Il Governo del

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1 Il Governo del Trasporto Pubblico Locale in Lombardia Olivia Postorino

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Il Governo del. Trasporto Pubblico Locale in Lombardia. Olivia Postorino. Il nuovo ruolo della Regione quale soggetto di governo. - PowerPoint PPT Presentation

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Il Governo del

Trasporto Pubblico Locale

in LombardiaOlivia Postorino

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Con le leggi Bassanini, i decreti legislativi attuativi (D.lgs 422/1997 e D.lgs. 400/1999) e la riforma del titolo V della Costituzione la Regione diventa “ attore centrale” delle politiche della mobilità e dei trasporti, assumendo un ruolo di promozione, indirizzo e coordinamento nei confronti degli enti locali. La Regione assume competenza legislativa e regolamentare esclusiva in materia di trasporti e diventa snodo e raccordo tra i vari attori della mobilità sul territorio: gli enti locali, gli utenti, le imprese che svolgono i servizi di trasporto pubblico, le organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori.

Il nuovo ruolo della Regione quale soggetto di governo

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Imprese 128 (con le gare saranno circa 30 soggetti)

Addetti 15.700 (17.700 con

FNME)

Parco autobus 6.200

Quantità dei servizi effettivamente eserciti - anno 289.000.000 bus/km

Quantità dei servizi contribuiti dalla Regione 275.000.000 bus/km

Contribuzione annua della Regione 506.000.000 Euro

Rapporto ricavi/costi (urbani + interurbani) 0,39

Passeggeri – anno 634.000.000

Passeggeri servizi urbani % 75%

Passeggeri servizi interurbani % 25%

Dati statistici TPL LombardiaIl contesto in cui la Regione, quale soggetto di governo, si trova ad operare è complesso e molto articolato. Al riguardo sono significativi alcuni dati statistici del T.P.L.

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RETE PROVINCIALE

(bus/Km- totali 120.000.000)

RETE URBANA(bus/k

m – totali 160.000.000)

PASSEGGERI% PASSEGGERI

URBANI

BERGAMO 15.729.416 7.017.725 29.365.192 21,95

BRESCIA 19.630.146 8.240.000 39.344.914 46,75

COMO 10.620.000 2.792.515 18.768.222 33,82

CREMONA 8.597.158 1.392.000 7.978.448 25,34

LECCO 3.245.324 2.226.884 5.166.774 22,83

LODI 7.142.863 529.150 6.558.829 18,49

MANTOVA 5.014.097 1.913.646 7.356.818 20,20

MILANO 31.340.392 130.200.000475.177.59

786,48

PAVIA 10.460.000 3.024.900 12.926.149 48,39

SONDRIO 3.240.613 146.200 3.569.665 11,16

VARESE 8.251.587 2.621.000 13.078.716 42,01

Dati statistici TPL Lombardia

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I principi di liberalizzazione del settore dei servizi di trasporto pubblico, a superamento degli assetti monopolistici, contenuti nel D.Lgs 422/1997 e 400/1999 sono stati recepiti dalla Regione con la l.r. 29/10/1998, n. 22 che ha delineato un modello di Riforma fortemente incentrato sulla sussidiarietà e sulla conseguente valorizzazione delle autonomie locali.

Due sono infatti i cardini essenziali della riforma del T.P.L. delineata dal legislatore lombardo:

• il decentramento;

• la liberalizzazione e l’apertura al mercato dei servizi.

La riforma del trasporto pubblico locale

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Modello della Riforma in Lombardia

ALLA REGIONE

compiti di pianificazione, indirizzo, coordinamento e

controllo generale

“GOVERNO COMPLESSIVO DEL SISTEMA”ruolo

ALLE PROVINCE E AI COMUNI

CAPOLUOGO

PROGRAMMA TRIENNALE DEI SERVIZIStrumento per l’espletamento delle gare

compito di progettare e riorganizzare i servizi sul proprio territorio in reti e

sotto-reti da mettere a gara

ALLE IMPRESE OBBLIGO di esercire il servizio sulla base di un contratto di servizio stipulato a seguito di gara

ha attribuito:

(l.r. 22/98)

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Ruolo di Governo della Regione

PROGRAMMAZIONE

accordi con gli EE.LL.approvazione dei PTS

Assegnazione delle risorse finanziarieagli enti locali per i servizi minimi

COORDINAMENTO

progettazione e realizzazione procedure concorsuali

INDIRIZZO

politiche tariffarie

INVESTIMENTI

rinnovo parco autobusinfrastrutture e nuove

tecnologie

MONITORAGGIO

sistema di monitoraggio condiviso con gli Enti locali

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Obiettivi della Gare

OBIETTIVI DI POLITICA AMBIENTALE

OBIETTIVI DI POLITICA SOCIALE

OBIETTIVI DI POLITICA DEL TRASPORTO

Migliorare l’accesso al servizio pubblico degli utenti con ridotta capacità motoria

Contribuire al miglioramento della qualità dell’ambiente

Realizzazione di economicità ed efficienza del servizio

Miglioramento livello di servizio offerto(qualità, integrazione e comunicazione)

Aumento domanda servita

In particolare, gli obiettivi da perseguire con i contratti di servizio, di validità settennale, sono:

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Aspetti salienti• Definizione del corrispettivo e delle relative modalità di pagamento, derivante dal passaggio dal regime di concessione a quello generalizzato del contratto di servizio;

• definizione delle prestazioni dell’Impresa affidataria, in termini quantitativi (proposta di programma di esercizio) e qualitativi (standard minimi e obiettivi di qualità);

• flessibilità del rapporto tra Ente affidante ed Impresa affidataria, relativamente alle modifiche apportabili al programma d’esercizio (così da garantirne l’adattabilità alle previsioni del nuovo strumento del Programma Triennale dei Servizi, alle mutate esigenze della domanda, ecc.) in vigenza del contratto di servizio;

• l’introduzione di un sistema di premi e penalità, atto a incentivare il conseguimento di risultati di miglioramento del servizio ed il rispetto degli obblighi e degli impegni assunti da parte dell’Impresa affidataria.

Capitolato di gara

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• Sottoscrizione del protocollo Regione/EE.LL. (novembre 1999), propedeutico alla definizione dell’Intesa Regione/EE.LL. sul livello dei servizi minimi di trasporto avvenuta nel marzo 2000;

• Definizione degli indirizzi e dei criteri regionali per l’individuazione mediante specifici accordi da parte dei comuni e delle province dei servizi di area urbana. I servizi di area urbana sono un elemento di programmazione introdotta dal legislatore regionale con contenuti decisamente innovativi (trattasi dei servizi che “collegano i capoluoghi di provincia con i comuni ad essi conturbati e che si caratterizzano per un forte penetrazione dei servizi nel territorio degli stessi con elevata frequenza e densità di fermate”). Essi interessano l’area attorno a ciascun capoluogo di provincia, formata da comuni aventi caratteristiche che consentono di considerarli assieme al capoluogo un unico sistema urbano;

Le fasi attuative della riforma: il processo

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• Definizione da parte della Regione degli indirizzi e dei criteri per la redazione e adozione da parte delle Province e dei comuni capoluogo dei programmi triennali dei servizi (P.T.S.) strumenti propedeutici allo svolgimento delle gare per l’affidamento dei servizi. I P.T.S. devono infatti, definire:- l’assetto dell’offerta dei servizi, ivi compresi i servizi di area urbana;- le reti oggetto dei contratti di servizio e gli ambiti territoriali a domanda debole nonché le modalità di effettuazione dei servizi in tali ambiti;- la ripartizione delle risorse finanziarie fra le reti oggetto dei contratti,- gli eventuali servizi aggiuntivi dei servizi minimi a carico dei bilanci degli stessi enti locali;

Le fasi attuative della riforma: il processo

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I P.T.S. sono approvati dalla Giunta regionale; la loro validità è triennale, con possibilità di aggiornamenti annuali in modo da adeguarli alle mutevoli esigenze dell’utenza; • Individuazione da parte della Regione degli obiettivi da perseguirsi nell’arco di validità dei contratti di servizio sottoscritti a seguito di gare; • Definizione degli indirizzi regionali per le gare;

• Definizione di uno schema tipo di capitolato e di contratto di servizio tipo;

• Definizione dell’architettura del sistema di monitoraggio.

Le fasi attuative della riforma: il processo

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• Istituzione, subito dopo l’entrata in vigore della legge regionale di Riforma (l.r.22/98), di un “tavolo tecnico permanente” (riunioni settimanali) Regione/EE.LL. che attraverso un costante confronto ha elaborato gli atti e i documenti da sottoporre ai decisori politici; • Approvazione di un piano operativo con cui sono stati individuate le azioni programmatiche e strategiche della regione e degli enti locali per l’attuazione della riforma del Trasporto Pubblico Locale, con particolare riguardo al percorso per la graduale e progressiva introduzione degli elementi della Riforma (gare, contratti di servizio, nuovo sistema tariffario, monitoraggio….);

Il metodo seguito e gli strumenti

Il metodo

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Costante adeguamento della normativa regionale, con riferimento alla disciplina del periodo transitorio per il passaggio dal regime concessorio a quello del contratto di servizio

Il metodo seguito e gli strumenti

Il metodo

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• Introduzione di elementi diretti a garantire trasparenza e parità di trattamento fra tutti gli operatori. In particolare con la l.r. 1/2002 si è provveduto a:- suddividere in lotti le reti provinciali e comunali di grandi dimensioni;- regolare gli aspetti relativi alla separazione della proprietà delle infrastrutture, impianti e depositi dalla gestione del servizio;- definire la configurazione del nuovo sistema tariffario;- individuare alcuni impegni da prevedere nei capitolati di gara relativamente ai beni essenziali, al trattamento del personale e al monitoraggio dei servizi;- ridefinire il ruolo dell’Organo di Garanzia del trasporto pubblico; 

Il metodo seguito e gli strumenti

Il metodo

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• Sostenere, anche con risorse regionali (aggiuntive a quelle statali):

- l’implementazione di sistemi di bigliettazione tecnologicamente innovativi a supporto dell’integrazione tariffaria;

- il rinnovo parco mezzi e l’immissione in circolazione di mezzi di trasporto tecnologicamente innovativi e a basse o nulle emissioni;

- l’integrazione modale e la realizzazione di aree di interscambio;

- il miglioramento della mobilità nelle aree urbane;

- l’implementazione del sistema di monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico locale. 

Il metodo seguito e gli strumenti

Il metodo

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Investimenti

Legge 194/98Legge 166/02

Stanziamento risorse statali

ANNO 2004

accordo tra Min. Ambiente e RL

Libro azzurro

consegne dei primi nuovi autobus

MAGGIO 2005

300 nuovi autobus ecologici circolanti in Lombardia

Accordi di programma Bergamo e Milano per infrastrutture (depositi a

metano)

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Investimenti

RISORSEDISPONIBILI

~ 219 milioni di euro

~ 1.977 nuovi autobus(1.805 a gasolio e 172 a metano)

~ 6.200 autobus di linea circolanti in Lombardia

rinnovo di ~ il 32% intero parco

Acquisto mezzi ecologici(euro3 o euro4, filtri antismog, alimentazione a metano o ibridi elettrici/metano)

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• Seminari di studio e approfondimento anche con la partecipazione di esperti stranieri e di altre regioni;

 

• Rappresentazioni e illustrazioni di altre esperienze europee sulle gare (Londra, Copenaghen) e sull’integrazione tariffaria (Barcellona, Monaco);

 

• Visite in loco presso alcune “comunità trasportistiche” (es. presso lo ZVV di Zurigo);

Il metodo seguito e gli strumenti

Gli strumenti

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• Supporto tecnico e finanziario regionale agli enti locali per lo svolgimento delle nuove funzioni di programmazione e regolazione. Gli enti locali inizialmente hanno spesso ricorso a specifiche professionalità esterne per la redazione dei programmi triennali e la stesura di capitolati di gara. Ora assistiamo, invece, ad un costante adeguamento e rafforzamento delle strutture organizzative interne: gli enti stanno, quindi, prendendo consapevolezza delle nuove responsabilità da assumersi nella materia del Trasporto Pubblico Locale;

• Accordi/intese con tutti i soggetti interessati alla Riforma;

Il metodo seguito e gli strumenti

Gli strumenti

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• Costituzione di un Organismo di partecipazione e consultazione: la Consulta regionale dei trasporti, così composta:

- Assessore regionale competente in materia di trasporti e viabilità

- Assessori provinciali in materia di trasporti e viabilità

- Presidenti UPL – ANCI Lombardia – UNCEM Lombardia

- Presidente UNIONCAMERE Lombardia

- RAPPRESENTANZE DI:

ANAV – ASSTRA – T.P. Trasporto Persone (artigiani)

UGL – CGIL – CISL – UIL - della Lombardia

ANAS – AISCAT

TRENITALIA S.p.a. – F.N.M.T. S.p.a.

AEROPORTO MALPENSA

AEROPORTO LINATE

- N. 2 RAPPRESENTANZE DEI CONSUMATORI

Il metodo seguito e gli strumenti

Gli strumenti

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• Clima di fiducia tra Regione e soggetti coinvolti nel processo di Riforma;

• Ascolto delle problematiche locali;

• Mediazione dei diversi interessi presenti sul territorio e nel settore;

• Indirizzo, orientamento e coordinamento della programmazione degli enti locali;

• Continuo coinvolgimento sul territorio dei diversi soggetti istituzionali e delle parti sociali (programmazione coordinata e integrata);

Gli elementi di forza del metodo

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• Definizione degli strumenti tecnico-operativi (es. modello di valutazione delle offerte, modello informatico per la “costruzione” delle reti…..) schema di capitolato e di gara e supporto finanziario agli enti per lo svolgimento delle nuove funzioni T.P.L.;

• Rivisitazione delle modalità organizzative e operative della struttura regionale, sviluppando capacità di lavoro integrato anche mediante un continuo confronto con le altre Regioni;

• Spinta e sollecitazione agli enti locali ad adeguare le proprie strutture organizzative per svolgere le nuove attività di programmazione e regolazione, anche mediante la previsione di un “contributo straordinario incentivante”.

Gli elementi di forza del metodo

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A che punto siamo

COMUNE E PROVINCIA DI COMO

COMUNE E PROVINCIA DI

LECCO

PROVINCIA DI PAVIA

INIZIO SERVIZIO 1 LUGLIO 2005

INIZIO SERVIZIO 1 AGOSTO 2005

INIZIO SERVIZIO 1 NOVEMBRE 2005

19 GARE AGGIUDICATE SU 2213 contratti di servizio stipulati, 12 già attivi

Il decentramento delle funzioni agli enti locali è realizzato: gli Enti localisono consapevoli delle responsabilità e del loro nuovo ruolo di soggettidi programmazione e regolazione in materia di T.P.L. Per quanto riguarda il processo di liberalizzazione, la situazione è la seguente:

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A che punto siamo

SERVIZI ATTIVATI

BergamoBresciaCremonaLodiMantovaPaviaSondrio

BergamoBresciaCremonaMantovaSondrio

Comuni

Province

PROVINCIA DI VARESE

COMUNE DI MILANO

PROVINCIA DI LODI

procedura concorsuale in corso

“SCORPORO” ATM – P.T.S all’esame del Consiglio comunale

SENTENZA di annullamento al TAR

Appellata al Consiglio di Stato

PROVINCIA DI MILANO Revoca atti di gara; aggiornamento P.T.S e nuova gara

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Situazione delle gare T.P.L.

COMUNI

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Situazione delle gare T.P.L.

LODI

Prov. Di Bresciasottorete Valcamonicagara integrata gomma ferro

MILANO

PROVINCE

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• Contrattualizzazione del rapporto intercorrente tra ente locale e azienda aggiudicataria: trasparenza chiarezza dei reciproci obblighi e impegni, certezza finanziaria. Introduzione nel contratto di servizio di un sistema di premi e penalità, accompagnato dalla realizzazione di un adeguato sistema di monitoraggio per verificare il rispetto degli impegni assunti e i risultati raggiunti;

• Creazione di alleanze (A.T.I.) e di nuovi soggetti societari stabili (Consorzi, S.C.A.R.L.) che hanno consentito alle imprese di sviluppare il loro Know how e le proprie capacità strategiche (da c.a. 130 imprese, si passerà a conclusione di tutte le gare, a c.a. 30 soggetti).

I principali risultati delle gare svolte

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Alleanze COMOurbano: ATI: SPT Linea - ATM Milanoextraurbano: ATI: SPT Linea - FNMA - AGI

LECCOurbano: LINEE LECCO

extraurbano: ATI: Linee Lecco - Zani - SAL - SPT Linea

BRESCIAurbano: ATI: BRESCIA Trasporti - SIA - AGIextraurbano:Lotto Bassa pianura: Trasporti Brescia sud s.c.a.r.l.(SAIA Brescia - SIA - APAM)Lotto Valle Trompia: Trasporti Brescia nord s.c.a.r.l. (SIA Brescia - APTV - Brescia Trasporti - SAIA)Lotto Val Camonica:gara integrata gomma ferro da aggiudicare

MANTOVAurbano ed extraurbano: ATIAPAM Mantova - APM Perugia - ATC La Spezia - Tempi Piacenza - TEP Parma - TPC Genova - ACTV Venezia - ATCM Modema - GTT Torino - ARPA Chieti - TRANSDEV Francia - AGI Milano - Autolinee dell'Emilio Reggio Emilia - STIE Lodi.

CREMONAurbano: KM CremonaextraurbanoLotto 1: CREMONA TRASPORTI scarl: (KM Cremona - LINE Lodi - STAR Lodi)Lotto 2: ADDA TRASPORTI scarl: (AGI - Aut. Dell'Emilia - Brescia Tr.)

SONDRIOurbano: ASM Sondrioextraurbano: Lotto Chiavennasco: STPS Lotto Sondriese: STPS Lotto Tiranese: Perego

LODIurbano: LINEextraurbano: gara annullata dal TAR

PAVIAurbano: LINE Lodi

extraurbano: Lotto Pavese: ATI ASM Sila e Sila PaviaLotto Oltrepo: ArfeaLotto Lomellina: ATI (STAV, SVA, Arfea)

VARESEurbano: Cons. Insubria

extraurbano: da agg.

MILANOurbano: da aggiudicare

extraurbano: GARA REVOCATADA RIPETERE

BERGAMOurbano:ATI: ATB Bergamo - SAB - Locatelli - Zani - TBSO

extraurbanoLotto sud: ATI: SAB, Zani, Locatelli, AGI, SAI, TBSOLotto est: ATI: SAB, VisinoniLotto ovest:ATI: SAB, Locatelli, Zani

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I principali risultati delle gare svolte

SERVIZI AGGIUNTIVI PER OLTRE 1.000.000 KM

PROVINCE: ~ 550.000 km percorrenze in + rispetto 105 milioni km messi a gara;

COMUNI: ~ 460.000 km percorrenze in + rispetto 30 milioni km messi a gara.

SERVIZI INNOVATIVI OFFERTI IN ALCUNE GAREServizi a chiamata in aree a domanda debole (Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova e Comuni di Bergamo e Como)Linee LAM (alta mobilità) – Comune di Brescia

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ

• consistente abbassamento dell’età media e dell’età massima del parco mezzi

• alimentazioni ecologiche

• attenzione al comfort (condizionamento, pulizia ecc.)

• accessibilità (pianali ribassati)

• paline intelligenti e rilevazioni satellitari della flottaRISPARMI DA GARA~ € 1.188.000 annui su ~ € 205.000.000 base d’asta~ € 963.000 gare provinciali (compresi le Prov. MI e PV)~ € 225.000 gare comunali (Tutti tranne Com. Mi)

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La liberalizzazione del settore del Trasporto Pubblico Locale e il completamento del processo di Riforma incontra indubbiamente grosse criticità dovute a:

• Resistenza a modificare la “cultura del regime di concessione” sostituendola con quella dell’apertura del mercato;

• legislazione europea e nazionale confusa e spesso contradditoria: manca un corpo di norme certe e stabili (le regole non possono essere continuamente cambiate in corso d’opera!!);

• intreccio di competenze: lo Stato ha competenza esclusiva in materia di tutela della concorrenza; la Regione ha competenza esclusiva in materia di trasporti. Ciò dà origine a conflitti istituzionali e alimenta il contenzioso (peraltro molto cospicuo considerati gli interessi economici in gioco);

Le criticità

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• rallentamento nel processo di privatizzazione delle società di trasporto e del processo di abbandono delle posizioni di controllo degli enti locali nelle società di gestione dei servizi di trasporto; • aspetti fiscali connessi all’applicazione dell’IVA ai contratti di servizio; • scarsa flessibilità della normativa in materia di lavoro (C.C.N.L. Autoferrotranvieri e contratti integrativi aziendali); • insufficienza delle risorse messe a disposizione degli enti locali per finanziare i servizi: le risorse a disposizione sono, infatti, praticamente le stesse di quelle relative all’anno 1996, senza la necessaria rivalutazione dovuta all’inflazione;

Le criticità

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• necessità di disponibilità finanziarie pubbliche per la copertura dei maggiori oneri derivanti dal C.C.N.L. Autoferrotranvieri, considerando anche gli effetti economici del trascinamento relativi al periodo 2000-2003; • esigenza di migliorare la politica di gestione del territorio e della mobilità da parte degli enti locali (es. interventi infrastrutturali per aumentare velocità commerciale, road pricing, regolazione e tariffazione della sosta….)

Le criticità

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Le future azioni regionali

NUOVO ACCORDO

TAVOLO DI LAVORO

REGIONE/ENTI LOCALI

Per i servizi minimi di trasporto pubblico locale con gli EE.LL. e con il coinvolgimento dei gestori

Per aggiornamento P.T.S., attuazione

C.C.N.L. Autoferrotranvieri, integrazione

tariffaria e promozione/costituzione

organismi pubblici di governo dei sistemi

integrati, incentivi per il miglioramento

della mobilità, individuazione nuovi cespiti

finanziari e/o risorse finanziarie a sostegno

del settore

TAVOLO STATO/REGIONI

ENTI LOCALI

Ricostituzione del “Tavolo Nazionale” per

gli aspetti di regolazione, risanamento e

sviluppo del trasporto pubblico locale

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Le future azioni regionali

PARCO AUTOBUS E

NUOVE TECNOLOGIE

Sviluppo del “progetto metano” e altri

carburanti ecologici per riqualificazione

ambientale del parco autobus circolante,

realizzazione di sistemi di bigliettazione

automatica e di telecontrollo delle flotte

SISTEMA DI MONITORAGGIO

REGIONALE

Per i servizi di trasporto avviati col nuovo

regime contrattuale: aspetti legati

all’offerta, alla domanda, alla qualità

attesa e percepita

TESSERE REGIONALI DI TRASPORTO

PUBBLICO

Messa a regime del nuovo sistema

DEFINIZIONE DEL TESTO UNICO SUL

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Sistematizzazione della normativa e

semplificazione delle procedure

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Le future azioni regionali

DEFINIZIONE DEL

NUOVO

REGOLAMENTO SUL

NOLEGGIO

Attuazione della normativa comunitaria.

Sostituzione della licenza di noleggio

correlata al singolo autobus, sulla base

del contingente definito dalla Regione,

con autorizzazioni rilasciate dalle

province, sulla base della capacità

tecnico-economica-gestionale delle

imprese. Divieto utilizzo autobus

finanziati dalla Regione per servizi di

noleggio. Contabilità separata.

NUOVO REGOLAMENTO

DEI SERVIZI SCOLASTICI

Omogeneizzazione delle modalità di

esercizio del servizio

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Le future azioni regionali

PROMOZIONE DEI SERVIZI ALTERNATIVI

DI TRASPORTO

Sostegno all’introduzione e sviluppo dei

servizi a chiamata nell’area urbana

milanese. (studio di fattibilità

dell’Agenzia Milanese).

Avvio sperimentale e sviluppo del car

sharing nell’area milanese.

PROGRAMMI DI POTENZIAMENTO DEI

SERVIZI TPL

Revisione dei programmi di

potenziamento degli enti locali da

attivare nelle giornate di blocco della

circolazione.

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Le future azioni regionali

SERVIZIO TAXI

SERVIZI DI COLLEGAMENTO AEROPORTUALE

Promozione, approvazione regolamenti

comunali conformi al regolamento tipo

regionale. Stipula convenzione tra i

comuni del bacino aeroportuale e

istituzione organismi per la gestione del

servizio taxi nel bacino (commissione di

bacino e individuazione del comune

coordinatore).

Servizi commerciali in regime di

autorizzazione regionale. Monitoraggio

e sistematizzazione disciplina.

Tra le relazioni a domanda forte:

• Milano Staz. Centrale – Malpensa (euro 5,50)

(ATI Stie Spa – STAR spa – Autostradale srl – Caronte srl);

• Milano Staz. Centrale – Malpensa (AIR Pullman spa) (euro 5);

• Milano Staz. Centrale – Linate (Starfly srl) (euro 2,50)

• Milano Staz. Centrale – Orio al Serio (Autostradale srl) (euro 6,70)

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Sviluppo del Sistema di Monitoraggio

Il sistema di monitoraggio regionale dei servizi automobilistici di TPL:un sistema che interpreta il nuovo

modello di regione

Il sistema di monitoraggio regionale dei servizi automobilistici di TPL:un sistema che interpreta il nuovo

modello di regione

NUOVO MODELLO DI

REGIONE

NUOVO MODELLO DI

REGIONE

PROGRAMMAZIONE

INDIRIZZO

GOVERNO

SISTEMA DI MONITORAGGIO

REGIONALE

SISTEMA DI MONITORAGGIO

REGIONALE

E’ ORIENTATO AL RISULTATO (trasportistico, ambientale, sociale)SI PREFIGGE UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEL TERRITORIO     E’ UNO STRUMENTO A SUPPORTO DELLE DECISIONI;E’ STATO COSTRUITO ALL’INTERNO DI UN PROCESSO DI FORTE PARTNERSHIP ISTITUZIONALE E SOCIALE PREVEDE LA DEFINIZIONE DI INDICATORI E PARAMETRI E’ UNO STRUMENTO TRASVERSALE E FLESSIBILE

Lo sviluppo del sistema di monitoraggio ha importanza prioritaria peril governo del trasporto pubblico locale

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Monitoraggio

REGIONEREGIONE AMM.ZIONIPROVINCIALI

AMM.ZIONIPROVINCIALI

COMUNI CAPOLUOGO

COMUNI CAPOLUOGO

AGENZIE PER LA MOBILITA’AGENZIE PER LA MOBILITA’

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Iniziativa/proposta

CoordinamentoGoverno

Iniziativa/proposta

CoordinamentoGoverno

Attori principali nella realizzazione dello strumento di monitoraggio

attraverso il gruppo tecnico di lavoro

Attori principali nella realizzazione dello strumento di monitoraggio

attraverso il gruppo tecnico di lavoro

Verifica della compatibilità del sistema con le esigenze delle aziende TPL

Verifica della compatibilità del sistema con le esigenze delle aziende TPL

Il sistema di monitoraggio regionale dei servizi automobilistici di TPL: Il ruolo di tutti gli attori interessati dalla riforma.

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Monitoraggio

VERIFICARE COSTANTEMENTE SE E QUANTO IL SERVIZIO DI

TRASPORTO PUBBLICO RISPONDE ALLE ESIGENZE DEI

CITTADINI

obiettivi

QUANTITÀ DEI SERVIZIVerifica della adeguatezza dell’offerta dei Programmi d’esercizio

FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI INNOVATIVI Verifica funzionalità dei servizi di area urbana; dei servizi a

chiamata e nonconvenzionali; dei nodi di interscambio

EFFICIENZA DEI SERVIZIRilevazione ricavi – costi per lotti

QUALITA’ ED EFFICACIA DEL SERVIZIOVerifica affidabilità, puntualità e regolarità delle corse; sicurezza; indice

dioccupazione

QUALITÀ DEI MEZZI E DELLE INFRASTRUTTURE

COMUNICAZIONE/INFORMAZIONIinformazioni all’utenza (a bordo a terra); siti internet; carte dei servizi

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Monitoraggio

I principali elementi di innovazione.

 

Principali innovazio

ni

NEL PROCEDIMENTO

NEI CONTENUTI MONITORAGGIO QUALITA’ (EROGATA E PERCEPITA)

COLLABORAZIONE DELLA COSTRUZIONE E CONDIVISIONE DELLO STRUMENTO CON

TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI NELLA RIFORMA DEL TPL

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Monitoraggio

Il sistema di monitoraggio dei servizi TPL in regione Lombardia si fonda su

di una banca dati standardizzata, codificata riconosciuta e

condivisa da tutti gli Enti programmatori, alimentata con i dati

rilevati e trasmessi dagli stessi Enti programmatori (Province e Comuni

capoluogo) e ha la finalità di verificare il raggiungimento degli obiettivi

della riforma;

Ciò consentirà a tutti gli enti interessati, se necessario, di riorientare, con

gli opportuni aggiustamenti, le proprie politiche sulla mobilità:

Programmazione Enti: PRMT – PTS – PTCP PUM – PUT - Piani di bacino

Programmazione Enti: PRMT – PTS – PTCP PUM – PUT - Piani di bacino

Gare e contrattiGare e

contratti

MonitoraggioMonitoraggio

Riorientamento

Riorientamento

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MonitoraggioModalità di lavoro utilizzate

La Regione, d’intesa con le province e i Comuni capoluogo e sentite le organizzazioni dei gestori dei servizi di trasporto pubblico, sviluppa un sistema per la raccolta, elaborazione ed archiviazione dei dati. Due possibilità:

Scelta imposta dall’alto = procedimento più veloce vissuto dagli EE.LL. come un imposizione.

Scelta condivisa = dall’inizio ha affermato l’importanza dello strumento che è stato da subito vissuto come una risorsa utile anche grazie alle seguenti modalità di lavoro:

• Incontri in plenaria;

• Costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico misto (Regione, Province, Comuni, agenzie;

• Conferenza di servizio.

TOPDOWN

BOTTOMUP

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Monitoraggio – La raccolta dei dati

DATITPL

ENTE LOCALE(Province, Comuni capoluogo, comuni

regolatori)

ENTE LOCALE(Province, Comuni capoluogo, comuni

regolatori)

CARICAMENTO DATI(DATA ENTRY )

CARICAMENTO DATI(DATA ENTRY )

GESTORE DEI DATI(Aggiudicatario gara

regionale)

GESTORE DEI DATI(Aggiudicatario gara

regionale)

SOFTWARE (fornito dal gestore

dei dati)

SOFTWARE (fornito dal gestore

dei dati)

AZIENDE TPL

AZIENDE TPL

BANCA DATIREGIONALE

BANCA DATIREGIONALE

INFORMAZIONE UTENZA

MONITORAGGIO SERVIZI TPL

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Monitoraggio

Individuazione e Codifica UNIVOCA dei dati da monitorare

Modalità di rilevazione STANDARDIZZATA dei dati

Periodicità e modalità di trasmissione CONDIVISA;

BANCA DATI REGIONALE

BANCA DATI REGIONALE

INDIVIDUAZIONE DEGLI INDICATORI

I risultati conseguiti

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Monitoraggio

NELL’ANNO 2004 DIFFUSIONE PRESSO PROVINCE E COMUNI

CAPOLUOGO di:

• applicativo “Parco Autobus”: per la raccolta dei dati tecnici e

amministrativi degli autobus circolanti in tutto il territorio regionale con

tecnologia Web e utilizzato oggi da 20 su 22 Enti attraverso il sistema di

trasmissione denominato “Lombardia Integrata”;

• applicativo “Gestione Offerta”: per la raccolta di tutte le informazioni

relative al servizio gestito, in termini di linee, corse, orari.

Page 48: Il Governo  del

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PARTE CON UN FORTE COINVOLGIMENTO DI TUTTI GLI ATTORI INTERESSATI

EVIDENZIA IN MODO CHIARO IL VALORE PUBBLICO CHE SI INTENDE GENERARE

SI STRUTTURA COME STRUMENTO TRASVERSALE E FLESSIBILE

IL PROCESSO CHE PORTA ALLA DEFINIZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO REGIONALE CHE VEDE COINVOLTI DIVERSI ATTORI ISTITUZIONALI E SOCIALI E QUINDI ARTICOLATO E COMPLESSO, HA MAGGIORI POSSIBILITA’ DI SUCCESSO SE:

Monitoraggio – Gli insegnamenti

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Monitoraggio – Gli insegnamenti

MONITORAGGIO COSTANTE SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI

QUALITA’ DEL SERVIZIO AFFIDABILITA’ DEL SERVIZIO SICUREZZA DEL SERVIZIOQUALITA’ PERCEPITA

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Aspettative degli Utenti

Miglioramento della qualità e della quantità dei servizi offerti, con

riguardo ai livelli di comfort del viaggio: maggior utilizzo di mezzi

attrezzati per persone disabili, climatizzati, dotati di sistemi audiovisivi

del percorso e delle fermate

Miglioramento della comunicazione e dell’informazione: istituzione di

numeri verdi, call center per l’informazione sugli orari, nonché

l’introduzione di modalità “personalizzate” di viaggio (servizi a

chiamata)

Miglioramento della qualità ambientale: utilizzo di veicoli a ridotto

impatto ambientale (mezzi alimentati con carburanti ecologici e

alternativi al gasolio (gpl, metano, ibridi/elettrici)

In sintesi, monitoraggio quale strumento per conoscere le esigenze – aspettative degli utenti e orientare/indirizzare le politiche della mobilitàe l’allocazione delle risorse finanziarie. Le aspettative degli utenti: