la regolarità delle procedure edegli atti adottati dall’organizzazione, gli eventuali scostamentievidenziando l’affidabilità dei sistemi di controllo, eventualiproposte o suggerimenti volti a superare le difficoltà registrate.proposte o suggerimenti volti a superare le difficoltà registrate.

Il controllo di regolarità amministrativa fa riferimento aglistandards di auditing interno definiti a livello internazionale, chedefiniscono l’Internal Auditing come una funzione di verificaindipendente operante all’interno ed al servizio di unaorganizzazione con la finalità di esaminarne e valutarne le attività.

vedi i principi del controllo successivo27

…segue…segueil sistema si ispira al principio di autotutela della

amministrazione, ossia alla possibilità di rettificare, integrare oannullare propri atti;

ha l’obiettivo di prestare assistenza a tutti i componentidell’amministrazione per consentire loro di adempieredell’amministrazione per consentire loro di adempiereefficacemente alle loro responsabilità;

ad esempio si può attivare un monitoraggio a campione sul 90%degli atti di gestione amministrativa con l’obiettivo di evidenziare:

La regolarità delle procedure;L’affidabilità dei dati e dei sistemi di controllo;Gli indicatori di funzionalità (i risultati);Le eventuali proposte di modifica.

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Descrizione metodologiaDescrizione metodologia1. Scelta dell’area o funzione da sottoporre ad auditing, ad

esempio appalti, acquisto beni e servizi, ecc. di qui neconsegue la definizione del campione significativo e dellametodologia di estrazione in automatico degli atti dasottoporre a controllo;sottoporre a controllo;

2. Dopo aver scelto l’area, verificato le fonti e l’attendibilità deidati, si effettua una prima verifica degli aspetti procedurali edi regolarità degli atti amministrativi;

3. Il risultato di tale attività si sostanzia nella stesura di un pianodi auditing nel quale si affida il mandato ad agire agliauditors, dandone comunicazione agli interessati dell’area;

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…segue…segue

4. Si procede con il monitoraggio a campione delledeterminazioni dirigenziali (ex-post);

5. I rilevatori sottopongono le risultanze del controllo alresponsabile del servizio di auditing che valida con loro irisultati e vengono registrate eventuali criticità;

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risultati e vengono registrate eventuali criticità;6. Se vengono riscontrati vizi di legittimità, questi vengono

isolati come “casi di attenzione” e segnalati ai vertici: ciòconsente la contestazione al dirigente interessato che puòrevocare o rettificare l’atto viziato riconducendolo allalegittimità.

…segue…segue

7. La restituzione dei dati avviene con la consegna di reportperiodici contenenti segnalazioni di irregolarità degli attisottoposti a verifica (che dovranno dare luogo ad interventicorrettivi) e di una relazione di valutazione complessiva.

8. La fase conclusiva della verifica della regolarità amministrativa

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8. La fase conclusiva della verifica della regolarità amministrativasi concretizza nell’analisi, valutazione e in eventualiproposte sull’attività sottoposta ad esame attraversola stesura di un rapporto annuale in cui si evidenzinoproblemi eventualmente emersi, si verifica l’attendibilità delleprocedure informative e di controllo e si effettuano propostedi modifiche procedurali e regolamentari.

L’articolo 49, come modificato dal D.L. 174/2012 art. 3 c.1lett. b) prevede:

L’ampliamento dell’applicabilità del “parere di regolarità

Articolo 49 TUEL Articolo 49 TUEL –– Pareri dei responsabili Pareri dei responsabili dei servizidei servizi

L’ampliamento dell’applicabilità del “parere di regolaritàcontabile” in tutti i casi di riflessi diretti o indiretti sullasituazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente;

Maggiore valenza del parere di regolarità, che dovrà attestarela regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa.

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Inoltre il parere di regolarità contabile non sarà necessariamente

accompagnato dall’attestazione di copertura finanziaria

…segue…segue

Nel caso in cui l’Ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere è espresso dal segretario dell’ente, in relazione alle sue

competenze;

I responsabili dei servizi rispondono in via

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I responsabili dei servizi rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri

espressi;

Ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ai pareri di cui al presente

articolo, devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione.

…segue…segue

Nei piccoli comuni il Segretario, una delle figure preposte al

CRITICITACRITICITA’’

Nei piccoli comuni il Segretario, una delle figure preposte al controllo, ricopre la carica di Responsabile di servizio o Responsabile Finanziario

venendo così a coincidere il soggetto che assume l’iniziativa di determinati atti, se non addirittura l’autore stesso della loro materiale redazione, andando a rivestire il ruolo del soggetto controllato.34

…segue…segue

Per gli enti di maggiori dimensioni, tale conflitto emergenell’ambito del controllo strategico

Ai sensi del D.L. 174/2012 il controllo strategico si pone sottola direzione del Segretario

è nominato dall’organo di vertice ed èl’espressione dell’indirizzo dell’organopolitico

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Articolo 147 ter Articolo 147 ter –– Controllo Strategico Controllo Strategico

Per verificare lo stato di attuazione dei programmi secondo le lineeapprovate dal Consiglio l’ente locale

Prima applicazione: EL con

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Prima applicazione: EL con popolazione > di 100.000 abitanti

Per il 2014: EL con popolazione > di 50.000 abitanti

Per il 2015: EL con popolazione > di 15.000 abitanti

definisce, secondo la propria autonomia organizzativa, metodologie dicontrollo strategico finalizzate alla rilevazione:

…segue…seguedei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti;

degli aspetti economici – finanziari connessi ai risultati ottenuti;

dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni;

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delle procedure operative attuate confrontate con i progetti elaborati;

della qualità dei servizi;

del grado di soddisfazione della domanda espressa;

degli aspetti socio – economici.

Articolo 147 Articolo 147 quaterquater –– Controlli sulle società Controlli sulle società partecipate non quotate partecipate non quotate

1. L’ente locale definisce, secondo la propria autonomia organizzativa,un sistema di controllo sulle società partecipate. Tali controlli sonoesercitati dalle strutture proprie dell’ente locale, che ne sono

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esercitati dalle strutture proprie dell’ente locale, che ne sonoresponsabili.

2. Per l’attuazione di quanto previsto al comma 1, l’amministrazionedefinisce preventivamente gli obiettivi gestionali a cui deve tendere lasocietà partecipata, secondo parametri qualitativi e quantitativi eorganizza un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare irapporti finanziari tra l’ente e la società, la situazione contabile,gestionale e organizzativa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi,il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.

…segue…segue3. Sulla base delle informazioni di cui al comma 2, l’ente

locale effettua il monitoraggio periodico sull’andamentodelle società non quotate partecipate, analizza gliscostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e individua leopportune azioni correttive, anche in riferimento aopportune azioni correttive, anche in riferimento apossibili squilibri economico – finanziari rilevati per ilbilancio dell’ente.

4. I risultati complessivi della gestione dell’ente locale edelle aziende non quotate partecipate sono rilevatimediante bilancio consolidato, secondo la competenzaeconomica. (Vale per tutti gli enti a partire dal 2015 ai sensi delD.Lgs. 118/2011 – armonizzazione dei sistemi contabili).39

…segue…segueLe disposizioni del presente articolo si applicano:Le disposizioni del presente articolo si applicano:

Prima applicazione:Prima applicazione: EL con EL con popolazione > di 100.000 abitanti popolazione > di 100.000 abitanti

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Per il Per il 2014:2014: EL con popolazione > EL con popolazione > di 50.000 abitantidi 50.000 abitanti

Per il Per il 2015:2015: EL con popolazione > EL con popolazione > di 15.000 abitantidi 15.000 abitanti

1. Il controllo sugli equilibri finanziari è svolto sottola direzione ed il coordinamento del responsabile

Articolo 147 Articolo 147 quinquiesquinquies –– Controlli sugli Controlli sugli equilibri finanziariequilibri finanziari

la direzione ed il coordinamento del responsabiledel servizio finanziario e mediante la vigilanzadell’organi di revisione, prevedendo ilcoinvolgimento attivo degli organi di governo, delDirettore Generale, ove previsto, del Segretario edei responsabili dei servizi, secondo le rispettiveresponsabilità.

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…segue…segue2. Il controllo sugli equilibri finanziari è disciplinato nel

regolamento di contabilità dell’ente ed è svolto nel rispettodelle disposizioni dell’ordinamento finanziario e contabile deglienti locali e delle norme che regolano il concorso degli entilocali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica,locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica,nonché delle norme di attuazione dell’articolo 81 dellaCostituzione (ossia l’introduzione, nella Carta Costituzionale,del principio del pareggio di bilancio).

3. Il controllo sugli equilibri finanziari implica anche la valutazionedegli effetti che si determinano per il bilancio finanziariodell’ente in relazione all’andamento economico – finanziariodegli organismi gestionali esterni.

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…segue…segueIl controllo sugli equilibri finanziari consiste nell’attività diverifica volta a valutare, che siano garantiti durante la gestioneil rispetto di tutti gli equilibri previsti nella Parte II del Tuel(equilibrio economico, copertura degli investimenti, ecc.) siaper il bilancio di previsione annuale sia per il bilancioper il bilancio di previsione annuale sia per il bilanciopluriennale, con l’obiettivo del pareggio complessivo tra leentrate e le spese.Il Responsabile Finanziario formalizza il controllo sugliequilibri finanziari a partire dalla data di approvazione delbilancio di previsione e ne garantisce il mantenimento concadenza, di norma, trimestrale.

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SOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNISOGGETTI COINVOLTI NEI CONTROLLI INTERNI --------

art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 art. 147 comma 4 TuelTuelTuelTuelTuelTuelTuelTuel

Laddove previsto

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L’Organo di

revisione

Laddove previsto

Grazie per l’attenzione

Federica Balbo

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