Parrocchia: www.parrocchiasanprotaso.orgOratorio: www.oratoriosanprotaso.itGruppo sportivo: www.spes-mi.org

Centro culturale: http://centroculturalesp.wordpress.comScuola dell’infanzia: www.infanziagbmolla.org

Coro: http://digilander.libero.it/pepe0dgl/

il grazie di marzo"La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà ciò che gli apparteneva, ma ogni cosa era tra loro comune ..." (Atti degli Apostoli 4, 32-35).offerta mensileIn m. G.C.P., 50; F.B., 75; Marinella e Gabriele, 100

opere parrocchialiUrge il saldo, quest'anno oneroso, delle spese di riscaldamento.In m. Guido Aceti, 40; Turconi, 100; OFTAL, 50; L. Panzini e S. Ceroli, sposi, 50; in m. Def. Regina, 50; in m. Rosaria, 100; N.N., in onore di Maria, 50; Mantegazza, 90; vari N.N., 1070; in m. L. Radice, 350.

Centro Aiuto per la vita, per "un fiore per la Vita", ringrazia per aver raccolto 990.

Missioni- Fame nel mondo: Dalla cassetta in chiesa,155.Giornata Missionaria straordinaria per l'Uganda di p. Edo, 4.410.

Scuola dell'Infanzia: in m. G. Cancarini, 100.

CENTRO CULTURALE S. PROTASO - aprile fino al 8 Sala Rainoldi fer. 16-19 dom. 10-12 e 16-19 Collettiva di Primavera dei Soci pittori

9 apr. Biblioteca ore 21 Sez. Fotografia: "Il programma Magix"

10-11 apr. Sala Rainoldi fer. 16-19 dom. 10-12 e 16-19 Concorso di Primavera - Esposizione delle opere Domenica, ore 16,30: Premiazione

16 apr. Biblioteca ore 21 Sez. Fotografia: "Ladakh, Zanskar, Kashmir" di A. Mascherpa

17 apr. Biblioteca ore 16 Sez. Letteraria: Presentazione del libro:

"Una vita per la scuola" di Rosa Augello

17-29 apr. Sala Rainoldi fer. 16-19 dom. 10-12 e 16-19 Personale di Pittura di Ettore Campioni,

Maria Pia Fedeli, Enrico Galli, Lina Vanni

18 apr. Biblioteca ore 10,30 Sez. Pittura: Opere a confronto: "Lo svago"

23 apr. Biblioteca ore 21 Sez. Fotografia: Serata del Socio: D. Scuglio

24 apr. Biblioteca ore 16 Sez. Letteraria: "Giulia Beccaria, una donna,

una famiglia" rel. Miggi Baratta

21 apr. Biblioteca ore 10,30 Sez. Pittura: "Caravaggio" - film di D. Jarman

30 apr. Biblioteca ore 21 Sez. Fotografia: Tecnica: "Obiettivi e lung. focale"

Cineforum - aprile 2010 11-12 A serious man di J. e E. Coen 18-19 Brothers di J. Scheridan 25-26 Tra le nuvole di J. Reitman

spettacoli: domenica e lunedì, h. 21.15; lunedì, anche h. 15.30 ingresso: 5 (Agis, Circ. Perini 4; Carta 60 3,50)

❀ ❀ ❀

Invito al cinema - aprile 2010Rassegna gratuita per anziani e pensionati

3 mar. Oggi sposi 28 apr. Generazione 1000 euro per l'Anniversario della Liberazione 7 apr. L'uomo che verrà 14 apr. Il falsario 21 apr. Vincere

Gli spettacoli: sono programmati al mercoledì, ore 15.30

Scuola dell'InfanziaCentro Estivo - luglio 2010

per bambini tra i 3 e i 5 anniQuota di iscrizione: u 30Quota a settimana: u 50Pasto: u 3 al giorno

Periodo: 1-30 luglio bambini 3-5 anni 12-30 luglio bambini 1^- 2^ elem.

Orario: 8,30 - 8,45 1^ entrata 9 - 9,20 2^ entrata 16,15 - 16,30 uscita

Ulteriore servizio - alle famiglie dei bambini di 1^ e 2^ elementare - che al termine dell'Oratorio estivo non hanno chi accudisca i piccoli.

Per iscriversi e/o informazioniScuola dell'infanzia G. Bertta Molla

tel. 02 48750194archivio di marzo

RIGENERATI NELLO SPIRITOLa comunità parrocchiale accoglie nuovi figli del Padre e membra vive del Corpo di Cristo. E si impegna ad educarli nella fede.

VALENTINO LUDOVICA - v. Pagliano, 37BRAMBILLA NICOLO' - v. Varesina, 45

NELLA CASA DEL PADRELa vita non è tolta, è soltanto cambiata: erano pellegrini come noi, ora ci attendono da loro, nel posto preparato dal Risorto.

SCIANNAMEA LUCIA - a. 84 - v. Abbiati, 3LODI MARIA - a. 73 - v. Osoppo,21AMMENDOLIA FRANCESCA - a. 79 - c/o Mater SapientiaeVASSALLO CARLO - a. 89 - v. Osoppo, 19FASOLIS ANNAMARIA - a. 80 - v. Delleani, 12REGINA EMILIA - a. 81 - c/o Mater SapientaeCANCARINI GIOVANNI a- 71 - v.le Ranzoni, 3RADICE LUIGIA - a. 80 - via Caccialepori, 19

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NUMERI TELEFONICISACERDOTIDon Piero Re 02 4042970Don Luigi Giussani 02 4075922Don Antonio Fico 02 4077474Padre Giustino Oliva 02 40071324

la lettera aprile 2010

Pasqua, la novità e il Vescovo tra noi

Anno 1 Numero 4 Aprile 2010

San Protaso InFormaInformatore mensile della Parrocchia San Protaso Vescovo in S.S. Protaso e Gervaso martiriSEGRETERIA da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12Via Osoppo, 2 - 20148 MILANO - Tel. 02 40071324/5 - Fax 02 40092049 - E-mail: san.protaso@iol.it

RELIGIOSEOblate M. V. Fatima 02 4036244via Osoppo, 2Serve degli Infermi 02 48007302via Previati, 51Religiose di Nazareth 024814767via Correggio, 36

SCUOLA DELL’INFANZIA“G. Beretta Molla” Tel./Fax 02 48750194p.le Brescia, 3E-mail: asilo.sanprotaso@libero.it

ORATORIOvia Osoppo, 2 Tel./Fax 02 4077474

SERVIZICentro d’Ascolto Caritas 02 40071325mercoledì dalle 10 alle 12Casa d’Accoglienza 02 4980127V.le Murillo, 14

Patronato Acli 02 40071325

Centro Culturale 02 40071325

Bar Esagono 02 4043465

SANTE MESSEVigiliare 18,00Festive 8,00 - 10,00 - 11,30 - 18,00Feriali 7,00 - 9,30 - 18,00

E' già arrivata la Pasqua. L'abbiamo preparata lungo tutta la Quaresima. Con le catechesi dell'Arcivescovo, con il digiuno e l'astinenza del venerdì, con le Via Crucis parrocchiali, decanale, cittadina.E' Gesù che ha fatto la Pasqua, una volta sola e per tutti. Quella che noi celebriamo ogni anno è sempre la sua: la nostra è la Pasqua delle membra del suo Corpo, la Chiesa, che nulla potrebbe se non rimanesse congiunto al Capo.E' al Crocifisso che possiamo unire le nostre sofferenze: quelle causate dalle sciagure e dalle guerre, che feriscono il mondo intero; quelle della nostra società, che tanto fatica nell'edificare il bene comune; quelle di tante famiglie, incapaci di mantenersi unite e di esercitare come si deve il proprio compito educativo.Dobbiamo far posto - nella mente, nel cuore, nelle opere - a Cristo Risorto, il Vivente che resta fra noi, perchè con Lui nulla è impossibile ai suoi testimoni.Ogni battezzato - ce lo ha richiamato più volte la Catechesi del Cardinale - vive di Cristo Risorto. Non ci è permesso mancare di speranza, pur nelle situazioni più avverse. E' già una colpa, per il cristiano, compiacersi nel dubbio che paralizza ogni iniziativa. Verità e carità non sono mai disgiungibili nella testimonianza evangelica. Auguri!

✾ ✾ ✾

Quest'anno, il tempo che segue alla Pasqua sarà caratterizzato dalla Visita del Vescovo Tettamanzi. L'ultima volta che il Buon Pastore della diocesi venne da noi si chiamava Carlo Martini ed è stato nel 1997. Tutti avremmo preferito che si fermasse più a lungo per vederci, per ascoltarci e rivolgere a ciascuno una parola diretta. Tutto ciò è costretto a rimanere un bel desiderio.

Un contatto personale sarà possibile solo ai sacerdoti e ai consiglieri pastorali. I singoli parrocchiani lo potranno fare durante la Celebrazione Eucaristica decanale che concluderà la visita (vedi il riquadro).A rimediare in qualche modo a tale impossibilità, sono state due relazioni richieste al Consiglio Pastorale e ai membri del Consiglio Affari Economici. Entrambe sono state oggetto di valutazione con il nostro decano, p. Luigi, parroco di s. Nabore. E' stato con noi la sera del 22 marzo.Chi desidera conoscere alla lettera le 13 pagine della nostra relazione (quella propriamente pastorale), non ha che da consultare il sito parrocchiale (vedi a pag. 4). Vi è tracciata una sorta di storia della comunità sanprotasina dal 1933 ad oggi; viene fornito il nostro quadro sociale; si mette a punto l'attuale situazione pastorale complessiva (Oratorio, Caritas, Catechesi con gli adulti, Gruppi-Associazioni-Movimenti, Pastorale dei Sacramenti). Si lascia maggior spazio alla domenica e alla Messa, alla Pastorale familiare, alla Pastorale d'assieme (decanale) e alla formazione. Infine si offrono segnalazioni e prospettive.I Consiglieri hanno svolto un ruolo rilevante in questi mesi, migliorando la loro consapevolezza della realtà parrocchiale del momento. Sarà loro compito primario

tenere debito conto delle osservazioni fatte dal decano p. Luigi e dal vicario episcopale della città, mons. De Scalzi. Soprattutto sarà loro cura fare arrivare all'intera comunità quanto il cardinale stesso riterrà di dirci nella lettera al decanato, nella quale indicherà le conclusioni della sua Visita Pastorale 2010.Ne parleremo e ci metteremo all'opera per tradurla saggiamente anche in s. Protaso

il vostro parroco.

Visita PastoraleAppuntamenti di aprile* giovedì 15Alle 10, a s. Nabore, il Cardinale parla a tutti i sacerdoti del decana-to. Nel pomeriggio li riceve singo-larmente.Alle 21, al QT8, il Cardinale incontra tutti i Consiglieri pastora-li del decanato.* domenica 18Alle 16,30 all'Addolorata, il Cardinale conclude presiedendo la Celebrazione Eucaristica con tutti i fedeli del decanato.

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✾ ✾ ✾ cronaca ✾ ✾ ✾ cronaca ✾ ✾ ✾ cronaca ✾ ✾ ✾ cronaca ✾ ✾ ✾

Padre Nicelli e Ali Federico Schuetz: incontro su Islam e modernitàPromosso dalla Sezione Sociale del Centro Culturale san Protaso, si è svolto lo scorso 11 Marzo un incontro che, a giudicare dalla nutrita presenza, ha destato interesse tra i nostri parrocchiani. E’ indubbio infatti che la presenza islamica nella nostra città, ed in particolare nel nostro territorio decanale, sia in tumultuosa crescita e che con essa si sia, volenti o nolenti, chiamati a far di conto. Per mezzo delle varie attività Caritas (Centri di Ascolto, Bancoalimenti, Doposcuola, etc.) e delle attività sportive oratoriali, anche nelle singole parrocchie vanno sempre più intensificandosi i rapporti e le occasioni di reciproca, positiva conoscenza. E’ peraltro vero che, specialmente nei vasti complessi di case popolari del quartiere san Siro, a volte la convivenza risulti faticosa e, anche a causa di incomprensioni linguistiche e culturali, il dialogo non sempre così immediato. Anche le scuole del quartiere rischiano di essere sempre meno fattore di integrazione, data la crescente presenza di alunni provenienti da famiglie di migranti. Alcuni poi, anche stimolati dai vari fatti di cronaca, si pongono apertamente la domanda se sia davvero possibile un islam moderato e dialogante con la cultura occidentale.

Per aiutarci a comprendere meglio i vari aspetti della problematica, sono stati invitati a confrontarsi padre Paolo Nicelli (docente di Teologia dogmatica e islamologia alla Facoltà teologica del PIME e per vari anni missionario in paesi islamici) e Ali Federico Schuetz (della Associazione culturale Ibn Khaldun e membro fin dalle origini delle varie organizzazioni islamiche sorte a Milano e dintorni). Prendendo spunto dal suo libro “Islam e modernità nel pensiero riformista islamico”, recentemente editato da Sanpaolo, p. Nicelli ha illustrato l’intenso dibattito in atto da tempo nel mondo musulmano circa il rapporto tra tradizione e rinnovamento, all’interno del quale assume un particolare rilievo la questione delle relazioni fra le diverse culture. Mentre è infatti innegabile che il più stretto contatto con la civiltà occidentale e gli influssi da essa derivanti abbiano innescato nei paesi musulmani un

processo di trasformazione ad ogni livello, è però anche chiaro che un simile confronto non può evitare di produrre scompensi e pone la questione cruciale di un giusto equilibrio tra le spinte innovative e le necessità di mantenere un saldo legame con le proprie radici culturali e religiose. Per p. Paolo il dilemma, per anni dibattuto nel mondo islamico, se fosse prioritario islamizzare la modernità o modernizzare l’Islam è purtroppo ancora in una fase di stallo. Ma è anche sua profonda convinzione che da quello che lui chiama l’Islam di frontiera (Occidente ma anche Estremo Oriente) possa venire un nuovo meticciato capace di un’integrazione sociale, culturale e religiosa, che è fattore basilare per il dialogo-confronto tra Islam e modernità.Ali Schuetz, dopo aver brevemente illustrato l’attuale presenza islamica milanese ed evidenziato le sue talvolta profonde differenze di pensiero e modalità di vivere la fede islamica, ha sottolineato come, a suo vedere, il confronto con la modernità sia un problema che prescinde dalla singola esperienza religiosa o nazionalità e tocchi ogni uomo e donna delle nostre società sempre più laicizzate. Conservare la fede, pregare, ricordarsi del Dio che abbiamo in comune, pur nello stress quotidiano di una grande metropoli, è la sfida che si impone, sia al migrante proveniente dalla piccola oasi desertica, come al nativo di una grande città sia essa Milano, Dubai o Istanbul. Il punto è dare spazio al confronto fra fede e ragione, non chiudersi in una laicità negativa che relega la religione a un fatto privato, ma invece aprirsi alle domande fondamentali che rischiano di essere soffocate in nome di una autonomia della ragione. Ciò che va attaccato dall’uomo di fede è il laicismo, mentre una laicità positiva può aiutarci a risolvere molte problematiche, a creare un territorio comune in cui trovare soluzioni e a difendere le nostre società dalla strumentalizzazione delle religioni che alcuni vorrebbero praticare. In quest’ottica va anche vissuta la giusta ricerca di identità forti della nostra fede; rafforzare la propria identità facendo notare i punti deboli dell’altro, sia nei testi che nei comportamenti, non giova al dialogo ed è alla lunga fallimentare. Fondamentale è guardarsi e rispettarsi ed in questo noi credenti dobbiamo dare per primi esempi.Altri temi trattati dai relatori e dalle domande finali degli intervenuti hanno riguardato la necessità di luoghi di culto idonei a professare la fede islamica, la questione del fondamentalismo dopo l’attacco alle torri gemelle di New York, la necessità di far crescere le occasioni di incontro e integrazione, partendo da ambiti di relazione che già esistono sia nel volontariato che nella scuola, come pure nel mondo lavorativo. Un arrivederci al prossimo incontro, che riguarderà il tema purtroppo ancora d’attualità dei cristiani perseguitati nel mondo.

F.B.N.B. Il testo integrale dell'incontro e un dossier di "Mondo e Missione" sull'Islam milanese sono disponibili in Buona Stampa.

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Mostra fotografica sulla Santa SindoneSala Rainoldi, 13 – 17 marzo 2010Fra qualche settimana, precisamente il 10 aprile, inizierà a Torino l’ostensione della Santa Sindone. E' un evento raro, l’ultima volta è accaduto nel 2000, perciò vale la pena capire meglio di che cosa si tratta, perché qualche milione di persone si muoverà non solo dall’Italia ma anche da tanti altri paesi del mondo per vederla soltanto per pochi minuti. Le iniziative culturali e di comunicazione sulla natura di questo oggetto che la tradizione cristiana indica come una reliquia della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo sono molte, anche vicino a noi, come, ad esempio, il ciclo di incontri organizzato dal Centro Culturale Rosetum.

Grazie a un fotografo professionale, Lino Salatino, amico di un nostro parrocchiano, in s. Protaso abbiamo avuto l’opportunità di organizzare una mostra fotografica sulla s. Sindone, con fotografie di grande qualità che hanno fornito lo spunto per presentare quello che l’osservazione e le analisi scientifiche permettono di conoscere di questo lenzuolo funerario antico.La s. Sindone è un telo di lino nel quale verosimilmente è stato avvolto il corpo di un uomo flagellato e morto crocifisso. Sono soprattutto le macchie di sangue che rivelano questi particolari, in significativo accordo con i racconti evangelici sulla Passione e Morte di Gesù. Questi particolari sono evidenti nelle fotografie che sono state esposte.Ma nella s. Sindone c’è molto di più: c’è l’immagine dell’uomo che vi è stato avvolto, quasi fosse essa stessa una fotografia di questo corpo, sia frontale che posteriore. Come questa

immagine sia stata generata non è stato possibile capirlo fino ad ora, nonostante le indagini scientifiche e i tentativi di riprodurla con le più moderne tecnologie. Sicuramente non è un dipinto, perché non c’è traccia di pigmenti. Molte altre informazioni sono state comunicate dai volontari che presentavano la mostra, soprattutto le ragioni che rendono plausibile che questo telo di lino sia stato tessuto in Palestina nel periodo in cui ha vissuto Gesù. Ma probabilmente l’emozione più grande tutti l’hanno provata davanti all’ingrandimento in negativo del volto dell’uomo della Sindone: questo volto può davvero

essere il volto di nostro Signore Gesù, quel volto che ogni fedele cristiano anela vedere.Non è necessario credere che la Sindone sia il lenzuolo funerario di Gesù per essere cristiani, ma la nostra natura umana, carnale, non disdegna segni concreti e materiali delle verità di fede. Abbiamo bisogno di segni che, ricordandoci gli eventi decisivi della nostra salvezza, ci confortino e ci aiutino a capire che quello che il nostro cuore desidera, la verità, la bellezza, la giustizia, la felicità, l’amore, la vita, non sono idee ma dono di Dio che ci dà Se stesso nel Suo Figlio fatto uomo, cioè Uno che si poteva (e si può oggi) incontrare per strada.Per questo le molte persone che nei giorni in cui è stata aperta hanno visitato la mostra e hanno seguito le spiegazioni offerte dai volontari sono uscite visibilmente soddisfatte e ringraziando per l’iniziativa. E anche i bambini del catechismo che sono stati portati alla mostra hanno ascoltato in silenzio!

P. e P. R.

La parrocchia ringraziaAl gentilissimo sig. .....,A nome dell'intera comunità parrocchiale, vogliamo farle avere il più sentito ringraziamento per il dono che ci è pervenuto.Don Antonio ci aveva preavvertito di tale favore e tutta la gente ha espresso il proprio compiacimento, la scorsa domenica, quando il "Ducato" è comparso in cortile ed è stato benedetto.Le assicuriamo che questo fiammante strumento tornerà utile soprattutto all'Oratorio, facilitandone l'impegno educativo, in servizio ordinario alle numerose squadre di calcio e basket e a tutte le altre attività caritative oratoriane, insieme alle vacanze invernali ed estive.Le assicuriamo un altrettanto prezioso contraccambio: qualche preghiera per il buon andamento del suo lavoro ed un sereno e costruttivo rapporto con i collaboratori.Sono molti i bisogni che reclamano soluzioni efficaci. Non c'è dubbio che tra i più gravi e ineludibili, figuri quell'urgenza educativa da tutte le parti ormai avvertita. L'aiuto che ci ha fornito è nella direzione giusta. A noi il dovere della gratitudine, nella certezza di non essere soli.Grazie ancora.

don Piero Re e don Antonio Fico

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