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IL DIARIO DI CASTROVILLARI E DEL POLLINO ANNO XVI N. 17 - 5 OTTOBRE 2018 La nostra salute prima di tutto! Venerdì 5 ottobre, con partenza alle ore 8.45 da Piazzale Agip, tutti a Cosenza per difendere l’ospedale di Castrovillari

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IL DIARIODI CASTROVILLARI E DEL POLLINO

ANNO XVI N. 17 - 5 OTTOBRE 2018

La nostra salute prima di tutto!

Venerdì 5 ottobre, con partenza alle ore 8.45da Piazzale Agip, tutti a Cosenza

per difendere l’ospedale di Castrovillari

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Il sindaco di Castrovillari, Dome-nico Lo Polito, anticipa tutti e,con una mossa degna di un gio-catore di scacchi, tenta il tuttoper tutto nell’incontro del 4 ot-tobre in Regione alla presenzadel Presidente della Giunta Re-gionale, Mario Oliverio, del Di-

partimento Regionale della Sanità e delDirettore dell’Azienda Sanitaria Provin-ciale di Cosenza, Raffaele Mauro per di-scutere dell’annosa questionedell’Ospedale di Castrovillari.

Riuscirà Lo Polito a venirne a capo, ren-dendo priva di significato la manifesta-zione indetta dalle Associazioni diCastrovillari: “Famiglie Disabili” (AFD),“Medici Cattolici” (AMCI), “Volontari Ita-liani Sangue” (AVIS), “Volontari Ospeda-lieri” (AVO), “Amici del cuore”, “Non piùsoli nella lotta contro i tumori” e dalleListe Civiche “Solidarietà e Partecipa-zione”, con il sostegno del Collettivo di“Sinistra Pollino”, in programma per ve-

nerdì 5 ottobre a Cosenza?

«Il Consiglio comunale del 25 settembreha prodotto un primo risultato. Infatti ilpresidente della Giunta Regionale,come da comunicazione giunta via peca questo Comune - annuncia speran-zoso Lo Polito - ha convocato un TavoloTecnico per discutere dell’Ospedale diCastrovillari».

Toni accesi e urlati quelli dell’ultima As-sise comunale, alla quale erano presentianche i sindaci di Frascineto, Angelo Ca-tapano, di Acquaformosa, Gennaro Cap-parelli, di Firmo, Gennarino Russo, diMorano, Nicolò De Bartolo, e l’Assessoredi Saracena, Franco Gagliardi, che havisto l’abbandono dei rappresentantidelle Liste Civiche «ad eccezione delconsigliere Giuseppe Santagada, ilquale ha votato a favore» prosegue LoPolito, chiedendo agli “avversari” di es-sere al suo fianco in quella che è unabattaglia comune.

Nel suo intervento Mauro (presente inConsiglio ndr) ha evidenziato la situa-zione di precarietà vissuta da tutti i no-socomi del Territorio, fermo restandoche per Castrovillari si è fatto e si conti-nua a fare nonostante le evidenti criti-cità: «Tutti hanno bisogno di tempi chenecessitano le procedure - ha ricordatoil Direttore dell’ASP» rilanciando la suaimmediata disponibilità per «sciogliereil nodo delle sale operatorie, per realiz-zare momenti di ampia concertazione eper fare un Tavolo al Dipartimento Re-gionale della Sanità al fine di dare rispo-ste alle criticità e fragilità presenti».

Il consigliere di opposizione, Ferdi-nando Laghi non ci sta e scaglia i suoidardi in Assise. Mediante una forte, inci-siva e a tratti spietata disamina ha ana-lizzato, in maniera chirurgica, gli ataviciproblemi dello Spoke, le promesse di-sattese e le speranze ormai ridotte al lu-micino, votando contro la proposta delsindaco del Tavolo Tecnico. «L’imbaraz-zato e imbarazzante intervento del Di-rettore Generale - sottolineano leCiviche in una nota - è stato un distillatodi luoghi comuni e di evasività, all’inse-gna dell’ “abbiamo ereditato”, del “fa-remo” e del “stiamo pensando di…”. Enel frattempo la situazione dell’Ospe-dale di Castrovillari continua a peggio-rare».

Alla luce dei fatti, o meglio dei “nonfatti”, per Laghi è ora di scendere inpiazza, davanti alla sede dell’AziendaSanitaria di Cosenza (partenza il 5 otto-bre da Castrovillari alle 8.45 dal LiceoClassico/AGIP) per dire “basta” alloscempio che si sta consumando sottogli occhi dei cittadini di Castrovillari, delcomprensorio, dei malati e dei loro fa-miliari. Gli fa eco Francesco Crescentedel Collettivo “Sinistra Pollino” «il Collet-tivo intende assicurare il sostegno e lapropria partecipazione a tutte le inizia-tive volte a rivendicare il sacrosanto di-ritto alla salute della comunità delPollino».

Toccanti le testimonianze dei cittadini edei rappresentanti delle Associazioni av-venute nel corso del Consiglio del 25settembre scorso. I signori Pippa, FrancoGuaglianone, Marisa Urso, Luca DellePiane ed altri hanno sollecitato il Diret-tore Generale dell’ASP a rispondere eda prendere impegni con la concerta-zione dei vari attori.

L’Ospedale ha subìto, proseguono imembri di “Solidarietà e Partecipa-zione”, continui «scippi, primo tra tuttil’apertura delle nuove sale operatorie -una vicenda davvero scandalosa - e i

posti letto per i pazienti post-acuti (Lun-godegenza e Riabilitazione intensiva fi-siatrica). Posti letto inspiegabilmentebloccati da anni, che fanno gola - e tanta- alle strutture private, mentre l’interoambito provinciale continua ad esseredel tutto privo di un servizio fondamen-tale per un numero sempre più rilevantedi cittadini». Dello stesso avviso il sin-daco di Morano, Nicolò De Bartolo ilquale, durante un’assemblea popolareorganizzata dalle Associazioni di cuisopra e alla presenza di Laghi e di PinoAngelastro, esponente AVIS, ha ribadito«spiace constatare come il diritto alla sa-lute dalle nostre parti non possa più es-

Ospedale. Tra il D Day del 4 ottobre a Catanzaroe la manifestazione del 5 a Cosenza

Il sindaco Lo Polito e il capogruppo del Pd Di Gerio

La consigliera Guaragna (in primopiano) e la consigliera Astorino

Il sindaco di FrascinetoAngelo Catapano

Il consigliere Notaro (a sx) e il Direttore Generale dell’Asp Mauro

Immagini dal Consiglio Comunale

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sere esercitato pienamente ecome per curarsi si debba ricorreread estenuanti e dispendiosi viaggidella speranza che, peraltro, nontutti possono permettersi. È pertale ragione che il 5 ottobre, investe istituzionale, parteciperemoe protesteremo chiedendo conforza il ripristino delle condizioni dinormalità del nostro ospedaleSpoke e il rispetto dei Livelli Essen-ziali di Assistenza (LEA)».

La maggioranza insorge e sottoli-nea quanto sia sbagliato fare di“tutta l’erba un fascio”. Infatti, all’in-terno della struttura ospedaliera cisono eccellenze, quali «cardiolo-gia, o ortopedia con le 3200 pre-stazioni ambulatoriali - hasottolineato il primo cittadino -soddisfatte dal primo gennaio al30 agosto 2018, e ancora i 26 in-terventi eseguiti nello stesso servi-zio con l’aiuto di chirurgia».Affermazione che stride conquanto evidenziato dal consigliereregionale Carlo Guccione che pareconvalidare le stesse perplessitàdelle Civiche. Durate un blitz al-l’Ospedale di Castrovillari, accom-pagnato da Giuseppe Ramundo,Guccione ha effettuato una visitaispettiva per verificare lo statodelle sale operatorie i cui lavorisono partiti nel 2008, per un im-porto contrattuale pari a 4.778.400euro.

«All’interno del blocco operatoriosembra non mancare nulla, glistrumenti sono lì pronti per essereutilizzati - afferma Guccione - al-cuni sono ancora incellofanati maqueste quattro sale operatorie -Cardiochirurgia, Ortopedia e duedi Chirurgia - sono inutilizzabili,nonostante siano già state inaugu-rate più volte. Lavori e procedure

di collaudo, infatti, risultano in iti-nere da anni. Il collaudatore, l’un-dici gennaio del 2018, in unarelazione comunicava, espri-mendo un proprio parere moti-vato che l’opera “blocco operatorioe sale operatorie del P.O. di Castro-villari” non è collaudabile. Da alloranulla è cambiato. Le sale sono ri-maste lì, abbandonate al loro de-stino, mentre i chirurghidell’ospedale sono costretti a ricor-rere alle turnazioni per poter fare ilproprio lavoro e operare i de-genti».

«È pazzesco - prosegue Guccione -sapere che i chirurghi siano co-stretti a fare dei turni per l’utilizzodella sala operatoria, quando all’in-terno dell’ospedale esiste unblocco operatorio nuovo, ma inu-tilizzabile. Attualmente sono attivi93 posti letto per acuti su 223 pre-visti per decreto. In day hospital in-vece sono attivi 30 posti letto» congravi ripercussioni sui cittadini cheattendono ancora che chi di do-vere si esprima sull’apertura del“blocco operatorio” o se questi ri-marrà l’ennesima opera realizzatae mai utilizzata».

Non ci resta che attendere gli svi-luppi dell’importante incontro inRegione del 4 ottobre. Se Lo Politoriuscirà a strappare date certe enon più promesse potrebbe met-tere a segno un punto importanteper la città e per la sua amministra-zione. Caso contrario, la manifesta-zione del 5 ottobre assumerebbeuna valenza molto più importantedi quella preventivata. Insomma:l’amministrazione di centro sinistraè a un bivio. E L’Ospedale potrebberisollevarla o farla colare a picco.

Paola Gentile

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(continua dal numero scorso)...

In particolare il populismo italianocomporta la demonizzata crimi-nalizzazione ed immediata estro-missione della precedente classedirigente politica, “cinica, incom-petente, corrotta”, (anche una pa-

rola d’ordine di Pierre Poujade era:“Sortez les sortants”, più o meno “man-diamo via quelli al potere”; per il FrontNationale bisogna “buttare fuori a calcichi sta al potere”); esso postula la frat-tura totale col passato, con una furia ico-noclastica che porta ad azzerare,capovolgere, modificare tutto ciò che èstato fatto prima; si alimenta della rab-bia e del rancore popolare che cavalcae fomenta, in un’ansia vendicativa nellacostante ricerca ed indicazione di uncapro espiatorio, puntualmente addi-tato, cui attribuire ogni nefandezza ecolpa. Promette di annichilire e scardi-nare i precedenti assetti istituzionali,aprendoli “come una scatola di tonno” esostituendoli con quelli nuovi e salvificiche solo esso può assicurare: tutto ciòche è stato è negativo, solo io, sempredel tutto estraneo a quel sistema, possoaffrancarti in opposte alfine positive re-altà; e spesso oggi si dice l’esatto contra-rio di quel che s’è detto ieri, meglioregistrando gli umori del “popolo” o co-gliendone il cangiamento (ad esempio,lo schizofrenico comportamento delM5S sullo ius soli). Il tutto con un deci-sionismo connotato da rigida inflessibi-lità, che non tollera condizioni, lacci elacciuoli di sorta, autonomamente e conassoluta autoreferenzialità giudicandosu colpe e colpevoli. Da ultimo, dopo ilcrollo del ponte Morandi a Genova e lepolemiche che ne sono conseguite, su-bito dopo l’evento il premier Conte haannunciato la immediata revoca dellaconcessione ad Autostrade s. p. a..,senza attendere “i tempi della giustizia“(sicché “revocheremo la concessione adAutostrade, non possiamo aspettarel’inchiesta penale”), affermazione che,provenendo da un docente di diritto edavvocato auto-proclamatosi “difensoredegli italiani”, sconcerta non poco. EdEzio Mauro (la Repubblica, 17 agosto2018) – premesso che siffatto proponi-mento è evidentemente espresso ”sul-l’onda della santa indignazione che èl’unica verità a cui il populismo intendeconformarsi” - ha dovuto ricordare che“i tempi della giustizia sono i tempi deldiritto e delle sue garanzie per reperiregli elementi di accusa e per predisporregli strumenti di difesa. Sono quindi itempi del giudizio e della responsabilitàin ogni Paese civile”.I populismi, come si è detto, sono oggimolto diffusi in Europa e nel mondo,con implicazioni varie anche sotto i pro-fili del globalismo e del sovranismo (atale ultimo riguardo si veda Stefano Fel-tri, Populismo sovrano, Einaudi). Nellaeterogeneità dei mezzi ma nella comu-nanza dei fini, essi assumono forme,

modalità e contenuti vari, sicché nonappare possibile una loro classificazionesistematica. Una curiosità: nel 1953(quando, com’è noto, non ce la passa-vamo affatto bene economicamente ela carne era sostanzialmente un bene dilusso), si registrò nel nostro Paese anchela nascita e la meteora di un singolarepopulismo chiaramente surreale e go-liardico. Corrado Tedeschi (docente dieconomia e giornalista, editore della ri-vista di enigmistica Nuova EnigmisticaTascabile, N.E.T.) ed Ugo Cavallini fonda-rono il Partito Nettista Italiano, passatoalla microstoria del nostro Paese, o piut-tosto solo alla cronaca, col nome di Par-tito della Bistecca. Il simbolo del partitoera una mucca e l’inno ufficiale un corodi muggiti. Nei 12 punti del suo pro-gramma si prevedevano, tra l’altro, “sva-ghi, poco lavoro e molto guadagno pertutti”; “tre mesi di villeggiatura assicuratiad ogni cittadino”; “grammi 450 di bi-stecca assicurati giornalmente al po-polo, frutta, dolce e caffè. (E’ l’ora difinirla con le limitazioni!)”, versione em-brionale – è stato rilevato – del redditominimo di cittadinanza; “abolizione ditutte le tasse …”. Antesignano dell’anti-politica (ma prima vi era già statol’Uomo Qualunque di Guglielmo Gian-nini), proponeva metodi superficiali didemocrazia diretta, oggi propugnati efatti propri dai populismi imperanti edaddirittura con responsabilità di go-verno. Presentatosi alle elezioni politi-che di quell’anno 1953, ottenne 4.305voti (0,2% dell’elettorato) e non elessealcun deputato. Scomparve, quindi,senza lasciar traccia, ma il suo ricordonon deve essere rimasto del tutto sper-duto, se molti anni dopo Silvio Berlu-sconi promise nei programmi del suopartito padronale “dentiere gratis agliumani e visite gratis a tutti i Dudù d’Ita-lia” (così “un anziano che ha un cane vivepiù sereno”), “veterinario gratis unavolta al mese per i vostri amici a quattrozampe”, unitamente alla “oftalmologiasociale (operazione della cataratta gra-tis)”, cinema al pomeriggio e treno du-rante la settimana gratuiti, bonus taxi ebonus acquisti, 1.000.000 di posti di la-voro, abolizione del bollo sulla primaauto, abbattimento delle imposte sucasa e successione, flat tax al 23%, pen-sioni minime a 1.000 euro al mese, ecc.,il tutto senza alcunché di surrealisticagoliardia. Si è discusso e si discute se siadato distinguere tra un populismo didestra ed uno di sinistra. Per vero, se sifa riferimento al background iniziale di-chiaratamente ispiratore la distinzioneè legittima. Se si ha presente l’espe-rienza latino-americana, alla qualeanche noi siamo cospicuamente tribu-tari, il peronismo argentino (dal presi-dente Juan Domingo Peròn, 1895-1974)era un movimento di destra; l’aprismoperuviano (da APRA, acronimo diAlianza Popular Revolucionaria) si ispi-rava a tale partito di centro-sinistra; ilvarghismo (da Getulio Vargas, 1892-

1954, presidente del Brasile), si ispiravaanch’esso, come il peronismo, ad una vi-sione nazionalistica e caudillistica, tracolpi di Stato e virate autoritarie; il cha-vismo (dal presidente venezuelanoHugo Chàvez, 1954-2013) si ispirava alsocialismo democratico ed all’antimpe-rialismo, nonché al nazionalismo di sini-stra; il kirchnerismo (dal presidenteargentino Néstor Carlos Kirchner, 1950-2010) si presentava come appartenentealla socialdemocrazia ed al socialismodemocratico. In Italia tutti i populismisono sempre stati essenzialmente di de-stra, tendenzialmente di estrema destra,da Benito Mussolini a Matteo Salvini,passando per Guglielmo Giannini, SilvioBerlusconi e quant’altri. Ma quale chesia stata la iniziale icona assertivamenteispiratrice, essa si è subito commista adelementi diversi, di vario segno, spessocontrastanti, in un pot-pourri confusoed indistinto: tutto fa brodo nella caval-cata dell’onda contestativa, ribellistica edissacrante del populismo d’ogni tacca.Emblematico proprio il caso del M5S,per il quale Angelo Panebianco (Il Cor-riere della sera , 2 giugno 2018) ha deltutto condivisibilmente osservato che“E’ inutile discettare sul fatto se i 5Stellesiano di destra o di sinistra. Non sono nél’una né l’altra (oppure – il che è esatta-mente lo stesso – sono tutte e due lecose insieme). Come i loro parenti lati-noamericani, hanno proprietà camale-ontiche …”: possono adottare soluzionivarie “con disinvoltura, a seconda dellecircostanze politiche che gli osservatorigiudicheranno ‘di destra’ oppure ’di sini-stra’ ... Come mostra la storia latino-americana (dai peronisti ai chavisti),basta aver agganciato saldamente ’il po-polo’, basta avere costruito un’ampiaclientela. E non si verrà cacciati dallestanze del potere nemmeno dopo avereprovocato una déb�cle economica ge-nerale … “. Ed anche a fronte di unBeppe Grillo che aveva detto: “Se an-diamo a sinistra è la fine” (Il Fatto Quoti-diano, 30 ottobre 2013), fa perciò solopateticamente sorridere (se non ci fosseda piangere) la scoperta ipocrisia auto-giustificativa di chi ha detto e dice: “Voto5 Stelle perché i partiti di sinistra nonsono abbastanza di sinistra”.E’ tempo diconcludere. “Pancia e ragione, immedia-tezza e mediazione, democrazia direttae democrazia rappresentativa, populi-smo e liberalismo … incarnano due di-mensioni fondamentali della naturaumana e dell’azione collettiva. Visto inquesta luce, il populismo è l’ombra dellademocrazia, nel duplice significato dialter-ego e di inquietante minaccia” (Ro-berto Frega, Le parole e le cose, 19marzo 2018). Ilvo Diamanti, tra i più at-tenti ed accreditati studiosi della realtàitaliana, ha considerato (L’Espresso, n. 33del 12 agosto 2018) che in passato “lademocrazia rappresentativa integravauna società che altrimenti sarebbe statalontana dallo Stato … Oggi invece ab-biamo due soggetti politici, il M5S e la

Lega che ‘disintermediano’ … ed è laprima volta che accade … Oggi siamoin una società in cui la disintermedia-zione è favorita da diversi processi. Unodi questi è la crescita del mito della Rete,del digitale … Ecco come nasce l’deadell’inutilità del parlamento … Ora, ilpopulismo non percepisce la societàcome un organismo articolato, compo-sto da gruppi, territori, classi, interessivari e contraddittori. Il populismoesprime un Popolo, uno e indistinto …”.Il populismo, in sostanza, è la cassa di ri-sonanza della pancia del “popolo”, adessa si rifà, solo quelle pulsioni recepiscee ad esse si alimenta; e così definitiva-mente confisca la politica. La crisi dellademocrazia che stiamo vivendo è tuttaqui: la pancia ha confiscato la politica. Insiffatta visione tutti i partiti politici, edegualmente i “movimenti”, non assol-vono più al fondamentale compito cheil nostro assetto costituzionale sostan-zialmente loro assegnava, quello di pro-porre all’elettorato programmi,costruzioni, visioni attorno ai quali sol-lecitare il consenso degli elettori (Anto-nio Gramsci parlava delle “avanguardieintellettuali”). In siffatta costruzione po-pulistica è la pancia che determina lapolitica, non la politica che regola anchela pancia, capace di dire no quandoquegli input pancisti siano del tutto er-rati, non condivisibili, non accoglibili,peggio ancora non conformi ai valoriespressi dalla nostra Carta costituzio-nale. Ed a suo tempo Lucio Anneo Se-neca, filosofo, drammaturgo e politicoromano (4 a. C.- 65 d. C., pensa un po’)ammoniva che “niente c’invischia di piùin mali peggiori che l’adeguarci al co-stume del volgo, ritenendo ottimo ciòche approva la maggioranza, e il copiarel’esempio dei molti, vivendo non se-condo ragione ma secondo la corrente”.Sapremo, riguadagnata la ragione emessi a tacere i brontolii di pancia, ta-lora i più flatulenti, affrancarci da questagrigia, o del tutto nera, stagione di so-stanziale grave deficit di civiltà e di de-mocrazia?

Francesco MarzanoPresidente di Sezione emerito della

Suprema Corte di Cassazione

Populismo: quando la pancia confisca la politica (II parte)

Dott. Francesco Marzano

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Nel Chiostro di San Bernardino, aMorano Calabro, giovedì 30 ago-sto, a cura dell’amministrazione

comunale – Assessorato alla Cultura, èstato presentato il nuovo saggio “La Pit-tura in Calabria – Quattrocento e Cin-quecento”, Aurora Editrice, di MarioVicino, Docente emerito di Storia del-l’Arte nei Licei e Socio della Deputazionedi Storia Patria per la Calabria.Dopo i saluti istituzionali del Sindaco diMorano C. Nicolò De Bartolo e dell’As-sessore alla Cultura Rocco A. Marrone,l’evento – che ha visto la presenza di unfolto e qualificato pubblico – ha avutoinizio. Il primo cittadino ha evidenziatoanche altre iniziative svolte e da svol-gere nel quadro delle manifestazioniculturali estive, relative al programma.Poi nel merito dello specifico in corso,ha ringraziato Mario Vicino, augurandoche la sua opera possa essere traman-data in particolar modo ai giovani, quelliche devono conoscere la storia percreare un futuro migliore. Successiva-mente l’Assessore alla Cultura ha sotto-lineato l’importanza delle radici diappartenenza, per divulgare la Calabriapositiva nei suoi significati storico-arti-stici.La presentazione ha continuato a svol-gersi con l’intervento del relatore Fran-cesco Aronne, il quale ha cosìcommentato: “Uno studio di notevoleinteresse è quello di Vicino, per la pun-tigliosità, per la quantità di informazionie per la ricchezza delle immagini.Un’opera che è decisamente a disposi-

zione degli studiosi, non solo della Ca-labria ma dell’intera Italia”. In seguito haanalizzato l’armonia raggiunta dall’Artenel corso del ‘500, che come ricordaAlessandra Pagano nella magnifica pre-fazione, l’autore descrive anche attra-verso le esperienze di due artisti a luicari: Marco Cardisco e Pietro Negroni,costretti a lasciare la loro terra. DifattiNapoli e Messina diventano il riferi-mento della committenza feudale cala-brese; in Italia comunque la Chiesa nonè più esclusiva committente delle opere,perché sorgono richieste private, deri-vate dalla crescita dei commerci e dallefamiglie agiate.È toccato poi a me – autore del presentearticolo e relatore al tempo stesso –,esporre sinteticamente la ricchezza ar-tistica che rende Morano un preziososcrigno, per passare poi ala trattazionedel polittico di Bartolomeo Vivarini checostituisce un capitolo del libro staserapresentato. Comunque tante sono leopere che il borgo custodisce, magarida approfondire in un’altra occasione etra queste cito soltanto lo splendido Trit-tico marmoreo di Pietro Bernini, compo-sto da un ciborio d’altare e due angelioranti, presenti nella chiesa di Carmine.Il polittico del quale mi appresto a di-scutere – datato 1477 come appren-diamo dall’iscrizione sul pannellocentrale: “Istud opus factum Venetiis perBartholomeum Vivarinum de Murano,1477”, proveniente dalla chiesa di S. Ber-nardino, attualmente custodito nella sa-grestia della Collegiata di Santa Maria

Maddalena – e il trittico di Zumpano(CS), chiesa di San Giorgio, del 1480, rap-presentano gli unici dipinti esistenti nelterritorio calabro. L’opera di Morano sicolloca nella fase della piena maturitàdell’ottavo decennio, anche se ormai ilMaestro ha preso a ripetere all’infinitoquel suo mondo freddo fatto di uominisospesi nella fissità, isolati nell’abba-gliante strato aureo. Nella nicchia cen-trale è raffigurata la Madonna in tronoseduta col Bambino in piedi; nei pan-nelli centrali, a sinistra San Francescod’Assisi, a destra San Bernardino daSiena, tutti a figura intera; in alto e sulresto dalla superficie seguono le altreimmagini.Detto ciò il mirabile dipinto oggi ri-splende illuminando con la sua radiosaricercatezza di colori, il cuore e la mentedi chi l’osserva, nella dolcezza diun’emozione ornata con la passione

della bellezza.Mario Vicino ha portato a termine l’in-contro, ricordando all’attenta platea, lesue origini moranesi, essendo il nonnomaterno Antonio Anelo, nativo di Mo-rano, del quale ha descritto il pazientelavoro di Maestro costruttore di barili,oggetti che all’inizio del secolo scorsoerano ritenuti indispensabili. Inoltre haparlato della laboriosità degli abitantidel borgo, uno dei più belli d’Italia, dellocale percorso storico segnato dalle fi-gure di illustri personalità e di alcuni ca-pitoli del suo libro. Non sono mancati iringraziamenti rivolti al Sindaco e all’in-tera amministrazione comunale, ai rela-tori, all’attento pubblico, al periodico “IlDiario” e all’azienda “Grafica Pollino” perle stampe delle opere che sono stateesposte all’interno nel Chiostro.

Salvatore Perrone

Presentato a Morano Calabro il nuovo libro di Mario Vicino

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«Il meetup "Castrovillari a 5 Stelle",su sollecitazione dei cittadini, de-

nuncia pubblicamente quantosta accadendo presso il Cimi-tero di Castrovillari. Si tratta diuna situazione che denotanon solo la negazione di ognidiritto dell'individuo a rice-

vere una degna sepoltura, maè significativa della totale non-

curanza dell'attuale amministra-zione, inclusi gli esponenti

dell'opposizione, nei confronti dei pro-blemi dei cittadini. Anche questa settimana un gruppo di parentiesasperati protestava presso la camera mortuaria in attesa chesi procedesse all'inumazione dei propri cari. Nella stessa cameramortuaria erano infatti presenti n. 8 feretri in attesa di inuma-zione. Tale situazione denota la completa assenza di program-mazione da parte dell'amministrazione comunale, in quanto nonha per tempo avviato la costruzione di nuovi loculi pubblici. Ep-pure vi è nel nuovo cimitero una vasta area che potrebbe esseredestinata all'edilizia pubblica, come pure negli ultimi anni l'Am-ministrazione Comunale ha incassato ingenti somme dalla ven-dita dei lotti per cappelle gentilizie, nonchè dalla quotaderivante dalle concessioni dei loculi pubblici. Si determina,quindi, una gravissima emergenza sanitaria, nonché un gravesintomo di inciviltà di una cittadina come Castrovillari che è riu-scita a dimostrare di non riuscire a prendersi cura dei propri cit-tadini neanche dopo la loro morte.

Tale incresciosa condizione, utile soltanto ad evidenziare la totaleincapacità degli attuali amministratori, non è solo sinonimo del-l'incuria e della disattenzione dell'Amministrazione, ma anche esoprattutto della sua indifferenza.

Il meetup "Castrovillari a 5 Stelle" sollecita l'Amministrazione Co-munale ad affrontare in modo serio e definitivo la questione,operando una programmazione strutturale a lungo termine, inrelazione alle esigenze reali della popolazione e non procrasti-nando l'emergenza con soluzioni tampone come fatto finora».

Al Meeetup replica immediatamente il sindaco Lo Polito, se-condo cui « non servono nuove edicole dal momento chequelle esistenti, con molti loculi in scadenza, perché non rinno-vati dai congiunti, ovvero perché è decorso il termine massimodi 40 anni, sono più che sufficienti ad accogliere il numero deidefunti che statisticamente decedono nell’arco di un anno».«Sin dal 2 settembre scorso - prosegue la nota del sindaco - do-vevano essere effettuate 17 estumulazioni le quali , per unostrano #tappo burocratico# sono iniziate solo il 2 ottobre scorso.Il problema, poi, dei defunti in attesa di sepoltura - il più di 2 set-timane- non è dovuto ad una cattiva programmazione dell’Am-ministrazione comunale, bensì ad una #superficialitàamministrativa# di cui questa Amministrazione e la città sonovittime!».

«In ogni caso, - conclude Lo Polito - giusto ancora per precisare,tutte le salme, in attesa di sepoltura, opportunamente sigillatee, quindi, non produttrici di problemi igienici, stanno avendo si-stemazione nei loculi che, già nella giornata di ieri, si sono residisponibili. Da qui le sentite scuse dell’Amministrazione comu-nale ai parenti dei defunti per il ritardo subito circa le sepolture;l’invito, ad alcuni esponenti politici (che sono maggioranza inItalia) a non speculare pure sui defunti, almeno non prima diaver verificato i mesi di attesa, sempre per la sepoltura, in alcunecittadine da loro amministrate; l’impegno nei confronti dei cit-tadini a svolgere un’indagine interna sugli uffici municipali peraccertare responsabilità nel ritardo delle operazioni di estumu-lazioni».

Gli attivisti del Meetup “Castrovillari a 5stelle”, sabato 29 settembre, hanno or-ganizzato un’agorà presso la sala consi-liare del Comune di Castrovillari, perdiscutere i passi più importanti operatidal governo del “cambiamento” in questiprimi 100 giorni di insediamento, allapresenza dell’europarlamentare LauraFerrara e dei deputati Elisa Scutellà, Mas-simo Misiti, Francesco Forciniti e France-sco Sapia. «Per troppo tempo i cittadininon hanno avuto la possibilità di espri-mersi e di interloquire con le Istituzioni -hanno sottolineato i 5 stelle - e, a talscopo, si evidenzia come, grazie all’im-portante lavoro svolto dal Movimento 5Stelle, ciò sta finalmente cambiando». Ilgoverno Conte «è riuscito a fare più diquanto non abbiano fatto i suoi prede-cessori, per anni. È questo il sentore co-mune e sono tante le aspettative chespingono la gente a tornare a credere inun futuro per il nostro Paese». Nei variinterventi, i portavoce Cinquestelle,hanno richiamato l’attenzione sui valoricardine da riscoprire e conservare. Unosu tutti il: ruolo imprescindibile del citta-dino.

Movimento 5 stelleI parlamentari

incontrano i cittadini

Meetup "Castrovillari a 5 Stelle"«Situazione cimiteriale vergognosa»L’immediata replica del Sindaco

Il consigliere regionale Bevacqua ha deposi-tato euna interrogazione consiliare urgente inrelazione al rischio di prossima chiusura cuivanno incontro gli uffici Inps presenti in al-cune delle maggiori città calabresi. «La deter-mina 55/2018 del presidente Boeri - spiega ilconsigliere - modifica i parametri che giustifi-cano la sussistenza di un’agenzia Inps. In par-ticolare, desta sorpresa e preoccupazione ladecisione di aumentare da 28mila a 60mila ilnumero minimo di popolazione residente:così facendo, vengono poste sotto la spada diDamocle città come Paola, Castrovillari e Locri.Tutto ciò in una terra, qual è la nostra, che giàlamenta una desertificazione costante dei ser-vizi e dove la presenza dell’istituto previden-ziale ha sovente rappresentato un presidioefficace e indispensabile per l’emersione dellavoro nero e del lavoro stagionale. Il paven-tato accentramento nelle sedi provinciali ap-pare ancora più incongruo in ragione delledeficienze strutturali e delle conseguenti dif-ficoltà di collegamento fra i territori. I mancatiservizi derivanti configurerebbero una paleseevanescenza dei diritti. Chiederò, pertanto, aipresidenti Irto e Oliverio di attivarsi subito conil governo nazionale e l’Inps per verificare ecapire come oggi si possa modificare e rive-dere tale provvedimento».

Inps. Il consigliereBevacqua contro lachiusura degli uffici

La Città è di tutti e tutti devono rispettare non solo le re-gole ma hanno anche il dovere di tenerla pulita, sicura evivibile. In primis il Sindaco deve partecipare a disciplinarei cittadini. Questa mia premessa scaturisce da una richie-sta che i cittadini che pagano i tributi locali reclamano per-ché la Città è senza indice di gradimento. Le strade ed imarciapiedi del centro e delle periferie sono impraticabili,insicure, accidentate e, spesso, riparate in modo inade-guato. Per tenere la Città ordinata, civile, decorosa ci vo-gliono le regole, il rispetto e l’ordine per le cose… Perottenere i risultati ci vogliono i Comitati di quartiere, civuole chi propone e chi dispone. La Città è allo sbaraglio,senza regole e senza pretese. Case e fabbricati con infissi,porte, finestre, balconi e garage vengono installati in al-luminio o in ferro senza controllo del decoro urbano. Tuttii garage della Città hanno un ingresso a terra compostoda una platea di cemento obbrobriosa che occupa finan-che la sede stradale. Ci vogliono le ordinanze del Sindacoper rispettare l’ambiente e tenere la Città in modo digni-toso ed onorevole. Pinuccio Vizzi

Una città allo sbando! IL DIARIO DI CASTROVILLARIE DEL POLLINO

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Angelo Filomia 328.1046251Direttore responsabile

Luigi TroccoliLa collaborazione alla testata èlibera e gratuita.La Direzione siriserva di apportare modificheagli articoli inviati che do-vranno avere preferibilmentelunghezza non superiore a 35righi standard ed inviati perposta elettronica all’indirizzo:[email protected]

Il 25 e 26 ottobre prossimo, a Castrovillari, si svolgerà l’edizione 2018 della Rassegna Internazionale«Vittorio De Seta» di Documentari Etnografici; l’evento è voluto dalla Federazione Italiana Tradi-zioni Popolari. Si tratta di film che documentano i ritmi, i rituali e il lavoro che, negli anni ’50, co-minciano ad entrare in crisi per il sopraggiungere dell’industrializzazione. Un’apposita Giuria premierà le prime tre produzioni cinematografiche che sono riuscite a docu-mentare dal vivo fenomeni e fatti culturali che costituiscono patrimoni etnografici attuali. LaGiuria è composta da otto esperti in ambito etno-antropologico, cinematografico, giornalistico etecnico: Prof. Mario Atzori, Università di Sassari - Presidente Consulta Scientifica della F.I.T.P.; Prof.Ignazio Emanuele Buttitta, Università di Palermo; Prof. Roberto De Gaetano, Università della Ca-labria; Dr.ssa Maria Pia Ammirati, Direttore RAI; Dr. Aldo Patruno, Direttore Dip. Ec. Tur. RegionePuglia; Dr. Aldo Samengo, Vicedirettore RAI Parlamento; Dr. Gabriele Cippolliti, Regista; Dr. Gian-franco Donadio, Università della Calabria; Sig. Andrea Simonetta, Presidente Centro Studi Memo-randum F.I.T.P. (elaborazione piattaforma informatica della Rassegna).

Rassegna Internazionale «Vittorio De Seta»

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Ègriffato Achille Lombardi eLuca Santoro l’ambizioso pro-getto ‘Visiva’ che mette in-sieme la forza della musicaelettronica e paesaggi da bri-

vido per dare vita a performance daurlo. Dj, producer e musicisti del pano-rama italiano e stranieri si alternerannosui palcoscenici naturali della Calabriaper consentire al luogo di essere ilprimo embrione di suono. L’idea èquella di favorire un dialogo in cui mu-sica e paesaggio possano essere en-trambi, vicendevolmente, note e visioni. Ma anche «un modo - come tengono asottolineare i due giovani castrovillaresi- per attivare una promozione alterna-tiva del territorio, troppo spesso dimen-ticato in questo piccolo e magicoangolo di mondo, fidandosi della mu-sica e delle sue imprevedibili capacità,più di ogni altra dinamica. È una scom-messa ambiziosa ma ci crediamo -hanno sottolineato - e ci lavoriamo conintensità. Siamo partiti dalla Calabria, lanostra regione, ma vogliamo portare ilprogetto in giro per l’Italia. Siamo gliunici ad avere pensato un format cosìradicalmente caratterizzato e vogliamovederlo esplorare».Alcune delle performance sarannosenza pubblico e sarà un video, giratocon telecamere da più angolazioni conl’aiuto anche di droni, a raccontare diquesto incontro tra musica e paesaggio.Alcuni dj set, su cui i due giovani stannogià lavorando, saranno realizzati allapresenza del pubblico per offrire aglispettatori un’esperienza in divenire, chenon ha possibilità di ripetersi negli stessitermini. L’ouverture di questa avventuraè stata affidata a Fabio Nirta, il dj che hatrollato i Daft punk, che ha diviso il palcocon nomi del calibro di Underworld, LcdSoundsystem, Mogwai, Caribou e altri.La location decisa per la prima tappa èil Monastero di Colloreto a Morano Ca-labro. Tra le rovine, il talentuoso dj hadato vita a ‘paesaggi sonori’, abili a cele-brarne il mistero e il fascino. Il trailerdell’esibizione è già da qualche giornoin rete e, girando attraverso i canali so-cial di Facebook, Instagram e Youtube,raccoglie i suoi primi applausi da addettiai lavori, appassionati e curiosi. In uscita il video con il secondo appun-tamento di Visiva che vede come inter-prete Luca Vera, della celebre etichetta

discografica The Dub, reduce da un re-centissimo disco realizzato a quattromani con Claudio Coccoluto che racco-glie entusiasmanti e ipnotiche jamhouse. L’eclettico dj della scena house siaffida esclusivamente al vinile per le suecontinue sperimentazioni musicali e ilCastello Federiciano di Roseto CapoSpulico si è reso cornice perfetta in cuifar rivivere questo gesto evocativo e ro-mantico di poggiare la puntina sul 33giri mentre il disco gira lento sul piatto,di fronte a un mare che detta il ritmodella narrazione musicale.Il progetto Visiva - anticipano gli ideatori- non si fermerà ai paesaggi naturali.L’idea è quella di allestire consolle ancheall’interno di strutture architettonicheimportanti come musei o palazzid’epoca. E intanto si lavora - trapela dadietro le quinte - su altri ‘giganti’ del-l’olimpo dell’elettronica. Anche in que-sto caso, si è fiduciosi di riuscirci.

Paola Gentile

Nasce Visiva, il live set e dj set all’insegna della musica elettronica

Venticinque progetti in quindici mesi per un totale disei milioni di euro investiti. Sono questi i numeri chesintetizzano il lavoro svolto dall’Amministrazione di

Saracena guidata dal sindaco, Renzo Russo, mediante lapartecipazione a bandi pubblici emanati da diversi enti so-vracomunali. «L’ultimo progetto presentato in ordine di tempo - sottoli-nea Russo - riguarda un bando della Regione Calabria per“Il sostegno di progetti di valorizzazione dei borghi dellaCalabria” per agevolare percorsi di crescita e tracciare lineedi sviluppo del settore turistico con il coinvolgimento di as-sociazioni e privati» al quale il comune ha partecipato, in-sieme alla rete dei Borghi Autentici della Calabria, e «conuna spesa prevista di 1.500.000 euro» si pone come obiet-tivo «la valorizzazione urbanistico del Centro Storico lungoun percorso viario che parte da piazza Senatore con l’exsede del Municipio, passa per il nucleo più antico del rionedelle Armi, coinvolge gli orti di Palazzo Mastromarchi, arrivaa piazza Scarano, con un intervento di recupero e messa insicurezza anche di via Scarano come area di accesso a tuttoil Centro Storico, e si ricongiunge con piazza Senatore pas-sando per il Piano di Don Paolo». Tra gli interventi immate-riali sono stati previsti una serie di percorsi attivi che

vedono come protagonista «il turista - cittadino tempora-neo - immerso in tutte le attività che un tempo si svolge-vano nei bassi dei vicoli, facendo rivivere quelle atmosfere,amplificando la grande vocazione produttiva di questaterra». Il cittadino temporaneo potrà percorrere uno deitanti percorsi culturali allestiti, alla ricerca dei segni arabidel tessuto urbano saracenaro, alla scoperta degli impor-tanti siti archeologici o in visita alla magnifica PinacotecaComunale. Sono previste anche iniziative di formazionemediante il coinvolgimento di ragazzi provenienti da variambiti, dall’agricoltura all’arte, in connessione con l’Acca-demia delle Belle Arti. È prevista, inoltre, la realizzazione diuna Sala Prove tecnologicamente attrezzata presso l’exsede del Municipio, in piazza Senatore. «La Regione Cala-bria - prosegue il primo cittadino - ha emanato un ulteriorebando, in sinergia con questo riservato ai Comuni, dedicatoai privati. Un bando con il quale si incoraggiano iniziativesoprattutto provenienti da giovani nel campo della ricetti-vità, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali. IlBando scadrà il prossimo 31 ottobre e per i giovani fino ai29 anni sono previsti addirittura contributi a fondo perdutofino al 100%. Per le altre categorie di può arrivare ad un con-tributo del 80%».

Saracena. Al via una serie di progetti per il rilancio del borgo

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il DIARIO - ANNO XVI N. 17 il DIARIO - ANNO XVI N. 17

L’articolo 9 della Costituzione: principioculturale e ambientale .-“In merito aibeni culturali , consiste sia nella preser-vazione della integrità fisica del benema anche nella valorizzazione dellafunzione del bene culturale intesacome massima “fruibilità” per il singoloe le formazioni sociali “ ( Rolla) -

Il Centro Aggregazione Sociale An-ziani “ A. Varcasia” (C.A.S.A. Varcasia) in-tende valorizzare una struttura dicarattere ambientale , artistico e storicoricadente nel centro storico della cittàdi Castrovillari. L’intenzione è quella diridare lustro e dignità ad una strutturache si colloca in un determinato pe-riodo storico in un contesto urbanisticoaltrettanto storico. Trattasi della FON-TANA monumentale ubicata nel rione“Pantanello“ nel Largo Luigi Napolitano, manufatto di antiche origini, presumi-bilmente dei primi del novecento ,epoca in cui per la prima volta il Co-mune di Castrovillari si dotava di unarete di distribuzione dell’acqua potabilenell’abitato. La struttura ha una confor-mazione a mo di edicola , in sommitàtegole di tipo coppi locali, la facciata sipresenta con due spazi pitturati, deli-mitati da finte colonnine ad arco, al cen-tro degli spazi leggermente incavatirispetto alle colonnine ,vi erano duegetti d’acqua che versavano nelle sot-tostanti vasche non più esistenti. Talefontana come detto sopra, costituita dadue vasche, oltre ad assolvere al com-pito dell’approvvigionamento idrico,serviva anche e forse come lavatoio. At-tualmente il manufatto si presenta inuno stato di evidente e progressivo ab-bandono. Pertanto, l’Associazione “A.Varcasia”, senza scopo di lucro, impe-gnata per la crescita sociale e culturale, intende coinvolgere associazioni, enti,imprese e privati cittadini a condividere

con essa mission e per realizzare unsogno , tramite la richiesta di un contri-buto sotto forma di sponsorizzazionecon una proposta progettuale di re-stauro all’uopo redatta. L’iniziativa sipropone di restaurare tale opera a ser-vizio della collettività e di coinvolgerela cittadinanza nella gestione e valoriz-zazione di beni di utilizzo pubblico.Qualora si attuasse sarebbe un aiutoenorme e un riconoscimento che ungruppo di volenterosi sta facendo esarà accolta con grande entusiasmo edapprezzamento.P.S. – “ Le sfide si vincono se i sogni si

condividono “ ( Mons. Francesco Sa-vino)Centro Aggregazione Sociale Anziani “

A. Varcasia “ Castrovillari

Restaurare la fontana del rione PantanelloBenemerita iniziativa del Centro Aggregazione Sociale Anziani “ A. Varcasia

«Voglio insegnare la via dell’infanzia spirituale,il cammino della fiducia e dell’abbandono to-tale. Voglio insegnare loro i piccoli mezzi chesono riusciti tanto bene a me»

S.Teresa di Gesù BambinoAnche quest’anno i devoti di santa Teresa diGesù Bambino si sono ritrovati presso laChiesa “Auxilium Christianorum” di Castrovil-lari per omaggiare ma soprattutto per ringra-ziare l’umile santa morta a soli ventiquattroanni. Grazie a p.RogerGodè abbiamo vissutointensamente il triduo a lei dedicata. La festadel primo Ottobre è stata celebrata da don Fe-derico Baratta, con la presenza di numerosi fe-deli e con la consueta distribuzione deidolciofferta da una devota. Santa Teresina viaspetta tutti l’ anno prossimo per condividereinsieme momenti di gioia e semplicità.

Mimmo Filomia

Celebrata Santa Teresina

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Sul finire degli anni Novanta venne meno a Castro-villari la gloriosa tradizione del nuoto con la chiu-sura della Piscina Club De Luca e fu così che daoltre vent’anni a questa parte i cittadini castrovil-laresi, per poter praticare la disciplina sportiva delnuoto anche durante l’inverno, furono costretti arecarsi nei paesi vicini. Da oggi, grazie all’idea im-prenditoriale dei frateli Giorgio, Castrovillari avràuna sua piscina di tutto rispetto impreziosita dauna serie di discipline sportive connesse: si resti-tuisce, insomma alla città un qualcosa che sem-brava definitivamente perso. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Ca-strovillari, Domenico Lo Polito e il campione di pal-lanuoto Amaurys Pèrez, ormai calabresed’adozione avendo sposato una cittadina di Rende.In carriera Pèrez ha vinto, insieme alla squadra dellaNazionale Italiana di Pallanuoto, un argento ai Gio-chi Olimpici di Londra nel 2012; un oro ai Campio-nati Mondialidi Shangai nel 2011 e un argento nel2011 in occasione della World League tenutasi a Fi-renze. Archiviata la carriera agonistica, Pérez ha in-trapreso quella di allenatore della squadramaschile di pallanuoto di Cosenza e, grazie alle suepartecipazioni televisive, si è fatto conoscere algrande pubblico per la sua simpatia e affabilità. La redazione del Diario plaude all’iniziativa dei Fra-telli Giorgio e si augura che Castrovillari sappia te-nersi stretto questo piccolo gioiellino. A.F.

I fratelli Giorgio riportano dopo tanti anni la piscina in città

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Un’accurata ricerca condottanell’Archivio di Stato di Castrovil-lari da Giuseppe Bellizzi, il quale

ha esaminato centinaia di atti dei notaidel circondario dal XIII al XIX secolo, cirestituisce uno spaccato inedito dellapersonalità e delle tecniche di autenti-cazione degli atti notarili lungo il corsodei secoli. Da Castrovillari a Roseto, daAcquaformosa a Mormanno, da Cas-sano a Plataci e così via, questa parte diCalabria rivive nei suoi costumi edusanze attraverso la concreta, obiettivadescrizione che di transazioni e disposi-zioni ne davano i notai del tempo.Mentre oggi è il sigillo metallico del no-taio che conferisce credibilità e caratteredi pubblicità agli atti, quando questomarchio non era stato ancora adottato(ci vorrà l’800 per questa svolta tecnolo-gica) era il “signum” del notaio a far fededell’autenticità ed inoppugnabilità dellavolontà dei contraenti o del singolo cheaffidavano al notaio l’autenticità delleloro disposizioni. E dalla documenta-zione raccolta e pubblicata dal Bellizziemergono degli inconfondibili disegni,delle miniature vergate con l’inchiostrodel tempo che suggellavano in manierapersonale il rogito del notaio. La fantasiaartistica di ciascun notaio si sbizzarrivanel coniare la propria icona da ripro-durre, naturalmente a mano libera, incalce ad ogni atto. I disegni non eranosemplici, ma formati da intrecci di linee,da ghirigori certamente scaturiti da per-sonali scelte, arcane e portatrici di signi-ficati noti al solo notaio. Stilizzazioni dianimali, di volti umani, tralci e petali,fiori e complicati intrecci di linee e gras-setti, strane forme di pissidi, con ripro-dotte nello slargo della coppa le inizialidel notaio.Quasi tutti i signa sono sormontati dauna croce, disegnata in molte varianti.Non mancavano le croci a otto punte, ti-

piche dell’ordine dei templari, una cuireviviscenza era discretamente rappre-sentata nel signum di qualche notaio.All’inizio di ogni atto le iniziali I.M.J., perrichiamare la devozione a Gesù, Maria eGiuseppe e per invocarne la protezione.Ciò nonostante, non mancavano notaiche omettevano il segno di croce sulloro signum; e, infatti, alcune paginesono dedicate ad una esposizione sinot-tica dei signa dei notai, diciamo così,laici, che fin dal XVI secolo divergevanodalle prassi canoniche dei tempi. Ma il libro mostra il suo interesse storicoanche per la riproduzione e trascrizione

di atti, diciamo così, paradigmatici dellacultura del tempo, quale si concretava,ad esempio, nei capitoli matrimoniali.Interessante documento, il capitolo ma-trimoniale del 1538 con il quale DonFerdinando Castriota Scannaribech (sic)dà in sposa la figlia Erina al principe diBisignano con atto del notaio RobertoBaratta di Castrovillari, che vi appone ilsuo signum (senza croce). Di rilievo per la storia religiosa dellacittà, l’atto del 1601 con il quale si dà no-tizia della traslazione della salma delBeato Pietro di Sant’Andrea della Marca. Giuseppe Bellizzi ha compiuto un fati-

coso lavoro di rinvenimento, di sele-zione, di interpretazione e di trascri-zione di materiali documentari cherappresentano la fonte prima di ogni la-voro di ricostruzione storica e antropo-logica di come si muovevano la societàe le istituzioni per un largo lasso ditempo.

Luigi Troccoli

Giuseppe Bellizzi: “Atti e signa di Cala-bria, 1200-1800. Dal Pollino all’AltoJonio”. Pag. 208, € 11,50. Ed PromoideaPollino.

Atti e “Signa” degli antichi notai del Pollino e dell’Alto Jonio

Sabato 6 ottobre, alle ore 11, l'Amministrazione comunaledi Castrovillari intitoleràl’ex area del Cinema Ariston(com-presa tra via del Popolo, via Carlo Musitano e via GiuseppeSalerni), al compianto prof. Biagio D’Arienzo, scomparso il10 giugno del 2001, che dal 1952 al 1954 ricoprì la carica diSindaco (come primo della città in qualità d’iscritto al PCI)del capoluogo del Pollino.Lo rende noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, che invita lacittadinanza a partecipare al momento «il quale vuole ricor-dare, per quello che è stato – afferma – pureuno degli uo-mini, per carattere e temperamento, più vicino al comunesentire della gente, per la semplicità che profondeva, in-sieme ad uno sguardo diretto sulle cose, in genere, e sulleesigenze sociali in quei Tempi, configurandosi, di per sé,come persona attenta e suscitata dalla realtà e dall’umano-nonchédall’esigenza dell’Altro.Connotazioni che lo hannoaccompagnato nella vita, come in politica, distinto nelleistituzioni e, soprattutto, caratterizzato nella scuola comeeducatore. È con questi sentimenti- conclude il primo cit-tadino- che vivremo, insieme, la semplice cerimoniain me-moria diChi ha vissuto con questa baldanzosa tensione ededizione: per cercare di realizzare il proprio io nella libertà,implicandosi e rispondendo, per quello che poteva,a ciòche si poneva giornalmente dinanzi».

Intitolata una piazza al prof. Biagio D’Arienzo

Il prof. Biagio D’Arienzo (a sx nella foto)con don Peppino Bellizzi

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“Convivio d’Ottobre /Festa dell’Uva e del Tar-tufo”, in programma le sere del prossimo ve-nerdì 5 e sabato 6 ottobre nel rione Civita, èla nuova iniziativa di promozione del patri-monio identitario del Territorio voluta forte-mente dall’Amministrazione comunale che -come già annunciato giorni fa dal Sindaco,Domenico Lo Polito, in occasione della noti-zia che Castrovillari anche quest’anno per Ci-vita…nova aveva ricevuto un finanziamentograzie al fatto che la Regione riconoscevanuovamente l’appuntamento tra quelli sto-ricizzati - viene realizzata «grazie al sostegnoregionale, con la Pro Loco e per la particolaresinergia che suscita il progetto». «Abbiamosubito - accenna il primo cittadino dando leragioni del momento - capitalizzato tali ri-sorse per continuare a sviluppare un per-corso, avviato, a fianco di altri soggettiautorevoli e di prestigio del settore e delcampo gastronomico, divulgatori ormai “cer-tificati” delle espressioni di tali essenze, at-tentamente elaborate, importanti per dareforza propulsiva alle “miniere naturali” ultra-secolari, tramandate dal Tempo e fondamen-tali per la crescita inclusiva dell’esistente:vero accompagnamento allo sviluppo voca-zionale e sostenibile dei territori». La duegiorni aprirà i battenti venerdì 5, alle ore20,30, con punti ristoro, tra una sapiente Cu-cina d’Autore, grazie ai Tartufi che conserval’Area del Pollino, presentati, per l’occasione,dalle Associazioni “Tartufi & Tartufai del Pol-lino e delle Serre” nonché da “Il Tartufo e lasua cultura” attraverso succulenti “approfon-dimenti” tra i fornelli presso la Corte del Ca-stello Aragonese grazie agli chef GaetanoAlia, Pino Barbino e Luigi Ammirati. Mentre,nei Chiostri del Protoconvento francescano,dalle ore 21 a mezzanotte ci saranno altrimomenti in compagnia dell’agrichef EnzoBarbieri e l’animazione , in piazzetta civita…nova, dei Castrum Sound nonché dei RitmoNovo. Mentre alle ore 22, in piazza Castello,la cover di Renato Zero verrà resa dall’artistaResto Zero. Sabato 6 ottobre, la manifesta-zione, dalle ore 20, 30 riaprirà lo stesso per-corso invitando, ancora con gli interessantispazi dedicati e grazie agli interpreti dellanostra cucina e dei gusti che offrono gli eco-tipi - che stanno segnando sempre più l’eno-gastronomia locale e territoriale - adegustazioni da non perdere. Alleore 22, il concerto di Amedeo Minghi inpiazza Castello a cura dell’agenziaSinfony&Sinfony. «L’ulteriore tappa - con-clude Lo Polito- sancisce un percorso in pro-gress, convinti delle potenzialità di uncomprensorio che può competere conchiunque, forte di un progetto che scaturiscedalle proprie risorse naturalistiche, da iden-tità, da prodotti e manufatti che rilancianovocazioni ataviche, ma sempre attuali, legatealla tutela e promozione sostenibile dei luo-ghi che per essere trasmessi in dignità hannosolo bisogno di essere vissuti di persona».

L’VIII Edizione, dal 7 al 14 ottobre, dell’appuntamento teatralecalabrese organizzato dall’Associazione Culturale Khoreia 2000sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e organizzativa diAngela Micieli, avrà come punto focale i giovani. Il Teatro Vitto-ria fungerà da luogo informativo, location culturale ed acco-glierà incontri, collettive d’arte contemporanea e sarà sede deilaboratori. Oltre al Teatro Vittoria, importante sarà il ruolo chesvolgerà il Teatro Sybaris del Protoconvento francescano, luogoche ospiterà spettacoli teatrali e momenti di convivio. Il sindacodi Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha plaudito al Festival di-venuto negli anni un appuntamento immancabile per la vitadella comunità. Gli fa eco il presidente del Parco Nazionale delPollino, Mimmo Pappaterra «il Calàbbria Teatro Festival, in que-sti anni si è ricavato uno spazio di grande originalità e innova-zione tanto da essere inserito nei coeventi del Parco». IlVescovo di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Savino, ri-guardo alla tematica affrontata in questa ottava edizione ha ri-badito «quando pensiamo ai giovani bisogna liberarsi dallaretorica e dai luoghi comuni, dobbiamo guardarli in modo di-verso sono convinto che i giovani potranno diventare prota-gonisti di un nuovo umanesimo in Italia e nella Calabria inparticolare». Presente tra gli altri, il consigliere provinciale e sin-daco di San Basile Vincenzo Tamburi. ll direttore organizzativodel Festival, Angela Micieli ha sottolineato come il Festivalpossa essere motore turistico per tutto il territorio, mentre il di-rettore artistico Rosy Parrotta ha aggiunto che «oggi è il mo-mento di decidere quando si diventa adulti e soprattutto sevogliamo vivere all’ombra di chi ci ha preceduto o essere pro-tagonisti del presente». La conferenza stampa è stata arricchitadalle performance delle allieve della Scuola di Danza “Khoreia2000” e impreziosita dalla presenza di Elisa, la giovane mammache presta il volto a questa edizione nello scatto realizzato daTommaso Barone e Fabrizio Burreci “ Fosbury Style visual Art”di Castrovillari Tra le iniziative si segnalano l’incontro socio-cul-turale dal titolo “Dal ’68 a oggi: i giovani tra speranze e delu-sioni”, a cura di Angela Micieli e della Collettiva d’Artecontemporanea; “The wall – Free Zone. I giovani di oggi tra spe-ranza e delusioni” curata da Ines Ferrante dell’Associazioni My-stica Calabria. Nove gli spettacoli in gara per la 5a Edizione del“Festival dei Corti”. I corti saranno giudicati da una giuria diesperti: Lina Bernardi, attrice di teatro, cinema e televisione,Carlo Fanelli, Docente di Drammaturgia e Organizzazione edeconomia dello spettacolo, presso la Laurea Triennale in Comu-nicazione e DAMS all’UNICAL e Pierpaolo Saraceno, attore, re-gista e drammaturgo. Importante anche il voto della “giuriapopolare” che potrà decretare il proprio vincitore.

Gli appuntamentiCivita…Nova. Week-end difesta nel centro storico

Una giornata per sensibilizzare, educare ed informare i proprietari degli amici aquattro zampe sulle normative di legge che riguardano l'anagrafe canina. Ed allostesso modo discutere e valorizzare le tematiche che si muovono attorno all'utilizzodei microchip per gli animali. L'amministrazione comunale di Mormanno in colla-borazione con l'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) organizza per sabato 6ottobre a partire dalle ore 10.30 in contrada Pantano presso la casette di legno neipressi del Lago il Microchip Day. Medici veterinari, guardie zoofile, volontari del-l'Enpa forniranno a tutti i proprietari di cani utili consigli sulla gestione degli animalioltre a procedere con l'applicazione dei Microchip sotto cute che non è dannosoper gli animali ed è ormai una pratica obbligatoria per legge. Tutti i possessori dianimali a quattro zampe potranno presentarsi nell'apposita postazione organizzatadall'amministrazione e da Enpa muniti di carta di identità, ricevuta di pagamentodel bollettino dell'importo di 18,75€ precedentemente versato all'Asp di Cosenza c/c 16353872 - Causale DirittiVeterinari Cod A 28/05. «Con questa iniziativa - spiega l'assessore Manuela De Luca - vogliamo dare ai cittadinidi Mormanno proprietari di cani l’opportunità di adeguarsi alla normativa vigente in materia di detenzione dicani mettendo a disposizione un veterinario Asp che si occuperà dell’inoculazione dei microchip. L’attuazionedella L.281/91, tutta, è l’unico modo possibile per combattere il randagismo».

Il Calàbbria Teatro Festivalentra nel vivo

Microchip Day a Mormanno

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“La Traversata” è il nuovo racconto dello scrit-tore castrovillarese Michele Messina, inseritonell’antologia “Come Marylin Monroe” editoda Sensoinverso Edizioni, contenente i rac-conti scelti tra quelli che hanno partecipatoalla 9a del Concorso Letterario “Oceano diCarta”. Riusciranno Unus L’Intoccabile, il Commissa-rio Tonalbano, il temibile Chef Bula e SirAdrian Toomes a salvarsi dal naufragio immi-nente del piroscafo imperiale del SindacoOnorario Aldo Manuzio, sfuggendo alle fauciperennemente affamate dello squalo Gi-ginho e a giungere sulla tanta desiderata ter-raferma? Quale mistero nasconde il rapportodell’ufficiale medico della portaerei “RonaldReagan” al comando della quale si trova l’am-miraglio Loden Grey Mariuccio?È questa la trama dell’avvincente racconto diMessina che cattura il lettore fin dalle primerighe. Da leggere tutto d’un fiato.

Michele Messina presenta la sua ultima

fatica letterariaSi è conclusa nei giorniscorsi l’operazione“Chiese aperte”, por-zione integrante e fon-damentale di unapositiva esperienza av-

viata all’inizio dell’estate e che ha ri-guardato l’intero patrimonioculturale moranese e, più specifica-tamente, i principali luoghi di culto.Il progetto prevedeva e garantiva lapiena fruibilità delle tre storichechiese parrocchiali, Santi ApostoliPietro e Paolo, San Nicola di Bari,Santa Maria Maddalena nel periodomaggio/settembre e per l’interagiornata. A queste erano associati,ma senza soluzione di continuitàtemporale, il castello medievale, ilcomplesso San Bernardino da Sienae il Museo di Storia dell’Agricoltura edella Pastorizia, che resteranno visi-tabili tutto l’anno. «Siamo moltocompiaciuti e incoraggiati dei risul-tati conseguiti» affermano il sindacoNicolò De Bartolo e gli assessori Ro-berto Berardi e Rocco Antonio Mar-rone, la terna amministrativaimpegnata nella definizione e nel-l’applicazione dell’intesa stilata inprimavera con i parroci e le realtà as-sociazionistiche e imprenditoriali.«L’operazione “Monumenti aperti” haconsentito la totale e ininterrottafruizione delle nostre ricchezze cul-turali. I dati in nostro possesso, peral-tro recentemente certificati dallaRegione Calabria, mostrano un nettoincremento del flusso turistico; e la

nostra iniziativa, sebbene non abbiainfluito direttamente sugli accessi,ha certamente contribuito a gene-rare soddisfazione negli ospiti. Sod-disfazione che abbiamo avuto mododi constatare leggendo i numerosiapprezzamenti trasmessici dai visita-tori stessi, alcuni dei quali postatianche sui moderni strumenti di co-municazione. Crediamo di aver cen-trato l’obiettivo fissato: quello, cioè,di dare impulso concreto all’idea diturismo che abbiamo in mente, inco-minciando a investire dal basso e avalorizzare e promuovere con fatticoncreti, e non a parole, l’esistente».«Per il futuro prossimo» aggiungonogli amministratori, «spronati dal suc-cesso riscosso quest’estate, convintiche l’aumento delle risorse umane efinanziarie nel settore turistico rap-presenti un’opportunità, stiamo stu-diando soluzioni per verificare la

possibilità di protrarre all’intero annosolare l’apertura dei nostri monu-menti, in specie le tre chiese parroc-chiale. E’ fondamentale proseguiresulla strada della destagionalizza-zione dell’offerta e sappiamo quantosia indispensabile poter contaresulla capacità di intraprendere dimolti concittadini e la collabora-zione delle migliori energie locali.Sentiamo il dovere» concludono DeBartolo, Berardi e Marrone, «di rin-graziare per la loro preziosa collabo-razione p. Flavio Paladino e donFrancesco Gimigliano (recente-mente rimpiazzati da don ClaudioBonavita), don Francesco Di Chiara:un esempio tangibile di come l’isti-tuzione pubblica possa avviare par-tnership importanti con soggettiesterni e aprirsi a forme di condu-zione partecipata».

Nella chiesa Santa Maria Maddalena,con la celebrazione della SantaMessa domenicale, alla presenza delvescovo di Cassano allo Jonio, mons.Francesco Savino, del suo vicario ge-nerale, don Francesco Di Chiara, deifrati cappuccini di stanza nel localeconvento francescano, del sindacoNicolò De Bartolo e di tutta la comu-nità, don Claudio Bonavita - pretemissionario con una lunga espe-rienza a Varsavia, in Polonia - si è in-sediato, nelle vesti diamministratore, alla guida delle par-rocchie Santa Maria Maddalena eSanti Apostoli Pietro e Paolo. Suben-tra ai parroci emeriti don FrancescoGimigliano, trasferito a Roseto CapoSpulico, e p. Flavio Paladino, sosti-tuito per raggiunti limiti d’età dopo44 anni di ininterrotto e proficuoapostolato. L’omelia del vescovo,mons. Savino, ha tracciato l’identikitdel buon cristiano: «Il nostro è unDio inclusivo - ha detto - il suo è unamore universale. Guardiamoci dallatentazione dell’integralismo, dallafalsa convinzione di essere unici de-

tentori della verità; occorre vivere ilregnocentrismo non l’ecclesiocentri-smo, perché Dio è più grande dellaChiesa». E a proposito dello “scan-dalo dei preti pedofili” mons. Savinoha sottolineato la necessità di «aiu-tare i fratelli, specie quelli più distantie non ancora completamente inse-riti nella Chiesa, nel loro percorso diavvicinamento, non impedendo lorodi camminare con noi». «È pertantoindispensabile - prosegue Savino -che prima di vigilare sugli altri ve-gliamo su noi stessi. Le guide dellecomunità - ha aggiunto - educhino

all’ascolta della Parola di Dio e con-corrano a metterla in pratica. La co-munità si nutra di Parola di Dio e diEucarestia». Al nuovo arrivato ègiunto il saluto del sindaco De Bar-tolo: «Auguriamo a don Claudio unlungo ed efficace lavoro. Immagi-niamo di costruire con don Claudiopercorsi di condivisione che sap-piano privilegiare sempre e comun-que l’uomo, obiettivo primo e ultimodella nostra comune missione.Siamo sicuri di poter guardare in-sieme nella medesima direzione».

Morano Calabro/Conclusa con successo l’operazione “Chiese aperte”

Morano. Don Claudio Bonavita è il nuovo parroco di Santa Maria Maddalena e S.S. Apostoli Pietro e Paolo

Presso lo stand della Regione Calabria al Lin-gotto di Torino, alla presenza del conduttoreFederico Quaranta, volto noto della trasmis-sione di RaiUno Linea Verde, si è svolto loshow cooking sul Fagiolo Poverello Bianco diMormanno. L’evento è servito per ribadire l’impegno allatutela della biodiversità ed alla sovranità ali-mentare del Pollino che l’amministrazione diMormanno, sotto la guida del primo citta-dino, Giuseppe Regina, ha assunto come im-pegno preciso.. L’evento, organizzato da SlowFood, mira alla conoscenza e allo sviluppodel cibo buono, sano, accessibile ed a chilo-metro zero. «L’impegno dell’amministrazione - ha sotto-lineato Paolo Pappaterra, vicesindaco di Mor-manno e e - è quello di valorizzare il migliorpaniere di prodotti di qualità nelle fiere disettore e innalzare il brand Mormanno

Mormanno protagonista alSalone del Gusto di Torino

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La ridente cittadina di Savigliano, in provincia di Cuneo e ge-mellata dal 1989 con Mormanno, ha ricevuto una delegazionedi abitanti della patria del Bocconotto, in occasione della Festadel Pane, per festeggiare l’amicizia duratura e sincera che legadue realtà così distanti per chilometri eppure simili per identità.Presso il municipio si è svolto lo scambio dei doni. Entusiasta ilsindaco di Mormanno, Giuseppe Regina «Voglio dire grazie perl’accoglienza riservataci. Oggi una delegazione è venuta qui, ilprossimo anno saremo lieti di accogliere voi saviglianesi nellanostra città, per celebrare i 30 anni del gemellaggio e consoli-dare questo legame». Invito prontamente accettato dall’attualesindaco di Savigliano, Giulio Ambroggio, che ha evidenziatol’accoglienza della città nei confronti dei migranti meridionaliche abbandonarono le loro case per cercare un futuro miglioreal nord «Da noi - ha detto Ambroggio - non si sono mai visti icartelli ‘Non si affitta ai meridionali’, di cui tante città avrebberodovuto vergognarsi». Gli fa eco Remigio Galletto, primo citta-dino della città del Pendolino ai tempi in cui venne sancito il ge-mellaggio «Negli anni dell’emigrazione - ha spiegato - moltimormannesi trovarono accoglienza e lavoro qui da noi. Un in-dustriale del legno saviglianese aveva saputo che nella cittadinacalabra molti erano già abili nella lavorazione del legname, cosìsi avviarono i contatti e prese vita una comunità di Mormannonella nostra città». Tra gli stand della Festa del Pane, presenteanche uno di Mormanno. Una storia di emigrazione, dunque,sfociata in una bella integrazione della comunità mormanneseche oggi vanta ben 500 persone sul territorio saviglianese.

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riparauto

Lo storico Palazzo Tamburi di San Basile, luogodi memoria storica e di aggregazione per la co-munità arbereshe, diventa di proprietà del Co-mune ed entra a far parte di un progettomilionario che lo trasformerà nella Casa del Ci-nema. È una firma storica quella apposta dalSindaco, Vincenzo Tamburi, che farà trasfor-merà San Basile nel “Borgo del Cinema e delleArti Visive”, grazie alla concessione della fami-glia Miraglia, proprietari dell’immobile. Il progetto regionale prevede la ristruttura-zione dell’edificio, di piazza Dante e dello spa-zio circostante e mira alla valorizzazione dell’«identità arbereshe - spiega Tamburi - maanche luogo dove ‘risvegliare’ il vecchio cinemacon seminari, laboratori e mostre sulla cinema-tografia e le arti visive, grazie alla partnershipgià raggiunta con il caro amico Vittorio Storaro,ineguagliabile eccellenza italiana. In qualità didirettore della fotografia, Storaro ha lavoratocon i più importanti registi al mondo da Ber-nardo Bertolucci, a Francis Ford Coppola, aWarren Beatty, passando per Woody Allen, ag-giudicandosi 3 premi Oscar alla fotografia peri film: Apocalypse Now, Reds e L’ Ultimo Impe-ratore».

Mormanno. Incontro a Savigliano con la città “gemella”

L’Amministrazione comunale di Morano Calabro haaderito alla ventiseiesima edizione di “Puliamo ilmondo”, voluta da Legambiente, Acli, Agesci e moltealtre associazioni impegnate nella salvaguardia delpianeta. L’iniziativa si è tenuta venerdì, sabato e do-menica, 28, 29 e 30 settembre ed è stata dedicataquest’anno al tema dell’abbattimento delle barriereculturali, sociali e in generale al superamento di qual-siasi forma di pregiudizio.Il programma, promosso dall’esecutivo moranese,enumera piccoli gesti di valorizzazione del patrimo-nio pubblico espressi mediante azioni tangibili e ilcoinvolgimento diretto di quaranta scolari del locale“Istituto Comprensivo”, grazie alla disponibilità dalladirigente scolastica, la prof.ssa Elena Pappalardo, af-fiancati da personale docente, ausiliario, genitori e dacoloro i quali hanno voluto esprimere un segnale dicondivisione e partecipazione attiva.«L’obiettivo - hanno evidenziato il sindaco, Nicolò DeBartolo e l’assessore, Rosanna Anele - non è limitatoalla sola pulizia dei luoghi, né il significato della cam-pagna può ridursi al mero aspetto empirico. Vo-gliamo, invece, continuare a costruire relazioni dicomunità e dialogo, rapporti di prossimità e consa-pevolezza tra persone, nuove e vecchie generazioni,che vivono il borgo e si sforzano di difenderne l’inte-grità». La villa comunale, in viale Gaetano Scorza, èstato il primo sito sottoposto a bonifica. Di seguito: ilparco giochi di via Cappuccini e la villetta di via Ca-stello.«Aderendo a questa iniziativa - affermano De Bar-tolo e Anele – abbiamo puntato a realizzare oppor-tunità d’incontro e scambi tra i ragazzi,incoraggiandoli ad adottare pratiche comportamen-tali di prevenzione, di riduzione degli sprechi di ognigenere, di virtuosa osservanza dei metodi di raccoltadifferenziata, educando al riutilizzo e al riciclo qualivalide alternative all’eccessiva produzione di rifiuto;a non danneggiare il creato con atti sconsiderati, anon sporcare, a immaginarsi protagonisti di un con-sesso civile accogliente e tollerante, aperto e solidale.In altri termini abbiamo voluto provare, anche coniniziative semplici come questa, a progettare unmondo migliore, una società dove gli individui si ri-conoscano elementi attiva di un complesso sistemaecologico e culturale basato su delicati equilibri darispettare e curare».

San Basile. PalazzoTamburi diventerà la

nuova Casa del Cinema

Morano. “Puliamo ilmondo” nel weekenddedicato all’ambiente

Il comune arbereshe di Frascineto, si attesta sull’ ‘82,49% di raccolta differenziatae entra a far parte dei dieci migliori comuni calabresi, piazzandosi al terzo posto.I dati di riferimento sono stati forniti da Arpacal relativi all’annualità 2017. «Unsuccesso condiviso che ha premiato la strategia messa in campo dall’esecutivoguidato da Angelo Catapano e che ha ha permesso di raddoppiare i dati del pas-sato. Attraverso la riorganizzazione del servizio - spiega il vice sindaco, AntonioGaetani - la scelta di optare per la raccolta porta a porta spinta, cambiando il ge-store per il trasporto ed il conferimento del materiale differenziato in una piatta-forma locale, e coinvolgendo i cittadini, primi autori di questo successo, siamoriusciti ad educare ad un nuovo senso civico basato sulla partecipazione collettiva,il rilancio delle tematiche ambientali, il rispetto del territorio ed una scelta consa-pevole riguardo ai temi della differenziata». Nella nuova strategia politico - istitu-zionale portata avanti dal Sindaco Angelo Catapano e dalla sua amministrazionesi è scelto anche di produrre un risparmio notevole all’anno attraverso la consu-lenza tecnica esterna. «In più - ricorda il vice sindaco Gaetani - siamo orgogliosidi poter assicurare ai nostri cittadini una riduzione di media del 10% sulla Tari2018».

Frascineto. Al terzo posto in Calabrianella raccolta differenziata

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Dopo la pausa estiva, è ripresa nel mesedi settembre la seconda parte della sta-gione agonistica su pista di atletica leg-gera dove i ragazzi della ASDCorricastrovillari hanno continuato aben figurare nelle varie competizioniregionali e nazionali.Il primo appuntamento ha visto prota-gonista l’atleta Lucia Zaccato nella ma-nifestazione nazionale “Mennea Day” ,evento che si tiene annualmente in ri-cordo della leggenda della velocità ita-liana “Pietro Mennea” , svoltosi il 12settembre presso lo Stadio della Farne-sina di Roma che ha visto la presenza dicentinaia di atleti, dagli esordienti ai se-nior, provenienti dalle varie regioni ita-liane che hanno animato le numeroseserie dei 200m con cui onorare l’im-presa della Freccia del Sud: quel 19.72di Città del Messico, fatto registrare 39anni fa. L’atleta juniores della Corricastrovillarivince agevolmente la sua batteria nellagara dei 200m con il tempo di 28.77,posizionandosi 4^ di categoria e 7^ as-soluta. Una bella esperienza sportiva perl’atleta castrovillarese a contatto conatleti ed ex-atleti di elite della nazionalepresenti per l’occasione oltre che allamoglie dello stesso Mennea, ManuelaOlivieri.Qualche giorno più tardi, il 15 e 16 set-tembre presso lo Stadio Raciti di Si-derno (RC) si sono svolti i CampionatiRegionali Individuali Cadetti e Allieviaperti anche agli Assoluti che hannovisto la partecipazione dei cadetti LuigiDonato e Michael Martire e della junio-res Zaccato alle gare assolute. Donato e Martire partecipano alle garadegli 80m piazzandosi in 4^ e 6^ posi-zione rispettivamente con i tempi di10.42 e 10.82.Entrambi gli atleti partecipano anchead una seconda gara dei campionati,Donato corre i 300m in 41.53 arrivando3^, Martire si cimenta nella gara di saltoin lungo, saltando 4.10m e posizionan-dosi 2^.Nelle gare assolute Lucia Zaccatoprende parte alle gare di velocità arri-vando 2^ sia nei metri 100 che nei metri200 fermando il cronometro sui tempidi 13.77 e 28.70.

Il vento contrario sul rettilineo ha carat-terizzato entrambe le giornate dei cam-pionati regionali influenzando leprestazioni di tutti gli atleti parteci-panti.L’ultimo appuntamento di settembre supista che ha visto protagonisti i ragazzidella Corricastrovillari è stato il 6^ Tro-feo Città di Castrovillari abbinato aiCampionati provinciali individuali esor-dienti, ragazzi e cadetti.

Sulla pista di casa hanno gareggiatooltre agli stessi Donato, Martire e Zac-cato anche i fratelli Kristel e Kevin San-toro e il master Gaetano D’Elia.Kristel Santoro vince la gara sui 40mcon un ottimo 7.06 confermando il ti-tolo di campionessa provinciale e arri-vando 2^ nel lancio del vortex con lamisura di 12.90. Kevin Santoro si posi-ziona 3^ nel lancio del vortex sca-gliando l’attrezzo a metri 21.75 e

partecipa anche alla gara dei 50m dovearriva 3^ con il tempo di 8.78Il cadetto Luigi Donato conquista il ti-tolo provinciale sui metri 80 correndoin un buon 10.25. Nella stessa gara ilcompagno di squadra Michael Martireconclude la prova 3^ in 10.68. Entrambigli atleti prendono poi parte alla gara disalto in lungo dove conquistano la 2^e 3^ posizione con le misure di 5.03 perDonato e 4.57 per Martire.La junior Lucia Zaccato prende partealla gara dei 100m del trofeo correndocon il tempo di 13.71 classificandosi 2^assoluta.Allo stesso trofeo partecipa anchel’atleta master Gaetano D’Elia cheprende parte ai 5000 che concluderà in30^ posizione con il tempo di 23’.30’’Un settembre di successi dunque pergli atleti della Corricastrovillari per lasoddisfazione dei loro tecnici e del Pre-sidente Gianfranco Milanese, che con-ferma l’impegno della società anchenelle gare su pista oltre che nelle notegare su strada e di corsa in montagna. Un augurio a tutti gli atleti per i pros-simi appuntamenti che concluderannola stagione agonistica 2018.

Settembre di successi per i ragazzi della Corricastrovillari

Durante i tornei regionali della nuova stagione agonistica,indette dal Comitato Regionale Calabria ed organizzatedalla Società Atlantide di Vibo Valentia, il tennistavolo Ca-strovillari, in quel di Vibo, ha conquistato 3 podi con gliatleti: Marika Veltri, seconda posizione nel singolo femmi-nile e Roberto Aita, terza posizione nel singolo maschiledi quarta categoria fermatosi però in semifinale. Altropodio, con la terza posizione nel singolo maschile di sestacategoria per il giovane Antonio Belmonte, provenientedal Cosenza, che da quest’anno veste la maglia del Castro-villari.I campionati a squadre 2018/2019, per il Tennistavolo Ca-strovillari, iniziano fra gioie e dolori. Bruciante la sconfittadella formazione “A”, che in B1 Nazionale (dove l’obiettivoè la salvezza) ha ceduto solo dopo 5 ore di gioco per 5-4sul campo del Siracusa A, fallendo di un soffio due puntiche sarebbero stati molto preziosi per la classifica.Vincente, invece, la squadra di C2 Regionale per 5 a 1 con-tro lo Spezzano Albanese , mentre in D derby tutto castro-

villarese ha visto vittoriosa la formazione A sulla B. Ma andiamo con ordine. In B1, non è bastata la caparbiaprova di Olawale (tre punti ) ed un punto di Antonio Cor-rado. Il Castrovillari si è arreso solo al nono incontro dopo5 ore di gioco perdendo per 5 a 4.In C2 (dove l’obiettivo è una stagione di punta) il Tennista-volo Castrovillari ha superato il Tennistavolo Spezzano Al-banese con doppiette di Eros Perri e di Roberto Aita e conun punto di Rosario Lombardi.In D il 5-1 della squadra A nel derby con la squadra Bporta la firma di Aldo Belmonte e di Domenico Veltri (duevittorie per entrambi) e di Giuseppe De Gaio (un punto);mentre nelle file del Castrovillari B è andato a segno soloGiorgio Morrone .Prossimo incontro di cartello per la formazione di B1, sa-bato 6 ottobre a Castrovillari contro il Siracusa B che hadominato il Marcozzi Cagliari nella prima giornata di cam-pionato.

Tennistavolo Castrovillari. Ripartenza tra vittorie e sconfitte

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La promozione in serie D non è bastata. Sono ba-stati invece tre pareggi sia con la Palmese in casache con il Portici e con il Troina in trasferta, in-

sieme all’uscita dalla Coppa Italia, per decretare il di-vorzio tra il Castrovillari Calcio e l’allenatore FrancescoFerraro. In una nota, l’A.S.D. Castrovillari Calcio ringra-zia Ferraro per il lavoro fatto in questi mesi e comunicache, in attesa dell’arrivo di un nuovo mister (si stannoscandagliando i profili di Massimo Costantino, Giu-seppe Raffaele e Brunello Trocini) prenderà le redinidella squadra l’allenatore in seconda, Francesco Bruno,

assistito dal preparatore atletico, José Lazzaro. Ma pas-siamo al calcio giocato ed ai pareggi che non hannopermesso a Ferraro di arrivare a “mangiare il panet-tone”. Allo stadio “Mimmo Rende” di Castrovillari -prima del calcio d’inizio, il capitano Catinali ha lasciatoun mazzo di fiori sul posto dove era solito sedersi An-gelo Giannoni, storico dirigente della società rosso-nera ai tempi della serie C: i lupi avrebbero dovutodare il massimo, ma quella grinta e quello scatto chehanno sempre contraddistinto i rossoneri non ci sonostati. Una difesa distratta permette ai neroverdi di ar-

rivare un paio di volte a conclusione con Calivà e Bo-nadio, impegnando il giovane portiere Galluzzo. Al 20’Gallon strozza in gola ai tifosi castrovillaresi l’urlo delvantaggio che viene a sfumare per mano di una pro-dezza di Barbieri. Un altro pareggio per i lupi del Pol-lino che allo stadio “Silvio Proto” agguantano un 1-1con reti di Mattia Gallon su calcio di rigore per i rosso-neri e Musso per i siciliani. Uno scontro affrontato aviso aperto dai nostri che si sono fatti beffare dal Troinasolo nel finale. Al 14’ il Castrovillari passa in vantaggio.Un fallo di Lo Cascio su Pandolfi porta al tiro dagli 11metri concretizzato da Gallon. Al 17’ traversa di Gallonche serve Pandolfi che scaglia la palla appena fuori daipali. I padroni di casa si scuotono dal torpore con uncolpo di testa di Musso al 23’ che non concretizza. Ca-strovillari di nuovo pericoloso con il tiro-cross di Gio-vanni Lavrendi che costringe Ruano ad un prodigiosointervento per evitare lo 0-2. Al 43’ il Troina pareggiacon Musso servito da Adeyemo. Secondo tempo pal-pitante. Una serie di azioni vanificate da ambo le parti,finché non salgono in cattedra i tiri di Carbone, Ade-yemo e Ferreira ma che non bastano a modificare il ri-sultare. Prossimo appuntamento per domenica, 7ottobre contro il Nocerina allo stadio “Mimmo Rende”.

P.G.

Fuori Mister Ferraro dopo i pareggi con Portici

Palmese e Troina

tecnocasa

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